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"zffl‘.-n—..-ñ—’—g—gñzW’W ‘" 'J V" N o _T I Z I E ‘/ . .RJCCOLTE DALL/t STORIA D E L I. A S A C R A PORZIUNCOLA‘ O SIA SANTA MARIA DEGLI ANGIOLI NEL PIANO DELLA SERAFLCA} CITTA’ DI ASSISI Del quando , e come ebhe la ſua Origine , così della Santa Indulgenu valgarmfme detta IL PERDONO DI ASSISI SESTA EDIZIONE o‘ In Assisi per Ottavio Sgariglia Stamp. Vere,‘ e ‘Pubbl. CM Liv. de’ Sup www.fratellofrancesco.org

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N o _T I Z I E ‘/ .

.RJCCOLTE DALL/t STORIA

D E L I. A S A C R A

PORZIUNCOLA‘

O SIA

SANTA MARIA

DEGLI ANGIOLI

NEL PIANO DELLA SERAFLCA}

CITTA’ DI ASSISI

Del quando , e come ebhe la ſua Origine , così

della Santa Indulgenu valgarmfme detta

IL PERDONO DI ASSISI

SESTA EDIZIONE o‘

In Assisi per Ottavio Sgariglia Stamp. Vere,‘

e ‘Pubbl. CM Liv. de’ Sup

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5-1

A’ 'MA R IA

I IMMACOLATA

‘ FRA GIUSEPPE DI CANNARA

cm’ DEFINITORE .

E i0‘ 3 come va tra amantç‘ffímo , benchè

vílç'ffímoſè’ruo ai‘voflrí Santlffimì Piedi

pro/?rato‘ a‘ Terra , o María Immacolata ,

ardzſc‘o‘ dedíc‘arùìì le notizie Sacre , per la.

terza volta‘ , raceoltedallaſtoria del!’ anti

chz’ffìnm ínſigne, edillufif‘e. Baſilica di Pur

;z’urzcola , ſono degna di qualcheſcuſa , at

tejò che le ho‘ corrette, ed‘ accreſciute , e

ſò , che/îete ſolíta‘ di‘ apprezza!‘ poco quel

molto , che colle‘ vofire‘ grazie ai‘ v0 tri Di

v‘oti difpenjàte; così miperjſuado all' incon

tro gzcora , che molto ſiate per ſii/nare_

”cl

4

guellapo‘ca fatica ,' che da me a Voi ſi of..

feriſce ; così anche non m1 poſſo dare a cre

dere , che ammirando/Z in Voi una benigni.

tà , ch’ èſenzafine; finteper dzfivrezzar poi

in me voſtro umilz‘ffimo ſervo , una Fede ,

clz’ èfenga macchia , credendo io con vera

Fede umana , che in compagnia del voſtro

.Figliuolo Gesù dal Cielo di/cenclefie nella

Santa Capella della Porgiuncola per iſpoſa

re al Serafino in Terra Franceſco Santo di

Affifi, ea’ſu‘oí Frati la Porgz’uncola fuddet‘m nell’ anno 1210. , enell’ annopoz‘ 1221. i

JI‘ a

per la vostra later.ceſſione al medefimo San

_._to Patrzarca , Gesù concede‘ la Indulgenga

Plenaria Perpetua‘detta il Perdono d’ Affìſì

_così da jaltî.cla‘amata , per chi ora , epaſſa

er; la detta Santa Cappella ; e finalmente

_n_ell’ anno 1223. Gesù con Voi diſteſo dal

Cielo, glicomandò, che la pubblicafl‘e al

’mondo nelgiorno , in cui San Pietro , Prin

cipe degli Apostoli , fu ſciolto dalle Catene.

Con questopiccolo Tributo fatto da me a

ſolo fine di dar gusto , onore , e gloria a

.Gesù , e a Voi penfo di gradire al vofiro

_pu

3‘.

puriffimo cuore,‘ perehèa Gesù ; e a Voi ,

e‘ tanto diletta , e Cara la Porzíunc’ola .

Gradite dunque , o María , qeusta mia

Raccolta diſacre notizie , e con eſſe accetta

te ancora me vostro vz'líſſlmo ſervo , che da

gran tempo lio collocate in voi le míeſperan-

ze , anzi deſidero ancora chiamarmifelice ,

ſperando , cheper la vostra íntereeffione mi

darà Gesù la maniera di amar Luz", e V0i ,

e nelfine della mia vita avrò la conſola‘zione

difar paſſaggio nell’ altra, dicendo colla

ingua , e col cuore : Gesù , Giuſeppe , e

MariaLdal Cielo benedire l’ Anima mia ,e co*:

sì Amen .

_ Dal mio Ritiro

.Nelle Calende di Agoſto 1780,‘

A3 ‘M

i

_AL ‘PIETOSO .IEGGTTORE .

O’ Raccolte que/le ‘Ngtizjeſopra .il celebre anti‘—

cbzflmofsantuariv di Torziune—ola., o ſia 5M..

ta Mariadegliafngioli nel ‘Piano della_5erafica Cit—

tà di ./Iflìſi , ‘ofietoſo Leggítore, ‘accíoccbè ‘voi , ed

io ſiamo oſerittlÎnel Libro della .Vita , .Voi .colpe‘coff:

n , ‘cIn-.ne xa‘verere , fe faggiugnerete 1’ operazione

colla ‘vzfiza , ‘c/oefizejſo farete eli ;quella Baſilica , io

col merito ., che ne ‘verrà acquiflando, ſe da voifa

rò aj‘utaionelle 'Dame‘”razioni , almeno '… ‘un Ave

Maria -

La dicitura di questo mio opuſcolo ì ſemplice , ed

umile ,ſemplice ,‘ pere/oe ſemplicmîmfl coſa 2 Dio

di culſi mmm, umile, pere/19 umilzflìma :coſa 3

Maria Sanrzyfima‘, a‘cui da meſi dedicano .

‘Perdonaiemi , o mio Leggi-fiore , _ſe non avrò in

questa Raccolta pagato il ‘vostro buon defiderio.,‘_ e ſe

troverete qualc/Je abb-glio , farà da me , non per

malizia, ma .jn‘volontariamenee commeſſo , eſſendo

io florowisto di capacità , e dottrina , mi protesto pes

rò di effermí “cinto afare una ;al fatica nel porre

inſieme queste Notizie, rica'vare dalla ‘vera Storia

di TORZI‘ÙNCOL/Iper render conſolati li Signori

Pellegrini, ‘che le hanno rich‘[este per averne la me

moria nelle loro faſe per la divozione , che portano

ad un ranto antichi/fimo Santuario , tanto ‘venerato ,

:stimato dentro , e fuori della nostra Italia ancora ,

ai quali ſinceramente narrerò la ‘verità de’ Fatti .

.Altro a me non preme , che la gloria‘di Dio , e del—

la Sacra ‘POKZI’UNCGLJ , eper fine míproresto di

efffre colle parole , e eo’ fam‘ ‘vostro ſincero .Amico ,

e .Ser'vida” . FR.

‘7‘

FR- PASCHALIS

AVARISIO

Lee?” Emeriruf , Catholic-e Majest-zrí: in Rega”

Matrirenſi Congreſſi; pro Îmvueulara Vzrginit

Coneepriane T/Jealogu: , a: totiu: Ordina::

S. P. N. Franuſci Mimster Genera

li: , commi/farm: , Vxfimtar .Apo—

stolicu: , á' in Domina Ser'vm' .

_ u‘\

Um Opus cui titulus : 'Naríziefopm la Sacra

Porzjuncola , aſia Santa Maria degli .Angiolí

nel ‘Piano della Città di .Affi/i: a Parre F‘r. Joſcpho

Cittadini de Cannaria ex Definítore compoſitum , a

duobus Patribus Theologis reviſum , 8c approbatum

fuerit , vigore preſentino facultatem concedimus

quatenus fervatis‘ ſervandís, iuud Typís mandare

poffit .

Da:. Rome ex Arzczlí die 9. Decembris x778.

Fr. Taſcbalí: a Varíſio Min. Generali: .

Loco >X< Sígní

‘Rcgist. De mand‘ Rſhî in Christo Patrîs

Fr. Climan: de Floremz‘a óee‘r. G- Ora'

L 4 mi

8‘. ‘ :ſu . ‘o

‘ i‘. .‘ , ‘ ." "_". c ‘ ‘

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‘ ‘._‘

‘ L.‘ ‘ P 'I‘ ‘ ‘ .

RRlMPRIMATURLj‘ _

I. B. Prior Mazzíchi Vícarìus Capîfuîarîs 2w‘ ‘ ‘ ‘fifa‘4 ’ o.a "0‘

. K ‘ _ ‘

‘ n fl n n \

RÈIMPRÌMATURÉ‘ ‘ j _; _. .‘ ‘ _j

Fr.‘Hyacint‘hus Bonaqu-Ìfii‘Vícaríus Sanäi

d

J

‘DEL. QUANDO, E COME_

EBBEL’ORlGINE ‘

LA PORZIUCOLA.

E. L A

INDULGENZA‘

YÒIGARMENTE DETTA

IL PERDONO Dl ASSISI.‘

”NL‘W

.

_ _ A fama a’ giorni noſh.í ſi è :cerca.fut;

”Affi ſopra la Sacra Porziuncola, o ſia San

- L Y ta Maria. degli Angíoli ,_ nel Piano

_ 'w` _ della Serafica Città. di Aflìſi, che ha

‘introdotto nell’ animo voſtro , Si

‘QÙ‘V‘VÙ gnori Pellegrini, un’ ardente deſide

rio di eſſerne ancor voi di eſſa informati , Per la ri-z

chiesta ſattanedí portar con Voi alle vostre caſe un

Libriccjno in stampa per farne anche ai void.i Do

mestici la partecipazione di Sacre Notizie ,_ Raccol

te dalla Storia di eſſa Porziuncola , marche ſia in lin

gua Italiana . Onde è stata ben ragione , che io mi

fia riſoluto di farne la piena ricerca in tutti li Scrit

cori , che di eſſa hanno laſciata registrata_ la me

A s uo

WMoria per dímostrarvl la mia inclinazione di conſo

lat.vi per; un fine così buono ., e lodevole . lo pe

tè , che mi ſong àccinto ad _eſeguire un tal vostro

?lo dflüdcrío , .flarò in forſe qua}. ſia _maggiore in

me il giubilo; che. ſentirò nèll’ .eſſermi affátlcäato

è? {ei‘vírvi z o un’: la mortíficazíone , che io ien-.P .

tirò in Conoſcerç le mie forze di gran lunga _inſe

tigri al merito delta, vostra divpzione i ’ .

Círc’auj Scrittori z che ne fecero .la Storia. furono

non men. dotti , che vcnerabili ancora per i Loro i1—

]íbati comuni, élelórq autoriçà le ho .poste nella

nostra lingua itaxiàna c1;. meglio inrendcrſx dalle

perſone ídídte ,. e ſempfcí , da’ quali ‘farà pîutcosto

ricercata quefla mia Raccolta , che da Perſone eru

dire, ma ;101) poſſo aflìcurarmi , ſe poi resteranno

l Píèfiò Päghi del mio dire, e ‘perciò vi prego di

Qoüipàtil‘mí z non avrò ſoddisfatte il voltro buon

fontl‘beie. acéo‘módgrlg -_ _ ‘ ‘

«312pfegoporrantodijtarlontano dal penſiero di‘

{mamme ‘la fraſe di‘juna, chiara eloquenza :, men‘

tte Mimi faccio _poca z e .confeſſo‘z che .io non ho

Lana, ;tax capacità., ma vi aſſlçum però , che avrò_

ſempre in vista di narrarvì la pura_ verità della Sto

tia ,una quale; ſempre ſtarò attaccato , perchè_ ſo ,

the Wan ancor voi ììcércatè da me ſapere , e non

vi curatefldi. pá.ſc’ére. 1’ isìÉelletto combbeuimenw di

dif‘corſo , nè liſciaár‘xençî di termini particolari_ ricer

mi, ma nun* altro vi deve eſſere a cuore z the‘ la

Gloria di Dio; e della Porzinncola. z come Per qua‘

k0 ſol ſine mi ſona io ‘accinto di aver fatta questa

Ratcultadi Baer-:Notizie per informarvi con tutta

* — ucc3‘4.., i.

i Ir‘ ‘

ſincerità er farne pei_ quella‘ vera stima , che meri;ta‘ la deì‘li3 ‘ Èrìfimb'o‘ìa , ‘t‘an‘to a Gesù ;re a Maria. ‘

diletta‘, le. c‘ara ſi) I" ' ‘ i: . _ 7‘ ‘‘

Io *IL‘parlerò. ſempre con‘rima Ia‘veritàfial divari»i

voiìnfctìorèff‘t? esta_ vèriéà Farà: un fòaviffiino,cone-‘t

«umane dè‘lî ini’o iinìeròî ragi‘cirîamento , che : ni‘uno

pórràì‘xì‘íëuí.irezînèffmdebplire , "anzi vi dico , che.

a tanta ſql-za W‘fifià , eheda_ ognuno a ſuo tempo , ‘

nöt‘fvál’èhfföî”ñràfioiäfefflrálë‘öwoi medeſimi fi—z

miſhenee‘ffiegliò diîmë‘lfip‘eèè quien‘verità_ ela ve-L

ra'C‘ittátBríàÎ.del Cielo . o rwíí_ i’ ‘ ‘ 1

‘ ‘eſſa‘ Poî‘zí‘un'coia ," o fiaQSanëa‘M‘arí‘a degH‘Angîmé

Irnena‘ſùmèfggenaa‘ ii‘ vemíservo di Dio P. Salvador

V‘ÎE‘a‘LF Sardo‘ di nazione‘e,‘b`di‘Relígîoſa ProvinciaTo—

ſcín‘aîV'e. i‘x‘xórt‘o in Roma nel_ Convento d’ Aracelí ' 1

coîiÎníöl‘çaÎflíma perle ſue rare virtù , applaudite da

cdpioTÒ _c`ohcòrſe di popoiop‘osì chiaramente ſcriſſe.

`Da Geha‘ſalemmeinltalía in tempo- del Sommo

Pontefi‘ee Liberio di ‘ Caſa Savelli ‘Romanò , eletto

Panno‘del‘s‘ignore 352. , Vennero quattro ‘Santi'

Eremiti‘; ‘I‘n‘_ quell’ annqzoì nel ieguente , come‘

narra`sí Girolamò , riferito dal. Baronih..;Socraté ,

e ‘Soz‘öſx‘ùenò‘alli 7. di Giugno ,‘ che allora .ſu la Peñu'

tccostèf ‘; íîvíde in Geruſalemme il prodigio di una

Croce dîlùrn‘è in aria tra il Monte Oliveto , e *l

Calvario , di ‘che ne ſcriſſe all’ lrnperador Costanzo

S‘. Cirillo Patriarca di Geruſalemme, e‘ questo Sah

to Patriarca diede ai ſuddetti quattro Santi Eremiti

molte Sante Reliquie ,' tra le‘qualí vi era un pezzo

del Sepolcro di Maria Vergine, .ed un pezzo della

di Lei Veste: ſi portarono_ dunque li Santi quattro

‘ ‘ ‘ ‘ ‘ A 6‘ ‘ _ Ere-_

“. ‘ ' ‘ :z ..

Ercmîzî alla viſita delle Sacre Baſiliche &Èóm z o ‘,

‘Poi ſi preſentarono al Sommo Pontefiçç Ljheriq, a _

Mdímandamo uo Luogo da fa* PÉPÃNBZB,j‘ non

mancò ,di renderli conſolati , afi’egpapcjglpqq .la _

Valle Spelerana nella Provincia “WMP‘'PRA, dë'?- ‘

dpli la libertà‘di_ ſcçgliexſi a loro piacimçffignqgçltq ,_ o luogo_ , che più gtadíçp gliflbííQ‘g

z .

.Si portarono dîWÌBe.nflhyîLÌ-î‘vGdQLQÈEÎA of* ,

ſexvata y. (uii‘olvmnm :ai‘fermarſi ;nel Pfflnqdella

Città di Aſiſi , ove allora vi'era go folgolfigfflga P4’

W°n° indi‘”11.4 Città ,r‘ .çìpreſçmamoqèîáuìflíffl

*chi allora governava‘ ,z che‘ conteneva di _WMi-fab'- 7

briqflxç nçlBoſco uxx’Qnatm.iqper ivi_ traè‘te‘nexfi,a_ fa;

Penítenza ; fu ‘ad ‘effi henìgnamente aççqxdyaçq _,

quanto xiçhi`çfloflvevano ; ritornati dunque P9113@

ſm‘CQD term_ , falli_ , e loco _fabhriçaronq . I’ grçxgfl_

nq., çlo dqdíçarç‘ne a; Santa Maria di Gìoſafaîa

&GM‘PQ cui poi wi ”eſſere un’Altare ,_ in cui ríyoíerq .

tutte le Rçfiquíe portate da; Geruſalemme , come fi

«Me x. e 19_ dedicaìronqa Mar‘ia Aſſunta‘in. Cielo_ `

FabbriçatoT‘Òí'ämrio ſi_ diedero allo studio dell*

Òra‘zíóÎne z «e gm’ eſercizi@ della penitenza, _, che pç‘r

‘molti anni ivi ſi eſercìtaronq ſempre con ſantità, di

vítamfexnitîca n ſegno tale , che tiranno. molti _a fa!‘ .

con eſſi‘Bn; tal vita , così penne-,nte ;y vedendo per

tanto dopqmçplti_anni di così ſagra via eſercita”. in_

que‘u’ Oratorio :ii‘aver fatti da’ buoni Difcepofli , è

Compagni , questi Laſçiaroxxç nell’ Qra‘toxio di San

i? Maſi-4 di. Qioíàfatì. .ëd eflì. qu tuo Sand EI'QWÎEÌ

partirogo _, è (i portarono gellaäomagna .. ‘

?n°135 21m kms-9 W230 ‘Pax‘tirano li WAP-Pagg

. . q h

..

iBñîlſicepoliäneofll , laſciati dai quattro Santi In‘—

k‘niti , Fondatori dell‘ Oratorio , ‘e‘ per ‘quante ricca.

che , ene Îo abH‘ía‘fatte, non è stato poſſibile di rin—

‘venirne la notizia , dove ÉÌJoltaſſeró i l‘oro paſſi, ſo.

lo ſi è rinc‘ònfl‘áto , ène tra u Eremiti Venuti da Ge*

ruſalemme , e Diſcepoli ; e Compagni , che feèe—

ro , dano stati 164‘. anni abitatori dell! Oratorio ,

che poco restò in abbandono: mentre partiti e_lì

primi , e li ſecondi Eremiti z 'capitò in Alìſi S. Be*

nedetto nell’ anno 5 16. , che non aveva per anche

istituito il î‘io Monastico Ordine , ma ſapendo , che _

‘nel Boſco del piano della Città vi era un Oratorio

fabbricato 5 e abitato da‘ SàntiEremìti , colla pre—

via licenza della Città preſe il‘ poſſeſſo del riferito

Oratorio (a): ſubito pertanto diede ordine, ehe

quell’ Oratorio foſſe rifabbriéato con pietre polite ,

e con buona ,‘ e forte calce , come ora tuttavia ſi

ammira .‘ ‘ i

i L’ Oratorio fabbricato dai Santi quattro Eremiti

aveva che una sola Porticella,eS.Benedetto ve ne‘ ſe*

ce far due,e vi provvide ancora una piccola pol.‘zione

‘ di Terreno ‘ali’ intorno del nuovo Oratorio da lui

fatto , corhe ſi diſſe , rifabbricare di Pietre , e ciò

per far (Ji.taglia per ti ſuoi Monaci 8 Il Terreno era

quanto ora ſi raggira il magnifico Tempio , che cir

conda la Porziunëolä (6 ) . Ciò fatto , e stabilito ,

S. Benedetto‘ poi partì z e quattro anni dopo fondò

in Monteeaſino i.’ Indico ſuo Monastico Ordine, C

allo

(a) I n‘ Arch. Segr. della Città‘di Aſili e

{11) Fra Ottavio Veſcovo di Afiſi t

14 :

allora ſu, che íncomîncíaroxio‘lí Monaci del Primo

.Istituto ad abitare nel tanto celebre Oratorio, e

ciò accadde nell’ anno 520. .

Come poi mutaſſe l’ Oratorio il fuo antico Titolo

di Santa Maria di ‘Gioſaí‘at çoll’ altro‘Titolo di Por

ziun‘cola, che così poco dopo , che ſu fatto rifalz

bricare da S. Benedetto fu incominciato a chiamarli‘,

fu perla poca porzione di terreno comprato daſSan

Benedetto , che circondava 1‘ Oratorio .

