RIVISTA AB R lJZ ES E · 2019. 7. 17. · Origine di Tern1oli Termoli, questo be l ivsi mo...

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.. FASOIOOLO IV ?(I);;,.... ANNO XXII. ?(.l)s,.,,,. Can. 'I'eologo Tommaso De Virgiliis / Ortona a :.\fare - ---·- - * qjb>1 ? Bollettino bibliografico. G. PtU1,11eUa. CARLO CALCATBhR.\. Chieri dalle Cento Torri. - V. B. G10,·A?xr PAX$.\. La stipo tributaria dei "restini ed un asse con iscri- zione votiva. - C. Pace: A,\'. PrnTRO FtLESr. Contributo alla storia di Monterotondo pag, 223"924. Copertina. Cronaca della •Rivista» - Libri ed opuscoli pervenuti alla e Ri- vista > - Pubblicazioni U. Hoepli. Note e corrispondenze. Prof. O. B. Cro.i-a.to. Per Antonio De Nino. - G. P. Il Musea di,lle Terme. -- P. Picciririiti. Ancora dell'Oreficeria. Aquilana. pag. 220-222. ,. RIVISTA AB R lJ Z Z ES E DI SCIE?ZE, LETTERE ED ARTI SOMMARIO Dirozione e Ammini,trazionc: Teramo, Porta Vezzola, 16. Asso<>iM.ione ai l:? fascicoli annui di oo p. l'uno: lire 10 (per l'Estero 15) I manoscritti non si restituiscono. Si farà. recenaiona di libri mandati in doppio esemp. Studii originali . . Maria Sretof]' Marzi. Iscrizioni Italiche - Iscrizioni Peligne pag. 169. - V. Baizano, Antonio De Nino. pag. 181. - E. Cerulli, Viserba. p11.g. 196. -- Ballista de Lura, Dolorosa! pag, 203. - Eugenia Montanari. li .Ric- cardo ICI Snkespeariauo. png. 20-!. ? "• ?-41'..?> •o::>< ?A??•** (.l)s,.,,,,A? h<?P" * "!l'st:-: @ I t l ll•1•4S$-,,-*-,*"'" * BDM

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..

FASOIOOLO IV

?(I);;,....

ANNO XXII.

?(.l)s,.,,,.

Can. 'I'eologo Tommaso De Virgiliis /Ortona a :.\fare

- ---·--

* qjb>1 ?

Bollettino bibliografico.

G. PtU1,11eUa. CARLO CALCATBhR.\. Chieri dalle Cento Torri. - V. B.G10,·A?xr PAX$.\. La stipo tributaria dei "restini ed un asse con iscri­zione votiva. - C. Pace: A,\'. PrnTRO FtLESr. Contributo alla storia diMonterotondo pag, 223"924.

Copertina.

Cronaca della •Rivista»- Libri ed opuscoli pervenuti alla e Ri­

vista > - Pubblicazioni U. Hoepli.

Note e corrispondenze.

Prof. O. B. Cro.i-a.to.Per Antonio De Nino. - G. P. Il Musea di,lleTerme. -- P. Picciririiti. Ancora dell'Oreficeria. Aquilana. pag. 220-222.

,.

RIVISTA AB R lJZ Z ES EDI SCIE?ZE,LETTERE ED ARTI

SOMMARIO

Dirozione e Ammini,trazionc: Teramo, Porta Vezzola, 16.Asso<>iM.ione ai l:? fascicoli annui di oo p. l'uno: lire 10 (per l'Estero 15)

I manoscritti non si restituiscono. Si farà. recenaiona di libri mandati in doppio esemp.

Studii originali.

.Maria Sretof]' Marzi. Iscrizioni Italiche - Iscrizioni Peligne pag. 169.

- V. Baizano, Antonio De Nino. pag. 181. - E. Cerulli, Viserba. p11.g. 196.-- Ballista de Lura, Dolorosa! pag, 203. - Eugenia Montanari. li .Ric-cardo ICI Snkespeariauo. png. 20-!.

