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"zffl‘.-n—..-ñ—’—g—gñzW’W ‘" 'J V"
N o _T I Z I E ‘/ .
.RJCCOLTE DALL/t STORIA
D E L I. A S A C R A
PORZIUNCOLA‘
O SIA
SANTA MARIA
DEGLI ANGIOLI
NEL PIANO DELLA SERAFLCA}
CITTA’ DI ASSISI
Del quando , e come ebhe la ſua Origine , così
della Santa Indulgenu valgarmfme detta
IL PERDONO DI ASSISI
SESTA EDIZIONE o‘
In Assisi per Ottavio Sgariglia Stamp. Vere,‘
e ‘Pubbl. CM Liv. de’ Sup
www
.frat
ellofr
ance
sco.or
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A’ 'MA R IA
I IMMACOLATA
‘ FRA GIUSEPPE DI CANNARA
cm’ DEFINITORE .
E i0‘ 3 come va tra amantç‘ffímo , benchè
vílç'ffímoſè’ruo ai‘voflrí Santlffimì Piedi
pro/?rato‘ a‘ Terra , o María Immacolata ,
ardzſc‘o‘ dedíc‘arùìì le notizie Sacre , per la.
terza volta‘ , raceoltedallaſtoria del!’ anti
chz’ffìnm ínſigne, edillufif‘e. Baſilica di Pur
;z’urzcola , ſono degna di qualcheſcuſa , at
tejò che le ho‘ corrette, ed‘ accreſciute , e
ſò , che/îete ſolíta‘ di‘ apprezza!‘ poco quel
molto , che colle‘ vofire‘ grazie ai‘ v0 tri Di
v‘oti difpenjàte; così miperjſuado all' incon
tro gzcora , che molto ſiate per ſii/nare_
”cl
4
guellapo‘ca fatica ,' che da me a Voi ſi of..
feriſce ; così anche non m1 poſſo dare a cre
dere , che ammirando/Z in Voi una benigni.
tà , ch’ èſenzafine; finteper dzfivrezzar poi
in me voſtro umilz‘ffimo ſervo , una Fede ,
clz’ èfenga macchia , credendo io con vera
Fede umana , che in compagnia del voſtro
.Figliuolo Gesù dal Cielo di/cenclefie nella
Santa Capella della Porgiuncola per iſpoſa
re al Serafino in Terra Franceſco Santo di
Affifi, ea’ſu‘oí Frati la Porgz’uncola fuddet‘m nell’ anno 1210. , enell’ annopoz‘ 1221. i
JI‘ a
per la vostra later.ceſſione al medefimo San
_._to Patrzarca , Gesù concede‘ la Indulgenga
Plenaria Perpetua‘detta il Perdono d’ Affìſì
_così da jaltî.cla‘amata , per chi ora , epaſſa
er; la detta Santa Cappella ; e finalmente
_n_ell’ anno 1223. Gesù con Voi diſteſo dal
Cielo, glicomandò, che la pubblicafl‘e al
’mondo nelgiorno , in cui San Pietro , Prin
cipe degli Apostoli , fu ſciolto dalle Catene.
Con questopiccolo Tributo fatto da me a
ſolo fine di dar gusto , onore , e gloria a
.Gesù , e a Voi penfo di gradire al vofiro
_pu
3‘.
puriffimo cuore,‘ perehèa Gesù ; e a Voi ,
e‘ tanto diletta , e Cara la Porzíunc’ola .
Gradite dunque , o María , qeusta mia
Raccolta diſacre notizie , e con eſſe accetta
te ancora me vostro vz'líſſlmo ſervo , che da
gran tempo lio collocate in voi le míeſperan-
ze , anzi deſidero ancora chiamarmifelice ,
ſperando , cheper la vostra íntereeffione mi
darà Gesù la maniera di amar Luz", e V0i ,
e nelfine della mia vita avrò la conſola‘zione
difar paſſaggio nell’ altra, dicendo colla
ingua , e col cuore : Gesù , Giuſeppe , e
MariaLdal Cielo benedire l’ Anima mia ,e co*:
sì Amen .
_ Dal mio Ritiro
.Nelle Calende di Agoſto 1780,‘
A3 ‘M
i
_AL ‘PIETOSO .IEGGTTORE .
O’ Raccolte que/le ‘Ngtizjeſopra .il celebre anti‘—
cbzflmofsantuariv di Torziune—ola., o ſia 5M..
ta Mariadegliafngioli nel ‘Piano della_5erafica Cit—
tà di ./Iflìſi , ‘ofietoſo Leggítore, ‘accíoccbè ‘voi , ed
io ſiamo oſerittlÎnel Libro della .Vita , .Voi .colpe‘coff:
n , ‘cIn-.ne xa‘verere , fe faggiugnerete 1’ operazione
colla ‘vzfiza , ‘c/oefizejſo farete eli ;quella Baſilica , io
col merito ., che ne ‘verrà acquiflando, ſe da voifa
rò aj‘utaionelle 'Dame‘”razioni , almeno '… ‘un Ave
Maria -
La dicitura di questo mio opuſcolo ì ſemplice , ed
umile ,ſemplice ,‘ pere/oe ſemplicmîmfl coſa 2 Dio
di culſi mmm, umile, pere/19 umilzflìma :coſa 3
Maria Sanrzyfima‘, a‘cui da meſi dedicano .
‘Perdonaiemi , o mio Leggi-fiore , _ſe non avrò in
questa Raccolta pagato il ‘vostro buon defiderio.,‘_ e ſe
troverete qualc/Je abb-glio , farà da me , non per
malizia, ma .jn‘volontariamenee commeſſo , eſſendo
io florowisto di capacità , e dottrina , mi protesto pes
rò di effermí “cinto afare una ;al fatica nel porre
inſieme queste Notizie, rica'vare dalla ‘vera Storia
di TORZI‘ÙNCOL/Iper render conſolati li Signori
Pellegrini, ‘che le hanno rich‘[este per averne la me
moria nelle loro faſe per la divozione , che portano
ad un ranto antichi/fimo Santuario , tanto ‘venerato ,
:stimato dentro , e fuori della nostra Italia ancora ,
ai quali ſinceramente narrerò la ‘verità de’ Fatti .
.Altro a me non preme , che la gloria‘di Dio , e del—
la Sacra ‘POKZI’UNCGLJ , eper fine míproresto di
efffre colle parole , e eo’ fam‘ ‘vostro ſincero .Amico ,
e .Ser'vida” . FR.
‘7‘
FR- PASCHALIS
AVARISIO
Lee?” Emeriruf , Catholic-e Majest-zrí: in Rega”
Matrirenſi Congreſſi; pro Îmvueulara Vzrginit
Coneepriane T/Jealogu: , a: totiu: Ordina::
S. P. N. Franuſci Mimster Genera
li: , commi/farm: , Vxfimtar .Apo—
stolicu: , á' in Domina Ser'vm' .
_ u‘\
Um Opus cui titulus : 'Naríziefopm la Sacra
Porzjuncola , aſia Santa Maria degli .Angiolí
nel ‘Piano della Città di .Affi/i: a Parre F‘r. Joſcpho
Cittadini de Cannaria ex Definítore compoſitum , a
duobus Patribus Theologis reviſum , 8c approbatum
fuerit , vigore preſentino facultatem concedimus
quatenus fervatis‘ ſervandís, iuud Typís mandare
poffit .
Da:. Rome ex Arzczlí die 9. Decembris x778.
Fr. Taſcbalí: a Varíſio Min. Generali: .
Loco >X< Sígní
‘Rcgist. De mand‘ Rſhî in Christo Patrîs
Fr. Climan: de Floremz‘a óee‘r. G- Ora'
L 4 mi
8‘. ‘ :ſu . ‘o
‘ i‘. .‘ , ‘ ." "_". c ‘ ‘
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‘ ‘._‘
‘ L.‘ ‘ P 'I‘ ‘ ‘ .
RRlMPRIMATURLj‘ _
I. B. Prior Mazzíchi Vícarìus Capîfuîarîs 2w‘ ‘ ‘ ‘fifa‘4 ’ o.a "0‘
. K ‘ _ ‘
‘ n fl n n \
RÈIMPRÌMATURÉ‘ ‘ j _; _. .‘ ‘ _j
Fr.‘Hyacint‘hus Bonaqu-Ìfii‘Vícaríus Sanäi
d
J
‘DEL. QUANDO, E COME_
EBBEL’ORlGINE ‘
LA PORZIUCOLA.
E. L A
INDULGENZA‘
YÒIGARMENTE DETTA
IL PERDONO Dl ASSISI.‘
”NL‘W
.
’
_ _ A fama a’ giorni noſh.í ſi è :cerca.fut;
”Affi ſopra la Sacra Porziuncola, o ſia San
- L Y ta Maria. degli Angíoli ,_ nel Piano
_ 'w` _ della Serafica Città. di Aflìſi, che ha
‘introdotto nell’ animo voſtro , Si
‘QÙ‘V‘VÙ gnori Pellegrini, un’ ardente deſide
rio di eſſerne ancor voi di eſſa informati , Per la ri-z
chiesta ſattanedí portar con Voi alle vostre caſe un
Libriccjno in stampa per farne anche ai void.i Do
mestici la partecipazione di Sacre Notizie ,_ Raccol
te dalla Storia di eſſa Porziuncola , marche ſia in lin
gua Italiana . Onde è stata ben ragione , che io mi
fia riſoluto di farne la piena ricerca in tutti li Scrit
cori , che di eſſa hanno laſciata registrata_ la me
A s uo
WMoria per dímostrarvl la mia inclinazione di conſo
lat.vi per; un fine così buono ., e lodevole . lo pe
tè , che mi ſong àccinto ad _eſeguire un tal vostro
?lo dflüdcrío , .flarò in forſe qua}. ſia _maggiore in
me il giubilo; che. ſentirò nèll’ .eſſermi affátlcäato
è? {ei‘vírvi z o un’: la mortíficazíone , che io ien-.P .
tirò in Conoſcerç le mie forze di gran lunga _inſe
tigri al merito delta, vostra divpzione i ’ .
Círc’auj Scrittori z che ne fecero .la Storia. furono
non men. dotti , che vcnerabili ancora per i Loro i1—
]íbati comuni, élelórq autoriçà le ho .poste nella
nostra lingua itaxiàna c1;. meglio inrendcrſx dalle
perſone ídídte ,. e ſempfcí , da’ quali ‘farà pîutcosto
ricercata quefla mia Raccolta , che da Perſone eru
dire, ma ;101) poſſo aflìcurarmi , ſe poi resteranno
l Píèfiò Päghi del mio dire, e ‘perciò vi prego di
Qoüipàtil‘mí z non avrò ſoddisfatte il voltro buon
fontl‘beie. acéo‘módgrlg -_ _ ‘ ‘
«312pfegoporrantodijtarlontano dal penſiero di‘
{mamme ‘la fraſe di‘juna, chiara eloquenza :, men‘
tte Mimi faccio _poca z e .confeſſo‘z che .io non ho
Lana, ;tax capacità., ma vi aſſlçum però , che avrò_
ſempre in vista di narrarvì la pura_ verità della Sto
tia ,una quale; ſempre ſtarò attaccato , perchè_ ſo ,
the Wan ancor voi ììcércatè da me ſapere , e non
vi curatefldi. pá.ſc’ére. 1’ isìÉelletto combbeuimenw di
dif‘corſo , nè liſciaár‘xençî di termini particolari_ ricer
mi, ma nun* altro vi deve eſſere a cuore z the‘ la
Gloria di Dio; e della Porzinncola. z come Per qua‘
k0 ſol ſine mi ſona io ‘accinto di aver fatta questa
Ratcultadi Baer-:Notizie per informarvi con tutta
* — ucc3‘4.., i.
i Ir‘ ‘
ſincerità er farne pei_ quella‘ vera stima , che meri;ta‘ la deì‘li3 ‘ Èrìfimb'o‘ìa , ‘t‘an‘to a Gesù ;re a Maria. ‘
diletta‘, le. c‘ara ſi) I" ' ‘ i: . _ 7‘ ‘‘
Io *IL‘parlerò. ſempre con‘rima Ia‘veritàfial divari»i
voiìnfctìorèff‘t? esta_ vèriéà Farà: un fòaviffiino,cone-‘t
«umane dè‘lî ini’o iinìeròî ragi‘cirîamento , che : ni‘uno
pórràì‘xì‘íëuí.irezînèffmdebplire , "anzi vi dico , che.
a tanta ſql-za W‘fifià , eheda_ ognuno a ſuo tempo , ‘
nöt‘fvál’èhfföî”ñràfioiäfefflrálë‘öwoi medeſimi fi—z
miſhenee‘ffiegliò diîmë‘lfip‘eèè quien‘verità_ ela ve-L
ra'C‘ittátBríàÎ.del Cielo . o rwíí_ i’ ‘ ‘ 1
‘ ‘eſſa‘ Poî‘zí‘un'coia ," o fiaQSanëa‘M‘arí‘a degH‘Angîmé
Irnena‘ſùmèfggenaa‘ ii‘ vemíservo di Dio P. Salvador
V‘ÎE‘a‘LF Sardo‘ di nazione‘e,‘b`di‘Relígîoſa ProvinciaTo—
ſcín‘aîV'e. i‘x‘xórt‘o in Roma nel_ Convento d’ Aracelí ' 1
coîiÎníöl‘çaÎflíma perle ſue rare virtù , applaudite da
cdpioTÒ _c`ohcòrſe di popoiop‘osì chiaramente ſcriſſe.
`Da Geha‘ſalemmeinltalía in tempo- del Sommo
Pontefi‘ee Liberio di ‘ Caſa Savelli ‘Romanò , eletto
Panno‘del‘s‘ignore 352. , Vennero quattro ‘Santi'
Eremiti‘; ‘I‘n‘_ quell’ annqzoì nel ieguente , come‘
narra`sí Girolamò , riferito dal. Baronih..;Socraté ,
e ‘Soz‘öſx‘ùenò‘alli 7. di Giugno ,‘ che allora .ſu la Peñu'
tccostèf ‘; íîvíde in Geruſalemme il prodigio di una
Croce dîlùrn‘è in aria tra il Monte Oliveto , e *l
Calvario , di ‘che ne ſcriſſe all’ lrnperador Costanzo
S‘. Cirillo Patriarca di Geruſalemme, e‘ questo Sah
to Patriarca diede ai ſuddetti quattro Santi Eremiti
molte Sante Reliquie ,' tra le‘qualí vi era un pezzo
del Sepolcro di Maria Vergine, .ed un pezzo della
di Lei Veste: ſi portarono_ dunque li Santi quattro
‘ ‘ ‘ ‘ ‘ A 6‘ ‘ _ Ere-_
“. ‘ ' ‘ :z ..
Ercmîzî alla viſita delle Sacre Baſiliche &Èóm z o ‘,
‘Poi ſi preſentarono al Sommo Pontefiçç Ljheriq, a _
Mdímandamo uo Luogo da fa* PÉPÃNBZB,j‘ non
mancò ,di renderli conſolati , afi’egpapcjglpqq .la _
Valle Spelerana nella Provincia “WMP‘'PRA, dë'?- ‘
dpli la libertà‘di_ ſcçgliexſi a loro piacimçffignqgçltq ,_ o luogo_ , che più gtadíçp gliflbííQ‘g
z .
.Si portarono dîWÌBe.nflhyîLÌ-î‘vGdQLQÈEÎA of* ,
ſexvata y. (uii‘olvmnm :ai‘fermarſi ;nel Pfflnqdella
Città di Aſiſi , ove allora vi'era go folgolfigfflga P4’
W°n° indi‘”11.4 Città ,r‘ .çìpreſçmamoqèîáuìflíffl
*chi allora governava‘ ,z che‘ conteneva di _WMi-fab'- 7
briqflxç nçlBoſco uxx’Qnatm.iqper ivi_ traè‘te‘nexfi,a_ fa;
Penítenza ; fu ‘ad ‘effi henìgnamente aççqxdyaçq _,
quanto xiçhi`çfloflvevano ; ritornati dunque P9113@
ſm‘CQD term_ , falli_ , e loco _fabhriçaronq . I’ grçxgfl_
nq., çlo dqdíçarç‘ne a; Santa Maria di Gìoſafaîa
&GM‘PQ cui poi wi ”eſſere un’Altare ,_ in cui ríyoíerq .
tutte le Rçfiquíe portate da; Geruſalemme , come fi
«Me x. e 19_ dedicaìronqa Mar‘ia Aſſunta‘in. Cielo_ `
FabbriçatoT‘Òí'ämrio ſi_ diedero allo studio dell*
Òra‘zíóÎne z «e gm’ eſercizi@ della penitenza, _, che pç‘r
‘molti anni ivi ſi eſercìtaronq ſempre con ſantità, di
vítamfexnitîca n ſegno tale , che tiranno. molti _a fa!‘ .
con eſſi‘Bn; tal vita , così penne-,nte ;y vedendo per
tanto dopqmçplti_anni di così ſagra via eſercita”. in_
que‘u’ Oratorio :ii‘aver fatti da’ buoni Difcepofli , è
Compagni , questi Laſçiaroxxç nell’ Qra‘toxio di San
i? Maſi-4 di. Qioíàfatì. .ëd eflì. qu tuo Sand EI'QWÎEÌ
partirogo _, è (i portarono gellaäomagna .. ‘
?n°135 21m kms-9 W230 ‘Pax‘tirano li WAP-Pagg
. . q h
..
iBñîlſicepoliäneofll , laſciati dai quattro Santi In‘—
k‘niti , Fondatori dell‘ Oratorio , ‘e‘ per ‘quante ricca.
che , ene Îo abH‘ía‘fatte, non è stato poſſibile di rin—
‘venirne la notizia , dove ÉÌJoltaſſeró i l‘oro paſſi, ſo.
lo ſi è rinc‘ònfl‘áto , ène tra u Eremiti Venuti da Ge*
ruſalemme , e Diſcepoli ; e Compagni , che feèe—
ro , dano stati 164‘. anni abitatori dell! Oratorio ,
che poco restò in abbandono: mentre partiti e_lì
primi , e li ſecondi Eremiti z 'capitò in Alìſi S. Be*
nedetto nell’ anno 5 16. , che non aveva per anche
istituito il î‘io Monastico Ordine , ma ſapendo , che _
‘nel Boſco del piano della Città vi era un Oratorio
fabbricato 5 e abitato da‘ SàntiEremìti , colla pre—
via licenza della Città preſe il‘ poſſeſſo del riferito
Oratorio (a): ſubito pertanto diede ordine, ehe
quell’ Oratorio foſſe rifabbriéato con pietre polite ,
e con buona ,‘ e forte calce , come ora tuttavia ſi
ammira .‘ ‘ i
i L’ Oratorio fabbricato dai Santi quattro Eremiti
aveva che una sola Porticella,eS.Benedetto ve ne‘ ſe*
ce far due,e vi provvide ancora una piccola pol.‘zione
‘ di Terreno ‘ali’ intorno del nuovo Oratorio da lui
fatto , corhe ſi diſſe , rifabbricare di Pietre , e ciò
per far (Ji.taglia per ti ſuoi Monaci 8 Il Terreno era
quanto ora ſi raggira il magnifico Tempio , che cir
conda la Porziunëolä (6 ) . Ciò fatto , e stabilito ,
S. Benedetto‘ poi partì z e quattro anni dopo fondò
in Monteeaſino i.’ Indico ſuo Monastico Ordine, C
allo
(a) I n‘ Arch. Segr. della Città‘di Aſili e
{11) Fra Ottavio Veſcovo di Afiſi t
14 :
allora ſu, che íncomîncíaroxio‘lí Monaci del Primo
.Istituto ad abitare nel tanto celebre Oratorio, e
ciò accadde nell’ anno 520. .
Come poi mutaſſe l’ Oratorio il fuo antico Titolo
di Santa Maria di ‘Gioſaí‘at çoll’ altro‘Titolo di Por
ziun‘cola, che così poco dopo , che ſu fatto rifalz
bricare da S. Benedetto fu incominciato a chiamarli‘,
fu perla poca porzione di terreno comprato daſSan
Benedetto , che circondava 1‘ Oratorio .
