Rischio da silice libera cristallina nel territorio dell Azienda USL 11 ... · –Stima senza...
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P.Del Guerra, M.Tarchi, D.Bartoli, T.E.Iaia,
P.Pistolesi, G.Sannino, G.Farina
U.O.C. Prevenzione Luoghi di Lavoro
Rischio da silice libera cristallina nel territorio
dell’ AziendaUSL 11 Empoli
Obiettivi
Acquisire dati sulle VdR (conoscenza delrischio da SLC)
Valutare alcuni aspetti della sorveglianzasanitaria
Indagine sanitaria (campione di lavoratori)
Adeguatezza formale delle VdR, stimareale rischio SLC difficile
Sorveglianza sanitaria “formale”, con diso-mogeneità e criticità
Indagine sanitaria: non casi conclamati dimalattia correlata alla silice
Risultati ottenuti
Programma
Individuazione settori (ceramica e vetro)
Presentazione (aziende e MC)
– Incontro con parti sociali
– Lettera aziende e medico competente
Visita azienda e consegna questionario
Valutazione cartelle sanitarie e di rischio
Acquisizione Rx disponibili
– Rivalutazione Rx (B-reader certificato)
Visita lavoratori (+ spirometria Rx)
– Eventuali approfondimenti (lavoratore, azienda)
Il vetro(Empolese)
Vetrerie
Non più attive
Vetre
Vetrerieattive al 2000
La ceramica artistica(Montelupo Fiorentino)
La manifattura Fanciullacci
Le ceramiche Bitossi
La situazione osservata
Aziende visitate n=46
– PMI o microimprese
Azienda chiuse o inattive n=11
– (Crisi: spesso riduzione personale e produzione)
Con effettiva esposizione a SLC n=22
Altre: soprattutto seconda lavorazione
– Possibile esposizione a polveri, inclusa siliceamorfa (es. molatura vetro), non a SLC
La nostra esperienza
Valutazione aziendale del rischio
– Autocertificazione
– Stima senza campionamenti (es. MOVARISCH)
– Campionamenti ambientali (adeguati sì o no)
Adeguatezza formale 100% (almeno autocer-tificazione)
15/22 disponibili campionamenti ambientali
– Problemi: metodiche, tempi, copertura mansioni
(Problematica legata all’etichettatura SLC)
I nostricampionamenti
Definizione mansioni a rischio
Scelta campionatore
Modalità e tempi di campionamento
Campionatore Dorr-Oliver, t=6h40’, TLV: 50 g/m3
Fr.resp. (g/m3) Si02 [cr.]
Rifinitura 120 <14
Pressa 90 <14
Dati analoghi anche con t maggiori
Sorveglianza sanitaria:Rx torace in azienda
Principio di giustificazione (art.3, D.Lgs.187/00)
– esecuzione? periodicità?
Struttura; metodica; lettura ILO-BIT
– lettura a cura B-reader
Protocollo di effettuazione non sempre chiaro
Non sempre distinti esposti da non esposti
Qualità tecnica mediocre (/inadeguata)
Refertazione “clinica” senza scheda ILO-BIT
L’indagine sanitaria
Visitati n.114 lavoratori
– 100% spirometria
– n.58 Rx torace
– revisione a cura B-reader
Buona collaborazione aziende e lavoratori
Difficoltà con Rx torace nonostante la dispo-nibilità ottenuta da struttura accreditata
– Formato digitale, metodica, lettura ILO-BIT
Rx + HRCT
Selezionati n.8 casi Rx ILO-BIT 1/0-1/1, (rispettivamente p=7, q=1)
– HRCT e approfondimenti diagnostici
– Approfondimenti in azienda in corso
Quadri non diagnostici di evidente silicosi
Problema dei reperti “incidentali”
– nodulo polmonare isolato (follow-up)
Idoneità alla mansione specifica?
