Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo...

149
Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016

Transcript of Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo...

Page 1: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Reso

cont

o in

term

edio

di g

esti

one

al 3

1 m

arzo

201

6

Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2016

Cover_UBI ITA.indd 1 24/06/16 10.16

Page 2: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

al 31 marzo 2016

Resoconto

intermedio

di gestione

Page 3: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio 2016 che ha dato attuazione alla Direttiva 2013/50/UE con la quale è stata modificata la normativa europea di armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato (c.d. Direttiva “Transparency” 2004/109/CE). Il Decreto, entrato in vigore il 18 marzo 2016, ha modificato il Testo Unico della Finanza (TUF – D. Lgs. 58/1998) relativamente a più profili. In particolare è stata rivista la disciplina in materia di “Relazioni finanziarie" contenuta nell’art. 154-ter, con l’eliminazione dell’obbligo di pubblicare il Resoconto intermedio di gestione relativo al primo e al terzo trimestre, prevedendo la possibilità per la Consob, attraverso apposito Regolamento, di disporre l’obbligo di pubblicare informazioni finanziarie periodiche aggiuntive i cui contenuti non potranno essere più ampi di quelli previsti in precedenza. L’introduzione di tale obbligo è stata subordinata ad un’analisi di impatto che verifichi, anche in chiave comparatistica, la sussistenza di determinate condizioni. Nell’attesa di un pronunciamento definitivo della Consob – che il 14 aprile ha avviato una consultazione pubblica fino al 30 maggio 2016 – per il primo trimestre 2016 UBI Banca ha deciso di pubblicare il Resoconto intermedio di gestione in continuità con il passato. Scelta da non intendersi vincolante per il futuro in quanto suscettibile di essere rivista alla luce dell’evoluzione della disciplina regolamentare.

Società per azioni Sede Legale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto 8

Sedi Operative: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto 8; Brescia, Via Cefalonia 74 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia

Codice Fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro delle Imprese di Bergamo n. 03053920165 ABI 3111.2 Albo delle Banche n. 5678 Albo dei Gruppi Bancari n. 3111.2

Capogruppo del Gruppo Bancario Unione di Banche Italiane Capitale sociale al 31 marzo 2016: Euro 2.254.371.430 i.v.

www.ubibanca.it

Page 4: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

1

Indice

11

UBI Banca: cariche sociali al 31 marzo 2016 .......................................................................... pag. 3 Gruppo UBI Banca: principali partecipazioni al 31 marzo 2016 .............................................. pag. 4 Gruppo UBI Banca: articolazione territoriale al 30 aprile 2016 ............................................... pag. 6 Gruppo UBI Banca: principali dati e indicatori ....................................................................... pag. 7 Il rating .................................................................................................................................. pag. 8 Il titolo UBI Banca .................................................................................................................. pag. 10 RELAZIONE INTERMEDIA SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2016

▪ Lo scenario di riferimento .................................................................................................. pag. 14

▪ Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2016 ...................................................................... pag. 22 - Trasformazione di UBI Banca in Società per azioni: conclusione della procedura

per l’esercizio del diritto di recesso ............................................................................................. pag. 22 - Lo stress test EBA ..................................................................................................................... pag. 23 - Interventi di ottimizzazione e razionalizzazione del Gruppo ......................................................... pag. 23 - Variazioni dell’area di consolidamento ........................................................................................ pag. 25 - L’articolazione territoriale .......................................................................................................... pag. 25 - Il posizionamento di mercato ..................................................................................................... pag. 26 - L’evoluzione dell’organico ........................................................................................................... pag. 27

▪ Prospetti consolidati riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo ............................................... pag. 29

▪ Il conto economico consolidato .................................................................................................... pag. 38

▪ L’intermediazione con la clientela: la raccolta .................................................................... pag. 49 - La raccolta totale ....................................................................................................................... pag. 49 - La raccolta diretta ..................................................................................................................... pag. 50 - La raccolta indiretta e il risparmio gestito .................................................................................. pag. 53

▪ L’intermediazione con la clientela: gli impieghi .......................................................................... pag. 56 - L’evoluzione del portafoglio crediti .............................................................................................. pag. 56 - La rischiosità ............................................................................................................................. pag. 59

▪ L’attività sul mercato interbancario e la situazione di liquidità ................................................ pag. 65

▪ L’attività finanziaria ....................................................................................................................... pag. 69

▪ Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale ........................................................................ pag. 75

▪ Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura ................................................................. pag. 80

▪ Società consolidate: dati principali .............................................................................................. pag. 85

▪ Altre informazioni .......................................................................................................................... pag. 89 - Accertamenti ispettivi ................................................................................................................ pag. 89 - Anatocismo ............................................................................................................................... pag. 90 - Informativa sul contenzioso ....................................................................................................... pag. 90 - Novità fiscali .............................................................................................................................. pag. 92

▪ Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del trimestre e prevedibile evoluzione della gestione consolidata ................................................................................................. pag. 93

BILANCIO CONSOLIDATO INTERMEDIO AL 31 MARZO 2016

Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2016 ...................................................... pag. 100

Note illustrative ................................................................................................................................... pag. 105

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI ............................................................................................ pag. 109

Page 5: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

2

INFORMATIVA SULL’ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO UBI BANCA SPA NEL PRIMO TRIMESTRE 2016

▪ Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo ............................................... pag. 114

▪ L’andamento nel periodo ............................................................................................................... pag. 121 - L’evoluzione economica .............................................................................................................. pag. 121 - Gli aggregati patrimoniali........................................................................................................... pag. 129

▪ Schemi del bilancio intermedio dell’impresa al 31 marzo 2016................................................ pag. 139 CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI

CONTATTI

Legenda

Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: - linea (-): quando il fenomeno non esiste; - non significativo (n.s.): quando il fenomeno non è significativo; - non disponibile (n.d.): quando il dato non è disponibile; - segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle Istruzioni della Banca d’Italia).

Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.

Page 6: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

3

UBI Banca: cariche sociali

Presidente Onorario Giuseppe Vigorelli

Consiglio di Sorveglianza (nominato dall’Assemblea dei Soci il 2 aprile 2016) Presidente Andrea Moltrasio Vice Presidente Vicario Mario Cera Vice Presidente Pietro Gussalli Beretta Vice Presidente Armando Santus Francesca Bazoli Letizia Bellini Cavalletti Pierpaolo Camadini Alessandra Del Boca Giovanni Fiori Patrizia Michela Giangualano Paola Giannotti Gian Luigi Gola Lorenzo Renato Guerini Giuseppe Lucchini Sergio Pivato

Consiglio di Gestione (nominato dal Consiglio di Sorveglianza il 14 aprile 2016) Presidente Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti Vice Presidente Flavio Pizzini Consigliere Delegato Victor Massiah(*) Silvia Fidanza Osvaldo Ranica Elvio Sonnino Elisabetta Stegher

Direzione Generale Direttore Generale Victor Massiah(*) Vice Direttore Generale Vicario Elvio Sonnino Vice Direttore Generale Rossella Leidi

Dirigente preposto ex art. 154 bis TUF Elisabetta Stegher

Società di Revisione DELOITTE & TOUCHE Spa

(*) Nominato Consigliere Delegato e Direttore Generale dal Consiglio di Gestione il 15 aprile 2016.

Page 7: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

SOCIETÀ FINANZIARIEBANCHE RETE ALTRE BANCHE

Banca Popolare di Bergamo Spa

(1) La percentuale rappresenta il controllo sul capitale complessivamente detenuto (azioni ordinarie, di risparmio e privilegiate).(2) Il restante 1,44% è detenuto da Cargeas Assicurazioni Spa (già UBI Assicurazioni Spa).(3) Nel giugno 2015 un terzo della quota partecipativa è stato riclassificato fra le attività non correnti in via di dismissione ai sensi dell'IFRS 5.

Le percLe percLe per encenc tuali si riferiferif risconconc o alle quote diote diote d pi pi artecartecar itecitec pipi azioazioazi ne complessivssivssi amvamv ente detenute date date d l Gruppo ruppo ru (d(d( irdird ette + irette + ir indirdird etteiretteir )ette)ette sull’intero cro cr ao cao c pitale sociaociaoc le.

Banca PopolareCommercio e Industria Spa

Banca RegionaleEuropea Spa

Banca Popolaredi Ancona Spa

Banca Carime Spa

Banca di ValleCamonica Spa

UBI Leasing Spa

UBI Factor Spa

UBI Banca Spa

100%

Banco di Brescia Spa 100%

83,76%

74,79%(1)

99,59%

99,99%

98,70%

99,62%

100%

IW Bank Spa 100%

UBI Banca International Sa

Lussemburgo100%

Prestitalia Spa 100%

ASSICURAZIONI ASSET MANAGEMENT E SERVIZI FIDUCIARI

ALTRE

BPB Immobiliare Srl

UBI Sistemie Servizi SCpA

S.B.I.M. Spa

Aviva Assicurazioni Vita Spa

Lombarda Vita Spa

Aviva Vita Spa

UBI Pramerica SGR Spa

UBI Management Co SaLussemburgo

Centrobanca SviluppoImpresa SGR Spa

UBI AcademySCRL

Zhong Ou AssetManagement Co. Ltd

Cina

UBI Trustee SaLussemburgo

Gruppo UBI Banca: principali partecipazioni al 31 marzo 2016

4

Page 8: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

SOCIETÀ FINANZIARIEBANCHE RETE ALTRE BANCHE

Banca Popolare di Bergamo Spa

Banca PopolareCommercio e Industria Spa

Banca RegionaleEuropea Spa

Banca Popolaredi Ancona Spa

Banca Carime Spa

Banca di ValleCamonica Spa

UBI Leasing Spa

UBI Factor Spa

UBI Banca Spa

Banco di Brescia Spa

IW Bank Spa

UBI Banca International Sa

Lussemburgo

Prestitalia Spa

ASSICURAZIONI ASSET MANAGEMENT E SERVIZI FIDUCIARI

ALTRE

BPB Immobiliare Srl

UBI Sistemie Servizi SCpA

S.B.I.M. Spa

Società consolidate con il metodo integrale

Società consolidate con il metodo del patl patl rimonio netto

Aviva Assicurazioni Vita Spa

Lombarda Vita Spa

20%

40%

Aviva Vita Spa 20%

UBI Pramerica SGR Spa 65%

UBI Management Co SaLussemburgo

100%

100%

98,56%(2)

100%

Centrobanca SviluppoImpresa SGR Spa

100%

100%UBI Academy

SCRL

Zhong Ou AssetManagement Co. Ltd

Cina35%(3)

UBI Trustee SaLussemburgo 100%

5

Page 9: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Gruppo UBI Banca: articolazione territorialeal 30 aprile 2016

1

5 4

327 205205 63144

1

Lombardia(749)

Trentino Alto Adige

Valle d’Aosta

Piemonte(167)

Sardegna

Toscana(7)

Lazio(105)

Campania(76)

Calabria

Basilicata

Puglia(93)

Abruzzo(16)

Umbria

Marche

Veneto

Emilia Romagna(42)

Friuli Venezia Giulia

Molise

1

1166

Liguria(36)

35

5 1 1

4545

19

1

19

2

20

52 20 4

80

19

92 1

6

14 2

18

27 15

78

9

27

1

Filiali in Italia 1.531

UBI Banca Spa 4

Banca Popolare di Bergamo Spa 347

Banco di Brescia Spa 287

Banca Popolare Commercio e Industria Spa 192

Banca Regionale Europea Spa 204

Banca Popolare di Ancona Spa 202

Banca Carime Spa 211

Banca di Valle Camonica Spa 63

IW Bank Spa 21

Filiali all’estero 6Banca Regionale Europea SpaNizza, Mentone, Antibes (Francia)Banca Regionale Europea SpaNizza, Mentone, Antibes (Francia)Banca Regionale Europea Spa

UBI Banca International Sa (Lussemburgo)Lussemburgo, Monaco (Germania), Madrid (Spagna)

Presenze InternazionaliUBI Factor SpaCracovia (Polonia)

UBI Management Co. SaLussemburgo

Zhong Ou Asset Management Co. LtdShanghai (Cina)

UBI Trustee SaLussemburgo

Uffi ci di rappresentanzaSan Paolo (Brasile), Mosca, Mumbai, Hong Kong, Shanghai, Dubai,New York, Casablanca.

6

Page 10: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

7

Gruppo UBI Banca: principali dati e indicatori1

31.3.2016 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008

INDICI DI STRUTTURA

Crediti netti verso clientela /totale attivo 72,0% 72,2% 70,3% 71,2% 70,1% 76,8% 78,0% 80,1% 79,0% Raccolta diretta da clientela /totale passivo 76,8% 78,1% 76,5% 74,5% 74,6% 79,2% 81,8% 79,5% 80,0% Crediti netti verso clientela /raccolta diretta da clientela 93,8% 92,4% 91,9% 95,5% 94,0% 97,0% 95,4% 100,8% 98,7% Patrimonio netto (incluso utile/perdita del periodo) /totale passivo 8,5% 8,5% 8,1% 8,3% 7,4% 6,9% 8,4% 9,3% 9,1% Risparmio gestito /raccolta indiretta da clientela privata 63,3% 61,1% 57,1% 55,2% 54,3% 51,2% 54,6% 53,2% 53,1% Financial leverage ratio (tot.attivo - attività immat.) /(pn incluso utile/perdita + pn di terzi - attività immat.) 13,2 13,2 14,0 14,7 17,0 18,5 19,3 17,1 17,3

INDICI DI REDDITIVITÀ

ROE (utile netto)/(patrimonio netto incluso utile/perdita del periodo) 1,7% 1,2% 2,4% 2,4% 0,8% 3,9% 1,6% 2,4% 0,6% ROTE[utile netto /pn tangibile (pn incluso utile/perdita - immobilizzazioni immat.)] 2,1% 1,4% 2,9% 3,4% 1,2% 5,9% 3,1% 4,6% 1,2% ROA (utile netto /totale attivo) 0,14% 0,10% 0,19% 0,20% 0,06% 0,27% 0,13% 0,22% 0,06% Cost/income (oneri /proventi operativi) 68,3% 64,5% 61,8% 62,3% 64,3% 69,5% 70,6% 64,4% 63,9% Spese per il personale /proventi operativi 41,4% 38,4% 38,2% 37,9% 39,0% 41,4% 41,5% 37,5% 38,8% Rettifiche nette su crediti /crediti netti verso clientela (costo del credito) 0,74% 0,95% 1,08% 1,07% 0,91% 0,61% 0,69% 0,88% 0,59% Margine di interesse /proventi operativi 50,1% 48,4% 53,3% 50,9% 52,8% 61,7% 61,3% 61,5% 68,7% Commissioni nette /proventi operativi 43,6% 38,6% 36,0% 34,5% 33,5% 34,7% 33,9% 31,1% 33,3% Risultato netto dell'attività finanziaria /proventi operativi 2,0% 8,6% 5,9% 9,4% 7,3% 0,2% 1,0% 3,2% -5,9%

INDICI DI RISCHIOSITÀ

Sofferenze nette /crediti netti verso clientela 5,17% 5,07% 4,70% 3,89% 3,18% 2,49% 1,91% 1,36% 0,88% Rett.di valore su soff./soff.lorde (grado di copertura delle sofferenze) 38,97% 38,64% 38,56% 41,60% 42,60% 43,31% 48,69% 51,57% 54,58% Grado di copertura delle sofferenze al lordo degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale e delle relative rettifiche 52,63% 52,50% 53,36% 56,05% 57,63% 59,06% 63,62% 66,10% Crediti deteriorati netti / crediti netti verso clientela 11,50% 11,45% 11,10% 10,53% 8,73% 6,30% 5,17% 4,62% 2,40%

COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 3 2014 2

Tier 1 ratio (Tier 1 capital dopo filtri e deduzioni /attività di rischio ponderate) 12,07% 12,08% 12,33% 13,23% 10,79% 9,09% 7,47% 7,96% 7,73% Common Equity Tier 1 ratio(Common Equity Tier 1 dopo i filtri e le deduzioni/ attività di rischio ponderate) 12,07% 12,08% 12,33% 12,60% 10,29% 8,56% 6,95% 7,43% 7,09% Total capital ratio (Totale Fondi propri/ attività di rischio ponderate] 13,87% 13,93% 15,29% 18,91% 16,01% 13,50% 11,17% 11,91% 11,08% Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro) 8.431.024 8.545.017 9.441.598 11.546.144 12.203.619 12.282.153 10.536.200 10.202.555 9.960.812

di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni 7.335.768 7.408.894 7.615.265 8.075.247 8.263.720 8.276.278 7.047.888 6.816.876 6.944.723Attività di rischio ponderate 60.780.623 61.344.866 61.762.588 61.045.600 76.589.350 91.010.213 94.360.909 85.677.000 89.891.825

DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro), OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 42.061 116.765 (725.767) 250.830 82.708 (1.841.488) 172.121 270.099 69.001

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante oneri per esodi anticipati e impairment 42.506 182.774 233.230 314.550 184.581 349.373 177.293 289.022 88.810Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo normalizzato 41.459 195.132 146.537 100.220 97.324 111.562 105.116 173.380 425.327Proventi operativi 772.940 3.370.864 3.409.630 3.437.292 3.526.311 3.438.339 3.496.061 3.906.247 4.089.739 Oneri operativi (527.629) (2.175.181) (2.108.222) (2.141.798) (2.266.660) (2.389.626) (2.468.564) (2.514.347) (2.611.348) Crediti netti verso clientela 84.072.553 84.586.200 85.644.223 88.421.467 92.887.969 99.689.770 101.814.829 98.007.252 96.368.452

di cui: sofferenze nette 4.346.861 4.287.929 4.025.079 3.437.125 2.951.939 2.481.417 1.939.916 1.332.576 848.671

crediti deteriorati netti 9.671.468 9.688.549 9.508.105 9.312.273 8.105.174 6.279.884 5.261.129 4.532.234 2.315.913

Raccolta diretta da clientela 89.652.372 91.512.399 93.207.269 92.603.936 98.817.560 102.808.654 106.760.045 97.214.405 97.591.237Raccolta indiretta da clientela 77.573.440 79.547.957 75.892.408 71.651.786 70.164.384 72.067.569 78.078.869 78.791.834 74.288.053

di cui: Risparmio gestito 49.085.233 48.567.539 43.353.237 39.553.848 38.106.037 36.892.042 42.629.553 41.924.931 39.430.745

Raccolta totale da clientela 167.225.812 171.060.356 169.099.677 164.255.722 168.981.944 174.876.223 184.838.914 176.006.239 171.879.290Patrimonio netto del Gruppo (incluso utile/perdita del periodo ) 9.919.717 9.981.862 9.804.048 10.339.392 9.737.882 8.939.023 10.979.019 11.411.248 11.140.207Attività immateriali 1.747.089 1.757.468 1.776.925 2.918.509 2.964.882 2.987.669 5.475.385 5.523.401 5.531.633Totale attivo 116.689.237 117.200.765 121.786.704 124.241.837 132.433.702 129.803.692 130.558.569 122.313.223 121.955.685Sportelli in Italia 3 1.554 1.554 1.668 1.725 1.727 1.875 1.892 1.955 1.944Forza lavoro di fine esercizio(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) 17.511 17.716 18.132 18.337 19.090 19.407 19.699 20.285 20.680Forza lavoro media 4(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) 16.510 16.756 17.462 17.625 18.490 18.828 19.384 20.185 20.606Promotori finanziari 839 824 713 671 672 713 786 880 924

1 Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti consolidati riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più

significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo” della Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata. Le informazioni relative al titolo azionario sono riportate nelle pagine che seguono. Con riferimento agli esercizi 2014 e 2011, si segnala che gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment.

2 I dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori: Tier1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate); Core Tier 1 dopo le deduzioni specifiche dal patrimonio di base (patrimonio di base al netto delle preference shares e azioni di risparmio o privilegiate di terzi/attività di rischio ponderate); Total capital ratio (patrimonio di vigilanza + Tier 3/attività di rischio ponderate). Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard.

3 Al 30 aprile 2016, in seguito alla chiusura massiva di 23 minisportelli, il dato risultava pari a 1.531 unità. 4 Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%.

Page 11: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

8

Il rating

Di seguito si riportano i giudizi di rating assegnati al Gruppo UBI Banca dalle principali agenzie internazionali. Il 25 gennaio 2016, in seguito all’entrata in vigore dei decreti di recepimento in Italia della Direttiva BRRD – che fissano al 1° gennaio 2019 l’applicazione della “depositor preference estesa” – Moody’s, concludendo la revisione avviata a fine ottobre, ha comunicato di aver innalzato i rating sui depositi a lungo termine di 18 banche italiane. Il rating sui depositi a lungo termine di UBI Banca è stato portato a Baa1 dal precedente Baa2 (+1 notch), con Outlook Stabile. Tutti gli altri rating sono rimasti invariati.

(I) Capacità di rimborso dei depositi in valuta locale a lungo termine (scadenza originaria pari o superiore a 1 anno) (Aaa: miglior rating – C: default)

(II) Capacità di rimborso dei depositi in valuta locale a breve termine (scadenza originaria pari o inferiore a 13 mesi) (Prime -1: massima qualità – Not Prime: non classificabile fra le categorie Prime)

(III) Il BCA non è un rating ma un giudizio sulla solidità finanziaria intrinseca della banca in assenza di supporti esterni (aaa: miglior rating – c: default)

(IV) Giudizio sulla capacità dell’emittente di onorare il debito senior e le obbligazioni (Aaa: miglior rating – C: default)

(V) Il Counterparty Risk (CR) Assessment non è un rating, ma un giudizio sulla probabilità di default negli impegni operativi e contrattuali assunti dalla banca [Aaa(cr): miglior rating – C (cr): default)] [P-1 (cr): miglior rating – Not Prime (cr): non classificabile fra le categorie Prime]

(i) L’Issuer Credit Rating riflette il giudizio sul merito creditizio intrinseco della banca unitamente ad una valutazione del potenziale futuro supporto che la banca potrà ricevere in caso di difficoltà (dal governo o dal gruppo di appartenenza).

Breve termine: capacità di ripagare il debito con durata inferiore ad un anno (A-1: miglior rating – D: default)

Lungo termine: capacità di pagamento degli interessi e del capitale su debiti di durata superiore ad 1 anno (AAA: miglior rating – D: default)

(ii) Il SACP rappresenta il giudizio sul merito creditizio intrinseco della banca, in assenza di supporto esterno (da parte del governo o del gruppo di appartenenza). Viene ottenuto partendo da un “Anchor SACP” che sintetizza la valutazione dei rischi economici e industriali propri del settore bancario italiano, poi rettificato per tenere conto di specifici fattori della banca quali la patrimonializzazione, la posizione commerciale, l’esposizione al rischio, la raccolta e la situazione di liquidità, valutati anche in ottica comparativa.

Il 24 marzo 2016, nell’ambito della revisione periodica, Fitch Ratings ha confermato i rating di UBI Banca modificando l’Outlook da Stabile a Negativo. Nonostante UBI Banca esprima un’incidenza dei crediti deteriorati lordi inferiore alla media delle banche italiane, l’Agenzia ha inteso così sottolineare il proprio giudizio su una strategia di gestione degli attivi deteriorati che, similmente ad altre realtà bancarie in Italia, ha privilegiato la difesa del valore dei collaterali piuttosto che puntare su una significativa riduzione degli stock in essere, giunti ad eguagliare, in termini netti, la consistenza dei mezzi patrimoniali del Gruppo.

