Rito Crisci ranni 2015 - Rassegna stampa
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Rito Crisci ranni 2015
Rassegna stampa
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7 aprile 2015
9 aprile 2015
9 aprile 2015
11 aprile 2015
16 aprile 2015
16 aprile 2015
Web
16 gennaio 2015
MODICA (RG) - 22 GENNAIO 2015
“La Casa nella città, la Città a misura di casa…” Condividi
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Giovedì 22 e venerdì 23 gennaio alle ore 16, a Modica (Rg), si terranno due seminari sui temi “Raccontare la casa…” ed “Educare ai
sentimenti” nell’ambito del cantiere educativo “Crisci ranni”.
Il Cantiere offre opportunità di crescita e di cittadinanza attiva a quanti vogliono sperimentare il senso costruttivo del ritrovarsi
insieme per la costruzione di una città attenta a tutti e in modo particolare ai più piccoli. Quest’anno, in vista della festa educativa
attorno all’antico rito “Crisci ranni”, il cantiere concentra la sua attenzione e passione educativa sull’abitare.
L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione di Comunità Val di Noto, nata con il sostegno della Fondazione CON IL SUD.
GIOVANI: “CRISCI RANNI”, IL 22 E IL 23 GENNAIO DUE SEMINARI A MODICA Il Cantiere educativo “Crisci ranni”, sostenuto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto, memore del “patto educativo”, sottoscritto il 15 settembre 2010 da tutte le agenzie educative di Modica nel ricordo di don Puglisi, continua ad operare intercettando dispersione scolastica e disagio ma anche potenzialità per coltivare condivisione e accoglienza della diversità. Quest’anno, in vista della festa educativa attorno all’antico rito “Crisci ranni” (11 aprile 2015), il Cantiere concentra la sua attenzione e passione educativa sull’abitare; il tema sarà “La casa nella città, la città a misura di casa...”. Per la preparazione del rito, si svolgerà il 22 e il 23 gennaio a Modica - presso l’area attrezzata Padre Basile, sede del Cantiere educativo Crisci ranni - un seminario con Marcella Fragapane, direttrice artistica del Festival internazionale del Teatro delle ombre di Staggia Senese. Questi i temi dell’appuntamento: “Raccontare la casa...” (22 gennaio) ed “Educare ai sentimenti” (23 gennaio). “Si pensa - spiegano i promotori - al rapporto tra casa e città ovvero la casa che consegna alla città la misura dell’affetto, la città che - preoccupandosi delle case - valorizza le famiglie e le sostiene nello sforzo educativo, nei problemi e nelle loro ferite”. L’obiettivo è “ritrovare i significati dimenticati dell’abitare”, nell’orizzonte di una città “a misura di sguardo”.
Verso Crisci ranni 2015 . “La Casa nella città, la Città a misura di
casa…” Seminario con Marcella Fragapane il 22 e 23 gennaio a Modica
16 gennaio 2015 ore 13:16 Fonte: redazione - 248 letture Attualità Nessun commento
Il Cantiere educativo Crisci ranni, sostenuto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto, memore del “patto
educativo” sottoscritto il 15 settembre del 2010 da tutte le agenzie educative della città di Modica nel ricordo
di Don Puglisi, continua a tessere spazi di incontro e di crescita che intercettano dispersione scolastica e
disagio ma anche potenzialità per coltivare condivisione e accoglienza della diversità. Il Cantiere offre
opportunità di crescita e di cittadinanza attiva a quanti vogliono sperimentare il senso costruttivo del ritrovarsi
insieme per la costruzione di una città attenta a tutti e in modo particolare ai più piccoli.
Quest’anno, in vista della festa educativa attorno all’antico rito “Crisci ranni” – che cade l’11 aprile, sabato
dopo Pasqua – il Cantiere concentra la sua attenzione e passione educativa sull’Abitare; il tema sarà “La
casa nella città, la città a misura di casa …”
Si pensa al rapporto tra Casa e Città ovvero la Casa che consegna alla città la misura dell’affetto, la Città
che – preoccupandosi delle Case – valorizza le famiglie e le sostiene nello sforzo educativo, nei problemi e
nelle loro ferite. Di una casa non importa quanto sia grande o riccamente ammobiliata. Ciò che conta sono le
vite che vi hanno abitato, perché è nella casa che trovano spazio le relazioni profonde. L’obiettivo è ritrovare
i significati dimenticati dell’abitare, ripensando, insieme ai ragazzi, la casa come luogo della sicurezza
interiore da “portar con sé” nel loro “andare nel mondo e il “mondo” come “casa grande” che abitiamo, dove
abitare significa mettere radici , avere legami, appartenere ed essere coinvolti interamente. Ritrovando
quindi il valore della cura (I care) e della responsabilità i ragazzi potranno crescere come cittadini attivi, sia
attraverso itinerari di educazione civica e di elaborazione letteraria.
L’orizzonte rimane sempre quello di una città “a misura di sguardo”, una città che ritrovi la propria anima,
invito che il 2 ottobre 1955 Giorgio La Pira, figlio di questa terra, rivolgeva ai sindaci di tutto il mondo giunti a
Firenze: «Le città hanno una vita propria, hanno un loro essere misterioso e profondo: hanno un loro volto.
Hanno, per così dire, una loro anima ed un loro destino: non sono cumuli occasionali di pietra, sono
misteriose abitazioni di uomini e più ancora, in certo modo, misteriose abitazioni di Dio. […]
Per la preparazione del rito, si svolgerà a Modica – presso l’area attrezzata Padre Basile, sede del Cantiere
educativo Crisci ranni – un seminario con la dott.ssa Marcella Fragapane, docente di Arte, formazione,
narratrice di miti e di fiabe, Direttrice artistica del Festival internazionale del Teatro delle Ombre di Staggia
Senese.
Giovedì 22 gennaio dalle ore 16 alle 19
Seminario di studio: “Raccontare la casa…” Aperto a insegnati, educatori, genitori, animatori
Venerdì 23 gennaio dalle ore 16 alle 19
Seminario sul tema “Educare ai sentimenti”
Seminario con Marcella Fragapane il 22 e 23 gennaio a Modica
VERSO CRISCI RANNI 2015. “LA CASA NELLA
CITTÀ, LA CITTÀ A MISURA DI CASA…”
Il Cantiere educativo Crisci ranni, sostenuto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto, memore del “patto
educativo” sottoscritto il 15 settembre del 2010 da tutte le agenzie educative della città di Modica nel ricordo
di Don Puglisi, continua a tessere spazi di incontro e di crescita che intercettano dispersione scolastica e
disagio ma anche potenzialità per coltivare condivisione e accoglienza della diversità. Il Cantiere offre
opportunità di crescita e di cittadinanza attiva a quanti vogliono sperimentare il senso costruttivo del ritrovarsi
insieme per la costruzione di una città attenta a tutti e in modo particolare ai più piccoli.
Quest’anno, in vista della festa educativa attorno all’antico rito “Crisci ranni” – che cade l’11 aprile 2015,
sabato dopo Pasqua – il Cantiere concentra la sua attenzione e passione educativa sull’Abitare; il tema
sarà “La casa nella città, la città a misura di casa …”
Si pensa al rapporto tra Casa e Città ovvero la Casa che consegna alla città la misura dell’affetto, la Città
che – preoccupandosi delle Case – valorizza le famiglie e le sostiene nello sforzo educativo, nei problemi e
nelle loro ferite. Di una casa non importa quanto sia grande o riccamente ammobiliata. Ciò che conta sono le
vite che vi hanno abitato, perché è nella casa che trovano spazio le relazioni profonde.
L’obiettivo è ritrovare i significati dimenticati dell’abitare, ripensando, insieme ai ragazzi, la casa come luogo
della sicurezza interiore da “portar con sé” nel loro “andare nel mondo e il “mondo” come “casa grande” che
abitiamo, dove abitare significa mettere radici , avere legami, appartenere ed essere coinvolti interamente.
Ritrovando quindi il valore della cura (I care) e della responsabilità i ragazzi potranno crescere come cittadini
attivi, sia attraverso itinerari di educazione civica e di elaborazione letteraria.
L’orizzonte rimane sempre quello di una città “a misura di sguardo”, una città che ritrovi la propria anima,
invito che il 2 ottobre 1955 Giorgio La Pira, figlio di questa terra, rivolgeva ai sindaci di tutto il mondo giunti a
Firenze: «Le città hanno una vita propria, hanno un loro essere misterioso e profondo: hanno un loro volto.
Hanno, per così dire, una loro anima ed un loro destino: non sono cumuli occasionali di pietra, sono
misteriose abitazioni di uomini e più ancora, in certo modo, misteriose abitazioni di Dio. […]>>
Per la preparazione del rito, si svolgerà a Modica – presso l’area attrezzata Padre Basile, sede del
Cantiere educativo Crisci ranni – un seminario con la dott.ssa Marcella Fragapane, docente di Arte,
formazione, narratrice di miti e di fiabe, Direttrice artistica del Festival internazionale del Teatro delle
Ombre di Staggia Senes
Giovedì 22 gennaio 2015 dalle ore 16 alle 19
Seminario di studio: “Raccontare la casa…”
Aperto a insegnati, educatori, genitori, animatori
Venerdì 23 gennaio 2015 dalle ore 16 alle 19
Seminario sul tema “Educare ai sentimenti”
16 marzo 2015
16 marzo 2015 Attualità Nessun commento
Crisci ranni 2015- “La Casa nella città,la Città a misura di Casa”
Si rinnova per il quinto anno la festa con cui la città vuole lanciare in alto i bambini e accogliere gli slanci dei
giovani per crescere come città bella, giusta e fraterna
Giovedì 9 aprile alle ore 19 presso l’auditorium Pietro Floridia di Piazza Matteotti: dialogo tra Paolo Nifosì,
studioso di storia dell’arte, e Antonio Sichera, docente di letteratura italiana nell’Univesità di Catania,
sull’abitare tra memoria e futuro. Interventi di Eugenia Calvaruso e Anna Alì.
Sabato 11 aprile in piazza Matteotti: alle ore 18 il rito Crisci ranni, alle ore 21 i Qbeta in concerto (offerto
dalla Fondazione di comunità Val di Noto)
• Alle 15,30 dall’atrio comunale itinerari narrativi per i bambini a cura della Compagnia del Piccolo Teatro
• A Palazzo De Leva dal 1° al 12 aprile, dalle ore 17-20 mostra fotografica sul tema di Crisci ranni 2015
17 marzo 2015
In cammino verso Crisci ranni 2015 Le scuole di Modica raccontano “la
Casa nella città e la Città a misura di casa”
17 marzo 2015 ore 17:40 Fonte: redazione - 467 letture Attualità 9 Commenti
Prosegue il cammino verso Crisci ranni 2015. Il prossimo 11 aprile si rinnoverà a Modica l’antico rito
secondo cui il sabato dopo Pasqua si lanciano in alto i bambini e si accolgono gli slanci dei giovani. La festa
– per il quinto anno consecutivo – è misura di una città che si prende cura della crescita. Il Cantiere
educativo Crisci ranni, supportato da Caritas italiana e dal progetto “Città inclusiva”
– promosso dalla Fondazione di Comunità Val di Noto e sostenuto da Fondazione con il Sud –
concentra quest’anno attenzione e passione educativa sul tema «La casa nella città, la città a misura
di casa…», pensando al rapporto tra Casa e Città ovvero la Casa che consegna alla città la misura
dell’affetto, la Città che – preoccupandosi delle Case – valorizza le famiglie e le sostiene. L’obiettivo
è ritrovare i significati dimenticati dell’abitare, ripensando, insieme ai ragazzi, la casa come luogo
della sicurezza interiore da “portar con sé” nel loro “andare nel mondo” e il mondo come “casa
grande” che abitiamo, dove abitare significa mettere radici, avere legami, appartenere ed essere
coinvolti interamente. Il tema è stato elaborato nel corso di un cammino educativo avviato insieme
alle scuole della città, che si sono attivate accogliendo e realizzando le proposte operative.
In queste settimane che precedono il rito, Crisci ranni accoglie le visite dei bambini delle scuole
primarie e dell’infanzia di Modica che, accompagnati da genitori e maestre, conoscono il Cantiere
educativo e il rito, e consegnano i loro lavori e li raccontano. Così il cerchio con le classi diviene
momento di gioco, amicizia, condivisione e si fa luogo che accoglie i pensieri e i desideri dei bambini
sul tema del rito di quest’anno.
“Quale colore rappresenta la mia casa” è l’attività pensata per i più piccoli: i bambini del primo anno
di scuola dell’infanzia hanno realizzato degli origami a forma di casetta – che convergeranno man
mano su un plastico rappresentante la città, preparato a Crisci ranni – e ciascuno ha dato significato
al colore scelto per la propria casa.
Gli alunni più grandi delle scuole dell’infanzia e quelli delle scuole primarie hanno invece realizzato
dei cartelloni a forma di casa dal tema “Cosa mi piace della mia casa da portare nella città”: ogni
bambino ha rappresentato ciò che della propria casa gli piace e lo aiuta a stare bene (l’affetto, il
calore, lo stare insieme…) e che quindi vorrebbe portare in altre case, nella città. Attivati anche due
laboratori creativi per i bambini e i ragazzi di Crisci ranni, curati dall’Istituto di Gestalt Therapy HCC
Kairòs che, nell’ambito della collaborazione con la Fondazione di Comunità Val di Noto, supporta la
rete dei cantieri educativi con consulenze e supervisioni e con lo “Sportello di consulenza alla coppia
genitoriale”. Emerge – nei lavori che tappezzano in questi giorni le pareti dei locali di Crisci ranni –
che di una casa non importa quanto sia grande o riccamente ammobiliata. Ciò che conta sono le vite
che vi abitano, perché è nella casa che trovano spazio le relazioni profonde.Le classi delle scuole
secondarie di primo grado sono state invitate a riflettere sul “senso dell’avere una casa” e a scoprire
“il significato delle case nelle varie culture del mondo”. I ragazzi hanno avviato una ricerca di detti
popolari, filastrocche, canzoni, preghiere, interviste che trasmettano il significato dell’avere e abitare
una casa; realizzando video e foto hanno messo in risalto il senso intimo della casa che aiuta a
crescere in questa nostra città e nelle altre civiltà del mondo. Gli scatti saranno esposti a Palazzo De
Leva dall’ 1 al 12 aprile. I ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, infine, attraverso un
cineforum e la produzione di foto e saggi brevi sulla base di brani letterari, testimonianze e opere
d’arte, riflettono su “La mia casa dov’è – dalla casa interiore alla responsabilità nel mondo”, ovvero
sull’insieme di esperienze che permettono all’uomo di “abitare il mondo”, trasformando lo spazio,
dandogli significato, umanizzandolo, rendendolo destinatario di una cura attenta e amorevole, per
ritrovare il valore della cura e della responsabilità sia attraverso itinerari di educazione civica e di
elaborazione letteraria, sia attraverso concreti impegni nell’aiuto ai ragazzi del cantiere educativo.
