Protocollo Intesa Regionale Campania 2004 · Nelle segnalazioni dell'O.S.A.P.P., si è più volte...

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Protocollo 1448 Cam Roma 06 Novembre 2004-11-06

Al P.R.A.P. Campania Dr Tommaso CONTESTABILE

Napoli

E , p.c. Al V. Capo del D.A.P. Responsabile Relazioni Sindacali

Dr. Emilio DI SOMMA Roma

Al Direttore Generale

Del Personale e Della Formazione Dr. Gaspare SPARACIA

Roma

A tutte le segreterie O.S.A.P.P. Campania

A tutto il Personale di Polizia Penitenziaria

Della Regione Campania Oggetto: incontro del 09 Novembre 2004 presso il P.R.A.P. Napoli. L’O.S.A.P.P. non firma il PROTOCOLLO D’INTESA REG IONALE. Come già preannunciato nelle precedenti riunioni l'O.S.A.P.P. per questioni legate anche al forte momento nazionale esprime forte dissenso e si astiene dalla firma del protocollo e ciò in ragione che da svariato tempo e per alcune vicende da anni , questa O.S. ha segnalato ad Autorità Amministrative e Politiche la Regione Campania come una delle giurisdizioni in cui sono tenute in minima considerazione sia le condizioni lavorative del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria e sia gli aspetti e le regole che oltre ai principi di equità e trasparenza riguardano le relazioni sindacali e il rispetto normativo del C.C.N.L. e dell'Accordo Quadro Nazionale. Gravi disservizi, situazioni al limite dell'abuso, l'assenza di regole certe, procedure locali che esulano dagli Accordi Nazionali e Regionali raggiunti, personale di Polizia Penitenziaria utilizzato discrezionalmente per ciò che attiene: mobilità tra un istituto all'altro senza che ve ne sia alcuna particolare motivazione, assegnazione in posti di servizio senza tener minimamente conto delle condizioni di pari opportunità tra il personale, nei turni di servizio festivi e straordinari che sono stati più volte segnalati, senza alcun miglioramento nelle condizioni che riguardano senza esclusione tutti gli istituti della Campania ed in particolare gli istituti di Napoli Poggioreale - C.P. Secondigliano - O.P.G. di Napoli e di Aversa - C.C. Benevento - C.C. S. Maria C.V. - Vallo Della Lucania – il Settore Nuclei Traduzioni e Piantonamenti. Nelle segnalazioni dell'O.S.A.P.P., si è più volte evidenziato che a parte l'intento conclamato dell'attuale Amministrazione Centrale di scaricare qualsiasi responsabilità alla periferia lasciando "mano libera" proprio al fine di evitare quelle tensioni e quei malumori derivanti nel personale dalla disorganizzazione esistente, idonee soluzioni potevano essere raggiunte in breve tempo con appropriati interventi qualora vi fosse stata la volontà di comprendere la portata dei problemi in essere e soprattutto che non potevano più risultare ammissibili in un Amministrazione

