Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire...

48

Transcript of Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire...

Page 1: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti
Page 2: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti
Page 3: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

3Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

sommarioSETTEMBRE - OTTOBRE 2014

BIMESTRALE DEDICATO AI ROTARIANI DEL DISTRETTO 2120

Anno 2014/15n. 2 // Settembre/Ottobre 2014 Autorizzazione Tribunale Bari R.S. 1512/08

Coordinatore EditorialeAlfonso [email protected]

Direttore ResponsabileLivio [email protected]

Corrispondenti di zona Fabio di Gioia RC Cerignola, Lucera, Foggia, Foggia Capitanata, Foggia Giordano

Lina Giordano RC Gargano, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Severo

Fedele Zaccara RC Melfi, Potenza, Potenza Ovest, Venosa

Donato Donnoli RC Matera, Policoro Heraclea Centenario,Senise Sinnia, Val d’Agri

Mario Fucci RC Andria Castelli Svevi, Barletta, Canosa, Trani

Paolo de Gennaro RC Bisceglie, Corato, Molfetta

Pasquale Pignataro RC Bari, Bari Castello, Bari Mediterraneo,Bari Ovest, Bari Sud

Luigi Pirro RC Acquaviva delle Fonti - Gioia del Colle,Altamura Gravina, Bari Alto Casamassima,Bitonto Terre dell’Olio

Maria Rosa Giangrande RC Monopoli, Putignano, Rutigliano Terre dell’Uva

Mauro Magliozzi RC Grottaglie, Massafra, Riva dei Tessali

Angelo Di Summa RC Ceglie Messapica Terra dei Messapi, Fasano,Martina Franca, Ostuni Valle d’Itria-Rosa Marina

Mario Criscuolo RC Brindisi, Brindisi Appia Antica, Brindisi Valesio, Francavilla FontanaAntonio Biella RC Manduria, Taranto, Taranto Magna Grecia

Gabriella Di Gennaro RC Galatina Maglie Terre d’Otranto, Gallipoli, Lecce, Lecce Sud, Nardò

Redazionepresso Segreteria DistrettualeVia Piccinni, 33 - 70122 BariTelf. 080-5234620 Fax 080-5728265

[email protected]

Impaginazione e StampaITALGRAFICA SUD srl70132 BARI Z.I. - Viale Accolti Gil, 4Tel. 080.5312955 - Fax 080.5312972www.italgraficasud.it [email protected]

Acquisizione pubblicitàFranco [email protected] Il Coordinatore e il Direttore si riservano, aloro insindacabile giudizio, la pubblicazionedel materiale che in ogni caso, dovrà ri-spettare i principi e l'etica del RI e che nonsarà restituito. Si declina ogni responsabi-lità per le opinioni espresse dagli Autori.

Il presente numero è statochiuso il 3 settembre 2014

Foto di copertinaItalgrafica Sud So

mm

ario

4 EDITORIALENoi oggi, loro domani

Alfonso Forte

6 MESSAGGIO DI SETTEMBREMessaggio del Presidente Internazionale

Gary C.K. Huang

7 LA COPERTINALo sviluppo economico e comunitario

9 LETTERA DEL GOVERNATORESettembre 2014Luigi Palombella

10 LETTERA DEL GOVERNATOREOttobre 2014

Luigi Palombella

11 REPORTAGE POLIOLa Polio e la geopolitica

Christian Michaud

13 INNER WHEELRotary - Inner Wheel

Due binari, uno stesso traguardoNietta De Ruvo Buquicchio

15 DOSSIER / 1Rotary, io ci credoSerge Gouteyron

17 Da 40 anni sono nel Rotary perché...Gianni Gasbarrini Fortuna

19 Io sono Rotariano, perché... sono Rotariano per Te!

Lorenzo D’Anisi

20 DOSSIER / 2La voce dei giovani

ROTARACT 2014-2015: Un anno di impegno e crescita

Paola Aprea

21 INTERACT 2014-2015:Un anno di impegno e crescita

Flavia Albisinni

22 Emergenza educativa: problema solo giovanileMaria Carmela Bonelli

25 Effettivo e nuove generazioniAlfonso Forte

26 DOSSIER / 3Professionalità ed eticaComunicazione ed etica

Mauro Bignami

28 Rotary e crisi economica e di valori. La maieutica rotarianaAlessandro Amendolara

29 Dovere, onore e amore per il Paese Dante Angrisani

31 L’etica nel mercato Pasquale Campobasso

32 Professionalità e Rotary Francesco Lacerenza

33 Il buon comportamento Piermaurizio Piccolo

34 In un posto qualsiasi, in un tempo qualsiasi...

Arcangelo Procopio

35 Professionalità ed etica, quanto bisogno ne abbiamo

Michele Vinci

37 SCRIVE UN NEO-ROTARIANOSiamo Rotariani, dobbiamo volare

Mauro Pedone

39 LA VOCE DEI CLUBa cura di Livio Paradiso

RC BarlettaRC BisceglieRC Brindisi

RC Ceglie Messapica Terra dei MessapiRC Foggia

RC GallipoliRC Lucera

RC Martina FrancaRC Potenza

RC Riva dei Tessali

46 LA SEGRETERIA INFORMALe visite del Governatore

Settembre - Ottobre Le prossime manifestazioni rotariane

Page 4: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

l’editorialeDI ALFONSO FORTE

Distretto 2120 - Puglia Basilicata4 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

Noi oggi, lorodomani

Alfonso Forte

“Duecentomila morti, sei milioni diprofughi: questo il ‘biglietto da visita (prov-visorio) della guerra civile in Siria... Eperché non ricordare che oggi si uccideanche in Libia, anche nel Sabel, anche inSomalia, anche in Afghanistan, anche nel-l’Africa centrale, anche a Gaza e in Israele,anche in Ucraina...”.

Così, tra l’altro, scriveva in un editorialeFranco Venturini, sul “Corsera” di qualchegiorno addietro.

Guerre, conflitti, dissidi, che hanno in-sanguinato e insanguinano, giorno dopogiorno, il pianeta...

Paesi e date che hanno segnato un per-corso di nefandezze, una sequela tragica distragi; che hanno inaugurato una svoltacopernicana nel vivere quotidiano dellagente. Grani di un rosario che si aggiungonoa quelli, numerosi e terribili, che si vannosgranando in tanti altri luoghi dell'immensobacino del mondo. Quando e chi porrà finea questa condanna che pesa, inarrestabile etremenda, sull'umanità intera?

In una situazione siffatta, che ai pessi-misti lascerebbe poche speranze di rinascita,noi Rotariani dobbiamo reagire contrastando,con tutta la forza che ci viene dalla fiducianell'uomo e nelle sue risorse, questa peri-colosa tendenza al male, al dolore, alla sof-ferenza. Il messaggio di Paul Harris, lanciatooltre 100 anni fa perché tra gli uominitrionfi l'amicizia, la solidarietà e la com-prensione, appare -oggi più che mai- vivo eattuale e, soprattutto, attuabile. Si obietterà

che un'Associazione di 1 milione e due-centomila persone poco, pochissimo, puòdi fronte ad una marea incommensurabiledi prevaricatori e di assassini. Noi ribatte-remo che se il Rotary in un secolo è riuscitoa realizzare progetti umanitari impensabili,a debellare pandemie, a portare istruzionee cibo e medicine nei più disparati miserabiliangoli della Terra, il Rotary potrà certamentefare anche altre cose meravigliose, a favoredell'umanità. Certamente non potrà, dasolo, con la sua inadeguata struttura,fermare le gesta di fanatici o annullare 'exabrupto' inimicizie razziali, conflitti di po-poli, guerre di generazioni. Ma anche unasola ondata di acqua pura, anche unapiccola cascata di limpida linfa nel grandeoceano del male, potrà portare un contributoal risveglio di coscienze, alla ricerca distrade di luce e di pace.

Un'azione siffatta dovranno, di certo,promuoverla coloro che nel Rotary hannovissuto anni di passione, di attiva parteci-pazione. Ma l'impegno più forte è quelloche aspetta l'umanità, e quindi anche iRotariani, domani e dopodomani ancora.Ecco, allora, la necessità, l'urgenza che cisi prepari -senza indugi- alla nuova intra-presa, onde evitare che ci si trovi impreparatiad essa. Ecco, allora, che l'Associazionedeve muoversi non solo continuando adaffrontare i compiti dell'oggi, ma anche -senon soprattutto- a preparare i progetti egli uomini per il domani, che sono i giovanidi oggi.

I giovani. I giovani, dunque. Ma quali?Oggi -questa è innegabile realtà- l'imper-versante società dei consumi sembra con-giurare perché le nuove generazioni sianospinte verso il più deprecabile epicureismo,verso un crescente egoismo. "E tuttavia",dichiarava in uno dei suoi ultimi illuminatidiscorsi un grande Rotariano, Padre Fe-derico Weber- "tuttavia, c'è un grannumero di giovani che portano in sé unimmenso potenziale di generosità, di dono,di coraggio, di vero bisogno di verità, diamore, di assoluto: sono alla ricerca dimodi e di luoghi dove possano guarire ocontribuire a guarire le piaghe di unasocietà malata. Essi sanno che i beni piùpreziosi sono invisibili e che la sanità inte-riore, l'amicizia, la fraternità e l'amorenon si comprano né si vendono, mentresentono tutt'intorno l'assenza di riflessionesana e di lealtà, e si chiedono perché noiabbiamo sciupato la freschezza del mondoe la bellezza della vita".

Nel riconoscere -dunque- la fortunataesistenza, nel mondo di oggi, di una grandeschiera di giovani di buona e di sanavolontà, non è difficile scoprire negli stessisoggetti una fortissima identità con la fi-losofia rotariana, con i più puri ideali con-cepiti e sentiti dal fondatore del Rotary.Da tutto quanto precede, discende chiaroil ruolo che la nostra Associazione potrà edovrà assolvere, oggi stesso e poi nel brevee nel lungo periodo, nell'opera di riscattodella società planetaria. Oggi, attraverso,

Questa volta, amici Lettori, non vi propongo uno dei miei soliti ‘Editoriali’.Stavolta l’occasione particolare, quella celebrativa dei giovani e delle Nuove Generazioni, era più pressante; essa chiedeva una speciale attenzione. E così è stato. Col numero prossimo di questa nostra Rivista tornerò a raccontarvi una delle personali - fors’anche gradite - ‘storie’. Ve lo prometto...

Page 5: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

5

l’editorialeDI ALFONSO FORTE

l'impegno rinnovato e sempre più diffusoe marcato dei Rotariani; domani dallenuove generazioni rotariane. In buona so-stanza, noi dovremo col nostro esempio,con i nostri comportamenti nella famigliae nella professione, avviare la nuova missionequi prospettata, gettando le sementi del-l'opera futura, innestando le solide radicidi un albero magico che i giovani, eredi-tandolo, dovranno curare e sviluppare eportare a frutto. Una catena meravigliosadi bene, di solidarietà, di amore che dovràcontribuire -mutatis mutandis- all'auspicatorinascimento dell'umanità.

Proiettare gli obiettivi oltre la polio-mielite, contro la fame e le malattie e pre-parare piani e progetti di pacificazione, dicostruzione di un mondo nuovo, fatto diintese, di armoniose convivenze, di operemagnifche, di lavoro e di pace.

Appare perciò necessario, indispensabileche il Rotary, dovunque esso operi, pongaun'attenzione ancora più forte ai Clubgiovanili, nel senso di andare alla ricercadei giovani che costituzionalmente, vorreidire geneticamente, siano portati a viveree ad operare lungo le linee del servizio edella condivisione e, individuatili, li avviilungo i sentieri dell'Interact e del Rotaract.Saranno costoro, in nuce, i Rotariani didomani, i genitori di famiglie sane, gli im-prenditori coerenti, i costruttori -insom-ma- di un pianeta migliore.

Nella scia di questa visione, io direiche sia importante per l'Associazione nontanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota-riani, quanto quelli di rinvigorire Club eDistretti attraverso la cooptazione di gio-vani, donne e uomini. Di Rotariani, ogginel mondo si conta una consistenza chefatica a mantenersi sui 1.220.000 Soci deidue sessi, distribuiti in 34.600 Club. Mo-desta è la presenza delle ‘Nuove GenerazioniRotariane’: gli Interactiani sono circa385.000 in 16.700 Club; meno ancora gliaderenti al Rotaract: circa 6.900 Club perpoco più di i 158.000 Soci (da “Rotary”,Italia – luglio/agosto 2014).

Nel quadro del Distretto 2120, ope-rano in atto 25 Club Rotaract e 335Soci; i Club Interact presenti nell’An-nuario del Distretto sono appena 15.Una conferma, questa, dell’attuale di-sparità di forze, nel mondo ein Italia, tra Rotary e Asso-ciazioni giovanili.

Che fare, dunque?Molto, moltissimo, a miovedere. Occorre lavorarelungo tre principalidirettrici: incre-mentare la

sensibilizzazione delle famiglie, delle scuole,della pubblica opinione, degli stessi Rotarianiverso i Club giovanili dell'Associazione;migliorare cioè l'informazione interna edesterna a favore di questi sodalizi; pro-muovere, infine, sempre più forti legamioperativi tra Rotary e Interact/Rotaract.Se, in buona sostanza, ai giovani dellenostre città e dei nostri paesi si farannocapire in maniera più adeguata gli obiettiviche l’etica e l’azione rotariane intendonoraggiungere, di certo si raccoglierannonuove opzioni e nuovi adepti. Se i ClubInteract e Rotaract si sentiranno megliosostenuti dai Rotary Club, se si vedrannocioè coinvolti nelle operazioni di solidarietàe comunque 'partnerizzati' a pieno livelloin dette azioni, il movimento giovanileavrà ulteriori motivi per svilupparsi nelnostro Distretto, in Italia e in tante altrazone del globo. L’auspicio, in definitiva,è quello che nell’ambito del Distretto2120 non solo, ma dell’Italia e nel pianetaci sia un rifiorire dell’entusiasmo tra igiovani vicini all’associazione, perché nel-l’arco del prossimo decennio i Rotaractianie gli Interactiani si moltiplichino, neiquadri di ciascun sodalizio.

Occorre, in buona sostanza, far in-tendere alla gente che i Rotaractiani e gliInteractiani sono giovani, sono ragazzicomuni, pari agli altri; sono persone vive,attive, allegre e, nello stesso momento,pensose del proprio e dell’altrui domani,che si sforzano di portare il loro piccolo-grande contributo nel tentativo di mi-gliorare le ‘magnifiche sorti e progressive’della comunità.

“Non siate gregge, perdio - scrivevaOriana Fallaci in un suo celebre libro -;non riparatevi sotto l’ombrello delle colpealtrui, lottate, ragionate col vostro cervello;ricordate che ciascuno di voi è qualcuno,individuo prezioso responsabile artefice dise stesso; difendetelo il vostro ‘io’, nocciolodi libertà; la libertà è un dovere, primache un diritto è un dovere.”

E Umberto Veronesi aggiunge: “Libertàe solidarietà: in questi valori c’è tutto ilcomportamento dell’uomo morale”.

Muoviamoci, perciò, all’insegna diquesti ammonimenti: interpreteremo cosìal meglio gli auspici espressi dal nuovoPresidente Internazionale Gary C. K.Huang e dall’amico Governatore LuigiPalombella, accendendo su di noi lafiamma del Rotary; ma celebreremo purenel modo migliore l’esaltazione dei con-solidati valori dell'Associazione e, so-prattutto, contribuiremo a preparare nellamaniera più giusta e più concreta il futurodei giovani del mondo, alimentando spe-ranze di luce, certezze di progresso.

Consentitemi, amici, che chiuda pro-ponendovi di assaggiare due altre som-messe sorsate di saggezza.

Un filosofo cinese: “Non mi preoccupodi avanzare lentamente; ho soltanto pauradi fermarmi”. Andiamo, dunque, avanti;sicuri e convinti di una missione giustae buona.

E poi, poi ancora: operiamo, ma pro-viamo a far sapere meglio al mondo quelloche realizziamo a favore della comunità.Non aveva torto il past P.I. Kalyan Ba-nerjee, quando qualche tempo fa affermava:“Abbiamo saputo fare tante buone coseper l’umanità ma non ancora le abbiamosaputo adeguatamente raccontare alla so-cietà”.

Favoriremo la migliore conoscenza dinoi sul pianeta e, di con-seguenza, faciliteremonuove adesioni e con-sensi, soprattutto daparte dei giovani, co-struttori del comunefuturo. n

ROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 Distretto 2120 - Puglia Basilicata

Page 6: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

messaggio di settembrePRESIDENTE INTERNAZIONALE

Distretto 2120 - Puglia Basilicata6 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

Uno dei grandi privilegi della presidenza del Rotary International è averel'opportunità di visitare tante parti del mondo rotariano. Di solito viaggio perpartecipare ad eventi Rotary, nei club, a congressi e istituti, incoraggiando iRotariani nel loro impegno. Ma in qualità di presidente, sono responsabile ditutti i rami della famiglia Rotary, e ciò significa che è mio privilegio sostenereanche l'azione delle nuove generazioni, i nostri Rotaractiani, Interactiani, stu-denti dello Scambio giovani e partecipanti RYLA.

Rimango davvero impressionato e ispirato dalle opere realizzate dai Rota-riani. E questo succede anche con i progetti svolti dalle nuove generazioni, ea volte sono anche sorpreso dai progetti stessi. Non parlo della qualità dei pro-getti, perché conosco la creatività che hanno i giovani. Io spesso guardo quelloche fanno e non penso semplicemente che si tratti di un "ottimo lavoro" maspesso dico che si tratta di una "ottima idea"! Perché ogni nuova generazioneguarda il mondo in modo unico, ed ogni singolo individuo ha un punto divista diverso. Quando dobbiamo affrontare gli stessi problemi, noi troviamosoluzioni diverse. E nel Rotary, queste differenze (culturali, linguistiche e dietà) sono il nostro punto di forza.

Nel Rotary, noi consideriamo i progetti con prospettive di lungo respiro.Noi aspiriamo a servire per fare la differenza il più a lungo possibile, con ri-sultati che continueranno ad esistere anche al termine della nostra partecipa-zione. Le nostre nuove generazioni, secondo me, condividono questo puntodi vista, e lo applicano a livello globale, concentrandosi su problemi dell'am-biente in modi nuovi e innovativi. Quando sono diventato Rotariano, i pro-blemi ecologici non erano nel nostro radar. Per i giovani d'oggi, queste sonoproblematiche centrali. Le prospettive dei giovani sono valide per un'organiz-zazione di servizio come il Rotary, e dovremmo tutti fare in modo di incorag-giare e sostenere il contributo delle nuove leve. Così come loro imparano danoi, noi dovremmo imparare da loro.

I giovani che fanno parte di Rotaract e Interact, i partecipanti al programmaScambio giovani e RYLA sono i futuri Rotariani. Quando diamo loro il nostrosupporto, stiamo sostenendo anche il futuro dell'intera organizzazione, stiamoaiutando a formare uomini e donne che in futuro diventeranno presidenti diclub, governatori, Consiglieri RI e Presidenti del Rotary.

Messaggiodel Presidente Internazionale

Gary C.K. Huang

Page 7: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

7Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

le copertine di “Rotary 2120” - visione futuraSETTEMBRE - OTTOBRE 2014

La copertina di questo secondo numerodella rivista distrettuale è dedicata allosviluppo economico e comunitario, untema di particolare rilevanza in un mo-mento di crisi come questo e che abbisogna,proprio per questo motivo, di una seriedi riflessioni che chiariscano i significatiessenziali e il ruolo che il Rotary e irotariani sono chiamati a svolgere.Nella letteratura specializzata si usano

due parole per significare il “progressoeconomico”: sviluppo e crescita. Benchétalora i due termini vengano usati in ma-niera intercambiabile, con crescita si tendenormalmente ad indicare gli aspetti quan-titativi legati alla dinamica del redditonazionale e delle sue componenti; lo svi-luppo invece è un concetto più generaleche rinvia agli aspetti istituzionali e dicultura economica che spesso accompa-gnano e talvolta dettano la direzione allacrescita del reddito. Ma a ben rifletterenessuno dei due termini contiene un rife-rimento preciso al fine che crescita e svi-luppo perseguono o dovrebbero perse-guire. Non si tiene conto infatti che crescitae sviluppo sono mezzi che si strutturano

in modo diverso in relazione a fini diversi.Si può anche rilevare che in questi ultimitempi i mezzi sono stati talmente assolu-tizzati da trasformarsi in fini con i risultatiche sono sotto gli occhi di tutti e che pur-troppo hanno inciso in maniera negativasulla vita di tante persone. Per fare unesempio, si pensi al fatto che negli ultimianni si è registrata una fortissima accele-razione di ricchezza sempre più finanziariaper cui l’economia produce ricchezzasganciata dai processi produttivi e la fi-nanza si sviluppa per fare finanza.È chiaro che a monte di questa situazione

vi è l’assunto antropologico dell’HOMOOECONOMICUS, nel ritenere cioè che loscopo di tutte le transazioni inter-individualisia quello di ottimizzare l’utilità individuale(è l’individualismo esasperato all’originedi questa situazione di crisi). Per completarela descrizione di questo modello di sviluppoe di crescita si rileva che tale modello haprodotto, come conseguenza, l’effetto “tric-kle down” o dello “sgocciolamento”, dettoin termini più semplici il sistema del “co-lapasta” e dei “maccheroni” nel senso chela pasta va a chi detiene il potere e l’acqua

Lo sviluppo economico

e comunitario

Page 8: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

le copertine di “Rotary 2120” - visione futuraSETTEMBRE - OTTOBRE 2014

Distretto 2120 - Puglia Basilicata8 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

di cottura va alla povera gente. Sonoaumentate infatti le disuguaglianze equindi la povertà.Si impone pertanto un cambia-

mento di rotta, che è essenzialmenteun cambiamento antropologico, ri-portando la persona umana al centrodello sviluppo nel senso che lo svi-luppo della persona, di ogni persona,è il paradigma che consente di fina-lizzare l’economia alla crescita del-l’uomo anzi alla crescita di ogni uomoe quindi del bene comune. Assu-mendo questa prospettiva, possiamo,con le parole di A. Sen, ridefinire losviluppo come “libertà”, come unprocesso di espansione delle poten-zialità umane o, come ci proponesempre Sen, delle “capabilities” edella “felicità economicamente so-stenibile”. È in realtà una lezione che viene

da lontano, si pensi agli economistidel Settecento sia di scuola milanesesia di scuola napoletana, uno pertutti l’abate A. Genovesi titolare dellaprima cattedra di economia politica

intesa come “scienza della felicità”.Quindi un cambio di rotta a tre-

centosessanta gradi che ci consentedi comprendere il significato autenticodell’espressione “sviluppo economicoe comunitario” dove lo sviluppo eco-nomico, finalizzato alla crescita dellepersone, si pone al servizio dello svi-luppo della comunità, intesa que-st’ultima come insieme di personeunite da un sottofondo comune divalori e di principi. Non poteva essere diversamente

se si tiene conto dell’essenza stessadel Rotary. Allora si tratta di lavorareinsieme per favorire la transizionedal welfare state a un welfare civile,che non implica l’abbandono dellatutela dei diritti che costituisconol’eredità positiva del nostro stato so-ciale, ma richiede un ruolo accresciutodella società civile e quindi un modonuovo di fare economia che mettein moto la responsabilità della societàcivile nelle sue diverse espressioni(persone, famiglie, associazioni, im-prese, volontariato, ecc…), coniu-

gando la solidarietà con la sussidia-rietà. In questa prospettiva si muovono

molti progetti dei club rotariani, adesempio il progetto del club di BariCastello mirato alla creazione di unlaboratorio pilota per la produzionedi taralli artigianali. Il progetto si se-gnala per il coinvolgimento certa-mente del club ma anche di associa-zioni operanti sul territorio ma anchee soprattutto per la sua finalizzazionea promuovere il lavoro giovanile.Sono sicuro che progetti con queste

caratteristiche sono già operanti sulterritorio distrettuale a testimonianzache i club si stanno caratterizzandosempre più come “costruttori di benecomune”. Non mi resta allora checongratularmi con quanti stanno ope-rando in questa direzione e stimolarel’agire degli altri club. Auguro a tutti buon lavoro. n

Un nome nuovo che significa connessione, futuro, impegno continuo nell’innovare la posta. Struttura e assetto societario restano invariati ma attraverso il nuovo nome esprimeremo ancora meglio la volontà di partnership e di e�cienza perseguita negli anni. Salutiamo quindi TNT Poste diamo il benvenuto a Nexive.www.nexive.it

Da oggi TNT Post diventa Nexive.