MOODY'S

Long-term Bank deposits rating (I) Baa1

Short-term Bank deposits rating (II) Prime-2

Baseline Credit Assessment (BCA) (III) ba1

Long-term Issuer Rating (IV) Baa2

Long-term Counterparty Risk Assessment (V) Baa1(cr)

Short-term Counterparty Risk Assessment (V) Prime-2(cr)

Outlook Stabile

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured rating Baa2

Subordinate debt Ba2

Euro Commercial Paper Programme Prime-2

Covered Bond (Primo Programma – mutui residenziali) Aa2

STANDARD & POOR’S

Short-term Issuer Credit Rating (i) A-3

Long-term Issuer Credit Rating (i) BBB-

Stand Alone Credit Profile (SACP) (ii) bbb-

Outlook (rating a lungo termine) Stabile

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt BBB-

Subordinate debt BB

French Certificats de Dépôt Programme A-3

Page 12: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

9

(1) Capacità di rimborso del debito nel breve termine (durata inferiore ai 13 mesi) (F1+: miglior rating – D: default)

(2) Capacità di fronteggiare puntualmente gli impegni finanziari nel lungo termine indipendentemente dalla scadenza delle singole obbligazioni. Questo rating è un indicatore della probabilità di default dell’emittente (AAA: miglior rating – D: default)

(3) Valutazione della solidità intrinseca della banca, vista nell’ipotesi in cui la stessa non possa fare affidamento su forme di sostegno esterno (aaa: miglior rating - f: default).

(4) Giudizio sulla probabilità di un eventuale intervento esterno (da parte dello Stato o di azionisti di riferimento) nel caso la banca si trovi in difficoltà [1: elevata probabilità di un supporto esterno – 5: non si può fare affidamento su un eventuale supporto (come nel caso delle banche europee in regime di risoluzione BRRD)]

(5) Questo rating costituisce un elemento informativo accessorio, strettamente correlato al Support Rating, in quanto identifica, per ogni livello del Support Rating, il livello minimo che, in caso di eventi negativi, potrebbe raggiungere l’Issuer Default Rating (No Floor per le banche europee in regime di risoluzione BRRD).

Il 2 febbraio 2016 DBRS ha pubblicato la nuova metodologia – Critical Obligations Rating (COR) – per tenere conto, attraverso l’assegnazione di uno specifico rating, dei rischi di default insiti in alcune particolari categorie di obbligazioni/esposizioni considerate critiche ma con elevate probabilità di essere escluse dal bail-in (quali quelle rivenienti da derivati, servizi di pagamento, emissione di Covered Bond, ecc.). Il successivo 4 febbraio DBRS ha reso nota l’assegnazione di questi nuovi rating a 33 gruppi bancari europei, tra i quali anche UBI Banca: i rating attribuiti sono “R-1 (low)” e “A” rispettivamente per il breve e per il lungo termine (in quest’ultimo caso con una maggiorazione di due notch rispetto all’Intrinsic Assessment). Il 10 marzo, a conclusione di una revisione avviata agli inizi di febbraio per tenere conto sia dell’introduzione dei nuovi COR, sia di alcune modifiche metodologiche relative ai rating sui Covered Bond europei, l’Agenzia ha confermato il rating “AA (low)” sul primo programma assistito da mutui residenziali e innalzato da “A (low)” ad “A” il rating sul secondo programma assistito prevalentemente da mutui commerciali.

(I) L’Issuer Rating non è un rating sulle emissioni ma sull’emittente, in quanto riflette la valutazione sul suo merito di credito. Il giudizio viene generalmente assegnato su un orizzonte di lungo periodo utilizzando la scala dei rating a lungo termine. Nel settore bancario l’Issuer Rating rappresenta un giudizio finale sul merito creditizio di una banca che incorpora sia l’Intrinsic Assessment, sia eventuali considerazioni su supporti esterni

(II) Capacità di rimborso del debito a lungo termine (scadenza superiore a 1 anno) (AAA: highest credit quality – C: very highly speculative)

(III) Capacità di rimborso del debito a breve termine (scadenza inferiore a 1 anno) [R-1 (high): highest credit quality - R-5: very highly speculative]

(IV) L’Intrinsic Assessment (IA) è un giudizio sulla solidità finanziaria intrinseca della banca in assenza di supporti esterni. Vengono valutati i fondamentali della banca in cinque ambiti: rete commerciale, redditività, liquidità e funding, profilo di rischio e capitalizzazione

(V) Valutazione del supporto esterno (gruppo di appartenenza o governo) in caso di difficoltà [SA1: supporto interno dal gruppo di appartenenza; SA2: supporto esterno (governativo); SA3: nessun supporto esterno – SA4: potenziale supporto al gruppo di appartenenza]

FITCH RATINGS

Short-term Issuer Default Rating (1) F3

Long-term Issuer Default Rating (2) BBB

Viability Rating (3) bbb

Support Rating (4) 5

Support Rating Floor (5) NF

(No Floor)

Outlook (Long-term Issuer Default Rating) Negativo

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured debt BBB

Subordinate debt BBB-

DBRS

Issuer rating (I) BBB (high)

Senior Long-term Debt and Deposit rating (II) BBB (high)

Short-term Debt and Deposit rating (III) R-1 (low)

Intrinsic Assessment (IA) (IV) BBB (high)

Support Assessment (V) SA3

Long-Term Critical Obligations rating A

Short-Term Critical Obligations rating R-1 (low)

Outlook (tutti i rating) Stabile

GIUDIZI SULLE EMISSIONI

Senior unsecured BBB (high)

Subordinate debt BBB

Euro Commercial Paper Programme R-1 (low)

French Certificats de Dépôt Programme R-1 (low)

Covered Bond (Primo Programma – mutui residenziali) AA (low)

Covered Bond (Secondo Programma – mutui commerciali) A

Page 13: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

10

Il titolo UBI Banca

Il titolo azionario Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib Index. Performance comparata del titolo azionario Unione di Banche Italiane

Importi in euro

31.3.2016A

30.12.2015B

Var. %A/B

30.9.2015C

30.6.2015D

31.3.2015E

Var. %A/E

18.7.2011*F

Var. %A/F

Azioni Unione di Banche Italiane

- prezzo ufficiale 3,263 6,246 -47,8% 6,359 7,235 7,221 -54,8% 3,351 -2,6%

- prezzo di riferimento 3,252 6,200 -47,5% 6,340 7,195 7,285 -55,4% 3,278 -0,8%

Indice FTSE Italia All-Share 19.787 23.236 -14,8% 22.845 23.985 24.734 -20,0% 18.628 6,2%Indice FTSE Italia Banche 10.471 15.388 -32,0% 16.012 17.032 17.325 -39,6% 12.647 -17,2%

* Data di perfezionamento dell’aumento di capitale da 1 miliardo di UBI Banca. Fonte: Datastream.

Il primo trimestre 2016 ha evidenziato difficoltà sui mercati finanziari, su cui hanno pesato il ribasso del prezzo del petrolio e la ripresa debole: sono stati particolarmente colpiti i titoli del settore bancario europeo, che operano in un contesto economico-finanziario caratterizzato da tassi a zero, segnali pre-deflazionistici e rischi di un ulteriore peggioramento dell’economia dell’eurozona. I margini d’interesse compressi dalla politica monetaria adottata dalla BCE e un’economia ferma che rende difficoltosa la crescita dei volumi, hanno spinto al ribasso le attese degli investitori, spesso innescando vendite sul settore. Per le banche del Sud Europa si è poi aggiunto il timore derivante dall’elevata presenza di crediti deteriorati, destinati ad essere gradualmente svalutati o venduti, a prezzi di realizzo di incerta quantificazione. Gli istituti di credito italiani, interessati dai primi movimenti preparatori ad un’attesa ed auspicata fase di consolidamento del settore, hanno inoltre scontato i dubbi in merito al perfezionamento degli aumenti di capitale già annunciati e all’eventuale ricorso a nuove operazioni di rafforzamento patrimoniale. L’andamento dei principali indici rispetto a dicembre mostra una flessione del 15% per il FTSE Italia All-Share (penalizzato dalla forte esposizione della piazza milanese al comparto del credito) e del 32% per il FTSE Italia Banche. Il titolo UBI Banca ha segnato una contrazione del 48% a 3,263 euro (prezzo ufficiale), risentendo delle speculazioni di mercato sulla possibile partecipazione ad operazioni di fusione. Nel periodo gennaio-marzo 2016 gli scambi azionari sul titolo UBI Banca hanno riguardato 662 milioni di titoli per un controvalore di 2,6 miliardi di euro (nel medesimo periodo del 2015 erano stati scambiati circa 605 milioni di titoli per un controvalore di 3,9 miliardi di euro). In seguito della tendenza sopra descritta, la capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) è scesa a 2,9 miliardi rispetto ai 5,6 miliardi di fine 2015, collocando UBI Banca al 3° posto tra i Gruppi bancari commerciali italiani quotati1. A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report – comprendente i Paesi dell’Unione Monetaria più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 45 istituzioni2.

1 Il Gruppo si posiziona al 5° posto considerando tutti i Gruppi bancari quotati. 2 EBR International Flash, aprile 2016.

Page 14: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

11

Nelle settimane successive alla chiusura del trimestre, le misure adottate dal Governo per il sostegno al rafforzamento patrimoniale ed al miglioramento della qualità degli attivi bancari domestici, hanno attenuato solo in parte i timori degli investitori e la volatilità ha continuato a mantenersi accentuata.

0

5.000.000

10.000.000

15.000.000

20.000.000

25.000.000

30.000.000

35.000.000

40.000.000

45.000.000

50.000.000

55.000.000

60.000.000

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a

Andamento del titolo azionario UBI Bancadal 18 luglio 2011 (*) e volumi scambiati

2011

prezzi di riferimento in euro

2012 2013 2014

Vol

um

i

2015 2016

0102030405060708090

100110120130140150160170180190200210220230240250

l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a m g l a s o n d g f m a

Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*)

UBI Banca

FTSE Italia All-Share

FTSE Italia Banche

20142011

prezzi di riferimento in euro

2012 2013 2015 2016

* Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro, con la sottoscrizione delle marginali azioni residuali da parte del

Consorzio di Garanzia.

Page 15: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

12

Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori di Borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze consolidate. Titolo azionario UBI Banca e principali indicatori di Borsa

I Trimestre 2016 Anno 2015

Numero di azioni in essere a fine periodo 901.748.572 901.748.572Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro 4,136 6,887

Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 2,820 5,180Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 6,150 7,880

Dividendo unitario - in euro n.d. 0,11Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio) n.d. 1,60%

Dividendi totali - in euro (*) n.d. 99.034.842Book Value (Patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di periodo / n. azioni) - in euro 10,95 10,94

Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo - in euro 9,37 9,36

Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro 9,09 9,06

Capitalizzazione di Borsa di fine periodo (prezzi ufficiali) - in milioni di euro 2.943 5.632Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine periodo / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di periodo) ] 0,30 0,57

Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo 0,35 0,67

Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato le attività immateriali di pertinenza del Gruppo 0,36 0,69

(*) Il monte dividendi relativo al 2015 è stato calcolato sulle n. 900.316.743 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di Gestione; tale numero non include le n. 1.431.829 azioni proprie in portafoglio alla medesima data.

Page 16: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

RELAZIONE INTERMEDIA SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE CONSOLIDATA

AL 31 MARZO 2016

Page 17: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

14

Lo scenario di riferimento1

Nei primi mesi del 2016 lo scenario macroeconomico è risultato condizionato da rischi di instabilità crescenti che hanno rallentato la ripresa dell’economia in atto e nuovamente accentuato la volatilità sui mercati finanziari.

• I segnali di rallentamento dell’economia cinese. Ad inizio anno i dubbi relativi all’effettivo ritmo di espansione della Cina, via via rafforzati dalla diffusione di una serie di dati macroeconomici inferiori alle attese e da nuove svalutazioni dello yuan renminbi, sono stati all’origine delle turbolenze che hanno colpito ancora una volta il mercato finanziario del paese, trasmettendosi anche alle altre principali piazze internazionali. Le autorità governative hanno adottato molteplici misure di supporto, soprattutto di natura monetaria, ribadendo la determinazione a sostenere l’economia. Tale situazione ha contribuito ad indebolire ulteriormente i corsi internazionali delle materie prime, con ricadute negative sui maggiori esportatori, in particolare il Brasile.

• I fattori geopolitici. Nonostante la ratifica in gennaio dell’accordo sul nucleare tra Stati Uniti ed Iran, che ha portato alla revoca delle sanzioni economiche verso la Repubblica islamica, si mantengono elevate le tensioni in Medio Oriente, anche in seguito alla rottura delle relazioni diplomatiche tra Iran e Arabia Saudita, mentre si susseguono nel mondo atti di terrorismo di matrice islamica e la Corea del Nord appare impegnata in un programma missilistico nucleare che sta portando il paese all’isolamento internazionale.

• L’Unione europea. L’imminente referendum nel Regno Unito in merito alla permanenza nell’Unione europea (Brexit), i ritardi della Grecia nell’approvazione delle riforme pattuite con i creditori internazionali in grado di pregiudicare il terzo programma di sostegno finanziario, gli attentati di Bruxelles e di Parigi, rappresentano elementi di incertezza per il futuro della costruzione europea che rischia di trovarsi sempre più esposta al prevalere di egoismi nazionali, alimentati peraltro dall’ingente portata dei flussi migratori in atto, per i quali sembra mancare la volontà di giungere ad una politica comune di gestione.

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

600

G FM A MG L A S O N D G FM A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G FM A M G L A S O N D G FM A M G L A S O N D G FM A MG L A S O N D G F M

Spread BTP-Bund decennali

2010 2011

Puntibase

20132012

Fonte: Thomson Financial Reuters2014 2015 2016

Il differenziale tra il BTP decennale e l’omologo bund tedesco – pari a 97 punti base in chiusura d’anno – ha subito un’impennata ad inizio febbraio, in concomitanza con i rinnovati

1 Redatto sulla base dei dati disponibili al 27 aprile 2016.

Page 18: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

15

timori sulla tenuta dell’economia cinese e le potenziali ripercussioni sull’economia globale, il crollo del prezzo del petrolio e i dubbi riguardo alla solidità delle banche europee. Analogamente a quanto avvenuto negli ultimi mesi del 2015, il consolidarsi delle attese di un ulteriore ampliamento del piano di Quantitative Easing (QE), deciso in marzo, ha riportato lo spread italiano a 107 punti base a fine trimestre. Nel corso del mese di aprile si è tuttavia assistito ad una risalita intorno ai 120 punti base a causa delle difficoltà del settore bancario italiano nel formulare soluzioni volte ad un rafforzamento del sistema. Alla luce della fragile ripresa e degli squilibri presenti a livello mondiale, le principali Banche centrali continuano a portare avanti politiche monetarie accomodanti nonostante il disallineamento concretizzatosi a fine dicembre tra gli Stati Uniti e l’Europa.

Per quanto attiene alla Banca Centrale Europea:

• in seguito all’accresciuta incertezza del contesto macroeconomico, al fine di sostenere la ripresa nell’Eurozona e contrastare i rischi connessi con un periodo eccessivamente prolungato di bassa crescita dei prezzi, il 10 marzo la BCE ha deciso di ampliare gli interventi mensili nell’ambito del programma di acquisto di titoli (Expanded Asset Purchase Programme, APP) a 80 miliardi di euro dai 60 miliardi inizialmente previsti, almeno sino alla fine di marzo 2017 e comunque sino a quando l’andamento dell’inflazione nell’Area euro non risulterà coerente con l’obiettivo di politica monetaria (circa il 2%)2. Il Consiglio direttivo della Bce ha inoltre innalzato dal 33% al 50% il limite applicabile agli acquisti di titoli emessi da organismi internazionali e da banche multilaterali di sviluppo3 e ha incluso nel programma le obbligazioni investment grade denominate in euro emesse da società non bancarie situate nell’Area, a decorrere dalla fine del secondo trimestre 20164;

• nella medesima riunione il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale è stato portato al nuovo minimo storico dello 0% (dallo 0,05%), mentre il tasso sui depositi delle banche presso la BCE è stato ridotto di ulteriori 10 punti base – dopo la diminuzione di pari importo avvenuta in dicembre – al -0,40%5;

• con lo scopo di rafforzare la trasmissione della politica monetaria e stimolare una nuova propensione al credito, sempre nella riunione di marzo la BCE ha deciso di effettuare quattro nuove operazioni mirate di finanziamento a più lungo termine (TLTRO II) 6 a partire da giugno 2016, ciascuna con durata pari a quattro anni. È stata inoltre introdotta la possibilità per le banche di trasferire i fondi ottenuti con le precedenti TLTRO alle nuove TLTRO II, beneficiando delle condizioni più vantaggiose di queste ultime, sia in termini di costo sia per l’assenza del rimborso anticipato in caso di mancato raggiungimento del benchmark7;

• il 30 marzo è stata regolata la settima operazione mirata di finanziamento a più lungo termine (TLTRO). All’asta hanno preso parte 19 intermediari dell’Area, che hanno ottenuto fondi per 7,3 miliardi di euro (425 miliardi complessivamente nelle sette aste); alle controparti della Banca d’Italia sono stati assegnati 0,2 miliardi (118 miliardi dall’inizio del programma).

Oltre oceano, la Federal Reserve ha lasciato invariato il tasso di riferimento sui Fed Funds al livello deciso nell’ultima riunione del 2015, quando era stata avviata la fase rialzista, prefigurando un incremento più graduale di quanto ipotizzato alla fine dell’anno precedente e da monitorare alla luce dell’evoluzione del contesto internazionale – con riferimento in primis a ripresa globale e corsi petroliferi – il cui ulteriore deterioramento potrebbe inficiare le attese sulla crescita e l’inflazione americana.

Nella riunione di gennaio la Bank of Japan ha per la prima volta portato in territorio negativo il tasso sulle riserve depositate dalle istituzioni finanziarie presso l’istituto centrale (al -0,1% dal +0,1%), prospettando, se necessari, ulteriori futuri tagli a sostegno dell’economia del Paese e del basso livello di inflazione8. In marzo

2 All’8 aprile 2016 risultavano acquistati 671 miliardi di titoli pubblici, 167 miliardi di covered bond e 19 miliardi di ABS. 3 Il limite è riferibile al singolo emittente e alla quota parte di un’emissione. 4 Il 3 dicembre 2015 la BCE aveva già effettuato un primo ampliamento del programma di Quantitative Easing, inserendo tra i bond

pubblici acquistabili (titoli emessi dai Paesi membri e da alcune agenzie pubbliche dell’Area, nonché da talune istituzioni europee), anche i titoli regionali e locali emessi nell’Eurozona, prevedendo il reinvestimento dei rimborsi alla scadenza dei titoli acquistati e prolungando la scadenza del programma, inizialmente prevista per fine settembre 2016, almeno sino alla fine di marzo 2017 e comunque sino al raggiungimento dell’obiettivo inflazionistico del 2%.

5 Nella riunione di marzo la BCE ha inoltre ridotto di 5 punti base il tasso di rifinanziamento marginale ora pari allo 0,25%. 6 Con le TLTRO II, che verranno condotte con cadenza trimestrale, le controparti potranno ottenere finanziamenti fino ad un importo

pari al 30% delle consistenze di prestiti idonei in essere al 31 gennaio 2016. Il tasso d’interesse sarà inizialmente uguale a quello sulle operazioni di rifinanziamento principale in vigore al momento dell’assegnazione, ma potrà essere ridotto, in funzione del credito erogato da ciascuna controparte, sino a raggiungere quello, attualmente negativo, sui depositi presso la Banca centrale.

7 Si ricorda che da marzo 2015 le banche potevano finanziarsi trimestralmente per un importo fino a tre volte il loro portafoglio prestiti netti al settore privato non finanziario dell’Area euro (esclusi mutui residenziali alle famiglie), sempre con scadenza settembre 2018. Qualora non avessero raggiunto i loro target al 30 aprile 2016 (crescita dei crediti non superiore al benchmark assegnato) sarebbero state tenute a restituire interamente, alla data del 30 settembre 2016, i fondi ottenuti. Nella riunione del 22 gennaio 2015 la BCE aveva deciso di applicare alle TLTRO residue un tasso d’interesse pari al tasso delle operazioni di rifinanziamento principale, eliminando l’ulteriore spread di 10 punti base applicato nelle prime due operazioni effettuate nel 2014.

8 Al fine di contenere possibili ricadute sulle profittabilità delle banche, il tasso negativo si applicherà solo a una frazione minima delle riserve bancarie.

Page 19: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

16

la BoJ ha nuovamente ribadito l’obiettivo per la base monetaria confermando il programma di acquisto di titoli da 80 mila miliardi di yen l’anno9.

La People’s Bank of China, che sul finire dello scorso anno aveva immesso liquidità nel sistema bancario, in seguito alle forti tensioni riemerse sul mercato cinese ad inizio 2016, ha reso ancora più espansiva l’intonazione della politica monetaria, riducendo il coefficiente di riserva obbligatoria per complessivi 50 punti base a fine febbraio (ora pari al 17%). Sul mercato dei cambi sembra essersi interrotto il deprezzamento dell’euro nei confronti delle principali valute internazionali ad eccezione dello yen che, reso più appetibile dal clima di grande incertezza dei primi mesi del 2016, si è rafforzato anche rispetto al dollaro. L’apprezzamento del cambio euro/dollaro è andato accentuandosi dalla metà di marzo in seguito alle attese di una più graduale normalizzazione delle condizioni monetarie negli Stati Uniti, nonostante il potenziamento del piano di Quantitative Easing ad opera della BCE. Per quanto riguarda invece la sterlina inglese, i perduranti timori di un’eventuale Brexit con il referendum di giugno hanno determinato un importante indebolimento della valuta rispetto all’euro. Con riferimento alle materie prime, nelle prime settimane del nuovo anno la rottura delle relazioni diplomatiche tra Iran e Arabia Saudita, l’eccesso di produzione da parte dei paesi OPEC e le attese di un incremento dell’offerta iraniana, dopo la revoca delle sanzioni internazionali, hanno amplificato la volatilità del greggio che, a fronte di una perdurante debolezza della domanda, ha raggiunto nuovi minimi. Da metà febbraio il prezzo del petrolio Brent è lentamente risalito chiudendo il trimestre a 40 dollari al barile sulla scia dei segnali di flessione della produzione negli Stati Uniti e del possibile raggiungimento di un accordo – fallito ad aprile – di contenimento delle estrazioni tra Arabia Saudita, Russia e altri paesi produttori. Relativamente alla componente non energetica, nel periodo si sono registrati nuovi ribassi, quale riflesso della perdita di slancio della Cina, principale consumatore mondiale di commodities, e di alcune altre economie in via di sviluppo. Le dinamiche sopra descritte stanno mantenendo l’inflazione su livelli particolarmente contenuti, se non negativi, nei Paesi industrializzati, con punte elevate solo in alcune aree emergenti.

* * * L’espansione dell’economia mondiale si sta confermando disomogenea nelle diverse aree geografiche, in quanto riflette la perdita di slancio della Cina e la contrazione di alcuni Paesi emergenti, come Russia e Brasile, parzialmente compensate dalla positiva evoluzione dell’India e delle economie avanzate, in particolare degli Stati Uniti, a fronte di fragili miglioramenti in atto per l’Area euro e di una persistente debolezza per il Giappone10. Tra ottobre e dicembre gli Stati Uniti hanno registrato un rallentamento: il Pil è infatti aumentato su base congiunturale dell’1,4% annualizzato (+2%; +3,9%; +0,6% rispettivamente nel terzo, secondo e primo periodo), sostenuto dal contributo positivo dei consumi – ancorché inferiore ai due periodi precedenti – in presenza di una contrazione degli investimenti non residenziali, delle scorte e delle esportazioni nette. 9 Nell’ultima riunione del 2015 la BoJ aveva deciso di aumentare a partire dal 2016 la duration dei bond governativi nipponici

acquistabili (da 10 a 12 anni) e di destinare 300 miliardi di yen all’acquisto di ETF su azioni di aziende impegnate nell’incremento di investimenti e salari.

