Revisione completa COMMON RAIL - Riparazione … di temperatura Presa di pressione Catalizzatore...

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100 AUTO TECNICA 4/08 garage network Revisione completa di una pompa per COMMON RAIL COMMON RAIL Nell’epoca dell’usa e getta, saranno sicuramente in molti a pensare che una pompa per common rail, una volta danneggiata, non sia più riparabile. Se questo è quello che credete, allora leggete queste pagine e scoprirete... Stefano Lazzarino ...che, a fronte di determinati requisiti tecnici, ci sono ancora margini importanti per po- ter effettuare la revisione anche di un componente a elevata tecnologia. Dopo anni di la- titanza sull’argomento, Auto Tecnica torna a parlare di pompe per impianti di iniezione per motori diesel. Ma ora i tempi sono cambiati e la protagonista è una pompa radiale a tre pistoni di produzione VDO. Ebbene sì. Questo costruttore, presente solo da pochi anni nel settore degli impianti common rail, ha dimostrato di saperci fare parecchio sul- l’argomento e sicuramente una copertura pari al 20% delle vetture oggi prodotte dimo- stra come VDO, grazie alle sue competenze tecniche, abbia acquisito un’esperienza si- gnificativa sull’argomento per fornire, in primo equipaggiamento, impianti particolarmen- te affidabili. Ma la questione più interessante riguarda proprio la possibilità di realizza- re interventi di revisione sulle pompe ad alta pressione. Come molti infatti sapranno, quando un sistema di tipo common rail, molto sensibile alle Iniettore per la rigenerazione del filtro antiparticolato

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garage network

Revisione completa di una pompa per

COMMON RAILCOMMON RAILNell’epoca dell’usa e getta, saranno sicuramente in moltia pensare che una pompa per common rail, una voltadanneggiata, non sia più riparabile. Se questo è quelloche credete, allora leggete queste pagine e scoprirete...

Stefano Lazzarino

...che, a fronte di determinati requisiti tecnici, ci sono ancora margini importanti per po-ter effettuare la revisione anche di un componente a elevata tecnologia. Dopo anni di la-titanza sull’argomento, Auto Tecnica torna a parlare di pompe per impianti di iniezioneper motori diesel. Ma ora i tempi sono cambiati e la protagonista è una pompa radialea tre pistoni di produzione VDO. Ebbene sì. Questo costruttore, presente solo da pochianni nel settore degli impianti common rail, ha dimostrato di saperci fare parecchio sul-l’argomento e sicuramente una copertura pari al 20% delle vetture oggi prodotte dimo-stra come VDO, grazie alle sue competenze tecniche, abbia acquisito un’esperienza si-gnificativa sull’argomento per fornire, in primo equipaggiamento, impianti particolarmen-te affidabili. Ma la questione più interessante riguarda proprio la possibilità di realizza-re interventi di revisione sulle pompe ad alta pressione. Come molti infatti sapranno, quando un sistema di tipo common rail, molto sensibile alle

Iniettore per la rigenerazionedel filtro antiparticolato

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impurità presenti nel gasolio e alla polvere del-l’ambiente circostante, va in crisi sono guai seri.La pompa ad alta pressione è uno dei componen-ti più critici, ma, per i fortunati che possiedono au-to con impianto VDO, ci sono ottime notizie: la

pompa è revisionabile. Abbiamo voluto seguire dipersona un intervento tipo e per farlo ci siamo av-valsi della professionalità e della pazienza delcentro di eccellenza Diesel di Moreno Paghini, acui vanno i ringraziamenti per la realizzazione di

questo articolo. A rendere possibile il servizio fo-tografico e ad accompagnarci nell’avventura so-no stati i due tecnici della Paghini, che hannoprovveduto a fornirci tutte le informazioni che tro-verete in queste pagine. Prima di descrivere la

Sensore di temperaturacatalizzatore secondario

Filtro particolare

Sensore di temperatura

Presa di pressione

Catalizzatore secondario

Sensore di temperatura

Presa di pressione

Catalizzatore primario

Sistema di controlloelettronico per la

rigenerazione

Accumulo di particolato

Rigenerazione del filtroantiparticolato

Filtro pulito

Iniettore piezoelettrico

Common rail (1.600 bar)

