RILIEVI LASER SCANNING PER LA PRODUZIONE DI DEM€™è... · Misura la distanza tra il punto di...
Transcript of RILIEVI LASER SCANNING PER LA PRODUZIONE DI DEM€™è... · Misura la distanza tra il punto di...
Cos’è un LASER SCANNING: i sistemi LIDAR
Il LIDAR è un sistema a scansione aviotrasportato, che utilizza la tecnica LASER per ottenere un modello digitale delle superfici «illuminate», rilevando un elevato numero di punti, caratterizzati da alta precisione plano-altimetrica
PRINCIPI generali di FUNZIONAMENTO Misura la distanza tra il punto di emanazione del raggio laser ed il primo
ostacolo che ne genera la riflessione
La misura è effettuata sulla base del tempo di ritorno del raggio
La posizione dell’aereo e dei punti a terra è determinata tramite un doppio sistema integrato INS (Inertial Navigation System) e GPS
Il rilevatore registra due risposte per
ogni impulso: FIRST Pulse LAST Pulse
DSM e DTM Il raggio viene diviso in più componenti che vengono riflesse verso l’alto in tempi diversi:
Il primo impulso rappresenta la risposta del primo ostacolo incontrato dal raggio laser.
L’ ultimo impulso rappresenta la risposta dell’ultimo ostacolo incontrato dal raggio e si può utilizzare per ricavare il valore di quota del terreno.
Dal totale degli impulsi si ricava il DSM
(Digital Surface Model)
Trattando ulteriormente questo valore si ricava il DTM
(Digital Terrain Model)
Il Sistema GPS a terra
L’elevata accuratezza delle misure del LIDAR è garantita dal sistema integrato GPS e IMU (misure inerziali)
Consente di ricostruire in ogni istante posizione e assetto del sensore al momento della misura del laser
40km
CARATTERISTICHE Es. OPTECH – ALTM3033
33000 impulsi laser al secondo
Raggio laser modulato nella lunghezza d’onda dell’infrarosso (λ=1063nm ), emesso con frequenza fissa
Capacità di registrare il valore di intensità del segnale
Tolleranza altimetrica: +/- 20-35 cm (in funzione della quota di volo)
Tolleranza planimetrica : 1/2000 della quota di volo relativa
INTENSITÀ
Ogni oggetto colpito dal raggio laser, riflette il segnale con una intensità relativa dipendente dal tipo di materiale di cui è composto. Il risultato è un immagine in scala di grigio in cui si possono visualizzare sul territorio gli elementi colpiti dal raggio.
Gli elementi come acqua o vapor acqueo (nubi), che nella lunghezza d’onda dell’infrarosso assorbono completamente il segnale e non hanno riflessione, r isultano pertanto neri
CARATTERISTICHE Es. OPTECH – ALTM3033
La quota può variare da 1000 a 3000 metri relativi
Lo scanner oscillante può essere regolato con diversi valori di apertura angolare (fino ad un massimo di ± 20°)
quota di volo (metri)
1000
1500
3000
velocità (nodi)
40
140
140
Pertanto, in funzione delle applicazioni richieste è possibile configurare lo scanner
per ottenere differenti densità di punti sul terreno e differenti precisioni altimetriche
ango lo di scansione (+/- gradi)
distanza media tra i punti (m)
ampiezza della strisciata (m)
5° 0,32 174,27 10° 0,47 351,93 10° 1,07 524,34 20° 1,54 1088,06
10° 1,51 1055,80 20° 2,17 2181,45
Importanza della DENSITÀ Media
Dal tipo di applicazione richiesta dipenderà la scelta dei parametri di volo per ottenere una densità ottimale di punti al suolo:
ESEMPI di APPLICAZIONI del Sistema LIDAR
DENSITÀ Tipo di Applicazione ESEMPIO
Molto alta
Alta
Bassa
Linee elettriche
Modellistica urbana
Modellistica idraulica
DTM in genere
Linee elettriche
Venezia
Fiume PO Arezzo
Marmolada
Linee Elettriche
L’alta densità di punti fornita dai dati laser consente di riprodurre tridimensionalmente i tralicci ad alta tensione, i cavi e le strutture arboree,
permettendo il monitoraggio e la misura delle distanze di sicurezza.