Fatta dunque la Porziuncola fu da Dio Signore

ſempre favorita, e quanto era angusta , altrettanto

era Augusta Baſilica in quei Secoli vetustí , in cui

principiò aſentìrſi di notte cantare ,_ e ſuonare gli

Angioli , e che un .Monaco vide ivi ;ma Scala (a) ch‘e

dall’ Oratorio gíugneva al Cielo , e per quella aſcen

(levano , e diſcendevano gli Angeli ,‘ che dolcemen

te ſuonavano , e cantavano, e la Scala i_stell‘apari

mente di notte ſu veduta da un Santo Eremita anco

fa , e ſu questo particolare di ſentii—‘cantare , e ſuo

nare gli Angioli lo ſcrittore mínorita .laſciò ſcritto _,

che più perſone divote , ‘e fra queste il P. S. Fran

ceſco , ſentiſſero di notte cantare , e ſuonare gli

Angíoli , eda quì poi ne pervenne all’ Oratorio i1

Titolo di Santa Maria degli _Angioli . ( 17 ) _

Da quanto li è detto_ resta ſpiega-to il Titolo dell*

Oratorio col Nome di Santa Maria di Gioſaſat in

tempo degli Eremiti fino alla venuta di S. Benedetto :

il Titolo diPorziuncola da S. Benedetto fino alla ve

duta

(a) Salvador Vitali nella ſua‘Legg.

(b) I‘. Bartolomeo Piſano Llonf. 8.

‘\

dura della Scala Niſierioſa , veduta dal Monaco ’ ‘_‘

Ere-nita , ed il titolo , con cui più frequentemente

dal volge vien chiamato di Santa Maria degli Angiplí,

Aquella viſione della Scala Celeste del Patriarca

Giacobbe volle s. Franceſco alludere , ponendo ſo.

pra la Porta anteriore della Porziuncola la memoria

con lettere ſcolpire a Caratteri dorati Romani le ſe.

guenti parole ;ma come quì ſi vedono notate , cioè;

H-ee efl Tana Vine Ererme conforme a quelle della

.Geneſi ; Hier cſi Domus Dei , da‘ ‘Porta Carli . ‘ '

In quella Porziuncola abitarono alcuni Secolí li

Monaci del Primo Istituto, mandati da S. Benedetto

nell’ Anno , come ſi diſſe 520. ; altri Secoli vi abi

tarono li Monaci Cluníacenſi , e li Cistercîenſi al.

tro tempo , ma circa l’ anno 107 5. li dísfece quel

Monastero , eritornò il ſondo alli Monaci di Monte

Subaſio( a ) circa tre miglia dalla Città di Aſhſi dio

stante : ed allora princípiarono ad aver cura dell'

Oratorio della Porziuncola li Eremiti ‘va/antar] . Do

po qualche ſpazio di tempo restò 1’ Oratorio ancora

da que-ſii abbandonato; ma non restò però mai in

abbandono dalle Perſone divote :‘ mentr’ era da eſſe

‘ ſpeſſo viſitato , e ſpeſſxſimo vi ſi portava da Affiſi Pica

Madre di S, Franceſco , la quale ivi appunto da Dio

Signore l’ impetrò , dopo ſei anni di matrimonio ,

perchè era sterile . Prima dunque ſu dato al Mondo

in Porziunc‘ola San Franceſco dalla Divina Providen

za per ínterceffione di Maria di quello foſſe in Aſſiſi

conceputo .da Pica di lui Madre ( b )

‘ ' Por.”

(a) Fr. Ottavio Veſc. d’Aſiſi .‘ (b) ll medeſimo .

‘16

miri Fondatori dell’ Oratorio , e loro Compagni, e

Líſcepo i da effi ivi laſciati ſiano stati circa 1‘64. anni,

Poe’ anzi fu detto , che tra ſi quattro Santi Ere;

e che S. Benedetto nel 520. mandaſſe li ſuoi Monaci

ad abitare quell’ Oratorio : ſi è perciò ritrovato giu

flo il tempo , ‘che li Monaci abitaſſcro ivi circa 690.

‘anni , che calco.ato il tempo degli Eremiti , con

‘ quello de’ Monaci , ‘ſiti—Ova aicendere il tem ‘o ,

che lì diede a Dio Signore‘il culto in onore d María

Santiffima nell’Oratorio nel Piano della Città di ...fli

fi , prima che lo riceveffe S. Franceſco dall’ Abate

‘Teobaldo , e Monaci di Monte Subaſio anni 854.

Di più era ancor chiamato i’ Oratorio Santa Maria

dell’ Antichità (a) , dove ſi parla della Traslazíonc

del ‘Corpo del Glorioſo S. Rufino Veſcovo , e Marti

ſe ,. Protettore della Città di Aſiſi , fatta nell’ anno

‘ 101‘5. dal Castello di Costano , circa tre miglia lon

’ tano dalla Porziuncola , che con ſolenne Proceffio—

’ ‘ne paſsò per l’‘0ratori‘o , e per qualche tempo ivi

riposò per poi con maggior pompa traſportarlo , ove

ora ripoſa z, può‘ dunque aiſerirſi , che l’ Oratorio

fede nel Territorio di Affi@ la prima Chieſa dedicata

a Maria Santiffima (b), che dal tempo della ſua‘ ſon

d‘azione fatta dai quattro Santi Eremiti fino all’ anno

‘ in cui furono da me raccolte queste Notizie , che ſu

nel 177-5. conta dunque la ſua antichità la Chieſa di

. ‘Porzíuncola , o ſia Santa Maria degli Angioli anni

ì 1423. r Di

bu) P. AbateUghelli nella ſua Italia Sacra . Jaco

illi . ‘

(b) Fr. Ottavio Veſcovo di Alì‘ſi .

xv

Di ſopra fu detto ancora , che Pica ſpefl‘o vifitava.

l’ Oratorio prima , che daii‘e alla luce del Mondo il

ſuo figliuolo Franceſco ; dopo fu maggiore la ſua di.—

vazione verſo Maria , nell’Oratorio diPorziuncola;

mentre da fanciullo ſeco lo conduceva alla viſita di

eſſa , e Franceſco reſtò innamorato di Maria , e dell'

Oratorio , che ſpeſſo viſitava , e creſciuto poi in

età , creſceva nel di lui bel cuore anche la divozio

ne , ed il fervore , e vi andava a far orazione di not.

te , e di giorno (a) . E nell‘ anno n.07. colle li—

moſine de’ Fedeli da lui ſegretamente raccolte , in—

cominciò a riparare l’ Oratorio , che minacciava

nella parte ſuperiore qualche rovina , e riparò anche

la Chieſa di S. Damiano , e 1’ altra di S. Pietro , do—

ve ora dimorano li Monaci Caliinenfi , come in ca

ratteri gotici ſi vede la memoria nella facciata di eſſa

Chieſa , e ciò fece per la voce , che ſentì dal Reden

tore , dicendoli : Va, Franceſca, ”para la mia Chic—

fa , ebestaper cadere , ed ivi intanto ſentiva di nor.

ce tempo cantare , e ſuonar gli Angioli , e perciò il

ſuo divoto cuore restava ſempre più ripieno di cele

fleconſolazlone (la) .

Innamorato il S. Padre della Porziuncola , e vo

lendo per molti , che lo volevano ſeguitare per ſer..

vire a Dio , istituire il ſuo Minoritíco Ordine , con

alcuni ſuoi Compagni , che già appo di ſe aveva , ſi

riſolvè portarſi ſul Monte Subaſio per chiedere a quel

P. Abate Teobaldo , e a’ ſuoi Monaci, che allora ivi

abitavano la Sacra Porzioncola , e ciò ſu nell’ anno

1210

(a) Piſano Coni’. 3!. (b) Il medeſimo Gonſ. 8.

i 48_

‘ mio.. , come cosîconcord‘ano tutti lì Scrittori dell*

‘(Dx‘dinepz). . . .

Sentita pertanto quel P. Abate là richiesta , che

gli fece Franceſco , convocò li.ſuoi Monaci a Capi

‘tolo , ad effi'proponeùdo , quanto gli aveva richie

sto , terminato il quale gli di’ le quel P. Abate que

. fia riſposta : Ciau/;è baí dimandam , o Fratello , u‘

abbiamo eſaudíto ; ma vogliamo , che :ate/Io luogo

ñ della ‘Porzjmzrola ſia mp0 di tutti 1m‘ : E piacque una

. tal richiesta al Beato Franceſco , e ai ſuoi Frati (b) .

Quel P. Abate Teobaldo in quel‘tempo donò a Fra».

ceſco un Calice dì’ argento , che ſi conſerva nella Pa

triarcale Baſilica di 'Affifi . _ ‘ .

Alla ſua cariffima Forzíuncola ritornato &France—

ſco co’ ſuoi BB. Compagni da Monte Subaſio , tutto

lieto , e contento .di eſſa ne preſe ſubito il poſſeſſo z

_ econ tutta. ſollecitudine li acciuſe a farla meglio ri

_ ‘ parare da’ Muratori , a.’ quali egli ſervì da Garzonetó

to, ed in questa maniera fece conoſcere , che‘ quan

‘to promiſe , mantenne .

In quell’ _anno 12‘10. incominciò il S- Padre a

mandare, come per canone al P. Abate di Monte

_ Subaſio , un canestrino di peſci ‘ chiamate Laſche ,

che faceva prendere nel fiume Chiaſcío , che allora

paſſava vicino alla Porziuncola , e quel P. Abate

Teobaldo rimandava a S. Fránceſco una boccia d’ o

lio , e qucsto durò fino al fine del x400. (o) , ſic-:Pò

. . i . ‘ > o—

(n )Piſano (Ionf. 8.‘

(b ) ll medeſimo Coni‘. 28;”; e Bart. de Ind. Port.

(e) _1‘‘r. Oçczvlo Veſcovo di Aſili v

folamente durò 196‘. anni un ta‘lCanone, non aver:

A do potuto rinvenire , del perchè ſia stata tmlaſcíatz

questa lodevole costumanza ‘. _

Terminata pertanto questa ſeconda riparazione

- della Porzíuncola con tutta la perfezione sì al di ſuo

ri , che al di dentro , chefu nell’ anno , come ſi

diſſe , ‘tuo. , di notte tempo entrò nella Chieſa a

far orazione , in cui ſu rapito in una dolcíſſima esta

i’: , e vide Gesù , e Maria , a’ quali umilmente di

" mandò per qual cagione gli facevano godere una tal

. Viſione , e Gesù amorofamente lo conſolò con que—

" ſia riſposta : Siamo qui *venuti in questa CZn‘eſa a noi

’ carzjflîmaper íjjpoſarla a re , ‘ e a’ tuoi Fran‘ (a) .

_ Dopo quella viſione concepì tanta riverenza S‘.

' Franceſco , ed amore alla ‘Porziuncola , che cosi

cfclamò : Veramente questo} un luogo Santo , che

dovrebbe eſſere abitato dagli .Anzio/í , che da uomi

m". Fìmbèparrò non ſarrírà mai di quì . Per me , e

perſi mieífiglíſarà un perpetuo ‘monumento della

divina bontà (lì) . _ .

Allora (i riſolvè _il P, S.‘Franceſco di chiamare tue—

ti "li ſuoi BB. Compagni ad abitare nella Porziuncola,

_ avvertendogli della ſantità del luogo ,. e raccoman

dò loro ad abitarvi con fant_ità de’ costumi, ed ivilo

dare ſempre il Signore per avergli data la celebre an—

tichíffima Porziuncola per Capo di tutto il ſuo Ohh.

_i_ ne Serafico.

_ JlDoxçor Serafico s. Bonaventura aſſeriſce, che

rive

a) Wa‘dd. _all'anno izro. _n._ ;2.

.5)11 medeſimo all’ anno ſuddetto o

(

.I.

ad _ . _

la S‘a‘cra Porziuncòîa è quel Luogo . dove .‘pèí‘ _divina

‘rivelazione ebbe il ſuo principio la Religione de’ Mi

‘nori , fecondo quell' aſſerzione dunque del Sekaſièo

.Santo Dottore la Poí‘ziuncolá è capo z Madre , e

Pietra fondamentale di tutto 1’ ordine Mìnoritico .

_Questo è , dic’ egli, íl luogo , in cui l’ Online de’

Frati 'MirÌoÌ-ifu áflituítoper Oracolo divino , ed ‘ebbe

principio dal Santo ‘Paoli-((4) a\

La Sacra Pof‘ziuncol‘a e quel luogo z che ſopra.

‘ tuttigli‘altri luoghi del Mondo amava il ‘Santo Pas ‘

dre z ,Que/P è quel luogo , ſóggiunge il ſopra lodato

‘ Santo Dot‘tòré , c‘ho li Santo Padre.più (l’ ogni altra

luogo del Mondo ma‘. Quì prini‘ipi % quì 'virtuoſa

m‘ento profitto , quìf’olic‘ementè comp: li giorni di

ſua “vini , nella di cui mom- a’ Frati ſuoi lo Moco

mamíö z come cd‘ríſh‘mo alla‘ Vergine; _

In altro luogo ſi legge : Quì principio 1’ Ordine

‘ ilo* Minorì‘detto‘ di S’ànm Mari-t degli Angiola‘ . A1

legando ancora il Poeta Anonimo , che prima di lui

dvevà cantato E Hoc intrd Ttmplu‘m ‘mimo Ò‘rdo

Minorumst); . __ _

Là medeſimi: verità in una lettera ſcritta al Capi

{olo Generále di Aſili , ſi legge della. Pofzíuneola :

'Nel qual lnogoíl Îzostro éomun 'Podi-o S. Franceſco in

cominciò l* Oidíné , ed ivi :ci-mimi di ‘vi'lìe‘ré (c) .

11 Veſcovo di Sinigagîíá nella‘ ſua Leggenda _Fr-n—

céſcán’a , che dediéò a Sisto Papa‘ V. di glorioſa :be

‘ ſno*

(4‘) S_. fionavxnella fila Leg. mag. al cap. z.

(b) P. Ba‘r‘t., Piſano‘ çonf. il‘. , e 2.8

(c) La Regina Sancià aſmo ‘1329.

. A!

maria , così l‘aíf‘cîò strltto‘: IÌ prima Ìuoga è Sanno

María_ degli .Anzio/i , dove il‘ Sacra Ordine ‘princi

píò ì e quìſiawnentò (a) 9 Vi ſarebbero altre Testi

monianze da riferire , ma Per non eſſe:- troppo te.

dioſo a ch: legge ,. ſolamente riporterà il_ Breve del‘

la felice rí‘cord‘anza di Benedetto. Papa XIII , , che im

comincia q _Qui pacem (fa. , ‘ove dice parlando del

la Chieſa djPòrz‘i‘uncola, nella quale balia , che' ü

Seraſicq Patriarca_ íncamimìaffe iflî‘ſua Istz‘ruta ._

Quinclícon ragione dunque ‘di o il celebre ami-

chifiìmo SCrittQr Minox.ita; questo luogo eſſer dem

accetríflìmo a qualſivoglia ‘dei-o Religioſi! de’ Minori

per più motivi g ‘ Prinz): Se ſi‘ can/?dem l’ afferra

della fmn Madre di Dj” a qucsta‘luaga più d” ogni

altra uogo del Manda . Secondo: .Az.teſo ‘l’amarc

del Sam.5194:!” a‘l‘medefi‘ma :, peu.bn? in eſſo primi;

zia” ‘valle , .- termina" . Terzo; ‘Perchè questo

íù d’ ogn’ altra in tçmpo della morte ſua a‘ Frati

lo race-2mm@ z Quarto‘; 'Perchè í‘n ſegno. df amo..

:e , í‘viſi‘cqnſer’va il film’ Cuatjè. Quin‘tq :‘ ‘Perchè

annualmente ‘vi è il Santo Perdono , in cui [1‘ rice'va.

_ la rev-_Miane di rum‘ li peccati‘, ballando d’ eſſer

confeſſo ,i e comrz’to ._ E finalmente per I: Grazie,

che ivi 4’ Fedelíſi deſde‘”fano (b ) . ‘

Merita altresì. la Porzîuqçola _4’ eſſer riverîh , o

‘ amata , come abitazione di ta__nt‘î àltri ſervi di Dio ,A

che o n‘zolto , o_ poco 1’ abi‘tareno z Q Yiſitarono .

‘ Oltre

(a )Piet .Riclolſo Aa'l‘offignanoWacom.{031.298 a.

(è) P. Bertol. Piſano Q.

I

L

.lo

‘OL: re dunqu‘e li Sal)ti‘giuntoZfclyítilîogdatori di gſ

ſa , che L er moltianffi l’hbitarono ‘, e . Benedètſi

to , che ſul medeſimo‘_ lzxodello la fece rif‘àblzricare

con pietre polite , e con dui.‘a , e ſortecal‘ce , il Mo..

naco , ed Eremità,‘cl1e ‘videro "la ſc‘ala poggiante

ſopra di_elfa Porziur‘cola ,‘ ch‘e gia‘gxíevá al yield; "

dove afcendevano , c_.dffcenoevano gli A‘ngiolí‘, ‘cha "‘

cantavano _, e lìxonav‘àno ,‘ anche il P. s.‘;Ùomenico ‘

Fondztore‘dell’ inclito Ordine de` Predicatori con ''

ſette de’ ſuoi Compagni l’ onorò a come in appreſſo "

fi_ dirà (a ) . ‘ ‘ ‘ ‘

La Vergine S. Chiara di Aſili avanti l’ Altare della

Porziuncola nell’ anno 1212. nella Domenica delle

Palme dopo tagliati li Capelli dal P. S. Franceſco lì

vesti Religioſo .‘ _Quì tag/iau‘ li Capelli S. Chiara

avanzi l’ ,Altare della Madonn‘aſijjoorò colſuo eter- ‘

”o Spoſo (b) . ‘ .‘

Ivi dunque ſi diede principio al ſecondo Ordine , ‘

allora chiamato delle Povere , ed ora delle Clariſſe ,

che poi ſi `e1lelo per tutto ilMondoCat‘tolico , che ha

date tante _Sante , :Vergini Beate alla Chieſa diDio .

Il Serafico Dottor S. Bonaventura ritrovandoſi nel

meſe di Ottobre in Porziuncola nell’ anno 1264. 5.

mentre era Generale di tutto 1’ Ordine Mínoritíco ,

efçlovendo predicare in lode del P. S. Franceſco , il '

giorno’avanti ſi portò nella Porziuncola , aperto il _

libro dell’ Apocaliſſe ‘, e leggendo quelle parole: Ví

. . " ‘ ' ” di

(a )‘Wadd. all’ anno ſud. Mm. .Ss~ eli‘Porz

(b) Nell’ Ufficio di s. Chiara Vergine .

Wádä. all’anno m2.

\

23‘ idi qlrc‘rum Angelum afcenden‘rem ab onu fili: baben ‘ ‘

tem ſigflum Dei vivi: pregò il Signore , che gli fa- ‘‘

celle intendere quel paſſo : mirabíl coſal Ud‘ ſubito

dal cielo una voce _, che gli diſſe : Fra Bona-ventura .,ì

catefle parole/bue flate dm: ſopra 5.. Franceſca : ed

il giorno ſeguente lo predicò al Popolo 4 dicendo eſ-‘

ſere stato a_ lui rivelato da perſona’degnadi fede (a ) .r

LiBB.Compagni de1P.S.Francel‘co furono addettíſ-z

ſimi alla Porzíuncola , e molto tempo Yi dímoraro

no , e molti ivi morirono,come a ſuo luogo ſi dirà .

Non potendo un nobile Veneziano in occaſione

del Santo Perdono andare alla viſita della Porziunco-z

la per eſſergli ſopraggiunta una grave infermità, con ,

molta moneta mandò un altro in ſuo luogo , quale

ſubito ſi_ poſe in viaggio per adempíreguanto dal no

bile ín‘fermo gli venne. ordinato ; mentre andava, il

meſſo , morì quel Cavaliere , e l’ altro , che aveva

adempitala ſua obbligazione , nel ritorno , che fa

ceva a Venezia gli apparve l’ anima del nobile cle—.

ſonto , afficurandolo, che al _Pljíxno ingreſſo , che.

fece nella Santa Capella della Porziuncola paſsò dal;

Purgatorio al Paradiſo_ (rà.) ‘. _. a». _ ‘

Dalla Schiavonia in occaſione del .Santo Perdono

ſi portarono molti Cristiani nella l‘z‘or‘ziungola, e do-i

Po aver {atte le loro diwozioní ;A le ſante paſſate

per la Santa Capena tutti partirono di‘ ritorno alle

loro caſe , a riſerva di una donna ,_ che gravemente;

ivi ſl era ammalata , e ‘clogopoçìzí `giorni Paſsòallfi.

‘ altra

__ (a ) Wa‘dd, ann. ſudd. n. 4. z Piſano Conf, I. 31..

_ ‘(l›)Waclcl.`a1l’ anno 1277. ‘

—... .

