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RISCHI NELLE ATTIVITA ’ SANITARIE

AMBIENTE DI LAVOROAMBIENTE DI LAVORO

RISCHI FISICIRISCHI FISICI

RISCHI CHIMICIRISCHI CHIMICI

RISCHIO BIOLOGICORISCHIO BIOLOGICO

RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENORISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO

RISCHIO DA ATMOSFERE ESPLOSIVERISCHIO DA ATMOSFERE ESPLOSIVE

RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DIDICARICHI E/O PAZIENTICARICHI E/O PAZIENTI

RISCHIO DA USO DI VIDEOTERMINALIRISCHIO DA USO DI VIDEOTERMINALI

RISCHIO INCENDIO ED EMERGENZARISCHIO INCENDIO ED EMERGENZA

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La valutazione dei rischi

Definizione

Procedimento di valutazione dell’entità del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori , nell’espletamento delle loro mansioni derivante dalla presenza di pericoli e dalla probabilità del verificarsi di un evento dannoso sul luogo di lavoro

Documento di Valutazione Documento di Valutazione dei rischi (DVR)dei rischi (DVR)

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Art. 271 D.Lgs. 81/2008 –

Valutazione del Rischio

Art. 271 D.Lgs. 81/2008 –

Valutazione del Rischio

fasi attività lavorativa potenzialmente a rischio

agenti biologici coinvolti

numero di lavoratori addetti

metodi e procedure lavorative adottati

misure di prevenzione e protezione da adottare

procedure di emergenza contro il rischio di esposizione ad agenti di 3°e 4°gruppo

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Classificazione Agenti Biologici(allegato XLVI )

Classificazione Agenti Biologici(allegato XLVI )

Agente biologico del gruppo 1(Non ne sono riportati in elenco)

Nessuno o pochi danni ai soggetti esposti Agente biologico del gruppo 2 (bordetella pertussis, clamidie, salmonelle,

epatite A)causa di malattie in soggetti espostiè poco probabile che si propaghi nella comunitàdisponibili efficaci misure profilattiche o terapeuticheAgente biologico del gruppo 3 (salmonella typhi, Bac.

antracis, virus epatite B,C, Delta ( **) , HIV, Mycobacterium Tubercolosis umano)causa di malattie gravi in soggetti espostisi può propagare nella comunitàdisponibilità efficaci misure profilattiche o terapeuticheAgente biologico del gruppo 4 (tutti virus (Ebola, Lassa, Marburg,…..)

causa di malattie gravi in soggetti espostisi può propagare nella comunitànon sono disponibili, di norma , efficaci misure profilattiche o terapeutiche

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Misure di Prevenzione e ProtezioneArt.272-273-278 D.Lgs. 81/2008

� No Agenti biologici nocivi

�Limitare esposti

�Organizzare Processi e procedure

�Tecnologia (protezione collettiva)

�Segnale di rischio biologico

� Misure igieniche

�Smaltimento rifiuti

�Informazione e Formazione

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I Dispositivi di Protezione Individuale

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qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo

contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo

(Titolo III Art. 74 D.Lgs. 81/08)

I Dispositivi di Protezione Individuale

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delle vie respiratorie

degli occhi e del viso

della testa

dell’udito

delle mani e delle braccia

dei piedi e delle gambe

delle altre parti del corpo

contro cadute dall’alto

I DPI possono essere indossati per la protezione(Allegato VIII D.Lgs. 81/08):

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Obblighi del datore di lavoro

fornisce DPI

assicura il loro mantenimento in efficienza, e le condizioni d’igiene anche mediante la manutenzione, la riparazione e la sostituzione;

provvede a fornire istruzioni comprensibili, informa preliminarmente i lavoratori dei rischi dai quali il DPI lo protegge, assicura una adeguataformazione del personale sull’impiego dei DPI e se necessario organizza uno specifico addestramentocirca l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI

individua i DPI che hanno le caratteristiche necessarie per proteggere i lavoratori

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I dirigenti e i preposti, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e competenze devono:

informare i lavoratori dei rischi specifici a cui sono esposti

disporre, esigere e controllare che i lavoratori osservino le norme di sicurezza e usino i dispositivi di protezione messi a loro disposizione

Obblighi dei dirigenti e preposti

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devono utilizzare i DPI messi a loro disposizione, secondo le informazioni d’uso e secondo quanto appreso nei corsi di formazione e addestramento

sono tenuti ad usare con cura i DPI di cui dispongono

non devono apportarvi modifiche

devono segnalare al datore di lavoro i difetti e/o gli inconvenienti riscontrati nei DPI messi a loro disposizione.