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Origine di Tern1oli

Termoli, questo be l l ivsi mo promontorio che si adngis mvllemente su

l'Adriatico. dal ru i l i ve l l 1 -si e leva appena di 21 metri, ò l'ultimo paesedel versante norrl-s-ct de lla p rov iuc ia di Cnmpobnsso. Secondo la deter­

minnz ione della lit i tud iue de l ln Stazione A-t ronom ica di Termoli, fatta

dal dott. Fra ncesco Porro, ora cl i rettore del l'Os-ervator io di Torino, me­

dian te pas.;aggi <li stelle al primo v er t ica.le 1, dnl l'osservn toi-io reale di

Brera, si troverebbe sul pn ru l lelo k2° O' 15". G.%+ 00, 122, il quale va­

lore. poi ridotto al "•g11alt• lrig,,11<i111elrico. con ?I i l'lemen ti forni ti dal

dott Guurducci 2), e con le di men-ciou i bessalin ne rlel lo sferoide terrestre,si ha:

,H. O' '23''. 8'2 -+- O·', 12

e sul 15° di lon!!;itmline orient.i le dal mr-ri Iin uo di Greenw ich. È cinta

dn. oguì

parte dal 111:u,, che. e o n le -ue onne ora ]'l1wi,le ora tempestose,sembra cullarla do lcemeute, fuurch« dn unn <:h,, la unisce alla rnudre pa­

tria itu l iann. È d i v i-sn in .lue. di rei co-l. bor..pte: Termoli vecchia e Ter­

moli nuova. La pr i rnn. <it untn tra ln nuuinn cli .S. Antonio e quella di

S. Pietro, si spin?e per qu vsi ottnccnto metri nel iunre con la punta ri­

volta verso nord-esr. e col -uo reticolato ,]i v ie -t rut te, con le case basse,cinta. di mura p.u-al lele pi pe.H in certe p.u-ti nlro q uas i 50 metri, con uu

grandioso ca-tel!o e torrette .l i ,t,·ang-u<1nlia. che coa1liu1·n,·nno alla difesa

e all'offesn, C'i fa pcns,ire a una. forte inespugnabile citt1tdella del!' alto

medio e?o. L'\ seconda, cominciata a costn1ir?i clopo il 18!7, quando Fer­

dinando II di Borbone ,·isitan<lo il regno. pas?ando per Termoli, concesse

agli aùitanti il permeSS·J cli poter fabbricare fuori il r1:1ciuto delle vec-

f) Dererrninazione 1lt'lla Laritu<li11cde!l I SIJliune o,lr, nnmira ,li Termoli ùel Oou. France­

sco Porro, po(: ,1. l Irico Il ,•pii Jl1IJ1111. rq,;_

2} Il tlott. Fe,l?rico Gu,rtlucci. inr;e,;nrrc t:r ,r;rafo n?II' ls1i11110 ccor;ranco )Jilirore, stNte

a Termoli e fece costruire Ila alcuni sul,1,t•i drl r;enio un rohusJi.3imo pila,Jro in murarura in

una rnsia campat;na per colluconi il tras1,ortohilc lii llrp,uf.l a cannrcchinle s1iezznto e fece

a1tche la riduzione tlJI centro tli i1uesto pii •S[ro al sec:n ile LriJonumeu·ico sulla ,ecchin Torre

di Termoli, su cui si ,·e,lan > nnci,ra inraue u·? piccob ele,ationi a mattoni.