Ricircolo dei gas di scarico

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Alla Paghini si fa uso della camera senza polve-re, un locale dove si presta particolare attenzio-ne alla pulizia. Come anticipato nel testo, la pol-vere è il nemico numero uno dei moderni impian-ti di iniezione common rail.

procedura di revisione della pompa, vale anchela pena sottolineare come la possibilità di effettua-re una sua revisione sia il frutto di una politicaaziendale, da parte di VDO, volta a tutelare l’in-teresse del cliente anche nella fase post-vendita. Detto in altre parole, non tutte le aziende offronoquesta possibilità e non per tutte le pompe vale lapena effettuare la revisione. Chiarito questo fatto,è bene rimarcare, e qui ci appoggiamo alle infor-mazioni che ci arrivano da chi è impegnato sulcampo, il numero di impianti VDO che ad oggihanno manifestato problemi di affidabilità sonoveramente pochi. Segno che questo costruttore èquello che, sempre a parere dei tecnici che ope-rano quotidianamente su questi impianti, ha i pro-blemi minori, pur in pochi anni di attività in que-sto settore.Per la revisione e il collaudo di una pompa, la Pa-ghini si avvale di alcuni strumenti fondamentali.Tra questi, dobbiamo necessariamente citare ilbanco prova Hartridge, una pietra miliare nel set-tore delle officine Diesel. Dopo che la pompa èstata revisionata, il benestare ultimo lo dà l’affida-bile banco Hartridge che, grazie al software svi-luppato da VDO, propone una procedura di pro-va guidata che conduce l’operatore durante tuttoil test. Anche un piccolo malfunzionamento dellapompa, così come una mancanza di prontezzanella regolazione dei parametri da parte dell’ope-ratore, può portare al fallimento del test. In questocaso, la prova di collaudo andrà ripetuta.La procedura dettagliata di revisione della pompa

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la trovate nelle pagine che seguono. Complessiva-mente devono essere eseguiti alcuni passaggi ob-bligati, che prevedono la pulizia iniziale dellapompa da revisionare, il suo smontaggio, la veri-fica dei componenti da sostituire, il montaggio delkit di revisione (pistoni, valvole, guarnizioni, pom-

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Sotto, come molti altri sistemicommon rail di ultima genera-zione, anche quello VDO può farconto su più iniezioni per ciclo(in questo caso fino a tre).

pa, etc.) e la prova sul banco Hartridge. Quest’ul-timo molto spesso viene anche utilizzato daglioperatori per scoprire il danno a carico dellapompa, come nel caso della revisione che legge-rete nelle pagine a seguire.

Nel caso illustrato in questo articolo la pompa ma-nifestava un problema di portata, che ha indotto itecnici della Paghini ad operare una sostituzionedei pompanti con l’apposito kit fornito direttamen-te da VDO.

Fino a 3 iniezioni per ciclo

Regime motore 3000 giri/min

Angolo albero motore

Iniettore piezoelettricoPo

rtat

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m3 /m

s)

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La pompa, una volta che è stata puli-ta esternamente, ma soprattutto pri-vata delle impurità presenti sul cor-