10 Secondo le più recenti stime del Fondo Monetario Internazionale (aprile 2016), il Pil mondiale crescerà del 3,2% nel 2016 (+3,1% nel 2015), sempre trainato dai Paesi emergenti (+4,1%;+4% nel 2015) e con un contributo stabile, ma più contenuto, delle economie avanzate (+1,9%;+1,9% nel 2015).

mar-16A

dic-15B

Var. %A/B

set-15C

giu-15D

mar-15E

Euro/Dollaro 1,1378 1,0860 4,8% 1,1176 1,1135 1,0730Euro/Yen 128,07 130,65 -2,0% 133,93 136,39 128,89Euro/Yuan 7,3365 7,0504 4,1% 7,103 6,9037 6,6515Euro/Franco CH 1,0935 1,0880 0,5% 1,0871 1,0415 1,0435Euro/Sterlina 0,7921 0,7368 7,5% 0,7386 0,7086 0,7240Dollaro/Yen 112,56 120,30 -6,4% 119,84 122,49 120,12Dollaro/Yuan 6,4480 6,4921 -0,7% 6,3556 6,2000 6,1990Futures - Brent (in $) 40,33 37,28 8,2% 48,37 63,59 55,11Indice CRB (materie prime) 170,52 176,14 -3,2% 193,76 227,17 211,86

Fonte: Thomson Financial Reuters

Principali cambi, quotazioni del petrolio (Brent) e delle materie prime

Page 20: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

17

Dopo sette rialzi consecutivi del Pil, anche le informazioni congiunturali relative alla prima parte del 2016 sembrano avvalorare la prosecuzione dell’espansione, seppure con qualche incertezza. Il mercato del lavoro continua a fornire segnali di solidità con il tasso di disoccupazione invariato rispetto a dicembre e pari al 5% in marzo. Nello stesso mese l’inflazione si è attestata allo 0,9% in lieve risalita dallo 0,7% di dicembre, ma in calo rispetto a gennaio (1,4%). L’indice “core” (al netto dei prodotti alimentari ed energetici) è invece risultato pari al 2,2% (2,1% a dicembre). Nel primo bimestre il saldo negativo della bilancia commerciale si è ampliato a 92,9 miliardi di dollari (+13,1% rispetto al corrispondente periodo del 2015), risentendo di un accresciuto deficit nei confronti della Cina e di altre economie emergenti asiatiche che ha più che compensato il miglioramento del saldo nei confronti dei Paesi Opec. Consuntivi e previsioni: Paesi industrializzati

Valori percentuali 2015 2016(1) 2017(1) 2015(2) mar-16(3) 2016(1) (2) 2015(2) mar-16(3) 2016(1) (2) 2015 2016(1) 2017(1) dic-15 apr-16

Stati Uniti 2,4 1,7 2,0 0,1 0,9 1,3 5,3 5,0 4,8 3,9 2,7 2,4 0,25-0,50 0,25-0,50

Giappone 0,5 0,8 0,4 0,8 0,3 0,4 3,5 3,3 3,4 6,7 6,0 3,8 0-0,10 -0,10-0

Area Euro 1,6 1,4 1,5 0,0 0,0 0,1 10,9 10,3 10,0 2,1 2,1 1,8 0,05 0,00

Italia 0,8 1,2 1,4 0,1 -0,3 -0,1 11,9 11,7 11,4 2,6 2,3 1,8 - -

Germania 1,7 1,4 1,6 0,1 0,1 0,3 4,6 4,3 4,5 -0,7 -0,1 -0,1 - -

Francia 1,1 1,1 1,2 0,1 -0,1 0,1 10,4 10,2 10,2 3,5 3,8 3,5 - -

Portogallo 1,5 1,2 1,3 0,5 0,5 0,2 12,6 12,3 11,6 4,4 3,6 2,2 - -

Irlanda 7,8 5,5 4,8 0,0 -0,6 0,1 9,4 8,8 8,3 2,3 0,8 0,8 - -

Grecia -0,3 0,2 1,0 -1,1 -0,7 -0,6 24,9 24,4 25,0 7,2 4,2 3,4 - -

Spagna 3,2 2,7 2,0 -0,6 -1,0 -0,7 22,1 20,4 19,2 5,1 4,5 3,7 - -

Regno Unito 2,3 1,8 1,8 0,0 0,5 1,0 5,3 5,0 4,9 4,4 4,0 3,1 0,50 0,50

(1) Previsioni Fonte: Prometeia e Statistiche uff iciali(2) Tasso medio annuo(3) Laddove non ancora pubblicati i dati al 31 marzo 2016, sono state utilizzate le ultime informazioni disponibili

Prodotto Interno Lordo Prezzi al consumo DisoccupazioneDisavanzo (+) Avanzo (-)

Settore Pubblico (% del PIL)

Tassi di riferimento

Benché nel primo trimestre 2016 la Cina abbia ulteriormente moderato la crescita, con il Pil in aumento del 6,7% su base annua, l’inatteso incremento degli investimenti nel comparto immobiliare e la sostanziale tenuta degli altri settori economici hanno alimentano le speranze di una ripresa dei ritmi espansivi del Paese. I principali indicatori della domanda interna continuano a mostrare andamenti significativi in termini tendenziali, seppur in graduale ridimensionamento rispetto agli anni precedenti: +10,7% gli investimenti fissi; +6,2% gli investimenti nel settore immobiliare (+1% nel 2015); +10,3% le vendite al dettaglio di beni di consumo; +5,8% la produzione industriale (+6,5% per il comparto manifatturiero). Relativamente all’interscambio commerciale, le dinamiche tendenziali di esportazioni (-17,8%) ed importazioni (-16,7%) hanno generato un surplus di 95,9 miliardi di dollari nel bimestre che ha contribuito a sostenere le riserve valutarie, a fine marzo pari a 3.210 miliardi di dollari, per circa un terzo stabilmente investite in titoli pubblici statunitensi. L’inflazione risulta stabile da febbraio al 2,3%, sempre trainata dalla componente alimentare (1,6% a dicembre). L’ultimo trimestre del 2015 ha segnato una nuova battuta d’arresto per l’economia giapponese che ha visto il Pil contrarsi dello 0,3% in termini congiunturali (+0,3%; -0,4%; + 1,1% rispettivamente nel terzo, secondo e primo quarto), sintesi di un contributo negativo dei

Consuntivi e previsioni: principali Paesi emergenti

Valori percentuali

2015 2016(1) 2017(1) 2015(2) mar-16(3) dic-15 apr-16

Cina 6,9 6,0 6,0 1,4 2,3 4,35 4,35

India 7,0 6,6 6,9 4,9 4,8 6,75 6,50

Brasile -3,8 -3,8 0,0 9,0 9,4 14,25 14,25

Russia -3,7 -1,8 0,8 15,5 7,3 11,00 11,00

(1) Previsioni Fonte: Prometeia, FM I e Statistiche ufficiali

(2) Tasso medio annuo

Prodotto Interno Lordo Prezzi al consumo Tassi di riferimento

(3) Laddove non ancora pubblicati i dati al 31 marzo 2016, sono state utilizzate le ultime informazioni disponibili

Page 21: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

18

consumi privati, a fronte di un apporto positivo, ancorché modesto, di investimenti ed esportazioni nette, queste ultime particolarmente esposte ai mercati asiatici ed emergenti. I primi dati del nuovo anno non lasciano intravedere segnali di miglioramento della situazione con un calo nel livello di fiducia soprattutto da parte delle grandi imprese manifatturiere. Una sostanziale debolezza sembra essere confermata anche dalla produzione industriale, in flessione a febbraio sia su base mensile che su base tendenziale (-5,2%;-1,2%). A febbraio il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,3%, invariato rispetto a dicembre, mentre l’inflazione continua ad essere prossima a valori nulli (0,3% contro lo 0,2% di fine 2015). Nell’Area euro la crescita prosegue, ma resta fragile. Nel quarto trimestre il Pil è aumentato dello 0,3% in termini congiunturali, in misura analoga al trimestre precedente (+0,4%; +0,6% rispettivamente nel secondo e primo periodo), sostenuto da un migliorato apporto degli investimenti e da un protratto, seppur modesto, contributo dei consumi a cui si sono contrapposti un interscambio commerciale negativo e un ridimensionamento delle scorte. Secondo gli indicatori disponibili, nel primo trimestre del 2016 l’espansione dell’attività economica avrebbe segnato una lieve accelerazione rispetto ai tre mesi precedenti. Dopo quattro rialzi consecutivi l’indicatore €-coin calcolato dalla Banca d’Italia – che fornisce una stima della dinamica di fondo del Pil europeo – ha registrato un calo in marzo. Nei mesi invernali le attese delle famiglie sull’attività economica si sono deteriorate, pur rimanendo su livelli storicamente elevati; in prospettiva potrebbero gravare sulla fiducia dei consumatori gli effetti degli attentati terroristici che si sono verificati in marzo a Bruxelles. I giudizi delle imprese, sebbene in peggioramento, restano coerenti con la prosecuzione della crescita dell’attività economica. I rischi sulla ripresa nell’Area sono tuttavia andati accentuandosi per l’incertezza connessa con il rallentamento della domanda proveniente dalle economie emergenti, l’acuirsi delle tensioni geopolitiche e l’accresciuta volatilità sui mercati finanziari. L’indice della produzione industriale continua a mostrare un andamento contrastante su base congiunturale (-0,8% a febbraio; +1,9% a gennaio; -0,5% a dicembre), riflettendo anche il trend delle principali economie (-0,7% in Germania; -1% in Francia; -0,6% in Italia). Per contro, il dato tendenziale si è confermato in crescita a febbraio dello 0,8% (+2,9% a gennaio; -0,1% a dicembre). Il tasso di disoccupazione in febbraio si è stabilizzato al 10,3% (10,4% a fine 2015), incorporando ancora situazioni di particolare criticità in Grecia (24,4% a gennaio), Spagna (20,4%) e Portogallo (12,3%). L’inflazione, negativa in febbraio, è risultata nulla a marzo (0,2% a dicembre), mentre l’indice “core”, al netto cioè dei prodotti alimentari ed energetici, è rimasto sostanzialmente invariato (1% contro lo 0,9% di dicembre). Le previsioni di Eurostat in tema di finanza pubblica evidenziano per il 2015 un rapporto deficit/Pil ed un rapporto debito/Pil rispettivamente pari al 2,1% e al 90,7%. All’interno dell’Area, l’economia italiana continua a caratterizzarsi per un andamento meno dinamico rispetto ai maggiori Paesi dell’Eurozona. Nel quarto trimestre del 2015 la variazione congiunturale del Pil è stata pari al +0,1%, in ulteriore lieve frenata rispetto ai tre periodi precedenti (+0,2%; +0,3%; +0,4%), quale effetto di un contributo positivo dei consumi e di un modesto recupero degli investimenti fissi lordi e delle esportazioni nette a fronte di un apporto negativo delle scorte. Sulla base delle informazioni più recenti, nel primo trimestre del nuovo anno il PIL potrebbe registrare un aumento appena superiore a quello degli ultimi tre mesi del 2015: al sostegno fornito dal riavvio della manifattura si sarebbe infatti aggiunta la ripresa nel settore dei servizi e nel comparto edile. Dopo il temporaneo arretramento di dicembre (-0,9%) e il sensibile progresso di gennaio (+3,8%), a febbraio l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti del calendario si presentava ancora in crescita (+1,2%), pur a fronte di andamenti contrapposti tra i diversi settori. Gli incrementi più significativi sono riconducibili ai comparti della “fabbricazione di prodotti di elettronica ed elettromedicali” (+8,3%), della “fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche” (+8,2%) e delle “altre industrie manifatturiere, riparazione ed installazione di macchine” (+8,2%), mentre andamenti negativi hanno interessato i settori della “fornitura di energia elettrica” (-7,5%), della “fabbricazione di coke e prodotti petroliferi” (-5,5%) e del “tessile” (-2,4%).

Page 22: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

19

Sul mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione a febbraio risultava invariato rispetto a dicembre e pari all’11,7%, quale riflesso anche della riduzione da inizio anno degli sgravi contributivi sulle nuove assunzioni che, insieme alle innovazioni previste dal Jobs Act, avevano determinato un miglioramento della situazione occupazionale nel 2015. Il tasso relativo alla fascia 15-24 anni è invece risalito al 39,1% (38,6% a dicembre)11. La situazione generale continua peraltro ad essere mitigata dalla presenza degli ammortizzatori sociali che tra gennaio e marzo hanno evidenziato una lieve riduzione della Cassa Integrazione Guadagni: 169,4 milioni le ore autorizzate a fronte dei 171,3 milioni dello stesso periodo 2015 (-1,1%), quale sintesi di una sensibile flessione della componente ordinaria (-44,5%) e di aumenti sia per la cassa straordinaria (+17,3%) che per quella in deroga (+33,7%). L’inflazione, misurata dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo, a marzo è risultata negativa per il secondo mese consecutivo e pari al -0,3% (+0,1% a dicembre). Nel primo bimestre, il saldo positivo della bilancia commerciale è migliorato a 3,9 miliardi di euro (3,6 miliardi nello stesso periodo del 2015) in virtù di un rilevante avanzo dell’interscambio dei prodotti non energetici, del quale circa due terzi stabilmente riferibile ai beni strumentali, che ha più che compensato il deficit energetico (-3,9 miliardi). Il saldo risente peraltro di una debolezza degli scambi, in particolare nel comparto energetico, con le esportazioni stabili su base tendenziale (+0,1%) e le importazioni in lieve flessione (-0,4%). In tema di finanza pubblica, l’8 aprile il Governo ha approvato il Documento di Economia e Finanza 2016 (DEF) in base al quale nell’anno corrente il rapporto deficit/Pil è stimato in riduzione al 2,3% (2,6% nel 2015), mentre il rapporto debito/Pil, con un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, è previsto in lieve calo al 132,4% (132,7% nel 2015). La posizione di bilancio dell’Italia sarà valutata dalla Commissione europea in maggio.

* * * Il 2016 è iniziato con un sensibile deterioramento del clima di fiducia sui mercati finanziari. Le incertezze sulle prospettive di crescita globale e il ribasso del petrolio hanno contribuito a mantenere elevata la volatilità su tutte le piazze. Come si evince dalla tabella, le performance peggiori sono ascrivibili ai listini italiani che hanno risentito, ancor più dei listini europei, delle tensioni del comparto bancario per i dubbi sulle prospettive di redditività futura, le incertezze legate alla gestione dell’elevato stock di crediti deteriorati e le incognite riguardo all’esito dei rafforzamenti patrimoniali di alcuni istituti in un’auspicata fase di consolidamento del settore. Da inizio marzo le quotazioni, pur restando volatili, hanno tentato un recupero sostenute dal lieve rialzo del prezzo del petrolio, dal rafforzamento dell’intonazione espansiva della politica monetaria europea e da un atteggiamento di maggior cautela da parte della FED nella normalizzazione dei tassi. Successivamente alla chiusura del trimestre, le iniziative intraprese nell’ambito del sistema bancario (fondo “Atlante”) hanno contribuito a migliorare anche l’andamento dei listini italiani. Con riferimento al risparmio gestito, il settore dei fondi comuni di investimento ha iniziato l’anno con una raccolta netta positiva, a fine marzo pari a 12,9 miliardi di euro, riconducibili integralmente ai fondi di diritto estero (+14,3 miliardi), stante il contributo negativo di quelli di diritto italiano (-1,4 miliardi). In termini di tipologie, l’evoluzione è stata trainata dai fondi monetari (+7,5 miliardi) e dai flessibili (+3,3 miliardi), mentre più contenuto è stato il contributo dei fondi azionari (+1,7 11 Il dato esprime l’incidenza dei giovani disoccupati sul totale dei giovani occupati o in corso di occupazione.

Andamenti dei principali indici azionari espressi in valuta locale

mar-16A

dic-15B

Var. %A/B

set-15C

giu-15D

mar-15E

Ftse Mib (Milano) 18.117 21.418 -15,4% 21.295 22.461 23.157Ftse Italia All Share (Milano) 19.787 23.236 -14,8% 22.845 23.985 24.734Xetra Dax (Francoforte) 9.966 10.743 -7,2% 9.660 10.945 11.966Cac 40 (Parigi) 4.385 4.637 -5,4% 4.455 4.790 5.034Ftse 100 (Londra) 6.175 6.242 -1,1% 6.062 6.521 6.773S&P 500 (New York) 2.060 2.044 0,8% 1.920 2.063 2.068DJ Industrial (New York) 17.685 17.425 1,5% 16.285 17.620 17.776Nasdaq Composite (New York) 4.870 5.007 -2,7% 4.620 4.987 4.901Nikkei 225 (Tokyo) 16.759 18.451 -9,2% 17.388 20.236 19.207Topix (Tokyo) 1.347 1.510 -10,8% 1.411 1.630 1.543MSCI emerging markets 837 794 5,4% 776 972 975

Fonte: Thomson Financial Reuters

Page 23: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

20

miliardi) e dei bilanciati (+0,7 miliardi), a fronte di una marginale flessione degli obbligazionari (-0,2 miliardi) e dei fondi hedge (-0,1 miliardi). Nonostante la forte volatilità dei mercati finanziari, in chiusura di trimestre il patrimonio gestito si è attestato a 849,2 miliardi di euro, sui livelli di fine 2015 (850,2 miliardi), evidenziando nel periodo una ricomposizione in termini percentuali a favore dei fondi monetari (dal 4,1% al 5%), accompagnata da una riduzione nella quota dei prodotti azionari (dal 22,2% al 21,5%) e dei flessibili (dal 24% al 23,7%), mentre le altre categorie sono rimaste sostanzialmente invariate.

* * * Il difficile contesto di riferimento continua a condizionare il sistema bancario, nell’ambito del quale la dinamica della raccolta rimane negativa, riflesso anche di una debolezza dei prestiti, con solo timidi segnali di recupero, a fronte di un marginale miglioramento della qualità del credito. Nel corso dei primi mesi del 2016 il Governo, anche in risposta alla crescente attenzione del mercato verso la qualità del credito, ha varato alcuni importanti provvedimenti volti a rafforzare il sistema bancario italiano. Ad aprile, la conversione in Legge del D.L. n. 18 del 14 febbraio 201612, ha sancito l’entrata in vigore della Garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze (Gacs), uno schema di garanzia pubblica precedentemente concordato con la Commissione europea in modo da escludere che l’intervento pubblico possa essere da questa considerato come un aiuto di Stato. Lo schema permette agli intermediari di acquistare una garanzia pubblica13 sulle tranche più sicure (senior) dei titoli rivenienti da cartolarizzazioni di sofferenze, pagando allo Stato commissioni strutturate in modo da incentivare un rapido rimborso di tali attività. Insieme ai provvedimenti già introdotti per ridurre i tempi di recupero dei crediti, la Gacs dovrebbe favorire la riduzione delle sofferenze attraverso lo sviluppo di un mercato dei crediti deteriorati, consentendo agli investitori di compiere le proprie scelte in un quadro regolamentare ben definito. Sempre ad aprile è stata resa nota la costituzione di un fondo di investimento alternativo di natura privata denominato “Atlante”, volto a sostenere futuri aumenti di capitale da parte di banche e a contribuire alla dismissione degli attivi deteriorati attualmente nei bilanci degli intermediari italiani14. Il Governo ha inoltre annunciato l’adozione a breve di nuove misure per la riduzione dei tempi di recupero dei crediti, anticipando alcune delle norme contenute nel disegno di Legge delega attualmente all’esame del Governo per la “riforma organica della disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza”. Sulla base delle prime stime pubblicate dall’ABI 15 , a fine marzo il tasso di variazione tendenziale della raccolta diretta (depositi di residenti e obbligazioni) era pari al -1,3%, in calo rispetto al -0,6% di dicembre. All’interno dell’aggregato permane la netta contrapposizione tra la raccolta obbligazionaria (-15,4% dal -13% di fine 201516) – che continua a risentire dei significativi volumi di titoli in scadenza oltre che dell’abbondante e competitiva liquidità immessa nel sistema bancario dalla BCE attraverso le TLTRO e le linee di finanziamento a breve termine – e l’insieme delle altre forme tecniche (+3,5% dal +3,8% di dicembre17). Come emerge dai dettagli di Banca d’Italia relativi al mese di febbraio18, quest’ultimo aggregato sta beneficiando sia dell’incremento dei depositi in conto corrente (+7,6%, totalmente riferibile ai dieci mesi del 2015), sia della ripresa dei pronti contro termine (+3,7%), nonostante la riduzione dei depositi con durata prestabilita fino a due anni (-18,7%). Dalle informazioni relative al mese di febbraio pubblicate da Banca d’Italia 19 i prestiti a residenti appartenenti al settore privato sono aumentati su base annua dello 0,6%

12 Con la Legge n. 49 dell’8 aprile 2016, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 14 aprile 2016, è stato convertito in legge il decreto recante

misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio.

13 La garanzia verrà rilasciata solo se i titoli avranno preventivamente ottenuto un rating uguale o superiore all’investment grade da agenzie di rating indipendenti accettate dalla BCE.

14 Il fondo é ancora in attesa dell’approvazione da parte della Commissione europea. 15 ABI Monthly Outlook, Economia e Mercati Finanziari-Creditizi, aprile 2016. 16 Le variazioni sono state calcolate escludendo dalla raccolta obbligazionaria la quota che figura tra gli investimenti del portafoglio

titoli. 17 Le variazioni sono state calcolate escludendo dai depositi gli importi connessi con operazioni di cessioni di crediti e con controparti

centrali. 18 Supplemento al Bollettino Statistico “Moneta e Banche”, 11 aprile 2016. 19 Comunicato stampa “Principali voci dei bilanci bancari”, 11 aprile 2016. I tassi di crescita degli impieghi sono calcolati da Banca

d’Italia includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni (ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).

Page 24: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

21

(-0,2% a gennaio; -0,4% a dicembre) evidenziando, in termini di destinatari, il proseguimento del trend positivo, iniziato a giugno dello scorso anno, per le famiglie e una ripresa ancora incerta per le società non finanziarie, nonostante condizioni di offerta sempre più accomodanti. La crescita dei finanziamenti alle famiglie (+1% rispetto al +0,7% di dicembre) ha riguardato principalmente il credito al consumo e in misura marginale i mutui per l’acquisto di abitazioni, mentre nel caso delle imprese la dinamica, seppur in miglioramento (+0,3% dal -0,7% di fine 2015), continua a mostrare segnali contrastanti (-0,9% a gennaio) e ad essere condizionata dall’andamento del ciclo economico e degli investimenti. Secondo le anticipazioni dell’ABI, a marzo la variazione annua degli impieghi a residenti appartenenti al settore privato è ritornata negativa e pari al -0,3%20. Sotto il profilo della rischiosità i segnali di miglioramento, benché presenti, paiono ancora modesti. A febbraio le sofferenze del settore privato al lordo delle svalutazioni 21 erano in diminuzione a 195,7 miliardi (dai 200,5 miliardi in essere a fine 2015), ma con variazioni tendenziali ancora positive seppur in decelerazione (+4,7% dal +9,4% del dicembre 2015). Lo stock risultava costituito per 53,6 miliardi dalle famiglie (+5,2% nei dodici mesi) e per 138,9 miliardi dalle imprese (+4,3%). Per l’effetto combinato degli andamenti degli aggregati di riferimento, il rapporto sofferenze lorde del settore privato/impieghi al settore privato è sceso all’11,88% (12,21% a dicembre). Anche le sofferenze nette, pari a 83,1 miliardi di euro, si presentavano in flessione nel bimestre (-6,6% rispetto agli 89 miliardi di fine 2015) confermandosi tuttavia in aumento su base annua (+4,8% a fronte del +5,3% di dicembre). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è così portato al 4,60% (4,94% in chiusura d’anno). I titoli emessi da residenti in Italia nel portafoglio delle banche italiane ammontavano a febbraio a 733,5 miliardi di euro, stabili rispetto a dicembre, ma in flessione dell’8,6% nei dodici mesi. Il trend riflette essenzialmente la dinamica degli “Altri titoli” (326,8 miliardi), in calo rispetto ad un anno prima (-51,5 miliardi) in particolare nella componente obbligazioni bancarie (-35,7 miliardi), la cui incidenza si è attestata al 64,4%. Anche gli investimenti in titoli di Stato italiani (406,7 miliardi) erano in diminuzione (-17,2 miliardi di euro), principalmente nella categoria dei titoli a medio lungo termine (CCT e BTP; -16,5 miliardi). A marzo il tasso medio della raccolta bancaria da clientela calcolato dall’ABI22 (che include il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro per le famiglie e le società non finanziarie) risultava sceso all’1,13% (1,19% a fine 2015). Il tasso medio ponderato sui prestiti in euro alle famiglie e alle società non finanziarie aveva raggiunto il minimo storico del 3,16% (3,25% a dicembre).

