Ricerca applicata in Italia: Il Progetto ReLUIS-DPC · Prof. G. Manfredi (UNINA) Prof. F.C. Ponzo...
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Prof. Gaetano ManfrediDIST - Dipartimento di Ingegneria STrutturale
Università di Napoli Federico II, Presidente RELUIS
Ricerca applicata in Italia:Il Progetto ReLUIS-DPC
REte dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica
WORKSHOP Materiali ed Approcci Innovativi per il Progetto in Zona Sismica e la Mitigazione della Vulnerabilità delle StruttureAula delle Lauree – Università degli Studi di Salerno - 12-13 Febbraio 2007
ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRICONSIGLIO DEI MINISTRI 3274/20033274/2003
ReLUISReLUISRete dei Laboratori Universitari di Ingegneria SismicaRete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica
Fondatori: UniversitFondatori: Universitàà della Basilicata, di Napoli, di Paviadella Basilicata, di Napoli, di Pavia
EUCENTREEUCENTRE
Università di Pavia
Eucentre1 GdL, Grande massa:
5x7 mq, 300tm, 1-1.5 m/s
Università della Basilicata Grande parete di reazione:Test Pseudodinamici
in scala reale
ENEAUTS MAT
6 GdL:4x4 mq, 9.1t, 0.5 m/s
Università di Trento
Grande parete di reazione:Test Pseudodinamici
in scala reale
2 GdL, Dual table system:2 da 3x3 mq, 20tx2,5m, 1.0 m/s
Università di Napoli
Federico II AMRA
Università PaviaEucentre
UniversitàBasilicata
Accordo : ENEA-UTS MAT
Università di Trento
UniversitàNapoli
Federico II
2003: OPCM 3274 – NASCITA DI RELUIS
Presidente 2003-2005: Prof. E. COSENZA (UNINA)Presidente 2005-2006: Prof. M. DOLCE (UNIBAS)Presidente 2007-2008: Prof. G. MANFREDI (UNINA)
Consiglio Direttivo:Prof. G.M. Calvi (UNIPV)Prof. E. Cosenza (UNINA)Prof. M. Dolce (UNIBAS)Prof. G. Magenes (UNIPV)Prof. G. Manfredi (UNINA)Prof. F.C. Ponzo (UNIBAS)Prof. R. Zandonini (UNITN)Prof. B. De Bernardinis (DPC)Dott. E. Galanti (DPC)
Università di Pavia Eucentre
Università della Basilicata
Accordo con:ENEA
UTS MAT
Università di Trento
Università NapoliFederico II
AMRA
SeismicSeismic EngineeringEngineering: US Network: US Network
NEES
CONSORZIO NAZIONALE
UNIVERSITARIO
2nd World Forum on Collaborative Research in Earthquake Engineering Meeting al JRC di Ispra il prossimo 26 marzo dopo il 1st WFCREE organizzato dal NEESinc a San Francisco il 16 Marzo del 2006
MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICORISCHIO SISMICO – miriade di componenti
ingegneristiche e non e di aspetti multidisciplinari diffusi e frammentati nel territorio
AZIONE DI MITIGAZIONE deve essere capillare sui diversi oggetti (edifici ordinari, strategici, monumentali, opere infrastrutturali), e sugli operatori del settore (ricercatori, progettisti, amministratori pubblici, etc.)
MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO
STRUMENTI INGEGNERISTICI DI PREVENZIONE:
- Norme sismiche (efficienti e non ridondanti, di complessità commisurata al problema e agli operatori), linee guida, manuali, etc., basati su sperimentazione e applicazioni
- Formazione (trasferimento delle conoscenze) con testi e manuali di riferimento
MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO
STRUMENTI INGEGNERISTICI DI PREVENZIONE:
- Strumenti di previsione e di monitoraggio pre-sisma (mappe di rischio, scenari, procedure di “early warning”)
- Strumenti di intervento post-sisma (per il rilievo, per le decisioni, per l’ottimizzazione degli interventi provvisionali)
Programma di ricerca triennale DPC-ReLUIS 2005-2008
− Cooperazione nelle attività formative e divulgative in ambito di ingegneria sismica, con la predisposizione di documenti, manuali e linee guida e la disponibilità di docenti per corsi di formazione e seminari.
− Sviluppo di documenti pre–normativi relativi a tipi strutturali non ancora considerati nelle norme.
Programma di ricerca triennale DPC-ReLUIS 2005-2008
− Definizione, organizzazione e sviluppo di programmi di ricerca integrati a livello nazionale, con il coinvolgimento di Università, enti di ricerca e privati, nel settore dell’ingegneria sismica.
Programma di ricerca triennale DPC-ReLUIS 2005-2008
MODALITA’ OPERATIVE:• Molta sperimentazione• Coordinamento nell’ambito delle linee, tra le
linee• Scambio di dati e messa a comune delle
attività sperimentali.