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che si vuole moderna e che non lo è mai stata, né mai lo sarà, su tali presupposti, iniziative a carattere interlocutorie in cui alcune componenti del personale sono chiamate ad accettare compromessi su questioni di principio, a discapito di quelle regole di equità e trasparenza sbandierate ma soprattutto in Campania non attuate. La circostanza, quindi, che in Campania si continua in sede di Provveditorato Regionale il confronto con le OO.SS.(esclusivamente discorsivo), per la costante assenza di interventi e segnali di cambiamento, non prescinde da considerazioni che riguardavano e tuttora riguardano: 1) Il fatto che a Napoli Poggioreale permane il disagio del Personale di Polizia Penitenziaria per ciò che attiene la cattiva gestione delle risorse umane - eccessivi carichi di lavoro in cui una sola unità deve adempiere a più funzioni - che da almeno due anni, implicitamente, si costringe il personale a chiedere riposi compensativi in luogo di prestazioni straordinarie non retribuibili - penalizzazione di coloro che non accettano di non accedere, senza retribuzione, l'orario ordinario di lavoro - l'assenza di qualsiasi seppur minimo criterio di organizzazione e assegnazione di personale in determinati posti di servizio, soprattutto se derivante da accordi con le OO.SS. viene vanificato da repentine scelte della Direzione - gli atteggiamenti di responsabili di alcuni settori nei confronti di alcuni rappresentanti sindacali con la ferma determinazione di colpire il personale di Polizia Penitenziaria attraverso movimentazione e avvicendamenti nei posti di servizio senza tener minimente conto dell'anzianità di servizio e la dignità e decoro professionale del lavoratore di Polizia Penitenziaria, in ultimo l'anomala esclusione dall'ufficio matricola del delegato provinciale O.S.A.P.P. senza che la stessa direzione nonostante interessata sulla questione dalla segreteria scrivente come sempre non ha ritenuto formulare spiegazioni sulla questione fornendo al locale Provveditorato indicazioni sul caso prive di ogni logica - le notevoli anomalie in essere presso l'ufficio matricola in termini di razionalizzazione delle risorse e dove sembrerebbe si consenta a detenuti lavoranti di trattare documenti e fascicoli - la fatiscenza dei locali in uso al personale privi dei necessari supporti igienici ed ambientali (Mensa - Caserma e posti logistici), con assenza dei necessari strumenti di prevenzione nel contatto con detenuti affetti da malattie infettive, istituto dove le indicazioni dipartimentali e le relazioni sindacali vengono sistematicamente disattese, di cui l'O.S.A.P.P. ha sempre denunciato. 2) L'O.P.G. di Napoli e Aversa strutture particolari per la tipologia dei soggetti ristretti, e che oltre ad essere struttura di preciso riferimento anche sanitario, pone il Personale ivi operante di fronte ad un sistema di alta rilevanza sociale baluardo di precisi indirizzi di tutela sanitaria praticamente inesistenti, ciò aggravato ancor di più per la fatiscenza della struttura detentiva e la mancanza dei necessari supporti igienici nei posti di servizi, particolare l'O.P.G. di Napoli, la M.O.S."Mensa Obbligatoria di Servizio" carente sotto ogni punto di vista ed in particolare scarsa pulizia dei locali e nel confezionamento dei cibi nonché priva di adeguata tabella vittuaria, la Caserma Agenti oltre a presentarsi assolutamente inadeguata è priva dei necessari suppellettili, la gestione del personale e l'organizzazione del lavoro mancante nei canoni sanciti dal C.C.N.L. e dall'Accordo Quadro Nazionale. 3 Al C.P. Secondigliano, struttura dai molteplici contenuti penitenziari, dalla custodia attenuata ai Collaboratori di Giustizia, sede di notevoli dimensioni che pone il personale di fronte a delle esigenze di difficile governo, e non solo per la carenza d'organico, ma anche per la mancanza di legittimità e trasparenza nell'organizzazione del lavoro in termini di pari opportunità professionale, e di scarsi contenuti per il personale operante in settori a rischio quali il C.D.T. che ospita detenuti affetti da malattie infettive, in assenza dei necessari strumenti per le garanzie sanitarie più volte segnalate e le continue movimentazioni di personale in posti di servizio senza che si sia proceduto ai previsti interpelli in funzione delle pari opportunità.