20 La variazione è stata calcolata dall’ABI tenendo conto di stime di operazioni di cessione di crediti. 21 Supplemento al Bollettino Statistico “Moneta e Banche”, 11 aprile 2016. 22 ABI Monthly Outlook, Economia e Mercati Finanziari-Creditizi, aprile 2016.

Page 25: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

22

Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2016

Trasformazione di UBI Banca in Società per azioni: conclusione della procedura per l’esercizio del diritto di recesso

La trasformazione di UBI Banca in Società per azioni, divenuta efficace il 12 ottobre 2015 con l’iscrizione presso il Registro delle Imprese di Bergamo della deliberazione dell’Assemblea straordinaria dei Soci del 10 ottobre, ha comportato per i Soci di UBI Banca che non hanno concorso all’approvazione della delibera e per i titolari di azioni di UBI Banca, la possibilità di esercitare il diritto di recesso nei termini e con le modalità previsti dall’art. 2437 bis del C.C., quindi entro e non oltre il 27 ottobre 2015 (quindici giorni di calendario successivi alla data di iscrizione della delibera assembleare nel Registro delle Imprese di Bergamo). Come già riportato nell’informativa di bilancio, al termine del periodo individuato il diritto di recesso è risultato validamente esercitato per n. 35.409.477 azioni, rappresentanti il 3,927% del capitale sociale sottoscritto e versato di UBI Banca (per un controvalore complessivo, calcolato sulla base del valore di liquidazione di 7,2880 euro per azione, pari a 258.064.268,38 euro). L’11 novembre - ai sensi dell’art. 2437 quater del C.C. - è stato effettuato il deposito, presso il Registro delle Imprese di Bergamo, dell’offerta in opzione agli azionisti di UBI Banca delle azioni oggetto di recesso (nel rapporto di n. 1 azione ogni 24,4259 diritti posseduti), con facoltà di esercitare la prelazione sulle azioni rimaste inoptate. Il giorno successivo è iniziata l'offerta in opzione, terminata il 12 gennaio 2016.

Il 26 gennaio 2016 UBI Banca ha reso noto che, al termine del periodo di offerta in opzione e prelazione delle azioni oggetto di recesso, è stata espressa la volontà di acquistare n. 58.322 azioni UBI Banca, al sopra indicato prezzo unitario di 7,2880 euro. Le n. 35.351.155 azioni oggetto di recesso rimaste inoptate sono state offerte sul Mercato Telematico Azionario nella sola giornata del 28 gennaio per il tramite di Banca Akros Spa: non essendo stata acquistata alcuna azione, in data 3 febbraio si è proceduto al regolamento della compravendita delle n. 58.322 azioni UBI Banca oggetto dell’esercizio del diritto di opzione e di prelazione, con la ripartizione di tali azioni fra gli azionisti recedenti in proporzione al rispettivo quantitativo di azioni oggetto di recesso. Il pagamento del controvalore delle azioni acquistate così come l’accredito delle azioni sono avvenuti a favore degli aventi diritto tramite Monte Titoli e i rispettivi intermediari.

Per quanto riguarda le n. 35.351.155 azioni non acquistate a seguito delle procedure di offerta in opzione e prelazione e di collocamento sull’MTA, nella seduta del 10 febbraio 2016 il Consiglio di Gestione, sulla base del criterio indicato nella Relazione Illustrativa all’Assemblea pubblicata in data 9 settembre 2015, ha verificato che, in seguito alla SREP decision del novembre 2015, la nuova soglia di CET1 ratio a regime da rispettare in sede di esecuzione del rimborso delle azioni oggetto di recesso si è attestata all’11,62%1 andandosi a confrontare con un CET1 ratio a regime, calcolato sui dati al 31 dicembre 2015, dell’11,64%. Pertanto, il Consiglio di Gestione ha proposto al Consiglio di Sorveglianza, che si è favorevolmente pronunciato nella riunione del 18 febbraio 2016 sentito il Comitato per il Controllo Interno, di procedere al rimborso di n. 1.807.217 azioni, quantitativo arrotondato a n. 1.807.220 azioni al fine di assicurare la parità di trattamento fra i recedenti titolari dello stesso numero di azioni oggetto di recesso, per un controvalore di 13.171.019,36 euro (calcolato sulla base del prezzo di liquidazione di 7,2880 euro per azione ). Il 31 marzo 2016 la Banca Centrale Europea ha rilasciato - ai sensi degli articoli 77 e 78 del Regolamento (UE) n. 575/2013 - l’autorizzazione a procedere al rimborso di n. 1.807.220 azioni di UBI Banca oggetto di esercizio del diritto di recesso.

1 In seguito alla SREP decision resa nota il 27 novembre 2015, che ha ridotto al 9,25% il limite minimo di CET1 ratio richiesto a UBI

Banca dalla BCE, la soglia (che al momento della definizione del criterio era risultata pari all’11,74%) è stata così rideterminata: [(9,25% + 1,50%) + 12,48%]/2 = 11,62%.

Page 26: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

23

Il regolamento del rimborso è avvenuto in data e per valuta 8 aprile 2016, per il tramite di Monte Titoli Spa e dei rispettivi intermediari: contestualmente le azioni non rimborsate sono state liberate dal vincolo di indisponibilità esistente sulle stesse. Le azioni rimborsate sono entrate nel portafoglio azioni proprie di UBI Banca ed il relativo acquisto è stato effettuato utilizzando riserve disponibili. La situazione contabile al 31 marzo 2016 di UBI Banca registra, al passivo patrimoniale, la contabilizzazione di un debito verso clientela per 13.171 migliaia di euro e la contestuale iscrizione di una “Riserva impegno acquisto azioni proprie” negativa per pari importo. Con il regolamento del rimborso, si è proceduto ad una valorizzazione delle n. 1.807.220 azioni proprie al prezzo di mercato. La valorizzazione è avvenuta in contropartita al patrimonio netto, mediante iscrizione di una riserva negativa.

Lo Stress Test EBA Il Gruppo UBI Banca rientra tra i 51 istituti di credito, 5 dei quali italiani, aventi almeno 30 miliardi di attivi patrimoniali che sono coinvolti nell’EU- Wide Stress Test 2016. Tale esercizio è stato avviato dall’EBA (European Banking Authority) nel primo trimestre del 2016 ed è finalizzato a valutare la resistenza delle banche in uno scenario macroeconomico di base e avverso. L’orizzonte è triennale ed è basato sui dati di fine 2015. La metodologia ufficiale è stata pubblicata dall’EBA il 24 febbraio e copre i rischi di credito, di cartolarizzazione, di mercato, il rischio sovrano, il rischio di finanziamento e quello operativo, con un focus sul rischio di condotta. Nell’ambito di tale attività il Gruppo UBI Banca ha consegnato in data 17 marzo una raccolta di informazioni storiche (“Advanced Data Collection”) sui dati rilevanti come base di raffronto per lo stress test. Il successivo 15 aprile è stato inviato il primo prospetto con gli impatti dello stress test nello scenario base e avverso. Nei prossimi mesi il Gruppo sarà coinvolto in un processo di forte iterazione con l’Autorità di vigilanza, finalizzato alla verifica della qualità dei dati. I risultati finali saranno pubblicati all’inizio del terzo trimestre 2016. Per questo esercizio non sono state definite soglie di capitale da rispettare, ma i risultati saranno utilizzati dall’Autorità europea nell’ambito della valutazione SREP 2016, sulla base della quale verranno poi definite i livelli di capitale che il Gruppo UBI Banca dovrà rispettare nel prossimo anno.

Interventi di ottimizzazione e razionalizzazione del Gruppo Come comunicato dal Consigliere Delegato nel suo intervento all’Assemblea del 2 aprile 2016, con il delinearsi di un orizzonte triennale abbastanza chiaro dal punto di vista macroeconomico, alla fine del mese di febbraio UBI Banca ha deciso di avviare le attività per la definizione del nuovo Piano Industriale di Gruppo 2016-2020. Al fine di abilitare ulteriori spazi di miglioramento, in termini di innovazione ed efficienza, sia sul piano organizzativo che distributivo, nell’ambito dei vari cantieri di progettazione, è stata prevista un’analisi di fattibilità della convergenza dell’attuale modello federale di Gruppo verso una soluzione di banca unica che, se deliberata dagli Organi Sociali, costituirà uno dei pilastri del nuovo Piano. Si prevede che le attività possano concludersi entro il primo semestre con contestuale presentazione del Piano alla comunità finanziaria. Già all’inizio dell’anno, il Gruppo aveva annunciato, con lettera informativa datata 25 gennaio, alcuni interventi di affinamento e di ottimizzazione organizzativa aventi come obiettivo l’ulteriore avanzamento del processo di semplificazione e di razionalizzazione del modello operativo. Il successivo Accordo firmato con le sigle sindacali il 10 marzo 2016 – che interessa UBI Banca, UBI Sistemi e Servizi, le Banche Rete, IW Bank e Prestitalia – ha inteso disciplinare gli aspetti attinenti al personale direttamente riconducibili all’attuazione delle manovre

Page 27: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

24

annunciate nella lettera informativa di gennaio (per una disamina più approfondita si rimanda al capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio 2015” contenuto nella Relazione sulla gestione consolidata del Bilancio 2015), al fine di attenuare quanto più possibile le ricadute sociali e professionali connesse alla realizzazione degli interventi previsti2. Nell’ambito dei suddetti interventi, con decorrenza 18 aprile, è stato perfezionato l’accentramento presso l’Area Affari Legali e Contenzioso di Capogruppo delle seguenti attività attualmente svolte dalle Banche Rete: - gestione del contenzioso; - gestione dei ricorsi all’Arbitrato Bancario e Finanziario e ad altri organismi di risoluzione

stragiudiziale delle controversie a contenuto decisorio. Con riferimento invece a quanto comunicato nella sopra citata informativa del 25 gennaio in tema di razionalizzazione della rete territoriale, nei mesi di aprile è stata finalizzata la chiusura di 23 minisportelli3: i restanti interventi sull’assetto distributivo annunciati sono stati fatti confluire nell’ambito delle attività progettuali per il Piano Industriale di Gruppo. Per quanto riguarda le iniziative volte al contenimento del costo del lavoro, il 25 febbraio 2016 si è proceduto a siglare l’Accordo sindacale che ha quantificato in 71 le risorse aggiuntive che possono accedere, sempre su base volontaria, al Fondo di sostegno al reddito di settore, usufruendo dei medesimi incentivi dei dipendenti (334) rientrati nell’accordo firmato il 23 dicembre 2015. Si segnala peraltro che, in considerazione del numero eccedente di richieste pervenute, in data 29 aprile è stata definita con le Organizzazioni dei lavoratori una nuova intesa per l’uscita anticipata di ulteriori 14 risorse, con cessazione del rapporto lavorativo a partire dal 31 maggio. Nell’ambito del processo di razionalizzazione societaria, il 1° marzo 2016 il Consiglio di Gestione ha approvato le seguenti integrazioni in Capogruppo, unitamente ai relativi progetti di fusione, che seguiranno lo schema agevolato previsto dall’art. 2505 C.C. per le Società interamente controllate:

• UBI Fiduciaria: il 30 aprile 2015 la Società aveva ceduto a Unione Fiduciaria il ramo d’azienda relativo allo svolgimento dell’attività fiduciaria di cui alla Legge 23 novembre 1939, n. 1966. In seguito alla cessione, l’operatività si era concentrata principalmente sulle attività funzionali ad agevolare ed assicurare il corretto trasferimento a favore dell’acquirente. Essendosi esaurite tali attività, e non intendendo riutilizzare la Società con altri scopi, si è stabilito di procedere alla fusione per incorporazione, che è previsto si perfezionerà nella seconda metà del 2016, una volte ottenute le prescritte autorizzazioni dell’Autorità di Vigilanza;

• Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa: proseguendo nel riassetto del comparto immobiliare, dopo l’incorporazione di SOLIMM in S.B.I.M. (divenuta efficace il 23 ottobre 2015), si intende ora procedere alla fusione dell’Immobiliare S.B.I.M. in Capogruppo. La Società ha per oggetto principale la gestione dell’immobile sede del centro direzionale di Brescia di UBI Banca (ed è inoltre proprietaria di un terreno, non più di interesse strategico, e quindi destinabile alla vendita). L’operazione non presenta alcun effetto sulla struttura organizzativa dell’incorporante, che svolgerà direttamente le mansioni connesse alla proprietà dell’immobile, venendo meno la relativa attività di locazione ed i conseguenti rapporti infragruppo. La fusione è prevista entro il corrente esercizio, a margine del ricevimento delle necessarie autorizzazioni da parte dell’Autorità di Vigilanza.

2 Al riguardo si è concordato di attivare processi di conversione professionale e mobilità infragruppo, da attuarsi anche tramite

l’istituto del distacco. 3 Queste in dettaglio le chiusure effettuate nel corso del mese di aprile 2016:

- BANCA POPOLARE DI BERGAMO: Monvalle (Varese); Vimercate Via Torri Bianche,3 (Monza Brianza); - BANCO DI BRESCIA: Ronciglione (Viterbo); - BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA: Milano in Piazzale Nigra,1; Via Olona, 11; Via A. di Rudini, 8 (c/o Ospedale San Paolo);

Trezzano sul Naviglio (Milano); - BANCA REGIONALE EUROPEA: Piobesi d’Alba (Cuneo); Tortona Via Emilia, 422 (Alessandria); Genova Via Molassana 82/r; - BANCA POPOLARE DI ANCONA: Fabriano Via Corsi,3 (Ancona); Torre San Patrizio (Fermo); Sant’Eusanio del Sangro (Chieti); Grazzanise

e Vairano Patenora Via delle Rimembranze, 56 (Caserta); San Leo (Rimini); - BANCA CARIME: Cosenza Via degli Stadi, 57/d2; Arena, Nicotera e Soriano Calabro (Vibo Valentia); Bitetto (Bari); - BANCA DI VALLE CAMONICA: Menaggio (Como); Aprica (Sondrio).

Page 28: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

25

Variazioni dell’area di consolidamento Rispetto al 31 dicembre 2015 l’area di consolidamento non ha subito modifiche, fatto salvo quanto di seguito riportato afferente a marginali variazioni nelle percentuali di controllo delle Banche:

• Banca Regionale Europea Spa: nel trimestre la Capogruppo ha rilevato dai soci di minoranza n. 72.457 azioni ordinarie, portando la partecipazione di controllo sul capitale ordinario dal 79,8951% di fine dicembre al 79,9043% del 31 marzo 2016. Complessivamente la quota di controllo del capitale (formato da azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio) è salita dal 74,7766% al 74,7846%;

• Banca Popolare di Ancona Spa: nei tre mesi sono state acquistate n. 1.658 azioni dai piccoli azionisti, con un riflesso modesto sulla partecipazione detenuta da UBI Banca, che è salita al 99,5850% dal 99,5782% di fine 2015;

• Banca Carime Spa: nello stesso periodo sono state cedute alla Capogruppo n. 8.363 azioni che hanno determinato un ulteriore, benché esiguo, incremento del controllo, passato dal 99,9886% di fine anno al 99,9892% del 31 marzo 2016;

• Banca di Valle Camonica Spa: nel mese di febbraio UBI Banca ha acquistato n. 2.351 azioni, con un aggiustamento della percentuale di capitale detenuta dall’89,7917% del dicembre 2015 all’attuale 89,8657%, fermi gli altri possessi azionari. Il controllo esercitato dal Gruppo è parallelamente salito dal 98,6304% al 98,7044%;

• UBI Lease Finance 5 Srl: il 16 febbraio, il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato la chiusura anticipata della cartolarizzazione, in considerazione dell’avanzato stato di ammortamento dell’operazione. La chiusura è avvenuta alla fine del mese di aprile, con il riacquisto dei crediti (data di efficacia 31 marzo 2016) e il rimborso dei relativi titoli (29 aprile sia per la tranche senior, sia per la junior).

L’articolazione territoriale L’articolazione territoriale del Gruppo UBI Banca – che a fine marzo non presentava variazioni rispetto a dicembre 2015 – risulta attualmente composta da 1.537 sportelli, dei quali 1.531 operanti in Italia, avendo incorporato gli effetti delle chiusure dei minisportelli realizzate in aprile.

La rete italiana è integrata dalla struttura UBI Banca Private & Corporate Unity che opera in Italia con 125 centri (48 PCU e 77 corner)4, invariati rispetto alla fine dell’anno precedente.

Il presidio del territorio continua inoltre ad essere garantito anche da una rete di 839 promotori finanziari facenti capo alla nuova Società IW Bank Spa (824 a fine 2015).

Per quanto attiene alla presenza internazionale, nei primi mesi del 2016 sono divenuti operativi i nuovi uffici di rappresentanza di New York (20 gennaio) e di Casablanca (11 febbraio) che, insieme a Dubai (aperto nell’agosto 2015), sono andati ad aggiungersi alle cinque strutture già attive nei principali Paesi emergenti.

4 Il dato non include le tre unità di UBI Banca dedicate alla sola clientela Corporate.

Page 29: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

26

Il posizionamento di mercato La tabella sintetizza il posizionamento del Gruppo UBI Banca in termini di sportelli, raccolta tradizionale ed impieghi, sia a livello nazionale che nelle regioni e nelle province caratterizzate da una presenza più significativa delle Banche del Gruppo. Le rilevazioni fanno riferimento agli ultimi dati resi disponibili da Banca d’Italia: 31 dicembre 2015 sia per gli sportelli che per gli aggregati patrimoniali.

Le quote di mercato in termini di sportelli evidenziano un calo rispetto a fine 2014, da ricondursi anche agli effetti della razionalizzazione massiva posta in essere a gennaio 2015. A livello nazionale la percentuale è diminuita dal 5,4% al 5,2%, pur confermando livelli pari o superiori al 10% in 14 province italiane, unitamente ad un’importante presenza a Milano (9%) e a Roma (oltre il 4%). Nonostante la citata operazione di ottimizzazione, le quote in termini di raccolta ed impieghi – considerati in base all’ubicazione dello sportello – evidenziano solo marginali flessioni e/o situazioni di sostanziale stabilità. La quota nazionale della raccolta tradizionale – che peraltro non include la componente obbligazionaria – è scesa dal 4,4% al 4,3%, anche in relazione alle politiche di funding condotte dal Gruppo, mentre per gli impieghi risulta pari al 5,3%, dal 5,4% dell’anno precedente, nonostante alcuni effetti statistici che hanno interessato la base segnaletica. Quale riflesso delle caratteristiche dei due Gruppi di origine, in alcune aree a maggior presidio territoriale continuano ad evidenziarsi quote di mercato della raccolta tradizionale e/o degli impieghi superiori a quelle degli sportelli.

Gruppo UBI Banca: le quote di mercato(*)

SportelliDepositi(**) (***)

Impieghi (***)

SportelliDepositi(**) (***)

Impieghi (***)

Nord Italia 6,0% 5,0% 6,4% 6,3% 5,0% 6,5%

Lombardia 12,9% 8,4% 9,4% 13,2% 8,6% 9,5% prov. di Bergamo 23,0% 29,8% 38,1% 22,7% 30,5% 40,7% prov. di Brescia 22,0% 26,4% 34,7% 22,7% 26,8% 34,8% prov. di Como 6,3% 5,3% 8,1% 6,5% 5,2% 8,4% prov. di Lecco 6,2% 5,1% 8,3% 6,3% 4,9% 8,2% prov. di Mantova 4,6% 3,0% 3,9% 5,5% 2,8% 3,6% prov. di Milano 9,0% 4,1% 3,9% 9,1% 4,2% 3,7% prov. di Monza Brianza 8,7% 7,3% 9,6% 8,5% 7,1% 9,3% prov. di Pavia 13,0% 13,3% 11,5% 15,0% 13,1% 11,4% prov. di Sondrio 7,1% 1,7% 4,5% 8,2% 1,4% 4,5% prov. di Varese 23,9% 26,9% 21,1% 24,3% 27,7% 21,0%

Piemonte 6,9% 4,7% 5,2% 7,7% 4,7% 6,3% prov. di Torino 2,8% 1,9% 2,5% 3,0% 1,9% 3,7% prov. di Alessandria 10,9% 7,0% 9,7% 11,5% 7,4% 10,3% prov. di Cuneo 20,2% 18,2% 16,0% 22,7% 17,9% 15,8% prov. di Novara 2,6% 3,3% 7,1% 3,5% 2,9% 7,2%

Liguria 4,4% 3,6% 6,8% 5,5% 3,7% 7,3% prov. di Genova 4,0% 2,9% 6,1% 4,3% 3,0% 6,7% prov. di Imperia 4,8% 2,8% 8,5% 5,7% 3,0% 8,9% prov. di La Spezia 6,4% 9,8% 6,4% 8,7% 9,6% 6,8% prov. di Savona 3,8% 2,5% 9,2% 6,1% 2,7% 9,0%

Centro Italia 3,3% 2,5% 2,7% 3,3% 2,5% 2,6%

Marche 7,5% 6,9% 8,9% 7,4% 7,0% 9,0% prov. di Ancona 10,0% 10,0% 10,8% 9,6% 10,8% 11,2% prov. di Fermo 10,7% 9,5% 14,9% 10,7% 9,1% 15,0% prov. di Macerata 7,7% 7,2% 9,7% 8,1% 7,2% 9,8% prov. di Pesaro e Urbino 5,1% 3,1% 5,5% 4,9% 3,0% 5,4%

Lazio 4,2% 2,8% 3,0% 4,3% 2,8% 2,8% prov. di Roma 4,1% 2,8% 2,9% 4,1% 2,7% 2,7% prov. di Viterbo 13,6% 11,8% 10,7% 14,1% 10,9% 11,2%

Sud Italia 7,1% 5,8% 5,2% 7,7% 5,9% 5,4%

Campania 5,3% 3,9% 4,4% 5,6% 3,8% 4,5% prov. di Napoli 4,9% 3,6% 3,7% 4,9% 3,5% 3,7% prov. di Caserta 8,7% 6,3% 9,0% 9,3% 5,9% 8,7% prov. di Salerno 6,1% 4,3% 5,0% 6,9% 4,4% 5,2%

Calabria 18,3% 18,8% 13,5% 19,8% 19,2% 14,8% prov. di Catanzaro 10,6% 12,5% 9,0% 12,2% 14,1% 11,7% prov. di Cosenza 22,1% 25,8% 17,7% 23,1% 26,0% 19,1% prov. di Crotone 13,9% 10,2% 8,2% 14,7% 11,0% 8,8% prov. di Reggio Calabria 19,8% 15,0% 11,1% 20,9% 14,8% 11,5% prov. di Vibo Valentia 19,4% 25,0% 18,9% 24,3% 25,1% 19,3%

Basilicata 8,6% 9,9% 8,1% 11,8% 10,6% 8,5% prov. di Potenza 8,6% 10,7% 9,0% 11,5% 11,3% 9,7% prov. di Matera 8,7% 8,7% 6,7% 12,5% 9,4% 6,6%

Puglia 7,3% 5,8% 4,8% 7,8% 6,1% 4,9% prov. di Bari 9,3% 6,8% 5,4% 9,8% 7,0% 5,5% prov. di Brindisi 9,6% 7,0% 6,0% 9,6% 7,4% 6,2% prov. di Barletta Andria Trani 5,4% 5,1% 4,3% 7,8% 5,4% 4,6% prov. di Taranto 8,6% 6,6% 5,1% 9,0% 6,9% 5,6%

Totale Italia 5,2% 4,3% 5,3% 5,4% 4,4% 5,4%

(**) Conti correnti, certificati di deposito, depositi a risparmio . Sono escluse le obbligazioni.

