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RETI LOCALIParte Seconda

CABLAGGIO STRUTTURATO

Gianfranco Prini

DSI - Università di Milano

[email protected]

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ARGOMENTI• Cablaggio e reti locali

• Standard di riferimento

• Topologia e geometria

• Componenti e apparati

• Aspetti impiantistici

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CABLAGGIO STRUTTURATO

CABLAGGIO E RETI LOCALI

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LIVELLO FISICO

• Compito: trasmettere sequenze binarie sul canale trasmissivo

• Mezzo trasmissivo– cavo: materiale (metallo, vetro),

struttura (rivestimento, schermatura, numero di conduttori), lunghezza, sezione, attenuazione, impedenza, diafonia, apertura numerica, connettori, raggi di curvatura, tecniche di posa, etc.

– etere: antenna (tipo, forma, guadagno), forma dei lobi, distanza da ostacoli, etc.

• Segnali– frequenza, tensione, potenza, codifica,

modulazione (in banda base, di fase, di frequenza, di ampiezza), etc.

Applicazione

Presentazione

Sessione

Trasporto

Rete

Dati

Fisico

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CABLAGGIO E MODELLO ISO/OSI

• Ruolo: infrastruttura di base per trasmettere segnali tra apparati

• Mezzo trasmissivo– cavo: materiale (metallo, vetro),

struttura (rivestimento, schermatura, numero di conduttori), lunghezza, sezione, attenuazione, impedenza, diafonia, apertura numerica, connettori, raggi di curvatura, tecniche di posa, etc.

• Segnali– frequenza, tensione, potenza

• Anche allarmi, fonia, video

Applicazione

Presentazione

Sessione

Trasporto

Rete

Dati

Fisico

Cablaggio

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PROTOCOLLI CONNESSI E PROTOCOLLI NON CONNESSI

• Protocolli connessi (CONS): come telefono– Fase di connessione - Viene istituito un canale virtuale con

il destinatario in base al suo indirizzo

– Fase di trasmissione - L'informazione inserita nel canale vi "fluisce" senza ulteriori necessttà di indirizzamento

• Protocolli non connessi (CLNS): come posta– Fase unica - L'informazione viene instradata lungo un percorso

individuato in base all'indirizzo del destinatario

• Dapprima ammessi solo i CONS (ISO 7498), ma in seguito anche i CLNS (Addendum 1 a ISO 7498), indipendentemente a ogni livello

– FTP (connesso) su TCP (connesso) su IP (non connesso)

– TFTP (connesso) su UDP (non connesso) su X.25 (conn.)

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SIGNIFICATO DEI PRIMI TRE LIVELLI ISO/OSI PER LE LAN

• Primi tre livelli: significato end-to-end limitato o nullo nel modello ISO/OSI tradizionale

• Sistemi intermedi che operano ai soli primi tre livelli sono "invisibili" ai livelli superiori

• Possibilità di segmentare ai livelli 1-3 le reti a tecnologia omogenea

• Possibilità di raccordare ai livelli 2-3 (e 7) le reti a tecnologia eterogenea

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SEGMENTARE E RACCORDARE

• Perché segmentare– Livello 1 - Per consentire la "ricostruzione" del segnale

quando si deteriora per attenuazione, diafonia, etc.

– Livello 2 - Per "confinare" il traffico entro isole delimitate in base a considerazioni sulla topologia della rete

– Livello 3 - Per "confinare" il traffico entro isole delimitate in base a considerazioni gestionali e organizzative

• Perché raccordare– Livello 2 - Per rendere direttamente interoperabili sistemi che si

differenziano al livello fisico ma non a quello dati

– Livello 3 - Per interconnettere reti dotate ciascuna di una propria autonomia, agli stessi fini per cui è nata Internet

– Livello 7 - Per consentire l'interoperabilità di applicazioni semanticamente simili ma tecnologicamente differenti

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REPEATER

Applicazione

Presentazione

Sessione

Trasporto

Rete

Dati

Fisico

Applicazione

Presentazione

Sessione

Trasporto

Rete

Dati

FisicoFisico

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CABLAGGIO STRUTTURATO

STANDARD DI RIFERIMENTO

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DEFINIZIONE DI CABLAGGIO

Insieme di componenti passivi posti in opera, appositamente progettati per la trasmissione di segnali analogici e digitali, e a tale scopo destinati

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COMPONENTI DEL CABLAGGIO

– Prese (da parete, a torretta, da tavolo, etc.) a cui l'utente può collegare i propri sistemi (telefono, computer, etc.)

