Rivista casaclima klimahaus aprile 2013

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La domotica Offizielles Organ der KlimaHaus Agentur, Autonome Provinz Bozen Rivista ufficiale dell’Agenzia CasaClima, Provincia Autonoma di Bolzano Il comfort termico L'Auditore CasaClima From "Old" to "Gold" N˚ 2 – aprile 2013 VI anno Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. 70% – CNS Bolzano Prezzo singolo 6 E I.P. In caso di mancato recapito restituire a Bolzano CPO per la restituzione al mittente, previo pagamento resi. TASSA PAGATA / TAXE PERCUE N˚ 2 Aprile 2013 EFFICIENZA ENERGETICA | COMFORT ABITATIVO | TUTELA DEL CLIMA

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La domotica

Offizielles Organ der KlimaHaus Agentur,Autonome Provinz BozenRivista ufficiale dell’Agenzia CasaClima, Provincia Autonoma di Bolzano

Il comfort termico

L'Auditore CasaClima

From "Old" to "Gold"

N˚ 2 – aprile 2013VI annoPoste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. 70% – CNS BolzanoPrezzo singolo 6EI.P.

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N˚ 2 – Aprile 2013effiCienzA eneRgetiCA | COmfORt ABitAtivO | tutelA del ClimA

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Costruire per noi vuol dire creare sempre qualcosa di unico. La nostra esclu-siva tecnologia di prefabbricazione consente una progettazione versatile, che riesce a coniugare le caratteristiche innovative di alta efficienza ener-getica e sicurezza sismica per cui si distinguono le nostre abitazioni, con una sensibilità architettonica per il gusto estetico, che da sempre in Italia è sinonimo di creatività e design, riuscendo così a realizzare soluzioni di edifici che sembrano impossibili per tutti... ma non per noi!

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4 KlimaHaus | CasaClima 02/2013 5KlimaHaus | CasaClima 02/2013

La disponibilità di energia è al centro della nostra quotidianità e dello sviluppo eco-nomico. Pochi giorni fa la Provincia Auto-noma di Bolzano ha recepito con una de-libera la Direttiva Europa 2010/31/CE sulla prestazione energetica nell'edilizia.Le linee guida stabiliscono che entro il 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero. Questo concetto del Nearly Zero Energy Building sottolinea implicitamente il sempre più importante ruolo della parte impiantistica e del ricorso ad energie da fonti rinnova-bili. Passeremo dunque ad un concetto di "casa attiva".In questo contesto è un imperativo per CasaClima sviluppare competenze speci-fiche nelle aree tematiche che interessano la parte tecnologica ed attiva dell'edificio: impianti per il condizionamento inver-nale ed estivo, la ventilazione meccanica controllata, sistemi per l'uso delle energie rinnovabili e tutti i sistemi di Building Au-tomation necessari all'integrazione ed in-terazione con l'edificio, lo Smart Building.La domotica non solo mette a disposizione un'intelligenza distribuita per rispondere alle esigenze di comfort, sicurezza, e fun-zionalità, ma può anche aiutare a rispar-miare energia e a monitorare il rendimento reale del "sistema edificio". Quest'ultimo spesso non è del tutto ottimale perché non viene posta la giusta attenzione al corretto dimensionamento, alla messa in servizio e alla manutenzione periodica degli impian-ti. Dall'altra parte la maggior complessi-tà rende sempre più difficile per l'utente capire come funziona la sua casa e le sue componenti. Per questo il miglior risultato si ottiene con un impiego intelligente delle possibilità tecnologiche secondo il para-digma kiss: keep it small and simple!

Ing. Ulrich Santa

L' Auditore Autorizzato CasaClimaUna figura centrale nell'iter di certificazione CasaClima poiché ad essa l'Agenzia CasaClima affida il compito degli audit in cantiere.

Il segreto della casa si chiama domoticaLa domotica è la disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nelle abitazioni e più in generale negli edifici.

Una CasaClima A immersa nel litorale

veneziano

EcoloftA Torino una fabbrica diventa

una CasaClima A. 10AttuAlità

6 Il segreto della casa si chiama domotica

10 Ecoloft

32 From "Old" to "Gold"

44 Una CasaClima A immersa nel litorale veneziano

52 Fiera Bolzano e IBA Hamburg

Servizi | Pr

20 terzer, Egna

22 lignoAlp, Bressanone

23 Wolf Haus, Campo di Trens

37 Naturalia Bau, Merano

38 Flir, Meer (B)

39 Serisolar, Trento

55 Simeonato Serramenti, Camposampiero

56 röfix, Parcines

57 Alp House, Vipiteno

65 Actis, Limoux (F)

65 Clivet, Villapaiera

65 velta, Terlano

AgeNziA CASAClimA 24 Il comfort termico

40 L'Auditore Autorizzato CasaClima

48 Novità Agenzia CasaClima

50 Klimahouse 2013

53 Klimainfisso 2013

54 Sant'Arsenio: insieme per l'efficienza energetica

58 Manifesto Finestra Qualità CasaClima

62 Facts & Figures

63 Cos'è una CasaClima?

68 Cartoon

44Ing. Ulrich SantaDirettore dell'Agenzia CasaClima

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L'energia è il motore della nostra vita.

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Il segreto della casa si chiama domotica

Ma non solo. La domotica consente di ottenere un notevole incremento

delle prestazioni e delle possibilità offerte dai diversi impianti presenti nel'abitazio-ne, ottimizzando i consumi e permetten-do l'integrazione di diverse funzioni quali controllo, comfort, sicurezza, risparmio energetico e comunicazione. Un sistema domotico consente infatti di realizzare, sia in ambito residenziale che terziario, la ge-stione coordinata di tutte queste funzioni, che tradizionalmente si attivano tramite

La domotica è la disciplina che si occupa dello studio delle tecnologie volte a migliorare la qualità della vita nelle abitazioni e più in generale negli edifici.

normali dispositivi (interruttori, regolatori, cronotermostati, videocitofoni etc.) ma che però non sono in grado di interagire tra loro e che quindi non possono essere governati da un unico punto di supervisione e pro-grammazione.Grazie alla domotica ci troviamo così di fron-te ad una "casa intelligente", intendendo con questo termine un ambiente che met-te a disposizione di chi lo vive impianti che vanno ben oltre quello tradizionale. Accen-sione delle luci, apertura di porte e tapparel-

le, gestione della climatizzazione, sistemi di sicurezza e sistemi di comunicazione dialo-gano all'interno o verso l'esterno, anche at-traverso telefoni cellulari, smartphone e rete internet. Una sinergia in grado di aumentare comfort, risparmio energetico, sicurezza e connettività con le reti di comunicazione. Davvero ampio è il ventaglio di soluzioni offerte, con l'enorme vantaggio che queste possono essere incrementate nel tempo per assecondare le esigenze in continuo diveni-re. Un impianto domotico può essere realiz-zato inizialmente con funzioni minime per poi aggiungerne di nuove, in base alle so-pravvenute esigenze. Una volta predisposto il cavo BUS al quale collegare i dispositivi, in ogni momento sarà infatti possibile aggiun-gerne di nuovi senza dover intervenire con lavori di opere murarie.

le funzioni di controllo

Per quanto riguarda il controllo, il grande vantaggio di questa tecnologia è quello di permettere la gestione centralizzata della casa. Alzare o abbassare tende o tapparelle, impostare il clima, gestire l'illuminazione per offrire le condizioni ideali per le varie at-tività quotidiane: tutto è controllabile da un unico punto, come ad esempio i touch scre-en dotati di interfacce semplici e intuitive.Allo stesso modo gli spazi sono personaliz-zabili: grazie alla funzione "scenari" in pochi istanti è possibile richiamare, per ogni stanza della casa, una delle diverse combinazioni di temperatura, illuminazione e comfort, pre-cedentemente configurate in base ai bisogni quotidiani, alle occasioni del momento, alle improvvise necessità o al puro piacere per-sonale. Un ipotetico scenario "sveglia", ad esempio, può comandare l'apertura delle tapparelle combinata all'accensione di alcu-ne luci e alla diffusione sonora; uno scenario "uscita" può portare il riscaldamento ad un livello di stand-by e lasciare accese le luci solo in alcuni punti, in modo da simulare la presenza di persone in casa. Grazie alla domotica anche il comfort è tota-le: ogni spazio viene automaticamente predi-sposto con le condizioni preferite, che in un attimo possono essere modificate a piacere. Integrabile con la diffusione sonora, questa tecnologia permette ad esempio di coman-dare indipendentemente fino a 4 diverse sorgenti musicali, con un ascolto differen-ziato per ogni stanza. Musica classica in salotto, l'ultimo successo pop in cucina o la radio in camera da letto, ogni ambiente ha

Foto: Vimar

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la sua musica anche tramite iPhone o iPod collegabili tramite docking station. Ancora: si possono effettuare chiamate microfoniche da stanza a stanza, o avvalersi della funzione "baby control" e di ascolto ambientale.

la sicurezza

Con la domotica anche la sicurezza ha al-largato i propri confini. Le nuove tecnologie consentono infatti di identificare soluzioni in grado di incrementare notevolmente la sicurezza di un'abitazione (intesa nelle due accezioni di security – sicurezza nei confronti di violazioni esterne - e safety- incolumità da pericoli ambientali ) proprio perché tutti i componenti dell'impianto sono integrati in un unico sistema di home automation che offre prestazioni migliori e la possibilità di comunicare verso l'esterno i vari pericoli. Un sistema di antintrusione integrato con il sistema domotico vigila silenziosamente sugli abitanti, incrementando la sicurezza dell'abitazione. Telecamere da interno, do-tate di microfono incorporato, permettono di realizzare un impianto di videocontrollo, mentre rivelatori con contatto magnetico consentono di tenere sotto controllo l'ac-cesso ai locali. Rivelatori di presenza a rag-gi infrarossi, infine, identificano movimenti di corpi che emettono calore generando un

messaggio di allarme. Tutta la casa può esse-re sorvegliata, per vivere nella massima se-renità e tranquillità. Per riscontrare i pericoli ambientali è disponibile invece un'ampia se-rie di dispositivi come rivelatori di gas (me-tano o gpl), di perdite d'acqua, di monossido di carbonio o di fumo, che inviano l'allarme via sms e attivano il sistema che blocca il malfunzionamento mettendo automatica-mente in sicurezza l'abitazione.

i vantaggi per l'efficienza energetica degli edifici

Ma è forse nel campo del risparmio ener-getico che questa tecnologia offre i vantaggi maggiori. L'ottimizzazione dei consumi è data dalla possibilità di suddividere la casa in differenti zone climatiche, calibrando la temperatura in base alla destinazione d'uso dei vari ambienti e alle proprie preferenze. L'integrazione del controllo climatico con-sente di regolare la temperatura consideran-do l'esposizione verso il sole degli ambienti, per sfruttare al meglio nei periodi invernali gli apporti gratuiti. Mentre inutili sprechi vengono evitati grazie a sensori di contat-to magnetico posizionati sulle finestre che, quando ne riscontrano l'apertura, inviano un segnale che blocca il riscaldamento o il raffrescamento della stanza.Esistono poi funzioni per registrare informa-zioni precise sul consumo istantaneo o re-lativo a una determinata fascia temporale e monitorare in tempo reale i consumi, offren-do così una maggior consapevolezza ener-getica. Il tutto tramite l'interfaccia dei touch screen, intuitiva e semplice da utilizzare. La funzione "controllo carichi" interviene automaticamente - staccando i carichi pre-cedentemente identificati come non priori-tari - quando il prelievo di potenza supera i valori contrattuali, rischiando di provocare blackout per sovraccarico, con conseguente obbligo di riattivare l'interruttore generale, spesso posizionato in luoghi poco accessibi-li. Inoltre, se si presuppongono contratti con l'ente erogatore di energia il cui onere di-pende dall'orario di funzionamento, si può impostare una gestione basata sulla fascia oraria che consente il risparmio maggiore.Dimmer universali permettono infine di avere sempre la giusta quantità di luce, re-golando oltre all'intensità delle tradizionali lampade ad incandescenza anche quella delle fonti luminose di ultima generazione, come quelle LED o CFL (lampade compat-te fluorescenti) regolabili. Questi dispositivi

possono essere integrati nel sistema domo-tico con pulsanti o possibilità di controllo tramite touch screen. Sensori IR (a infraros-si), oltre a svolgere la funzione antintrusio-ne, se posizionati nelle zone di passaggio attivano le luci in modo automatico al pas-saggio delle persone e le spengono quando non ne riscontrano la presenza. Molte sono dunque le opzioni che vanno ad incidere in modo positivo sulla spesa energetica, favo-rendo un'ottimizzazione dei consumi che si può realizzare attraverso semplici ma ac-curate scelte funzionali. In particolare, per il riscaldamento/raffrescamento degli edifici residenziali si può oscillare fra un risparmio minimo del 9% e un risparmio massimo del 26%, mentre per quanto riguarda il consumo di energia elettrica si possono ottenere ri-sparmi da un minimo del 7% fino a un mas-simo del 15% (Fonte: Guida CEI 205-18). Quote di risparmio di notevole importanza che fanno della domotica una delle leve per migliorare l'efficienza energetica degli edifici.

Dialogare con la propria abitazione

Per ultimo, ma non in termini di impor-tanza, con la domotica la comunicazione

diventa totale. Un dialogo esteso con la propria abitazione: grazie al Web Server è possibile gestire il proprio impianto at-traverso PC, notebook, tablet e da tutti i dispositivi mobili dotati di un browser in grado di visualizzare pagine web. In que-sto modo si potrà monitorare in ogni mo-mento lo stato dell'impianto, comandarne le funzioni per utilizzare l'energia solo dove e quando serve ed effettuare anche il con-trollo ambientale mediante telecamere IP. La videocitofonia completa la gestione del-la comunicazione con l'esterno - ma anche delle chiamate intercomunicanti - compre-se tutte le funzioni ausiliarie, rese ancora più intuitive grazie a touch screen che uni-scono al controllo completo delle funzioni dell'impianto domotico anche le funzioni legate al sistema videocitofonico.Come si può vedere sono davvero tanti i vantaggi che questa tecnologia permette di ottenere rispetto ad un impianto elettrico tradizionale. Vantaggi che possono essere estesi nel tempo e che consentono di otti-mizzare tempi e costi eliminando gli spre-chi e facilitando il risparmio. Perché l'ener-gia è preziosa e i consumatori sono sempre più attenti a come usarla.