44

_.\-~\-’_‘i

altra vita ; mentre li compagni stavano in mare

l’ anima di quella donna gli aflìcurò , che in virtù

della Santa indulgenza, che aveva guadagnata Pri—

ma di cadere informa , andò ſubito al Cielo (e) .

La B. Angiola di Fuligno ſpeſſiſſimo ſi portava a!ñ

la viſita della Porziuncola , ed una volta in estaſi

vide ivi un Angiolo z che le moſtrava il diſegno del

Magnifico Tempio , che doveva circondare la Por

zíunco‘la , (b) che dopo due Secoli, e più ſi‘ verificò;

mentre nel 1569. per ordine della glorioſa memoria ‘

di S. Pio V. li diede principio alla fabbrica di eſſo

magnifico Tempio , ‘ed un‘ antico Poeta ‘fopra un‘

‘ ;al motivo , così cantò z . 1

Là dove delfuo Dio I’ Eroo d’ Aſi'? ,

Il celebre ‘Perdono ottenne all’ Empio ,L

,Questa vede cogli occhi astratti , e ſiſi‘

lo mole alzflrſi‘d’ u» mirabil Mmpzîo .

S, Pierro Criſci , ‘detto S. Piu.illo , di Fuligno

frequentò di andare per moltiffimi anni in occaſio

ne ;‘del S. Perdono con molta divozione alla Por

‘ ziuncola f ol ~

Il Beato Corrado di Offida , che dîmorava di Fa

miglia nel Convento di S. Croce nella Terra della

Bastia poco lungi dalla Porziuncola , operava ivi

gran miracoli, e aveva‘ molte apparizioni , fra le

altre del Beato Egidio di Aſiſi , a cui chiedeva li mez

z`‘í per ottenere la grazia della contemplazione, riſ

poſe il B` Egidio, che Dio_ ha date tre Penne all’

‘ Ud

(a) Piſano Conf. 14. all’ anno rgoo.

U) Mm. 55. di Por:. all’ anno 1303; (o) Ivi; e

²î

Uomo per elevati al Cielo , cioè Fede, Speranza ,

c Carità , di più gli richieſe , che coſa ſia estaſi , e

ratto : Egidio riſpoſe , aprì la bocca , ed in eſſa gli

‘ſoffiò , Corrado felicemente ‘c rapito fuori di ſe .

‘ La notte del Santo Perdono Corrado ſi portò in

Porziuncola , vide la Beatíſſima Vergine col ſuo

Figliuolo in braccio , che benediceva tutto il Popo

lo , che era venuto per acquiſtare la Santa Indul

genza (‘a, ) . ‘

Un Nobile Signore di Puglia nel Regno di Napoli

éhiamato Franceſco , ſi portò in Porziuncola in

tempo del Perdono con tutta la ſua Famiglia, e con

im contadino , questo nel ritorno stancatoſi dal vi

aggio , ſi doleva , e ſi pentiva d’ eſſerci stato . Il

Nobile Puglieſe Signor Franceſco gli offerì denari

per l’ intíero viaggio fatto , e da farſi fino al ritor

:no della ſua Patria , ſe gli voleva cedere l’ Indulgen—

za acquistata in Porziuncola , per l’ anima di un ſuo

Fratello Deſonto , il Contadino cedè , e preſi li de

"nari ;'_ dopo il Dcfonto appari glorioſo al ſuo Fratel

‘lo Franceſco , attestando per l’applicazione di quel.‘-

1a Indulgenza eſſer stato liberato dalle pene del Pur

*gatorio , e poi gli diede nuova di quanto era ſucceſ

:ſo in caſa nella ſua allènia . Giunto , che ſu a caſa

trovò il tutto verificato( b ) .

Il Beato Giovanninfletto dell’ Alvernía, con..

feſſando eſſo in Porziuncola nel giorno del San

‘9

(a) Jacobilli all’ anno 1303.

Mm. S‘s. di Porzíuncola all’ anno ſuddetto o

.— (6) Ivi all’ anno 1309.

2.6 . ‘ .

try‘Perdono gli capitò ai piedi un Terziario secolare,

che aveva di eta‘. più di cento anni , abitante vicino

ad Affiſi per la llrada , che conduce a Perugia , a cui

chiedendo , perchè così vecchio , e debole ſi {nette—-‘

va in viaggio , riſpoſe , perchè S. Franceſcootte

muta in Perugia dal Papa Onorio Ill.‘l’ Indulgenzz

Plenaria perpetua , era ſtato in caſa ſua , ed aveva‘

ìaccontata a‘ ſuo Padre la‘ storia di detta indulgenza ,

aſcoltando anch’ egli_ allora Ragazzo, e che perciò

mai aveva laſciata di prenderla ogn’ anno, nè laſciez

rò og‘n’ anno di andare alla Po‘rzfiuncola ,‘ finchè vi?

verò di acquistare una tale lndulgenz‘a ,‘ ‘comegíi

fece(_a). i ‘ _ ‘ ‘ ‘ _‘

’ ‘ La Beata Chiara di Rirn‘îno Terziaria France‘—

fcana con alcune ſue Compagne in occaſione del

S. Perdono‘_ ſi porto in‘ Porziuncola , e poi nella

Baſilica di Aſſiſi , ſi vide‘ in br‘eviflìmotempo‘ mira

_ bilmente ritornata in Porziuncola ſi ‘fermò ivi per

alquanti giorni , e‘ finalmente ſi restituì alla ſua Pa

‘tría‘ .; .da dove fu ſentito , che stanca dal viaggio , ri

cev‘è per’ mano‘ angelica un bicchiero di vino , che

‘levóglíl‘ubito la fianchezza , e per lungo tempo la

( b 9 _ I . _

ſi ‘ La‘ Vemséríra di Dio Franceſca Conteſſa Campel

lidi Spoleto abbandonata ‘la ’caſa , parenti, e ric—

"che‘zze , ſi porto in Porziuncola in tempo del Perdo

no ‘, ivi dimorò riſolto tempo , e poi preſe caſa vi—

Cino alla Chieſa di S. Pietro di Affiſi per portarſi fre

_ ‘ quen

(a ) N'ell’ anno ſùdd. nel med. Mm. Ss. di Por:.

(HIV-i all’ anno 1343. ‘ ‘

f

`

No

a\

quentemente in Porziuncola , nella qual caſa poi _

morì ai 12.di Luglio , e ſu ſepolta nella riferita Chic..

ſa di S. Pietro ( a ) .

IlB. Antonio Ungaro Terziario di S ;Franceſco in

occaſione del S. Perdono ſi portò in Porziuncola ,

dove ſi trattenne lungo tempo , poi ſi portò in Fu.

ligno , dove mori , ed il di lui Sacro Corpo ora ſi

venera nella‘ Cattedrale di eſſa Citta , dove per i me.

riti ſuoi Iddio diſpenſa ai Fedeli molte grazie ( b ) .

S. Brigida Terziara Franceſcana , ſi portò in Por

i ziuncola in occaſione del S.Perdono con due ſue

Compagne , la quale sentiva dire da più persone,

che non vi era l’ Indulgenza , anzi ſvalsa la dichiara

vano , ma ella la notte seguente ricorse all’ Orazio..

ne , fu rapita in estaſi , e Gesù 1’ accertò , che vi

era , e diſſe ancora , che la Porziuncola , Gesù la

‘chiamava : Camera ſua . Ella medeſima l’atteflz

nella Rivelazione stravagante novanteſima ( c ) .

La Beata Angelina Conteſſa di Corbora ſi portò

‘ al Perdono , ed ivi pregò S. D. M. , che le faceſſe

nota l‘a risoluzione , che doveva pigliare , fu rapita

in estaſi , e Gesù le partecipò , cheſubita and-:1ſt in

Fulígno , ed iví‘ſandaſſc un Momtsteroper le Terzia

di( Franceſe-mc ( d) . _ `

Terminate le sue Orazioní partì dalla Porziunco—

la , e colle sue Compagne ſi portò a quella volta ,

dove

(a )‘ Mm. Ss. di Porz. all’ ann. 1348. .

(b) Ivi all’ anno 1350.

(r) Ivi all’ anno 1372. _ i

(d) Ivi all’ anno 1395. "

2‘8

dove colle sue facoltà , e colle l‘imoſine trovate in

quella Città , fondò il Monastero di ‘SÎ Ãnna ,_ ori‘

detto delle conceſſe , dove‘lungo tempo fu Semina—

rio di gran molte Serve del Signore ,‘e ‘di‘ lì‘jono

uscite varie Fondatrici di altri Monasterj ( a‘) . ‘

i S. Giacomo della Marca prese l’ abito di S. Fran;

eesco nella Porziuncola , poi fu mandato ‘a fare il

Noviz‘iato nel Con‘ventino delle Carceri di Affiſi , e‘

nell’anno ſeguente ſu ricondotto in_ Porz‘iunco‘la per

ivi fare la Santa ‘ Proſeffione , qual" Santo‘ fu tanto

celebre nella Religione , e nella Chieſa di Dio (b) .

" Li Santi Bernardino da Siena , Giovanni da Capi‘-

{Erano , B. Bernardino di Feltre , ed altrimoltiffimi

Eroi della Religione vi abitarono molto ‘tempo (e).

“ì Santa Franceſca Romana c‘on alcune ſue Com

pagne in‘ ‘ occaſione del Santo Perdono fi. portò

in ’Porziuncol‘a (d) . ‘

" In occaſione del Santo Perdono ſi portò in Por

ziuncola co’ ſuoi Genitori S. Franceſco di Paola ,

ch’ era allora Frate Minore , e che aveva ſoli anni

‘1 7. di ſua eta , che ancora non aveva fatta la Pro

feſſione , ivi ſi trattenne molto tempo , e tornato ,

che ſu all‘1 Patria , isti‘tuì la ſua Religione chiamata

’de’ Minimi (e ). ‘

La Ven, Serva di Dio Cristina Viſconti dei Duchi

`flſ‘Milano ſi portò alla viſita di Porziuncola in occa

ſio

*a

(a) Mm. Ss. di Porziuncola anno 39)’

(11) Ivi anno. 1416.. (c) Ivi .

(4’) Fra Ottavio Veſc. di Affiſi. anno 1425.

(e) Il medeſimo anno x426. Mm. Ss. di Poni.

- , ‘ _ _ ‘ , ~ _ _ 29

ſione del S. Perdono, ivi fitrattenne molto tern

‘po , e poſcia ſi portò in Spoleto ,_ dove ſantamcnte

morì (a) . ‘ ._ . j _ .

S. Diego d’Alcalà dopo eſſere fiato nell" anno

_Santo in Roma Conſermi‘ero nella infermeria di

Aracmli, ſiportò alla viſita della Porziuncola, e

dopo trattenutoſi per qualche tempo patti di ritorno;

alla Spagna (b) . i . .‘9_ ‘

S. Giovanni da Capiſirano ſi portòin Porziunco

la prima di andare per ordine del Sommo Pontefice

Niccolò V. ad istanza di Federico IV. Imperadore in

Boemia , che fu richiesto , come Commiſſario Apo~

flolico , e lnquiſitore Generale in t'utto quel Regno

per trattare la pace , e per terminare le controver. .

ſie della Fede , che allora vi erano : Si poſe in ora

zione in S. Capella; ivi stiede molto. tempo , e ſu

veduto circondato da un lume celeste , e poi partì ,

eper il tratto di un mezzo miglio di _distanza dalla

Santa Cappella vibravan da ogni banda del ſuo cor

po raggi più belli del Sole . .Segno della luce Evan

gelica , che dovca seminare Enouella Regione (c) .

ll Venenerabil Servo di Dio Padre Antonio di

Montefalco Superiore allora della Provincia , co

mandò al Padre Franceſco di Pavia , che colla ora—

zione cercaſſe ſapere , ſe li Frati di retta , e buona

coſcienza potevano stare in Porzíuncola con tenere

granaro , e cantina : ſi poſe in orazione , e gli ap

‘ parve

(a ) Mm. Ss. di Porziuncola all’ anno 1440.

(b) Ivi all’ anno x450. _ ‘ L ’

(c) Ivi all’ anno 145:. ‘

30

‘1‘5

parve Gesù , e Maria , S. Gíanbattísta , e S. Fran

ceſco , e Gesù lo aſſicura , _ che a lui piace , che

nella Porz‘iuncola abitino molti Religioſi co n qual

che comodo , e 1’ abondanza di robe , perchè glie _

le provede eſſo , accíò più ſolennemente ſervino a

lui , e alla Vergine Maria ſua Madre (a) .

La B. Colomba diRieti Oriunda di Caſa Guada-

gnoli di Collíſcepolí nella Provincia dell’ Umbria ſi

portò alla viſita della Porzjuncola nel dì 5. Settem

bre , ſi trattenne ivi alcuni giorni , e poi ſi portò

in Perugia , ove fondò un Monastero , ora chiama

to delle Colombe ( b) . ‘

; La Beata Eustochía Monaca di S. Chiara in Meffi

na dubitava , che l’ Indulgenza della Porziuncola

‘gíovaſſe all’ Anime del Purgatorio , quelle le ſi fece

ro vedere in viſione di flarein prigione attorniate ,

come foſſe una gran fornace di fuoco , e l’ accetta

1’9110 , che la detta Indulgenza molto per eſſe va—

leva (c) . .

S. Felice da Cantalice Capuccino con altri ſuoi

Compagni ſi portò in Porziuncola in occaſione del

Santo Perdono (d) .

S. Giuſeppe Calaſſanzío due volte in pellegrinag

gio ſi portò alla viſita della Porzíuncola in occaſione

del Santo Perdono , e ſi tratteneva ogni volta mol

ti giorni ( e) .

(a ) Mm. Se. di Porziuncola all’ anno 1454.

(b) Ivi all’ anno 1488.

(c) Ivi all’ anno 1491.

(d) Fr. Ottavio Veſcovo di Affifi all’ anno :565.

(e) Il medeſimo .

A

La .

3.1

La Porziuncola non ſolo è stata decorata dai San,

ti quattro Eremiti , _dalli Patriarchì San Benedetto ,

e S. Domenico , e dalla vita , morte , e miracoli di

S. Franceſco Patriarca de’ Minori , ma ancora dalla

preſenza ſpecialmente di Gesù , e di Maria , tante

volte ivi comparſi , come altrove ſi dirà . Quella

pertanto è la cagione , per cui da più Sommi Pon-

tefici , e da molti Principi di testa coronata , come

in fine tutti ſi noteranno , è _stata venerata, vifìtata ,

ed arricchita di grazie , e privilegi la Sacra; Por

ziuncola . . .

L’Altare della Porziuncola è stato tutto conſegra—

te dalla Real preſenza di Cristo Gesù , ivi più volte

viſibilmente comparſo colla ſua Santiffima Madre

Maria Vergine , accompagnato da moltiilimi Spiriti

Celesti, come altrove ſi dirà, e poi conſegrato con

tutta la Santa Capella da ſette Veſcovi dell’ Umbria .

coll’ aſſistenza , e preſenza di S. Franceſco , ſuoi

Compagni, e Diſcepoli , che tutti ancor eſſi erano

ivi preſenti .

Mentre pertanto , che con fervore di ſpirito {lava

il P. S. Franceſco orando , e chiedendo a Dio nella

ſua ordinaria abitazione , lontana dalla Porziunco

la circa quaranta paffi , la converſione de' peccatori

ſu da un Angiolo avviſato ,‘ che ſe ne andaſſe nella

S. Capclla , dove lo ‘Ravano aſpettando Gesù , e

Maria con ‘una moltitudine di celesti Spiriti, non

mancò di ſubito ubbidire , ed ivi giunto ſi prostrò a

terra , e Gesù così gli ſavellò : Franceſca , il zelo ,

che fu bai , e li mai Frati hanno per la ſalute delle

.Anime , fa , cb: tifia permeſſa di chiedere qualche

coſe

.M ‘ ‘ .

" . T T

cìfa a beneficio di effe , e a_ gloria del mio _Nome _.

Allora S. Franceſco umilmente dímandò , interpo

nendovi ( per ricevere la grazia ) l? ínterceffione di.

Maria : Cl”- a tutti quelli , che 'wſimſſero la ‘Por;

zjunoola , fideguajjfe Sua Di’ziina Mao/là di concede

re l’ Indulgenzfl ‘Plenaria petpezua di tutti li loro

peccati , de’ quali confeſſatiſi foſſero ai ;fida.'tdci

Sacerdote (a) . Gesù glie la conceſſe , ordinando

gli però , che andaſſe a Perugia dal ſuo Vicario ‘Ono

rio Papa III. altro Pontefice di Cafa‘Savelli Roma

no , ivi eletto Pontefice, che ivi ancora dimoravaî

Subito li portò S. Franceſco a quella volta , _ e giuri,

to che ſu ſi prostrò ai piedi di ‘quel Sommo Ponteff.

ce; a cui da parte di "Cristo Gesù richicſe per la

Porzîuncola l’ Indulgenza Plenaria Perpetua ,_ e_ ben‘

chè allora gli foſſero fatte delle oppoſizíoni,‘‘ciò non

‘ostante ottenne quanto richiesto aveva : mentre il

ſuddetto Pontefice pubblicamente tre _volte proferì

le ſeguenti parole : Ed io ‘ve la concedo ( b ) . i

Col ſuo Compagno B. Maffeo da Marignano dune

que ritornando‘S. Franceſco verſo ‘la ſua cariffimz

Porziuncola col teſoro‘ dell’ Indulgenza Plenaria

. :perpetua , ed_ eſſendo già declinato il giorno , volle

fermarſi nello Spedale de’ Leproſi nel Castello di

Colle della Dioceſi Perugina , circa 5. miglia dístan.

‘te da quella Augusta Città , lanotte però fecondo il

ſuo lodevole costume , ſi poſe a far orazione , in cui

ſu rapito in una dolciſſima estaſi , ed _allora da Grillo

Gesù gli ſu rivelato , che quanto .in terra dal ſuo

, Vi

(o) Wadd. all’ anno :221. (b) Ivi .

Aww"

‘ o . .és

Vicario Onorio III. gli era {lato conceduto , era .

. to in Cielo confermato (a) . È . i

‘ Nell’ anno poi 1223. di Gennaio nella riferita for

ma :11 S. Padre comparve per la feconda volta Gesù

”nella Porziuncola , e gli aſſegnò allora il giorno , in

cui al Mondo doveva pubblicare l’ indulgenza Ple

naria perpetua, ordinandogli , che in quel ‘giorno

appunto la pubblicail‘e P quando San Pietro venne

_ ſciolto dalle catene (b) .

Con tutta ſollecitudine dopo ricevuta da Cristo S`

:Franceſco una tale notizia la mattina ſeguente in

compagnia del B. F. Bernardo. Quintavalle , delF. Pietro Catanio , e dei B. F. Angiolo di Rieti partì

er Roma per darne parte al SommoPonteficeOno`

zig III. , dove giunto,` fentita qual’ era la Divina

‘volontà , ordinò il Papa , che ſiiſpedífſero ſette Brez

‘ vi Papali a ſette Veſcovi dell’Ugbria diretti ,Ji qua,

‘1;‘ non mancò S. Franceſco diprenderliì, e daſopor.

tarli ad uno ad uno nelle proprie mani, perchè tutti

‘nel giorno da Cristo prefiſſo ſi ritrovaſſero nella Porñ.

'ziuncola la mattina delle Calende di Agosto , per ivi

‘ con tutta ſolennità pubblicare l’lndulgonza Plenaria

‘perpetua da Onorio IIIL ad. infinuzzionedi‘ Cristo

‘ gesù‘conçeduta .

‘ L1 Veſcovi dal Pontefice deſtinati; furono li ſo

guentí , çioè:

Guido Secondi Romano , Veſcovo di Amii ._

'Giovanni Conti Romano., Veſcovo di Perugia .

Be

*4-— ‘ .

‘ a) Wadcl. all’ anno 1221.

(b) Il medeſimo all’ anno n23.

#Bcnedetto ; Veſcovo di Spoleto .

Egidio , Nobile Fulignate , Monaco Benedetti-i

:do ,‘ Veſcovo di Foligno .

_ Pelagio , o Pallavicino , Veſcovo di Nocera .

