riccardo Tarabella · re del programma elettorale di questa lista che raccoglie un’eredità...

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SINDACO TARABELLA RICCARDO Elezioni Comunali Seravezza - 5 giugno 2016 PROGRAMMA ELETTORALE

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SindacoTarabella

riccardo

Elezioni Comunali Seravezza - 5 giugno 2016

PROGRAMMA elettORAle

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Il motto AL CUORE DELLA VERSILIA e il sim-bolo grafico che racchiude gli elementi identi-tari e unificanti del Comune di Seravezza – il monte Altissimo, le colline, la piana, il fiume Versilia, la via di Michelangelo – condensano in estrema sintesi la mia visione di compren-sorio unico: unico e sinergico all’interno dei confini comunali; unico e connesso a livello

versiliese. Che questa visione fosse compre-sa ed accettata e che potesse divenire la forte premessa di un programma amministrativo ric-co e convincente non era così scontato alcuni mesi orsono, all’inizio di questa lunga campa-gna elettorale. Oggi lo è. Lo abbiamo compre-so giorno dopo giorno – la mia squadra ed io – incontrando i cittadini, le associazioni, i lavo-ratori, le imprese. Si è fatta strada una crescen-te consapevolezza, oggi certezza, che questa idea di unità è in sintonia con le esigenze della comunità locale, con le speranze di rinascita e di crescita che tutti nutriamo per il nostro Comune, al centro geografico e cultura-le dell’area versiliese.Un’idea forte e condivisa, dunque, al cuo-re del programma elettorale di questa lista che raccoglie un’eredità importante, quella dell’amministrazione uscente, e che punta certamente ad unire, ma anche a individuare e valorizzare le specificità del territorio. Per

farlo, ho formato una squadra di candidati consiglieri convinti delle loro scelte,

pronti a lavorare nella continuità e nel-

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la novità, uniti negli intenti senza tuttavia ri-nunciare alle loro idealità e proposizioni. Un gruppo con molti giovani e molte donne, con amministratori di esperienza e un candidato sindaco, il sottoscritto, che ha fortemente vo-luto avviare un importante ricambio.Continuità e novità, dopo dieci anni di ammi-nistrazione, per ripartire di slancio, senza vuoti né pause, con nuovi stimoli e nuovi traguardi. Lo richiedono tutti e certamente il programma amministrativo di “Al Cuore della Versilia” di-mostra di tenere conto e nella giusta con-siderazione le proposte di tutti:attenzione al territorio e all’ambiente, alla si-curezza delle persone e delle cose, al lavoro e alle imprese, alla salute e al decoro delle nostre case, delle nostre piazze e delle nostre strade, alla viabilità e ai parcheggi, ai negozi di vicina-to, alle piccole attività artigianali, alle strutture abbandonate e ai luoghi lasciati senza cura;protezione di tutto ciò che abbiamo e che sentiamo appartenere a questo territorio;analisi dei problemi e prevenzione delle criticità;

pianificazione delle attività amministrative e valorizzazione del rapporto con gli uffici mu-nicipali che sono al fianco di chi amministra;ascolto e supporto alle decine di associa-zioni che vivono il territorio e che sono i cardini della nostra rete sociale.Cittadini, associazioni, amministrazione: as-sieme con un obiettivo unico – il benessere del territorio e delle persone – in positiva con-trapposizione con chi sta contro per principio, contro chi crede di avere sempre ragione, contro i prepotenti e i maleducati, a favore dei bisognosi e dei meno fortunati, sempre.La mia lista “Al Cuore della Versilia” nasce e si batte per tutto questo, per dare continuità alla forte azione già prodotta, per promuoverne di nuove e per dare seguito concreto alle parole e ai sogni. Tante persone ci hanno gratificato della loro adesione, credono in questo proget-to, si attendono efficacia nella nostra azione e aiuti concreti in un’epoca e in una congiuntura oggettivamente difficili. Noi ne siamo consa-pevoli. Lavoreremo per questo, consapevol-mente assieme noi e voi.

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innanzitutto “previdenti”, “protetti” e “sicuri” ovvero capaci di consolidare i risultati ad oggi conseguiti, di prevedere gli sviluppi – inclusi problemi ed emergenze che inevita-bilmente si presenteranno – e di creare un ambiente complessivamente sicuro nel quale vivere e prosperare.

Azioni comuniVISIBILITÀ e ACCOGLIENZASe le prime tre azioni rappresentano in un certo senso la difesa del bene esistente e dei risul-tati acquisiti, le due azioni che le affiancano – visibilità e accoglienza – indicano un ulterio-re orizzonte di sviluppo. Visibilità significa far conoscere sempre più e meglio le eccellenze del Comune, per attrarre risorse e attenzioni; accoglienza è il dovere di renderlo più aperto, decoroso e degno appunto di visibilità e inte-resse. Dare visibilità al territorio significa innanzitutto farlo conoscere. Per far questo occorre una comunicazione efficace, che ne promuova l’insieme e, al tempo stesso, metta in primo piano le peculiarità delle tre aree che lo compongono (Montagna, Centro Storico e Pia-na) raccontandone le individualità, le identità, le prerogative: renderle riconoscibili quindi visi-bili. Ma se ad una maggiore visibilità non cor-risponde una migliore capacità di accoglienza, la progettualità strategica fallisce il suo obiet-tivo principale, quello di una crescita uniforme e costante. E in questa sfida di metodo non è pensabile che un’area debba segnare il passo e restare indietro. Accoglienza quindi, con tutto quello che la parola rappresenta: capacità del luogo di rispondere, sotto tutti gli aspetti (decoro, organizzazione, offerta), alle at-

IL PROGRAMMADI MANDATO

• ObiettivO • aziOni cOmuni • pianificaziOni specifiche • i temi al cuOre della versilia

ObiettivocrescitaL’obiettivo di mandato è la crescita del ter-ritorio, tutto e insieme, considerato come un “unicum” inscindibile. Una visione uniforme in cui tutti si preoccupano di tutti, con metodo e partecipazione, in un contesto di reticola-rità che tutto avvicina e tutto unisce, tanto chi sta vicino quanto chi si trova o si sente distan-te: una rete di rapporti costruttivi tra le dialo-ganti aree del territorio – la Montagna, il Cen-tro Storico, la Piana – alle quali sono dedicate pianificazioni specifiche perché ognuna possa crescere contribuendo alla causa comune.

Azioni comuni prevenziOne, prOteziOne, sicurezzaSono le tre azioni comuni che aprono alla crescita, che ci permettono di vedere il “Cuore della Versilia” non solo al centro del nostro personale sentimento, ma al centro dell’interesse di chi sceglie e visita il territo-rio, attratto dai monumenti e dalla storia, dalle tradizioni e dall’arte, dagli eventi e dal folklo-re, dal nostro essere originalmente versiliesi e toscani. Per crescere e migliorare – cioè per essere ancora più virtuosi – dovremo essere

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tese di chi lo visita. Una rapida e concreta azione ricognitiva dell’attuale capacità di acco-glienza è la prima risposta da dare, alla quale far seguire un piano di interventi correttivi con tempi e modi di attuazione.

pianificazioni specifichemOntaGna, centrO stOricO e pianaLe azioni comuni riferite al territorio nel suo complesso (prevenzione, protezione, sicurezza, visibilità e accoglienza) sono affiancate da piani-ficazioni specifiche d’area. Queste ultime si rias-sumono per titoli come segue:• perlaMontagna:laviabilitàel’accesso;• perilCentroStorico:l’integrazionedell’offer-

ta culturale;• perlaPiana:laqualificazionecomepoloat-

trattivo di servizi, commercio e industria.La viabilità è la cartolina cui fare riferimento per raggiungere un luogo, è la prima risposta a chi accede ai centri abitati della montagna; l’acces-so è la libertà di percorrere sentieri e mulattiere, conoscere i boschi, poter vivere e lavorare nei luoghi della montagna.L’integrazione dell’offerta culturale è la necessità di dar valore e visibilità al centro storico, oltre che all’Area Medicea, in un’ottica di piena unicità cittadina, valorizzandone non solo la storia ma anche le piazze e le strade, i palazzi e le chiese.

La qualificazione come polo attrattivo di servizi, commercio e industria è l’urgente ne-cessità di arricchire il territorio di nuove opportu-nità nel campo economico favorendo e promuo-vendo azioni complesse di forte impatto in stretta sintonia con le forze produttive e commerciali.

i temi al cuOre della versiliaI temi che indichiamo nel programma ammi-nistrativo sono riportati secondo un preciso metodo di raccolta e una scala di valori che passano dall’importanza dei temi stessi e dal-la particolare sensibilità della lista “Al Cuore della Versilia”.

I temi inseriti nella prima parte si riferiscono alle progettualità alle quali è stata data la mas-sima considerazione e che a loro volta aprono scenari di intervento complessi. Questi temi sono il frutto della diretta volontà e persona-le sensibilità del candidato sindaco, dei molti promotori della lista “Al Cuore della Versilia”, compresi i partiti dell’area politica di centro-sinistra, e del lavoro dell’amministrazione uscente di Ettore Neri.

I temi inseriti nella seconda parte sono il frutto dell’ascolto degli otto gruppi di lavoro che si sono confrontati con i cittadini nelle sedi della lista a Seravezza, Querceta e Pozzi, nonché dell’ascolto negli incontri pubblici che si sono tenuti con i cittadini, le associazioni, le cate-gorie e le organizzazioni sindacali.

L’approccio ai temi è stato quindi suddiviso in due parti, tanto che alcuni argomenti si possono trovare riportati anche più volte, ma lo scopo di questa stesura è stato quello di indicare il metodo privilegiato dell’ascolto e quanto questo si renderà utile nel lavoro della futura amministrazione. Un programma am-ministrativo, quindi, che dà conto dell’ef-fettivo coinvolgimento dei cittadini e del-le associazioni.