Foto: Vimar

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EcoloftTorino è città industriale. Non solo per-

ché a Torino c'è (sempre meno) la Fiat, ma perché nel Novecento l'intera città è stata, unica in Italia, trasformata in macchi-na produttiva. Per questa macchina è stato inventato un nuovo spazio seriale fatto di telai tridimensionali in cemento armato, costruiti secondo il brevetto del francese Hennebique, che l'impresa torinese Por-chieddu aveva diffuso su licenza in tutta Italia a partire dal 1896. Campate di 5-7 metri per altezze di 4,5 metri, con trava-tura principale monodirezionale e travetti secondari a vista, capaci delle portate fino a 1000 kg per metro quadrato necessarie a reggere i pesanti macchinari in movimento

A Torino una fabbrica diventa una CasaClima A.

della manifattura su più piani, secondo il modello di organizzazione scientifica del lavoro che Albert Kahn aveva trasformato in organizzazione spaziale a Detroit per le fabbriche di Henry Ford. L'esempio più celebre è Lingotto, progettato da Giacomo Matté Trucco per la Fiat e costruito tra 1916 e 1930. Il sistema costruttivo era così flessi-bile da poter rispondere a dimensioni mai viste prima – i cinquecento metri in linea del Lingotto – ed allo stesso tempo occu-pare i cortili e gli spazi residuali del tessuto urbano storico con piccoli manufatti senza autore ma inconfondibili. Le imprese ave-vano imparato "a fare così", ad esempio a mettere in cassero dei regolini a 45° per

smussare gli angoli retti di travi e pilastri con eleganti raccordi curvi, dettaglio raffi-nato di gusto un po' liberty che sopravvive fino agli anni '50.Così quando la famiglia Deorsola decide nei primi anni '50 di costruire una fabbrica per il proprio marchio di caffè – esiste an-cora oggi – usa questo sistema, costruendo un'altra piccola porzione di questo retico-lo infinito che ha fatto la Torino moderna. I Deorsola sono proprietari di un isolato ottocentesco del quartiere di San Salva-rio. Il 13 agosto del 1943 una bomba ae-rea, probabilmente destinata proprio al Lingotto, apre un vuoto nel centro dell'i-solato, distruggendo le maniche interne e una porzione degli edifici su strada. Su strada i Deorsola ricostruiscono la cortina ottocentesca, nel cortile invece installano i propri laboratori di produzione. Ne nasce nel 1953 una piccola fabbrica a piastra su

due piani che, come avviene in molti isolati dello stesso quartiere, riempie quasi com-pletamente lo spazio del cortile. Negli anni '70 la fame di posti auto la trasforma in autorimessa, negli anni '80 ridiventa labo-ratorio con le lavorazioni in gomma della ditta Albicocco. Alla fine degli anni '90 San Salvario cambia pelle e da zona di degrado si trasforma progressivamente in quartiere vivace e multietnico. Nel 2009 compriamo la fabbrica dalla ditta Albicocco per farne la nostra casa.

la casa nuova

L'idea di abitare edifici concepiti per pro-durre nasce negli anni '70 dagli squat di artisti e intellettuali a New York, Berlino e Londra, attraversa dagli anni '80 Euro-pa e Nord America al punto da diventare un paradigma della rigenerazione urbana bottom-up, come ha raccontato la geografa americana Sharon Zukin nel 1982 in Loft Living. Da una parte, i processi di riorga-nizzazione industriale lasciano inutilizzati scheletri e gusci a volte di grande fascino. Dall'altra, le tipologie abitative prodotte dal mercato non soddisfano più del tutto sogni ed esigenze di un abitare contempo-raneo: spazi troppo precisamente misura-ti su modelli di famiglia e stili di vita del dopoguerra, poco flessibili ad usi misti. La dimensione e il ritmo dei volumi abbando-nati dall'industria hanno le risorse giuste: grandi luci, possibilità di soppalchi, spazi "generici" in grado di accogliere usi nuovi e diversi, possibilità di evolvere nel tempo. Da questa promessa nasce il fascino del loft: l'etimo antico sassone lopt è lo stesso del tedesco Luft, aria, indica la disponibili-tà di spazio – Colin Ward, attento studioso dell'abitare, sintetizzava l'ideale della casa nel principio "room, more room" – e la libertà nell'usarlo.Volevamo sfruttare la differenza di pregio immobiliare tra residenza e produttivo, tra quartieri residenziali e quartieri misti, tra quartieri della Torino borghese e luoghi della nuova città multiculturale: scommet-tere sulla possibilità di costruire qualità e bellezza in posizioni e spazi sottovalutati. Volevamo sperimentare un modo di abita-re nuovo, che unisse i vantaggi della vita urbana – andare a piedi a lavorare, i negozi a due passi, l'accessibilità ai servizi, l'auto-nomia dei figli, l'animazione del quartiere, la densità di relazioni della città – con alcu-ni piaceri suburbani: l'indipendenza della

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12 KlimaHaus | CasaClima 02/2013

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casa unifamiliare, il fuoco nel camino, un piccolo giardino, uno spazio per mangiare fuori con gli amici, una stanza per i piccoli lavori, la rimessa per le biciclette…La nostra "agenda verde" prevedeva che nel cambiare casa la famiglia cambiasse anche stile di vita. Abitare in pieno centro voleva dire conciliare tempi di vita e lavo-ro, usare negozi e mercati locali, passare dall'auto in proprietà ai piedi, alla bici e al car sharing. "Riciclare" un edificio esistente significava recuperarne la embodied energy; ecco perché l'edificio più verde è quello che non demolite. Costruire una casa "nuova" voleva dire costruire una casa che avesse una concezione e prestazioni energetiche radicalmente diverse da quello che il mer-cato poteva offrirci.

un loft ecologico?

Qui iniziavano le difficoltà. Gli edifici indu-striali non sono nati per conservare l'ener-gia: la loro missione era offrire molto spa-zio, libero e flessibile, a costi di costruzione minimi. La cultura della produzione indu-striale del Novecento, di cui sono espres-sione, si fonda sulla fiducia in una illimitata disponibilità di energia a basso costo. Que-sto significava pareti laterizie sottili e solai pieni con pessime prestazioni termiche, grandi vetrate in profili sottili in ferro a T con vetro semplice, luminosissime – la cor-retta illuminazione è parte della raziona-lizzazione dei processi di produzione e di qualificazione del lavoro operaio – ma per nulla isolanti. La tipologia edilizia stessa è energivora: l'estensione orizzontale signi-fica grandi dispersioni superficiali, i grandi volumi interni si scaldano con fatica e la stratificazione dell'aria peggiora le cose. Per obbligarci a prendere sul serio la sfida, abbiamo deciso di non usare autocertifi-cazioni. La partita doveva avere un arbitro indipendente. Avremmo rispettato le indi-cazioni dell'allegato energetico al Regola-mento Edilizio della Città di Torino e quelle della Legge Regionale 13/2007 sulla cer-tificazione energetica, ma con in più una autorità esterna indipendente – l'Agenzia CasaClima – che fosse garante dell'uni-formità dei parametri e della validazione dei dati e asseverasse i risultati conseguiti. Questa indipendenza ed autorevolezza è il vero punto di forza del "modello sudtiro-lese" di strutturazione del nuovo mercato della progettazione sostenibile.Seconda difficoltà. L'edificio si trova im-merso in un groviglio di proprietà, diritti e servitù stratificatosi negli anni, come sem-pre accade nei recuperi edilizi nel tessuto urbano consolidato. Questa complessità – la forma legale dalla densità delle rela-zioni della città - scoraggia gli esperimenti, ed è una delle ragioni per cui molta classe A e molta innovazione sono suburbane e unifamiliari: la "villetta" è il più semplice tra i tipi edilizi, proprio perché è libera da vincoli e relazioni con altre proprietà. Il cambio di destinazione d'uso da industria a residenza non era un problema: il Piano Gregotti del 1996 aveva "liberalizzato" i passaggi verso la residenza nei tessuti con-solidati. Il nodo erano invece le prescrizioni igienico-sanitarie e, soprattutto, le obbliga-zioni verso terzi stabilite dal Codice Civile. Una rapida esplorazione ci ha portato ad

Il corridoio di ingresso

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optare per una drastica semplificazione: per ridurre al minimo i pareri da richiedere ad altri privati – condomini, vicini, confi-nanti – e l'impatto del cantiere, avremmo lavorato solo dall'interno, mantenendo in-variate le facciate e le aperture esistenti.

il progetto

Abbiamo perciò trattato il volume costruito della fabbrica, come un "volume virtuale" dentro cui lavorare, scavandolo e indi-viduando i volumi che avremmo abitato come "scatole nella scatola". Dalla occupa-zione totale del lotto abbiamo così via via liberato spazio, lavorando per sottrazione in modo da graduare la frontiera tra il pri-vato della nostra casa e le altre proprietà. Abbiamo demolito la tettoia che copriva l'unica parte su piena terra del lotto; ne è nato un piccolo giardino segreto, invisibi-le dall'esterno, circondato da muri bianchi su cui si arrampicano vite e gelsomino, con un grande fico e molte piante di piccoli frutti di bosco. Abbiamo tolto le vecchie fi-nestre metalliche e abbassato il piano del davanzale per farne una seduta; abbiamo arretrato di una campata il nuovo involu-

cro: ne è nata una grande loggia coperta, dove il telaio à la Hennebique torna visibile nella sua originaria chiarezza; in futuro, se nuove esigenze lo dovessero richiedere, la loggia potrà ospitare espansioni della casa intervenendo a secco. La casa nuova è così del 30% più piccola della vecchia fabbrica – un nonsense im-mobiliare reso possibile dal basso valore di acquisto, ed opportuno dal comparati-vamente alto costo di trasformazione per passare da fabbrica a classe A.Una grande parete in vetro su telai in legno scandita da due ritti rivestiti da scandole di larice – rossicce oggi, diventeranno scure come l'alluminio che riveste l'esterno dei serramenti - separa la loggia dal grande volume della zona "pubblica" della casa, rivestito in pannelli di pino lasciati a vista. Dentro la scatola di legno una scatola più piccola ospita la cucina e un volume a stuc-co accoglie il camino a legna, che utilizza l'altissima canna fumaria originariamente costruita per la torrefazione del caffè.Le zone più intime della casa (lo spazio dei genitori e lo spazio dei figli) sono de-limitate dalle vetrate recuperate e rivesti-te in cartongesso bianco. L'altezza inter-

na ha consentito di realizzare dei piccoli soppalchi-alcova dove dormire. Il nocciolo centrale dei servizi è un volume bianco a stucco, con due grandi oblò circolari, det-taglio ripreso dall'architettura della vecchia fabbrica, con vetro fisso schermato da carta di riso cinese, che porta all'interno la luce naturale dagli altri vani. Un lungo corridoio aperto sul cavedio in-terno dà accesso alla lavanderia e all'atrio di ingresso, entrambi non riscaldati, che ospita gli impianti, le nostre biciclette e tut-to quello che non deve o non può entrare in casa – dalle mantelle bagnate alle con-serve – nella massima informalità. Il porto-ne metallico è rimasto quello della vecchia fabbrica, riverniciato con tutta la parete di un brillante arancione, su cui spicca il pic-colo rettangolo d'acciaio della targhetta "CasaClima A" conquistata a fine lavori.

le tecniche

Dalla scelta strategica di ridurre le "inter-ferenze" sul nostro progetto sono discese le scelte tecniche principali. Le pareti esi-

ubicazione TorinoClasse energeticaCasaClima Aindice termico 26 kWh/m2aindice di emissioni di CO2 15 kg/m2aCommittente Isabelle Toussaint e Matteo RobiglioProgetto architettonico Isabelle Toussaint e Matteo Robiglio con Paolo Porporato (calcoli energetici) e Stefano Foscarin (direzione lavori e sicurezza), TRA_architettura condivisa TorinoConsulenza impiantisticaStefano CorgnatiProgetto impiantiMarco Surraimpresa esecutriceAldo Barberis SpA

iNFO

stenti sono state rafforzate con un cappot-to interno di spessore variabile a seconda dell'esposizione. Il pavimento è stato iso-lato dalla sottostante autorimessa. Per la copertura, che in questa tipologia costitu-isce la maggiore superficie disperdente in regime invernale ma anche la maggiore su-perficie captante in regime estivo, abbiamo adottato una soluzione ibrida: un cappotto esterno e un isolante termoriflettente in-terno. Il primo, oltre a migliorare le presta-zioni complessive del pacchetto garantiva un buon comportamento in regime estivo. Il secondo migliorava il comfort in regi-me invernale e ci consentiva di eliminare i ponti termici, attraverso la continuità con il cappotto interno delle pareti, permet-tendoci di conservare, grazie allo spessore minimo, l'altezza interna e la possibilità di fruizione su doppia altezza necessaria per un Raumplan interno continuo su diversi livelli fluidamente raccordati da scale leg-gere.Abbiamo deciso di rimuovere i serramenti esterni: non esiste una tecnica soddisfa-cente per portarli a prestazioni sufficienti.

Il volume ligneo a doppia altezza del soggiorno

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Li abbiamo sostituiti con serramenti in le-gno interno e alluminio esterno, con triplo vetro. Smontate, riverniciate e ricostruiti i meccanismi di apertura originali, le vetrate esterne sono state riusate come partizioni interne, con il montaggio di vetri opali-ni che conservano l'unità luminosa dello spazio originario. Il pavimento è un unico getto in cemento a vista molato, con una sfumatura calda grazie alla scelta dell'i-nerte di base. I soppalchi sono in acciaio, bianchi, di semplice disegno industriale (lamiera mandorlata e tubolari per le scale, orizzontamenti in assi di pino massello). Il riscaldamento è affidato ad una cal-daia a gas a condensazione integrata da collettori solari termici a cupola. La geo-termia era esclusa dalla presenza di una sottostante autorimessa. Abbiamo veri-ficato la possibilità di una generazione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici, ma le condizioni di esposizione facevano sì che i pannelli avrebbero prodotto nella loro vita meno energia di quanta era sta-ta impiegata nella loro fabbricazione, un non sense ecologico. La distribuzione del calore avviene con un circuito radiante a pavimento. La ventilazione è affidata ad un impianto meccanico con recuperato-re di calore rotativo entalpico; la qualità dell'aria in entrata è garantita dal filtraggio (doppio filtro piano e successivo filtro a ta-sche) e umidificatore per il periodo inver-nale. In estate l'impianto è programmato per il night cooling. I volumi in gioco non ci hanno permesso di trovare macchinari integrati già pronti; abbiamo perciò dovu-to assemblare su misura una vera e pro-pria UTA – anche questo è un nodo che l'evoluzione del mercato sta superando rapidamente. La dorsale di distribuzione dell'aria è a vista con tubi circolari in me-tallo zincato. Le finestre a sud e ovest sono schermate da tende ecru a rullo scorrevoli su guide.

l'abitare attivo

Siamo entrati nella casa ai primi di ottobre del 2010. Abbiamo dovuto attendere l'al-lacciamento al gas fino a novembre inol-trato: e abbiamo così subito misurato che davvero ci voleva poca energia per scalda-re la casa: il camino e le stufette dei bagni. Col tempo, l'esperienza più sorprendente è il comfort interno in inverno, grazie alla diffusione del calore e alla omogeneità delle prestazioni di parete, nonostante le

grandi superfici trasparenti. È una quali-tà del calore di tipo nuovo, impossibile in una costruzione tradizionale, che rafforza la domesticità e l'accoglienza della casa. In estate il comportamento della casa cambia a seconda del ciclo termico giorno-notte: quando l'escursione termica è sensibile il night cooling ci ha permesso, mantenendo la casa chiusa e schermata di giorno e ven-tilandola di notte, di arrivare fino a 8 °C di differenza tra temperatura interna e tem-peratura esterna al tramonto (picco termi-co esterno). Non abbiamo finora ritenuto di introdurre il condizionamento, seppure sia predisposto.La casa in classe A è una macchina raffi-nata: ha prestazioni eccellenti ed è mol-to sensibile. Non ci si può "dimenticare" che esiste, richiede un accurato periodo di tuning iniziale e una costante attenzione. Molto si può ancora fare per migliorare le diverse interfaccia utente-impianti, che sono ancora poco dialoganti, sia tra loro che con l'utente, e figlie di una logica pro-prietaria che nell'epoca del web 2.0 non può che apparire obsoleta. Ma per quanto si possano ottimizzare i

controlli e le interfaccia, il sogno di una completa automatizzazione del comfort è forse, in ultimo, un sogno anch'esso ob-soleto. La vera svolta è comprendere che "abitare" non è un verbo passivo, una fun-zione delegabile ad altri – amministrato-ri di condominio o centraline domotiche - come il secolo scorso erroneamente ci aveva promesso. La disponibilità di ener-gia in grandi quantità e a costi bassi ci ha permesso per quarant'anni di non misu-rare quanto i nostri comportamenti in-fluenzino il mondo. Gesti facili e comandi remoti hanno reso invisibile la responsabi-lità di ognuno di noi nel modificare l'am-biente, anche attraverso piccoli gesti quo-tidiani. Abitare è un'esperienza attiva, di cui fa parte rendersi conto che le stagioni cambiano, la temperatura varia, l'umidità oscilla, e le nostre stesse esigenze si modi-ficano continuamente. La casa in classe A ci chiede di reimparare ad essere protago-nisti coscienti dell'abitare, ed in cambio ci offre un comfort senza precedenti. In una riga: tanto più la casa diventa "passiva", tanto più l'utente diventa "attivo".Arch. Matteo Robiglio

Posa delle serpentine a pavimento

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"KlimaHaus – CasaClima" al prezzo di 22,00 €

Per abbonamenti contattare il numero 0471 925 590 oppure inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected]

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Abbonarsiconviene! Vi invitiamo a conoscere il periodico "KlimaHaus-CasaClima", la rivista ufficiale dell'Agenzia CasaClima, Provincia Autonoma di Bolzano.