Obblighi dei lavoratori

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PRECAUZIONI STANDARD

I GUANTIPRECAUZIONI STANDARD

I GUANTI

vinile

lattice

nitrile

antitaglio

da lavoro in gomma

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Protezione degli occhi

occhiale a mascherina con aderenza perfetta al volto “occhiali da sub” - Cod. magazzino 116120

mascherina chirurgica con visieraCod. magazzino 116101

occhiale monousoCod. magazzino 116121

occhiale pluriuso in policarbonatoCod. magazzino 116123

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DPI - RespiratoriDPI - RespiratoriFFP2potere filtrante 95%Cod. magazzino 116107

FFP3potere filtrante 98%Cod. magazzino 116117

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Modalità di applicazione della mascherina

1. Tenere il respiratore in mano con lo stringi-naso verso ledita lasciando gli elastici liberi sotto la mano.

2. Posizionare il respiratore sul volto con la conchiglia sotto il mento e lo stringi-naso verso l'alto. Tirare l'elastico superiore e posizionarlo sulla nuca.

3. Tirare l'elastico inferiore e posizionarlo intorno al collo sotto le orecchie.

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Modalità di applicazione della mascherina

NOTA: l’efficacia delle maschere si riduce in presenza di barba o basette lunghe che non permettono il contatto diretto con la cute del volto.

4. Posizionare le dita di entrambe le mani sulla parte superiore dello stringi-naso: premerlo e modellarlo muovendosi verso le due estremità; evitare di modellare lo stringi-naso con una sola mano per non causare una diminuzione della protezione respiratoria.

5. La tenuta del respiratore sul viso deve essere verificata prima di entrare nell'area di lavoro: coprire quindi con le due mani il respiratore evitando di muoverlo dalla propria posizione ed espirare rapidamente; una pressione positiva all'interno del respiratore dovrebbe essere percepita. Se viene avvertita una perdita aggiustare la posizione del respiratore e/o tensione degli elastici e ripetere le prova.

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RESPIRATORE PER RISCHIO CHIMICO

FFP1S con carbone attivoCod. magazzino 116113

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PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO

pungenti e taglienti

• Da chiudere in modo definitivo al massimoogni 5 giorni!

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Luogo di Produzione e data di chiusura

Da chiudere in modo definitivo al massimoogni 2 giorni!

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PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO

pungenti e taglienti

• Da chiudere in modo definitivo al massimoogni 5 giorni!

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Luogo di Produzione e data di chiusura

Da chiudere in modo definitivo al massimoogni 2 giorni!

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PRINCIPALI MODALITA ’ DI INFORTUNIO:

• Percutanea•• Puntura o taglio accidentale con Puntura o taglio accidentale con

dispositivi pungenti o taglienti dispositivi pungenti o taglienti contaminati con materiale biologico contaminati con materiale biologico a rischioa rischio

• Mucocutanea•• Contaminazione di cute o mucosa Contaminazione di cute o mucosa

lesa con schizzi accidentali di lesa con schizzi accidentali di materiale biologico a rischiomateriale biologico a rischio

RISCHIO BIOLOGICO

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© Roberta Bonini

Misure immediate post infortunio a rischio biologico

Misure immediate post infortunio a rischio biologico

lesioni percutanee (punture/tagli)

fare sanguinare abbondantemente la feritalavare per 10 minuti con acqua e saponedisinfettare con soluzioni a base di iodio o cloro

contaminazione di cute non integra

lavare per 10 minuti con acqua e saponedisinfettare con soluzioni a base di iodio o cloro

contaminazione della mucosa

sciacquare abbondantemente con acqua o soluzione fisiologica sterile

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VALUTI IL SUO CASO E SI COMPORTI COME DESCRITTO

Questa procedura è rivolta a tutti gli operatori sanitari e non sanitari che lavorano all’interno della struttura ospedaliera:

⇒ dipendenti dell’Aziendaospedaliera⇒ dipendenti dell’Università di Modena compresi gli studenti in Medicina, studenti dei corsi di diplomi universitari, medici frequentatori e borsisti ⇒ dipendenti di altre Aziende che comunque lavorano all’interno della struttura

AL SERVIZIO DELL’OPERATORE

Chiunque operi in ospedale può subire un infortunio a rischio biologico. Tale contatto potrebbe determinare gravi conseguenze per la salute del lavoratore.Questo opuscolo contiene una sintesi della PROCEDURA AZIENDALE N°50 e descrive il percorso da seguire in caso di esposizione accidentale a sangue o ad altri liquidi biologici a rischio di trasmissione di infezioni virali.