Partner Nexive: Post & ServiceVia San Giorgio Martire 2/D – 70124 Bari Tel. 0805796676 – Fax 0802145211 email: [email protected]

Page 9: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

Carissime amiche rotariane,carissimi amici rotariani,il tema, riservato dal calendario rotariano al mese di settembre, è di fonda-

mentale importanza per la vita della nostra Associazione; riguarda infatti lenuove generazioni e le attività giovanili. Ora l’attenzione ai giovani e allerelative problematiche è sempre stata e continua ad essere cura primaria delRotary International e quindi di ogni club rotariano. Tale attenzione si è tradottainizialmente nella creazione di programmi specifici per i giovani, quali l’Interact,il Rotaract, il Ryla e lo Scambio giovani, che si sono rivelati molto attrattivi perlo sviluppo di attività e di iniziative cui hanno dato luogo; si pensi, ad esempio,alla crescente diffusione del Rotaract specialmente in Italia e alla valenzaformativa del Ryla che ha assunto sempre più la forma di un “master breve”mirato a favorire la crescita di nuovi leader.Negli ultimi anni, visto il successo delle attività promosse dai giovani, il

Consiglio di Legislazione nel 2010 ha dato luogo alla creazione di una quintavia di azione dedicata alle Nuove Generazioni, riconoscendo di fatto la fonda-mentale validità di quanto i giovani del Rotary hanno saputo fare e di quantopotranno ancora fare. L’istituzione della quinta via d’azione comporta che ogniclub dedichi particolare attenzione ai giovani non solo favorendo e curando lanascita al proprio interno di club Interact e Rotaract ma anche seguendo davicino e sostenendo l’azione e l’attività di questi gruppi giovanili, non abban-donandoli a se stessi ma animandoli e coinvolgendoli nella vita del clubrotariano in modo che i giovani percepiscano di far parte di una stessa famiglia,la famiglia rotariana. Questo potrà facilitare la transizione nei club Rotary.Quindi non lasciamo i giovani in un “recinto dorato” ma invitiamoli a

vivere anche la vita dei club Rotary tenendo conto del fatto che interactiani erotaractiani, se coinvolti e impegnati nel giusto modo, possono apportare unnotevole contributo alla vita di ogni club rotariano in termini di fantasia e dicreatività.Suggerisco pertanto ai presidenti di curare con particolare attenzione i club

Interact e Rotaract già presenti sul territorio del proprio club informandosi con-tinuamente su quanto stanno programmando e attuando, fornendo loro sugge-rimenti e consigli, incoraggiandoli senza mai mortificarli (se i giovani vengonomortificati difficilmente entreranno in relazione positiva con gli adulti). Masuggerisco anche, laddove non esistono club Interact e Rotaract, di porre in attoogni misura perché possa sorgere un club giovanile, coinvolgendo ogni rotarianoe/o individuando un gruppo di rotariani particolarmente idoneo a seguire igiovani, penso in modo particolare a rotariani che operano nella scuola, docentie dirigenti, ma anche a rotariani che hanno figli che possono costituire il primonucleo di un club giovanile.Non abbandoniamo i giovani a se stessi né facciamoli oggetto di una vuota

retorica ma guardiamo a loro come futuro del Rotary e speriamo…Vi voglio bene e vi saluto con ACCENDI LA LUCE del ROTARY

Luigi Palombella

9Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

la lettera del governatoreSETTEMBRE 2014

Settembre

Page 10: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

la lettera del governatore OTTOBRE 2014

Distretto 2120 - Puglia Basilicata10 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

Carissime amiche rotariane,carissimi amici rotariani,l’azione professionale, cui è dedicato il mese di ottobre, costituisce la

nota distintiva dell’agire rotariano in quanto il Rotary fonda la sua azione afavore dell’umanità e quindi le sue attività di servizio proprio sul contributoprofessionale dei rotariani.Senza questa premessa non si capirebbe un valore fondamentale del

Rotary, quello della diversità e quindi l’importanza delle classifiche, checonsentono al Rotary di avere a disposizione un immenso serbatoio dirisorse professionali sulle quali poter contare per la realizzazione dei propriprogetti di servizio e per il conseguimento dei propri scopi. Il valore delladiversità rende originale il club fondato da Paul Harris rispetto ai clubinglesi di fine Settecento che accoglievano persone che esercitavano la stessaprofessione e che trattavano esclusivamente problemi legati all’eserciziodella professione. Collocata in questa prospettiva, la felice intuizione diPaul Harris fa del nostro “padre fondatore” un grande innovatore.L’azione professione è quindi cardine dell’agire rotariano e richiede che

coloro che sono cooptati nei club siano i “migliori elementi” nella comunità.Viene così a delinearsi il concetto di “eccellenza rotariana” che è un mix dieccellenza professionale e di eccellenza etica in modo da perseguire il benedell’umanità.É questo il senso del motto “servire al di sopra di ogni interesse personale”.

Il Rotary pertanto non può essere usato per “fare affari” perché in questocaso verrebbe meno l’essenza stessa della nostra Associazione. L’invito pertanto che rivolgo non solo ai presidenti ma a tutti i rotariani

del distretto è quello di essere particolarmente vigili nel rispetto di questadimensione fondamentale. La “rotellina”, come la chiamava il compiantoPasquale Satalino, non può diventare un paravento per contrabbandare ini-ziative che perseguono interessi personali. Quando si creano certe situazionichi perde è il Rotary, la cui immagine pubblica esce certamente malconciamentre quando i rotariani, insieme, pongono la loro azione professionale alservizio della comunità e quindi del bene comune, l’idea e l’immagine delRotary ne escono rafforzate.L’invito pertanto che rivolgo a tutti noi rotariani non può che essere

quello di sottoporre i nostri comportamenti alla prova delle quattro doman-de…, è il modo migliore per comprendere se siamo sulla “retta via”.Vi voglio bene e vi saluto con ACCENDI LA LUCE del ROTARY

OttobreLuigi Palombella

Page 11: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

La maggioranza dei casi nei trepaesi endemici è registrata in Paki-stan con 108 su 121; la Nigeria, con5 casi contro 43 alla stessa data del2013, risulta in nettissimo progresso.Équesta, forse, una delle conseguenzedel recente improvviso cambiamentodei responsabili religiosi musulmani,che si stanno impegnando a pro-muovere la vaccinazione.Nei paesi non endemici la flessione

è significativa: 18 casi contro i 110alla stessa epoca dell’anno passato,ma essi dimostrano che il rischio ditrasmissione rimane significativo eallarmante, in particolare per quantoriguarda Camerun e Guinea equato-riale. E’ questo rischio della propa-

gazione internazionale del virus-polio selvaggio che ha giustificatol’urgenza della salute pubblica diportata internazionale lanciata il 5maggio 2014 dal Direttore generaledell’OMS, la Dr.ssa Margherita Chan,allo scopo di difendere i risultati rag-giunti.L’iniziativa dell’OMS aveva per

obiettivo quello di mettere i paesiinteressati in faccia alle proprie re-sponsabilità e di sensibilizzare la co-munità internazionale. Le conseguen-za di tale azione sono numerose,come:- la moltiplicazione delle campagnedi vaccinazione nelle zone a rischioed in quelle dove la trasmissione

del virus è possibile;- la sorveglianza alle frontiere alloscopo di impedire l’ “uscita” maanche l’ “entrata” del virus;

- la decisione di numerosi paesi diaumentare il proprio aiuto finan-ziario a favore dell’eradicazionedella polio;Così, al momento della 67.ma As-

semblea mondiale della Salute, te-nutasi a fine maggio:- i paesi trasmettitori del virus dellapolio, il Pakistan e il Camerunhanno reso note le misure adottateper mettere in opera le raccoman-dazioni di cui sopra. Pertanto, Pa-kistan e Camerun obbligano tuttii viaggiatori, e non solamente i

La Polio e la geopolitica

Christian MichaudPDG 2004-2005Coordinatore End Polio Now Zone France et Maghreb

11Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

reportage polio END POLIO NOW

Al 13 agosto 2014, la situazione era la seguente: NUMERO CASI AL 13 AGOSTO 2014 ALLA STESSA DATA 2013 TOTALE 2013TOTALE 139 181 416PAESI ENDEMICI 121 71 160 PAESI NON ENDEMICI 18 110 256

Page 12: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

reportage polio END POLIO NOW

Distretto 2120 - Puglia Basilicata12 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

bambini, ad essere vaccinati primadi lasciare il paese.

- i paesi esenti da poliomielite hannosottolineato la necessità di restarevigili e di mantenere una forteimmunità.La carta geografica qui accanto

riportata precisa le aree-serbatoiodi virus selvaggio nei tre paesi en-demici: Pakistan,Afghanistan e Ni-geria. In quei tre paesi (in rosa) lezone infette sono specificamente in-dicate (in rosso). Le zone di ‘infiammata’ e di tra-

smissione appaiono in colore arancia.Questo rischio di trasmissione del

virus attraverso facili spostamentinel mondo è una realtà illustrata daun suo avvistamento in Brasile! Il 18giugno 2014, l’OMS ha segnalato lacomparsa di polio virus selvaggio indei campioni di acque utilizzate, rac-colte nel marzo 2014 nello stato diSan Paolo.Il Brasile opera questa sorveglian-

za da oltre 20 anni. Per via del tassodi vaccinazione sufficientemente ele-vato, nessun caso finoggi è stato ri-levato. Il virus isolato possiede unprofilo genetico vicino ad un ceppotrovato in Guinea Equatoriale.Le numerose zone di guerra nel

mondo: in Siria, Irak, In Somalia oNigeria, e soprattutto in Pakistanprovocano l’esodo di popolazioni

sotto-vaccinate. Le si ritrova lungole diverse vie di emigrazione (fra cuil’Europa). Ciò determina altrettanti rischi di

trasmissione del virus della polio. Sitratta davvero di una “geopoliticadella poliomielite” nel mondo che èdiventato un ‘villaggio’.Allora, finché la polio sarà presente

in qualche parte del pianeta nelle re-gioni più lontane, nessun paese è alriparo di essa, la stessa Europa, lastessa Italia. È soltanto la vaccinazioneche può proteggere i nostri bambini.In Pakistan, il numero più forte

dei casi riscontrati si trova concentratonelle aree tribali, alla frontiera conl’Afghanistan, dove i talebani si op-pongono alla vaccinazione a partiredal 2012 (56 addetti alla vaccinazione,eroi della lotta conto la polio, sono

stati uccisi dai talebani). In tali zone,l’armata pakistana ha lanciato unavasta operazione militare anti-tale-bani. Il conflitto ha costretto centinaiadi migliaia di civili a versarsi sullegrandi strade. Un esodo di cui le au-torità intendono profittare per vac-cinare quelle popolazioni contro lapolio. Mentre le comunità scappanoverso altre regioni del Pakistan edell’Afghanistan, le operazioni divaccinazioni vengono espletate neicampi di rifugio oppure nei posti ditransito.Oltre 800.000 persone sono state

vaccinate in Pakistan nell’ambito diqueste campagne e più di 35.000 inAfghanistan. (www.polioeradication.org/)

La situazione sul fronte della polioè difficile, ma molti segnali sonoestremamente positivi.La sollecitudine per la salute pub-

blica a livello internazionale attuatadall ‘OMS ha portato i suoi frutti: • i paesi africani e medio-orientalihanno lanciato numerose campa-gne di vaccinazione,

• la sorveglianza alle frontiere siintensificano,

• in Pakistan la lotta contro i talebaniconsente di vaccinare centinaiadi migliaia di persone, il che haportato alcuni giornali a titolare:"l'esodo prodotto dall'offensivafavorisce -se non stimola- la vac-cinazione contro la polio",

• numerosi responsabili religiosimusulmani raccomandano la vac-cinazione. n

Traduzione dal francese: a.f.

Il vaccino orale viene somministrato ad un bambino, nel campo rifugiati di Bannu, all’est del Nord-Waziristan (Foto INP).

Page 13: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

13Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

inner wheel ROTARY - INNER WHEEL

Rotary - Inner Wheel

Nietta De Ruvo BuquicchioGovernatrice 2014/15 Distretto I. W. 210 Italia

Il Rotary, nato oltre 100 anni fa a Chicago, si è radicato in America e ha ra-mificato in tutto il mondo dando origine, proprio in quella madre terra ingleseda cui gli antichi Padri Pellegrini si erano allontanati per fondare il nuovomondo, a un nuova associazione formata dalle mogli dei rotariani.Con il Rotary Paul Harris, suo fondatore, aveva riunito professionisti e rap-

presentanti delle varie categorie sociali per diffondere e manifestare, con il lorocomportamento, valori e ideali di Amicizia e di Servizio. Con l’Inner Wheel lasua fondatrice, Margaret Golding coinvolgeva le mogli dei rotariani per unimpegno sociale e per offrire un contributo sociale alla loro Patria (l’Inghilterra)devastata dalla Grande Guerra. Oggi, come il Rotary, anche l’Inner Wheel hasuperato gli Oceani con i suoi tremilanovecento club sparsi in tutto il mondoIl Servire e l’Amicizia sono gli elementi comuni che uniscono i due sodalizi

che, tuttavia, procedono indipendentemente: per i Rotariani l’incontro frequentee periodico, la disponibilità professionale producono naturalmente amicizia; lesomme già predisposte alla realizzazione dei service permettono la realizzazionedi programmi sociali altamente qualificati. L’Inner Wheel, invece, ha minoririsorse economiche (le quote sociali sono basse, sono destinate a spese di rappre-sentanza e si differenziano dai ricavati destinati al servire). Le Innerine, dunque, ogni anno si rimboccano le maniche e dando spazio alla

loro creatività, alle conoscenze, ai legami amicali che si creano con la loro forzadi coesione progettano iniziative, spettacoli, lotterie, vendite occasionali per laraccolta fondi. Il motto dell’anno, ormai unico per Nazioni e Distretti, spinge iclub a nuove interazioni tra le diverse aree del mondo, a nuovi collegamenti eprogrammi itineranti, alla messa in rete, come per l’organizzazione e realizzazionedel sito Inner Wheel sulle orme dei Longobardi in Italia e in Europa, oltre adintervenire sul territorio con tavole rotonde, work shop, conferenze.

Nell’anno appena trascorso, il motto della prima Presidente internazionaleitaliana, Gabriella Adami , ha visto le Innerine impegnate sia nella difesa sianella valorizzazione delle donne, nella realizzazione del codice rosa negliOspedali, nella diffusione della imprenditoria femminile. Anche qui l’amicizianasce spontanea con la ricerca dell’intesa e della condivisione, con l’impegnocomune e con i forti sentimenti di solidarietà che ne derivano.Non è di questo che la nostra società ha tanto bisogno? Non sono questi i

valori di cui tanto soffriamo la mancanza? Per questo ci sentiamo così vicine agliamici rotariani . Difendere i valori etici, migliorare la qualità della vita dei piùdeboli e degli indifesi sono principi fondamentali che caratterizzano il compor-

tamento degli appartenenti allafamiglia rotariana e tali principisono universali anche in un mondodove domina il relativismo. Nonpretendiamo di essere i migliori,di attuare sempre tali principi, maci sforziamo di farlo perché dob-biamo fare i conti col nostro Ego econ le nostre debolezze. Non siamoManichei, il bene non è solo dauna parte e non è del tutto divisodal male. L’uomo è una mescolanzadi bene e male, di grano e zizzania,come dice la parabola evangelica.Quanto basta però per renderciumani, empatici e accostarci aglialtri comprendendo il disagio e ilmalessere. Il nostro distintivo, ricavato da

quello del Rotary, rappresenta pernoi qualcosa di più della ruotanella ruota: è un ingranaggio dove

Due binari,uno stesso

traguardo

Page 14: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

inner wheel ROTARY - INNER WHEEL

Distretto 2120 - Puglia Basilicata14 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

ogni raggio e ogni dente s’incastranel giusto spazio per permettere ilmovimento continuo, che significaanche rotazione di cariche, come peril Rotary. E il movimento inizia daiclub che non sono più formati dasocie appartenenti esclusivamente almondo rotariano, ma da chiunque sisenta dotato della Vocazione al Servire.Passa quindi al Distretto, al ConsiglioNazionale e al Board. Il Consiglio Nazionale è l’organo

di collegamento con l’Internazionale;la Presidente e la Rappresentante Na-zionale partecipano alle due Assem-blee Distrettuali: la prima ad ottobrela seconda a giugno. Oggi l’Inner Wheel, pur rimanendo

un’associazione di genere, si evolvee, come il Rotary ha dato l’ingressoalle donne, ha aperto il suo spazio,sempre mediante cooptazione, a chisi sente capace di esprimere valori, achi è pronto ad adoperarsi nella societàodierna per il bene comune.Le Convention triennali dell’I.W.

apportano modifiche o integrazioni

allo Statuto Internazionale, ma sonosoprattutto grandi incontri mondialidi tantissime socie che simpatizzanosubito per l’unità d’intenti e per iprogrammi triennali che si vanno ela-borando. Alla Convention di Stoccol-ma del 2000 è stata istituita l’onorifi-cenza nel nome di Margaret Golding,corrispondente alla Paul Harris delRotary. Inoltre sei rappresentanti innerine

fanno parte dell’ONU, per assisterealle sessioni di lavoro delle Commis-sioni preposte ai grandi temi: i dirittiumani, i diritti dei bambini, la condi-zione della donna, la famiglia, gli an-ziani, le droghe. Sono i temi cari al Rotary e all’Inner

Wheel. Per questi temi insieme ci bat-tiamo con quello stile di vita incon-fondibile che ci è stato trasmesso eabbiamo fatto proprio nel frequentarci,nel condividere e nell’ operare.Rotary e Inner Wheel procedono

parallelamente come su due binari;ogni capolinea che raggiungono èsolo per una sosta temporanea.

Il treno riparte, sui due binari diacciaio, conserva in memoria le finalitàcomuni ai due sodalizi: Amicizia, Ser-vizio, Comprensione Internazionaleessenziali per il raggiungimento dellapace, e, mentre i fari illuminano ilpercorso, il fischio del treno fa sentirela sua forza propulsiva.Il prossimo 21 settembre si celebra

la Giornata della Pace e i miei pen-sieri corrono ai Paesi martoriati dallaguerra.

Vorrei che un ramoscello d’ulivo piombisulla tua terra devastata

Vorrei bombardare messaggi d’amoreperché nasca la fratellanza

Vorrei trafiggere cuori induriti perchésgorghi la compassione

Vorrei colmare trincee abbattere barriereper far crescere il prato

Vorrei lanciare proiettili di speranzaper costruire il Bene Comune. n

Page 15: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

15Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 1ROTARY, IO CI CREDO...

Come molti di noi, fui ammessonel mio Club senza conoscere benecosa fosse il Rotary (avrebbe potutoessere anche un Club Lions). Debbocomunque confessare che ne ero mol-to fiero.25 anni fa, vedevo il Rotary come

un circolo prestigioso nel quale si in-contravano le élite professionali dellacittà. Ma presto avrei cambiato idea. I miei due padrini avevano molto

insistito sul cameratismo e sugli invi-sibili legami che univano i soci delclub. Subito venni attratto dall’azioneinternazionale. È stato questo, delresto, che ha segnato il mio interesseper il Rotary. Scoprire nel mondoamici che condividono il vostro idealee capaci di agire su tutti i territori delpianeta. Già dai primi mesi, colsi l’op-portunità di partecipare con 150 socidel Distretto alla consegna della ‘carta’al secondo club della Polonia, a Lu-blino. L’iniziativa mi consentì di co-noscere Marcel Stéfanski, col qualeavrei lavorato intensamente fino allasua morte nel 2010.Viaggiavo molto per lavoro e molte

volte avevo visitato il nuovo Club diMosca. È stato così che nel 1993, 15soci del Club e le loro famiglie venneroricevuti dal nostro sodalizio a Denain.Fu un evento memorabile, i Rotarianimoscoviti ebbero allora modo di sco-prire la loro nuova libertà. Fu quelloil primo Club creato in Russia; i socierano spesso intellettuali o capi di im-prese pubbliche o semi-private chevenivano solo allora a conoscenza del

Rotary,io ci credo

Serge GouteyronV. Presidente R.I. 2005/06

( * )

Page 16: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 1ROTARY, IO CI CREDO...

Distretto 2120 - Puglia Basilicata16 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

Rotary, ma allo stesso tempo amiche-voli e vicini come abbiamo potuto ve-rificare nel momento dell’espansionedel club in Russia. La mia curiosità verso il Rotary

cresceva sempre più. Le azioni deiclub, la vita fervorosa, la solidarietàverso i diseredati, tutto ciò indicavache essere rotariano implicava unmodo personale di vedere il mondo edi comportar visi. Quasi una filosofia.Cercai allora di approfondire le mieconoscenze. Mi immersi nel Manualedi procedura, cosa che mi sarebbe tor-nata molto utile per le quattro stesuredelle proposte per il Consiglio di Le-gislazione. Mi piace, intanto, sottoli-neare che il Consiglio di Legislazioneé, nella nostra struttura, l’unico luogonel quale i rotariani possono operareinnovazioni. Tanto è vero anche per ilConsiglio di Amministrazione, ma acondizione che si convincano lo staffe gli amministratori statunitensi. Met-tevo insieme tutto ciò che andavo ac-quisendo sul Rotary. Maturai così laconvinzione (ancora oggi forte) chetale conoscenza è necessaria per lenostre azioni nonché indispensabileper la crescita dell’effettivo.

Siamo nel 1995. Bill Huntley eraPresidente del R.I. con il meravigliosomotto: “Sii amico” e io ero presidentedel mio Club. È proprio nell’annodella mia presidenza che istituimmoa Mosca il Comitato interpaese Fran-cia-Russia. L’Ambasciatore franceseM. Pierre Morel era presente alla ceri-monia. La città di Mosca avrebbe do-vuto essere rappresentata dal suo Sin-daco (rotariano) che delegò uno deisuoi aggiunti (parimenti rotariano).Ricordi indimenticabili, fratellanza trai 150 partecipanti russi e i 15 francesi.Le premesse di un mondo differente.Il Rotary si apriva alla Russia per laprima volta. Contrariamente agli altripaesi dell’Est, il Rotary si presentavadavanti alla dittature comuniste.Nel 1995 vi erano 5 club; il Comitato

Francia-Russia avrebbe contribuitoalla creazione di 12 club degli attuali50. Mi piace ricordare qui tutti i presi-denti del Comitato Francia-Russia chehanno reso, nel corso di questi 20anni, il comitato un esempio per le

realizzazioni conseguite in tutti i settori(espansione, azioni umanitarie, cul-turali, educative, professionali, diplo-matiche...).-Il mio anno di presidenza fu portato

avanti sotto il segno dell’Europa. Fuil turno del nostro club di organizzarel’”Eurotary”, incontro annuale in unodei club dei 17 paesi. Anche in quellaoccasione comunione e fratellanza (ol-tre 250 partecipanti europei) tra i clubdella vecchia Europa e quelli dei paesidell’Est; questi ultimi entusiasti, fragilima pronti a vivere intensamente laloro nuova vita, uniti intorno al tema“il Rotary nell’Europa di domani”,perché tutti, da Londra a Pietroburgo,vedevano una sola Europa.Ci sarebbe stata anche la consegna

della ‘carta’ ad un club russo gemellatocon il nostro club a Narjan Mar, a 300km. oltre il cerchio polare, in Siberia(unico mezzo di accesso l’aereo). Qualemomento prestigioso per gemellarenella tundra di gelata: viveri, amiciziae speranza. Alla fine del mio anno dipresidenza, avevo definitivamente ac-quisito l’idea che la comprensione trai popoli era possibile; il “vivere insie-me” è possibile se troviamo con l’altroun legame amichevole e sincero, comeintende il Rotary.Diventato Governatore del Distretto

nel 2000, ebbi il piacere di invitare aLille (insieme ai rotariani del Distrettovicino) il Presidente del R.I. FrankDevlyn. “Far prendere coscienza e agire”era il suo motto, del quale oggi capiscomeglio la corrispondenza al compor-tamento del rotariano di fronte agliostacoli. Organizzammo un convegnocon il Comitato interpaese franceseche convocò 400 persone. Frank pro-nunziò quel giorno una frase che sa-rebbe poi diventata celebre: “Se i Co-mitati interpaese non fossero esistiti,sarebbe stato necessario inventarli”.Ebbi la possibilità (grazie ad un

gruppo dinamico ed energico) di or-ganizzare tre tournée, di due settimane,della compagnia di danza e di canto“Loktev” di Mosca (90 ragazzi). Nostroobiettivo fu quello di dare a quei gio-vani l’opportunità di far conoscere illoro talento ma, nello stesso tempo,di trasmettere una immagine più reale

della Russia profonda. Gigantesca ful’organizzazione: tre manifestazioni,tre successi: 500 persone in ciascunadelle trenta rappresentazioni!Una delle mie priorità era quella

di mettere in evidenza la dimensioneetica del Rotary: pensavo che colRotary avremmo potuto far evolvereil mondo verso una maggiore legalitàe uguaglianza. Quell’anno da Gover-natore fu anche l’occasione di diffon-dere per la prima volta la pubblicazione“Rotary, istruzioni per l’uso” (siamooggi all’ottava edizione ed a ottanta-mila copie). Sono consapevole oggidella necessità di completare il modulodella conoscenza del Rotary, per unaadeguata preparazione alla leadership. Cinque anni dopo il Governatorato,

ebbi la grande occasione di essereeletto al Consiglio di Amministrazionedel Rotary, quale rappresentante dellazona 11. Entrai nel Consiglio nellostesso momento dell’adozione del Pia-no strategico al Consiglio di Legisla-zione 2004.Approvai con entusiasmo questo

spiegamento del Rotary a due manipensando che ci avrebbe consentito diritrovare il cammino verso l’espan-sione. Per coloro che ricordano, era-vamo già in un periodo difficile (calodell’effettivo, perdita di entusiasmo,finanze in difficoltà). L’Institute diLille del 2005 (con i suoi 650 parteci-panti) confermò la tradizionale ospi-talità della gente del Nord. Fu l’occa-sione per lanciare una chiara riflessionesull’avvenire del Rotary attraverso lasua identità, i programmi, la ‘gover-nance’. Accade raramente di trarrevantaggio dal lavoro dei nostri pre-decessori e accade sovente di ripren-dere, qualche anno dopo, l’opera lìdove l’avevamo lasciata. Il piano strategico venne completato

in seguito con le aree d’interventodella Fondazione (in linea con gli ob-biettivi del millennio delle NazioniUnite) e con i valori in cui ci ricono-sciamo. Tuttavia, questo rinnovamentoe questo slancio non hanno consentitofinora di ritrovare il cammino dellacrescita, né di ridare al Rotary il postonella società che prevedeva il Presi-dente degli Stati Uniti, Waren Harding,

Page 17: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

17Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 1ROTARY, IO CI CREDO...

che nel 1921 scriveva: “se potessi tra-piantare il Rotary in tutte le comunità,potrei garantire la pace e l’evoluzione delmondo”. Di fatto, la nostra organizza-zione, come molti movimenti collettivi,deve tenere conto dell’evoluzione dellasocietà (individualismo, famiglia, car-riere professionali, offerte multiple,nuova distribuzione delle risorse so-ciali...). Per questo, si rende semprepiù necessario manifestare I propriobiettivi e le proprie ambizioni.Purtroppo, lo sviluppo dell’effettivo

resta sotto la soglia minima auspicata.Molti rotariani non pensano che il Ro-tary sia davvero un attore che conta,capace di far evolvere l’ordine delle

cose. La vita del club e la piacevolecompagnia costituiscono per la mag-gior parte dei rotariani sufficiente sod-disfazione personale e non si avvertela necessità di andare oltre. Eppure ilfuturo del Rotary dipende, secondome, proprio da quell’”oltre”.La verità è che in fondo il Rotary

si è trasformato. La cultura del Rotarybasata su un perfetto equilibrio di treculture (la professione, il servizio e lapace) privilegia oggi più largamentela cultura del servizio (anche se sussi-stono i riferimenti alla cultura profes-sionale e alla pace).Detto questo, credo che rimane

possibile l’obiettivo di tendere, col

Rotary, verso un modello per la societàcivile del 21° secolo. In ogni caso, riflettiamoci pensando

alle parole di St. Exupéry “il futurodobbiamo crearlo non prevederlo”. n

(*) Vice Presidente 2005/06; Director 2004/06;Delegato per UNESCO, OCSE e FMI 2011/2015Presidente Commissione Rotary Fellowships2014/2015; Task Force per eradicazione della Polio2006/2015; Consigliere della commissione nazio-nale PolioPlus 2011/2015; Presidente Onorarioconsiglio esecutivo-Presidente 2007/2010 ComitatiInterpaese; Fondatore (1995) e Presidente OnorarioComitato Francia Russia; Vice Presidente per ipaesi di lingua francese 2007/2015 Rotary Lea-dership Institute.