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4)Presso il Nuovo Complesso Penitenziario Sammaritano, sin dall'apertura ha evidenziato notevoli lacune sotto il profilo della sicurezza per quanto attiene, la mancanza di idonea recinzione dell'Istituto e di un adeguato Block-House, la mancanza di un camminamento per sentinelle che attualmente "nonostante le modifiche apportate sono operativamente insufficienti come per gli spazi da adibire a parcheggio, mentre si è pensato bene di realizzare opere d'arte per l'abbellimento dell'esterno anche se i fondi destinati per la realizzazione della precitata opera d'arte sono di provenienza diversa dal capitolato ordinario, è chiaro che tali situazioni sono di estrema importanza per la sicurezza e l'incolumità del personale. L'O.S.A.P.P. ha segnalato con continuità le disfunzioni e le problematiche annose ed irrisolte presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere e nei cui confronti alcun organo dell'amministrazione Penitenziaria a livello Centrale e periferico ha ritenuto di assumere iniziative o di adottare correttivi. Ferma restando l'incomprensibilità dell'Atteggiamento dell'Amministrazione Centrale che continua a non fornire riscontri, a non manifestare volontà e soprattutto a dimostrare la propria progressiva e perdurante impossibilità di controllo e di Direzione su molteplici vicende a livello locale e nazionale, appare opportuno evidenziare che la situazione dell'Istituto di S. Maria C.V. è progressivamente peggiorata non solo in relazione alle oggettive condizioni del Personale ma anche rispetto a quelle che si ritiene siano condizioni imprescindibili per una struttura che è al "centro" delle attività Giudiziarie e di Polizia nel Casertano. Peraltro, si rammenta che nello specifico delle questioni contigenti i problemi di volta in volta segnalati e di fatto irrisolti hanno riguardato le carenze di personale comportanti il costante depauperamento dei servizi interni per le precarie condizioni del servizio delle traduzioni, lo scadimento delle minime condizioni di sicurezza e la gestione impropria e priva di requisiti di equità e trasparenza del Personale per quanto riguarda: - gli spostamenti e del personale da un posto di servizio all'altro , senza né preventiva informazione ne successivo esame congiunto con le OO.SS. in sede locale; - la distribuzione in maniera inidonea delle prestazioni straordinarie ed in maniera tale da non dirigere tale risorsa, come prescritto, all'indirizzo principalmente del personale dei servizi a turno; - il mancato e l'inadeguato utilizzo ai fini di una migliore funzionalità della struttura di alcune unità di Polizia Penitenziaria femminile; - mancata applicazione dei canoni sanciti dalla normativa vigente per la pari opportunità di potenziamento professionale, e mancati interpelli per l'assegnazione nei vari posti di servizio; 5) La struttura beneventana, espressione non solo per problematiche di carattere generale ma anche per continui abusi posti in essere nei confronti di subordinati, e che comunque nonostante le forti pressioni l'Amministrazione Centrale e Regionale nulla è stato fatto per porre fine ai continui episodi d'intolleranza, ingenerando nella struttura clima di tensione per il personale di Polizia Penitenziaria di cui più volte la scrivente O.S. ha portato all'attenzione della direzione in questione, senza che di fatto ne sia scaturito un riscontro nonostante i fatti rappresentano specifiche anomalie nei turni di servizio all'interno dei reparti detentivi e nelle rispettive rotonde che costituiscono carichi di lavoro eccessivo e scarsa condizioni di sicurezza tanto da creare un enorme divario nel rapporto agente detenuti L'uso indiscriminato dell'orario straordinario, all'ordine del giorno, uffici, ispettori a decine espletano il turno in terza, circa 40 ore mensili mentre al Servizio a turno viene ridotto il tempo necessario per il passaggio delle consegne dai 10 minuti agli attuali. 6)Nuclei Traduzioni e Piantonamenti Oltre alla copiosa corrispondenza inviata sulla questione dei N.T.P. , si registrano allo stato precise anomalie riguardanti il metodo di liquidazioni delle missioni in particolare presso il C.P. Secondigliano dove si evidenziano sostanziali negativi metodi interpretativi del servizio missioni rispetto ad altre strutture del territorio aggravata già di per se dall'assenza di fondi sui relativi capitoli ,la gravissima carenza di mezzi per le traduzioni ,l'assenza di un adeguata organizzazione del lavoro ed orari di servizio che proprio negli ultimi tempi si sta

