Riso & Rose · 2016-10-01 · ... dietro Palazzetto dello Sport. ... i portici di piazza Mazzini...

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IL MONFERRATO E I SUOI CASTELLI Riso & Rose Maggio 2015 Partiamo da Cassano d'Adda, prendiamo la A4 a Cavenago per poi deviare sulla A26 fino ad arrivare nel Parco Fluviale del Pò. Quello del Monferrato è innanzitutto un paesaggio di castelli inserito in un paesaggio di vigneti l'itinerario è tra castelli e colline partendo dal Basso Monferrato, la cui capitale è Casale Monferrato. Sosta N45.136898 E8.447268 (in Piazza Castello-martedi' dopo le 15.30 per mercato). (possibilità anche N45.12438 E8.45277 via Giuseppe Visconti fuori dal centro o AA N45°07'31 E08°27'42 in zona San Bernardino, dietro Palazzetto dello Sport. Acqua, pozzetto). Il territorio del Casalese è costituito da un'area pianeggiante, dove è prevalentemente coltivato il riso e da una splendida zona collinare, produttrice di vini pregiati e rinomati, sede di grandi aziende vitivinicole e di iniziative agrituristiche innovative. Casale è una città

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IL MONFERRATO E I SUOI CASTELLI Riso & Rose Maggio 2015

Partiamo da Cassano d'Adda, prendiamo la A4 a Cavenago per poi deviare sulla A26 fino ad arrivare nel Parco Fluviale del Pò. Quello del Monferrato è innanzitutto un paesaggio di castelli inserito in un paesaggio di vigneti l'itinerario è tra castelli e colline partendo dal Basso Monferrato, la cui capitale è Casale Monferrato. Sosta N45.136898 E8.447268 (in Piazza Castello-martedi' dopo le 15.30 per mercato). (possibilità anche N45.12438 E8.45277 via Giuseppe Visconti fuori dal centro o AA N45°07'31 E08°27'42 in zona San Bernardino, dietro Palazzetto dello Sport. Acqua, pozzetto). Il territorio del Casalese è costituito da un'area pianeggiante, dove è prevalentemente coltivato il riso e da una splendida zona collinare, produttrice di vini pregiati e rinomati, sede di grandi aziende vitivinicole e di iniziative agrituristiche innovative. Casale è una città

ricca d'arte, storia, tradizioni e cultura, come dimostrano le dimore nobiliari, i palazzi storici, i monumenti, le chiese e i celebri castelli disseminati sulle colline monferrine. Il centro storico, in particolare, rappresenta la migliore testimonianza dell'illustre passato di Casale, iniziamo con la visita al DuomoDuomo, monumento più antico della città e uno dei più grandiosi esempi di architettura romanico-gotica del Piemonte. Alziamo lo sguardo verso la cupola della Chiesa di Santa Chiesa di Santa

Caterina e la Torre CivicaCaterina e la Torre Civica(XI sec.)(XI sec.), proseguiamo con la visita del Castello dei Castello dei Paleologi Paleologi austero specchiodelle vicende monferrine e delle aspre contese per il controllo di questo fertilissimo lembo di Piemonte, proseguiamo con i vari monumenti; i

palazzi di via Mameli, con l'elegante esempio di barocco casalese riconoscibile nel palazzo Trevillepalazzo Treville, i porticiportici di piazza Mazzini dove troneggia il monumentomonumentoequestre di Carloequestre di CarloAlbertoAlberto,, il TeatroTeatro, la chiesa di S.Stefano,chiesa di S.Stefano, poipassiamo al monumento monumento dedicato a Luigi Canina, Luigi Canina,al palazzo Magnocavallial palazzo Magnocavalli econcludiamo con la SinagogaSinagoga nelcaratteristico ghettoebraico.

Il Il Basso Monferrato vanta anche uno dei più bei castelli d’Italia, quello di Camino. Sosta Cimitero (via Roma). E' anche un altro il motivo del nostro arrivo in questo borgo, la festa di “Riso e rose”, una kermesse

enogastronomica che si svolge per le vie. In questo borgo attraversato da secoli distoria, si passa dalle antiche glorie romane aidecori medievali e all'eleganza dei palazzi ottocenteschi. Visitiamo

la chiesa di S.Gottardo,chiesa di S.Gottardo, e edificio di epoca romanica (XII sec.) dalla semplicepianquadrangolareconclusa dall'abside etetto a capanna. Lafacciata ed il piccolocampanile sono decoraticon archetti pensili,mentre all'internopregevoli affreschi conscene della vita del Santo datati 1478. Passeggiamo tra le tante bancarelle finfino ad arrivare al CastelloCastello che si erge sulla collina che domina l’abitato e rappresenta uno dei castelli piùscenografici del Monferrato. Costruito durante il XI sec. per motivi di difesa. Nel XIX sec. l’edificio venne restaurato secondo lo stile della scuola francese di Viollet Le Duc, aggiungendo anche un cortile ed una piccola cappella. Conosciuto per i suoi saloni affrescati (tra cui il salone centrale affrescato da

