Respighi 1

4
 RES PIGHI O TTO RI N O Bol og na, 9 lugli o 1 87 9 – R om a, 18 apri le 19 36  « F ra i co m po si to ri i ta li ani del N o ve ce nto sto ri co, Ott o ri no R e spi ghi è si curam e nte q ue llo ch e ha a vuto e ha m e no b i so gno di spi nte este r ne , f e sti val pro m o zi o nali , co nve gni e o cc asi o ni m o no gr afi che pe r tro vare q ue lla d i ff usi o ne , la fo r tuna e la fam a i nte rnazi o nale ch e all' auto r e de i tre po e m i si nf o ni ci ro mani a rr i se prat i ca m e nte da sub i to , sull a sc o rta d i b a c ch e tt e quali T o sc ani ni , D e S ab ata eK araj a n i e ri l' alt ro o i e ri , M a a z e l, M ut i , o S i no p o li o ggi . » (Alberto Cantù, R e spi ghi com po si to re , T orino, E da , 19 85 ) E ’ stato un co m pos itore e m usicolog o i tali ano , noto s oprattutto come autore di poe m i s infonici. I nizi ò gli studi mus ica li di pi ano forte e vi oli no s otto la g ui da de l nonno Gius e ppe , per poi andare in R us s ia in qua lidi prima vi ola dell'orche s tra de l Teatro I m pe ri ale a San Pie troburgo pe r l a s tag ione d'o pe ra i taliana ; fu in que l co nte sto che e bbe m odo di studi are , pe r cinque m e s i, con Nikolaj Rim s ki j - K orsakov, con i l quale poté a ppr e nde re a fondo l'arte de lla s infonia o r che stral e e de l poe m a sinfoni co. Nel 1902 fu chiam ato a B e rlino dal la fam os a so prano unghe res e Ete lka Ge rste r com e acc ompagnatore de lla sua scuola di canto, i ncarico che gli pe r mise di cono sc e re Fe rruccio Buso ni, nonché di studiare co m pos izi one co n Max Bruch. Fino al 19 0 8 la s ua attivi tà p ri ncipale fu que lla d i violi s ta (fe ce parte anche del "Quintetto Mugellini"), in seguito si dedicò interamente alla composizione. R e spighi si trasferì a Rom a nel 19 13 , dove viss e pe r il r e sto de lla s ua vita; f u doc e nte di com pos izione al Conservatorio di Santa Cecilia, e dal 1923 al 1926 fu anche direttore del medesimo istituto. Nel 1 932 fu e le tto Acc ade m ico d'I talia. Nel 1919 R e spighi spo E lsa Olivi eri Sang iaco m o, com pos itrice , cantante e pianista che e ra stata s ua allie va al conservatorio; sarà Els a a co m ple tare l'ul tima o pe ra del m ae s tro, "L ucrezi a", l asciata incompiuta da lla s ua pre m atura s com parsa. Re spighi si spe nse infat ti nel 19 36 , all'e tà di 56 anni, ne lla s ua vil la rom an a "I P ini" (da lui fatt a c os truire s ul Gian icolo s u prog e tt o d e ll'a rchit e tt o Marcello Piac e ntini) a c aus a d i un'e ndo ca rdi te . È s e polto a lla C e rtos a di Bologn a. I ns ieme ad Alfre do Ca s e lla, Franco Alfano , Gian F rance sc o Malipie ro e I lde brando P izze tti fece parte della cosiddetta "Generazione dell'Ottanta". Ottorino Re s pig hi fu anche musico log o, particolarme nte devoto a lla m usica itali ana de l pe riodo tra il X VI ed il X VIII s ecolo ; pub blicò e re vis ion ò musiche di Claudio Mo nte ve rdi, Anton io Vivaldi e Benedetto Marcello, e si interessò in modo particolare al canto gregoriano; tali interessi erano destinati a lasciare una traccia molto profonda sulla sua attività compositiva, al punto che molte delle sue opere hanno un'impostazione decisamente modale ("Concerto in modo misolidio", "Quartetto do ri co ", "Metamorphos e on XI I Modi", solo per citare g li e s empi più e clatanti , i n cu i il ti tolo s tes s o delle composizioni si riferisce ai modi gregoriani). Mae stro dell'orchestrazi one , R e spighi ha tras cri tto num erose de lle me lodie antiche su cui studiò e lavorò in versione orchestrale: vanno citati in merito i tre cicli intitolati Antiche arie e danze per liuto, orc he s traz ion e di brani ris alenti al X VI e X VI I s e co lo, e "Gli uc ce lli", tras crizi one e d e laborazione di brani di Be rnardo Pas quini, J ac que s de Gall ot, J ean Philippe Rameau e altri . E g ua lm e nte de g ne di nota sono inoltre le trascrizioni orchestrali della P a ssac agli a pe r organo  di Bach, degli É tude s-T ab le aux   di Rachmaninov, e dei pezzi pianistici di Rossini per il balletto L a b o uti q ue fantasq ue , che testimoniano la straordinaria versatilità respighiana e che restano in questo genere tra i migliori es e m pi di tutto il re pe rtorio.  Tra le sue o p ere orches tr ali p iù famose vi è la co s iddetta "Tr ilo g ia r omana", com p osta dai p oemi s infonici "Le fontanedi R om a" (19 16 ), "I pini di R om a" (19 2 4) e"F e s te rom ane " (19 2 8), lavori que s ti

