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Comune di Cerreto Guidi Regolamento urbanistico Appendice 1 – Ambiti di intervento Ripoli RI01-P 13/10/2011 1 Scheda RI01-P Denominazione Ripoli, Via Fucecchiese Centro urbano Ripoli Utoe 4 - Valle dell’Arno Cartografia Foto aerea 1. Principali dati conoscitivi Sup. territoriale 37.090 mq Uso attuale Agricolo Sup. coperta 480 mq Piano strutturale Subsistema della collina a indirizzo agricolo e forestale complesso Vincoli Proposta vincolo ai sensi degli artt.138-141, D.lgs 22 gennaio 2004 n.42. Descrizione L’area di notevole estensione è inserita nel subsistema del territorio aperto della collina a carattere agricolo e forestale complesso del piano strutturale vigente. Situata a sud del comune, vi si accede da via Fucecchiese, un prolungamento di via Empolese vecchia. È localizzata in continuità dell’area industriale di Ripoli, di cui costituisce l’unico possibile ampliamento. L’area è priva di edificazioni; sono presenti soltanto alcune baracche e annessi agricoli.

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Comune di Cerreto Guidi Regolamento urbanistico Appendice 1 – Ambiti di intervento

Ripoli RI01-P

13/10/2011 1

Scheda RI01-P Denominazione Ripoli, Via Fucecchiese

Centro urbano Ripoli

Utoe 4 - Valle dell’Arno

Cartografia Foto aerea 1. Principali dati conoscitivi

Sup. territoriale 37.090 mq Uso attuale Agricolo

Sup. coperta 480 mq Piano strutturale Subsistema della collina a indirizzo agricolo e forestale complesso

Vincoli Proposta vincolo ai sensi degli artt.138-141, D.lgs 22 gennaio 2004 n.42.

Descrizione L’area di notevole estensione è inserita nel subsistema del territorio aperto della collina a carattere agricolo e forestale complesso del piano strutturale vigente. Situata a sud del comune, vi si accede da via Fucecchiese, un prolungamento di via Empolese vecchia. È localizzata in continuità dell’area industriale di Ripoli, di cui costituisce l’unico possibile ampliamento. L’area è priva di edificazioni; sono presenti soltanto alcune baracche e annessi agricoli.

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2. Disposizioni generali

Obiettivo della trasformazione Ampliamento dell’area industriale di Ripoli con contestuale realizzazione di interventi di inserimento paesaggistico. Realizzazione di spazi per nuove attività produttive e individuazione dei necessari servizi connessi per rendere l’intervento fruibile e autosufficiente.

Schema delle trasformazioni

Cartografia in scala 1:3000

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3. Prescrizioni specifiche Strumento di attuazione Piano attuativo

Spazi edificati Numero massimo di alloggi 0

di cui residenza sociale 0

Slp residenziale totale 0

Slp per la produzione di beni e servizi 14.830 mq

Slp totale 14.830 mq

Altezza massima consentita (n. piani) 2

Numero minimo di posti auto privati 150

Spazi aperti Superficie di mitigazione paesistica 5.000 mq

Sup. minima per verde pubblico 2.000 mq

Sup. minima per strada e parcheggi pubblici 6.000 mq

Trasformazioni fisiche nuova edificazione secondo un progetto urbanistico unitario sistemazione degli spazi scoperti a verde attrezzato o parcheggio, anche tramite movimenti di terra

Utilizzazioni ammesse manifatture erogazioni dirette di servizi attività direzionali attività commerciali attività di supporto al commercio

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4. Valutazione

A – Fattibilità urbanistica e paesistica - realizzazione di un piano artificiale su rilevato per ampliare la zona produttiva; - area di mitigazione paesaggistica con alberi a fusto alto lungo il confine con l’ambito RI02-R e le

pendici collinari per almeno 5.000 mq; - piantumazione di un filare alberato lungo via Fucecchiese; - realizzazione di aree parcheggio per un numero minimo di 150 posti auto privati (all’interno dei

singoli lotti) e 75 posti auto pubblici (lungo la strada di distribuzione interna); - la fascia a valle della scarpata a monte deve rimanere non edificata; - la trasformazione è subordinata alla riqualificazione della viabilità in tutta l’aerea produttiva, anche

con il contributo dei soggetti attuatori dell’ambito.

B – Fattibilità ambientale Requisiti di sostenibilità (Regolamento per l’edilizia bio – eco sostenibile) rilevanti per l’ambito di intervento:

- analisi preliminare del sito (art. 6); - integrazione con il contesto (art. 7); - orientamento dell’insediamento per una migliore efficienza energetica (art. 8); - riduzione dell’esposizione all’inquinamento acustico (art. 13); - impiego delle risorse idriche (art. 16); - organizzazione del cantiere (art. 20); - gestione del verde (art. 21); - raccolta e conferimento dei rifiuti solidi urbani (art. 22); - impianti solari termici (art. 49); - impianti solari fotovoltaici (art. 50).

