Rivista Scientifica Giuslavoristica - Cacucci Editore Sas DEI LAVORI... · Autorizzazione del...

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www.dirittodeilavori.itRivista Scientifica Giuslavoristica

Periodico di informazione giuridica

ISSN 1974-4269 il diritto dei lavori

DIRETTORE RESPONSABILE: Gaetano Veneto

VICEDIRETTORE: Tommaso Germano

COORDINATORE SCIENTIFICO: Antonio Belsito

COMITATO SCIENTIFICO: Gaetano Veneto, Fernando Fita Ortega, Vito Gallotta, Giuseppe Pellacani, Giuseppe Tucci, Ugo Villani, Tommaso Germano, Luis Enriquez Nores Torres, Sara Alcàzar Ortiz, Angel Luis de Val Tena, Nicola De Marinis, Cataldo Balducci, Giuseppe Losappio, Giovanni Mummolo, Antonella Pasculli, Francesco Fischetti, Antonio Belsito.

RESPONSABILE DI REDAZIONE: Daniela Cervellera

REDAZIONE:Mario Assennato, Maria Basile, Valerio Antonio Belsito, Clarenza Binetti, Ezio Bonanni, Fabio Cardanobile, Marilena Cortese, Silvia Ardua D’Alesio, Mario Di Corato, Domenico Di Pierro, Nicola Gasparro, Francesco Gismondi, Maria Mangiatordi, Felicia Papagni, Emanuela Sborgia, Romeo Tigre, Francesco Verdebello, Pietro Zamparese.

Autorizzazione del Tribunale di Bari n. 62/2006

Sede Comitato Scientifico: C.so Italia, 123 – Bari Sede Comitato di Redazione: Via Pasubio, 24 – Bisceglie

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Al lettore

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In quel momento non ci saranno più neppure le fotocopie.

L’editore

La redazione della rivista il diritto dei lavori - www.dirittodeilavori.it - attesta che gli articoli pubblicati sono preventivamente esaminati da almeno due componenti del comitato scientifico o del collegio dei pari, nonché dallo stesso direttore responsabile della rivista mediante anonima procedura di referaggio (Criteri per identificare la scientificità delle pubblicazioni, secondo quan-to stabilito nell’anno 2010 dal CUN – Consiglio Universitario Nazionale). Conforme a D.M. 7/6/2012 n. 76. Rivista Scientifica Giuslavorista riconosciuta dall’ANVUR.Accreditata presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” Bari.

COLLEGIO DEI PARI (Peer review)Simonetta Rubino, Fernando Antonucci, Vincenzo Pio Baldi, Mauro Brescia, Francesco Ciriolo, Umberto G. Castellano, Maria Dell’Olio, Cristina De Toni, Mario Di Corato, Maurantonio Di Gioia, Piero Di Fino, Marco Fontana, Antonio Lacerenza, Maria Antonietta La Notte Chirone, Iolanda Lanucara, Vito Lomoro, Francesco Miscioscia, Stefano Rossi, Mario Togo, Vincenzo Tritto, Serena Zitti.

Gli abstract degli articoli sono curati da Valerio A. Belsito

Spedizione in abbonamento postale (annuale 3 copie: Euro 45,00 compresa spedizione) QUESTA RIVISTA SARÀ INTERAMENTE CONSULTABILE DAL 15 MARZO 2016 SU www.csddl.it

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Anno IX n. 3 novembre 2015 ildirittodeilavori

S O M M A R I O

EDITORIALE

Luci ed ombre nel diritto del lavoro e nelle relazioni industriali 9di Gaetano VENETO

I rimborsi (pochi e miseri) ai pensionati ed il ruolo del sindacato 13di Rocco MATAROzzO

DOSSIER

Riforme del lavoro

La collaborazione a progetto per i lavoratori dei call center 21di Antonio BELSITO

I termini della notificazione dell’illecito amministrativo 27di Francesco DI BONO