La Sua collaborazione è

fondamentale affinché

questo percorso sia

condotto correttamente.

La invitiamo pertanto a

segnalare eventuali

carenze al Servizio di

Prevenzione e

Protezione (tel. int. 2810),

solo così possiamo

migliorare.

Il SERVIZIO DI SORVEGLIANZA SANITARIAraccoglie tutta la documentazione relativa all’infortunio da Lei subìto e la conserva nella Sua cartella personale.Nel caso fosse indicata l’esecuzione della profilassi anti- virus dell’epatite B ricordi che:• le Immunoglobuline devono essere praticate possibilmente entro 48 ore dall’infortunio e comunque non oltre il 7° giorno, al Servizio di Sorveglianza Sanitaria (negli orari di apertura) o in Malattie Infettive; • la vaccinazione deve essere effettuata possibilmente entro 96 ore dall’infortunio e comunque non oltre il 14° giorno sempre al Servizio di Sorveglianza Sanitaria.Dopo una settimana circa dall’infortunio contatti il Servizio dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 (tel. int. 2285) per concordare un appuntamento con i Medici Competenti che Le consegneranno gli esami, Le forniranno le spiegazioni richieste e Le daranno indicazioni qualora sia consigliabile eseguire ulteriori esami (follow-up).

INFORTUNIO

Denuncia e consulenza in Malattie Infettive

Paziente fonte noto?

Prelievo se consenziente

SI

NO

Medicina Trasfusionale

Ritiro esami

Eventuale nuova consulenza infettivologica

Ritiro esami al Servizio Sorveglianza Sanitaria

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1° CASO: INFORTUNIO CON MATERIALE BIOLOGICO DI PROVENIENZA NON INDIVIDUABILE (NON VI E’LA POSSIBILITA’ DI RISALIRE AL PAZIENTE FONTE)

1 - A CHI RIVOLGERSIInformi immediatamente il medico di guardia o di U.O. strutturatoe/o la Caposala che potrebbero aiutarla nella compilazione della prima parte del MOD. INAIL e/o i colleghi per programmare eventualmente la Sua sostituzione.Può rivolgersi subito alle Malattie Infettive se nel Suo servizio non vi è personale medico o al Pronto Soccorso qualora sia necessario un trattamento medico (ad es. una piccola sutura in caso di taglio profondo).Successivamente si rechi IMMEDIATAMENTE alle Malattie Infettive per effettuare la consulenza specialistica.

N.B. solo in caso di assoluta impossibilità ad allontanarsi dal servizio(ad es. durante un intervento chirurgico) può telefonare al medico di guardia delle Malattie Infettive il quale eseguirà la consulenza telefonicamente o dove Lei lavora.

2 - LA DENUNCIA DELL’ INFORTUNIO⇒Se Lei è dipendente dell’Azienda ospedaliera: il medico di Malattie Infettive (o Pronto Soccorso) compilerà la prima parte del modulo INAIL (se non compilata nella sua U.O.) e sempre la seconda parte. Di tale modulo il medico tratterrà la 1° copia; Lei dovrà portare il più presto possibile (o spedire via FAX o per posta) la 2°copia copia all’Ufficio Infermieristico (indipendentemente dalla Sua qualifica!) e trattenere la 3° copia per sé.⇒Se Lei è dipendente di un’altra Azienda (es: Università, ditta appaltatrice, Azienda USL, ecc.) porterà il MOD INAIL completo (3 copie) al Suo datore di lavoro. N.B.Questi adempimenti amministrativi sono da eseguire in tempi ristretti e sono importanti per il riconoscimento dell’infortunio da Lei subìto!3 - LA CONSULENZA INFETTIVOLOGIAIl medico:• Le darà informazioni circa il rischio di infezione e l’opportunità o meno di eseguire una profilassi farmacologica post- esposizione (PPE);• La informerà della necessità di effettuare esami ematici per valutare il suo stato sierologico rispetto ai virus dell’epatite B,C e HIV che saranno eseguiti solo se Lei darà l’ esplicito consenso scritto;• La indirizzerà al Servizio di Medicina Trasfusionale.