Quattro numeri annui a 22,00 e.

Edificio originario: 355 m2

Loggia: 70 m2 Atrio: 35 m2

Giardino 50 m2

Locali abitati: 200 m2 (netti)Locali riscaldati attuali: 190 m2 -810 m2 (netti)

Stratigrafia parete (parete esistente)1 - intonaco esterno 1.50 cm2 - muratura in laterizio 40.00 cm3 - intonaco interno 1.50 cm

(cappotto interno)4 - strato isolante 13.00 cm5 - barriera al vapore6 - pannello in cartongesso 2.40 cm Trasmittanza media: 0.20 W/m2KTrasmittanza parete migliore: 0.15 W/m2K

Stratigrafia copertura (cappotto esterno)1 - Impermeabilizzazione 0.5 cm1 - Isolante in polistirene. 20.0 cm

(solaio esistente)2 - Impermeabilizzazione in bitume 0.5 cm 3 - Solaio in latero-cemento 28 cm

(cappotto interno)

4 - Strato di aria ferma 2.0 cm5 - Isolante termoriflettente 2.5 cm6 - Strato di aria ferma 2.0 cm7 - Pannelli in cartongesso 2.6 cmTrasmittanza copertura: 0.09 W/m2K

SerramentiSerramenti esterni: 0.81 W/m2K (media ponderata)Serramenti finestre: 0.94 W/m2KSerramenti vetrata: 0.73 W/m2KSchermatura pareti vetrate: tende scorrevoli a guida verticale esternePorta ingresso/ Porta lavanderia: 0.90 W/m2K

ImpiantiImpianto generazione calore: generatore di calore a condensazione modulante con potenza termica nominale 34 kWDistribuzione calore: pavimento radiante integrato da ventilazione meccanica a doppio flusso con recupero di calore (recuperatore di calore rotativo entalpico)Produzione di acs tramite collettori solari termici a semisfera

iNFOIl plastico di studio mostra l'organizzazione su più livelli degli spazi interni

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Isolati da terra con il vetro

State progettando una casa nuova o una ri-strutturazione e puntate a ridurre i sempre

crescenti costi energetici? Il granulato in vetro cellulare è la soluzione ideale per ottenere un elevato isolamento, con risultati inalterabili nel tempo. Estremamente pratico e flessibile (ma allo stesso tempo solido e durevole) il granulato in vetro cellulare Technopor distri-buito in esclusiva in Italia dalla ditta Roman Terzer di Egna, è un materiale minerale coi-bente e leggero prodotto con vetro riciclato. Viene macinato e riscaldato a circa 900 °C assieme a un materiale aerante naturale, in modo da formare delle mattonelle in vetro cellulare. In virtù delle sue caratteristiche fisi-che, il prodotto ha notevoli proprietà isolanti e stabilizzanti. E' indeformabile, assolutamente inalterabile nell'invecchiamento e impenetra-bile alla capillarità.

i campi di applicazione

Il granulato in vetro cellulare è estremamente versatile e rappresenta la soluzione ideale per isolamenti perimetrali sotto o a fianco di platee di pavimenti, per tetti isolati, freddi o rinverditi, per vie di accesso, per la realizzazione di giardi-ni o piscine e per numerosi altri impieghi.

lavorazione semplificata.

La lavorazione è estremamente semplice grazie al peso molto ridotto. Ciò consente una gestio-ne flessibile del cantiere con la possibilità di fornitura del materiale sfuso, in "big bags" o in sacchi da 320 l. Trattandosi di materiale minera-

le naturale, il granulato non produce emissioni di vapori o secrezioni durante la lavorazione.

ecologico al 100%

Il granulato in vetro cellulare è un materiale mi-nerale coibente e leggero prodotto con vetro ri-ciclato al cento per cento. Non essendo realizza-to con leganti o resine, è assolutamente inerte e non inquina il terreno. Anche gli accurati test sul dilavamento cui è stato sottoposto hanno evi-denziato un impatto sull'ambiente pari a zero.

Qualità technopor

Rispetto ad altri granulati in vetro cellulare presenti sul mercato, Technopor garantisce standard di qualità assolutamente ineguaglia-bili. Forte di un'esperienza maturata in oltre 15 anni di leadership nel mercato tedesco, il granulato in vetro cellulare Technopor pre-senta valori di consumo estremamente ridotti nella fase di compattazione del materiale, consentendo così un risparmio anche del 30% rispetto a prodotti similari. Inoltre la sua com-posizione fisica, caratterizzata da una grande quantità di aria inglobata, gli conferisce un potere isolante molto elevato. Il granulato in vetro cellulare Technopor presenta poi note-voli capacità di drenaggio che lo rendono ide-ale per la posa attorno a fondazioni, scantinati e muri perimetrali: favorisce infatti il deflusso dell'acqua piovana e di falda e allo stesso tem-po funge da barriera capillare contro la risalita di umidità e di gas come il radon (in combina-zione con teli adeguati).

Ecologico, inalterabile nel tempo ed estremamente semplice da lavorare. Il granulato in vetro cellulare Technopor, distribuito in Italia dalla Roman Terzer Srl, è la soluzione ideale per un isolamento esterno perfetto, riducendo i tempi di costruzione e di conseguenza anche i costi.

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LignoAlp realizza casa passiva in legnoLignoAlp, assieme alla Dielle Service di Conegliano, sta realizzando un edificio ad uso residenziale monofamiliare, sito a Scomigo, in provincia di Treviso.

Perfettamente isolata dal punto di vi-sta termico e acustico, la casa passiva

si sviluppa su due piani: piano terra con la zona giorno e studio, mentre al piano primo si trovano le camere. L'abitazione è internamente costruita in legno, un mate-riale resistente, versatile, eco-compatibile e dotato di proprietà antisismiche. Le pa-reti esterne sono realizzate con sistema X-lam, il solaio e la copertura con travi in legno lamellare. Gli isolanti utilizzati sono tutti naturali per un abitare sano, rispettosi dell'ambiente e della salute.L'edificio è tra le prime case passive in le-gno in Veneto e rispetta tutti quei prerequi-siti tecnici grazie ai quali il benessere ter-

mico è garantito: sfrutta automaticamente l'energia solare e l'energia di scarto prodot-ta internamente, cosí da rendere superfluo l'impianto di riscaldamento convenzionale. La casa si riscalda e si raffresca in maniera "passiva". Durante la stagione invernale, infatti, la casa sfrutta al massimo le fon-ti naturali di energia come, ad esempio, il calore passivo derivante dagli elettrodome-stici in funzione, dagli occupanti e dai raggi del sole che penetrano attraverso le grandi finestre disposte a sud.La struttura verrà certificata dall'Istituto Zephir di Pergine (TN), accreditato ufficial-mente presso il Passivhaus Institut PHI di Darmstadt, Germania.

Alcune realizzazioni su misura LignoAlp.

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Wolf Haus rivoluziona l'architettura

Wolf Haus è divenuta l'azienda leader nelle costruzioni prefabbricate in

legno soprattutto perché ha saputo rivolu-zionare un settore nel quale la parola "pre-fabbricato" fino a qualche anno fa era si-nonimo di "realizzazioni standard" e "case catalogo". L'azienda altoatesina invece ha dimostrato come la sua esclusiva tecnologia di prefabbricazione consenta una proget-tazione versatile, che riesce a coniugare le caratteristiche innovative di alta efficienza energetica e sicurezza sismica per le quali è rinomata la Wolf Haus, con una sensibilità unica per il gusto estetico, che da sempre in Italia è sinonimo di creatività e design. Wolf Haus è riuscita ad abbinare in tutti i suoi progetti tecnologie innovative, sosteni-bilità ed efficienza energetica con la perso-nalizzazione architettonica, riuscendo spesso a realizzare soluzioni di edifici che per tutti sembravano impossibili. Ne è un lampante esempio il progetto che Wolf Haus esporrà all'interno del Cortile d'Onore dell'Università degli Studi di Mila-no in occasione della mostra internaziona-le Hybrid Architecture & Design. Il nome dell'opera costruita dalla Wolf Haus in sole 2 settimane è "The View": una struttura av-veniristica realizzata completamente in le-gno, con cui l'azienda altoatesina, insieme all'architetto di fama internazionale Luca Scacchetti, dimostrano come la prefabbri-cazione in legno ormai non abbia più limiti progettuali o di realizzazione.

La forma sembra quasi evocare un bruco che, avanzando, alza la testa per guardarsi intorno per capire dove compiere la propria metamorfosi per diventare una farfalla. La metamorfosi del modo di costruire, delle tec-nologie che stanno rivoluzionando l'edilizia, fanno parte del concetto dell'opera. Quasi tutta la struttura d'altronde, sfidando tutte le leggi della statica, è "sospesa" in aria, quasi al voler sottolineare come la le costruzioni in legno si stiano elevando ad uno stato proget-tuale e costruttivo più alto, dove tutto è pos-sibile. E in questa nuova concezione realizza-re strutture ad altissima efficienza energetica, come vuole la filosofia costruttiva Wolf Haus, non vuol dire affatto sacrificare creatività e design… ma saperle reinterpretare.Incastonata nella meravigliosa cornice anti-ca del portico del Righini nella sede storica dell'Università di Milano, l'opera è sospesa anche tra il passato della location e il futu-ro dell'architettura che vuole rappresentare: una sorta di camera ottica, di cannocchiale, attraverso cui guardare oltre gli schemi con-venzionali e creare nuove forme, per vivere nuovi spazi. L'esposizione internazionale di Milano da anni ospita le creazioni dei più importan-ti designers e architetti al mondo, fra cui Daniel Libeskind, Mario Cucinella, Zaha Hadid, Richard Meier, Philippe Starck, Matteo Thun. L'opera progettata e realiz-zata da Luca Scacchetti e Wolf Haus sarà visitabile dal 9 al 21 aprile.

Con un progetto avveniristico, realizzato insieme al prestigioso studio Scacchetti, Wolf Haus è la protagonista della mostra internazionale Hybrid Architecture & Design dal 9 aprile, durante la quale il capoluogo lombardo diventa per 2 settimane capitale mondiale dell'architettura e del design.

Wolf Haus Zona Industriale Wolf 139040 Campo di Trens (BZ)Tel. 0472 064 000Fax 0472 064 900www.wolfhaus.it

iNFO

Kurt Schöpfer, amm. del. Wolf Haus, e Luca Scacchetti, architetto di fama internazionale

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Il comfort termicoLe persone possono adattarsi a molteplici condizioni climatiche: per questo quasi tutte le zone climatiche del nostro pianeta sono popolate. È però chiaro a tutti che fra la so-pravvivenza in condizioni climatiche estre-me e il sentirsi a proprio agio in un ambiente ci sia una grande differenza di sensazione termica personale e di conseguenza sia di-versa la valutazione del comfort termico.Nelle attuali normative si ritrovano le se-guenti definizioni di comfort termico:• il comfort termico è quella condizione in

cui la mente ("mind") sente piena soddi-sfazione nei confronti dell'ambiente ter-mico (Ashrae 20041);

• il comfort termico è una condizione nel-la quale non esiste nessun stimolo che spinga a modificare l'ambiente attraver-so il proprio comportamento (Hensen 19912).

Proprio nell'ultimo decennio nelle defini-zioni di comfort termico è stata sottolineata

Il comfort termico può essere definito come la condizione di piena soddisfazione psicofisica della persona nei confronti dell'ambiente termico in cui si trova.

in modo più forte l'interazione delle perso-ne con l'ambiente termico così come la loro reazione a questo. Da concetti rigidi, che provenivano soprattutto dalla fattibilità tec-nica e dal dimensionamento degli impianti per la climatizzazione, si è passati al mette-re in primo piano valutazioni che tengono conto di molteplici fattori interdipendenti. Ad aspetti puramente fisici e fisiologici si sono affiancati così anche aspetti psicologici e culturali, come ad esempio le aspettative delle persone nei confronti dell'ambiente in cui vivono o lavorano.

la sensazione termica

Il metabolismo umano presuppone, per un funzionamento senza difficoltà di tutte le funzioni corporee, una temperatura interna costante del corpo umano vicina ai 37 °C ("core", Tc). Tutti i processi corporei mostrano gradi di rendimento inferiori al 100%, ossia

non tutta l'energia prodotta con il metaboli-smo viene trasformata in lavoro ma si ha una produzione di calore che deve essere smalti-to verso l'esterno. Nel caso di una persona adulta con ridotta attività (seduto) devono essere ad esempio ceduti all'ambiente circo-stante dai 100 ai 120 Watt di calore circa. Lo scambio di calore con l'ambiente circostante avviene principalmente per convezione e ir-raggiamento attraverso la superficie corpo-rea nonchè mediante emissione di umidità (attraverso diffusione, respirazione e traspi-razione).La sensazione termica si attiva nel corpo umano grazie a due tipi di sensori:• recettori nella pelle, soprattutto nelle estre-

mità, che servono per avvisare il corpo quando il freddo diventa troppo intenso;

• recettori nel cervello (ghiandola pineale) che reagiscono quando diventa troppo caldo.