La riforma degli ammortizzatori sociali alla luce dei decreti legislativi n. 22/2015 e n. 148/2015 33di Mario DI CORATO e Antonio NuNzI

Lavoro e tutele

Agenzia e procacciamento di affari alla ricerca di criteri differenziali certi e dai confini precisi 47di Francesco VERDEBELLO

Benessere lavorativo e “smart working” 59di Domenico DI PIERRO


Anno IX n. 3 novembre 2015

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RASSEGNA GIURISPRUDENZIALE

Giurisprudenza di Legittimità

Pericolosità dell’amianto e responsabilità del datore di lavoro 71di Tiziana Valeriana DE VIRGILIO

Fattispecie di mobbing ed elementi rilevanti ai fini della configurabilità della condotta lesiva 81di Maria BASILE

Infortuni sul lavoro: comportamento abnorme e concorso di colpa 89di Clarenza BINETTI

Autori 99



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Editoriale



LUCI ED OMBRE NEL DIRITTO DEL LAVORO

E NELLE RELAZIONI INDUSTRIALIdi Gaetano VENETO

L’autunno sembrava presentarsi “caldo” con l’improvvisa e, almeno in un primo mo-mento, incontenibile violenza messa in atto da molti lavoratori della Air France esacer-bati da circa 3 mila licenziamenti presentati dalla più importante azienda di trasporto aereo francese, oggi addirittura socio di maggioranza e di riferimento nel gruppo inter-nazionale a cui ha dovuto aggrapparsi l’Alitalia per salvarsi. La profonda ristrutturazione ed insieme il ridimensionamento degli organici della Compagnia, sorella maggiore di Alitalia, Air France appunto, ha dato il segno di una crisi che l’intero sistema delle re-lazioni industriali attraversa in Europa, mentre finalmente si vedono i primi segnali di una ripresa economico-produttiva che, sia pur timidamente, comincia a dare tangibili risultati anche in Italia, pur se con indici nettamente più bassi di quelli degli altri Paesi dell’Unione, perfino la Grecia.

Appare chiaro ancora il pericolo che si sta profilando di fronte all’incertezza di norme giuridiche e, al loro interno, delle necessarie buone prassi, le work rules, nella disciplina dei rapporti di lavoro in assenza di quegli equilibri passati, apparentemente travolti da momenti di tensione e violenza come quelli parigini dell’ottobre scorso. Tutta la bagarre che, anche e soprattutto in Italia, si è messa in piedi contro forme di rappresentanza, quelle sindacali che, in verità, non hanno, dal canto loro, negli ultimi anni mostrato la capacità di adeguarsi cambiando comportamenti, rivendicazioni e, soprattutto non riu-scendo a dare risposte valide o presentare proposte di fronte alla grande crisi del sistema capitalistico globale, ed in particolare nella vecchia Europa, da oltre un lustro.

Il sindacato ha perso tutti gli spazi per esercitare poteri di rappresentanza effetti-va nell’interesse degli associati e, conseguentemente, gestire e controllare momenti di tensione e di conflitto, frutto e insieme ragione della lunga crisi occupazionale, con il ristagno dell’intero mercato del lavoro, a sua volta coinvolto nel più generale processo di regressione economico produttiva e, globalmente, nella società.

Nel nostro Paese la recente approvazione degli ultimi decreti applicativi del Jobs Act

Dalla crisi alla (debole ma auspicabile) ripresa



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ha completato il quadro, definendolo progressivamente, dell’intero assetto dei rapporti individuali e collettivi, incidendo così profondamente sul sistema di relazioni industria-li.

