Rimedi Naturali Contro la Stitichezza PDF

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Cos'è la stitichezza La stitichezza è uno dei problemi che maggiormente interessano le persone. Chiunque, nell'arco della sua vita, ha sofferto almeno una volta di stipsi. Di fatto, questo problema interessa maggiormente le donne e le persone con un'età superiore ai 65 anni. Tuttavia, anche gli uomini e le gestanti possono incappare nella stitichezza. Quest'ultima può essere definita come una difficoltà soggettiva nella fase dell'evacuazione delle feci. Inoltre, chi ne soffre può patire anche con dolori intestinali, crampi e gonfiori addominali. Tendenzialmente, chi ha questa difficoltà non riesce ad evacuare con regolarità, e al massimo si "libera" due volte alla settimana. E' bene sottolineare che la stitichezza, o stipsi, non è una malattia ma piuttosto un sintomo che evidenzia un malessere da individuare. Le cause possono essere molteplici: da una vita troppo sedentaria ad uno squilibrio alimentare, da una malattia intestinale alla mancanza di attività fisica. Inoltre, non esiste una cura universale in grado di risolvere questo problema: il medico, solo dopo un'accurata visita e gli esami del caso, potrà indirizzare il paziente verso la cura più adeguata. Le cause della stitichezza: conosciamo il colon Come abbiamo accennato, la stitichezza può essere causata da diversi fattori. Prima di tutto, però, è importante capire come funziona il colon, in quanto è proprio questo organo a causare la stipsi. Quando ingeriamo degli alimenti, questi passano attraverso il colon. Quest'ultimo assorbe l'acqua e forma i prodotti di scarto, vale a dire le feci, che vengono poi eliminati attraverso delle contrazioni muscolari. Quando, però, le feci sono in prossimità del retto si presentano come "rifiuti solidi". Quando il colon assorbe troppa acqua dagli alimenti, oppure le contrazioni muscolari (che servono ad espellere le feci) sono troppo deboli, siamo in presenza di un caso di stitichezza. Di fatto, le feci si presentano troppo dure e secche, e fanno fatica ad essere eliminate. Oppure, quando il corpo le elimina non lo fa in modo adeguato, e provoca di conseguenza dei crampi o gonfiori addominali. Tuttavia, le principali cause che portano alla stitichezza sono: - dieta poco equilibrata; - mancanza di attività fisica;

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Cos'è la stitichezza

La stitichezza è uno dei problemi che maggiormente interessano le persone. Chiunque, nell'arco della sua vita, hasofferto almeno una volta di stipsi. Di fatto, questo problema interessa maggiormente le donne e le persone con un'etàsuperiore ai 65 anni. Tuttavia, anche gli uomini e le gestanti possono incappare nella stitichezza. Quest'ultima puòessere definita come una difficoltà soggettiva nella fase dell'evacuazione delle feci. Inoltre, chi ne soffre può patireanche con dolori intestinali, crampi e gonfiori addominali. Tendenzialmente, chi ha questa difficoltà non riesce adevacuare con regolarità, e al massimo si "libera" due volte alla settimana. E' bene sottolineare che la stitichezza, ostipsi, non è una malattia ma piuttosto un sintomo che evidenzia un malessere da individuare.

Le cause possono essere molteplici: da una vita troppo sedentaria ad uno squilibrio alimentare, da una malattiaintestinale alla mancanza di attività fisica. Inoltre, non esiste una cura universale in grado di risolvere questo problema:il medico, solo dopo un'accurata visita e gli esami del caso, potrà indirizzare il paziente verso la cura più adeguata.

Le cause della stitichezza: conosciamo il colon

Come abbiamo accennato, la stitichezza può essere causata da diversi fattori. Prima di tutto, però, è importante capirecome funziona il colon, in quanto è proprio questo organo a causare la stipsi. Quando ingeriamo degli alimenti, questipassano attraverso il colon. Quest'ultimo assorbe l'acqua e forma i prodotti di scarto, vale a dire le feci, che vengonopoi eliminati attraverso delle contrazioni muscolari. Quando, però, le feci sono in prossimità del retto si presentanocome "rifiuti solidi". Quando il colon assorbe troppa acqua dagli alimenti, oppure le contrazioni muscolari (che servonoad espellere le feci) sono troppo deboli, siamo in presenza di un caso di stitichezza. Di fatto, le feci si presentanotroppo dure e secche, e fanno fatica ad essere eliminate. Oppure, quando il corpo le elimina non lo fa in modoadeguato, e provoca di conseguenza dei crampi o gonfiori addominali. Tuttavia, le principali cause che portano allastitichezza sono:

- dieta poco equilibrata;

- mancanza di attività fisica;

- vita troppo sedentaria;

- abuso di farmaci o lassativi;

- sindrome del colon irritabile;

- latte;

- disidratazione;

- malattie specifiche;

- cambiamenti nello stile di vita (troppi viaggi, gravidanza,.);

- ignorare l'esigenza di andare in bagno.