Se non c'è equilibrio fra il calore prodotto dal corpo umano e quello scambiato con l'am-biente, la temperatura corporea è soggetta a variazioni che devono essere in qualche modo contrastate. Se non si interviene con-sapevolmente, per rimediare alla situazione di squilibrio vengono in aiuto alcune reazio-ni corporee immediate quali:• tremore delle estremità per produrre calore;• sudorazione per disperdere calore attra-

verso evaporazione.Una caratteristica fondamentale del corpo umano e della sua reazione alle condizio-ni termiche è l'effetto piacevole che si ha nel caso di differenziazione termica, sia dal punto di vista spaziale che temporale (vedi ad esempio la piacevolezza del calore di una stufa o della sauna). Questo concetto viene applicato per queste ragioni anche nella me-dicina curativa.Da tutte le ricerche in laboratorio, così come dagli studi sul campo, è risaputo inoltre che, nonostante la temperatura corporea si atte-sti su un valore pressoché costante, lo stes-so ambiente termico può essere valutato in modo molto diverso da individui diversi. Anche nel caso di appartenenza ad una me-desima cultura e di svolgimento della mede-sima attività la valutazione del comfort ter-mico è spesso molto differenziata. Da questo si deduce che le analisi statistiche sono fon-damentali per una valutazione quantitativa.

modelli quantitativi per la valutazio-ne del comfort termico

Al momento esistono due modelli per la valutazione del comfort termico, ambedue

recepiti dalla normativa vigente.Il modello di valutazione basato sulle ricer-che di Fanger ha trovato riscontro sia nella EN ISO 7730 così come nell'Ashrae 55 Stan-dard 2004. L'approccio di questo modello viene descritto come "rational approach". I risultati fondamentali sono stati raccolti grazie a esperimenti in camera climatica in Danimarca e negli USA.I modelli adattivi sottolineano invece la capacità umana di adattarsi all'ambiente circostante. Questi modelli sono stati svi-luppati da una parte da Humpreys e Nicol e dall'altra da De Dear e Brager. I concetti fondamentali di questo secondo approccio conosciuto come "adaptive approach" sono stati individuati sulla base di ricerche sul campo e ricerche statistiche su ampia scala. Un`implementazione in forma normativa si trova sia nell'Ashrae 55 Standard 2004 sia nella EN 15251.Ambedue i modelli sopra esposti coesistono, anche se per gli edifici climatizzati l'attuale normativa europea nella definizione del ca-rico termico per riscaldamento e anche per raffrescamento fa riferimento alla EN ISO 7730. I modelli adattivi sono presi in consi-derazione soprattutto per edifici non clima-tizzati (free running, in Europa nelle stagioni intermedie ed estiva). Per edifici senza im-pianti di raffrescamento attivi in alcuni stati europei sono stati sviluppati metodi sempli-ficati, che si orientano anche questi al con-

1 ASHRAE, 2004, Thermal Environment Conditions for Human Occupancy, Proposed American National Standard, ASHRAE Standard 55 - Fourth Public Review, Atlanta, American Society of Heating, Refrigerating and Air Conditioning.

2 J.L.M. Hensen 1991. ‘‘On the thermal interaction of building structure and heating and ventilating system, ' ' Doctoral dissertation Eindhoven University of Technology (FAGO).

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cetto di benessere secondo la EN ISO 7730 (ad esempio la ÖNORM B 8110-3).

il comfort termico secondo Fanger e eN iSO 7730

Il presupposto fondamentale del modello elaborato da Fanger e adottato dalla EN ISO 7730 è che la sensazione di comfort termi-co non dipende dal clima esterno. Negli anni '70 Fanger sviluppò un modello del comfort termico che si basava sui seguenti parametri:• temperatura dell'aria• temperatura radiante• umidità relativa• velocità dell'aria• tipo di attività • resistenza termica del vestiarioIl modello fondamentale si basa sul bilan-cio termico del corpo umano, ossia sugli scambi energetici dell'organismo umano con l'ambiente circostante, secondo la se-guente formula:

K=R+C= M-L-Ed-Es-Er-VsK flusso di calore attraverso il vestiarioR calore scambiato per irraggiamento C calore scambiato per convezione M metabolismo energeticoL lavoro meccanicoEd calore disperso per evaporazione e diffusio-

ne di vapore acqueo attraverso la pelleEs alore disperso per evaporazione del sudore

dalla superficie della pelleEr calore latente disperso per respirazioneVs calore sensibile disperso per respirazione

Attraverso numerosi test di laboratorio Fan-ger riuscì a dimostrare una relazione fra i pa-rametri microclimatici presi in considerazione dal modello e il giudizio medio delle perso-ne nei confronti del comfort termico. Sulla

base di questo risultato fu redatta una scala di giudizi composta da 7 livelli, da -3 a +3. Il comfort ottimale si ha in corrispondenza del livello 0.Assieme al giudizio viene data anche una percentuale di persone insoddisfatte, che anche nel caso migliore (PMV=0) rimane almeno del 5%. Gli indici PMV (Predicted Mean Vote o voto medio previsto) e PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied o percentuale prevista di insoddisfatti) considerano l'in-flusso del clima interno sul corpo nel suo insieme. La neutralità termica, espressa come limite PMV, non è tuttavia una ri-chiesta sufficiente per garantire il benes-sere termico. Devono infatti essere defini-te ulteriori requisiti per evitare il disagio termico localizzato. Il discomfort termico localizzato può essere dovuto a:• differenza verticale di temperatura

dell'aria troppo elevata;• pavimenti troppo freddi o troppo caldi;• velocità dell'aria troppo elevata (correnti

d'aria);• elevata asimmetria della temperatura

radiante.Gagge indica comunque come nel con-cetto di Fanger non venga colta con suffi-cienza la sensazione di afa e suggerisce un adeguamento.

il comfort termico nei modelli adattivi

Rispetto a Fanger i modelli adattivi pongo-no un accento più marcato sulla capacità di adattamento delle persone a determinate condizioni termiche. L'adattamento termico è attribuibile a tre principali fattori:• il comportamento delle persone (es. mo-

difica dell'abbigliamento)• l'adattamento fisiologico (es. acclimata-

mento)• l'adattamento psicologico (es. aspettative) La raccolta di dati quantitativi è avvenuta a seguito di esperienze sul campo molto va-ste, legate alla formulazione della EN 15251. Queste esperienze hanno ad esempio mo-strato come le temperature di comfort in ambienti ventilati naturalmente dipendano anche dalle variazioni climatiche stagionali. Fondamentale per i modelli adattivi è infatti l'approccio per cui la sensazione di comfort termico non dipende solo dalle condizioni climatiche interne (accanto al tipo di at-tività e all'abbigliamento) ma anche dalle condizioni climatiche esterne. Come para-Scala di sensazione termica per la valutazione del PMV

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-3,0molto freddo

freddo abbastanza freddo

abbastanza caldo

neutro caldo moltocaldo

PMV - voto medio previsto

-2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0 0,5 1,0 1,5 2,0 3,0

PPD

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metro delle condizioni esterne viene presa la temperatura esterna media mobile (run-ning mean). Secondo la EN 15251, viene utilizzata la temperatura media mobile pesata esponenzialmente delle tempera-ture esterne medie giornaliere. Attraver-

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Temperatura esterna media mobile (°C)

so un'analisi della regressione è derivata una temperatura interna di comfort che dipende dalla temperatura esterna media mobile. Come parametro per la tempera-tura di comfort Nicol e Humphreys sugge-riscono la temperatura operativa, modelli

più differenziati sono visti come meno effi-caci. Le tre classi di comfort definite nella EN 15251 e riportate nel grafico sono riferi-te a 3 diversi tipi di edificio:Classe 1: edifici per persone sensibili (bam-bini piccoli, anziani) con oscillazione di + o – 2 K dalla temperatura di comfortClasse 2: edifici nuovi per utenti mediClasse 3: accettabile per vecchi edifici

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Differenza temperatura di comfort K

Nel grafico è chiaramente visibile la forte in-fluenza della velocità dell'aria sulla tempe-ratura di comfort: con una velocità di 1 m/s la temperatura di comfort può variare fino a +3 K. Non viene in ogni caso fatta alcuna

differenza fra sorgenti di ventilazione na-turali e artificiali (ventilatori).

la valutazione del comfort termico estivo con il software ProCasaClima 2013

Come già visto nel precedente articolo di questa serie nel software ProCasaClima 2013 il comfort termico estivo è definito secondo modelli diversi in funzione del fatto che sia presente o meno un sistema di raffrescamen-to attivo. Nel caso di raffrescamento attivo il riferimento per il calcolo del fabbisogno ter-mico sensibile e latente sono le condizioni di comfort previste dalla EN ISO 7730 per am-bienti termici di categoria A senza discomfort locale. La temperatura interna di riferimento è inferiore ai 26 °C mentre l'umidità assoluta è inferiore ai 12 g/kg. Nel caso di raffresca-mento passivo (senza impianti di raffresca-mento e deumidificazione, solo free running) la valutazione del livello di comfort è basata invece sui modelli adattivi con riferimen-to alle classi della UNI EN 15251 ampliate. Ing. Thomas Zelger

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Nuove costruzioniUna CasaClima si caratterizza per un elevato comfort abitativo e per le ottime prestazioni energetiche. L'attenta realizzazione dell'involucro assicura un basso fabbisogno termico che viene coperto da un'impiantistica efficiente sfruttando al massimo le fonti energetiche rinnovabili.

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Le verifiche accurate di ogni progetto e gli audit di controllo durante la fase co-struttiva attestano l'elevato livello qualitativo ed il grado di efficienza raggiunto. In quanto organo certificatore pubblico e indipendente, l'Agenzia CasaClima è garanzia di neutralità e trasparenza per i cittadini.

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From "Old" to "Gold"!La tesi di laurea specialistica di Lorena

Romagnoli, discussa alla facoltà di Ar-chitettura e Società del Politecnico di Mila-no, dal titolo: "Un hotel a 4R: riqualificare, ristrutturare, risparmiare e rilanciare secon-do i criteri della certificazione ClimaHotel" ha avuto come oggetto la trasformazione e riqualificazione dell'albergo Goldenmile, a Trezzano sul Naviglio in provincia di Mila-no. Il percorso intrapreso per la ristruttura-zione dell'hotel ha seguito i dettami delle linee guida ClimaHotel, ed ha previsto la progettazione di un ventaglio di interventi finalizzati a raggiungere il massimo rispar-mio energetico, che hanno permesso di passare da una pessima classe energetica F, con un fabbisogno pari a 146 kWh/m2a, ad una classe CasaClima Gold con un fabbiso-gno pari a 7 kWh/m2a.

Un hotel a 4R: riqualificare, ristrutturare, risparmiare e rilanciare secondo i criteri della certificazione ClimaHotel

Tra le necessità espresse dal committente comparivano come priorità la riduzione dei consumi di energia, ed i conseguenti co-sti, ed il desiderio di rilanciare sul mercato l'immagine dell'albergo, puntando su nuo-ve fasce di clientela. Sono stati, quindi, pen-sati degli interventi che potessero ridurre il fabbisogno energetico, produrre energia in loco da fonti rinnovabili, sequestrare CO2 ed al tempo stesso ottimizzare l'esistente.

l'analisi dell'esistente e il progetto di risanamento

Il primo passo è stato quello di indagare lo stato dell'edificio da riqualificare partendo dal contesto: si sono quindi per prime ana-lizzate le caratteristiche climatiche, proce-dendo quindi con lo studio delle ombre e le

interazioni con l'edificio. Successivamente sono stati esaminati l'involucro, le strati-grafie, il sistema impiantistico, i fabbisogni energetici sottolineando le criticità e le pro-blematiche da poter migliorare e risolvere tramite il progetto.Grazie ad un audit energetico effettuato mediante sopralluoghi e l'utilizzo delle termografie, sono stati evidenziati i pun-ti critici dell'involucro architettonico, per verificare le migliori modalità d'interven-to. Tutti i dati raccolti sono stati confron-tati con le bollette fornite ed inseriti nel software ProCasaClima per esaminare la classe energetica di partenza e progetta-re le azioni volte al raggiungimento dello standard CasaClima Gold, agendo in pri-mis sull'involucro edilizio e solo successi-vamente sul sistema impiantistico.Per raggiungere gli obiettivi prefissati è stata particolarmente curata la scelta dei materiali attraverso lo studio delle loro caratteristiche e proprietà. Il risanamento energetico dell'involucro è stato progettato in maniera differente sulle diverse esposi-zioni: oltre all'isolamento a cappotto per il fronte Sud e parte di quelli Est ed Ovest, è

Prospetto Nord - Est: termografia dello stato attuale

Prospetto Sud - Est: termografia dello stato attuale

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stato previsto un rivestimento con pannel-li ibridi fototermici (fotovoltaico e solare termico accoppiato) in grado di produrre energia tale da coprire l'intero fabbisogno di energia elettrica per l'illuminazione. Il fronte Nord è stato invece ricoperto con un giardino verticale che, oltre a rivita-lizzare il "retro" dell'edificio, permette di sequestrare anidride carbonica e molte sostanze inquinanti dell'aria. Infine le re-stanti parti dei prospetti, e tutte le pavi-mentazioni esterne, sono state progettate in lastre di gres fotocatalitico (ricoperte da un sottile strato di biossido di titanio) che permettono la purificazione dell'aria con un processo simile a quello della fotosin-tesi clorofilliana.

la riqualificazione delle aree esterne

L'area esterna è stata riqualificata con la rea-lizzazione di un'"isola vegetale" a Nord, in contrapposizione con il fronte Sud che affac-cia su di un'arteria ad alto scorrimento vei-colare (Strada Statale Nuova Vigevanese). La porzione antistante l'albergo è pensata per accogliere i visitatori con i propri mezzi di trasporto, mettendo a disposizione stazioni di ricarica per auto elettriche e ricoveri per biciclette per incentivare la mobilità sosteni-bile. La parte retrostante, invece, è pensata per essere vissuta a piedi. I percorsi pedonali, in materiale fotocatalitico, sono differenzia-ti: la piazza circolare al centro con elementi di taglio maggiore, mentre i vialetti con ele-

menti a taglio più piccolo. Nella scelta de-gli elementi vegetali sono stati privilegiati gli alberi ad alto fusto per il perimetro della zona, in modo che la chioma funga natural-mente da schermatura, mentre arbusti e ce-spugli di ridotta dimensione sono utilizzati per gli spazi interni all'area stessa. Le specie vegetali da piantumare sono state scelte in relazione a quanto prescritto dalle linee gui-da ClimaHotel, ovvero evitando le essenze infestanti ed invasive. Sono state evitate, inoltre, le piante allergizzanti, pericolose o che possono produrre odori sgradevoli, pri-vilegiando le essenze con alta resistenza agli agenti inquinanti e ridotta manutenzione. Ulteriori interventi hanno riguardato la co-pertura dell'albergo, attualmente utilizzata solo per l'alloggiamento degli impianti, che è stata trasformata in un giardino d'inverno che ospita un bar e relativi servizi igienici, nume-rosi tavoli, sedute interposte tra aiuole verdi ed uno spazio a terrazza fruibile in estate.