4 - AL SERVIZIO DI MEDICINA TRASFUSIONALEIl medico effettuerà un prelievo ematico (se Lei avrà acconsentito) e Le consegnerà un apposito modulo dove saranno riportate le informazioni utili per il ritiro dei Suoi esami.

3 - RICHIESTA DI CONSENSO INFORMATO AL PAZIENTE FONTE

In questo caso vi è la possibilità di conoscere se l’infortunio è avvenuto con materiale biologico potenzialmente infetto da virus a trasmissione ematica.

Il medico della U.O. che Lei avrà avvisato, potràcontrollare nella cartella del paziente fonte se sono giàstati eseguiti esami virologici: in caso affermativo potràcomunicarlo egli stesso IMMEDIATAMENTE al medico delle Malattie Infettive, altrimenti potràrichiedere al paziente il consenso scritto (utilizzando l’apposito modulo) ad eseguire tutti o in parte gli esami relativi a Epatite B, C e HIV.Si ricordi che se il paziente, pur capace, non acconsente all’esecuzione degli esami sopra citati, non è possibile effettuare il prelievo e si dovrà seguire la procedura descritta nel CASO n°1. Il comportamento da tenere nei casi in cui risulta impossibile ottenere il consenso, viene descritto in modo dettagliato nella Nota 3 della procedura aziendale n°50.⇒Se è stato ottenuto il consenso è possibile procedere al prelievo che dovrà essere consegnato al Servizio di Medicina Trasfusionale assieme al modulo di consenso correttamente compilato senza il quale gli esami non saranno effettuati e solo dopo avere eseguitola consulenza infettivologica.4 - LA CONSULENZA INFETTIVOLOGIA

Questa parte è uguale a quella descritta al punto 3 del 1° caso.5 - AL SERVIZIO DI MEDICINA TRASFUSIONALESe il paziente ha acconsentito al prelievo consegni provetta e modulo e sarà eseguita la determinazione dell’anti-HIV sul siero del paziente fonte con procedura urgente (entro 2 ore dalla ricezione della provetta). Questo permetterà di valutare l’opportunità di una seconda consulenza in Malattie Infettive e l’eventuale somministrazione della chemioprofilassi post-esposizione (PPE) contro l’infezione da HIV.Le Linee Guida del Ministero della Sanitàconsigliano di iniziare tale profilassi, nei casi dove questa è indicata, nel più breve tempo possibile (tempo ottimale entro 4 ore dall’infortunio).Per tale ragione è fortemente consigliato denunciare al più presto l’infortunio subìto!

Il medico del Servizio Medicina Trasfusionale effettueràanche un prelievo ematico (se Lei avrà acconsentito) e Le consegnerà un apposito modulo dove saranno riportate le informazioni utili per il ritiro dei Suoi esami.

�Quali invece non devono essere considerati liquidi a rischio biologico?

Feci, secrezioni nasali e bronchiali saliva, sudore, lacrime, urina, vomito, tranne nei casi in cui tali materiali contengano sangue in quantità visibile.

� Cosa si intende per infortunio a rischio biologico?

Qualsiasi esposizione parenterale (tagli, punture) o mucosa (schizzi in bocca o occhi) oppure a cute non integra (screpolata, abrasa, colpita da dermatite) con sangue o altri liquidi biologici.

� Oltre al sangue quali devono essere considerati liquidi biologici a rischio?Secrezioni vaginali liquido seminale, cerebro-spinale,sinoviale, pleurico,peritoneale,pericardico amniotico.

�Cosa si intende per “paziente fonte” noto o conosciuto?

Quando il materiale biologico èsicuramente appartenente a quel paziente.

2° CASO: INFORTUNIO CON MATERIALE BIOLOGICO DI PROVENIENZA INDIVIDUABILE (VI E’LA POSSIBILITA’ DI RISALIRE AL PAZIENTE FONTE)

1 - A CHI RIVOLGERSI2 - LA DENUNCIA DELL’INFORTUNIO

Queste parti sono uguali a quelle descritte nel 1° caso.