Traduzione dal francese: Erika Brescia

Sono quattro decenni da quandochi scrive è stato cooptato nel RI,associazione a me del tutto scono-sciuta, se non fosse per qualche ca-suale citazione come club elitario,del quale tuttavia non avevo maiapprofondito la natura; una voltadentro, ho cercato di capire conl’aiuto dei miei mèntori e lo sguardoin giro, i meccanismi vitali dell’As-sociazione, le programmazioni delClub, le manifestazioni dentro efuori il distretto, consultando i do-cumenti costitutivi della governancedel RI, via via consolidando vecchieamicizie e allargando la rete di co-noscenze, anche con amici di altriPaesi.Col tempo, mi sono reso conto

che il Rotary era sì elitario, fatto po-sitivo per quanto mi riguardava, marealizzava, per la propria interna-

zionalità, programmi di importanzaplanetaria, oltre che nelle comunitàdi riferimento dei Club, il tutto tenutoinsieme dalla ragion d’essere dei pro-pri elementi costitutivi, dalla mis-sione, dallo scopo con le 4 e poi 5Vie di servizio e, cosa di specificointeresse per chi scrive, dalla costanteraccomandazione per un’elevata eti-cità in ogni attività rotariana.Gli anni, “volati corti come giorni”

(lo ha scritto Montale, non io!), sonopassati imponendo inevitabili bilanci.Ho agito bene? se no, perché? potevofar meglio? rifarei quel che ho fatto?ammesso che io sia stato un buonrotariano, lo sono tuttora? E’ chiarogli interrogativi meritano risposte inprivato), tuttavia mi accorgo di averepiù o meno elencato i punti dellaprova delle 4 domande del RI, chenella realtà ho/abbiamo spesso di-

menticato. Quarant’anni da rotarianosono tanti, poco meno della vita delRotary, noi siamo cambiati ed essocon noi; si dice che il Rotary rispecchial’odierna società con i suoi isterismi,che ne ha assorbito più i lati negativiche quelli positivi, che non è piùquello di prima, e altro; di controperò, ci diciamo che il Rotary nonaggancia i cambiamenti dei tempinuovi, che di rado li precede ma chepiù spesso tende a verificarne l’effettonella società, prima di farsene carico,ecc. A me pare una contraddizione in

termini: abbiamo dimenticato il Pro-gramma 3H (ora assorbito dalle 6Aree prioritarie d’intervento), in girodal 1971, quando gli Stati più evolutinon accennavano neppure di pas-saggio a quelle H? E la Polioplus, ingiro dal 1985, e ancor prima se ag-

Da 40 annisono nel Rotaryperché... Gianni Gasbarrini

FortunaGovernatore Emerito D 2080, Vice Governatore 2014-2015,

Delegato distrettuale per AERA, Milano.

Page 18: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 1ROTARY, IO CI CREDO...

Distretto 2120 - Puglia Basilicata18 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

ganciamo i prodromi con Sergio Mu-litsch, Carlo Ravizza e altri, non èforse un colossale programma pla-netario in anticipo gli anni ’80? E leattuali citate 6 Aree d’intervento, e ri-spettive sottoaree, non sono forse unforte impulso alle azioni dei Governipiù impegnati nelle azioni umanita-rie? Credo che queste contraddizionisi possano conciliare fra loro: alti ebassi esistono da sempre in ogni am-bito, figurarsi in un organismo in-ternazionale con 109 anni alle spalle,qual è il Rotary, che deve tener contodi un contesto diversificato e assu-mere decisioni programmatiche cheaccontentino i rotariani, sparsi nelmondo.Io, in quanto rotariano in uno con

tutti i rotariani, ho/abbiamo il dirit-to-dovere di attingere all’enorme po-tenziale di esperienze dei propri re-taggi personali e di associazione, manella convinzione che le tradizionipossono salvarsi solo se hanno la ca-pacità di rinnovarsi e che l’unicavera forma di progresso evolutivorisiede nell’ordine etico e nel pro-gresso morale. Dopotutto, a volersemplificare al massimo, il RI è lasomma dei retaggi di tutti i rotariani,ognuno di noi vale 1, ma insiemefacciamo 1500 sulla Terra, possiamoapportare piccoli o grandi cambia-menti, abbiamo una forza che dob-biamo però palesare: difficile è man-tenere l’amalgama dei nostri retaggima, per ignavia, mancanza di vigorevirtuoso, malcelata prevaricazionementale, spesso finiamo per disper-dere quel prezioso amalgama in unfluido amorfo e improduttivo. Non è male essere passatisti, è il

passato che contiene il nostro retaggio,da noi considerato quasi sempre po-sitivo, ma occorre tener conto delfuturo che avanza inesorabile: ”ad-ducere inconveniens non est solvere”,diceva 3000 anni fa Publilio Siro, edunque mi sono imposto di dire ilmeno possibile la fatidica frase ‘aimiei tempi…’: e ripeto con Montai-gne, “non basta fare l’elenco delle espe-rienze, bisogna valutarle e soppesarle,bisogna averle digerite e distillate, perpoi fare i conti e stabilire quanto valgo-no”.Per tornare a me stesso, mal facevo

a interpretare gli alti e bassi comesuccessi o colpe di altri, dovevo bencapire che in questi c’era anche lamia opera, positiva o negativa chefosse, una fra le tante di tanti rotariani,ma c’era, e allora sono ancora qui,sulla breccia, a fornire il mio modestoapporto a questo Rotary che tantoapprezzo e in cui credo; ho anchetentato di intravedere il “Futuro delRotary nel futuro del mondo” (miautocito, è il titolo di un saggio, pub-blicato su Voce del Rotary nel 2009),velleitario certo, ma mi è servitoanche come autocritica.A proposito, in questo saggio,

avevo citato una celebre frase diJ.F.Kennedy nella prolusione del suomandato presidenziale il 20.01.1961:“And so my fellow Americans, ask notwhat country can do for you, ask whatyou can do for your country” [mi sonochiesto se fosse la sua, e infatti nonlo era *]. Mi permetto di non essere d’ac-

cordo: penso che non si debba daresolo per vedersi scambiato un dono,è la gratitudine dell’altro che palesa

il dono di ritorno, è la reciprocità ilcollante della solidarietà: sentirsi diregrazie per un’opera meritoria è unodei momenti più alti del contattocon l’alterità. Per traslato, sostituendonella frase di JFK il primo countrycon Rotary, appare in filigrana unsolo senso di marcia, il rotarianoverso il Rotary.Mi aspetto molto dal Rotary, per

lo meno in pari quanto esso si attendeda me, e potrei coniugarlo al plurale:l’umano è fatto per aggregarsi, starecon gli amici in vari contesti, rotarianinella fattispecie, scambiare culture,professionalità, cammini solidali, sen-tire il tutto come una necessità im-pellente di arricchimento personale,che solo rende felice un umano; chedel pari tutto ciò accade, o dovrebbeaccadere, a rotariani in altre partidel mondo, ebbene tutto questo èimpagabile. Aiutiamo tutti noi questoRotary ad affrontare le sfide delfuturo (quali?), i nostri predecessorici hanno aiutato, ma noi contempo-ranei dobbiamo continuare di tantoquanto ce lo dovranno i nostri suc-cessori.Noi non siamo gli unici depositari

dei cosiddetti valori umani ma, sem-plicemente, senza velleitarismi, dob-biamo cercare di testimoniarli in con-creto, sì da renderli attraenti all’alte-rità. È quasi tutto. n

(*) JFK aveva ascoltato la frase in una lezione delPreside del Choate-Rosemary Hall (Wallingrad-Con-necticut), durante il suo periodo scolare.La frase è incisa in una stele, insieme ad altre sei delcitato discorso di JFK, nel Cimitero di Arlington.

Page 19: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

19Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 1ROTARY, IO CI CREDO...

Io sono Rotariano, perché... sono Rotariano per Te!

Con molto piacere sono onoratodi rispondere alla sollecitazionedell’amico Alfonso Forte circa unariflessione sull’essere rotariano. Già,perché sono rotariano? E perchéogni giorno devo sforzarmi di esserloil più possibile? Allora mi sono unattimo disteso ed ho pensato chesono rotariano perché la vita è unincontro. Nell’incontro si va sempreverso l’ignoto e la scoperta continuaha un suo sottile fascino. L’incontroè con Te, amico che hai bisogno per-ché sei meno fortunato di me. Se vo-glio essere davvero tuo amico devoconoscerti, capirti ed aiutarti ad esserenelle condizioni migliori di umanità,di salute e di spirito. Se riesco adaiutarti sarò anch’io migliore perchésoffrendo con te e superando i tuoiproblemi, cresceremo insieme e sor-rideremo insieme, anche a distanzadi tempo. Il valore di quel sorriso che ci

scambieremo sarà il vero nostro suc-cesso, il vero raggiungimento dellacomune umana condizione. Sarà unsuccesso nell’aver costruito insiemequalcosa di unico.Mi addormenterò la sera pensan-

do che grazie e te, sono diventatoun po’ più rotariano e che grazie ate, che avevi bisogno solo di aiutoper credere nelle tue possibilità, saraidiventato più forte per superare ledifficoltà e più pronto ad essere mi-gliore. A quel punto si realizzarà unmiracolo: tu diventerai un uomo chesarà in grado di aiutare altri uomini,

Lorenzo D’AnisiPast Presidente RC Potenza Ovest

bisognosi di te, ed allora…..sarai an-che tu un po’ più rotariano, anche senon sei iscritto in nessun club. Perciò sono rotariano per cercare

di essere utile, nell’ombra, nella dif-ficoltà e quando l’opera professionaledonata e la solidarietà rotariana pro-ducono frutti, nasce anche una bellae duratura amicizia. Sono rotarianoanche per Te, moglie mia, che attra-verso la mia e la nostra opera puoiconoscere parti di te mai esplorate,di solidarietà e di affetto verso i bam-bini, verso le famiglie che hanno bi-sogno a volte di una carezza, di unaparola di conforto e di confronto, diazioni concrete che solo le donnecon la loro sensibilità possono pro-durre. Sono rotariano per Te, mia fi-glia, che mi chiedi perché porto larotellina sul bavero della giacca. Ti

rispondo che serve a ricordarmi e aricordare a tutti che la nostra azioneprofessionale deve essere semprespinta da valori etici e che da essipuò nascere solo il bene comune. In-fine sono rotariano anche per Te,amico rotariano, che ogni giorno tiadoperi come me ad essere utile, acompiere il tuo dovere, a costruireinsieme progetti ed azioni che dianorisultati tangibili e che possano raf-forzare sempre di più la nostra ami-cizia. L’amicizia rotariana, quandosi costruisce e si rafforza, è la musicapiù bella, perché è fondata su unospartito comune anche se ognunonella sua diversità può leggere lestesse note in toni diversi.Sono rotariano per costruire in-

sieme a Te una vera sinfonia. Mi daiuna mano? n

Page 20: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

LA VOCE DEI GIOVANI

dossier / 2SETTEMBRE - MESE ROTARIANO DELLE NUOVE GENERAZIONI

Distretto 2120 - Puglia Basilicata20 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

ROTARACT 2014-2015: un anno di impegno e crescita

Paola ApreaRappresentante Distrettuale 2014/15 Rotaract

Il Distretto Rotaract 2120 (Pugliae Basilicata) vanta notevoli ricono-scimenti, dovuti a un grande impe-gno da parte dei soci che ne fannoparte.È per tali ragioni che mi onoro di

essere il ventesimo RappresentanteRotaract del Distretto 2120 (RRD).Negli anni, il Distretto Rotaract

2120 ha ottenuto significativi successicon la realizzazione di un serviceimportante, che è diventato nazionale,ed è stato molto apprezzato da tutti,ottenendo il primo posto tra i progettia livello europeo e arrivando tra iprimi quattro a livello mondiale.Inoltre, il Distretto Rotaract Puglia

e Basilicata vanta il grande onore di

aver organizzato numerosi eventinazionali con grande ospitalità senzaperò mai trascurare la raccolta fondiconnessa a tali eventi. Per l’A.R. 2014/2015, invece, l’idea

dei service distrettuali nascono dallavolontà di voler lavorare sul territorioin cui viviamo, considerato il periododi profonda crisi che ci vede, pur-troppo, partecipi. I soci rotaractianisi sono mostrati immediatamente di-sponibili alle importanti iniziativeprogrammate, dimostrando impegnoe offrendo solidarietà.Il primo Progetto si chiama “RO-

TARACT E CRI: MISSIONE SALU-TE”, in cui v’è la forte collaborazionecon la Croce Rossa Italiana Sez. Reg.Puglia e Sez. Reg. Basilicata che siconcretizzerà nella costituzione ditre ambulatori medici in Puglia (Tri-nitapoli – Bari – Fasano) e uno in Ba-silicata (Matera).Gli immobili sono di proprietà

della CRI e il Distretto Rotaract 2120si impegnerà ad acquistare tutto ilmateriale necessario per allestire gliambulatori al fine di effettuare visitegratuite a chiunque ne abbia necessità.Un ulteriore Progetto è stato inoltre

denominato “ROTARACT FOODBANK”, per cui, a ogni evento Di-strettuale, ogni socio rotaractiano siimpegnerà a portare un genere ali-mentare a lunga conservazione.Successivamente, il Distretto Ro-

taract 2120 consegnerà gli alimentialla sede della CRI in cui ha luogol’Assemblea o, in mancanza, a unaltro organo preposto in zona con lestesse finalità. Quest’ultimo serviceha avuto inizio proprio durante ilpassaggio Distrettuale delle Consegnee ha riscosso immediatamente grandesuccesso, in quanto sono stati donati484 generi alimentari alla Croce RossaItaliana Sez. Prov. Taranto.Nonostante l’anno sociale sia so-

lamente all’inizio, questo Progettoha già avuto molto seguito tra i socidel Distretto.Difatti quasi tutti i Club, durante

i propri passaggi delle consegne,hanno deciso di effettuare la raccoltadi alimenti a lunga conservazione,apparendo ciò un modo non ecces-sivamente dispendioso, ma notevol-mente importante, per far fronte alleattuali necessità delle persone biso-gnose. Si tratta di progetti dove la

Page 21: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

21Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 2SETTEMBRE - MESE ROTARIANO DELLE NUOVE GENERAZIONI

sensibilità, la disponibilità umana el’attenzione al prossimo sono con-template e messe in risalto.Infatti, il valore “pro sociale”,

umanitario e profondamente cristia-no di queste iniziative, forse oramairare in una società che si allontanasempre più dal vero, dal giusto edall’Uomo inteso come persona chenecessita di attenzioni nei momentidi debolezza, è manifesto e certa-

mente utile ai fini pratici.Un ringraziamento particolare è

certamente dovuto, da me e da tuttii rotaractiani, al Governatore Palom-bella che ha sempre mostrato la suavicinanza ai giovani soci del Distretto2120. In particolare, confrontandomicostantemente con il Governatore,ho potuto constatare che abbiamo lamedesima visione sulle “Azioni” chesovrintendono rispettivamente al Ro-

tary e al Rotaract.Pertanto abbiamo accertato che

alcuni dei nostri progetti, essendomolto simili, consentono un’efficacecollaborazione tra le Organizzazioni.Conseguentemente, sotto la preziosaguida dell’attuale Governatore, è in-dubbio il pieno aiuto e sostegno chei rotaractiani del Distretto 2120 sonopronti a fornire al Distretto Rotary2120. n

INTERACT 2014-2015: un anno di impegno e crescita

Flavia AlbisinniRappresentante Distrettuale 2014/15 Interact

Carissimi amici ,è grande il piacere di scrivervi.

Indirizzo a ciascuno di voi il miocordiale saluto unito all’augurio dibuon lavoro. Come ben sapete, ilmese di Settembre è tradizionalmentededicato a noi nuove generazioni,futuro del domani. Siamo consideratilinfa del Rotary e perciò chiamati adimpegnarci con tutto l’entusiasmodi cui siamo capaci, non solo a livellolocale ma ancor promuovendo rap-porti di amicizia e collaborazione al-l’interno dell’intero distretto.L’anno sociale appena portato a

termine sotto la valida guida di SilviaTodisco, rappresentante distrettuale,ha costituito per noi tutti un periododi comune crescita, durante il qualeè stato possibile rafforzare tra noisoci i rapporti creatisi negli anni pre-cedenti grazie alle innumerevoli riu-nioni distrettuali. Riunioni caratte-rizzate da proficuo scambio di ideee opinioni che hanno così contribuitoa creare quel clima di apprezzatacollaborazione, auspicata caratteristicaqualificante di ogni nostro club. Ilrealizzato progetto ha avuto cometema “il femminicidio”. Scelta sca-

turita dai numerosi episodi di vio-lenza sulle donne, emergenza verifi-catasi negli ultimi anni nel nostropaese e così drammaticamente mol-tiplicatasi. Compito dei club è statoquello di concretizzare iniziative edeventi volti alla sensibilizzazione deigiovani sul tema che tanto ha riempitole quotidiane cronache dei media,non poco scuotendo le coscienze diciascuno di noi.Orgogliosa di ricoprire la carica

di rappresentante distrettuale perl’anno 2014/2015 assicuro il mio per-sonale impegno a portare a termineil conseguimento degli obiettivi chedi seguito andrò ad esporre. Ho alungo riflettuto su quali potesseroessere i temi principali su cui fondareil nostro lavoro; da Ottobre daremoil via a un importante iniziativa :Progetto DAE, lo sport in sicurezza.Propongo a tutti i club del distretto

di attuare durante l’intero anno unagrande raccolta fondi per finanziarel’acquisto di almeno un defibrillatoreper club. Questi dispositivi salvavitasaranno donati a quelle associazionisportive giovanili che hanno perso-nale in grado di utilizzarli. I DAE(defibrillatori automatici esterni) in-tervengono in caso di “morte car-diaca”, cioè la cessazione brusca einattesa dell’attività cardiocircolatoriae respiratoria, preceduta o no dasegni premonitori.Interessati saranno i soggetti con

o senza malattia cardiaca nota. Inassenza di interventi rianimatori,dopo alcuni minuti si instauranodanni cerebrali dovuti al mancatoapporto di ossigeno e dopo 10 minuti

subentra la morte biologica. Interve-nendo precocemente con adeguatemanovre di rianimazione e l’utilizzodi un defibrillatore vi è la possibilitàdi ripristinare l’attività cardiaca conil pieno recupero dell’integrità neu-rologica.I DAE sono espressione di una

nuova tecnologia e si differenzianodai defibrillatori manuali in quanto:- hanno costo, peso e dimensioni li-mitate (1 - 2 kg);- possono essere di-slocati in luoghi strategici a disposi-zione della popolazione come scuole,aeroporti, stazioni, stadi, teatri, pale-stre, uffici postali, grandi supermercati,mezzi pubblici, farmacie, cliniche,ambulatori, mezzi di soccorso convolontari, mezzi dei Vigili del Fuoco,delle Forze dell’Ordine quali Carabi-nieri, Polizia, Finanza e Vigili Urbaniecc. - sono in grado automaticamented’individuare la fibrillazione ventri-colare senza l’obbligo della presenzadel personale medico; - hanno solodue pulsanti (accensione e scarica) esono estremamente semplici da uti-lizzare;- parlano con il soccorritoredicendogli esattamente cosa devefare; -non hanno bisogno di alcunamanutenzione; -dispongono di pileche durano anni; -posseggono unamemoria degli eventi non modificabilee quindi consentono l’archivio infor-matico dei dati in tempo reale.Autonomamente ogni club del

distretto proporrà iniziative volte allasensibilizzazione di giovani e adultisull’argomento, collaborando con leistituzioni scolastiche e le diverse as-sociazioni presenti sul territorio.Un altro obiettivo che ritengo utile

Page 22: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 2SETTEMBRE - MESE ROTARIANO DELLE NUOVE GENERAZIONI

Distretto 2120 - Puglia Basilicata22 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

al fine di consolidare i rapporti con idistretti nazionali è quello di pro-muovere un service denominato “Ba-sta così poco!”, tanto al fine di con-tribuire alla campagna “END POLIONOW” già avviata sin dal 1979 dalRotary contro la poliomielite. Questagrave malattia infettiva del sistemanervoso centrale colpisce soprattuttoi bambini sotto i cinque anni di età.Può portare alla paralisi degli arti e,nei casi più gravi, alla morte per ilblocco dei muscoli dell’apparato re-spiratorio. Grazie alle estese campa-gne di vaccinazione promosse a livellomondiale si è giunti alla scomparsadella malattia in quasi tutti i paesidel mondo. Secondo l’OrganizzazioneMondiale della Sanità, i casi di po-liomielite hanno subito una diminu-zione del 99% dal 1988 a oggi. Tuttaviarisulta essere ancora endemica in Ni-geria, Afghanistan e Pakistan a causadella insufficiente diffusione e di-sponibilità del vaccino. Ogni distretto

partecipante organizzerà autonoma-mente iniziative ed eventi di sensi-bilizzazione e raccolte fondi.Riusciremo in questi due ambiziosi

progetti solo garantendo una parte-cipazione assidua dei club sia a livellopropositivo che attuativo. È moltoimportante infatti che tutti i soci e inparticolar modo i presidenti parteci-pino alle riunioni distrettuali in modocostante così da sentirsi parte dellagrande famiglia del Rotary. A mioparere occorre soprattutto incremen-tare il numero dei soci all’internodei club, cercando persone desiderosedi mettersi all’opera per realizzareprogetti di servizio e, allo stesso tem-po, disposte a stringere nuovi legamidi amicizia a livello locale e nazionaleo addirittura internazionale. All’in-terno dei club Interact i soci sarannochiamati a conciliare gli impegni so-ciali con momenti di confronto e di-vertimento, facendo sì che ogni riu-nione risulti sempre interessante e

piacevole. In sintonia con quanto au-spicato dal governatore Luigi Pa-lombella, in questo mese dedicato anoi nuove generazioni intendo ri-volgere ai presidenti dei club Rotarydel distretto 2120, l’invito a collaborareal fine di istituire nuovi club Interact,così permettendo una diffusione piùcapillare e omogenea dell’associazionesull’intero territorio. Attualmente iclub Interact attivi sono tredici e ri-sultano in notevole minoranza (1/5!) rispetto ai numerosi club Rotarydi Puglia e Basilicata.A voi tutti il mio rinnovato rin-

graziamento. Un pensiero particolarea tutti i soci interactiani che con laloro partecipazione hanno sempresostenuto i nostri progetti. Ai rotariani,che per noi giovani sono un sicuropunto di riferimento, la certezza diessere sempre sostenuti dalla loroesperienza.Saluto tutti esortando ad ACCEN-

DERE LA LUCE DEL ROTARY n

Emergenza educativa: problema solo giovanile?

