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Rete Scuole LSS a.s. 2017/2018 Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del progetto

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Rete Scuole LSSa.s. 2017/2018

Iniziativa realizzata con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del progetto

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CLASSE IV A, SCUOLA PRIMARIA BALDUCCI SESTO FIORENTINO

L’ACQUA E LE SUE TRASFORMAZIONI

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…La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle propriecapacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri ealtrui, l’apertura ad opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie…(Indicazioninazionali per il curricolo verticale,2012)

Le esperienze e la metodologia fenomenologico-deduttiva, alla base dei percorsi suggeritidai Laboratori del Sapere Scientifico, è iniziata nel primo anno di scuola primaria ed è lastruttura che, in questi anni, ha sostenuto gli apprendimenti dell’area scientifica.In classe terza era stato affrontato il percorso sulla combustione e sulle soluzioni, in quartaviene affrontato il percorso sull’evaporazione dell’acqua.

COLLOCAZIONE DEL PERCORSO EFFETTUATO NELCURRICOLO VERTICALE

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OBIETTIVI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO

Dalle indicazioni Nazionali per il Curricolo Verticale:

o Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e almovimento, al calore, …

o Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, diagenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) ….

o Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.)

Obiettivi specifici del percorso:• Osservare, analizzare, classificare, confrontare.• Confrontare le proprie osservazioni con quelle altrui per definire in modo condiviso i

fenomeni osservati.• Verbalizzare e scrivere le proprie osservazioni utilizzando un linguaggio specifico.• Costruire relazioni.• Comprendere le analogie e le differenze tra riscaldamento ed ebollizione.• Concettualizzare il fenomeno dell’evaporazione.• Comprendere in modo consapevole il ciclo dell’acqua.

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La metodologia utilizzata prevede l’articolazione delle attività nelle seguenti fasi:

1. OSSERVAZIONE DIRETTA E SPERIMENTAZIONE;

2. VERBALIZZAZIONE INDIVIDUALE SCRITTA;

3. DISCUSSIONE COLLETTIVA;

4. AFFINAMENTO DELLA CONCETTUALIZZAZIONE;

5. PRODUZIONE CONDIVISA.

L’insegnante ha il compito di predisporre le attività in modo che gli alunni possano, attraverso queste fasi, giungere alla concettualizzazione dei fenomeni per costruire i saperi.

ELEMENTI SALIENTI DELL’APPROCCIO METODOLOGICO

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• Acqua distillata, acqua di rubinetto e vari tipi di acqua minerale• Carta millimetrata• Sale• Becher di varie capacità• Bacchette di vetro• Piastra elettrica• Distillatore• Termometri• Bicchieri in plastica trasparente• Macchina fotografica• Computer• LIM

MATERIALI, APPARECCHI e STRUMENTI IMPIEGATI

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Nel gruppo LSS, del circolo, per la messa a punto preliminare: 6 ore

Per la progettazione specifica: 6 ore

Per lo sviluppo del percorso: dalla fine di ottobre alla fine di marzo,

per 2 ore settimanali.

Per documentazione : circa 15 ore

TEMPI

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IL PERCORSO SI È ARTICOLATO ATTRAVERSO QUESTE FASI:

•IL RISCALDAMENTO DELL’ACQUA , L’EBOLLIZIONE.•L’ACQUA DISTILLATA•LE BOLLE•LE ACQUE MINERALI•LA TEMPERATURA DELL’EBOLLIZIONE•L’EVAPORAZIONE DELL’ACQUA•IL CICLO DELL’ACQUA

AMBIENTI IN CUI SI È SVILUPPATO IL PERCORSO:

AULA AULA DI SCIENZE AULA INFORMATICA

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LA PRIMA ESPERIENZAAbbiamo posto un becher, con 200 ml di acqua demineralizzata, su una piastra elettrica accesa, abbiamo osservato ed è stata posta questa domanda:

«COSA È SUCCESSO ALL’ACQUA?»