Fiume PO
Il Modello digitale del terreno viene ricavato attraverso opportuni algoritmi di filtratura di tutti gli impulsi che arrivano sul terreno
In seguito si tracciano gli argini e le principali strutture artificiali del terreno
breaklines
Le breaklines sono unità vettoriali che rappresentano linee di discontinuità del terreno. HBL e SBL
NCOLS 2001 NROWS 1431 CELLSIZE 1.000 XLLCENTER 686700.000 YLLCENTER 4873650.000 NODATA_VALUE -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 ... -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 ... -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 ... 293.094 292.984 292.854 292.654 292.484 292.384 292.264 292.074 291.994 ... 9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 -9999.000 ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... 289.881 289.692 289.642 289.522 289.492 289.462 289.412 289.402 289.412 ... 245.905 245.685 245.455 245.205 244.975 244.635 244.315 244.105 243.795 ... 250.758 250.918 251.268 251.768 252.498 253.078 253.578 253.928 254.148 ... 278.617 278.637 278.657 278.697 278.697 278.737 278.697 278.697 278.697 ... 278.667 278.677 278.757 278.747 278.758 278.708 278.788 278.808 278.788 ... 278.828 278.828 278.848 278.848 278.818 278.828 278.868 278.908 278.948 ... 278.988 279.018 279.058 279.098 279.118 279.138 279.168 279.188 279.218 ... 279.268 279.318 279.368 279.418 279.468 279.498 279.528 279.518 279.408 ... 279.438 279.538 279.518 279.518 279.468 279.488 279.478 279.548 279.538 ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
I MODELLI ALTIMETRICI: METODOLOGIE DI
PRODUZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE Introduzione e definizioni
MODELLI ALTIMETRICI PER: D PROGETTAZIONE INGEGNERISTICA (massima precisione)
D … ... … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … ….
D … produzione di ortofoto, generazione di curve di livello, analisi
delle risorse ambientali, modellazione morfologica, individuazione e
monitoraggio delle aree a rischio, modellazione idrologica e idraulica
D … … … ... … … … … … … … … … … … … … … … … … … …
D OMBREGGIATURA CARTOGRAFICA (minima precisione)
UNO STRUMENTO PER OGNI SCOPO!!!
DEM è un concetto generico per dati altimetrici topografici e/o batimetrici
E’ chiamato modello perché i calcolatori
possono usare i dati per modellare e analizzare automaticamente la superficie
terrestre in 3D
A meno di precise indicazioni, il termine
DEM si riferisce alle quote del terreno naturale con esclusione di vegetazione e
manufatti. In questo senso DEM è sinonimo di DTM 27
• Le quote di laghi e fiumi sono
normalmente riferite alla superficie dell’acqua (?)
• I dati batimetrici forniscono la profondità al di sotto della superficie dell’acqua (?)
• Tutte le quote implicano la definizione di un sistema di riferimento altimetrico
• In generale un DEM è la rappresentazione digitale delle quote terreno ad intervalli regolarmente spaziati in Nord e Est (coordinate cartografiche) o in un assegnato datum planimetrico (latitudine e longitudine)
28
DEM =
MODELLO NUMERICO DISCRETO (PER PUNTI)
DELLA SUPERFICIE TOPOGRAFICA (= PIANO DI CAMPAGNA)
RIFERITO AL GEOIDE
grigliato di dati altimetrici uniformemente distrib uiti per interpolazione su dati altimetrici irregolarmen te
distribuiti ONI ALTIMETRICHE DEL TERRENO
29
Informazioni associate necessarie per una corretta utilizzazione del DEM:
• Sistema geodetico - cartografico di riferimento
• Risoluzione (passo) • Qualità (accuratezza, omogeneità, densità di acquisizione)
30
DEM
=
SERIE DI DATI CHE CONSENTE LA DETERMINAZIONE PER INTERPOLAZIONE DELLA QUOTA DI UN QUALUNQUE PUNTO DEL TERRENO CON PRECISIONE DEFINITA
(STIMATA)
31
DSM (Digital Surface Model) è simile al DTM o al DEM, ma descrive
le quote della superficie di separazione tra Terra solida e atmosfera
32
TIN (Triangulated Irregular Network) è un insieme di triangoli adiacenti, non
sovrapposti, generati da una distribuzione irregolare (N, E, Q o LAT, LONG,Q) di punti
quota che ne costituiscono i vertici
33
Breakline (linea di discontinuità) è un particolare lineare 3D o 2D che
descrive un cambiamento di pendenza della superficie:
•Soft BLs •Hard BLs
34
Mass points (punti quotati sparsi) sono punti acquisiti con distribuzione
irregolare e con metodi interattivi o automatici
35
Le curve di livello portano in linea di principio solo l’informazione altimetrica sui punti che le compongono, ma forniscono in aggiunta anche un’ informazione morfologica sul tipo di terreno (terreno pianeggiante = linee dolci, terreno accidentato = linee mosse)
La rappresentazione per curve conserva piccoli particolari geomorfologici e indicazioni qualitative, anche attraverso l’esagerazione del disegno.