Maria Carmela BonelliPresidente 2014/15 RC Riva dei TessaliInsegnante. Educatrice

Alfonso Forte, indiscusso Mae-stro e punto di riferimento dei ro-tariani del Distretto 2120, all’indo-mani del Passaggio del Martelletto,nel formularmi gli auguri, ha intesochiedermi un intervento a stampasul tema “Le Nuove generazioni: untrend da correggere? O no?”. Purconsapevole della difficoltà del do-vermi confrontare con un grandeeducatore, qual è per l’appunto Al-fonso, ho accettato sia perché l’ar-gomento, nell’essere tra i più dibattutie scottanti, coinvolge tutti, anche noirotariani, sia perché il mio pensierocoincide con una affermazione di

Giovanni Paolo II:« giovinezza èpropensione alla solidarietà e al de-siderio di comunione, che sono insitinell’animo umano, non ancora sof-focati dalla ricerca smodata dell’in-teresse individuale». Pertanto, quanticondividano questa riflessione si in-terrogheranno sull’origine di tantiatteggiamenti giovanili, che in unacerta misura sembrano distanti dalleparole del Papa, perché protesi allamassima libertà, da perseguire svin-colandosi dall’ impegno e dalla re-sponsabilità, individuali e sociali.Cosa può aver determinato anchel’eclissi delle buone maniere a van-taggio del trionfo delle emozioniforti e degli atteggiamenti provoca-tori? Certo, non è facile individuarnele cause in un contesto in cui lespinte antropocentriche giungonoad affermare - in ogni campo - l’au-tonomia assoluta dell’agire. Negliultimi anni, infatti, l’educazione vieneconsiderata un’emergenza, tale daoccupare la riflessione di tutte leistituzioni impegnate nell’attività

educativa, ognuna dalla propria an-golazione, nella consapevolezza chel’attuale società, profondamente cam-biata negli ultimi decenni, sia votataa vertiginose trasformazioni, alcunedelle quali già in atto.Siamo certi,però, che la problematica riguardisolo i giovani e che a monte, invece,non chiami in causa la responsabilitàdegli adulti, anche rotariani? Si re-gistra una libertà svincolata da cer-tezze, protesa all’affermazione deipropri diritti, in nome dell’effimeroe dell’immediato, dalla quale haspesso origine una diffusa fragilitàpsicologica, percepibile non appenala vita ponga prove e difficoltà im-mancabili, ma non previste. Nonsfugge, però, come le sane certezzeesistenziali siano indebolite più chedai maestri del non senso, numeri-camente inconsistenti, soprattuttodai vuoti che noi adulti creiamo in-torno ai giovani, depauperandolidelle relazioni fraterne – sono per lopiù figli unici – o dei rapporti stabilitra genitori, a causa di separazioni e

Page 23: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

23Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 2SETTEMBRE - MESE ROTARIANO DELLE NUOVE GENERAZIONI

divorzi. Vuoti o fratture che il R.I.invita continuamente a valutare edaffrontare nel contesto dei Club.L’esasperato permissivismo - sban-dierato come conquista sociale daquegli adulti, che sono stati i conte-statori di ieri - espone a rischi, forsesenza ritorno, quando sfociano neldramma della droga o dell’alcooli-smo. Spesso c’è una sottovalutazioneiniziale delle dipendenze giovanili,ma in realtà sono in aumento anchequelle che riguardano gli adulti; sipensi al gioco, ad esempio. Quanticasi di cronaca ci inchiodano dinanzialle inclinazioni perverse dei “gran-di”, che “catturano” bambini ed ado-lescenti, provocando effetti devastantiper l’identità in formazione, spessoirreversibili per la psiche? La sosti-tuzione dell’io, sorgente di interioritàed apertura al tu, con l’ego narcisi-stico ed autoreferenziale, cui fa se-guito la ricerca dell’affermazionepersonale a scapito della dignità del-l’altro, è uno dei mali della società.Società adulta, s’intende; società fran-tumata dalla molteplicità, che generasgretolamento interiore ed incertezze,ben tradotte da Montale nei celebriversi di “Non chiederci la parola”: «co-desto solo oggi possiamo dirti,/ ciòche non siamo,/ciò che non voglia-mo». I nostri giovani sono immersiin un ambiente, che per molti versisembra ostile alla verità; manca,forse, una vera cultura della verità e

della giustizia? Incolpiamo « le nuovegenerazioni, come se i bambini chenascono oggi fossero diversi da quelliche nascevano nel passato. Si parlainoltre di una "frattura fra le gene-razioni", che certamente esiste e pesa,ma che è l'effetto, piuttosto che lacausa, della mancata trasmissionedi certezze e di valori»(BenedettoXVI, Lettera sull’educazione, 2008).Esiste indubbiamente un problemadi comunicazione; mancano ascoltoe dialogo, anche tra le istituzionieducative. Oggi la possibilità di “sen-tire” è stata aumentata in manieraesponenziale dai sofisticati mezzi dicomunicazione, ma paradossalmentela disponibilità ad ascoltare è dimi-nuita. Il Rotary, in questo senso, sipone come interprete delle esigenzedei territori e collante qualificato trale diverse realtà, anche istituzionali.Intorno ai giovani vi è un business,che li rende fruitori e consumatoridi fittizie necessità, create dal mar-keting, così come ci sono adulti/ge-nitori condizionati dalla persuasionepubblicitaria e dalle agenzie del con-senso, che ne orientano le scelte.Edonismo: altro tarlo, che nulla ha ache fare con la cura del corpo e l’ar-monizzazione integrale della persona.Si cresce assorbendo – direttamenteo indirettamente – il mito dell’im-magine esteriore, “rinnovabile” aqualsiasi età, ma non c’è un’educa-zione alla bellezza ed alla ricerca

delle sue tracce. Anche quando siparla di latitanza del mondo giova-nile dal grande agone del volonta-riato, va fatta una disamina a largoraggio. L’adesione degli adulti, seb-bene ancora consistente, è comunquein regresso; inoltre, risulta spessocaratterizzata dalla ricerca di grati-ficazioni personali. Non sfugge comeanche la “spilletta” rotariana possaessere talvolta motivo di esibizione.Quando il giovane coglie questo at-teggiamento si scandalizza e “fugge”,perché – e ritorno al mio incipit –non è stato ancora intaccato dal de-mone dell’interesse personale. “Ser-vice above self ”è il nostro motto,non dimentichiamolo mai, il mottodel Rotary,che sa guardare in positivo,nella consapevolezza di come sia ri-duttivo affermare che i “giovani sonolo specchio della società”; essi sonoe saranno sempre l’espressione lu-minosa di potenzialità ed aspirazioni,di sogni e desideri, che tocca a noisollecitare e coltivare, affinché noncadano nella violenza, nella medio-crità, nella vita simulata e nell’in-cultura dei nuovi media, ma scopranola mission della loro età e la vocazionedella propria vita. I Club devono in-sistere, costruendo ulteriori spazi diincontro, ponendosi come obiettivol’identità e la sua formazione neltempo, attraverso esperienze, tradi-zione e cultura, educando ad un at-teggiamento critico e non all’ade-

Page 24: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 2SETTEMBRE - MESE ROTARIANO DELLE NUOVE GENERAZIONI

Distretto 2120 - Puglia Basilicata24 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

guamento incondizionato alla koinèculturale, che porterebbe al confor-mismo sociale. I giovani, anche quelliche si rifugiano nel branco, cercanoun conforto affettivo e forse un ri-sarcimento sentimentale. CercanoMaestri e testimoni autorevoli, coe-renti e credibili. Maestri, che si met-tano in gioco, anche rinnovando leproprie abitudini mentali. La postaè alta e richiede una duplice corag-giosa inversione di tendenza, a partiredal capovolgimento dell’immaginediffusa dai media. Questo è possibileper tutti ed in particolare per i rota-riani, in aderenza agli obiettivi del-l’Azione Giovani e nell’ottica dellacostruzione della pace, che parte dalproprio contesto. Ricordate chi abbiaaperto il 3 maggio 2012 a Bangkok ilSimposio planetario sulla pace? Unex bambino-soldato: Emmanuel Jal,testimone che “insieme si può, se sivuole”, perché, sebbene sia stataoperata una desacralizzazione delladignità umana ed i parametri valu-tativi occidentali siano basati sul-l’efficienza e sull’utile produttivo,di contro l’umanità non è del tuttonarcotizzata né tantomeno deviata.Anzi, tutt’altro. Purtroppo il malerimbomba, ma la visione solidaledell’esperienza umana non è svanitaed i giovani sono portatori e custodidella solidarietà originaria, inscrittanel cuore di ogni uomo. Noi rotariani,con orgoglio, indichiamo alla società

i giovani del Rotaract e le nostrerealtà cittadine. In tanti, oltre adessere studenti modello e giovanicorretti, si spendono nella promo-zione di iniziative solidali, optandoper le periferie, progettando coope-rative rivolte agli ultimi, mettendoGesù Cristo al centro della vita. Va-lorizziamoli, perché purtroppo nonfanno audience. In particolare, le fa-miglie italiane, soprattutto quelledel Sud, vivono e trasmettono i gran-di valori, tra i quali la “prossimità”,opponendo con slancio all’interpre-tazione mercantilistica della vita unethos nutrito dalle grandi verità delcattolicesimo e dalla consapevolezzache la solidarietà sia fondamentaleper ogni spinta sociale e civile. Sene parla? Poco; dunque, parliamone.I giovani - descritti dai mass medianel migliore dei casi come apatici,appiattiti, aggregati al gregge - re-spirano quest’humus e si preparanoa servire la società civile, consci chesenza un effettivo ricambio genera-zionale la vita nazionale sarebbeesposta alla cristallizzazione invo-lutiva. Di contro, non si può negareuna diffusa opposizione a questa le-gittima aspirazione. Ci sono resi-stenze degli adulti, quali l’arrocca-mento ai privilegi e la marginaliz-zazione di chi tenti di rompere si-stemi consolidati. Quanto alla se-conda inversione di tendenza, miriferisco al capovolgimento della

nostra mentalità, affinché – da «co-struttori del bene comune» ( Gover-natore Luigi Palombella) - possiamosentire la comune responsabilità dientrare nelle lande aride, abitate dai«ragazzi dal cuore muto»(MariapaolaCantele). Lande, che rivelano abissidi morte nel cuore e nella mentedei ragazzi, che dovrebbero esserericchi di entusiasmo, di gioia, distupore. È dovere dei rotariani aiu-tare la gioventù anche nel discerni-mento; dovere, che esige l’esempioe non l’imposizione di soluzioni pre-confezionate. Non ci sono ricette odisegni prestabiliti. Serve invece lavirtù dell’attenzione, virtù rara, sìda poter interpretare i bisogni, de-codificare il chiasso, cogliere i silenzi,valorizzando quanto di positivo cisia in uno stile di vita tanto diversodal nostro. Nella misura in cui sare-mo capaci di non farci sopraffareda nostri ritmi convulsi,dai nostriaffanni e talvolta dal nostro prota-gonismo, uscendo dal perimetro del-le nostre realtà cercheremo i giovaniper affiancarli da veri compagni diviaggio, offrendo un contributo alleloro speranze e, forse, anche allasete inconfessata di Dio. Scorgendonele solide radici e le limpide sorgentiinterne potremo percorrere - conrinnovata fiducia e svecchiato slancio- le strade della comune quotidianità,insieme. È possibile, ce lo insegna ilRotary. n

Page 25: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

25Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 2SETTEMBRE - MESE ROTARIANO DELLE NUOVE GENERAZIONI

Effettivoe nuove generazioni

Alfonso Forte

Funzione essenziale di periodicicome questo è la comunicazione; me-glio l’informazione a favore dei Let-tori. E oggi, con la presente modestaanalisi cercheremo di presentare al-l’attenzione di chi legge l’aggiorna-mento delle posizioni al momentoraggiunte da Rotary internazionale eda quello locale, per ricavarne allafine le più necessarie considerazionie tentare di indicare i più opportuniinterventi.Bando alle disquisizioni e proce-

diamo, come è personale abitudine,col linguaggio incontrovertibile deinumeri. Questo l’iter dell’ Effettivonell’arco degli ultimi quindici anni,nel pianeta:31/12/1996 Rotariani 1.193.98130/06/2001 “ 1.188.19230/06/2002 “ 1.243.43130/06/2003 “ 1.220.54330/06/2006 “ 1.222.78830/06/2009 “ 1.234.52730/06/2010 “ 1.227.56330/06/2011 “ 1.223,41331/05/2014 “ 1.206.92931/07/2014 “ 1.206.548E qui cade opportuna una piccola

sosta, per ripercorrere certe conside-razioni presentate, su questa stessaRivista distrettuale, tre anni fa. A fine anno rotariano 2001/2002,

la nostra Associazione toccò l’apicein termini di adesioni: i Rotariani nelmondo si contarono infatti in 1.243.431,un traguardo mai toccato in quasi 100anni di vita. Si verificava il sogno diRick D. King, il Presidente Interna-zionale 2001-02, che aveva preconiz-zato una folla di 1,5 milioni di Rotarianientro il 2005, anno del centenario?.

Il sogno fu però breve. A fine anno2002/03, infatti, il trend subì un’im-provvisa e decisa inversione: si con-tarono infatti 1.220.543 Soci, e l’altalenaè continuata fino ai giorni d’oggi,quando il calo appare tutt’altro cheindifferente: 1.206.548. Di questi, pocopiù di 974.000 sono uomini, oltre231.00 donne. Il che ci porta a conclu-dere che si è trattato di più di 14.000perdite, in 12 anni!Nemmeno le raccomandazioni dei

successori di King - Rattakul, Ma-jiyagbe, Estess, Stenhammar, Lee, finoa Sakuji Tanaka-, tese ad incitare iClub perché realizzassero un guadagnonetto di un socio all’anno, col miraggiodi portare 30.000 nuovi iscritti peranno nel complessivo mondiale, hannosortito esiti positivi. Passiamo a considerare la situa-

zione nel nostro Paese.In Italia operano in atto 13 Distretti

ed 828 club per un totale di 39.712soci.Anche da noi le attuali posizioni

lasciano pensare, se consideriamo chenel 2011 i Distretti erano 10, i Club806 e gli iscritti 42.837. Un migliora-mento, dunque, di 3 Distretti e di 22sodalizi ma un calo -di contro- di pocopiù 3.000 iscritti.E nel 2120?Dai 26 Club ed i 1.639 iscritti del

1988/89, si toccò l’apice nel 2009/10con 53 Club e 2.751 Soci, si è scesi -adinizio 2014/15- a 2.420 elementi, con53 Club.Tutti dati, quelli fin qui citati su

base ufficiale, che lasciano meditare.E le donne rotariane? Forse è l’unico

comparto che lascia una qualche con-

solazione e alcune speranze. Le donnenel mondo rotariano erano a giugno2011 in numero di 199.633 (16,5% deltotale); a maggio 2014 risultano 230.405(pari al 19,1%). A livello italiano eranoinvece 3.985 mentre oggi sono 5.345.Almeno nel settore ‘gentile’ un incre-mento c’è !Che fare, per concludere? Tre anni

fa, in un precedente analogo studioconcludevo, e oggi concludo con lestesse sommesse indicazioni:- Attente decisioni nei confronti dinuove ammissioni

- Accogliere soltanto persone noto-riamente disponibili al Rotary ealla sua missione

- Accorto riordino delle Classifiche- Attività continua di ‘formazione-informazione a favore dei Soci

- Convivio sì, ma ‘meditare’ e pun-tare soprattutto alla partecipazionee al servizio, nell’ambito del Clube del Distretto

- Rafforzare sul territorio l’immaginedi un Rotary operatore di amiciziae di servizio umanitario......ma soprattutto favorire l’accessoalle nuove generazioni. Settembre,lo abbiamo segnalato già nell’Edi-toriale di questo numero, è il mesededicato alle nuove generazioni.Il presente modesto studio può ca-dere ad opportuno proposito.Chiudo ora con le eloquenti parole

contenute nella lettera di settembre2011 del P.I. Banjerjee: “Bisogna rin-verdire il Rotary. Oggi solo l’11% deiSoci è sotto i 40 anni; il 68% ha oltre 50anni; il 39% oltre i 60. Dove ci porterannoqueste cifre, fra 10, 20 o 30 anni ?”.Ai posteri…………….. n

Page 26: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

Distretto 2120 - Puglia Basilicata26 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

Professionalità ed etica

Per celebrare degnamente il meseche il R.I. dedica ad una della“Azioni” vitali dell’Associazione, abbiamo invitato alcuni amici, ciascuno rappresentante di una categoria professionale, i quali hanno aderito cortesementefacendoci invio di interessanti elaborati. Ringraziamo vivamentetutti per le utili preziose riflessioniche qui presentiamo all’attenzionedei nostri Lettori. (a.f.)

Comunicazione ed etica

Mauro BignamiPDG ( * )

PremessaEtica: indagine sulla condotta del-

l’uomo di fronte ai concetti di bene edi male. È anche il modo di compor-tarsi secondo quanto si ritiene esserecorretto e, quindi, morale, in partico-lare professionale.

Deontologia: codice comportamen-tale, insieme delle regole morali chedisciplinano l’esercizio di ogni attivitàprofessionale.

Morale: concerne l’assunto spiri-tuale del comportamento umano, spe-cie in rapporto con la scelta e il criterio

di giudizio dei due concetti antiteticidi bene e male, giusto e ingiusto. In-somma, etica e deontologia sono si-nonimi di morale; inoltre, l’etica dellacomunicazione rientra tra le eticheapplicate, al pari di etica ambientale,dell’economia, del lavoro, bioetica,ecc. L’etica della comunicazione è poiinficiata da tante cose, a partire dallaconfusione creata dall’uso di molteparole cui è stato tolto l’originariospessore concettuale. Nel Programmadel Popolo d’Italia (1860), Mazzini scrive:“La missione della stampa è missioneeducatrice anzi tutto…”. Quindi, sela stampa deve educare, il rigore deiconcetti è fondamentale. Però, scom-parso Gaetano Afeltra, la stampa nonha più educatori... Cerco di chiarire,in sintesi, la differenza tra la quantitàe la qualità della comunicazione fo-calizzando tre aspetti.

1) Gridare al lupoMolti cronisti e personaggi pubblici

ben sanno che gridare al lupo fa piùeffetto, perché dà modo a chi strepitadi ergersi a difensore teorico di ciò sucui si vuole polarizzare l’attenzionegenerale. Dunque, l’immagine datacidel mondo è sbilanciata in negativosu fatti che suscitano scalpore o pietà,spesso abilmente ingigantiti con lalogica perversa della teatralità del-l’informazione. Il risultato è una co-municazione che, offrendo emozionipiuttosto che opinioni, rischia di darvita a una società manipolata e fra-stornata.In un mondo dominato da internet

e dalla crescente rapidità della co-municazione, la concentrazione, lavelocità e il dilettantismo informativogenerano due rischi: condizionare ilsistema mediatico, incidendo negati-vamente sulla qualità; uniformare lecoscienze individuali in una coscienzacollettiva predeterminata da pochi.Nel primo caso si è di fronte alla co-siddetta overdose cognitiva, per cui le

IL GIORNALISTA-ECONOMISTA

Page 27: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

27Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

informazioni si accumulano in mododisordinato, restando allo stadio disemplici impulsi anziché trasformarsiin vera conoscenza. Nel secondo, sicrea una sorta di mitologia collettivache consolida l’ideologia della nostrasocietà. Forse però siamo noi a volereuna società incapace di porsi doman-de, gregaria e solidale solo verso leingiustizie gridate da alcuni media.I media allora sono cattivi? Né

buoni né cattivi: l’uso che se ne fa de-termina la differenza. Senza l’uvabuona e le cure del vignaiolo, la botteda sola fa ben poco, meno che maibuon vino. La categoria dei comuni-catori spesso è chiamata a contrad-dizioni a volte difficilmente conciliabilima se partiamo dal presupposto chela categoria dei cittadini-lettori siapienamente responsabile, allora essaha il diritto di esigere le buone e lecattive notizie e il dovere, la libertàdi scegliere. Ciò perché solo da unacorretta informazione può nascereuna corretta partecipazione alla vitasociale, civile e anche religiosa dellacomunità in cui si vive e opera. Quin-di, la garanzia che i cittadini devonoesigere di ottenere è la qualità del-l’informazione la quale, per esserecorretta e attendibile, deve rispettarei principi di equilibrio e di verità eispirarsi a essi, perché in ultima analisisono i cardini dell’etica dell’informa-zione. Pertanto, l’etica non deve maiessere sacrificata alla notizia.

2) La correttezza dell’informazioneQuando l’informazione può dirsi

corretta? In che modo l’aumentatapervasività dei nuovi media necessitadi nuovi modelli di approccio al pro-blema dell’informazione? E ancora:esiste una nuova etica della comuni-cazione e fino a che punto i codicideontologici possono soccorrere gliutenti dei servizi di comunicazione?Si impone un continuo bilanciamentotra libertà e responsabilità; tra libertàdi procurarsi delle informazioni e re-sponsabilità nell’impartirle: come ri-ferire senza interferire? Il cuore delproblema sta nel potere creativo dellacomunicazione sulla natura dell’uomoe sull’enorme capacità di orientarne

l’educazione e la formazione; in altreparole, la sua evoluzione culturale espirituale. Da lì scaturisce l’equazionetra diritti e doveri in cui si risolveogni questione etica: la rappresenta-zione e la descrizione della realtàdifatti non possono coincidere con laverità. Pertanto, non è ammessa lapossibilità di riferire senza interferire1.

3) Come essere buoni comunicatori?Identificare dei criteri non è facile

e l’etica non è uno strumento che ciguidi con regole fisse. Dovrebbe ba-stare l’appello alla responsabilità per-sonale, presupposto della responsa-bilità sociale del giornalista, che è ciòche conta, ed essa diventa tanto piùforte quanto più entra in gioco la re-sponsabilità del lettore il quale, con isuoi interventi sanzionatori che vannodal rifiutarsi di acquistare il prodottocattivo, alla segnalazione di interventigiornalisticamente sbagliati, può in-cidere sul lavoro di chi è responsabiledi erogare l’informazione. Quindi unlettore modello, cui dovrebbe corri-spondere un giornalista modello: unapersona altrettanto responsabile, cu-riosa, capace di porre al potere le do-mande che il potere non vorrebbemai sentirsi porre, dando così voce achi voce non ha.Su questi ritratti ideali si innesta

la riflessione sul fatto che i monopolipubblicitari sono considerati i realicondizionatori della libertà di stampa2.Se è vero che, grazie alla forza deipropri bilanci pubblicitari, tali mono-poli hanno un grande potere di con-dizionare i percorsi dell’informazione,è pur vero che questa è collegata allevendite, ossia al risultato di un rapportocon i lettori che è, o dovrebbe essere,il non scritto ma palpabile contrattoche il New York Times sintetizza nelsuo motto: All the news that’s fit toprint. Un rapporto che sfocia in ununico giudice (l’edicola) e che vedegiornalista modello e lettore modellouniti dalla responsabilità sociale.

ConclusioneSe i giornalisti vogliono affrancarsi

da una sudditanza spesso più ipoteticache reale e rivendicare un ruolo di

primo piano, devono combattere unabattaglia per migliorare le proprie ca-pacità per una maggiore qualificazioneprofessionale, che si raggiunge ap-plicando tre principi da cui l’eserciziodi ogni professione non può prescin-dere: preparazione, deontologia e se-lezione.

Preparazione: comporta un aggior-namento continuo e costante3.

Deontologia:non si può essere degnidi un ruolo senza rispettare il più se-vero costume di vita professionale.In sostanza: cosa dovrebbe sapere esaper fare il giornalista? Se il rapportolettore/giornalista si basa soprattuttosulla fiducia, è indispensabile che ildepositario della fiducia altrui sia esappia rimanere all’altezza del compitoanche sotto il profilo etico (ahimè,l’elevato numero di iscritti all’Ordineha abbassato il livello di costume).

Selezione: devono avanzare solo icapaci. Al bando quindi ogni stantioe demagogico lassismo livellatore ocorporativismo e largo al merito!È tempo di far scendere in campo

i valori di vita rotariani perché l’eticasia applicata rigorosamente a ogniaspetto della società civile e dunqueanche nel campo della sempre piùpervasiva comunicazione. n

1. Platone, 2400 anni fa, a digiuno di massmedialità,definì simulacro della verità l’essenza delle testi-monianze.

2. Ora più che mai, nell’era della Native ad (pubblicitàindigena), concepita e nata all’interno del giornalestesso.

3. Solo dal gennaio 2014 la formazione continua èdivenuta obbligatoria per i giornalisti.

(*) Mauro Bignami, bolognese, dopo una laureain Scienze politiche, entra nel quartier generaleeuropeo della AMC-Associated MerchandisingCorporation. Nel 1974 entra alla Farfisa SpAcome export manager. Relatore e moderatore innumerosi convegni dedicati all’economia, allacomunicazione e al marketing. Come giornalistaeconomico ha collaborato con varie testate italianee straniere, ha vinto il Premio nazionale di gior-nalismo Luigi Albertini.Rotariano dall’anno 1991-92, è socio del RCAncona Conero, di cui è stato presidente nel1999-2000.Fin dal 1993 ha ricoperto molti incarichi a livellonazionale e distrettuale. Governatore del Distretto2090 per l’anno rotariano 2012-2013. Rappresen-tante del Presidente Burton al Congresso del D-1841; delegato al Consiglio di Legislazione 2016.È PHF (9), Benefattore del RI e Grande donatore.

Page 28: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

Distretto 2120 - Puglia Basilicata28 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

Rotary e crisi economica e di valori. La maieutica rotariana.