.uBe‘a‘‘o Villano , Nobile di Gubbio , Veſcovo

’di Gubbio . ‘. ‘‘ ‘ _ i ‘ ‘

Bonifacio , Veſcovo di Todi (a) .

w ;Giunti li già‘ ‘riferiti fette Veſcovi la mattina delle

Calende di Agosto in Porziuncola , furono ricevuti

dal P.S._Franceſcó. e‘ſuoi BB.Compagni z ‘dopo fatta

qualche orazione tutti falirono nel pulpito , o palco

d tal effetto preparato in Cornu Evangelii fuori della

porta anteriore della‘ Porziuncola , e dopo il Serafi

min terra Franceſco Santo di Aſſiſi col ſuo Ap‘posto

líco zelo , e fervore predicò al ‘popolo ivi in gran

numero concorſo da tutti li paeſi e lontani , e vici

ni‘dall’ Umbria ad una tal particolare‘ ſolennità , gli

annunciò in fine la Santa lnduîgenza ‘Plenaria Torpe

ma ‘per chi confeſſato ,‘ e contrito .ot‘ava , e paſſava

‘ r‘la Santa‘ Cappella della Porzi‘un‘col‘a : ſentita ;li

riferiti Veſcovi una tal ampla lnduìgen‘z‘a Plenaria

:Per.perda lì ‘ſdegnarono , ed un con lì‘altro prefilfer‘o

di-Àpublflicarla per dieci anni , ed il Veſcovo di Aſſiſi

Guido Secondi fu il primo a volerla per un tal tempo

aan‘un‘cîarog ma nel voler proferire le parole non

poté effettuare un tal ſuo penſiero , e .Perciò tanto

eſſo ,.che eutti gli altri per divino , e celeste impul—

ſo colh'etti furono 5 "e forzati‘ a pubblicare Perpetua

‘ l’ In

(a) Mrn. Se. di Poraluneola . Piſano . Waddaü’

anno 12:3. ‘ ‘

fl‘\

n

_ _ ’ i‘ f n_‘ . j . ‘ . ‘ ‘Il’ Indulgenza , come già pubblicata era flata _dal gran

Serafino Franceſco d' Aſſiſi . ‘ . _ _

Nel giorno poi ‘2. Agosto alla preſenza del gran po

polo , che tuttavia creſceva per ſar acquisto di un sì

gran ſpirituale teſoro , con tutta ſolennità ii prolo

dazi ſette Veſcovi conſecrarono L’ Altare , e tutta la

Sacra Porziuncola (a) . ‘

‘ Innocenzo Papa IV. volle egli‘ steſſo nuovamente

conſagrare e I’ Altare , e la Sacra Porziuncola nel

.ſecondo giorno di Agosto , giorno appunto , che 30

anni avanti la conſagrarono li già. riferiti ſette Veſco~

vi , e perciò ſi reſe ’più celebre la Santa Indulgenza

Plenaria Perpetua della Porziuncola , dove in quel

giorn‘o concorſe da tutte le parti affollatiſſimo popo

lo , perchè gia volò la notizia , che quel Sommq

Pontefice avrebbe fatta la conſagrazione di sì ſanta ,

e celebre antichiſſima Baſilica (b) .

Questa Indul‘genza poi venne conceſſa alla Sacra

‘ Porzíuncola , o ſia S. Maria degliAngioli a petizione

di ”’olti ‘Principi Cristiani Cattolici , Quotidiana

Perpetua dalla ſempre glorioſa memoria d’ Innocen—

zo XII. nel di 18. Agoíio 1695.; ma però con que

ſia particolarità. , che I’ Indulgenza conceſſa da Ono

rio III. ad ínſmuazionedi Cristo, basta, che ſia

conſeſſo , e contrito per acquiſiarla , che quella)

poi, che concedè Innocenzo XII. , richiede tutto

ciò , i» ſi coíluma nel lucrare tutte le altre indul

Ba . gen—

(ai) Wadd. all’ anno 122;.

(b) Il medeſimo all’ anno :2.53. num. 3.5.

26

ganze, che ſogliono concederſi da tutti li sommi‘

Romani Ponteici . ‘

Siccome poi da ogni Sommo Romano Pontefice

î‘n ogni Anno Santo ſi ſoſpendono tutte le Indulgen—

ze in tutto il Cattolico Mondo , la felice ricordanza

però di Clemente XIV‘. , ad eſempio di altri ſuoi

predeceſſori, intatta laſciò ſenz’ altra innovazione

1’ indulgenza della Porziuncoîa , e perciò _nell’Anno

' Santo 1775.concorſe da ogni parte molto popolo

per guadagnare la iuddètcälndulgenza , e nel ſecon

do giorno di Agosto vi fu piu concorſo , che nel pri—

mo per approfittarſi di una tanto favorevole ſpirìtua

le occaſione , per non poterſi le perſone trasferire

alla viſita delle Baſiliche di Roma . ‘ ‘

L’ Altare poi della Porziuncola gode il privilegio

di liberare un’ Anima dal Purgatorio a ſimilitudine

dell’ Altare di S. Gregorio di Roma , conceſſo dalh

felice ricordanza di Gregorio XIII. nell’anno 1577.

nel dì primo Maggio , e Clemente XXII.lo confermo

nel meſe di Agosto dell’ Anno 1767.

Il Cuppolíno , che ſopra la Sacra Porziuncola ſi‘

timira con entro la statua della Beata Vergine Maria ,

the tiene in braccio‘ Gesù Bambino , fu fatto ſaro

dai divoti benefattori in memoria. della viſione di

botte tempo ricevuta dal popolo medeſimo , che per

la Santa Cappella paſſava , ed; orava , e stava all' intorno di eſſa ripoſando ; cheſiad un improviſo rumo—

re tut‘ti ſi alzarono , vedendo in quel medeſimo luo

go la B— Vergine .col ſuo Figliuolo Bambino Gesù ,

che teneva in braccio , benedicendo il popolo , che

caſſa” , ed orava ; ed in quella occaſione fu ved’nta

anco

.`‘...

-ç’.Hv—vr

ancora Ema candidiffima Colomba ,‘ che fece cinque

girate per la Santa Cappella della Porziuncola (a ) ,

ed altri Scrittori aggiungono , che vi ſl ritrovaſſero

ancora li due Venerabili Servi‘ di Dio Gregorio di

Todi, ed Ubaldo di Gubbio ambi‘ Frati Minori ad

una sì particolanfiima viſione s eíciò accadde yen’

Inno 1303.(17) ‘ _

Quì ſi accenna un fatto prodigioſo .

À Appena , che ſi eſce dalla porta laterale della Por

ziuncola I mano destra , alta da terra circa tre pal

mi , ſi rimira una lapide , in cui ſono in lettere go

fiche inciſe le qui ſotto notate parole , cioè :

ANNO DOMINI MCCXXIV. Il. D. MARTXI

CORPUS P. FRATRlS PETRI CATANÌI .v

ì QUOD HIC REQUIESCIT,

MIGRAVIT AD DOMINUM z

ANIMAM CUJUS BENÉDICAT DOMINUS .

‘ AMEN . ‘

Ecco dunque il fatto‘ mirabile .

Morto il B. P. Pietro Cataneo nella Sacra Porziunglg

cola Dio Signore per li meriti ſuoi operava tanti

miracoli , che il popolo ,‘ che concorreva toglieva a

Dì‘) › e a Maria Santiffima il culto , ed ancora IP"

portava disturbo ai Religioſi nel ſare .1’ orazione , _É

la Santa Meditazione ; ma il P. S. Franceſco ſi ri

ſolvè un giorno di portarſi al ſepolcro , dove il di

lui corpo ripoſava , e fatta alzare la lapide , che lo

“copriva , gli comandò in virtù di ſanta ubbidien--.

. B 3 zz!

"-—

(a) B. Corrado di Offida . Piſ. coni‘. x4,

(b) Min. Ss. di Pan. anno ſuddetto .

a! o g a ‘o

‘za -,‘ ‘che non faceſſe piu miracoli . Coſa m vero mi

‘:zbileî! Al tuono della voce del S‘a‘nto Padre, ſi vidde

‘ ;1 (gm.Po .di quei .glorioſo Servo del Signore‘stare col

le ginocchia piegate., e colle mani giunte ‘ per river)

tenza ad un comando fattogli di ſanta ubbídienza dal

ſuo SantofiadregeîMaestm , açcui in vita‘ſu ſempre

mbbidicntiffimo ;agli volle dimoſtrare anche_ dopo

morto , e da lì in poi non ſolo non fece più miraco

Ai , ma stiede in quella poſituraquel Sacro Corpo fin

tanto che ſu di lì traslatato a1._luogo ," ove ora ri

poſa(a). ‘ _ .

ó Questo B.P._Pietro Cata‘n‘eo era stato Canonico del

la Cattedrale di S.Rufino di Aſſiſi , che non avea ari-

cora il Presbiterato , ſi fece Frate Minore nel n09.

e il S3 P. lo dichiarò ſecondo ſuo Compagno, do

po quindici anni dunque di vita Relígioſa , e di anni

g 9. di ſua età ſi acquiflò lagloria del Paradiſo (E) .

La Porziuncolaäfu la cuna del. Serafino_ in ‘terra

Franceſco Santo di Aiiìſi , e .dij tutto 1’ Ordine Mi

noritico , _poichè nell’ anno n08. , dopochè nell'

anno atecedente L’ aveva colle limoſme de' Fedeli ri

Patata anche al di dentro per ‘far ivi celebrare il di—

vin Sacrificio‘,_ che giornalmente aſcoltava, vi con

cepì lo Spirito Evangelico , dando principio all’ in

clito ſuo Santo istituto ; perchè ogni giorno ſempre

più creſcevano quelli , che una tal ‘vita Evangelica

abbraccia!" volevano per ſervir a Dio ,equella fu la ſe—

tonda volta, che riparò la Chieſa della Porziuncola .

‘ ‘ Il

— (a‘1Wadd. ali’ anno _1224. _

(b) FraPçtavio Veſcovo.dí Aſſiſi . _

a.a_ .‘ _l

‘\ n 3 .

Il Santo Padre riceve in dono nell'anno uz";

Signor Orlando Conte di Monteacuto il Monte .ALU‘

vernia, e nel 11x4. aridiede a dimorarvi(a) ,_. di .ii *ſi

paſsò alla Spagna‘, Coríipost‘ejllaz e poi_ andiedeiçx

Portogallo colla intenzione di pastafe poi ad ann‘u'në

ciare la Fede di Gesù Criſto nel Regno‘di Marocco aI‘Α

Re Miramolíno , e a quei Popoli, ma colto da una;

fiera malattia non gli riuſcì eſeguire il ſuo diſegno ,‘.‘

ch’ era di ricevere la palma del martirio (ſ5) ,‘ e così

nell’ anno 12,15. fece ritorno paſſando per la Franc’

cia , Piemonte , ‘Lombardia , Toſcana ,‘ ed indi al.

la ſua cara , ed amata Spoſa , che così il S‘erafic.

Santo Padre chiamava la Sacra Porziunc‘ola, e giun

to , riceve da’ PP. Benedettini quel luogo chiamate

le Carceri , luogo ſolitario , e‘ſelvoſo (a) . ‘

Dopo pensò di mandare lettere circolari per cono‘

vocare il generaliſſimo Capitolo , detto delle Stuo

re , che ſi celebrò i" anno 1219. , nel quale ‘ſi ritro

vò il P. S. Domenico con ſette ſuoi Compagni, co.‘

me altrove ſi diſſe , e questa ſu la terza volta , che ſi

viddero questi due Santi Fratelli . Di questo fatto*—

cheche ne dica Ferdinando Castillo , che S. Dome.ſi‘

nico in quest’ anno ſi ritrovaſſe nelle Spagne :, il P.

‘Waddingo però chiaramente mostra , che nelle Spa—

gne era stato S. Domenico nell’ anno antecedente

n18. z onde poteva beniffimo ritrovarſi s. Dome..

' B 4 nico

R

(a ) F. Ottavio Veſcovo di Affiſ a .

(b) Il medeſimo . Wadd. all’ anno ſudd,

(o) Min. Ss. di Poraiuncola . Wadd,‘ ‘ ‘~ . ‘i

4* _ . ‘ _ i

nico con S. Franceſco e‘ in‘ Perugia , e in Porziun-

cola (a) . . . _

In Perugia dura‘anche a1 dì d’oggi la memoria de

gli amoroſi ampleſſi di queſti due gran Serafini , e

uale , e quanto foſſe l’amore , che fra eſſi paſſava,

1 ricava dal detto di Fra Leone Compagno , Confeſ

{ore , e .Segretariodi S. Franceſco , cioè : Cbc in

.RomoS. Domenico ;forza/ſe S. Franceſca ”ſciogliere ‘

daſs, e dargli il ſunſet-done, qual dura‘ da S.

Franceſco , ‘?.Domcnicoſe lo cínſeſnro il ſua ubi

ta‘ (6 )'. Terminato pertanto il ſuddetto Capitolo

delle Stuore mandò in Marocco tre Sacerdoti Berar- ‘‘

do di Calvi , quale ſapeva ia lingua Araba , Pietro

da Santo Gemini, _ed Ottone, e due Laici Accurſio ,‘

‘ed Adjuto (c) , a questi diede per Superiore Vitale ,

nia questo inſermatoſi ,‘ restò _in Aragona , e _quelìi

paſſarono nell’ Africa, e furono li cinque Protomar—

tiri della Religione .

ll‘Santo Padre ſieleſi‘e ia Soria , e l’ Egitto , e ſe- ‘

co_._conduſſe undici de’ ſuoi Compagni , e an‘diede ad

imbarcarſi in ’Ancona, giunſe in Cipro; ed indiqv

pervenne in Damiáta, ed ivi giunſe con felice ſue--_ ‘

ceſſo ; ma poi .preſo da quei Barbari , ſu crudelmen

te battuto, e poſcia condotto in prigione alla pre

*ſenza del Sultano , a cui predicò il S. Padre , e lo .

converti , benchè allora non ſi battez‘zaiie , e per— _

chè

(a) Fra Ottavio Veſcovo di Aſſiſi .

(b) Speculum Vine B. Franc—:ſti cap. 42.

(c) Wadd.‘ Mm. Ss; di Porz. Fr. Ottavio Veſco

VO ì . ’

_ ‘ _ ‘ 4

chè null" altro potè ottenere , ritornò paſſando per ‘

alcune Provincie della Francia , e Germania, e qua

ſi per tutra lì‘Italia , ed indi alla ſua cara , e diletta

.Spoſa la Porziuncola , nellaquale volle nel tan;

celebrare l’ altro CapitolpffGenerale .

Debbo qui accennare , che ſiccome nelprincipiol

del n20. , cioè ai 16. di Gennaio furono coronatí’

del Martirio li riferiti 5._Re1igiofi, Ie Reliquie de"1

quali furono portate preſſo Coimbra nel Portogallo ,È

così da"quì nacque , che il Canonico Regolare Fer..

nando ſi volle ſar Frate Minore per andar anch’ eſſoA

a guadagnarſi la palma dei Martirio ; ma la tempesta ‘ ..

ch’ ebbe in mare lo traſportò nell’iſola dellasicilia.

Questo èil gran Taumaturgo Antonio detto di Pado

va , che ivi ſaputa la notizia della celebrazione del

Capitolo Generale in Porziuncola , volle ivi riti-o*

varíi anch’ eſſo con Fra Adamo d’Amariſco Ingleſe;

ſuo Compagno (a) . _

ll Santo Padre disbrigatoſi da quel Capitolo pensò ‘

di mandare il B. F. Maffeo di Marignano , e il B. F—

Angiolo di Rieti alle Carceri di Aſſiſi luogo ſolitario , ‘

e ſelvoſo ., circa un miglio da quella Città, diſiante ,

conceduto dai‘PP. Benedettini di Monte Subaſio al P.

S.Franceſco nel 12.15., come di ſopra già diſii, lo ri

duffe in Oratorio , e dopo la morte del S. Padre ri

dotto in Conventino da’ ſuoi BB.‘ Compagni (b) .

Il B.F.Silvestro ſu il primo a ritirarſi aſar vita peni

tente alle Carceri , e ſu il primo Sacerdote , che en

*L—

(a) Fr. Ottavio Veſcovo di Affiſi. _

(b) Il medeſimo . Min. Ss. di Porzx ` ‘

trù_

T

‘ o _

trò nellasexafieapellgione _,' Uomo di ſanta vita , e

che familiarmente‘ porl‘ava‘con Dio Signore , e a S.

Damiano da‘Cbiara ſqa‘Prîmogenita per ricevere dal

p‘rìmó_ , "e dalla‘ſe‘cpridail‘çconſiglio , ſe doveva resta- _

re’a `far oràizioi‘ie'2 penitenzaj‘t‘i‘Porziuncola , op

pure uſcire ſuora a far ie‘n’iîì’iîon‘i’ per convertire ‘i

peccatori., fiìbit‘o‘ſi portarono e alle Car‘:eri , e a

&Damíano tornati ‘, che_ ſurópolavòa eſſi &Fran—

c‘eſco‘ii piedi, ‘l‘i ſcrvì‘‘ a 'tave-la: nel deſinare , che

fecero , e poſcia da, lhi furono condotti nel folto

b’oſ‘co , pochi paſſi lontano dÎl’a Poi.ziuncola , ſi‘ pro—

‘Kiro a terra colle‘màni‘giunt_ ,' 'e gli occhi verſo il

Cielo , gli pregò‘con _Serafico ‘ardore , che gli ma—

niſestaſſero quello , che a Chiara , e a Silvestro aveva.

Dio rivelato , che S. .M. faceſſe (a). Il B. F.Maſſeo

gli riſpoſe, che il B. FL’Siivestro ſubito ſentita I’am

b‘aſciata ſi‘poſe in orazione , ed ebbe ſubito dal Si«

gnore la rivelazione‘; che la volontà‘ di Dio era, che

andaſſe ſuora a predicare , e che il medeſimo era ſia;

to ‘ri‘fzelato‘alla Sorella Chiara , tutto. ciò confermò

ilB. Ii‘. Angiolo ancora . Udito il Seraſico Santo Pa—

dre quanto li due Meflaggieri avevano_ riferito , con

ſomma allegrezza ſi alzò in piedi , e tutto ripieno di

Spirito Santo. ,‘ così diſſe ‘al B.F. Maſſeo : Su dunque

andiamo.ene Fratello ad eſegui” il comandamento d!

Dia (b) : ' Succintoſi l’ abito ſenz’ altra dimora con

il B.F. Angiolo di Rieti per il terzo traſportato dallo

Spirito Santo ſenza ſapere dove andaſſe , ſi poſe in

' Viag—

(a) S. Bonaventura al cap. 4.

(b) cronica par. ‘1. cap. Ia. car. x73

viaggio con tanto fervore , e tanto presto traſcorre;

va ._(a >3 che andava fuorèdi strada ,’ eomezſe aveſſe`

ricevuta da Dio nuova grazia, e forza , e virtù ,

finchè all’ improvviſo (b) ſi ritrovò dentro Carne—

rio , oggi terra di Cannara , qual nome fu così mu..

tato dal P. S. Franceſco invece di‘Carnerio ‘, dove-i}

poſe a predicare con tant‘o fervore , che colle‘ ſue

parole accendeva li cuori di tutti , illuminava l’ inñî

telletto , e mirabilmente infiammava la volontà ‘ad

amare Iddiofl, e a diſprezzare il mondo , che. gli uo.`

mini ,‘ e le donne volevano abbandonare e pat.‘enti,‘

e la patria (c) per ſeguir Franceſco , e così’ meglio

ſervire a Dio , ma egli loro diſſe , che ſiferm‘affgm ,;

e non abbandonaſſero nè parenti , ne‘ la patriir, ni@

che ‘vive/faro e01ſunto timer di . Dio ,Lo/fernando [i

ſuoi Santi Comandamenti , e che alleva/faro .cr‘ist”—

namente z‘ loro figliuali. , ſperando ſempre nel Signa;

re , cb? egli non mancherebbe d’ mfegnarloro la mi‘

di rro‘varperdom app» Dia . _

Tutte queſte coſe erano vane , perchè quel popo-'

lo , non potendo più reſistere allo Spirito‘ Santo ,

che gli ardeva nel cuore, non vollero mai acconſen

tire di restarſene , ſintantochè non accettavattutti

per ſrateli , e ſorelle . Allora ‘il Santo Patriarca‘ fm

illuminato da Dio ad istituire ivi 1.’ Ordine appellaro

de’ Penitenti Terziarj : ciò accadde nella‘quinta Do?

m‘enica_dopo Paſqua , che nel 122.1. ſu ‘ai zz, ’. di.

e . ‘ _Mag-‘

...1\

‘ (a) S.. Bonaventura cap. 4;

. (b) Piſano nelle ſue Conformità .

g i( e) Cronica par. x. libro a. carte 33. .