In cammino verso Crisci ranni 2015
LE SCUOLE DI MODICA RACCONTANO “LA CASA NELLA CITTÀ E LA CITTÀ A MISURA DI CASA”
Prosegue il cammino verso Crisci ranni 2015. Il prossimo 11 aprile si rinnoverà a Modica l’antico
rito secondo cui il sabato dopo Pasqua si lanciano in alto i bambini e si accolgono gli slanci dei
giovani. La festa – per il quinto anno consecutivo – è misura di una città che si prende cura della
crescita.
Il Cantiere educativo Crisci ranni, supportato da Caritas italiana e dal progetto “Città
inclusiva” – promosso dalla Fondazione di Comunità Val di Noto e sostenuto da Fondazione
con il Sud - concentra quest’anno attenzione e passione educativa sul tema «La casa nella città, la
città a misura di casa...», pensando al rapporto tra Casa e Città ovvero la Casa che consegna alla
città la misura dell’affetto, la Città che - preoccupandosi delle Case - valorizza le famiglie e le
sostiene. L’obiettivo è ritrovare i significati dimenticati dell’abitare, ripensando, insieme ai ragazzi,
la casa come luogo della sicurezza interiore da “portar con sé” nel loro “andare nel mondo” e il
mondo come “casa grande” che abitiamo, dove abitare significa mettere radici, avere legami,
appartenere ed essere coinvolti interamente.
Il tema è stato elaborato nel corso di un cammino educativo avviato insieme alle scuole della
città, che si sono attivate accogliendo e realizzando le proposte operative.
In queste settimane che precedono il rito, Crisci ranni accoglie le visite dei bambini delle
scuole primarie e dell’infanzia di Modica che, accompagnati da genitori e maestre, conoscono il
Cantiere educativo e il rito, e consegnano i loro lavori e li raccontano. Così il cerchio con le classi
diviene momento di gioco, amicizia, condivisione e si fa luogo che accoglie i pensieri e i desideri
dei bambini sul tema del rito di quest’anno.
“Quale colore rappresenta la mia casa” è l’attività pensata per i più piccoli: i bambini del primo
anno di scuola dell’infanzia hanno realizzato degli origami a forma di casetta – che convergeranno
man mano su un plastico rappresentante la città, preparato a Crisci ranni - e ciascuno ha dato
significato al colore scelto per la propria casa.
Gli alunni più grandi delle scuole dell’infanzia e quelli delle scuole primarie hanno invece
realizzato dei cartelloni a forma di casa dal tema “Cosa mi piace della mia casa da portare nella
città”: ogni bambino ha rappresentato ciò che della propria casa gli piace e lo aiuta a stare bene
(l’affetto, il calore, lo stare insieme…) e che quindi vorrebbe portare in altre case, nella città.
Attivati anche due laboratori creativi per i bambini e i ragazzi di Crisci ranni, curati
dall’Istituto di Gestalt Therapy HCC Kairòs che, nell’ambito della collaborazione con la
Fondazione di Comunità Val di Noto, supporta la rete dei cantieri educativi con consulenze e
supervisioni e con lo “Sportello di consulenza alla coppia genitoriale”.
Emerge - nei lavori che tappezzano in questi giorni le pareti dei locali di Crisci ranni - che di una
casa non importa quanto sia grande o riccamente ammobiliata. Ciò che conta sono le vite che vi
abitano, perché è nella casa che trovano spazio le relazioni profonde.
Le classi delle scuole secondarie di primo grado sono state invitate a riflettere sul “senso
dell’avere una casa” e a scoprire “il significato delle case nelle varie culture del mondo”. I
ragazzi hanno avviato una ricerca di detti popolari, filastrocche, canzoni, preghiere, interviste che
trasmettano il significato dell’avere e abitare una casa; realizzando video e foto hanno messo in
risalto il senso intimo della casa che aiuta a crescere in questa nostra città e nelle altre civiltà del
mondo. Gli scatti saranno esposti a Palazzo De Leva dall’ 1 al 12 aprile.
I ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, infine, attraverso un cineforum e la produzione
di foto e saggi brevi sulla base di brani letterari, testimonianze e opere d’arte, riflettono su “La mia
casa dov’è – dalla casa interiore alla responsabilità nel mondo”, ovvero sull’insieme di
esperienze che permettono all’uomo di “abitare il mondo”, trasformando lo spazio, dandogli
significato, umanizzandolo, rendendolo destinatario di una cura attenta e amorevole, per ritrovare il
valore della cura e della responsabilità sia attraverso itinerari di educazione civica e di elaborazione
letteraria, sia attraverso concreti impegni nell’aiuto ai ragazzi del cantiere educativo.
In cammino verso “Crisci ranni” 2015
Prosegue il cammino verso Crisci ranni 2015. Il prossimo 11 aprile si rinnoverà a Modica l’antico rito
secondo cui il sabato dopo Pasqua si lanciano in alto i bambini e si accolgono gli slanci dei giovani.
La festa – per il quinto anno consecutivo – è misura di una città che si prende cura della crescita.
Il Cantiere educativo Crisci ranni, supportato da Caritas italiana e dal progetto “Città inclusiva” –
promosso dalla Fondazione di Comunità Val di Noto e sostenuto da Fondazione con il Sud - concentra
quest’anno attenzione e passione educativa sul tema «La casa nella città, la città a misura di casa...»,
pensando al rapporto tra Casa e Città ovvero la Casa che consegna alla città la misura dell’affetto, la
Città che - preoccupandosi delle Case - valorizza le famiglie e le sostiene. L’obiettivo è ritrovare i
significati dimenticati dell’abitare, ripensando, insieme ai ragazzi, la casa come luogo della sicurezza
interiore da “portar con sé” nel loro “andare nel mondo” e il mondo come “casa grande” che abitiamo,
dove abitare significa mettere radici, avere legami, appartenere ed essere coinvolti interamente.
Il tema è stato elaborato nel corso di un cammino educativo avviato insieme alle scuole della città, che
si sono attivate accogliendo e realizzando le proposte operative.
In queste settimane che precedono il rito, Crisci ranni accoglie le visite dei bambini delle scuole
primarie e dell’infanzia di Modica che, accompagnati da genitori e maestre, conoscono il Cantiere
educativo e il rito, e consegnano i loro lavori e li raccontano. Così il cerchio con le classi diviene
momento di gioco, amicizia, condivisione e si fa luogo che accoglie i pensieri e i desideri dei bambini
sul tema del rito di quest’anno.
“Quale colore rappresenta la mia casa” è l’attività pensata per i più piccoli: i bambini del primo anno di
scuola dell’infanzia hanno realizzato degli origami a forma di casetta – che convergeranno man mano
su un plastico rappresentante la città, preparato a Crisci ranni - e ciascuno ha dato significato al colore
scelto per la propria casa.
Gli alunni più grandi delle scuole dell’infanzia e quelli delle scuole primarie hanno invece realizzato dei
cartelloni a forma di casa dal tema “Cosa mi piace della mia casa da portare nella città”: ogni bambino
ha rappresentato ciò che della propria casa gli piace e lo aiuta a stare bene (l’affetto, il calore, lo stare
insieme…) e che quindi vorrebbe portare in altre case, nella città. Attivati anche due laboratori creativi
per i bambini e i ragazzi di Crisci ranni, curati dall’Istituto di Gestalt Therapy HCC Kairòs che,
nell’ambito della collaborazione con la Fondazione di Comunità Val di Noto, supporta la rete dei cantieri
educativi con consulenze e supervisioni e con lo “Sportello di consulenza alla coppia genitoriale”.
Emerge - nei lavori che tappezzano in questi giorni le pareti dei locali di Crisci ranni - che di una casa
non importa quanto sia grande o riccamente ammobiliata. Ciò che conta sono le vite che vi abitano,
perché è nella casa che trovano spazio le relazioni profonde. Le classi delle scuole secondarie di primo
grado sono state invitate a riflettere sul “senso dell’avere una casa” e a scoprire “il significato delle case
nelle varie culture del mondo”.
I ragazzi hanno avviato una ricerca di detti popolari, filastrocche, canzoni, preghiere, interviste che
trasmettano il significato dell’avere e abitare una casa; realizzando video e foto hanno messo in risalto
il senso intimo della casa che aiuta a crescere in questa nostra città e nelle altre civiltà del mondo. Gli
scatti saranno esposti a Palazzo De Leva dall’ 1 al 12 aprile.
I ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, infine, attraverso un cineforum e la produzione di
foto e saggi brevi sulla base di brani letterari, testimonianze e opere d’arte, riflettono su “La mia casa
dov’è – dalla casa interiore alla responsabilità nel mondo”, ovvero sull’insieme di esperienze che
permettono all’uomo di “abitare il mondo”, trasformando lo spazio, dandogli significato, umanizzandolo,
rendendolo destinatario di una cura attenta e amorevole, per ritrovare il valore della cura e della
responsabilità sia attraverso itinerari di educazione civica e di elaborazione letteraria, sia attraverso
concreti impegni nell’aiuto ai ragazzi del cantiere educativo.
Fondazione di Comunità Val di Noto
NOTO. VERSO "CRISCI RANNI" 2015
Le scuole di Modica raccontano “la Casa nella città e la Città a misura di casa”
Prosegue il cammino verso "Crisci ranni 2015". Sabato 11 aprile 2015 si rinnoverà a
Modica l’antico rito secondo cui il sabato dopo Pasqua si lanciano in alto i bambini e si
accolgono gli slanci dei giovani. La festa – per il quinto anno consecutivo – è misura di
una città che si prende cura della crescita.
Il Cantiere educativo Crisci ranni, supportato da Caritas italiana e dal progetto “Città
inclusiva” – promosso dalla Fondazione di Comunità Val di Noto e sostenuto da
Fondazione con il Sud - concentra quest’anno attenzione e passione educativa sul tema
"La casa nella città, la città a misura di casa...", pensando al rapporto tra Casa e Città
ovvero la Casa che consegna alla città la misura dell’affetto, la Città che -
preoccupandosi delle Case - valorizza le famiglie e le sostiene. L’obiettivo è ritrovare i
significati dimenticati dell’abitare, ripensando, insieme ai ragazzi, la casa come luogo
della sicurezza interiore da “portar con sé” nel loro “andare nel mondo” e il mondo come
“casa grande” che abitiamo, dove abitare significa mettere radici, avere legami,
appartenere ed essere coinvolti interamente.
Il tema è stato elaborato nel corso di un cammino educativo avviato insieme alle scuole
della città, che si sono attivate accogliendo e realizzando le proposte operative.
In queste settimane che precedono il rito, Crisci ranni accoglie le visite dei bambini delle
scuole primarie e dell’infanzia di Modica che, accompagnati da genitori e maestre,
conoscono il Cantiere educativo e il rito, e consegnano i loro lavori e li "raccontano".
Così il cerchio con le classi diviene momento di gioco, amicizia, condivisione e si fa
luogo che accoglie i pensieri e i desideri dei bambini sul tema del rito di quest’anno.
“Quale colore rappresenta la mia casa” è il titolo dell'attività pensata per i più piccoli: i
bambini del primo anno di scuola dell’infanzia hanno realizzato degli origami a forma di
casetta – che convergeranno man mano su un plastico rappresentante la città, preparato a
Crisci ranni - e ciascuno ha dato significato al colore scelto per la propria casa.
Gli alunni più grandi delle scuole dell’infanzia e quelli delle scuole primarie hanno,
invece, realizzato dei cartelloni a forma di casa dal tema “Cosa mi piace della mia casa
da portare nella città”: ogni bambino ha rappresentato ciò che della propria casa gli piace
e lo aiuta a stare bene (l’affetto, il calore, lo stare insieme…) e che quindi vorrebbe
portare in altre case, nella città.
Attivati anche due laboratori creativi per i bambini e i ragazzi di Crisci ranni, curati
dall’Istituto di Gestalt Therapy HCC Kairòs che, nell’ambito della collaborazione con la
Fondazione di Comunità Val di Noto, supporta la rete dei cantieri educativi con
consulenze e supervisioni e con lo “Sportello di consulenza alla coppia genitoriale”.
!Nei lavori che tappezzano in questi giorni le pareti dei locali di Crisci ranni - si legge in
una nota stampa -, emerge che di una casa non importa quanto sia grande o riccamente
ammobiliata. Ciò che conta sono le vite che vi abitano, perché è nella casa che trovano
spazio le relazioni profonde".
Le classi delle scuole secondarie di primo grado sono state invitate a riflettere sul “senso
dell’avere una casa” e a scoprire “il significato delle case nelle varie culture del mondo”.
I ragazzi hanno avviato una ricerca di detti popolari, filastrocche, canzoni, preghiere,
interviste che trasmettano il significato dell’avere e abitare una casa; realizzando video e
foto hanno messo in risalto il senso intimo della casa che aiuta a crescere in questa
nostra città e nelle altre civiltà del mondo. Gli scatti saranno esposti a Palazzo De Leva
da mercoledì 1 a domenica 12 aprile 2015.
I ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, infine, attraverso un cineforum e la
produzione di foto e saggi brevi sulla base di brani letterari, testimonianze e opere d’arte,
riflettono su “La mia casa dov’è – dalla casa interiore alla responsabilità nel mondo”,
ovvero sull’insieme di esperienze che permettono all’uomo di “abitare il mondo”,
trasformando lo spazio, dandogli significato, umanizzandolo, rendendolo destinatario di
una cura attenta e amorevole, per ritrovare il valore della cura e della responsabilità sia
attraverso itinerari di educazione civica e di elaborazione letteraria, sia attraverso
concreti impegni nell’aiuto ai ragazzi del cantiere educativo. [01]
21 marzo 2015
I Qbeta a Modica sabato 11 aprile per la festa di Crisci ranni
21 marzo 2015 ore 9:13 Fonte: Redazione - 254 letture Spettacolo Nessun commento
I Qbeta si esibiranno in piazza Matteotti a Modica la sera di sabato 11 aprile, a conclusione della festa di
Crisci ranni 2015, in un concerto offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto. Quest’ultima sostiene il
cantiere educativo “Crisci ranni” con il progetto “Città inclusiva” che, grazie al supporto di Fondazione con il
Sud, permette oggi di consolidare quanto avviato negli anni precedenti.
Sono in tutto diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val di Noto -
grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa, e grazie anche al
raccordo tra diverse realtà del terzo settore- con l’intento di mettere insieme le esperienze più vive e un
pensiero rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare loro segni di speranza, coniugando insieme un
sociale promozionale e un’economia solidale per rigenerare comunità e far ripartire il Sud.