Alessandro Amendolara( * )

Care amiche e cari amici,rivolgo un sincero ringraziamento

ad Alfonso Forte e Livio Paradiso, lacui autorevole sensibilità “giornali-stica” inorgoglisce l’intero Distretto2120, che dandomi la possibilità diaffrontare il poliedrico tema: “Rotarye crisi economica e di valori”; miconsentono al contempo di appro-fondire i risvolti etici che discendonodall’applicazione pratica e quotidianadella “maieutica rotariana”.Al riguardo, non di certo può sfug-

gire la sintomatica circostanza che lerisposte, in termini soprattutto di atti-vità di Service, sinora fornite dal Rotarynell’alveo della società civile in cuiopera, altro non siano che l’eloquentedimostrazione della riuscita capacitàrotariana di porsi come una scrupolosa“levatrice” in ordine alla domanda dieticità che affiora dal confronto tra lesvariate forze economiche, politiche,morali e socio-culturali, che interagi-scono soprattutto nelle attuali e diverseforme assunte dalla nostra società glo-bale.Come ben noto, la perspicacia so-

cratica di condurre l’interlocutore dia-logico alla verità, attraverso il lungi-mirante susseguirsi di “semplici” do-mande, sembra aver ispirato il monito,che dovrebbe essere osservato da chiun-que, che emerge dalla Prova dellequattro domande: “Ciò che penso,dico o faccio: Risponde a VERITÀ? ÈGIUSTO per tutti gli interessati? Pro-durrà BUONA VOLONTÀ e MIGLIO-RI RAPPORTI D’AMICIZIA? SaràVANTAGGIOSO per tutti gli interes-sati?”.

Osservando le attuali crisi econo-miche e di valori al cospetto della“Prova”, dovremmo purtroppo con-cludere, senza presunzione o inganniutopistici, che ci siano ben pochi rota-riani sparsi nel mondo o che anchequest’ultimi abbiano smesso di crederenegli effetti che discendono dall’os-servanza della “Prova” stessa. Sta di fatto che, quest’ultima reca

in sé la bontà del metodo critico d’in-dagine con cui poter analizzare il mu-tamento dei costumi comportamentalie di pensiero che accomunano unosvariato numero di persone inseritein un determinato periodo storico.Non è mia intenzione procedere perobsoleti luoghi comuni attinenti ilvezzo di denigrare sempre e ad ognicosto il presente che ci circonda, attesoche, occorre riflettere sull’utilità cheanche i periodi di crisi recano alle co-scienze organizzate in fenomeni digruppo alla stregua dell’aggregazionecondivisa di matrice rotariana.L’appello al buon senso ed al senso

civico che discende dalla “Prova dellequattro domande”, mira non di certoad assecondare un modus vivendi dialcuni consociati a discapito di altri,ma rappresenta invece il tentativo mi-rato e consapevole di poter condividere,al di fuori del proprio gruppo orga-nizzato in quello o quell’altro club Ro-tary, esperienze a livello di coscienza!La grandezza della maieutica ro-

tariana risiede proprio nella sua spiccatacapacità, avvalendosi anche della “Pro-va”, di raggiungere il maggior numerodi coscienze poste anche e soprattuttoal di fuori della compagine riunita in-torno alla ruota dentata, con ciò por-tando a compimento quell’esigenzadi eticità che sia in grado di trasformarel’essere umano in essere persona.Una parte dell’umanità, invero,

persiste nell’affinare il proprio orga-nismo biologico in un’entità pensantee di coscienza di modo che, prescin-dendo addirittura dal proprio gradod’istruzione, di cultura, di censo, didiscendenza, etc., le società siano sem-pre più costituite da persone dotate di

coscienza, più che da meri esseri vi-venti. La consapevolezza di tale percorso

evolutivo, che non avviene certamentein tempi brevi ovvero senza sacrifici,è patrimonio oramai acquisito alla sen-sibilità rotariana che ogniqualvoltaadopera la lente d’ingrandimento suivalori della “Verità”; della “Giustizia”;della “Buona Volontà”; dei “MiglioriRapporti d’amicizia”; ed del “Vantaggioper tutti gli interessati” e giammai peri soli consociati della “ruota”, non faaltro che calibrare l’esigenza di eticitàalla fenomenologia del vivere quoti-diano tra cui si annovera a pieno titolol’aspirazione al benessere economico.L’eticità della persona è ben conscia

del fatto che l’attuazione compiutadegli anzidetti valori possa avveniresolo mediante la loro interiorizzazione,a livello di coscienza e, quindi, di per-sona; sicché, la crisi di valori si traducealtresì in spietate crisi economiche,per la pacifica ragione che senza l’in-vocata interiorizzazione dei suddettivalori, l’approccio del singolo individuoall’esigenza economica si fonda soloed esclusivamente sulla scorta dell’ac-canita avidità verso la spasmodica ri-cerca dell’accumulo di ricchezze, contutte le implicazioni conflittuali chene possano discendere. A tal proposito,le difficoltà per raggiungere quel sanoequilibrio capace di evitare le crudeliperdite di vite umane che si registranonello scontro tra le svariate ipotesi dibramosie di ricchezze, si accentuanoladdove sia assente l’impegno perso-nale utile almeno ad iniziare il con-fronto con l’esigenza di interiorizza-zione dei prefati valori.Certo è che, la maieutica rotariana,

suggerisce da sempre il sentiero dapercorrere non solo per monitoraregli effetti negativi delle crisi, ma so-prattutto per trasformare quest’ultimiin valide premesse per l’interiorizza-zione coscienziosa riservata alle futuregenerazioni di “persone”.Vi auguro ogni bene. n

(*) Socio RC Bari Mediterraneo.

L’AVVOCATO / 1

Page 29: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

29Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

Dovere, onore e amore per il Paese

Dante Angrisani( * )

Quando mi è stato chiesto di fornireun mio personale contributo all'ap-profondimento di un tema complessoe di grande rilevanza su professionalitàed etica in base alla mia esperienzaumana, professionale e rotariana, misono reso conto che per affrontarecompiutamente tale argomento nonpotevo che partire dalla fondamentaleimportanza della formazione. Il ricordova ad un giovane diciannovenne che,vincitore di concorso per l'ingresso aicorsi regolari dell'Accademia Aeronau-tica, dopo pochi mesi ha giurato fedeltà

alla repubblica ed alle sue libere istitu-zioni ed, a pieno titolo, è entrato nellagrande famiglia dell'Arma Azzurra.È stato l'inizio di un percorso di

grande impegno e di severi studi uni-versitari e professionali, proiettati al-l'arricchimento culturale ed umano,alla crescita motivazionale ed alla for-mazione militare in senso stretto; iltutto tendente a coniugare i nobilivalori acquisiti in famiglia, quali il ri-spetto, l'onestà, la lealtà, l'altruismo, latolleranza, con la preparazione etica emorale che il giuramento prestato sem-pre impone e che si fonda sul dovere,l'onore e l'amore per il proprio Paese.La formazione, pertanto, in qualsiasicontesto lavorativo, è un elemento in-dispensabile, capace di generare sempremaggiori conoscenze e stimoli, per es-sere in grado di superare con prontezzale difficoltà, a volte impreviste e im-prevedibili, che i problemi contingenticomportano. E la formazione non è uno dei car-

dini rilevanti del Rotary? Mi sono sempre posto un interro-

gativo semplice ma fondamentale, ogni-qualvolta ho dovuto affrontare pro-blematiche attinenti alle relazioni umanee professionali: qual é stato il mio com-portamento etico nei riguardi dei singolie della collettività? Ho quindi verificatoche, specie nell'assolvimento di deter-minati incarichi che comportano il go-verno e la corretta gestione delle risorseumane, la professionalità acquisita, senon sostenuta da comportamenti coe-renti ed altamente etici e morali, dagrande senso di responsabilità e dauna naturale predisposizione al dialogoed alla comprensione delle altrui diffi-coltà personali e familiari, può non es-sere sufficiente; specie se le problema-tiche che emergono sono di tale com-plessità da richiedere un impegno per-sonale supplementare in termini di de-dizione, di ideazione e di ricerca di so-luzioni nuove che consentano il rag-giungimento dei risultati voluti con

IL MILITARE

Page 30: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

Distretto 2120 - Puglia Basilicata30 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

un minor danno per i singoli e l'orga-nizzazione. Si pensi ad esempio allachiusura di un reparto di impiego edai problemi connessi alla riqualificazionedel personale o alla riduzione degliorganici che la spending review ha fi-nora imposto e continua ad imporreall'organizzazione militare. Di qui lanecessità di una specializzazione semprepiù spinta per assicurare al Paese unacomponente militare più snella, flessibilee maggiormente operativa.Ciò richiede una professionalità che

non ammette punti di arrivo o livellidi assoluta competenza, ma imponeun continuo perfezionamento, mai di-menticando l'importanza dell'esempioe della validità dei rapporti umani,specie quando tutto ciò deve tradursinel rispetto del servizio e nell'impor-tanza del servire, concetto quest'ultimoche è anche alla base del pensiero edell'azione rotariana e che nelle "cinquedomande" pone ogni singolo socio difronte alla responsabilità di comporta-menti etici ineludibili. Professionalità ed etica quindi rap-

presentano un binomio perfetto per ri-sultati di eccellenza. Tanto nel lavoroquanto nel Rotary. Sin dall'inizio, infatti,della mia appartenenza a questo so-dalizio, ciò che è risultata rilevante èl'importanza delle finalità, dei principie dei valori che tale importante orga-nizzazione benefica internazionale ri-tiene fondamentali nel suo operare. Nel corso dei vari forum si è parlato

di etica, legalità, leadership, service,

Mediterraneo, formazione ed informa-zione, effettivo, ricerca del bene comune,giovani e il loro futuro; tutti interventiche, in sostanza, fanno parte della miaformazione e del mio bagaglio culturalee professionale.Ciò ha reso agevole e naturale il

mio inserimento nelle attività rotarianee nell'anno di presidenza del mio clubpenso di aver profuso tutto quanto eranelle mie possibilità per elaborare pro-getti che tendessero, nei limiti delle di-sponibilità, ad alleviare le sofferenzedei più disagiati con service a livelloglobale, territoriale e locale. In tuttociò, sorretto da principi fondamentaliche ho acquisito anche grazie all'orga-nizzazione militare e che si concretizzanonel rispetto della dignità degli individui,nell'importanza della pace e della pre-venzione dei conflitti, negli interventiumanitari in occasione di pubblichecalamità o di salvataggio di persone inpericolo di vita (Mare Nostrum ne èun esempio), nelle operazioni di paceinternazionali e nel comportamentoetico dei nostri militari all'estero; questiultimi, infatti, pur compiendo il lorodovere, non si sottraggono ad intervenireper alleviare le sofferenze della popo-lazione civile creando ospedali, nuovescuole, strade, ponti, supportando eproteggendo nel concreto specie donnee bambini, stringendo mani di ogni co-lore e di ogni fede religiosa in una coo-perazione civile e militare. Una umanitàche ci viene riconosciuta ed apprezzatanel mondo. Ritrovo in tutto questo, an-

che se in forme diverse, gli stessi inten-dimenti e le stesse finalità che si ri-scontrano nei 6 focus della Rotary Foun-dation e che si sostanziano nel concettodel "servire" al di sopra di ogni interessepersonale. Se tutto quanto espresso ri-sponde al vero, se quel giovane ufficialedi cui ho parlato all'inizio nel corsodella sua carriera ha maturato una pro-fessionalità rispondente a principi evalori etici e morali ed è stato all'altezzadelle responsabilità a lui affidate, senella maturità ha trovato nel Rotaryterreno fertile per porre le sue poten-zialità al servizio degli altri, ritengoche la sua cooptazione sia stata positivasotto ogni aspetto.Pertanto auspico che in futuro pos-

sano far parte della famiglia rotarianaanche i giovani con le "stellette", ga-ranzia di serietà, impegno e determi-nazione che, come me, potranno trovarenel Rotary, una continuità nella loroconsolidata professionalità, nei lorocomportamenti etici, nel loro sentitoaltruismo per essere costruttori delbene comune. n

(*) P. P. RC Molfetta. Allievo del Corso Vulcano IIdell'Accademia Aeronautica. Ha operato pressol'Aeroporto di Ciampino, il Reparto Volo ed il Co-mando della Terza Regione Aerea, il 36 Stormo diGioia del Colle e la Base Aerea di Padova.Capo Ufficio Comando della Terza R.A., Coman-dante del Quartier Generale , Direttore Territorialedel Personale, Comandante della Prima BrigataAerea e, infine, Vice Comandante della Terza Re-gione Aerea. Ha concluso la propria attivitàpubblica quale Generale di Divisione Aeronautica.Insignito di numerose onorificenze. Presidentedel Rotary Club di Molfetta A.R. 2013-2014.

Page 31: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

31Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

L’Etica nel mercato

Pasquale Campobasso( * )

Solitamente si sostiene: il clienteha sempre ragione, il consumatoreè il dominus del mercato. Ma cosasuccede prima che i prodotti agro-alimentari arrivino presso il consu-matore? Quest’ultimo è proprio ingrado di far valere la sua posizionedi dominus, date le sue conoscenzespecifiche? Questi ed altri dubbi sipongono, con sempre maggiore fre-quenza, fra gli attori del mercatoagro-alimentare. Va subito chiarito che la produ-

zione alimentare, dall’agricoltore alcommerciante al minuto, non puòessere considerata solo in terminiunicamente di profitto: è anzituttouna questione di etica nel senso didoveri da parte dei produttori e deicommercianti verso i diritti dei con-sumatori in termini di tracciabilitàdei prodotti e della sicurezza ali-mentare.Certo il profitto è la giusta ricom-

pensa per l’imprenditore che rischia,che organizza i fattori della produ-zione, che molto spesso fa coinciderela sua attività d’impresa con la suavita. E questo gli deve essere ricono-

sciuto. Ma non può e non deve essereottenuto prescindendo da qualunquenorma: l’Italia, ad esempio, non puòcontinuare a detenere il primato peri casi di frodi nel settore agricolo.Questo ci è stato segnalato dallaCommissione europea qualche set-timana fa con la pubblicazione delrapporto annuale sulla lotta alle frodiagli interessi finanziari dell’Unione.Il profitto,quindi, non può e non

deve essere generato da simili attivitàillecite che, tra l’altro, non apportanovalore aggiunto alla società ed al-l’economia in generale. In definitiva,il giusto e meritato riconoscimentoper l’imprenditore non deve esserela risultante di un’attività illecita.Così come non è possibile conti-

nuare a dimostrare un ulteriore pri-mato negativo in Europa circa l’uti-lizzo dei fondi strutturali, ormai pros-simi alla conclusione in termini diaccessibilità (2020).È l’utilizzo di queste risorse co-

munitarie che deve permettere l’am-modernamento degli impianti, deimacchinari e delle attrezzature del-l’impresa, che, unitamente al miglio-ramento e all’ammodernamento delleinfrastrutture realizzate con le stesseopportunità finanziarie, devono con-sentire l’ottenimento di quel valoreaggiunto che rende i nostri prodottiagro-alimentari più competitivi suidiversi mercati internazionali e conuna sempre maggiore redditività.Così come non è possibile pre-

scindere dalla salute dei consumatori.E’ necessario produrre avendo sem-pre in mente il ben-essere delle per-sone, la loro vita e la loro salute. Iconsumi sono importantissimi perla produzione: una loro progressivacontrazione, anche in agricoltura,metterebbe a dura prova le struttureproduttive aziendali e le attività eco-nomiche collegate,ma ciò deve av-venire sempre nel rispetto delle nor-me qualitative.Inoltre, la giusta attenzione alla

remunerazione dei fattori produttivied al conseguimento del profitto nondeve violentare ma rispettare la na-tura: non è più procrastinabile unamigliore qualificazione e definizionedell’uso degli OGM sollevando i velidi ipocrisie che ancora permangonoriguardo questo tema che in Italia èmolto sentito e dibattuto. Da ultimo l’appello di numerosi

scienziati e le domande poste dallaProf.ssa Elena Cattaneo dell’Univer-

sità degli Studi di Milano al MinistroMartina apparsi sul Sole 24 ore ri-spettivamente del 13 e del 19 luglioscorso. A questo proposito, lungimiranti

sono risultate le parole di GiovanniPaolo II, pronunciate in occasionedel Giubileo, con cui invitava gliagricoltori ad operare “in modo daresistere alle tentazioni di una pro-duttività e di un guadagno che va-dano a discapito del rispetto dellanatura. Da Dio la terra è stata affidataall’uomo perché la coltivasse e la cu-stodisse.Quando si dimentica questo prin-

cipio, facendosi tiranni e non custodidella natura, questa prima o poi siribellerà”. E purtroppo, negli ultimitempi, casi di ribellione della naturasono sempre più frequenti e dannosiper le popolazioni e le relative eco-nomie. È auspicabile,quindi, un intervento

del Legislatore nazionale che defini-sca, una volta per tutte, i terminigiuridici della questione con la giustaattenzione alla prudenza che in questocaso deve essere uno dei principi diriferimento. Dalle considerazioni che prece-

dono e con riferimento ad uno degliscopi del Rotary che è quello di “uni-formare ai principi della più alta ret-titudine la pratica degli affari e delleprofessioni…” deriva la volontà disostenere e promuovere un’impren-ditoria maggiormente “competente,competitiva e responsabile”, protesaquindi verso un livello sempre piùelevato di legalità, di rispetto dellepersone e della natura, con la consa-pevolezza che tutto questo non fungeda ostacolo ma può solo qualificaremaggiormente i nostri prodotti agro-alimentari. n

-(*) Amministratore della Società “Aziende Cam-pobasso sas” (produzione/commercializzazionefrutta secca). Amministratore della “Azienda agr.Martucci-Campobasso” Rotariano RC Bari. Acca-demico aggregato Georgofili.

L’IMPRENDITORE AGRO-ALIMENTARE

Page 32: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

Distretto 2120 - Puglia Basilicata32 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

Professionalità e Rotary

Francesco Lacerenza( * )

Le coincidenze spesso sono strane,qualche volta davvero curiose. Il buonAlfonso Forte mi aveva appena asse-gnato il compito per questo articoloche, di buon mattino chiuso il telefonocon lui, ascolto alla radio un botta erisposta interessanti. L’ascoltatore chie-de al noto ospite di turno in studiocosa sia irrinunciabile oggi per l’uma-nità. Il professore risponde: la medicinae lo spirito di servizio. Lui pensa a qualcosa come medici

senza frontiere a me invece, per comeandava argomentando il suo pensiero,pareva che di lì a poco avesse dettoun medico che sia rotariano.Sono rimasto convinto quella mat-

tina che quel famoso ospite della tra-smissione radiofonica fosse rotarianoper come attingeva a idee di profes-sionalità ed etica che sono propriedella nostra istituzione. E comunquelui mi ha suggerito di elaborare questamia riflessione a riguardo di profes-sionalità ed etica del medico partendoproprio da alcuni capisaldi del nostroRotary.

È noto a tutti che la concezione ro-tariana della professionalità non siesaurisce semplicemente nel ricono-scimento di una posizione apicale odi una nomina dirigenziale. Le pre-stazioni di eccellenza nella professionehanno un valore in quanto testimo-niano l’eccellenza del valore soggettivoe l’affermazione professionale vieneconsiderata solo se coniugata con altrespecificità umane quali l’etica, la par-tecipazione responsabile ai valori del-l’uomo, il contributo all’evoluzionedella collettività e della cultura.Questo significa che l’investitura

rotariana costituisce per l’individuoil riconoscimento di una realizzazionedi elevato standard non unicamenteprofessionale ma più espressamenteumano ed etico. E se questo vale pertutte le professioni, l’aggettivo “uma-no” rimanda più suggestivamente allapratica medica.Nonostante la si svolga per lo più

in ambiti ipertecnologici, oggi bisognacontinuare ad affermare che la medi-cina è un’arte raffinata di assistenzaumana. La pratica di essa è bene checontinui ad essere incentrata sulla per-sona e non sulla malattia, questo con-sentirà ai pazienti di accettare le diffi-coltà in cui si dibattono i medici,spesso ignorate da tutti, e resisterequindi alla tentazione di biasimarli opeggio chiamarli davanti al giudice arendicontare del proprio operato quan-do non sono riusciti a fare miracoli.

Dimenticando che quest’ultimisono appannaggio di altri.In quanto all’etica medica mi piace

ricordare che essa nasce nella medicinacon la branca che è la mia passione,prima che professione, l’ostetricia. Ilmomento esatto nella storia in cuinasce l’impegno etico dell’arte medicaè all’inizio della storia dell’ostetricia.Semplicemente perché l’ostetricia èl’arte medica più antica del mondo. El’etica nasce in quel momento perchélì l’uomo inizia a scoprire il proprioruolo al servizio dell’umanità.L’imperativo posto dalla Natura,

che l’uomo si moltiplichi, impone aglialbori dell’avventura umana che alcunepersone si dedichino con maggiorecompetenza possibile a fare in modoche la specie umana si sviluppassenel mondo, guidata non solo dallanecessità di sopravvivenza, ma dallapassione di governarlo. Oggi l’eticamedica, ovvero, ricordiamolo ora, tuttociò che attiene al comportamento (dalgreco ethos) del medico nella profes-sione e nelle scelte che essa gli impone,ha davanti delle sfide difficili, moltocomplesse. Pensate ad esempio allaprocreazione assistita o all’eutanasia.Sarà come sempre difficile affrontarle,sono consapevole che abbiamo buonistrumenti per farlo: saldi valori e fortecultura. Che a noialtri rotariani ci capitacon fortuna speciale, di affinare anchenella frequentazione della nostra isti-tuzione. n

(*) GinecologoPast Presidente RC Potenza

IL MEDICO

Page 33: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

33Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

Il buon comportamento

Piermaurizio Piccolo( * )

Dizionari accreditati definisconola professionalità come “competenza”,“scrupolosità”, “preparazione pro-fessionale”.Etica invece, dal greco ethos, si-

gnifica “costume”, “consuetudine”, alpari di morale, dal latino mos, moris.Di quì il significato di etica intesacome “buon comportamento” , ossiacome insieme di valori, di norme, inbase ai quali si realizza il buon agire.Si ha pertanto che la professionalità,

in quanto sinonimo di competenza,contrariamente a quanto normalmentesi ritiene, non costituisce una peculia-rità del professionista inteso nel sensotradizionale del termine (medico, in-gegnere, avvocato, ecc.), ma attienead ogni attività lavorativa. In questasede però, la professionalità, rapportataall’etica, sarà riferita all’attività delprofessionista ed in particolare del-l’ingegnere.In tale professione il ruolo rivestito

dalla professionalità e dall’etica risultaparticolarmente importante, nella mi-sura in cui l’attività dell’ingegnereesplica importanti effetti sull’uomo,sulla società e sull’ambiente. Non èun caso infatti, che l’espletamento didetta attività debba avvenire nel ri-spetto di precise norme deontologiche,ossia di etica professionale, quali adesempio: offrire prestazioni di qualità,mantenere il segreto professionale,non cedere ad indebite pressioni, evi-tare conflitti di interessi, tutelare lacollettività, rispettare le leggi.Ma torniamo al tema in esame, os-

sia al rapporto tra professionalità edetica nella professione dell’ingegnere.Ebbene, dall’obbligo deontologico dioffrire prestazioni di qualità, derivaun rapporto strettissimo, inscindibile,tra professionalità ed etica, dal mo-mento che non è possibile offrire pre-stazioni di qualità senza possedere lanecessaria competenza. In definitivaquindi, per l’ ingegnere vi è l’obbligoetico di essere competente, ed il motivorisiede evidentemente nel fatto che,come già detto in precedenza, l’attivitàesplicata da detto professionista incidepesantemente sull’uomo e sull’am-biente (si rammenta l’altra norma eticadi “tutela della collettività”). Bastipensare ad esempio, all’importanzache rivestono, per l’incolumità dellepersone e dell’ambiente, la sicurezzadelle strutture portanti nelle costru-zioni, così come la sicurezza degli im-pianti nelle strutture sanitarie o nelleaziende potenzialmente inquinanti.Ma l’acquisizione della professionalità(competenza), così come la sua praticamanifestazione (ad esempio in un pro-

getto), richiede studio, impegno equindi costi. E questi, purtroppo, nonsono certo compatibili con la crisi eco-nomica attuale. Da qui la difficoltà diconciliare, in questo particolare periodostorico, professionalità ed etica; daqui, in pratica, la difficoltà di garantireoggi prestazioni professionali di qua-lità, con tutti i conseguenti rischi diricadute negative sulla società.Il rischio è ancora maggiore alla

luce dell’abolizione dei minimi tariffarie della liberalizzazione delle tariffeprofessionali. Difatti, la necessità diacquisire un incarico professionale,unita alla possibilità di applicare qua-lunque prezzo (compenso), innescauna corsa al ribasso che, di fatto, minapericolosamente la qualità della pre-stazione.A tutela di questa vi è oggi anche

l’obbligo della formazione continuadel professionista (aggiornamento),con l’acquisizione periodica di un de-terminato numero di crediti formativi,al di sotto del quale non è consentitolo svolgimento della professione. Maall’acquisizione anche forzata dellaprofessionalità, in tempo di crisi equindi con la necessità di contenimentodei costi professionali, non è dettoche corrisponda automaticamente lafornitura della stessa.Di qui l’importanza delle associa-

zioni di categoria ed ancor più degli Ordini professionali (che taluni vor-rebbero abolire), nel loro ruolo di sen-sibilizzazione e di controllo sull’obbligodella qualità della prestazione pro-fessionale.