Se è vero che la riforma ha toccato fondamentalmente, almeno per ora, solo il settore privato, è pur vero che da più parti, anche per la pesante polemica su un vero o presunto aggravamento della improduttività del lavoro pubblico (si pensi alla bagarre sull’accer-tamento delle presenze, allo scandalo dei cartellini timbrati … in mutande e alla quasi assoluta impossibilità di procedere con strumenti punitivi, come il licenziamento, così come avviene nel settore privato), è altrettanto vero che in generale, prendendo ad esempio la quasi totale cancellazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, si è con-cretizzato il vero e proprio “cambio di rotta” (il Capo del Governo direbbe … #l’Italia ha svoltato#, non certo a … sinistra, se ancora così si può scrivere). Così si rischia, proprio prendendo lo spunto da soluzioni drastiche, come l’abolizione del recesso per giusta cau-sa, di creare un sistema dove, eliminati tutti i “lacci e lacciuoli”, sostanzialmente si è formata una “terra selvaggia” dove il principio della deregulation in prospettiva tende a porre le basi per modelli organizzativi e di gestione della forza lavoro che ben poco fanno presagire nuovi assetti ancora regolati da rapporti di lavoro e relazioni sindacali che, pur se dialetticamente, si possano reggere sul dialogo.

Senza andare a realtà lontane, come nel caso di Cina o Sud Corea, esperienze queste che mirabilmente (se così può scriversi) sintetizzano pre capitalismo e post capitalismo, ambedue selvaggi, si pensi a modelli concreti espressi in aziende con assetti organiz-zativi e di gestione del personale ostentatamente quanto presuntamente avveniristici, quello di Amazon per tutti. Portate ad esempio come espressione di libero impegno dei dipendenti, per la scelta degli orari (portati al massimo, preferibilmente) di lavoro, e stavolta delle stesse modalità delle prestazioni, queste aziende sono la plastica espres-sione della più chiara e semplice applicazione del principio della totale deregulation, dell’“usa e getta” dei lavoratori, totalmente sottratti ad ogni regola, impegnati in uno sfrenato processo concorrenziale tra loro per fini di carriera e/o di massimizzazione del reddito da lavoro. Ecco il nuovo lavoro, per così dire, “super subordinato”, pur strom-bazzato con tentativi malcelati di esaltazione dello stimolo offerto ai collaboratori per l’autorealizzazione e la conquista di spazi di autonoma iniziativa, sempre in nome della massimizzazione di obiettivi da raggiungere, per l’azienda di profitti e per i dipendenti di guadagno o di carriera.

In Italia, pur se in ritardo rispetto a queste preoccupanti novità, in molte aziende si comincia a percepire la scelta di una strada simile, “hobbesiana” del terzo millennio e, pertanto, di feroce concorrenza tutt’altro che solidaristica tra direzioni del personale e dipendenti e tra tutti questi ultimi al loro interno. Tutto questo avviene da quando nel sistema delle relazioni industriali si è abbandonata una, invero eccessiva e soffo-cante, concertazione, sia nel macrosistema economico-produttivo (le relazioni governo-confederazioni sindacali o Confindustria-sindacati nazionali confederali, e ancora di ca-tegoria), sia nei microsistemi produttivi (le imprese), con una contrattaziones aziendale troppo condizionata ed eteroguidata da scelte centralistiche, con conseguenti limitati spazi concessi alla disciplina e all’equilibrio degli interessi – collettivi, di minigruppi e anche individuali – all’interno delle fabbriche o delle aziende eroganti servizi, privati e pubblici.

La traumatica inversione di rotta ha trovato la sua prima e concreta, quanto dura e vincente, espressione nel modello “Fiat-Marchionne”, che è riuscito insieme a frantu-



mare la pur ridotta unità tra le organizzazioni sindacali fino ad allora mantenuta, per le piattaforme rivendicative e le scelte di lotta da guidare, in tutte le categorie e in parti-colare in quella dei metalmeccanici, un tempo simbolo e guida per i modelli di contrat-tazione e relazioni industriali. Il tutto, mentre si metteva profondamente in crisi, anche se in buona parte meritoriamente, l’invecchiata, pur se un tempo utile, “gabbia” della concertazione che aveva raggiunto il suo acme negli Anni Novanta del secolo scorso.