(***) Quote di mercato per ubicazione dello sportello .

(*) Fonte Banca d'Italia: Bollettino statistico per le quote sportelli; segnalazioni di matrice per gli aggregati patrimoniali. I dati patrimoniali di sistema sono stati depurati delle consistenze della Cassa Depositi e Prestiti presente nelle segnalazioni per provincia di sportello a partire dal 31 dicembre 2013. La quota nazionale degli impieghi ha risentito nel primo semestre 2015 dell'incorporazione in un primario gruppo bancario di una parte del business di una società di credito al consumo (con partico lare incidenza sulla quota riferibile al P iemonte) e dell'ingresso nel perimetro bancario da ottobre 2015 di una società di credito al consumo.

31.12.2015 31.12.2014

Page 30: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

27

L’evoluzione dell’organico

Organico del Gruppo

Dipendenti effettivi in servizio

31.3.2016 31.12.2015 Variazioni 31.3.2015 31.3.2016 31.12.2015 Variazioni

Numero A B A-B C D E D-E

Banca Popolare di Bergamo Spa 3.550 3.588 -38 3.580 3.613 3.648 -35 Banco di Brescia Spa 2.329 2.368 -39 2.349 2.348 2.379 -31 Banca Carime Spa 1.776 1.827 -51 1.816 1.924 1.975 -51 UBI Banca Spa 1.753 1.730 23 1.666 2.472 2.486 -14 Banca Regionale Europea Spa 1.629 1.653 -24 1.635 1.765 1.794 -29 Banca Popolare Commercio e Industria Spa 1.550 1.559 -9 1.555 1.714 1.734 -20 Banca Popolare di Ancona Spa 1.534 1.545 -11 1.526 1.614 1.628 -14 Banca di Valle Camonica Spa 343 348 -5 347 326 329 -3 IW Bank Spa* 301 298 3 335 296 297 -1 UBI Banca International Sa 85 87 -2 101 81 83 -2

TOTALE BANCHE 14.850 15.003 -153 14.910 16.153 16.353 -200

UBI Sistemi e Servizi SCpA 1.953 2.002 -49 2.078 834 834 - UBI Leasing Spa 209 212 -3 223 205 208 -3 Prestitalia Spa 177 177 - 163 82 82 - UBI Pramerica SGR Spa 154 151 3 151 118 117 1UBI Factor Spa 137 137 - 133 122 124 -2 UBI Academy SCRL 14 15 -1 15 - - - UBI Trustee Sa 5 6 -1 5 4 5 -1 BPB Immobiliare Srl 4 4 - 9 4 4 - UBI Fiduciaria Spa** 4 4 - 23 2 2 - UBI Management Company Sa 4 4 - 4 3 3 - S.B.I.M. Spa*** - 1 -1 1 - - - Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa**** - - - 1 - - -

TOTALE 17.511 17.716 -205 17.716 17.527 17.732 -205

Collaboratori con contratto di somministrazione - - - - - - -

FORZA LAVORO 17.511 17.716 -205 17.716

FORZA LAVORO FTE 16.969,2 17.175,9 -206,7

Distaccati extra Gruppo - out 23 23 - 23 - in 7 7 -

TOTALE RISORSE UMANE 17.534 17.739 -205 17.739 17.534 17.739 -205

Dipendenti a libro matricola

* In data 25 maggio 2015 è divenuta efficace l’operazione di fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment. La nuova Società ha assunto la denominazione di IW Bank Spa.

** In data 30 aprile 2015 è stato perfezionato il trasferimento di un ramo d’azienda di UBI Fiduciaria Spa a favore di Unione Fiduciaria Spa che spiega il decremento del numero di dipendenti effettivi rispetto al 31 marzo 2015.

*** In seguito all’attivazione della procedura per l’incorporazione della Società in UBI Banca Spa, al 31 marzo 2016 non risultavano dipendenti effettivi o a libro paga.

**** Al 31 marzo 2016, così come al 31 dicembre 2015, erano operative presso la Società 2 risorse parzialmente distaccate da altre Società del Gruppo e pertanto non computate tra i dipendenti effettivi in servizio.

Nel prospetto sopra riportato viene dettagliata – per ciascuna Società – l’effettiva distribuzione del personale dipendente (lavoratori a tempo indeterminato, a tempo determinato e con contratto di apprendistato) al 31 marzo 2016, rettificata per tenere conto dei distacchi da e verso altre entità del Gruppo ovvero esterne al Gruppo (colonna A), raffrontata con quelle di fine 2015 (colonna B) e del 31 marzo 2015 (colonna C), entrambe ricostruite su basi omogenee. Nella colonna D viene invece indicato, per ciascuna Società, il numero dei dipendenti risultanti a libro matricola al 31 marzo 2016 confrontato con la situazione di fine 2015, anch’essa ricostruita su basi omogenee (colonna E).

Rispetto a quanto pubblicato nelle precedenti informative, si segnala che: i dati relativi al 31 marzo 2015 sono stati rettificati per tener conto:

- dell’esclusione dal perimetro di Gruppo di Coralis Rent Srl – in liquidazione, in seguito alla chiusura, in data 31 dicembre 2015, della procedura di liquidazione della Società;

- della fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment con la costituzione della nuova IW Bank: i dati relativi al personale delle due Società sono pertanto ora esposti in un’unica riga (IW Bank Spa);

i dati relativi al 31 dicembre 2015 hanno subito le seguenti variazioni: - il personale di Banca di Valle Camonica è stato ridotto di 1 unità in relazione ad un licenziamento per giusta causa avente decorrenza

dicembre 2015; - il personale di UBI Banca International è stato rettificato di 1 unità per tenere conto di un rapporto di lavoro conclusosi nel terzo trimestre

del 2015.

Al 31 marzo 2016 la forza lavoro del Gruppo UBI Banca si presentava costituita da 17.511 risorse rispetto alle 17.716 del dicembre 2015 (ricostruite in termini omogenei), evidenziando nel periodo una riduzione di 205 unità. In termini invece di FTE (Full Time Equivalent), ossia tenendo conto dell’effetto dei part-time in essere, la forza lavoro del Gruppo si è ridotta di 206,7 risorse (da 17.175,9 a 16.969,2).

Page 31: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

28

La diminuzione è riconducibile alle uscite volontarie realizzate nell’ambito degli Accordi del 23 dicembre 2015 e del 25 febbraio 2016 che hanno interessato 329 risorse, ossia il 79% circa degli esodi anticipati complessivamente previsti (334 relativi al verbale d’intesa di dicembre, 71 concordati in febbraio e 14 definiti con il recente accordo del 29 aprile 2016). Tali uscite sono state parzialmente controbilanciate dai nuovi inserimenti effettuati in ottica di ricambio generazionale e di sostegno all’occupazione giovanile, in coerenza con gli impegni assunti dal Gruppo negli ultimi anni. La forza lavoro mostra flessioni presso tutte le principali aziende del Gruppo, con la rilevante eccezione di UBI Banca che ha registrato un incremento di 23 risorse principalmente per effetto del potenziamento della struttura “Coordinamento e supporto commerciale Retail” e dell’accentramento di attività di UBI Sistemi e Servizi in ambiti specialistici dell’area “Multichannel Banking” e nel servizio “Compliance servizi bancari”. Come emerge dalla tabella relativa alla dinamica per tipologia contrattuale, nei tre mesi dell’anno l’uscita netta di personale a tempo indeterminato ha trovato marginale compensazione nell’incremento del personale a tempo determinato. Nel dettaglio, la riduzione complessiva di 205 risorse è la risultante di: • 374 uscite (delle quali 369 a tempo indeterminato, anche per effetto dei sopra citati ingressi

al fondo di settore, e 5 a tempo determinato, per termine contratto); • 169 inserimenti (di cui 114 a tempo indeterminato e 55 a tempo determinato).

Oltre agli inserimenti netti a tempo determinato, alla dinamica riepilogata in tabella hanno concorso anche le stabilizzazioni di 10 risorse, ovvero le trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.

Lavoratori dipendenti a libro matricola

Numero 31.3.2016 31.12.2015 Variazione

Totale lavoratori dipendenti 17.527 17.732 -205

di cui: tempo indeterminato 17.400 17.645 -245 tempo determinato 126 84 42apprendisti 1 3 -2

Page 32: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

29

Prospetti consolidati riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 506.194 530.098 -23.904 -4,5% 466.288 39.906 8,6%

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 966.772 994.478 -27.706 -2,8% 1.527.401 -560.629 -36,7%

30. Attività finanziarie valutate al fair value 194.738 196.034 -1.296 -0,7% 198.365 -3.627 -1,8%

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 15.699.461 15.554.282 145.179 0,9% 17.904.652 -2.205.191 -12,3%

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.445.469 3.494.547 -49.078 -1,4% 3.528.010 -82.541 -2,3%

60. Crediti verso banche 3.591.309 3.429.937 161.372 4,7% 3.331.195 260.114 7,8%

70. Crediti verso clientela 84.072.553 84.586.200 -513.647 -0,6% 84.634.175 -561.622 -0,7%

80. Derivati di copertura 714.946 594.685 120.261 20,2% 689.227 25.719 3,7%

90.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 61.469 59.994 1.475 2,5% 66.716 -5.247 -7,9%

100. Partecipazioni 259.545 260.812 -1.267 -0,5% 254.129 5.416 2,1%

120. Attività materiali 1.673.882 1.744.463 -70.581 -4,0% 1.711.351 -37.469 -2,2%

130. Attività immateriali 1.747.089 1.757.468 -10.379 -0,6% 1.767.675 -20.586 -1,2% di cui: avviamento 1.465.260 1.465.260 - - 1.465.260 - -

140. Attività fiscali 2.790.272 2.814.933 -24.661 -0,9% 2.927.911 -137.639 -4,7%

150.Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 70.283 11.148 59.135 530,5% 68.798 1.485 2,2%

160. Altre attività 895.255 1.171.686 -276.431 -23,6% 847.697 47.558 5,6%

Totale dell'attivo 116.689.237 117.200.765 -511.528 -0,4% 119.923.590 -3.234.353 -2,7%

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 11.495.105 10.454.303 1.040.802 10,0% 12.360.302 -865.197 -7,0%

20. Debiti verso clientela 56.527.759 55.264.471 1.263.288 2,3% 50.817.925 5.709.834 11,2%

30. Titoli in circolazione 33.124.613 36.247.928 -3.123.315 -8,6% 40.324.315 -7.199.702 -17,9%

40. Passività finanziarie di negoziazione 610.468 531.812 78.656 14,8% 740.247 -129.779 -17,5%

60. Derivati di copertura 1.000.034 749.725 250.309 33,4% 1.217.816 -217.782 -17,9%

80. Passività fiscali 427.460 472.564 -45.104 -9,5% 735.132 -307.672 -41,9%

100. Altre passività 2.476.949 2.354.617 122.332 5,2% 2.435.841 41.108 1,7%

110. Trattamento di fine rapporto del personale 337.289 340.954 -3.665 -1,1% 368.186 -30.897 -8,4%

120. Fondi per rischi e oneri: 255.392 266.628 -11.236 -4,2% 289.799 -34.407 -11,9% a) quiescenza e obblighi simili 68.981 70.237 -1.256 -1,8% 79.457 -10.476 -13,2% b) altri fondi 186.411 196.391 -9.980 -5,1% 210.342 -23.931 -11,4%

140.+170.+180.+190.+ 200.

Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 9.877.656 9.865.097 12.559 0,1% 10.018.158 -140.502 -1,4%

210. Patrimonio di pertinenza di terzi 514.451 535.901 -21.450 -4,0% 539.941 -25.490 -4,7%

220. Utile (perdita) del periodo 42.061 116.765 n.s. n.s. 75.928 -33.867 -44,6%

Totale del passivo e del patrimonio netto 116.689.237 117.200.765 -511.528 -0,4% 119.923.590 -3.234.353 -2,7%

Importi in migliaia di euro

31.3.2016

A

31.12.2015

B

Variazioni

A-B

Variazioni%

A/B

31.3.2015

C

Variazioni

A-C

Variazioni%

A/C

Page 33: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

30

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 506.194 530.098 506.505 484.055 466.28820. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 966.772 994.478 653.418 1.338.170 1.527.40130. Attività finanziarie valutate al fair value 194.738 196.034 195.490 197.223 198.36540. Attività finanziarie disponibili per la vendita 15.699.461 15.554.282 15.259.697 16.799.280 17.904.65250. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.445.469 3.494.547 3.486.873 3.535.692 3.528.010 60. Crediti verso banche 3.591.309 3.429.937 3.632.477 3.191.584 3.331.19570. Crediti verso clientela 84.072.553 84.586.200 83.834.141 85.340.026 84.634.17580. Derivati di copertura 714.946 594.685 613.696 545.576 689.227

90.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 61.469 59.994 61.305 59.108 66.716

100. Partecipazioni 259.545 260.812 250.902 247.779 254.129120. Attività materiali 1.673.882 1.744.463 1.743.948 1.755.974 1.711.351130. Attività immateriali 1.747.089 1.757.468 1.751.943 1.760.006 1.767.675

di cui: avviamento 1.465.260 1.465.260 1.465.260 1.465.260 1.465.260

140. Attività fiscali 2.790.272 2.814.933 2.727.227 2.753.059 2.927.911150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 70.283 11.148 11.163 11.286 68.798160. Altre attività 895.255 1.171.686 960.349 1.434.917 847.697

Totale dell'attivo 116.689.237 117.200.765 115.689.134 119.453.735 119.923.590

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 11.495.105 10.454.303 10.871.905 9.049.928 12.360.30220. Debiti verso clientela 56.527.759 55.264.471 50.759.665 55.331.195 50.817.92530. Titoli in circolazione 33.124.613 36.247.928 38.262.102 38.996.157 40.324.31540. Passività finanziarie di negoziazione 610.468 531.812 526.212 647.508 740.24760. Derivati di copertura 1.000.034 749.725 871.163 788.565 1.217.81680. Passività fiscali 427.460 472.564 510.707 440.745 735.132100. Altre passività 2.476.949 2.354.617 2.649.872 3.132.513 2.435.841110. Trattamento di fine rapporto del personale 337.289 340.954 336.309 339.894 368.186120. Fondi per rischi e oneri: 255.392 266.628 296.309 291.748 289.799

a) quiescenza e obblighi simili 68.981 70.237 70.230 71.515 79.457b) altri fondi 186.411 196.391 226.079 220.233 210.342

140.+170.+180.+190.+ 200.

Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 9.877.656 9.865.097 9.911.021 9.762.383 10.018.158

210. Patrimonio di pertinenza di terzi 514.451 535.901 531.876 548.656 539.941220. Utile (perdita) del periodo 42.061 116.765 161.993 124.443 75.928

Totale del passivo e del patrimonio netto 116.689.237 117.200.765 115.689.134 119.453.735 119.923.590

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.12.2015 30.9.2015 30.6.2015 31.3.2015

Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali consolidati riclassificati

Page 34: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

31

Conto economico consolidato riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 387.600 430.605 (43.005) (10,0%) 1.631.055 di cui: effetti della Purchase Price Allocation (5.616) (6.503) (887) (13,6%) (27.149) Margine d'interesse esclusi gli effetti della PPA 393.216 437.108 (43.892) (10,0%) 1.658.204

70. Dividendi e proventi simili 523 533 (10) (1,9%) 10.349 Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 5.252 6.168 (916) (14,9%) 35.260

40.-50. Commissioni nette 337.146 341.192 (4.046) (1,2%) 1.300.119 di cui commissioni di performance 2.311 6.874 (4.563) (66,4%) 35.182

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 15.714 58.024 (42.310) (72,9%) 290.633

220. Altri oneri/proventi di gestione 26.705 29.489 (2.784) (9,4%) 103.448 Proventi operativi 772.940 866.011 (93.071) (10,7%) 3.370.864 Proventi operativi esclusi gli effetti della PPA 778.556 872.514 (93.958) (10,8%) 3.398.013

180.a Spese per il personale (319.787) (334.930) (15.143) (4,5%) (1.295.090) 180.b Altre spese amministrative (171.800) (147.932) 23.868 16,1% (727.067)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (36.042) (38.498) (2.456) (6,4%) (153.024) di cui: effetti della Purchase Price Allocation (3.289) (3.274) 15 0,5% (13.158) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali esclusi gli effetti della PPA (32.753) (35.224) (2.471) (7,0%) (139.866)

Oneri operativi (527.629) (521.360) 6.269 1,2% (2.175.181) Oneri operativi esclusi gli effetti della PPA (524.340) (518.086) 6.254 1,2% (2.162.023)

Risultato della gestione operativa 245.311 344.651 (99.340) (28,8%) 1.195.683

Risultato della gestione operativa esclusi gli effetti della PPA 254.216 354.428 (100.212) (28,3%) 1.235.990 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (155.339) (190.192) (34.853) (18,3%) (802.646)

130. b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 252 (966) 1.218 n.s. (16.866)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (6.368) (4.319) 2.049 47,4% (2.975) 240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 402 (309) 711 n.s. 464

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 84.258 148.865 (64.607) (43,4%) 373.660 Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte esclusi gli effetti della PPA 93.163 158.642 (65.479) (41,3%) 413.967

290. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (34.352) (61.998) (27.646) (44,6%) (161.121) di cui: effetti della Purchase Price Allocation 2.952 3.241 (289) (8,9%) 13.362

330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.400) (9.749) (2.349) (24,1%) (29.765) di cui: effetti della Purchase Price Allocation 521 559 (38) (6,8%) 2.115

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante oneri per esodi anticipati e impairment esclusi gli effetti della PPA 47.938 83.095 (35.157) (42,3%) 207.604

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppoante oneri per esodi anticipati e impairment 42.506 77.118 (34.612) (44,9%) 182.774

180.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi (445) (1.190) (745) (62,6%) (62.705)

200.+210.+260.Rettifiche di valore dell'avviamento, degli intangibili a vita utile definita e di attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - - - - (3.304)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 42.061 75.928 (33.867) (44,6%) 116.765

Effetto complessivo della Purchase Price Allocation sul conto economico (5.432) (5.977) (545) (9,1%) (24.830)

Importi in migliaia di euro

31.3.2016

A

31.3.2015

B

Variazioni

A-B

Variazioni%

A/B

31.12.2015

C

Page 35: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

32

I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

10.-20. Margine d'interesse 387.600 385.240 398.667 416.543 430.605 di cui: effetti della Purchase Price Allocation (5.616) (6.901) (6.630) (7.115) (6.503) Margine d'interesse esclusi gli effetti della PPA 393.216 392.141 405.297 423.658 437.108

70. Dividendi e proventi simili 523 1.578 3.452 4.786 533 Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 5.252 12.104 3.583 13.405 6.168

40.-50. Commissioni nette 337.146 330.574 300.467 327.886 341.192 di cui commissioni di performance 2.311 22.496 878 4.934 6.874

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 15.714 151.705 27.830 53.074 58.024

220. Altri oneri/proventi di gestione 26.705 22.611 24.162 27.186 29.489 Proventi operativi 772.940 903.812 758.161 842.880 866.011

Proventi operativi esclusi gli effetti della PPA 778.556 910.713 764.791 849.995 872.514 180.a Spese per il personale (319.787) (322.360) (317.957) (319.843) (334.930) 180.b Altre spese amministrative (171.800) (272.472) (141.642) (165.021) (147.932)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (36.042) (38.294) (36.952) (39.280) (38.498) di cui: effetti della Purchase Price Allocation (3.289) (3.283) (3.285) (3.316) (3.274) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali esclusi gli effetti della PPA (32.753) (35.011) (33.667) (35.964) (35.224)

Oneri operativi (527.629) (633.126) (496.551) (524.144) (521.360)

Oneri operativi esclusi gli effetti della PPA (524.340) (629.843) (493.266) (520.828) (518.086)

Risultato della gestione operativa 245.311 270.686 261.610 318.736 344.651

Risultato della gestione operativa esclusi gli effetti della PPA 254.216 280.870 271.525 329.167 354.428 130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (155.339) (245.013) (168.534) (198.907) (190.192)

130. b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 252 (10.464) (3.054) (2.382) (966)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (6.368) 44.794 (18.634) (24.816) (4.319) 240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 402 81 300 392 (309)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 84.258 60.084 71.688 93.023 148.865 Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte esclusi gli effetti della PPA 93.163 70.268 81.603 103.454 158.642

290. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (34.352) (33.342) (28.632) (37.149) (61.998) di cui: effetti della Purchase Price Allocation 2.952 3.376 3.287 3.458 3.241

330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.400) (7.151) (5.506) (7.359) (9.749) di cui: effetti della Purchase Price Allocation 521 529 423 604 559

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante oneri per esodi anticipati e impairment esclusi gli effetti della PPA 47.938 25.870 43.755 54.884 83.095

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante oneri per esodi anticipati e impairment 42.506 19.591 37.550 48.515 77.118

180.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi (445) (61.515) - - (1.190)

200.+210.+260.

Rettifiche di valore dell'avviamento, degli intangibili a vita utile definita e di attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - (3.304) - - -

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 42.061 (45.228) 37.550 48.515 75.928

Effetto complessivo della Purchase Price Allocation sul conto economico (5.432) (6.279) (6.205) (6.369) (5.977)

Importi in migliaia di euro

2016 2015

Evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato

Page 36: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

33

31.3.2016 31.3.2015

Importi in migliaia di euro

Margine di interesse (inclusi effetti PPA) 387.600 430.605 (43.005) (10,0%)

Dividendi e proventi simili 523 533 (10) (1,9%)

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 5.252 6.168 (916) (14,9%)

Commissioni nette 337.146 341.192 (4.046) (1,2%) di cui commissioni di performance 2.311 6.874 (4.563) (66,4%)

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 15.714 58.024 (42.310) (72,9%)

Altri oneri/proventi di gestione 26.705 29.489 (2.784) (9,4%)

Proventi operativi (inclusi effetti PPA) 772.940 866.011 (93.071) (10,7%)

Spese per il personale (319.787) (334.930) (15.143) (4,5%)

Altre spese amministrative (171.800) (146.601) 25.199 17,2% Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (inclusi effetti PPA) (36.042) (38.498) (2.456) (6,4%)

Oneri operativi (inclusi effetti PPA) (527.629) (520.029) 7.600 1,5%

Risultato della gestione operativa (inclusi effetti PPA) 245.311 345.982 (100.671) (29,1%)

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (155.339) (190.192) (34.853) (18,3%) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (1.293) 3.500 (4.793) n.s.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (6.368) (4.319) 2.049 47,4%

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 402 154 248 161,0%

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (inclusi effetti PPA) 82.713 155.125 (72.412) (46,7%)

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (33.921) (63.659) (29.738) (46,7%)

(Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.333) (9.779) (2.446) (25,0%)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 41.459 81.687 (40.228) (49,2%)

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti

Variazioni Variazioni %al netto delle componenti non

ricorrenti

al netto delle componenti non

ricorrenti

Page 37: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Impo

rti in

mig

liaia

di e

uro

Mar

gine

di i

nter

esse

(inc

lusi

effe

tti P

PA)

387.