Programma di ricerca triennale DPC-ReLUIS 2005-2008
- 10 linee di ricerca- 127 unità di ricerca in 40 sedi universitarie - Più di 1000 ricercatori e studiosi coinvolti
Programma di ricerca triennale DPC-ReLUIS 2005-2008
Sviluppare la ricerca applicata ai fini della riduzione del rischio sismico e alla mitigazione degli effetti, mediante approcci prevalentemente sperimentali
Programma di ricerca triennale DPC-ReLUIS 2005-2008
UR RELUIS
UR Coordinamento linee
Unità di Ricerca
Programma di ricerca Programma di ricerca triennale DPCtriennale DPC--ReLUIS 2005ReLUIS 2005--0808
FINANZIAMENTO:
5.000.000 Euro/anno = 15.000.000 Euro in tre anni
- 40% all’interno del Consorzio- 60% alle UR esterne al consorzio- Almeno il 50% per la sperimentazione
Programma di ricerca triennale DPC-ReLUIS 2005-2008
PRODOTTI• Proposte di miglioramento norme• Proposte di norma• Linee guida• Manuali applicativi• Metodologie avanzate• Basi di dati
Programma di ricerca triennale DPC-ReLUIS 2005-2008
Area:Area: VulnerabilitVulnerabilitàà delle strutture delle strutture esistentiesistenti
1. Valutazione e riduzione della vulnerabilità di edifici esistenti in muratura(Coord. S.Lagomarsino, G.Magenes)
2. Valutazione e riduzione della vulnerabilità di edifici esistenti in c.a.(Coord. E.Cosenza, G.Monti)
3. Valutazione e riduzione della vulnerabilità di ponti esistenti(Coord. G.Mancini, P.E.Pinto)
Area:Area: Criteri di progettazione Criteri di progettazione innovativiinnovativi
4. Sviluppo di approcci agli spostamenti per il progetto e la valutazione della vulnerabilità(Coord. G.M.Calvi, N.Priestley)
5. Sviluppo di approcci innovativi per il progetto di strutture in acciaio e composte acciaio-cls(Coord. F.M.Mazzolani, R. Zandonini)
6. Metodi innovativi per la progettazione di opere di sostegno e valutazione della stabilità dei pendii(Coord. A.Burghignoli, M.Jamiolkoski, G.Ricceri, C.Viggiani)
Area:Area: Nuove tecnologie per la mitigazione del Nuove tecnologie per la mitigazione del rischiorischio
7. Tecnologie per l’isolamento ed il controllo delle strutture ed infrastrutture (coord. M.Dolce, G.Serino)
8. Materiali innovativi per la riduzione della vulnerabilità nelle strutture esistenti(coord. L.Ascione, G.Manfredi)
Area:Area: Gestione delle Gestione delle emergenzeemergenze
9. Monitoraggio e early warning di strutture e infrastrutture strategiche(Coord. P.Gasparini)
10. Definizione e sviluppo di archivi di dati per la valutazione del rischio e di scenari post-evento (Coord. D.Liberatore)
1. Strutture a telaio in c.a.2. Strutture a parete e miste in c.a.3. Struture prefabbricate in c.a.4. Strutture in muratura nuove5. Strutture in acciaio nuove6. Strutture miste acciaio-calcestruzzo nuove7. Strutture in legno nuove8. Ponti in c.a. nuovi ed esistenti9. Strutture sismicamente isolate (ponti ed edifici)10. Fondazioni superficiali e profonde11. Strutture di sostegno dei terreni
TIPI STRUTTURE - DBDF
Costruzioni in sotterraneo – Gallerie e caverne in roccia
Scavi profondi in ambiente urbano e gallerie metropolitane
Progetto di ricerca N. 7:TECNOLOGIE PER L’ISOLAMENTO ED IL CONTROLLO DI STRUTTURE ED INFRASTRUTTURE
Coordinatori:M. Dolce Università della BasilicataG. Serino Università Federico II, Napoli
Presentazione di M.Dolce
TASK 1 – Controllo passivo mediante isolamento sismico
1. isolatori elastomerici (instabilità, trazione, effetti termici), 2. isolamento a basso costo, combinazione gomma-slitte,3. configurazioni strutturali ottimali e rapporto beneficio/costo,4. modalità applicative agli edifici monumentali,5. tecnologie per l’isolamento di strutture leggere,6. metodi di analisi semplificata, fattore di struttura, 7. ponti a travata con isolamento sismico8. attenuazione degli effetti delle irregolarità di forma9. azioni sismiche anomale e componente verticale.