In questo nostro Sud affonda le radici il progetto musicale dei Qbeta, la cui formazione nasce da generi
musicali diversi che condividono la cultura e la rivalutazione dei ritmi e delle armonie tipici delle musiche
mediterranee. Da qui la scelta di elaborare i testi anche in lingua siciliana, sposandoli con i tempi e le
melodie frenetiche e contemplative proprie della passionalità del popolo mediterraneo. “Il mandorlo è in fiore
e io che sogno un viaggio nel mondo” è la frase che ha in sé il senso intero del lavoro del gruppo musicale.
«Il mandorlo è un albero che adorna i movimenti irregolari ed aspri della nostra terra. Nelle sue radici scorre
la linfa della Sicilia stessa – spiegano – Ma il mandorlo è anche albero “aperto”, innestabile con altri
frutti…ed è ciò che cerchiamo di fare all’interno del nostro percorso creativo. Un mandorlo con le radici ben
infisse in Sicilia, ma che si nutre anche di terra ocra d’Africa, di vento meticcio latino americano, ritm i
sanguigni dei Balcani, solarità mediterranea. Un grande mandorlo vigoroso, ricco di essenze e umori del
Sud».
Sabato 11 aprile il concerto, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto, avrà inizio alle 21.30 in piazza
Matteotti, dove alle 18 si rinnoverà il rito con cui la città lancia in alto i bambini e accoglie gli slanci dei
giovani per crescere come città bella, giusta e fraterna.
La festa di Crisci ranni, che quest’anno si sposta in città concentrando attenzione e passione educativa sul
tema «La Casa nella città, la Città a misura di casa…», avrà inizio alle 15.30 all’Atrio comunale con gli
itinerari narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro. La storia di Nino – il personaggio creato e curato da
Dada Iacono che negli anni è cresciuto insieme al Cantiere educativo– sarà narrata in cinque tappe nelle vie
del centro storico. L’ultimo racconto in piazza Matteotti, dove -dopo il tradizionale rito Crisci ranni- la festa
proseguirà fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto.
Sabato 11 Aprile, P.zza Matteotti, Modica
FESTA CRISCI RANNI 2015: I QBETA IN CONCERTO
Si esibiranno in P.zza Matteotti, Sabato 11 Aprile, a Modica i Qbeta con un concerto offerto dalla
Fondazione di Comunità Val di Noto, a conclusione della festa "Crisci ranni 2015". Cantiere educativo quello
di “Crisci ranni”, saldamente sostenuto dalla Fondazione Comunità Val di Noto e dal supporto di Fondazione
con il Sud. Sono in tutto diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val
di Noto, grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le Diocesi di Noto e Siracusa, e grazie
anche al raccordo tra diverse realtà del terzo settore con l’intento di mettere insieme le esperienze più vive e
un pensiero rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare loro segni di speranza, coniugando insieme la
promozione per il sociale e un’economia solidale per rigenerare comunità e far ripartire il Sud.
Il progetto musicale dei Qbeta affonda le radici nel nostro Sud; la loro formazione nasce da generi musicali
diversi che condividono la cultura, la rivalutazione dei ritmi e delle armonie tipici delle musiche mediterranee.
Da qui la scelta di elaborare i testi anche in lingua siciliana, sposandoli con i tempi e le melodie frenetiche e
contemplative proprie della passionalità del popolo mediterraneo.
“Il mandorlo è un albero che adorna i movimenti irregolari ed aspri della nostra terra. Nelle sue radici scorre
la linfa della Sicilia stessa” - spiegano i Qbeta riferendosi alla frase che racchiude in sé il senso del lavoro
del gruppo, “Il mandorlo è in fiore e io che sogno un viaggio nel mondo” - Ma il mandorlo è anche albero
“aperto”, innestabile con altri frutti ed è ciò che cerchiamo di fare all'interno del nostro percorso creativo. Un
mandorlo con le radici ben infisse in Sicilia, ma che si nutre anche di terra ocra d'Africa, di vento meticcio
latino americano, ritmi sanguigni dei Balcani, solarità mediterranea. Un grande mandorlo vigoroso, ricco di
essenze e umori del Sud”.
Dunque, appuntamento con il concerto dei Qbeta a Sabato 11 aprile, alle 21.30, in P.zza Matteotti, dove alle
18.00 si “lanceranno” in alto i bambini, in un gesto simbolico che accoglie gli slanci dei più giovani per
crescere come città bella, giusta e fraterna.
La festa di Crisci ranni, che quest’anno si sposta in città concentrando attenzione e passione educativa sul
tema “La Casa nella città, la Città a misura di casa...”, avrà inizio alle 15.30 presso l’Atrio comunale con gli
itinerari narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro. La storia di Nino, personaggio creato e curato da
Dada Iacono che negli anni è cresciuto insieme al Cantiere educativo, sarà narrata in cinque tappe nelle vie
del centro storico. L’ultimo racconto in P.zza Matteotti, dove, dopo il tradizionale rito Crisci ranni, la festa
proseguirà fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto.
Concerto dei Qbeta a Modica per la festa di Crisci
ranni, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di
Noto 21 marzo 2015 - 11:55 - di Redazione in Arte e Cultura, Eventi, Ragusa con 0
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I Qbeta si esibiranno in piazza Matteotti la sera di sabato 11 aprile, a conclusione della festa di Crisci ranni2015, in un concerto offerto dalla Fondazione di Comunità
Val di Noto. Quest’ultima sostiene il cantiere educativo “Crisci ranni” con il progetto “Città inclusiva” che, grazie al supporto di Fondazione con il Sud, permette oggi di consolidare quanto avviato negli anni precedenti. Sono in tutto diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val di Noto -grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa, e grazie anche al raccordo tra diverse realtà del terzo settore- con l’intento di mettere insieme le esperienze più vive e un pensiero rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare loro segni di
speranza, coniugando insieme un sociale promozionale e un’economia solidale per rigenerarecomunità e far ripartire il Sud.
In questo nostro Sud affonda le radici il progetto musicale dei Qbeta, la cui formazione nasce da generi musicali diversi che condividono la cultura e la rivalutazione dei ritmi e
delle armonie tipici delle musiche mediterranee. Da qui la scelta di elaborare i testi anche in lingua siciliana, sposandoli con i tempi e le melodie frenetiche e contemplative proprie della passionalità del popolo mediterraneo. “Il mandorlo è in fiore e io che sogno un viaggio nel mondo” è la frase che ha in sé il senso intero del lavoro del gruppo musicale. «Il mandorlo è un albero che adorna i movimenti irregolari ed aspri della nostra terra. Nelle sue radici scorre la linfa della Sicilia stessa – spiegano – Ma il mandorlo è anche albero
“aperto”, innestabile con altri frutti…ed è ciò che cerchiamo di fare all’interno del nostro
percorso creativo. Un mandorlo con le radici ben infisse in Sicilia, ma che si nutre anche di terra ocra d’Africa, di vento meticcio latino americano, ritmi sanguigni dei Balcani, solarità mediterranea. Un grande mandorlo vigoroso, ricco di essenze e umori del Sud». Sabato 11 aprile il concerto, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto, avrà inizio alle 21.30 in piazza Matteotti, dove alle 18 si rinnoverà il rito con cui la città lancia in alto i bambini e accoglie gli slanci dei giovani per crescere come città bella, giusta e fraterna. La festa di Crisci ranni, che quest’anno si sposta in città concentrando attenzione e
passione educativa sul tema «La Casa nella città, la Città a misura di casa…», avrà inizioalle 15.30 all’Atrio comunale con gli itinerari narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro. La storia di Nino – il personaggio creato e curato da Dada Iacono che negli anni è cresciuto insieme al Cantiere educativo– sarà narrata in cinque tappe nelle vie del centro storico. L’ultimo racconto in piazza Matteotti, dove -dopo il tradizionale rito Crisci ranni- la festa proseguirà fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla
Fondazione di Comunità Val di Noto.
FONDAZIONE VAL DI NOTO
Modica, per la festa di "Crisci ranni" concerto dei Qbeta Inviato da desk1 il 21 Marzo, 2015 - 09:45
I Qbeta si esibiranno in piazza Matteotti a Modica, la sera di sabato 11 aprile, a conclusione della festa
di Crisci ranni 2015, in un concerto offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto. Quest’ultima
sostiene il cantiere educativo “Crisci ranni” con il progetto “Città inclusiva” che, grazie al supporto di
Fondazione con il Sud, permette oggi di consolidare quanto avviato negli anni precedenti. Sono in tutto
diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val di Noto -grazie al
sostegno di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa, e grazie anche al
raccordo tra diverse realtà del terzo settore- con l’intento di mettere insieme le esperienze più vive e un
pensiero rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare loro segni di speranza, coniugando insieme
un sociale promozionale e un’economia solidale per rigenerare comunità e far ripartire il Sud.
In questo nostro Sud affonda le radici il progetto musicale dei Qbeta, la cui formazione nasce da generi
musicali diversi che condividono la cultura e la rivalutazione dei ritmi e delle armonie tipici delle
musiche mediterranee. Da qui la scelta di elaborare i testi anche in lingua siciliana, sposandoli con i
tempi e le melodie frenetiche e contemplative proprie della passionalità del popolo mediterraneo. “Il
mandorlo è in fiore e io che sogno un viaggio nel mondo” è la frase che ha in sé il senso intero del
lavoro del gruppo musicale. «Il mandorlo è un albero che adorna i movimenti irregolari ed aspri della
nostra terra. Nelle sue radici scorre la linfa della Sicilia stessa – spiegano - Ma il mandorlo è anche
albero “aperto”, innestabile con altri frutti...ed è ciò che cerchiamo di fare all'interno del nostro percorso
creativo. Un mandorlo con le radici ben infisse in Sicilia, ma che si nutre anche di terra ocra d'Africa, di
vento meticcio latino americano, ritmi sanguigni dei Balcani, solarità mediterranea. Un grande mandorlo
vigoroso, ricco di essenze e umori del Sud».
Sabato 11 aprile il concerto, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto, avrà inizio alle 21.30 in
piazza Matteotti, dove alle 18 si rinnoverà il rito con cui la città lancia in alto i bambini e accoglie gli
slanci dei giovani per crescere come città bella, giusta e fraterna.
La festa di Crisci ranni, che quest’anno si sposta in città concentrando attenzione e passione educativa
sul tema «La Casa nella città, la Città a misura di casa...», avrà inizio alle 15.30 all’Atrio comunale con
gli itinerari narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro. La storia di Nino – il personaggio creato e
curato da Dada Iacono che negli anni è cresciuto insieme al Cantiere educativo– sarà narrata in cinque
tappe nelle vie del centro storico. L’ultimo racconto in piazza Matteotti, dove -dopo il tradizionale rito
Crisci ranni- la festa proseguirà fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla Fondazione di
Comunità Val di Noto.
I Qbeta a Modica l’undici aprile per la festa di “Crisci ranni”
I Qbeta si esibiranno in piazza Matteotti la sera di sabato 11 aprile, a conclusione della festa di Crisci
ranni 2015, in un concerto offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto.
Quest’ultima sostiene il cantiere educativo “Crisci ranni” con il progetto “Città inclusiva” che, grazie al
supporto di Fondazione con il Sud, permette oggi di consolidare quanto avviato negli anni precedenti.
Sono in tutto diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val di
Noto -grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa, e
grazie anche al raccordo tra diverse realtà del terzo settore- con l’intento di mettere insieme le
esperienze più vive e un pensiero rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare loro segni di
speranza, coniugando insieme un sociale promozionale e un’economia solidale per rigenerare
comunità e far ripartire il Sud.
In questo nostro Sud affonda le radici il progetto musicale dei Qbeta, la cui formazione nasce da generi
musicali diversi che condividono la cultura e la rivalutazione dei ritmi e delle armonie tipici delle
musiche mediterranee. Da qui la scelta di elaborare i testi anche in lingua siciliana, sposandoli con i
tempi e le melodie frenetiche e contemplative proprie della passionalità del popolo mediterraneo. “Il
mandorlo è in fiore e io che sogno un viaggio nel mondo” è la frase che ha in sé il senso intero del
lavoro del gruppo musicale. «Il mandorlo è un albero che adorna i movimenti irregolari ed aspri della
nostra terra. Nelle sue radici scorre la linfa della Sicilia stessa – spiegano - Ma il mandorlo è anche
albero “aperto”, innestabile con altri frutti...ed è ciò che cerchiamo di fare all'interno del nostro percorso
creativo. Un mandorlo con le radici ben infisse in Sicilia, ma che si nutre anche di terra ocra d'Africa, di
vento meticcio latino americano, ritmi sanguigni dei Balcani, solarità mediterranea. Un grande mandorlo
vigoroso, ricco di essenze e umori del Sud».
Sabato 11 aprile il concerto, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto, avrà inizio alle 21.30 in
piazza Matteotti, dove alle 18 si rinnoverà il rito con cui la città lancia in alto i bambini e accoglie gli
slanci dei giovani per crescere come città bella, giusta e fraterna.
La festa di Crisci ranni, che quest’anno si sposta in città concentrando attenzione e passione educativa
sul tema «La Casa nella città, la Città a misura di casa...», avrà inizio alle 15.30 all’Atrio comunale con
gli itinerari narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro. La storia di Nino – il personaggio creato e
curato da Dada Iacono che negli anni è cresciuto insieme al Cantiere educativo– sarà narrata in cinque
tappe nelle vie del centro storico. L’ultimo racconto in piazza Matteotti, dove -dopo il tradizionale rito
Crisci ranni- la festa proseguirà fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla Fondazione di
Comunità Val di Noto.