C – Fattibilità idrogeologica

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INTERVENTO – RI01-RP

LOCALITA’: Ripoli – Via Fucecchiese

SCHEDA DI FATTIBILITA’ n°: RI01-P Tavola di fattibilità D.30.F in scala 1:2.000 Elaborati tematici di quadro conoscitivo in scala 1:2.000

UTILIZZAZIONI COMPATIBILI: produttivo, direzionale e commerciale

CATEGORIA DI INTERVENTO / STRUMENTO DI ATTUAZIONE: Nuova edificazione con 14.830 mq massimo di Slp da attuarsi mediante Piano Attuativo. GEOLOGIA E LITOLOGIA: nella zona in esame che si estende dal fondovalle fino alla porzione mediana collinare si rinviene la presenza della formazione delle Argille e Sabbie di Cerreto Guidi (ACO di carta geologica); dei terreni detritici di copertura recente composti da ciottoli sabbie e limi-sabbiosi (“a” di carta geologica); un limitato settore con coltre di detrito di frana in evoluzione (a1a di carta geologica) e nel limitato settore occidentale di fondovalle del comparto si rileva la presenza di depositi alluvionali recenti (b1 di carta geologica). GEOMORFOLOGIA: il comparto presenta in una limitata porzione centrale un’area instabile per soliflusso generalizzato. Il quadro geomorfologico è completato da alcune scarpatine non attive, da scarpate antropiche e zone soggette ad erosione superficiale. PENDENZE: le pendenze risultano contenute entro il 5% nella zona di fondovalle e presentano variazioni mediamente comprese fra il 10% ed il 35% nella porzione di comparto pedecollinare e collinare. CONTESTO IDRAULICO: la limitata porzione di fondovalle, parallela alla esistente viabilità, risulta essere stata interessata dall’evento esondativo del 1966 con un battente di circa 2,00 ml. PERICOLOSITA’ GEOMORFOLOGICA: classe G.1 per la porzione di fondovalle con il settore collinare che ricade in classe G.3/G.2 (in funzione el rapporto litologia/pendenze) ed il settore interessato dal soliflusso generalizzato in classe G.4. PERICOLOSITA’ SISMICA: classe S.3 per l’intero comparto con presenza di depositi alluvionali e fluvio lacustri granulari e coltri detritiche (indicatori 9 e 10 di ZMPSL), zona di bordovalle e/o raccordo con il versante (indicatore 8 di ZMPSL), zone di contatto fra litotipi con caratteristiche fisico meccaniche diverse (indicatore 12 di ZMPSL) e zone potenzialmente franose rappresentate da pendii sabbiosi con pendenze del 25% (indicatore 2B di ZMPSL). Classe S.4 er illimitato settore interessato dal dissesto per soliflussione in atto (indicatore 1 di ZMPSL). PERICOLOSITA’ IDRAULICA: la carta della pericolosità idraulica è stata redatta, in questa parte del fondovalle, in scala 1:2.000 in base alla modellazione quantitativa della Autorità di Bacino del Fiume Arno utilizzando i dati relativi alla sezione idrografica n. 146 che indica un battente idraulico per tempo di ritorno T 200 anni pari a 25,10 m.s.l.m. . In base ai dati di tale modellazione al comparto in esame la porzione di fondovalle ricade in classe di pericolosità idraulica I.4 e I.3 (porzione pertanto soggetta a possibilità di esondazione per tempo di ritorno 30 e 200 anni); mentre la rimanente porzione di monte (quella collinare) ricade in classe I.1. SALVAGUARDIE DISPOSTE DALL’AUTORITA’ DI BACINO DEL FIUME ARNO: La porzione di fondovalle del comparto (circa il 30% dell’intera estensione) risulta in classe P.I.4 di PAI con un limitatissimo settore in classe P.I.3.