Gli ultimi governi octroyés, da Monti a Letta, raggiungendo il diapason (termine usa-to pour cause) con il Giovane e Iperattivo - e forse ancor più Iperloquace - Renzi hanno fatto il resto, magari solo oggettivamente, anche se forse senza dolo, approfittando di ritardi, incertezze ed equivoci interni al movimento sindacale. L’apice si è raggiunto quando anche la prima - sul piano storico, e insieme l’ultima sul piano sistematico - bar-riera, quella almeno della consultazione sindacale necessaria, è stata abbattuta dalla scelta dell’attuale Governo espressa nella dichiarata volontà di “farsene una ragione” dell’isolamento, o scelto autonomamente dai sindacati o imposto dal Governo stesso. Quest’ultimo così poteva proseguire strade intraprese o proseguite, e ancora si propone di promulgare, leggi e connessi decreti profondamente innovanti, quando non stravol-genti, rapporti individuali e collettivi di lavoro, cancellando così ogni dialogo con le organizzazioni sindacali, anche quelle storicamente rappresentative della maggioranza più ampia dei lavoratori.

L’intero assetto delle relazioni industriali nel nostro Paese risulta così, a partire dall’estate del 2014, in magmatica evoluzione, non dando segni di assestamento defi-nitivo e, pertanto, ponendo problemi di ricostruzione sistematica, teorica e fattuale, con evidenti difficoltà di gestione del personale da parte delle aziende e di effettiva, ed altrettanto cogente, capacità di rappresentare gli interessi dei lavoratori da parte delle Organizzazioni sindacali. La tradizione contrattuale e le stesse sue regole, scritte e non, poste a base della disciplina dei conflitti, o della loro anticipazione o superamento, ap-paiono tutte sottoposte a uno stress e a una radicale modifica di cui è difficile prevedere oggi le conseguenze, con evidenti preoccupazioni per gli operatori del mondo del lavoro e, con essi, per gli studiosi di diritto del lavoro.

Le vicende degli ultimi giorni non fanno presagire certo bel tempo per questo autunno che, se “non caldo” come si è temuto subito dopo i tumulti le violenze parigine innanzi citate, tuttavia resta con un clima molto incerto, ove si pensi alle tensioni all’interno delle stesse istituzioni, tra Governo e Parlamento, ancora tra lo stesso Governo e gli altri Enti Intermedi (Regioni e Comuni, proprio alla luce di quanto sta confusamente avvenen-do in tema di legge Finanziaria, Sanità e diritti civili), infine, per restare al nostro campo, tra Governo e sindacati.

È su quest’ultimo contrasto tra Esecutivo ed Organizzazioni rappresentative dei la-voratori, e sulla capacità di queste di controllare conflitti e tensioni e di dialogare con i poteri pubblici che, ancora una volta, si deve riflettere e prendere urgentemente tutte le iniziative, ognuno per il suo ruolo e la sua responsabilità, per guardare con fiducia e di impegnarsi non solo per un rinnovato diritto del lavoro ma, più in generale, per le sorti dell’intero sistema democratico.



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Autori- in ordine alfabetico -

