Risorgimento – Identità Nazionale? -
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Risorgimento – Identità Nazionale? -
Miti fondativi
• Quali sono o possono essere considerati oggi i miti fondativi della nazione?
– Il Risorgimento può essere considerato il mito fondativo della Repubblica (ne fu promotore C.A.Ciampi)? NO.
– La Resistenza? SI, anche se rappresentava un momento “divisivo” della Nazione
– La Costituente (1946)? FORSE ma non lo è stata e non rappresenta un mito fondante
Miti fondativi
• Il Risorgimento si presenta come un movimento NON completo
• E’ un movimento molto “differenziato”: Mazzini si oppone a chi favorisce la monarchia, così come accade il contrario
• E’ un movimento “fratturato”: come può essere fondativo?
Miti fondativi
• La nazione italiana viene imposta sulla tante Italie
• L’idea di nazione ha una grande forza consociativa che parte dai concetti di “sangue” e “razza” (tratto comune e forte della società europea dell’800)
• L’idea genealogica viene così estesa dalle corti nobiliari al popolo spingendo i luoghi ed i simboli delle comunità a congiungersi sul comune terreno del sangue e della razza (ius loci e ius sanguinis)
Miti fondativi
• Ius loci e Ius sanguinis si coniugano e si incontrano con il nazionalismo (o nazionalitarismo risorgimentale e post-risorgimentale)
• Di conseguenza la traslazione identitaria avviene con la morte ed il morire per la patria, che divengono il punto “romantico” di incontro
• Nasce così la retorica, il simbolismo ed il mito che ritroviamo nelle allegorie e nei messaggi dell’Italia liberale e – in parte per il diverso contesto – nell’Italia fascista
Miti fondativi
• L’Italia della Prima guerra resiste e si presenta, nel dopoguerra, sull’onda dell’enfasi patriottica del sacrificio
• Culto dei martiri e della morte: spazi e territorio ne accolgono la memoria, la loro concretizzazione, l’uso strumentale
Miti fondativi e date simbolo
• Diversa è la questione delle date, degli avvenimenti, dei luoghi e della memoria come momenti (uguale e differenti; condivisi e no) che cercano di essere o vengono utilizzati come riconoscimento della propria identità
• Tutti elementi che devono rappresentare più della semplice ricorrenza, ma raccogliere in sé luoghi e spazi della memoria, ritualismi e simbolismi densi, condivisione dei valori e della loro concretizzazione
• Spesso si contrappone il fatto e l’analisi storica con la nascita o la costruzione di un mito falsificante (uso politico/pubblico della storia)
Miti fondativi e date simbolo
Le date simbolo sulle quali riflettere:
16 marzo 1861
20 settembre 1870
4 novembre 1918
25 aprile 1945
2 giugno 1946
Miti fondativi e date simbolo
Alcuni avvenimenti “simbolo” sui quali riflettere
Il RisorgimentoLa spedizione dei Mille
L’Unità nazionaleLa vittoria nella prima guerra mondiale
La ResistenzaLa Liberazione
La nascita della Repubblica
Miti fondativi e date simbolo
Alcuni luoghi simbolo sui quali riflettere:
Roma capitale
Vittorio Veneto
Le piazze (da rappresentazione della guerra a spazi della politica)
I fronti delle guerre (1^ e 2^)
Miti fondativi e date simbolo
Alcune memorie sulle quali riflettere
I garibaldiniLa Prima e la Seconda guerra mondiale
Il fascismoLa Russia (la rivoluzione o la guerra italiana)
La ResistenzaLa contrapposizione sociale e ideologica
Miti fondativi e date simbolo
Alcuni simboli e i miti sui quali riflettere
Il tricoloreGli inni e le canzoni
RomaMilite ignoto, Vittoria mutilata, Prima Guerra
Italiani? Brava GenteLaicità e Religione
Monarchia e RepubblicaIdentità locali e identità nazionale
(l’Italia dei campanili e delle cento città)
Combinazioni di miti e fratture
• Unità – Indipendenza – Unificazione: il 1861 è in grado di rappresentare l’Italia ma non può rappresentare il nesso con la fondazione dell’Italia Repubblicana
• Il biennio 1945-1946 è un mito fondante che trova trasposizione nell’art.1 della Costituzione
• Tuttavia siamo di fronte alla “nazione” percepibile e percepita attraverso le “narrazioni” e i suoi “racconti” che, in un uso strumentale, possono trasferirsi (erroneamente) nella dimensione fondativa della nazione stessa
Combinazioni di miti e fratture
• Non esiste quindi un mito fondativo ma più miti fondativi della nazione italiana, collocabili in fasi diverse ognuna individualmente valida a identificare la nazione
• I miti cambiano con il tempo seguendo il mutare della classe dirigente: la storia d’Italia e la sua unità sono una “frattura di regimi” cui si tenta di rispondere con l’unificazione
• Il Risorgimento diviene una sorta di “resistenza elitaria” posta a mito fondante, ma con una popolazione nazionale inesistente o esclusa
Combinazioni di miti e fratture
• Il riferimento ad una identità ed al suo mito fondante (es. il Risorgimento) può terminare quando finiscono o si esauriscono miti e simboli, a loro volta sostituiti con altri o da altri
• Sopravvivono oggi i miti ed i simboli del Risorgimento? Risposta aperta e individuale
• Dove è - di conseguenza - l’identità della Repubblica? Nella Costituzione (Italia una e indivisibile) e nel “lavoro” (art. 1 e molti altri riferimenti)