ì”

44 ’

Maggio (a) , e ogni anno in quella terra ſi ſolennità;

za una tal memoria con Meſſa cantata nella Chieſa

dei Terziarj secolari dal Sig. Arciprete pro tempore

di quella Terra , e ſolenne proceſſione colla statua‘

del S. P. , che vesti per primo Terziario de’ Poni..

tenti il B. Lucio , :che ſi vuole , che ſia dell* antica

famiglia Modellini , che ‘ancora tuttavia ivi ſuſſiste ,

e ſempre vi è uno di detta famiglia col i ome di Lu

cio , qual Proceiiìone ſi ferma nel giro , che ſaper

tutta la Terra in quel medeſimo ſito , dove il Santo

Padre predicò , e vesti il B. Lucio , ed altri Uomi

ni , e donne , nel qual luogo ſubito il Pubblico di

. ‘quella Terra vi ereſſe una Chieſa, la quale pochi

anni addietro ſu ridotta in miglior forma con cinque‘

.Altari di flucco , che in oggi è la migliore , che ivi

vi ſia .., ed ivi ſi canta dal Clero Secolare . e Regola.v

re il Salroe Sam‘ìe ‘Pater colla ſua orazione , e poſcia

proſeguiſce la Proceíſione , e va a ..terminare nella

ſuddetta Chieſa de’Penitenti Terzíarj , che vien oi;-‘

.ficiata fin dal 1666. dai Padri Conventuali . Li Ter.s

zíarj ſanno ivi le loro Congregazioni in ogni meſe'

dell’ anno , e godono il Monte Frumntario in {ok

lieve dei poverelli . _

Fermato dunque ,e acquietato tutto quel Popolo e

fiat.e nelle loro proprie Caſe , promiſe il S. Padre ,’

che ivi ſarebbe ritornato a dargli la Regola di detto

Tera' Ordine , e poi partì per le Miſſioni nelle Cit*

ea della Toſcana 5 ma ſpecialmente nella Fiorenti*

(d) Mm. Ss. autentico, che ſi conſerva nella”

Terra di Cannara .G .

na,‘

45fl

na , da euidisbrigatofi_ , parti di ritorno alla ſua cara‘

Porziuncola :, ma‘paſſando per Poggibonſi , ivi gli ſi

fece incontro Lucheſio , domandandogli la forma

dell’Abito , a cui preſcrifi‘e a voce la norma di vive

re , ed il genere del v‘estimento , ch’ è una Veste.

Cenericcia modesta , ed un cingolo nodoſo , e poi a

voce gli diede certe Formole di vivere; finchè quan

to prima aveſſe compilata la Regola del Terz’ Ordi—

ne . Ciò accadde (a) nel Meſe di Ottobre , mentre

al ſine di detto Meſe il S. P. ivi pervenne (b) . ‘

Sicchè in Carnerio nel meſe di Maggio fù vestito il

Beato Lucio dell’ Abito de’ Penitenti Terziarj dal

Serafico Santo Padre ai 16. di Maggio del razr. , e‘

nel meſe di Ottobre dello steſſo anno in Poggibonſi ,_

come ſi è già riferito , ſi fece incontro al S. Padre

Lucheſio per ſapere , com’ era la forma dell'Abito

del Terz’ Ordine : Sono dunque due Nomi tra loro

distinti , cioè Lucio in Carnerio , e ‘Lucheſio in

Poggibonſi , il primo dellaProvincia dell’Umbria, ed

il ſecondo della Provincia Toſcana , ma li moderni

dicono: Lucio , ovvero Luccheſio , e oiò è un ve

to abbaglio,mai preſo dai vetusti ſcrittori . Ritorna—

to , che fù in Porziuncola , e fermatoſi alquanto

tempo il Santo Padre , ricordevole della promeſſa

fatta ai ſuoi Fratelli , e‘ Sorelle di Carnet-io , com‘*

poſe la Regola del Terz’ Ordine , e da ſe volle pon

tarla al ſuo PrimogenitoB; Lucio , a cui nelle pro,

prie mani conſegnolla nel principio dell’ anno n.22.

e ſpeſ

L__ _è_

(a ‘) Wadd. all’ anno n.21.

(1’) M3‘ 35.41 Porziuncola y ‘

c‘‘

46 ‘‘..‘T_. .‘ ‘i` _ _ . ‘. j. ’.1 ».î

e fpefi’q a ).p0i mandava ivi il B. Fra Bernardo di

Quintavalle ,fil B, Fra Leone ſuo Compagno , ?Se.z

gretario , e ‘confeſſore , il B. Fra Egidio, e il B.‘

FraRuffino tutti Aflifiani per iiiruirequel Popolo per

la via dell’ eterna ſua ſalvezza, ed era facile , che

ſpeſſo vi andaſſero due per volta (E) , _Pm—chè‘ dalla ‘

Porziuncola è distante Carnerio tre miglia . ‘

. . Era ilB.LucioUomo principale diCarnerio ſlimato

da tutti , e perchè era più degli altridiſposto a rice

vere il feme della Divina Parola , ſubito ii ‘gettò ai

piedi del‘ S. Padre piangendo amaramente , dando

veri ſegni d’eſſere tutto di Dio; perciò meritò la

Primogenitnra del Terz’ Ordine”, appellato de’Pea

mrenti . _ . i . i . .

Siccome laPorzinneola è baſe e Pietra fondaa_

mentale_ dim‘n01’ Ordirìe de’ Minori , come fu dal

&Patrizi—”Franceſco dichiarata , e riferita daSan

Bonaventura , dal Piſano , e da tutta la, Religione(c):‘

çosì Carnerio oggi Cannata è baſe ,' e fondamento‘

. del Terz’ Ordine ,‘e per tale è stata dichiarata dal

P. S. Franceſco , e dalli ſuoi Beati Compagni, e

Îucceffivamente da tutti li vctusti Scrittori della Se

rafica Religione , che ſi è poi disteſo nelle altre Cit!,

di, e Luoghi del Mondo Cattolico ; come in Carat

teri Romani inciſi in pietraiopr‘a la Porta deliaiîhie

fa dei Terziarj _Secolari eſiſtenti nella Terra di Can

nara , così fi legge : ìn _ ….

DI

` u (Jjffl,îîx.:Ottaiirio Vefcovo ‘Aſſiſi s "

(Iv) Il medeſimo .` _. .

(c) Cronica cap. 7.

i‘ "‘i "\"

D. FRANCISCO POINITÈ‘ÌTJUM

ORDINÎS HOC ‘lN‘;OPUDO‘ .

SOEçULARlUM , PRIUSQUAM

‘ ALlBl lNSTiTUTORl SACRUM . ‘

Ho ſatto a tutti noto quanto bene ‘ſiaderivato dal

ia Sacra Porziuncola , per onore , e gloria di Dio n

ed anche per vantaggio della Cattolica_ , ed Apostoli".

ca Romana Chieſa, e finalmente per ‘beneficio di

tutte le Creature per mezzo del granſerafino in Tel’ra Franceſco di Aſſiſi . i ‘ _ ‘ .

Terminato l’ affare del Terz" ‘Ordine , com* _già

fù ſpiegato , il S. Padre per un’_ altra rivelazione da .

Dio ricevuta ſi portò al Monte Alt.ernia , ivipíù , e

replicate volte andiede ; finchè ſmalméënfç neu‘, .im

_no 1‘124. ricevè le Sacre stimmate, ‘come a tutto il

Mondo Cattolico è ben noto . ‘ ‘ ‘ _

Prima di paſſare a parlare ſopra gli altri Santuarj n

ivi eſistenti : per compimento della‘SacraPc›_rzìl-\PKCO`

_la , vi darò Signori Pellegrini , nellfldjomfl Italia‘

no il ſeguentb . ‘ ‘'

e .r. o _o lo};

’ ,questo i” 'ver tra i‘ luoghi Santi}! Santa i_Degno tenuto dejpiù grandi o‘nori ,

felice nel Cognome , :più ml Nome). . ._

Del Cognome , di cui Fano-Eric ormai

.A luce *verme , ed ebbe il compimento

Qui gli .xtngíalí del Ciel ejjoargder [Antik '

Epernotmre , e cantar Inniſoglíano . .

Tutto preflo a eader , ”gr-m Françefu s I.

o

48 .

La restauro , e quest’ appunto è una

Delle rre Chieſe , ch’ egli rz‘parò :

,Questa Chieſa ſiſoelſe , alloro/J.2 in farro

Srn‘nfe le membra ſue quel ‘Patriarca .

,Quì domò il Corpo , e ilfà ſoggetto all’ſiflíma

Dem-ro questa Chieſa Generato _

L’ Ordine de’ Minori venne , quando

”generoſo eſempio del loro ‘Padre

ufbbracciaron eli-voti i molti Figli .

,Quì Chiara Spoſa a Dio roſato 'venne

La prima *volta , e dalle pompe ſoia/ta

vifeguitar impreſe Gerù 'Povera ,

La Sacra Madre , ehe di‘? al mondo Cristo ‘

In ralguifa , quì Ii due ‘Partifece

1.’ Ordine , cioè , de’ Frati , e delle Monache .

32a) ejlz‘ntafù la ‘via larga del Mondo,

Esteſa la ‘virtù nel Cristianeſimo ,

. La Regola ampolla , e quì rínarque

La fanta ‘Povertà , prostata fifa/la

'Nel degno luogo ſuo rnrnò la Croce

Se turbato E Franceſco i” altri luoghi

O da accidia/‘o tedio mole/lato‘:

Tranquillo quì dim‘en , quì la fud‘mmre

.Rino-vata ripiglía il ſer-vor grande :

Ceſan li dahhj , eſa 'vederſi il vera .

E quì lo ,leſo ‘Patriarca ottiene

.Quanto mai chiede , e deſiando *viene (a).

Nel

(a) Sperulum ‘vita 8. Francz‘fri c. 8‘7. P. Barto‘l"

Pifan- Conformit. al. P. Lue.Wadd. all’ ann. i216.

Nel ‘primo‘ giorno di Agosto dalla Baſilica Parri::

cale incomincia la Proceſſione , e finiſce nella Sagra

antichiffima Baſilica di Porziuncola , o ſia S. Maria.

degli Angeli ,dove per antichiffima tradizione dei ve

tusti Scrittori dell’‘Ordine Minoritico , ed Oratori,

come in appreſſo ſi dirà‘ , livenera il Cuore_ del Se*

rafino in. Terra Franceſco Santo di Aſſi‘li , giunge

full" ora di Veſpero , quando appunto incomincia il

tempo della grande Indulgenza, ivi posta ad inſi

nuazíone di Grillo Gesù , da Onorio Papa III. , do—

ve intervengono , come in ſegno di vera filiazione

ve rſo la Madre li Religioſi tutti , che ſi ritrovano in

Affiſi , cioè li RR. PP. Conventuali , Riformati , q

Cappuccini .

Amati Signori Pellegrini., ſe in occaſione della ſo

lennità del S. Perdono vi troverete nella Porziunco

la , procurate di non prendere eſempio da taluni,

che ſenza punto di vera divozíone , e compostezzz

corrono , come che doveſſero guadagnare il pallio ,

come appunto fanno li barbari , ed invece di guada

gnare per ſe , e per li clefonti‘. la Santa Ind‘ulgenzz ,

ſcandalizZa‘no le anime ſemplici, e dívote. Voi _

dunque , vi prego per l’ amore , che porta‘te a Ge

sù , eaMaria di star raccolti colla mente , di far

pafli gravi , e co mposti nel portamento della vita ,

e nel cuore fate , che vi ſia il vero pentimento. .dl-I'

vostri peccati , e così facendo darete gusto , onore,

c gloria aDio ,_ guadagnerete per voi ,_ e per li de..

fonti la Santa Indulgenza , e darete in fine edifica

zione a tutti , e meriterete anche , che il P.S.Fran..

z-’ceſco vi affifla ne’ vostri biſogni nel ritornare ,fche

_ " are

‘\

io

farete alle vostre abitazioni , e nella Porzîuncola la

fcerete di voi/medeſimi il vostro buon nome d’ eſſer

veri dívoti , ed ottimi figliuoli della Santa Madre

Cattolica , ed Apostolica Romana Chieſa .

Ora ſi parlera della stanza chiamata Infermeria , do

‘ve l’ .Anima del ‘P. S. Franceſco 'volò al Ciclo in

forma di lucidi/ſima stella , e dopo la di lui Cano

nizzazione m‘ fu eretto l’ .Altare , e ſi appella

prefcntcmcnte Cappella di S. Franceſco . .

E11‘ anno 1226. ritrovandofi infermo il

P. S. Francel‘co nel Palazzo Veſcoviledi

N di Aſſiſi , ordinò ai ſuoi Compagni , che

\ lo portaſſero_ alla Porziuncola per ivi

"AM4 morire, perchè ebbe la rivelazione , che

quella era l’ ultima ſua infermità : 'Pregò li Compa

gniſuoi Religioſi di eſſer portato a S. Maria della

‘Porziuncola , accíò dove per mezzo di Maria conce

'puto ave'va lo Spirito del Signore , e della grazia ,

‘ivi ancora rompi-(ſe ligiorníſuoi per giungere al ter

mine di oflì, e paſſare all’ eterna Gloria (a). Fu

dunque portato , non nella ſua ordinaria i‘tanziola ,

dove faceva orazione , e penitenza , che orafi vede,

a eli chiama Cappella di S. Franceſco , detta delle ‘ſi Roſe , ma bensi nella stanza detta allora dell’ inſer

ameria , ove morì . Si feeeportare , dice un altro

' Scfi‘îofc › a S. Maria , dove giunto , fa collocato

" nel!‘

"-" (i) Nella Pr. Lez. del ſec. Not. nell’ Ottava di Q.

-Inncelco .

I

5-:nell’ Infermeria (a) . NqllaLeggenda dei tre Com#

Pagni trovaſi così notato; ed eſſendo giunto ‘a S.Ma_

ria ,fù collocato nellflnfermeria (b) . Vien altresì_

riferito in un altra Leggenda al foglio 379. : Si feet-.

porrare a S. Maria , e giunti , ebef‘aro ,fu collocato

nella Infermeria . (e) Quella è la ſianza , dunque*’

dove morì San Franceſco , e fatta la Canoniza

zione , fu con l’ altra stanziola cioè la Grotticella ,

come ſopra ſi diſſe delle Roſe , ridotta in Oratorio

col ſua Altare , dunque morì nell’ Infermeria , ch*

era il luogo più vicino alla S. Cappella della Por--‘

ziuncola , distante da eſſa pochi pafiì .

Nell’ avvicinarſi alla morte con gran zelo Serafi

co raccomandò ai ſuoi amati Diſcepoli la ſua diletta

Porziuncola , dicendogli r Figlíuoli miei guardare

'uz bene di non abbandonare giamai questo Santo Lua—

go : e ſe mai ne fbste cacciati flora da una parte ,

rientrare per I’ altra; Impereiocebë‘ questa'ë un Lao

go Santa , quejìaè la Caſa di Gesù Crísto , e della

Sannflima Vergine ſua Madre Maria . ,Quì è dove

I’Alrzflîmo Signor’‘ ci ha moltiplicati, allor-'bè noi.

eravamo in un picco! numero .. quì col lume della

fua Sapienza ha rzfebiarara la mente de’fuai ‘Po-oe-‘

. ri: quì col Fuoco dell’ amor ſuo ba infiammato li

nastriCuori; quìebianqae farà oli-vote preghiere,

otterrà dotti-?awd dimanilato , e t‘bí peceherafa

rà punito con più rigore . Pertanto Fígliuoli miei ab.

C z bia::

(a) Piſan. Uonſ. 32. __ (b) Speeulum 'vitae S. Francíſei ſogl. 37.

(v) P. Jacopo degli Oddi nella ſua Franceſchini‘.

fa?

biare ana gran *venerazione a'qaesto Santo Luogo , ch'

è veramente Caſa di Dioſingolarmente amata da

Gen) Cristo , e dalla Sanrífflme ſua Madre .

.Applicate'vi con allegre-12a 5 e _con _tutto il cuore

in questa Santo Luogo a lodare , cbencdire Iddio ‘Pa-.

drc , e ’l fuo Figlz‘uolo Gesù Cristo nostro Signore

nell’ unirà :lello Spirito Santo . Così/ia (a).

Ivi dettò il ſuo Testamento ripieno de’ Conſigli

Evangelici , che dava a ſuoi Figlínoli Religioſi pre#

ſenti 7 e futuri ſmo alla fine delMondo , che abbrac

ceranno la ſua Religione ,‘ e per tutti li Conventi di

eſſa ſi leggono tutti il Venerdì dell’Anno colla ſua

Santa benedizione , che diede ai preſenti , e futuri

ſuoi Figliuoli , che verranno alla Religione ſino alla

fine del Mondo , prima , che la ſua glorioſa Anima

.ſaliſſe al Cielo , _

Morto S. Franceſco la di lui anima diſceſe al Pur

gaw‘rîo , e liberò molte Anime de’ſuoi Divotí,

conforme fa ogn’ anno nel giorno della ſua Festa ai

4. di Ottobre , e colle medeſime fu veduta ſalire al

Cielo per godere quella eterna Gloria nella medeſi

ma Sedia , dalla quale fil diſcacciato Lucifero (h) .

Siccome al vivente S.‘Franceſco fi vidde la ſua

Carne olivastra, e ſqualída , appena , che volò la

di lui glorioſa Anima al Cielo in forma di lucidíſſi

ma stella , divenne bianca , e roſſeggiante , come

di Corpo‘glorioſo , nelle mani , epiedi le piaghe ,

e li chiodi ? e quelle , come freſchiſſime Roſe; ma

‘ ‘ - Y‘ ſp:

...- (a) Wadd. all’ ann. 1226. num.gr. pag.141.T0m.

\\z,a dell’ _Edizione Romana . (è) Ivi .

ſpecialmente la Piaga del petto , le mcm bra tratta?

bili, e fleffibili . Uorſe ínnumerabile il Popolo a

vedere , e baciare le piaghe , ma particolarmente il

Sig. Girolamo Nobile , c dotto Cavaliere di Aſiìſi ,

che non avendole prima creduto toccò qaal’ altro

Tommaſo con gran riverenza , divozione , e tene

rezza (a) . _ _

La mattina ſeguente poi per‘ timore , che non

foſſe rubato quel prezioſo Teſoro , stando in una

campagna , ſenza caſe , e Abitatori , com’ era al—

lora , fu portato in Affilì con gran concorſo di Po—

polo , e gran Pompa . Le turbe del minuto Popolo

in mano portavano Rami di Alberi, il Clero , e Re

ligíoſi con torce acceſe , cantando inni , e Salmi ,

che non ſembravano eflequie , ma giubili Angelici ,

ma prima di giugnere alla Chieſa di S. Giorgio paſsò

la Proceſſione‘per S. Damiano , dove Santa Chia‘ra

colle ſue. Beate Compagne stavano aſpettando il loro

Santo Padre fondatore ,e Maestro . Ivi giunta la

Proceſſione quelle Sante Vergini bagiarono le ſacre

Piaghe , e Santa Chiara non potendo levare uno de

chiodi , che flavano impreſſi , ſi contentò di bagna

re un fazzoletto nel Sangue , che ſcaturiva dalle ſue

Sacre Piaghe , e lo ripoſe in un Reliquiario ç b ) .

Amati miei Signori Pellegrini vi prego a non ca—

dere in quell’ errore , in cui già. gl’ Idioti ‘,. e ſem.-

plici per l’addietro ſono caduti in credere, che ſi

porti allora il Perdono dalla Patriarcale Baſilica di

C 3 Affi

(a) Wadd. all’ anno 1226.

(5) Mm. Ss. di Porziuncola .

S4

Aíliſi ; mentre I’ Indulgenza fu conceduta alla Por

ziuncola ad inſinuazione di Cristo Gesù nella Santa

Cappella da Onorio Papa III. , come già di ſopra a

bastanza vi fignificai fin dall’ anno 1221. , e dal P.

S. Franceſco , e dai ſette Veſcovi dell’Umbria pub

Blicata nelle Calende di Agosto del 12.23. , ma ben_

fi dai RR. PP. Convenruali ſi porta in un Reli

quiario di argento labenedizi‘one, che di proprio

Pugno ſcriſſe il P. S. Franceſco al Beato Leone ſuo

Compagno , e Segretario , _ch’era veſſato dalle ten

fazioni , ,ch’ è di questo tenore .

BENEDICA‘T TíBl DOMÌNUS , ET CUSTODIAT

‘TE , OSTENDAT FACILEM SUAM TIBI , ET

.MISEREATUR TUI, CONVERTAT VULTUM

.SUUM AD TE , ET DET TIBI PACEM . DO

MINUS BENEffiD—IC‘AT ‘TE N.

Ivi dunque mori S.Franceſco Patriarca de’ Poveri

‘Minori lí4.Ottobre 1226. , ed ivi fu lavato, e aper

10 quel Sacro Corpo ſopra la tavola , che biparríta ſi

.conſerva nîella _Sagrestia di ‘Porziuncola , e l’ altra

parte di detta tavola ſl rimíra nella Patriarcal Baſilica

‘di S. Franceſco in Aſſiſi . .