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PARte PRiMAIn questa prima parte sono raccolti i temi al cuore della nostra lista, le attenzioni, i riferi-menti al nostro stile di accogliere e di unire (e non di dividere), ma soprattutto di voler opera-re per il “ben essere” e lo “star bene” di tutti i cittadini. Un primo passaggio ben chiaro delle nostre volontà e dei nostri obiettivi primari che poi si riscontreranno e si incontreranno nei lavori dei gruppi che seguono nella seconda parte del programma.

Il Benessere del Cittadino. Il cittadino e le sue esigenze al centro dell’attenzione. Le buone pratiche e gli stili di vita. I servizi essen-ziali alla comunità. Gli interventi in prevenzio-ne e sicurezza;

Il Lavoro. Un tema assolutamente fondamen-tale e prioritario. Crescita, sviluppo e occupa-zione. I settori strategici del turismo legato all’ambiente montano, alla cultura e alla iden-tità dei borghi e del centro storico, al settore tradizionale dell’estrazione del marmo e della sua trasformazione e lavorazione, alla crescita dei servizi e del commercio nella piana;

La Cultura e il Turismo. Nascita e sviluppo del distretto culturale. La vocazione turistica legata al territorio e all’identità. Il patrimonio Unesco. Le vie dei marmi, del ferro e dell’ar-gento. La via Francigena. La Rocca di Corvaia e i parchi fluviali;

La Comunità delle Associazioni. Favorire la capacità delle associazioni di unire e far vi-vere le potenzialità del territorio assieme alla

capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini. Costruire la rete delle relazioni al servizio della comunità;

L’Urbanistica e la tutela dei valori negli interventi programmati. Il governo e le trasformazioni del territorio. La sostenibilità ambientale, l’equità sociale, la vivibilità degli spazi aperti, il valore e le vocazioni del terri-torio. L’equilibrio tra le esigenze di tutela dei principali valori ambientali e culturali del ter-ritorio con i bisogni primari dei cittadini e del loro vivere nel nostro Comune.

PARte secOndAGruppO 1_ ambienteper la qualità della vita e in difesa della salute della comunità

Le azioni che verranno intraprese contro il ri-schio di degrado ambientale – tenendo conto che un ruolo operativo potrà essere affidato anche al volontariato – saranno in via priorita-ria le seguenti:

• il monitoraggio dei comportamenti irre-sponsabili nell’abbandono dei rifiuti;

• il potenziamento della raccolta differen-ziata, ottenibile con il conferimento diretto e con l’applicazione di tariffe basate sul principio “più differenzi, meno paghi”;

• il monitoraggio della qualità e salubri-tà dell’aria e dell’acqua;

• l’incrementodegliimpiantifotovoltaicisul-le strutture pubbliche;

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• l’attuazione del PAES per l’abbattimentodi CO2 entro il 2020;

• l’aggiornamentocostantedeidatiregistra-ti dal rilevatore del campo elettrico posto dall’ARPAT sotto il traliccio dell’alta tensio-ne a Marzocchino in via Case Rosse;

• laverificaperiodicadelcampoelettroma-gnetico registrato presso i ripetitori di tele-fonia mobile posti sul territorio comunale;

• lamanutenzionepuntualedeisentieridellanostra montagna;

• la migliore informazione al pubblico sulfunzionamento dello sportello Comunale dell’Energia ed un suo eventuale poten-ziamento;

• amplificare l’attenzione anche sulle areecontigue al nostro territorio laddove si evi-denzino criticità di carattere ambientale (vedi discarica della Cava Fornace presso l’area di Porta).

GruppO 2_cultura e turismO per l’economia del territorio e in difesa delle identità locali

Questo settore, per la visibilità e l’accoglienza che dovrà essere prodotta, frutto di una spe-cifica e mirata progettazione, rappresenta un banco di prova delle capacità attrattive e di sviluppo verso le nostre realtà culturali, ricche di radici storiche e di identità locali. Le azioni prioritarie che verranno intraprese:

• la valorizzazione del Parco Fluviale (daCorvaia alla foce del Cinquale) con un per-

corso naturalistico da rendere percorribile sia a piedi che in bicicletta;

• larealizzazionedipercorsipedonaliecicla-bili nella piana olivata, con coinvolgimento dei frantoi ancora in funzione nel Comune;

• la cura nel predisporre la nascita di unostello, individuando soggetti (associa-zioni-cooperative, aggregazioni solidali e quant’altro) capaci di gestire la struttura;

• lo sviluppo dell’accoglienza lungo la viaFrancigena (esempio, affitta-camere) in modo da prevedere una sosta dei pellegri-ni nel nostro territorio anziché il semplice passaggio;

• lavalorizzazionedellecollezionid’artepri-vate, degli studi d’arte, dei laboratori che potrebbero diventare a loro volta dei pic-coli e preziosi musei diffusi sul territorio;

• l’individuazione nell’area ex Olimpia di unospazio polivalente da utilizzare per attività sportive, convegni, fiere, festival, concerti in tutta sinergia con il centro commerciale di Querceta, che ha una sua insostituibile im-portanza e deve migliorare la propria visibilità;

• l’ampliamento dell’offerta culturale del centro storico di Seravezza – alternativa e complementare a quella dell’Area Medicea – anche con il rilancio della tradizione degli atelier artigianali-artistici e impostando ma-nifestazioni sul modello della “Biennale”, con aree espositive aperte ai visitatori;

• l’incentivazionenelCentroStoricodi ne-gozi artigianali, di prodotti tipici, anche

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alimentari, legati al territorio (importante a questo riguardo sarà una mappatura delle attività agricole e agrituristiche già esistenti, al fine di salvaguardare le colture più tradizionali). L’intento è anche quello di creare una leva di attrazione per il turista, per spingerlo a visitare e scoprire tutto il territorio, inclusi i luoghi di coltivazione o produzione delle tipicità;

• lacollaborazioneconl’IstitutoAlberghieroper il recupero e il rilancio dei sapori tipici del nostro territorio;

• ladifesa,lasistematicaverificaelamessain rete dei percorsi di bassa collina: dalla mulattiera della Canala al Monte di Ripa, dal parco archeologico della Rocca di Corvaia fino a Cerreta San Nicola. Così il Centro Storico sarà il crocevia di un cir-cuito integrato che coinvolge tutta l’offerta culturale e storica del nostro territorio, dal-la Linea Gotica e dalla Francigena alla Via dei marmi e di Michelangelo, alle Vie del Ferro e dell’Argento a quella dell’Olio;

• il potenziamento della comunicazione edella promozione finalizzate alla crescita del numero dei visitatori, ottimizzando la comunicazione sui social e via App;

• ilmiglioramentodei siti internetchepro-muovono le destinazioni e gli eventi cultu-rali del Comune, per rendere più facile la navigazione e il posizionamento nei motori di ricerca e la trasmissione delle informa-zioni anche all’estero;

• l’aperturadiunpuntodivalorizzazioneturi-

stica del nostro territorio, nell’area della pi-scina comunale – per accogliere e veicolare i visitatori nel nostro comune – con il coin-volgimento delle categorie, degli imprendi-tori e della Fondazione Terre Medicee;

• la creazione di una cabina di regia dellapromozione comprensoriale, in particolare del brand “Versilia” legato ai temi di “Mi-chelangelo”, dei “Medici”, del “Marmo” e dell’”Unesco”, realizzando uffici che si oc-cupino di intercettare finanziamenti regio-nali e comunitari, di contattare tour ope-rator e presentare loro le offerte culturali e naturalistiche dell’intero territorio;

• un incremento della cartellonistica che presenti l’offerta del Comune, anche lungo il percorso della Francigena, e che indichi le eccellenze della comunità;

• costituzionediunClub Unesco con sede a Seravezza come elemento di valorizza-zione turistica e polo attrattivo;

• costituzionedelcomitatopromotoreperlanascita e lo sviluppo del Distretto Cul-turale della Versilia: la cultura come reale fattore di espansione economica e sociale del territorio

GruppO 3_ urbanistica e lavOri pubbliciper la valorizzazione del territorio e in difesa di una crescita sostenibile

L’urbanistica come mezzo di program-mazione generale del territorio Nei prossimi anni è da riconfermare il ruolo

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di primo piano che la progettazione urbani-stica ha svolto, nell’ultimo decennio, nella programmazione generale del Comune. Una progettazione tutta rivolta a rendere più accogliente, vivibile e sicuro lo spazio in cui i cittadini si muovono nello svolgimento delle loro attività quotidiane: abitare, lavorare, studiare, trascorrere il tempo libero. Sul Re-golamento Urbanistico, scaduto il 21 aprile 2015, è richiesto alla futura Amministrazione un impegno immediato: quello dell’aggior-namento degli strumenti della pianificazione territoriale (il Piano Strutturale) e degli atti di governo del territorio (il Piano Operativo e i Piani di recupero dei principali centri storici della pianura e della montagna) per verifica-re la loro conformità sia al Piano di Indirizzo Territoriale sia al nuovo quadro legislativo in materia urbanistica recentemente innovato dal Consiglio Regionale. L’obiettivo è quello di indirizzare e governare le trasformazioni del territorio rispondendo a questioni non più elu-dibili che coinvolgono i temi della sostenibili-tà ambientale, dell’equità sociale, della vi-vibilità e degli spazi aperti, del valore e delle vocazioni del territorio. Nella pianificazione occorrerà trovare il giusto equilibrio tra le esi-genze di tutela dei principali valori ambientali e culturali del territorio con i bisogni primari dei cittadini.

