Risonanza Paramagnetica Elettronica Falcone Andrea.

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Risonanza Paramagnetica Elettronica Falcone Andrea

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Risonanza

Paramagnetica

Elettronica

Falcone Andrea

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• L’EPR è una tecnica spettroscopica che utilizza frequenze nelle microonde.

• È una tecnica non distruttiva: lo stesso campione può essere riutilizzato più volte. È inoltre una tecnica poco invasiva perché richiede piccole quantità di campione.

• È sensibile a materiali paramagnetici, cioè caratterizzati da dipoli magnetici permanenti: atomi con elettroni disaccoppiati, quindi con momento angolare e momento magnetico proprio.

Ioni dei metalli di transizione

Radicali liberi

Difetti e impurezze

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• L’EPR studia l’effetto che si produce sugli elettroni sottoposti contemporaneamente a un campo magnetico statico H0 e a un debole campo oscillante di opportune frequenza e polarizzazione, cioè la risonanza.

Fenomeno fisico

Elettrone singolo Spin s=1/2, µ = geµB = eh/4πmc, frequenza ν

ENERGIA MAGNETICA: Em = - µ·H0

minima se µ ↑↑ H0 ms = - ½ E1 = - µ·H0

massima se µ ↑↓ H0 ms = ½ E2 = µ·H0

Quando hv = E1 – E2 = 2µH0 = geµBH0

si ha il rovesciamento dello spin

transizione di dipolo elettrico indotta dalla radiazione

Condizione di Risonanza

Regole di selezione : ΔMS = ± 1

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• Passando dall’elettrone allo ione bisogna sommare i momenti angolari orbitali e di spin:

L = Σ li S = Σ si J = L + S µJ= -gLµBJ

gL = 1 + J(J+1) + S(S+1) – L(L+1)

• Nel caso reale per osservare la risonanza bisogna che gli ioni paramagnetici siano diluiti in una matrice diamagnetica

g ≠ gL fattore di splitting spettroscopico, che tiene conto

dell’interazione dello ione con quelli circostanti, e quindi

col reticolo

Fenomeno fisico

2J(J+1)Regole di selezione : ΔMS = ± 1

Condizione di risonanza : hv = gµBH

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Per valutare l’effetto dell’intorno si può utilizzare l’approccio di campo cristallino ( C. C. )

• Campo Debole ( C.C. < S.O. ) : si conserva l’accoppiamento L + S = J

• Campo Intermedio ( C.C. > S.O. ) : in genere è popolato solo il livello L più basso; le proprietà magnetiche sono quindi dovute al solo spin ( g = ge = 2)

• Campo Forte: si rompono gli accoppiamenti elettrone - elettrone

Fenomeno fisico

gli ioni del reticolo sono considerati cariche puntiformi che

agiscono sullo ione paramagnetico solo elettrostaticamente

Le degenerazioni dei livelli vengono rimosse, cioè si creano

nuovi livelli energetici

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Fenomeno fisico

Altro fenomeno dell’interazione è il così detto rilassamento spin – reticolo : il reticolo si comporta come una riserva termica, che può assorbire energia dal sistema di spin. Lo scambio energetico avviene tramite fononi, quindi dipende dalla temperatura e ha luogo quando il campo cristallino è modulato da vibrazioni reticolari

processo diretto

E2

E1

T1 ∞ T-1

hv0 Fonone a frequenza v0

processo a due fononi

E2

E1hv2

hv1

hv0

T1 ∞ T-9

T1 ∞ T-7

Fonone assorbito a frequenza v1

Fonone emesso a frequenza v2

V2 – v1 = v0

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È importante tener presente questo effetto principalmente per due motivi:

Fenomeno fisico

Fenomeni di saturazione

W12 w21

N2

N1

1

2 W12 = probabilità di transizione indotta da H0

W21 = probabilità di rilassamento, proporzionale a 1/T1

Se W12 << w21 ( cioè N1 > N2 ) non c’è saturazione

Allargamento di riga

ΔE·Δt ≈ h / 2π Δt ≈ T1

Δv ≈ gµBΔH / h ≈ 1/ 2πT1

Se T1 è troppo piccolo si ha un forte allargamento della riga EPR

T1 cresce rapidamente al diminuite di T la riga si stringe al diminuire di T

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• Sono possibili due modalità di misura di un segnale EPR

Apparato strumentale

E1

E2

E

vv0

E

HHr

E1

E2

hv0

hv0

V fissa, H variabile

H fisso, v variabile

Il più usato

Valori tipici:

V = 1010 Hz

Hr = 3500 Oe

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Apparato strumentale

Ponte a microonde

1 2 3 4

5

6

7

8

9

10

1. Sorgente microonde

2. Isolatore

3. Attenuatore

4. Diodo rivelatore

5. Guida d’onda

6. Cavità risonante

7. Elettromagnete(campo stabile, omogeneo, variabile linearmente)

8. Filtro di banda

9. Amplificatore

10. Registratore

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Segnale EPR

H

Der

ivat

a de

l seg

nale

Le informazioni possono essere ottenute da:

•Fattore g

•Area del segnale

•Forma e larghezza di riga

•Struttura iperfine

La strutture iperfine deriva dall’interazione fra lo spin elettronico S e quello nucleare I: il nucleo produce un campo magnetico Hn che si aggiunge a quello esterno. La condizione di risonanze e le regole di selezione diventano:

Ogni livello MJ sarà splittato in 2I+1 livelli.

hv0 = gµB|H+Hn| ΔMS(J)=±1 ΔmI= ±1

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Segnale EPR

da hv0 = gµBHr

Ottieni informazioni su:

• coordinazione e simmetria dell’intorno dello ione paramagnetico

• valenza degli ioni ( distingui Mn2+ da Mn4+, Fe2+ da Fe3+ ecc.)

• campi magnetici disomogenei

Fattore di splitting spettroscopico g

Area del segnale

da doppia integrazione del segnale derivato

Ottieni informazioni su:

• numero di centri paramagnetici (per confronto con standard)

• comportamento dei diversi ioni presenti nel campione

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Segnale EPR

Forma e larghezza di riga

Ottieni informazioni su:

• tipo di ioni presenti

• interazioni che caratterizzano il sistema

• entità campi magnetici disomogenei

La riga può essere:

Lorentziana interazione dipolo – dipolo fra spin uguali, interazione con il reticolo

Gaussiana interazioni iperfini non risolte, interazione fra spin diversi, disomogeneità

In generale si ha una linea intermedia tra Gaussiana e Lorentziana.

Forma e larghezza di riga

Permette il riconoscimento della specie paramagnetica dal numero di righe e dalla separazione delle stesse

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Applicazione ai beni culturali

Una prima applicazione dell’ EPR è data dalla datazione dei reperti. Questa tecnica permette infatti di misurare la quantità di elettroni spaiati presenti nel reperto.

Questi elettroni sono prodotti nel tempo dalla radioattività ambientale: ha luogo una cattura degli elettroni nei difetti reticolari, e il numero di questi elettroni cresce nel tempo.

Il range temporale dell’ EPR va dalle migliaia di anni fino ai 2 milioni di anni nei casi più favorevoli. Il limite inferiore è dato dalla sensibilità della tecnica mentre quello superiore deriva dai fenomeni di saturazione.

Uno svantaggio di questa tecnica è che molto sensibile all’ambiente in cui è rimasto il reperto: ad esempio elementi radioattivi come l’uranio possono alterare la misura. Per questo motivo sono fondamentali le analisi del terreno.

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Applicazione ai beni culturali

Per i reperti inorganici il tempo di datazione è quello della formazione oppure della lavorazione (forgiatura, cottura etc. )

Per i fossili organici si può risalire invece alla data della morte, poiché gli organismi viventi non contengono elettroni spaiati

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Applicazione ai beni culturali

In particolare questa tecnica è stata utilizzata per datare fossili di varie specie umane, unitariamente ad altre tecniche.

È stato così possibile appurare , ad esempio la lunga coesistenza di Neandhertal e Uomo Moderno

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Applicazione ai beni culturali

Riconoscendo il tipo e la quantità di impurezze paramagnetiche l’EPR permette anche i risalire alla provenienza dei materiali …

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… così come avere informazioni sui metodi di lavorazione utilizzati per produrre vari oggetti

Applicazione ai beni culturali

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Applicazione ai beni culturali

L’utilizzo dell’EPR può anche essere utile nella conservazione di libri antichi: sembra infatti che il deterioramento della carta sia favorito dalla presenza di alcuni ioni paramagnetici ( Cu2+ , Fe3+) e non da altri ( Mn2+) …

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Applicazione ai beni culturali

… mentre l’ingiallimento dei fogli è causato dalla formazione di radicali liberi, anche questi paramagnetici e quindi studiabile con tecniche EPR.