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notevolmente aggravando per i continui cambiamenti di orario di servizio e turni senza che ciò sia stato concordato con le OO.SS. . 7) C.C. Vallo Della Lucania che presso la struttura di Vallo della Lucania si registrano situazioni di grave disagio e mancata parità di trattamento nell'organizzazione del lavoro e nella gestione delle risorse umane per i disagi e le molteplici e reiterare irregolarità che da tempo si constatano presso l'istituto che, malgrado segnali evidenti e gravi riguardanti il Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso tale sede, non ottengono da tempo da parte di codesta Amministrazione alcun attenzione. Giova in tal senso rammentare a codesta Amministrazione che il fatto che anche rispetto alla situazione di Vallo della Lucania , come per altre situazioni sul territorio, si addivenga ad un placet assoluto rispetto agli assetti ed ai poteri interni alla struttura, con favore rispetto ad una ristretta minoranza di Personale e con disagio nei confronti del restante, depone a grave discapito della funzionalità degli addetti che altri intenti dovrebbero perseguire e non certo in danno degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria della struttura. D'altra parte , per condizioni di cui non appare più possibile una soluzione con quanto fino ad oggi adottato , questa O.S. non può esimersi dal richiedere , quale evoluzione da un passato infelice ormai imprescindibile pena maggiori conseguenze, eventuale avvicendamento di quelle figure responsabili delle condizioni in essere che non sembrano in grado di attenersi ai riferimenti normativi ed a comprendere il disagio del Personale di Polizia Penitenziaria , che seppur si riconosce la grande difficoltà ad operare in un contesto tanto delicato certamente non può esimerci dall'esprimere dissenso e forte preoccupazione per le modalità di gestione oramai obsolete e desuete nella forma e nella sostanza. Orbene, la permanenza dei disagi nelle strutture penitenziarie e la cronica assenza di un Amministrazione che in quest'ultimi mesi sta dimostrando la propria inerzia, in quanto ad incertezze ed incapacità di diretto e risolutivo intervento sui propri disservizi, rendono ormai indifferibili interventi risolutivi sulle questioni accennate, come O.S.A.P.P. nell'interesse dell'istituzione e per la tutela dei diritti del personale di Polizia Penitenziaria della Regione, per l'assenza di certezze sul territorio e per l'assenza dei necessari interventi e per quanto si sta verificando nelle varie strutture, si astiene dal sottoscrive il protocollo d'intesa per le ragioni contenute nel presente documento e preannuncia proteste sul territorio fin quando persisteranno le situazioni segnalate.

Distinti saluti.

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DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA PROVVEDITORATO REGIONALE DELLA CAMPANIA

NNAAPPOOLL II

ACCORDO RELATIVO AI CRITERI DI MOBILITA’ INTERNA DA E PER I NUCLEI T.P. DEL PERSONALE

DI POLIZIA PENITENZIARIA DELLA REGIONE CAMPANIA TRA

IL PROVVEDITORE REGIONALE DELL’AMMINISTRAZIONE PEN ITENZIARIA DELLA CAMPANIA

E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

VISTI il D. Legislativo n. 146/2000 e i conseguenti atti organizzativi; VISTO il D. Legislativo n. 443/1992; VISTO il D.P.R. n. 395/1995; VISTO il D.P.R. n. 164/2002; VISTO il D.P.R. n. 82/1999; VISTO l’Accordo Nazionale Quadro per il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria 2002-2005 ed il Protocollo d’Intesa Regionale sottoscritto il 9/11/2004; VISTO l’Accordo relativo ai criteri di mobilità interna del personale di Polizia Penitenziaria della Regione Campania, sottoscritto il 29/11/2004, TENUTO CONTO delle prerogative di cui all’art. 16 del D. Legislativo n. 165/2001; LETTE le Circolari del D.A.P. n. 3413/5863 del 20/03/1996 e n. 3483/5933 del 30/07/1998; Le parti, come sopra individuate, convengono sulla necessità di regolamentare la mobilità del Personale di Polizia Penitenziaria all’interno della Regione Campania, in particolare per garantire il corretto funzionamento dei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti e per tutelare i diritti, primo tra tutti alle pari opportunità, del personale. Le parti convengono che la mobilità di entrata e di uscita per i Nuclei Traduzione e Piantonamenti della Regione Campania avvenga con l’applicazione dei sottoindicati criteri la cui valutazione, per la formulazione delle graduatorie di entrata, verrà effettuata dal P.R.A.P. Il Provveditore Regionale si impegna ad inviare, quale informazione preventiva, le graduatorie alle Organizzazioni Sindacali firmatarie del presente accordo.