I Qbeta a Modica per la festa di Crisci ranni
I Qbeta si esibiranno in piazza Matteotti la sera di sabato 11 aprile, a conclusione della festa di Crisci
ranni 2015, in un concerto offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto. Quest’ultima sostiene il
cantiere educativo “Crisci ranni” con il progetto “Città inclusiva” che, grazie al supporto di Fondazione
con il Sud, permette oggi di consolidare quanto avviato negli anni precedenti. Sono in tutto diciotto i
progetti avviati nel suo primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val di Noto -grazie al sostegno
di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa, e grazie anche al raccordo tra
diverse realtà del terzo settore- con l’intento di mettere insieme le esperienze più vive e un pensiero
rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare loro segni di speranza, coniugando insieme un sociale
promozionale e un’economia solidale per rigenerare comunità e far ripartire il Sud. In questo nostro Sud
affonda le radici il progetto musicale dei Qbeta, la cui formazione nasce da generi musicali diversi che
condividono la cultura e la rivalutazione dei ritmi e delle armonie tipici delle musiche mediterranee. Da
qui la scelta di elaborare i testi anche in lingua siciliana, sposandoli con i tempi e le melodie frenetiche e
contemplative proprie della passionalità del popolo mediterraneo. “Il mandorlo è in fiore e io che sogno
un viaggio nel mondo” è la frase che ha in sé il senso intero del lavoro del gruppo musicale. «Il
mandorlo è un albero che adorna i movimenti irregolari ed aspri della nostra terra. Nelle sue radici
scorre la linfa della Sicilia stessa – spiegano - Ma il mandorlo è anche albero “aperto”, innestabile con
altri frutti...ed è ciò che cerchiamo di fare all'interno del nostro percorso creativo. Un mandorlo con le
radici ben infisse in Sicilia, ma che si nutre anche di terra ocra d'Africa, di vento meticcio latino
americano, ritmi sanguigni dei Balcani, solarità mediterranea. Un grande mandorlo vigoroso, ricco di
essenze e umori del Sud». Sabato 11 aprile il concerto, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di
Noto, avrà inizio alle 21.30 in piazza Matteotti, dove alle 18 si rinnoverà il rito con cui la città lancia in
alto i bambini e accoglie gli slanci dei giovani per crescere come città bella, giusta e fraterna. La festa di
Crisci ranni, che quest’anno si sposta in città concentrando attenzione e passione educativa sul tema «La
Casa nella città, la Città a misura di casa...», avrà inizio alle 15.30 all’Atrio comunale con gli itinerari
narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro. La storia di Nino – il personaggio creato e curato da
Dada Iacono che negli anni è cresciuto insieme al Cantiere educativo– sarà narrata in cinque tappe nelle
vie del centro storico. L’ultimo racconto in piazza Matteotti, dove -dopo il tradizionale rito Crisci ranni-
la festa proseguirà fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla Fondazione di Comunità Val
di Noto.
NOTO. I QBETA A MODICA PER LA FESTA DI "CRISCI RANNI"
Il concerto è offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto
I Qbeta si esibiranno in piazza Matteotti la sera di sabato 11 aprile 2015, a conclusione
della festa di Crisci ranni 2015, in un concerto offerto dalla Fondazione di Comunità Val
di Noto. Quest’ultima sostiene il cantiere educativo “Crisci ranni” con il progetto “Città
inclusiva” che, grazie al supporto di Fondazione con il Sud, permette oggi di consolidare
quanto avviato negli anni precedenti. Sono in tutto diciotto i progetti avviati nel suo
primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val di Noto -grazie al sostegno di
Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa, e grazie anche al
raccordo tra diverse realtà del terzo settore- con l’intento di mettere insieme le
esperienze più vive e un pensiero rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare loro
segni di speranza, coniugando insieme un sociale promozionale e un’economia solidale
per rigenerare comunità e far ripartire il Sud.
"In questo nostro Sud affonda le radici il progetto musicale dei Qbeta, la cui formazione
nasce da generi musicali diversi che condividono la cultura e la rivalutazione dei ritmi e
delle armonie tipici delle musiche mediterranee. Da qui la scelta di elaborare i testi
anche in lingua siciliana - si legge in una nota stampa della Fondazione Val di Noto -,
sposandoli con i tempi e le melodie frenetiche e contemplative proprie della passionalità
del popolo mediterraneo. “Il mandorlo è in fiore e io che sogno un viaggio nel mondo” è
la frase che ha in sé il senso intero del lavoro del gruppo musicale". "Il mandorlo è un
albero che adorna i movimenti irregolari ed aspri della nostra terra. Nelle sue radici
scorre la linfa della Sicilia stessa – spiegano i Qbeta -, ma il mandorlo è anche albero
“aperto”, innestabile con altri frutti...ed è ciò che cerchiamo di fare all'interno del nostro
percorso creativo. Un mandorlo con le radici ben infisse in Sicilia, ma che si nutre anche
di terra ocra d'Africa, di vento meticcio latino americano, ritmi sanguigni dei Balcani,
solarità mediterranea. Un grande mandorlo vigoroso, ricco di essenze e umori del Sud".
Il concerto avrà inizio alle 21.30 in piazza Matteotti, dove alle 18 si rinnoverà il rito con
cui la città lancia in alto i bambini e accoglie gli slanci dei giovani per crescere come
città bella, giusta e fraterna.
La festa di Crisci ranni, che quest’anno si sposta in città concentrando attenzione e
passione educativa sul tema «La Casa nella città, la Città a misura di casa...», avrà
inizio alle 15.30 all’Atrio comunale con gli itinerari narrativi per bambini a cura del
Piccolo Teatro. La storia di Nino – il personaggio creato e curato da Dada Iacono che
negli anni è cresciutoinsieme al Cantiere educativo– sarà narrata in cinque tappe nelle
vie del centro storico. L’ultimo racconto in piazza Matteotti, dove -dopo il tradizionale
rito Crisci ranni- la festa proseguirà fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto
dalla Fondazione di Comunità Val di Noto. [01]
31 marzo 2015
Festival della famiglia. Dal 1 al 12 aprile Modica - Presentato alla stampa questa mattina la seconda edizione del Festival delle famiglie che
si terrà a Modica da domani e sino al 12 aprile.
Il programma prevede una serie di iniziative, convegni, laboratori, confronti, mostre, concerti,
rappresentazioni teatrali che sono avvertiti come strumenti per mettere al centro la famiglia, con
tutte le sue esigenze, aspirazioni e timori, oggi particolarmente rese problematiche nell’era di
internet e della informatizzazione che coinvolge tutto e tutti.
Presenti il sindaco, Ignazio Abbate, l’assessore ai servizi sociali, Rita Floridia, il vice sindaco,
Giorgio Linguanti, l’assessore alla polizia locale, Pietro Lorefice, il consigliere Luigi Giarratana, il
presidente della Fondazione Comunità Val di Noto, Maurilio Assenza e il direttore dell’istituto
superiore di psicologia clinica, dr. Daniele Colombo.
Presenti anche i rappresentanti delle numerose associazioni del volontariato che hanno sostenuto
questa iniziativa.
“La casa nella città, la città a misura di casa nell’era delle relazioni virtuali” è il claim che fa da
sfondo all’iniziativa che marca anche l’idea del nucleo familiare protetto come luogo fisico però
aperto e capace di dialogare.
“Modica ha un grande tradizione su questa specificità, commenta Maurilio Assenza, perché è città
che pensa e sa riflettere. Il coinvolgimento di tutte le scuole sul tema famiglia da l’idea di una
piazza ampia e aperta in cui si affacciano le case. La necessità è legata alla resa dei servizi che non
vuol dire solo assistenza, ma soprattutto formazione e inclusione”.
Diversi i siti che saranno teatro della manifestazione: l’ex convento dei Carmelitani in piazza
Matteotti, l’auditorium “Pietro Floridia”, l’atrio di Palazzo San Domenico e Palazzo De Leva.
“Questo evento è stato voluto e sostenuto dall’amministrazione comunale, commentano il Sindaco e
l’assessore Rita Floridia, che ha determinato le condizioni per creare la giusta sinergia con le
associazioni del volontariato perché il tema della integrazione e della collaborazione, per uno scopo
nobile come la famiglia, è essenziale per la crescita equilibrata di una società civile. Tutti gli eventi
sono collegati al tema della famiglia determinando un collegamento tra anziano e giovane.
Il tema dovrà essere alimentato proponendolo anche per iniziative future perché la famiglia è un
simbolo che va difeso e rinvigorito”
E attorno ai bisogni della famiglia, il dr. Daniele Colombo, ha costruito una rete di associazioni che
agiscono in rete, utile a fornire supporti culturali, educativi e di riflessione perché la grande casa
possa diventare la casa di tutti i cittadini.
Festa delle famiglie 2015 Festa delle famiglie 2015 1-apr-2015 / 12-apr-2015 | Modica | Centri culturali PROGRAMMA 1 aprile palazzo de leva ore 18 Inaugurazione della mostra "La casa nella città..." L'esposizione sarà visitabile fino al 12 aprile dalle ore 17 alle ore 20 9 aprile Auditorium Pietro Floridia ore 19 Convegno sul tema "Abitare la casa tra memoria e futuro" 11 aprile Auditorium Pietro Floridia ore 9 Convegno sul tema "Quale famiglia nell'era delle relazioni virtuali: i rischi di internet" Atrio Comunale ore 15:30 Memorie di un rito: Crisci Ranni Spettacolo itinerante a cura della Compagnia del Piccolo Teatro con racconti animati per bambini piazza matteotti ore 18: Rito Crisci Ranni ore 21: Concerto dei Qbeta "Vento Mticcio" offerto dalla fondazione di Comunità di Val di Noto" 12 aprile ex caserma dei carabinieri ore 9:30 laboratori esperenziali a cura dell'ISPC e delle altre associazioni partners ore 12 plenaria dei partecipanti ai laboratori per un feedback finale ore 13 momento conviviale con e tra le famiglie allestito dall'Istituto alberghiero "P. Grimaldi" Modica
2 aprile 2015
Inaugurata a Palazzo De Leva la mostra “La Casa nella città..”
FESTIVAL DELLE FAMIGLIE E RITO DI CRISCI RANNI 2015
È stata inaugurata mercoledì 1 aprile a Palazzo De Leva, sede del Centro Studi sulla Contea di Modica,
la mostra “La Casa nella città..”, che apre il calendario di iniziative previste fino al 12 aprile nell’ambito della
manifestazione“Festival delle Famiglie e rito Crisci ranni 2015”.
“A nome dei soci esprimo grande felicità per questa inaugurazione – ha esordito Eugenia Calvaruso,
presidente del Centro Studi sulla Contea di Modica, che ha messo a disposizione i locali di Palazzo
De Leva – la sede nasce per essere offerta a tutta la città e questa è l’occasione giusta, anche perché
promuovere le nostre radici culturali rientra nello statuto del Centro Studi e oggi stiamo facendo proprio
questo. Conosco e apprezzo il lavoro di Crisci ranni e la condivisione che il Cantiere educativo opera con le
scuole di una didattica per una cittadinanza attiva”
“La Casa nella città, la Città a misura di casa..nell’era delle relazioni virtuali” è l’orizzonte di queste
giornate di riflessioni, dibattiti, laboratori, esperienze, rituali, giochi…e festa, per una città che sia
attenta alle famiglie e che, lanciando in alto i bambini e accogliendo gli slanci dei giovani, cresca come città
bella, giusta e fraterna.
“L’iniziativa nasce dall'idea di parlare di famiglia, dal bisogno di creare movimento di opinione e rete di servizi
per andare incontro ai bisogni delle famiglie. In quest'ottica il gemellaggio tra Festival delle Famiglie e
Cantiere educativo Crisci ranni è un passaggio molto importante” – ha spiegato Daniele Colombo,
responsabile dell’Istituto Superiore di Psicologia Clinica, che nel corso dell’inaugurazione si è rivolto ai
bambini presenti - questa meraviglia oggi accade perché ci siete voi. Il ringraziamento più profondo va a voi,
protagonisti veri di questa mostra”
Crisci ranni e Festival delle Famiglie dunque insieme, in una rete più ampia e come tale "più forte",
supportata dall’Amministrazione comunale e dall’Assessorato ai Servizi sociali, per riflettere e fare
esperienze sui nuovi e vecchi significati dell’abitare la casa e la città, dell’essere famiglia, in un’epoca in cui
la globalizzazione e internet rischiano di invaderne e annullarne i confini e far smarrire il senso della polis.
“Ciò che il Festival delle Famiglie e il Cantiere educativo Crisci ranni fanno è prezioso anche per noi
amministratori, che dobbiamo costruire una città a misura di persona. Crediamo fortemente nella
collaborazione tra le realtà del territorio per far nascere proposte e migliorare i servizi - ha
affermato l’assessore ai Servizi sociali Rita Floridia, ribadendo quanto espresso dal sindaco
Abbate nel corso della conferenza stampa di giorno 31 marzo: “Supportiamo questa manifestazione perché
è un grande momento per crescere e fare comunità - questi dodici giorni di appuntamenti ci aiuteranno a
riflettere sul senso della famiglia e sulla città che cresce. Fondamentale in tal senso fare sistema: la città
cresce se in questo è aiutata dalle scuole, le associazioni, le parrocchie...”
“Abbiamo introdotto una bella novità quest’anno: i bimbi e i ragazzi delle scuole hanno visitato Crisci
ranni, portando i loro lavori sulla casa e raccontandone il senso – ha spiegato Mariagrazia Assenza,
animatrice del Cantiere educativo - è stata una grande emozione leggere negli occhi dei bambini la gioia e
lo stupore di scoprire e sperimentare un luogo prima sconosciuto ma che appartiene a loro. Ci siamo sentiti
tutti parte di un’unica città anche se provenienti da quartieri diversi. Nei loro lavoretti i bambini si sono
rappresentati in un ambiente sereno e nella gran parte dei casi insieme alla loro famiglia, portando un
messaggio positivo, un segnale che fa ben sperare”.
“Nell'era delle relazioni virtuali Modica si colloca in maniera significativa, perché è una città in cui i
cambiamenti sono pensati – afferma Maurilio Assenza, presidente della Fondazione di Comunità Val di
Noto che, supportata da Fondazione con il Sud, sostiene il Cantiere educativo Crisci ranni con il
progetto “Città inclusiva” – la nostra città ha un patrimonio e una storia che la fanno essere non città
virtuale, ma città dove si pensa. La Fondazione di Comunità Val di Noto nasce proprio con l’intento di
avviare collegamenti e alleanze tra le realtà più significative del territorio per generare e consolidare
cittadinanza attiva e appassionata”
I percorsi di inclusione e i cammini avviati con le scuole sul tema di quest'anno condurranno in maniera
consapevole al rito del sabato dopo Pasqua. Tornare al centro della città, per vivere la piazza faccia a faccia,
corpo a corpo, cuore a cuore: per questo motivo il rito, giorno 11 aprile, si svolgerà in piazza Matteotti.
Peraltro è proprio questo il senso del Festival delle Famiglie e del rito Crisci ranni: tornare alla fisicità
della Casa e della Città, recuperare la memoria della casa come luogo di affetti e di relazioni aperte al
quartiere e alla città, perché si cresca nella pienezza delle relazioni e si viva la bellezza della città come
luogo di incontro, nell’intreccio di affetti e di tensioni per il bene comune.
La mostra resterà aperta fino al 12 aprile, ogni giorno, dalle 17 alle 20
Modica. Festival delle Famiglie e rito Crisci ranni 2015, inaugurata a
Palazzo De Leva la mostra “La Casa nella città..”