600

387.

600

430.

605

430.

605

Divi

dend

i e p

rove

nti s

imili

523

523

533

533

Utili

(per

dite

) del

le p

arte

cipa

zion

i val

utat

e a

patri

mon

io n

etto

5.25

2 5.

252

6.16

8 6.

168

Com

mis

sion

i net

te33

7.14

6 33

7.14

6 34

1.19

2 34

1.19

2 Ri

sulta

to n

etto

del

l'atti

vità

di n

egoz

iazi

one,

cop

ertu

ra, c

essi

one/

riacq

uist

o e

delle

atti

vità/

pass

ività

val

utat

e al

fair

valu

e15

.714

15

.714

58

.024

58

.024

Al

tri o

neri/

prov

enti

di g

estio

ne26

.705

26

.705

29

.489

29

.489

Pro

ven

ti o

per

ativ

i (in

clus

i effe

tti P

PA)

772.

940

-

-

-

772.

940

866.

011

-

-

-

-

866.

011

Spes

e pe

r il p

erso

nale

(319

.787

) (3

19.7

87)

(334

.930

) (3

34.9

30)

Altre

spe

se a

mm

inis

trativ

e(1

71.8

00)

(171

.800

) (1

47.9

32)

1.33

1 (1

46.6

01)

Retti

fiche

/ripr

ese

di v

alor

e ne

tte s

u at

tività

mat

eria

li e

imm

ater

iali

(incl

usi e

ffetti

PPA

)(3

6.04

2)

(36.

042)

(3

8.49

8)

(38.

498)

On

eri o

per

ativ

i (in

clus

i effe

tti P

PA)

(527

.629

) -

-

-

(5

27.6

29)

(521

.360

) -

-

1.33

1 -

(5

20.0

29)

Ris

ult

ato

del

la g

esti

on

e o

per

ativ

a (in

clus

i effe

tti P

PA)

245.

311

-

-

-

245.

311

344.

651

-

-

1.

331

-

345.

982

Retti

fiche

/ripr

ese

di v

alor

e ne

tte p

er d

eter

iora

men

to c

redi

ti(1

55.3

39)

(155

.339

) (1

90.1

92)

(190

.192

) Re

ttific

he/ri

pres

e di

val

ore

nette

per

det

erio

ram

ento

di a

ltre

attiv

ità/p

assi

vità

finan

ziar

ie25

2 38

8 (1

.933

) (1

.293

) (9

66)

4.46

6 3.

500

Acca

nton

amen

ti ne

tti a

i fon

di p

er ri

schi

e o

neri

(6.3

68)

(6.3

68)

(4.3

19)

(4.3

19)

Utili

(per

dite

) dal

la c

essi

one

di in

vest

imen

ti e

parte

cipa

zion

i40

2 40

2 (3

09)

463

154

Uti

le (

per

dit

a) d

ell'o

per

ativ

ità

corr

ente

al l

ord

o d

elle

imp

ost

e (in

clus

i ef

fetti

PPA

)84

.258

38

8 -

(

1.93

3)

82.7

13

148.

865

463

4.

466

1.

331

-

15

5.12

5

Impo

ste

sul r

eddi

to d

el p

erio

do d

ell'o

pera

tività

cor

rent

e(3

4.35

2)

(101

) 53

2 (3

3.92

1)

(61.

998)

5

(1.2

26)

(440

) (6

3.65

9)

(Utile

)/per

dita

del

per

iodo

di p

ertin

enza

di t

erzi

(7.4

00)

67

(7.3

33)

(9.7

49)

(30)

(9

.779

) U

tile

(p

erd

ita)

del

per

iod

o d

i per

tin

enza

del

la C

apo

gru

pp

o a

nte

on

eri

per

eso

di a

nti

cip

ati e

imp

airm

ent

42.5

06

287

-

(1.3

34)

41.4

59

77.1

18

468

3.

240

86

1 -

81.6

87

One

ri pe

r eso

di a

ntic

ipat

i al n

etto

del

le im

post

e e

dei t

erzi

(445

) 44

5 -

(1

.190

) 1.

190

-

Uti

le (

per

dit

a) d

el p

erio

do

di p

erti

nen

za d

ella

Cap

og

rup

po

42

.061

28

7 44

5 (1

.334

) 41

.459

75

.928

46

8 3.

240

861

1.19

0 81

.687

RO

E (U

tile n

etto

/ (P

atrim

onio

net

to +

Utile

del

per

iodo

))1,

7%

1,7%

3,

0%

3,2%

C

ost

/ In

com

e (in

clus

i effe

tti P

PA)

68,3

%

68,3

%

60,2

%

60,0

%

Co

st /

Inco

me

(esc

lusi

effe

tti P

PA)

67,3

%

67,3

%

59,4

%

59,2

%

Conto

eco

nom

ico c

onso

lidat

o r

icla

ssif

icat

o a

l net

to d

elle

più

sig

nif

icat

ive

com

ponen

ti n

on

rico

rren

ti:

det

tagl

i

31.3

.201

6al

net

to d

elle

co

mpo

nent

i no

n ri

corr

enti

31.3

.201

5

31.3

.201

5al

net

to d

elle

co

mpo

nent

i no

n ri

corr

enti

Ces

sion

e di

pa

rteci

pazi

oni

One

ri di

in

tegr

azio

ne IW

B

ank

e U

BI B

anca

P

rivat

e In

vest

men

t

One

ri pe

r eso

di

antic

ipat

i (ex

Ac

cord

o 4

febb

raio

201

5)

com

po

ne

nti

no

n r

ico

rre

nti

com

po

ne

nti

no

n r

ico

rre

nti

Ret

tific

he e

rip

rese

di v

alor

e su

tito

li az

iona

ri,

obbl

igaz

iona

ri e

quot

e O

ICR

(A

FS)

31.3

.201

6R

ettif

iche

di

valo

re s

u tit

oli

azio

nari,

ob

blig

azio

nari

e qu

ote

OIC

R

(AFS

)

Adeg

uam

enti

sugl

i on

eri p

er e

sodi

an

ticip

ati

(ex

Acco

rdo

Sin

daca

le d

el23

dic

embr

e 20

15)

Inte

rven

to d

el

FITD

a fa

vore

di

Ban

ca T

erca

s

34

Page 38: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

35

Prospetto di raccordo al 31 marzo 2016

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.3.2016 31.3.2016

Importi in migliaia di euro

Schema di bilancio

consolidato

Recupero imposte

Utile delle partecipazioni valutate a pn

Amm.ti per migliorie su beni di terzi

Oneri per esodi

anticipati

Prospetto consolidato riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 387.600 387.600 70. Dividendi e proventi simili 523 523

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 5.252 5.252 40.-50. Commissioni nette 337.146 337.146

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 15.714 15.714

220. Altri oneri/proventi di gestione 81.059 (55.185) 831 26.705

Proventi operativi 822.042 (55.185) 5.252 831 - 772.940

180.a Spese per il personale (320.554) 767 (319.787) 180.b Altre spese amministrative (226.985) 55.185 (171.800)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (35.211) (831) (36.042)

Oneri operativi (582.750) 55.185 - (831) 767 (527.629)

Risultato della gestione operativa 239.292 - 5.252 - 767 245.311

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (155.339) (155.339) 130.

b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 252 252

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (6.368) (6.368) 240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 5.654 (5.252) 402

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 83.491 - - - 767 84.258

290. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (34.098) (254) (34.352) 330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (7.332) (68) (7.400)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante oneri per esodi anticipati 42.061 - - - 445 42.506

180.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi - (445) (445)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 42.061 - - - - 42.061

Voci

Riclassifiche

Prospetto di raccordo al 31 marzo 2015

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.3.2015 31.3.2015

Importi in migliaia di euro

Schema di bilancio

consolidato

Recupero imposte

Utile delle partecipazioni valutate a pn

Amm.ti per migliorie su beni di terzi

Oneri per esodi

anticipati

Prospetto consolidato riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 430.605 430.605 70. Dividendi e proventi simili 533 533

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - 6.168 6.168 40.-50. Commissioni nette 341.192 341.192

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 58.024 58.024

220. Altri oneri/proventi di gestione 83.845 (55.204) 848 29.489

Proventi operativi 914.199 (55.204) 6.168 848 - 866.011

180.a Spese per il personale (336.572) 1.642 (334.930) 180.b Altre spese amministrative (203.136) 55.204 (147.932)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (37.650) (848) (38.498)

Oneri operativi (577.358) 55.204 - (848) 1.642 (521.360)

Risultato della gestione operativa 336.841 - 6.168 - 1.642 344.651

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (190.192) (190.192) 130.

b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (966) (966)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (4.319) (4.319) 240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 5.859 (6.168) (309)

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 147.223 - - - 1.642 148.865

290. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (61.546) (452) (61.998) 330. (Utile)/perdita del periodo di pertinenza di terzi (9.749) (9.749)

Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo ante oneri per incentivi all'esodo 75.928 1.190 77.118

180.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi - (1.190) (1.190)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 75.928 - - - - 75.928

Voci

Riclassifiche

Page 39: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

36

Prospetto di raccordo al 31 dicembre 2015

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2015 31.12.2015

Importi in migliaia di euro

Schema di bilancio

consolidato

Recupero imposte

Utile delle partecipazioni valutate a pn

Amm.ti per migliorie su beni di terzi

Oneri per esodi

anticipati

Rettifiche di valore

dell'avviamento e delle attività

materiali

Prospetto consolidato riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 1.631.055 1.631.055 70. Dividendi e proventi simili 10.349 10.349

Utili (perdite) delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 35.260 35.260 40.-50. Commissioni nette 1.300.119 1.300.119

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 290.633 290.633

220. Altri oneri/proventi di gestione 321.441 (221.448) 3.455 103.448

Proventi operativi 3.553.597 (221.448) 35.260 3.455 - - 3.370.864

180.a Spese per il personale (1.391.732) 96.642 (1.295.090) 180.b Altre spese amministrative (948.515) 221.448 (727.067)

200.+210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (154.619) (3.455) 5.050 (153.024)

Oneri operativi (2.494.866) 221.448 - (3.455) 96.642 5.050 (2.175.181)

Risultato della gestione operativa 1.058.731 - 35.260 - 96.642 5.050 1.195.683

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (802.646) (802.646) 130.

b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (16.866) (16.866)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.975) (2.975) 240.+270. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 35.724 (35.260) 464

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 271.968 - - - 96.642 5.050 373.660

290. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente (127.502) (31.960) (1.659) (161.121) 330. (Utile)/perdita d'esercizio di pertinenza di terzi (27.701) (1.977) (87) (29.765)

Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche 116.765 - - - 62.705 3.304 182.774

180.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte e dei terzi - (62.705) (62.705) 200.+

210.+260.Rettifiche di valore dell'avviamento e delle attività materiali al netto delle imposte e dei terzi - (3.304) (3.304)

340. Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo 116.765 - - - - - 116.765

Voci

Riclassifiche

Page 40: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

37

Note esplicative alla redazione dei prospetti consolidati Gli Schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, come per il Bilancio al 31 dicembre 2015, ai fini della redazione del presente Resoconto sono state osservate le previsioni di cui al 4° Aggiornamento del 15 dicembre 2015. Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale, vengono redatti i Prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti regole:

- la voce utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto include gli utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto iscritti alla voce 240 dello schema contabile;

- la voce altri oneri/proventi di gestione include la voce 220, al netto delle riclassificazioni citate in altri punti; - i recuperi di imposte iscritti alla voce 220 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono

riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative; - la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 200 e 210 dello schema contabile,

nonché le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 220; - la voce utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni include la voce 240, al netto degli utili (perdite)

delle partecipazioni valutate al patrimonio netto, nonché la voce 270 dello schema contabile; - le rettifiche di valore dell’avviamento, degli intangibili a vita utile definita e di attività materiali (al netto di imposte

e terzi) presenti nel 4° trimestre 2015 includono un parziale delle voci 200 e 210, nonché la voce 260 dello schema contabile;

- gli oneri per esodi anticipati (al netto di imposte e terzi) includono un parziale della voce 180a dello schema contabile.

La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici Prospetti di raccordo. Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nei successivi capitoli del presente Resoconto. Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica del Gruppo ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono:

I Trimestre 2016: - rettifiche di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR del portafoglio AFS; - adeguamenti sugli oneri per esodi anticipati spesati a margine dell’Accordo del 23 dicembre 2015; - provento maturato in relazione all’intervento del FITD in favore di Banca Tercas.

I Trimestre 2015: - cessione della partecipazione UBI Gestioni Fiduciarie Sim; - rettifiche di valore su titoli AFS; - oneri di integrazione per la fusione di IW Bank in UBI Banca Private Investment; - oneri per esodi anticipati spesati a margine dell’Accordo del 4 febbraio 2015.

Page 41: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

38

Il conto economico consolidato

I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti consolidati riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento proposto esamina le dinamiche che hanno caratterizzato il periodo gennaio-marzo 2016 rispetto all’analogo periodo dell’esercizio 2015, nonché rispetto al quarto trimestre 2015 (quest’ultimo evidenziato da un leggero sfondo).

Il primo trimestre dell’anno si è chiuso con un utile netto di 42,1 milioni di euro1, in riduzione rispetto ai 75,9 milioni dello stesso periodo del 2015, pur avendo beneficiato di una certa stabilità degli oneri operativi (+1,2%), che hanno incorporato il contributo ordinario al Fondo di Risoluzione per il corrente esercizio, e di una marcata flessione del costo del credito (-18,3%). L’evoluzione infra-annuale evidenzia un miglioramento rispetto alla perdita netta di 45,2 milioni registrata nel quarto trimestre 2015, condizionata dal contributo straordinario al Fondo di Risoluzione per la procedura che ha interessato 4 banche del Centro Italia, dalla chiusura di un contenzioso con l’Autorità tributaria, nonché dagli oneri per esodi anticipati. Nei tre mesi in esame, la gestione ordinaria ha dato luogo a proventi operativi per 772,9 milioni, dagli 866 milioni del primo trimestre del 2015, quale sintesi degli andamenti di seguito illustrati. Il margine d’interesse, comprensivo degli effetti della PPA per -5,6 milioni (-6,5 milioni nei tre mesi di raffronto), è sceso a 387,6 milioni, contro i 430,6 milioni del primo trimestre 2015, recependo principalmente il movimento della struttura dei tassi nei due periodi2, ma anche gli effetti dei volumi intermediati/investiti; in particolare3:

• l’intermediazione con la clientela ha prodotto un flusso di interessi netti pari a 330,8 milioni (351,9 milioni il dato di raffronto); la flessione è spiegata dalla riduzione dei volumi attivi intermediati (-0,9% la variazione tendenziale delle consistenze medie), ma soprattutto dall’effetto tasso sul portafoglio crediti complessivo, solo parzialmente compensati dalla dinamica riflessiva della raccolta a medio/lungo termine. In tale contesto la forbice con clientela si è chiusa di circa 13 punti base rispetto al primo trimestre 2015, risentendo della più accentuata riduzione che ha caratterizzato i tassi attivi rispetto a quelli sulla raccolta. Il saldo include peraltro i differenziali incassati principalmente sulla copertura dei prestiti obbligazionari (46,8 milioni rispetto ai precedenti 38,2 milioni);

• il portafoglio titoli di proprietà ha generato interessi attivi netti per 59,3 milioni (82,6 milioni nel 2015), in presenza di investimenti in titoli di debito scesi nei dodici mesi di 2,8 miliardi. A fronte della stabilità del contributo fornito dai portafogli di negoziazione e HTM (peraltro piuttosto contenuti), si evidenzia la riduzione dell’apporto delle obbligazioni iscritte ad AFS (80 milioni rispetto ai corrispondenti 102,1 milioni), conseguenza anche delle prese di valore realizzate nel tempo. Il comparto incorpora inoltre i costi relativi agli scoperti (-1,3 milioni) e alla parziale copertura dei titoli a tasso fisso (differenziali corrisposti sui derivati, in aumento da 31,6 a 32,4 milioni);

1 Escludendo le componenti non ricorrenti (considerate al netto della fiscalità e dei terzi) - positive per 0,6 milioni nel primo trimestre

2016 (per la contabilizzazione di un provento maturato in relazione all’intervento del FITD in favore di Banca Tercas e per gli adeguamenti sugli oneri per incentivi all’esodo, seppur parzialmente compensati dagli impairment su strumenti finanziari) e negative per 5,8 milioni nell’analogo periodo 2015 (in seguito, principalmente, all’iscrizione di rettifiche di valore su strumenti finanziari AFS, agli oneri di integrazione per la fusione di IW Bank in UBI Banca Private Investment e agli incentivi all’esodo), l’utile netto normalizzato si attesta a 41,5 milioni, contro gli 81,7 milioni del corrispondente trimestre 2015.

Entrambi i trimestri incorporano l’onere conseguente all’allocazione della differenza di fusione (Purchase Price Allocation - PPA) rispettivamente per 5,4 milioni nel 2016 e per 6 milioni nel 2015.

2 La media del tasso Euribor a 1 mese è divenuta negativa, dopo essersi azzerata nel primo trimestre 2015, attestandosi a -0,258% nei primi tre mesi del corrente esercizio.

3 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura, nonché gli interessi passivi sulle passività finanziarie di negoziazione all’interno delle diverse aree di attività (con clientela, finanziaria, con banche).

Page 42: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

39

• l’attività sul mercato interbancario evidenzia un saldo negativo di 2,6 milioni, dai precedenti -3,9 milioni. Stante l’invarianza degli interessi sul debito verso Banche Centrali, il miglioramento trova giustificazione nella contrapposta evoluzione degli interessi sui volumi intermediati con le altre controparti bancarie.

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Importi in migliaia di euro

Titoli di debito

Finanziamenti Altre operazioni 31.3.2016 31.3.2015

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.693 - 1.693 1.356 2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 80.025 - - 80.025 102.102 4. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 11.265 - - 11.265 11.402 5. Crediti verso banche - 2.040 - 2.040 1.259 6. Crediti verso clientela 8 459.205 185 459.398 544.703 7. Derivati di copertura X X 14.440 14.440 6.544 8. Altre attività X X 63 63 7

Totale 92.991 461.245 14.688 568.924 667.373

Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Importi in migliaia di euroDebiti Titoli Altre

operazioni 31.3.2016 31.3.2015

1. Debiti verso banche centrali (1.834) X - (1.834) (1.838) 2. Debiti verso banche (2.785) X - (2.785) (3.308) 3. Debiti verso clientela (13.899) X (17) (13.916) (25.798) 4. Titoli in circolazione X (161.472) - (161.472) (205.160) 5. Passività finanziarie di negoziazione (1.312) - - (1.312) (625) 6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Altre passività e fondi X X (5) (5) (39) 8. Derivati di copertura X X - - -

Totale (19.830) (161.472) (22) (181.324) (236.768)

387.600 430.605 Margine di interesse

Nel trimestre sono stati incassati dividendi, pressoché interamente sul portafoglio titoli AFS in capo ad UBI Banca, per 0,5 milioni (invariati rispetto al 2015); mentre gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 4 hanno totalizzato 5,3 milioni (6,2 milioni nel periodo di raffronto) derivanti, per gli apporti più rilevanti, da: Zhong Ou (2,3 milioni dai precedenti 2,9 milioni), Lombarda Vita (0,5 milioni contro 1,3 milioni), Aviva Vita (1,9 milioni da 1,3 milioni) e Aviva Assicurazioni Vita (0,8 milioni rispetto a 0,7 milioni). Le commissioni nette si sono attestate a 337,1 milioni (-4 milioni rispetto al 2015), risentendo della persistente debolezza dei servizi bancari generali, ma anche delle diminuite commissioni di performance di pertinenza di UBI Pramerica SGR, in calo di 4,6 milioni (al netto delle quali, il dato commissionale complessivo si presenta stabile). In dettaglio:

• i servizi di gestione, intermediazione e consulenza hanno contribuito alla formazione dell’aggregato con 191,6 milioni 5 , invariati nel confronto tendenziale. Risentendo della volatilità dei mercati azionari e dei minori flussi di “compravendite”, hanno registrato flessioni le gestioni di portafoglio (-2,1 milioni, soprattutto nella componente legata ai fondi comuni di investimento), l’attività di collocamento (-1 milione), la negoziazione (-1,7 milioni), nonché la ricezione e trasmissione ordini (-3,5 milioni). In controtendenza è risultata invece la distribuzione di servizi di terzi (+3 milioni, essenzialmente per l’ammontare medio delle nuove polizze vita collocate), mentre al passivo, le commissioni per l’offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi si sono ridotte di 4,8 milioni, effetto dei minori volumi operativi in ambito finanziario;

4 Nell’aggregato sono inseriti i risultati netti delle Società in base alla quota parte detenuta dal Gruppo. 5 L’importo è formato dai servizi di gestione, intermediazione e consulenza al netto delle corrispettive voci passive e calcolato

escludendo la negoziazione di valute.

-

Page 43: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

40

• l’attività bancaria tradizionale6 – continuando a riflettere la ritardata ripresa degli impieghi – ha ridotto la propria contribuzione a 145,5 milioni (-4 milioni). In particolare, sono risultati in calo i servizi di incasso e pagamento (-2,5 milioni, dovuti a minori transazioni effettuate), il factoring (-0,6 milioni), le garanzie rilasciate/ricevute (-1,3 milioni), la tenuta e gestione conti correnti (-2,3 milioni, principalmente a causa di una minor redditività media unitaria, soprattutto dei conti correnti tradizionali), parzialmente fronteggiati dall’incremento degli altri servizi (+2,7 milioni, grazie anche ad una ripresa dei finanziamenti e dei crediti di firma riferiti al perimetro di attività della ex Centrobanca; la CDF, contabilizzata nell’aggregato per 34 milioni, appare in flessione di circa 2 milioni, da correlarsi anche alla riduzione dei volumi medi di impiego sul b/t).