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Materiale fotocaliticoArea tecnologica

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trate della hall d'ingresso) con caratteristi-che termiche Uw=0,80 W/m2K, insieme al sistema di ombreggiamento con raffstores, all'utilizzo della ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, ed agli altri interventi progettati per l'involucro, hanno permesso di contenere le disper-sioni termiche in inverno ed il surriscalda-mento estivo, riducendo il consumo di gas metano (per riscaldamento) e di energia elettrica (per raffrescamento) dell'85%.Con questa tesi di laurea si è potuto, quin-di, dimostrare come la riqualificazione dell'esistente ed in particolare gli inter-venti proposti seguendo le linee guida dettate dal protocollo ClimaHotel, siano sempre convenienti. Questo sia dal punto di vista della qua-lità interna, che si traduce nel benessere dell'utente, sia sotto il profilo ecologico – ambientale con la riduzione dei gas cli-malteranti ed il disincentivo al consumo di nuovo suolo ed infine anche sotto il profilo economico, con la riduzione dei costi per il fabbisogno energetico ed il valore aggiun-to acquisito dall'immobile.Arch. Lorena Romagnoli

Pianta di progetto della copertura e delle aree esterne

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BEST WESTERN HOTEL GOLDENMILE – TREZZANO SUL NAVIGLIO – ****Luogo Trezzano sul Naviglio - MilanoData dell'intervento 2012Progettista Lorena RomagnoliCommittente Immobiliare Claudia - Luigi LopsRelatrice (Politecnico di Milano) Prof.ssa Ingrid PaolettiCorrelatrice (Politecnico di Milano) Prof.ssa Elena MagarottoCorrelatrice esterna (responsabile progetto ClimaHotel - Agenzia CasaClima) Ing. Martina DemattioCorrelatore esterno (consulente esperto CasaClima) Arch. Romolo N. Pugliese

CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE DELL'EDIFICIONumero di camere 150Piani fuori terra 5Piani interrati 1 Superficie lorda riscaldata nei piani 6084 m2

Altezza edificio Circa 22 mPRESTAZIONI ENERGETICHE POST_INTERVENTO

Indice di fabbisogno energetico 7 kWh/m2aTrasmittanza media del solaio di copertura 0,11 W/m2KTrasmittanza media delle pareti perimetrali 0,15 W/m2KTrasmittanza media dei serramenti Vetro Ug = 0,5 W/m2K

Telaio Uf = 1,1 W/m2KDOTAZIONE IMPIANTI TECNOLOGICI

Ventilazione meccanica controllata con recupero di calore ηp = 80%Caldaie modulari alimentate a gas metano 4 x 280 kWtPannelli ibridi fototermici 41.975 kW (solare termico)

+ 109.700 kW (fotovoltaico)Impianto di trattamento dell'aria UTACorpi illuminanti a LED e sensori di movimento

RISPARMI E GUADAGNI IN RELAZIONE AGLI INTERVENTI1. Miglioramento classe energetica (CasaClima Gold) 1.1 Riscaldamento invernale (riduzione consumo gas metano) 45.741,28 € risparmiati 1.2 Raffrescamento estivo (riduzione consumo kW elettrico) 96.361,28 € risparmiati2. Pannelli ibridi 2.1 parte solare termica 2297,57 € risparmiati 2.2 parte fotovoltaica + 24.134 € guadagnati3. Sostituzione corpi illuminanti con LED 10.395 € risparmiati4. Riduzione costi manutenzione 4.1 riduzione manutenzione corpi illuminanti 1.410 € risparmiati 4.2 riduzione manutenzione per eliminazione ponti termici 36.150 € risparmiati

TOTALE 216.489,13 € risparmiatiCO2 SEQUESTRATA E CO2 NON IMMESSA NELL'AMBIENTE

CO2 NON IMMESSA NELL'AMBIENTE5. Utilizzo fonti energetiche alternative 5.1 pannelli ibridi, parte fotovoltaica - 54.850 kg CO2

5.2 pannelli ibridi, parte solare termico - 8.836 kg CO2

6. Riscaldamento a fronte del miglioramento classe energetica - 175.928 kg CO2

7. Raffrescamento a fronte del miglioramento classe energetica - 267.393 kg CO2

8. Illuminazione - 28.875 kg CO2

CO2 SEQUESTRATA9. Utilizzo di lastre in gres porcellanato foto catalitico - 1.043 kg CO2

10. Essenze per verde verticale, arbusti ed alberi - 4128 kg CO2

TOTALE - 541.053 kg CO2 = 541,05 Ton CO2 non immesse in atmosfera ogni anno!

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Schermatura SolareLe pellicole del Gruppo Serisolar fanno abbattere i consumi del 30-50%. Le soluzioni proposte dall'azienda di Trento sono ideali per uffici, scuole e abitazioni.

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stalla sulle vetrate la pellicola più idonea, riducendo drasticamente il calore prodotto dall'irraggiamento solare con la conse-guenza di abbattere dal 30% al 50% i costi per l'impianto di raffrescamento esistente. Ciò permette di ridurre fortemente l'utiliz-zo di condizionatori particolarmente po-tenti e con alti costi d'esercizio. In alcune situazioni e latitudini, il condizionatore di-venta addirittura superfluo. L'abbattimen-to dell'"effetto serra" permette un sensibi-le risparmio energetico e l'ammortamento dell'intervento Serisolar in un arco di tem-po medio massimo di 3-4 anni. Il film an-tisolare ha un ulteriore vantaggio: la ridu-zione dell'abbaglio. La pellicola diffonde i

raggi solari in modo uniforme riducendo sensibilmente l'abbaglio ed il riflesso sui videoterminali. Le pellicole antisolari as-sorbono oltre il 99% dei raggi UV, ridu-cendo il viraggio dei colori (sbiadimento) di tendaggi, tessuti vari, carta e pavimenti in legno. Questa proprietà si rivela par-ticolarmente importante nei musei, con esposizione di opere d'arte pittoriche e nei centri commerciali con molte vetrine. Mol-to interessante la nuova gamma di pelli-cole "sputtered" da 75 micron di spessore netto a basso impatto architettonico (bas-so effetto specchio) ideali per edifici inse-riti nei centri storici.Garanzia del produttore: 10 anni su pro-dotto + posa; durata tecnica/resa effettiva: oltre 15 anni.

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L' Auditore Autorizzato CasaClima

L'Agenzia CasaClima di Bolzano è l'ente preposto alla certificazione energetica

degli edifici sul territorio della Provincia Autonoma di Bolzano, dove la certificazio-ne CasaClima è legata al rilascio del certi-ficato di abitabilità. Nel resto del territorio italiano la certificazione energetica Casa-Clima ha carattere volontario.L'iter di certificazione CasaClima è stato pensato con l'unico scopo di dare garanzie e tutela a tutti i soggetti coinvolti nella co-struzione dell'edificio, dal costruttore fino all'utente finale. L'Agenzia CasaClima non è quindi un ente di accreditamento, dove i liberi professionisti si iscrivono e deposi-tano le loro certificazioni, ma è essa stessa l'ente centrale di emissione dei certificati.

Una figura centrale nell'iter di certificazione CasaClima poiché ad essa l'Agenzia CasaClima affida il compito degli audit in cantiere.

L'Agenzia si fa quindi carico di tutti i con-trolli: dal calcolo energetico, ai dettagli co-struttivi, all'acquisizione della documenta-zione fotografica nelle varie fasi dei lavori. A lei spetta anche la nomina degli auditori per gli opportuni controlli in cantiere e solo dopo l'Audit finale rilascia il certificato energetico e consegna la relativa targhetta.Questa procedura, attuata per ogni singo-lo edificio certificato, fa sì che il certificato energetico CasaClima da semplice im-pegno amministrativo, a carico del libero professionista, si trasformi in un attestato di qualità rilasciato da un ente pubblico, in grado di garantire trasparenza e neutralità dei controlli e uno standard costante delle verifiche.

l'iter di certificazione CasaClima

L'iter di certificazione CasaClima non è solo verifica del fabbisogno energetico di un edi-ficio ma punta soprattutto alla verifica della qualità costruttiva dell'edificio stesso.L'iter si suddivide in due ambiti fondamen-tali, che contraddistinguono proprio la certi-ficazione CasaClima.Il primo ambito riguarda la presentazione della pratica e il controllo in ufficio del pro-getto, del calcolo energetico e dei dettagli costruttivi per verificare se sono conformi alla Direttiva Tecnica vigente al momento della presentazione della pratica stessa.Per redigere il "Progetto CasaClima" e tut-ta la documentazione necessaria ad avviare l'iter di certificazione, il committente può rivolgersi ad un tecnico di propria scelta. Sul sito dell'Agenzia è presente un elenco di professionisti che hanno seguito un percorso formativo specifico e a cui il committente/ri-chiedente la certificazione può far riferimen-to. Il secondo ambito riguarda le verifiche di cantiere. Anche il miglior progetto, se non eseguito a regola d'arte, può non raggiunge-re i presupposti di qualità costruttiva previsti dallo standard CasaClima. Questa fase ha dunque l'obiettivo di verificare che quanto si sta realizzando in cantiere sia conforme al progetto presentato e validato dall'Agenzia CasaClima e di correggere in tempo even-tuali errori che potrebbero compromettere la qualità costruttiva e il raggiungimento della certificazione.

la figura dell'Auditore Autorizzato CasaClima

È in questo secondo ambito che l'Agenzia CasaClima si affida alla competenza dell'Au-ditore Autorizzato CasaClima: un titolo che identifica quei professionisti che hanno se-guito un iter formativo, fornito dall'Agenzia stessa, volto a dare le competenze necessa-rie per lo svolgimento di un audit di cantiere. L'iter di formazione per diventare Auditore consta di tre livelli che si articolano in un corso base (16 ore), un corso avanzato (40 ore) e un corso Auditori (60 ore) per un tota-le di 116 ore di formazione.A conclusione di questo iter formativo è pre-visto un esame finale (prova scritta e collo-quio orale) per valutare la preparazione dei candidati; a superamento positivo dell'esa-me viene rilasciata la qualifica di Auditore Autorizzato CasaClima con l'iscrizione all'e-lenco degli Auditori CasaClima (iscrizione

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che va rinnovata annualmente) e il rilascio della tessera di riconoscimento, con codice identificativo e foto, che permette il ricono-scimento dell'Auditore in cantiere.Prerogativa dell'Auditore CasaClima è quella di essere una figura non coinvolta nella progettazione, consulenza e realiz-zazione dell'edificio per il quale viene in-caricato di eseguire un audit. In qualità di "braccio allungato" dell'Agenzia CasaCli-ma deve garantire l'imparzialità e la terzietà nei confronti di ciò che andrà a controllare.A conferma di questo l'Auditore CasaCli-ma sottoscrive, ad incarico ricevuto, una dichiarazione di neutralità nei confronti delle figure coinvolte nel progetto. L'Audi-tore CasaClima, a differenza del Consulen-te Energetico CasaClima, non può in nes-sun caso essere contattato direttamente dal

committente/richiedente la certificazione ma è la stessa Agenzia CasaClima che inca-rica un Auditore di zona ad eseguire gli audit di cantiere in momenti particolari della rea-lizzazione dell'edificio: posa cappotto, posa serramenti, chiusura dell'involucro con test di tenuta all'aria finale e verifica della parte impiantistica.

l'audit di cantiere

Una volta ricevuta la nomina e l'incarico da parte dell'Agenzia CasaClima, l'Auditore ha il compito di contattare il referente del progetto per definire la data della sua visi-ta in cantiere. In fase di audit di cantiere, con l'ausilio della documentazione tecnica fornitagli dall'Agenzia (calcolo energetico, progetto architettonico) e la documenta-

zione messagli a disposizione dal referente del progetto (dettagli, foto documentazione di cantiere), l'Auditore redige un protocollo di audit in cui viene annotato quanto si sta realizzando in cantiere e la corrispondenza o meno al progetto presentato. Concluso l'audit, l'Auditore CasaClima trasmet-te all'Agenzia, con tempistiche definite dall'Agenzia stessa, il protocollo. Sulla base della documentazione ricevuta l'Agenzia CasaClima esegue un'ulteriore verifica co-municando al referente del progetto l'esito (positivo o negativo) dell'audit svolto.Il rispetto delle tempistiche da parte dell'Auditore è di fondamentale impor-tanza: questo permette di dare comunica-zioni immediate su eventuali errori riscon-trati o di rassicurare il committente sulla correttezza e bontà delle lavorazioni che sta eseguendo. Spesso infatti in cantie-re l'Auditore CasaClima si trova di fronte a problematiche che senza una corretta e pronta valutazione delle stesse portereb-bero ad errori che potrebbero pregiudicare il raggiungimento dell'obiettivo prefissato della certificazione CasaClima. L'esempio potrebbe essere una non corretta posa del cappotto, che rappresenta una "non con-formità" nell'iter di certificazione CasaCli-ma. In questi casi è quindi importante che l'Agenzia ne riceva comunicazione entro il più breve tempo possibile, in modo da poter fare una valutazione appropriata e definire le modalità di intervento da comunicare poi al committente o al referente del progetto.

Aggiornamento formativo costante

L'Auditore CasaClima è una figura fonda-mentale per l'Agenzia CasaClima, il prota-gonista principale nell'ambito delle verifiche durante la fase di costruzione.È per questo che la formazione dell' Audi-tore CasaClima deve essere continua e fina-lizzata ad approfondire tematiche specifiche già acquisite, ma che necessitano di aggior-namenti vista la continua evoluzione tecno-logica che caratterizza il comparto edilizio. Per il 2013 sono richiesti 8 crediti formativi annuali che possono essere ottenuti parte-cipando a convegni, corsi di aggiornamen-to o manifestazioni riconosciute dall'A-genzia CasaClima. Novità di quest'anno sarà la possibilità di ricevere crediti anche in funzione del numero di edifici che ot-terranno la certificazione energetica Casa-Clima e per i quali l'Auditore risulta refe-rente del progetto.

Novità Auditore CasaClima

Nel corso del 2013 sono previste ulteriori novità importanti per la figura dell'Auditore Autorizzato CasaClima. Fra queste:•elezione dei rappresentati degli Audi-

tori: questa scelta nasce dalla necessità di interloquire con uno stretto numero di Auditori (rappresentativi dei vari ter-ritori) per discutere delle problematiche che gli stessi si trovano ad affrontare sui cantieri del territorio di competenza e tro-vare, unitamente con l'Agenzia CasaCli-ma, le opportune soluzioni. In occasione dell'incontro con gli Auditori tenutosi il 13 dicembre 2012 sono stati ufficializzati i nomi dei rappresentanti degli Auditori suddivisi in tre macro aree: Nord-Ovest, Nord-Est e Centro-Sud;

•corsi di formazione di taglio pratico, con l'obiettivo di permettere all'Auditore CasaClima di valutare correttamente alcu-ne problematiche spesso presenti in can-tiere (es. posa cappotto, posa serramenti, tenuta all'aria, corso Auditore R etc.);

•contratto da stipulare con l'Agenzia Ca-saClima all'inizio di ogni anno in cui ven-gono definiti diritti e doveri dell'Auditore Autorizzato CasaClima;

•maggiore trasparenza ed equità nel-la nomina degli Auditori attraverso una scelta che sarà di tipo "a rotazione".