TASK 2 – Controllo passivo mediante dissipazione
1. Criteri di progetto e metodi di analisi semplificata (lineare con fattore di struttura, non lineare - applicabilità e procedure),
2. Procedure di validazione sperimentale delle diverse categorie di dispositivi,
3. Possibilità e modalità applicative alle strutture prefabbricate,4. Effetti di azioni sismiche anomale e della componente
verticale.
TASK 3 – Controllo mediante masse accordate
1. possibilità e modalità applicative con masse variabili, sia in controllo passivo che in controllo semiattivo,
2. criteri di progetto e metodi di analisi semplificata (lineare con fattore di struttura, non lineare - applicabilità e procedure),
3. modalità di progetto e analisi di sistemi combinati isolamento sismico – massa accordata.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 100
5
10
15
20
25
ω (rad/sec)
Magnitudo
Prima forma modaleT=1.83 secξ1=0.0188
Seconda forma modaleT=1.64 secξ1=0.0210
Sistema isolato(Funzione di trasferimento relativa allo spostamento degli isolatori)
Sistema isolato + TMD(Funzione di trasferimento relativa allo spostamento degli isolatori)
K1
M1
K2
M2
K3
M3
K4
M4
K5
M5
K6
M6
Kis
Mis
mT
kT
cT
TASK 4 – Controllo semiattivo
1. affidabilità nel tempo delle diverse tecnologie, funzionamento in controllo passivo, funzionamento in condizioni di servizio e in condizioni sismiche, autodiagnosi e identificazione strutturale,
2. analisi del comportamento e valutazione dell’efficacia rispetto a sistemi di controllo passivo
3. criteri di progettazione e metodi di progettazione 4. procedure di validazione sperimentale delle diverse
categorie di dispositivi
BILANCIO DEL 1° Anno:Successo dal punto di vista scientifico circa 450 lavori inviati al convegno ANIDIS 2007 (tipicamente sono 200)
Organizzazione della gestione amministrativa Meccanismi di rendicontazione complessiCoordinamento scientifico- Svolti due workshop sull’input sismico anche con INGV (Napoli 2 febbraio 2006, Anacapri 12-13 giugno 2006)
- Assemblea Annuale ad Udine il 22-23 novembre con circa 200 partecipanti- WorkShop a Salerno 12–13 febbraio 2007 (Linee 5,8)
BILANCIO DEL 1° Anno:Coordinamento scientifico- Coordinamento all’interno delle linee (strumenti e attività
comuni, evitare sovrapposizioni e contraddizioni nei prodotti)- Coordinamento tra le linee (strumenti e attività comuni,
evitare sovrapposizioni e contraddizioni nei prodotti finali)- Coordinamento con attività INGV (finalizzazione dei loro studi)- Coordinamento con il quadro normativo attuale
(miglioramento, completamento, strumenti operativi)
BILANCIO DEL 1° Anno:Coordinamento con le azioni e le esigenze del DPC in tema di previsione e prevenzione, emergenza e ricostruzione
Importanza della finalizzazione per DPC (prodotti di immediata fruibilità, anche per fasi sperimentali)Importanza dell’interazione con l’Ufficio Sismico DPCTrasferimento dei prodotti e del know-how, attivazione di fasi sperimentali comuni.
BILANCIO DEL 1° Anno:Verifica scientifica e indirizzi Revisori per il progetto:
M. Fardis, R. Leon, A.Pecker , B.R. Spence, C.M. Tomasevic
Con competenze distribuite sulle 10 linee di ricerca
BILANCIO DEL 1° Anno:
Il prossimo 15 febbraio invio:
Rendicontazione scientifica ai revisori internazionali
Rendicontazione economica alla Deloitte
Piano finanziario rimodulato del 2° anno al DPC
OBIETTIVI DEL 2° Anno:Potenziamento del sito web
Migrazione al sito www.reluis.it in corso
- Miglioramento delle funzionalità- Incremento dei contenuti tecnico-scientifici- Creare un repository dei dati sperimentali- Rafforzamento della sezione rivolta ai professionisti con
più software, normative, documentazione- Incremento della sezione news
OBIETTIVI DEL 2° Anno:Potenziamento dell’attività editoriale
Nascita di una collana di report Reluis-DPC scaricabili dal sito con i principali risultati delle ricerche sviluppate rivolte a ricercatori e professionisti
Potenziamento della sezione documentale del sito con tutti i lavori scientifici prodotti durante il progetto DPC scaricabili per gli utenti
OBIETTIVI DEL 2° Anno:Potenziamento della collaborazione con il DPC
- Maggiore integrazione con le attività del Servizio Sismico
- Organizzazione della rete delle competenze delle unitàReluis come riferimento sul territorio per le azioni di Protezione Civile
OBIETTIVI DEL 2° Anno:Potenziamento del rapporto con il mondo delle tecnologie
Contatti con le associazioni di settore per favorire l’impiego delle nuove tecnologie nel settore della mitigazione del rischio sismico attraverso azioni normative, dimostrative, formative e di sensibilizzazione delle istituzioni.