Pier Francesco Guala tra il 1746 e l’anno successivo), gli antichi cortili e il parco, è oggi una sfarzosa cornice per cerimonie e incontri culturali, nonché per il cinema e la pubblicità, mentre le cantine conservano il vino pregiato dei vigneti del Monferrato. Fondato

dagli Aleramici, è munito di mura e di torri merlate. (Si deve al tenente colonnello Ferdinando, ultimo erede degli Scarampi il restauro del XIX secolo secondo i dettami della scuola francese di Viollet Le Duc, consistente nella realizzazione della sala da pranzo in stile neo-gotico, della biblioteca, e del teatro affrescato con episodi del Don Chisciotte. Nello stesso periodo vengono ricavati uno spazioso cortile e una piccola cappella. Sono stati ospiti del castello monferrino molti personaggi illustri, tra cui Don Bosco, il Re Vittorio Emanuele III durante le grandi manovre del 1911 e Benito Mussolini nel 1928, anno in cui diede ordine di realizzare l’Acquedotto del Monferrato). Proseguiamo con l'intento di visitare il castellocastello di San Giorgio Monferrato (SP7-km20), (SP7-km20), ccostruito per sbarrare l’ondata saracena che minacciava il Piemonte nelX sec, fu infeudato nel1152 da FedericoBarbarossa al vescovo diVercelli. Avevo segnato 2Avevo segnato 2punti sosta punti sosta ((Sosta N45.108405 E8.413298 oN45.107467 S8.414650), mac'è una manifestazione, la

strada è stretta e ci rinunciamo, ci accontentiamo di alzare lo sguardo e vederlo che si erge sulla collina, indi proseguiamo per Altavilla Monferrato a trovare in nostri amici camperisti. Qui passiamo la notte.

Nel regno dei sapori e delle note rubino dei vini più pregiati del Piemonte, non possiamo farci mancare la degustazione di prodotti locali all'ombra di antiche torri medievali e residenze nobiliari immerse nel verde. Ci lasciamo tentare da uno

dei numerosi sentieri che si snodano lungo le colline del Monferrato. Abbiamo prenotato una visita con degustazione di prodotti tipici al Castello di Frassinello. (SP42-km11,50) (SP42-km11,50) Sosta N45.031772 E8.388599.Il castellocastello è situato in cima alla collina, in mezzo al verde e fiori con un'ampia veduta sui paesi e colline circostanti, porta lo stemma della casata di Nemours e il fascino fiabesco di una dimora scolpita nel tufo oltre mille anni fa. La visita comincia dalla corte secolare con un gelso centenario, palme e un giardino all’italiana con 300 arbusti di rose fanno da cornice a una vista meravigliosa sui borghi arroccati e le colline monferrine, oggipatrimonio UNESCO,proseguiamo nel giardinocon il pozzo dove inpassato venivanogiustiziati i nemici epassiamo poi alla scuderia che è statariadattata come saletta

congressi. Ora è la volta dell'ala nobiliare che dispone di due saloni, compreso quello D’Onore, affrescati e impreziositi da fregi, mosaici e

specchiere dorate. Durante la spiegazione apprendiamo che numerosi nobili, tra cui Bricherasio, sono passati dal castello, e forse anche Giuseppe Verdi di cui si conserva il ritrattonella stanza della musica

e tanti altri. Dopo circa un'ora e mezza di spiegazioni siamo arrivati nel locale della degustazione, dove abbiamo trovato: agnolotti, crostini con sugo e marmellate varie, salame, formaggio e sopratutto il vino, che da queste parti fa da padrone. (conclusione; troppe persone e la visita unpo' troppo lunga per i miei gusti).

Prima di tornare ai camper facciamo un giro nel minuscolo paesino edentriamo nella parrocchiale di S.Anna. parrocchiale di S.Anna. Siamo quasi al termine del nostro viaggietto, concludiamo con Vignale Monferrato N45.010062 E8.394367. All'ingresso del paese ammiriamo la Porta UrbicaPorta Urbica, antico accesso che faceva parte della prima cerchia delle mura di Vignale ancora intatta, vicino sorge la Chiesa della Beata Vergine AddolorataChiesa della Beata Vergine Addolorata con l'adiacente convento dei convento dei Servi di MariServi di Maria. Questa chiesa, dedicata alla purificazione di Maria Vergine fu iniziata dall'ordine dei Servi di Maria tra il 1470 e ultimataall'inizio del Seicento. In stile lombardo-gotico con i classici contraffortisulla facciata, la Chiesa ha un interno a tre navate molto spazioso doveè custodita la Madonna dei sette dolori scolpita in un albero di pero. Un'altra chiesa è la parrocchiale di San Bartolomeo,chiesa è la parrocchiale di San Bartolomeo, costruita su una chiesa del XII secolo, con la facciata neoclassica, vanta all'interno

affreschi di Luigi Morgari che raffigurano importanti personaggi vignalesi ed un quadrodel MoncalvoraffiguranteSant'Agostino. In viaGaribaldi al civico 91invece troviamo unacuriosità; lacaratteristica costruzionecon uno stile unico detta "casa Serpentello""casa Serpentello"decorata negli anni '30 dal proprietario Luciano Serpentello, popolare e attivo cittadino di Vignale. L'antica casa conservava all'origine tracce di finestre gotiche e Serpentello aggiunse una fittissima serie di immagini che rappresentano le "arti e i misteri". Altro edificio storico èla Torre CivicaTorre Civica (XV sec.) che ospita oggi un'importante enoteca. Qui termina il nostro giro, è giunta l'ora di salutare il Piemonte e ritornare nella nostra Lombardia...a casa.

AL PROSSIMO VIAGETTO !!!

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