Alcuni esempi di "non conformità" che l'auditore può rilevare nel corso di un audit in cantiere

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Una CasaClima A immersa nel litorale veneziano

Lui architetto, lei insegnante di fitness, da anni frequentano San Candido per

il periodo di villeggiatura e grazie a questi soggiorni hanno conosciuto CasaClima.Dapprima una semplice curiosità, poi il de-siderio di approfondire i temi legati al rispar-mio energetico e all'alto comfort abitativo nell'edilizia residenziale. "Quando nel 2010 abbiamo deciso di realizzare la nostra abita-zione a Cavallino Treporti, il primo desiderio è stato di costruirla con le migliori tecniche di isolamento termico e l'impiantistica più efficiente possibile". E' questa in sintesi la scelta di partenza dei committenti. I progettisti, nelle scelte architettoniche, hanno perseguito pulizia formale e ricerca di relazioni visive e funzionali con l'ester-no, caratterizzato da un ampio giardino con

Un obiettivo fortemente voluto dai committenti e nato durante i loro soggiorni autunnali in Val Pusteria.

essenze arboree di pregio ambientale. L'ap-proccio è stato quello di gestire il program-ma funzionale dei committenti organizzan-do il disegno attorno ad un'idea d'insieme unitaria che ha regolato tutto il progetto architettonico: dal rapporto con il contesto alla definizione del minimo dettaglio perse-guendo un risultato architettonico di qualità compatibile con gli obbiettivi di efficienza energetica stabiliti dal protocollo CasaClima.Il progetto dispone la casa sul lotto di pro-prietà con l'asse principale orientato in di-rezione est-ovest. L'abitazione è comple-tamente vetrata ad ovest per relazionarsi maggiormente con il giardino privato carat-terizzato da alberi di lecci e roverelle, mentre sugli altri prospetti si è scelta una forometria a tutela di una maggiore privacy. La zona

ubicazione Cavallino Treporti (VE)intervento Edificio residenziale unifamigliare Superficie netta riscaldata 178,47 m2

Classe energetica CasaClima A indice termico 23 kWh/m2aindice di emissione di CO2 18 kg CO2/m2aProgetto architettonico VALERI.ZOIA Architetti Associati valorizzazione energetica ing. Stefano Dallorto Progetto impianti meccanici ing. Jr. Francesco Talon realizzazione A.Dedin Srl

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giorno, al piano terra, è dedicata interamente al living ed è caratterizzata da spazi a doppia altezza, mentre al piano primo sono disposte le camere e il bagno principale.

le caratteristiche costruttive e impian-tistiche

La tecnologia costruttiva scelta è di tipo massivo in latero-cemento. La platea di fon-dazione è poggiata su uno strato di vetro cellulare di 30 cm che ne garantisce il buon isolamento termico e una sufficiente area-zione contro l'umidità. I muri portanti sono in laterizio termoisolante con spessore pari a cm 30 con all'esterno un isolamento termico in lastre di poliuretano espanso rigido da cm 10. Il solaio intermedio è in latero-cemento mentre la copertura è realizzata con orditura in legno lamellare sulla quale è stato rea-lizzato un pacchetto ventilato e isolato con 20 cm di fibra di legno.In copertura sono stati disposti 3 pannelli solari che vanno ad integrare sia la produ-zione di acqua calda sanitaria sia l'impianto di riscaldamento con sistema di emissione

a pavimento. Lo stesso impianto termico garantisce il raffrescamento estivo trami-te pompa di calore aria-acqua a ciclo re-versibile. Al fine di garantire un corretto ricambio d'aria dei locali interni, è stato installato un impianto di ventilazione mecca-nica con recupero di calore ad alta efficienza. I serramenti in PVC, con trasmittanza ter-mica del telaio Uf da 1,20 a 1,30 W/m2K e trasmittanza termica del vetro Ug pari a 1,10 W/m2K sono fissati alle pareti con l'ausilio di telai in alluminio assemblati con 12 cm di isolamento in polistirene espanso sui tre lati per ridurre al minimo i ponti termici. I cassonetti degli avvolgibili sono stati com-pletamente incassati nella muratura senza nessun tipo di sporto visibile all'interno. Tutti i serramenti sono schermati con avvolgibili in alluminio ad esclusione del lato ovest che viene invece ombreggiato da un profondo portico da usufruire durante le ore più fre-sche. Il blower-door test ad edificio conclu-so ha confermato la buona tenuta all'aria dell'intero sistema involucro edilizio garan-tendo così l'assegnazione della classe A da parte dell'Agenzia CasaClima.

La posa del riscaldamento radiante a pavimento

La messa in opera dei controtelai in alluminio coibentati L'isolamento a cappotto esterno in lastre di poliuretano espanso rigido

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19 aprile 2013 - Enertour impiantistica Come in altri settori, anche la progettazione di impianti nell'e-dilizia ha l'obiettivo di massimizzare sempre più l'efficienza energetica e di sfruttare al meglio le fonti rinnovabili. Questo enertour è dedicato ad approfondire gli aspetti pratici lega-ti all'impiantistica, alle nuove tecnologie, alla progettazione, all'installazione e ai costi di tali sistemi. In una sola giornata saranno visibili e confrontabili diverse soluzioni impiantisti-che in edifici ad alta efficienza energetica. L'ingegner Nor-

bert Klammsteiner, socio fondatore dello Studio Energytech di Bolzano, da anni collaboratore dell'Agenzia CasaClima e docente del Master CasaClima presso la Libera Università di Bolzano, sarà a disposizione come guida per l'intera giornata di venerdì 19 aprile. Illustrerà personalmente alcuni esempi innovativi sviluppati dal suo Studio relativi a edifici pubblici e commerciali in Alto Adige. Per informazioni sul programma e sull'iscrizione: www.enertour.bz.it

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Bolzano: linee guida per l'efficienza energetica

Prima CasaClima Gold in Lazio

Il 15 marzo 2013 l'arch. Luca Devigili dell'Agenzia CasaCli-ma ha consegnato la targhetta CasaClima Gold al proprietario dott. Gabriele Brenca per un villino monofamiliare ad Anguil-lara Sabazia in provincia di Roma.L'edificio è stato presentato nel corso di un Convegno svol-tosi presso la Sala del Consiglio Comunale di Anguillara alla presenza del Sindaco e dell'Assessore all'Urbanistica. Si tratta della prima realizzazione in Lazio ad ottenere il prestigioso riconoscimento in classe Gold, grazie ad un indice termico di 6 kWh/m²a. Il progetto è stato curato per quanto riguarda la progettazione architettonica e impiantistica dall'arch. Lore-no Argenti, affiancato dal Consulente Energetico CasaClima ing. Fausto Altavilla.

Il 14 marzo 2013 l'Assessore Elmar Pichler Rolle ha presentato nel corso di una conferenza stampa le nuove linee guida per quan-to riguarda l'efficienza energetica in edilizia. La deliberazione nr. 362 elaborata dalla Provincia tiene conto delle direttive eu-ropee riguardanti la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili e la prestazione energetica nell'edilizia. I criteri di-sciplinano la metodologia di calcolo del rendimento energetico dell'involucro edilizio e della prestazione energetica degli edifici, i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici, i crite-ri e la procedura di certificazione energetica, l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili, la procedura di controllo e il bonus cubatura previsto dalla legge urbanistica provinciale. Importanti per il ri-sparmio energetico sono inoltre le misure per il sistema di rileva-mento individuale del fabbisogno energetico per riscaldamento nonché per la riduzione dell'inquinamento luminoso.

L'Hotel Gitschberg è diventato ClimaHotel

Formarsi per crescere

Il 14 marzo 2013 l'Assessore provinciale all'e-nergia Florian Mussner ha consegnato il riconosci-

mento di ClimaHotel alla famiglia Peintner, proprietaria dell'Hotel Gitschberg a Maranza (BZ). L'Hotel Gitschberg a

Maranza è la prima struttura alberghiera esistente che ottiene il riconoscimento di ClimaHotel dopo il suo risanamento. La fami-glia Peintner, proprietaria da generazioni dell'hotel, ha struttu-rato il risanamento dell'albergo secondo i principi dell'efficienza energetica, seguendo un piano stilato grazie alla consulenza di un gruppo di esperti dell'Agenzia CasaClima, dell'Associazione degli albergatori HGV e di consulenti energetici. Gli interventi

L'Agenzia CasaClima offre un'ampia gamma di corsi di formazio-ne per tutti gli operatori coinvolti nella costruzione. Relatori quali-ficati offrono la possibilità di migliorare, aiutare e sviluppare nuove competenze per costruire in modo energeticamente efficiente e sostenibile.

hanno interessato le pareti esterne che sono state dotate di cap-potto termico, il tetto che è stato completamente rifatto e le fine-stre che sono state sostituite. Inoltre davanti all'edificio sono stati installati un impianto termico a pannelli solari ed un impianto fotovoltaico in grado di coprire una buona parte del fabbisogno energetico della struttura. Il sigillo di qualità di ClimaHotel e la relativa targhetta sono stati consegnati alla famiglia Peintner dall'Assessore provinciale all'energia Florian Mussner e dal diret-tore dell'Agenzia CasaClima Ulrich Santa. Come ha sottolineato l'Assessore Mussner "grazie al risanamento si è ottenuta una ri-duzione del fabbisogno energetico e, così, ai sensi del pacchetto di misure per il clima, si è risparmiata energia e si è ridotta l'e-missione di CO2. Tutti gli sforzi, non solo quelli delle aziende, ma anche quelli compiuti da ogni singolo, contribuiscono a compiere un passo in avanti verso l'Alto Adige KlimaLand".

Prossimi corsi CasaClima:

Aprile: 11 - 12.04 Corso "Costruire in legno" 15 - 19.04 Corso avanzato 15 - 16.04 22 - 24.04

Corso "Consulente/Auditore per la sostenibilità"

Maggio: 06 - 07.05 Corso base 06.05 Acustica 07 - 09.05 "Qualità CasaClima nella posa

del serramento" 1°livello 10.05 Corso "Finestra Qualità CasaClima" 16 - 17.05 27 - 29.05

Corso avanzato

21 - 22.05 Ponti termici21 - 22.05 Impianti per CasaClima23.05 BlowerDoor 24.05 Appunti di cantiere 29 - 30.05 "Qualità CasaClima nella posa

del serramento" 2°livello

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KLIMAHOUSE 2013

L'ottava edizione ha confermato come Klimahouse sia la fiera di riferimento in

Italia per l'efficienza energetica e la soste-nibilità in edilizia. Con le sue 447 aziende espositrici e un articolato programma di eventi collaterali, la manifestazione ha ac-colto circa 38.000 visitatori, giunti da tutta Italia per un aggiornamento sulle ulti-me novità proposte dal mercato. Anche quest'anno Klimahouse ha puntato forte-mente sui temi di maggiore attualità con due ospiti di grande rilievo al congresso internazionale: il Prof. Arch. Klaus Kada e l'architetto visionario Arch. Thomas Rau. "Dobbiamo cambiare atteggiamento", di questo sono convinti Klaus Kada e Tho-mas Rau, relatori d'eccellenza al convegno CasaClima "Costruire con intelligenza". "L'energia non è un problema, ne abbiamo molta sulla terra, ma abbiamo un proble-ma enorme di materie prime, fonti esauribili

Il congresso internazionale organizzato dall'Agenzia CasaClima in collaborazione con Fiera Bolzano ha accolto quest'anno oltre 700 partecipanti che hanno potuto seguire numerosi interventi di prestigiosi relatori, sulle tematiche dell'efficienza energetica e della sostenibilità.

che oggi stiamo sprecando e che spesso bru-ciamo in modo irrecuperabile e definitivo". Questa considerazione arriva dall'intervento dell'architetto Thomas Rau che, con imma-gini lungimiranti e provocatorie, ha mostra-to in sala il possibile futuro dei nostri nipoti, costretti a frugare tra montagne di scarti per trovare materie prime. "Oggi non c'è più interesse per il ciclo di vita di un prodotto. Una volta un oggetto si utilizzava fino a che questo funzionava, oggi cambiamo il telefo-nino ogni volta che esce un modello nuovo, anche se il vecchio va ancora bene. Ma per-ché dobbiamo possedere necessariamente le cose? Non potremmo semplicemente pren-derle in servizio?" ha chiesto in sala Rau. La sua idea è che ogni prodotto dovrebbe essere una banca di materie prime ossia do-vrebbe poter essere usato, ritornato al pro-duttore e restituito innovato sul mercato, per poi essere restituito nuovamente. Così le

persone continuerebbero a consumare e le aziende a produrre senza generare ulteriori scarti e riutilizzando le materie prime. Nel futuro, infatti, non potremmo ammortizzare a costo zero, nel futuro dovremo consuma-re e continuare a fare innovazione, ma con un modello economico diverso. "Nessuno di noi può cambiare il mondo, il mondo è quello che è: il sole sorge a est e tramonta a ovest e sarà sempre così, è la nostra prospet-tiva che deve cambiare. Dobbiamo essere disposti a mettere in discussione il sistema in cui abbiamo vissuto fino ad oggi. Ognuno di noi è il direttore generale di se stesso" ha affermato Rau. Di come i cambiamenti climatici influiscono ed influiranno sul futuro delle città ha par-lato invece la Prof. Simona Weisleder attra-verso l'esempio virtuoso del progetto IBA di Amburgo, un insieme di sessanta progetti pilota innovativi, modelli di gestione diversa del suolo urbano e di produzione energetica locale. Il tema del risanamento energetico e sostenibile è sicuramente centrale per il futu-ro delle metropoli e l'ing. Weisleder concorda con l'arch. Rau sul fatto che, per affrontare i cambiamenti futuri nelle città, ci vuole visio-

ne, libertà, giusto atteggiamento e volontà di lavorare insieme. Va proprio in questa direzio-ne il successo di Klimahouse che ha eviden-ziato un crescente interesse verso le temati-che dell'edilizia sostenibile da parte di di un pubblico ampio e variegato che comprende costruttori, architetti, progettisti, addetti ai lavori, operatori della Pubblica Amministra-zione e pubblico finale.

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KLIMAINFISSO 2013

Si è chiusa la prima edizione di Klimain-fisso, la nuova nata tra le specializzate di

Fiera Bolzano, l'expo della filiera produttiva del serramento che Bolzano ha ospitato a partire da giovedì 7 marzo 2013. "La prima edizione deve sempre superare una doppia prova" afferma il direttore di Fiera Bolzano, Reinhold Marsoner e spiega: "Da un lato si devono trovare sufficienti aziende disposte ad esporre per offrire una panoramica com-pleta al mercato, mentre dall'altro bisogna che questa offerta venga recapitata al giusto target di visitatori. Con 4.500 operatori pre-senti, di cui l'80% dalle regioni italiane che producono il 70% dei serramenti prodotti industrialmente di tutta Italia, Klimainfisso ha centrato in pieno anche il suo secondo obiettivo" conclude Marsoner.Una tre giorni intensa dove oltre 130 esposi-tori hanno messo in vetrina le novità tecno-logiche a disposizione sul mercato e messo a disposizione il proprio know-how e compe-tenza nel campo delle finestre, delle porte e delle facciate.Il programma collaterale è iniziato alla vigi-lia della manifestazione con il CEO Forum a cui ha partecipato un qualificato parterre di dirigenti di azienda. Inoltre, al Congresso di alto livello che ha accompagnato la manife-stazione per le prime due giornate, toccan-do i temi del regolamento per i prodotti da costruzione, della corretta posa in opera, dei sistemi di ombreggiamento innovativo, delle

Una grande soddisfazione per i quasi 4.500 visitatori, commenti positivi da parte degli espositori ed un'offerta congressuale che ha trovato una clientela entusiasta. Sono questi, in sintesi, i risultati della prima edizione di Klimainfisso, nuova fiera specializzata della filiera produttiva del serramento tenutasi dal 7 al 9 marzo 2013 nel quartiere fieristico di Bolzano.

costruzioni e applicazioni vetrarie e dell'ef-ficienza energetica ed impatto ambientale, hanno partecipato 200 operatori del settore. La manifestazione è stata corredata anche da un workshop sulle facciate, da tour guidati sul territorio per vedere le tecnologie appli-cate e dall'Innovation Forum con 5 interven-ti al giorno tenuti dalle aziende presenti in fiera. "Bolzano funge da ponte fra due cul-ture" afferma Marco Imperadori, professore del Politecnico di Milano. "Questa è una fie-ra con grande spirito vitale e la crisi signi-fica anche cambiamento, un cambiamento che è visibile in moltissimi prodotti esposti a Klimainfisso. Io mi occupo di innovazione e progettazione e in questa manifestazione posso affermare che vedo dei contenuti di alta qualità" sottolinea Imperadori.