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CRITERI DI MOBILITA’ DA E PER I NUCLEI T.P.

REQUISITO PER L’ACCESSO

Aver maturato cinque anni di anzianità nel Corpo di P.P. e non aver superato i 50 anni di età. Disponibilità ad effettuare tutte le varie tipologie del servizio traduzioni.

CRITERI PER ACCESSO AI NUCLEI OPERATIVI

RAPPORTI INFORMATIVI – GIUDIZIO COMPLESSIVO TRIENNI O PRECEDENTE: - OTTIMO punti 3 - DISTINTO punti 2 - BUONO punti 1 - Aggiunta di 0.50 nel caso di punteggio di 30+2

TITOLO DI STUDIO - Diploma di laurea quinquennale punti 4 - Diploma di laurea triennale punti 3 - Diploma di scuola media superiore punti 2 - Diploma di scuola media punti 1

FORMAZIONE SPECIFICA - Svolgimento con profitto del corso di formazione e

di aggiornamento sul servizio traduzioni punti 5 - Corsi professionali svolti nell’ambito dell’Amministrazione punti 1 - Corso svolto in ambito privato attinente alle funzioni del posto di servizio punti 0.50 - Possesso di patente di categoria “D” punti 2 - Partecipazione a corsi di aggiornamento effettuati presso le scuole di formazione e di aggiornamento del Corpo e dell’Amministrazione Penitenziaria punti 0.50 fino ad un punteggio massimo di punti: 1.50

ASPETTO DISCIPLINARE Sarà precluso l’accesso al personale che ha subito, negli ultimi 5 anni, procedimenti penali e disciplinari definitivi e sanzionati per le seguenti infrazioni:

Decreto Legislativo 30 /10/1992 n. 449: articolo 3 - comma 2 lettera s) – la tolleranza dell’indebite introduzioni e dei traffici di generi nello stabilimento; lettera u) – la infedeltà in servizio manifestata col rilevare ad estranei o a detenuti o internati fatti relativi al servizio stesso o riguardanti i processi in corso o coll’occultare le mancanze dei detenuti o internati o coll’asportare dall’ufficio documenti o copie di qualsiasi natura; lettera aa) - il comprare o vendere il dare o ricevere in prestito dai detenuti o internati qualsiasi somma od oggetto, al di fuori dei casi rientranti nei compiti d’Istituto; lettera cc) – l’ingerenza negli affari relativi ai processi dei detenuti, il far commissioni di qualsivoglia natura per conto dei detenuti o internati;

articolo 4 lettera c) – il frequentare luoghi, persone o compagnie sconvenienti con evidente offesa alla dignità delle funzioni;

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articolo 5 lettera e) – assidua frequenza, senza necessità di servizio, di persone dedite ad attività illecite o di pregiudicati; lettera f ) – uso non terapeutico, provato di sostanze stupefacenti o psicotrope; lettera m) – introduzione nello stabilimento, per destinarli ai detenuti o internati, di denari, armi o strumenti atti ad offendere o a facilitare l’evasione, il non sequestrarli scoprendoli, o l’omettere di denunciarne il trafugamento; lettera o) - accettare dai detenuti o internati o dai loro familiari o conviventi mance o regali sotto qualsiasi pretesto o forma, o l’entrare in rapporti di interesse con essi; lettera p) – favorire in qualsiasi modo la corrispondenza dei detenuti o internati, sia dentro sia fuori dello stabile.