description

Respighi

Transcript of Respighi 1

  • RESPIGHI OTTORINO Bologna, 9 luglio 1879 Roma, 18 aprile 1936

    Fra i compositori italiani del Novecento storico, Ottorino Respighi sicuramente quello che ha avuto e

    ha meno bisogno di spinte esterne, festival promozionali, convegni e occasioni monografiche per trovare quella diffusione, la fortuna e la fama internazionale che all'autore dei tre poemi sinfonici romani arrise praticamente da subito, sulla scorta di bacchette quali Toscanini, De Sabata e Karajan ieri l'altro o ieri, Maazel, Muti, o Sinopoli oggi.

    (Alberto Cant, Respighi compositore, Torino, Eda, 1985)

    E stato un compositore e musicologo italiano, noto soprattutto come autore di poemi sinfonici. Inizi gli studi musicali di pianoforte e violino sotto la guida del nonno Giuseppe, per poi andare in Russia in qualit di prima viola dell'orchestra del Teatro Imperiale a San Pietroburgo per la stagione d'opera italiana; fu in quel contesto che ebbe modo di studiare, per cinque mesi, con Nikolaj Rimskij-Korsakov, con il quale pot apprendere a fondo l'arte della sinfonia orchestrale e del poema sinfonico. Nel 1902 fu chiamato a Berlino dalla famosa soprano ungherese Etelka Gerster come accompagnatore della sua scuola di canto, incarico che gli permise di conoscere Ferruccio Busoni, nonch di studiare composizione con Max Bruch. Fino al 1908 la sua attivit principale fu quella di violista (fece parte anche del "Quintetto Mugellini"), in seguito si dedic interamente alla composizione. Respighi si trasfer a Roma nel 1913, dove visse per il resto della sua vita; fu docente di composizione al Conservatorio di Santa Cecilia, e dal 1923 al 1926 fu anche direttore del medesimo istituto. Nel 1932 fu eletto Accademico d'Italia. Nel 1919 Respighi spos Elsa Olivieri Sangiacomo, compositrice, cantante e pianista che era stata sua allieva al conservatorio; sar Elsa a completare l'ultima opera del maestro, "Lucrezia", lasciata incompiuta dalla sua prematura scomparsa. Respighi si spense infatti nel 1936, all'et di 56 anni, nella sua villa romana "I Pini" (da lui fatta costruire sul Gianicolo su progetto dell'architetto Marcello Piacentini) a causa di un'endocardite. sepolto alla Certosa di Bologna. Insieme ad Alfredo Casella, Franco Alfano, Gian Francesco Malipiero e Ildebrando Pizzetti fece parte della cosiddetta "Generazione dell'Ottanta". Ottorino Respighi fu anche musicologo, particolarmente devoto alla musica italiana del periodo tra il XVI ed il XVIII secolo; pubblic e revision musiche di Claudio Monteverdi, Antonio Vivaldi e Benedetto Marcello, e si interess in modo particolare al canto gregoriano; tali interessi erano destinati a lasciare una traccia molto profonda sulla sua attivit compositiva, al punto che molte delle sue opere hanno un'impostazione decisamente modale ("Concerto in modo misolidio", "Quartetto dorico", "Metamorphoseon XII Modi", solo per citare gli esempi pi eclatanti, in cui il titolo stesso delle composizioni si riferisce ai modi gregoriani). Maestro dell'orchestrazione, Respighi ha trascritto numerose delle melodie antiche su cui studi e lavor in versione orchestrale: vanno citati in merito i tre cicli intitolati Antiche arie e danze per liuto, orchestrazione di brani risalenti al XVI e XVII secolo, e "Gli uccelli", trascrizione ed elaborazione di brani di Bernardo Pasquini, Jacques de Gallot, Jean Philippe Rameau e altri. Egualmente degne di nota sono inoltre le trascrizioni orchestrali della Passacaglia per organo di Bach, degli tudes-Tableaux di Rachmaninov, e dei pezzi pianistici di Rossini per il balletto La boutique fantasque, che testimoniano la straordinaria versatilit respighiana e che restano in questo genere tra i migliori esempi di tutto il repertorio. Tra le sue opere orchestrali pi famose vi la cosiddetta "Trilogia romana", composta dai poemi sinfonici "Le fontane di Roma" (1916), "I pini di Roma" (1924) e "Feste romane" (1928), lavori questi

  • in cui si notano chiaramente le peculiarit del linguaggio maturo del compositore: su un impianto di fondo spesso modale, vengono fatte gravitare armonie cromatiche tipiche del primo Novecento, nelle quali si possono riconoscere influenze specifiche di Debussy, Richard Strauss e Stravinskij. Compose inoltre numerosi lavori per il teatro, tra cui otto opere (da ricordare soprattutto "Belfagor", "La campana sommersa", "Maria Egiziaca", "La fiamma") e numerosi balletti; scrisse anche numerosi cicli di liriche per voce e pianoforte, spesso da lui interpretati in concerti assieme alla moglie Elsa, e molta musica da camera.

    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.