Ognuno ha scritto le proprie osservazioni. Successivamente alla lettura delle osservazioni individuali, ciascuno ha aggiunto ciò che riteneva importante.

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Molti bambini usano spontaneamentele parole evaporare, evapora,…

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Dopo aver letto le

descrizioni, le

verifichiamo ripetendo

l’esperimento e

concordiamo un elenco di

azioni che, secondo noi,

descrivono le fasi

dell’esperienza.

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Nella discussione collettiva i sono state individuate le frasi che descrivono meglio ciò che è accaduto e le sottolineiamo.

• ALL’INIZIO L’ACQUA E’ FERMA

• POI INIZIA A MUOVERSI , A “TREMARE”.

• VENGONO DELLE PICCOLE BOLLICINE SUL FONDO,

• DOPO UN PO’ LE BOLLE SI INGROSSANO E SALGONO IN SUPERFICIE.

• POI SCOPPIANO E FANNO RUMORE (COME LA CAFFETTIERA).

• LE PARETI DEL BICCHIERE SI APPANNANO E SI FORMANO DELLE GOCCIOLINE.

• DAL BICCHIERE ESCE FUMO (BIANCO)

• LE BOLLE AUMENTANO SEMPRE DI PIU’ E

• L’ACQUA SI MUOVE AGITANDOSI MOLTO.

• L’ACQUA DIMINUISCE.

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I bambini vengono invitati a definire (individualmente) l’ebollizione dell’acqua, utilizzando le frasi sottolineate. Ecco alcune definizioni:

ELENA

ALESSANDRO

GIADA

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Viene poi condivisa una definizione del fenomeno dell’ebollizione:

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Per capire meglio, facciamo un’esperienza conuno strumento finora sconosciuto

IL DISTILLATORE

NELL’AULA DI SCIENZE È STATO MONTATO IL

DISTILLATORE, I BAMBINI LO HANNO

OSSERVATO E DISEGNATO.

E’ STATA POSTA PARTICOLARE ATTENZIONE AL

REFRIGERANTE, FACENDO OSSERVARE CHE AL

SUO INTERNO CI SONO DUE CAMERE NON

COMUNICANTI FRA LORO.

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E’ NECESSARIO CHE SIA CHIARO A TUTTI CHE L’ACQUA DI REFRIGERAZIONE NON SI MESCOLA CON L’ACQUA CHE CADE NEL BECHER.

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Ripetiamo due volte, in giorni diversi, l’esperienza con il distillatore, per permettere la partecipazione ai bambini assenti.

Poniamo 200 ml di acqua demineralizzata nell’ampolla tappata, accendiamo la piastra e attendiamo…

Apriamo il rubinetto della tanica e dopo qualche minuto …. Le prime gocce escono dal tubo per cadere nel becher di raccolta.

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Chiediamo di confrontare le due esperienze svolte, per cogliernele somiglianze e le differenze.

SOMIGLIANZE

DIFFERENZE

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Molti mettono in evidenza che,

nell’esperienza con il distillatore, il fumo

non si vede.

Tuttavia, leggendo tutte le osservazioni,

sembra che alcuni non abbiano

colto questa differenza.

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Per stimolare questa

osservazione, viene

riproposta l’esperienza

con il distillatore…

e durante l’ebollizione

viene tolto il

tappo!

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Viene posta questa domanda:« PERCHÉ, SECONDO TE, NELL’ESPERIMENTO CON IL

DISTILLATORE TAPPATONON SI VEDE USCIRE IL FUMO?» SCRIVI…..

MIRUNA

DANIEL

AINETT

GABRIEL

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DOPO AVER LETTO LE NOSTRE RISPOSTE POSSIAMO DIRE CHE:

QUANDO L’ACQUA DELL’AMPOLLA BOLLE,

IL FUMO NON SI VEDE MA C’È.

NEL TUBO REFRIGERANTE PASSA UN

«FUMO INVISIBILE E TRASPARENTE» CHE

POI, DOPO ESSERE RAFFREDDATO

DALL’ACQUA DELLA TANICA, SI

RITRASFORMA IN ACQUA.