ABBRACCIAVENTO Giuseppe – Avvocato, Dottore di ricerca Politecnico di Bari.ALCÁZAR ORTIZ Sara - Profesora de Derecho del Trabajo y de la Seguridad Social. Departamento de Derecho de la Empresa. Area de Derecho del Trabajo y de la Segu-ridad Social. Facultad de Derecho, Universidad de Zaragoza.BASILE Maria – Avvocato.BALDUCCI Aldo - Titolare di Diritto del Lavoro, Facoltà di Giurisprudenza, Univer-sità degli Studi del Salento.BELLARDI Lauralba – Ordinario di Diritto del Lavoro, Università degli Studi di Bari.BELSITO Antonio - Avvocato giuslavorista, cassazionista e docente presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali e presso il Master di II livello sul Mobbing, Università degli Studi di Bari, Direttore del Centro Studi Diritto dei Lavori.BELSITO Valerio Antonio – Avvocato giuslavorista.BINETTI Clarenza – Avvocato giuslavorista.BONANNI Ezio – Avvocato penalista.BONGERMINO Vitalba - Avvocato.BRINDICCI Gaetano – Avvocato giuslavorista.BRUNO Roberta – Dottore di ricerca PhD, Cultore della materia di Diritto del Lavoro, Università degli Studi di Bari.CARDANOBILE Fabio - Dottore di ricerca, Avvocato, Cultore della materia di Diritto del Lavoro, Università degli Studi di Bari.CARONE Arturo - Dottorando di ricerca, Università degli Studi di Siena.CASTELLANO Umberto Antonio – Avvocato.CERVELLERA Daniela - Dottore di ricerca PhD, Avvocato penalista, Cultore della ma-teria di Diritto del Lavoro, Università degli Studi di Bari, Responsabile di redazione del Centro Studi Diritto dei Lavori, della rivista scientifica Il diritto dei lavori e delle riviste la bilancia e il lavorista.CORTESE Marilena - Avvocato penalista.COSTANTINO Nicola – Già Rettore del Politecnico di Bari.D’ABRAMO Mariangela – Avvocato.D’ALESIO Silvia Ardua - Coordinatore Amministrativo del Ministero del Lavoro D.T.L. Bari, Responsabile dell’U.O. “Relazioni Sindacali e Conflitti di Lavoro” D.T.L. Bari, Componente Commissione di Certificazione dei Contratti di Lavoro. DE MARINIS Nicola – Consigliere della S.C. di Cassazione, già Titolare di Diritto del lavoro, Facoltà di Economia, Università del Molise.DE SIMONE Antonio – Avvocato giuslavorista.DE VAL TENA Angel Luis - Profesor de Derecho del Trabajo y de la Seguridad Social. Departamento de Derecho de la Empresa. Area de Derecho del Trabajo y de la Se-guridad Social. Facultad de Derecho, Universidad de Zaragoza.

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DE VIRGILIO Tiziana Valeriana - Dottore di ricerca PhD, Avvocato.DI BIASE Incoronata Marika - Dottore di ricerca PhD, Avvocato.DI BONO Francesco - Funzionario direzione territoriale lavoro - Bari.DI CORATO Mario – Direttore regionale I.N.P.S. Bari in congedo.DI MARIA Giovanna – Cultore della materia di diritto del lavoro, Università del Molise.DI PIERRO Domenico – Avvocato, Segretario del Centro Studi Diritto dei Lavori.FARALDO CABANA Cristina – Docente di Diritto del Lavoro, Università de A Coruña - Spagna.FITA ORTEGA Fernando – Professore ordinario di diritto del lavoro, Università di Valencia - Spagna.GALLOTTA Vito – Professore ordinario di Storia Contemporanea, Università degli Stu-di di Bari.GASPARRO Nicola – Avvocato giuslavorista, Docente a contratto di diritto del lavoro.GERMANO Tommaso - Professore Titolare di Diritto del Lavoro e di Previdenza So-ciale, Università degli Studi di Bari, Direttore del Master di II livello sul Mobbing, Università degli Studi di Bari. GISMONDI Francesco - Avvocato giuslavorista, Cultore di Diritto del Lavoro (prima Cattedra Prof. Veneto) Facoltà di Giurisprudenza – Università degli Studi di Bari.GUAGLIONE Luciano - Consigliere della Corte di Appello di Bari, esperto in diritto processuale civile.LACATENA Anna Paola – Sociologa presso il Dipartimento Dipendenze Patologiche ASL/TA e Docente di Sociologia Generale presso l’Università degli Studi di Bari – Polo di Taranto.LA NOTTE CHIRONE Maria Antonietta - Magistrato del Lavoro presso il Tribunale di Trani.LAURINO Luca – Cultore della materia di Previdenza Sociale, Università degli Studi di Bari.LOSAPPIO Giuseppe – Avvocato, Professore titolare di Diritto Penale, Università de-gli Studi di Bari.MANCUSO Raffaele – Dottorando di ricerca Università “Cà Foscari” Venezia.MANGIATORDI Maria - Avvocato.MARALFA Giuseppe - Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Trani.MARRONE Laura – Assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Bari.MATTESI Elena – Dottore commercialista e revisore contabile.MITE Francesca – Avvocato, docente di Diritto del Lavoro, Università Telematica Pegaso.MISCIONE Michele – Professore ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Trieste.MUMMOLO Giovanni – Professore ordinario di impianti industriali meccanici, Poli-tecnico di Bari.NORES TORRES Luis Enrique – Professore ordinario di diritto del lavoro, Università di Valencia - Spagna.NUNZI Antonio - Funzionario regionale I.N.P.S. Bari.PAPAGNI Felicia - Avvocato.PALMIERI Annamaria – Direttore amministrativo Ministero della Giustizia.PASCULLI M. Antonella – Professore titolare di Diritto penale del Lavoro - Università degli Studi di Bari.