Fiera Bolzano e IBA Hamburg

IBA Hamburg è un progetto molto ambi-zioso che affronta i temi più urgenti del-

la contemporaneità: la città nell'epoca dei cambiamenti climatici e il suo sviluppo in armonia con l'ambiente, la "cosmopoli", una città come luogo di incontro di diverse culture e le "metrozone", ovvero nuove città all'interno della città esistente, per costruire un futuro alle zone di confine e passaggio tra città e campagna, tra città e grandi infra-strutture, tra città storica e zone industriali dismesse, tra città e terra di nessuno. Mentre si continua a parlare della trasfor-mazione dei vecchi docks, ora noti come HafenCity, un nuovo grande progetto sta per cambiare ulteriormente i connotati della città-stato anseatica di Amburgo, l'"Inter-nationale Bauausstellung Hamburg 2013". L'IBA di Amburgo diretta da Uli Hellweg sfodera una lista di oltre 50 progetti aggiu-dicati a studi di architettura affiancati da imprese e sponsor con un processo, tra la joint-venture e il progetto-concorso, che ha assicurato di portare a termine le opere con il limitato budget messo a disposizione dall'amministrazione locale. Il progetto si sviluppa nella zona delle isole sull'Elba che costituiscono un "patchwork metropolitano" di città e porto, industria e aree paludose, tagliato da grandi direttrici di traffico ferroviario e automobilistico. Qui l'IBA cerca di ricucire i pezzi e ricostruire parti di città amplificandone il rapporto con la natura o cercando soluzioni ibride che pre-figurano nuove idee di abitare sostenibile e

Fiera Bolzano organizza nei prossimi mesi dei viaggi di formazione per visitare alcuni degli edifici più significativi del quartiere modello IBA Hamburg.

comunitario. L'obiettivo è quello di rendere questo quartiere autosufficiente energetica-mente entro il 2025 grazie all'utilizzo di siste-mi integrati di energie rinnovabili ed entro il 2050 raggiungere anche l'obbiettivo di essere un quartiere CO2 neutrale. Questo è possibile attraverso la realizzazione di edifici energe-ticamente efficienti, il risanamento di qualità dell'esistente, l'adozione di sistemi energetici basati esclusivamente su energie alternative e un'estrema efficienza degli impianti installati.

viaggi di formazione

I progetti dell'IBA Hamburg saranno visitabili nel 2013. Gli organizzatori hanno previsto dei tour guidati all'interno del quartiere. L'aspet-tativa è di raggiungere circa 70.000 visitatori. Anche Fiera Bolzano organizza nei prossimi mesi dei viaggi di formazione per visitare al-cuni degli edifici più significativi del quartiere.Fra questi abbiamo il BIQ, ovvero il primo edificio al mondo con delle facciate a reattori biologici e l'Energy Bunker, una costruzione bellica trasformata per diventare il simbolo della protezione e salvaguardia del clima. La struttura, che non è più stata usata dalla se-conda guerra mondiale, è equipaggiata con un impianto di riscaldamento a biomassa che alimenta il sistema di teleriscaldamento, un sistema di raccolta acque e un sistema di pannelli solari per generare acqua calda e ri-scaldamento per gli alloggi nel quartiere. Per ulteriori informazioni sui viaggi studio visita-te il sito: www.klimahouse.it

Fonte: IBA Hamburg GmbH / HHS Planer + Architekten AG

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Simeonato Serramenti al Klimahouse 2013Grande interesse per i serramenti Simeonato al Klimahouse di Bolzano

Nella prestigiosa cornice del KlimaHou-se di Bolzano, la più conosciuta fiera

italiana dedicata al risparmio energetico e all'edilizia sostenibile, anche quest'anno i prodotti esposti da Simeonato serramen-ti hanno riscosso il generale interesse di tecnici e utilizzatori. Sono stati ancora i serramenti con vetro strutturale della colle-zione "Le Vele" a stimolare maggiormente la curiosità dei visitatori, con il particolare effetto scenico del grande scorrevole mo-dello Randa "tutto vetro" e l'originalità del-la finestra modello Fiocco con la maniglia applicata direttamente sul vetro. Un altro elemento innovativo è stato l'avvolgibile

"Orienta" con stecche in alluminio estruso orientabili, da considerare in alternativa alle classiche tapparelle ed ai sistemi frangiso-le. Sempre molto apprezzate naturalmente le porte interne Simeonato, in particolare i nuovi modelli "Lido" e "Monza"con prege-voli impiallacciature in legno spazzolato e particolari di grande pregio quali cerniere a scomparsa, serrature magnetiche, maniglie in acciaio con rosette e bocchette piatte. Un successo di pubblico che premia ancora una volta l'impegno della Simeonato nella con-tinua ricerca volta a coniugare le migliori prestazioni con l'innovazione estetica e la comodità d'uso.

Sant'Arsenio: insieme per l'efficienza energetica

A prendere parte all'incontro il Direttore Generale della Banca Monte Pruno,

Michele Albanese, il Sindaco di Sant'Ar-senio, Nicola Pica, il Presidente di Agen-zia CasaClima, Flavio Ruffini, gli ingegneri Nunzia Casale e Mafalda Rivelli, consulenti CasaClima, e l'ingegnere Gianfranco Ma-rino, già Presidente e Cofondatore di Ca-saClima Network Puglia. Grande la parte-cipazione all'evento che ha visto presenti anche molti operatori territoriali del settore. Due i protocolli stipulati, volti ad diffondere la cultura dell'efficientamento energetico degli spazi abitativi che concilia risparmio di danaro e tutela dell'ambiente. Grazie al primo protocollo, stipulato tra la Banca Monte Pruno ed il Comune di Sant'Arsenio, i cittadini avranno l'oppor-tunità di ottenere dei finanziamenti a tassi agevolati per interventi inerenti l'efficien-tamento energetico degli edifici mentre il Comune garantirà sconti sugli oneri di ur-banizzazione.Il secondo protocollo prevede, invece, un accordo di cooperazione tra la Banca e l'A-genzia CasaClima, con l'obiettivo di affian-

Il 23 febbraio 2013 sono stati sottoscritti i protocolli di intesa tra la Banca Monte Pruno, il Comune di Sant'Arsenio (SA) e l'Agenzia CasaClima.

care le amministrazioni locali che intendo-no convenzionarsi con l'Agenzia stessa al fine di incentivare la costruzione ed il risa-namento di edifici energeticamente soste-nibili, attraverso la concessione di finanzia-menti a tasso agevolato."Abbiamo il dovere di alimentare questo circuito del progresso, – così Michele Al-banese - e la nostra Banca, nonostante il momento di grave crisi, è vicina alle im-prese e ai cittadini. L'edilizia è un settore che più di ogni altro risente della sfavore-vole congiuntura economica, ecco perché il protocollo che oggi stipuliamo assume una valenza ancora più importante"."Bisogna creare un sistema integrato per garantire tutela ambientale e risparmio in bolletta – ha aggiunto il Presidente di Ca-saClima Ruffini – è questo è possibile solo con la formazione degli addetti al settore. Il Vallo di Diano grazie alla MontePruno e il comune di Sant'Arsenio ha una grande opportunità. L'implementazione di una cultura improntata all'energia sostenibile è possibile solo grazie a menti lungimiranti che sappiano riconoscerne il valore".

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Sinuoso, isolato e perfetto

Pensato dall'architetto Matteo Scagnol dello studio Modus, il progetto è stato vincitore

nel giugno 2004 il concorso internazionale di progettazione indetto dal Comune di Bolzano, Ripartizione VI – Lavori Pubblici, per la realiz-zazione di un asilo nido, una scuola materna, elementare e media, relative infrastrutture e la sistemazione della piazza antistante nella nuo-va zona a sud di Bolzano, località "Firmian".I due nuovi edifici si relazionano alla chiesa - centro parrocchiale a est dell'areale, costi-tuendo una piazza centrale che diviene agorà, spazio dedicato all'incontro e alla dimensione civica del quartiere; questo elemento è ulterior-mente sottolineato dalla richiesta della com-mittenza di inserire nella nuova struttura due ulteriori attività, il "Centro Famiglia", all'inter-no del lotto con scuola materna - asilo nido e la "Biblioteca Comunale di Quartiere" all'interno del complesso della scuola elementare - media.L'apertura al dialogo tra strutture limitrofe si replica all'interno dello stesso edificio: "Le tre strutture composte da asilo nido, scuola infan-zia e centro famiglia sono integrate all'interno di un unico edificio, nel quale tale convivenza permette al contempo separazione e interazio-ne", spiega l'architetto Matteo Scagnol.Affascinante è il colpo d'occhio offerto dalle tre corti allungate a forma di lente, aree lumi-nose ma protette, chiuse da vetrate contornate da alti bambù che schermano la luce. Lungo i fianchi delle corti, le aule sono disposte pe-rimetralmente, e potranno essere sfruttate per le attività ricreative, di riposo, di movimento per i piccoli utenti della struttura. "La forma dell'edificio si sviluppa con andamento libero

in una sequenza di parti concave e convesse che stabiliscono una forte relazione con il par-co e la natura" sottolinea l'architetto Scagnol. I contorni duttili dell'edificio sono stati isolati completamente con un intervento complesso attuato da Intonaci Bernabé srl: le facciate pla-nari con il sistema di isolamento a cappotto in lana di roccia RÖFIX FIRESTOP, con pannello isolante incombustibile FIRESTOP COMPACT (conduttività termica 0,035 W/mK), spessore 16 cm; per le parti curve è stato invece sfrut-tato il pannello isolante in lana di roccia la-mellare RÖFIX SPEED, (conduttività termica: 0,040 W/mK), anch'esso con spessore 16 cm. Quest'ultimo pannello per isolamento termico a cappotto è composto da fibre orientate che permettono un'agevole applicazione anche su superfici curve che vengono così isolate in un abbraccio dal sistema. Per l'edificio è stata scelta una finitura minerale di pregio dall'effetto pie-tra naturale, RÖFIX 773 Rivestimento pregiato premiscelato in polvere, il rivestimento rustico minerale, a grana 4 mm, che evita la formazione di condensa superficiale grazie alla sua conce-zione igroscopica: il vapore acqueo si conden-sa nei pori del rivestimento e non si concentra sotto forma di film sulla superficie della fac-ciata. L'impatto estetico è notevole, poiché il rivestimento minerale conferisce alla superficie un'impressione visiva materica che induce al tatto. "Il polo per l'infanzia costruito a Firmian ha rappresentato una sfida interessante anche a livello tecnico" spiega l'ing. Paolo Amadei della Cooperativa di Costruzioni Modena, realtà di grande esperienza attiva nel settore edilizio da-gli inizi del ‘900.

In concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico ha aperto un sinuoso edificio, che ospita asilo nido, scuola materna e un centro infanzia: nella nuova zona di Firmian, a sud di Bolzano, in un angolo tranquillo contornato da un parco e dei frutteti, il complesso si sviluppa all'interno di due lotti, uno dedicato alla scuola elementare e media e l'altro alla scuola infanzia - asilo nido.

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i costi finali sono spesso molto più alti di quanto si era pre-ventivato. Con Alp House questi dubbi sono solo un lontano ricordo: l'innovativa azienda di Vipiteno (BZ), proponendosi quale unico referente, provvede alla realizzazione di case pre-fabbricate in laterizio nei tempi concordati e a un prezzo fisso garantito. Al riparo quindi da ogni spiacevole sorpresa. La re-alizzazione delle robuste pareti prefabbricate in laterizio nello stabilimento e il montaggio in cantiere consentono infatti di risparmiare tempo e denaro. L'offerta di Alp House compren-de un servizio completo chiavi in mano: tempi di costruzione brevi, prezzo fisso garantito, massima qualità e un unico re-ferente. Un sistema di costruzione estremamente modulabile che consente di personalizzare al cento per cento ogni casa fin dalla sua progettazione, facendola diventare unica secondo i desideri del committente. Alp House, azienda leader in Europa nel settore delle case prefabbricate, garantisce infine il rispetto dei più elevati standard di CasaClima che, oltre ad abbattere i costi energetici, consentono anche di creare un ottimo comfort abitativo in un ambiente salubre.

Montaggio della parete prefabbricata in muratura

Casa passiva a Verona

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Qualità è l'insieme delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio in gra-

do di soddisfare esigenze espresse o impli-cite del consumatore.Quali sono queste esigenze che un consu-matore potrebbe avere per quanto riguar-da la finestra?Nel contesto delle nostre case la finestra ha un grande ruolo relativamente al conte-nimento dei costi di gestione per riscaldare e/o raffreddare gli ambienti (può influire fino al 40% delle dispersioni energetiche totali), al benessere abitativo che ne con-segue e anche rispetto all´estetica della facciata. Per il consumatore però non è facile riconoscere e valutare esattamente queste caratteristiche.Per meglio dire, alcuni aspetti sono di im-mediata intuizione, come ad esempio la qualità estetica o il prezzo (la qualità eco-nomica); altri aspetti sono invece difficili da valutare e quindi il consumatore deve fidarsi delle promesse dei rivenditori.In modo particolare il consumatore può

Manifesto Finestra Qualità CasaClimaLe ragioni per scegliere un prodotto finestra certificato CasaClima

avere più difficoltà nel valutare gli aspetti più tecnici della qualità di una finestra e precisamente:• la capacità di contenere le dispersioni

energetiche;• la capacità di migliorare il benessere ne-

gli ambienti in termini di corretta illumi-nazione, riduzione dell'irraggiamento, regolazione della temperatura degli am-bienti, assenza di spifferi o di condensa, impermeabilità alla pioggia ecc.

• la sicurezza in uso;• la durabilità del prodotto nel tempo.Per aiutare il consumatore a scegliere una finestra di qualità, anche questi aspetti del prodotto dovrebbero essere noti e resi evi-denti.Per questa ragione è nato il marchio "Fi-nestra Qualità CasaClima" elaborato e gestito dall'Agenzia CasaClima, un ente super partes della Provincia Autonoma di Bolzano specializzato nella diffusione e promozione dell'efficienza energetica nel campo delle costruzioni.

Finestra Qualità CasaClima

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• garantisce un'elevata efficienza energetica poichè si orienta alle migliori tecnologie internazionali;

• ha tutti i requisiti per un 'idonea posa in opera;

• viene fornita assieme ad una completa documentazione per istruire il consumatore su come utilizzarla al meglio ottimizzando così il risparmio energetico e migliorando il comfort abitativo. Viene inoltre data precisa indicazione delle operazioni per una corretta manutenzione che mantenga inalterate la sicurezza e la funzionalità nel tempo del serramento.