po esterno, viene posizionata su una di-ma all’interno di una camera di lavoro.Qui l’operatore provvederà ad effettua-re la sostituzione dei componenti dan-neggiati avendo anche cura di verifica-re l’integrità e la perfetta funzionalitàdegli altri. In effetti prima di arrivare aquesta fase bisogna verificare se lapompa è revisionabile e se il costo del-l’operazione è plausibile. Solo se la re-visione non è economicamente vantag-giosa, allora si procederà alla sostitu-zione dell’intera pompa con una com-pletamente nuova.Sottolineiamo ancora una volta comesia fondamentale la presenza di una ca-mera pulita per poter effettuare una re-visione a regola d’arte. Con il terminepulita, in questo caso, si intende una zo-na esente da polvere. Quest’ultima è in-fatti uno dei nemici primari per i sistemidi iniezione. La targhetta di figura 2permette di risalire univocamente al tipodi pompa. Grazie alle indicazioni pre-senti su questa targa, l’operatore potràidentificare il set corretto dei ricambi ela corrispondente procedura di manu-tenzione, archiviata sui manuali fornitidal costruttore.Nell’immagine 3 sono visibili due elet-trovalvole. Queste ultime vanno sostituite completa-mente a ogni revisione perché sono ca-ratterizzate da una specifica coppia diserraggio e se, una volta smontate, nonsi riposizionano nello stesso modo, po-trebbe manifestarsi un malfunzionamen-to del sistema. Una volta effettuata la so-stituzione delle elettrovalvole si procedeallo smontaggio dei tre pistoni (vedi im-magini dalla 4 alla 7). Quando i pisto-ni non sono da sostituire, VDO consigliadi marcare i pistoni per mantenere lastessa posizione che avevano prima del-la rimozione. Nel nostro caso, i pistoni sono gli ele-menti da sostituire per cui la nota, inquesta sede, non ha valore. A questopunto, si rimuove la pompa di aspira-zione (immagini dalla 8 alla 10).

(Revisione pompa)

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(Revisione pompa)

Quando si rimuove la pompa diaspirazione a palette, è benesegnare la faccia superiore o

quella inferiore affinché, in fase di ri-montaggio, sia possibile riposizionarlanel medesimo modo. Questo fatto è im-portante perché la pompa non è simme-trica e, anche se a occhio nudo non sivede, gli operatori della Paghini ci han-no spiegato che di fatto questo compo-nente presenta una delle due superficinon perfettamente piana. Si lava quindil’intero corpo pompa e si procede allasostituzione dei pompanti che nel casospecifico erano gli elementi danneggia-ti. Il test sul banco Hartridge forniva in-fatti problemi di portata e, di solito,quando si presenta questo inconvenien-te gli elementi da sostituire sono proprioi pompanti. Questi ultimi giungono dal-la fabbrica all’interno di un kit di revisio-ne (immagini 5 e 6), che comprende an-che tutte le guarnizioni necessarie. Que-ste ultime dovranno essere montate einumidite con un prodotto specifico (im-magini 7 e 8). Ogni fase dell’operazio-ne deve essere eseguita con estrema at-tenzione, perché le pompe dei nuovi si-stemi di iniezione sono sistemi molto de-licati che lavorano con tolleranze estre-mamente ridotte. I pistoni e tutti gli ele-menti della pompa vengono lubrificatiprima del montaggio con il medesimoolio che utilizza il banco Hartridge. Inquesto caso, la Paghini si è affidata aun prodotto di casa Agip.A fine lavoro, VDO, come anticipato,obbliga tutti i propri centri autorizzati acompilare un modulo che certifica laprova di collaudo eseguita in sede di re-visione. Nell’immagine 2 è visibile unprimo piano di una paletta una volta ri-mossa dal rotore. Quest’ultimo è caletta-to su un eccentrico (immagine 3 e 4), re-sponsabile del movimento che genera leportate della pompa in aspirazione e inmandata.Nell’immagine 10 una delle fasi di ser-raggio dei pompanti. Questi, al pari ditutti gli altri elementi della pompa, devo-no essere fissati con coppie di serraggioben precise. Un altro aspetto fondamen-tale dell’intero processo di revisione.

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Tutta la procedura di collaudo dellapompa revisionata è guidata dalsoftware del banco prova. L’azien-

da certificata da VDO (in questo caso laPaghini) ha in dotazione una chiaveUSB da collegare al calcolatore che ge-stisce l’hardware del banco. VDO, nel-l’unico interesse del cliente, tiene co-stantemente sotto controllo l’operativitàdei propri centri autorizzati.