Siamo convinti che le basi indispensabili per una buona pianificazione siano date da una conoscenza profonda del territorio e delle sue dinamiche in costante cambiamento e pertanto riteniamo di confermare e, anzi, ulteriormente rafforzare l’approccio par-

tecipativo ai temi dell’urbanistica spe-rimentato con successo negli ultimi anni. La partecipazione attiva alle scelte serve anche a rafforzare il senso di appartenenza dei cittadi-ni ad una comunità che ha una storia impor-tante alle spalle e interessanti prospettive di sviluppo all’orizzonte.

1. L’aggiornamento del Piano StrutturaleIl primo impegno che attende la futura Am-ministrazione è l’aggiornamento del vigente Piano Strutturale, da rendere conforme al Pia-no di Indirizzo Territoriale con valore di Piano Paesaggistico Regionale (PPR). Secondo le nostre intenzioni, tale operazione dovrà essere svolta in tempi rapidi, per mettere il Comune in condizione di predisporre il nuo-vo Piano Operativo (potendo in tal modo di-sporre presto dello strumento necessario per lo svolgimento dell’attività edilizia) e, al tem-po stesso, per cogliere eventuali occasioni di partecipare a progetti di carattere strategico e di accedere ai relativi finanziamenti regionali e/o comunitari.

2. Il nuovo Piano Operativo. La cono-scenza del territorio e la partecipazione. Dai bisogni privati ai bisogni collettiviIn parallelo all’aggiornamento del Piano Strut-turale sarà predisposto il nuovo Piano Opera-tivo con l’adeguamento della disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti e la de-finizione di quella relativa alle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edi-lizi del territorio. Il Piano Operativo è la sede naturale della partecipazione. Continuando l’esperienza maturata con la formazione dei

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precedenti Piano Strutturale e Regolamen-to Urbanistico, saranno utilizzate tutte le forme e le possibilità per dare voce alle esigenze dei cittadini. Per quanto riguar-da la gestione degli insediamenti esistenti, in considerazione della forte crisi economica e dell’impossibilità da parte d’importanti fasce della popolazione di accedere al credito, è ne-cessario non solo continuare a dare possi-bilità di ampliamento e di ristrutturazio-ne del patrimonio edilizio esistente, ma agevolare il più possibile il recupero fun-zionale con norme che utilizzino al massimo le potenzialità offerte dai recenti decreti gover-nativi. Per quanto riguarda le trasformazioni dovrà essere privilegiato il recupero dei principali contenitori artigianali dismessi attraverso progetti puntuali di rigenerazione di alto valore architettonico e urbano in grado di fornire, attraverso una perequazione mirata e attenta, spazi pubblici da destinare ai bisogni collettivi.

3. Il compimento della prima fase e l’im-plementazione del progetto “La Via dei marmi e di Michelangelo”La strumentazione urbanistica e più in gene-rale la programmazione comunale dell’ultimo decennio si è caratterizzata per una visione più organica e dinamica del territorio, basata su elementi di carattere fisico-naturale, stori-co-culturale e urbano, racchiusa nella formula felice de “La Via dei marmi e di Michelange-lo”. Il superamento della visione di un progetto urbanistico strutturato per parti e il riconosci-mento di Seravezza come una Città formata dal Centro storico, dai centri della pianura,

dai borghi della montagna e dagli elementi di maggior valore naturalistico-ambientale, deve essere perseguito con forza anche nei pros-simi anni.

Occorrerà pertanto portare a termine i progetti in itinere e, al contempo, arricchire la proget-tazione con nuove proposte. Se da una parte l’acquisizione dell’area dell’antica Rocca di Corvaia – in fase di completamento –, l’ap-provazione del Piano particolareggiato del capoluogo di Seravezza, l’adozione e l’approvazione del Piano di recupero della via dei marmi e della Desiata segneranno il compimento dell’intenso lavoro svolto negli ultimi anni dalla precedente Amministrazione, nuovi progetti possono essere individuati per la promozione del patrimonio storico-monumen-tale. Fra questi è possibile segnalare, fin da ora, quello de La via del ferro e dell’argen-to riguardante il recupero degli opifici storici e delle ferriere preindustriali posti a ridosso del Torrente Vezza, un’eredità culturale del passato pressoché sconosciuta e di altissimo valore.

4. La revisione della pianificazione at-tuativa. I centri di antica formazione. Il superamento della logica dei divieti e dei vincoliLa pianificazione attuativa dei centri di antica formazione della montagna (Azzano, Basati, Cerreta Sant’Antonio, Fabbiano, Giustagna-na, Minazzana, Riomagno e Ruosina) e della pianura (Pozzi) è stata realizzata, sulla base delle previsioni del PRG del 1996. Se negli anni l’impianto vincolistico della norma ha permesso di salvaguardare alcuni elementi

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caratteristici del patrimonio edilizio esistente storico, ha però in parte impedito la possibilità di adeguare e migliorare lo stesso. È neces-sario nei prossimi anni rivedere interamente l’impianto dei piani di recupero superando la logica delle unità minime e più in generale dei divieti, allo scopo di favorire, da un lato, l’in-sediamento abitativo nelle aree montane (e in generale le condizioni di vita nei centri di anti-ca formazione) e dall’altro un ulteriore impulso al soddisfacimento della domanda locale e alla promozione di un’economia alternativa e sostenibile.

5. Il Piano particolareggiato del centro di QuercetaQuerceta è collocata in una posizione strate-gica nella piana versiliese: è un crocevia, un luogo d’incontro ben collegato con ogni punto del territorio apuo-versiliese, ha una consoli-data e storica vocazione all’impresa e al com-mercio. Querceta può e deve diventare il cuore direzionale della Versilia, ma per farlo deve diventare più accogliente, moder-na, efficiente e vivibile.

È necessario per Querceta un piano di detta-glio, un vero e proprio Piano particolareggiato che, attraverso puntuali analisi del patrimonio urbanistico e edilizio esistente, individui e pro-ponga interventi efficaci sia per le esigenze della comunità sia per l’effettivo recupero del decoro e della qualità urbana degli spazi pub-blici che costituiscono il “centro”. Dovranno costituire elementi del progetto urbanistico il riassetto complessivo e la valorizzazione pedonale delle piazze Pellegrini e Matte-

otti e delle strade adiacenti, la riqualifica-zione del tratto urbano della via Aurelia, con la piazza Alessandrini e la stazione ferroviaria; il riordino generale del siste-ma dei parcheggi.

Decisiva sarà inoltre la definizione delle aree di margine già destinate all’uso artigianale e industriale, tra cui l’area Ex-Olimpia. Alla pianificazione di tale area, in particolare, ri-teniamo affidare l’obiettivo di dare compi-mento alla struttura urbana di Querceta e, al tempo stesso, costituire le opportunità di un rilancio economico che, attraverso l’offerta di servizi e di spazi pubblici, possa far as-sumere al centro quercetano il ruolo di centro direzionale della Versilia.

Il piano di dettaglio dovrà inoltre contenere in-dicazioni per conferire maggiore qualità al si-stema di accesso al “centro”: rendere Querce-ta più accogliente significa anche riqualificare la viabilità convergente sul centro, proseguen-do il lavoro già iniziato con la riqualificazione urbana di via Federigi e la nuova pista ciclo-pedonale.

6. Riduzione dell’effetto barriera prodot-to dalla ferroviaFondamentale rimane la ricerca e la realizza-zione di una maggiore permeabilità, con più facili e diretti collegamenti tra la Querceta “sopra” e quella “sotto” la ferrovia. Una par-ticolare attenzione sarà quindi rivolta a defi-nire soluzioni funzionali e fattibili per il supe-ramento dell’asse ferroviario attraverso il collegamento pedonale tra l’area Termi-nal e la via Aurelia da un lato e, dall’altro,

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nel dare attuazione alle previsioni già conte-nute nel Regolamento Urbanistico e relative al collegamento tra l’area Terminal e il cavalcaferrovia che prevedono la realizza-zione di due rotonde, una a monte e una a mare del cavalcaferrovia, oltre alla previsio-ne di assi viari a soluzione delle problemati-che con l’area industriale di via Fonda e con l’areadell’Henraux.Sipuòanche immagina-re il superamento dell’effetto barriera con la previsione di un sottopasso carrabile e camionabile che sostituisca il cavalca-ferrovia, per il quale verrà affrontato lo studio della progettualità.

7. Riqualificazione della rete viaria mino-re della PianaIl territorio pianeggiante del Comune è segnato da una rete viaria minore e di antica formazione che mette in relazione i diversi borghi e nuclei urbani tra loro e con gli elementi di qualità pae-saggistica qui presenti e diffusi. Questa viabilità minore (viabilità di accesso e non di attraver-samento) costituisce il “corridoio” di accesso agli elementi di qualità del paesaggio che, nel loro insieme, costituiscono un “museo naturale all’aperto” da valorizzare come risorsa.

Questa viabilità minore va curata e ben man-tenuta: sarà ricompresa all’interno del pro-getto “Cura e manutenzione del territo-rio” al fine di individuare e attuare interventi di riqualificazione e valorizzazione. L’obiettivo è quello di favorire e promuovere le possibilità di una mobilità sostenibile e lenta che garantisca una maggiore vivibilità agli abitanti e consenta l’accesso in sicurezza ai luoghi caratteristici

e di qualità del territorio attraverso interventi coordinati nella manutenzione della viabilità, nell’organizzazione della sosta e dei sensi di marcia e nell’adeguamento della segnaletica.