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PER VERIFICARE CIO’ CHE ABBIAMO SCOPERTO, RIPETIAMO L’OSSERVAZIONE AL DISTILLATORE E PONIAMO LA DOMANDA:

«COSA E’ SUCCESSO ALL’ACQUA? QUALI TRASFORMAZIONI SONO AVVENUTE?»

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E’ stato compreso che il vapore acqueo è invisibile chiediamo quindi:

«CHE COS’E’ IL FUMO CHE ESCE DALL’ACQUA IN EBOLLIZIONE?»

Il fumo è acqua

Il fumo è fatto di goccioline piccole piccole , che non pesano quindi

non possono cadere e che sono invisibili a occhio.

Il fumo è umidità o nebbia, perché il vapore va a contatto con l’aria e

diventa umidità (quel fumo).

Il fumo è acqua nebbiosa.

Il fumo è acqua condensata che esce dall’acqua che bolle

Il fumo è vapore acqueo che se incontra l’aria fredda diventa visibile.

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Abbiamo capito che il fumo bianco che esce dall’acqua in ebollizione è fatto da piccolissime goccioline di acqua…Chiediamo adesso:

«PERCHÉ SI FORMA IL FUMO?» SCRIVI LA TUA IPOTESI…

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Leggiamo le nostre osservazioni, discutiamo e sintetizziamole…

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A conclusione di questa prima parte del percorso viene distribuita ai bambini una sintesi…

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… e vengono invitati a spiegare l’esperienza con il distillatore attraverso un disegno.

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LE BOLLEChiediamo ai bambini:

«DURANTE GLI ESPERIMENTI SULL’EBOLLIZIONE, ABBIAMO VISTO CHE NELL’ACQUA SI FORMANO TANTE BOLLE. CHE COSA SONO?»

Ognuno scrive la propria risposta su un foglietto, che poi viene raccolto dall’insegnante; tutte le risposte vengono riportate in un unico foglio, suddivise in base alle somiglianze…

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I bambini vengono invitati a leggere, prima individualmente e poi collettivamente, le risposte e viene chiesto loro con quale criterio siano state raggruppate.

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MAROUANE:..SECONDO ME, LE RISPOSTE DEL PRIMO GRUPPO SONO INSIEME PERCHÉ C’È SCRITTO CHE LE

BOLLE SONO FATTE DI ARIA.

CHIARA:...L’ARIA NON PUO’ ENTRARE DENTRO L’ACQUA DALLA SUPERFICIE….

SAMUELE MO: …LE BOLLE VENGONO DALLA PARTE DEL BECHER VICINO ALLA PIASTRA, LE BOLLE NON SONO FATTE

DI ARIA.

SOFIA B:...LE RISPOSTE SONO RAGGRUPPATE PERCHÉ SONO SIMILI.

RICCARDO: LE RISPOSTE DEL TERZO GRUPPO, SECONDO ME, SONO LE PIU’ GIUSTE.

DIEGO: ANCHE NEL SECONDO GRUPPO CI SONO RISPOSTE UN PO’ GIUSTE...TANTE RISPOSTE HANNO IN COMUNE

«VAPORE ACQUEO».

INVITIAMO I BAMBINI A RILEGGERE LE RISPOSTE E A SOTTOLINERE LE FRASI CHE

SEMBRANO LORO PIÙ INTERESSANTI…LE FRASI VENGONO DISCUSSE…

Ecco alcune osservazioni:

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-IL CALORE LE HA FORMATE..

-LE BOLLE APPENA VANNO IN SUPERFICIE SCOPPIANO…. FINO A

CHE L’ACQUA NON “SPARISCE” E DIVENTA VAPORE ACQUEO.

-LE BOLLE SONO DEI “CONTENITORI” … DI VAPORE ACQUEO

-INIZIANO DAL BASSO DA DOVE PARTE IL CALORE DELLA PIASTRA.

