RIVENDITORE AGRICOLO La macchina del mese Ecostar - …€¦ · disfare le esigenze di produzione...

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12 Macchina del mese RIVENDITORE AGRICOLO il giornale del Una macchina decisamente innovativa per la disinfezione e disinfestazione del terreno nel massimo rispetto dell’ambiente. Grazie ad una sintesi di virtù chimiche e meccaniche e ad un rimedio antico reso attualissimo: il vapore L a storia della Celli S.p.A. di Forlì iniziò nel 1955 per opera di Alfredo Celli e fin dalla sua fondazione si è sempre oc- cupata di macchine per la lavora- zione dei terreni: all’inizio furono prodotte diverse tipologie di fre- satrici, che rimasero l’unica tipologia di macchinario prodotto da Celli fi- no alla metà degli anni ‘70 quando furono affiancate da una piccola gamma di vangatrici alla quale si ag- giunse una serie di erpici rotanti dal- l’inizio degli anni ‘80. Negli anni ‘90 la Celli ha poi mes- so a punto una serie di macchine combinate per la lavorazione del ter- reno e la semina in contemporanea, mentre negli ultimi cinque anni ha presentato una serie di trinciatri- ci per stocchi e sarmenti. Attualmente la Celli propone nel suo catalogo oltre 60 modelli diversi di macchine agricole, con larghezze di lavoro che vanno dagli 80 cm ai 7 metri ed accoppiabili a trattori aventi potenze da 15 a 360 caval- li. L’organizzazione aziendale è quel- la tipica delle più grandi aziende del settore: all’interno dell’impresa so- no gestiti direttamente la proget- tazione, l’assemblaggio finale, il con- trollo qualità, i servizi post-vendi- ta, l’ufficio acquisti e l’ufficio com- merciale mentre una rete di fornitori esterna alla Celli è in grado di sod- disfare le esigenze di produzione dei componenti più specialistici dei macchinari. Una tipologia di organiz- zazione aziendale che ga- rantisce una maggior flessi- bilità produttiva e con- sente di assorbire meglio gli alti e bassi del mer- cato, oltre a garantire alla Celli la compe- tenza e la specializza- di Davide Facchinetti In alto Alfredo Celli, fondatore dell’azienda e ideatore del sistema Bioflash, nel suo ufficio. A sinistra dall’alto in basso Paolo Celli, An- drea Magni e Piero Pog- gi, rispettivamente re- sponsabili dell’area ven- dite, della divisione am- biente e delle vendite Italia La Ecostar utilizza il vapore in as- sociazione a tecniche di lavorazione meccanica e prodotti chimici innocui in grado di scatenare sul terreno un fenomeno assai simili alla pastoriz- zazione La macchina del mese... Ecostar - sistema Bioflash Celli

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12 Macchina del mese RIVENDITORE AGRICOLOil giornale del

Una macchina decisamente innovativaper la disinfezione e disinfestazione

del terreno nel massimo rispetto dell’ambiente. Grazie ad una sintesi

di virtù chimiche e meccanichee ad un rimedio antico reso

attualissimo: il vapore

La storia della Celli S.p.A. diForlì iniziò nel 1955 peropera di Alfredo Celli e fin

dalla sua fondazione si è sempre oc-cupata di macchine per la lavora-zione dei terreni: all’inizio furonoprodotte diverse tipologie di fre-satrici, che rimasero l’unica tipologiadi macchinario prodotto da Celli fi-no alla metà degli anni ‘70 quandofurono affiancate da una piccolagamma di vangatrici alla quale si ag-giunse una serie di erpici rotanti dal-l’inizio degli anni ‘80.Negli anni ‘90 la Celli ha poi mes-so a punto una serie di macchinecombinate per la lavorazione del ter-reno e la semina in contemporanea,mentre negli ultimi cinque anni hapresentato una serie di trinciatri-ci per stocchi e sarmenti.