8. Progetto e realizzazione di una strut-tura sportiva nell’area comunale di via delle Ciocche e completamento dell’at-tività di pianificazione/programmazione dell’Area APEA del PuntoneUn’altra sfida significativa è senza dubbio rap-presentata dalla realizzazione di una ade-guata struttura sportiva che possa anche ospitare le attività legate al Palio (prove tamburini, sbandieratori) e altre attività sporti-ve dei nostri giovani. La disponibilità dell’area, di prossima acquisizione da parte del Comu-ne, rappresenta un concreto passo avanti in tale direzione e richiede alla futura Ammini-strazione di affrontare con serietà e determi-nazione un percorso che porti alla realizzazio-ne di tale struttura attraverso un dialogo con la realtà del Palio e con le Associazioni sportive potenzialmente interessate.

Dopo l’avvio di numerosi comparti dell’area artigianale di Via Ciocche-Puntone, rimane inoltre fondamentale portare a compimento l’attività di pianificazione dell’Area produttiva ecologicamente attrezzata (APEA) del Puntone.

9. Valorizzazione del fiume Versilia Partendo dal Parco archeo-urbano della Roc-ca di Corvaia, recentemente definito dall’Am-ministrazione Comunale, riteniamo fondamen-tale ritrovare le connessioni con il fiume Versilia e, attraverso Ripa, con il tratto di via Francige-

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na già in esercizio, proseguire per la “fonda” di Pozzi, per il “Bottari”, per Ponterosso e Ponte di Tavole fino ad arrivare al Lago di Porta e alla foce del Cinquale. Si tratta di un progetto d’in-teresse sovra-comunale che può costituire un arricchimento di opportunità e di qualità per l’intera Versilia; un progetto da realizzarsi per parti e per fasi, ma con l’obiettivo di dare conti-nuità alla fruizione pubblica di questo bene che unisce e collega parti diverse del territorio.

10. Qualità delle opere di urbanizzazio-ne, degli interventi architettonici, dello spazio pubblico e della nuova produzio-ne ediliziaLa qualità urbana, intesa come qualità dell’am-biente in cui viviamo, è uno degli elementi de-cisivi per sviluppare non solo la promozione commerciale e turistica del territorio, ma an-che e soprattutto la percezione di sicurezza e la formazione di un’identità locale. Per questo la strumentazione urbanistica e edilizia, nel suo complesso, dovrà dare impulso alla realizzazio-ne di opere di urbanizzazione (interamente pub-bliche o a scomputo degli oneri concessori) e degli spazi pubblici secondo standard di eleva-ta qualità, con interventi che servano da volano e stimolo per il contemporaneo adeguamento della qualità del patrimonio edilizio esistente.

11. Revisione del Regolamento Edilizio comunale. Snellimento dell’attività edi-lizia e promozione della bioarchitetturaIl Decreto Sblocca Italia ha previsto l’appro-vazione di un testo standard di Regolamento Edilizio – in fase di approvazione da parte del Governo – al quale i Comuni dovranno ade-

guarsi. Il testo andrà a sovrapporsi al Regola-mento regionale in materia di unificazione dei parametri e al vigente Regolamento Edilizio comunale. Appena approvato il testo, sarà ne-cessario procedere alla revisione completa del Regolamento Edilizio comunale. In tal sede dovranno essere valutate tutte le possibilità offerte dalla norma per snellire l’istruttoria delle pratiche e per implementare la pro-mozione della bioarchitettura, della so-stenibilità ambientale e dell’utilizzo delle fonti energetiche alternative, già prevista nell’attuale strumentazione comunale. Un va-lido supporto in questo lavoro sarà senz’altro dato dal confronto con i tecnici che operano sul territorio. A tale proposito riteniamo che debba essere confermata l’esperienza del “Tavolo delle professioni tecniche”, sede ideale per il confronto e la discussione, speri-mentata con successo negli ultimi anni.

LAVORI PUBBLICIPer quanto riguarda il settore Lavori Pubbli-ci riteniamo inopportuno avventurarci in un lungo elenco di opere da realizzare. Abbiamo consapevolezza che molte indicazioni, serie e concrete, relativamente ai lavori da fare nei prossimi cinque anni sono già contenute nei capitoli dedicati ai diversi settori. Ci preme però sottolineare quali saranno gli obiettivi principali e fondamentali che vogliamo coglie-re nei prossimi cinque anni:

• Proseguirenell’operadimessainsicurez-za del territorio dal dissesto idrogeologico e dal rischio idraulico. In particolare si pro-seguiranno i lavori di messa in sicurezza

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delle quattro principali arterie di collega-mento stradale alle frazioni montane: via della Resistenza e limitrofe, via Monte Altissimo, via Zingola, viabilità principale della montagna. Attraverso queste opere completeremo anche l’azione di amplia-mento e miglioramento delle carreggiate, di realizzazione delle aree di sosta e, dove necessario, della pubblica illuminazione;

• Portareavantiiprogettidiriqualificazionedei borghi montani (Via dei Marmi e di Mi-chelangelo) e degli antichi sentieri di colle-gamento tra le frazioni (SAV);

• Attuare gli indirizzi contenuti nel “Pattodei Sindaci - Piani d’azione per l’energia sostenibile” per l’abbattimento delle emis-sioni di CO2 e l’efficientamento energetico degli immobili e degli impianti comunali. Si comincerà dalla pubblica illuminazione dando operatività ad un protocollo con il Consorzio Energia Toscana;

• Realizzare opere per il miglioramentoenergetico di Palazzo Mediceo e la clima-tizzazione dei locali adibiti alle esposizioni;

• CompletareleoperedirestaurodiPalazzoRossetti;

• Avviareleopereinerentiil“PianodiMiglio-ramento antisismico” dei plessi scolastici comunali;

• RiqualificarePiazzaEuropaaRipa;

• RiqualificarelapistadellostadioBuonRi-poso;

• RiqualificarePiazzaFratelliCerviaPozzi;

• RealizzareilmarciapiedelungoviaDeGa-speri tra il semaforo di via Strettoia al se-maforo di via Salvatori;

• Completareleoperediregimazioneidrau-lica e di realizzazione delle fognature bian-che e nere in tutte le frazioni di pianura;

• Riqualificare Piazza Matteotti e PiazzaPellegrini a Querceta;

• Riqualificareerealizzarelerotondedisno-do del Cavalcaferrovia di Querceta;

• Realizzareilcollegamentopedonaletralazona di via Fonda e la via Seravezza;

• Realizzareilsottopassaggiotral’AreaTer-minal e la stazione ferroviaria;

• Realizzare l’impianto sportivo di via Ciocche;

• Proseguirel’abbattimentodellebarrierear-chitettoniche su tutto il territorio comunale;

• Completare la pista ciclabile Querceta -Forte dei Marmi;

• AvviarelapistaciclabileQuerceta-Sera-vezza;

• Completarel’areaartigianaledelPuntone;

• Completare l’ampliamento e il miglioramen-to ambientale del depuratore di Querceta.

GruppO 4_ sOciale e sanitariO per il benessere delle persone e in difesa e tutela della salute

Il concetto di salute secondo l’OMS e la legislazione italianaIl concetto di salute si è oggi ampliato coin-

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volgendo aspetti più globali e importanti della vita dell’individuo. Non parliamo più soltanto di sopravvivenza fisica o assenza di malat-tia, ma anche di aspetti psicologici e mentali, di condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, di vita lavorativa, economica, sociale e culturale, di tutto ciò, quindi, che interagisce in senso positivo o negativo con l’esistenza.La stessa Organizzazione Mondiale della Sa-nità (OMS), la cui denominazione letterale do-vrebbe essere tradotta con: “Organizzazione Mondiale della Salute”, si fa assertrice sin dal 1946 di questa ampiezza della connotazione del concetto di salute quando esprime “La salute è uno stato di completo benessere fi-sico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità” e chiede ai governi di adoperarsi responsabilmente, attraverso un programma di educazione alla salute, per la promozione di uno stile di vita consono allo sviluppo di condizioni pratiche in grado di garantire ai cittadini un alto livello di benessere.

A questi principi aggiungiamo anche quanto affermato nella “Carta di Ottawa” (documento redatto nel 1986 durante la prima “Conferenza internazionale per la promozione della salute”) e precisamente che: “Grazie ad un buon livello di salute l’individuo e il gruppo devono essere in grado di identificare e sviluppare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni, modi-ficare l’ambiente e di adattarvisi”.

Si identifica così nella salute qualcosa che, espandendosi oltre i confini del soggetto che ne gode, diventa un mezzo propulsore di ul-

teriori positivi interventi, adattamenti e mo-dificazioni nel proprio ambiente. Allo stesso tempo, quindi, la capacità di adattamento all’ambiente viene considerata un elemento indicatore di un buono stato di salute. In prati-ca si è ormai compreso, anche a livello istitu-zionale ed internazionale, che la salute non di-pende soltanto dall’assenza di agenti biologici che casualmente provocano la malattia, ma è il risultato di un armonico, naturale e comple-to sviluppo dell’individuo in ogni aspetto del-la sua esistenza. Occorre migliorare la salute anche attraverso l’organizzazione di ambien-ti per la salute, per vivere in ambienti fisici e sociali sani, a casa, nella scuola, nei posti di lavoro, nei quartieri, nei punti di incontro, nel Comune di residenza.

In Italia la disposizione legislativa nell’articolo 32 della Costituzione, sancisce la tutela della salute come un fondamentale diritto.

Considerando che l’attività di programmazio-ne strategica del settore socio-assistenziale è legata, ora più che mai, all’evolversi delle dinamiche zonali di ridefinizione degli assetti organizzativi sovra comunali e che il Comu-ne deve organizzarsi a sua volta per centrare importanti obiettivi di copertura del territorio, vanno individuati i bisogni fondamentali ai quali l’Amministrazione Comunale deve con-tribuire a dare risposte efficaci ed efficienti. Tutto ciò, quindi, in un momento delicatis-simo nel quale si dovrà verificare la qualità concreta della riforma della sanità toscana e della riorganizzazione dei servizi socio-sani-tari territoriali.