Commissioni attive: composizione Commissioni passive: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

a) garanzie rilasciate 13.004 14.350 a) garanzie ricevute (424) (461) c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza 214.140 220.520 c) servizi di gestione e intermediazione: (20.830) (27.113)

1. negoziazione di strumenti finanziari 4.746 6.359 1. negoziazione di strumenti finanziari (2.968) (2.867) 2. negoziazione di valute 1.725 1.802 2. negoziazione di valute (28) (1) 3. gestioni di portafogli 77.558 80.042 3. gestioni di portafogli (2.394) (2.756)

3.1. individuali 18.302 18.193 3.1. proprie - - 3.2. collettive 59.256 61.849 3.2. delegate da terzi (2.394) (2.756)

4. custodia e amministrazione di titoli 1.943 2.130 4. custodia e amministrazione di titoli (1.228) (1.940) 5. banca depositaria - - 5. collocamento di strumenti finanziari (1.231) (1.762) 6. collocamento di titoli 67.757 69.269 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 10.040 13.496 (12.981) (17.787) 8. attività di consulenza 1.446 1.451 d) servizi di incasso e pagamento (10.319) (11.021)

8.1 in materia di investimenti 1.446 1.451 e) altri servizi (10.728) (10.221) 9. distribuzione di servizi di terzi 48.925 45.971 Totale (42.301) (48.816)

9.1. gestioni di portafogli 6 - 9.1.1. individuali 6 -

9.2. prodotti assicurativi 43.323 39.326 9.3. altri prodotti 5.596 6.645

d) servizi di incasso e pagamento 34.736 37.933 f) servizi per operazioni di factoring 3.706 4.263 i) tenuta e gestione dei conti correnti 43.891 46.156 j) altri servizi 69.970 66.786

Totale 379.447 390.008 Commissioni nette 337.146 341.192

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi

Nei primi tre mesi dell’anno, stante la situazione dei mercati finanziari con il repentino incremento della volatilità dei corsi azionari e le temporanee tensioni sulle obbligazioni pubbliche e private, l’attività finanziaria ha generato un utile di 15,7 milioni, in ridimensionamento rispetto ai 58 milioni del corrispondente periodo 2015. Più precisamente:

• la negoziazione ha fornito una contribuzione di +1,5 milioni (+27,4 milioni il dato di raffronto) riconducibile per +3,6 milioni ai titoli di debito (essenzialmente plusvalenze su obbligazioni diverse dai titoli di Stato), per -3,9 milioni ai titoli di capitale e relativi derivati (per la quasi totalità quotati sui mercati regolamentati e riferiti a indici azionari), per +7 milioni all’attività in valuta7 legata all’operatività della clientela corporate, nonché per -5,3 milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili/perdite, plus/minusvalenze e ratei). Questi ultimi riflettono sia gli unwinding di derivati di trading e di copertura di titoli di debito AFS, sia la valutazione dei derivati stessi, che hanno risentito della discesa più marcata dei tassi swap a medio/lungo termine (a fronte della contemporanea, ma minore, riduzione dei tassi swap sulle scadenze più brevi), oltre alla maturazione dei relativi differenziali;

• la copertura, che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle relative poste coperte, ha originato un risultato negativo per 1 milione, da ricondursi soprattutto ai

6 Tutte le variazioni sono state calcolate sottraendo le commissioni passive alle rispettive componenti attive. 7 Il Gruppo non pone in essere posizioni speculative e i risultati si riferiscono all'operatività con la clientela e in proprio, generalmente

pareggiata sul mercato: di conseguenza le voci in questione (righe 1.5, 4.1 e 3) devono essere considerate secondo una vista unitaria. Nel complesso, le voci accolgono i risultati della negoziazione in cambi a pronti e a termine della clientela (transazioni chiuse e/o in essere), dell’operatività per conto della clientela pareggiata gestionalmente da UBI Banca sul mercato, nonché dei Domestic Currency Swap, aperti nelle due componenti, sempre pareggiate, Certificati di deposito (voce 1.5) e derivato correlato (voce 4.1). Dopo le ampie oscillazioni valutarie verificatesi nel 2015, che avevano guidato l’intensificarsi dell’operatività con la clientela, i primi mesi dell’anno sembrano delineare un rientro dell’attività su livelli ordinari.

Page 44: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

41

derivati sui titoli AFS e, in minor misura, su mutui e finanziamenti (-3 milioni nel 2015 per le stesse determinanti);

Risultato netto dell'attività di negoziazione

Plusvalenze Utili da negoziazione Minusvalenze Perdite da

negoziazioneRisultato netto

31.3.2016

Importi in migliaia di euro (A) (B) (C) (D) [(A+B)-(C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 4.339 14.187 (1.921) (2.739) 13.866 28.109

1.1 Titoli di debito 3.650 449 (31) (1.001) 3.067 12.821 1.2 Titoli di capitale 70 12 (596) (22) (536) 407 1.3 Quote di O.I.C.R. 13 7 (14) (1) 5 (7) 1.4 Finanziamenti - - - - - - 1.5 Altre 606 13.719 (1.280) (1.715) 11.330 14.888

2. Passività finanziarie di negoziazione - 1.909 - (1.379) 530 (1.540)

2.1 Titoli di debito - 1.909 - (1.379) 530 (1.540) 2.2 Debiti - - - - - - 2.3 Altre - - - - - -

3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X (6.240) (40.836)

4. Strumenti derivati 160.044 83.581 (163.330) (88.810) (6.652) 41.698

4.1 Derivati finanziari 160.044 83.581 (163.330) (88.810) (6.652) 41.698 - su titoli di debito e tassi di interesse 157.020 60.698 (160.435) (62.618) (5.335) 469

- su titoli di capitale e indici azionari 6 3.034 (35) (6.389) (3.384) 3.920

- su valute e oro X X X X 1.863 37.173

- altri 3.018 19.849 (2.860) (19.803) 204 136

4.2 Derivati su crediti - - - - - -

Totale 164.383 99.677 (165.251) (92.928) 1.504 27.431

Risultato netto dell'attività di copertura

Importi in migliaia di euro 31.3.2016 31.3.2015

Risultato netto dell'attività di copertura (986) (3.016)

Utili (perdite) da cessione/riacquisto

Importi in migliaia di euro

Attività finanziarie

1. Crediti verso banche - - - - 2. Crediti verso clientela 165 (1.772) (1.607) 881 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 24.855 - 24.855 31.936

3.1 Titoli di debito 24.564 - 24.564 25.042

3.2 Titoli di capitale 291 - 291 9

3.3 Quote di O.I.C.R. - - - 6.885

3.4 Finanziamenti - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - -

Totale attività 25.020 (1.772) 23.248 32.817

Passività finanziarie

1. Debiti verso banche - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - 3. Titoli in circolazione 134 (6.890) (6.756) (4.450)

Totale passività 134 (6.890) (6.756) (4.450)

Totale 25.154 (8.662) 16.492 28.367

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

Importi in migliaia di euro 31.3.2016 31.3.2015

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (1.296) 5.242

15.714 58.024

Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value

31.3.2015

Utili Perdite Risultato netto31.3.2016

31.3.2015

• la cessione di AFS e il riacquisto di passività finanziarie hanno apportato utili per 16,5

milioni, di cui +24,6 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani da parte della Capogruppo, +0,3 milioni quale effetto positivo riveniente dalla chiusura della liquidazione di una Società industriale (di cui il Gruppo deteneva una partecipazione del 6%), -1,6 milioni dalla cessione di posizioni in sofferenza di pertinenza soprattutto della Capogruppo (riferite alla ex

Page 45: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

42

Centrobanca), nonché -6,8 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito dell’operatività in contropartita con la clientela, in un contesto di tassi tuttora in riduzione. Nel 2015 la cessione/riacquisto di strumenti finanziari aveva dato luogo ad un utile di 28,4 milioni, di cui +22,6 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani, +2,4 milioni da obbligazioni bancarie, +6,9 milioni dalla cessione di quote OICR (ETF che miravano a replicare la performance di EURO STOXX® 50 Index), +0,9 milioni dalla cessione di sofferenze delle Banche Rete e di altre posizioni ex B@nca 24-7 ed ex Centrobanca, nonché -4,4 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione;

• la valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages, solo in parte compensata dal buon andamento delle partecipazioni di private equity, ha dato luogo ad un risultato negativo di 1,3 milioni (+5,2 milioni nel 2015); a tale risultato ha peraltro concorso anche la residuale posizione in hedge fund, come pure l’effetto cambio maturato su quest’ultima.

Gli altri oneri/proventi di gestione si sono attestati a 26,7 milioni, in riduzione di 2,8 milioni, quale riflesso dell’andamento degli oneri di gestione (+2,6 milioni) e in particolare delle sopravvenienze passive (l’incremento degli oneri sui contratti di locazione finanziaria trova correlata compensazione fra le voci di ricavo). I proventi di gestione non hanno per contro mostrato variazioni di rilievo (-0,2 milioni), sintetizzando i movimenti dei recuperi spese su c/c (-0,5 milioni, funzionali alla stagionalità degli addebiti), sui premi assicurativi (-0,4 milioni, legati ai minori volumi transati) e sui contratti di locazione finanziaria (+0,7 milioni). Fra le sopravvenienze attive viene contabilizzata anche la CIV, in flessione di 3,2 milioni. Dal punto di vista congiunturale i proventi operativi – 772,9 milioni – si presentano in flessione rispetto ai 903,8 milioni conseguiti nei tre mesi precedenti, a causa soprattutto del risultato finanziario, condizionato dalla volatilità dei mercati finanziari, ma anche della presenza di significative poste non ricorrenti nel periodo di raffronto. La variazione, -130,9 milioni, riassume le seguenti evoluzioni:

Evoluzione trimestrale del margine d'interesse

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Intermediazione con la clientela 330.823 324.587 330.838 343.794 351.910 Attività finanziaria 59.298 64.147 69.571 75.623 82.614 Interbancario (2.579) (3.690) (1.748) (2.924) (3.887) Componenti residuali 58 196 6 50 (32)

Margine d'interesse 387.600 385.240 398.667 416.543 430.605

2016 2015

• +2,4 milioni il margine d’interesse, salito a 387,6 milioni. L’incremento è ascrivibile sostanzialmente all’intermediazione con clientela (+6,2 milioni), quale effetto di una ripresa degli impieghi a b/t (+1,8% i volumi medi) e di un effetto tasso sulla componente a m/l termine degli stessi. L’attività, che pure ha tratto vantaggio dalla dinamica della raccolta a medio/lungo termine, ha visto la forbice mantenersi stabile nei due periodi, grazie all’evoluzione dei tassi sull’attivo fruttifero. La tendenza positiva assunta dall’intermediazione con clientela è stata tuttavia in parte frenata dall’ulteriore diminuzione dei rendimenti del portafoglio titoli di debito (-4,8 milioni, nonostante la stabilità degli investimenti); mentre il mercato interbancario ha ridotto la propria contribuzione negativa di 1,1 milioni, beneficiando della diversa evoluzione dei volumi medi intermediati con controparti diverse dalla Banca Centrale;

• -1,1 milioni a 0,5 milioni i dividendi, dai precedenti 1,6 milioni, che si riferivano pressoché totalmente ad una partecipazione di private equity di UBI Banca;

Altri proventi e oneri di gestione

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

Altri proventi di gestione 38.554 38.710

Recupero spese e altri ricavi su c/c 4.060 4.512 Recupero premi assicurativi 4.978 5.380 Recuperi di imposte 55.185 55.204 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 1.135 1.159 Recupero spese su contratti di locazione finanziaria 3.660 2.982 Altri proventi e sopravvenienze attive 24.721 24.677 Riclassifica "recuperi di imposte" (55.185) (55.204)

Altri oneri di gestione (11.849) (9.221)

Ammortamento migliorie su beni di terzi (831) (848) Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria (2.447) (1.704) Oneri per contratti di tesoreria agli enti pubblici (874) (1.034) Altri oneri e sopravvenienze passive (8.528) (6.483)

Riclassifica ammortamento migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto 831 848

Totale 26.705 29.489

Page 46: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

43

• -6,9 milioni a 5,2 milioni gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto, scese dai 12,1 milioni del quarto trimestre 2015, quando erano stati contabilizzati i significativi risultati di Zhong Ou e di Lombarda Vita;

Evoluzione trimestrale delle commissioni nette

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Servizi di gestione, intermediazione e consulenza (al netto delle corrispettive voci passive): 191.613 180.538 149.496 177.202 191.606

negoziazione di strumenti finanziari 1.778 1.856 1.058 2.845 3.492 gestioni di portafogli 75.164 98.494 74.992 79.849 77.286 custodia e amministrazione di titoli 715 881 1.004 934 190 collocamento di titoli 66.526 32.520 34.834 53.370 67.507 attività di ricezione e trasmissione di ordini 10.040 9.491 9.424 10.673 13.496 attività di consulenza 1.446 900 1.350 1.753 1.451 distribuzione di servizi di terzi 48.925 49.070 38.954 45.483 45.971 offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (12.981) (12.674) (12.120) (17.705) (17.787)

Servizi bancari(al netto delle corrispettive voci passive): 145.533 150.036 150.971 150.684 149.586

garanzie 12.580 10.055 10.257 11.074 13.889 negoziazione di valute 1.697 1.784 1.579 1.814 1.801 servizi di incasso e pagamento 24.417 29.148 26.651 28.660 26.912 servizi per operazioni di factoring 3.706 3.679 3.744 4.063 4.263 tenuta e gestione dei conti correnti 43.891 51.296 49.358 47.972 46.156 altri servizi 59.242 54.074 59.382 57.101 56.565

Commissioni nette 337.146 330.574 300.467 327.886 341.192

2016 2015

• +6,5 milioni le commissioni nette, passate da 330,6 a 337,1 milioni, nonostante il significativo ridimensionamento delle commissioni di performance, interamente di pertinenza di UBI Pramerica SGR, ridottesi a 2,3 milioni da 22,5 milioni (importo che includeva la componente “contro benchmark”, iscritta contabilmente nel solo quarto trimestre dell’anno)8. Escludendo tali componenti, l’aggregato mostra un progresso di 26,8 milioni, in virtù dell’andamento dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza (189,3 milioni complessivi, +31,3 milioni) e in particolare del collocamento titoli (riconducibile alle Sicav del Gruppo), mentre i servizi bancari hanno mostrato una certa debolezza (-4,5 milioni). Come si osserva in tabella, al buon andamento delle garanzie e degli altri servizi (inclusivi della CDF, stabile nei due periodi, e dell’onere corrisposto nel quarto trimestre relativamente alle restituzioni provvigionali sulle polizze CPI per finanziamenti estinti anticipatamente, pari a 3,5 milioni), si è contrapposta la flessione dei servizi di incasso e pagamento (minori disposizioni ed effetti presentati, unitamente alla stagionalità delle operazioni) e della tenuta dei conti correnti (anche per gli addebiti sui c/c tradizionali delle operazioni soggette a pagamento unitario che di norma avvengono verso la fine dell’anno);

Evoluzione trimestrale del contributo dell'attività finanziaria

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Risultato netto dell'attività di negoziazione 1.504 6.663 11.873 17.952 27.431 Risultato netto dell'attività di copertura (986) 3.695 543 9.746 (3.016)

Totale attività 23.248 146.097 20.128 28.682 32.817 Totale passività (6.756) (5.295) (2.981) (3.608) (4.450)

Utili (perdite) da cessione/riacquisto 16.492 140.802 17.147 25.074 28.367 Risultato netto delle attività/passività finanziarie

valutate al fair value (1.296) 545 (1.733) 302 5.242

Risultato netto 15.714 151.705 27.830 53.074 58.024

2016 2015

• -136 milioni a 15,7 milioni il risultato dell’attività finanziaria, ridottosi dai 151,7 milioni di raffronto,

che derivavano per 82,2 milioni dalla plusvalenza sulla parziale cessione di ICBPI (non ricorrente) e per 90,7 milioni dalla cessione di titoli di Stato (prevalentemente in capo ad UBI Banca). La negoziazione aveva inoltre contribuito al risultato con 6,7 milioni (sostenuta da 10,1 milioni di attività in valuta con la clientela); la copertura con 3,7 milioni (principalmente riconducibile alle passività di propria emissione); le attività a FVO con 0,5 milioni; apporti solo marginalmente frenati dal risultato del riacquisto di proprie passività finanziarie (in un contesto di prezzi sopra la pari), ma soprattutto dalla cessione di crediti deteriorati, essenzialmente sofferenze (26,7 milioni), in relazione alle cessioni massive dei mesi di novembre e dicembre di UBI Banca e delle Banche Rete;

8 Le commissioni di performance rappresentano lo 0,7% dei ricavi netti per commissioni del trimestre, contro il 6,8% del quarto

trimestre e il 2% del primo trimestre del 2015.

Page 47: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

44

• +4,1 milioni a 26,7 milioni gli altri oneri/proventi di gestione, contro i precedenti 22,6 milioni. Pur a fronte di una flessione delle componenti attive, e in particolare dei recuperi sui c/c (-3,2 milioni, legati prevalentemente alla stagionalità degli addebiti), la voce ha beneficiato di una decisa riduzione degli oneri di gestione, quale riflesso essenzialmente delle sopravvenienze passive (-7,9 milioni). Il quarto trimestre aveva infatti registrato, relativamente alle Banche Rete, la chiusura di alcune cause passive di importo variegato, riferite a numerose controparti. Va sempre peraltro tenuto presente che le sopravvenienze attive e passive, essendo alimentate anche da componenti di natura eterogenea e di carattere non strutturale, spesso presentano dinamiche molto variabili da un periodo all’altro.

Gli oneri operativi hanno totalizzato 527,6 milioni (+6,3 milioni rispetto al primo trimestre 2015), incorporando andamenti contrapposti fra le diverse componenti:

• le spese per il personale (che non includono gli oneri per esodi anticipati) si sono ridotte a 319,8 milioni (-15,1 milioni). Come si osserva in tabella, i risparmi sono concentrati fra le spese del Personale dipendente e derivano principalmente: dalla diminuita forza lavoro media (-372 risorse), dalla riduzione delle incentivazioni individuali all’esodo, dal recupero del TFR maturato nel primo trimestre 2015 in seguito al rinnovo del CCNL, nonché dai minori esborsi per prestazioni lavorative (nelle varie forme previste dagli Accordi sindacali via via sottoscritti);

• le altre spese amministrative sono invece salite a 171,8 milioni, con una variazione di +23,9 milioni (di cui +0,7 milioni per l’imposizione fiscale indiretta). La significativa variazione delle spese correnti include in realtà la stima del contributo ordinario al Fondo di Risoluzione per il 2016, pari a 31,9 milioni9 (allocati nella voce dei contributi associativi); escludendo tale appostazione, oltre alla componente non ricorrente presente nel primo trimestre 2015 (1,3 milioni quali oneri per la fusione di IW Bank in UBI Banca Private Investment, perfezionatasi nel maggio 2015), le spese correnti si riducono di 7,4 milioni. Come emerge dalla tabella, i risparmi hanno interessato pressoché tutte le rimanenti voci: le spese per recupero crediti (-3,3 milioni); gli affitti passivi, la conduzione e manutenzione immobili (-2,3 milioni, per le chiusure massive di sportelli perfezionatesi nei primi mesi del 2015, le ulteriori rinegoziazioni dei contratti e i risparmi energetici); la pubblicità e promozione (-1,7 milioni, per la campagna di promozione della nuova IW Bank); nonché i premi assicurativi (-1,4 milioni, funzionali ai volumi operativi transati i cui recuperi si ritrovano fra i proventi operativi). I servizi professionali e di consulenza hanno evidenziato un aumento (+0,9 milioni), collegato agli adeguamenti richiesti dall’evoluzione normativa in ambito compliance e audit, nonché in ambito ICT (relativamente al quale nel 2015 era stata spesata la già citata posta non ricorrente);

• le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali hanno registrato una flessione a 36 milioni (-2,5 milioni), giustificata dai minori ammortamenti sia sui beni real estate (-1,6 milioni, connessi anche alle chiusure di sportelli intervenute), sia sulle componenti IT (nell’ambito del fisiologico ciclo di vita, -0,9 milioni).

In relazione alla contabilizzazione dei contributi straordinari (65,3 milioni normalizzati) e ordinari (33,4 milioni) al Fondo di Risoluzione e al Deposit Guarantee Scheme (98,7 milioni complessivi) spesati nel quarto trimestre 2015, l’analisi congiunturale evidenzia un ridimensionamento congiunturale di 105,5

9 Nel 2015 i contributi ordinari erano stati contabilizzati nel mese di novembre, dopo la quantificazione definitiva da parte dagli

organismi preposti, per un importo di 22 milioni di euro.

Spese per il personale: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

1) Personale dipendente (316.030) (331.059)

a) Salari e Stipendi (225.429) (229.429) b) Oneri sociali (61.468) (62.970) c) Indennità di fine rapporto (12.276) (14.349) d) Spese previdenziali - -

e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto (525) (1.700)

f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: (207) (481) - a contribuzione definita - - - a prestazione definita (207) (481) g) Versamenti ai fondi di previdenza complem. esterni: (9.850) (11.044) - a contribuzione definita (9.812) (10.935) - a benefici definiti (38) (109) h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - - i) Altri benefici a favore dei dipendenti (6.275) (11.086) 2) Altro personale in attività (294) (399) - Spese per collaboratori con contratto di somministrazione (2) (3) - Altre spese (292) (396) 3) Amministratori e Sindaci (3.463) (3.472)

4) Personale collocato a riposo - -

Totale (319.787) (334.930)

Page 48: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

45

milioni degli oneri operativi, da 633,1 milioni a 527,6 milioni (che pure includono 31,9 milioni quale contributo ordinario stimato al Fondo di Risoluzione per l’anno 2016). In dettaglio, rispetto al precedente trimestre:

• le spese per il personale si sono ridotte di 2,6 milioni a 319,8 milioni. La dinamica sintetizza da un lato i risparmi conseguenti all’evoluzione degli organici e dall’altro l’evoluzione delle componenti variabili delle retribuzioni;

• le altre spese amministrative – considerate al netto dei sopra citati contributi previsti dalla regolamentazione europea e spesati nel mese di novembre 2015 10 e nel primo trimestre 2016 – evidenziano una diminuzione di 33,7 milioni (considerando anche la modesta componente non ricorrente, 0,2 milioni, contabilizzata nel quarto trimestre e riveniente dall’aggiustamento degli oneri relativi alla fusione delle controllate IW Bank e UBI Banca Private Investment). I risparmi delle spese correnti (35,6 milioni, condizionati peraltro dalla forte stagionalità di alcuni fattori di spesa) vanno ricondotti al recupero crediti, ai servizi professionali e consulenze (per i minori oneri progettuali sostenuti nei primi tre mesi dell’anno), alla manutenzione immobiliare (per minori interventi di riparazione, spese condominiali, costi per utenze), alla pubblicità e promozione (dopo le spese sostenute per la promozione della nuova IW Bank e per l’Assemblea straordinaria dell’ottobre 2015);

• le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali scendono di 2,2 milioni a 36 milioni, per effetto dei minori ammortamenti sulle componenti di hw periferico (postazioni di lavoro) e real estate (-1 milione).

Quale sintesi dell’evoluzione complessiva dell’attività, il risultato della gestione operativa si è attestato a 245,3 milioni dai 344,7 milioni del primo trimestre 2015 e dai 270,7 milioni degli ultimi tre mesi dello scorso anno. Nel periodo gennaio-marzo 2016 le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti si sono ridotte di 34,9 milioni a 155,3 milioni e si riferiscono per 129 milioni (138,5 milioni) alle Banche Rete e per 22,9 milioni (51,5 milioni) alle Società Prodotto (ivi inclusa UBI Banca), essendo la rimanente parte sostanzialmente di pertinenza di UBI Banca International. L’aggregato è stato alimentato da svalutazioni specifiche nette sui crediti deteriorati per 150,2 milioni, in riduzione di 49,2 milioni. Le Banche Rete hanno evidenziato minori svalutazioni

10 L’importo stimato dei relativi oneri era stato contabilizzato nel secondo trimestre 2015 (per la quota annuale al Fondo di

Risoluzione) e nel terzo trimestre 2015 (per la quota semestrale allo Schema di Garanzia dei Depositi) fra gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri, in attesa di una determinazione definitiva da parte dei due Organismi, pervenuta nel mese di novembre.