-LE BOLLE SI FORMANO CON L’ACQUA DISTILLATA MA ANCHE CON QUELLA DEL RUBINETTO.

-LE BOLLE SONO FORMATE DA ACQUA CALDA CHE SI TRASFORMA IN VAPORE ACQUEO.

-QUELLE BOLLE SONO L’ACQUA CHE EVAPORA.

-QUANDO SCOPPIANO IN SUPERFICIE, DIVENTANO NEBBIA.

-IL VAPORE ACQUEO QUANDO SALE SI UNISCE ALL’ARIA E DIVENTA NEBBIA.

-LE BOLLE SONO COME UNA GABBIA D’ARIA.

-IL VAPORE ACQUEO NON HA UN COLORE VISIBILE.

-IN SUPERFICIE SCOPPIANO E SI DIFFONDONO NELL’ARIA CHE, A CONTATTO CON IL

FREDDO, FORMANO LA NEBBIOLINA.

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DOPO LE RIFLESSIONI INDIVIDUALI E LA DISCUSSIONE, E’ STATA POSTA QUESTA DOMANDA:

«COME RISPONDERESTI ADESSO ALLA DOMANDA: COSA SONO LE BOLLE,COME SI FORMANO?»

DIEGO SOFIA

MIRUNA

ELENA

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CONCLUSIONE

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Durante le nostre esperienze abbiamo usato l’acqua distillata…

CHE COS’È L’ACQUA DISTILLATA?Versiamo in un becher alcuni millilitri di acqua di rubinetto, ripetiamo l’esperimento fatto in precedenza con l’acqua distillata, lasciandola sulla piastra fino a che non si è completamente consumata e chiediamo:

“OSSERVATE E CONFRONTATE QUESTA ESPERIENZA CON QUELLA DELL’EBOLLIZIONE DELL’ACQUA DISTILLATA. QUALI DIFFERENZE NOTATE ?” Alcune risposte…

FRANCESCO: «Nel becher con l’acqua di rubinetto c’era una polvere bianca che è fatta di sali minerali.»

ELENA: «L’acqua del rubinetto , mentre bolle è biancastra e ha lasciato un residuo polveroso.»

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Acqua distillata, acqua di rubinetto e…

ACQUA MINERALEIn classe sono presenti tre diverse acque minerali: S.Anna, Ferrarelle, Uliveto.Le acque vengono individualmente assaggiate e ogni bambino completa la propria tabella di «degustazione».

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Viene proposta questa esperienza:Versiamo in tre becher diversi una piccola quantità di ciascuna acqua minerale…e osserviamo cosa accade.

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Confrontiamo le nostre osservazioni e concludiamo che:

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Adesso leggiamo le etichette delle varie acque minerali, anche di quelle che i bambini hanno nello zaino…in

particolare leggiamo il valore del RESIDUO FISSO.

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CERCHIAMO SU INTERNET LA CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE MINERALI E CERCHIAMO DI CAPIRE COS’È IL RESIDUO FISSO.

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UNA NUOVA ESPERIENZA PER COMPRENDERE CHE

L’ACQUA BOLLE A 100° (CIRCA)

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ABBIAMO VERSATO ALCUNI MILLILITRI DI ACQUA IN UN BECHER, ACCENDIAMO LA PIASTRA ELETTRICA E INIZIAMO A REGISTRARE LE TEMPERATURE PER 3 MINUTI…

E ABBIAMO CHIESTO AI BAMBINI DI IPOTIZZARE… «COSA SUCCEDERA’ ALLA TEMPERATURA SE LASCIAMO PER MOLTO TEMPO L’ACQUA SULLA PIASTRA ACCESA?»

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LA TEMPERATURA AUMENTA DI 5/6 GRADI OGNI 30 SECONDI

LA TEMPERATURA AUMENTA DI TANTI GRADI

PIU’ PASSA IL TEMPO PIU’ LA TEMPERATURA AUMENTA LENTAMENTE

LA TEMPERATURA AUMENTERA’ DI 10 GRADI AL MINUTO.