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Io sottoscritto……………………..………………………………………………………………….

nato a …………………………….……..………..………………….. il ……………..……………..,

essendo stato informato dal Dr. ……………………… dell’U.O. …………………………….. ..che:

• un operatore in servizio nell’Azienda Ospedaliera ha subito un infortunio per il quale si è accidentalmente contaminato con materiale biologico proveniente dalla mia persona;

• che si renderebbe necessario procedere a un prelievo del mio sangue da analizzare per verificare se in esito alla contaminazione accidentale l’infortunato sia stato esposto o meno al rischio di contrarre un'infezione da virus dell'epatite B e/o da virus dell'epatite C e/o da virus dell'immunodeficienza umana (HIV);

• che tali accertamenti possono essere effettuati solo con il mio consenso;

• che i risultati degli accertamenti effettuati sulla mia persona, con il mio consenso, verranno resi noti al solo personale sanitario deputato alla gestione dell’infortunio, il quale è comunque tenuto al massimo riserbo e s’impegna ad utilizzare tali risultati esclusivamente ai fini della tutela della salute dell’infortunato;

• che in mancanza del mio consenso all’esecuzione di tali accertamenti l’infortunato sarebbe esposto a un ulteriore rischio, che invece risulta evitabile laddove io acconsenta

DICHIARO

� di acconsentire all’esecuzione di tutti gli esami sierologici necessari

� di rifiutare tutti gli esami sierologici che mi sono stati proposti

� di acconsentire all’esecuzione di esami limitatamente a: � anti-HIV � anti-HCV � HBsAg

Dichiaro inoltre di essere stato informato che i risultati degli accertamenti che verranno effettuati saranno inviati al Servizio di Sorveglianza Sanitaria di questa Azienda, ove potrò ritirarli personalmente presentando questo foglio previo appuntamento telefonico (059/422.2286), dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Data………………….

Firma del paziente…………………………… Firma del medico ……..…………………….…….

Firma del genitore (o di chi esercita potestà genitoriale)……………………………………………..

NON E' STATO POSSIBILE ACQUISIRE IL CONSENSO DEL PAZIENTE-FONTE PER IL SEGUENTE

MOTIVO:………………………………………………………………………………………………

………...…………………………………………………………………………………………………

Ricevuto assenso verbale del genitore …………………………………….. via telefonica al

N……………………….. alle ore…………………….

Firma del medico di U.O. …………………………………..………………

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Unità Operativa Malattie Infettive

Io sottoscritto ………………………………………. nato a …………………..……….. il ……………….

� dipendente di ………….……………………….in servizio presso ………..………………………

con la qualifica di ……………………………………………

� altro (specificare) …………………………………………………………………………………

dichiaro

• che in data ………………… alle ore ………………… ho subito un infortunio a rischio biologico per esposizione a materiale biologico di provenienza:

���� non identificabile ovvero non disponibile per gli esami sierologici;

���� identificata nel Sig. ……………………………………………..…..…….. nato il ……………….., di cui produco il prelievo, effettuato previo acquisizione di consenso informato e sul quale è previsto che siano effettuati gli esami sierologici indicati nell'allegato modulo;

• di essere stato informato dal Dr. ……………………………………… della necessità di procedere sulla mia persona a prelievo ematico finalizzato agli accertamenti sierologici inerenti all'infezione da virus dell'epatite B (HbsAg, anti-HBs), epatite C (anti.HCV) e immunodeficienza umana (anti-HIV) e quindi di:

���� acconsentire all'esecuzione degli esami proposti

���� rifiutare tutti gli esami proposti

���� acconsentire all'esecuzione di esami limitatamente a: ���� HBsAg ���� anti-HBs ���� anti-HCV ���� anti-HIV

• che per quanto riguarda l'immunizzazione attiva contro l'epatite B la sua situazione attuale è la

seguente: ���� vaccinato ���� non vaccinato ���� in corso di vaccinazione

• di essere stato informato che devo recarmi immediatamente al Servizio Medicina Trasfusionale.

L'infortunato Data ………………… ora ……………… ……………………….………………………

Spazio riservato al Servizio Medicina Trasfusionale

L’infortunato risulta essere: Il paziente fonte risulta essere: HBsAg ………………………………. HBsAg ………………………….…..