37
CURVE DA DTM (o DEM) OGGETTIVAMENTE DIVERSE DA CURVE
RILEVATE
CURVE PER VISUALIZZARE
DTM PER CALCOLARE
38
Le curve di livello hanno come scopo la rappresentazione visuale
Attendibilità modesta (la precisione è circa la metà dell’equidistanza, per cui alla scala 1:5.000 con equidistanza di 5
metri l’errore medio è di 2,5 metri)
39
La discretizzazione del DTM implica la perdita delle discontinuità (come displuvi o impluvi), tanto più grave quanto più grande è l’ampiezza della maglia, NON RECUPERABILE CON INTERPOLAZIONE (!!!)
Oggetti esterni , come le case o gli alberi, non sono presi in considerazione per il DTM
Le prime applicazioni di DTM riguardarono l’ingegneria civile (grande precisione)
40
./ Il terreno non può essere misurato con accuratezza illimitata, perché questa dipende dalle caratteristiche di rugosità, instabilità e irregolarità
./ L’accuratezza raggiungibile non supera i 15-
20 cm nel migliore dei casi
./ Solo per superfici artificiali e con tecniche
appropriate è possibile superare quel limite
ACQUISIZIONE
Y interattiva – densità minore di quella del DTM finale
Y automatica – densità maggiore di quella del DTM finale
43
CALCOLO
D elementi finiti
D interpolazione bilineare
D interpolazione bicubica
D triangolazione di Delaunay
D collocazione
D etc. etc.
Con acquisizione corretta e sufficiente, i risultat i dei diversi metodi sono analoghi
44
STRUTTURA
./ maglia regolare
./ punti quotati, elementi lineari e di controllo (lin ee di discontinuità, aree di esclusione)
./ maglia quadrata di densità variabile
./ maglia triangolare irregolare
./ maglia geografica (~trapezoidale)
45
Linee di discontinuità (breaklines) e punti quotati sparsi (mass points)
isola
lago
Punto quotato 46
Linea di costa fium
e
I puntini rappresentano le tracce del rilievo laser e le curve sono generate automaticamente senza integrazi one manuale.
49
Il ponte presenta curve quasi corrette. Senza un’in tegrazione manuale il modello idraulico risulterebbe ingannevo le!!
51
Modellizzazione di una superficie
La superficie topografica può essere considerata una superficie matematica continua, teoricamente costituita da infiniti punti
In pratica si rappresenta con un campione di punti e un interpolatore per stimare le quote dovunque
52
GRIGLIATI REGOLARI
• Un grigliato è una matrice regolare di celle cui è associata una quota riferita al centroide
• Le celle possono essere quadrate o trapezoidali
57
GRIGLIATI REGOLARI
Il modulo quadrato è il più “obiettivo”, in quanto non privilegia alcuna direzione La maglia trapezoidale, analoga alla maglia del reticolato geografico , di cui un esempio è il DTM in coordinate geografiche del Servizio Geologico degli Stati Uniti, potrebbe essere ottimale per estensioni elevate, soprattutto qualora vengano rappresentati con più di un sistema cartografico, come avviene in Italia.
Proprio in Italia però, a causa della sua lunga estensione in senso nord/sud, un DTM con maglia di 1 secondo avrebbe una larghezza di m 31 x 25 in Sicilia e m 31 x 22 in Friuli. 58
GRIGLIATI REGOLARI
• Il grigliato può essere interpretato in
modo continuo o discreto • La risoluzione del grigliato è legata
alla precisione dei dati di input • Il passaggio da TIN a GRID comporta
comunque una perdita di informazione e un aumento di occupazione di memoria compensato da una più facile gestione
59
i ,
••[••••
··•
••••••• f.- l 1· · I
i · . . . I ···- ...