ALCUNE IPOTESI…

LA TEMPERATURA AUMENTA FINO A 110°, MA ANCHE DI PIU’ PERCHÉ IL FORNELLO SI SCALDA SEMPRE DI PIÙ.

LA TEMPERATURA AUMENTA FINO A CHE C’E’ ACQUA

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…CONTINUIAMO LA REGISTRAZIONE..

E RAPPRESENTIAMO I DATI RACCOLTI SU UN GRAFICO

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MOLTI AVEVANO IPOTIZZATO CHE, DURANTE L’EBOLLIZIONE, IL TERMOMETRO CONTINUASSE A SALIRE …CI SIAMO STUPITI

VEDENDO CHE:

LA TEMPERATURA NON AUMENTA PIÙ, RIMANE COSTANTE , CIOÈ

SEMPRE UGUALE, SEMPRE A 100° CIRCA…L’ACQUA BOLLE A 100° CIRCA.

Per saperne di più…Nel 1700 circa, dopo l’invenzione del termometro, anche gli scienziati rimasero meravigliati da questo strano fenomeno. Sembrò loro così assurdo, inventarono un termine che è poi rimasto, anche se oggi ha un significato diverso: calore latente di ebollizione. Per loro significava “calore che si nascondeva”, perché non faceva aumentare la temperatura; in seguito si capì che il calore viene completamente usato per permettere il passaggio da acqua liquida a acqua vapore.

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L’EVAPORAZIONE DELL’ACQUAUn’esperienza:Abbiamo preso 6 becher, due con una soluzione di acqua e sale, due con acqua e solfato di rame e due con sola acqua di rubinetto. Abbiamo posto tre contenitori (uno per tipo) vicino al termosifone e tre sull’armadio, lontano da fonti di calore.

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Osserviamo per vari giorni i becher e registriamo le nostre osservazioni:

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Chiediamo ai bambini: «COSA È SUCCESSO ALL’ACQUA? PERCHÉ È SPARITA?»Motiva la tua risposta.

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Concludiamo questa esperienza con una sintesi…

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Una nuova domanda…

«DA DOVE VIENE L’ACQUA DELLA PIOGGIA?»

Abbiamo chiesto ai bambini di rispondere individualmente su un foglietto.

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Tutte le risposte sono state raccolte in un’unica pagina, poi distribuita ad ogni bambino. Dopo la lettura è seguita una discussione…

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LA PIOGGIA HA UN RUOLO FONDAMENTALE NEL CICLO DELL’ACQUA.

L’ACQUA EVAPORA DAGLI OCEANI SOTTO FORMA DI VAPORE, SI CONDENSA NELLE NUVOLE E CADE DI

NUOVO A TERRA, RITORNANDO NEGLI OCEANI ATTRAVERSO IL RUSCELLAMENTO, I LAGHI, I FIUMI E

LE FALDE SOTTERRANEE, PER RIPETERE NUOVAMENTE IL CICLO. IN TAL MODO SI RENDE POSSIBILE LO

SVILUPPO DELLA FLORA E DELLA FAUNA E L'ABITABILITÀ AGLI ESSERI UMANI.

UNA NUBE È FORMATA DA MILIARDI DI GOCCIOLINE D'ACQUA. QUESTE GOCCIOLINE SONO IL RISULTATO

DELL’EVAPORAZIONE DELL'ACQUA DA OCEANI, MARI, CORSI D'ACQUA DOLCE, VEGETAZIONE E SUOLO.

IL VAPORE ACQUEO VIENE QUINDI PORTATO VERSO L'ALTO DA CORRENTI ASCENDENTI; SALENDO, L'ARIA

SI RAFFREDDA E RAGGIUNGE LA SATURAZIONE (SI FORMANO LE GOCCIOLINE).

OCCORRONO CENTINAIA DI MILIONI DI GOCCIOLINE DI NUBE PER FORMARE UNA GOCCIA DI PIOGGIA DEL

DIAMETRO COMPRESO TRA 200 µM E QUALCHE MILLIMETRO.