2 aprile 2015 ore 10:19 Fonte: redazione - 174 letture Attualità Nessun commento
È stata inaugurata mercoledì 1 aprile a Palazzo De Leva, sede del Centro Studi sulla Contea di Modica, la
mostra “La Casa nella città..”, che apre il calendario di iniziative previste fino al 12 aprile nell’ambito della
manifestazione “Festival delle Famiglie e rito Crisci ranni 2015”. “A nome dei soci esprimo grande felicità per
questa inaugurazione – ha esordito Eugenia Calvaruso, presidente del Centro Studi sulla Contea di Modica,
che ha messo a disposizione i locali di Palazzo De Leva
– la sede nasce per essere offerta a tutta la città e questa è l’occasione giusta, anche perché promuovere le
nostre radici culturali rientra nello statuto del Centro Studi e oggi stiamo facendo proprio questo. Conosco e
apprezzo il lavoro di Crisci ranni e la condivisione che il Cantiere educativo opera con le scuole di una
didattica per una cittadinanza attiva”
“La Casa nella città, la Città a misura di casa..nell’era delle relazioni virtuali” è l’orizzonte di queste giornate
di riflessioni, dibattiti, laboratori, esperienze, rituali, giochi…e festa, per una città che sia attenta alle famiglie
e che, lanciando in alto i bambini e accogliendo gli slanci dei giovani, cresca come città bella, giusta e
fraterna.
“L’iniziativa nasce dall’idea di parlare di famiglia, dal bisogno di creare movimento di opinione e rete di
servizi per andare incontro ai bisogni delle famiglie. In quest’ottica il gemellaggio tra Festival delle Famiglie e
Cantiere educativo Crisci ranni è un passaggio molto importante” – ha spiegato Daniele Colombo,
responsabile dell’Istituto Superiore di Psicologia Clinica, che nel corso dell’inaugurazione si è rivolto ai
bambini presenti – questa meraviglia oggi accade perché ci siete voi. Il ringraziamento più profondo va a voi,
protagonisti veri di questa mostra”
Crisci ranni e Festival delle Famiglie dunque insieme, in una rete più ampia e come tale “più forte”,
supportata dall’Amministrazione comunale e dall’Assessorato ai Servizi sociali, per riflettere e fare
esperienze sui nuovi e vecchi significati dell’abitare la casa e la città, dell’essere famiglia, in un’epoca in cui
la globalizzazione e internet rischiano di invaderne e annullarne i confini e far smarrire il senso della polis.
“Ciò che il Festival delle Famiglie e il Cantiere educativo Crisci ranni fanno è prezioso anche per noi
amministratori, che dobbiamo costruire una città a misura di persona. Crediamo fortemente nella
collaborazione tra le realtà del territorio per far nascere proposte e migliorare i servizi – ha affermato
l’assessore ai Servizi sociali Rita Floridia, ribadendo quanto espresso dal sindaco Abbate nel corso della
conferenza stampa di giorno 31 marzo: “Supportiamo questa manifestazione perché è un grande momento
per crescere e fare comunità – questi dodici giorni di appuntamenti ci aiuteranno a riflettere sul senso della
famiglia e sulla città che cresce. Fondamentale in tal senso fare sistema: la città cresce se in questo è
aiutata dalle scuole, le associazioni, le parrocchie…”
“Abbiamo introdotto una bella novità quest’anno: i bimbi e i ragazzi delle scuole hanno visitato Crisci ranni,
portando i loro lavori sulla casa e raccontandone il senso – ha spiegato Mariagrazia Assenza, animatrice del
Cantiere educativo – è stata una grande emozione leggere negli occhi dei bambini la gioia e lo stupore di
scoprire e sperimentare un luogo prima sconosciuto ma che appartiene a loro. Ci siamo sentiti tutti parte di
un’unica città anche se provenienti da quartieri diversi. Nei loro lavoretti i bambini si sono rappresentati in un
ambiente sereno e nella gran parte dei casi insieme alla loro famiglia, portando un messaggio positivo, un
segnale che fa ben sperare”.
“Nell’era delle relazioni virtuali Modica si colloca in maniera significativa, perché è una città in cui i
cambiamenti sono pensati – afferma Maurilio Assenza, presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto
che, supportata da Fondazione con il Sud, sostiene il Cantiere educativo Crisci ranni con il progetto “Città
inclusiva” – la nostra città ha un patrimonio e una storia che la fanno essere non città virtuale, ma città dove
si pensa. La Fondazione di Comunità Val di Noto nasce proprio con l’intento di avviare collegamenti e
alleanze tra le realtà più significative del territorio per generare e consolidare cittadinanza attiva e
appassionata”
I percorsi di inclusione e i cammini avviati con le scuole sul tema di quest’anno condurranno in maniera
consapevole al rito del sabato dopo Pasqua. Tornare al centro della città, per vivere la piazza faccia a faccia,
corpo a corpo, cuore a cuore: per questo motivo il rito, giorno 11 aprile, si svolgerà in piazza Matteotti.
Peraltro è proprio questo il senso del Festival delle Famiglie e del rito Crisci ranni: tornare alla fisicità della
Casa e della Città, recuperare la memoria della casa come luogo di affetti e di relazioni aperte al quartiere e
alla città, perché si cresca nella pienezza delle relazioni e si viva la bellezza della città come luogo di
incontro, nell’intreccio di affetti e di tensioni per il bene comune. La mostra resterà aperta fino al 12 aprile,
ogni giorno, dalle 17 alle 20
11 aprile 2015
Si è svolto a Modica il convegno “Abitare la casa tra memoria e futuro”.
Stasera il concerto dei Qbeta
11 aprile 2015 ore 9:05 Fonte: redazione - 144 letture Attualità Nessun commento
Abitare la casa tra memoria e futuro. Questo il tema del convegno che si è svolto presso l’auditorium “Pietro
Floridia”, nell’ambito dell’iniziativa “Festival delle Famiglie II edizione e rito Crisci ranni 2015”. Introducendo il
dialogo sull’abitare, Maurilio Assenza, presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto, ha ribadito
l’intenzione del Festival e del Rito di creare sinergie attorno al tema della famiglia,
della casa, della città e ha ringraziato l’assessorato ai Servizi sociali per aver fortemente voluto e sostenuto
questo importante momento di “rinascita” che ogni anno si rinnova dopo la Pasqua.
Dal dialogo tra Antonio Sichera, docente di Letteratura italiana all’Università di Catania, e Paolo Nifosì,
studioso di storia dell’arte, è emersa l’importanza dell’esperienza umana dell’abitare: “Le case hanno
un’anima, che non si nutre se non c’è una casa che la contiene” – ha affermato Sichera. “Casa è un nome
femminile, materno: città, casa e madre coincidono” – ha proseguito Nifosì, mettendo in risalto due
importanti aspetti che caratterizzano la città di Modica: la grande memoria di stratificazione e la frontalità:
“Modica è una città che si può vivere frontalmente. Posso vedere grandi pezzi di città di fronte a me. Ho
sempre la città davanti”. Il dialogo si è concentrato anche sull’importanza delle ritualità che creano identità
collettiva: “Così come esiste una liturgia della vita, occorre che ci sia una liturgia della città” – ha spiegato
Nifosì. “Ripristinare il rito Crisci ranni – secondo Sichera – vuol dire ridare vita a un rito collettivo che ci fa
sentire nuovamente comunità. È il ritmo della vita rituale che dà respiro all’ anima. Sono gli spazi pubblici di
identificazione collettiva che nutrono l’anima di una città”.
Al centro dell’esperienza dell’abitare, la relazione: “Siamo cittadini quando ci siamo relazionati e siamo in
relazione” ha affermato Nifosì – e, ha proseguito Sichera – “la capacità di relazioni politiche ci fa essere
polis, città ”. Infine una riflessione sulla bellezza dell’identità come capacità di contaminazione, di inclusione
dell’altro e, appunto, di relazione.
Al termine del dialogo si è dato spazio alle esperienze dei bambini e dei giovani che in questi mesi hanno
camminato insieme al Cantiere educativo Crisci ranni per scoprire ed elaborare i significati del tema “La
Casa nella città, la Città a misura di casa”. Sono state lette diverse poesie italiane e dialettali sulla casa,
scelte dagli alunni delle scuole medie inferiori, mentre gli studenti del liceo Galilei-Campailla hanno
presentato le riflessioni emerse dal lavoro di scrittura creativa. La casa, nelle parole dei ragazzi, è uno
splendido luogo di relazione: “Chi non sa amare non sa abitare”. Grazie al lavoro di scrittura collettiva le idee
individuali sono diventate messaggio di molti: “Il quartiere non resti uno stereotipo, ma sia ramificazione dei
nuclei familiari in relazione tra loro. Solo così la città può essere prolungamento della nostra casa e divenire
cosa comune – hanno detto gli studenti – il cambiamento arriva da noi e in questo le associazioni, i
movimenti dal basso, hanno un ruolo molto importante. Sentiamo forte l’esigenza di luoghi di aggregazione
dove vivere relazioni reali. Posti sicuri, attivi, coraggiosi”.
“Una parola per la città è il collage di pensieri scaturito dal lavoro di scrittura dei ragazzi – ha spiegato la
docente Monica Castagnetta – da cui emerge un significativo gioco di contrasti: la casa che protegge e allo
stesso tempo proietta, la casa che vela e svela. Il senso di casa, per i ragazzi, va al di là della concretezza e
diviene qualcosa di spirituale: la casa è quel collante invisibile che crea l’umano, la famiglia. La casa è, per i
nostri giovani, metafora di se stessi; al tempo stesso il pianeta tutto si fa casa”.
Il confronto con i giovani ha avuto grande significato anche per i docenti: “Questa esperienza mi educa alla
relazione con i ragazzi. Grazie a questa attività abbiamo avuto l’opportunità di imparare a vicenda, insieme.
E ringrazio il Cantiere educativo per questo” – ha detto Eugenia Calvaruso, architetto e docente del liceo
Galilei – Campailla, che ha intrapreso con i ragazzi un excursus storico sulle città e sull’essenza dell’abitare
e del costruire.
Anna Alì, docente di architettura, ha puntato l’attenzione sulle scelte che negli anni hanno portato alla
disgregazione delle città: “Oggi occorre riempire di significato tutti gli spazi svuotati, ripensarli per chi deve
viverci. Renzo Piano sostiene che la sfida del secolo è la riqualificazione periferie. La mia speranza è che i
giovani facciano meglio di noi. E questo incontro è uno di quei momenti in cui mi accorgo che ciò è
possibile”.
Festival delle Famiglie e Crisci ranni 2015 continuano . Numerosi gli appuntamenti previsti per il fine
settimana: oggi, dalle 9 alle 13, all’auditorium “Pietro Floridia”, un ulteriore momento di confronto su “Quale
famiglia nell’era delle relazioni virtuali: i rischi di internet” ; nel pomeriggio, alle 15:30, all’Atrio comunale, il
racconto itinerante per bambini “Memorie di un rito: Crisci ranni”, a cura del Piccolo Teatro; alle 18 in piazza
Matteotti si rinnova il rito Crisci ranni, con cui la città lancia in alto i bambini e accoglie gli slanci dei giovani;
alle 21.30 il concerto dei Qbeta, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto che, col sostegno di
Fondazione con il Sud, appoggia il Cantiere educativo Crisci ranni con il progetto “Città inclusiva”.
Domenica 12 aprile, dalle 9 alle 13, nei locali dell’ex caserma dei carabinieri, l’iniziativa si concluderà con
dieci laboratori esperienziali per adulti, giovani e bambini, a cura dell’ISPC e delle numerose associazioni
partner.
Fino al 12 aprile, dalle 17 alle 20, nei locali di Palazzo De Leva – messi a disposizione dal Centro Studi sulla
Contea di Modica – sarà inoltre possibile visitare la mostra “La casa nella città…”
Modica: Convegno “Abitare la casa tra memoria e futuro”
Abitare la casa tra memoria e futuro. Questo il tema del convegno che si è svolto giovedì 9 aprile
presso l’auditorium Pietro Floridia, nell’ambito dell’iniziativa “Festival delle Famiglie II edizione e rito
Crisci ranni 2015”. Introducendo il dialogo sull’abitare, Maurilio Assenza, presidente della Fondazione di
Comunità Val di Noto, ha ribadito l’intenzione del Festival e del Rito di creare sinergie attorno al tema
della famiglia, della casa, della città e ha ringraziato l’assessorato ai Servizi sociali per aver fortemente
voluto e sostenuto questo importante momento di “rinascita” che ogni anno si rinnova dopo la Pasqua.
Dal dialogo tra Antonio Sichera, docente di Letteratura italiana all’Università di Catania, e Paolo Nifosì,
studioso di storia dell’arte, è emersa l’importanza dell’esperienza umana dell’abitare: “Le case hanno
un’anima, che non si nutre se non c’è una casa che la contiene” - ha affermato Sichera. “Casa è un
nome femminile, materno: città, casa e madre coincidono” - ha proseguito Nifosì, mettendo in risalto
due importanti aspetti che caratterizzano la città di Modica: la grande memoria di stratificazione e la
frontalità: “Modica è una città che si può vivere frontalmente. Posso vedere grandi pezzi di città di fronte
a me. Ho sempre la città davanti”. Il dialogo si è concentrato anche sull’importanza delle ritualità che
creano identità collettiva: “Così come esiste una liturgia della vita, occorre che ci sia una liturgia della
città” - ha spiegato Nifosì. “Ripristinare il rito Crisci ranni - secondo Sichera – vuol dire ridare vita a un
rito collettivo che ci fa sentire nuovamente comunità. È il ritmo della vita rituale che dà respiro all’
anima. Sono gli spazi pubblici di identificazione collettiva che nutrono l’anima di una città”.
Al centro dell’esperienza dell’abitare, la relazione: “Siamo cittadini quando ci siamo relazionati e siamo
in relazione” ha affermato Nifosì – e, ha proseguito Sichera – “la capacità di relazioni politiche ci fa
essere polis, città”. Infine una riflessione sulla bellezza dell’identità come capacità di contaminazione, di
inclusione dell’altro e, appunto, di relazione.
Al termine del dialogo si è dato spazio alle esperienze dei bambini e dei giovani che in questi mesi
hanno camminato insieme al Cantiere educativo Crisci ranni per scoprire ed elaborare i significati del
tema “La Casa nella città, la Città a misura di casa”. Sono state lette diverse poesie italiane e dialettali
sulla casa, scelte dagli alunni delle scuole medie inferiori, mentre gli studenti del liceo Galilei-Campailla
hanno presentato le riflessioni emerse dal lavoro di scrittura creativa. La casa, nelle parole dei ragazzi,
è uno splendido luogo di relazione: “Chi non sa amare non sa abitare”. Grazie al lavoro di scrittura
collettiva le idee individuali sono diventate messaggio di molti: “Il quartiere non resti uno stereotipo, ma
sia ramificazione dei nuclei familiari in relazione tra loro. Solo così la città può essere prolungamento
della nostra casa e divenire cosa comune – hanno detto gli studenti – il cambiamento arriva da noi e in
questo le associazioni, i movimenti dal basso, hanno un ruolo molto importante. Sentiamo forte
l’esigenza di luoghi di aggregazione dove vivere relazioni reali. Posti sicuri, attivi, coraggiosi”.