– Cavi di dorsale, di distribuzione, di permutazione o d'utente (in rame o a fibre ottiche) usati per raccordare i terminali d'utente alle prese d'utente e queste ultime ai pannelli di permutazione, o ancora per raccordare gli apparati attivi ai pannelli di permutazione o questi ultimi tra di loro

– Connettori di cui sono dotate le estremità dei cavi

– Pannelli di permutazione a cui si attestano i connettori dei cavi di dorsale e di distribuzione

– Armadi in cui sono installati i pannelli di permutazione, e che ospitano anche gli apparati attivi

– Locali tecnici in cui possono essere collocati gli armadi

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SISTEMI DI CABLAGGIO: MOTIVAZIONI E REQUISITI

• Problematica nata verso la metà degli anni '80 in relazione alla prima onda di sviluppo delle tecnologie dell'informazione moderne

– Sistemi di allarme, sistemi di sorveglianza (TV a circuito chiuso), PABX e reti di fonia, reti di terminali informatici, LAN e personal computer, etc.

• Parte integrante dell'impiantistica di edificio al pari degli impianti elettrici, idraulici, etc.

– Idealmente da progettare e realizzare contestualmente alla costruzione o alla ristrutturazione di un edificio

• Adattabilità ad apparecchiature con funzioni differenziate (allarmi, dati, fonia, video, etc.)

• Adattabilità a prodotti/produttori diversificati

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TIPI DI STANDARD

• Pubblici (approvati da enti e organi ufficiali)– TIA/EIA 568A - Telecom/Electrical Industries Association

– ISO/IEC IS 11801 - International Standards Institute

– EN 50173 - Comité Européen de Normalisation

• Proprietari (proposti da operatori del settore)– IBM Cabling System

– Digital DECconnect

• Gli standard pubblici stanno per soppiantare definitivamente quelli proprietari

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OBBIETTIVI DEGLI STANDARD DI CABLAGGIO STRUTTURATO

Definire requisiti e specifiche per il progetto e la realizzazione del cablaggio di immobili per ufficio, con i seguenti vincoli di massima

– Diametro dell'area fabbricabile: 3.000 m

– Superficie calpestabile max: 1.000.000 mq

– Popolazione max utenti: 50.000 persone

– Vita utile minima del cablaggio: 10 anni

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STANDARD: CHE COSA SPECIFICANO

• Requisiti minimi per realizzare il cablaggio di un insieme di edifici la cui interconnessione non contempli l'attraversamento di proprietà (aree o fabbricati) di terzi pubblici o privati

• Caratteristiche topologiche e geometriche– Natura della topologia (a bus, stellare, anulare, etc.) e della sua

trasposizione geometrico-impiantistica (a bus, stellare, anulare, etc.), limiti superiori e inferiori per distanze e lunghezze, etc.

• Natura e caratteristiche della componentistica– Mezzi trasmissivi, prese e connettori, armadi, pannelli di

permutazione, cavetti e bretelle di permutazione, etc.)

• Norme per l'installazione e il collaudo– Aspetti architettonici, meccanici ed elettro-ottici

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STANDARD PUBBLICI

• TIA/EIA (Associazione nordamericana)– EIA/TIA 568A (1995) - riprende lo standard EIA/TIA 568

(1991) tenendo conto dei bollettini EIA/TIA TSB 36, 40, 53

– EIA/TIA 569 - requisiti delle infrastrutture di cablaggio

– EIA/TIA 570 - specifiche di cablaggio di civili abitazioni

– EIA/TIA TSB 67 - procedure di test e di certificazione

– EIA/TIA 607 - masse elettriche e messa a terra di cablaggi

• ISO (Organizzazione internazionale)– ISO/IEC IS 11801 (1995) - cablaggio di immobili per uffici