IL MICROMETRO (/MIKROˈMƐːTRO/; SIMBOLO: µM) È UN'UNITÀ DI MISURA DELLA LUNGHEZZA

CORRISPONDENTE A UN MILIONESIMO DI METRO (CIOÈ MILLESIMO DI MILLIMETRO).

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Dal confronto sono emerse queste osservazioni…

• Alessia: «L’acqua ha un ruolo fondamentale per la vita sulla terra.»

• Diego: «L’acqua che evapora dai mari, si condensa nelle nuvole e poi cade

nuovamente sulla terra, questo è il ciclo dell’acqua.»

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• Gabriel: «Le nostre risposte sono abbastanza corrette.»

• Riccardo: «La quantità di pioggia che cade in una zona della terra dipende anche da quanto

vapore acqueo si forma in quella zona.»

• Miruna: «L’acqua fa come un ciclo»

• Elia: «L’acqua della pioggia caduta, raggiunge il mare.»

• Sofia: «Più acqua c’è in una zona, più avviene l’evaporazione, più piove.»

• Samuele: « L’acqua fa un ciclo, cade, evapora, si condensa, cade, evapora…»

…e ancora…

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LA NEVE

E’ ACQUA ALLO STATO SOLIDO. IL PROCEDIMENTO CHE PERMETTE LA FORMAZIONE

DELLA NEVE, È UGUALE A QUELLO CHE ORIGINA LA PIOGGIA ANZI, IL PIÙ DELLE

VOLTE, LA STESSA PIOGGIA ORIGINARIAMENTE NASCE COME NEVE. LA NEVE SI

FORMA PER IL PASSAGGIO DIRETTO DALLO STATO DI VAPORE ALLO STATO SOLIDO

(SUBLIMAZIONE) DEL VAPORE ACQUEO PRESENTE NELL’ATMOSFERA, QUANDO LA

TEMPERATURA È INFERIORE A ZERO GRADI CENTIGRADI. SI TRATTA, QUINDI, DI

PICCOLI CRISTALLI DI GHIACCIO CHE, IN MANCANZA DI TURBOLENZA NELLA NUBE

RESTANO SOSPESI, SE, INVECE, NELLA NUBE SI CREANO SALI E SCENDI DI

CORRENTI, SEGNO DI INSTABILITÀ, I CRISTALLI DI GHIACCIO SI AGGREGANO TRA DI

LORO, INGROSSANDOSI. QUANDO IL LORO PESO È TALE DA NON ESSERE PIÙ IN

GRADO DI ESSERE TENUTI SOSPESI DALLA FORZA DELLA TURBOLENZA,

PRECIPITANO VERSO IL BASSO SOTTO FORMA DI NEVE.

OVVIAMENTE, AFFINCHÉ IL FIOCCO RAGGIUNGA IL SUOLO, INTATTO, È NECESSARIO

CHE LUNGO IL SUO TRAGITTO LA TEMPERATURA SI MANTENGA COSTANTEMENTE INTORNO ALLO ZERO O AL PIÙ DI 1-2° SUPERIORE ALLO ZERO.

LA GRANDINE

È FORMATA DA CHICCHI DI GHIACCIO CHE POSSONO AVERE FORMA E DIMENSIONE

DIVERSI. NORMALMENTE LA GRANDEZZA È QUELLA DI UNA NOCCIOLINA MA NON SONO

RARI I CASI IN CUI LA GRANDEZZA RAGGIUNGE QUELLA DI UNA NOCE O ADDIRITTURAQUELLA DI UN'ARANCIA.