“Una parola per la città è il collage di pensieri scaturito dal lavoro di scrittura dei ragazzi – ha spiegato
la docente Monica Castagnetta – da cui emerge un significativo gioco di contrasti: la casa che protegge
e allo stesso tempo proietta, la casa che vela e svela. Il senso di casa, per i ragazzi, va al di là della
concretezza e diviene qualcosa di spirituale: la casa è quel collante invisibile che crea l’umano, la
famiglia. La casa è, per i nostri giovani, metafora di se stessi; al tempo stesso il pianeta tutto si fa
casa”.
Il confronto con i giovani ha avuto grande significato anche per i docenti: “Questa esperienza mi educa
alla relazione con i ragazzi. Grazie a questa attività abbiamo avuto l’opportunità di imparare a vicenda,
insieme. E ringrazio il Cantiere educativo per questo” – ha detto Eugenia Calvaruso, architetto e
docente del liceo Galilei - Campailla, che ha intrapreso con i ragazzi un excursus storico sulle città e
sull’essenza dell’abitare e del costruire.
Anna Alì, docente di architettura, ha puntato l’attenzione sulle scelte che negli anni hanno portato alla
disgregazione delle città: “Oggi occorre riempire di significato tutti gli spazi svuotati, ripensarli per chi
deve viverci. Renzo Piano sostiene che la sfida del secolo è la riqualificazione periferie. La mia
speranza è che i giovani facciano meglio di noi. E questo incontro è uno di quei momenti in cui mi
accorgo che ciò è possibile”.
Festival delle Famiglie e Crisci ranni 2015 continuano. Numerosi gli appuntamenti previsti per il fine
settimana: sabato 11 aprile, dalle 9 alle 13, all’auditorium Pietro Floridia, un ulteriore momento di
confronto su “Quale famiglia nell’era delle relazioni virtuali: i rischi di internet”; nel pomeriggio, alle
15:30, all'Atrio comunale, il racconto itinerante per bambini “Memorie di un rito: Crisci ranni”, a cura del
Piccolo Teatro; alle 18 in piazza Matteotti si rinnova il rito Crisci ranni, con cui la città lancia in alto i
bambini e accoglie gli slanci dei giovani; alle 21.30 il concerto dei Qbeta, offerto dalla Fondazione di
Comunità Val di Noto che, col sostegno di Fondazione con il Sud, appoggia il Cantiere educativo Crisci
ranni con il progetto “Città inclusiva”.
Domenica 12 aprile, dalle 9 alle 13, nei locali dell’ex caserma dei carabinieri, l’iniziativa si concluderà
con dieci laboratori esperienziali per adulti, giovani e bambini, a cura dell’ISPC e delle numerose
associazioni partner.
Fino al 12 aprile, dalle 17 alle 20, nei locali di Palazzo De Leva - messi a disposizione dal Centro Studi
sulla Contea di Modica - sarà inoltre possibile visitare la mostra “La casa nella città...”
Fondazione di Comunità Val di Noto
Stasera a Modica concerto dei qbeta
Modica - Abitare la casa tra memoria e futuro. Questo il tema del convegno che si è svolto giovedì 9 aprile presso l’auditorium Pietro Floridia, nell’ambito dell’iniziativa “Festival delle Famiglie II edizione e rito Crisci ranni 2015”. Introducendo il dialogo sull’abitare, Maurilio Assenza, presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto, ha ribadito l’intenzione del Festival e del Rito di creare sinergie attorno al tema della famiglia, della casa, della città e ha ringraziato l’assessorato ai Servizi sociali per aver fortemente voluto e sostenuto questo importante momento di “rinascita” che ogni anno si rinnova dopo la Pasqua. Dal dialogo tra Antonio Sichera, docente di Letteratura italiana all’Università di Catania, e Paolo Nifosì, studioso di storia dell’arte, è emersa l’importanza dell’esperienza umana dell’abitare: “Le case hanno un’anima, che non si nutre se non c’è una casa che la contiene” - ha affermato Sichera. “Casa è un nome femminile, materno: città, casa e madre coincidono” - ha proseguito Nifosì, mettendo in risalto due importanti aspetti che caratterizzano la città di Modica: la grande memoria di stratificazione e la frontalità: “Modica è una città che si può vivere frontalmente. Posso vedere grandi pezzi di città di fronte a me. Ho sempre la città davanti”. Il dialogo si è concentrato anche sull’importanza delle ritualità che creano identità collettiva: “Così come esiste una liturgia della vita, occorre che ci sia una liturgia della città” - ha spiegato Nifosì. “Ripristinare il rito Crisci ranni - secondo Sichera – vuol dire ridare vita a un rito collettivo che ci fa sentire nuovamente comunità. È il ritmo della vita rituale che dà respiro all’ anima. Sono gli spazi pubblici di identificazione collettiva che nutrono l’anima di una città”. Al centro dell’esperienza dell’abitare, la relazione: “Siamo cittadini quando ci siamo relazionati e siamo in relazione” ha affermato Nifosì – e, ha proseguito Sichera – “la capacità di relazioni politiche ci fa essere polis, città ”. Infine una riflessione sulla bellezza dell’identità come capacità di contaminazione, di inclusione dell’altro e, appunto, di relazione. Al termine del dialogo si è dato spazio alle esperienze dei bambini e dei giovani che in questi mesi hanno camminato insieme al Cantiere educativo Crisci ranni per scoprire ed elaborare i significati del tema “La Casa nella città, la Città a misura di casa”. Sono state lette diverse poesie italiane e dialettali sulla casa, scelte dagli alunni delle scuole medie inferiori, mentre gli studenti del liceo Galilei-Campailla hanno presentato le riflessioni emerse dal lavoro di scrittura creativa. La casa, nelle parole dei ragazzi, è uno splendido luogo di relazione: “Chi non sa amare non sa abitare”. Grazie al lavoro di scrittura collettiva le idee individuali sono diventate messaggio di molti: “Il quartiere non resti uno stereotipo, ma sia ramificazione dei nuclei familiari in relazione tra loro. Solo così la città può essere prolungamento della nostra casa e divenire cosa comune – hanno detto gli studenti – il cambiamento arriva da noi e in questo le associazioni, i movimenti dal basso, hanno un ruolo molto importante. Sentiamo forte l’esigenza di luoghi di aggregazione dove vivere relazioni reali. Posti sicuri, attivi, coraggiosi”. “Una parola per la città è il collage di pensieri scaturito dal lavoro di scrittura dei ragazzi – ha spiegato la docente Monica Castagnetta – da cui emerge un significativo gioco di contrasti: la casa che protegge e allo stesso tempo proietta, la casa che vela e svela. Il senso di casa, per i ragazzi, va al di là della concretezza e diviene qualcosa di spirituale: la casa è quel collante invisibile che crea l’umano, la famiglia. La casa è, per i nostri giovani,
metafora di se stessi; al tempo stesso il pianeta tutto si fa casa”. Il confronto con i giovani ha avuto grande significato anche per i docenti: “Questa esperienza mi educa alla relazione con i ragazzi. Grazie a questa attività abbiamo avuto l’opportunità di imparare a vicenda, insieme. E ringrazio il Cantiere educativo per questo” – ha detto Eugenia Calvaruso, architetto e docente del liceo Galilei - Campailla, che ha intrapreso con i ragazzi un excursus storico sulle città e sull’essenza dell’abitare e del costruire. Anna Alì, docente di architettura, ha puntato l’attenzione sulle scelte che negli anni hanno portato alla disgregazione delle città: “Oggi occorre riempire di significato tutti gli spazi svuotati, ripensarli per chi deve viverci. Renzo Piano sostiene che la sfida del secolo è la riqualificazione periferie. La mia speranza è che i giovani facciano meglio di noi. E questo incontro è uno di quei momenti in cui mi accorgo che ciò è possibile”. Festival delle Famiglie e Crisci ranni 2015 continuano. Numerosi gli appuntamenti previsti per il fine settimana: sabato 11 aprile, dalle 9 alle 13, all’auditorium Pietro Floridia, un ulteriore momento di confronto su “Quale famiglia nell’era delle relazioni virtuali: i rischi di internet” ; nel pomeriggio, alle 15:30, all'Atrio comunale, il racconto itinerante per bambini “Memorie di un rito: Crisci ranni”, a cura del Piccolo Teatro; alle 18 in piazza Matteotti si rinnova il rito Crisci ranni, con cui la città lancia in alto i bambini e accoglie gli slanci dei giovani; alle 21.30 il concerto dei Qbeta, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto che, col sostegno di Fondazione con il Sud, appoggia il Cantiere educativo Crisci ranni con il progetto “Città inclusiva”. Domenica 12 aprile, dalle 9 alle 13, nei locali dell’ex caserma dei carabinieri, l’iniziativa si concluderà con dieci laboratori esperienziali per adulti, giovani e bambini, a cura dell’ISPC e delle numerose associazioni partner. Fino al 12 aprile, dalle 17 alle 20, nei locali di Palazzo De Leva - messi a disposizione dal Centro Studi sulla Contea di Modica - sarà inoltre possibile visitare la mostra “La casa nella città...”
Prossimo appuntamento oggi in P.zza Matteotti con il rito “Crisci ranni” e il concerto dei “Qbeta”
GRANDE PARTECIPAZIONE A MODICA PER IL
CONVEGNO “ABITARE LA CASA TRA MEMORIA E
FUTURO”
Modica - “Abitare la casa tra memoria e futuro”. Questo il tema del convegno che si è svolto giovedì 9 aprile
presso l’auditorium Pietro Floridia, nell’ambito dell’iniziativa “Festival delle Famiglie II edizione e rito Crisci
ranni 2015”.
Ad introdurre il dialogo sull'abitare, Maurilio Assenza, Presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto,
il quale ha ribadito l’intenzione del Festival e del Rito di creare sinergie attorno al tema della famiglia, della
casa, della città, cogliendo l'occasione per ringraziare l’Assessorato ai Servizi sociali per aver fortemente
voluto e sostenuto questo importante momento di “rinascita” che ogni anno si rinnova dopo la Pasqua.
Dal dialogo tra Antonio Sichera, docente di Letteratura italiana all’Università di Catania e Paolo Nifosì,
studioso di storia dell’arte, è emersa l’importanza dell’esperienza umana dell’abitare.
“Le case hanno un’anima” - continua Sichera - “che non si nutre se non c’è una casa che la contiene”.
“Casa” - ha spiegato Nifosì mettendo in risalto due importanti aspetti che caratterizzano la città di Modica, la
grande memoria di stratificazione e la frontalità - “è un nome femminile, materno: città, casa e madre
coincidono. Modica è una città che si può vivere frontalmente. Posso vedere grandi pezzi di città di fronte a
me. Ho sempre la città davanti”.
Il dialogo si è concentrato anche sull’importanza delle ritualità che creano identità collettiva.
“Così come esiste una liturgia della vita, occorre che ci sia una liturgia della città” - ha spiegato Nifosì.
“Ripristinare il rito Crisci ranni” - secondo Sichera - “vuol dire ridare vita a un rito collettivo che ci fa sentire
nuovamente comunità. È il ritmo della vita rituale che dà respiro all’ anima. Sono gli spazi pubblici di
identificazione collettiva che nutrono l’anima di una città”.
“Siamo cittadini quando ci siamo relazionati e siamo in relazione” - ha affermato Nifosì - “e, ha proseguito
Sichera - “la capacità di relazioni politiche ci fa essere polis, città”.
Infine, un momento anche sulla bellezza dell’identità come capacità di contaminazione, di inclusione
dell’altro e, appunto, di relazione.
Uno spazio dedicato anche alle esperienze dei bambini e dei giovani che in questi mesi hanno camminato
insieme al Cantiere educativo Crisci ranni per scoprire ed elaborare i significati del tema “La Casa nella città,
la Città a misura di casa”.
Sono state lette diverse poesie italiane e dialettali sulla casa, scelte dagli alunni delle scuole medie inferiori,
mentre gli studenti del liceo Galilei-Campailla hanno presentato le riflessioni emerse dal lavoro di scrittura
creativa.
“Chi non sa amare non sa abitare”. Questo il pensiero dei ragazzi, grazie al lavoro di scrittura collettiva le
idee individuali sono diventate messaggio di molti.
“Il quartiere non resti uno stereotipo, ma sia ramificazione dei nuclei familiari in relazione tra loro. Solo così la
città può essere prolungamento della nostra casa e divenire cosa comune” - hanno affermato gli studenti - “il
cambiamento arriva da noi e in questo le associazioni, i movimenti dal basso, hanno un ruolo molto
importante. Sentiamo forte l’esigenza di luoghi di aggregazione dove vivere relazioni reali. Posti sicuri, attivi,
coraggiosi”.
“Una parola per la città è il collage di pensieri scaturito dal lavoro di scrittura dei ragazzi” - ha spiegato la
docente Monica Castagnetta - “da cui emerge un significativo gioco di contrasti: la casa che protegge e allo
stesso tempo proietta, la casa che vela e svela. Il senso di casa, per i ragazzi, va al di là della concretezza e
diviene qualcosa di spirituale: la casa è quel collante invisibile che crea l’umano, la famiglia. La casa è, per i
nostri giovani, metafora di se stessi; al tempo stesso il pianeta tutto si fa casa”.
“Questa esperienza” – ha dichiarato Eugenia Calvaruso, architetto e docente del liceo Galilei-Campailla, che
ha intrapreso con i ragazzi un excursus storico sulle città e sull’essenza dell’abitare e del costruire - “mi
educa alla relazione con i ragazzi. Grazie a questa attività abbiamo avuto l’opportunità di imparare a
vicenda, insieme. E ringrazio il Cantiere educativo per questo”.
“Oggi” - ha spiegato Anna Alì, docente di architettura - “occorre riempire di significato tutti gli spazi svuotati,
ripensarli per chi deve viverci. Renzo Piano sostiene che la sfida del secolo è la riqualificazione periferie. La
mia speranza è che i giovani facciano meglio di noi. E questo incontro è uno di quei momenti in cui mi
accorgo che ciò è possibile”.
Festival delle Famiglie e Crisci ranni 2015 continuano, sono infatti numerosi gli appuntamenti previsti per il
fine settimana: sabato 11 aprile, dalle 9.00 alle 13.00, all’auditorium Pietro Floridia, un ulteriore momento di
confronto su “Quale famiglia nell’era delle relazioni virtuali: i rischi di internet”.
Nel pomeriggio, alle 15.30, presso l'Atrio comunale, il racconto itinerante per bambini “Memorie di un rito:
Crisci ranni”, a cura del Piccolo Teatro; alle 18.00 in piazza Matteotti si rinnova il rito Crisci ranni, con cui la
città lancia in alto i bambini e accoglie gli slanci dei giovani.
Alle 21.30 il concerto dei Qbeta, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto che, col sostegno di
Fondazione con il Sud, appoggia il Cantiere educativo Crisci ranni con il progetto “Città inclusiva”.
Domenica 12 aprile, dalle 9.00 alle 13.00, nei locali dell’ex caserma dei carabinieri, l’iniziativa si concluderà
con dieci laboratori esperienziali per adulti, giovani e bambini, a cura dell’ISPC e delle numerose
associazioni partner.