Fatta dunque la Porziuncola fu da Dio Signore
ſempre favorita, e quanto era angusta , altrettanto
era Augusta Baſilica in quei Secoli vetustí , in cui
principiò aſentìrſi di notte cantare ,_ e ſuonare gli
Angioli , e che un .Monaco vide ivi ;ma Scala (a) ch‘e
dall’ Oratorio gíugneva al Cielo , e per quella aſcen
(levano , e diſcendevano gli Angeli ,‘ che dolcemen
te ſuonavano , e cantavano, e la Scala i_stell‘apari
mente di notte ſu veduta da un Santo Eremita anco
fa , e ſu questo particolare di ſentii—‘cantare , e ſuo
nare gli Angioli lo ſcrittore mínorita .laſciò ſcritto _,
che più perſone divote , ‘e fra queste il P. S. Fran
ceſco , ſentiſſero di notte cantare , e ſuonare gli
Angíoli , eda quì poi ne pervenne all’ Oratorio i1
Titolo di Santa Maria degli _Angioli . ( 17 ) _
Da quanto li è detto_ resta ſpiega-to il Titolo dell*
Oratorio col Nome di Santa Maria di Gioſaſat in
tempo degli Eremiti fino alla venuta di S. Benedetto :
il Titolo diPorziuncola da S. Benedetto fino alla ve
duta
(a) Salvador Vitali nella ſua‘Legg.
(b) I‘. Bartolomeo Piſano Llonf. 8.
‘\
dura della Scala Niſierioſa , veduta dal Monaco ’ ‘_‘
Ere-nita , ed il titolo , con cui più frequentemente
dal volge vien chiamato di Santa Maria degli Angiplí,
Aquella viſione della Scala Celeste del Patriarca
Giacobbe volle s. Franceſco alludere , ponendo ſo.
pra la Porta anteriore della Porziuncola la memoria
con lettere ſcolpire a Caratteri dorati Romani le ſe.
guenti parole ;ma come quì ſi vedono notate , cioè;
H-ee efl Tana Vine Ererme conforme a quelle della
.Geneſi ; Hier cſi Domus Dei , da‘ ‘Porta Carli . ‘ '
In quella Porziuncola abitarono alcuni Secolí li
Monaci del Primo Istituto, mandati da S. Benedetto
nell’ Anno , come ſi diſſe 520. ; altri Secoli vi abi
tarono li Monaci Cluníacenſi , e li Cistercîenſi al.
tro tempo , ma circa l’ anno 107 5. li dísfece quel
Monastero , eritornò il ſondo alli Monaci di Monte
Subaſio( a ) circa tre miglia dalla Città di Aſhſi dio
stante : ed allora princípiarono ad aver cura dell'
Oratorio della Porziuncola li Eremiti ‘va/antar] . Do
po qualche ſpazio di tempo restò 1’ Oratorio ancora
da que-ſii abbandonato; ma non restò però mai in
abbandono dalle Perſone divote :‘ mentr’ era da eſſe
‘ ſpeſſo viſitato , e ſpeſſxſimo vi ſi portava da Affiſi Pica
Madre di S, Franceſco , la quale ivi appunto da Dio
Signore l’ impetrò , dopo ſei anni di matrimonio ,
perchè era sterile . Prima dunque ſu dato al Mondo
in Porziunc‘ola San Franceſco dalla Divina Providen
za per ínterceffione di Maria di quello foſſe in Aſſiſi
conceputo .da Pica di lui Madre ( b )
‘ ' Por.”
(a) Fr. Ottavio Veſc. d’Aſiſi .‘ (b) ll medeſimo .
‘16
miri Fondatori dell’ Oratorio , e loro Compagni, e
Líſcepo i da effi ivi laſciati ſiano stati circa 1‘64. anni,
Poe’ anzi fu detto , che tra ſi quattro Santi Ere;
e che S. Benedetto nel 520. mandaſſe li ſuoi Monaci
ad abitare quell’ Oratorio : ſi è perciò ritrovato giu
flo il tempo , ‘che li Monaci abitaſſcro ivi circa 690.
‘anni , che calco.ato il tempo degli Eremiti , con
‘ quello de’ Monaci , ‘ſiti—Ova aicendere il tem ‘o ,
che lì diede a Dio Signore‘il culto in onore d María
Santiffima nell’Oratorio nel Piano della Città di ...fli
fi , prima che lo riceveffe S. Franceſco dall’ Abate
‘Teobaldo , e Monaci di Monte Subaſio anni 854.
Di più era ancor chiamato i’ Oratorio Santa Maria
dell’ Antichità (a) , dove ſi parla della Traslazíonc
del ‘Corpo del Glorioſo S. Rufino Veſcovo , e Marti
ſe ,. Protettore della Città di Aſiſi , fatta nell’ anno
‘ 101‘5. dal Castello di Costano , circa tre miglia lon
’ tano dalla Porziuncola , che con ſolenne Proceffio—
’ ‘ne paſsò per l’‘0ratori‘o , e per qualche tempo ivi
riposò per poi con maggior pompa traſportarlo , ove
ora ripoſa z, può‘ dunque aiſerirſi , che l’ Oratorio
fede nel Territorio di Affi@ la prima Chieſa dedicata
a Maria Santiffima (b), che dal tempo della ſua‘ ſon
d‘azione fatta dai quattro Santi Eremiti fino all’ anno
‘ in cui furono da me raccolte queste Notizie , che ſu
nel 177-5. conta dunque la ſua antichità la Chieſa di
. ‘Porzíuncola , o ſia Santa Maria degli Angioli anni
ì 1423. r Di
bu) P. AbateUghelli nella ſua Italia Sacra . Jaco
illi . ‘
(b) Fr. Ottavio Veſcovo di Alì‘ſi .
xv
Di ſopra fu detto ancora , che Pica ſpefl‘o vifitava.
l’ Oratorio prima , che daii‘e alla luce del Mondo il
ſuo figliuolo Franceſco ; dopo fu maggiore la ſua di.—
vazione verſo Maria , nell’Oratorio diPorziuncola;
mentre da fanciullo ſeco lo conduceva alla viſita di
eſſa , e Franceſco reſtò innamorato di Maria , e dell'
Oratorio , che ſpeſſo viſitava , e creſciuto poi in
età , creſceva nel di lui bel cuore anche la divozio
ne , ed il fervore , e vi andava a far orazione di not.
te , e di giorno (a) . E nell‘ anno n.07. colle li—
moſine de’ Fedeli da lui ſegretamente raccolte , in—
cominciò a riparare l’ Oratorio , che minacciava
nella parte ſuperiore qualche rovina , e riparò anche
la Chieſa di S. Damiano , e 1’ altra di S. Pietro , do—
ve ora dimorano li Monaci Caliinenfi , come in ca
ratteri gotici ſi vede la memoria nella facciata di eſſa
Chieſa , e ciò fece per la voce , che ſentì dal Reden
tore , dicendoli : Va, Franceſca, ”para la mia Chic—
fa , ebestaper cadere , ed ivi intanto ſentiva di nor.
ce tempo cantare , e ſuonar gli Angioli , e perciò il
ſuo divoto cuore restava ſempre più ripieno di cele
fleconſolazlone (la) .
Innamorato il S. Padre della Porziuncola , e vo
lendo per molti , che lo volevano ſeguitare per ſer..
vire a Dio , istituire il ſuo Minoritíco Ordine , con
alcuni ſuoi Compagni , che già appo di ſe aveva , ſi
riſolvè portarſi ſul Monte Subaſio per chiedere a quel
P. Abate Teobaldo , e a’ ſuoi Monaci, che allora ivi
abitavano la Sacra Porzioncola , e ciò ſu nell’ anno
1210
(a) Piſano Coni’. 3!. (b) Il medeſimo Gonſ. 8.
i 48_
‘ mio.. , come cosîconcord‘ano tutti lì Scrittori dell*
‘(Dx‘dinepz). . . .
Sentita pertanto quel P. Abate là richiesta , che
gli fece Franceſco , convocò li.ſuoi Monaci a Capi
‘tolo , ad effi'proponeùdo , quanto gli aveva richie
sto , terminato il quale gli di’ le quel P. Abate que
. fia riſposta : Ciau/;è baí dimandam , o Fratello , u‘
abbiamo eſaudíto ; ma vogliamo , che :ate/Io luogo
ñ della ‘Porzjmzrola ſia mp0 di tutti 1m‘ : E piacque una
. tal richiesta al Beato Franceſco , e ai ſuoi Frati (b) .
Quel P. Abate Teobaldo in quel‘tempo donò a Fra».
ceſco un Calice dì’ argento , che ſi conſerva nella Pa
triarcale Baſilica di 'Affifi . _ ‘ .
Alla ſua cariffima Forzíuncola ritornato &France—
ſco co’ ſuoi BB. Compagni da Monte Subaſio , tutto
lieto , e contento .di eſſa ne preſe ſubito il poſſeſſo z
_ econ tutta. ſollecitudine li acciuſe a farla meglio ri
_ ‘ parare da’ Muratori , a.’ quali egli ſervì da Garzonetó
to, ed in questa maniera fece conoſcere , che‘ quan
‘to promiſe , mantenne .
In quell’ _anno 12‘10. incominciò il S- Padre a
mandare, come per canone al P. Abate di Monte
_ Subaſio , un canestrino di peſci ‘ chiamate Laſche ,
che faceva prendere nel fiume Chiaſcío , che allora
paſſava vicino alla Porziuncola , e quel P. Abate
Teobaldo rimandava a S. Fránceſco una boccia d’ o
lio , e qucsto durò fino al fine del x400. (o) , ſic-:Pò
. . i . ‘ > o—
(n )Piſano (Ionf. 8.‘
(b ) ll medeſimo Coni‘. 28;”; e Bart. de Ind. Port.
(e) _1‘‘r. Oçczvlo Veſcovo di Aſili v
folamente durò 196‘. anni un ta‘lCanone, non aver:
A do potuto rinvenire , del perchè ſia stata tmlaſcíatz
questa lodevole costumanza ‘. _
Terminata pertanto questa ſeconda riparazione
- della Porzíuncola con tutta la perfezione sì al di ſuo
ri , che al di dentro , chefu nell’ anno , come ſi
diſſe , ‘tuo. , di notte tempo entrò nella Chieſa a
far orazione , in cui ſu rapito in una dolcíſſima esta
i’: , e vide Gesù , e Maria , a’ quali umilmente di
" mandò per qual cagione gli facevano godere una tal
. Viſione , e Gesù amorofamente lo conſolò con que—
" ſia riſposta : Siamo qui *venuti in questa CZn‘eſa a noi
’ carzjflîmaper íjjpoſarla a re , ‘ e a’ tuoi Fran‘ (a) .
_ Dopo quella viſione concepì tanta riverenza S‘.
' Franceſco , ed amore alla ‘Porziuncola , che cosi
cfclamò : Veramente questo} un luogo Santo , che
dovrebbe eſſere abitato dagli .Anzio/í , che da uomi
m". Fìmbèparrò non ſarrírà mai di quì . Per me , e
perſi mieífiglíſarà un perpetuo ‘monumento della
divina bontà (lì) . _ .
Allora (i riſolvè _il P, S.‘Franceſco di chiamare tue—
ti "li ſuoi BB. Compagni ad abitare nella Porziuncola,
_ avvertendogli della ſantità del luogo ,. e raccoman
dò loro ad abitarvi con fant_ità de’ costumi, ed ivilo
dare ſempre il Signore per avergli data la celebre an—
tichíffima Porziuncola per Capo di tutto il ſuo Ohh.
_i_ ne Serafico.
_ JlDoxçor Serafico s. Bonaventura aſſeriſce, che
rive
a) Wa‘dd. _all'anno izro. _n._ ;2.
.5)11 medeſimo all’ anno ſuddetto o
(
.I.
ad _ . _
la S‘a‘cra Porziuncòîa è quel Luogo . dove .‘pèí‘ _divina
‘rivelazione ebbe il ſuo principio la Religione de’ Mi
‘nori , fecondo quell' aſſerzione dunque del Sekaſièo
.Santo Dottore la Poí‘ziuncolá è capo z Madre , e
Pietra fondamentale di tutto 1’ ordine Mìnoritico .
_Questo è , dic’ egli, íl luogo , in cui l’ Online de’
Frati 'MirÌoÌ-ifu áflituítoper Oracolo divino , ed ‘ebbe
principio dal Santo ‘Paoli-((4) a\
La Sacra Pof‘ziuncol‘a e quel luogo z che ſopra.
‘ tuttigli‘altri luoghi del Mondo amava il ‘Santo Pas ‘
dre z ,Que/P è quel luogo , ſóggiunge il ſopra lodato
‘ Santo Dot‘tòré , c‘ho li Santo Padre.più (l’ ogni altra
luogo del Mondo ma‘. Quì prini‘ipi % quì 'virtuoſa
m‘ento profitto , quìf’olic‘ementè comp: li giorni di
ſua “vini , nella di cui mom- a’ Frati ſuoi lo Moco
mamíö z come cd‘ríſh‘mo alla‘ Vergine; _
In altro luogo ſi legge : Quì principio 1’ Ordine
‘ ilo* Minorì‘detto‘ di S’ànm Mari-t degli Angiola‘ . A1
legando ancora il Poeta Anonimo , che prima di lui
dvevà cantato E Hoc intrd Ttmplu‘m ‘mimo Ò‘rdo
Minorumst); . __ _
Là medeſimi: verità in una lettera ſcritta al Capi
{olo Generále di Aſili , ſi legge della. Pofzíuneola :
'Nel qual lnogoíl Îzostro éomun 'Podi-o S. Franceſco in
cominciò l* Oidíné , ed ivi :ci-mimi di ‘vi'lìe‘ré (c) .
11 Veſcovo di Sinigagîíá nella‘ ſua Leggenda _Fr-n—
céſcán’a , che dediéò a Sisto Papa‘ V. di glorioſa :be
‘ ſno*
(4‘) S_. fionavxnella fila Leg. mag. al cap. z.
(b) P. Ba‘r‘t., Piſano‘ çonf. il‘. , e 2.8
(c) La Regina Sancià aſmo ‘1329.
. A!
maria , così l‘aíf‘cîò strltto‘: IÌ prima Ìuoga è Sanno
María_ degli .Anzio/i , dove il‘ Sacra Ordine ‘princi
píò ì e quìſiawnentò (a) 9 Vi ſarebbero altre Testi
monianze da riferire , ma Per non eſſe:- troppo te.
dioſo a ch: legge ,. ſolamente riporterà il_ Breve del‘
la felice rí‘cord‘anza di Benedetto. Papa XIII , , che im
comincia q _Qui pacem (fa. , ‘ove dice parlando del
la Chieſa djPòrz‘i‘uncola, nella quale balia , che' ü
Seraſicq Patriarca_ íncamimìaffe iflî‘ſua Istz‘ruta ._
Quinclícon ragione dunque ‘di o il celebre ami-
chifiìmo SCrittQr Minox.ita; questo luogo eſſer dem
accetríflìmo a qualſivoglia ‘dei-o Religioſi! de’ Minori
per più motivi g ‘ Prinz): Se ſi‘ can/?dem l’ afferra
della fmn Madre di Dj” a qucsta‘luaga più d” ogni
altra uogo del Manda . Secondo: .Az.teſo ‘l’amarc
del Sam.5194:!” a‘l‘medefi‘ma :, peu.bn? in eſſo primi;
zia” ‘valle , .- termina" . Terzo; ‘Perchè questo
íù d’ ogn’ altra in tçmpo della morte ſua a‘ Frati
lo race-2mm@ z Quarto‘; 'Perchè í‘n ſegno. df amo..
:e , í‘viſi‘cqnſer’va il film’ Cuatjè. Quin‘tq :‘ ‘Perchè
annualmente ‘vi è il Santo Perdono , in cui [1‘ rice'va.
_ la rev-_Miane di rum‘ li peccati‘, ballando d’ eſſer
confeſſo ,i e comrz’to ._ E finalmente per I: Grazie,
che ivi 4’ Fedelíſi deſde‘”fano (b ) . ‘
Merita altresì. la Porzîuqçola _4’ eſſer riverîh , o
‘ amata , come abitazione di ta__nt‘î àltri ſervi di Dio ,A
che o n‘zolto , o_ poco 1’ abi‘tareno z Q Yiſitarono .
‘ Oltre
(a )Piet .Riclolſo Aa'l‘offignanoWacom.{031.298 a.
(è) P. Bertol. Piſano Q.
I
L
.lo
‘OL: re dunqu‘e li Sal)ti‘giuntoZfclyítilîogdatori di gſ
ſa , che L er moltianffi l’hbitarono ‘, e . Benedètſi
to , che ſul medeſimo‘_ lzxodello la fece rif‘àblzricare
con pietre polite , e con dui.‘a , e ſortecal‘ce , il Mo..
naco , ed Eremità,‘cl1e ‘videro "la ſc‘ala poggiante
ſopra di_elfa Porziur‘cola ,‘ ch‘e gia‘gxíevá al yield; "
dove afcendevano , c_.dffcenoevano gli A‘ngiolí‘, ‘cha "‘
cantavano _, e lìxonav‘àno ,‘ anche il P. s.‘;Ùomenico ‘
Fondztore‘dell’ inclito Ordine de` Predicatori con ''
ſette de’ ſuoi Compagni l’ onorò a come in appreſſo "
fi_ dirà (a ) . ‘ ‘ ‘ ‘
La Vergine S. Chiara di Aſili avanti l’ Altare della
Porziuncola nell’ anno 1212. nella Domenica delle
Palme dopo tagliati li Capelli dal P. S. Franceſco lì
vesti Religioſo .‘ _Quì tag/iau‘ li Capelli S. Chiara
avanzi l’ ,Altare della Madonn‘aſijjoorò colſuo eter- ‘
”o Spoſo (b) . ‘ .‘
Ivi dunque ſi diede principio al ſecondo Ordine , ‘
allora chiamato delle Povere , ed ora delle Clariſſe ,
che poi ſi `e1lelo per tutto ilMondoCat‘tolico , che ha
date tante _Sante , :Vergini Beate alla Chieſa diDio .
Il Serafico Dottor S. Bonaventura ritrovandoſi nel
meſe di Ottobre in Porziuncola nell’ anno 1264. 5.
mentre era Generale di tutto 1’ Ordine Mínoritíco ,
efçlovendo predicare in lode del P. S. Franceſco , il '
giorno’avanti ſi portò nella Porziuncola , aperto il _
libro dell’ Apocaliſſe ‘, e leggendo quelle parole: Ví
. . " ‘ ' ” di
(a )‘Wadd. all’ anno ſud. Mm. .Ss~ eli‘Porz
(b) Nell’ Ufficio di s. Chiara Vergine .
Wádä. all’anno m2.
‘
\
23‘ idi qlrc‘rum Angelum afcenden‘rem ab onu fili: baben ‘ ‘
tem ſigflum Dei vivi: pregò il Signore , che gli fa- ‘‘
celle intendere quel paſſo : mirabíl coſal Ud‘ ſubito
dal cielo una voce _, che gli diſſe : Fra Bona-ventura .,ì
catefle parole/bue flate dm: ſopra 5.. Franceſca : ed
il giorno ſeguente lo predicò al Popolo 4 dicendo eſ-‘
ſere stato a_ lui rivelato da perſona’degnadi fede (a ) .r
LiBB.Compagni de1P.S.Francel‘co furono addettíſ-z
ſimi alla Porzíuncola , e molto tempo Yi dímoraro
no , e molti ivi morirono,come a ſuo luogo ſi dirà .
Non potendo un nobile Veneziano in occaſione
del Santo Perdono andare alla viſita della Porziunco-z
la per eſſergli ſopraggiunta una grave infermità, con ,
molta moneta mandò un altro in ſuo luogo , quale
ſubito ſi_ poſe in viaggio per adempíreguanto dal no
bile ín‘fermo gli venne. ordinato ; mentre andava, il
meſſo , morì quel Cavaliere , e l’ altro , che aveva
adempitala ſua obbligazione , nel ritorno , che fa
ceva a Venezia gli apparve l’ anima del nobile cle—.
ſonto , afficurandolo, che al _Pljíxno ingreſſo , che.
fece nella Santa Capella della Porziuncola paſsò dal;
Purgatorio al Paradiſo_ (rà.) ‘. _. a». _ ‘
Dalla Schiavonia in occaſione del .Santo Perdono
ſi portarono molti Cristiani nella l‘z‘or‘ziungola, e do-i
Po aver {atte le loro diwozioní ;A le ſante paſſate
per la Santa Capena tutti partirono di‘ ritorno alle
loro caſe , a riſerva di una donna ,_ che gravemente;
ivi ſl era ammalata , e ‘clogopoçìzí `giorni Paſsòallfi.
‘ altra
__ (a ) Wa‘dd, ann. ſudd. n. 4. z Piſano Conf, I. 31..
_ ‘(l›)Waclcl.`a1l’ anno 1277. ‘
—... .
44
_.\-~\-’_‘i
altra vita ; mentre li compagni stavano in mare
l’ anima di quella donna gli aflìcurò , che in virtù
della Santa indulgenza, che aveva guadagnata Pri—
ma di cadere informa , andò ſubito al Cielo (e) .