LA GRANDINE SI FORMA, GENERALMENTE, DURANTE I TEMPORALI. ALL'INTERNO DEI

CUMULONEMBI, LE FORTI CORRENTI ASCENDENTI TRASPORTANO LE GOCCE DI ACQUA

FINO A QUOTE IN CUI LA TEMPERATURA È INFERIORE ALLO ZERO. LE GOCCIOLINE DI

ACQUA SI TRASFORMANO IN CRISTALLI DI GHIACCIO. LA FORZA DELLE CORRENTI

ASCENDENTI RIESCE A MANTENERE IL CRISTALLO DI GHIACCIO ALL'INTERNO DELLA

NUBE, MA QUANDO IL PESO DEL CHICCO DI GRANDINE RIESCE A VINCERE LA FORZA

CONTRARIA DELLA CORRENTE ASCENDENTE, QUESTO PRECIPITA AL SUOLO. LA SUA

GRANDEZZA E LE SUE CARATTERISTICHE, DIPENDONO QUINDI DALLE CARATTERISTICHEDEL TEMPORALE CHE LO HA GENERATO.

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Al termine delle letture e della discussione che ne è seguita, viene sintetizzato collettivamente

IL CICLO DELL’ACQUA…

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…E CIASCUNO LO HA RAPPRESENTATOCON UN DISEGNO.

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VERIFICHE

Durante lo svolgimento del percorso, per verificare le conoscenze acquisite, sono stati ripercorsi

collettivamente ed individualmente, gli aspetti delle esperienze svolte, dando importanza al linguaggio

usato e a ciò che era stato compreso e concettualizzato.

Le descrizioni e i disegni individuali hanno permesso di valutare la comprensione dei concetti, il lessico

specifico e gli apprendimenti.

Sono stati inoltre valutati, le modalità di partecipazione, la pertinenza degli interventi nella discussione e

la capacità di esposizione orale.

Sono state predisposte verifiche scritte, riportate di seguito, che sono state somministrate anche nelle

altre classi del circolo, che hanno svolto il percorso.

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Nome……………………………………. Data……………………

Stai facendo la doccia; dopo un po' la stanza si riempie di "fumo". Che cos'è

quel "fumo"?

A doccia finita lo specchio e i vetri della finestra "colano acqua", mentre prima

erano asciutti. Come spieghi questo fenomeno?

Nell'esperienza con il distillatore, quali trasformazioni dell'acqua avvengono?

Nebbia e vapore acqueo sono la stessa cosa?

Acqua di rubinetto e acqua distillata sono la stessa cosa?

L'acqua che arriva sulla terra è senza sali. Come mai l'acqua che beviamo è

sempre

minerale (contiene sali)?

Che cosa sono le bolle che si osservano durante l'ebollizione dell'acqua?

Quali sono le somiglianze tra evaporazione ed ebollizione?

VERIFICHE SCRITTE INDIVIDUALI

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RISULTATI OTTENUTI

L’osservazione degli alunni durante il lavoro, le loro riflessioni individuali, i loro disegni, la

qualità della loro partecipazione, i loro racconti, oltre che le verifiche finali, hanno evidenziato

un buon livello generale di apprendimento.

Gli alunni, solitamente meno coinvolti o con maggiori difficoltà, hanno dato un significativo

contributo anche nella discussione collettiva.

L’interesse e la motivazione è stata costante, anche grazie all’utilizzo di strumenti particolari

come il distillatore.

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VALUTAZIONE DEL PERCORSO

Questo percorso, che ha impegnato la classe per oltre 5 mesi, ha permesso di sperimentare e

consolidare un metodo d’indagine fondato sull’osservazione di fatti e sulla loro interpretazione.

In alcuni momenti particolarmente significativi e concettualmente difficili, come la

trasformazione in vapore acqueo durante l’ebollizione, le bolle, la pioggia, si è reso necessario

ripetere le esperienze e riportare le opinioni di tutti, per sollecitare, durante la discussione, la

partecipazione consapevole e attiva.

Ciascun alunno ha preso parte all’attività, con livelli differenziati, ma nel rispetto delle opinioni,

proprie e altrui.

Gli argomenti affrontati, seppur complessi, hanno trovato connessioni con la vita reale,

stimolando la capacità di mettere in relazione ciò che si studia con ciò che accade nella vita

quotidiana.