Fino al 12 aprile, dalle 17.00 alle 20.00, nei locali di Palazzo De Leva, messi a disposizione dal Centro Studi
sulla Contea di Modica, sarà possibile visitare la mostra “La casa nella città...”.
DIOCESI: NOTO, UN CONCERTO DEI QBETA A MODICA PER LA FESTA DI “CRISCI
RANNI”
“I Qbeta” si esibiranno questa sera a Modica a conclusione della festa di Crisci ranni 2015, in un concerto offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto. Quest’ultima sostiene il cantiere educativo “Crisci ranni” con il progetto “Città inclusiva” che, grazie al supporto di Fondazione con il Sud, permette oggi di consolidare quanto avviato negli anni precedenti. Sono in tutto diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val di Noto - grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa, e grazie anche al raccordo tra diverse realtà del terzo settore - con l’intento di mettere insieme le esperienze più vive e un pensiero rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare loro segni di speranza, coniugando insieme un sociale promozionale e un’economia solidale per rigenerare comunità e far ripartire il Sud. Il concerto avrà inizio alle 21.30 in piazza Matteotti, dove alle 18 si rinnoverà il rito con cui la città lancia in alto i bambini e accoglie gli slanci dei giovani per crescere come città bella, giusta e fraterna. La festa di Crisci ranni, che quest’anno si sposta in città concentrando attenzione e passione educativa sul tema “La Casa nella città, la Città a misura di casa...”, avrà inizio alle 15.30 all’Atrio comunale con gli itinerari narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro.
12 aprile 2015
Modica, si concludono le iniziative di Crisci Ranni e Festival della Famiglia 0 BY FRANCESCA CABIBBO ON 12 APRILE 2015SOCIETÀ
Abitare la casa tra memoria e futuro. Un convegno ed un festival dedicato alla famiglia, si è svolto a Modica,
nell’auditorium Pietro Floridia, nell’ambito dela “Festival delle Famiglie II edizione e rito Crisci Ranni
2015”. Maurilio Assenza, presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto, ha ribadito l’intenzione del
Festival e del Rito di creare sinergie attorno al tema della famiglia, della casa, della città e ha ringraziato
l’assessorato ai Servizi sociali per aver fortemente voluto e sostenuto questo importante momento di
“rinascita” che ogni anno si rinnova dopo la Pasqua. Sono intervenuti Antonio Sichera, docente di Letteratura italiana all’Università di Catania, e Paolo Nifosì, studioso di
storia dell’arte, èche hanno parlato dell’esperienza umana dell’abitare: “Le case hanno un’anima, che non si nutre se
non c’è una casa che la contiene” ha affermato Sichera. “Casa è un nome femminile, materno: città, casa e madre
coincidono” – ha proseguito Nifosì, mettendo in risalto due importanti aspetti che caratterizzano la città di Modica: la
grande memoria di stratificazione e la frontalità: “Modica è una città che si può vivere frontalmente. Posso vedere
grandi pezzi di città di fronte a me. Ho sempre la città davanti”. Il dialogo si è concentrato anche sull’importanza delle
ritualità che creano identità collettiva: “Così come esiste una liturgia della vita, occorre che ci sia una liturgia della
città” – ha spiegato Nifosì. “Ripristinare il rito Crisci ranni – secondo Sichera – vuol dire ridare vita a un rito collettivo
che ci fa sentire nuovamente comunità. È il ritmo della vita rituale che dà respiro all’ anima. Sono gli spazi pubblici di
identificazione collettiva che nutrono l’anima di una città”.
Al centro dell’esperienza dell’abitare, la relazione: “Siamo cittadini quando ci siamo relazionati e siamo in relazione”
ha affermato Nifosì – e, ha proseguito Sichera – “la capacità di relazioni politiche ci fa essere polis, città ”. Infine una
riflessione sulla bellezza dell’identità come capacità di contaminazione, di inclusione dell’altro e, appunto, di relazione.
C’è stato spazio anche per le esperienze dei bambini e dei giovani che in questi mesi hanno camminato insieme al
Cantiere educativo Crisci ranni per scoprire ed elaborare i significati del tema “La Casa nella città, la Città a misura di
casa”.
Inoltre, l’11 aprile, all’auditorium Pietro Floridia, si è svolto un momento di confronto su “Quale famiglia nell’era delle
relazioni virtuali: i rischi di internet” ; nel pomeriggio, alle 15:30, all’Atrio comunale, il racconto itinerante per
bambini “Memorie di un rito: Crisci ranni”, a cura del Piccolo Teatro; alle 18 in piazza Matteotti si è svolto il
tradizionale rito Crisci ranni, con cui la città lancia in alto i bambini e accoglie gli slanci dei giovani; alle 21.30 il
concerto dei Qbeta, offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto che, col sostegno di Fondazione con il Sud,
appoggia il Cantiere educativo Crisci ranni con il progetto “Città inclusiva”.
Domenica 12 aprile, dalle 9 alle 13, nei locali dell’ex caserma dei carabinieri, l’iniziativa si concluderà con dieci
laboratori esperienziali per adulti, giovani e bambini, a cura dell’ISPC e delle numerose associazioni partner.
Fino al 12 aprile, dalle 17 alle 20, nei locali di Palazzo De Leva – messi a disposizione dal Centro Studi sulla Contea di
Modica – è inoltre possibile visitare la mostra “La casa nella città…”
Un concerto dei Qubeta ha chiuso l´appuntamento in piazza Matteotti
Il rito di "Crisci ranni" per il festival delle
famiglie Diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val di Noto, grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa Redazione
Si è chiuso con il concerto dei Qubeta la seconda edizione del «Festival delle Famiglie e rito Crisci
ranni 2015». La festa di Crisci ranni si è spostata per questa edizione in città concentrando,
insieme a scuole, parrocchie, associazioni, attenzione e passione educativa sul tema «La Casa nella
città, la Città a misura di casa..". La festa avuto inizio all’Atrio comunale con gli itinerari narrativi
per bambini a cura del Piccolo Teatro. La storia di Nino – il personaggio creato e curato da Dada
Iacono che negli anni è cresciuto insieme al Cantiere educativo– è stata narrata in cinque tappe
nelle vie del centro storico. L’ultimo racconto in piazza Matteotti, dove, per il quinto anno
consecutivo si è rinnovato l’antico rito del sabato dopo Pasqua, con cui la città ha lanciato in alto i
bambini e ha accolto gli slanci dei giovani per crescere come città bella, giusta e fraterna.
La festa è proseguita fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla Fondazione di
Comunità Val di Noto. Quest’ultima sostiene il cantiere educativo «Crisci ranni» con il progetto
«Città inclusiva» che, grazie al supporto di Fondazione con il Sud, permette oggi di consolidare
quanto avviato negli anni precedenti. Sono in tutto diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di
vita dalla Fondazione di Comunità Val di Noto -grazie al sostegno di Fondazione con il Sud,
Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa, e grazie anche al raccordo tra diverse realtà del terzo
settore- con l’intento di mettere insieme le esperienze più vive e un pensiero rivolto soprattutto
alle nuove generazioni: a dare loro segni di speranza, coniugando insieme un sociale
promozionale e un’economia solidale per rigenerare comunità e far ripartire il Sud.
Qbeta a Modica: grande festa in piazza dopo il rito
“Crisci ranni”, offerta dalla Fondazione Val di Noto 12 aprile 2015 - 12:38 - di Redazione in Ragusa, Società con 0
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Sabato 11 aprile grande festa in musica a conclusione del rito Crisci ranni, nell’ambito
dell’iniziativa “Festival delle Famiglie II edizione e rito Crisci ranni 2015”. La festa diCrisci ranni, che quest’anno si è spostata in città concentrando, insieme a scuole,
parrocchie, associazioni, attenzione e passione educativa sul tema «La Casa nella città, la Città a misura di casa…», ha avuto inizio all’Atrio comunale con gli itinerari narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro. La storia di Nino – il personaggio creato e curato da Dada Iacono che negli anni è cresciuto insieme al Cantiere educativo– è stata narrata in
cinque tappe nelle vie del centro storico. L’ultimo racconto in piazza Matteotti, dove, per il quinto anno consecutivo si è rinnovato l’antico rito del sabato dopo Pasqua, con cui la città ha lanciato in alto i bambini e ha accolto gli slanci dei giovani per crescere come città
bella, giusta e fraterna. La festa è proseguita fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla Fondazione di Comunità Val di Noto. Quest’ultima sostiene il cantiere educativo “Crisci ranni” con il progetto “Città inclusiva” che, grazie al supporto di Fondazione con il Sud, permette oggi di consolidare quanto avviato negli anni precedenti. Sono in tutto diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di vita dalla Fondazione di Comunità Val di Noto -grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana, le diocesi di Noto e Siracusa, e
grazie anche al raccordo tra diverse realtà del terzo settore- con l’intento di mettere
insieme le esperienze più vive e un pensiero rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare loro segni di speranza, coniugando insieme un sociale promozionale e un’economia solidale per rigenerare comunità e far ripartire il Sud.
In questo nostro Sud affonda le radici il progetto musicale dei Qbeta, la cui formazione nasce da generi musicali diversi che condividono la cultura e la rivalutazione dei ritmi e delle armonie tipici delle musiche mediterranee. Da qui la scelta di elaborare i testi anche in lingua siciliana, sposandoli con i tempi e le melodie frenetiche e contemplative proprie della passionalità del popolo mediterraneo. “Il mandorlo è in fiore e io che sogno un viaggio nel mondo” è la frase che ha in sé il senso intero del lavoro del gruppo musicale. «Il mandorlo è un albero che adorna i movimenti irregolari ed aspri della nostra terra. Nelle sue radici scorre la linfa della Sicilia stessa – spiegano – Ma il mandorlo è anche albero “aperto”, innestabile con altri frutti… ed è ciò che cerchiamo di fare all’interno del nostro
percorso creativo. Un mandorlo con le radici ben infisse in Sicilia, ma che si nutre anche di terra ocra d’Africa, di vento meticcio latino americano, ritmi sanguigni dei Balcani, solarità mediterranea. Un grande mandorlo vigoroso, ricco di essenze e umori del Sud». Il vero soggetto promotore questa sera è la piazza – ha esordito Maurilio Assenza, presidente della Fondazione di Comunità Val di Noto – perché le Fondazioni di
Comunitànascono quando diverse realtà si mettono insieme per ridare vita e speranza a questo territorio”. La Fondazione di Comunità sostiene ad esempio Ripartenze, progetto di attenzione e accompagnamento alle persone più deboli perché possano ripartire nella vita.
“Mai più scarti nella società. Dobbiamo far ripartire tutti e dobbiamo farlo insieme” – ha proseguito Assenza, sottolineando che la Fondazione sostiene inoltre progetti di economia solidale e la nascita di nuovi cantieri educativi, che creano coesione, educano e fanno rifiorire le periferie, dando vita a città che si incontrano: oltre a quello modicano di Crisci
ranni ce ne sono a Noto, Ispica, Pozzallo. “La Fondazione di Comunità Val di Noto stasera è lieta di offrire a Modica il concerto dei Qbeta, che danno nella musica una possibilità di incontro e di ripensamento, con il segno del mandorlo che fiorisce: noi speriamo che rifiorisca anche amicizia e speranza – ha concluso il Presidente – i supporti economici della gente saranno tradotti in segni concreti di speranza. Per questo ci affidiamo a questo soggetto: la piazza, guidata dai giovani, dove si affacciano le case, luoghi di affetti, che nella città diventano misura di una politica alta bella e creativa”.
13 aprile 2015
I Qbeta a Modica per "crisci ranni"
Sabato 11 aprile grande festa in musica a conclusione del rito Crisci
ranni, nell’ambito dell’iniziativa “Festival delle Famiglie II edizione e
rito Crisci ranni 2015”, sostenuto dall’Amministrazione comunale e
dall’assessorato ai Servizi sociali. La festa di Crisci ranni, che quest’anno
si è spostata in città concentrando, insieme a scuole, parrocchie,
associazioni, attenzione e passione educativa sul tema «La Casa nella città, la Città a misura di casa...»,
ha avuto inizio all’Atrio comunale con gli itinerari narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro. La
storia di Nino – il personaggio creato e curato da Dada Iacono che negli anni è cresciuto insieme al
Cantiere educativo– è stata narrata in cinque tappe nelle vie del centro storico. L’ultimo racconto in
piazza Matteotti, dove, per il quinto anno consecutivo si è rinnovato l’antico rito del sabato dopo
Pasqua, con cui la città ha lanciato in alto i bambini e ha accolto gli slanci dei giovani per crescere come
città bella, giusta e fraterna. La festa è proseguita fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla
Fondazione di Comunità Val di Noto. Quest’ultima sostiene il cantiere educativo “Crisci ranni” con il
progetto “Città inclusiva” che, grazie al supporto di Fondazione con il Sud, permette oggi di consolidare
quanto avviato negli anni precedenti. Sono in tutto diciotto i progetti avviati nel suo primo anno di vita
dalla Fondazione di Comunità Val di Noto -grazie al sostegno di Fondazione con il Sud, Caritas Italiana,
le diocesi di Noto e Siracusa, e grazie anche al raccordo tra diverse realtà del terzo settore- con l’intento
di mettere insieme le esperienze più vive e un pensiero rivolto soprattutto alle nuove generazioni: a dare
loro segni di speranza, coniugando insieme un sociale promozionale e un’economia solidale per
rigenerare comunità e far ripartire il Sud. In questo nostro Sud affonda le radici il progetto musicale dei
Qbeta, la cui formazione nasce da generi musicali diversi che condividono la cultura e la rivalutazione
dei ritmi e delle armonie tipici delle musiche mediterranee. Da qui la scelta di elaborare i testi anche in
lingua siciliana, sposandoli con i tempi e le melodie frenetiche e contemplative proprie della passionalità
del popolo mediterraneo. “Il mandorlo è in fiore e io che sogno un viaggio nel mondo” è la frase che ha
in sé il senso intero del lavoro del gruppo musicale. «Il mandorlo è un albero che adorna i movimenti
irregolari ed aspri della nostra terra. Nelle sue radici scorre la linfa della Sicilia stessa – spiegano - Ma il
mandorlo è anche albero “aperto”, innestabile con altri frutti...ed è ciò che cerchiamo di fare all'interno
del nostro percorso creativo. Un mandorlo con le radici ben infisse in Sicilia, ma che si nutre anche di
terra ocra d'Africa, di vento meticcio latino americano, ritmi sanguigni dei Balcani, solarità
mediterranea. Un grande mandorlo vigoroso, ricco di essenze e umori del Sud».