La B. Angiola di Fuligno ſpeſſiſſimo ſi portava a!ñ
la viſita della Porziuncola , ed una volta in estaſi
vide ivi un Angiolo z che le moſtrava il diſegno del
Magnifico Tempio , che doveva circondare la Por
zíunco‘la , (b) che dopo due Secoli, e più ſi‘ verificò;
mentre nel 1569. per ordine della glorioſa memoria ‘
di S. Pio V. li diede principio alla fabbrica di eſſo
magnifico Tempio , ‘ed un‘ antico Poeta ‘fopra un‘
‘ ;al motivo , così cantò z . 1
Là dove delfuo Dio I’ Eroo d’ Aſi'? ,
Il celebre ‘Perdono ottenne all’ Empio ,L
,Questa vede cogli occhi astratti , e ſiſi‘
lo mole alzflrſi‘d’ u» mirabil Mmpzîo .
S, Pierro Criſci , ‘detto S. Piu.illo , di Fuligno
frequentò di andare per moltiffimi anni in occaſio
ne ;‘del S. Perdono con molta divozione alla Por
‘ ziuncola f ol ~
Il Beato Corrado di Offida , che dîmorava di Fa
miglia nel Convento di S. Croce nella Terra della
Bastia poco lungi dalla Porziuncola , operava ivi
gran miracoli, e aveva‘ molte apparizioni , fra le
altre del Beato Egidio di Aſiſi , a cui chiedeva li mez
z`‘í per ottenere la grazia della contemplazione, riſ
poſe il B` Egidio, che Dio_ ha date tre Penne all’
‘ Ud
(a) Piſano Conf. 14. all’ anno rgoo.
U) Mm. 55. di Por:. all’ anno 1303; (o) Ivi; e
²î
Uomo per elevati al Cielo , cioè Fede, Speranza ,
c Carità , di più gli richieſe , che coſa ſia estaſi , e
ratto : Egidio riſpoſe , aprì la bocca , ed in eſſa gli
‘ſoffiò , Corrado felicemente ‘c rapito fuori di ſe .
‘ La notte del Santo Perdono Corrado ſi portò in
Porziuncola , vide la Beatíſſima Vergine col ſuo
Figliuolo in braccio , che benediceva tutto il Popo
lo , che era venuto per acquiſtare la Santa Indul
genza (‘a, ) . ‘
Un Nobile Signore di Puglia nel Regno di Napoli
éhiamato Franceſco , ſi portò in Porziuncola in
tempo del Perdono con tutta la ſua Famiglia, e con
im contadino , questo nel ritorno stancatoſi dal vi
aggio , ſi doleva , e ſi pentiva d’ eſſerci stato . Il
Nobile Puglieſe Signor Franceſco gli offerì denari
per l’ intíero viaggio fatto , e da farſi fino al ritor
:no della ſua Patria , ſe gli voleva cedere l’ Indulgen—
za acquistata in Porziuncola , per l’ anima di un ſuo
Fratello Deſonto , il Contadino cedè , e preſi li de
"nari ;'_ dopo il Dcfonto appari glorioſo al ſuo Fratel
‘lo Franceſco , attestando per l’applicazione di quel.‘-
1a Indulgenza eſſer stato liberato dalle pene del Pur
*gatorio , e poi gli diede nuova di quanto era ſucceſ
:ſo in caſa nella ſua allènia . Giunto , che ſu a caſa
trovò il tutto verificato( b ) .
Il Beato Giovanninfletto dell’ Alvernía, con..
feſſando eſſo in Porziuncola nel giorno del San
‘9
(a) Jacobilli all’ anno 1303.
Mm. S‘s. di Porzíuncola all’ anno ſuddetto o
.— (6) Ivi all’ anno 1309.
2.6 . ‘ .
try‘Perdono gli capitò ai piedi un Terziario secolare,
che aveva di eta‘. più di cento anni , abitante vicino
ad Affiſi per la llrada , che conduce a Perugia , a cui
chiedendo , perchè così vecchio , e debole ſi {nette—-‘
va in viaggio , riſpoſe , perchè S. Franceſcootte
muta in Perugia dal Papa Onorio Ill.‘l’ Indulgenzz
Plenaria perpetua , era ſtato in caſa ſua , ed aveva‘
ìaccontata a‘ ſuo Padre la‘ storia di detta indulgenza ,
aſcoltando anch’ egli_ allora Ragazzo, e che perciò
mai aveva laſciata di prenderla ogn’ anno, nè laſciez
rò og‘n’ anno di andare alla Po‘rzfiuncola ,‘ finchè vi?
verò di acquistare una tale lndulgenz‘a ,‘ ‘comegíi
fece(_a). i ‘ _ ‘ ‘ ‘ _‘
’ ‘ La Beata Chiara di Rirn‘îno Terziaria France‘—
fcana con alcune ſue Compagne in occaſione del
S. Perdono‘_ ſi porto in‘ Porziuncola , e poi nella
Baſilica di Aſſiſi , ſi vide‘ in br‘eviflìmotempo‘ mira
_ bilmente ritornata in Porziuncola ſi ‘fermò ivi per
alquanti giorni , e‘ finalmente ſi restituì alla ſua Pa
‘tría‘ .; .da dove fu ſentito , che stanca dal viaggio , ri
cev‘è per’ mano‘ angelica un bicchiero di vino , che
‘levóglíl‘ubito la fianchezza , e per lungo tempo la
( b 9 _ I . _
ſi ‘ La‘ Vemséríra di Dio Franceſca Conteſſa Campel
lidi Spoleto abbandonata ‘la ’caſa , parenti, e ric—
"che‘zze , ſi porto in Porziuncola in tempo del Perdo
no ‘, ivi dimorò riſolto tempo , e poi preſe caſa vi—
Cino alla Chieſa di S. Pietro di Affiſi per portarſi fre
_ ‘ quen
(a ) N'ell’ anno ſùdd. nel med. Mm. Ss. di Por:.
(HIV-i all’ anno 1343. ‘ ‘
f
`
No
a\
quentemente in Porziuncola , nella qual caſa poi _
morì ai 12.di Luglio , e ſu ſepolta nella riferita Chic..
ſa di S. Pietro ( a ) .
IlB. Antonio Ungaro Terziario di S ;Franceſco in
occaſione del S. Perdono ſi portò in Porziuncola ,
dove ſi trattenne lungo tempo , poi ſi portò in Fu.
ligno , dove mori , ed il di lui Sacro Corpo ora ſi
venera nella‘ Cattedrale di eſſa Citta , dove per i me.
riti ſuoi Iddio diſpenſa ai Fedeli molte grazie ( b ) .
S. Brigida Terziara Franceſcana , ſi portò in Por
i ziuncola in occaſione del S.Perdono con due ſue
Compagne , la quale sentiva dire da più persone,
che non vi era l’ Indulgenza , anzi ſvalsa la dichiara
vano , ma ella la notte seguente ricorse all’ Orazio..
ne , fu rapita in estaſi , e Gesù 1’ accertò , che vi
era , e diſſe ancora , che la Porziuncola , Gesù la
‘chiamava : Camera ſua . Ella medeſima l’atteflz
nella Rivelazione stravagante novanteſima ( c ) .
La Beata Angelina Conteſſa di Corbora ſi portò
‘ al Perdono , ed ivi pregò S. D. M. , che le faceſſe
nota l‘a risoluzione , che doveva pigliare , fu rapita
in estaſi , e Gesù le partecipò , cheſubita and-:1ſt in
Fulígno , ed iví‘ſandaſſc un Momtsteroper le Terzia
di( Franceſe-mc ( d) . _ `
Terminate le sue Orazioní partì dalla Porziunco—
la , e colle sue Compagne ſi portò a quella volta ,
dove
(a )‘ Mm. Ss. di Porz. all’ ann. 1348. .
(b) Ivi all’ anno 1350.
(r) Ivi all’ anno 1372. _ i
(d) Ivi all’ anno 1395. "
2‘8
dove colle sue facoltà , e colle l‘imoſine trovate in
quella Città , fondò il Monastero di ‘SÎ Ãnna ,_ ori‘
detto delle conceſſe , dove‘lungo tempo fu Semina—
rio di gran molte Serve del Signore ,‘e ‘di‘ lì‘jono
uscite varie Fondatrici di altri Monasterj ( a‘) . ‘
i S. Giacomo della Marca prese l’ abito di S. Fran;
eesco nella Porziuncola , poi fu mandato ‘a fare il
Noviz‘iato nel Con‘ventino delle Carceri di Affiſi , e‘
nell’anno ſeguente ſu ricondotto in_ Porz‘iunco‘la per
ivi fare la Santa ‘ Proſeffione , qual" Santo‘ fu tanto
celebre nella Religione , e nella Chieſa di Dio (b) .
" Li Santi Bernardino da Siena , Giovanni da Capi‘-
{Erano , B. Bernardino di Feltre , ed altrimoltiffimi
Eroi della Religione vi abitarono molto ‘tempo (e).
“ì Santa Franceſca Romana c‘on alcune ſue Com
pagne in‘ ‘ occaſione del Santo Perdono fi. portò
in ’Porziuncol‘a (d) . ‘
" In occaſione del Santo Perdono ſi portò in Por
ziuncola co’ ſuoi Genitori S. Franceſco di Paola ,
ch’ era allora Frate Minore , e che aveva ſoli anni
‘1 7. di ſua eta , che ancora non aveva fatta la Pro
feſſione , ivi ſi trattenne molto tempo , e tornato ,
che ſu all‘1 Patria , isti‘tuì la ſua Religione chiamata
’de’ Minimi (e ). ‘
La Ven, Serva di Dio Cristina Viſconti dei Duchi
`flſ‘Milano ſi portò alla viſita di Porziuncola in occa
ſio
*a
(a) Mm. Ss. di Porziuncola anno 39)’
(11) Ivi anno. 1416.. (c) Ivi .
(4’) Fra Ottavio Veſc. di Affiſi. anno 1425.
(e) Il medeſimo anno x426. Mm. Ss. di Poni.
- , ‘ _ _ ‘ , ~ _ _ 29
ſione del S. Perdono, ivi fitrattenne molto tern
‘po , e poſcia ſi portò in Spoleto ,_ dove ſantamcnte
morì (a) . ‘ ._ . j _ .
S. Diego d’Alcalà dopo eſſere fiato nell" anno
_Santo in Roma Conſermi‘ero nella infermeria di
Aracmli, ſiportò alla viſita della Porziuncola, e
dopo trattenutoſi per qualche tempo patti di ritorno;
alla Spagna (b) . i . .‘9_ ‘
S. Giovanni da Capiſirano ſi portòin Porziunco
la prima di andare per ordine del Sommo Pontefice
Niccolò V. ad istanza di Federico IV. Imperadore in
Boemia , che fu richiesto , come Commiſſario Apo~
flolico , e lnquiſitore Generale in t'utto quel Regno
per trattare la pace , e per terminare le controver. .
ſie della Fede , che allora vi erano : Si poſe in ora
zione in S. Capella; ivi stiede molto. tempo , e ſu
veduto circondato da un lume celeste , e poi partì ,
eper il tratto di un mezzo miglio di _distanza dalla
Santa Cappella vibravan da ogni banda del ſuo cor
po raggi più belli del Sole . .Segno della luce Evan
gelica , che dovca seminare Enouella Regione (c) .
ll Venenerabil Servo di Dio Padre Antonio di
Montefalco Superiore allora della Provincia , co
mandò al Padre Franceſco di Pavia , che colla ora—
zione cercaſſe ſapere , ſe li Frati di retta , e buona
coſcienza potevano stare in Porzíuncola con tenere
granaro , e cantina : ſi poſe in orazione , e gli ap
‘ parve
(a ) Mm. Ss. di Porziuncola all’ anno 1440.
(b) Ivi all’ anno x450. _ ‘ L ’
(c) Ivi all’ anno 145:. ‘
30
‘1‘5
parve Gesù , e Maria , S. Gíanbattísta , e S. Fran
ceſco , e Gesù lo aſſicura , _ che a lui piace , che
nella Porz‘iuncola abitino molti Religioſi co n qual
che comodo , e 1’ abondanza di robe , perchè glie _
le provede eſſo , accíò più ſolennemente ſervino a
lui , e alla Vergine Maria ſua Madre (a) .
La B. Colomba diRieti Oriunda di Caſa Guada-
gnoli di Collíſcepolí nella Provincia dell’ Umbria ſi
portò alla viſita della Porzjuncola nel dì 5. Settem
bre , ſi trattenne ivi alcuni giorni , e poi ſi portò
in Perugia , ove fondò un Monastero , ora chiama
to delle Colombe ( b) . ‘
; La Beata Eustochía Monaca di S. Chiara in Meffi
na dubitava , che l’ Indulgenza della Porziuncola
‘gíovaſſe all’ Anime del Purgatorio , quelle le ſi fece
ro vedere in viſione di flarein prigione attorniate ,
come foſſe una gran fornace di fuoco , e l’ accetta
1’9110 , che la detta Indulgenza molto per eſſe va—
leva (c) . .
S. Felice da Cantalice Capuccino con altri ſuoi
Compagni ſi portò in Porziuncola in occaſione del
Santo Perdono (d) .
S. Giuſeppe Calaſſanzío due volte in pellegrinag
gio ſi portò alla viſita della Porzíuncola in occaſione
del Santo Perdono , e ſi tratteneva ogni volta mol
ti giorni ( e) .
(a ) Mm. Se. di Porziuncola all’ anno 1454.
(b) Ivi all’ anno 1488.
(c) Ivi all’ anno 1491.
(d) Fr. Ottavio Veſcovo di Affifi all’ anno :565.
(e) Il medeſimo .
A
La .
3.1
La Porziuncola non ſolo è stata decorata dai San,
ti quattro Eremiti , _dalli Patriarchì San Benedetto ,
e S. Domenico , e dalla vita , morte , e miracoli di
S. Franceſco Patriarca de’ Minori , ma ancora dalla
preſenza ſpecialmente di Gesù , e di Maria , tante
volte ivi comparſi , come altrove ſi dirà . Quella
pertanto è la cagione , per cui da più Sommi Pon-
tefici , e da molti Principi di testa coronata , come
in fine tutti ſi noteranno , è _stata venerata, vifìtata ,
ed arricchita di grazie , e privilegi la Sacra; Por
ziuncola . . .
L’Altare della Porziuncola è stato tutto conſegra—
te dalla Real preſenza di Cristo Gesù , ivi più volte
viſibilmente comparſo colla ſua Santiffima Madre
Maria Vergine , accompagnato da moltiilimi Spiriti
Celesti, come altrove ſi dirà, e poi conſegrato con
tutta la Santa Capella da ſette Veſcovi dell’ Umbria .
coll’ aſſistenza , e preſenza di S. Franceſco , ſuoi
Compagni, e Diſcepoli , che tutti ancor eſſi erano
ivi preſenti .
Mentre pertanto , che con fervore di ſpirito {lava
il P. S. Franceſco orando , e chiedendo a Dio nella
ſua ordinaria abitazione , lontana dalla Porziunco
la circa quaranta paffi , la converſione de' peccatori
ſu da un Angiolo avviſato ,‘ che ſe ne andaſſe nella
S. Capclla , dove lo ‘Ravano aſpettando Gesù , e
Maria con ‘una moltitudine di celesti Spiriti, non
mancò di ſubito ubbidire , ed ivi giunto ſi prostrò a
terra , e Gesù così gli ſavellò : Franceſca , il zelo ,
che fu bai , e li mai Frati hanno per la ſalute delle
.Anime , fa , cb: tifia permeſſa di chiedere qualche
coſe
.M ‘ ‘ .
" . T T
cìfa a beneficio di effe , e a_ gloria del mio _Nome _.
Allora S. Franceſco umilmente dímandò , interpo
nendovi ( per ricevere la grazia ) l? ínterceffione di.
Maria : Cl”- a tutti quelli , che 'wſimſſero la ‘Por;
zjunoola , fideguajjfe Sua Di’ziina Mao/là di concede
re l’ Indulgenzfl ‘Plenaria petpezua di tutti li loro
peccati , de’ quali confeſſatiſi foſſero ai ;fida.'tdci
Sacerdote (a) . Gesù glie la conceſſe , ordinando
gli però , che andaſſe a Perugia dal ſuo Vicario ‘Ono
rio Papa III. altro Pontefice di Cafa‘Savelli Roma
no , ivi eletto Pontefice, che ivi ancora dimoravaî
Subito li portò S. Franceſco a quella volta , _ e giuri,
to che ſu ſi prostrò ai piedi di ‘quel Sommo Ponteff.
ce; a cui da parte di "Cristo Gesù richicſe per la
Porzîuncola l’ Indulgenza Plenaria Perpetua ,_ e_ ben‘
chè allora gli foſſero fatte delle oppoſizíoni,‘‘ciò non
‘ostante ottenne quanto richiesto aveva : mentre il
ſuddetto Pontefice pubblicamente tre _volte proferì
le ſeguenti parole : Ed io ‘ve la concedo ( b ) . i
Col ſuo Compagno B. Maffeo da Marignano dune
que ritornando‘S. Franceſco verſo ‘la ſua cariffimz
Porziuncola col teſoro‘ dell’ Indulgenza Plenaria
. :perpetua , ed_ eſſendo già declinato il giorno , volle
fermarſi nello Spedale de’ Leproſi nel Castello di
Colle della Dioceſi Perugina , circa 5. miglia dístan.
‘te da quella Augusta Città , lanotte però fecondo il
ſuo lodevole costume , ſi poſe a far orazione , in cui
ſu rapito in una dolciſſima estaſi , ed _allora da Grillo
Gesù gli ſu rivelato , che quanto .in terra dal ſuo
, Vi
(o) Wadd. all’ anno :221. (b) Ivi .
Aww"
‘ o . .és
Vicario Onorio III. gli era {lato conceduto , era .
. to in Cielo confermato (a) . È . i
‘ Nell’ anno poi 1223. di Gennaio nella riferita for
ma :11 S. Padre comparve per la feconda volta Gesù
”nella Porziuncola , e gli aſſegnò allora il giorno , in
cui al Mondo doveva pubblicare l’ indulgenza Ple
naria perpetua, ordinandogli , che in quel ‘giorno
appunto la pubblicail‘e P quando San Pietro venne
_ ſciolto dalle catene (b) .
Con tutta ſollecitudine dopo ricevuta da Cristo S`
:Franceſco una tale notizia la mattina ſeguente in
compagnia del B. F. Bernardo. Quintavalle , delF. Pietro Catanio , e dei B. F. Angiolo di Rieti partì
er Roma per darne parte al SommoPonteficeOno`
zig III. , dove giunto,` fentita qual’ era la Divina
‘volontà , ordinò il Papa , che ſiiſpedífſero ſette Brez
‘ vi Papali a ſette Veſcovi dell’Ugbria diretti ,Ji qua,
‘1;‘ non mancò S. Franceſco diprenderliì, e daſopor.
tarli ad uno ad uno nelle proprie mani, perchè tutti
‘nel giorno da Cristo prefiſſo ſi ritrovaſſero nella Porñ.
'ziuncola la mattina delle Calende di Agosto , per ivi
‘ con tutta ſolennità pubblicare l’lndulgonza Plenaria
‘perpetua da Onorio IIIL ad. infinuzzionedi‘ Cristo
‘ gesù‘conçeduta .
‘ L1 Veſcovi dal Pontefice deſtinati; furono li ſo
guentí , çioè:
Guido Secondi Romano , Veſcovo di Amii ._
'Giovanni Conti Romano., Veſcovo di Perugia .
Be
*4-— ‘ .
‘ a) Wadcl. all’ anno 1221.
(b) Il medeſimo all’ anno n23.
#Bcnedetto ; Veſcovo di Spoleto .
Egidio , Nobile Fulignate , Monaco Benedetti-i
:do ,‘ Veſcovo di Foligno .
_ Pelagio , o Pallavicino , Veſcovo di Nocera .