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L’intervento risulta comunque pianificabile e realizzabile ai sensi del comma “k” dell’art. 6 delle Norme di PAI “a condizione che venga garantita la preventiva o contestuale realizzazione delle opere di messa in sicurezza idraulica per eventi con tempo di ritorno 200 anni, sulla base di studi idrologici ed idraulici, previo parere favorevole della competente autorità idraulica e della stessa Autorità di Bacino sulla coerenza degli interventi di messa in sicurezza anche per ciò che concerne le aree adiacenti”. Si ritiene che le indicazioni sotto formulate, costituenti obbligo prescrittivo per la realizzazione dell’intervento in oggetto, risultino tali da ottemperare al sopra citato disposto normativo. Una limitatissima porzione nord occidentale del comparto, per una fascia di larghezza contenuta entro 8 ml, ricade in classe P.F.3 di P.A.I. pur non rilevandosi evidenti fenomeni geomorfologici(zona di frangia a valle di frana quiescente). L’intervento risulta comunque attuabile destinando tale limitata porzione ad arredo a verde oppure, secondo quanto stabilito dalle salvaguardie sovraccomunali del P.A.I., ai sensi dell’art. 11 delle NTA di P.A.I., a “condizione che siano preventivamente realizzate le opere di consolidamento e messa in sicurezza, con superamento delle condizioni di instabilità, relative al sito interessato dal nuovo intervento, previo parere favorevole della competente Autorità di Bacino del Fiume Arno sulla compatibilità di tali opere rispetto alle previsioni generali di sistemazione dell’area”. Tale parere, se del caso, andrà richiesto dal Comune di Cerreto Guidi alla Autorità di Bacino del Fiume Arno precedentemente al rilascio dei procedimenti autorizzativi o di atti di assenso comunque denominati ai sensi della L.R. n. 1/2005 (permesso di costruire, D.I.A. e/o altro). FATTIBILITA’: per l’intervento in oggetto si indicano classi di fattibilità geomorfologica e sismica F3 e di fattibilità idraulica F4 (in virtù delle definizioni progettuali prescrittive di cui sotto). PRESCRIZIONI: La programmazione dell’intervento dovrà essere supportata, a livello di progettazione dell’intervento diretto, da esaustive indagini geognostiche e sismiche al fine di poter definire la caratterizzazione geotecnica dei terreni al fine di svolgere le opportune verifiche di stabilità del versante allo stato attuale e di quello di progetto da cui derivare o meno valutazioni in merito alla previsione di opere di presidio. Tale supporto geologico alla progettazione dell’intervento dovrà essere completato dalle indicazioni in merito alle opportune scelte fondazionali e puntuali valutazioni sui cedimenti in ottemperanza ai disposti del D.M. 14.1.2008_N.T.C. Si preclude comunque la possibilità edificatoria nel settore ricadente in classe di pericolosità geomorfologica G.4 così come dettagliato in carta della fattibilità di cui alla tavola D.30.F; così come nella stessa tavola è evidenziato un settore da assoggettare ad inedificabilità, per un tratto di larghezza di circa 20 ml, a valle della scarpata che borda la porzione di monte del comparto sul lato nord orientale. Tale settore potrà essere destinato in fase di progettazione di Piano Attuativo ad arredi a verde con esclusione di possibilità di individuarvi infrastrutture (parcheggi, viabilità e/o piazzali di manovra). Per l’aspetto sismico in funzione della presenza degli indicatori di ZMPSL sopra descritti, ed in ottemperanza all’ OPCM 32/74, il supporto geologico al Piano Attuativo dovrà: - per la presenza della segnalata zona di contatto tra litotipi con caratteristiche fisico-meccaniche

significativamente diverse (12 di carta delle ZMPSL) si dovrà opportunamente chiarire e definire, attraverso una campagna di indagini geofisica, la variazione di velocità delle Vsh relative ai litotipi presenti e la presenza di strutture tettoniche anche sepolte;

- per la presenza della segnala coltre di depositi alluvionali e fluvio lacustri granulari e detritici con possibilità di amplificazione per motivi stratigrafici (9 e 10 di carta delle ZMPSL) si prescrive una campagna di indagini geofisiche e geotecniche che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l’entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra coltre superficiale e bed rock sismico;

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- per quanto concerne l'aspetto legato al bordo valle e/o zona di raccordo col versante (8 di carta ZMPSL) si dovrà provvedere ad una campagna di indagini geofisiche, opportunamente estese ad un significativo intorno, che definisca in termini di geometrie la morfologia sepolta del bedrock sismico ed i contrasti di rigidità sismica ( rapporti fra velocità sismiche in termini di Vsh delle coperture e del substrato);

- nel settore in cui è stata rilevata la presenza di terreni potenzialmente instabili (indicatore 2B di ZMPSL) si dovrà inoltre provvedere ad opportune indagini geofisiche per la determinazione dell’azione sismica.

Per quanto concerne l’aspetto idraulico si dettagliano le prescrizioni progettuali scaturenti dalla stima del battente duecentenario verificato sull’area in esame e corrispondente a 25,10 m.s.l.m. . Si prescrive pertanto che la realizzazione dei nuovi fabbricati debba prevedersi a quota minima di 25,60 m.s.l.m. (battente duecentenario oltre ad un franco di 0,50 ml). In caso in cui per il rispetto di tale tassativa prescrizione si debba ricorrere a modifiche morfologiche che contribuiscano a sottrarre volumetria alla libera espansione delle acque in caso di esondazione, già a livello di Piano Attuativo, dovranno risultare determinate le quantità dei volumi di compensazione in base a dettagliato computo sulla configurazione di progetto urbanistico e planimetricamente indicato il luogo ove tale compensazione debba essere messa in atto.