Partiamo proprio dall'ultimo punto: non è raro trovare persone che ignorano i propri istinti per qualsiasi altro motivo. Chiignora l'urgenza di dover evacuare, a lungo andare, potrebbe causare proprio la sua stitichezza. Le ragioni che portanouna persona a non andare in bagno sono differenti: dall'idea di usare un bagno differente da quello di casa allo stresso mancanza di tempo, senza dimenticare, soprattutto nei bambini, l'esigenza di non voler interrompere un'attività.

Per combattere la stitichezza è importante, prima di tutto, idratare costantemente e quotidianamente il proprio corpo.Per questo motivo è necessario bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Inoltre, la dieta dovrebbe essere molto ricca difrutta e verdura, e non dovrebbero essere ammessi cibi grassi, salumi, formaggi e latticini, e bibite gassate ozuccherate. Tuttavia, la stitichezza può essere causata anche da patologie più o meno gravi: si tratta di disturbineurologici, metabolici oppure che interessano tutto il corpo. In questo caso, questo genere di malattie rallentano ilmovimento delle feci all'interno del colon, nel retto e nell'ano, e provocano stitichezza cronica. Le patologie piùfrequenti (e che sono in grado di causare stipsi) sono: la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, ictus, lesioni almidollo spinale, disturbi neurologici oppure ostruzioni a livello intestinale. A ciò si possono aggiungere anche leseguenti malattie: diabete, ipotiroidismo, uremia, lupus, amiloidosi e sclerodermia.

A lungo andare, la stitichezza può provocare alcune piccole complicazioni di tipo fisico: le emorroidi, ad esempio, maanche le fistole anali. La conseguenza di tutto ciò è il sanguinamento rettale che, la persona, può ritrovare direttamentesulla superficie delle feci. Lo sforzo nella fase di spinta, poi, potrebbe provocare anche il prolasso rettale, ovvero lafuoriuscita di una piccola parte della parete intestinale. Una volta appurato il problema e la sua gravità, il medico inbase a determinati fattori (età del paziente, gravità e durata della stitichezza,.) può procedere con la prescrizione diesami accurati e dettagliati. Solitamente, i più approfonditi sono:

- lo studio del transito colo-rettale;

- gli esami della funzionalità anorettale;

- la defecografia.

Il medico, poi, in presenza di anziani potrebbe richiedere anche una radiografia con mezzo di contrasto, e unacolonscopia. Il consiglio più importante, e da non sottovalutare, è proprio di rivolgersi ad uno specialista: dopo avergliesposto il problema, sarà senza dubbio in grado di indirizzarvi sulla via corretta.

La stitichezza: sintomi e cause

La stitichezza è un malessere molto comune. Si calcola che ben 13 milioni di persone ne soffrano, di cui 9 milioni sonodi sesso femminile. Effettivamente, le persone più soggette a questo disagio sono le donne e le persone anziane. Nelprimo caso potrebbe insorgere anche dopo una gravidanza. Nel secondo, invece, la stitichezza potrebbe presentarsi inseguito ad una malattia. Già, perchè la stitichezza (o stipsi) non è una vera e propria malattia, ma si potrebbe definirecome un sintomo che evidenzia un malessere esistente all'interno del corpo. Purtroppo, non esiste una cura universaleper tutti: il medico, solo dopo aver effettuato una visita, sarà in grado di aiutare il suo paziente nel modo migliore. Lecause che possono portare a soffrire di stitichezza sono varie. Le principali sono:

dieta non equilibrata;

mancanza di fibre;

vita sedentaria;

latte;

disidratazione;

malattie specifiche;

cambiamenti nello stile di vita (troppi viaggi, gravidanza,.);

ignorare l'esigenza di andare in bagno;

abuso di farmaci o lassativi;

mancanza di attività fisica.

In generale, è importante che l'organismo venga costantemente idratato: è necessario, quindi, bere almeno due litri diacqua al giorno, e praticare uno sport regolarmente.