.uBe‘a‘‘o Villano , Nobile di Gubbio , Veſcovo
’di Gubbio . ‘. ‘‘ ‘ _ i ‘ ‘
Bonifacio , Veſcovo di Todi (a) .
w ;Giunti li già‘ ‘riferiti fette Veſcovi la mattina delle
Calende di Agosto in Porziuncola , furono ricevuti
dal P.S._Franceſcó. e‘ſuoi BB.Compagni z ‘dopo fatta
qualche orazione tutti falirono nel pulpito , o palco
d tal effetto preparato in Cornu Evangelii fuori della
porta anteriore della‘ Porziuncola , e dopo il Serafi
min terra Franceſco Santo di Aſſiſi col ſuo Ap‘posto
líco zelo , e fervore predicò al ‘popolo ivi in gran
numero concorſo da tutti li paeſi e lontani , e vici
ni‘dall’ Umbria ad una tal particolare‘ ſolennità , gli
annunciò in fine la Santa lnduîgenza ‘Plenaria Torpe
ma ‘per chi confeſſato ,‘ e contrito .ot‘ava , e paſſava
‘ r‘la Santa‘ Cappella della Porzi‘un‘col‘a : ſentita ;li
riferiti Veſcovi una tal ampla lnduìgen‘z‘a Plenaria
:Per.perda lì ‘ſdegnarono , ed un con lì‘altro prefilfer‘o
di-Àpublflicarla per dieci anni , ed il Veſcovo di Aſſiſi
Guido Secondi fu il primo a volerla per un tal tempo
aan‘un‘cîarog ma nel voler proferire le parole non
poté effettuare un tal ſuo penſiero , e .Perciò tanto
eſſo ,.che eutti gli altri per divino , e celeste impul—
ſo colh'etti furono 5 "e forzati‘ a pubblicare Perpetua
‘ l’ In
(a) Mrn. Se. di Poraluneola . Piſano . Waddaü’
anno 12:3. ‘ ‘
fl‘\
n
_ _ ’ i‘ f n_‘ . j . ‘ . ‘ ‘Il’ Indulgenza , come già pubblicata era flata _dal gran
Serafino Franceſco d' Aſſiſi . ‘ . _ _
Nel giorno poi ‘2. Agosto alla preſenza del gran po
polo , che tuttavia creſceva per ſar acquisto di un sì
gran ſpirituale teſoro , con tutta ſolennità ii prolo
dazi ſette Veſcovi conſecrarono L’ Altare , e tutta la
Sacra Porziuncola (a) . ‘
‘ Innocenzo Papa IV. volle egli‘ steſſo nuovamente
conſagrare e I’ Altare , e la Sacra Porziuncola nel
.ſecondo giorno di Agosto , giorno appunto , che 30
anni avanti la conſagrarono li già. riferiti ſette Veſco~
vi , e perciò ſi reſe ’più celebre la Santa Indulgenza
Plenaria Perpetua della Porziuncola , dove in quel
giorn‘o concorſe da tutte le parti affollatiſſimo popo
lo , perchè gia volò la notizia , che quel Sommq
Pontefice avrebbe fatta la conſagrazione di sì ſanta ,
e celebre antichiſſima Baſilica (b) .
Questa Indul‘genza poi venne conceſſa alla Sacra
‘ Porzíuncola , o ſia S. Maria degliAngioli a petizione
di ”’olti ‘Principi Cristiani Cattolici , Quotidiana
Perpetua dalla ſempre glorioſa memoria d’ Innocen—
zo XII. nel di 18. Agoíio 1695.; ma però con que
ſia particolarità. , che I’ Indulgenza conceſſa da Ono
rio III. ad ínſmuazionedi Cristo, basta, che ſia
conſeſſo , e contrito per acquiſiarla , che quella)
poi, che concedè Innocenzo XII. , richiede tutto
ciò , i» ſi coíluma nel lucrare tutte le altre indul
Ba . gen—
(ai) Wadd. all’ anno 122;.
(b) Il medeſimo all’ anno :2.53. num. 3.5.
26
ganze, che ſogliono concederſi da tutti li sommi‘
Romani Ponteici . ‘
Siccome poi da ogni Sommo Romano Pontefice
î‘n ogni Anno Santo ſi ſoſpendono tutte le Indulgen—
ze in tutto il Cattolico Mondo , la felice ricordanza
però di Clemente XIV‘. , ad eſempio di altri ſuoi
predeceſſori, intatta laſciò ſenz’ altra innovazione
1’ indulgenza della Porziuncoîa , e perciò _nell’Anno
' Santo 1775.concorſe da ogni parte molto popolo
per guadagnare la iuddètcälndulgenza , e nel ſecon
do giorno di Agosto vi fu piu concorſo , che nel pri—
mo per approfittarſi di una tanto favorevole ſpirìtua
le occaſione , per non poterſi le perſone trasferire
alla viſita delle Baſiliche di Roma . ‘ ‘
L’ Altare poi della Porziuncola gode il privilegio
di liberare un’ Anima dal Purgatorio a ſimilitudine
dell’ Altare di S. Gregorio di Roma , conceſſo dalh
felice ricordanza di Gregorio XIII. nell’anno 1577.
nel dì primo Maggio , e Clemente XXII.lo confermo
nel meſe di Agosto dell’ Anno 1767.
Il Cuppolíno , che ſopra la Sacra Porziuncola ſi‘
timira con entro la statua della Beata Vergine Maria ,
the tiene in braccio‘ Gesù Bambino , fu fatto ſaro
dai divoti benefattori in memoria. della viſione di
botte tempo ricevuta dal popolo medeſimo , che per
la Santa Cappella paſſava , ed; orava , e stava all' intorno di eſſa ripoſando ; cheſiad un improviſo rumo—
re tut‘ti ſi alzarono , vedendo in quel medeſimo luo
go la B— Vergine .col ſuo Figliuolo Bambino Gesù ,
che teneva in braccio , benedicendo il popolo , che
caſſa” , ed orava ; ed in quella occaſione fu ved’nta
anco
.`‘...
-ç’.Hv—vr
ancora Ema candidiffima Colomba ,‘ che fece cinque
girate per la Santa Cappella della Porziuncola (a ) ,
ed altri Scrittori aggiungono , che vi ſl ritrovaſſero
ancora li due Venerabili Servi‘ di Dio Gregorio di
Todi, ed Ubaldo di Gubbio ambi‘ Frati Minori ad
una sì particolanfiima viſione s eíciò accadde yen’
Inno 1303.(17) ‘ _
Quì ſi accenna un fatto prodigioſo .
À Appena , che ſi eſce dalla porta laterale della Por
ziuncola I mano destra , alta da terra circa tre pal
mi , ſi rimira una lapide , in cui ſono in lettere go
fiche inciſe le qui ſotto notate parole , cioè :
ANNO DOMINI MCCXXIV. Il. D. MARTXI
CORPUS P. FRATRlS PETRI CATANÌI .v
ì QUOD HIC REQUIESCIT,
MIGRAVIT AD DOMINUM z
ANIMAM CUJUS BENÉDICAT DOMINUS .
‘ AMEN . ‘
Ecco dunque il fatto‘ mirabile .
Morto il B. P. Pietro Cataneo nella Sacra Porziunglg
cola Dio Signore per li meriti ſuoi operava tanti
miracoli , che il popolo ,‘ che concorreva toglieva a
Dì‘) › e a Maria Santiffima il culto , ed ancora IP"
portava disturbo ai Religioſi nel ſare .1’ orazione , _É
la Santa Meditazione ; ma il P. S. Franceſco ſi ri
ſolvè un giorno di portarſi al ſepolcro , dove il di
lui corpo ripoſava , e fatta alzare la lapide , che lo
“copriva , gli comandò in virtù di ſanta ubbidien--.
. B 3 zz!
"-—
(a) B. Corrado di Offida . Piſ. coni‘. x4,
(b) Min. Ss. di Pan. anno ſuddetto .
a! o g a ‘o
‘za -,‘ ‘che non faceſſe piu miracoli . Coſa m vero mi
‘:zbileî! Al tuono della voce del S‘a‘nto Padre, ſi vidde
‘ ;1 (gm.Po .di quei .glorioſo Servo del Signore‘stare col
le ginocchia piegate., e colle mani giunte ‘ per river)
tenza ad un comando fattogli di ſanta ubbídienza dal
ſuo SantofiadregeîMaestm , açcui in vita‘ſu ſempre
mbbidicntiffimo ;agli volle dimoſtrare anche_ dopo
morto , e da lì in poi non ſolo non fece più miraco
Ai , ma stiede in quella poſituraquel Sacro Corpo fin
tanto che ſu di lì traslatato a1._luogo ," ove ora ri
poſa(a). ‘ _ .
ó Questo B.P._Pietro Cata‘n‘eo era stato Canonico del
la Cattedrale di S.Rufino di Aſſiſi , che non avea ari-
cora il Presbiterato , ſi fece Frate Minore nel n09.
e il S3 P. lo dichiarò ſecondo ſuo Compagno, do
po quindici anni dunque di vita Relígioſa , e di anni
g 9. di ſua età ſi acquiflò lagloria del Paradiſo (E) .
La Porziuncolaäfu la cuna del. Serafino_ in ‘terra
Franceſco Santo di Aiiìſi , e .dij tutto 1’ Ordine Mi
noritico , _poichè nell’ anno n08. , dopochè nell'
anno atecedente L’ aveva colle limoſme de' Fedeli ri
Patata anche al di dentro per ‘far ivi celebrare il di—
vin Sacrificio‘,_ che giornalmente aſcoltava, vi con
cepì lo Spirito Evangelico , dando principio all’ in
clito ſuo Santo istituto ; perchè ogni giorno ſempre
più creſcevano quelli , che una tal ‘vita Evangelica
abbraccia!" volevano per ſervir a Dio ,equella fu la ſe—
tonda volta, che riparò la Chieſa della Porziuncola .
‘ ‘ Il
— (a‘1Wadd. ali’ anno _1224. _
(b) FraPçtavio Veſcovo.dí Aſſiſi . _
a.a_ .‘ _l
‘\ n 3 .
Il Santo Padre riceve in dono nell'anno uz";
Signor Orlando Conte di Monteacuto il Monte .ALU‘
vernia, e nel 11x4. aridiede a dimorarvi(a) ,_. di .ii *ſi
paſsò alla Spagna‘, Coríipost‘ejllaz e poi_ andiedeiçx
Portogallo colla intenzione di pastafe poi ad ann‘u'në
ciare la Fede di Gesù Criſto nel Regno‘di Marocco aI‘Α
Re Miramolíno , e a quei Popoli, ma colto da una;
fiera malattia non gli riuſcì eſeguire il ſuo diſegno ,‘.‘
ch’ era di ricevere la palma del martirio (ſ5) ,‘ e così
nell’ anno 12,15. fece ritorno paſſando per la Franc’
cia , Piemonte , ‘Lombardia , Toſcana ,‘ ed indi al.
la ſua cara , ed amata Spoſa , che così il S‘erafic.
Santo Padre chiamava la Sacra Porziunc‘ola, e giun
to , riceve da’ PP. Benedettini quel luogo chiamate
le Carceri , luogo ſolitario , e‘ſelvoſo (a) . ‘
Dopo pensò di mandare lettere circolari per cono‘
vocare il generaliſſimo Capitolo , detto delle Stuo
re , che ſi celebrò i" anno 1219. , nel quale ‘ſi ritro
vò il P. S. Domenico con ſette ſuoi Compagni, co.‘
me altrove ſi diſſe , e questa ſu la terza volta , che ſi
viddero questi due Santi Fratelli . Di questo fatto*—
cheche ne dica Ferdinando Castillo , che S. Dome.ſi‘
nico in quest’ anno ſi ritrovaſſe nelle Spagne :, il P.
‘Waddingo però chiaramente mostra , che nelle Spa—
gne era stato S. Domenico nell’ anno antecedente
n18. z onde poteva beniffimo ritrovarſi s. Dome..
' B 4 nico
R
(a ) F. Ottavio Veſcovo di Affiſ a .
(b) Il medeſimo . Wadd. all’ anno ſudd,
(o) Min. Ss. di Poraiuncola . Wadd,‘ ‘ ‘~ . ‘i
4* _ . ‘ _ i
nico con S. Franceſco e‘ in‘ Perugia , e in Porziun-
cola (a) . . . _
In Perugia dura‘anche a1 dì d’oggi la memoria de
gli amoroſi ampleſſi di queſti due gran Serafini , e
uale , e quanto foſſe l’amore , che fra eſſi paſſava,
1 ricava dal detto di Fra Leone Compagno , Confeſ
{ore , e .Segretariodi S. Franceſco , cioè : Cbc in
.RomoS. Domenico ;forza/ſe S. Franceſca ”ſciogliere ‘
daſs, e dargli il ſunſet-done, qual dura‘ da S.
Franceſco , ‘?.Domcnicoſe lo cínſeſnro il ſua ubi
ta‘ (6 )'. Terminato pertanto il ſuddetto Capitolo
delle Stuore mandò in Marocco tre Sacerdoti Berar- ‘‘
do di Calvi , quale ſapeva ia lingua Araba , Pietro
da Santo Gemini, _ed Ottone, e due Laici Accurſio ,‘
‘ed Adjuto (c) , a questi diede per Superiore Vitale ,
nia questo inſermatoſi ,‘ restò _in Aragona , e _quelìi
paſſarono nell’ Africa, e furono li cinque Protomar—
tiri della Religione .
ll‘Santo Padre ſieleſi‘e ia Soria , e l’ Egitto , e ſe- ‘
co_._conduſſe undici de’ ſuoi Compagni , e an‘diede ad
imbarcarſi in ’Ancona, giunſe in Cipro; ed indiqv
pervenne in Damiáta, ed ivi giunſe con felice ſue--_ ‘
ceſſo ; ma poi .preſo da quei Barbari , ſu crudelmen
te battuto, e poſcia condotto in prigione alla pre
*ſenza del Sultano , a cui predicò il S. Padre , e lo .
converti , benchè allora non ſi battez‘zaiie , e per— _
chè
’
(a) Fra Ottavio Veſcovo di Aſſiſi .
(b) Speculum Vine B. Franc—:ſti cap. 42.
(c) Wadd.‘ Mm. Ss; di Porz. Fr. Ottavio Veſco
VO ì . ’
_ ‘ _ ‘ 4
chè null" altro potè ottenere , ritornò paſſando per ‘
alcune Provincie della Francia , e Germania, e qua
ſi per tutra lì‘Italia , ed indi alla ſua cara , e diletta
.Spoſa la Porziuncola , nellaquale volle nel tan;
celebrare l’ altro CapitolpffGenerale .
Debbo qui accennare , che ſiccome nelprincipiol
del n20. , cioè ai 16. di Gennaio furono coronatí’
del Martirio li riferiti 5._Re1igiofi, Ie Reliquie de"1
quali furono portate preſſo Coimbra nel Portogallo ,È
così da"quì nacque , che il Canonico Regolare Fer..
nando ſi volle ſar Frate Minore per andar anch’ eſſoA
a guadagnarſi la palma dei Martirio ; ma la tempesta ‘ ..
ch’ ebbe in mare lo traſportò nell’iſola dellasicilia.
Questo èil gran Taumaturgo Antonio detto di Pado
va , che ivi ſaputa la notizia della celebrazione del
Capitolo Generale in Porziuncola , volle ivi riti-o*
varíi anch’ eſſo con Fra Adamo d’Amariſco Ingleſe;
ſuo Compagno (a) . _
ll Santo Padre disbrigatoſi da quel Capitolo pensò ‘
di mandare il B. F. Maffeo di Marignano , e il B. F—
Angiolo di Rieti alle Carceri di Aſſiſi luogo ſolitario , ‘
e ſelvoſo ., circa un miglio da quella Città, diſiante ,
conceduto dai‘PP. Benedettini di Monte Subaſio al P.
S.Franceſco nel 12.15., come di ſopra già diſii, lo ri
duffe in Oratorio , e dopo la morte del S. Padre ri
dotto in Conventino da’ ſuoi BB.‘ Compagni (b) .
Il B.F.Silvestro ſu il primo a ritirarſi aſar vita peni
tente alle Carceri , e ſu il primo Sacerdote , che en
*L—
(a) Fr. Ottavio Veſcovo di Affiſi. _
(b) Il medeſimo . Min. Ss. di Porzx ` ‘
trù_
T
‘ o _
trò nellasexafieapellgione _,' Uomo di ſanta vita , e
che familiarmente‘ porl‘ava‘con Dio Signore , e a S.
Damiano da‘Cbiara ſqa‘Prîmogenita per ricevere dal
p‘rìmó_ , "e dalla‘ſe‘cpridail‘çconſiglio , ſe doveva resta- _
re’a `far oràizioi‘ie'2 penitenzaj‘t‘i‘Porziuncola , op
pure uſcire ſuora a far ie‘n’iîì’iîon‘i’ per convertire ‘i
peccatori., fiìbit‘o‘ſi portarono e alle Car‘:eri , e a
&Damíano tornati ‘, che_ ſurópolavòa eſſi &Fran—
c‘eſco‘ii piedi, ‘l‘i ſcrvì‘‘ a 'tave-la: nel deſinare , che
fecero , e poſcia da, lhi furono condotti nel folto
b’oſ‘co , pochi paſſi lontano dÎl’a Poi.ziuncola , ſi‘ pro—
‘Kiro a terra colle‘màni‘giunt_ ,' 'e gli occhi verſo il
Cielo , gli pregò‘con _Serafico ‘ardore , che gli ma—
niſestaſſero quello , che a Chiara , e a Silvestro aveva.
Dio rivelato , che S. .M. faceſſe (a). Il B. F.Maſſeo
gli riſpoſe, che il B. FL’Siivestro ſubito ſentita I’am
b‘aſciata ſi‘poſe in orazione , ed ebbe ſubito dal Si«
gnore la rivelazione‘; che la volontà‘ di Dio era, che
andaſſe ſuora a predicare , e che il medeſimo era ſia;
to ‘ri‘fzelato‘alla Sorella Chiara , tutto. ciò confermò
ilB. Ii‘. Angiolo ancora . Udito il Seraſico Santo Pa—
dre quanto li due Meflaggieri avevano_ riferito , con
ſomma allegrezza ſi alzò in piedi , e tutto ripieno di
Spirito Santo. ,‘ così diſſe ‘al B.F. Maſſeo : Su dunque
andiamo.ene Fratello ad eſegui” il comandamento d!
Dia (b) : ' Succintoſi l’ abito ſenz’ altra dimora con
il B.F. Angiolo di Rieti per il terzo traſportato dallo
Spirito Santo ſenza ſapere dove andaſſe , ſi poſe in
' Viag—
(a) S. Bonaventura al cap. 4.
(b) cronica par. ‘1. cap. Ia. car. x73
viaggio con tanto fervore , e tanto presto traſcorre;
va ._(a >3 che andava fuorèdi strada ,’ eomezſe aveſſe`
ricevuta da Dio nuova grazia, e forza , e virtù ,
finchè all’ improvviſo (b) ſi ritrovò dentro Carne—
rio , oggi terra di Cannara , qual nome fu così mu..
tato dal P. S. Franceſco invece di‘Carnerio ‘, dove-i}
poſe a predicare con tant‘o fervore , che colle‘ ſue
parole accendeva li cuori di tutti , illuminava l’ inñî
telletto , e mirabilmente infiammava la volontà ‘ad
amare Iddiofl, e a diſprezzare il mondo , che. gli uo.`
mini ,‘ e le donne volevano abbandonare e pat.‘enti,‘
e la patria (c) per ſeguir Franceſco , e così’ meglio
ſervire a Dio , ma egli loro diſſe , che ſiferm‘affgm ,;
e non abbandonaſſero nè parenti , ne‘ la patriir, ni@
che ‘vive/faro e01ſunto timer di . Dio ,Lo/fernando [i
ſuoi Santi Comandamenti , e che alleva/faro .cr‘ist”—
namente z‘ loro figliuali. , ſperando ſempre nel Signa;
re , cb? egli non mancherebbe d’ mfegnarloro la mi‘
di rro‘varperdom app» Dia . _
Tutte queſte coſe erano vane , perchè quel popo-'
lo , non potendo più reſistere allo Spirito‘ Santo ,
che gli ardeva nel cuore, non vollero mai acconſen
tire di restarſene , ſintantochè non accettavattutti
per ſrateli , e ſorelle . Allora ‘il Santo Patriarca‘ fm
illuminato da Dio ad istituire ivi 1.’ Ordine appellaro
de’ Penitenti Terziarj : ciò accadde nella‘quinta Do?
m‘enica_dopo Paſqua , che nel 122.1. ſu ‘ai zz, ’. di.
e . ‘ _Mag-‘
...1\
‘ (a) S.. Bonaventura cap. 4;
. (b) Piſano nelle ſue Conformità .
g i( e) Cronica par. x. libro a. carte 33. .