• CEN (Organizzazione europea)– EN 50173 (1997) - riprende lo standard ISO/IEC IS 11801

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CABLAGGIO STRUTTURATO

TOPOLOGIA E GEOMETRIA

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CABLAGGI STRUTTURATI: GEOMETRIA E TOPOLOGIA

• Tutti gli standard specificano una geometria stellare

• A partire da questa geometria, mediante cavi di raccordo si realizzano differenti topologie

– A stella: il cablaggio consiste di collegamenti punto-punto isolati, ciascuno dedicato al collegamento tra una coppia di apparati attivi

– A bus: il cablaggio consiste di un cavo unico con le estremità libere, condiviso da tutti gli apparati attivi

– Ad anello: come per la topologia a bus, ma con le due estremità raccordate tra di loro a formare un anello

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GEOMETRIA STELLARE, TOPOLOGIA STELLARE

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GEOMETRIA STELLARE, TOPOLOGIA A BUS

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GEOMETRIA STELLARE, TOPOLOGIA AD ANELLO

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CABLAGGIO STRUTTURATO

COMPONENTI E APPARATI

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CABLAGGI: MODELLOSTELLARE GERARCHICO

Campus Distributor (ISO/IEC)o Main X-Connect (TIA/EIA)

Building Distributor (ISO/IEC) oIntermediate X-Connect (TIA/EIA)

BDo IC

Floor Distributor (ISO/IEC) oHorizontal X-Connect (TIA/EIA)

BDo IC

FDo HC

FDo HC

FDo HC

Transition Point(optional)

TP

TelecommunicationOutlet

TO TO TOTO TO

Campus Backbome (ISO/IEC) oInterbuilding Backbone (EIA/TIA)

Building Backbome (ISO/IEC) oIntrabuilding Backbone (Tia/EIA)

Horizontal cablingo Floor Cabling

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CABLAGGIO STRUTTURATO: TERMINOLOGIA MINIMA

Armadio di edificio Presa

d'utente

Armadiodi piano

Cavo didistribuzione

di piano

Dorsaledi edificio

Dorsale dicomprensorio

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CABLAGGIO: COMPONENTI E APPARATI CENTRALI

• Distributor - Centro Stella– Campus Distributor (CD) - Centro Stella di Comprensorio

– Building Distributor (BD) - Centro Stella di Edificio

– Floor Distributor (FD) - Centro Stella di Edificio

• Interbuilding Entrance Facility (EF) - Punto di Ingresso della Dorsale di Comprensorio

– Punto di interconnessione con la dorsale di edificio

– Comprende le protezioni elettriche (scaricatori) del caso

• Equipment Room (EC) o Telecommuncation Closet (TC) - Locale Tecnico o Armadio (di comprensorio, di edificio, di piano)

– Ospita i sistemi di permutazione e gli apparati attivi, e ogni edificio deve possedere almeno un EC o un TC

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CABLAGGIO: COMPONENTI PER LA PERMUTAZIONE

• Patch Panel - Pannello di Permutazione o permutatore (voce gergale)

– Vi sono attestati i cavi di apparato (EC), i cavi di dorsale e/o i cavi della distribuzione orizzontale

• Equipment Cable (EC) - Cavo di Apparato– Interconnette gli apparati ai pannelli di permutazione

• Patch Cord (PC) - Cavo di Permutazione– Consente di interconnettere i cavi entranti con quelli uscenti,

oppure i cavi di apparato (EC) con i cavi di dorsale e/o con i cavi della distribuzione orizzontale

• Bretella ottica (di permutazione, di apparato)– Termine preferito se EC e PC sono cavi a fibre ottiche

• Talora EC e PC consistono di un solo cavo

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CABLAGGIO: COMPONENTI E APPARATI D'UTENTE

• Transition Point (TP) - Punto di Transizione– Punto in cui un cavo di un tipo (e.g. a sezione circolare)

viene raccordato con un cavo di tipo diverso (p.es. a sezione piatta)