Attualmente la Celli propone nel suocatalogo oltre 60 modelli diversi dimacchine agricole, con larghezze dilavoro che vanno dagli 80 cm ai 7

metri ed accoppiabili a trattoriaventi potenze da 15 a 360 caval-li. L’organizzazione aziendale è quel-la tipica delle più grandi aziende delsettore: all’interno dell’impresa so-no gestiti direttamente la proget-tazione, l’assemblaggio finale, il con-trollo qualità, i servizi post-vendi-ta, l’ufficio acquisti e l’ufficio com-merciale mentre una rete di fornitoriesterna alla Celli è in grado di sod-disfare le esigenze di produzione deicomponenti più specialistici dei

macchinari.Una tipologia di organiz-

zazione aziendale che ga-rantisce una maggior flessi-

bilità produttiva e con-sente di assorbire megliogli alti e bassi del mer-cato, oltre a garantirealla Celli la compe-tenza e la specializza-

di Davide Facchinetti

In alto Alfredo Celli,fondatore dell’aziendae ideatore del sistemaBioflash, nel suo ufficio.A sinistra dall’alto inbasso Paolo Celli, An-drea Magni e Piero Pog-gi, rispettivamente re-sponsabili dell’area ven-dite, della divisione am-biente e delle venditeItalia

La Ecostar utilizza il vapore in as-sociazione a tecniche di lavorazionemeccanica e prodotti chimici innocuiin grado di scatenare sul terreno unfenomeno assai simili alla pastoriz-zazione

La macchina del mese...

Ecostar - sistema Bioflash Celli

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La Ecostar non utilizza il tradizio-nale ma pericoloso bromuro dimetile (tra l’altro bandito dal trat-tato di Montreal a partire dal 01-01-2005 in quanto agente del bu-co nell’ozono) né tanto meno il Va-pam o altri prodotti ancora piùtossici ma comunemente utilizza-

ti (quali ad esempio la cloropicri-na che è un gas nervino utilizzatoaddirittura durante la prima guer-ra mondiale), ma sfrutta i beneficidel calore prodotto iniettando delvapore nel terreno al quale vengonocontemporaneamente incorpora-ti agenti esotermici (cioè in grado diprodurre e mantenere il calore -N.d.R.) quali calce viva o idrato dipotassio.Con tale sistema denominato BIO-FLASH,messo a punto grazie ad unacollaborazione pluriennale con l’U-niversità di Pisa e particolarmentecon la sezione di Meccanica Agra-ria e Meccanizzazione Agricola delD.A.G.A. e con il Centro Interdi-partimentale di Ricerche Agro-Am-bientali “E.Avanzi”, la Celli ha mes-so a punto una macchina moltoparticolare, capace di agire sul ter-reno fino ad una profondità di cir-

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le le richieste del mercato grazie aduna flessibilità nell’organizzazionedel lavoro basata su isole di mon-taggio. Vale inoltre la pena di ri-cordare che la Celli è in possessodella certificazione ISO 9001 sin dal1998, e dallo scorso settembre an-che della certificazione Vision-2000.Le dimensioni aziendali sono no-tevoli: l’azienda ha un organico di85 persone nella sede di Forlì, cuisi aggiungono i collaboratori di

un’azienda esterna nei dintorni chesi occupa della produzione di sca-tole di trasmissione e una ulterio-re filiale in Corea del Sud con al-tri 10 dipendenti.Il fatturato annuo si aggira sui 15 mi-lioni di euro, di cui il 50% origina-ti dall’export.La rete commerciale della Celli èstrutturata con una serie di con-cessionari, molto presenti nel cen-tro e nel Sud Italia, un pò meno alNord ma comunque in rapida espan-sione.Nel 1997 da un’idea di AlfredoCelli, fondatore dell’azienda, vengonodepositati i brevetti a livello mon-diale che nell’anno successivo con-sentiranno l’attivazione della nuo-va divisione ambiente che iniziò laprogettazione e lo sviluppo di unamacchina decisamente innovativa perla disinfestazione e disinfezionedel terreno: la ECOSTAR.