Ma la professionalità, ove esistente,

L’INGEGNERE

Page 34: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

Distretto 2120 - Puglia Basilicata34 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

va anche ben gestita ed utilizzata.Essa, per obbligo etico del professio-nista (applicazione del codice deon-tologico), deve essere finalizzata albene comune e non all’esclusivo be-neficio personale, deve essere utilizzatanel rispetto delle leggi e non come

strumento di abile aggiramento dellestesse.Per un professionista rotariano, co-

niugare professionalità ed etica do-vrebbe risultare più “naturale”, dalmomento che la “Azione Professio-nale”, finalizzata alla promozione

dell’osservanza dei più elevati principimorali nell’esercizio di ogni profes-sione, dovrebbe costituire fondamentodel suo agire quotidiano. n

(*) Presidente 2014/15 RC Bari Mediterraneo.

In un posto qualsiasi, in un tempo qualsiasi...

Arcangelo Procopio ( * )

“…si sono persi i valori…”sen-tenziò il sussiegoso commensale men-tre pensava a come fare per dare buonesito alla raccomandazione appenaricevuta - la “capra” che gli era stata“segnalata” era figlio di una personaalla quale non avrebbe mai potutodire di no perché da questi era statoaiutato nella scalata al “successo”;tanto l’altro concorrente, bravo di suo,un’altra occasione l’avrebbe certo avu-ta e quanto stava facendo era comun-que opera buona, si disse. “È vero, èvero, si sono persi; una volta si che…”gli fece eco scuotendo il capo l’accon-discendente ascoltatore, che pensavaa come ingraziarsi l’interlocutore perottenere i vantaggi ai quali aspirava.Il giovane cameriere che li servivachiese premuroso quali valori eranostati persi e quando, chi era stato cosìdistratto e comunque lui non avevatrovato nulla durante le pulizie dellasera prima. Lo guardarono con distacco:“ Caro non puoi capire, parliamo diValori con la V maiuscola” disse l’ac-condiscendente. Il cameriere, che volevaben figurare, appena possibile si recòall’Ufficio Oggetti Smarriti, chiese sequalcuno avesse ritrovati e consegnatii Valori con la V maiuscola. Alla ri-chiesta di quali e quando fossero statipersi non seppe dare risposta. L’im-piegato però ricordò che nel corso del

suo addestramento un magnifico ora-tore aveva parlato di Valori che loro,nuovi assunti, dovevano custodire eben più preziosi di quelli materiali,oggetto del loro ufficio; ricordò anchelo scrosciare di applausi che a talefrase fece seguito e lo schermirsi concompiaciuta falsa modestia dell’oratore.Ebbe il dubbio che si trattasse di quelli.Disse al giovane: “ Aspetta chiedo adun collega” ; “ Sì - disse il decano –vedi che in fondo al corridoio dovrebbeesserci qualcosa, cerca lì” . In effettisui ripiani di una scaffalatura polverosae male in arnese con la scritta “VALO-RI”, sbiadita e quasi illeggibile, eranoriposte modestissime scatole di cartonecon su scritto : “etica” – “morale”-“fa-miglia”-“giustizia”-“merito”-“amici-zia”-“pace”-“servizio”- “bene comune”– e annotato con caratteri ancora piùpiccoli “etica descrittiva, prescrittiva,soggettiva, oggettiva” e tanti altri an-cora, ma erano troppo in alto per leg-gerne l’indicazione del contenuto.Erano scatole pesantissime da gover-nare con fatica; di fianco, invece, benilluminate e spolverate, vi erano scatolebellissime con le medesime scritte delleprime, ma leggerissime; con una manose ne potevano prendere due se nontre o di più, senza sforzo. Richiesto, ilvecchio impiegato spiegò al giovaneche le prime, quelle pesanti, all’astadelle cose ritrovate erano rarissima-mente richieste perché in effetti conte-nenti quanto indicato e per aggiudi-carsele definitivamente, per antica tra-dizione, doveva poi dimostrarsi diaverne adoperato il contenuto. Le altre,quelle belle e leggere, erano invece ri-chiestissime perché per aggiudicarseleera sufficiente gridarne il titolo delcontenuto con voce più forte deglialtri. L’impiegato giovane con imme-

diata preoccupazione pensò che se peravventura fosse stata aggiudicata lascatola del “merito”, ovviamente diquelle pesanti, il suo posto sarebbestato in pericolo, perché il merito nonera stato certamente motivo e causadella sua assunzione; pensò all’etica,alla morale, ma gli era così comodoaverne una tutta sua da modellare al-l’occorrenza. Insomma, alla fine, eracerto più comodo che i Valori restasserolì dov’erano. “…No, purtroppo nessunoha trovato e portato qui Valori con laV maiuscola, ripassi” con finto disap-punto si affrettò a dire al giovane ca-meriere che lo aveva pazientementeatteso. Nel tempo che seguì, nel servireai tavoli, il giovane continuò a sentireparlare di Etica, di Morale, di Merito,di Amicizia e di Valori in genere, tuttiovviamente con le iniziali maiuscole,che non c’erano più ( una volta gli ca-pitò di sentire una signora che, felice,raccontava di avere ritrovato i valori,ma si rese subito conto, con una qualchedelusione, che la signora parlava diuna operazione di polizia conclusasicon successo che le aveva consentitodi ritrovare quanto le era stato sottratto). Nel contempo, da qualche commen-sale, uno di quelli dei Valori, sentivasparlare dell’amico allontanatosi alquale aveva appena profuso elogi eabbracci; e poi da altri: “…Se sono ingalera è perché hanno sbagliato, checi possiamo fare se sono in quindici inuna cella per quattro, imparino!!”; “…Ancora un altro che vende fiori, maquanti sono…non sono razzista ma…”; “Ma quanti ne stanno morendo cer-cando di migrare…non sanno che quic’è la crisi?…aiutiamoli ma a casaloro…ottimo questo antipasto, forseappena un po’ salato ma buono..”. Maquasi ogni discorso si chiudeva con il

L’AVVOCATO / 2

Page 35: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

35Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

disappunto per i Valori perduti senzache però, come sempre, qualcuno siprendesse la briga di specificare quandoe chi era stato così distratto; ovviamentedal tono si intuiva che ognuno non sene riteneva certo responsabile. Poic’erano i politici i quali sempre e coninsistenza parlavano di praticare lapolitica non per professione ma per“servire”, per “spirito di servizio” nel-l’interesse del popolo. E non capiva;anche lui “serviva” non dico con pas-sione ma certo con professionale de-dizione, ma quando c’era da riposarsilo faceva con piacere, invece quellacategoria di commensali, i Politici, nontutti ma i più, brigavano in ogni modoper continuare a “servire” sempre loroe guai se qualcuno si proponeva difarlo in loro vece; erano davvero ser-vitori instancabili e anche costoro spes-sissimo parlavano di necessità di re-cuperare i Valori perduti, di CodiciEtici, nei quali scrivere a chiare lettereche non si doveva rubare, ecc. ecc.. Ri-cordò di quando il padre gli diedeuno scappellotto imponendogli di re-stituire al compagno di scuola e contante scuse una gomma per cancellare

così grande e bella che lui, di appenasei anni, non aveva potuto fare a menodi far finire fra le sue matite; questogli era valso più di tanti articoli diqualsiasi Codice Etico. All’Ufficio Og-getti Smarriti non andò più. Una seragli capitò di servire ad un tavolo dicommensali ormai abituali ma maisino ad allora accomodati ad uno dei“suoi” tavoli; tutti delle più diverseprofessioni ma tutti con lo stesso stranosimbolo appuntato alla giacca, comedi una piccola ruota di ingranaggio.Parlavano di una società più giusta,di mettersi a disposizione, ciascunonel proprio ambito professionale, deipiù deboli e bisognosi, parlavano del-l’ideale del “servire al disopra di ogniinteresse personale”. Eccone degli altri,pensò, tra poco diranno “si sono persii valori” ma stranamente così non fuperché, orecchiando con discrezione,sentì parlare solo di progetti per mi-gliorare le comunità. Finita la cena,certo non potevano dirsi di non buonappetito, se ne andarono. Erano statedimenticate sul tavolo alcune carte manon si fece in tempo a richiamarli. Ilcameriere, ormai non più tanto giovane,

lesse:Rotary Internazional - Prova dellequattro domande : ciò che penso dicoe faccio risponde a verità; è giusto pertutti gli interessati; promuove buonavolontà e migliori rapporti di amicizia;è vantaggioso per tutti? . Su un altrofoglio tra quelli dimenticati - ricordòche lì era seduto l’ avvocato, almenouno non ne mancava mai - appuntatoa mano, lesse “Honeste Vivere – Alte-rum non laedere – Suum cuique tri-buere” ( Ulpiano ); ne chiese la tradu-zione, capì e sperò. Capì che se vierano in tutto il mondo uomini e donneche si impegnavano, ognuno nel pro-prio campo professionale e quindinella propria vita, nella famiglia, nellacomunità, per la realizzazione e di-vulgazione di quei principi, facendo-sene carico, un mondo migliore potevaesserci, doveva esserci e forse c’era giàdove operavano quegli uomini e quelledonne. Una luce di speranza si era ac-cesa in lui. Light up Rotary. n

(*) Past Pres. RC Bari Alto - Casamassima.Pres. Commissione Distrettuale 2014/15 Rapporticon gli Ordini Professionali.

Professionalità ed etica, quanto bisogno ne abbiamo

Michele Vinci ( * )

Per natura sono un ottimista, nondipingo quadri di decadenza e di de-clino irrimediabile, piuttosto cercodi cogliere gli aspetti positivi e glispiragli di luce anche nelle situazionipiù difficili.Tuttavia, se penso alla professio-

nalità e all’etica, alla loro associazione,al loro camminare fianco a fianco, devoconfessare che il mio ottimismo vacillae lascia il posto a riflessioni molto cri-tiche. Da imprenditore so bene che

l’economia aziendale, come quella na-zionale e il progresso di un popolo,possono fondarsi solo su principi sani,sul senso di responsabilità nei riguardidi collaboratori, clienti, fornitori e isti-tuzioni, sul rispetto degli accordi, sul-l’impegno a fare meglio ogni giornoche passa, sulla capacità di impararedagli errori.Negli ultimi anni, invece, abbiamo

assistito a un lento degrado di questiprincipi e al prevalere della logica delpiù furbo, a dispetto delle regole edella comunità. Molti hanno erettol’interesse individuale a unica normadi comportamento, ignorando total-mente l’effetto delle proprie azionisugli altri, come se fossero giocatorisolitari e non membri di una rete so-ciale, come se tutto il resto contassepoco o nulla. Il senso etico, comecultura del vivere correttamente, è an-dato sgretolandosi pian piano e azioni

un tempo condannabili si sono diffusenel disinteresse generale; si è scivolatigradualmente in abitudini perverse,come l’evasione fiscale, il lavoro nero,l’abusivismo edilizio, il clientelismo,la proliferazione di enti pubblici utilisolo per la creazione e la spartizionedelle poltrone tra i soliti personagginoti, la corruzione.Nella carenza di valori, il malaffare

non tocca nel profondo la sensibilitàcollettiva, diventa un malvezzo inca-pace di attirare l’attenzione, risvegliarele coscienze, provocare vera indigna-zione. “Così fan tutti”, si sente spessoripetere, come se la violazione siste-matica di un principio privasse di va-lidità o di importanza il principiostesso. Con il dilagare di questa men-talità, professionalità ed etica si sonoprogressivamente slegate, nel sensoche la preparazione, l’abilità tecnicaspesso procedono lungo il proprio bi-

L’IMPRENDITORE INDUSTRIALE

Page 36: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

dossier / 3OTTOBRE, MESE DELL’AZIONE PROFESSIONALE

Distretto 2120 - Puglia Basilicata36 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

nario senza lasciarsi guidare dal sensoetico, inteso soprattutto come consa-pevolezza delle implicazioni delle pro-prie scelte nei riguardi altrui.Capita allora che anche professio-

nisti distinti, che conducono vite privateirreprensibili, commettano o celinotrattamenti lavorativi iniqui, frodi epiccoli illeciti, sofisticazioni alimentari,disastri ambientali e misfatti simili.Leggiamo di scandali del genere daanni, dal lontano crac della Parmalatalle recenti manovre di alcune casefarmaceutiche ai danni del sistema sa-nitario nazionale. Eppure l’essenza piùnobile del lavoro non consiste nel ser-vire il bene comune, tutelando e pro-muovendo la dignità degli individui?Queste vicende, quindi, inducono aconsiderare il legame profondo e com-plesso tra economia, società, cultura eetica, e a interpretare in questa chiaveanche il delicato momento storico chestiamo vivendo qui in Italia.A riprova della superficialità tutta

italiana, figlia di una mancanza diguida etica, molte nazioni europee,comprese quelle più fortemente vessatedalla crisi come Spagna, Portogallo,Irlanda, manifestano segni di ripresanel primo semestre del 2014. L’Italia,invece, stenta a risalire la china emostra da tanti, troppi anni debolezze,fragilità, problemi irrisolti. Invertire larotta nel 2015 non sarà facile.In questi mesi il governo è impe-

gnato nella riforma costituzionale esuccessivamente affronterà altre que-

stioni nevralgiche come il lavoro, gliinvestimenti, la pubblica amministra-zione, il fisco. Che il nostro Paese abbiabisogno di un rinnovamento serio, distrategie ponderate, di piani efficaci,di apparati più moderni, di procedurepiù snelle è fuori di dubbio. Allo stessotempo, però, sono dell’opinione chele leggi e la politica non basterannoda sole a imprimere una svolta decisaall’Italia. Penso piuttosto che la tra-sformazione e lo sviluppo nazionalepassino anche attraverso un cambia-mento culturale e il recupero dell’eticacome guida dell’azione di politici, pro-fessionisti, imprenditori e cittadini.Intendo dire che un progresso col-

lettivo duraturo non può esistere senzaun orientamento etico saldo, senza laconsapevolezza delle nostre interrela-zioni con la comunità e con il territorioa cui apparteniamo, senza il senso diresponsabilità nei confronti altrui. Que-sto tipo di sensibilità, quando c’è, cipermette di essere doppiamente gra-tificati dal nostro lavoro, nella misurain cui procura vantaggi non solo a noiche lo compiamo, ma anche a tutti co-loro che ne possono usufruire. Le im-prese nascono per produrre beni e ser-vizi, ma attraverso quei beni e queiservizi possono contribuire al bene co-mune. Sono convinto, infatti, che unimprenditore non abbia come metaprimaria il profitto fine a se stesso; so-litamente la sua avventura parte dallavolontà di concretizzare un sogno, direalizzare un’idea in cui crede, di met-

tere a frutto saperi e talenti. Conoscotanti colleghi che, pur con delle ecce-zioni, nel gestire il proprio business,sono attenti a valorizzare i collaboratori,a migliorare l’offerta, ad avviare pro-cessi produttivi che salvaguardino lasalute e l’ambiente, a impiegare re-sponsabilmente le risorse energetiche,a sostenere il patrimonio culturale escientifico.Ricordiamo il secondo dopoguerra

e poi il boom economico degli anniSessanta: sono stati possibili grazie auna spinta corale, al desiderio condivisodi ricostruire sulle macerie del conflitto,condotti da un’etica incentrata sullafamiglia, la Nazione, le istituzioni. Sonopersuaso che oggi possiamo ritrovareuna passione e uno spirito simili e in-dirizzare le nostre competenze e le no-stre intelligenze verso il rilancio delPaese. Rigettiamo le logiche autorefe-renziali, gli egoismi sterili, le contro-versie improduttive, gli espedienti scor-retti; adottiamo comportamenti onestie improntati al senso del bene comune;stimoliamo in prima persona, conl’esempio, l’attenzione verso la comu-nità; torniamo a nutrire il senso dellacollettività; domandiamoci che tipo dimondo vogliamo contribuire a plasmareattraverso il nostro lavoro. Non so se inostri governanti, locali e non, sianodello stesso avviso, ma ritengo chequesto messaggio vada dato loro. n

(*) Presidente MASMEC S.p.A. Bari.Presidente Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani. Socio RC Bari.

Page 37: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

37

vita rotarianaSCRIVE UN NEO-ROTARIANO

Poi una mattina Giuliano mi fece:«mi piacerebbe che in una serata di“caminetto” tu parlassi di lavoro, dioccupazione, ma soprattutto di di-soccupazione, visto dal tuo osserva-torio privilegiato, atteso che hai ache fare quotidianamente con arti-giani, industriali, agricoltori e lavo-ratori di quasi tutte le attività pro-duttive» e continuò così persuaden-domi che fosse una buona idea.Risposi di si perché al mattino ci si

sente un po’ più leoni, c’è il giornodavanti!Alla sera ci pensai.Solo allora -alla sera si è sempre

un po’ più riflessivi- mi resi conto diquanto sarebbe stato difficile relazio-nare inerpicandomi su quella salitascivolosa: avrei dovuto parlare di la-voro, e di chi il lavoro non ce l’ha! Emagari provare pure a formulare ipotesisu scenari possibili relativamente asbocchi occupazionali.Sì, arriva il salvatore della Patria!E mi soffermai a riflettere di quel

che il lavoro è: certezze, movimento,possibilità, soddisfazione, VITA!Io quindi avrei dovuto parlare della

vita. Associai subito questo pensieroad una frase di John Lennon che pro-prio qualche giorno prima avevo letto(quando si dice il caso): “il lavoro è

Mauro PedoneRC Bisceglie

Siamo Rotariani, dobbiamo

volare

Page 38: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

Distretto 2120 - Puglia Basilicata38 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

vita, senza quello esiste solo paura e insi-curezza”.No, no, troppo per me, e scartai

subito l’idea. Non era per me. Ma chiero mai io, foss’anche in una seratadi informazione rotariana, tra di noiquindi, per poter trattare un tema delgenere?Al mattino avrei chiamato il mio

Presidente di Club e gli avrei detto:Giuliano, per quella cosa di ieri, nonse ne fa nulla.Mi misi a sfogliare l’iPad sulle pa-

gine di Facebook come faccio alla serada qualche tempo e non so cosa, micondusse alla agricoltura. E fu lì chemi ricordai di quel ragazzo che avevoconosciuto in un incontro dal titolo“Chiesa, lavoro ed economia” in cuivarie figure professionali si mettevanoa confronto e chiacchieravano sui temidel lavoro.Era un giovane imprenditore agri-

colo biscegliese, un ragazzo poco piùche venticinquenne, simpatico e bril-lante. Egli con la serenità di chi è felicedel lavoro che fa, ci fece comprenderequali grandi soddisfazioni –anche eco-nomiche- quel tipo di lavoro gli stesseportando. “è stato il lavoro di mio padree di mio nonno” diceva, felice ed entu-siasta di poterlo continuare nelle forme

e nei modi che la tecnologia e i prodottiattuali gli consentivano di fare. Unita-mente alla sua formazione scolasticadi perito agrario.Al mattino non chiamai Giuliano,

chiamai mio fratello e gli dissi che misarei preso quella mattinata libera dallavoro.Quel ragazzo mi aveva ispirato,

avrei tenuto quella conversazione!Intorno a quel tema, l’agricoltura,

ad un possibile ritorno alle origini(che già da sempre pensavo) avrei po-tuto imbastire il mio discorso.E ritorno alle origini, per guardare

al futuro, avrebbe significato pure par-lare di artigianato: di mestieri, com-petenze e professionalità che vannoscomparendo e che invece varrebbela pena di provare a valorizzare.E avrei dovuto dare dei numeri,

per preparare delle slide che potesseromettere in luce la situazione attualedel lavoro, come si è originata, e parlaredel fatto che ci dev’essere maggioresinergia tra scuola e realtà lavorative,e che la politica deve occuparsi dicreare le migliori condizioni a che unragazzo di buona volontà possa emer-gere per le sue capacità e per le suequalità, che il merito va premiato, cheuna idea va supportata anche e so-

prattutto finanziariamente, e che nonè possibile che i genitori perché il lorofiglio possa avere qualche migliaio dieuro debbano mettere a garanzia laloro casa e che garante di ciò si debbafare lo Stato, e che una via d’uscita,una speranza ci deve pur essere !Era da tempo che non studiavo.Quella mattina iniziai a farlo, e per

i giorni a seguire lo feci altre volte an-cora. E venne la serata e, pur nonavendolo mai fatto in ambito rotariano,di fronte ad un uditorio qualificato enutrito, con addosso moltissima ap-prensione, parlai.Andò benissimo dissero poi in mol-

ti. Ma è poco importante.Importante è essersi messo in gioco,

essersi preparato, averci provato, senzapaura.Saranno state anche quelle parole

sentite al Forum sulla Leadership epronunciate da Marco Milanesi, chepiù o meno disse: “Signori, siamo rotariani, siamo farfalle,smettiamola di avere paura,non possiamo strisciare come vermi.Siamo farfalle,abbiamo ali: dobbiamo volare!”Grazie a quel ragazzo, grazie Giu-

liano, grazie Milanesi, grazie Rotary.n

vita rotarianaSCRIVE UN NEO-ROTARIANO

Page 39: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

39Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

la voce dei clubBARLETTA

I Presidenti dei Club e i Corrispondenti possono inviare articoli aventi

contenuto esclusivamente rotariano, a mezzo posta elettronica

all’indirizzo [email protected], contenendo la lunghezza

in 2.500 battute, spazi inclusi, e allegando una foto.

a cura diLivio [email protected]

la vocedei club

RC Barletta

Premio RotaryProfessionalitàNuccia Cafagna

Giovedì 8 maggio, al Brigantino2a Barletta si è tenuta la cerimoniadi conferimento del “Premio Rotary2014 alla Professionalità ”. Anchequest’anno il Rotary Club di Barletta, ha programmato la consegna delPremio Professionalità, istituito sindai primi anni di costituzione delClub al fine di premiare concittadinidi Barletta che hanno conseguitolivelli di eccellenza in settori lavo-rativi diversi. Quest’anno la Presi-dente del Club, Nuccia Cafagna,ha conferito i premi dell’edizione2014 a FRANCESCO LOTOROe a FRANCO RICATTI. Le moti-vazioni: per Lotoro, pianista conriconoscimenti a livello nazionalee internazionale, il suo ampio lavorodi ricerca e di raccolta della musicascritta nei Lager durante la SecondaGuerra Mondiale; per Ricatti, lacreatività poliedrica dimostrata nellasua lunga e prestigiosa attività dichef, anche nel suo caso riconosciuta

a livello internazionale e premiataanche con l’attribuzione di duestelle Michelin per due annate di-stinte. Il Prefetto dott.ssa Minerva, il Presidente della Provincia Ven-tola, il Sindaco Cascella e l’Assessorealla Cultura Caroppo, presenti allacerimonia, hanno espresso le proprieattestazioni di apprezzamento e distima, nonchè di riconoscenza perla valorizzazione del nostro territoriotramite l’eccellenza della loro attivitàprofessionale. L’Assistente del Go-vernatore, il dott. Costantino Fri-sario, ha esplicitato il suo apprez-zamento nei confronti dei livelliraggiunti dai due premiati, vero eproprio orgoglio della città di Bar-letta. Nel corso della stessa seratasono stati premiati gli studenti ele studentesse del progetto "FOR-MAZIONE IN AZIENDA", chehanno realizzato percorsi di eccel-lenza durante gli stage effettuatinelle Aziende del territorio. Ciascunodegli studenti premiati, unitamenteai giovani del ROTARACT di Bar-letta,ha offerto al pubblico presenteun resoconto personale della propriaesperienza di stage, con l’eviden-ziazione dei punti di forza. Alla se-rata erano presenti anche i respon-sabili delle aziende dove sono statieffettuati gli stage ed i loro tutoraziendali, nonché i docenti delleclassi coinvolte nel Progetto Rotary.Al termine di questa serata intera-mente dedicata alla professionalità,sia a quella già emersa e consolidatadi Lotoro e Ricatti sia a quella in“sboccio” dei giovanissimi studenti,la Presidente Nuccia Cafagna haringraziato tutti gli intervenutiper l’apporto e l’intensa partecipa-zione. •