NOSTRA TERRA

LA

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Sarà dunque compito dell’Amministrazione Comunale lavorare per:

• Creare una rete integrata di informazio-ni che metta a sistema le conoscenze e le risorse dei servizi sociali comunali con quelli delle associazioni di volontariato;

• Sensibilizzareicittadiniasvolgereunruo-lo attivo nell’ambito della comunità come “responsabili della propria salute”, lavo-rando in sinergia con le realtà pubbliche e associative del territorio;

• Mantenerealtoilrisultatoottenutodi“Co-mune virtuoso” incrementando e promuo-vendo tutte quelle azioni di formazione e sensibilizzazione sui “buoni stili di vita” (‘AFA’, gruppi di cammino, esperienze di sensibilizzazione sulla sana alimentazione e sulle dipendenze, ecc.), per realizzare progetti che partano dalla scuola fino agli adulti sfruttando le molte realtà esistenti, sia in fase di informazione sia per il soste-gno a chi ha già problemi;

• Utilizzare e adottare la rete del volonta-riato, che è quasi sempre gratuita, e che conosce il territorio meglio di chiunque altro, per mappare meglio e in continuo aggiornamento le varie esigenze, in modo poi da poter stilare le priorità in funzione delle risorse a disposizione;

• RafforzareulteriormenteilruolodellaCon-sulta del Volontariato come organismo di coordinamento;

• Lavorareaffinché,nell’areadellanonau-tosufficienza, si prosegua e si completi il

passaggio della programmazione e ge-stione dei servizi dai singoli Comuni alla Società della Salute: presa in carico di tali servizi e prosecuzione di quelli in essere.

La nuova Amministrazione Comunale valuterà anche la necessità di rafforzare tutti i servizi sociali attualmente in essere e di aumentare la dotazione organica del settore. Ma su temi così importanti e decisivi l’ottica dell’Ammi-nistratore pubblico non può e non deve fer-marsi ai confini comunali e, pertanto, l’Am-ministrazione Comunale di Seravezza dovrà mantenere il ruolo di interlocutore serio e competente sul livello versilie-se e nell’ambito dell’Azienda USL della Toscana nord occidentale per garantire all’Ospedale Unico della Versilia e al si-stema sanitario versiliese una continuità come un elemento strategico irrinun-ciabile per la pianificazione dei servizi per la salute nel sistema di area vasta. Siamo convinti che: al servizio sanitario re-gionale debba essere mantenuto e garantito il carattere pubblico, gratuito ed universale; che l’Ospedale Unico della Versilia debba rimane-re a tutti gli effetti un ospedale di 1° livello; che la Zona Distretto Socio–Sanitaria della Versilia debba essere mantenuta secondo la partizio-ne territoriale e demografica attualmente in essere; che il Pronto Soccorso dell’Ospedale Unico della Versilia debba essere potenziato in personale e organizzazione; che debbano essere ridotte rapidamente e drasticamente le liste di attesa per tutti i servizi di diagnostica pesante; che si debbano tutelare e valorizzare le tante risorse professionali presenti all’inter-

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no dell’Ospedale Unico della Versilia, le quali, sin dalla nascita dello stesso, ne costituiscono il vero valore aggiunto; che si debbano orga-nizzare la Zona Distretto e le azioni della So-cietà della Salute dotando le strutture di chiari e precisi strumenti organizzativi e fornendo adeguate risorse da investire per la tutela dei cittadini più esposti al disagio e al bisogno (fasce di popolazione anziana, diversamente abili, non autosufficienti, minori, ecc.).

GruppO 5_attivita’ prOduttive, lavOrO e sviluppO per lo sviluppo dell’economia del territorio e in difesa del lavoro

È importante che le attività produttive siano in costante sintonia con la pubblica Amministra-zione e che stabiliscano un dialogo utile all’in-tero territorio. Occorre pertanto sviluppare le potenzialità necessarie all’assegnazione di risorse e di agevolazioni per lo sviluppo delle imprese.Tra le azioni da prevedere:

• Tutela dell’economia di vicinato in virtù della sua capacità, pressoché unica, di coniugare l’attività commerciale con gli aspetti sociali della comunità. A tale pro-posito sarà possibile prevedere strumenti di sostegno quali bandi per l’erogazione di contributi, agevolazioni sui tributi locali, semplificazioni burocratiche;

• Riproposizione del modello dei CentriCommerciali Naturali come strumento di coordinamento tra imprese e fonte di ac-cesso ai contributi regionali e camerali;

• Revisioneesnellimento,nelrispettodellenormative e del bilancio, dei vincoli e delle tassazioni che gravano sulle imprese;

• Promozione di una “Scuola del marmo”per mantenere viva la tradizione artigiana-le a rischio di estinzione;

• Rilanciodell’ediliziaprevedendoilrecuperodelle “aree dismesse”, specialmente quelle ubicate in zone con viabilità non adegua-te o in aree urbanizzate, per riavviarle ad attività economiche favorendo gli interventi con “perequazioni” meno onerose;

• Perl’agricoltura,rafforzamentodelleazionivolte alla tutela e alla promozione dell’Olivo Quercetano in stretta sintonia con l’Asso-ciazione di riferimento, così come quelle nei confronti delle aziende agricole, anche di piccole dimensioni, che creano occupa-zione, forniscono servizi e producono ge-neri alimentari di qualità;

• Conferma della collaborazione con laRegione Toscana per attivare localmen-te sportelli di assistenza agli imprenditori agricoli per la presentazione di progetti e domande di partecipazione ai bandi Re-gionali/Comunitari;

• Sviluppo e valorizzazione delle aree indu-striali e artigianali (Ciocche e Puntone); di-fesa dei siti produttivi storici; strategia del-la ripresa del settore lapideo fondata sulla qualità delle lavorazioni, sulla valorizzazione dei materiali, su un modello di attività estrat-tiva sostenibile e sulla lavorazione in loco;

• ridefinizione dell’area ex Olimpia con

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l’obiettivo di farne uno strumento di rilan-cio economico per Querceta, in particola-re nel settore direzionale e dei servizi

Nel settore turistico è importante proseguire nella valorizzazione del territorio attraverso la “Via dei marmi e di Michelangelo”, con l’ulti-mazione della pista ciclabile e il recupero della rete viaria minore per creare punti di giunzione con la realtà balneare vicina al nostro entro-terra. Altrettanto importante sarà ultimare i percorsi turistici che vedono il recupero della Rupe di Corvaia, il recupero della via dei mar-mi e della Desiata e i progetti di riqualificazio-ne dei Borghi di fondovalle e di collina svilup-pando così forme di “turismo ambientale”.

GruppO 6_assOciaziOnismO,GiOvani e spOrt per l’unione del territorio, in difesa delle specificità, per il futuro dei giovani

ASSOCIAZIONISMOL’Associazionismo e il Volontariato sono i principali segni di una cittadinanza attiva e consapevole. Il ruolo delle Associazioni, pre-scindendo dalle finalità specifiche delle singo-le, si è dimostrato – soprattutto in questi anni di crisi – fondamentale per il contatto tra l’in-dividuo e la società. Il nostro territorio, ricco di aggregazioni formali e informali, offre una molteplicità di servizi e di capacità insostitu-ibili e spesso impagabili. È importante, quin-di, promuovere l’attività delle Associazioni in quanto essenziali allo sviluppo di un modello di cittadinanza solidale che avvicina sempre

più le persone tra loro. La promozione dovrà passare necessariamente per un percorso di consolidamento e ampliamento del ruolo del-la Consulta Comunale del Volontariato e del-le Associazioni, organismo consultivo che ha avuto un notevole impulso negli ultimi anni.

L’Amministrazione avrà grande consapevo-lezza di rapportarsi sempre e comunque, con PERSONE – famiglie, madri, padri e bambini – e non semplicemente con UTENTI. Pertan-to porrà l’impegno, come centro di attenzione per TUTTI coloro che hanno bisogno di essere

assistiti.

Il ruolo di un’Amministrazione Comunale ac-corta è quello di agevolare tutto il mondo as-sociativo. Le facilitazioni riguarderanno tutti gli aspetti organizzativi delle Associazioni, dalla costituzione all’organizzazione di eventi. L’Am-ministrazione porrà al centro la conoscenza profonda di tutte le situazioni associative, delle esigenze e del ruolo sociale che esse incarna-no. Solo un rapporto costante e diretto con il mondo associativo porterà alla risoluzione dei problemi quotidiani delle persone e allo svilup-po delle qualità della persona.