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chie mura, si stende su d' un'amena pianuro con strade ampie, lastrica­

te, tagliantisi ad angolo retto con al t i e ben nrchì tettutì palazzi. Ha

un'ampia stazione ferrov iarin che la mette in diretta comunicazione con

Foggia, con Bologna e con Campobasso per una linea a sistema eco­

nomico. Ha splendidi ed incantevoli panorami. Dal la torretta, che è

il rione dell' estrema punta del promontorio cosi detta da una piccola

torre che sorgeva. su gli scogli. di cui e,,i,.,touo ancora i' ruderi,

vol­

gendo lo sguardo verso sud-ovest, si ammira l'incantevole insenatura che,

cominciando da S. Pietro e Rio v ivo, va dapprima do lcernen te svi lup­

paudosi, sino a pronunziarsi poi fortemente nr-Ila parte terminale col

monte Gargano. 11 quale. come un im 11011?0 hn l un rdo. ,'immette nell'im­

menso canale del!' Adr int ico, i11 modo ila formare con Termoli quasi un

arco di cerchio sul J:2" parul le lo di lat ì tud ine boreale. In mezzo alla di­

stesa delle acque appaiono ne l la loro storica bellezza le isole Diomedee,

e poi, verso est, il mare. J,> <confìu-ito in-ire che eleva il pensiero a voli

vaghi tl intlefiniti. Dal pi,,110 di S.

Aut..nl o. che pro-rpe t ta la marina a

cui dà il nome, lo sguardo s i tuffn ne l l • on de ùell'.\driatico che. quando

è in calma, lascia scorgere. pt'r uu buon trntto. il fo ndo con tutte le al­

ghe che vi crescono e i pe? -i che v i ?u1zzn110: verso nord si delizia nel­

I'a ltra dolcissima iuseuo turn che vn a lt'n11i11nn: ne l ln punta dello. Penna

che sembra av .. re per sfondo l'n azu rro dvl cielo. iu cui si ,lisegnano i pic­

chi altissimi, sempre binncheggi,tnti di IIC\'e. ùella ?fajella e del Grun

Sasso. Assistere a un u-amouto <h questo piano, ma ·,,i 1110 .nel la stagio­

ne estiva, quando il mare di viene lutto 11111,an,'O di oro, e il cielo un mare

di fuoco, e le cime di quei monti lontau i a,,umono una tiuta color viola con

tutte le sfumature dal le più legi;iere alle più dense. c'è da rimanere atto­

niti. Si dastano nel cuore seutimenti che ,i provano. ma non si possono

esprimere. Il pensiero si elon1. il -uore r?-;ta conquiso e la lingua muta.

L•.1ogbi iuca.Dte,·oli, luoghi piuti ,ii ,lolt:e poc?ia ...)fa n.himè quanto. tra­

scumtezza d11, 1.mrtt! degli tibitanti !

Quale sia stata l'origine di Termoli, non è stato pos i bile poter­

le determinare. Per quante ricerche nhhi:\ fotto su tale argomento, per

quante fatiche e tempo ri al>hia ::,Ciupato. 11011 ,,on potuto venire a capo

di nulla di certo. E la co1,clusio11e a cui giungo. orn che ne tratto, è una

opinione, un'ipotesi eh., potrebbe o no a,cre una certezza storica. Lascio

perciò il lettore libero di poterla pensare come \'UOle.

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Nessuno scrittore classico ne ba. fatto mai cenno, o, se pur vi sia.

stato qualcuno, non è giunto sino a noi. Nè il sottosuolo ci ha dato fi­

nora indizio di una città chiamata Termoli esistente, nei tempi antichi,

in un dato punto de' tenimenti della città moderna. È certo però, che un

popolo non sorge autoctono: esso deriva la sua origine da un ceppo, da.

cui scisso per ragioni etniche, va. a sta.oziarsi in una nuova. regione, du­

ve pur facendo rimanere molto del fondo antico, assume sempre qualche

cosa. di speciale. Quel che possiamo asserire con verità. storica è che esso

fece parte di quella. nobile, forte e generosa gente frenta.na che si sten­

deva, secondo che si è potuto determinare da' classici, dal fiume Erento

(Fortore) sino a qua.si il fiume Atel'ntt? (Pescara) e da una linea. che va.

dalla Mnjella, seguendo gli Appennini al Franto presso Celenza, sino al­

l'Adriatico. Ragioni etniche e linguistiche convalida.no la nostra. asser­

zione. Gli usi, i costumi e la religione sono identici in tutta la regione;

e la liugua è quella derivata da' dialetti osco-sabellici, affini del latino,

rientranti a. far parte del ceppo Indo-Germanico.