Premio RotaryPietro MenneaAlessandra Palmiotti

Giovedì 12 giugno, nella sala rossadel castello svevo, il Rotary Clubdi Barletta ha conferito il “PremioRotary PIETRO MENNEA” ri-volto alle giovani eccellenze dellosport e istituito nel 2013 subitodopo la prematura scomparsa delnostro concittadino e campionesportivo Pietro Mennea, per ono-rarne la memoria. Il grande cam-pione era stato ospite del RotaryClub di Barletta nel novembre2012 in una memorabile serata te-nutasi nel Teatro Curci e in quelcontesto era divenuto Socio Ono-rario del Club. In raccordo con ilConi-B.A.T. e con il patrociniodel Comune di Barletta e dellaProvincia di Barletta-Andria-Tranianche quest’anno sono state pre-miate con una borsa di studio tregiovani eccellenze dello sport. Adaprire la serata, la premiazionedegli alunni che si sono distintinel Concorso"Batti 5", che ha coin-volto gli studenti delle scuole se-condarie di Barletta e della Batnella elaborazione di lavori fina-lizzati ad esprimere i sogni e leaspettative del mondo giovanile.Il Concorso si inseriva a pienotitolo nell’area dei Progetti delClub di Barletta che rivolgono, insinergia con il Rotaract, attenzioneall’universo giovanile per lo svi-luppo di una coscienza etica e con-sapevole, in particolar modo in

una fase critica come quella attuale.Il tutto in una Sala Rossa gremitada un foltissimo pubblico ,fra cuigiovanissimi studenti, docenti edirigenti scolastici della Bat, e leIstituzioni rappresentate dal Pre-sidente della Provincia Barletta-Andria-Trani, Francesco Ventola,dal Prefetto Clara Minerva e daldelegato Coni-Bat, Alvisi. Presenteanche il Governatore Cervini. Tra

gli ospiti anche Francesco Giorgino,giornalista Rai e la sorella di Men-nea, Angela. Giorgino ha ricordatola grandezza di Pietro Menneacome uomo e atleta , molto distanteda certi protagonismi cui assistiamooggi in tante discipline sportive. Ipremi sono stati consegnati dallaPresidente Nuccia Cafagna, cheha insignito con le borse di studiodel Rotary Club Barletta tre eccel-lenze sportive del nostro territorio:la campionessa italiana sui 10milam. Veronica Inglese, il campioneitaliano nei 100 stile libero Fran-cesco Disalvo e il runner Vito In-cantalupo, fresco oro nei 400 m.nei Campionati Italiani di SocietàAssoluti su pista. Emozione ed or-goglio nelle parole dei premiati,che hanno sottolineato tutti il valoredi un Premio dedicato a un grandedello sport italiano e internazionale,di cui il Rotary ha voluto onorarela memoria. Naturalmente, il ri-cordo più toccante è stato tracciato

Page 40: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

da chi ha vissuto accanto a lui peroltre 20 anni, cioè sua moglie Ma-nuela Olivieri: “ Ringrazio il Ro-tary e la città di Barletta, perchédi qui è partito il suo sogno. Luiamava andare per le scuole, amavacomunicare ai ragazzi le radici diquesto sogno. Lo sport è impor-tante quando serve ad insegnarel'accettazione delle regole e a de-dicarsi con passione a quello che sifa. Pietro perseguiva sempre l’obiet-tivo di migliorarsi, di mettereun'asticella sempre più alta davantia sè, qualunque cosa facesse. Unadelle sue frasi ricorrenti :”Chi nonha mai sbagliato nella vita proba-bilmente non ha fatto nulla”. •

PassaggioconsegneSandro Attolico

Nella sala conferenze del Brigantino2, il 3 luglio 2014 il Club ha cele-brato il tradizionale appuntamentodella “consegna del Martelletto” ,simbolo della guida del Club e delpassaggio del testimone da NucciaCafagna a Carmelo Mancarella.Presenti alla cerimonia Mario Fuc-ci,Assistente del Governatore LuigiPalombella e Costantino Frisarioper il Governatore uscente ing.Cer-vini; il Sindaco di Barletta PasqualeCascella, il Prefetto della B.A.T.Dott.ssa Clara Minerva, i Presi-denti del Club Rotary di Andria,Barletta, Canosa e Trani, oltre ainumerosi Soci del club. La Presi-dente uscente, Nuccia Cafagna, haillustrato le attività dell’an-no2013/2014, ricco di iniziativepubbliche e services, con denomi-natore i giovani, le persone biso-gnose ed i grandi temi diattualità,tra cui:il Polisonnigrafoper la Pediatria dell’Ospedale diBarletta;le attrezzature fisiotera-piche per i giovani disabili dellaCasaFamigliaFrezza di Barletta;il-contributo per la costruzione del-l’Ospedale di Zinviè in Benin,tra-miteRotary Foundation; l’elettro-cardiografo portatile per l’ Amo-Puglia di Barletta.Apprezzati iconvegni pubblici tenutisi al Ca-stello di Barletta, conAnita Gari-baldi e Beppino Englaro;il PremioProfessionalità allo chef Franco Ri-catti e al pianista FrancescoLotoro,entrambi con riconoscimentiinternazionali;il Premio PietroMennea a tre atleti barlettani dieccellenzaVeronica Inglese,Fran-

cesco Disalvo e Vito Incantalupo.Altre iniziative importanti in col-laborazione con il Rotaract:il Con-corso Batti 5 (sogni e aspettativedel mondo giovanile fra cinqueanni) con cui sono stati premiatigli studenti delle Scuole Secondariedella B.A.T. ed ancora gli Stage inAzienda a giovani studenti. LaPresidente uscente ha ringraziatoil proprio Consiglio Direttivo peril lavoro profuso ed ha conferito leonorificenze del Rotary Interna-tional PHF (Paul Harris) ai sociMichele Storelli e Felice Bonadies,per l’impegno al servizio del Club.Segue l’ufficiale passaggio di con-segne al nuovo Presidente del club2014/15, il Socio Carmelo Man-carella,già Generale della Guardiadi Finanza. Con slancio ha illustratoai presenti le linee programmatichedell’anno, soffermandosi sui motticaratterizzanti l’anno rotarianoappena iniziato e ha evidenziatoche la Cultura nelle sue moltepliciforme, sarà centrale in tutte le at-tività.Sarà necessario il coinvolgi-mento di tutti i Soci e le collabora-zioni con le Istituzioni Pubbliche,unitamente alle sinergie con lealtre Associazioni no profit cittadineed i media. Tra le iniziative inprogramma: serate di musica clas-sica, di informazione culturale,mostre, visite guidate ai siti delterritorio e due eventi speciali confinalità di raccolta fondi,una dedi-cata al grande Massimo Troisi edun concerto con Al Bano Carrisi .Altro obiettivo strategico :la cata-logazione informatizzata del pa-trimonio culturale e artistico diBarletta. Come sempre,sarannocentrali i progetti umanitari e diattenzione alle persone bisognose.Al termine del suo intervento eprima di quello conclusivo del-l’Assistente del Governatore MarioFucci, il Presidente ha presentatoai presenti i componenti del Con-siglio Direttivo del Club che lo af-fiancherà nella realizzazione delprogramma, ringraziando nuova-mente i numerosi partecipanti allacerimonia. •

RC Bisceglie

Rotary senzafrontiereGiovanni Cassanelli

Il Rotary è amicizia, e più que-st’ultima è salda, meglio si puòservire in vista della “costruzionedel bene comune”. Quale miglioreoccasione, allora, di un viaggio,per rinsaldare l’amicizia tra rota-riani di diverse parti del mondo?E’ con questo spirito che, tra il 31luglio e il 7 agosto scorsi, il Rotarydi Bisceglie si è trasferito a Passau,in Germania, con lo scopo di in-contrare gli amici del Rotary Drei-flussestadt (Città dei tre fiumi). Ilnome del club è dovuto al fatto chela città di Passau si trova alla con-fluenza dei tre fiumi Danubio, Inne Ilz, e ciò la rende straordinaria-mente suggestiva dal punto divista paesaggistico. Ma ci sono al-meno altri due motivi che ci hanno

indotti a gettare un ponte con que-sta città e con il suo Rotary: unoconsiste nella presenza, a Bisceglie,della parrocchia della Madonna diPassavia (nome italianizzato diPassau), la cui origine è legata aun dipinto raffigurante la Madonnacol Bambino donato nel XVIII se-colo alla nostra città da un monacoproveniente dalla cittadina bavaresee diretto in Terrasanta, grato aibiscegliesi per la loro ospitalità; fuproprio per custodire degnamentetale dipinto che si provvide a edifi-care una cappella extra moenia,poi ampliata, coincidente con lachiesa che oggi è nel pieno centrocittadino; il secondo motivo ri-guarda la presenza, nel duomo diPassau, dell’organo di chiesa piùgrande del mondo, dotato di quasi18.000 canne, dal potere emozionalee suggestivo di indescrivibile valore,e questo, nell’anno di presidenzadi un musicista, non poteva cherappresentare un irresistibile ri-chiamo (concretizzatosi nella par-tecipazione a uno stupendo concertoche l’organista, Brigitte Fruth, havoluto che il gruppo Rotary bisce-gliese seguisse stando non nellanavata della basilica, bensì accantoa lei). Esperienze straordinarie, in-somma, alle quali si sono aggiuntialtri concerti (nella Grosser Saal

la voce dei clubBARLETTA - BISCEGLIE

Distretto 2120 - Puglia Basilicata40 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

Page 41: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

del Mozarteum di Salisburgo enell’abbazia di Sankt Florian) e lavisita di stupende città quali Rati-sbona, Linz e Monaco di Baviera.L’incontro con Yvonne Zehner,giovane Past President del clubpassaviense (anch’ella musicista),e con gli altri rotariani del luogosarà sicuramente foriero di unabella amicizia, che auspicabilmentesi concretizzerà in una prossimavisita degli amici tedeschi pressodi noi. Sarà quella l’occasione perfar sentire loro il nostro calore eper programmare insieme azionicomuni di servizio nel nome delpiù schietto spirito rotariano. •

RC Brindisi

Brindisi capitale d’Italia Mario Criscuolo

Sabato 21 giugno 2014 nella salareale del Grande Albergo Interna-zionale di Brindisi è stata rievocatauna delle pagine fondamentali dellastoria recente della Città.Il 10 settembre 1943, sbarcarononel porto, a bordo della nave Baio-netta, il Re Vittorio Emanuele IIIcon la Regina Elena, il PrincipeUmberto, il capo del governo, ma-resciallo Badoglio, alcuni ministried alti ufficiali delle Forze Armateitaliane.Per cinque mesi Brindisi fu sededel Governo e nella Città furonoapprovate leggi sulla Gazzetta Uf-ficiale, fu riorganizzato l’esercito,ma, soprattutto, a Brindisi si diedel’avvio a quel percorso di libertàche avrebbe, in seguito, condotto

alla formazione della RepubblicaItaliana.Questo importante passo della sto-ria brindisina è stato rievocatodapprima nel settembre 2013, quan-do il Rotary Club di Brindisi, con-giuntamente con il Lyons Club econ il patrocinio del Grande AlbergoInternazionale e del Comune diBrindisi, con la celebrazione del70° anniversario di Brindisi Ca-pitale d’Italia. Illustri storici, gior-nalisti della RAI, rappresentantiistituzionali dello Stato e delleForze Armate, con approfonditerelazione hanno ricordato quei cin-que mesi di Brindisi capitale.I presidenti del Rotary (Piero Aloi-sio) e del Lyons (Luigi D’Ambrosio)fortemente convinti della necessitàdi non disperdere quell’esperienzaparticolare vissuta dai Brindisinihanno deciso di mantenere vivo ilricordo coinvolgendo le nuove ge-nerazioni. Ad esse, infatti, è dedicatala prima edizione del concorso“Brindisi Capitale”, intitolato allamemoria dell’architetto Filippo Da-nese, che vedrà premiati i tre mi-gliori elaborati presentati da stu-denti di scuole medie superiori.Nell’occasione sarà presentata lapubblicazione che raccoglie le pre-ziose relazioni presentate nel corsodelle celebrazioni del 70° anniver-sario, con commenti ed aggiorna-menti del giornalista Roberto Olla,Capo redattore Storia del TG1.Intenzione degli organizzatori è,altresì quella di promuovere tuttele attività che possano condurre alriconoscimento di Brindisi (cosìcome già Torino, Firenze, Roma eSalerno) quale Capitale d’Italia enon semplice sede del Governo. •

RC CeglieMessapicaTerra dei Messapi

PassaggioconsegneSilvano Marseglia

Sabato 12 luglio si è svolta la ceri-monia del passaggio delle consegne

presso il Rotary Club Ceglie Mes-sapica-Terra dei Messapi tra Ma-rilena Cosentino e Donato Patian-na. è stato il grande salone delRistorante “La Fontanina” adospitare l’emozionante cerimoniadi congedo di Marilena Cosentinoche ha documentato per mezzo dislides il resoconto dell'impegnosuo e del direttivo soffermandosisulle iniziative sostenute duranteil suo anno come l’acquisto di unelettrocardiografo donato all’AVISlocale e l’impegno per stare vicinoai giovani con la collaborazionedelle scuole. Ha consegnato, per-tanto, al Preside Luca Di Presa,Dirigente della Scuola Media diVilla Castelli un attestato di meritoper la collaborazione offerta. Ne èuscita la fotografia di un annoricco di incontri culturali e di ser-vice di solidarietà. Marilena, haproceduto al conferimento dellaprestigiose onoreficenza Rotariana“Paul Harris Fellow” al segretariodel Club, Tommaso Telesca. SilvanoMarseglia, assistente del governa-tore 2013/2014 ha consegnato, in-vece, a nome del Club, la “PaulHarris Fellow” proprio alla Presi-dente uscente Marilena Cosentino.Silvano Marseglia, nel suo inter-vento conclusivo della prima partedella serata ha ricordato il temadell’anno ormai trascorso “Vivereil Rotary. Cambiare vite” sottoli-neando le parole del Presidente In-ternazionale Ron Burton: ”Quandoi Rotariani si fanno coinvolgere,quando si impegnano, la vita dellepersone cambia.” Prima di passareil “collare” a Donato, Marilenaha ringraziato gli amici rotarianiper avergli dato l'opportunità divivere questa esperienza. Si è in-sediato, quindi, il nuovo presidente,Donato Patianna che ha esorditomettendo in evidenza la sua emo-zione per il suo primo saluto investe di Presidente. Raccolgo il te-stimone da Marilena alla guidadel Club, – ha detto Donato - edavverto una grande responsabilità.Il nuovo Presidente si è soffermatosul motto del Rotary “Servire aldi sopra degli interessi personali”.Egli ha ricordato che il concettodello “spirito di servizio” è un va-lore fondamentale intorno al qualefar convergere gli impegni dei Ro-tariani, chiamati a mettere a di-

sposizione le loro competenze alservizio della comunità locale edinternazionale. Il neo-presidenteha poi dato alcune anticipazionisui progetti e sugli obiettivi delClub per l’anno 2014-2015, haquindi presentato la sua squadradi collaboratori: Silvano Marseglia(VicePresidente), Tommaso Telesca(Segretario), Carmelo D’Amico(Tesoriere), Renato Sgura, GiuseppeCaforio, Giovanni Ciciriello (Con-siglieri), Marilena Cosentino (PastPresident), Eletta Baldassari (Pre-sidente Incoming), Lina Bruno(Prefetto). Ha concluso l’Assistentedel Governatore per il 2014/2015,Angelo Di Summa che si è soffer-mato sul significato del motto “Ac-cendete la luce del Rotary” di GaryHuang, presidente internazionalee su quello del Governatore Pa-lombella “Essere Costruttori dibene comune”. La luce del Rotary– ha detto Angelo Di Summa –deve essere accesa in tutte le si-tuazioni per costruire bene comune.La suggestiva serata è terminatacon un tocco congiunto di campanatra i due Presidenti che si sono av-vicendati. •

RC FoggiaInterclub

Progetto Siponto anticaAntonella Quarato

Amicizia, cultura, attenzione e va-lorizzazione del territorio, temicari al Rotary International, sisono fusi nell’interclub tra il RotaryClub di Foggia e il Rotary Club diManfredonia, in collaborazione conlo Sporting Club Siponto, in unaserata dal titolo “ Progetto SipontoAntica” il 10 luglio scorso nelGiardino delle Feste dello SportingClub. La serata si apre con l’onorealle bandiere e l’ascolto degli inni,cui segue il saluto di DominiqueDellisanti, padrona di casa che,con il suo benvenuto, racconta dicome questa iniziativa abbia mossoi primi passi alla fine della scorsaestate e che per mesi si sia lavoratoper organizzarla. è, invece, Maria

41Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

la voce dei clubBRINDISI - CEGLIE MESSAPICA TERRA DEI MESSAPI - FOGGIA

Page 42: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

la voce dei clubGALLIPOLI

Distretto 2120 - Puglia Basilicata42 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

Teresa Labonia, Presidente del Ro-tary Club di Manfredonia a salutarele numerose autorità rotariane,civili e militari intervenute. DalGovernatore Distrettuale, LuigiPalombella con la signora Anna,al P.D.G. Sergio Di Gioia con lamoglie Annamaria, agli assistentidistrettuali per Foggia e Manfre-donia, Fabio Di Gioia e Lina Gior-dano, ai Presidenti dei club FoggiaGiordano e Foggia Capitanata, aipresidenti Rotaract di Foggia eManfredonia, al sindaco di Man-fredonia e al Comandante dellaCapitaneria di Porto di Manfre-donia e a tutti i soci rotariani edello Sporting Club intervenuti.Tutto nasce -ci racconta GiulioTreggiari- da una passeggiata nelcorso della scorsa estate durantela quale era risultata evidente lacondizione di abbandono e degradodei preziosi lavori di scavo effettuatinegli anni precedenti e il conse-guente desiderio di parlarne perattirare l’attenzione sulla necessitàdi occuparsene e al più presto.L’esigenza di una protesta si èperò, per una volta, trasformatanell’opportunità di festeggiare l’ar-rivo dei più di 20 milioni di eurodi fondi europei stanziati per il ri-pristino e la cura dei beni archeo-logici di Manfredonia e Siponto.La riflessione sulla ricchezza diquanto presente sul territorio esulla necessità della sua miglioremanutenzione -continua Giulio -è anche l’occasione per ricordare illavoro svolto da un’amica e ar-cheologa foggiana di fama inter-nazionale, la dottoressa MarinaMazzei, scomparsa prematuramen-te dieci anni fa, alla quale si devela “riemersione” alla luce delle nu-merose testimonianze del passatodi cui si parlerà durante la serata.Sono seguiti gli interventi del Go-vernatore Luigi Palombella, delsindaco di Manfredonia AngeloRiccardi, della dottoressa GinevraD’Onofrio che ha illustrato il lavorodi Marina Mazzei, - alla qualeviene riconosciuta, alla memoria,dal Rotary Club di Foggia, la piùprestigiosa onorificenza rotariana,la Paul Harris Fellow, consegnataal marito dal governatore distret-tuale, Luigi Palombella - le suepreziose scoperte e il cammino chel’ha portata alla redazione del vo-

lume Siponto Antica. è seguitol’intervento del prof. Saverio Russo,ordinario di storia moderna, e diAldo Caroleo, presidente della se-zione Archeoclub di Siponto. InfineTosca, raffinata e ricercata cantantecon la D. Small Band, con la suasplendida voce si eleva su quantodetto in varie lingue, come pas-seggiando, tra ballate popolari efolkloristiche e struggenti canzonid’amore. •

RC Gallipoli

Service a favore dei giovaniVincenzo Tattolo

I service che il RC Gallipoli harealizzato nell’anno 2013-14 conla Presidenza di Vincenzo Tattolo:1) La partecipazione all’acquistodi un ecografo di ultima generazioneper l’Ospedale Ferrari di Casarano,per il continuo controllo di ragazzisoggetti al diabete di tipo 1(insu-linodipendenti). L’Onlus “Asso-ciazione Pediatrica Diabetici Sa-lento di Casarano”, è stata il cardinedi unione tra Club e Ospedale Fer-rari. 2) L’acquisto di una macchinaper cucire di tipo industriale, peril lavoro dei ragazzi diversamenteabili dell’Onlus “Noi nel Mondo”di Gallipoli. 3) Il corso di linguacinese mandarino per i giovani sa-lentini in cerca di una via d’uscitadalla crisi di lavoro. Il corso, di100 ore di lezioni in 6 mesi, si èsvolto a Lecce con un’insegnantesalentina della lingua, la rotarac-tiana Dott.ssa Adele Daniele. 4)La “borsa di Studio Toti Monsel-lato”, in memoria di un granderotariano del Club Gallipoli. LaBorsa è stata assegnata a una stu-dentessa gallipolina Giulia Chia-nella, scelta per la brillante inven-zione di uno zainetto mangia smog,già premiato l’anno scorso a Romadal Consiglio Nazionale delle Ri-cerche.5) Lo stage di 3 settimanealla Tempe University Sbarro In-stitute di Philadelphia in Pennsyl-vania, riservata a giovani mediciper incrementare la loro conoscenza

in ambito oncologico, nella ricercasul cancro, nella medicina mole-colare e nella chirurgia cardiova-scolare . Il nostro candidato, ilDott. Raffaele Ratta, un trentennedi Copertino, specializzato nell’areaoncologica, è stato scelto tra i tantidalla Giuria del nostro Distretto.6) Al RYLA, abbiamo inviato alSeminario Distrettuale una giovanelaureata junior in psicologia, laDott.ssa Clarissa Marrazzo di Ara-deo. 7) La borsa di studio GlobalGrant misto R.F. e Distretto, as-segnata al nostro candidato, ilDott.Ing. Marco Pisanello di Al-liste, per un corso di 9 mesi pressola Harvard Medical School di Bo-ston in Massachussets. Il corsoprevede l’approfondimento sui mec-canismi di funzionamento del si-stema nervoso centrale al fine direalizzare dispositivi all’avanguar-dia per lo studio delle reti neurali,della loro evoluzione e della tra-smissione d’informazioni al lorointerno. 8) La donazione di un’au-tovettura per trasporto promiscuodi persone e cose alla “Casa dellaCarità” di Lecce, Onlus Diocesanadiretta da Don Attilio Mesagne.Opera in soccorso e sostegno ali-mentare e notturno di persone,specie giovani, in grave stato dinecessità, senza distinzione di sesso,razza, religione e provenienza. IlService è stato realizzato in Par-tnership con il Club Lecce Sud econ la parziale sovvenzione dellaR.F. - 9) L’assegnazione a 2 neo-laureati in Economia Aziendaledell’Unisalento (il Dott. TommasoBarone di Matino e la Dott.ssaLidia D’Elia di Francavilla Fon-tana) del 1° e 2° premio, rispetti-vamente di € 3.000 e di € 2.000,del concorso indetto dalla Fonda-zione “Il Rotary per lo sviluppodell’Imprenditoria Meridionale”,svoltosi in giugno a Foggia. Qual-che dato numerico renderà più si-gnificativo l’intervento sul territoriorealizzato dal Club Gallipoli di 40Soci attivi. Direttamente ha im-pegnato oltre € 10.000 nei Serviceesposti e tramite la R.F. e il Distrettocon le sovvenzioni, circa 41.800$. In pratica il Club Gallipoli haimmesso con i suoi Service sul ter-ritorio salentino la somma di oltre€ 42.200. L’aspetto interessante èche a questo risultato si è pervenuticon l’attenta individuazione deisoggetti candidabili con buone pro-babilità di successo ai vari Grantmessi a disposizione e dal Distrettoe dalla Fondazione Rotary con ilnuovo piano di “Visione Futura”.Il vantaggio del Club di Gallipoliè stato quello di sfruttare l’incer-

tezza di partenza nell’utilizzo dellanuova procedura e l’offerta di mezzimessi a disposizione, per cui ilClub probabilmente non ha dovutocompetere con una folla di altriClub concorrenti e di conseguenzadi candidati partecipanti, che neavrebbero potuto ridurre i successidi assegnazione. •

Passaggiodelle consegneGiuseppe Ruggero Negro

Domenica 6 luglio l’ Anfiteatrodella pittoresca Villa dei Fiori aGallipoli, ha accolto degnamentegli illustri convenuti per l’emble-matico passaggio di martelletto delRC di Gallipoli. Ha aperto i lavoriil presidente uscente, dr. Enzo Tat-tolo, che ha dipanato, con una det-tagliata relazione, le molteplici at-tività e service realizzati premiandoi collaboratori ed i rappresentantidi istituzioni pubbliche e privateche hanno permesso la realizzazionedei progetti. Riconoscimenti sonoandati anche al dr. Vito Primiceripresidente della Banca Pop. Pugliesee all’avv. Raffaele Coppola avvocatodella Santa Sede. Al prof. RosarioColuccia, preside di facoltà del-l’Università del Salento e membrodell’Accademia della Crusca, èstata conferita una “Paul HarrisFellow” per meriti etici. è statapoi la volta del presidente entrante, il giovane dr. Antonio Di Leo,che ha subito scosso e ravvivatol’attenzione dell’uditorio con lasua avvincente prolusione con laquale ha tenuto a sottolineare che“il Rotary ha tutte le carte inregola per effettuare un’etica su-periore a quella limitata delle singolecoscienze, ovvero quella della re-sponsabilità al conseguimento delbene comune, quale organizzazionedotata di regole, motti, vie di azionee pragmatismo che conferisconoconcretezza agli obiettivi program-mati.” Le parole ponderate e con-vincenti del giovane Di Leo, pro-ferite con sentimento, si sono ri-velate toccanti facendo vibrare le

Page 43: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

43Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

la voce dei clubLUCERA - MARTINA FRANCA

corde intime dell’animo dei presentiin un crescendo appassionato, cul-minante in un vero exploit dirom-pente, quando si è fatto sensata-mente riferimento alla filosofiaKantiana. L’oratore letteralmenteha citato: “ c’è una forte similitudinefra motti rotariani ed imperativicategorici di Kant che invitano lacoscienza di ognuno a massimizzarele proprie virtù per comprendereappieno il mistero dell’assoluto.Di fronte alla limitatezza della lo-gica e della razionalità umana ènecessario di fatti aprire il propriocuore al bisogno degli altri agendocon passione ed entusiasmo, facendoattenzione soprattutto all’elementoimmateriale e spirituale di chi è indifficoltà per gratificare la sua esi-stenza”. Con questa prolusione ditaglio elegantemente filosofico ilneopresidente ha voluto incorniciarele linee di massima del nuovo annosociale: ”si vorrà agire sui giovaniper motivarli ed indurli a sognarenuovamente a fronte di una stantiaed inamovibile economia finanzia-ria; si finanzierà un progetto a sal-vaguardia dell’ambiente attraversola produzione di zaini antismoginventati da una ragazza liceale,eccellenza sul territorio, e si cer-cherà, tra le varie iniziative, diportare alla luce un antico dipintocelato sotto la vernice di una portasita nella chiesa “Madonna delRosario” di Gallipoli. Anche questavolta il Rotary, come l’Araba Fenice,è rinato dalle sue ceneri! •