• Telecommunication Outlet (TO) - Presa d'Utente

– Connettore RJ45 per cavi a quattro coppie UTP/FTP

– Connettore ermafrodita per cavi a due coppie STP

– Connettore SC per fibra ottica

– Work Area Cable (WAC) - Cavo di connessione delle apparecchiature d'utente alla presa d'utente

• Work Area (WA) - Area di Lavoro d'Utente– Servita da almeno due Prese d'Utente

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CABLAGGIO: COMPONENTI E APPARATI OPZIONALI

• Adattatori passivi– Balun o adattatori di impedenza

– Cavi di adattamento tra le varie tipologie di connettori (e.g. maschio-femmina)

– Connettori "a Y" per derivare due cavi da un cavo solo

• Adattatori attivi– Modem per trasmissione seriale (RS-232, RS-423, etc.)

– Media adapter per convertire segnali ottici in segnali elettrici e viceversa

• Possono interessare sia le dorsali, sia la distribuzione orizzontale, sia il WAC (nel caso del connettore "a Y")

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TIPI DI CAVO PER DORSALI E PER DISTRIBUZIONE DI PIANO

Tipo di dorsale ISO/IEC IS 11801 EIA/TIA 568A

COMPREN-SORIO

EDIFICIO

PIANO

Fibra monomodaleFibra multimodale

(62.5/125 m)Cavo UTP

multicoppia (100Ohm)

Fibra monomodaleFibra multimodale

(62.5/125 m)Cavo STP (150Ohm)

Cavo UTP o FTPmulticoppia

(100 o 120 Ohm)

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LIMITI PER I CAVI DI DORSALE E DI DISTRIBUZIONE DI PIANO

Tipo di dorsale ISO/IEC IS 11801 EIA/TIA 568A

COMPREN-SORIO

1.500 mmax

EDIFICIO

PIANO90 m max (tratta fissa),

5 m max (PC), 10 m max(somma di EC, PC e WAC)

3.000 m (SMF)2.000 m (MMF)

Lunghezza max specifica (rame)

500 mmax

2.500 m max (SMF)

1.500 mmax (UMF)

300 mmax (UTP)

3.000 m(SMF)

2.000 m(MMF)800 m(UTP)

Lunghezza max specifica (rame)

500 mmax

90 m max (tratta fissa,incluso eventuale TP),

10 m max (sommadi EC, PC e WAC)

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TIPI DI CAVO PER LE INTERCONNESSIONI

Tipo di dorsale ISO/IEC IS 11801 EIA/TIA 568A

EQUIPMENTCABLE (EC)

WORK AREACABLE (WAC)

Cavo 1 - UTP o FTPa 4 coppie (cat. 3 min)

Fibra monomodaleFibra multimodale

(62.5/125 m)Cavo UTP

mutlicoopia (100Ohm)

Fibra monomodaleFibra multimodale

(62.5/125 m)Cavo STP (150Ohm)

Cavo UTP o FTPmulticoppia

(100 e 120 Ohm)

PATCHCORD (PC)

Cavo 2 - UPT o FTP a 4 coppie (cat. 5),

o cavo STP a 2 coppie o cavo MMF a 2 coppie

Cavo 1 - UTP a 4 coppie (cat. 3 min)

Cavo 2 - UTPa 4 coppie (cat. 5),

o cavo STP -A a 2 coppie o cavo MMF a 2 coppie

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CABLAGGIO STRUTTURATO

ASPETTI IMPIANTISTICI

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PRINCIPALI NORME DI INSTALLAZIONE

• Tensione di trazione dei cavi: 11.3 kg max

• Porzione di cavo non ritorta alla terminazione: 25 e 13 mm per cat. 4 e 5 risp. (cavi di rame)

• Categoria dei componenti passivi: pari a quella del cavo o superiore (cavi di rame)

• Distanza dei cavi (dorsali e distribuzione) dai cavi della rete di alimentazione che vi corrono paralleli: 15 cm min (cavi di rame)

• Connettori ST per cavi in fibra ottica ammessi solo se preesistenti (ampliamento di cablaggi)