ì”
44 ’
Maggio (a) , e ogni anno in quella terra ſi ſolennità;
za una tal memoria con Meſſa cantata nella Chieſa
dei Terziarj secolari dal Sig. Arciprete pro tempore
di quella Terra , e ſolenne proceſſione colla statua‘
del S. P. , che vesti per primo Terziario de’ Poni..
tenti il B. Lucio , :che ſi vuole , che ſia dell* antica
famiglia Modellini , che ‘ancora tuttavia ivi ſuſſiste ,
e ſempre vi è uno di detta famiglia col i ome di Lu
cio , qual Proceiiìone ſi ferma nel giro , che ſaper
tutta la Terra in quel medeſimo ſito , dove il Santo
Padre predicò , e vesti il B. Lucio , ed altri Uomi
ni , e donne , nel qual luogo ſubito il Pubblico di
. ‘quella Terra vi ereſſe una Chieſa, la quale pochi
anni addietro ſu ridotta in miglior forma con cinque‘
.Altari di flucco , che in oggi è la migliore , che ivi
vi ſia .., ed ivi ſi canta dal Clero Secolare . e Regola.v
re il Salroe Sam‘ìe ‘Pater colla ſua orazione , e poſcia
proſeguiſce la Proceíſione , e va a ..terminare nella
ſuddetta Chieſa de’Penitenti Terzíarj , che vien oi;-‘
.ficiata fin dal 1666. dai Padri Conventuali . Li Ter.s
zíarj ſanno ivi le loro Congregazioni in ogni meſe'
dell’ anno , e godono il Monte Frumntario in {ok
lieve dei poverelli . _
Fermato dunque ,e acquietato tutto quel Popolo e
fiat.e nelle loro proprie Caſe , promiſe il S. Padre ,’
che ivi ſarebbe ritornato a dargli la Regola di detto
Tera' Ordine , e poi partì per le Miſſioni nelle Cit*
ea della Toſcana 5 ma ſpecialmente nella Fiorenti*
(d) Mm. Ss. autentico, che ſi conſerva nella”
Terra di Cannara .G .
na,‘
45fl
na , da euidisbrigatofi_ , parti di ritorno alla ſua cara‘
Porziuncola :, ma‘paſſando per Poggibonſi , ivi gli ſi
fece incontro Lucheſio , domandandogli la forma
dell’Abito , a cui preſcrifi‘e a voce la norma di vive
re , ed il genere del v‘estimento , ch’ è una Veste.
Cenericcia modesta , ed un cingolo nodoſo , e poi a
voce gli diede certe Formole di vivere; finchè quan
to prima aveſſe compilata la Regola del Terz’ Ordi—
ne . Ciò accadde (a) nel Meſe di Ottobre , mentre
al ſine di detto Meſe il S. P. ivi pervenne (b) . ‘
Sicchè in Carnerio nel meſe di Maggio fù vestito il
Beato Lucio dell’ Abito de’ Penitenti Terziarj dal
Serafico Santo Padre ai 16. di Maggio del razr. , e‘
nel meſe di Ottobre dello steſſo anno in Poggibonſi ,_
come ſi è già riferito , ſi fece incontro al S. Padre
Lucheſio per ſapere , com’ era la forma dell'Abito
del Terz’ Ordine : Sono dunque due Nomi tra loro
distinti , cioè Lucio in Carnerio , e ‘Lucheſio in
Poggibonſi , il primo dellaProvincia dell’Umbria, ed
il ſecondo della Provincia Toſcana , ma li moderni
dicono: Lucio , ovvero Luccheſio , e oiò è un ve
to abbaglio,mai preſo dai vetusti ſcrittori . Ritorna—
to , che fù in Porziuncola , e fermatoſi alquanto
tempo il Santo Padre , ricordevole della promeſſa
fatta ai ſuoi Fratelli , e‘ Sorelle di Carnet-io , com‘*
poſe la Regola del Terz’ Ordine , e da ſe volle pon
tarla al ſuo PrimogenitoB; Lucio , a cui nelle pro,
prie mani conſegnolla nel principio dell’ anno n.22.
e ſpeſ
L__ _è_
(a ‘) Wadd. all’ anno n.21.
(1’) M3‘ 35.41 Porziuncola y ‘
c‘‘
46 ‘‘..‘T_. .‘ ‘i` _ _ . ‘. j. ’.1 ».î
e fpefi’q a ).p0i mandava ivi il B. Fra Bernardo di
Quintavalle ,fil B, Fra Leone ſuo Compagno , ?Se.z
gretario , e ‘confeſſore , il B. Fra Egidio, e il B.‘
FraRuffino tutti Aflifiani per iiiruirequel Popolo per
la via dell’ eterna ſua ſalvezza, ed era facile , che
ſpeſſo vi andaſſero due per volta (E) , _Pm—chè‘ dalla ‘
Porziuncola è distante Carnerio tre miglia . ‘
. . Era ilB.LucioUomo principale diCarnerio ſlimato
da tutti , e perchè era più degli altridiſposto a rice
vere il feme della Divina Parola , ſubito ii ‘gettò ai
piedi del‘ S. Padre piangendo amaramente , dando
veri ſegni d’eſſere tutto di Dio; perciò meritò la
Primogenitnra del Terz’ Ordine”, appellato de’Pea
mrenti . _ . i . i . .
Siccome laPorzinneola è baſe e Pietra fondaa_
mentale_ dim‘n01’ Ordirìe de’ Minori , come fu dal
&Patrizi—”Franceſco dichiarata , e riferita daSan
Bonaventura , dal Piſano , e da tutta la, Religione(c):‘
çosì Carnerio oggi Cannata è baſe ,' e fondamento‘
. del Terz’ Ordine ,‘e per tale è stata dichiarata dal
P. S. Franceſco , e dalli ſuoi Beati Compagni, e
Îucceffivamente da tutti li vctusti Scrittori della Se
rafica Religione , che ſi è poi disteſo nelle altre Cit!,
di, e Luoghi del Mondo Cattolico ; come in Carat
teri Romani inciſi in pietraiopr‘a la Porta deliaiîhie
fa dei Terziarj _Secolari eſiſtenti nella Terra di Can
nara , così fi legge : ìn _ ….
DI
` u (Jjffl,îîx.:Ottaiirio Vefcovo ‘Aſſiſi s "
(Iv) Il medeſimo .` _. .
(c) Cronica cap. 7.
i‘ "‘i "\"
D. FRANCISCO POINITÈ‘ÌTJUM
ORDINÎS HOC ‘lN‘;OPUDO‘ .
SOEçULARlUM , PRIUSQUAM
‘ ALlBl lNSTiTUTORl SACRUM . ‘
Ho ſatto a tutti noto quanto bene ‘ſiaderivato dal
ia Sacra Porziuncola , per onore , e gloria di Dio n
ed anche per vantaggio della Cattolica_ , ed Apostoli".
ca Romana Chieſa, e finalmente per ‘beneficio di
tutte le Creature per mezzo del granſerafino in Tel’ra Franceſco di Aſſiſi . i ‘ _ ‘ .
Terminato l’ affare del Terz" ‘Ordine , com* _già
fù ſpiegato , il S. Padre per un’_ altra rivelazione da .
Dio ricevuta ſi portò al Monte Alt.ernia , ivipíù , e
replicate volte andiede ; finchè ſmalméënfç neu‘, .im
_no 1‘124. ricevè le Sacre stimmate, ‘come a tutto il
Mondo Cattolico è ben noto . ‘ ‘ ‘ _
Prima di paſſare a parlare ſopra gli altri Santuarj n
ivi eſistenti : per compimento della‘SacraPc›_rzìl-\PKCO`
_la , vi darò Signori Pellegrini , nellfldjomfl Italia‘
no il ſeguentb . ‘ ‘'
e .r. o _o lo};
’ ,questo i” 'ver tra i‘ luoghi Santi}! Santa i_Degno tenuto dejpiù grandi o‘nori ,
felice nel Cognome , :più ml Nome). . ._
Del Cognome , di cui Fano-Eric ormai
.A luce *verme , ed ebbe il compimento
Qui gli .xtngíalí del Ciel ejjoargder [Antik '
Epernotmre , e cantar Inniſoglíano . .
Tutto preflo a eader , ”gr-m Françefu s I.
o
48 .
La restauro , e quest’ appunto è una
Delle rre Chieſe , ch’ egli rz‘parò :
,Questa Chieſa ſiſoelſe , alloro/J.2 in farro
Srn‘nfe le membra ſue quel ‘Patriarca .
,Quì domò il Corpo , e ilfà ſoggetto all’ſiflíma
Dem-ro questa Chieſa Generato _
L’ Ordine de’ Minori venne , quando
”generoſo eſempio del loro ‘Padre
ufbbracciaron eli-voti i molti Figli .
,Quì Chiara Spoſa a Dio roſato 'venne
La prima *volta , e dalle pompe ſoia/ta
vifeguitar impreſe Gerù 'Povera ,
La Sacra Madre , ehe di‘? al mondo Cristo ‘
In ralguifa , quì Ii due ‘Partifece
1.’ Ordine , cioè , de’ Frati , e delle Monache .
32a) ejlz‘ntafù la ‘via larga del Mondo,
Esteſa la ‘virtù nel Cristianeſimo ,
. La Regola ampolla , e quì rínarque
La fanta ‘Povertà , prostata fifa/la
'Nel degno luogo ſuo rnrnò la Croce
Se turbato E Franceſco i” altri luoghi
O da accidia/‘o tedio mole/lato‘:
Tranquillo quì dim‘en , quì la fud‘mmre
.Rino-vata ripiglía il ſer-vor grande :
Ceſan li dahhj , eſa 'vederſi il vera .
E quì lo ,leſo ‘Patriarca ottiene
.Quanto mai chiede , e deſiando *viene (a).
Nel
(a) Sperulum ‘vita 8. Francz‘fri c. 8‘7. P. Barto‘l"
Pifan- Conformit. al. P. Lue.Wadd. all’ ann. i216.
Nel ‘primo‘ giorno di Agosto dalla Baſilica Parri::
cale incomincia la Proceſſione , e finiſce nella Sagra
antichiffima Baſilica di Porziuncola , o ſia S. Maria.
degli Angeli ,dove per antichiffima tradizione dei ve
tusti Scrittori dell’‘Ordine Minoritico , ed Oratori,
come in appreſſo ſi dirà‘ , livenera il Cuore_ del Se*
rafino in. Terra Franceſco Santo di Aſſi‘li , giunge
full" ora di Veſpero , quando appunto incomincia il
tempo della grande Indulgenza, ivi posta ad inſi
nuazíone di Grillo Gesù , da Onorio Papa III. , do—
ve intervengono , come in ſegno di vera filiazione
ve rſo la Madre li Religioſi tutti , che ſi ritrovano in
Affiſi , cioè li RR. PP. Conventuali , Riformati , q
Cappuccini .
Amati Signori Pellegrini., ſe in occaſione della ſo
lennità del S. Perdono vi troverete nella Porziunco
la , procurate di non prendere eſempio da taluni,
che ſenza punto di vera divozíone , e compostezzz
corrono , come che doveſſero guadagnare il pallio ,
come appunto fanno li barbari , ed invece di guada
gnare per ſe , e per li clefonti‘. la Santa Ind‘ulgenzz ,
ſcandalizZa‘no le anime ſemplici, e dívote. Voi _
dunque , vi prego per l’ amore , che porta‘te a Ge
sù , eaMaria di star raccolti colla mente , di far
pafli gravi , e co mposti nel portamento della vita ,
e nel cuore fate , che vi ſia il vero pentimento. .dl-I'
vostri peccati , e così facendo darete gusto , onore,
c gloria aDio ,_ guadagnerete per voi ,_ e per li de..
fonti la Santa Indulgenza , e darete in fine edifica
zione a tutti , e meriterete anche , che il P.S.Fran..
z-’ceſco vi affifla ne’ vostri biſogni nel ritornare ,fche
_ " are
‘\
io
farete alle vostre abitazioni , e nella Porzîuncola la
fcerete di voi/medeſimi il vostro buon nome d’ eſſer
veri dívoti , ed ottimi figliuoli della Santa Madre
Cattolica , ed Apostolica Romana Chieſa .
Ora ſi parlera della stanza chiamata Infermeria , do
‘ve l’ .Anima del ‘P. S. Franceſco 'volò al Ciclo in
forma di lucidi/ſima stella , e dopo la di lui Cano
nizzazione m‘ fu eretto l’ .Altare , e ſi appella
prefcntcmcnte Cappella di S. Franceſco . .
E11‘ anno 1226. ritrovandofi infermo il
P. S. Francel‘co nel Palazzo Veſcoviledi
N di Aſſiſi , ordinò ai ſuoi Compagni , che
\ lo portaſſero_ alla Porziuncola per ivi
"AM4 morire, perchè ebbe la rivelazione , che
quella era l’ ultima ſua infermità : 'Pregò li Compa
gniſuoi Religioſi di eſſer portato a S. Maria della
‘Porziuncola , accíò dove per mezzo di Maria conce
'puto ave'va lo Spirito del Signore , e della grazia ,
‘ivi ancora rompi-(ſe ligiorníſuoi per giungere al ter
mine di oflì, e paſſare all’ eterna Gloria (a). Fu
dunque portato , non nella ſua ordinaria i‘tanziola ,
dove faceva orazione , e penitenza , che orafi vede,
a eli chiama Cappella di S. Franceſco , detta delle ‘ſi Roſe , ma bensi nella stanza detta allora dell’ inſer
ameria , ove morì . Si feeeportare , dice un altro
' Scfi‘îofc › a S. Maria , dove giunto , fa collocato
" nel!‘
"-" (i) Nella Pr. Lez. del ſec. Not. nell’ Ottava di Q.
-Inncelco .
I
5-:nell’ Infermeria (a) . NqllaLeggenda dei tre Com#
Pagni trovaſi così notato; ed eſſendo giunto ‘a S.Ma_
ria ,fù collocato nellflnfermeria (b) . Vien altresì_
riferito in un altra Leggenda al foglio 379. : Si feet-.
porrare a S. Maria , e giunti , ebef‘aro ,fu collocato
nella Infermeria . (e) Quella è la ſianza , dunque*’
dove morì San Franceſco , e fatta la Canoniza
zione , fu con l’ altra stanziola cioè la Grotticella ,
come ſopra ſi diſſe delle Roſe , ridotta in Oratorio
col ſua Altare , dunque morì nell’ Infermeria , ch*
era il luogo più vicino alla S. Cappella della Por--‘
ziuncola , distante da eſſa pochi pafiì .
Nell’ avvicinarſi alla morte con gran zelo Serafi
co raccomandò ai ſuoi amati Diſcepoli la ſua diletta
Porziuncola , dicendogli r Figlíuoli miei guardare
'uz bene di non abbandonare giamai questo Santo Lua—
go : e ſe mai ne fbste cacciati flora da una parte ,
rientrare per I’ altra; Impereiocebë‘ questa'ë un Lao
go Santa , quejìaè la Caſa di Gesù Crísto , e della
Sannflima Vergine ſua Madre Maria . ,Quì è dove
I’Alrzflîmo Signor’‘ ci ha moltiplicati, allor-'bè noi.
eravamo in un picco! numero .. quì col lume della
fua Sapienza ha rzfebiarara la mente de’fuai ‘Po-oe-‘
. ri: quì col Fuoco dell’ amor ſuo ba infiammato li
nastriCuori; quìebianqae farà oli-vote preghiere,
otterrà dotti-?awd dimanilato , e t‘bí peceherafa
rà punito con più rigore . Pertanto Fígliuoli miei ab.
C z bia::
(a) Piſan. Uonſ. 32. __ (b) Speeulum 'vitae S. Francíſei ſogl. 37.
(v) P. Jacopo degli Oddi nella ſua Franceſchini‘.
fa?
biare ana gran *venerazione a'qaesto Santo Luogo , ch'
è veramente Caſa di Dioſingolarmente amata da
Gen) Cristo , e dalla Sanrífflme ſua Madre .
.Applicate'vi con allegre-12a 5 e _con _tutto il cuore
in questa Santo Luogo a lodare , cbencdire Iddio ‘Pa-.
drc , e ’l fuo Figlz‘uolo Gesù Cristo nostro Signore
nell’ unirà :lello Spirito Santo . Così/ia (a).
Ivi dettò il ſuo Testamento ripieno de’ Conſigli
Evangelici , che dava a ſuoi Figlínoli Religioſi pre#
ſenti 7 e futuri ſmo alla fine delMondo , che abbrac
ceranno la ſua Religione ,‘ e per tutti li Conventi di
eſſa ſi leggono tutti il Venerdì dell’Anno colla ſua
Santa benedizione , che diede ai preſenti , e futuri
ſuoi Figliuoli , che verranno alla Religione ſino alla
fine del Mondo , prima , che la ſua glorioſa Anima
.ſaliſſe al Cielo , _
Morto S. Franceſco la di lui anima diſceſe al Pur
gaw‘rîo , e liberò molte Anime de’ſuoi Divotí,
conforme fa ogn’ anno nel giorno della ſua Festa ai
4. di Ottobre , e colle medeſime fu veduta ſalire al
Cielo per godere quella eterna Gloria nella medeſi
ma Sedia , dalla quale fil diſcacciato Lucifero (h) .
Siccome al vivente S.‘Franceſco fi vidde la ſua
Carne olivastra, e ſqualída , appena , che volò la
di lui glorioſa Anima al Cielo in forma di lucidíſſi
ma stella , divenne bianca , e roſſeggiante , come
di Corpo‘glorioſo , nelle mani , epiedi le piaghe ,
e li chiodi ? e quelle , come freſchiſſime Roſe; ma
‘ ‘ - Y‘ ſp:
...- (a) Wadd. all’ ann. 1226. num.gr. pag.141.T0m.
\\z,a dell’ _Edizione Romana . (è) Ivi .
ſpecialmente la Piaga del petto , le mcm bra tratta?
bili, e fleffibili . Uorſe ínnumerabile il Popolo a
vedere , e baciare le piaghe , ma particolarmente il
Sig. Girolamo Nobile , c dotto Cavaliere di Aſiìſi ,
che non avendole prima creduto toccò qaal’ altro
Tommaſo con gran riverenza , divozione , e tene
rezza (a) . _ _
La mattina ſeguente poi per‘ timore , che non
foſſe rubato quel prezioſo Teſoro , stando in una
campagna , ſenza caſe , e Abitatori , com’ era al—
lora , fu portato in Affilì con gran concorſo di Po—
polo , e gran Pompa . Le turbe del minuto Popolo
in mano portavano Rami di Alberi, il Clero , e Re
ligíoſi con torce acceſe , cantando inni , e Salmi ,
che non ſembravano eflequie , ma giubili Angelici ,
ma prima di giugnere alla Chieſa di S. Giorgio paſsò
la Proceſſione‘per S. Damiano , dove Santa Chia‘ra
colle ſue. Beate Compagne stavano aſpettando il loro
Santo Padre fondatore ,e Maestro . Ivi giunta la
Proceſſione quelle Sante Vergini bagiarono le ſacre
Piaghe , e Santa Chiara non potendo levare uno de
chiodi , che flavano impreſſi , ſi contentò di bagna
re un fazzoletto nel Sangue , che ſcaturiva dalle ſue
Sacre Piaghe , e lo ripoſe in un Reliquiario ç b ) .
Amati miei Signori Pellegrini vi prego a non ca—
dere in quell’ errore , in cui già. gl’ Idioti ‘,. e ſem.-
plici per l’addietro ſono caduti in credere, che ſi
porti allora il Perdono dalla Patriarcale Baſilica di
C 3 Affi
(a) Wadd. all’ anno 1226.
(5) Mm. Ss. di Porziuncola .
S4
Aíliſi ; mentre I’ Indulgenza fu conceduta alla Por
ziuncola ad inſinuazione di Cristo Gesù nella Santa
Cappella da Onorio Papa III. , come già di ſopra a
bastanza vi fignificai fin dall’ anno 1221. , e dal P.
S. Franceſco , e dai ſette Veſcovi dell’Umbria pub
Blicata nelle Calende di Agosto del 12.23. , ma ben_
fi dai RR. PP. Convenruali ſi porta in un Reli
quiario di argento labenedizi‘one, che di proprio
Pugno ſcriſſe il P. S. Franceſco al Beato Leone ſuo
Compagno , e Segretario , _ch’era veſſato dalle ten
fazioni , ,ch’ è di questo tenore .
BENEDICA‘T TíBl DOMÌNUS , ET CUSTODIAT
‘TE , OSTENDAT FACILEM SUAM TIBI , ET
.MISEREATUR TUI, CONVERTAT VULTUM
.SUUM AD TE , ET DET TIBI PACEM . DO
MINUS BENEffiD—IC‘AT ‘TE N.
Ivi dunque mori S.Franceſco Patriarca de’ Poveri
‘Minori lí4.Ottobre 1226. , ed ivi fu lavato, e aper
10 quel Sacro Corpo ſopra la tavola , che biparríta ſi
.conſerva nîella _Sagrestia di ‘Porziuncola , e l’ altra
parte di detta tavola ſl rimíra nella Patriarcal Baſilica
‘di S. Franceſco in Aſſiſi . .
EFUVPCL‘CMIÌO ſegretamente aperto , ed estratte le
InterLora , ed il Cuore , e poi imbalſamato , come
1’ autore vetuſto atteſla con quelle parole : L’ atto
cinquanteſimo ozrawſi è : Intorno alla sepoltura del
B. .Franceſco (a) . ,Que-(lo Giacobhe lo riafflgurò , ehe
Ii Medici l’ imbalſamarono , ed unſere con aromatí .