A questo proposito, però, i medici suggeriscono anche solo una semplice camminata: dedicarsi 30 minuti al giorno,gioverà senza dubbio alla mente, ma porterà notevoli benefici anche al corpo. I principali sintomi che evidenziano lastitichezza sono:

evacuazioni saltuarie e non regolari;

evacuazioni dolorose;

presenza di emorroidi.

Come abbiamo anticipato, le donne sono quelle maggiormente colpite dalla stitichezza. Quest'ultima indica proprio ladifficoltà di evacuare completamente, o anche solo in parte le feci. Quando ciò succede, però, la persona può ritrovarsicon gonfiori addominali, crampi oppure con una sensazione di disagio permanente. Inoltre, l'evacuazione può avvenirecon forti dolori e perdite di sangue: ci si potrebbe, quindi, trovare di fronte ad emorroidi. Queste ultime, infatti, tendonoad uscire in seguito ad uno sforzo. Tuttavia, la persona durante la spinta potrebbe anche essersi provocata dei piccolistrappi posti intorno alla zona dell'ano (si parla, in questo caso, di fistole anali). Infine, i grandi sforzi fatti in fase dievacuazione potrebbero portare alla fuoriuscita di una piccola parte della parete intestinale: si tratta del cosiddettoprolasso rettale, e potrebbe portare alla secrezione di muco dall'ano. In questo caso, solitamente, la situazione vienerisolta in modo chirurgico.

La stitichezza, però, può portare anche al fecaloma: si tratta di un disturbo provocato dal ristagno delle feci sianell'intestino che nel retto. Queste ultime si presentano coma una massa di dimensioni troppo grandi da essereeliminate. Per rimuovere le feci, il medico può rompere o rimuovere le feci stesse inserendo una o due dita nell'ano. Inalternativa, è possibile agire ingerendo dell'olio minerale, oppure effettuando un clistere. Come abbiamo anticipato,non esiste una cura universale per combattere la stitichezza.

Il medico sceglierà la strada migliore, solo dopo aver effettuato gli esami necessari e aver sottoposto il paziente ad unavisita specialistica. Solitamente, il medico riesce a formulare una diagnosi di stistichezza se, nei 12 mesi antecedentialla visita, si sono verificati almeno due sintomi per 12 settimane (anche non consecutive). I sintomi di cui stiamoparlando sono:

sensazione di blocco o di ostruzione a livello anale;

evacuazione incompleta;

meno di tre evacuazioni nell'arco dei 7 giorni;

dolori quando si è in bagno;

feci dure e di tipo grumoso.

A questo proposito, il medico potrebbe sottoporre il proprio paziente ad esami specifici, quali lo studio del transito colo-rettale, gli esami della funzionalità anorettale, e la defecografia. In alternativa (o in presenza di pazienti anziani),potrebbe anche prescrivere loro anche una radiografia con mezzo di contrasto, e una colonscopia. Ciò che è certo, èche il primo passo da compiere è proprio quello di rivolgersi ad un medico. Quest'ultimo, solo dopo aver valutato gliesami e aver sottoposto il paziente ad una visita approfondita, sarà in grado di fornire una terapia concreta e mirata. Lastitichezza, nei casi più gravi, necessita di una terapia particolare e molto scrupolosa: il medico sarà in grado di aiutarvisolo dopo aver effettuato i test necessari. Nel frattempo, è opportuno seguire uno stile di vita sano, equilibrato e ricco diattività fisica.

Alcuni dei migliori rimedi contro la stitichezza

La stitichezza viene anche chiamata tecnicamente stipsi. Si tratta di un disturbo che interessa ben 13 milioni dipersone, di cui 9 milioni sono solo donne. Questo fenomeno, infatti, è prevalentemente femminile e si sviluppasoprattutto durante la gravidanza. Di fatto, chi ne soffre, non riesce ad evacuare le feci dell'organismo in modo naturale,oppure in modo sufficiente. I sintomi che caratterizzano la stitichezza sono: la difficoltà nell'evacuazione, il dolore chepuò provocare e la presenza di feci molto dure (molto spesso si presentano a pallini, e per questo motivo possonoessere definite "caprine"). E' importante, prima di tutto, capire che la stitichezza non è una vera malattia, ma piuttostoun sintomo che evidenzia un malessere nascosto. Per questo motivo, è bene parlarne subito con il proprio medico.Quest'ultimo, dopo una serie di analisi e un'attenta valutazione, indicherà la terapia migliore. Infine, è bene ricordareche non esiste una cura universale per combattere la stitichezza, ma la natura (fortunatamente) ci viene prontamente insoccorso. Ecco alcuni suggerimenti che vi possono aiutare a risolvere (almeno parzialmente) questo incresciosoproblema.