RICONOSCIMENTI - Medaglie d’oro al valor Militare o Civile punti 3.00 - Medaglie d’argento al valor Militare e Civile punti 2.00 - Medaglia di bronzo al valor Militare o Civile punti 1.00 - Attestato di pubblica benemerenza punti 0.60 - Encomio solenne punti 0.50 - Encomio punti 0.25 - Lode ministeriale punti 0.10

ETA’ ANAGRAFICA A parità di punteggio sarà data precedenza alla più giovane età in base a quanto disposto dalla legge 16 giugno 1998 n°191 “Modifiche ed integrazioni alle leggi 15 marzo 1997, n°59, e 15 maggio 1997 n°127, nonché norme in materia di formazione del personale dipendente e di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni. Disposizioni in materia di edilizia scolastica” (Bassanini-ter).

I vincitori dell’interpello, per una maggiore qualificazione professionale rispetto ai compiti che andranno a svolgere, verranno avviati a corsi di addestramento all’uso delle armi e di esercitazioni di tiro a fuoco.

CRITERI PER L’USCITA

- Volontarietà dell’interessato - Superamento del cinquantacinquesimo – 55 - anno di età, in quanto, lo stato fisico, anche per

l’insorgere di patologie tipiche dell’età, potrebbe ridurne l’efficienza necessaria all’espletamento delle particolari funzioni

- Ruolo Agenti/Assistenti, periodo di permanenza nel Nucleo Operativo di anni cinque, rinnovabile per una sola volta nel massimo di ulteriori anni cinque; ruolo Sovrintendenti e Ispettori, periodo di permanenza nel Nucleo Operativo di anni cinque, rinnovabile per una sola volta nel massimo di ulteriori anni cinque

- Rotazione nella misura del 20% annua, con esclusione delle seguenti figure: Comandante e Vice Comandante

- Sanzioni previste nell’aspetto penale e/o disciplinare come preclusione all’entrata - Sospensione dal servizio per procedimenti penali (sospensione temporanea dall’incarico in

attesa della definizione) - Sopraggiunte patologie che compromettono l’incondizionato servizio nella specifica attività con

possibilità, a richiesta dell’interessato, di impiego in compiti non operativi all’interno del Nucleo Operativo

- Indisponibilità manifesta ad effettuare le varie tipologie di traduzione

Gli avvicendamenti del personale avverranno a mezzo di interpello regionale annuale.

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Per il raggiungimento della misura massima del 20% concorreranno prima i volontari; la quota restante verrà suddivisa in percentuali uguali tra le seguenti categorie di operatori: autisti, personale non operativo, scorte e capiscorta.

PRESENZA DI PATOLOGIE RICONOSCIUTE DALLA C.M.O. A tutela della salute del Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, in presenza di patologie riconosciute dalla C.M.O. quali cause di servizio, al fine di evitare e prevenire ulteriori aggravamenti delle stesse o l’insorgere di nuove e altre malattie professionali, in particolare quando la riconosciuta malattia professionale abbia già dato luogo a lunghe convalescenze. Sarà cura del Dirigente dell’Ufficio Sicurezza e Traduzioni valutare l’opportunità di una restituzione all’Istituto di appartenenza dell’operatore di P.P., tenuto conto dell’incidenza della riconosciuta patologia sul regolare espletamento del servizio particolarmente stressante delle traduzioni. Napoli, IL PROVVEDITORE REGIONALE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI: S.A.P.Pe. O.S.A.P.P. C.I.S.L. – F.P.S/P.P. C.G.I.L. – F.P./P.P. U.I.L. – P.A./P.P. Si.N.A.P.Pe. F.S.A. C.N.P.P. – Si.A.P.Pe. U.G.L./FNP Si.A.L.Pe. – A.S.I.A. S.A.G. – P.P.