( Gen. ultimo ) ( ed Aſa al z. del Paralipomenon. n.
x4. )
‘ (a) Bartol. Piſ. Conſ. r.
‘w'
14. ) quale feppellirono facendo un letto pieno sds*
affamati , ed ‘Uuguenri . E così q‘iel Sacro Corpo
fù portato in Aſhſi‘, ma ne.la Chieſa , allora Chia
mata di S. Gregorio , ed ora di S. Chia ra : perchè
ivi ripoſa il Corpo della Glorioſa Santa Madre Chia..
:a : mentre _ſpeſſo S. Franceſco dir ſoleva , che il
ſuo Cuore voleva , che foſſe restato ſeppolto , dove
‘ aveva gettato il Fondamento della ſua Religione , e
della Santità ‘, ma che il ſuo Corpo però foſſe ſep
polto in un luogo della Città , ma che foſſe il più.
abominevole ad imitazione di Cristo Gesù, eper—
ciò pochi anni dopo ſu fatta fabbricare la Chieſa nel
Colle , allora chiamato d’ Inferno , perchè ivi tutti
li malviventi ſi giustizíavano , e ſeppeliívano , ehe
in oggi poi ſi chiama Colle di paradiſo (così‘ la pri..
ma volta fù. chiamato da Gregorio Papa IX. )
Nel Sermone recitato in Porziuncola in occaſione
della Solennità del Perdono , che ſi conſerva nella
libreria. di S. Bartolomeo di Fuligno , così l" Autore
dice : ,Questo è quel Luogo , cbe più d’ ogni altro
Luogo del Mondo amo il Santi/fimo Padre , per cui
ordineglífu levato il Cuore dal Corpo , dopo la‘ di
lui morte , è qui ſepolto , per accennare , che quel—
lo aveva amato ‘vi'vo , lo ama ancor dopo morto (a).
Il Veſcovo di Sinigaglia , da me citato in questo
Volume alla pag. ‘Il. , nella ſua Leggenda Franc’e—
ſcana alla pag. 253. così ſcriſſe : Lafeiò im‘ il ſuo
Cuore , fvelro_ dal Corpo , efa riposto nella Cappel
la di S. F‘ Franeefeo , ove morì (b) . .
‘ C 4 Nel.
,, P. Bernardino di Fuligno Def. Gen. ann.” n‘
(b) P. Pier. Ridolfo da Toſſxgnano Min. Co ny,
Nel 1446. ad istanza dc’ ſuoi concittadini compo
ſe il Sermonario de’ Santi , polcia stampato nell’ an
no 1473. , nel Sermone dis. Franceſco , dice co
sì :‘ Nella Chieſa degli `Éngíoli ſi tro'vano ſèppolti
questi "Uomini Santzflìmi , cioè : Tierra Cammeo , le‘
quattro ‘Compagni , coi quaſi ë‘ilſuore di S. France
"ſco inſegno d’ amore a detto Luogo (a) .
Alla pag. 379. nella Leggenda di un’ altro autore
chiaramente ii legge così : Secondo , che dicono li
Frati antichi , Santo ‘Franceſco ‘valſe , che lo ſuo
Core foſſe ſeparato dalCorpo , lo quale rimaſe collo
cato in quello loco . E corìfi tiene , che lo ſuo Core
ſia reposto nella Cappella , cheſi dice dc Sauro Fran
ceſco a lato della Sacre/fin , nella qual Cappella lui
paſsò da questa ‘vita (h) .
Il dire di questo‘ìscrittore "così celebre , ſecondo
:che dicono li Frati antichi , comprova per legittima
‘la tradizione riferita dal Bartoli , e dal Piſano, qua—
li ambedue aſſeriſcono eſſere in quella Cappella, ove
morì , il cuore del Patriarca San Franceſbo .
Al foglio poi 384. meglio ſi ſpiega , replicando le
ſcguel’tí parole : Innance , .che lo /evaſſcro da Santa
Maria, ſacre.tamente [i aperſcro lo Corpo, e cac
ciarne l’ Interior-1:, Jìper conſervar meglio lo Cor—
pa , esiperchèſiadompiſſe meglio la ‘Profezia del
Padre Santo Franceſco, il quale ſempre dice'va:
,Quì-voglio i: che ſempreſhia lo mio Core , cfuro col
' lom
*L
(a) P. Leonardo d’ Udine del Sac. 0rd. dc’ Pred.
(h) P. Jacopo degli Oìdi nella ſua" Fran‘ceſchina .
locate nello .Altare della Cappella , dove lui mori?,
e cori ſt‘ rien‘e :falli Frari antichi (a) . Veramente
meglio non poteva laſciar detto di quanto ſcriſſe ,
dando ad intendere , che ſi credeva con verità , cioè
con fede umana , e beniſſimo fondata per la testimo
níanza , come già ſi diſſe del Bartoli , e Piſano ; e
ſorſe ancora avrà letta , e trovata appeſa preſſo la
detta Cappella , ove morì , qualche altra Iſcrizione
laſciata dai Frati antichi . e
In altro luogo ſi legge: In questo luogo inſegno d’
amore il Beato Franceſco ‘volle, elle dopo la fua mor
:e foſſe le’uato il di lui Cuore dal Corpo , e da Frati
antichi io medeſimo l’ ho udito dire , e ſi ajferzſce ‘,
che foſſe collocato nella Cappella del B. Franceſco ,
in cm‘ morì (b) . _
Di più così ho trovato: Inſegno di amore,eome dz‘
cono li Frati antichi , da' quali conforme bo inteſo ,
il B. Franceſco ha 'voluto , che il di lui Core ſiſepa..
raffc dal Corpo , :ſi metteſſe nel medeſimo Luogo co—
meſidice , che il di lui Core è nel!’ .Altare della
Cappella in cui morì il Beato Franceſco (c) .
Finalmente dice , e aſſeriſce z (‘In il Beato Fran—
ceſco laſciò detto , cbeſiſeppelliffe il ſuo Core nel
luogo di S. Maria di Porziuncola per dimostra”
l’ amore , che aveva a detto luogo , e cori fu fatto .
Impercioecbè aperto il Corpo del Beato Franeefco ,
prendendo z‘1Core , le Interiore le ſeppellire” nel
‘ luo
(a) P. Jacopo degli Oddi nella ſua Franceſchini _e
(b) P. Piſan. Conſ. 8.
(c) Il‘medeſimo Coni‘. 32.
o
lsuogo di S. Maria; e di poíſoggiungc : 'Preſo il Co
re , come/i dice , estrano dal Carpe-- ;'zrrfeppellirono
in S. Maria (a) .
La particolar dunque , come ſi dice , denota la fa
ma pibblica , della quale il fondamento è quel det
to li Frati antichi . Di tal ſorte ſono quelli, che
hanno cinquant’ anni di Religione . E tali in tempo
del Piſano erano q‘.1elli, che avevano parlato colli
medeſimi Compagni dſSan Franceſco . Ciò tanto è
vero , cheFra Leone morì nel 12.71. , e l’ anno
antecedente 1270.1?” Rufino , ed Egidio Capocci
tutti Affifiani , che furono preſenti alla morte di S.
Franceſco . Dall’ anno dunque 1270. ſino all’ anno ‘
132.9. , quando già_ il Piſano era nella Religione ,
ſanno per appunto anni zo. Al Piſano pertanto era ,
ed ancor a noi per mezzo ſuo eſſer deve indubita
bile questa tradizione .
_. In ultimo , parlando lo Scrittore ‘( che non porca_
mentire) del Corpo del glorioſo Patriarca Franceſco
Santo di Affiſi, così laſciò ſcritto: Si vedevano nel
le di lui membra felici li Chiodi, efu parimente tro'vara nelſuo Corpo la piaga laterale, a guiſa díſiqael—
la del piaga” lato del Salvatore (h) . Se dunque ſu
quella piaga laterale del Padre S. Franceſco ritrova—
:a eſſere a guiſa di quella dì Gesù Cristo Salvatore ,
conviene concedere , che ſiaſi veduto il Cuore del.
Santo Padre piagato , e ‘conſeguentemente estratto
‘ dal
i . (a) P. PiſamConſ. 34. .
(è) S. Bonav. nella ſua Leg. mag. cap. xv. all’ air
no 1262. ‘ _
‘ dal Corpo : e‘così aperto, ed imbalſamnto ſu porta
w in Aſſiſi, come altre volte ſi è detto , nella‘ chic—
ſa di San Giorgio . _
‘f All’ intorno poi della detta Cappella , dove morì
S.`Franceſco erano le sepolture dei Compagni , *
Diſcepoli del Santo Padre g ma nel gettare le ſonda;
menta della gran Chieſa , che ſu nell’ anno I 5‘69. ,
furono le oſſa traſportate dentro la Grotticella , e
Cappella , detta delle Roſe , le quali oſſa erano dei
Venerabili Servi di Dio , e Compagni del Santo Pa—
dre , come ſi "e ricavato dai vetuſti Scrittori dell’0r—
dine , cioè di Fra Giovanni Semplice , di Fra Giaco
mo di Lodi , che con altri quattro Compagni vidde
ro la glorioſa Anima di S. Franceſco ſalire al Cielo
a guiſa di lucidiſſxma Stella riſplendente , come il
Sole, di altri quattro Compagni, e di quelli , che
viddero volare ſopra il tetto della Porziuncola , e
ſopra la Stanza dell’ Infermeria , dove il Santo Pa
dre mori ( Le Lodale-al Tranſito della di lui ..Animó
Santiffima, che benchè nemiche delle tenebre, ſifer—
marano a cantare ”ma la tutto , facendo due Cori ,
uno ſopra il tetto della ‘Porziuncola , e l’ alzrofopra
l’ Infermeria ,‘ con inſolita melodia (a) :, di Fra Fi‘
lippo Longo, ſettimo Compagno , dichiarato dal P.
S. Eranceſco Viſitatore delle Monache , di F. Gio
Vanni di S. Costanzo del Contado di Aſſiſi ottavo
Compagno , di F.Barbaro di Aſſiſi nono Compagno;
di F. Bernardo Vigilanti di Affiſl detimo Compagno,
di F. Stefano di Aſſiſi , e di F. Stefano di Narni .i M
_ VL
(a)‘Mm. Ss. di Poi.z. F. Ottavio Vcſmdi Afiìſi.
66
vi era ſepolto anche il 'P. Agoflino di Foligno g‘rah
Servo di Dio ,.(a) che ebbe il dono delle lagrime ,
ſpirito profetico , col qiale prediſi‘c la morte di
Adriano VI. , il Papato di Clemente VII. , il ſacco
di Roma , e la Congregazione de’ PP. Capuccini ,
ſolo reliarono ſepolti , vicino alla Cappella , dove
.mori il S. Patriarca , i Ven. Servi di Dio F. Giovan
ni Bonviîì .ii Lucca , e F. Cherubino di Spoleto , la
di cui Anima ‘fi veduta l‘alire al Cielo con ſeiſantaſei
mila Anime (b) , convertite per mezzo delle ſue ſan
te prediche ; perchè quel ſito , ove ſi ritrovano non‘
ſu di alcunimgeiimenm nel cavare le fondamenta
di quel magnifico Tempio .
Nella detta Cappella íì rimíríl la Statua del P. San
'Franceſco con l’ elligie de’ ſuoi Compagni, e altri
Santi della Religione , dipinti da eccellente pennel
lo , e all’ intorho della volta li leggono le parole :
Vidi alterum .A gelum afcendenfem ab orm Soli; ba
b‘mremfigmim Dei vivi : che ſentì da una voce ce
leste il Serafico DottoreS._Bonavenxura , che furono
dette ſopra la perſona di S. Franceſco, come‘ alla
pagina 23. già chiaramente accennai .i
Nelpilastro poi della gran Cuppola , che corriſ
pondc alla Cappella , dove morì S. Franceſco vi era
una Cappellina dedicata allo Spirito Santo, ivi di
ſceſo dal Cielo , che traſportò in aria _S. Franceſco ,
e S. Chiara (d) , mentre ivi stavano deſinando con
altri
(a) Wadd. Jacobiili ann. 1523. cart.397. Min.Ss
(b) Wadd. all’ anno 1484. —‘s
(i) Il medeſimo all’ anno_xzzx.
6‘1.
tra@
altri Compagni del Santo Padre , e Compagna della
S. Madre Chiara , che accortiſi anche li Cittadini di
Aſiiſi , ad eſſi parendo , che la Sacra Porziuncola
tutta ſi abbrugiaſſe , corſero per iſmorzare il fuoco :
ma giunti , che furono , trovarono ogni coſa illeſa,
ed intatta , perchè era stato fuoco dello Spirito Sam
to , e non mai fuoco naturale (a) .
L’Altare di quella Cappella , ove morì il Padre S.
‘Franceſco , gode il privilegio quotidiano Perpetuo ,
sì per li Sacerdoti Secolari , come Regolari conceſſo
nell’ anno 1767. dalla felice ricordanza di Clemente
PapXIII. :, ed ivi giornalmente ſi rimirano tre Lama
pade acceſe .
Spiegazione della Grotticella olo-ve San Fra-ncoſce
ora-va , medirava , contempla-va li Di’vini mi. i.
flerj , eflagellava ilfuo Corpo : ora chia
mata la Cappella di S. France
ſco delle Roſe .
9" AGrotticella, che iviſi rimira fu la
S L prima volta fabbricata colle proprie
M Dig
il .
mani dal P. S. Franceſco con fango ,
terra , ſaſſi , e vimini , lontana circa
40. paſſi dalla‘Porziuncola , questa era
l’ ordinaria di lui abitazione , quando
ſi ritirava la notte a fare l’Orazione mentale , e con—
templava li Divini Mister} , e l’ acerbiſſnna Paſſione
del nostro amabiliffimo Redentore , ed ivi ſi diſcipli—
nava , facendo aſpra penitenza , piucchè a dar ri.
poſa
r
(o) Piſano Conformità ottava . _ .
\ J
z
‘a
poſo al di lui Corpo , che lo teneva in tante guife
mortificato , e martirizzato ogni volta , che ivi ſi
ritirava (a) , ma ſpecialmente quando il Demonio
picchiò alla porticina della ſuddetta Grotticella, di
cendogli così : Franceſco tu non de‘vifar tant-:peni
”NU : altrimenti ti darai la morreprima del tem
p0 , ment” eſſendo ancor gia'vane , baiprn‘ià rem
p0 da far pem‘rmza . Conoſciuta S. Franceſco eſſer
quella una vera tentazione del Demonio , gettò via
li flagelli , fi ſpogliò nudo , e ſi gettò di notte tem
po nella gran ſiepe ſpinoſa , che questa bagnata col
ſuo ſangue , produſſe roſe bianche , e roſſe , ma
ſenza lpine , questo fatto prodígioſo accadde nel dì
16. Gennajo 1223.
La gran ſiepe restò circondata da una gran luce ce
leste; egli miracoloſamente ſi ritrovò di una veste
candida vestito‘, e circondato dagli Angioli, colſe
dodici roſe bianche , ed altrettante roſſe, .e così poi
fipoſe in viaggio verſo la Porziuncola , accompa
gnato da Spiriti Celesti, e miracoloſamente dalla
ſiepe ſino alla Porziuncola venne la strada ricoperta
di ſeta , entrato in S. Cappella ripoſo le già riferite
Roſe ſopra quel Sacro Altare , e poſcia prostrato in
terra adorò Gesù , che in compagnia di Maria stava
con gran moltitudine di Angíoliz e quella volta era
la terza , che così gli comparve, e in quella occaſio
ne fu , quando aſſegnò a S. Franceſco il giorno , in
cui doveva pubblicare al Mondo la tanto celebre In
dulgenza (b) . ‘
‘ Nell’
(a) Mm. Ss. di Porz- Wadd. ann. x223. (b) Ivi .
_"Www
6Nell’ anno poi i228. dopo la Canonizazione ‘tizi _
S. Franceſco la Grotticella fu ridotta in Oratorio
fabbricato con pietre , e dura calce ; ma della lun
ghezza , larghezza , ed altezza di quella , che fece
il S. Padre , e ciò per meglio conſervarne la memo
ria , e tanere quel Santo luogo con tutta la poſſibile
Venerazip, _e : mentre in ’quella Grotticella S. Fran
ceſco ſi r rovò , quando la prima volta ſu chiamato
per parte di Gesù dagli Angioli , che lo avviſarono ,.
ch’ era aſpettato da Gesù , e Maria , e ciò ſu , co-
me già di ſopra ſu accennato nel n.21. ed in quel
tempo gli concedè l’ indulgenza , dandogli però or_
dine , che ſi portaſſe in Perugia , dove allora dimo
rava il ſuo Vicario Onorio III.
Più diffuſamente di questa Grotticella ne parla il
più volte lodato P. Salvator Vitali (a) .
Ivi furono racchiuſi cinque travicelli , che fervi
rono per fare il gran pulpito , e palco , come ſopra
ſi diſſe per pubblicarli dal Santo Patriarca Francelco,
e da’ ſette Veſcovi già riferiti l’ lndulgenz ‘della
Poiìiuncola nel giorno delle Calende d’ Agost : ma
preſentemente due ſoli ivi ſe ne rimirano , eÌendo
stati gli altri tre dai divoti Signori Paſſaggieri , Pel,
legrini portati via a pezzetti ‘, e gli altri due ſi chsto- _
diſcono , perchè ne resti almeno la memoria . '
Il Serafico Dottore S. Bonaventura mentr‘ era
Ministro Generale dell’ Ordine ſi portò alla viſita
della Porziuncola , comandò in quel tempo , che
ſopra la Grotticella, di cuiſi parla, ſi faceſſe fab
brico—
(a) Nella ſua Legg. alla pag. 2.58. n. I’. _ _
54
WWF."
bricare una Cappella , della grandezza però , ch'era
la detta Grotticella; ma ſoltanto più alta per ivi far_
vi l’ Allare , acciò poi giornalmente ſi celebraífe il
Divin Sacriſicio , come anche al dì d’ oggi ſi costu
ma , ficchè eleguitoli ſubito un tal’ ordine , fu quel
la Cappella dedicata a S. Franceſco ( detta delle Ro—
ſe ) per eſſere ivi vicino l’ orticello , dove accadde il
miracolo delle roſe prodìgioſe fiorite , come fu ſo—
pra riferito , ai 16. di Gennaio . Nella facciata di
_quell’ Altare‘ ſl vede da un buon pennello dipinto Si.
Franceſco in mezzo a’ ſuoi dodici Compagni .
In Porziuncola ſi portò ancora da Superiore Ge
nerale S. Bernardino da Siena , dove dimorò molto
tempo con altri Padri dell’ Ordine , ed ivi fece alen
ne Sante Ordinazioni per tutto 1’ Ordine (a) , e co
mandò al Ven. Servo di Dio P. Barnaba Manaffei di
Terni , che per le ſue virtù la Religione lo chiama
Beato , che fu Vicario Provinciale , e per lo ſpazio
di dodici anni Guardiano di Porziuncola , comandò
diſſi , che faceſſe fabbricare una Chieſolina, ma che
foſſe unita , e attaccata alla riferita Grotticella , e
Cappella fatta fabbricare dal Serafico Dottor S. Bo
naventura , acciò li divoti flaſfero al coperto per
udire il Divin sacrificio da celebrarſi ivi giornalmen
{e , come già ſi pratica , e perchè anche foſſe quel
Santo luogo meglio custodito . Non mancò pertan
to ìlP.Barnaba di dare ad un tal ordine pronta eſecu
zione (b) . All’ intorno di questaCappella ſi Vede da
_ un
(a) Cron. lib. I. c. 57.
(5) Wadd. Mm. Ss‘. di Porz. all’ anno 1438..
‘Î
.c‘ _ ñ ‘. - _ . w “fi.‘W i. _ñ ó*a— "T‘rî—.r- ñkw‘…W
6g `
un' ottimo pennello dipinta la storia , che già voi ‘
Signori miei cari , avefe letto ſopra la Santa indul
genza di Porziuncola , qual pittura la fece fare i' ana
no 1449. il teste citato‘P. Barnaba (a) .
Sopra la porta poi anteriore della detta Chieſoli—
na , che corrisponde alla strada romana al di fuori
vi fece collocare quella medeſima pietra , che prima
stava ſopra l’ ingreflo della riferita Grotticella (b),
allor.chè nel x218. fu ridotta in Oratorio , come ba.
stantemente fu di ſopra riferito . in detta pietra con
lettere gotiche così leggeli : Hic obbedim‘t Franci
ſca: , c’o. C/mflo ſer'vivi: pouper, constanter , aſp”—
rime , munde , leranter .