A questo proposito ci proponiamo di:

• TrovareincentiviperlaConsultadelVolon-tariato al fine di premiare le Associazioni che vi partecipano attivamente. Tale par-tecipazione mette in contatto molte realtà territoriali facilitandone i rapporti, lo scam-bio di capacità e l’integrazione di idee;

• Modificare il regolamentodella tassaperl’occupazione del suolo pubblico in modo

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di risparmiare o quanto meno ridurre l’en-tità della stessa per tutte le Associazioni presenti sul territorio comunale;

• Incrementare ilnumerodisedidisponibiliper le nostre associazioni, anche con for-me di baratto di servizi. Con tale formula si potrà consentire alle Associazioni di esse-re sgravate da costi di locazione “pesanti” e di offrire in cambio un servizio utile per tutta la comunità;

• Darevesteistituzionaleallafestaannualedel Volontariato e delle Associazioni raffor-zando la partecipazione attiva del Comu-ne. La Festa del Volontariato e delle Asso-ciazioni è divenuta nel tempo un momento rilevante per tutto il territorio della Versilia, ove si scambiano opinioni, conoscenze, idee e si integrano le capacità delle varie organizzazioni, realizzando perciò sinergie ed importanti progetti per il futuro;

• Informare il cittadino dei servizi offertidal mondo del Volontariato attraverso un ruolo proattivo della Consulta in comple-mentarietà con l’ufficio del volontariato. L’organismo della Consulta potrà diven-tare un valido riferimento per indirizzare il cittadino nella risoluzione dei problemi di tutti i giorni, in modo immediato e spesso gratuito;

• Fornire sostegno a progetti di comunitàsolidale. A questo proposito un’Ammini-strazione attenta dovrà, pertanto, essere costantemente aggiornata sulle normative inerenti agevolazioni, aiuti, ecc. e saper dare tutte le giuste informazioni ai cittadini

bisognosi relativamente alle opportunità che essi hanno;

• Prendere ad esempio le nuove formedi collaborazione tra le Associazioni o gruppi delle frazioni (Proloco, Contrade, Parrocchia, Auser, ecc) e creare maggio-re sinergia sugli eventi Comunali con un Calendario unico delle manifestazioni da predisporre in tempo utile per la promo-zione delle stesse nell’anno successivo;

• Favorire lacreazionediunCentroDocu-mentale di Tradizioni e Costumi curato dalle Associazioni del territorio coordinate dalla Fondazione Terre Medicee. L’intento è quello di creare un museo digitale aperto che contenga molto del presente patri-monio artistico, culturale, folkloristico, cu-linario e di tradizioni del nostro territorio. Questo museo digitale valorizzerà il nostro territorio, così complesso, ma renderà questa frammentarietà un valore unico;

• Creare uno sportello di informazione esupporto, tramite un protocollo con il Ce-svot sul territorio, al quale le Associazioni possano rivolgersi per temi sia legati alla gestione delle Associazioni stesse sia per eventuali progetti e finanziamenti;

• ConlostrumentodelsitowebdellaCon-sulta, fornire ogni associazione di una pagina nella quale inserire i propri dati, i propri eventi e la propria promozione;

• Incrementare quantitativamente e quali-tativamente le informazioni al cittadino, renderlo partecipe delle scelte strategiche effettuate dall’Amministrazione e porlo

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pertanto al centro del nostro programma. A tal proposito verrà inserito nel sito web istituzionale del Comune, sezione URP, un modulo di segnalazione diretta di richie-ste/problematiche/carenze/suggerimenti;

• CreareunDatabasepubblicodelleuscitedi bilancio comunali, vale a dire un portale in cui il cittadino potrà verificare diretta-mente le varie voci di spesa in modo chia-ro e diretto con info-grafiche;

• Attivare un progetto di sensibilizzazione“Sentinella del Decoro” che promuova la partecipazione attiva di ogni cittadino sul-le problematiche ordinarie e straordinarie del Comune e, attraverso l’investimento nel settore informatico, dotarlo di stru-menti diretti di segnalazione;

• Organizzare incontri periodici con le di-verse comunità del territorio per illustrare i risultati raggiunti nel breve termine e gli obiettivi prefissati nei periodi successivi;

• ConsolidarelepagineufficialidelComunesui social e istituire una pagina web che offra al cittadino informazioni sulle attività passate e future dell’Ente;.

• Istituireunufficiomonitoraggiobandiperla ricerca di fondi utili per il territorio. Fi-nanziamento di corsi di formazione in eu-roprogettazione per personale comunale;

• Attivare il Baratto Amministrativo privile-giando le fasce ISEE più basse e con pro-getti selettivi per cura, recupero e manu-tenzione ordinaria aree verdi urbane;

• Attivare una pagina web di informazione

diretta del cittadino a livello istituziona-le. In alternativa, il restyling del sito web, aumentando le procedure informatizzate, creando una APP turistica e di informa-zioni utili al cittadino (progetto trasversale con le politiche giovanili potrebbe essere il bando aperto ai giovani per la realizzazio-ne dell’APP). Prerequisito sarà assicurare personale adeguato al mantenimento dei servizi e all’aggiornamento delle informa-zioni offerte dal sito, dalla pagina di in-formazione e dalla App. A tal fine il primo passo sarà l’aumento della frequenza de-gli aggiornamenti del Sito;

• Attivare un progetto di valutazione del-la qualità dei servizi erogati dal Comune. L’azione dell’Amministrazione sarà cali-brata in base ai risultati raccolti e si avrà certa indicazione sui servizi più carenti e quelli più efficienti;

• Istituireledelegheall’innovazione;

• Promuoverel’adozionediun“BilancioPar-tecipativo”, ovvero fornire la possibilità ai cittadini, con riunioni periodiche, di poter indirizzare capitoli ben definiti del bilancio comunale alle esigenze ritenute più urgenti. Questo metodo utilizzato nelle grandi città potrà rendere il cittadino veramente parte-cipe delle scelte operate dall’Amministra-zione nella propria frazione di residenza.

GIOVANIQuelle giovanili sono politiche rivolte al futu-ro, con la consapevolezza del presente e la forza dei principi che provengono dal passato.

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Un’Amministrazione comunale sensibile ai gio-vani punterà ad azioni volte a formare e ad age-volare l’ingresso di questi nel mondo del lavo-ro, incentivare la partecipazione dei giovani al mondo sportivo, delle associazioni, del volon-tariato, limitare i fenomeni di emarginazione. Le politiche giovanili dovranno perciò puntare alla creazione di un territorio a misura di ragazza e di ragazzo, con luoghi pubblici sicuri, curati e capaci di agevolare attività salutari. Le politiche giovanili non si dovranno limitare però al solo incremento delle attività ricreative dei ragazzi, ma anche e soprattutto ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro, ruolo sempre più difficile ma imprescindibile per un Comune attento ai propri cittadini e al proprio futuro.Proprio per questo ci proponiamo di:

• Agevolare il fenomeno del “co-working”, associazione di vari professionisti che lavorano in un’unica sede con indiscussi vantaggi economici tramite abbattimento dei costi di locazione e delle forniture, lo scambio di professionalità e know-how, la valorizzazione delle individualità in con-testi aperti e creativi. L’Amministrazione agirà attraverso la possibilità di recupero e riconversionediexaziendeoagevolazionia favore dei proprietari che predisponga-no sedi volte a favorire la partecipazione a questo tipo di progetti. I vantaggi saranno certamente una minor disoccupazione, un maggior numero di fondi commerciali lo-cati, maggiori servizi erogati;

• Attivare un progetto di co-working alber-ghiero. Tramite lo strumento urbanistico si verificherà la possibilità di consentire

ampliamenti di volumetria delle abitazioni private nei luoghi montani, favorendo la creazione di posti letto con fine turistico, con vantaggi di impatto zero sull’ambien-te, abbattimento dei costi di gestione, au-mento dell’occupazione e maggiore vivibi-lità delle zone montane;

• Maggiore informazioneepubblicizzazionedei servizi erogati da Informagiovani e Cen-tro per l’Impiego: informazioni fondamenta-li per i giovani che si vogliono avvicinare a corsi di formazione o al mondo del lavoro;

• Aumentaregli investimentiperunamag-giore connettività delle sedi distaccate, azione indispensabile per il coordinamen-to e il potenziamento dei servizi erogati;

• Incrementare icorsiorganizzatidall’Infor-magiovani con una particolare attenzione a corsi di formazione rivolti a persone di-versamente abili;

• EstendereleSeratedeiGiovani,giàattivenel Capoluogo comunale, in altre frazioni e per l’intero anno così da poter impiegare le qualità e le specificità dei giovani in tutto il territorio e in ogni periodo;

• Ripristinare e potenziare i programmi digemellaggio con altre città a livello euro-peoedextraeuropeo.Tramiteloscambiodi alunni e studenti incrementare l’offerta formativa delle scuole del nostro territo-rio di ogni ordine e grado. L’attivazione di scambi e gemellaggi a livello istituzionale ed imprenditoriale arricchirà inoltre il no-stro patrimonio culturale e professionale.

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SPORTLo Sport rappresenta un importante momento di aggregazione, socializzazione ed integra-zione. La pratica sportiva favorisce la crescita umana e lo sviluppo educativo. Le giovani ge-nerazioni devono essere orientate verso l’atti-vità fisica e uno stile di vita sano, che riduca i rischi legati alla sedentarietà. Al contempo, agevolare l’attività fisica dei meno giovani mi-gliorerà direttamente la qualità della vita, favo-rendo momenti di aggregazione necessari per contrastare il fenomeno della solitudine. L’Amministrazione semplificherà il rapporto tra lo sport e il cittadino con la creazione di nuove aree attrezzate per la pratica sportiva e investi-menti negli impianti attualmente in uso. L’atten-zione si concentrerà ancora nello sviluppo di una rete di sentieri, tracciati, percorsi nelle no-stre zone di montagna che favoriscano princi-palmente l’attività sportiva, il turismo ecososte-nibile e anche una maggiore cura del territorio montano. Proprio per l’importanza che riveste lo sport nel suo insieme, verranno dedicate giornate alla presentazione di pratiche sportive meno conosciute nell’ambito di una grande Fe-sta dello Sport che coinvolga tutte le Associa-zioni e Società sportive della Versilia e non solo.