La Ecostar concretizza il sistema Bioflash ottimizzando l’apporto didiverse discipline: agisce contemporaneamente sia da sopra che da sot-to sul terreno, iniettando vapore tramite due barre, la prima posta inprossimità dello strato superficiale, l’altra più in profondità (fino a15-20 cm.). Il sistema Bioflash si avvale inoltre della reazione esotermicache si sprigiona tra vapore acqueo e un reagente chimico innocuo co-me la calce viva o l’idrossido di potassio che viene preventivamente in-corporato al terreno tramite uno spargitore e zappatrice rotativapresente sulla stessa macchina

La Ecostar in azione: si nota il getto di vapore e nel caso specifico vediamo inazione un ulteriore dispositivo per la stesura di un film plastico per la pacciamatura.Le operazioni potenzialmente possibili sono quattro: spandimento del reagente,interramento del reagente, iniezione del vapore acqueo con reazione esotermica,pacciamatura

CARTA D’IDENTITÀIL COSTRUTTORERagione Sociale: Celli spaIndirizzo: Via A. Masetti 32 - 47100 ForlìTelefono: 0543-794711Telefax: 0543-722304E-mail: [email protected] Internet: www.celli.itSettore merceologico di riferimento: • Fresatrici fisse, pieghevoli, a spostamento e automatiche.• Frangor• Erpici rotanti• Vangatrici• Trinciatrici• Macchine combinate• Macchine sterilizzatrici per la disinfestazione e disinfezione dei terreniSuperficie stabilimenti: 15.000 metri quadri coperti su un’area complessiva di50.000 metri quadriStruttura aziendale: la Celli controlla tre aziende. La capogruppo, due filiali commer-ciali all’estero ed una unità produttiva specializzata nella produzione di scatole cambioDipendenti: circa 130 Unità prodotte/anno: circa 6.000Unità prodotte dal 1955 (inizio attività): oltre 100.000Modelli a catalogo: 60Anzianità della gamma: il 30% della gamma è stata immessa sul mercato da menodi tre anniCertificazione: ISO 9001 VISION 2000

zione già acquisite dalle aziendefornitrici. Una rete ormai collaudatavisto che in alcuni casi la collabo-

razione dura da decenni.La produzione interna alla Celliconsente di gestire in tempo rea-

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ni, ma anche i batteri nitrificanti ei saprofiti competitori o antagoni-sti dei patogeni.Con il sistema Bioflash la macchi-na sviluppata dalla Celli agisce con-temporaneamente sia da sopra cheda sotto il terreno, iniettando va-

energetico e senza considerareche operando in tal maniera il ter-reno viene portato a temperaturedecisamente elevate (fino a 120°)e quindi viene completamente ste-rilizzato, con l’uccisione di tutti i mi-crorganismi presenti, sia patoge-

ca 20 centimetri operando unasorta di pastorizzazione dello stes-so con benefici notevoli sia sulla qua-lità che sulla quantità delle coltu-re che seguono a tale operazionecolturale. La stretta collaborazio-ne con l’Università ha permessoinoltre alla Celli di accumulare unprezioso know-how interdisciplinareche un team di tecnici riesce ad uti-lizzare per l’effettuazione dellemesse in campo di tale macchina-rio nelle più svariate esigenze ope-rative.La Ecostar si avvale dell’esperien-za acquisita in ambito internazionaleda una serie di prototipi di steri-lizzatrici a vapore, che hanno peròlo svantaggio di operare soltanto daldi sopra del terreno e con il solovapore acqueo: per questo motivotali prototipi sperimentali neces-sitano di lunghe permanenze al disopra di ogni zona da trattare conconseguente notevole dispendio

pore mediante due barre, la primaposta immediatamente in prossimitàdello strato superficiale, l’altra piùin profondità (fino a 15-20 cm).Adifferenza dei trattamenti biologi-ci che utilizzano solo vapore, conil sistema Bioflash ci si avvale inol-tre della reazione esotermica chesi sprigiona tra vapore acqueo edun reagente chimico innocuo comeidrossido di potassio o calce viva,che viene preventivamente incor-porato al terreno mediante unospargitore e una fresatrice pre-senti sulla macchina stessa.In tal modo il terreno subisce unoshock termico iniziale che lo por-ta inizialmente a circa 80°C per