Che tradotte dir vogliono :
,Quì nbl-id) Franceſco , e ſer-0) a Cri/lo ,
'Pover. costantemente in aſpra ‘vita
Tura , ed allegra , efece un grand’ acquisto .
Sopra poi la porticina della riferita Chieſolina,
che rimira l’ orticino delle roſe , il già testè citato
P. Barnaba vi fece riporre l’inſegna di S.Bemardino
fatta di rilievo in pietra , ma con lettere gotiche ,
ch’ è : Il Sanriflîmo Nome di Gesù (c) .
Fuori della detta Chieſolina ſi oſſerva l’orticino
delle roſe , dentro cui vi è anche un cipreſſo , e
questo ſi crede costantemente , che vi era nel tempo '
che viveva il s. Padre . Attorno di detto orticino vi
erano le celle dei ſuoi Compagni , racchiuſe da una
folta iepe di ſpine , che il tutto ſerviva come per
clauſura , con un riparo anche di legnami vecchi a
quel
(4‘) Mm.Ss.diPorz. (oflvi. (qui
66
quel primo Convento di Porziuncola, e quella folta
ſiepe era appunto quella medeſima , che vidde San
Franceſco , che non potevano penetrare li demonj ,
ſe i ſuoiReligioſi non gli davano il conſenſo , allor
chè venivano tentati contro qualche religioſa virtù .
Quella ſiepe è appunto quella , per la quale il Serafi.
co Padre paſsò nudo , allorchè ſi gettò nelle ſpine
per ſuperare la tentazione (a) .
_In _quellaclauſura così fatta di legni vecchi , e di
ſiepe di ſpine , .che racchiudeva le riferite celle non
voleva S. Franceico , che alcuno vi entraſſe , a ri
ſerva però de’ ſuoi Frati , che ivi allora restavano di
famiglia , e ſolo vi entrava il Generale in tempo,
che andava ivi‘a vilitarli (b) .
Ogni anno in quell’ orticino ſi vedono le roſe
ſenza ſpine , e quelle ſi conſervano dal P‘ Sagrestano
per darle a’ Principi , e Cardinali , che ſi portano a
viſitare la Porziuncola . _
Paſſando poi alla Sacrestîa, ivi ſi rimira il vero
antico ritratto del S. Patriarca, dipinto in quella
medeſima tavola bipartíta , che di ſopra già fu rife
rita , dove fu‘lavato , e aperto il corpo di S: Fran
ceſco, in mano di cui ſi vede un libro , in cui ſi
.leggono le ſeguenti parole :
i Hio
(a) Wadd. all’ anno 122;.
(b) ivi il medeſimo .
. o;Hic Lcélus
Mlhi Vi— Fui: , 8c
venti Morienti
?I Me hic expre- l Nemo cauſe- z
E: ſſe Dileëlù ‘ tur ſet Xpo ,_. 9.
ro Me comprobat l Gloriſicetur g: ao
È`: eè cuius ſic Cui placuit o 2*
g_ Me Stigmata Dignis me è a
?a Stigms a me- Sic attolle- "ì °
;3 que Decorant . re Signis . m
Nacque S. Franceſco alli 27. Settembre n82., fu
battezzato in S. Ruſino l’ottavo giorno, che ſu ai 4.
‘ di Ottobre , imperocchè ſi aſpettava, che dalla mer.
catura ritornaſſe il Padre . Sicché , eſſendo morto
il P. S. Franceſco ai 4. di Ottobre del n26. conta
la ſua eta di anni 44. , egíorni 8. (a)
Ora ſiparla del magnifico Tempio , che in fe rac
chiude la Ba 'îlica della 'Potziuncola .
‘WL tanto celebre rinomato Tempio poi,(
M, > f come ſi diſſe , che vide in viſione, cir
é I '‘ < ca‘zóo. anni‘prima la B. Angiola di Fu
' V n 'j li no , ordinò , cheſiſaceſſe fabbrica:*M regper racchiudere quella S. Cappella ,
acciò non restaſſe più allo ſcoperto nell’ aperta cam
pagna , la glorioſa memoria di S. Pio V. comandò
dunque, che ſi cniamaſſero i migliori Architetti,
D a che
(a) Fra Ottavio Veſcovo di Aſſiſi x
Gi e t i .
che viveano nel ſuo tempo , acciò ne ſormaſſero e
.l’ idea , ed il diſegno . Ne preſero i’ impegno due
Cittadini Perugini , cioè un certo Galeazzo Aleſſi
,Architetto , e Giulio Danti , e questo era Pittore ,
.Scultore , e Architetto , terminato , che ſu (‘ a )
venne ;preſentato al ſuddetto Pontefice , a cui piac
que ; ma il Vignola però ebbe poi l’ ordine , che
foſſe perfezionato , come già fece , e allora s’ inco
mincíò a ſcavare le fondamenta , eperciò l‘ anno
ſeguente nel giorno de’ 25. di Marzo vi poſe la pri
ma pietra fondamentale Monſg. Filippo Geri di Pi
íloja , Veſcovo di Aſſiſi, e Guardiano di Porziunco
la in quel tempo era il P. Felice di Perugia Ex.Pro—
vinciale (b) .
E’ tanto ſingolare l’ architettura di detto gran
Tempio ,‘ c‘he circonda la S. Cappella della Porzion
cola , che l’ autore , che ſcriſſe ſopra il Tempio Va
ticano , aſſeriſce nella ſua opera , che l’archítcttura
della Chieſa degli Angioli nel piano della Città di
.Aſſiſi è aſſai migliore di quella del Vaticano , e più,
Signori Ingleſi , che anni addietro furono a vederla,
aſſerirono , che S. Pietro di Roma , S. Paolo di
Londra , e la Chieſa , che circonda la Porziuncola
ſono .le _tre Chieſe , che ſianoìn tutta la nostra. Eu
topa di miglior architettura . .
7 Quella Chiela, dicui ora ſi parla è lunga 504.
palmì Romani : larga 2,50. : alta 136. t, la gran cu
pola poi _è alta 345. Palmi Romani , e larga 90. .
‘ L’ an
(a) Mm. Ss. di Por:. all’ anno 1568.
(a) nel medeſimo Mm. Ss.
59
‘ L' anneſſo Convento ancor‘quello per architettu—
ra ſorpafla qualunque altro Convento dc’ Religioſi
Claustrali , ed è abbondantiſſimo d’ acqua viva, che
fece ſcaturire col ſegno della S. Croce il Serafico S.
Padre (a) circa tre miglia dalla Porziuncola distante,
che in ogni parte delle officine corre a beneficio de’
Religioſi dentro il detto Convento , e del pubblico
ancora ſulla piazza , o. ſia Campo degli Angioli .
Quest’ acqua la fece condottare dal mezzo della Co
sta di Aſſiſi , ſopra il Convento di S. Damiano il
Gran Luca di Toſcana Lorenzo dc’ Medici, e fece
anche costruire le due fonti, una di 26. cannella di
bronzo , e i’ altra di tre nell’anno 1610. , come co
sì dimostra lo Stemma Gentilizio di quell’ inſigne
benefatrore , ch’ era Paralitico , che da Firenze ſi
fece portare in Porziuncola , che appena entrato in
S. Cappella , e fatta ivi orazione , ſubito restò libe
ro dalla paraliſia (b) : onde per una tal grazia rice
vuta , non volle partire , ſe prima non vidde prin
cipiato il ſuddetto aquedotto .
Nella Cappella delle Reliquie in Corna Eeangelíí ſi
rimira in un quadro la vera effigie delia B. V. , che
fi adora dentro la Porziuncola per comodo di tutti :
mentre l’originale ſolamente ſi mostra ai ‘Signori
Cardinali , e Perſonaggi, che ſi portano a viſitarla,
ed in Comn Epzj/lal-t di detto Altare vi è un divoto
Crocifiſſo dipinto in tavola , da un certo Giunta Pi
D_ 3 ' ſano
(a) P. Salvador Vitali . Paradiſo Serafico .
(b) Fr. Ottavio Veſcovo di Affiſi . Min. Ss. di
Porziuncola .
/
o
in» (a) ricavato da quello , che parlò al P. S. Fran—
celco , dicendogli : Va Franceſca ripara la mia ca—
fa , cheflu per cadere , che ſi conſerva in S. Chiara
di Affifi , che ſer tradizione ſi vucle , che ſia fiato
adorato , e venerato da tutti , mà ſçeciaimente cal
P. S. Franceſco , e perciò ſi Iter.e anche preſente—
mente‘ in vencrazicne , e ſi ſcuopke co’ lumi acceſi,
e vi è un Fratello Religioſo , che r… ha tutta la p e—
giura di trovare le Candele ,‘ che vi ſi accendono , e
_ ne fa la Feſta ai I4. di Settembre .
hd Pilaflro della Lvſſola , che riguarda la Ma-_
donna del Santiflimo Roſario in alto ſi rimira un an
tichíſſmo Pulpito , che prima , che ſi ſabbricaſſe il
.gran mìgnifiro Tempio ſtava in Cornn Evangelíi
fuori della Sacra Porziuncola , ivi predicò più volte
il Dottor S.Bcrnardino da Siena , ma particolarmen
;e in tempo del Perdono del 1440. (à) , ed il Beato
Bernardino di Feltre in occalîone del Santo Rerd‘ono
venne a far quattro diſcorſi dall’ august: Città di Pa
rugia , dove ivi allora ſi ritrovava , e dal Pofiolo
ſopra la di lui Testa gli fa veduta una lucidillìma.
Stella in ſegno della verità , ch’ egli predicava (c) .
Nell’ altro vicino pìlaſh.o, che sta incontro al SS.
Sñcramento , vi è la memoria della Serva di Dio
Suor Diomira della nobil famiglia Bini della Città
serafica di Affiſi , Tcrziaria Franceſcana , ivi ſepol—
tal’ anno del Signore 1608. , della quale è opinio
‘ ne z
a) Mm. Ss. di Porzíuncola .
(e) Wadd. all’ anno lìzdderro .
(c) n medeſimo ai] ` anno 1486.
www.
r.
ne , anzi pubblica fama della ſuddetta Città , e dz]
la Religione , che più volte le parlaſſe Gesù Cristo
in vita , e dopo la ſua morte S. D. M. faceſſe per li
di lei meriti molte grazie z in quelDepoiito dunque
ii legge quanto ſiegue: _
D. O. M.
DlOMlRÃî DE BINIS ASSISIEN..
,_ TERTii ORDINIS s. P. F.
‘SQRORIS ANTIQUA. GEVERIS
NOBiLi‘TATE , ET
PII S SIN/E. FAMA
CELEBERRIME
QUARE VITTUTIBUS OMNIBUS
PRÌEDITA , ET‘ PLENA MERITIS.
OBIIT ANNO DOMINI
_ M. DC‘. VIII
Con magnifico apparato nella Baſilica di Porziun
cola proveniente dall’ Augusta Città di Perugia ſu`
ricevuto i’ anno 1665. ai 27. di Aprile il Sacro Cor-
po del Glorioſo‘Martire S. Maffimíno , che ſu collo
cato ſopra l’ Altare della ricca Cappella di jus_ patro
nato della Nobiliffima Famiglia Oddi di Perugia, a
cui fu donato dalla felice ricci-danza di. Aleſſandro
Vil. , che lo fece cavare dal Cimiterio di Ciriaca ,
la di cui festa ſi celebra nella quinta Domenica dopo
Paſqua : nella lapide , che dentro la detta Capperi
la ſi conſerva , ſi legge così z
D. O.. M.
CORPUS SANCTſ MASSIMINI
MARTYRl S‘ SPLENDIDE
TRANSLATUM IN SACELLUM HOC.
‘ D 4 SUUM’.
"Z .
SUUM CHRYSTO E ‘CRUCB
DLPOSLTUM SACRUM :
ODLI PLRUSINI PATRlTIſ
COMlTES AD FERLTKUM REGIS
MARTYRUM EELICISSIME
TUMULARUNT
ANN. LOM. M. LU. LXV.
Sopra l‘ Altare della gran Cappella dedicata a Sal
Pietro in Vincola li rimira una cauſa di legno ‘dorato,
dentro cui ſi conſerva il Lorpo della Glorioſa Vergi
ne , e Martire S. Giuliana , il quale fu eſh.atto per
ordine della felice ricordanza d’innocenzo Papa XI.
dal‘L‘imîterio di Ciriaca li 12. Maggio dell’ anno :di
nostra ſalute 1667. col proprio nome , e col‘ giorno
della ſua glorioſa morte , che fa ai 12.. Febbrajo , e
con un’ ampolla del di lei Sangue , benchè rotta ,
.dentro cui vi è un pezzo del ſuo Sangue medeſimo
congelato , qual Sommo Pontefice lo regalò al Sig,
Pietro Giliani di Foligno lì 4. Settembre del 1678. ,
come ſi legge nella tua autentica , e ſopra di eſſa.
cella in un cartellone di llucco dorato, così li legge :
D. O. M.
PETRO JULIANO CURAN'I'E
SALELLUM HOC
D I V E J U L I A N E
,VÌRGINIS , MARTYRISQUE
‘ ÙGNORE DITATUM FUIT
ANNO DOMINI
‘‘31‘ DG‘
.LAU—
LAUS PIRITU . i
SOPRA ;A .Sì/ICRA 'PORZΑUNCOL-A ‘_ __
.w
ü.
DALE
In miſi narra quanto/i ì dem ,
Viva MARIA,
MARIA e viva;
E viva MARſA,
0 chi la creò .
Al Tempio ſovrano
Di nostra Signora,
Di‘ giunger p‘ur’ ori
. Iddio ci graziò .
ZDa‘ quattro Romiti
Dell’ alma Sionne ,
Quai quattro colonn
Già questo ſi alzò .
Di Terra, e di salii,
Di Fango, e di Loto
Il Luogo divoto‘
Da lor ſi formò .
‘Quà poi Benedetto
Volgendo i ſuoi Paſi]
Di calce , e di ſafiì
Lo rifabbricò .
Di poco Terreno
Provvídelo ancora,
Porziuncol’ allora
Fu, che ſi noinò.
_sù qnesta una ſcala
I viva , ec.
D j Pop
e
a‘ .
Ì‘ Poggi-me nel Cielo,‘ ,
Un di ſenza velo j
Da due ſi-mirò.Salendo, e ‘i‘cenden‘do ‘ ‘f
Con ſuoni, e con canti,
Molt’Angi’o’lí Santi
Ancor s‘ ofTervò .
E’l nome, che porta .
Di Santa Maria ’
Degli Angioli pria ‘
'Da lì derivò . ’ . ‘_
D’Affiſi il gran Santo ‘ ‘
.Ancor. da Fanciullo,
m; Con. fante trallullo
_ "H PPL‘(In'eme v’ andò . '
Degli Angioli il canto
Sovente v’ udiva ,
ME Îl_[uon di lor Piv'l
" JDΑP‘ÎÙ 6’ aſcoltò .
Non mai altro laogo,_
Nell’ ampio del Mondo ,
_? Bel ‘ra rotondo
-‘ìJlî‘ſî-questo piùnamò .
Tra le altre cadenti,
CheCrzllo gli appelli,
_ .La .Santa. Cappella.
“mar Îîparò .
‘cciocchè qual Capo,
E Madre s’ onori ,
_ ‘De’ Frati Minori
"‘Qiiì 1‘ Oì'din fondò -
I
E viva , cc.
3
E viva , 4::.
E viva cc.
E viva ,cec
il viva ,‘ ec.
E viva , ec.
1
E viva, cc.
i‘: y'f_ I ‘ f
' r‘‘N_
E CC*
.. _…_ . m
1 ‘ ‘Ln questa Cappella,‘
Amato ſoggiorno ,
Di notte, e di giorno
ranceſco v’ oròh
‘In estaſi vidde
Gesù con Maria ,
Che con cortesia
Così gli parlò:
meggoini in Spoſa
quest‘alma Chieſetta
A me sì diletta‘
_ Quant’ altr’ eſſer. Può- ‘
Qui con penitenza , ‘
Con aſpri flagelli
Li ſenſi ribelli
A_‘ Dio ſoggettò :
' 'La .Vergine Chiara ‘ \
Di Cristo già Spoſa ,
E al Mondo ritroſa
. A Dio" conſacrò . 4
‘i drink la Carne
Tra ſiepe, e tra ſpine
Gettandoſi , e alfine
Satann‘o ſugò .
‘ Le Spine ſe Roſe ;‘
Ma bianche , e Vermiglio,
Di Spine non figlie .
Ch’ ogqnun veder può ,
"‘ ìPei ordifl di Cristo
Dagli Angioli intanto
Chiamato ſu _’1 Santo
i ~-~
N \
h JE viva_ , ee.
E viva , ec.
I viva, ee
E viva. ee@
i Ì
\,.
a
*Evîvneeo‘
E viva , cc.‘
D6 lo‘
*Q5 .
..,,1
In Chieſa, e v’ andò ,
ln mano le Roſe,_
Vestito di bianco,
Cogli Angioli al fianco
Allor ſi trovò .
La ſiepe ailumata
Da vago ſplendore;
Di ſeta mirò .
‘La Santa Cappella ..
La flada (oh stupore.Q L_ ‘’
E viva , _ecs
E viva; ec.
E viva, ee;
Da Cristo, e ſua Madre,
1"!‘ _
Già ſi ‘Conſacrò .
Allorchè a Franceſco
Con Vera preſenza
La Santa Indulgenza
Conceſſe , e afîegnò -
A1 Popol, che dorme ‘
Rumore rimbomba,
‘E bianca Colomba
‘Più volte girò .
Nari: col ſuo Figlio
In braccio quì vede,‘
Derrate, e con Piede
‘Immobil restò .
Il Santo Bambino}.
Al popol , che orava
ln‘effa paſſava*ex-:1" '’ . ‘. _
Suo ſguardo drizz’ò .
Poi quel benediſſç ,
Ridente , e‘ Veázoſq)_ _
b_
la_ 'Jff.u)‘ ‘”
Da Angeliche Squadre, . .
_.. l .4.
E Viva» .ec
I viva cc:
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"53:10 i ’"
‘z‘? Y“? . “_. k
"G ‘ ;i‘i _# . . . U . .
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‘. La": ‘v ‘
.o il,‘ .
"I ‘.‘f‘.!Îz
.E tue
‘*E tutto‘ amoroſo . U 77
_Ognun‘quì beò‘. ` E viva, dc)
Non lungi da queſto ‘ . .
‘D’Aſſiſi il graxv‘Santo,‘
L Il ſuo TerrenſMantO _ i ‘ ‘ —
. _ Diſciolſe, e ſpogliò‘. _ E viva ,' ec
1?. l’ alma nel Cielo‘; ‘ ‘
Quì resta il ſuo core,
_ . Aſſiſi ha‘l’ onore
‘ Del corpo , che umò - E viva, ee»
_ Da Spiagge lontane,
Da lidi remoti,
I cuori divoti
Quì __traſſe , e chiamò._ E viva, eci*
Quì s’ apre a’ Cristiani '
‘ Di Vita la Porta:
Qui ſerva di ſcorta._ _
_ Chi Cristo portò. B viva, ec._
‘A Voi quì pertanto
_,._ Sovrana‘ Regina ,
‘j S’jumilia, e s’ inchina,‘Chi‘inÎYoi confidò, i _ E viva. ec..
f In Cielo vi goda, . .'
O Vergin pietoſa,
_'1v‘ 0 Madre amoroſa ,
R‘_
I
.‘”le
._g
‘ Dolor de’ peccati
Dal Figlio impetrato
Nostr’ Alme ‘guidato
_.A chi le creò-i Evviva ec.
..a. ..FL
Chi in Terra v’amò, ‘ E `viva, ec, .
‘1 . ..
DE’ SOMM1_ PONTEFÌCÎ
Chefono fiati alla Vi/ìraalella Porrz‘uncola ;
' ricavata da un Mm‘. S5. della medeſima_ .
Nnocenzo Papa I‘II. nel 1216. partì da
.gi. Roma per andare a pacificare li Geno
g veſi , e Piſani, che crudelmente‘guer
_ * reggiavano fra loro, preſe la llrada Per
1’ Umbria per il fldeſiderio ‘, ‘che aveva
‘ . W di vedere laculla della ReligioneMino
rides da lui nuovamente‘approvata‘ nel ConcilioLa
teranenl'e , e di veder Franceſco premoflratogli da
Dio ſostentacolo del Laterano‘radente , ch’ egli ave
va ordinato _Diacono , e‘a‘costituiwr primo Ministro
Generale della ſua Religione , vilitò la Cappella del
la Sacra Porziuncola iſpoſata‘da Gesù , ‘e da Maria e.