Altre iniziative da intraprendere:

• AttivareunProgrammadisensibilizzazio-ne dei cittadini verso i benefici dell’attività sportiva, in particolare il progetto “Cam-minare insieme”, con una convenzione ad hoc con l’ASL per programmi di pre-venzione sanitaria gratuita e corsi di for-mazione dei “Leader” che guideranno i futuri gruppi di cammino articolati su tutto

il territorio. Nell’ambito di questo proget-to, l’Amministrazione promuoverà inoltre percorsi tematici dotati di apposita segna-letica per integrare i sani stili di vita con elementi culturali o ambientali;

• Creare una rete di percorsi di montagnaper incentivare la pratica sportiva in ottica di valorizzazione del territorio. Lo sviluppo di attività nelle nostre zone di montagna avrà il duplice beneficio di incrementare l’offerta sportiva anche negli spazi al di fuori delle strutture “classiche” e l’attrazio-ne di un turismo rispettoso dell’ambiente che non vada ad intaccare l’habitat delle nostre montagne, ma che possa giovarsi di una maggiore cura e manutenzione del-le zone boschive;

• Favorirelanascitadiassociazionisportiverivolte ai diversamente abili. Dotare per-ciò gli impianti di migliorie idonee alla loro partecipazione alle attività sportive;

• Aderire alla Carta etica dello sport pro-mossa dalla Regione Toscana e sensibi-lizzare le Associazioni sui principi espressi dalla Carta;

• Promuovere giornate dello sport in cui icittadini possano praticare sport tutti as-sieme (percorsi in bicicletta, maratonine, percorsi guidati);

• Proseguire nello sviluppo di reti ciclope-donali con il prolungamento dei percorsi già esistenti e la predisposizione di nuovi;

• Proseguire nell’ammodernamento, am-pliamento e costruzione di palestre per i

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plessi scolastici del nostro comune;

• Proseguire negli investimenti delle infra-strutture sportive già esistenti;

• Dotare i vari impianti sportivi comunali ele zone di alta densità d’aggregazione di Defibrillatori automatici DAE nell’ambito del progetto “Seravezza Cardioprotetta”. Incentivare a tal proposito corsi di forma-zione gratuiti di primo soccorso e di utiliz-zo dei defibrillatori;

• Tramite lo strumento urbanistico, desti-nare ad utilizzo sportivo l’area di nuova acquisizione in località le Ciocche al fine di favorire la realizzazione di un impianto sportivo polivalente che agevoli le prove serali dei Musici e degli Sbandieratori e altri tipi di attività sportive.

GruppO 7_sicurezza delcittadinO e prOteziOne civileper garantire un futuro sicuro e in difesa del territorio e dei cittadini

La sicurezza del territorio e dei suoi cittadini, ogni forma di tutela, ogni maggiore attenzione devono essere spesi per rispondere in manie-ra preventiva alle nuove sfide che questo tema così complesso sempre più comporta.

Pertanto l’attività in questo settore sarà rivolta in via prioritaria:

• allaconoscenzaeall’analisidellesituazio-ni di delinquenza;

• all’ideazionediunprogettolocalevoltoadindividuare azioni innovative ed originali

utili a combattere e diminuire i fenomeni di criminalità comune.

Dobbiamo constatare sul nostro territorio un incremento delle attività criminali che hanno generato nella popolazione una crescente sensazione di insicurezza dovuta in particola-re ai reati di tipo predatorio quali, soprattut-to, furti nelle abitazioni che talvolta purtroppo possono assumere le caratteristiche di rapi-ne. Nel nostro comune questa problematica è sentita soprattutto nella frazione di Pozzi. Pre-cisando che le uniche autorità competenti a compiere azioni dirette sono le forze dell’ordi-ne, qualsiasi altra attività non potrà che essere di supporto alle stesse.

Obiettivo sarà quello di attuare pianificazioni anche a livello comprensoriale e non solo ter-ritoriale. L’Unione dei Comuni potrebbe esse-re coinvolta con la costituzione di una delega sulla sicurezza dei cittadini, in virtù della quale gli enti associati potrebbero attuare strategie comuni e sinergiche.

Tra gli obiettivi anche l’implementazione di apparecchi di sorveglianza (telecamere) così come una sempre maggiore e più efficace il-luminazione, applicando per l’una e per l’altra dislocazioni scientifiche, valutate per la mi-gliore risposta.

Nella frazione di Pozzi nel recente passato è stato attivato il progetto “Controllo del Vici-nato” puntando sulla “sicurezza partecipata” come alternativa ad altri sistemi di controllo più onerosi e invadenti per i cittadini. L’Ammi-nistrazione ha il delicato compito di sostenere il “Controllo del Vicinato” con il fine di costrui-

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re uno spirito comunitario nuovo, utile a raffor-zare il senso di sicurezza e più generalmente il senso civico dei propri cittadini. Per un risul-tato a lungo termine è auspicabile coinvolgere la cittadinanza in un percorso di informazione/formazione (incontri, seminari, corsi di difesa, ecc, dal mondo della scuola al terzo settore, dall’aula ai luoghi pubblici) sul senso civico e sul valore di cittadinanza, su una presa di coscienza del fenomeno e sull’impegno a contrastarlo, per sentirsene parte integrante e attiva di un sistema utile e necessario.

Da valutare inoltre la possibilità di affiancare alle forze dell’ordine personale proveniente da associazioni qualificate e formato dalla prefet-tura, coadiuvando il loro compito di sorveglian-za. Questo garantirebbe un triplice risultato: un deterrente per i malintenzionati, la percezione di maggior sicurezza nei cittadini; un’immedia-ta comunicazione al verificarsi di un evento.

La creazione di parchi giochi, percorsi vita e comunque interventi riqualificativi delle aree dismesse potrà portare infine alla percezione e alla conferma di un territorio più sicuro da parte del cittadino.

PROTEZIONE CIVILEPer protezione civile si intende il concorso co-ordinato di più componenti e strutture opera-tive di livello comunale, provinciale, regionale e centrale volto ad assicurare la prevenzione, il soccorso e il superamento dell’emergenza e la mitigazione del rischio. Fare protezione civile non significa soltanto fornire un tempe-stivo intervento a difesa dei cittadini in occa-

sione di eventi calamitosi, ma offrire assisten-za quotidiana senza condizionamenti di tipo sociale, economico o sindacale. Il sindaco è l’elemento determinante della catena opera-tiva a livello comunale nell’assunzione di tutte le responsabilità connesse alle incombenze di protezione civile: dall’informazione al cittadino alla formazione del personale, dall’organiz-zazione preventiva delle attività di controllo e monitoraggio all’adozione dei provvedimenti di emergenza indirizzati soprattutto alla salva-guardia della vita umana.

Ecco quindi i punti salienti da attuare:

• Adeguamento della struttura alle nuovetecnologie, tanto sul piano delle attrezza-ture quanto su quello della pianificazione stessa (computer, connessione internet, parco macchine);

• Aggiornamento della mappa della critici-tà del territorio per porre in essere tutte le azioni di mitigazione dei rischi e dei perico-li da esse derivanti. Gli elementi di criticità, a titolo esemplificativo, sono i seguenti:

a) beni di rilevanza storico-culturale (im-mobili e non);

b) patrimonio verde (piante vetuste, in-sane, pericolanti, di importanza storica, ecc.);

c) cisterne Gpl ad uso civile e non (specie nelle zone di collina e montagna);

d) sentieristica e principali percorsi montani (ricerca di persone disperse, eventuali vie di fuga alternative alla viabilità ordinaria);

e) immobili ed aree di attesa e ricovero re-gistrati nel Piano di Protezione Civile;

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f) punti strategici di comunicazione; g) elevate concentrazioni di materiali in-

quinanti (coperture eternit, ecc.).

• Creazionediunallegatospecialealpiano“Storico Eventi” che analizzi:

a) gli eventi accaduti, per una corretta me-moria storica che ne consenta la valuta-zione delle ricorrenze;

b) la gestione in toto di ogni evento, con rilevamento della criticità del sistema ed elenco delle figure e delle risorse impiegate;

c) danni del pubblico e del privato, con particolare interesse alle infrastrutture e alle comunicazioni (ponti radio, antenne, ecc.).

• ValorizzazioneeFormazionedel volonta-riato con l’attivazione di convenzioni con le associazioni di Protezione Civile, come previsto dalla normativa, allo scopo di:

a) garantire un primo intervento tempesti-vo grazie alle squadre di volontariato pre-senti ed operative;

b) impiegare il volontariato in tutte le attivi-tà alla base della corretta pianificazione e prevenzione comunale;

• Informazione capillare ai cittadini quali par-ti attive del sistema di Protezione Civile:

a) incrementare il numero degli utenti regi-strati al servizio Alert Sistem;

b) installazione di cartellonistica luminosa per messaggistica veloce sulla viabilità;

c) informazione preventiva e formazione della cittadinanza (residente, promiscua e stagionale); informazione obbligatoria (legge n° 265 del 3 agosto 1999) sulla co-noscenza dei rischi, del piano e dei com-

portamenti di auto protezione civile, ovve-ro sviluppo della Cultura di Protezione Civile a tutti i livelli (scuola, materne com-prese, circoli ricreativi, teatri, ecc.);

d) aggiornamento/fruibilità di informazioni e materiali scaricabili dal sito web del comune.

GruppO 8_scuOla e fOrmaziOne per la crescita e la salute del futuro cittadino

Il futuro di un paese è legato alla crescita del livello culturale dei suoi abitanti. La scuola di tutti e di ciascuno rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per studenti e fa-miglie. Si può puntare su scuole aperte, che siano il centro della vita sociale e culturale dei quartieri, per sviluppare e consolidare appar-tenenza, interazione e cittadinanza attiva, per coinvolgere tutti i soggetti attivi sul territorio, per contrastare il disagio sociale, promuove-re interazione tra generi, culture e generazioni differenti, valorizzare e diffondere il patrimonio dibuonepratichescolasticheeextrascolasti-che passate ed esistenti, promuovere i talenti di ognuno, sperimentare e innovare attraverso ricerca e formazione continua.