• è dotata di una garanzia di 4 anni senza manutenzione, riportata in un contratto trasparente in ogni sua parte.

La "Finestra Qualità CasaClima" è regolamentata da una dettagliata diret-tiva tecnica, reperibile sul sito www.agenziacasaclima.it .Solo le finestre che rispettano il regolamento possono avere il marchio "Finestra Qualità CasaClima". I consumatori che acquisteranno una finestra con questo marchio di qualità hanno quindi la ragionevole certezza di aver scelto una finestra dalle elevate caratteristiche prestazionali, in grado di offrire un elevato comfort abitativo e ridurre gli sprechi energetici.

Ulteriori informazioni: [email protected]

La Finestra Qualità CasaClima

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Produttore Prov DenominazioneCommerciale

Classe Materiale Codice TIPO

Arreghini Serramenti VE A92 A Legno 01.0 0044 F

CARRETTA Serramenti VI Therma 80 A Legno 01.0 0012 F

De Carlo Infissi SpA TA LINEA 78 CLASSIC LINEA 78 ARTE LINEA 78 DESIGN

BBB

LegnoLegnoLegno

01.0 002001.0 0021 01.0 0022

FFF

Dieffelegno Snc MN CLIMA 92 A Legno 01.0 0032 F

ERCO Srl CO Eco Clima 88 GOLD PVC 01.0 0018 F

ESSEPI Srl TN VENTURA EVO9 A Legno 01.0 0024 F

Falegnameria Bina VA ENERGY 78F B Legno 01.0 0031 F

Falegnameria Bomè TN LINEA FUTURA 95 A Legno 01.0 004501.1 0045

FPF

Falegnameria Conte Snc

AT Clima 92 2100/800/900/2000

A Legno 01.0 004301.1 0043

FPF

FalegnameriaLa Bergamasca

BG HABITAT 68HABITAT 80

BA

LegnoLegno

01.0 003601.0 0037

FF

Falegnameria Parisi Srl TN Linea Franca+

Linea LIVE92

A

A

Legno

Legno

01.0 004101.1 004101.0 004201.1 0042

FPFF

PF

Falegnameria PLAZZI Srl

FC ERMETIKPLUS 80 A Legno 01.0 0029 F

FINSTRAL SpA BZ TOP72 200 Classic-line

A PVC 01.0 0007 F

Frama Srl AO Hatmosphera 90 A PVC 01.0 0039 F

GIACOMELLI Srl TN T 70 Classic Top A 92 Clima

BA

LegnoLegno

01.0 0010 01.0 0030

FF

GIRAUDO Giovanni & C. Snc

CN CLIMA 69 Comfort B Legno 01.0 0013 F

Infissi Rossetti Srl GR EDO 68 B Legno 01.0 0033 F

Impronta Srl TV Maxima 80 A Legno 01.0 0026 F

LAGO SERRAMENTI Srl VI conFort 70Klima 80

BA

Legno 01.0 003401.0 0035

FF

Finestra Qualità CasaClima LEGNO DESIGN LC LARIO 92 A Legno 01.0 0025 F

L'INFISSO Snc TN Energy Wood GOLD Legno 01.0 0004 F

LOBASCIO Snc BA LINEA OTTANTALINEA 80 KLIMA

BA

LegnoLegno

01.0 0014 01.0 0015

FF

LUPPI SERRAMENTI Srl MO 92TREPPC A Legno 01.0 0019 F

PAVANELLO RO Europa B Legno 01.0 0011 F

QR LEGNO Srl BG NATURA 78 A Legno 01.0 0046 F

RADICI ENZO Srl UD EUROCLIMA 81 A Legno 01.0 0047 F

ROBBA INFISSI Sas AL COMFORT 68 B Legno 01.0 0023 F

SCHIAVON TV Euronorm 13 B Legno 01.0 0017 F

SIDEL SA Supreme A Legno 01.0 0040 F

STARPUR Srl SA SW80TT B Al/Legno 01.0 0038 F

UNIFORM SpA VR UNI_ONE Standard UNI_ONE Standard UNI_ONE Comfort UNI_ONE Clima

BBAA

Legno/AlLegno/AlLegno/AlLegno/Al

01.0 0008 01.1 0001 01.0 0027 01.0 0028

FPFFF

VALENTINI Serramenti Srl

TN Genesi 106 Plus A Legno 01.0 0016 F

WOLF FENSTER BZ holz 88 holz/alu 101 holz/alu 115

AA

GOLD

LegnoLegno/AlLegno/Al

01.0 000101.0 000201.0 0003

FFF

2F Srl VI CLIMA 80 A Legno 01.0 0009 F

Codice Produttore Luogo Prov. Prodotto Classe

0001 Rubner Türen SpA Porte interne ed esterne Chienes BZ A-Haustür

ECO100® A

0002 Rubner Türen SpA Porte interne ed esterne Chienes BZ A-Haustür

Protecta A

0003 Rubner Türen SpA Porte interne ed esterne Chienes BZ Gold-Haustür Gold

0004 Gasperotti Srl Rovereto TN Klima A-HE A

0005 Rubner Türen SpA Chienes BZ Modesta A

Porta Qualità CasaClima

Page 32: Rivista casaclima klimahaus aprile 2013

62 KlimaHaus | CasaClima 02/2013 63KlimaHaus | CasaClima 02/2013

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en

zia

ca

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altro1%

uso cucina5%

Facts & Figures

evaporazione

espansione

compressione

3/4

aria acqua terreno

3/4 energia dall'ambiente

calore per riscaldamento ed acqua calda sanitaria

4/4

condensazione

4/4 energia termica

Principio di funzionamento della pompa di calore per riscaldamento:

da un kWh di energia elettrica se ne ottengono 4 di energia termica

1/4

energia elettrica

Con una pompa di calore a compressione si può sfruttare il calore presen-te nell‘ambiente (acqua, aria, terreno) per il riscaldamento degli edifici.

Riduzione delle emissioni di CO2 mediante gli standard CasaClima (edificio in zona climatica E con 6 unità abitative)

fluido frigorigeno allo stato liquido

fluido frigorigeno allo stato gassoso

Consumo giornaliero pro capite di acqua potabile Consumi energetici delle abitazioni in Italia

Perdita di calore di una casa "tradizionale"

12%lavaggio biancheria

30%WC e pulizia domestica

6%altri utilizzi

30%bagno - doccia

5%igiene personale

16%usi elettrici

5%lavare i piatti

10%irrigazione giardino

67%riscaldamento

sostituibile con acqua piovana

11%acqua calda

cucinare - bere 2%

Perdite della caldaia10-12%

Tetto/solaio dell'ultimo piano 10-15%

Pareti esterne 20-25%

Finestre 20-25%

Cantina 5-6%

Aerazione 20-30%

ENEA

Agen

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Casa

Clim

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CasaClima A5.058 kg/a

CasaClima B8.430 kg/a

edifici esistenti35.406 kg/a

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cl

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I valori di trasmittanza termica e gli spessori di isolamento sono indicativi e si riferiscono ad un edificio mono o bifamiliare in zone climatiche E o F.

Una CasaClima è un edificio con ottime prestazioni energetiche che permette di risparmiare sui costi di riscaldamento e raffrescamento. Inoltre tutela il clima e l'ambiente.

Una CasaClima è caratterizzata da una buona coibentazione e tenuta all'aria

dell'involucro e dall'assenza di ponti termici. Di uguale importanza è il massimo sfrut-tamento possibile dell'energia rinnovabile. Infine, ma non meno importante, le Case-Clima si contraddistinguono per un'impian-tistica innovativa. Tutte queste caratteristiche rendono la vita in una CasaClima particolar-mente confortevole e piacevole.

Cos'è una CasaClima?

Solo il certificato energetico CasaClima con sigillo di qualità e la relativa targhetta assicurano che l'edificio è una CasaClima

iNFO

Emissioni di CO2 di diversi vettori energeticiin grammi per chilowattora

647Corrente elettrica

Olio combustibile leggero

gas metano

gas liquido (gPl)

303

263

249

55Briketts / legna in ceppi

42Pellets

35Cippato

Agen

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Casa

Clim

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Page 33: Rivista casaclima klimahaus aprile 2013

Se

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65KlimaHaus | CasaClima 02/201364 KlimaHaus | CasaClima 02/2013

Lignius ha inaugurato nel migliore dei modi la formazione profes-sionale dedicata a tutti coloro che desiderano specializzarsi nelle costruzioni in bioedilizia. Infatti il primo corso base Lignius orga-nizzato a Verona ha fatto registrare il tutto esaurito, e ha lasciato completamente soddisfatti i partecipanti, che hanno potuto ap-prendere nozioni e contenuti studiati appositamente per rendere il corso pratico ed immediatamente fruibile nell'attività professionale. Il percorso formativo per diventare Esperto Lignius, completando il quale si farà parte dell'esclusivo network, è stato concepito per fornire strumenti concreti a progettisti e tecnici, per sviluppare com-petenze specifiche nel settore delle costruzioni in legno grazie alla consulenza di esperti provenienti dalle migliori aziende, e dalle più rinomate Università italiane ed istituti di ricerca. I prossimi corsi Lignius si terranno a Bergamo, Bologna e L'Aquila. Tutta la pro-grammazione è consultabile su www.lignius.it/formazione.

LOEX presenta il nuovo sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante "LOEX home X17". Questo impianto si pone all'interno di una specifica gamma che l'azienda ha evidenziato con il logo X Performance che ga-rantisce l'elevata qualità dei materiali e la massima com-patibilità con gli altri com-ponenti della stessa gamma. La particolarità di questo impianto è rappresentata dal sistema di ancoraggio della tubazione costituita da una rete metallica e dalle clips che garantiscono il corretto posizionamento del tubo. La rete è realizzata in filo liscio zincato con piedino rialzato, ad essa viene ancorata la tubazione LOEX PE-Xa 17x2 la quale risulta sollevata rispetto all'isolamento (LOEX Xenergy 300), questo permette di avvolgere completamente la tubazione con il massetto ottenendo una maggiore superficie di scambio e come risultato finale una temperatura dell'acqua di alimentazione minore a parità di resa termica. www.loex.it

Vengono eliminate dall’ambiente abitativo

Il sistema raccomandato e

ampliamente adottato nei

migliori edifici casa clima.

al 100%tutte le polveri e micropolveri

Disan Srl / GmbH Via di Mezzo ai Piani, 13A • I - 39100 BOLZANOTel: +39 0471 971000 • Fax: +39 0471 [email protected] • www.disan.com

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nel prossimo numero

il COmFOrt ACuStiCO

uscirà a giugno

il n° 3/2013

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Sistema isolante derivato dalla ricerca aerospaziale

Lignius: il primo corso sulle costruzioni in legno

ELFOFresh AirELFOFresh2, l'innovativa unità Cli-vet di rinnovo e purificazione aria con recupero termodinamico attivo, oggi si completa con ELFOFresh Air, il sistema di distribuzione aeraulica preconfigurabile via web, semplice da installare per la massima efficienza e si-lenziosità globale. ELFOFresh Air è adatto sia a nuove abitazioni che a ristrutturazioni grazie ai condotti flessibili calpestabili ed iso-lati, che riducono gli spazi di posa e lasciano la massima libertà di progettazione. Il ridotto numero di elementi ed i collegamenti Plug&Play semplificano e velocizzano l'installazione, garanten-do perfetta tenuta ed affidabilità. Il film plastico trattato a ioni d'argento che riveste i condotti conferisce eccellenti proprietà antibatteriche ed antistatiche per la massima igiene dell'aria di rinnovo. L'interno liscio assicura basse perdite di carico, ridu-cendo i consumi per la ventilazione.Il software di selezione e dimensionamento ELFOFresh Air Configurator, disponibile sul sito www.clivet.com, permette di progettare l'intero sistema di ventilazione meccanica in poco tempo e senza errori. www.clivet.com

Innovazione, ecologia ed ef-ficienza energetica: queste le parole chiave del progetto per una residenza unifamiliare con-segnata in questi giorni, nel quartiere Infernetto a pochi chi-lometri dal mare vicino a Roma, realizzato dalla Technowood Srl

utilizzando una struttura in legno X-Lam e coibentazione Multiriflet-tente Actis fornita dal Gruppo Manisi. Nata per rispondere ai desideri del committente, risparmio energetico ed elevato confort abitativo in tutti i periodi dell'anno. Disposta su un piano per un totale di cir-ca 120 mq, l'edificio risponde ai parametri di classe A e rappresenta l'avanguardia nel campo del risparmio energetico e della bioedilizia.La casa in oggetto è un concreto esempio di come con la bioedili-zia si possano ottenere straordinari risultati eco-sostenibili, coniu-gando materiali antichi come il legno e materiali innovativi derivanti dalla ricerca aerospazia-le come il Multiriflettente della Actis. www.actis-isolation.com

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.com

Page 34: Rivista casaclima klimahaus aprile 2013

66 KlimaHaus | CasaClima 02/2013

Arch. Rudi Zancan

CasaClima Cartoon

ServiziO-Pr & PuBBliCità

imPreSSumEditore: Agenzia CasaClima, 39100 Bolzano n° 03/08 del 03.03.2008Coordinamento progetto: Flavio RuffiniDir. Responsabile: Armin MairCoordinatore redazione: Gebhard PlatterRedazione: Donata Bancher, Ulrich KlammsteinerHanno collaborato: C. Nunziata, L. Devigili, T. Zelger,L. Romagnoli, F. Caldana, M. RobiglioAnnunci: Marita Wimmer Tel. 0471 081 566, [email protected]: Georg Hofer, Agenzia CasaClima, Fiera Bolzano SpaCopertina: Georg Hofer, Giardineria RottensteinerConcetto/Realizzazione: King Laurin Srl, Appiano (BZ)Grafica & Impaginazione: Friedl Raffeiner Grafik StudioCasa Editrice/Produzione: Athesiadruck Srl, BolzanoTiratura: 20.000Abbonamento:prezzo 22,00 € Tel. 0471 925 [email protected] singolo: 6,00 €

CONtAttOAgenzia CasaClima Via Macello 30C I – 39100 BOLZANO Tel.: +39 0471 062 140 Fax: +39 0471 062 141 [email protected]

Actis, Limoux (F) 65

Alp House, Vipiteno 57

Clivet, Villapaiera 65

Disan, Bolzano 64

Finstral, Renon 17

Flir, Meer (B) 38

Hella, Laives 68

internorm, Gardolo 13

leitner Solar, Brunico 64

lignoAlp, Bressanone 22

Naturalia Bau, Merano 37

Oet, Vipiteno 33

Pavanello, Rovigo 27

röfix, Parcines 2

Serisolar, Trento 39

Simeonato, Camposampiero 55

Swegon, Kvänum (S) 35

terzer, Egna 21

velta, Terlano 67

viessmann, Balconi 59

Wolf Haus, Campo di Trens 3

zehnder, Campogalliano 15

La redazione non si assume alcuna responsabilità sulle notizie e sui dati pubblicati che sono stati forniti dalle singole aziende.

È vietata la riproduzione, anche parziale, di quanto contenuto nella presente rivista senza preventiva autorizzazione da richiedersi per iscritto alla Redazione.

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Page 35: Rivista casaclima klimahaus aprile 2013

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