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Riunione di avvio del tavolo tecnico sullo spectrum management Napoli 17 febbraio 2004 Ing. Giovanni Santella Ing. Giovanni Santella Servizio per le Tecnologie

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Riunione di avvio

del tavolo tecnico sullo

spectrum management

Napoli 17 febbraio 2004

Ing. Giovanni SantellaIng. Giovanni Santella

Servizio per le Tecnologie

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Il Servizio per le Tecnologie dell'Autorità per le

Garanzie nelle Comunicazioni, tra i propri compiti

istituzionali, svolge indagini, effettua analisi e

studi, contribuisce alle istruttorie e raccoglie

documentazione sullo stato attuale e

sull'evoluzione prevista per l'intero sistema delle

comunicazioni, con particolare riferimento agli

aspetti tecnologici.

Introduzione

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Nell'ambito delle attività relative all'unbundling

del local loop il Servizio per le Tecnologie,

promuovendo studi, ricerche e sperimentazioni,

ha approfondito alcune tematiche attinenti la

gestione delle interferenze che possono

verificarsi nella rete locale in rame (spectrum

management) a seguito dell'utilizzo delle

tecnologie xDSL.

Introduzione

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Le InterferenzeLe rete di accesso in rame consente agli operatori di fornire servizi a larga banda agli utenti grazie all’unbundling e all’utilizzo dei sistemi xDSL;

I sistemi xDSL utilizzano coppie in rame all’interno dello stesso cavo con spettri sovrapposti per cui le prestazioni (bit rate, distanza) sono ridotte dalle interferenze mutue;

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Modello di Local Loop in Rame

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Principali Cause di Disturbo nel LL

• Diafonia (Cross-Talk)– Paradiafonia o NEXT (Near End Cross-Talk)– Telediafonia o FEXT (Far End Cross-Talk)

• Interferenze da sorgenti radio• Rumore

– Impulsivo– background

• Attenuazione del segnale• Derivazioni in parallelo• Disadattamento di impedenza alle giunzioni

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Diafonia

• La diafonia è causata dall’accoppiamento elettromagnetico tra doppini presenti nello stesso cavo o settore di cavo che trasportano servizi che condividono, almeno in parte, lo stesso spettro

• Il valore del cross-talk indica quanto una coppia disturba un’altra e definisce la compatibilità spettrale fra sistemi – Degrada le prestazioni del servizio fornito

• NEXT e FEXT possono essere classificati in– Self - sistemi interferenti sono dello stesso tipo

– Foreign - sistemi interferenti sono diversi

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NEXT

Rappresenta l’interferenza prodotta da uno o più trasmettitori locali nei confronti di un ricevitore locale

TX

TX RX

RX

NEXT

Segnale disturbato

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FEXT

Rappresenta l’interferenza prodotta da uno o più trasmettitori remoti nei confronti di un ricevitore locale

TX RX

RXTX

FEXT

Segnale disturbato

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Diafonia - Osservazioni TecnicheLa diafonia dipende da

– densità spettrale di potenza del segnale trasmesso – numero di doppini mutuamente interferenti– sovrapposizione dello spettro del segnale utile e dei segnali interferenti

NEXT•Non dipende dalla lunghezza del LL•Non dipende dalla funzione di trasferimento del canale (doppino)

•Le prestazioni dei sistemi che usano la stessa porzione di spettro per il downstream e upstream sono fortemente limitate dal NEXT (self e foreign)

• ISDN, HDSL, SHDSL•Le prestazioni dei sistemi asimmetrici sono limitate dal NEXT proveniente dai sistemi simmetrici (se presenti nello stesso settore di cavo)

•ad es. ADSL con HDSL, E1/T1, ISDN e SHDSL

•Le prestazioni dei sistemi che usano porzioni di spettro diverse nel downstream e upstream non sono degradati dal self-NEXT

FEXT•Dipende dalla lunghezza del LL

•Il FEXT è in generale meno degradante del NEXT (se presente): decine di dB meno intenso

•Dipende dalla funzione di trasferimento del canale (doppino)

•Le prestazioni dei sistemi che usano porzioni di spettro diversi nel downstream e nell’upstream sono principalmente degradati dal FEXT (non è presente il self-NEXT)

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• Promuove studi e ricerche in collaborazione con Università;

• Promuove sperimentazioni in collaborazione aziende e operatori.

Attività del Servizio per le Tecnologie sulla tematica dello

spectrum management

ADSL su ISDN

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ADSL su ISDN

La presenza contemporanea delle due soluzioni ADSL su POTS e ADSL su ISDN su doppini adiacenti può comportare problemi di interferenza (paradiafonia)

UP DOWN

25 138 150 1100

PO

TS

UP DOWN

90 « 138 206 270 1100

ISDN

NEXT

kHz

ADSL over POTS

ADSL over ISDN

kHz

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La Delibera 24/01/CIR sull’accesso condiviso e sub-loop ULL prevede l’introduzione nella rete di accesso della configurazione “ADSL su ISDN” oltre a “ADSL su POTS”.