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© Roberta Bonini

Percorso post infortunio a rischio biologico

Percorso post infortunio a rischio biologico

recarsi in Malattie Infettive

recarsi al Servizio Immunotrasfusionale

eventuale nuova consulenza al Servizio Malattie Infettive

fare riferimento sempre alla Sorveglianza Sanitaria

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INFORTUNIO CON FONTE HBsAg POSITIVA

INFORTUNIO CON FONTE HBsAg POSITIVA

Operatore vaccinato con dosaggio anti-HBs > 10mU/mL

NULLA

Operatore vaccinato con dosaggio

anti-HBs < 10mU/mL

DOSE DI RICHIAMO

Operatore NON vaccinato

IMMUNOGLOBULINE entro 48 ore (max. 7 gg)1°DOSE DI VACCINO entro 96 ore (max. 14 gg)

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INFORTUNIO CON FONTE HCV POSITIVA

INFORTUNIO CON FONTE HCV POSITIVA

Nell’immediato NULLA

Controllo TRANSAMINASI e anti-HCV

Dopo 3 e 6 mesi dall’infortunio

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INFORTUNIO CON FONTE HIV POSITIVA

INFORTUNIO CON FONTE HIV POSITIVA

Iniziare profilassi post- esposizione (PPE) con farmaci antiretrovirali nel più breve

tempo possibile e comunque NON OLTRE 4 ORE dall’infortunio

Dopo 1-3-6 mesidall’infortunio

Controllo anti-HIV

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Per Per Appuntamento Appuntamento e e

comunicazioni comunicazioni èè preferibile preferibile

chiamare il 059/422.3879 chiamare il 059/422.3879

dalle 8.30 alle 12.30dalle 8.30 alle 12.30

Infortuni a rischio biologicoInfortuni a rischio biologico

Vaccinazioni rischi occupazionaliVaccinazioni rischi occupazionali

Screening e Gestione di casi TBScreening e Gestione di casi TB

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Il Rischio Chimicoè definito come la probabilità di subire

un danno più o meno grave conseguente all’esposizione ad uno o

più agenti chimici pericolosi

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Le vie d’ingresso delle sostanze o preparati pericolosi possono

essere:

• contatto cutaneo con il prodotto• inalazione di vapori o nebbie• ingestione

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Conseguenze per la salute

� Incendi (solventi organici come acidi e basi)

� Danni ad organi (cuore polmoni sistema nervoso o muscolare)

� Intossicazioni croniche e acute

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La pericolosità di un agente chimico può essere ricavata

dalle etichette e dalle schede di sicurezza

(D.Lgs.52/1977)

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Etichetta:

È l’insieme delle indicazioni sulle sostanze e preparati pericolosi da riportare sull’imballaggio o sulla confezione a mezzo stampa,rilievo o incisione• Identificazione del prodotto• Responsabile della commercializzazione• Istruzioni per il corretto uso e dosaggio• Informazioni sulla composizione chimica• Il volume contenuto• Simboli di pericolo • Frasi di rischio• Consigli di prudenza• Informazioni sulla biodegradabilità

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SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO

Sostanze e preparati in grado di fornire ossigeno e, pertanto, di alimentare un incendio anche in assenza di aria

O

COMBURENTI

Sostanze e preparati i cui gas e vapori formano in aria miscele esplosive e/o facilmente infiammabili in presenza di innesco (punto di infiammabilità < 21 °C)

F

FACILMENTE INFIAMMABILI

Sostanze e preparati che possono esplodere per effetto del calore (urti, sfregamenti ed accensione)

E

ESPLOSIVI

INDICAZIONILETTERA E SIMBOLO

CATEGORIA DI PERICOLO

1

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SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO

Sostanze e preparati che possono provocare arrossamenti e reazioni infiammatorie della pelle e delle mucose

Xi

IRRITANTI

Sostanze e preparati che possono provocare danni alla salute più o meno gravi, in relazione alle quantità.)NOCIVI

Sostanze e preparati in grado di provocare lesioni alla pelle e alle mucose

C

CORROSIVI

INDICAZIONILETTERA E SIMBOLO

CATEGORIA DI PERICOLO

2

Xn

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SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO

Sostanze e preparati in grado di provocare, anche in piccolissime dosi, gravi danni alla salute, fino alla morte

T+ TALTAMENTE

TOSSICITOSSICI

Sostanze e preparati dannosI per l’ambiente ma non per l’uomo (ecotossiche)

N

PERICOLOSO PER L’AMBIENTE

Sostanze e preparati i cui gas e vapori formano con l’aria miscele esplosive e/o infiammabili capaci di innescarsi facilmente per qualsiasi fonte di calore (punto di infiammabilità <0 °C)

F+

ESTREMAMENTE INFIAMMABILI

INDICAZIONILETTERA E SIMBOLO

CATEGORIA DI PERICOLO

3

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FRASI DI RISCHIO:

Esprimono la natura dei rischi attribuiti alle sostanze chimichepericolose.Sono formate dalla lettera R seguita da un numero di identificazione che indica un rischio specifico.Esempio: R34 “ PROVOCA USTIONI”

R21 “ NOCIVO A CONTATTO CON LA PELLE”

FRASI DI SICUREZZA:

Sono indicazioni precise su come deve essere manipolato il prodotto,quali siano le procedure da evitare ed i pericoli per l’ambiente.Sono formate dalla lettera S seguita da un numero indicante il consiglio di prudenza.Esempio: S26 “In caso di contatto con gli occhi lavare immediatamente e consultare un medico”La frase S26 è obbligatoria per le sostanze,i preparati corrosivi e quelli a cui viene assegnata la frase di rischio R41

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La scheda di sicurezza

È un documento che deve accompagnare una sostanza ch imica quando viene consegnata per la prima volta ad un ut ilizzatore,daparte del fornitore

Il foglio informativo prevede 16 punti:1. identificazione del preparato e della Società2. composizione/informazioni sugli ingredienti3. identificazione dei pericoli4. misure di primo pronto soccorso 5. misure antincendio6. misure in caso di fuoriuscita accidentale7. manipolazione e stoccaggio8. controllo dell’esposizione/protezione individuale9. proprietà fisiche e chimiche 10.stabilità e reattività11. informazioni tossicologiche12. informazioni ecologiche13.smaltimento14. informazioni sul trasporto15. informazioni sulla regolamentazione16.altre informazioni

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Il lavoro al Video -Terminale

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Decreto 2 ottobre 2000

Lavoratori soggetti:

coloro che ne fanno uso sistematico ed abituale per almeno 20 ore settimanali dedotte le interruzioni

Individua

Misure tecnologiche e comportamentali per ridurre i rischi

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Decreto 2 ottobre 2000Arredi

�scrivania di colore chiaro non bianca sufficientemente ampia sia per mantenere una corretta distanza dallo schermo, sia per consentire un appoggio per gli avambracci dell’operatore davanti alla tastiera nel corso della digitazione;

�l’altezza della scrivania dovrebbe essere tra i 70 e 80 cm;

70 70 –– 80 80

cmcm

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PROBLEMI POSTURALI

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Come conservarmi in buona salute?

Ecco le regole da rispettare sempre per qualsiasi manovra di sollevamento

Se devi fare delle rotazioni, sposta e ruota i piedi.

Piega le ginocchiaTienimi dritta

Stai con il tuo corpo il più possibile vicino a ciò

che devi sollevare.

Allarga il più possibile la base d’appoggio divaricando le gambe

Ricordati che molte operazioni di sollevamento manuale di pazienti e carichi possono essere agevolate dall’utilizzo di ausili.

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IL CARICO DISCALE AUMENTA SE:

• Manteniamo il rachide flesso• Solleviamo un peso ripetutamente (max 25 x uomo e 15 x

donna)• Teniamo un peso sollevato lontano dal nostro corpo

FATTORI COMPLEMENTARI DI RISCHIO

• Torsione del tronco • Condizioni di equilibrio inadeguate

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MOVIMENTI SCONSIGLIATI PER LA PREVENZIONE DEI DANNI ALLA COLONNA

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IL MAL DI SCHIENA

fattore predisponente

Postura Seduta Scorretta

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SEDUTA CORRETTA

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EE’’ OPPORTUNO CERCARE OPPORTUNO CERCARE DIDIRIMUOVERE LE CAUSE DEL DOLORE RIMUOVERE LE CAUSE DEL DOLORE

ATTRAVERSO LATTRAVERSO L’’ASSUNZIONE ASSUNZIONE DIDI ALCUNE ALCUNE REGOLE REGOLE DIDI VITAVITA

1. ATTIVITA1. ATTIVITA’’ MOTORIA MOTORIA DIDI MANTENIMENTOMANTENIMENTO

2.EVITARE SFORZI ECCESSIVI2.EVITARE SFORZI ECCESSIVI

3.MANTENERE POSTURE CORRETTE3.MANTENERE POSTURE CORRETTE

4.RISPETTARE UNA DIETA EQUILIBRATA4.RISPETTARE UNA DIETA EQUILIBRATA

5.EFFETTUARE CONTROLLI MEDICI5.EFFETTUARE CONTROLLI MEDICI

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Grazie per l’attenzione !