EFUVPCL‘CMIÌO ſegretamente aperto , ed estratte le

InterLora , ed il Cuore , e poi imbalſamato , come

1’ autore vetuſto atteſla con quelle parole : L’ atto

cinquanteſimo ozrawſi è : Intorno alla sepoltura del

B. .Franceſco (a) . ,Que-(lo Giacobhe lo riafflgurò , ehe

Ii Medici l’ imbalſamarono , ed unſere con aromatí .

( Gen. ultimo ) ( ed Aſa al z. del Paralipomenon. n.

x4. )

‘ (a) Bartol. Piſ. Conſ. r.

‘w'

14. ) quale feppellirono facendo un letto pieno sds*

affamati , ed ‘Uuguenri . E così q‘iel Sacro Corpo

fù portato in Aſhſi‘, ma ne.la Chieſa , allora Chia

mata di S. Gregorio , ed ora di S. Chia ra : perchè

ivi ripoſa il Corpo della Glorioſa Santa Madre Chia..

:a : mentre _ſpeſſo S. Franceſco dir ſoleva , che il

ſuo Cuore voleva , che foſſe restato ſeppolto , dove

‘ aveva gettato il Fondamento della ſua Religione , e

della Santità ‘, ma che il ſuo Corpo però foſſe ſep

polto in un luogo della Città , ma che foſſe il più.

abominevole ad imitazione di Cristo Gesù, eper—

ciò pochi anni dopo ſu fatta fabbricare la Chieſa nel

Colle , allora chiamato d’ Inferno , perchè ivi tutti

li malviventi ſi giustizíavano , e ſeppeliívano , ehe

in oggi poi ſi chiama Colle di paradiſo (così‘ la pri..

ma volta fù. chiamato da Gregorio Papa IX. )

Nel Sermone recitato in Porziuncola in occaſione

della Solennità del Perdono , che ſi conſerva nella

libreria. di S. Bartolomeo di Fuligno , così l" Autore

dice : ,Questo è quel Luogo , cbe più d’ ogni altro

Luogo del Mondo amo il Santi/fimo Padre , per cui

ordineglífu levato il Cuore dal Corpo , dopo la‘ di

lui morte , è qui ſepolto , per accennare , che quel—

lo aveva amato ‘vi'vo , lo ama ancor dopo morto (a).

Il Veſcovo di Sinigaglia , da me citato in questo

Volume alla pag. ‘Il. , nella ſua Leggenda Franc’e—

ſcana alla pag. 253. così ſcriſſe : Lafeiò im‘ il ſuo

Cuore , fvelro_ dal Corpo , efa riposto nella Cappel

la di S. F‘ Franeefeo , ove morì (b) . .

‘ C 4 Nel.

,, P. Bernardino di Fuligno Def. Gen. ann.” n‘

(b) P. Pier. Ridolfo da Toſſxgnano Min. Co ny,

Nel 1446. ad istanza dc’ ſuoi concittadini compo

ſe il Sermonario de’ Santi , polcia stampato nell’ an

no 1473. , nel Sermone dis. Franceſco , dice co

sì :‘ Nella Chieſa degli `Éngíoli ſi tro'vano ſèppolti

questi "Uomini Santzflìmi , cioè : Tierra Cammeo , le‘

quattro ‘Compagni , coi quaſi ë‘ilſuore di S. France

"ſco inſegno d’ amore a detto Luogo (a) .

Alla pag. 379. nella Leggenda di un’ altro autore

chiaramente ii legge così : Secondo , che dicono li

Frati antichi , Santo ‘Franceſco ‘valſe , che lo ſuo

Core foſſe ſeparato dalCorpo , lo quale rimaſe collo

cato in quello loco . E corìfi tiene , che lo ſuo Core

ſia reposto nella Cappella , cheſi dice dc Sauro Fran

ceſco a lato della Sacre/fin , nella qual Cappella lui

paſsò da questa ‘vita (h) .

Il dire di questo‘ìscrittore "così celebre , ſecondo

:che dicono li Frati antichi , comprova per legittima

‘la tradizione riferita dal Bartoli , e dal Piſano, qua—

li ambedue aſſeriſcono eſſere in quella Cappella, ove

morì , il cuore del Patriarca San Franceſbo .

Al foglio poi 384. meglio ſi ſpiega , replicando le

ſcguel’tí parole : Innance , .che lo /evaſſcro da Santa

Maria, ſacre.tamente [i aperſcro lo Corpo, e cac

ciarne l’ Interior-1:, Jìper conſervar meglio lo Cor—

pa , esiperchèſiadompiſſe meglio la ‘Profezia del

Padre Santo Franceſco, il quale ſempre dice'va:

,Quì-voglio i: che ſempreſhia lo mio Core , cfuro col

' lom

*L

(a) P. Leonardo d’ Udine del Sac. 0rd. dc’ Pred.

(h) P. Jacopo degli Oìdi nella ſua" Fran‘ceſchina .

locate nello .Altare della Cappella , dove lui mori?,

e cori ſt‘ rien‘e :falli Frari antichi (a) . Veramente

meglio non poteva laſciar detto di quanto ſcriſſe ,

dando ad intendere , che ſi credeva con verità , cioè

con fede umana , e beniſſimo fondata per la testimo

níanza , come già ſi diſſe del Bartoli , e Piſano ; e

ſorſe ancora avrà letta , e trovata appeſa preſſo la

detta Cappella , ove morì , qualche altra Iſcrizione

laſciata dai Frati antichi . e

In altro luogo ſi legge: In questo luogo inſegno d’

amore il Beato Franceſco ‘volle, elle dopo la fua mor

:e foſſe le’uato il di lui Cuore dal Corpo , e da Frati

antichi io medeſimo l’ ho udito dire , e ſi ajferzſce ‘,

che foſſe collocato nella Cappella del B. Franceſco ,

in cm‘ morì (b) . _

Di più così ho trovato: Inſegno di amore,eome dz‘

cono li Frati antichi , da' quali conforme bo inteſo ,

il B. Franceſco ha 'voluto , che il di lui Core ſiſepa..

raffc dal Corpo , :ſi metteſſe nel medeſimo Luogo co—

meſidice , che il di lui Core è nel!’ .Altare della

Cappella in cui morì il Beato Franceſco (c) .

Finalmente dice , e aſſeriſce z (‘In il Beato Fran—

ceſco laſciò detto , cbeſiſeppelliffe il ſuo Core nel

luogo di S. Maria di Porziuncola per dimostra”

l’ amore , che aveva a detto luogo , e cori fu fatto .

Impercioecbè aperto il Corpo del Beato Franeefco ,

prendendo z‘1Core , le Interiore le ſeppellire” nel

‘ luo

(a) P. Jacopo degli Oddi nella ſua Franceſchini _e

(b) P. Piſan. Conſ. 8.

(c) Il‘medeſimo Coni‘. 32.

o

lsuogo di S. Maria; e di poíſoggiungc : 'Preſo il Co

re , come/i dice , estrano dal Carpe-- ;'zrrfeppellirono

in S. Maria (a) .

La particolar dunque , come ſi dice , denota la fa

ma pibblica , della quale il fondamento è quel det

to li Frati antichi . Di tal ſorte ſono quelli, che

hanno cinquant’ anni di Religione . E tali in tempo

del Piſano erano q‘.1elli, che avevano parlato colli

medeſimi Compagni dſSan Franceſco . Ciò tanto è

vero , cheFra Leone morì nel 12.71. , e l’ anno

antecedente 1270.1?” Rufino , ed Egidio Capocci

tutti Affifiani , che furono preſenti alla morte di S.

Franceſco . Dall’ anno dunque 1270. ſino all’ anno ‘

132.9. , quando già_ il Piſano era nella Religione ,

ſanno per appunto anni zo. Al Piſano pertanto era ,

ed ancor a noi per mezzo ſuo eſſer deve indubita

bile questa tradizione .

_. In ultimo , parlando lo Scrittore ‘( che non porca_

mentire) del Corpo del glorioſo Patriarca Franceſco

Santo di Affiſi, così laſciò ſcritto: Si vedevano nel

le di lui membra felici li Chiodi, efu parimente tro'vara nelſuo Corpo la piaga laterale, a guiſa díſiqael—

la del piaga” lato del Salvatore (h) . Se dunque ſu

quella piaga laterale del Padre S. Franceſco ritrova—

:a eſſere a guiſa di quella dì Gesù Cristo Salvatore ,

conviene concedere , che ſiaſi veduto il Cuore del.

Santo Padre piagato , e ‘conſeguentemente estratto

‘ dal

i . (a) P. PiſamConſ. 34. .

(è) S. Bonav. nella ſua Leg. mag. cap. xv. all’ air

no 1262. ‘ _

‘ dal Corpo : e‘così aperto, ed imbalſamnto ſu porta

w in Aſſiſi, come altre volte ſi è detto , nella‘ chic—

ſa di San Giorgio . _

‘f All’ intorno poi della detta Cappella , dove morì

S.`Franceſco erano le sepolture dei Compagni , *

Diſcepoli del Santo Padre g ma nel gettare le ſonda;

menta della gran Chieſa , che ſu nell’ anno I 5‘69. ,

furono le oſſa traſportate dentro la Grotticella , e

Cappella , detta delle Roſe , le quali oſſa erano dei

Venerabili Servi di Dio , e Compagni del Santo Pa—

dre , come ſi "e ricavato dai vetuſti Scrittori dell’0r—

dine , cioè di Fra Giovanni Semplice , di Fra Giaco

mo di Lodi , che con altri quattro Compagni vidde

ro la glorioſa Anima di S. Franceſco ſalire al Cielo

a guiſa di lucidiſſxma Stella riſplendente , come il

Sole, di altri quattro Compagni, e di quelli , che

viddero volare ſopra il tetto della Porziuncola , e

ſopra la Stanza dell’ Infermeria , dove il Santo Pa

dre mori ( Le Lodale-al Tranſito della di lui ..Animó

Santiffima, che benchè nemiche delle tenebre, ſifer—

marano a cantare ”ma la tutto , facendo due Cori ,

uno ſopra il tetto della ‘Porziuncola , e l’ alzrofopra

l’ Infermeria ,‘ con inſolita melodia (a) :, di Fra Fi‘

lippo Longo, ſettimo Compagno , dichiarato dal P.

S. Eranceſco Viſitatore delle Monache , di F. Gio

Vanni di S. Costanzo del Contado di Aſſiſi ottavo

Compagno , di F.Barbaro di Aſſiſi nono Compagno;

di F. Bernardo Vigilanti di Affiſl detimo Compagno,

di F. Stefano di Aſſiſi , e di F. Stefano di Narni .i M

_ VL

(a)‘Mm. Ss. di Poi.z. F. Ottavio Vcſmdi Afiìſi.

66

vi era ſepolto anche il 'P. Agoflino di Foligno g‘rah

Servo di Dio ,.(a) che ebbe il dono delle lagrime ,

ſpirito profetico , col qiale prediſi‘c la morte di

Adriano VI. , il Papato di Clemente VII. , il ſacco

di Roma , e la Congregazione de’ PP. Capuccini ,

ſolo reliarono ſepolti , vicino alla Cappella , dove

.mori il S. Patriarca , i Ven. Servi di Dio F. Giovan

ni Bonviîì .ii Lucca , e F. Cherubino di Spoleto , la

di cui Anima ‘fi veduta l‘alire al Cielo con ſeiſantaſei

mila Anime (b) , convertite per mezzo delle ſue ſan

te prediche ; perchè quel ſito , ove ſi ritrovano non‘

ſu di alcunimgeiimenm nel cavare le fondamenta

di quel magnifico Tempio .

Nella detta Cappella íì rimíríl la Statua del P. San

'Franceſco con l’ elligie de’ ſuoi Compagni, e altri

Santi della Religione , dipinti da eccellente pennel

lo , e all’ intorho della volta li leggono le parole :

Vidi alterum .A gelum afcendenfem ab orm Soli; ba

b‘mremfigmim Dei vivi : che ſentì da una voce ce

leste il Serafico DottoreS._Bonavenxura , che furono

dette ſopra la perſona di S. Franceſco, come‘ alla

pagina 23. già chiaramente accennai .i

Nelpilastro poi della gran Cuppola , che corriſ

pondc alla Cappella , dove morì S. Franceſco vi era

una Cappellina dedicata allo Spirito Santo, ivi di

ſceſo dal Cielo , che traſportò in aria _S. Franceſco ,

e S. Chiara (d) , mentre ivi stavano deſinando con

altri

(a) Wadd. Jacobiili ann. 1523. cart.397. Min.Ss

(b) Wadd. all’ anno 1484. —‘s

(i) Il medeſimo all’ anno_xzzx.

6‘1.

tra@

altri Compagni del Santo Padre , e Compagna della

S. Madre Chiara , che accortiſi anche li Cittadini di

Aſiiſi , ad eſſi parendo , che la Sacra Porziuncola

tutta ſi abbrugiaſſe , corſero per iſmorzare il fuoco :

ma giunti , che furono , trovarono ogni coſa illeſa,

ed intatta , perchè era stato fuoco dello Spirito Sam

to , e non mai fuoco naturale (a) .

L’Altare di quella Cappella , ove morì il Padre S.

‘Franceſco , gode il privilegio quotidiano Perpetuo ,

sì per li Sacerdoti Secolari , come Regolari conceſſo

nell’ anno 1767. dalla felice ricordanza di Clemente

PapXIII. :, ed ivi giornalmente ſi rimirano tre Lama

pade acceſe .

Spiegazione della Grotticella olo-ve San Fra-ncoſce

ora-va , medirava , contempla-va li Di’vini mi. i.

flerj , eflagellava ilfuo Corpo : ora chia

mata la Cappella di S. France

ſco delle Roſe .

9" AGrotticella, che iviſi rimira fu la

S L prima volta fabbricata colle proprie

M Dig

il .

mani dal P. S. Franceſco con fango ,

terra , ſaſſi , e vimini , lontana circa

40. paſſi dalla‘Porziuncola , questa era

l’ ordinaria di lui abitazione , quando

ſi ritirava la notte a fare l’Orazione mentale , e con—

templava li Divini Mister} , e l’ acerbiſſnna Paſſione

del nostro amabiliffimo Redentore , ed ivi ſi diſcipli—

nava , facendo aſpra penitenza , piucchè a dar ri.

poſa

r

(o) Piſano Conformità ottava . _ .

\ J

z

‘a

poſo al di lui Corpo , che lo teneva in tante guife

mortificato , e martirizzato ogni volta , che ivi ſi

ritirava (a) , ma ſpecialmente quando il Demonio

picchiò alla porticina della ſuddetta Grotticella, di

cendogli così : Franceſco tu non de‘vifar tant-:peni

”NU : altrimenti ti darai la morreprima del tem

p0 , ment” eſſendo ancor gia'vane , baiprn‘ià rem

p0 da far pem‘rmza . Conoſciuta S. Franceſco eſſer

quella una vera tentazione del Demonio , gettò via

li flagelli , fi ſpogliò nudo , e ſi gettò di notte tem

po nella gran ſiepe ſpinoſa , che questa bagnata col

ſuo ſangue , produſſe roſe bianche , e roſſe , ma

ſenza lpine , questo fatto prodígioſo accadde nel dì

16. Gennajo 1223.

La gran ſiepe restò circondata da una gran luce ce

leste; egli miracoloſamente ſi ritrovò di una veste

candida vestito‘, e circondato dagli Angioli, colſe

dodici roſe bianche , ed altrettante roſſe, .e così poi

fipoſe in viaggio verſo la Porziuncola , accompa

gnato da Spiriti Celesti, e miracoloſamente dalla

ſiepe ſino alla Porziuncola venne la strada ricoperta

di ſeta , entrato in S. Cappella ripoſo le già riferite

Roſe ſopra quel Sacro Altare , e poſcia prostrato in

terra adorò Gesù , che in compagnia di Maria stava

con gran moltitudine di Angíoliz e quella volta era

la terza , che così gli comparve, e in quella occaſio

ne fu , quando aſſegnò a S. Franceſco il giorno , in

cui doveva pubblicare al Mondo la tanto celebre In

dulgenza (b) . ‘

‘ Nell’

(a) Mm. Ss. di Porz- Wadd. ann. x223. (b) Ivi .

_"Www

6Nell’ anno poi i228. dopo la Canonizazione ‘tizi _

S. Franceſco la Grotticella fu ridotta in Oratorio

fabbricato con pietre , e dura calce ; ma della lun

ghezza , larghezza , ed altezza di quella , che fece

il S. Padre , e ciò per meglio conſervarne la memo

ria , e tanere quel Santo luogo con tutta la poſſibile

Venerazip, _e : mentre in ’quella Grotticella S. Fran

ceſco ſi r rovò , quando la prima volta ſu chiamato

per parte di Gesù dagli Angioli , che lo avviſarono ,.

ch’ era aſpettato da Gesù , e Maria , e ciò ſu , co-

me già di ſopra ſu accennato nel n.21. ed in quel

tempo gli concedè l’ indulgenza , dandogli però or_

dine , che ſi portaſſe in Perugia , dove allora dimo

rava il ſuo Vicario Onorio III.

Più diffuſamente di questa Grotticella ne parla il

più volte lodato P. Salvator Vitali (a) .

Ivi furono racchiuſi cinque travicelli , che fervi

rono per fare il gran pulpito , e palco , come ſopra

ſi diſſe per pubblicarli dal Santo Patriarca Francelco,

e da’ ſette Veſcovi già riferiti l’ lndulgenz ‘della

Poiìiuncola nel giorno delle Calende d’ Agost : ma

preſentemente due ſoli ivi ſe ne rimirano , eÌendo

stati gli altri tre dai divoti Signori Paſſaggieri , Pel,

legrini portati via a pezzetti ‘, e gli altri due ſi chsto- _

diſcono , perchè ne resti almeno la memoria . '

Il Serafico Dottore S. Bonaventura mentr‘ era

Ministro Generale dell’ Ordine ſi portò alla viſita

della Porziuncola , comandò in quel tempo , che

ſopra la Grotticella, di cuiſi parla, ſi faceſſe fab

brico—

(a) Nella ſua Legg. alla pag. 2.58. n. I’. _ _

54

WWF."

bricare una Cappella , della grandezza però , ch'era

la detta Grotticella; ma ſoltanto più alta per ivi far_

vi l’ Allare , acciò poi giornalmente ſi celebraífe il

Divin Sacriſicio , come anche al dì d’ oggi ſi costu

ma , ficchè eleguitoli ſubito un tal’ ordine , fu quel

la Cappella dedicata a S. Franceſco ( detta delle Ro—

ſe ) per eſſere ivi vicino l’ orticello , dove accadde il

miracolo delle roſe prodìgioſe fiorite , come fu ſo—

pra riferito , ai 16. di Gennaio . Nella facciata di

_quell’ Altare‘ ſl vede da un buon pennello dipinto Si.

Franceſco in mezzo a’ ſuoi dodici Compagni .

In Porziuncola ſi portò ancora da Superiore Ge

nerale S. Bernardino da Siena , dove dimorò molto

tempo con altri Padri dell’ Ordine , ed ivi fece alen

ne Sante Ordinazioni per tutto 1’ Ordine (a) , e co

mandò al Ven. Servo di Dio P. Barnaba Manaffei di

Terni , che per le ſue virtù la Religione lo chiama

Beato , che fu Vicario Provinciale , e per lo ſpazio

di dodici anni Guardiano di Porziuncola , comandò

diſſi , che faceſſe fabbricare una Chieſolina, ma che

foſſe unita , e attaccata alla riferita Grotticella , e

Cappella fatta fabbricare dal Serafico Dottor S. Bo

naventura , acciò li divoti flaſfero al coperto per

udire il Divin sacrificio da celebrarſi ivi giornalmen

{e , come già ſi pratica , e perchè anche foſſe quel

Santo luogo meglio custodito . Non mancò pertan

to ìlP.Barnaba di dare ad un tal ordine pronta eſecu

zione (b) . All’ intorno di questaCappella ſi Vede da

_ un

(a) Cron. lib. I. c. 57.

(5) Wadd. Mm. Ss‘. di Porz. all’ anno 1438..

‘Î

.c‘ _ ñ ‘. - _ . w “fi.‘W i. _ñ ó*a— "T‘rî—.r- ñkw‘…W

6g `

un' ottimo pennello dipinta la storia , che già voi ‘

Signori miei cari , avefe letto ſopra la Santa indul

genza di Porziuncola , qual pittura la fece fare i' ana

no 1449. il teste citato‘P. Barnaba (a) .