t I ; I j I
: I
I /
I I
l I
.I
•••••••• ·
I c ··· ·
/'
I
lnterpretazione continua di un grigliato
- I• •••••••••·· I· •
. II I
·r·····.... ······· ··············· ·············r; ·························· ···;-1 ... ......... ...... .. .····· ·.......... i....... ... ···- .... ·/ / 1 ,I
I/
1 / , / -····- · ·········· I I I f j i I I
,I ! /! / )'...._ 1 --;Y- I - -
,'"
i , , I I I
I I :/ I
I . ... . . ...,t.......... ...........'i ........... .......... . ........ ......../-........ II , I
(.. . . . •••••.. . . . . . •••• ........ ............. ... ............. · ··············· ························ ·······.........................................,................/I 61
Interpolazione
Il processo di calcolo è costituito da un’interpolazione, con cui si passa dall’informazione sparsa (punti quotati, breaklines, curve di livello ecc.) all’informazione regolare
62
Curve di livello
• In origine erano frutto
dell’interpretazione manuale dei punti misurati
• Successivamente erano frutto del rilievo fotogrammetrico
• Oggi sono spesso il frutto dei DEM • Hanno scopi totalmente differenti dai
DEM
63
Principi generali di interpolazione
Quantità, distribuzione e posizione dei dati di input sono i parametri fondamentali per una corretta rappresentazione del terreno con un DEM
Un terreno con forti variazioni necessita di un campionamento più fitto
Le curve di livello sono un input di bassa qualità per la generazione dei DEM (effetto terrazzamento)
65
Principi generali di interpolazione
Differenti metodi applicati allo stesso terreno producono differenti DEM
Ogni metodo applicato a terreni differenti produce DEM di differente affidabilità
Prima dei controlli di qualità è opportuno introdurre verifiche visive e analisi di
distribuzione delle quote e delle pendenze
66
Controlli visivi tridimensionali: un errore di diff icile identificazione nella vista planimetrica immediatam ente
evidenziato nella vista prospettica
67
Principi generali di interpolazione
Se le variazioni altimetriche presentano discontinuità lineari, come lungo il letto di un fiume, la vetta di una montagna, un lago o lungo un muro di sostegno, ecc., tali linee di discontinuità devono essere acquisite per assicurare una buona descrizione del terreno.
68
DEM di nuova generazione
Con il passaggio a processi di acquisizione semi-automatici o automatici (correlazione d’immagine, LIDAR), e perciò più economici, cambia l’approccio scientifico:
IERI si avevano meno dati misurati perché più costosi e si privilegiava il raffittimento dei punti (interpolazione) per migliorare (?) l’output
OGGI c’è un processo di selezione dell’enorme quantità di punti acquisiti, che permette la selezione dei punti migliori .
69
I MODELLI ALTIMETRICI: METODOLOGIE DI
PRODUZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE
I sistemi di riferimento
70
Sistemi di riferimento altimetrici
• Sistema altimetrico nazionale • Sistema di riferimento per i dati batimetrici
marini • Sistema di riferimento per i dati batimetrici
delle acque interne • Livello medio del mare: definizione ed
evoluzione • Quote ellissoidiche e quote ortometriche • Concetti di base sulle quote determinate
con GPS • Relazioni tra sistemi altimetrici di
riferimento
71
Schema dei riferimenti altimetr ici e batimetrici
livello dell' alta marea
ampiezza della mar ea
···-·- ·-·- ···-·- ·-·-·-·- ·-··- ··· -·-·-·- ··· -·- ···-·-·- ·
altezza dell'acqua sul livello medio del mare in un dato istante
livello dell'acqua in un dato istante
altezza dell' Alta Morea livello
altez z a della marea
altezza del livello medio (ZO)
in un dato is tant e
livello della basso marea altez za della Basso Morea
profondita' (carte nautiche)
72
I MODELLI ALTIMETRICI: METODOLOGIE DI
PRODUZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE Accuratezza e affidabilità
75
Accuratezza e precisione
• Accuratezza: campo entro cui un valore misurato o calcolato è una stima del valore vero.
• Precisione: misura statistica della
ripetibilità di un valore, di solito espressa come varianza o deviazione standard delle misure ripetute.
• Livello di confidenza: la probabilità che un
errore non superi il valore massimo specificato.
76
Accuratezza
• L’accuratezza altimetrica si esprime come errore di una grandezza 1D a livello di confidenza X%
• L’accuratezza planimetrica si
esprime come errore di una grandezza 2D a livello di confidenza X%
77
Livello di confidenza
• acc z a livello di confidenza 95% = 1.96 x s.q.m.(z)
• acc xy a livello di confidenza 95% = 2.45 x s.q.m.(x,y)
78
Accuratezza
• Nel rilievo fotogrammetrico l’accuratezza altimetrica dipende strettamente dalla quota di volo e dalla focale
79
La dimensione della maglia del reticolato (risoluzione) deve essere:
Y sufficientemente piccola da consentire un’interpolazione affidabile
Y sufficientemente ampia da consentire un’agevole gestione informatica
Y definita in funzione delle caratteristiche del terreno e del livello di accuratezza richiesto
Differenti accuratezze richiedono in generale differenti risoluzioni