A sinistra un particolare dell’attacco atre punti e in alto una vista laterale delposteriore della macchina

MERCATO / LA CELLI E I RIVENDITORILA CELLI BASA LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PROPRI PRODOTTI

su una rete di concessionari diffusa in tutta Italia. Secondo Paolo Celli (di-rettore marketing e commerciale) “il rivenditore per noi è un anello in-dispensabile.Vediamo con piacere questa categoria crescere in dimensionie organizzazione in quanto non credo che molte realtà piccole o piccolissi-me possano durare ancora a lungo. La prima qualità che chiediamo ad unrivenditore è la capacità commerciale, che in primo luogo vuol dire comprenderea fondo le caratteristiche tecniche della macchina e saperle poi trasferire al-l’utilizzatore finale. Il rivenditore peggiore? Quello che privilegia sempre e co-munque il prezzo. Non vende macchine, ma sconti”E le “colpe” dei costruttori? “Parlo in generale: la maggiore responsabilitàdel costruttore - prosegue Paolo Celli - è quella di informare dettagliata-mente il rivenditore. Il rivenditore va formato e informato sulle macchi-ne che gli vengono proposte, e questa è una precisa responsabilità del pro-duttore”.

Figura 1 - Le curve di distribuzione delle temperature al variare deltempo mostrano chiaramente la differenza fra il sistema Bioflash ed il si-stema tradizionale con solo vapore

Figura 2 - Le 4 azioni simultanee che costituiscono il sistema Bioflash1. rilascio reagente 2. Dispersione reagente in profondità3. Iniezione vapore4. Eventuale copertura con film plastico (pacciamatura)

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poi mantenere per molto tempo unatemperatura di circa 50-70° C (fi-no a 5 ore): da qui si ottiene appuntouna sorta di pastorizzazione delterreno, che avviene senza effettuareil cosiddetto “vuoto biologico” checomporterebbe maggiori proble-matiche di gestione dei patogeni nelmedio-lungo periodo, visto che es-si avrebbero la possibilità di svi-lupparsi senza antagonisti.Con questo macchinario innovati-vo lo spargimento e l’incorporazionedel reagente nel terreno vengonoeffettuati dalla medesima macchi-na contemporaneamente all’emis-sione di vapore.Tale macchina com-pie quindi tre operazioni:1 spande il reagente sul terreno2 lo incorpora allo stesso mediante

un interramento operato conuna zappatrice rotativa

3 inietta il vapore acqueo e scate-na la reazione esotermica.

La macchina può essere inoltreequipaggiata di undispositivo per lastesura di film pla-stico di pacciama-tura, portando co-sì a quattro il nu-mero di operazionicontemporaneamente svolgibili.L’utilizzo di questa macchina nei set-tori dell’orto-floro-vivaismo in pie-no campo o in ambienti protetti(serre e tunnel) può avvenire suqualsiasi tipologia di terreno te-nendo in considerazione le op-portune regolazioni che come tut-te le attrezzature agricole neces-sitano per il primo utilizzo.La messa in campo viene infattiseguita direttamente dalla dittaCelli, che offre in tale occasione unasorta di “stage”, al termine delquale gli acquirenti avranno acqui-sito tutte le competenze necessarieper l’effettuazione delle regola-zioni della macchina stessa.Ad esempio è possibile scegliere seiniettare più vapore mediante la bar-ra posta più in profondità per in-crementare l’effetto nematocidao privilegiare l’effetto diserbante uti-lizzando una maggior quantità di va-pore vicino alla superficie del ter-reno.Da una serie di esperienze svoltenegli ultimi anni dall’Università di Pi-sa ed in particolare dai proff.Di Cio-lo, Peruzzi, Raffaelli e Triolo talemacchina si è dimostrata in gradodi adattarsi a svariatissime esigen-ze aziendali e ad un numero note-vole di colture, garantendo ottimi