RC Lucera

Lucera, cuore neolitico di CapitanataMaria Massaro Bambacigno

Il passaggio ideale dal Neolitico almondo contemporaneo, dalle anti-che radici daune alle giovanissimeeccellenze di oggi viaggia sul filrouge delle colline del vento su cuisi erge la nobile e vetusta Lucera.Nel meraviglioso salone del CircoloUnione di Lucera, nell’ambito delpiù grande progetto “Un futuro

per i giovani”, tema distrettualedell’anno, il Presidente del Club,Donato Russo, è stato l’anfitrioneperfetto che ha saputo, con maestria,impegno e tenacia, coniugare ilvecchio e il nuovo, presentando laDott.ssa Anna Maria Tunzi, So-printendente per Beni Archeologicidella Puglia e Fabiola Repola, gio-vanissima studentessa. Fabiola Re-pola, della Scuola Dante Alighieridi Lucera, in qualità di vincitricedel progetto giovani organizzatodalla moglie del Governatore, MariaLuisa, è stata premiata con la borsadi studio per merito e con un atte-stato in osservanza dei veri valorirotariani. La Dottoressa Anna Ma-ria Tunzi ha presentato alla foltaplatea di soci e ospiti intervenutinumerosi, la sua ultima fatica :”Lucera, cuore neolitico di Capita-nata”, realizzato per iniziativa delPresidente del Rotary Club di Lu-cera, Donato Russo e con il patro-cinio del Distretto 2120, Governa-tore Renato Cervini, della Com-missione Distrettuale Beni Cultu-rali, Presidente Carlo Dell’Aquilae di alcuni soci mecenati, che nehanno cofinanziato la pubblicazione.Inserito nella collana “ Le collinedel vento”, il volume della Dotto-ressa Tunzi nasce dall’esigenza pri-maria di far conoscere, perché sene possano poi apprezzare per im-portanza e suggestione, i siti ar-cheologici, numerosamente presentinel nostro territorio, mai secondi anessun altro ed in alcuni casi ad-dirittura unici.Si tratta di rinve-nimenti di reperti, fossati e tombefunerarie a seguito di scavi pre-ventivi, effettuati per consentirel’installazione di pale eoliche suiterritori del Subappennino Dauno:ancora il vecchio che si coniugacon il nuovo in un binomio perfettoin cui l’uno non deve soccombereo trovare detrimento dall’altro. Conenfasi tipica di chi ama il propriolavoro, la Dott.ssa Tunzi, servendosidel forte impatto visivo di cui alleimmagini proiettate, ha raccontatole fasi in cui si articola il suo lavorofacendo rivivere, quasi in presa di-retta, l’emozione provata a frontedi ogni ritrovamento. In fondosiamo un paese che non può pre-scindere dalla sua lunga ed anticastoria di millenni che, lungi dal-l’essere distanti da noi ne costitui-scono il cuore pulsante. I ringra-

ziamenti ed i saluti vanno a tuttigli ospiti intervenuti, al “primusinter pares” Governatore RenatoCervini, che, peraltro, ha insignitodi una medaglia il labaro del nostroclub, al suo Assistente, Nicola Au-ciello, al Presidente della Commi-sione Distrettuale Beni Culturali,Carlo Dell’Aquila, all’Assessorealla Cultura del Comune di Lucera,Dott.ssa Federica Triggiani. •

RC MartinaFranca

Restaurodell’Arco diSanto StefanoRocco Giuliani

Nei primi anni ’80 i soci del RotaryClub Martina Franca acquistaronoun immobile urbano interamenterestaurato, poi venduto qualcheanno fa per il prezzo di circa €20.000,00, somma che è così stataaccantonata in attesa del relativoreimpiego. Le pessime condizionidella monumentale Porta principaledi accesso al centro storico di Mar-tina Franca, hanno indotto i diri-genti del Club, su stimolo dall’Arch.Massimo Leserri e con la corteseautorizzazione del Comune, a dareinizio circa sette anni fa ad unostudio particolareggiato e prelimi-nare alla progettazione dell’inter-vento restaurativo. Con appositoatto deliberativo il Comune di Mar-tina Franca ha autorizzato il pro-gettato intervento restaurativo sti-pulando un contratto di partenariatocon il Rotary Club Martina Franca.I lavori, tuttora in corso, sono statiaffidati alla ditta MOIRE srl, spe-cializzata in opere di restauro e direcupero, il cui AmministratoreDelegato è il Dott. Massimo DeLuca, socio del Rotary Club MartinaFranca, che si avvale nell’occasionedella pregevole ed espertissima con-sulenza del noto Prof. Lorenzoni(che nel recente passato ha curatoanche il restauro del Teatro Petruz-zelli di Bari). Il prezzo dei lavori èstato concordato in appena €25.000,00, pari al rimborso delle

sole spese della manodopera e deimateriali che la MOIRE srl staimpiegando, con sua rinuncia aqualsiasi utile di impresa, mentrela Direzione dei Lavori è stata affi-data al progettista Arch. MassimoLeserri, marito della rotariana Ro-berta Zaccaria, che anch’egli ha ri-nunciato a qualsiasi compenso.Come si evince dalla fotografia, du-rante la esecuzione dei lavori è statoapposto in loco, a protezione delcantiere edile, un enorme telo raf-figurante il grafico del restaurandoarco nelle sue reali dimensioni sulquale troneggia un grande logo delRotary International e la sua azio-ne-simbolo “End Polio Now”, cosìcontribuendo a diffondere nellacittà la giusta immagine del Rotarye la sua alta funzione sociale. Infine,grazie anche alla sponsorizzazionedella ditta Zaccaria Costruzioni, èstato installato ai piedi dell’arcoun grande video a colori che consentedi far visionare ai passanti in direttatutti i lavori di restauro, i materialie le tecniche usate, così realizzandoun vero e proprio “cantiere didat-tico”. L’Arco di Santo Stefano tor-nerà agli originari splendori peraccogliere con sempre maggiore at-tenzione chi vorrà entrare nell’im-pareggiabile centro storico di Mar-tina Franca grazie alla tenacia delPresidente 2013-2014 del Club Car-lo Inghingolo, all’amore della fa-miglia rotariana per la sua città edal partenariato con la massima au-torità amministrativa presiedutadal Sindaco Franco Ancona. •

Anteprima delFestival dellaValle d’ItriaMaria Carmela Bonelli Stigliano

“Il Rotary per la musica”: nel-l’ambito di questo consolidato ser-

Page 44: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

la voce dei clubLUCERA - MARTINA FRANCA

Distretto 2120 - Puglia Basilicata44 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

vice si è incastonata l’Anteprimadella 40a edizione del Festival dellaValle d’Itria, tenutasi il 13 luglionelle sale del Park Hotel S. Michele.L’interclub - al quale hanno presoparte i presidenti Donato Patianna(R.C. Ceglie Messapica), FrancoRomito (R.C. Fasano), Silvana Mi-lella(R.C. Massafra),Elisabetta San-tovito (R.C.Taranto), Antonio Ru-bino (R.C.Taranto Magna Grecia)e la scrivente (R.C. Riva dei Tessali)- è stato dettagliatamente organiz-zato e brillantemente coordinatodal presidente Paolo Vinci, il qualeha offerto ai tanti rotariani presentiun’ulteriore opportunità per ritro-varsi nel “salotto buono” della pro-vincia di Taranto, qual è per l’ap-punto Martina Franca.“Il Rotaryper la musica”, si badi, non è tantouno slogan, senz’altro affascinante,quanto un sentire profondo, chepermea il Club, ben tradotto e tra-smesso dal presidente Vinci, nellaconsapevolezza che la musica possaplacare l’aridità ed il freddo interioredella società contemporanea.«L’Anteprima del Festival e la borsadi studio ad uno degli allievi del-l’Accademia “R. Celletti” - ha spie-gato il presidente - sono gli ap-puntamenti annuali del nostro Clubper il service “il Rotary per la Mu-sica”. Il Festival non è solo prero-gativa e orgoglio della città di Mar-tina Franca, ma dell’intero Distretto2120 e l’Anteprima, organizzatain forma di interclub, grazie allasensibilità ed all’entusiasmo degliAmici dei Club geograficamentepiù vicini, vuole dire al Prof. Punzie al M° Triola un grazie corale efar sentire il nostro incoraggiamento.In una società evoluta come quellaoccidentale ed europea in particolare,favorire il progresso della cultura edelle relazioni amichevoli fra gliuomini e fra le nazioni è funzionaleal progresso morale e civile di unpopolo. Dischiude un orizzonte disperanza tanto alla storia presentequanto a quella futura. Sapere econoscere significano comprendere,e la comprensione genera reciprocorispetto e amicizia, che sono tra ipiù nobili ideali del Rotary. La pa-rola, la musica, l’arte sono veicoloessenziale per questo». Di grandeimpatto emotivo l’intervento delprof. Franco Punzi (presidente delFestival), il quale ha affermato chenel cuore c’è la speranza di averguardato lontano, nella convinzionedi vivere per gli altri e con gli altri.A fargli eco, il direttore artisticoAlberto Triola, il quale ha sottoli-neato l’importanza dell’evento:«IlFestival è un’anomalia con il suosuccesso. 40 anni sono un solco

che impedisce di deragliare». Nelsuo intervento il Governatore LuigiPalombella ha elogiato l’intensa se-rata« ricca di forti suggestioni; unaserata, che ha visto tutti assorti inun’atmosfera magica, perché Mar-tina è una città magica».Gli artistidel Festival, accompagnati al pia-noforte dal Mo Ettore Papadia,hanno poi magistralmente eseguitoalcune arie tratte dall’opera fiaba“La Donna serpente” di A. Casella.Infine,a sorpresa, la performancedel musicista - cantautore CamilloPace,il quale, con la sua band, haofferto “semi” di ulteriore riflessioneche, nell’impreziosire la convivialerotariana, hanno contribuito allospessore umano e culturale dell’in-tera iniziativa. •

RC PotenzaOvestInterclub

Rotary e Rotaractsolidarietà nel servizioIvana Fico e Lorenzo D’Anisi

Il 25 ed il 26 di luglio scorsi, i Ro-tary Clubs di Melfi, Potenza, Po-tenza Ovest e Venosa, insieme airispettivi Clubs Rotaract, in col-laborazione con la Caritas diocesanae la Croce Rossa Italiana, hannoorganizzato presso alcuni super-mercati della Provincia una raccoltaalimentare nell’ambito del progettopiù generale condiviso per “l’ac-coglienza a lavoratori extracomu-nitari”. Si tratta di azioni voltealla raccolta di alimenti e medicinalida distribuirsi alle persone prove-nienti da Stati extra comunitariper lavorare nell’area di Lavello eVenosa nel periodo giugno settem-bre. A quanto sopra è affiancataun’ azione di assistenza sanitaria,psicologica e giuridico-legale allepredette persone, molto bisognose.Oltre alle finalità più immediate e

facilmente intuibili, tale azionevuole contribuire, attraverso ade-guate azioni pubbliche di sensibi-lizzazione e dibattito, alla velocedefinizione da parte delle Istituzionicompetenti, di modalità di acco-glienza di persone extracomunitariein ogni luogo della Regione Basi-licata secondo modalità che sianotese a garantire ad essi condizioniumane, senza lasciare tutto il caricodell’accoglienza a soggetti privatipiù o meno capaci di fronteggiaretali emergenze e raccordarsi nelleattività. L’esperienza è stata moltopositiva: nonostante il periodo esti-vo, sono stati raccolti a Potenza,presso il supermercato Maxifutura,che ringraziamo per la disponibilitàofferta, due bancali di derrate ali-mentari che sono state distribuitedalla stessa organizzazione allepredette persone. In più, si è rea-lizzato un bel momento di condi-visione e di service, tra clubs dellaProvincia di Potenza e tra il Rotaryed il Rotaract. Insieme si sono con-divise azioni e contatti con le altreorganizzazioni citate (Caritas eCRI) in sinergia per assistere almeglio persone meno fortunate. E’questo il senso più nobile del servicee dell’azione rotariana che devesempre essere volta all’assistenzadi persone bisognose ed alla messaa disposizione della propria pro-fessionalità verso chi ha bisogno.W il Rotary che è in quanto fa in-sieme al Rotaract, vera linfa diamicizia rotariana e sicuro bacinodi futuri rotariani. •

RC Riva dei Tessali

Passaggioconsegne Gino Dell’Orco

Si è tenuta il 12 luglio, nellasplendida cornice del Golf Club

di Riva dei Tessali, la Cerimoniadi Passaggio del Martelletto traLuigi Severini e Maria CarmelaBonelli, alla presenza di tutti isoci, nonchè di numerose Autoritàrotariane e civili, tra le quali l’Ac-cademico dei Lincei prof. CosimoDamiano Fonseca, il Commodorodella Flotta Rotariana Italia sud-est dott. Giuseppe Garrisi, l’As-sistente del Governatore dott.Mau-ro Magliozzi, il presidente delClub Taranto Magna Grecia dott.Antonio Rubino, il prof. PietroDalena ed i rappresentanti deiComuni di Castellaneta e Ginosa. A conclusione del discorso delpresidente uscente, la presidenteBonelli ha presentato le sue lineeprogrammatiche, seguendo un tri-plice filo conduttore: l’aderenzaalle indicazioni del Distretto, l’in-cidenza sul territorio di pertinenzadel Club ed il Mediterraneo, qualelinea guida trasversale.In programma i festeggiamenti peri 110 anni del Rotary; l’adesioneal progetto internazionale di ri-scoperta dell’opera dell’architettoPaolo Caccia Dominioni, progettistadi Riva dei Tessali, eroe della primaguerra mondiale e di El Alamein;l’adesione al progetto distrettualeTrulli-mare; il restauro di opered’arte e programmi interculturalinelle scuole.Con la dialettica che le è propria,la presidente ha concluso facendoriferimento al motto internazio-nale:« Accendi la luce del Rotary,dunque. E noi lo faremo, a partiredall’interno del Club, anche conla ripresa delle serate a caminettodal tema “i soci si raccontano” eportando all’attenzione pubblicail nome dei nostri grandi soci,soci storici, i quali ci consentonodi gettare un ponte sul grandefiume del Rotary; fiume, che vieneda lontano per riconsegnarsi sem-pre nuovo all’oggi e al domani,quale forza propulsiva capace diinnalzare a sublimi altezze quantisappiano cogliere dalla e nellacontemporaneità tutto il bagagliodi umana saggezza, scaturita nondai luoghi, ma dagli uomini chehanno vivificato con la propriaopera e genialità i luoghi stessi».

Page 45: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

45Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

la voce dei clubLUCERA - MARTINA FRANCA

Al termine dell’applaudito inter-vento, la presentazione della squa-dra: Angelo Loreto (segretario),Juanita Miccolis (prefetto), GianniAngelini (tesoriere), Cosma Rizzi(primo vice presidente), AngeloDragone (secondo vice presidente),Anna Ferretti (consigliere) e Pier-francesco Greco (consigliere e de-legato per il Golf); Carlo del-l’Aquila, istruttore di Club e pre-sidente della Commissione RotaryFoundation; Paola Giovinazzi,presidente della Commissione perl’Effettivo. •

Regata velicaGino Dell’Orco

Si è svolta il 17 agosto la RegataMultiscafi e Derive “overall” -“Coppa del Governatore” pro-grammata dal Rotary Club diRiva dei Tessali, con il fondamen-tale supporto organizzativo dellaLega Navale Italiana / SezioneMatera – Castellaneta. La mani-festazione - rientrante nelle lineeprogrammatiche di Luigi Severini,presidente del Club di Riva nell’a.r.2013-2014 – si è avvalsa del pa-trocinio dei Comuni di Castella-

neta, Ginosa, Taranto e Massafraed è stata portata a compimentodalla presidente Maria CarmelaBonelli, la quale ha voluto al pro-prio fianco un Comitato operativo,composto dal past president Se-verini (delegato di Club), dal pre-sidente eletto Angelo Loreto e daisoci Paola Giovinazzi, Paolo Gio-vinazzi ed Angelo Dragone. Allamanifestazione, che ha visto lapartecipazione di oltre venti equi-paggi, ha preso parte anche l’Amm.Vincenzo Rinaldi, delegato delDott. Giuseppe Garrisi, Commo-doro della Flotta Rotariana ItaliaSud Est. Federica Nigro (sociadel Club, titolare della “FENI gio-ielli”), “HAMILTON americanspirit- swiss precision”, e “NA-TUZI - Italia” di Pasquale Natuzzihanno generosamente sponsoriz-zato questa prima edizione, cheha coinvolto anche alcune asso-ciazioni del territorio: ANMI-Gruppo di Ginosa, AVIS comunaledi Ginosa ed Associazione Amicidell’ANT- delegazione di Marinadi Ginosa. «La regata, è stata rea-lizzata grazie ad un sapiente lavorod’equipe ed all’impegno di Giu-seppe Maldarizzi e Marco Pagano,rispettivamente Presidente e VicePresidente della Lega Navale Ita-

liana/Sez. Matera-Castellaneta»,ha sottolineato la presidente Bo-nelli, la quale ha avuto parole dielogio per il presidente uscente eper donna Paola Giovinazzi. L’ini-ziativa, che ha riscosso il plausodel Governatore del Distretto,prof. Luigi Palombella, il qualeha assistito alla gara ed ha pre-senziato alla Cerimonia di pre-miazione «ha inteso contribuirealla valorizzazione del territorio,all’immagine del Club, nonché»ha proseguito la presidente «a for-tificare il “lavoro di squadra”, alquale tendere sempre più, dissol-vendo tendenze all’individualismo,che talvolta potrebbero presentarsi.Lo sport, peraltro, è tradizionedel Club di Riva dei Tessali; sipensi al Torneo di Golf, giunto

alla XXXIII edizione. Spero cheanche la regata velica abbia unseguito, radicandosi nel Distrettoe consolidandosi a livello nazionale.Poiché coinvolge anche giovanisportivi, faccio mie la parole rivolteda Papa Francesco al Centro Spor-tivo Italiano, in occasione dei 70anni di fondazione: “lo sport èuna strada educatrice. Io trovotre strade per i giovani: la stradadell’educazione, la strada dellosport, la strada del lavoro”». Aigiovani sportivi ha rivolto poi unsignificativo pensiero anche il Go-vernatore Palombella, ribadendoal contempo alcuni punti chiavedell’etica rotariana. Tra i premiatianche il socio del Club AngeloDragone. •

Page 46: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

la segreteria informaDISTRETTO 2120

Distretto 2120 - Puglia Basilicata46 SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 | ROTARY 2120

LA SEGRETERIA La Segreteria del Distretto 2120

ha sede in BARI alla Via Piccinni, 33

Telefono e fax: 080.523 46 20 E-mail: [email protected]

Sito web: www.rotary2120.it

ORARIDal lunedì al giovedì10.00 - 19.00

Venerdì10.00 - 17.00

Vito ValenteSegretario DistrettualeTel. 080 33 44 786 Cell. 335 82 83 230 E-mail: [email protected]

I RESPONSABILI DI SEGRETERIA

Erika BresciaAddetta alla SegreteriaCell. 327 99 03 227

Le visite del GovernatoreSETTEMBRE - OTTOBRE 2014Martedì 2 settembre GarganoMercoledì 3 settembre ManfredoniaGiovedì 4 settembre LuceraVenerdì 5 settembre San SeveroMercoledì 10 settembre PutignanoGiovedì 11 settembre Galatina - Maglie Terre d’OtrantoVenerdì 12 settembre NardòSabato 13 settembre GallipoliMartedì 16 settembre MateraMercoledì 17 settembre Altamura - GravinaLunedì 22 settembre PotenzaMartedì 23 settembre Potenza OvestMercoledì 24 settembre MelfiGiovedì 25 settembre VenosaLunedì 29 settembre Val d’AgriMartedì 30 settembre Senise Sinnia Mercoledì 1 ottobre Policoro Heraclea CentenarioMartedì 14 ottobre CerignolaMercoledì 15 ottobre Foggia CapitanataGiovedì 16 ottobre FoggiaVenerdì 17 ottobre Foggia Umberto GiordanoLunedì 20 ottobre MonopoliMartedì 21 ottobre ManduriaMercoledì 22 ottobre Francavilla Fontana - Alto SalentoGiovedì 23 ottobre Ceglie Messapica - Terra dei MessapiLunedì 27 ottobre GrottaglieMartedì 28 ottobre MassafraMercoledì 29 ottobre Martina FrancaGiovedì 30 ottobre Ostuni Valle d’Itria - Rosa Marina

Le prossime manifestazionirotarianePremio Internazionale Magna Grecia A. TarsitanoGIOIA DEL COLLE, 19/21 SETTEMBRE 2014 Convegno del 20 Settembre, ore 9.30 c/o “LUM Jean Monnet”Via P. Cassano, 7 - Gioia del Colle

Programma del 20 settembreSaluti e apertura lavoriInterventi:Giancarlo Spezie - DG 2100 R.I.Luigi Palombella - DG 2120 R.I.Luigi La Rocca - Soprintendente Beni Arch. PugliaDr. Angela Ciancio: ”Monte Sannace”Prof. Mario Mello: Profilo del premiato Prof. D. D’AndriaChiusura lavori e colazione lavoro

Per maggiori informazioni, gli interessati si rivolgano al Presidente del RC Acquaviva delle Fonti - Gioia del Colle, Giovanni Losurdo, 338-4210257

Forum Distretto 2120 “La buona società”BARI, 27 SETTEMBRE 2014, HOTEL ‘PARCO DEI PRINCIPI”

Programma 8.30 Registrazione dei partecipanti 9.30 Onore alle bandiere,

Indirizzi di saluto da partedei Presidenti dei RC di Bari e delle Autorità

10.00 Apertura dei lavori: Introduce e modera il PDG Mario Greco Istruttore distrettuale

10.15 La “buona società”DG Luigi Palombella

10.30 La “buona società - fondamenti”Prof. Costantino Esposito dell’Università di Bari

11.00 La “buona società” - Social innovationDr. Federico Pedrocchi del ‘Sole 24 Ore’

11.30 La “buona società” Il codice etico rotariano del 1915 e sua evoluzionePDG Giuseppe Viale R.I.B.D. 2014-2016

12.00 Interventi e dibattito 13.00 Conclusioni del Governatore Luigi Palombella13.15 Colazione di lavoro.

Si sollecitano i Soci del RC Bari a partecipare numerosi all’in-teressante iniziativa distrettuale.

Page 47: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti

47Distretto 2120 - Puglia BasilicataROTARY 2120 | SETTEMBRE/OTTOBRE 2014

la segreteria informaDISTRETTO 2120

Forum internazionale “Mediterraneo Mare di Pace” MARSALA, 10-11 OTTOBRE 2014

“La Sicilia che emoziona e stupisce Viaggio tra storia natura e sapori”

10 OttobreVisita alla Riserva dello Stagnone, alle saline, al sito fenicio di Mothia; Teatro Impero - Tavola Rotonda “Mare Nostrum, accoglienza e Rotary”:Introduce e modera il Governatore Emerito Mario Greco. In serata cocktail e Concerto dell’Orchestra della Solidarietà.

11 OttobreForum , Sessione “I Distretti Italiani e gli Immigrati" Intervento del Governatore Luigi Palombella. Cena dell’Amicizia a Villa Favorita a seguire Concerto mediterraneo di Pietro Adragna, pluricampione del Mondo di Fisarmonica. 12 OttobreTra storia e mito: paesaggi mozzafiato Partenza per Trapani. Visita di Erice, tipico borgo medievale;trasferimento a Scopello, paesino di casupole in pietra; pro-seguimento per la visita naturalistica alla riserva dello Zingaro.Nel tardo pomeriggio arrivo al porto di Palermo, imbarco sultraghetto per Napoli, pernottamento a bordo. 13 OttobreArrivo e sbarco in mattinata a Napoli. Rientro in bus a Bari.

Gli amici interessati all’iniziativa si rivolgano per le ulteriori notizie alla Rotariana Carmela Cipriani - 348/3732950

“ROTARY PER I CASTELLI” ANNO ROTARIANO 2014/15

Programma 2014 / 2015

28 SETTEMBRE Castello di Ginosa e Laterza organizza club Riva dei Tessali

26 OTTOBRE Castello di Venosa organizza club Venosa

16 NOVEMBRE Castello di S.Agata di Puglia e Grifoni di Ascoli Satriano organizzano clubs Foggia, Foggia Capitanata, Foggia U. Giordano, Cerignola

18 GENNAIO Castello di Manfredonia organizza club di Manfredonia

14 FEBBRAIO Castello di Vico Garganico e festa di S. Valentino organizza club Gargano

22 MARZO Castello di Trani organizzano clubs di Trani e Bisceglie

26 APRILE Castello di Lucera organizza club di Lucera

10 MAGGIO Castello di Brienza organizza club di Potenza

14 GIUGNO Castel del Monte organizza club di Andria

Franco Facecchia

Page 48: Rivista n. 1 · 2019. 7. 1. · trionfi l'amicizia, la solidarietà e la com - ... tanto perseguire sogni da 1.500.000 Rota - riani, quanto quelli di rinvigorire Club e Distretti