1\Ja per qual ragione si volle chiamar Termoli questo paese? La stes­

sa questione, che moviamo oggi noi, mossero quegli scrittori antichi che

ebbero occasione di parlarne. Furono molte e diverse le opinioni. Noi le

esamineremo una per una. E da prima riporteremo quella del!' Arcidia­

cono Tommaso da. Termoli, consacrato vescovo di Guardialfiera. da Inno­

cenzo VIII nel 1400, che dettava epigrammi latini con molta grazia e

sapore classico:

« Sunt qui tres moles, sunt qui urbi balnea parve.

Tres moles forma.nt urbem, Termaeque decorant

Parvae, quod znav is tu tibi lector Labe.

Litterulas va.riat variata. in nomine origo

Da.tque metrum varium, da.t numerumque simul. -.

In nn altro distico, poi, escludendo l' opinione delle piccole terme,

ammette la. prima sola.mente:

e Urbs baec, quam struotam spectat 111 Iitore parvo

Mol is a ternis Termola nomen ha.bet. > 1)

I) L'Arcidiacono Tommaso da Termoli scrisse un libro di poesie latine e di epl&ramml, e

un trattato intorno alla Penitenza. o. Angelo Rocchia, nella sua Cronistoria di S, Adamo di

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Partendo con un battello dalla marina di S. Pietro per andare a.

quella di S. Antonio, si deve girare tutto intorno il paese. Sin dal luo­

go donde si parte, si vede una conbi nuuz ioue di coucrez ione calcarea ele­

vata di parecchi metri dal mare, su cui sorge la città. Sti fossero tre mo­

le e non una sola, come si osservano ogni tanto delle graziose grotte, si

dovrebbe anche vedere qualche discontinuità, o un l unto in cui una mole

cessasse pes dar luogo all'inizio dell'altra. Niente appare di tutto questo.

Il paese è quasi tutto in piano, tranne ne' pressi del castello, dove si è

dovuto fare un terrapieno per elevare un muro a. scarpa di difesa contro

i possibili assalti da parte di terra, L'opinione, dunque, che Termoli ab­

bia preso il nome da tre mole, non JJUÒreggere.

L'Ughelli I) vorrebbe derivata " Termulanci ciuitas, quasi termint1s

Aptiliae dieta, in regione Prentanonim, hodie in Prouincia Capitanata

ad mare posita est. "

Termoli non ha mai segnato i con6ni della Puglia, i quali erano limitati

dal fiume Frontone, oggi Fortore, che ne dista 28 chilometri. E nella

divisione del l'Irnl ia in Regioni, fatta per ordine dell'lmperatore Augusto,

e in quella di Ad1·ir.no, i confini tra. la Puglia e i Frentani si dilataro­

no sino al Biferno, fiumo che ancora dista sette chilometri da Termoli.

Dicendo che questa. città era quasi termine della Puglia, si verrebbe a

indicare che vi fu un tempo in cui appartenesse a questa regione. Ma,

per quanto ne sappiamo da' g?•grafi e dagli storici antichi o da tutti

coloro che si occuparono di topografia, il territorio di Termoli fu sempre

di pertinenza della regione de' Frentani. Dunque non potè derivare il

suo nome dal lesser termine dello. Puglia. ?)

(continua) Prof. LUIGI RAOKI

Guglionesi, edita a Napoli nel 1890, dice che que' due libri n.anoscrlnl, riuniti in uno, si tro­

vavano nella bibllcteca del Marchesi del vesio. Mi son recalo e. \'asto per rlntraeclarll ma ho

appreso che la detta biblioteca è sotto sequestro co' su ;çelli (liudiziari.

li 11. sac., voi. VIII in cap, Termul Eplscopls. Yen,tii apud Sebastlanum Coleti t7'll.

!) Dello stesso parere dell'Ughelli furono il Freccia, De Sabs, lib. I, pa(l. O! e l'ab. Troy­lo, lib. vru.