Sopra la porta poi anteriore della detta Chieſoli—

na , che corrisponde alla strada romana al di fuori

vi fece collocare quella medeſima pietra , che prima

stava ſopra l’ ingreflo della riferita Grotticella (b),

allor.chè nel x218. fu ridotta in Oratorio , come ba.

stantemente fu di ſopra riferito . in detta pietra con

lettere gotiche così leggeli : Hic obbedim‘t Franci

ſca: , c’o. C/mflo ſer'vivi: pouper, constanter , aſp”—

rime , munde , leranter .

Che tradotte dir vogliono :

,Quì nbl-id) Franceſco , e ſer-0) a Cri/lo ,

'Pover. costantemente in aſpra ‘vita

Tura , ed allegra , efece un grand’ acquisto .

Sopra poi la porticina della riferita Chieſolina,

che rimira l’ orticino delle roſe , il già testè citato

P. Barnaba vi fece riporre l’inſegna di S.Bemardino

fatta di rilievo in pietra , ma con lettere gotiche ,

ch’ è : Il Sanriflîmo Nome di Gesù (c) .

Fuori della detta Chieſolina ſi oſſerva l’orticino

delle roſe , dentro cui vi è anche un cipreſſo , e

questo ſi crede costantemente , che vi era nel tempo '

che viveva il s. Padre . Attorno di detto orticino vi

erano le celle dei ſuoi Compagni , racchiuſe da una

folta iepe di ſpine , che il tutto ſerviva come per

clauſura , con un riparo anche di legnami vecchi a

quel

(4‘) Mm.Ss.diPorz. (oflvi. (qui

66

quel primo Convento di Porziuncola, e quella folta

ſiepe era appunto quella medeſima , che vidde San

Franceſco , che non potevano penetrare li demonj ,

ſe i ſuoiReligioſi non gli davano il conſenſo , allor

chè venivano tentati contro qualche religioſa virtù .

Quella ſiepe è appunto quella , per la quale il Serafi.

co Padre paſsò nudo , allorchè ſi gettò nelle ſpine

per ſuperare la tentazione (a) .

_In _quellaclauſura così fatta di legni vecchi , e di

ſiepe di ſpine , .che racchiudeva le riferite celle non

voleva S. Franceico , che alcuno vi entraſſe , a ri

ſerva però de’ ſuoi Frati , che ivi allora restavano di

famiglia , e ſolo vi entrava il Generale in tempo,

che andava ivi‘a vilitarli (b) .

Ogni anno in quell’ orticino ſi vedono le roſe

ſenza ſpine , e quelle ſi conſervano dal P‘ Sagrestano

per darle a’ Principi , e Cardinali , che ſi portano a

viſitare la Porziuncola . _

Paſſando poi alla Sacrestîa, ivi ſi rimira il vero

antico ritratto del S. Patriarca, dipinto in quella

medeſima tavola bipartíta , che di ſopra già fu rife

rita , dove fu‘lavato , e aperto il corpo di S: Fran

ceſco, in mano di cui ſi vede un libro , in cui ſi

.leggono le ſeguenti parole :

i Hio

(a) Wadd. all’ anno 122;.

(b) ivi il medeſimo .

. o;Hic Lcélus

Mlhi Vi— Fui: , 8c

venti Morienti

?I Me hic expre- l Nemo cauſe- z

E: ſſe Dileëlù ‘ tur ſet Xpo ,_. 9.

ro Me comprobat l Gloriſicetur g: ao

È`: eè cuius ſic Cui placuit o 2*

g_ Me Stigmata Dignis me è a

?a Stigms a me- Sic attolle- "ì °

;3 que Decorant . re Signis . m

Nacque S. Franceſco alli 27. Settembre n82., fu

battezzato in S. Ruſino l’ottavo giorno, che ſu ai 4.

‘ di Ottobre , imperocchè ſi aſpettava, che dalla mer.

catura ritornaſſe il Padre . Sicché , eſſendo morto

il P. S. Franceſco ai 4. di Ottobre del n26. conta

la ſua eta di anni 44. , egíorni 8. (a)

Ora ſiparla del magnifico Tempio , che in fe rac

chiude la Ba 'îlica della 'Potziuncola .

‘WL tanto celebre rinomato Tempio poi,(

M, > f come ſi diſſe , che vide in viſione, cir

é I '‘ < ca‘zóo. anni‘prima la B. Angiola di Fu

' V n 'j li no , ordinò , cheſiſaceſſe fabbrica:*M regper racchiudere quella S. Cappella ,

acciò non restaſſe più allo ſcoperto nell’ aperta cam

pagna , la glorioſa memoria di S. Pio V. comandò

dunque, che ſi cniamaſſero i migliori Architetti,

D a che

(a) Fra Ottavio Veſcovo di Aſſiſi x

Gi e t i .

che viveano nel ſuo tempo , acciò ne ſormaſſero e

.l’ idea , ed il diſegno . Ne preſero i’ impegno due

Cittadini Perugini , cioè un certo Galeazzo Aleſſi

,Architetto , e Giulio Danti , e questo era Pittore ,

.Scultore , e Architetto , terminato , che ſu (‘ a )

venne ;preſentato al ſuddetto Pontefice , a cui piac

que ; ma il Vignola però ebbe poi l’ ordine , che

foſſe perfezionato , come già fece , e allora s’ inco

mincíò a ſcavare le fondamenta , eperciò l‘ anno

ſeguente nel giorno de’ 25. di Marzo vi poſe la pri

ma pietra fondamentale Monſg. Filippo Geri di Pi

íloja , Veſcovo di Aſſiſi, e Guardiano di Porziunco

la in quel tempo era il P. Felice di Perugia Ex.Pro—

vinciale (b) .

E’ tanto ſingolare l’ architettura di detto gran

Tempio ,‘ c‘he circonda la S. Cappella della Porzion

cola , che l’ autore , che ſcriſſe ſopra il Tempio Va

ticano , aſſeriſce nella ſua opera , che l’archítcttura

della Chieſa degli Angioli nel piano della Città di

.Aſſiſi è aſſai migliore di quella del Vaticano , e più,

Signori Ingleſi , che anni addietro furono a vederla,

aſſerirono , che S. Pietro di Roma , S. Paolo di

Londra , e la Chieſa , che circonda la Porziuncola

ſono .le _tre Chieſe , che ſianoìn tutta la nostra. Eu

topa di miglior architettura . .

7 Quella Chiela, dicui ora ſi parla è lunga 504.

palmì Romani : larga 2,50. : alta 136. t, la gran cu

pola poi _è alta 345. Palmi Romani , e larga 90. .

‘ L’ an

(a) Mm. Ss. di Por:. all’ anno 1568.

(a) nel medeſimo Mm. Ss.

59

‘ L' anneſſo Convento ancor‘quello per architettu—

ra ſorpafla qualunque altro Convento dc’ Religioſi

Claustrali , ed è abbondantiſſimo d’ acqua viva, che

fece ſcaturire col ſegno della S. Croce il Serafico S.

Padre (a) circa tre miglia dalla Porziuncola distante,

che in ogni parte delle officine corre a beneficio de’

Religioſi dentro il detto Convento , e del pubblico

ancora ſulla piazza , o. ſia Campo degli Angioli .

Quest’ acqua la fece condottare dal mezzo della Co

sta di Aſſiſi , ſopra il Convento di S. Damiano il

Gran Luca di Toſcana Lorenzo dc’ Medici, e fece

anche costruire le due fonti, una di 26. cannella di

bronzo , e i’ altra di tre nell’anno 1610. , come co

sì dimostra lo Stemma Gentilizio di quell’ inſigne

benefatrore , ch’ era Paralitico , che da Firenze ſi

fece portare in Porziuncola , che appena entrato in

S. Cappella , e fatta ivi orazione , ſubito restò libe

ro dalla paraliſia (b) : onde per una tal grazia rice

vuta , non volle partire , ſe prima non vidde prin

cipiato il ſuddetto aquedotto .

Nella Cappella delle Reliquie in Corna Eeangelíí ſi

rimira in un quadro la vera effigie delia B. V. , che

fi adora dentro la Porziuncola per comodo di tutti :

mentre l’originale ſolamente ſi mostra ai ‘Signori

Cardinali , e Perſonaggi, che ſi portano a viſitarla,

ed in Comn Epzj/lal-t di detto Altare vi è un divoto

Crocifiſſo dipinto in tavola , da un certo Giunta Pi

D_ 3 ' ſano

(a) P. Salvador Vitali . Paradiſo Serafico .

(b) Fr. Ottavio Veſcovo di Affiſi . Min. Ss. di

Porziuncola .

/

o

in» (a) ricavato da quello , che parlò al P. S. Fran—

celco , dicendogli : Va Franceſca ripara la mia ca—

fa , cheflu per cadere , che ſi conſerva in S. Chiara

di Affifi , che ſer tradizione ſi vucle , che ſia fiato

adorato , e venerato da tutti , mà ſçeciaimente cal

P. S. Franceſco , e perciò ſi Iter.e anche preſente—

mente‘ in vencrazicne , e ſi ſcuopke co’ lumi acceſi,

e vi è un Fratello Religioſo , che r… ha tutta la p e—

giura di trovare le Candele ,‘ che vi ſi accendono , e

_ ne fa la Feſta ai I4. di Settembre .

hd Pilaflro della Lvſſola , che riguarda la Ma-_

donna del Santiflimo Roſario in alto ſi rimira un an

tichíſſmo Pulpito , che prima , che ſi ſabbricaſſe il

.gran mìgnifiro Tempio ſtava in Cornn Evangelíi

fuori della Sacra Porziuncola , ivi predicò più volte

il Dottor S.Bcrnardino da Siena , ma particolarmen

;e in tempo del Perdono del 1440. (à) , ed il Beato

Bernardino di Feltre in occalîone del Santo Rerd‘ono

venne a far quattro diſcorſi dall’ august: Città di Pa

rugia , dove ivi allora ſi ritrovava , e dal Pofiolo

ſopra la di lui Testa gli fa veduta una lucidillìma.

Stella in ſegno della verità , ch’ egli predicava (c) .

Nell’ altro vicino pìlaſh.o, che sta incontro al SS.

Sñcramento , vi è la memoria della Serva di Dio

Suor Diomira della nobil famiglia Bini della Città

serafica di Affiſi , Tcrziaria Franceſcana , ivi ſepol—

tal’ anno del Signore 1608. , della quale è opinio

‘ ne z

a) Mm. Ss. di Porzíuncola .

(e) Wadd. all’ anno lìzdderro .

(c) n medeſimo ai] ` anno 1486.

www.

r.

ne , anzi pubblica fama della ſuddetta Città , e dz]

la Religione , che più volte le parlaſſe Gesù Cristo

in vita , e dopo la ſua morte S. D. M. faceſſe per li

di lei meriti molte grazie z in quelDepoiito dunque

ii legge quanto ſiegue: _

D. O. M.

DlOMlRÃî DE BINIS ASSISIEN..

,_ TERTii ORDINIS s. P. F.

‘SQRORIS ANTIQUA. GEVERIS

NOBiLi‘TATE , ET

PII S SIN/E. FAMA

CELEBERRIME

QUARE VITTUTIBUS OMNIBUS

PRÌEDITA , ET‘ PLENA MERITIS.

OBIIT ANNO DOMINI

_ M. DC‘. VIII

Con magnifico apparato nella Baſilica di Porziun

cola proveniente dall’ Augusta Città di Perugia ſu`

ricevuto i’ anno 1665. ai 27. di Aprile il Sacro Cor-

po del Glorioſo‘Martire S. Maffimíno , che ſu collo

cato ſopra l’ Altare della ricca Cappella di jus_ patro

nato della Nobiliffima Famiglia Oddi di Perugia, a

cui fu donato dalla felice ricci-danza di. Aleſſandro

Vil. , che lo fece cavare dal Cimiterio di Ciriaca ,

la di cui festa ſi celebra nella quinta Domenica dopo

Paſqua : nella lapide , che dentro la detta Capperi

la ſi conſerva , ſi legge così z

D. O.. M.

CORPUS SANCTſ MASSIMINI

MARTYRl S‘ SPLENDIDE

TRANSLATUM IN SACELLUM HOC.

‘ D 4 SUUM’.

"Z .

SUUM CHRYSTO E ‘CRUCB

DLPOSLTUM SACRUM :

ODLI PLRUSINI PATRlTIſ

COMlTES AD FERLTKUM REGIS

MARTYRUM EELICISSIME

TUMULARUNT

ANN. LOM. M. LU. LXV.

Sopra l‘ Altare della gran Cappella dedicata a Sal

Pietro in Vincola li rimira una cauſa di legno ‘dorato,

dentro cui ſi conſerva il Lorpo della Glorioſa Vergi

ne , e Martire S. Giuliana , il quale fu eſh.atto per

ordine della felice ricordanza d’innocenzo Papa XI.

dal‘L‘imîterio di Ciriaca li 12. Maggio dell’ anno :di

nostra ſalute 1667. col proprio nome , e col‘ giorno

della ſua glorioſa morte , che fa ai 12.. Febbrajo , e

con un’ ampolla del di lei Sangue , benchè rotta ,

.dentro cui vi è un pezzo del ſuo Sangue medeſimo

congelato , qual Sommo Pontefice lo regalò al Sig,

Pietro Giliani di Foligno lì 4. Settembre del 1678. ,

come ſi legge nella tua autentica , e ſopra di eſſa.

cella in un cartellone di llucco dorato, così li legge :

D. O. M.

PETRO JULIANO CURAN'I'E

SALELLUM HOC

D I V E J U L I A N E

,VÌRGINIS , MARTYRISQUE

‘ ÙGNORE DITATUM FUIT

ANNO DOMINI

‘‘31‘ DG‘

.LAU—

LAUS PIRITU . i

SOPRA ;A .Sì/ICRA 'PORZΑUNCOL-A ‘_ __

.w

ü.

DALE

In miſi narra quanto/i ì dem ,

Viva MARIA,

MARIA e viva;

E viva MARſA,

0 chi la creò .

Al Tempio ſovrano

Di nostra Signora,

Di‘ giunger p‘ur’ ori

. Iddio ci graziò .

ZDa‘ quattro Romiti

Dell’ alma Sionne ,

Quai quattro colonn

Già questo ſi alzò .

Di Terra, e di salii,

Di Fango, e di Loto

Il Luogo divoto‘

Da lor ſi formò .

‘Quà poi Benedetto

Volgendo i ſuoi Paſi]

Di calce , e di ſafiì

Lo rifabbricò .

Di poco Terreno

Provvídelo ancora,

Porziuncol’ allora

Fu, che ſi noinò.

_sù qnesta una ſcala

I viva , ec.

D j Pop

e

a‘ .

Ì‘ Poggi-me nel Cielo,‘ ,

Un di ſenza velo j

Da due ſi-mirò.Salendo, e ‘i‘cenden‘do ‘ ‘f

Con ſuoni, e con canti,

Molt’Angi’o’lí Santi

Ancor s‘ ofTervò .

E’l nome, che porta .

Di Santa Maria ’

Degli Angioli pria ‘

'Da lì derivò . ’ . ‘_

D’Affiſi il gran Santo ‘ ‘

.Ancor. da Fanciullo,

m; Con. fante trallullo

_ "H PPL‘(In'eme v’ andò . '

Degli Angioli il canto

Sovente v’ udiva ,

ME Îl_[uon di lor Piv'l

" JDΑP‘ÎÙ 6’ aſcoltò .

Non mai altro laogo,_

Nell’ ampio del Mondo ,

_? Bel ‘ra rotondo

-‘ìJlî‘ſî-questo piùnamò .

Tra le altre cadenti,

CheCrzllo gli appelli,

_ .La .Santa. Cappella.

“mar Îîparò .

‘cciocchè qual Capo,

E Madre s’ onori ,

_ ‘De’ Frati Minori

"‘Qiiì 1‘ Oì'din fondò -

I

E viva , cc.

3

E viva , 4::.

E viva cc.

E viva ,cec

il viva ,‘ ec.

E viva , ec.

1

E viva, cc.

i‘: y'f_ I ‘ f

' r‘‘N_

E CC*

.. _…_ . m

1 ‘ ‘Ln questa Cappella,‘

Amato ſoggiorno ,

Di notte, e di giorno

ranceſco v’ oròh

‘In estaſi vidde

Gesù con Maria ,

Che con cortesia

Così gli parlò:

meggoini in Spoſa

quest‘alma Chieſetta

A me sì diletta‘

_ Quant’ altr’ eſſer. Può- ‘

Qui con penitenza , ‘

Con aſpri flagelli

Li ſenſi ribelli

A_‘ Dio ſoggettò :

' 'La .Vergine Chiara ‘ \

Di Cristo già Spoſa ,

E al Mondo ritroſa

. A Dio" conſacrò . 4

‘i drink la Carne

Tra ſiepe, e tra ſpine

Gettandoſi , e alfine

Satann‘o ſugò .

‘ Le Spine ſe Roſe ;‘

Ma bianche , e Vermiglio,

Di Spine non figlie .

Ch’ ogqnun veder può ,

"‘ ìPei ordifl di Cristo

Dagli Angioli intanto

Chiamato ſu _’1 Santo

i ~-~

N \

h JE viva_ , ee.

E viva , ec.

I viva, ee

E viva. ee@

i Ì

\,.

a

*Evîvneeo‘

E viva , cc.‘

D6 lo‘

*Q5 .

..,,1

In Chieſa, e v’ andò ,

ln mano le Roſe,_

Vestito di bianco,

Cogli Angioli al fianco

Allor ſi trovò .

La ſiepe ailumata

Da vago ſplendore;

Di ſeta mirò .

‘La Santa Cappella ..

La flada (oh stupore.Q L_ ‘’

E viva , _ecs

E viva; ec.

E viva, ee;

Da Cristo, e ſua Madre,

1"!‘ _

Già ſi ‘Conſacrò .

Allorchè a Franceſco

Con Vera preſenza

La Santa Indulgenza

Conceſſe , e afîegnò -

A1 Popol, che dorme ‘

Rumore rimbomba,

‘E bianca Colomba

‘Più volte girò .

Nari: col ſuo Figlio

In braccio quì vede,‘

Derrate, e con Piede

‘Immobil restò .

Il Santo Bambino}.

Al popol , che orava

ln‘effa paſſava*ex-:1" '’ . ‘. _

Suo ſguardo drizz’ò .

Poi quel benediſſç ,

Ridente , e‘ Veázoſq)_ _

b_

la_ 'Jff.u)‘ ‘”

Da Angeliche Squadre, . .

_.. l .4.

E Viva» .ec

I viva cc:

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"53:10 i ’"

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‘. La": ‘v ‘

.o il,‘ .

"I ‘.‘f‘.!Îz

.E tue

‘*E tutto‘ amoroſo . U 77

_Ognun‘quì beò‘. ` E viva, dc)

Non lungi da queſto ‘ . .

‘D’Aſſiſi il graxv‘Santo,‘

L Il ſuo TerrenſMantO _ i ‘ ‘ —

. _ Diſciolſe, e ſpogliò‘. _ E viva ,' ec

1?. l’ alma nel Cielo‘; ‘ ‘

Quì resta il ſuo core,

_ . Aſſiſi ha‘l’ onore

‘ Del corpo , che umò - E viva, ee»

_ Da Spiagge lontane,

Da lidi remoti,

I cuori divoti

Quì __traſſe , e chiamò._ E viva, eci*

Quì s’ apre a’ Cristiani '

‘ Di Vita la Porta:

Qui ſerva di ſcorta._ _

_ Chi Cristo portò. B viva, ec._

‘A Voi quì pertanto

_,._ Sovrana‘ Regina ,

‘j S’jumilia, e s’ inchina,‘Chi‘inÎYoi confidò, i _ E viva. ec..

f In Cielo vi goda, . .'

O Vergin pietoſa,

_'1v‘ 0 Madre amoroſa ,

R‘_

I

.‘”le

._g

‘ Dolor de’ peccati

Dal Figlio impetrato

Nostr’ Alme ‘guidato

_.A chi le creò-i Evviva ec.

..a. ..FL

Chi in Terra v’amò, ‘ E `viva, ec, .

‘1 . ..

DE’ SOMM1_ PONTEFÌCÎ

Chefono fiati alla Vi/ìraalella Porrz‘uncola ;

' ricavata da un Mm‘. S5. della medeſima_ .

Nnocenzo Papa I‘II. nel 1216. partì da

.gi. Roma per andare a pacificare li Geno

g veſi , e Piſani, che crudelmente‘guer

_ * reggiavano fra loro, preſe la llrada Per

1’ Umbria per il fldeſiderio ‘, ‘che aveva

‘ . W di vedere laculla della ReligioneMino

rides da lui nuovamente‘approvata‘ nel ConcilioLa

teranenl'e , e di veder Franceſco premoflratogli da

Dio ſostentacolo del Laterano‘radente , ch’ egli ave

va ordinato _Diacono , e‘a‘costituiwr primo Ministro

Generale della ſua Religione , vilitò la Cappella del

la Sacra Porziuncola iſpoſata‘da Gesù , ‘e da Maria e.