‘ Franceſco , e a’ ſuoi Frati nell’ anno 1210. ,_ e poí
diede l’ apostolica ſua benedizione a t‘uîti li Religio
fi z eheivi {i ritrovavano‘, ſr portò poi a Perugia ,
îvi infermatoſi , ai 16. di Luglio paſsò agli eterni‘ri
poſi . Nel medeſimo giorno ‘li Cardinali dopo canta
ta la Meſſa dello Spirito Santo li ſerrarono in ‘con
eleva‘«ed elell’ero Cencio Sevelli , che ſi poſe il no
me di Onorio III. , e ai 14. di detto meſe fu ſolen
nemente coronato nella Cattedrale di S. Lorenzo di
Perugia . "‘" ‘ _ ‘ ‘ì
Dopo Pochi giorni partì da Perugia Onorio fflz, ſi
fermò per alquanto tempo a fare orazione in Santa
f‘ Cap
\
‘e’,
_ ‘ 7).‘
Cappella, finchè ſodisſepe alla ſua. divozione, e poi
pi’olëgüì_il ſuo viaggio‘ er‘Roma , ;ed ivi ‘aſſegnò a
Franceſco il Cardinale rotettore per la ſua Religio
ne con ;autorità , 'inperſona del Cardinale Ugolino,
che ſu il priino Cardinal ‘Protettore con autorità ,
mentre prima ‘non ſi aveva un‘a tal‘fac‘oltà autorevo
le :, dopo qaalc‘he tempo Papà O‘nório IIJ. ritornò a
Perugia , come giàſi è detto in questo volume, che
nel 127.1. Franceſco ſi portò in Perugia per inſinua—
"zione di Gesù Cristo per concedere i’ Indulgenza
Plenaria Perpetua‘alla Sacra Porziuncola .
Per le inſolenze dell’Imperatore Fedcrigoll. gran
perſecutore della Chieſa , parti da Roma , andiede
a Rieti e quindi nella ‘Città di Astìſi , dove nella
Chieſa di S. Giorgio viſitò il ſepolcro del P. S. Fran
ceſco , e poſcia ſi trasferì nella Porziuncola Grego
rio Papa IX. , e poi ai 16. di Luglio giorno di Do
menica del‘ 1222. nella ſuddetta Chieſa di S. Giorgio
ſolennemente canonizò Franceſco diAſſiſi, che ſce—
ſo dal Soglio fece orazione al Santo , ed alzatolì in
piedi diſſe ad alta voce alla preſenza di tutti li Com
pagni , e diſcepoli di eſſo. Santo , e al popolo innu—
merabile , che ivi era concorſo :
.Ad laudem , Ù'glariam‘ OmnípotentirDeí ‘Patrz‘: ,
ó' Filíí , à‘ Spirz‘ru: Sam?! : G/orìajîe Vírgínir Ma
via., ó* BB. ./îpostalarum 'Perri , {Pauli , ai' bono
zemflct‘leſic Roman-e , Bearzflìmum Panfem Franci—
_ſcu'n , quem Deurglarifimvir in Cali: venerantes i”
Torri: d: Conſilío Fratrum fio/{rerum Cardinalium ,
(a' ah'arum Eccleſia ?M’latorum in Catalogo Sanéi'a
”um deere-aim”: adflotandum , da* fefizi‘m , in díe
OUZ*
so ‘ - .-. ‘ ‘ _J ‘ (
oln‘tur (in‘ celebrarí . Dopo li‘ Cardinali _intoiſiiaronu
il Te Dea-n . Terminate tutte le ſacre funzioni il
Papa ſceſe dal Soglio , entrò ove stava la ‘Caſſa ‘del
detto Santo , la baciò’, ufferì doni, e coll’zijuto de*
F‘
‘\
\
Cardinali egli. steſſo levò il Sacro Corpo dalla ‘caſſa , .
.e lo mostrò a tutto il. popolo , acciò lo‘ vedeſſe”
colleSacreStimmate,e poi nella medeſima lo ripol‘e.
_Innocenzo Papa IV. ſi portò in Porzinncola per i
cqnſegrare l’ Altare , e la Cappella di eſſa Porzíun- Y
cola nel di 2. di Agosto nell’ anno 1253. , come già
:ſi accennò in questo volume a carte 29.
‘Clemente Papa IV. nel fine del meſe di‘Agosto
dell’ anno 1265. venendo da Perugia , dove fu coro'
‘ . . ‘ . \ ‘
03m a ſi portò alla viſita dl Porziuncola , e di h ſi. _
P0rtò a venerare il P. S. Franceſco , ed anche Sana _
ta Chiara , e poſcia ritornò a Perugia .
_Benedetto Papa XI. per timore de’ Franceſi , e
Golonneſi circa il fine di ‘Aprile dell’anno 1393‘
partì da Roma , paſſando per 1’ Umbria per andare a
Perugia ſi trattenne per qualche tempo in Porziun
cola , e ſoddisfatta la ſua divozione verſo Maria
Santiſſima : ſi portò poi a Perugia , dove morì ai 7.
di Laglio, e ſi ſepolto nella Chieſa di S. Domenico .
Urbano PapaVi. da Genova pcr Lucca venne nell’
Umbria , e ſi portò poi alla viſita di Porziuncola , e
poſcia in Perugia circa la ſesta di S. Michele partì , e
circa .iiece miglia lontano da quella Città cadde dal
la mula , e ſi fece molto male , che gl’ impedì di.
non poter andare più a cavallo (a) . S
tan
(a) Baronio . Mm. Ss. diPorz. all’ anno x383.
— _Mt..ñ _i . —
i’’
_ Stando in Perugia Bonifacio Papa IX. ſi fece in
(nel tempo della ſua dimora in quella Città gran tu..
multoîti’a le due iazzioui Raſpanti , e Beccarina ,’
fuggi, e ſi ritirò in Porziuncola per raccomandarſi
‘e maria Vergine , o poi lì ritirò in Aſiiſi per qualche
tempo (a) . .
Pio_ Papali. da Roma ſi portò alla viſita di Por.‘
‘ziuncoia , ed indi a Perugia , dove fu ricevuto con
ran ſell-edi letizia s ed onori da quell' Auguſta Cit
tà , di ii a pochi giorni andiede a vedere il Lago
Traſimeno , dove trovò , che vi era una gran tem._
pesta di vento , ed acqua , ma appena giunto ſi raſ*
ſerenò , e restò l’ aria tranquilla , alloggiò per al..
cuni giorni nel Convento de,‘ Frati Minori in quell'
[ſola Maggiore , e nel ritorno nuovamente ripaſsò
Per la Porziuncola , e ciò accadde l’ anno i459.
Sisto Papa IV. volle ritrovarſi nella Porziuncola in
occaſione della ſolennità dell’ indulgenza nelle (La— ì_
lende di Agosto , che in quell’ anno concorſe un aſ
follatiſſimo Popolo , e ciò ſu nell’ anno i476. ,
mentre in quell’ anno in Roma vi era la pestilenza ,
e concedè alla Porziuncola *vi'va* ‘voci: oracolo il
Privilegio di celebrare due Meſſe prima dell’A‘urora,
o altrettante dopo il mezzo giorno . .
Giulio Papa II. ſiportò in Porziuncola di li paſsò
a Perugia , e poi al Lago Traſimeno , dove ſi erat,
tenne alcuni giorni nel Convento de‘ Frati Minori ,
e ciò accadde ai i 4. di Settembre 1506.
Cle.
(a) Baronio . Min. Ss. di Porz. anno I 393.
"l
l’ anno 1535. giunſe in Porziuncola , e così fece nel
Clemente Papa VII. ſi parti da Roma per andare
a parlare in Bologna all’ Imperatore Carlo V. , ma
prima ſiportò alla viſita della Porziuncola , ivi ſi
trattenne qualche tempo per raccomandarſi alla Bea—
ta Vergine , e al P. S. Franceſco , ove egli morì , e
ciò fu nel 1532. , in qual tempo Roma fu ſaccheg
lata .g Paolo Papa III. partì da Roma ai 3. di Settembre
meſe di Giugno l’ anno 1540. , e poi partì per Pe
rugia , e allora fece dar principio alla fabbrica di
quella Fortezza , e per ſette anni continui nel me
ſe di Settembre per ſua divozione verſo la Porziun
cola ſi portava ogni anno a viſitarla , ed ivi ſi tratte- ‘
neva molti giorni nelle stanze , che allora stavano ,dove preſentemente sta il Refer‘torio ordinario de’‘Religioſi , che per molti anni furono chiamate le
stanze di Paolo Ill. , così dice il Criſpolti nella. ſua
storia di Perugia : e nel Mm. Ss. di Porziuncola :, ‘
ma nell’ anno poi 1547. diede la facoltà al P. Seba
stiano di Spello allora Guardiano di Porziuncola ,
che nel giorno di Paſqua di Riſurrezione , ex majo
rír de‘votianir Locí faceſſe dare ai Paſſaggieri , e Pel
legrini la Santa Communíone . ,
Alli Io. di Aprile 1671. 1".Eiîio Signor Cardinal
Lodovico Fernandez Protocarrero ſi vesti dell’ abito
del Terz’ Ordine in S. Cappella della Porziuncola ,
c fece anche profeſſione di oſſervare la Regola di det
to Terz’Ordine . Lo steſſo abito inſieme con lui pre
ſero ſette Nobiliſſimi Cavalieri di Spagna , cioè : ‘
Cristoforo Martinez , Domenico Gonſalez , Cristo
_ , foro
i
foro Mandrighi , Don Giovanni Romano della li‘ueng-`
te , Don Pierro Saguſia , 1‘on Antonio della Fuen—
te, Sig. Abate Andrea Oddi . Preſero tanta divo—
zione alla Santa Cappe.la , che più `volte ritornare—
no a viſitarla ; mai‘pecialmente nel 1678. l’ Emo
Sig. Cardinale ſuddetto ſu fatto Arciveſcovo di T0—
ledo , in qual tempo ivi ritornò , e ſeco ſare tutta
la facciata di argento , che ricuopre la B. Vergine ,
in cui ſi vede il di lui stemma gentiiizio , e fece a ſue
ſpeſe collocare le tre belle cancellate di ferro , che
ſono appoggiate alla ſuddetta S. Cappella , e ai pi—
lastri della gran Cuppola .
P10 Papa Vl. , che da Prelato di S. Madre Chieſa
era stato alla viſita della Sacra Porziuncola , giunto
poi a ſedere nella Cattedra di S. Pietro , che Dio
conſervi lungamente , e proiperamente regni , non .
ſolo ſi degnò confermare il privilegio di questuare
per tutto lo Stato di Santa Chieſa ai Religioſi Minori
abitanti nella Sacra Porziuncola, conceſſo dal ſuo
ſrkdeceſſore Clemente XIV. di felice ricordanza,
perchè la gran _Cuppoln di quel magnifico Tempio
minacciava ruin‘a , ilantechè il piombo antico in al
‘ cune parti era conſumato, e rotto , ma ‘di più man
dò in dono ſcudi goo. perchè ſi daiie principio alla
‘ grand’ opera , tanto più perchè nella volta di de tta
Cuppola ſi vedevano gran macchie fatte dall’acqua,
che con eſſa cadeva in Chieſa anche il calcinaccio; e
‘ di più ai 20. di Giugno del corrente anno 1780. poi
concedè adſeptennz‘um il privilegio a tutti gli Alta
rieſistenti‘nella Baſilica nelli giorni 29. go. 31. di '
Luglio , e 1. , e 2.. di Agosto per tutti li Sacerdoti
S
u .Secolari , e Regolari ; e di più ai 23‘. dello _ste
meſe , ed anno ſi degnò concedere : che tutti li R
ligioſi dello steſſo Ordine approvati dagli Ordina
per afcoltare le confeſſioni , godino il privilegio pe
tutti li tempi futuri di eſſere come Penitenzieri Apc
stolici nei giorni primo , e ſecondo di Agosto . ‘
Nota de’ Principi Secolarì , chefono
alla viſita di Porziuncola .
On Pietro Figlio di Carlo Il. Re di Napoli, Fr
tello di S. Ludovico Veſcovo, e del Re Robe
to con un nobile ſeguito , ſi portò in Porziunco
in occaſione del Santo Perdono l’ anno 1315. ‘
i Lodovico Rc d’ Ungheria portatolì in Italia pa
ſando per la Valle dell’ Umbria col ſuo nobilei‘egu
to ſi portò alla viſita della Porziuncola l’ anno 134
L’ Imperatore Sigiſmondo ſubito coronato in R1
ma ſi portò in Porziuncola con due Re , e due cent
Cavalieri , c nobilílſimo correggio (a) . Dopo
portò in Perugia , vifitò il Corpo del B. Errico i
di Dacia , e di Svezia Terziario di S. Frauceſco ,
lo riconobbe come ſuo Parente (Iv) , e ciò accade
l’ anno x433.
Lorenzo de’ Medici Granduca di Toſcana , ſi ſec
portare da Firenze in Porziuncola , ‘e giunto che
restò libero dalla paralisia , come alla pagina 61 . c
me ſu già accennato . ‘
(a) Campelli lib. 36. Min. Ss. di Porziuncola . ,
(b) Criſpolzi lstoria di Perugia lib. I. c. 16. MnSs. di Porziuncola . V ‘ l
8
Il Marcheſe di Santo Stefano Vice-Re di Napoli:
Grande di Spagna di prima claſſe ſi portò alla viſi—
L di Porziuncola nella Domenica delle Palme , ivi
ce la Confeliione , e Comunione ; e ſi trattenne
aalche giorno nel Convento, e ciò fa ai 15. di
prile dell’ anno 1696.
Il Sereniiiimo Gran-Duca di Toſcana Coſimo JII.
portò in Porziuncola, ivi ſi trattenne a fentir‘
mtare la ſera le Litanie della B. Vergine , e poſcia
1 Aſſxſi , ed indi alla Santa Caſa di Loreto , e di poi
:ce ritorno in Porziuncola la notte alloggiò incon
ento , la mattina ſece la Comunione in S. Cappel
I. , eſſendo prel‘ente il P. Ministro Generale Bona
enturadi Poerio, fodisfatta la di lui divozione, ,
eduti li Santuari; partì ſubito per la volta di Fi— .
enze , ciò accadde ai 15. Maggio 1696.
La Maestà di Giacomo III. Re della Gran‘Breta
;n_a colla .ſua Conforto , e molti lngleſi Cattolici ii
…tz a vifitire la Porziuncola , deſinò in Convento
iel nobile appartamento , e viſitati li Santuarj , tut
i poi partirono alla volta di Roma ai 25. d’ Ottobre
l‘ell’auno 172.2.. .
‘La Sereniffima Principeſſa di Guastalla ſi portò a
rilitare la Porziuncola giunſe ai g. di Ottobre la
nattina ſeguente , che correva la Festa del P. San
Franceſco ſi conſeſsò , ricevè la Santa Comunione
nella Cappella di detto Santo , ove mori , e poi le
furono mostrate le Reliquie , e Santuari , de’ quali
ne ricevè tutto il contento , poi andiede in Affiſi , e
dopo poco tempo ritornò in Porziuncola , deſinò
nel Palazzo , e poi volle l'abito ritornare in Chieſa
‘ per
86 l
per venerare Maria Santiſſima , aſſistè al Veſpro , c`
poſcia partì per la S. _Caſa di Loreto : dopo pochi‘
giorni ritornò in Porziuncola , e allora volle conn
municarſi in S. Cappella .., avanti di partire ordinò
al P. Guardiano , che faceſſe ſare il diſegno sì della
Porziuncola , che della Cappella , ove morì il Sar‘r.
to Padre , e postali in carrozza parti contentistima ,‘
e ſoddisſattiſſrma .
Terminati li già riferiti diſegni, non mancò il P.‘
Gnardiano di portarli al.a Principeſſa in Guastalla ,i
graditi , ordinò , che ſi faceſſero ricapitare al Con
vento di Porziuncola ſcudi zoo. , che ſcrvirono per ‘
pagare li riíeriti diſegni , ed il resto ſervi per la San- ‘
ta Cappella , che così era la volontà di elia Princi
peſſa . 1
Lalla Spagna giunſe in Porziuncola alli 8.‘ di Mar- l
zo del 1734. l’ Infante D. Carlo con tutto il ſuo no- `
bile accompagnamento , ed eſercito , che andava a l
farla conquiiia del Regno di Napoli, ‘oggi Re di
Spagna , viſitò la Porziuncola, ed ivi deſìnò anco
ra , e verſo le ore zo. parti con tutto 1’ eſercito a .
quella volta .
Tutte [e fuddem notizie ſono ſiate rica—vare da un
Libra Mm. Sr. di 'Porziuncola , che fi conſerva in
quella Libreria . .
Provinienti da Napoli, Roma , Loreto , e Aſſiſi
le LL. AA. RR. di Ferdinando Arciduca d’ Austria , i
Governatore Generale della Lombardia Austriaca , l
e di Donna Maria Beatrice di Modena ſua Spoſa contutta la loro nobili.stima comitiva alle ore 19. in ‘
circa nel Lunedi primo Maggio dell’ anno :780. rol
‘ ‘ tuo
37
ſuono giulivo di tutte le Campane giunſero final* \
mente nella celebre antichiffima Baſilica di Porziun
cola , o ſia Q, Maria degli Angioli , ſmontati alla
porta maggiore tutta aperta di quel magnifico Tem
pio , furono ricevuti coll’ eco di due organi , e va
r] strumenti da fiato dall’odierno M. R. P. Gíannan
tonio di Pavia Ministro Provinciale , dal P. R. Ipo
lito del Borgo S. Sepolcro Guardiano , e da tutti li
Religioſi del Convento , che facevano ala alle Loro
Altezza Reali , rimirando con istupore quel magnifi
co Tempio , e l’ affollatiffimo Popolo , ivi concor
ſo per venerar Maria Santiſſima , che stav’a‘ tutta
ſcoperta dall’ argento , che la ricuopre , ſi portato
no a vilitare il Santiſſimo , ed Auguiliflimo Sacra
mento , ed indi a viſitare la Sacra Immagine , che
fi_ venera nella Porziuncola già fabbricata nell’ anno
352. , come ſi diſſe alla pagina 9. , da Santi quattro
Eremiti venuti da Geruſalemme , che contano anni
142;}. a questa parte , tirata la tendina , restò tutta
ſcoperta , illuminata da molti ceri , e quattro gran
torce ſostenute da quattro Cherici Novizj , e da 28.
lampade di argento , che stanno dentro la Santa
Cappella , che il tutto rendeva vaga , e bella fime- ’
tria a tutto il popolo , che per meglio ammirare
una si Santa miracoloſiffima Immagine le LL. A A.
RR. ſalirono li ſcalini fino alla Predella di quel Sa
cro Altare , ed ivi mol‘trarono i ſegni più chiari dell’
Augusta loro ereditaria pietà a tutti li ſpettatori , ed
allora le furono dai preiodati Superiori fatta preſen
tarel‘ Immagine stampata in ſeta trìnata d’ oro,
Libretti , che narrano la Storia del tanto celebre
San
‘q
‘ a
Santuario , e le Roi’e prodigiof'e Lche fioríronoſen.
za ſpine n‘eIdì 16. Gennaro del ;123. , e che ogn' .
anno fioriſcono da quello l‘pineto medeſimo , in cui
. il Serafino in Terra Franceſco Santo di Affiſi ſi gettò
au'tl’o per ſuperare la tentazione del Demonio , e
tali coſe furono date alla nobile comitiva autori .
Soddísſarta , ch’ ebbero la loro ‘divozione paſſa—
‘ſono a viſitare _li Sacri Precqrdj del Santo Padre ,
ove la di lui Anima ſalì al Cielo in forma di lucídiffi
ma Stella ril‘plendente , come il Sole , e poſcia ſi
portarono alla Cappella detta delle Roſe per vedere
la Grotrîcina , ove ſi ritirava il S. Padre a far ora
alone , e penitenza , ed ivi ammirarono le Roſe ,
che già fiorivano ‘in quel riferito {pineta , che ne
reflarono molto conſolati . .
In ultimo ſi‘ portarono in Sacreflia , e poi ritor
narono anche in Chieſa per vedere le Pitture di al
cuni celebri Pittori , che ivi ſi ritrovano , termi
nato il tutto ſi portarono nell’ intimo del Conven
.to , che veduto , e ſermatiſi alquanto in Libreria ,_
e Spezieria calarono per far viaggio verſo le ore zo;
alla volta di Perugia, e di lì nella Toſcana , e da
queſta poi a Milano , restando ſoddisfattiffimí {li
aver viîitato un tanto celebre Santuario , e de’ Re
]ìgíoſi , che l’ hanno corteggiati per ogni do” .
LI FINE.