L’AGCOM ha avviato un’attività di studio in collaborazione con il politecnico di Milano (Cefriel) per la “Valutazione della degradazione delle prestazioni ottenibili in ambiente cavo nel caso di coppie interferenti con trasmissione conforme agli standard “ADSL su ISDN” e “ADSL su POTS”

ADSL su ISDN

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L’AGCOM ha inoltre promosso una sperimentazione, in collaborazione con Telecom Italia presso i laboratori di TILab, per la “Valutazione della degradazione delle prestazioni ottenibili in ambiente cavo nel caso di coppie interferenti con trasmissione conforme agli standard “ADSL su ISDN” e “ADSL su POTS”

L’AGCOM ha contribuito nella definizione degli scenari di riferimento da sperimentare

TIlab ha implementato il banco di misura.

ADSL su ISDN

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Lo spectrum management definisce le regole per uno sviluppo spettralmente compatibile dei sistemi xDSL e un uso efficiente della rete di accesso in rame.

Spettralmente compatibile significa che l’interferenza tra sistemi xDSL dove inevitabile, è accettabile.

Compatibilità spettrale e uso efficiente della rete implicano che l’accesso alla rete è regolato (limitato).

Le regole in alcuni paesi sono concordate tra incumbent, gli operatori e Autorità.

Le regole di accesso possono variare da nazione a nazione essendo le reti di distribuzione in rame differenti.

Principi generali dello spectrum management

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Terminologia in uso nello spectrum management

• Categoria, classe, cluster: un gruppo di sistemi xDSL con stesse caratteristiche spettrali;

• Cable fill: numero di sistemi xDSL consentito all’interno di un cavo (o settore di cavo);

• Performance: portata e bit-rate;

• System mix: combinazione di sistemi xDSL/classi ammessi all’interno di un cavo (o settore di cavo);

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Motivazioni del tavolo tecnico

• utilizzare a pieno le potenzialità trasmissive delle coppie in rame (ad es. aumentando le velocità dei sistemi ADSL);

• utilizzare nuove tecnologie (SHDSL, VDSL, ….);

Entrambe le esigenze accentuano la necessità di una corretta gestione dello spettro a causa di una maggiore estensione dello spettro utilizzato sulle coppie in rame e dell’aumento del numero di operatori e di linee xDSL utilizzate.

Dopo una fase iniziale di utilizzo dell’ULL con sistemi a velocità ridotte, gli operatori sentono oggi maggiormente l’esigenza di:

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• garantire l’integrità della rete;

• favorire I’innovazione tecnologica;

• garantire la qualità del servizio fornita agli utenti;

• garantire l’utilizzo efficiente delle risorse di rete;

• definire criteri oggettivi e trasparenti per l’accoglimento di richieste di accesso alla rete da parte degli operatori (ULL).

Qualunque soluzione adottata per lo spectrum management deve rispettare i seguenti principi:

Obiettivi del tavolo tecnico

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Obiettivi del tavolo tecnico

In tale contesto l’AGCOM si è fatta promotrice dell’iniziativa di avvio di

un tavolo tecnico con i seguenti obiettivi immediati:

• fare il punto sulla situazione attuale riguardo le metodologie di

Spectrum Management attuate dagli operatori;

• raccogliere le esperienze degli operatori su tutte le questioni

inerenti problemi interferenziali, verificatesi o potenziali, nella

rete in rame;

• esaminare i problemi aperti (attuale o potenziale) attinenti le

interferenze in ambiente cavo;

• trovare soluzioni a tali problemi, sulla base di studi effettuati

nell’ambito del tavolo tecnico, sulla base della normativa

esistente o sulla base di soluzioni adottate in altri paesi.

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Obiettivi del tavolo tecnico

…. il tavolo tecnico potrà anche avere una funzione

di Forum permanente per lo studio e la soluzione di

problemi inerenti le interferenze in ambiente cavo….

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Proposta di una metodologia di lavoro

le riunioni consentono di focalizzare i problemi attuali o potenziali

attinenti alle questioni interferenziali; al termine della riunione si

concordano le attività da svolgere; in base all’interesse si creano dei gruppi di lavoro (costituiti anche da

un singolo operatore) per l’analisi dei problemi e la proposta di

soluzioni; si stabilisce una data del prossimo meeting; i gruppi di lavoro inviano i propri contributi all’AGCOM prima della

riunione successiva e l’AGCOM può incaricarsi di distribuirli agli

partecipanti; ogni gruppo di lavoro presenta il proprio contributo nel corso della

riunione; le attività saranno periodicamente riportate in rapporti del tavolo

tecnico; tali rapporti possono rappresentare una base tecnica a disposizione

dell’AGCOM nelle sue attività istituzionali;