Qualità della scuola pubblica, cura del ruolo sociale degli insegnanti, qualità delle strutture (sedi, laboratori, ecc.) sono la priorità. È alla tradizione municipale che si guarda per un progetto formativo che permetta di collegare i cicli di vita dal bam-bino all’adolescente, dal giovane all’adulto in un processo di maturazione del cittadino. Per questo diventa importante istituire un “tavo-lo dell’educazione permanente” di cui il

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Comune sia garante e coordinatore, sede elaborativa per lo sviluppo di un progetto di “città educativa” che segua linee guida e prin-cipi, al fine di creare una sinergia tra il settore scuola e tutti gli altri settori della programma-zione socio-culturale pubblica e privata. Tale progetto permetterà così di lavorare per un piano di integrazione civile e culturale di valore generale: sotto il profilo materiale, cioè del-la consistenza, della sicurezza degli ambienti scolastici, attraverso forme di facilitazione, in-tervento diretto, progettazione e realizzazione integrata di manutenzioni ordinarie e straordi-narie; sotto il profilo educativo, con attività di ricerca, sperimentazione e formazione per-manente degli insegnanti; sotto il profilo par-tecipativo, sostenendo le azioni dei genitori.

Uno degli obiettivi principali, se non il principale, è quello di dotare il nostro Comune di un asilo nido, esigenza da tem-po emersa dagli incroci dei dati demografici per fascia di età con le strutture esistenti sul territorio. Bisognerà procedere ad una verifi-ca puntuale degli aspetti di gestione e cerca-re quindi di superare i dubbi che nel passato hanno reso difficile l’attuazione del progetto. I servizi per l’infanzia non sono un costo ma un investimento sul futuro. Per questo, l’offerta di un asilo nido dovrà preservare al Comune il ruolo di indirizzo, coordinamento e accompa-gnamento per le gestioni in appalto attraverso convenzioni eque (che garantiscano le stesse condizioni del servizio a gestione diretta alle famiglie e agli educatori) e verifiche periodiche della qualità del servizio, nel rispetto dei rap-porti numerici educatore/bambino.

Altro obiettivo strategico per Seravezza è un moderno Istituto Medio Superiore, possibilmente a più indirizzi: oltre all’attuale indirizzo alberghiero, è infatti già possibile far partire anche l’indirizzo rivolto a futuri addet-ti operanti nel campo dei servizi sociali ed è necessario rilanciare l’indirizzo rivolto alle professionalità dell’industria e dell’artigiana-to con una nuovo indirizzo formativo rivolto al settore lapideo. Per quest’ultimo, sarà ne-cessario attivare un tavolo di confronto con la Provincia, la Regione, il Centro Servizi Ammi-nistrativi (Provveditorato agli Studi), le cate-gorie economiche e soggetti sociali, al fine di dare concreta attuazione al percorso. L’Ente provinciale dovrà altresì essere coinvolto e sollecitato anche per lo stanziamento delle risorse necessarie a procedere, decisamente e concretamente, con i lavori di straordinaria manutenzione degli spazi interni dell’Istituto, di ampliamento degli stessi in relazione alla di-dattica delle attività sportivo-motorie, nonché per migliorare l’aderenza degli orari del servi-zio di trasporto pubblico locale con gli orari degli studenti. Il nostro Istituto Superiore, de-finitivamente rilanciato, può rappresentare di certo un punto di riferimento futuro per l’intera istruzione di secondo grado della Versilia.

Si dovrà provvedere, contestualmente, a rin-novare e potenziare le altre attuali strut-ture scolastiche esistenti sul territorio, sia con riferimento alle infrastrutture, sia nel senso di creare una scuola più moderna, an-cora più funzionale all’accoglienza ed alla for-mazione dei bambini e degli adolescenti.

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Inoltre è da ritenersi possibile operare per:

• un’informatizzazionedellescuole,conl’in-serimento, ove manchino, di appositi lo-cali per l’utilizzo dei computer, volta all’al-fabetizzazione e allo sviluppo di linguaggi fondamentali anche all’introduzione nel mondo del lavoro;

• unamaggiorforzaallelinguestraniere;

• interscambitraistitutiitalianiestranieri,alfine di internazionalizzare la preparazione di studenti dalle alte potenzialità fornendo una preparazione europea di vasto respiro;

• valutarelafattibilitàdiunprogettodiam-modernamento delle strutture tali da ade-guarle ad una nuova concezione di fare insegnamento;

• ricognizione e miglioramento circa la si-tuazione complessiva relativa all’abbat-timento delle barriere architettoniche, in modo da rendere tutti i servizi più agevoli ai diversamente abili;

• istituzionediunserviziodiassistenzaso-ciale in stretto contatto con le scuole, atto a rilevare e sostenere, congiuntamente agli insegnanti, le situazioni di difficoltà, le politiche di inclusione scolastica, il servi-zio di orientamento e ri-orientamento per studenti, giovani e adulti, con attenzione alle esigenze di raccordo tra i diversi ordini di istruzione e all’inserimento e al soste-gno degli studenti stranieri;

• riservareun’attenzioneparticolareanche:alla qualità del servizio mense (incremen-

to dei cibi biologici, di prodotti locali e a filiera corta, di prodotti a filiera controllata; programmi di educazione alimentare e di educazione al consumo), alle pulizie e ma-nutenzioni delle strutture scolastiche e ai materiali di cancelleria e igienici;

• creare, anche di concerto con l’Unionedei Comuni quale agenzia formativa, un collegamento diretto tra scuola e imprese operanti sul territorio mediante l’insegna-mento, in ore extrascolastiche, di arti emestieri utili allo sviluppo futuro dei nostri figli e per il rientro degli adulti nel sistema istruzione/formazione;

• creareattivitàfinalizzateallapossibilitàdiistituire il pre/post scuola per favorire i ge-nitori che per motivi lavorativi non siano in grado di portare e prendere i figli durante gli orari usuali;

• organizzare e promuovere attività extrascolastiche rivolte alla crescita del comune senso civico e alla diffusione dei valori, allo sviluppo del talento di ognuno e al sostegno delle attività didattiche curriculari, anche nell’ottica di un rilancio del tempo pieno e del tempo prolungato nella scuola primaria;

• creareunserviziodipubblicizzazioneediorientamento delle iniziative formative;

• porreparticolareattenzioneallasicurezzanelle scuole, sia con programmi condivi-si con le Forze dell’Ordine, finalizzate alla prevenzione di atti criminosi all’interno e/o nei pressi dei plessi scolastici, sia median-te l’utilizzo di “operatori volontari civici”,

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come aiuto all’attraversamento e/o alla segnalazione di fenomeni anomali;

• faresìchelascuolarappresentiunpuntodi socializzazione e di incontro al di là dei normali orari scolastici, con l’organizzazio-ne di attività sportive e feste, anche serali, per studenti che possano divertirsi in un luogo sicuro e controllato;

• estendereglioraridiaperturadellebiblio-

È stata una campagna elettorale lunga e impegnativa, ricca di confronti e di opportunità. Una scelta doverosamente sofferta all’inizio che si è trasformata in una convinzione del ruolo di candidato che mai avrei immaginato così assoluta e formativa di rapporti umani, di cono-scenze, di relazioni in un comprensorio vasto oltre i confini comunali, che abbraccia tutta la Versilia, ossia il territorio bagnato dal nostro fiume e anche oltre, tanto quanto può essere osservato dalla sommità del nostro “Altissimo”.

A tutto ciò, si aggiunge oggi la soddisfazione di aver elaborato anche il programma ammini-strativo, affrontato e scritto da coloro che hanno concretamente partecipato agli otto gruppi di lavoro, dai cittadini e dalle associazioni. Un programma che sarà la traccia e la guida del mio prossimo impegno, ciò piacendo ai cittadini, ai quali questo programma infine è rivolto.

Grazie comunque e sempre per la sensibilità e le parole usate nei miei confronti e nei con-fronti della mia squadra di candidati consiglieri ai quali io stesso auguro le migliori fortune nelle prossime sfide che la vita ci metterà immancabilmente davanti. Un grazie a coloro che mi hanno aiutato e mi stanno aiutando in tutta questa campagna elettorale, e sono tanti, in particolare a coloro che hanno intravisto nella mia persona l’uomo cui affidarsi.

teche comunali e delle sale lettura, anche con il coinvolgimento degli studenti uni-versitari nella gestione delle biblioteche;

• realizzare una “Carta comunale dello stu-dente” per: tariffe ridotte per i servizi cultu-rali (teatri e cinema, corsi organizzati dal co-mune, mostre), convenzioni con gli esercizi di ristorazione sul territorio comunale, tariffe ridotte nelle strutture sportive comunali.

CONCLuSIONI

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I NOSTRI CANDIDATI CONSIGLIERI

francescaBONIN

Dipendente pubblico, 38 anni

lorenzoGabrielli

Ricercatore CNR, 32 anni

soniadOmenici

Operatrice turistica, 52 anni

stefanofarabOschi

Geometra libero professionista, 48 anni

GiacomoGENOVESI

Studente universitario, 25 anni

OriettaGuiduGli

Avvocato, 41 anni

renatoGIANNACCINI

Pensionato e Consulente tributario, 65 anni

riccardoGuGlielmini

Operaio marmista, 60 anni

andreaNICOLINI

Dipendente pubblico, 40 anni

sabrinaverOna

Avvocato, 33 anni

valentinasalvatOriAvvocato, 33 anni

dinoVENé

Imprenditore, 58 anni

annabaldi

Medico ASL, 59 anni

Giulianobartelletti

Amministratore, 57 anni

riccardoBIAGI

Operatore sociale, 47 anni

vanessaBertOnelli

Studentessa universitaria, 28 anni

Sarà possibile esprimere una o due preferenze per candidati consiglieri della stessa lista. Nel caso in cui si esprimano due preferenze, una dovrà andare a un candidato uomo e una a un candidato donna. Non è ammesso votare due candidati consiglieri dello stesso sesso.

riccardo e la sua squadraRiccARdO tARAbellAVOTA

www.riccardotarabellasindaco.it

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