Il vero soggetto promotore questa sera è la piazza – ha esordito Maurilio Assenza, presidente della
Fondazione di Comunità Val di Noto - perché le Fondazioni di Comunità nascono quando diverse realtà
si mettono insieme per ridare vita e speranza a questo territorio”. La Fondazione di Comunità sostiene
ad esempio Ripartenze, progetto di attenzione e accompagnamento alle persone più deboli perché
possano ripartire nella vita. “Mai più scarti nella società. Dobbiamo far ripartire tutti e dobbiamo farlo
insieme” – ha proseguito Assenza, sottolineando che la Fondazione sostiene inoltre progetti di economia
solidale e la nascita di nuovi cantieri educativi, che creano coesione, educano e fanno rifiorire le
periferie, dando vita a città che si incontrano: oltre a quello modicano di Crisci ranni ce ne sono a Noto,
Ispica, Pozzallo. “La Fondazione di Comunità Val di Noto stasera è lieta di offrire a Modica il concerto
dei Qbeta, che danno nella musica una possibilità di incontro e di ripensamento, con il segno del
mandorlo che fiorisce: noi speriamo che rifiorisca anche amicizia e speranza – ha concluso il Presidente
– i supporti economici della gente saranno tradotti in segni concreti di speranza. Per questo ci affidiamo
a questo soggetto: la piazza, guidata dai giovani, dove si affacciano le case, luoghi di affetti, che nella
città diventano misura di una politica alta bella e creativa”
La festa, il rito, la città: Crisci ranni
2015 a Modica raccontata da un
bambino — di Redazione
"E poi papà mi ha lanciato in alto verso il cielo. Per un attimo ho perso il fiato, avevo il cuore in gola…".
La seconda edizione del "Festival delle Famiglie" si è chiusa in Piazza Matteotti con il concerto dei
Qbeta. Ecco cosa è successo nelle parole di un piccolo protagonista
Si è chiusa con il concerto dei Qbeta la seconda edizione del “Festival delle Famiglie e rito Crisci
ranni 2015″.
La festa di Crisci ranni si è spostata per questa edizione in città concentrando, insieme a scuole,
parrocchie, associazioni, attenzione e passione educativa sul tema “La Casa nella città, la Città a
misura di casa”.
E questo è il racconto della giornata inviatoci da un bambino che ha partecipato all’evento:
Crisci Ranni, Crisci Ranni, risci Ranni! E poi papà mi ha sollevato da terra e lanciato in alto verso il cielo. Per un attimo ho perso il fiato, avevo il cuore in gola, ma poi quel cielo azzurro che sembra sempre tanto lontano, l’ho proprio toccato con un dito! Tutte le campane delle chiese di Modica suonavano assieme e per un momento lunghissimo sono rimasto sospeso per aria: vedevo Modica e piazza Matteotti come non le avevo mai viste prima. E tanti bambini come me urlavano un pò di gioia e un pò di paura.
Quando le mani forti e sicure di papà mi hanno riabbracciato, lui, il mio papà, aveva gli occhi lucidi. Forse temeva che rimanessi in alto a guardare la città dall’alto, ma poi mi ha confessato che in quel momento, proprio quando io ero sospeso per aria, lui aveva ripensato a quando il nonno lanciava lui al cielo! A quell’epoca lui aveva il calzoncini corti, un pò come gli scout che c’erano ieri in piazza, e in famiglia aspettavano con impazienza il momento dello sciogliersi delle campane e quel rito tramandato da generazioni. Ma io quella storia la sapevo già perché nel pomeriggio, partendo dal Comune, assieme agli altri bambini, avevo attraversato dei vicoli bellissimi e sconosciuti di Modica.
Durante la passeggiata avevamo incontrato delle persone che sembravano venute dal passato, che ci avevano raccontato di Nino e dell’emozione che una volta c’era nelle case nei giorni della Pasqua. Maurilio ha poi detto che quelle persone erano degli attori del Piccolo teatro, ma secondo me venivano veramente dal passato, ma lui non voleva farci spaventare. Alla fine della storia in piazza c’erano tantissimi bambini e Don Corrado ci ha detto che venivano anche da Ispica.
Forse però non si è accorto della bambina vicino a me: aveva la pelle scura, i riccioli neri, gli occhioni grandi e un sorriso splendido come quello della mia mamma. Vive a Modica, ma viene da lontanissimo, addirittura dall’Africa! Ieri sera poi, al concerto dei Qbeta, l’ho rivista e abbiamo ballato assieme con le luci colorate che le illuminavano il volto.
È stata proprio una bellissima giornata e papà mi ha promesso che la prossima settimana mi porterà al Crisci Ranni dove potrò fare i compiti, giocare e incontrare tutti i bimbi di ieri!
15 aprile 2015
1. Convegno sulla città
«Sa abitare chi sa amare …»
“Abitare la casa tra memoria e futuro”: questo il tema del convegno che si è svolto giovedì 9 aprile presso
l’auditorium Pietro Floridia di Modica, nell’ambito dell’iniziativa “Festival delle Famiglie II edizione e rito Crisci
ranni 2015”. Dal dialogo tra Antonio Sichera, docente di Letteratura italiana all’Università di Catania, e Paolo
Nifosì, studioso di storia dell’arte, è emersa l’importanza dell’esperienza umana dell’abitare: “Le case hanno
un’anima, che non si nutre se non c’è una casa che la contiene” - ha affermato Sichera. “Casa è un nome
femminile, materno: città, casa, madre coincidono” - ha proseguito Nifosì, mettendo in risalto due importanti
aspetti caratterizzanti della città di Modica: la grande memoria di stratificazione e la frontalità: “Modica è una
città che si può vivere frontalmente. Posso vedere grandi pezzi di città di fronte a me. Ho sempre la città
davanti”. Il dialogo si è concentrato anche sull’importanza delle ritualità che creano identità collettiva: "Così
come esiste una liturgia della vita, occorre che ci sia una liturgia della città” - ha spiegato Nifosì. "Ripristinare il
rito Crisci ranni – secondo Sichera – vuol dire ridare vita a un rito collettivo che ci fa sentire nuovamente
comunità. È il ritmo della vita rituale che dà respiro all’ anima. Sono gli spazi pubblici di identificazione
collettiva che nutrono l’anima di una città”. Al centro dell’esperienza dell’abitare, la relazione: "Siamo cittadini
quando ci siamo relazionati e siamo in relazione" - ha affermato Nifosì, e – ha proseguito Sichera – "la
capacità di relazioni politiche ci fa essere polis, città". Infine una riflessione sulla bellezza dell’identità come
capacità di contaminazione, di inclusione dell’altro e, appunto, di relazione. Al termine del dialogo si è dato
spazio alle esperienze dei bambini e dei giovani che in questi mesi hanno camminato insieme al Cantiere
educativo Crisci ranni per scoprire ed elaborare i significati del tema “La casa nella città, la città a misura di
casa”. Sono state lette diverse poesie italiane e dialettali sulla casa scelte dagli alunni delle scuole medie
inferiori, mentre gli studenti del liceo Galilei-Campailla hanno presentato le riflessioni emerse dal lavoro di
scrittura creativa. La casa, nelle parole dei ragazzi, è uno splendido luogo di relazione: “Chi non sa amare non
sa abitare”. Grazie al lavoro di scrittura collettiva le idee individuali sono diventate messaggio di molti: “Il
quartiere non resti uno stereotipo, ma sia ramificazione dei nuclei familiari in relazione tra loro. Solo così la città
può essere prolungamento della nostra casa e divenire cosa comune” – hanno detto gli studenti – il
cambiamento arriva da noi e in questo le associazioni, i movimenti dal basso, hanno un ruolo molto
importante. Sentiamo forte l’esigenza di luoghi di aggregazione dove vivere relazioni reali. Posti sicuri, attivi,
coraggiosi”.“Una parola per la città è il collage di pensieri scaturito dal lavoro di scrittura dei ragazzi – ha
spiegato la docente Monica Castagnetta – da cui emerge un significativo gioco di contrasti: la casa che
protegge e allo stesso tempo proietta, la casa che vela e svela. Il senso di casa, per i ragazzi, va al di là della
concretezza e diviene qualcosa di spirituale: la casa è quel collante invisibile che crea l’umano, la famiglia.
La casa è per i nostri giovani metafora di se stessi; al tempo stesso il pianeta tutto si fa casa". Il confronto con i
giovani ha avuto grande significato anche per i docenti: “Questa esperienza mi educa alla relazione con i
ragazzi. Grazie a questa attività abbiamo avuto l’opportunità di imparare a vicenda, insieme. E ringrazio il
Cantiere educativo per questo – ha detto Eugenia Calvaruso, architetto e docente del liceo Galilei -
Campailla, che intrapreso con i ragazzi un excursus storico sulle città e sull’essenza dell’abitare e del costruire.
Anna Alì, docente di architettura, ha puntato l’attenzione sulle scelte che negli anni hanno portato alla
disgregazione delle città: “Oggi occorre riempire di significato tutti gli spazi svuotati, ripensarli per chi deve
viverci. Renzo Piano sostiene che la sfida del secolo è la riqualificazione periferie. La mia speranza è che i
giovani facciano meglio di noi. E questo incontro è uno di quei momenti in cui mi accorgo che ciò è
possibile".
2. Rito Crisci ranni
Grande festa per il Festival delle famiglie e il rito Crisci ranni
Possibilità di incontro perché cresca la speranza nel territori
Sabato 11 aprile grande festa in musica a conclusione del rito Crisci ranni, nell’ambito dell’iniziativa “Festival
delle Famiglie II edizione e rito Crisci ranni 2015”, sostenuto dall’Amministrazione comunale e dall’assessorato
ai Servizi sociali. La festa di Crisci ranni, che quest’anno si è spostata in città concentrando, insieme a scuole,
parrocchie, associazioni, attenzione e passione educativa sul tema «La Casa nella città, la Città a misura di
casa...», ha avuto inizio all’Atrio comunale con gli itinerari narrativi per bambini a cura del Piccolo Teatro. La
storia di Nino – il personaggio creato e curato da Dada Iacono che negli anni è cresciuto insieme al Cantiere
educativo – è stata narrata in cinque tappe nelle vie del centro storico. L’ultimo racconto in piazza Matteotti,
dove, per il quinto anno consecutivo si è rinnovato l’antico rito del sabato dopo Pasqua, con cui la città ha
lanciato in alto i bambini e ha accolto gli slanci dei giovani per crescere come città bella, giusta e fraterna.
La festa è proseguita fino a tarda sera con il concerto dei Qbeta offerto dalla Fondazione di Comunità Val di
Noto. Quest’ultima supporta il cantiere educativo “Crisci ranni” di Modica, i cantieri educativi “A misura di
sguardo” di Ispica, Noto e Pozzallo, il cantiere “Questa è casa mia” di Siracusa, con il sostegno di Fondazione
con il Sud, di Caritas Italiana, delle diocesi di Noto e Siracusa e al raccordo tra diverse realtà del terzo settore.
Si sono così messe insieme alcune tra le esperienze più vive del territorio con un pensiero rivolto soprattutto alle
nuove generazioni per dare loro segni di speranza, coniugando insieme un sociale promozionale e
un’economia solidale, e così rigenerare comunità e far ripartire il Sud. In questo nostro Sud affonda le radici il
progetto musicale dei Qbeta, la cui formazione nasce da generi musicali diversi che condividono la cultura e
la rivalutazione dei ritmi e delle armonie tipici delle musiche mediterranee. Da qui la scelta di elaborare i testi
anche in lingua siciliana, sposandoli con i tempi e le melodie frenetiche e contemplative proprie della
passionalità del popolo mediterraneo. «Il mandorlo è in fiore e io che sogno un viaggio nel mondo» è la frase
che ha in sé il senso intero del lavoro del gruppo musicale. «Il mandorlo è un albero che adorna i movimenti
irregolari ed aspri della nostra terra. Nelle sue radici scorre la linfa della Sicilia stessa – hanno spiegato Qbeta -
Ma il mandorlo è anche albero “aperto”, innestabile con altri frutti...ed è ciò che cerchiamo di fare all'interno
del nostro percorso creativo. Un mandorlo con le radici ben infisse in Sicilia, ma che si nutre anche di terra
ocra d'Africa, di vento meticcio latino americano, ritmi sanguigni dei Balcani, solarità mediterranea. Un
grande mandorlo vigoroso, ricco di essenze e umori del Sud». «Speriamo – è stato il messaggio finale da parte
della Fondazione Val di Noto - che rifioriscano amicizia e speranza. Per questo ci affidiamo a questo soggetto:
la “piazza”, guidata dai giovani, dove si affacciano le case, luoghi di affetti, che nella città diventano misura
di una politica alta, bella e creativa».
3. Intervista a Radio in Blu
Programma radio "Fatti prossimi":
puntata del 14 aprile 2015
A Modica il Festival delle Famiglie e il rito Crisci ranni su casa e città nell'era delle relazioni
virtuali(durata: 5'22'')
– Daniele Colombo, direttore dell’Istituto di Psicologia clinica di Modica
– Fabio Sammito, Caritas diocesana di Noto
http://www.caritasitaliana.it/home_page_archivio/media/00005776_Programma_radio_Fatti_prossi
mi_puntata_del_14_aprile_2015.html
Servizi Radio/Tv
Video Mediterraneo - Dolceamaro day Puntata del 23 marzo 2015 http://www.videomediterraneo.it/video/programmi/dolceamaro/17376-dolceamaro-day-puntata-del-
23-03-2015.html
In studio: Dario Cerruto, Crisci ranni Daniele Colombo, Festival delle Famiglie
Canale 74 Servizio del 21 marzo 2015 Qbeta in piazza Matteotti per la festa di “Crisci ranni”
http://www.canale74.com/tg/servizi/1094-qbeta-in-piazza-matteotti-per-la-festa-dei-crisci-
ranni.html
Servizio del 19 marzo 2015 Crisci ranni. Un cantiere sempre più familiare Intervista a Dario Cerruto
http://www.canale74.com/tg/servizi/1064-crisci-ranni-un-cantiere-sempre-piu-familiare.html
Servizio del 13 aprile 2015 Crisci ranni. Conclusa ieri la manifestazione http://www.canale74.com/tg/servizi/1488-crisci-ranni-conclusa-ieri-la-manifestazione.html
Video Regione Servizio del 1 aprile 2015 01 04 15 MODICA FESTIVAL DELLA FAMIGLIA https://www.youtube.com/watch?v=aoETlFp0iZs
Programma radio "Fatti prossimi": puntata del 14 aprile 2015
A Modica il Festival delle Famiglie e il rito Crisci ranni su casa e città nell'era delle relazioni
virtuali (durata: 5'22'')
– Daniele Colombo, direttore dell’Istituto di Psicologia clinica di Modica
– Fabio Sammito, Caritas diocesana di Noto
http://www.caritasitaliana.it/home_page_archivio/media/00005776_Programma_radio_Fatti_prossi
mi_puntata_del_14_aprile_2015.html