Valutazione spirometrie
n.80 consecutive (leggibili…)
– Accettabilità (ATS/ERS, 2005)
V estrapolazione retrograda
Esplosività espirazione
Dt PEF <120 ms
Espirazione >6 s
Plateau fine espirazione
Non artefatti curva F/V
– Difficile la rilevazione negli spirometri non computerizzati usati dai MC
– Le prove sono davvero accettabili?
Valutazione spirometrie
n.80 consecutive
Grado di collaborazione e punteggio per il controllo di qualità (PLATINO, 2006)
Da non usare tout court per escludere prove
MANOVRE ACCETTABILI PUNTI
A. 3 + 2 FEV1 e FVC entro 150 mL 5
B. 2 + 2 FEV1 e FVC entro 200 mL 4
C. 2 o 3 + ripetibilità entro 200-250 mL 3
D. 2 o 3 + ripetibilità oltre 200-250 mL 2
E. 1 1
F. 0 0
Esecutore n. PFR Punt. Platino Punt. esecutore
[n] [P] [P/n]
(A) 21 9 0.4
(B) 5 5 1
(C) 3 0 spir. starato
(D) 3 2 0.6
(E) 9 0 0.1
(F) 8 0 0
(G) 3 illeggibili
(H) 12 44 3.6 (>2)
(I) 15 1 0.06
Valutazione spirometrie
n.80 consecutive (leggibili…)
– Riproducibilità (criteri PLATINO, 2006)
Esperienza positiva
Buona collaborazione delle aziende
Buona collaborazione dei lavoratori
Opportunità di dialogo con la strutturache esegue gli esami rx
Disponibilità della struttura ospedalieraad eseguire gli approfondimenti
Punti critici
Difficoltà nella stima del rischio effettivo
– Soggetti (/mansioni) effettivamente esposti?
– Possibili sia la sottostima che la sovrastima
Criticità nella sorveglianza sanitaria
– Qualità inadeguata degli esami radiologici e dellaloro lettura; gruppo esposti e periodicità da definire
– Spirometrie eseguite in modo non corretto nonconsentono non solo un’adeguata valutazionepuntuale del singolo caso, ma anche una “sorve-glianza” longitudinale del soggetto e della popola-zione
HCRT: difficoltà gestione reperti “incidentali”
Domande e commenti
Rifareste questa esperienza?
Sì.
Abbiamo deciso di proseguire conmodalità simili in altri settori (marmo egraniti, cave)
La nostra esperienzae la sorveglianza sanitaria?
Il nostro intervento non può assumere quelcarattere di monitoraggio sistematico di“quella” popolazione che caratterizza lasorveglianza sanitaria.
Queste esperienze consentono però di avereun quadro (sia pure puntuale) di gruppi piùampi di lavoratori rispetto alla prospettiva delMC che opera nella singola azienda (>>PMI).
I risultati di queste esperienze possono forni-re al MC spunti per una sorveglianza sanita-ria più mirata ed efficace.
Appare “giustificata”una esposizione a IR?
Rx ancora riferimento internazionale.
Problema attuale: migliore definizionedegli esposti (conoscenza del rischio),più che l’obbligo di legge (reale o pre-
sunto)
– I dati attuali – non rassicuranti nell’esperienzaNIS e qualitativamente insufficienti nelle nostreaziende – non consentono di affermare che“non c’è rischio da SLC”, o che “il rischio è
così basso da non giustificare l’esposizione aIR”
– Partecipazione del MC alla VdR?
Conclusioni
Il rischio SLC da noi esiste…
…ma è allo stato difficile da quanti-ficare in modo attendibile…
… per cui è necessario migliorare laVdR con la partecipazione del MC…
…ed è necessaria una verifica dellaeffettiva situazione aziendale
Il rischio SLC da noi esiste…
…quindi importanza ancora maggio-re della sorveglianza sanitaria…
… che va attuata solo con metodi-che corrette, pena la sua inefficacia
… il servizio pubblico deve continua-re l’attività di prevenzione (assisten-za, vigilanza e controllo)…
…e la relazione è finita!