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COLLEGIO DEI PARI(Peer review)

Simonetta Rubino Magistrato del Lavoro Corte Appello BariFernando Antonucci Avvocato del Foro di FoggiaVincenzo Pio Baldi Magistrato del lavoro Tribunale di PesaroMauro Brescia Giurista esperto su mobbingFrancesco Ciriolo Avvocato I.N.P.S.Umberto G. Castellano Avvocato lavoristaDaniele C. Colucci Magistrato del lavoro, Tribunale di BariMaria Dell’Olio Psicologa del lavoroCristina De Toni Giudice di Pace AndriaMaurantonio Di Gioia Avvocato Foro di TraniPiero Di Fino Ispettore del lavoro BariMarco Fontana Avvocato amministrativistaAntonio Lacerenza Avvocato giuslavorista Foro di TraniMaria Antonietta La Notte Chirone Magistrato del Lavoro Tribunale di TraniIolanda Lanucara Giudice di Pace coordinatore AndriaVito Lomoro Ingegnere, dottore di ricercaFrancesco Miscioscia Avvocato I.N.A.I.L.Antonio Nunzi Funzionario regionale I.N.P.S. BariStefano Rossi Ispettore del lavoro BariMario Togo Dottore, esperto su mobbingVincenzo Tritto Dottore esperto in comunicazioni Serena Zitti Titolare Diritto del Lavoro c/o DEA - Unich

PELLACANI Giuseppe – Professore ordinario di diritto del lavoro, Università di Mo-dena e Reggio Emilia.ROMANO Raffaella - Avvocato.SBORGIA Maria Emanuela - Avvocato.TAGLIAFERRO Mario - Giurista, esperto in diritto dell’immigrazione.TIGRE Romeo – Avvocato giuslavorista.TIRABOSCHI Michele - Professore ordinario di Diritto del Lavoro Università degli Stu-di di Modena e Reggio Emilia. Direttore del Centro Studi “Marco Biagi”.TORSELLA Silvia – Avvocato.TUCCI Giuseppe – Professore ordinario di Diritto Privato, Università degli Studi di Bari.TURI Giancarlo – Segretario provinciale UIL Taranto.VENETO Gaetano – Professore di Diritto del Lavoro, Università degli Studi di Bari, Presidente e Direttore scientifico del Centro Studi Diritto dei Lavori di Bari.VERDEBELLO Francesco – Avvocato, Dottorando di ricerca.ZAMPARESE Pietro – Cultore della materia di diritto del lavoro, Università del Molise.



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Anno VIII n. 2 luglio 2014 il diritto dei lavori





il diritto dei lavori Anno VIII n. 2 luglio 2014

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Finito di stampare nel mese di novembre 2015presso l’Industria Grafica EditorialeLEONE ARTI GRAFICHE SRL - FOGGIA

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