‘ Franceſco , e a’ ſuoi Frati nell’ anno 1210. ,_ e poí

diede l’ apostolica ſua benedizione a t‘uîti li Religio

fi z eheivi {i ritrovavano‘, ſr portò poi a Perugia ,

îvi infermatoſi , ai 16. di Luglio paſsò agli eterni‘ri

poſi . Nel medeſimo giorno ‘li Cardinali dopo canta

ta la Meſſa dello Spirito Santo li ſerrarono in ‘con

eleva‘«ed elell’ero Cencio Sevelli , che ſi poſe il no

me di Onorio III. , e ai 14. di detto meſe fu ſolen

nemente coronato nella Cattedrale di S. Lorenzo di

Perugia . "‘" ‘ _ ‘ ‘ì

Dopo Pochi giorni partì da Perugia Onorio fflz, ſi

fermò per alquanto tempo a fare orazione in Santa

f‘ Cap

\

‘e’,

_ ‘ 7).‘

Cappella, finchè ſodisſepe alla ſua. divozione, e poi

pi’olëgüì_il ſuo viaggio‘ er‘Roma , ;ed ivi ‘aſſegnò a

Franceſco il Cardinale rotettore per la ſua Religio

ne con ;autorità , 'inperſona del Cardinale Ugolino,

che ſu il priino Cardinal ‘Protettore con autorità ,

mentre prima ‘non ſi aveva un‘a tal‘fac‘oltà autorevo

le :, dopo qaalc‘he tempo Papà O‘nório IIJ. ritornò a

Perugia , come giàſi è detto in questo volume, che

nel 127.1. Franceſco ſi portò in Perugia per inſinua—

"zione di Gesù Cristo per concedere i’ Indulgenza

Plenaria Perpetua‘alla Sacra Porziuncola .

Per le inſolenze dell’Imperatore Fedcrigoll. gran

perſecutore della Chieſa , parti da Roma , andiede

a Rieti e quindi nella ‘Città di Astìſi , dove nella

Chieſa di S. Giorgio viſitò il ſepolcro del P. S. Fran

ceſco , e poſcia ſi trasferì nella Porziuncola Grego

rio Papa IX. , e poi ai 16. di Luglio giorno di Do

menica del‘ 1222. nella ſuddetta Chieſa di S. Giorgio

ſolennemente canonizò Franceſco diAſſiſi, che ſce—

ſo dal Soglio fece orazione al Santo , ed alzatolì in

piedi diſſe ad alta voce alla preſenza di tutti li Com

pagni , e diſcepoli di eſſo. Santo , e al popolo innu—

merabile , che ivi era concorſo :

.Ad laudem , Ù'glariam‘ OmnípotentirDeí ‘Patrz‘: ,

ó' Filíí , à‘ Spirz‘ru: Sam?! : G/orìajîe Vírgínir Ma

via., ó* BB. ./îpostalarum 'Perri , {Pauli , ai' bono

zemflct‘leſic Roman-e , Bearzflìmum Panfem Franci—

_ſcu'n , quem Deurglarifimvir in Cali: venerantes i”

Torri: d: Conſilío Fratrum fio/{rerum Cardinalium ,

(a' ah'arum Eccleſia ?M’latorum in Catalogo Sanéi'a

”um deere-aim”: adflotandum , da* fefizi‘m , in díe

OUZ*

so ‘ - .-. ‘ ‘ _J ‘ (

oln‘tur (in‘ celebrarí . Dopo li‘ Cardinali _intoiſiiaronu

il Te Dea-n . Terminate tutte le ſacre funzioni il

Papa ſceſe dal Soglio , entrò ove stava la ‘Caſſa ‘del

detto Santo , la baciò’, ufferì doni, e coll’zijuto de*

F‘

‘\

\

Cardinali egli. steſſo levò il Sacro Corpo dalla ‘caſſa , .

.e lo mostrò a tutto il. popolo , acciò lo‘ vedeſſe”

colleSacreStimmate,e poi nella medeſima lo ripol‘e.

_Innocenzo Papa IV. ſi portò in Porzinncola per i

cqnſegrare l’ Altare , e la Cappella di eſſa Porzíun- Y

cola nel di 2. di Agosto nell’ anno 1253. , come già

:ſi accennò in questo volume a carte 29.

‘Clemente Papa IV. nel fine del meſe di‘Agosto

dell’ anno 1265. venendo da Perugia , dove fu coro'

‘ . . ‘ . \ ‘

03m a ſi portò alla viſita dl Porziuncola , e di h ſi. _

P0rtò a venerare il P. S. Franceſco , ed anche Sana _

ta Chiara , e poſcia ritornò a Perugia .

_Benedetto Papa XI. per timore de’ Franceſi , e

Golonneſi circa il fine di ‘Aprile dell’anno 1393‘

partì da Roma , paſſando per 1’ Umbria per andare a

Perugia ſi trattenne per qualche tempo in Porziun

cola , e ſoddisfatta la ſua divozione verſo Maria

Santiſſima : ſi portò poi a Perugia , dove morì ai 7.

di Laglio, e ſi ſepolto nella Chieſa di S. Domenico .

Urbano PapaVi. da Genova pcr Lucca venne nell’

Umbria , e ſi portò poi alla viſita di Porziuncola , e

poſcia in Perugia circa la ſesta di S. Michele partì , e

circa .iiece miglia lontano da quella Città cadde dal

la mula , e ſi fece molto male , che gl’ impedì di.

non poter andare più a cavallo (a) . S

tan

(a) Baronio . Mm. Ss. diPorz. all’ anno x383.

— _Mt..ñ _i . —

i’’

_ Stando in Perugia Bonifacio Papa IX. ſi fece in

(nel tempo della ſua dimora in quella Città gran tu..

multoîti’a le due iazzioui Raſpanti , e Beccarina ,’

fuggi, e ſi ritirò in Porziuncola per raccomandarſi

‘e maria Vergine , o poi lì ritirò in Aſiiſi per qualche

tempo (a) . .

Pio_ Papali. da Roma ſi portò alla viſita di Por.‘

‘ziuncoia , ed indi a Perugia , dove fu ricevuto con

ran ſell-edi letizia s ed onori da quell' Auguſta Cit

tà , di ii a pochi giorni andiede a vedere il Lago

Traſimeno , dove trovò , che vi era una gran tem._

pesta di vento , ed acqua , ma appena giunto ſi raſ*

ſerenò , e restò l’ aria tranquilla , alloggiò per al..

cuni giorni nel Convento de,‘ Frati Minori in quell'

[ſola Maggiore , e nel ritorno nuovamente ripaſsò

Per la Porziuncola , e ciò accadde l’ anno i459.

Sisto Papa IV. volle ritrovarſi nella Porziuncola in

occaſione della ſolennità dell’ indulgenza nelle (La— ì_

lende di Agosto , che in quell’ anno concorſe un aſ

follatiſſimo Popolo , e ciò ſu nell’ anno i476. ,

mentre in quell’ anno in Roma vi era la pestilenza ,

e concedè alla Porziuncola *vi'va* ‘voci: oracolo il

Privilegio di celebrare due Meſſe prima dell’A‘urora,

o altrettante dopo il mezzo giorno . .

Giulio Papa II. ſiportò in Porziuncola di li paſsò

a Perugia , e poi al Lago Traſimeno , dove ſi erat,

tenne alcuni giorni nel Convento de‘ Frati Minori ,

e ciò accadde ai i 4. di Settembre 1506.

Cle.

(a) Baronio . Min. Ss. di Porz. anno I 393.

"l

l’ anno 1535. giunſe in Porziuncola , e così fece nel

Clemente Papa VII. ſi parti da Roma per andare

a parlare in Bologna all’ Imperatore Carlo V. , ma

prima ſiportò alla viſita della Porziuncola , ivi ſi

trattenne qualche tempo per raccomandarſi alla Bea—

ta Vergine , e al P. S. Franceſco , ove egli morì , e

ciò fu nel 1532. , in qual tempo Roma fu ſaccheg

lata .g Paolo Papa III. partì da Roma ai 3. di Settembre

meſe di Giugno l’ anno 1540. , e poi partì per Pe

rugia , e allora fece dar principio alla fabbrica di

quella Fortezza , e per ſette anni continui nel me

ſe di Settembre per ſua divozione verſo la Porziun

cola ſi portava ogni anno a viſitarla , ed ivi ſi tratte- ‘

neva molti giorni nelle stanze , che allora stavano ,dove preſentemente sta il Refer‘torio ordinario de’‘Religioſi , che per molti anni furono chiamate le

stanze di Paolo Ill. , così dice il Criſpolti nella. ſua

storia di Perugia : e nel Mm. Ss. di Porziuncola :, ‘

ma nell’ anno poi 1547. diede la facoltà al P. Seba

stiano di Spello allora Guardiano di Porziuncola ,

che nel giorno di Paſqua di Riſurrezione , ex majo

rír de‘votianir Locí faceſſe dare ai Paſſaggieri , e Pel

legrini la Santa Communíone . ,

Alli Io. di Aprile 1671. 1".Eiîio Signor Cardinal

Lodovico Fernandez Protocarrero ſi vesti dell’ abito

del Terz’ Ordine in S. Cappella della Porziuncola ,

c fece anche profeſſione di oſſervare la Regola di det

to Terz’Ordine . Lo steſſo abito inſieme con lui pre

ſero ſette Nobiliſſimi Cavalieri di Spagna , cioè : ‘

Cristoforo Martinez , Domenico Gonſalez , Cristo

_ , foro

i

foro Mandrighi , Don Giovanni Romano della li‘ueng-`

te , Don Pierro Saguſia , 1‘on Antonio della Fuen—

te, Sig. Abate Andrea Oddi . Preſero tanta divo—

zione alla Santa Cappe.la , che più `volte ritornare—

no a viſitarla ; mai‘pecialmente nel 1678. l’ Emo

Sig. Cardinale ſuddetto ſu fatto Arciveſcovo di T0—

ledo , in qual tempo ivi ritornò , e ſeco ſare tutta

la facciata di argento , che ricuopre la B. Vergine ,

in cui ſi vede il di lui stemma gentiiizio , e fece a ſue

ſpeſe collocare le tre belle cancellate di ferro , che

ſono appoggiate alla ſuddetta S. Cappella , e ai pi—

lastri della gran Cuppola .

P10 Papa Vl. , che da Prelato di S. Madre Chieſa

era stato alla viſita della Sacra Porziuncola , giunto

poi a ſedere nella Cattedra di S. Pietro , che Dio

conſervi lungamente , e proiperamente regni , non .

ſolo ſi degnò confermare il privilegio di questuare

per tutto lo Stato di Santa Chieſa ai Religioſi Minori

abitanti nella Sacra Porziuncola, conceſſo dal ſuo

ſrkdeceſſore Clemente XIV. di felice ricordanza,

perchè la gran _Cuppoln di quel magnifico Tempio

minacciava ruin‘a , ilantechè il piombo antico in al

‘ cune parti era conſumato, e rotto , ma ‘di più man

dò in dono ſcudi goo. perchè ſi daiie principio alla

‘ grand’ opera , tanto più perchè nella volta di de tta

Cuppola ſi vedevano gran macchie fatte dall’acqua,

che con eſſa cadeva in Chieſa anche il calcinaccio; e

‘ di più ai 20. di Giugno del corrente anno 1780. poi

concedè adſeptennz‘um il privilegio a tutti gli Alta

rieſistenti‘nella Baſilica nelli giorni 29. go. 31. di '

Luglio , e 1. , e 2.. di Agosto per tutti li Sacerdoti

S

u .Secolari , e Regolari ; e di più ai 23‘. dello _ste

meſe , ed anno ſi degnò concedere : che tutti li R

ligioſi dello steſſo Ordine approvati dagli Ordina

per afcoltare le confeſſioni , godino il privilegio pe

tutti li tempi futuri di eſſere come Penitenzieri Apc

stolici nei giorni primo , e ſecondo di Agosto . ‘

Nota de’ Principi Secolarì , chefono

alla viſita di Porziuncola .

On Pietro Figlio di Carlo Il. Re di Napoli, Fr

tello di S. Ludovico Veſcovo, e del Re Robe

to con un nobile ſeguito , ſi portò in Porziunco

in occaſione del Santo Perdono l’ anno 1315. ‘

i Lodovico Rc d’ Ungheria portatolì in Italia pa

ſando per la Valle dell’ Umbria col ſuo nobilei‘egu

to ſi portò alla viſita della Porziuncola l’ anno 134

L’ Imperatore Sigiſmondo ſubito coronato in R1

ma ſi portò in Porziuncola con due Re , e due cent

Cavalieri , c nobilílſimo correggio (a) . Dopo

portò in Perugia , vifitò il Corpo del B. Errico i

di Dacia , e di Svezia Terziario di S. Frauceſco ,

lo riconobbe come ſuo Parente (Iv) , e ciò accade

l’ anno x433.

Lorenzo de’ Medici Granduca di Toſcana , ſi ſec

portare da Firenze in Porziuncola , ‘e giunto che

restò libero dalla paralisia , come alla pagina 61 . c

me ſu già accennato . ‘

(a) Campelli lib. 36. Min. Ss. di Porziuncola . ,

(b) Criſpolzi lstoria di Perugia lib. I. c. 16. MnSs. di Porziuncola . V ‘ l

8

Il Marcheſe di Santo Stefano Vice-Re di Napoli:

Grande di Spagna di prima claſſe ſi portò alla viſi—

L di Porziuncola nella Domenica delle Palme , ivi

ce la Confeliione , e Comunione ; e ſi trattenne

aalche giorno nel Convento, e ciò fa ai 15. di

prile dell’ anno 1696.

Il Sereniiiimo Gran-Duca di Toſcana Coſimo JII.

portò in Porziuncola, ivi ſi trattenne a fentir‘

mtare la ſera le Litanie della B. Vergine , e poſcia

1 Aſſxſi , ed indi alla Santa Caſa di Loreto , e di poi

:ce ritorno in Porziuncola la notte alloggiò incon

ento , la mattina ſece la Comunione in S. Cappel

I. , eſſendo prel‘ente il P. Ministro Generale Bona

enturadi Poerio, fodisfatta la di lui divozione, ,

eduti li Santuari; partì ſubito per la volta di Fi— .

enze , ciò accadde ai 15. Maggio 1696.

La Maestà di Giacomo III. Re della Gran‘Breta

;n_a colla .ſua Conforto , e molti lngleſi Cattolici ii

…tz a vifitire la Porziuncola , deſinò in Convento

iel nobile appartamento , e viſitati li Santuarj , tut

i poi partirono alla volta di Roma ai 25. d’ Ottobre

l‘ell’auno 172.2.. .

‘La Sereniffima Principeſſa di Guastalla ſi portò a

rilitare la Porziuncola giunſe ai g. di Ottobre la

nattina ſeguente , che correva la Festa del P. San

Franceſco ſi conſeſsò , ricevè la Santa Comunione

nella Cappella di detto Santo , ove mori , e poi le

furono mostrate le Reliquie , e Santuari , de’ quali

ne ricevè tutto il contento , poi andiede in Affiſi , e

dopo poco tempo ritornò in Porziuncola , deſinò

nel Palazzo , e poi volle l'abito ritornare in Chieſa

‘ per

86 l

per venerare Maria Santiſſima , aſſistè al Veſpro , c`

poſcia partì per la S. _Caſa di Loreto : dopo pochi‘

giorni ritornò in Porziuncola , e allora volle conn

municarſi in S. Cappella .., avanti di partire ordinò

al P. Guardiano , che faceſſe ſare il diſegno sì della

Porziuncola , che della Cappella , ove morì il Sar‘r.

to Padre , e postali in carrozza parti contentistima ,‘

e ſoddisſattiſſrma .

Terminati li già riferiti diſegni, non mancò il P.‘

Gnardiano di portarli al.a Principeſſa in Guastalla ,i

graditi , ordinò , che ſi faceſſero ricapitare al Con

vento di Porziuncola ſcudi zoo. , che ſcrvirono per ‘

pagare li riíeriti diſegni , ed il resto ſervi per la San- ‘

ta Cappella , che così era la volontà di elia Princi

peſſa . 1

Lalla Spagna giunſe in Porziuncola alli 8.‘ di Mar- l

zo del 1734. l’ Infante D. Carlo con tutto il ſuo no- `

bile accompagnamento , ed eſercito , che andava a l

farla conquiiia del Regno di Napoli, ‘oggi Re di

Spagna , viſitò la Porziuncola, ed ivi deſìnò anco

ra , e verſo le ore zo. parti con tutto 1’ eſercito a .

quella volta .

Tutte [e fuddem notizie ſono ſiate rica—vare da un

Libra Mm. Sr. di 'Porziuncola , che fi conſerva in

quella Libreria . .

Provinienti da Napoli, Roma , Loreto , e Aſſiſi

le LL. AA. RR. di Ferdinando Arciduca d’ Austria , i

Governatore Generale della Lombardia Austriaca , l

e di Donna Maria Beatrice di Modena ſua Spoſa contutta la loro nobili.stima comitiva alle ore 19. in ‘

circa nel Lunedi primo Maggio dell’ anno :780. rol

‘ ‘ tuo

37

ſuono giulivo di tutte le Campane giunſero final* \

mente nella celebre antichiffima Baſilica di Porziun

cola , o ſia Q, Maria degli Angioli , ſmontati alla

porta maggiore tutta aperta di quel magnifico Tem

pio , furono ricevuti coll’ eco di due organi , e va

r] strumenti da fiato dall’odierno M. R. P. Gíannan

tonio di Pavia Ministro Provinciale , dal P. R. Ipo

lito del Borgo S. Sepolcro Guardiano , e da tutti li

Religioſi del Convento , che facevano ala alle Loro

Altezza Reali , rimirando con istupore quel magnifi

co Tempio , e l’ affollatiffimo Popolo , ivi concor

ſo per venerar Maria Santiſſima , che stav’a‘ tutta

ſcoperta dall’ argento , che la ricuopre , ſi portato

no a vilitare il Santiſſimo , ed Auguiliflimo Sacra

mento , ed indi a viſitare la Sacra Immagine , che

fi_ venera nella Porziuncola già fabbricata nell’ anno

352. , come ſi diſſe alla pagina 9. , da Santi quattro

Eremiti venuti da Geruſalemme , che contano anni

142;}. a questa parte , tirata la tendina , restò tutta

ſcoperta , illuminata da molti ceri , e quattro gran

torce ſostenute da quattro Cherici Novizj , e da 28.

lampade di argento , che stanno dentro la Santa

Cappella , che il tutto rendeva vaga , e bella fime- ’

tria a tutto il popolo , che per meglio ammirare

una si Santa miracoloſiffima Immagine le LL. A A.

RR. ſalirono li ſcalini fino alla Predella di quel Sa

cro Altare , ed ivi mol‘trarono i ſegni più chiari dell’

Augusta loro ereditaria pietà a tutti li ſpettatori , ed

allora le furono dai preiodati Superiori fatta preſen

tarel‘ Immagine stampata in ſeta trìnata d’ oro,

Libretti , che narrano la Storia del tanto celebre

San

‘q

‘ a

Santuario , e le Roi’e prodigiof'e Lche fioríronoſen.

za ſpine n‘eIdì 16. Gennaro del ;123. , e che ogn' .

anno fioriſcono da quello l‘pineto medeſimo , in cui

. il Serafino in Terra Franceſco Santo di Affiſi ſi gettò

au'tl’o per ſuperare la tentazione del Demonio , e

tali coſe furono date alla nobile comitiva autori .

Soddísſarta , ch’ ebbero la loro ‘divozione paſſa—

‘ſono a viſitare _li Sacri Precqrdj del Santo Padre ,

ove la di lui Anima ſalì al Cielo in forma di lucídiffi

ma Stella ril‘plendente , come il Sole , e poſcia ſi

portarono alla Cappella detta delle Roſe per vedere

la Grotrîcina , ove ſi ritirava il S. Padre a far ora

alone , e penitenza , ed ivi ammirarono le Roſe ,

che già fiorivano ‘in quel riferito {pineta , che ne

reflarono molto conſolati . .

In ultimo ſi‘ portarono in Sacreflia , e poi ritor

narono anche in Chieſa per vedere le Pitture di al

cuni celebri Pittori , che ivi ſi ritrovano , termi

nato il tutto ſi portarono nell’ intimo del Conven

.to , che veduto , e ſermatiſi alquanto in Libreria ,_

e Spezieria calarono per far viaggio verſo le ore zo;

alla volta di Perugia, e di lì nella Toſcana , e da

queſta poi a Milano , restando ſoddisfattiffimí {li

aver viîitato un tanto celebre Santuario , e de’ Re

]ìgíoſi , che l’ hanno corteggiati per ogni do” .

LI FINE.

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