(Test su banco Hartridge)

Èquella che si occupa di trasferire il gaso-lio dall’ingresso del corpo pompa alla se-zione di mandata. Da quest’ultima, il com-

bustibile verrà inviato nel rail ad alta pressionedai tre pistoni radiali. Il funzionamento dellapompa a palette è tanto semplice quanto genia-le. Durante la sua rotazione, infatti, si ottengo-no volumi crescenti sul lato di aspirazione e vo-lumi decrescenti alla mandata. Ciò è possibilegrazie alle palette che sono libere di scorrereall’interno del rotore, eccentrico rispetto allacassa. Le palette vengono tenute premute controla parete interna del corpo pompa grazie al-l’azione della forza centrifuga. In alcuni casi,vengono aggiunte delle molle che contribuisco-no con la loro forza elastica, ma non è il casodella pompa oggetto del servizio, come del re-sto è possibile vedere dalle immagini. Il concet-to che sta alla base del funzionamento dellapompa a palette è semplice: variando l’eccen-tricità tra rotore e cassa, è possibile aumentareo diminuire la portata di fluido (in questo casodi gasolio). La portata è nulla quando l’eccen-tricità si riduce a zero.

La pompa a palette

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Una professionalità fondata su passione ed esperienza

Nel segno della trasparenza e della pro-fessionalità, VDO impone agli operato-ri autorizzati l’utilizzo di un sistema di

rintracciabilità. A lavoro ultimato, infatti, il cen-tro di assistenza autorizzato VDO dovrà appli-care un’apposita etichetta sulla pompa. Questopasso, all’interno della procedura di revisione,occupa un posto di primaria importanza. Gra-zie a questa soluzione destinata al riconosci-mento dell’operazione e dell’operatore, infatti,la pompa sarà corredata di uno storico che per-metterà a qualsiasi altro manutentore di risalirea tutte le informazioni necessarie per identi�ca-re la pompa stessa e quale centro Diesel ha ef-fettuato la revisione. Per ogni etichetta applica-ta sul corpo della pompa è previsto anche unmodulo che il responsabile del centro di assi-stenza autorizzato deve compilare e spedire inVDO. In de�nitiva, un altro servizio a favore delcliente che in tal modo potrà contare su un’assi-stenza trasparente.

Il segreto dell’etichetta

Quella che è oggi la Paghini Moreno & C. fu fondata nel 1953 da Fran-cesco Paghini. Da subito l’azienda si distinse per le sue capacità di in-tervento nel settore della riparazione di impianti di iniezione per motori

a gasolio e a benzina. L’esperienza maturata nel corso degli anni e la volontà dirimanere sempre aggiornati permisero agli operatori della Paghini di maturare esviluppare un know-how quasi unico nel settore degli impianti di iniezione con ge-stione elettronica. Come le migliori realtà del nostro Paese, anche la Paghini è no-ta a tutti gli operatori del settore, ma sconta, ancora oggi, una sorta di invisibili-tà nei confronti del grande pubblico che di�cilmente si rende conto del ruolochiave svolto da aziende di questo stampo. Pochi sono coloro che hanno le co-noscenze per eseguire le procedure di revisione e collaudo che vengono quotidianamente svolte in un’azienda come la Pa-ghini. Tutti i concessionari, anche i più blasonati, fanno riferimento a realtà di questo genere e quindi molte volte non si ca -pisce perché il grande pubblico non abbia ancora completamente sposato l’idea di attingere servizi ad hoc direttamentealla fonte, portando il veicolo in questi centri di eccellenza (stiamo naturalmente parlando dei servizi di assistenza inerenti

gli impianti di iniezione). Come ogni cosa, bisogna provare per credere, utiliz-zando un noto slogan pubblicitaria di qualche anno fa. Alla Paghini abbiamo vi-sto come sia possibile o�rire un servizio rapido, diagnosi accurate e preventivi tra-sparenti. Inoltre, presentandosi in o�cina, è possibile farsi fare una diagnosi gra-tuita. Tra l’altro, questo centro autorizzato VDO è anche in grado di evadere qual-siasi ordine e di spedire i componenti revisionati in tutta Europa entro le 24h dalricevimento dell’ordine. Nell’immagine, da sinistra a destra, il titolare Moreno Pa-ghini e due �dati collaboratori Giovanni Moscatello e Massimo Garibaldi.

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