L'importanza dell'acqua

Prima di tutto, è bene continuare ad idratare il nostro corpo. Quest'ultimo, infatti, è costituito per l'80% da acqua, equotidianamente ha bisogno di un apporto specifico e costante. acqua come rimedio per la stitichezza

Non dimentichiamoci, quindi, di bere almeno 2 litri di acqua al giorno (pari a circa 8 bicchieri): idratando costantementel'organismo, le feci si ammorbidiranno, e l'evacuazione sarà più facile e meno dolorosa.

I rimedi negli alimenti

Tuttavia, esistono alcuni alimenti in grado di aiutarci: i semi di lino, ad esempio, sono un ottimo rimedio. I mediciconsigliano di mangiarne due cucchiai appena svegli. A ciò va aggiunto un bel bicchiere di acqua naturale tiepida. Isemi di lino formano, all'interno dell'organismo, una mucillagine in grado di aiutare il transito intestinale. Inoltre, hannoproprietà emollienti per le pareti dell'organismo. Un altro alimento molto utile per combattere la stipsi è rappresentato

dai fichi d'india. Contrariamente a quanto si pensa, infatti, questi frutti sono dotati di proprietà lassative. E' importantemangiarne uno al giorno (sia fresco che essiccato): al suo interno, il fico d'india possiede dei semini. Questi ultimi sonomolto simili alle fibre vegetali, e contribuiscono in modo attivo nella pulizia dell'intestino. fichi d'india per la stitichezza

Anche l'acqua di cocco è considerato un lassativo naturale. E' dotato di numerose proprietà benefiche per l'organismo:facilita la digestione, e pulisce il tratto urinario. A ciò dobbiamo aggiungere che è un ingrediente che riesce adabbassare i livelli del colesterolo e a prevenire la comparsa dell'arteriosclerosi. Infine, l'acqua di cocco contribuisce afavorire i movimenti peristaltici e, quindi, la regolarità intestinale.

I rimedi per la stitichezza e lo stile di vita

Tuttavia, se vogliamo combattere la stitichezza non dobbiamo dimenticare di seguire uno stile di vita più sano, edequilibrato. La dieta quotidiana ha un ruolo fondamentale: oltre a bere tanta acqua e a dedicarsi ad un'attività sportiva,è bene variare costantemente le proprie abitudini a tavola. E' importante, a questo proposito, introdurre piatti ricchi difibre come i legumi: se da un lato, infatti, sono completamente privi di colesterolo, è anche vero che sonoparticolarmente ricchi di fibre, e che sono un ottimo aiuto per il corretto funzionamento dell'intestino. Tuttavia, èimportante riuscire a stabilire un equilibrio tra il consumo di legumi e quello dei cereali integrali: dosando conattenzione i vari alimenti, infatti, saremo in grado di ottenere un'alimentazione ricca degli aminoacidi necessari alnostro organismo. Lo stesso effetto è dato anche dall'uso della frutta secca. Le mandorle, ma soprattutto l'olio utilizzatoin cucina, hanno un grande effetto emolliente nei confronti dell'intestino. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che lemandorle sono ricche di calcio: il loro consumo quotidiano, insieme a quello delle noci, permette all'organismo diassimilare le principali fonti vegetali di omega3. In sostanza, la stitichezza può essere provocata da malattie ano-rettali(come le ragadi), o da quelle intestinali.

Nella maggior parte dei casi, però, questo problema si risolve seguendo una dieta equilibrata e ben bilanciata.Ovviamente, è importante rivolgersi al proprio medico di fiducia: quest'ultimo non solo vi farà fare analisi approfondite,ma saprà di sicuro guidarvi verso una terapia specifica per il vostro caso. E' importante, però, che dedichiate maggioriattenzioni al vostro organismo: quest'ultimo ha bisogno di un apporto costante di acqua e di alimenti sani. Spazio, poi,a frutta e verdura (soprattutto di stagione), mentre dovreste completamente eliminare i formaggi, e i salumi.Anche la carne rossa dovrebbe essere messa da parte, mentre provate a puntare sulle carni bianche (ma non più di trevolte alla settimana). Ovviamente, in commercio esistono numerose pastiglie che possono risolvere il problema, maperchè dover ricorrere ai medicinali quando la natura ci offre tutto il suo aiuto? La stitichezza è un problema che puòessere risolto: sono necessari solo tanta pazienza, costanza e impegno.