OBIETTIVI DEL 2° Anno:Potenziamento del rapporto con il mondo delle professioni
insieme ad Eucentre e ANIDIS
Continuare l’azione di corsi sul territorio che ha toccato migliaia di professionisti
Attivare nuove forme di diffusione della conoscenza utilizzando il web
OBIETTIVI DEL 2° Anno:Potenziamento del profilo internazionale
Raccordo con consorzi simili a livello internazionale: 2nd World Forum on Collaborative Research in Earthquake Engineering Meeting
Attività sperimentali all’estero o in cooperazione: Cambridge in corso, possibili attività a Bristol e al NIST
OBIETTIVI DEL 2° Anno:Promozione di incontri scientifici:
Nel 2007 possibilità di un Young Researchers International Workshop
Nel 2008 varie iniziative insieme al DPC per il centenario del terremoto di Messina
OBIETTIVI DEL 2° Anno:Promozione di nuove attività di formazione
Nel campo della sperimentazione avanzata e delle nuove tecnologie
0÷50 HzBandwidth
± 250 mm for axisDisplacement peak
63 tWeight for one table
1,0 gAcceleration peak
20 tMax payload
3,0 m x 3,0 mDimension
2 for tableDOF
THE TABLES SYSTEM CAN WORK IN A INDEPENDENT WAY OR CAN BE COMBINED TO FORM ONE BIG
TABLE (3 m x 7 m)
CLOSED SYSTEM = ACTUATORS AND
SERVOVALVES INSIDE
POSSIBILITY OF MOTION
DESCRIPTION OF THE SYSTEM
The square tables are fixed on strong floor. The former is about 200 mq. with a thickness of about 1.2 meters and an anchorage system with bars placed on box, 80 cm spaced, is placed.
4 3
Sx - 2
2 1
Dx - 1
DESCRIPTION OF THE SYSTEM
SIMILAR SYSTEM (CEA, FRANCE)(Under construction)
MOVEMENTATION SYSTEMEach table can be moved SEPARATELY in order to reproduce the seismic asynchronous
effect on structures with high spans
± 250 mmDisplacement peak42 MPaTesting pressure28 MPaOperative pressure525 kNDynamic force
700 kNStatic forceACTUATOR
UPPER PLATFORM (12,5 t)
LOWER PLATFORM (23,0 t)
FIXED BASE (27,5 t)
DESCRIPTION OF THE SYSTEM
THE PLATFORMS OF TABLE SYSTEM REST ON OIL FILM SUPPORTED INTO THE CIRCULATION FROM HYDRAULIC SYSTEM DUE TO 5 MOTOR PUMPS
(sustenance system)
HYDRAULIC SYSTEM
HYDRAULIC SYSTEM CONSTITUTED OF 66 MOTOR PUMPS EACH OF THEM SUPPLIES A FLOW 400 l/min400 l/min
2400 l/min (PEAK: 3000 L/MINPEAK: 3000 L/MIN)
POWER RATING:
1500 KWatt 25.000 (60 Watt)
DESCRIPTION OF THE SYSTEM
NO WELDINGS ARE PRESENT
ALL PIPES ARE BOLTED
PIPING LINES
secondary system
principal system
motor pumps groups
SCOPE OF WORK SYSTEM TRANSFER FUNCTION
SIGNAL OUTPUT / SIGNAL INPUT
SYSTEM TRANSFER FUNCTION IS OBTAINED WITH SECONDARY
TRANSFER FUNCTIONS PERTINENT SUBSYSTEM OF SHAKING TABLE
ANALYTICAL MODEL
t
t
Xq
(LAB FOUNDATION )
STRONG FLOOR
SHAKING TABLE
PAYLOAD
ACTUATOR
SERVOVALVE
CONTROL SYSTEM
Xd(t)
Xc(t)
q(t)
Xt(t)
Cb
Kb
OIL COLUMN PEAK
99 HZ99 HZ
FREQUENCY INVERSION CORRESPONDING TO THE OIL COLUMN PEAK
THE RESONANCE BEHAVIOR OF THE OIL COLUMN IN THE ACTUATOR ARE 99HZ99HZ AND 59 HZ59 HZEXIT TO BANDWIDTH OF WORK (0÷50 HZ)
RESULTS
UPP
ER
PL
AT
FOR
MU
PPE
R P
LA
TFO
RM
LO
WE
R P
LA
TFO
RM
LO
WE
R P
LA
TFO
RM
OIL COLUMN
PEAK
59 HZ59 HZ
FREQUENCY INVERSION CORRESPONDING TO THE OIL COLUMN PEAK