risultati soprattutto su ortive, oveutilizzando tale macchinario si rie-scono ad ottenere produzioni bensuperiori rispetto alle metodologie

di coltivazione tra-dizionali.Inoltre i l tratta-mento del terrenocon tale tipologiadi macchinario, adifferenza di quan-

to accade con bromuro di metile,Vapam o cloropicrina non necessitadi periodi di carenza ed è quindi pos-

sibile fare susseguire un ciclo col-turale direttamente all’altro connotevole incremento della produ-zione aziendale, senza contare ivantaggi dovuti alla permanenzanel terreno della maggior partedei microrganismi utili che con-sentono sia la diminuzione delleconcimazioni che del numero ditrattamenti sterilizzanti.Data la tipologia di funzionamentola macchina opera piuttosto len-

tamente: la sua velocità di avanza-mento varia a seconda della tipo-logia di terreno e di lavoro dagli 80ai 150 metri all’ora con un frontedi lavoro variabile da 1,70 a 2 me-tri. Bisogna però considerare chetale macchinario ha la possibilità diessere radio e laser-guidato e quin-di di svolgere il proprio lavorosenza l’operatore a bordo e magarianche di notte.Ecostar è disponibile per ora nel-

la sola versione semovente (EcostarSC 600), molto compatta ed adat-ta per le lavorazioni in serra o in pic-coli appezzamenti, che si avvale dicingoli in gomma per una minorcompattazione del terreno, mentreè in fase già avanzata di prototipoanche la versione trainata che trabreve sarà disponibile sul mercato.Le prospettive di vendita sono ele-vate, sia per il numero sempre cre-scente di aziende che passano ad unagestione delle proprie attività agri-cole utilizzando sistemi sempre dipiù rispettosi dell’ambiente sia perla prossima messa al bando delbromuro di metile come sterilizzantedel terreno.

La Ecostar in azione in ambiente pro-tetto (serre e tunnel) è particolarmen-te indicata per le dimensioni ridotte. Nonè necessario il rispetto di periodi di ca-renza e quindi è possibile far seguire di-rettamente un ciclo colturale all’altro.In alto una vista posteriore con attac-co decentrato

TECNICA / LA MACCHINA A VAPORE

LE TECNICHE DI DISINFEZIONE BASATE SULL’UTILIZZO DEL VAPORE sono note da anni ma sono sem-pre state considerate un’alternativa costosa al Bromuro di Metile (tra l’altro proibito per la sua elevata tossicitàdal prossimo 1 gennaio 2005).Oltre gli elevati costi di acquisto delle attrezzature mobili e degli impianti fissi altrettanto alti erano i costi di uti-lizzo: sia che venissero utilizzati sistemi con piastre sia i teloni (sotto i quali viene soffiato il vapore) l’uso è com-plesso e l’impiego di manodopera notevole, specialmente in serra.L’innovazione del sistema Bioflash è aver tradotto un’idea antica in una macchina di concezione assolutamen-te moderna, capace di coniugare competenze meccaniche, fisiche e chimiche, dal peso e design armonioso e ingrado di ottimizzare i risultati delle ricerche interdisciplinari indirizzandolo ad un risultato testato in campo an-che in ambito accademico.A differenza dei trattamenti che utilizzano il solo vapore e che si basano sull’effetto del raggiungimento di altetemperature per brevi periodi, il sistema Bioflash opera a temperature contenute per lunghi periodi (fino a 300minuti) ed ha un impatto controllato sul terreno.Non provoca la completa sterilizzazione con il conseguente vuoto biologico, ma un fenomeno analogo alla pa-storizzazione del latte, purificando il terreno senza distruggere anche i batteri nitrificanti e i saprofiti competi-tori o antagonisti dei patogeni.

Per qualunque tipologia di terreno