Altre spese amministrative: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

A. Altre spese amministrative (158.778) (135.638)

Affitti passivi (12.429) (13.650) Servizi professionali e consulenze (17.297) (16.366) Canoni di locazione hardware, software ed altri beni (8.107) (8.565) Manutenzione hardware, software ed altri beni (10.832) (10.982) Conduzione immobili (11.066) (11.745) Manutenzione immobili (3.547) (3.955) Contazione, trasporto e gestione valori (2.829) (3.029) Contributi associativi (34.612) (2.846) Informazioni e visure (2.453) (2.531) Periodici e volumi (339) (327) Postali (3.308) (3.706) Premi assicurativi (7.894) (9.259) Pubblicità e promozione (3.637) (5.350) Rappresentanza (301) (209) Telefoniche e trasmissione dati (11.133) (10.384) Servizi in outsourcing (11.362) (11.437) Spese di viaggio (3.553) (3.802) Spese per recupero crediti (7.979) (11.313) Stampati, cancelleria e materiale di consumo (1.887) (1.664) Trasporti e traslochi (1.346) (1.440) Vigilanza (1.678) (1.764) Altre spese (1.189) (1.314)

B. Imposte indirette (13.022) (12.294)

Imposte indirette e tasse (2.058) (1.751) Imposte di bollo (51.642) (51.853) Imposta comunale sugli immobili (5.036) (4.842) Altre imposte (9.471) (9.052) Riclassifica "recuperi di imposte" 55.185 55.204

Totale (171.800) (147.932)

Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione

Specifiche Di portafoglioImporti in migliaia di euro

Crediti verso banche - - - Crediti verso clientela (150.151) (5.188) (155.339)

Totale (150.151) (5.188) (155.339)

Importi in migliaia di euro

A. Crediti verso banche - - - B. Crediti verso clientela (199.326) 9.134 (190.192)

Totale (199.326) 9.134 (190.192)

Rettifiche /riprese di valore nette31.3.2016

Rettifiche /riprese di valore nette31.3.2015

Specifiche Di portafoglio

Page 49: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

46

per 10,7 milioni, che riassumono andamenti non omogenei fra le diverse realtà, mentre per le Società Prodotto le rettifiche specifiche si sono ridimensionate di 41,9 milioni, da ricondursi prevalentemente ad UBI Banca, che nel trimestre di raffronto aveva effettuato svalutazioni straordinarie su alcune posizioni classificate fra le inadempienze probabili. In controtendenza soltanto UBI Banca International, che nel trimestre ha appostato rettifiche specifiche nette per 3,4 milioni, quasi totalmente riferite ad un Gruppo tedesco in capo alla filiale di Monaco. Le svalutazioni specifiche del trimestre hanno beneficiato di riprese di valore (escluso il time reversal) per 70,8 milioni (75,4 milioni nei primi tre mesi del 2015). Complessivamente nel periodo le rettifiche collettive sui crediti in bonis sono state 5,2 milioni (nel 2015 si erano avute riprese di portafoglio per 9,1 milioni), a cui hanno contribuito le Banche Rete con 5,9 milioni (4,7 milioni), correlate anche alla dinamica positiva evidenziata, anche se in modo selettivo, dagli impieghi e le Società Prodotto con riprese per 0,4 milioni (nei tre mesi di raffronto le riprese erano state 13,7 milioni, rivenienti dalla riduzione degli stock che aveva interessato in termini più consistenti UBI Banca, UBI Leasing e Prestitalia). Il costo del credito (calcolato come incidenza delle rettifiche nette complessive sul portafoglio prestiti netti alla clientela) appare in riduzione allo 0,74% rispetto allo 0,90% rilevato nel primo trimestre 2015 (dati annualizzati), a fronte dello 0,95% registrato nell’intero esercizio 2015. Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento crediti: evoluzione trimestrale

Di Di Diportafoglio portafoglio portafoglio

2016 (150.151) (5.188) (155.339)

2015 (199.326) 9.134 (190.192) (207.544) 8.637 (198.907) (184.540) 16.006 (168.534) (231.544) (13.469) (245.013)

2014 (212.210) 13.584 (198.626) (237.289) 6.814 (230.475) (210.219) 13.169 (197.050) (242.443) (60.023) (302.466)

2013 (155.657) (2.085) (157.742) (212.689) (13.461) (226.150) (192.435) (314) (192.749) (347.302) (19.035) (366.337)

2012 (122.221) (8.949) (131.170) (225.562) 22.381 (203.181) (161.535) 1.207 (160.328) (373.308) 20.773 (352.535)

2011 (96.010) (9.364) (105.374) (142.877) (15.271) (158.148) (110.779) (24.364) (135.143) (195.114) (13.299) (208.413)

2010 (105.366) (26.493) (131.859) (184.080) (5.765) (189.845) (124.200) (9.811) (134.011) (217.327) (33.890) (251.217)

2009 (122.845) (36.728) (159.573) (176.919) (58.703) (235.622) (178.354) (18.995) (197.349) (281.668) 9.001 (272.667)

2008 (64.552) 4.895 (59.657) (85.136) (8.163) (93.299) (77.484) (25.384) (102.868) (219.512) (90.887) (310.399)

III trimestre

Importi inmigliaia di euro

SpecificheI trimestre

II trimestre

Specifiche IV trimestre

Specifiche Di portafoglio

Specifiche

In termini congiunturali, le rettifiche di valore nette scendono dai 245 milioni del quarto trimestre 2015 agli attuali 155,3 milioni; essendo tradizionalmente le prime estese anche alle posizioni emerse successivamente alla chiusura dell’esercizio, il confronto non risulta completamente omogeneo. La variazione delle rettifiche complessive (-89,7 milioni) è riconducibile a: minori svalutazioni specifiche per 81,4 milioni (condizionate dalla citata stagionalità, ma anche dall’aggiornamento delle serie storiche11 per l’utilizzo dei modelli interni di valutazione) e a minori rettifiche collettive per 8,3 milioni (correlate alla dinamica complessiva dei volumi erogati). Il costo del credito del trimestre è pertanto sceso allo 0,74% rispetto all’1,16% degli ultimi tre mesi del 2015 (dati annualizzati).

Il conto economico del primo trimestre ha inoltre contabilizzato:

• 0,2 milioni quali riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie12 derivanti per -4,7 milioni dalla voce 130 b) (di cui: -0,4 milioni, normalizzati, riferiti a svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel portafoglio AFS di UBI Banca, prevalentemente quote OICR, e -4 milioni riferiti a strumenti partecipativi di BPB acquisiti nell’ambito dell’ordinaria attività creditizia) e per +4,9 milioni dalla voce 130 d) e attinenti per 3 milioni a riprese su crediti di firma e su impegni diversi e per 1,9 milioni, normalizzati, quale provento scaturito dalla differenza fra l’onere definitivamente

11 Nel quarto trimestre avviene infatti l’aggiornamento dei parametri di rischio, con conseguente allungamento delle serie storiche,

come previsto dal processo ordinario annuale, ma anche con lo “svecchiamento” delle stesse (uscita dell’anno più vecchio e ingresso dell’ultimo).

12 Nel primo trimestre 2015 erano state effettuate rettifiche nette per 1 milione derivanti per -4,6 milioni dalla voce 130b (di cui 4,5 milioni non ricorrenti riferiti a svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel portafoglio AFS di UBI Banca, per lo più obbligazioni bancarie e quote OICR) e per +3,6 milioni dalla voce 130d e attinenti a riprese sui crediti di firma.

Page 50: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

47

quantificato e l’importo precedentemente spesato nell’ambito dell’intervento del FITD a favore di Banca Tercas (si vedano in dettaglio le successive Note Illustrative);

• 6,4 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri13, riferiti a controversie legali per circa 2 milioni (-0,6 milioni rispetto al 2015) e a fronteggiare altri rischi probabili per 4 milioni (+3,3 milioni). Di questi ultimi 2,8 milioni derivano da appostazioni di Prestitalia finalizzate a fronteggiare i reclami pervenuti, nonché i rischi identificati da una specifica procedura statistica installata alla fine dello scorso anno;

• 0,4 milioni quale utile netto dalla cessione di investimenti14 conseguiti principalmente dalle dismissioni di cespiti immobiliari realizzate nel periodo.

Nel quarto trimestre del 2015 erano state effettuate le seguenti appostazioni:

10,5 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie costituiti per 4,5 milioni da rettifiche su crediti di firma e per 6 milioni dagli impairment di titoli AFS (di cui 5,6 milioni relativi ad obbligazioni subordinate emesse da Banca Marche e Popolare dell’Etruria in portafoglio alla Capogruppo);

44,8 milioni quali rilasci netti di fondi per rischi ed oneri per la riclassifica alla voce “Altre spese amministrative” degli accantonamenti stimati effettuati nel terzo trimestre (per 11,3 milioni allo Schema di Garanzia dei Depositi – DGS) e nel secondo trimestre (per 22,8 milioni al Fondo di Risoluzione). La voce recepiva inoltre, in aggiunta agli accantonamenti prudenziali, il rilascio del fondo relativo ad una causa intentata contro la ex Centrobanca conclusasi favorevolmente (circa 10 milioni), nonché lo storno dell’accantonamento finalizzato al rischio riveniente dalla restituzione provvigionale delle polizze CPI per le estinzioni anticipate dei finanziamenti (3,4 milioni);

0,1 milioni quali utili dalla cessione di investimenti. Per effetto degli andamenti e delle appostazioni sopra descritti, l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è quantificato in 84,3 milioni, dai 148,9 milioni dello stesso trimestre del 2015. Su base congiunturale, l’utile dell’operatività corrente evidenzia un miglioramento del 40,2%, raffrontandosi con i 60,1 milioni conseguiti nel quarto trimestre 2015. Le imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente si sono parallelamente attestate a 34,4 milioni dai 62 milioni del primo trimestre 2015, definendo un tax rate del 40,77% rispetto al precedente 41,65%. Rispetto all’aliquota teorica (33,07%), il tax rate risulta condizionato, in via prevalente, dall’effetto combinato delle imposte ai fini IRES/IRAP derivanti: - dalla parziale indeducibilità degli interessi passivi (4%), introdotta dalla Legge n. 133 del 6

agosto 2008 (3,4 punti percentuali); - da maggiori imposte su dividendi elisi in sede di consolidamento (3,1 punti percentuali); - da spese, oneri e accantonamenti fiscalmente indeducibili (7,2 punti percentuali); - da perdite di Società del Gruppo non recuperabili ai fini fiscali (0,9 punti percentuali); - dalla parziale indeducibilità, ai fini IRAP, delle altre spese amministrative, degli

ammortamenti e degli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri (1,1 punti percentuali). Tali impatti sono stati solo in parte mitigati dalla valutazione delle partecipazioni secondo il criterio del patrimonio netto non rilevante ai fini fiscali (2 punti percentuali) e dall’agevolazione ACE - “Aiuto alla crescita economica” (5,6 punti percentuali), nonché dalla deduzione forfettaria ai fini IRES del 10% dell’IRAP di competenza del periodo (0,4 punti percentuali).

13 Nel periodo di raffronto gli accantonamenti netti si erano quantificati in 4,3 milioni e si riferivano all’integrazione del rischio su una

posizione oggetto di revocatoria di una Banca Rete, nonché a controversie legali di varia natura con diverse tipologie di controparti. 14 Nel 2015 era stata contabilizzata una perdita di 0,3 milioni, relativa per -0,5 milioni a UBI Gestioni Fiduciarie Sim e per la

rimanente parte a plusvalenze conseguite dalle dismissioni immobiliari.

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie (405) (1.004) Accantonamenti netti ai fondi oneri per il personale - - Accantonamenti netti ai fondi per bond in default (1) 3 Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali (1.990) (2.619) Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.972) (699)

Totale (6.368) (4.319)

Page 51: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

48

Coerentemente con l’evoluzione descritta e per effetto dei risultati conseguiti dalle Banche/Società del Gruppo, l’utile del periodo di pertinenza di terzi (comprensivo degli effetti delle scritture di consolidamento) è sceso a 7,4 milioni dai 9,7 milioni del 2015. Rispetto al quarto trimestre l’utile dei terzi è leggermente salito, essendosi attestato a 7,2 milioni negli ultimi tre mesi del 2015. Infine, in una voce separata vengono riportati gli oneri per esodi anticipati (0,4 milioni al netto di imposte per 0,3 milioni e della quota dei terzi per 0,1 milioni), riferiti agli adeguamenti sugli importi in precedenza accantonati, adeguamenti resisi necessari sulla base delle effettive adesioni pervenute. Gli oneri erano stati contabilizzati nel quarto trimestre 2015 a valere sull’Accordo sindacale sottoscritto il 23 dicembre 2015. Nel primo trimestre 2015 erano stati spesati 1,2 milioni (al netto di 0,4 milioni di imposte) a margine della sottoscrizione dell’Accordo sindacale del 4 febbraio 2015, relativamente alla fusione di IW Bank in UBI Banca Private Investment. Nel quarto trimestre 2015 erano stati esposti:

• oneri per esodi anticipati per 61,5 milioni (95 milioni al lordo di 31,5 milioni di imposte e di 2 milioni di quota dei terzi) spesati a margine della sottoscrizione dell’Accordo sindacale del 23 dicembre 2015;

• rettifiche di valore delle attività materiali per 3,3 milioni (5,1 milioni al lordo di 1,7 milioni di imposte e di 0,1 milioni di quota dei terzi) scaturiti dai test di impairment sul valore degli immobili di proprietà. Di essi 1,4 milioni erano di pertinenza della Capogruppo, circa 2 milioni delle Banche Rete e 1,7 milioni di BPB Immobiliare (valori lordi).

Page 52: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

49

I commenti che seguono si riferiscono agli aggregati patrimoniali consolidati riportati nei prospetti consolidati riclassificati, a cui si uniformano anche le relative tabelle di dettaglio. Per le informazioni relative alle singole Banche e Società del Gruppo si rinvia al capitolo “Società consolidate: dati principali”.

L’intermediazione con la clientela: la raccolta

La raccolta totale Raccolta totale da clientela

in valore in % in valore in %

Raccolta diretta 89.652.372 53,6% 91.512.399 53,5% -1.860.027 -2,0% 91.142.240 52,8% -1.489.868 -1,6%

Raccolta indiretta 77.573.440 46,4% 79.547.957 46,5% -1.974.517 -2,5% 81.401.680 47,2% -3.828.240 -4,7%

di cui: risparmio gestito 49.085.233 29,4% 48.567.539 28,4% 517.694 1,1% 47.491.074 27,5% 1.594.159 3,4%

Raccolta totale da clientela 167.225.812 100% 171.060.356 100,0% -3.834.544 -2,2% 172.543.920 100,0% -5.318.108 -3,1%

Raccolta totale al netto di CCG e raccolta istituzionale 148.685.408 152.077.747 -3.392.339 -2,2% 154.102.009 -5.416.601 -3,5%

Variazioni A/C

Importi in migliaia di euro

31.3.2015 C

Incid. %

31.12.2015 B

Incid. %

31.3.2016 A

Incid. %

Variazioni A/B

La raccolta totale del Gruppo, costituita dalle masse complessivamente amministrate per conto della clientela, al 31 marzo 2016 totalizzava 167,2 miliardi, in contrazione sia su base annua (-5,3 miliardi) che su base trimestrale (-3,8 miliardi).

La flessione complessiva è stata determinata, sul fronte della raccolta diretta, dal graduale calo degli strumenti di raccolta a medio/lungo termine resi meno appetibili, dal lato della clientela ordinaria, dai rendimenti molto bassi associati ai titoli di nuova emissione; sul fronte della raccolta indiretta, dall’andamento altamente volatile, caratterizzato da frequenti fasi negative, che ha contraddistinto i mercati finanziari, in particolare dalla seconda metà del 2015. Le ridotte quotazioni hanno colpito soprattutto lo stock del risparmio amministrato mentre il gestito, grazie al favorevole afflusso di masse, è riuscito a controbilanciare in parte l’effetto mercato negativo, mostrando una crescita di 1,6 miliardi nei dodici mesi e di 0,5 miliardi nei primi mesi del 2016. Isolando l’aggregato dalle componenti istituzionali, la raccolta totale “core” del Gruppo è scesa a 148,7 miliardi (-5,4 miliardi nell’anno e -3,4 miliardi nel trimestre).

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

80.000

90.000

100.000

110.000

1Q 2Q 3Q 4Q 1Q 2Q 3Q 4Q 1Q 2Q 3Q 4Q 1Q 2Q 3Q 4Q 1Q 2Q 3Q 4Q 1Q 2Q 3Q 4Q 1Q 2Q3Q4Q 1Q 2Q 3Q 4Q 1Q

Raccolta diretta Raccolta indiretta

Raccolta diretta e raccolta indiretta (consistenze di fine trimestre in milioni di euro)

2008 2009 20142013201220112010 2015 2016

Page 53: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

50

La raccolta diretta Al 31 marzo 2016 la raccolta diretta del Gruppo UBI Banca ammontava a circa 89,7 miliardi, in contrazione nel confronto sia con il marzo precedente (-1,5 miliardi) che con il dicembre 2015 (-1,9 miliardi): il dettaglio delle componenti evidenzia un’evoluzione contrapposta fra la provvista a breve termine, in aumento, e il funding a medio/lungo termine, in progressivo calo. Nel dettaglio, i debiti verso clientela risultavano saliti a 56,5 miliardi (+5,7 miliardi anno su anno e +1,3 miliardi nel periodo), concentrati per il 97% nelle seguenti forme tecniche:

• conti correnti e depositi liberi, pari a 48,6 miliardi, in incremento di 4,5 miliardi nei dodici mesi e di 0,9 miliardi nel trimestre. La voce ha evidenziato uno sviluppo significativo a partire dal quarto trimestre 2015 per la presenza di stock rilevanti di obbligazioni giunte a scadenza, in parte confluite verso prodotti del risparmio gestito e in parte lasciate in giacenza, data l’aumentata propensione per la liquidità dei clienti in un contesto di incertezza in tema di investimenti e di protezione dei risparmi, scaturito anche dai recenti sviluppi normativi. Al 31 marzo, in particolare, erano in collocamento due Sicav1 che, alla data, risultavano aver già raccolto adesioni per 825,6 milioni: essendosi le finestre di collocamento aperte il 14 marzo e chiuse il 2 maggio, in attesa del regolamento contabile delle sottoscrizioni, le relative disponibilità precostituite sono andate ad incrementare le giacenze in conto corrente. Era inoltre presente liquidità di natura straordinaria, riconducibile a clientela corporate di UBI Banca International (per oltre 800 milioni, di cui circa 600 milioni già presenti a fine 2015);

Raccolta diretta da clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Conti correnti e depositi liberi 48.639.666 54,3% 47.702.548 52,2% 937.118 2,0% 44.148.672 48,5% 4.490.994 10,2%

Depositi vincolati 385.165 0,4% 183.042 0,2% 202.123 110,4% 293.085 0,3% 92.080 31,4%

Finanziamenti 6.785.670 7,6% 6.712.891 7,3% 72.779 1,1% 5.643.276 6,2% 1.142.394 20,2%

- pronti contro termine passivi 6.327.867 7,1% 6.172.495 6,7% 155.372 2,5% 5.122.839 5,6% 1.205.028 23,5%

di cui: pct con la CCG 6.162.636 6,9% 6.107.667 6,7% 54.969 0,9% 4.982.446 5,5% 1.180.190 23,7% - altri 457.803 0,5% 540.396 0,6% -82.593 -15,3% 520.437 0,6% -62.634 -12,0%

Altri debiti 717.258 0,8% 665.990 0,7% 51.268 7,7% 732.892 0,8% -15.634 -2,1%

Totale debiti verso clientela (voce 20 Passivo) 56.527.759 63,1% 55.264.471 60,4% 1.263.288 2,3% 50.817.925 55,8% 5.709.834 11,2%

Obbligazioni 32.228.180 35,9% 35.557.943 38,8% -3.329.763 -9,4% 39.205.890 43,0% -6.977.710 -17,8%

Certficati di deposito (a)+(c) 766.436 0,9% 609.989 0,7% 156.447 25,6% 1.078.432 1,2% -311.996 -28,9% Altri titoli (b) 129.997 0,1% 79.996 0,1% 50.001 62,5% 39.993 0,0% 90.004 225,0%

Totale titoli in circolazione (*) (voce 30 Passivo) 33.124.613 36,9% 36.247.928 39,6% -3.123.315 -8,6% 40.324.315 44,2% -7.199.702 -17,9%

di cui:

titoli sottoscritti dalla clientela istituzionale: 12.377.768 13,8% 12.874.942 14,1% -497.174 -3,9% 13.459.465 14,8% -1.081.697 -8,0% Programma EMTN (**) 2.485.083 2,8% 2.539.326 2,8% -54.243 -2,1% 3.115.471 3,4% -630.388 -20,2%

Programma Certificati di deposito francesi (a) 553.492 0,6% 349.978 0,4% 203.514 58,2% 499.947 0,5% 53.545 10,7%

Programma Euro Commercial Paper (b) 129.996 0,1% 79.996 0,1% 50.000 62,5% 39.993 0,0% 90.003 225,0%

Programma Covered Bond 9.209.197 10,3% 9.905.642 10,8% -696.445 -7,0% 9.804.054 10,9% -594.857 -6,1%

titoli sottoscritti dalla clientela ordinaria: 20.636.356 23,0% 23.254.511 25,4% -2.618.155 -11,3% 26.708.668 29,3% -6.072.312 -22,7%

del Gruppo:- Certificati di deposito (c) 212.944 0,2% 260.011 0,3% -47.067 -18,1% 578.485 0,6% -365.541 -63,2%

- Obbligazioni: 18.642.146 20,8% 20.223.298 22,1% -1.581.152 -7,8% 22.894.574 25,1% -4.252.428 -18,6%

emesse da UBI Banca 17.012.816 19,0% 18.080.279 19,8% -1.067.463 -5,9% 18.569.313 20,4% -1.556.497 -8,4%

emesse dalle Banche Rete 1.629.330 1,8% 2.143.019 2,3% -513.689 -24,0% 4.325.261 4,7% -2.695.931 -62,3%

di reti terze:

- Obbligazioni emesse dalla ex Centrobanca 1.781.266 2,0% 2.771.202 3,0% -989.936 -35,7% 3.235.609 3,6% -1.454.343 -44,9%

Totale raccolta diretta 89.652.372 100,0% 91.512.399 100,0% -1.860.027 -2,0% 91.142.240 100,0% -1.489.868 -1,6%

Debiti verso la clientela al netto della CCG 50.365.123 49.156.804 1.208.319 2,5% 45.835.479 4.529.644 9,9%

Totale raccolta diretta al netto della CCG e della raccolta istituzionale 71.111.968 72.529.790 -1.417.822 -2,0% 72.700.329 -1.588.361 -2,2%

31.3.2016 A

Incid. %

Variazioni A/B 31.3.2015 C

Incid. %

Variazioni A/C31.12.2015 B

Incid. %

(*) All’interno dell’aggregato i titoli subordinati, rappresentati da emissioni Lower Tier 2, ammontano a 2.735 milioni nominali al 31 marzo 2016, a 2.852 milioni nominali al 31 dicembre 2015 e a 3.472 milioni nominali al 31 marzo 2015.

(**) I corrispondenti valori nominali ammontano a 2.423 milioni al 31 marzo 2016, a 2.464 milioni al 31 dicembre 2015 e a 3.045 milioni al 31 marzo 2015.

1 UBI Sicav Global MultiAsset 15 Classe A e UBI Sicav Euro Corporate Bond High Potential Classe A.

Page 54: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

51

• pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia per 6,2 miliardi: questo strumento viene utilizzato quale forma flessibile di approvvigionamento della liquidità, calibrato in funzione sia della dimensione dei portafogli titoli che dell’indebitamento con la BCE (8,1 miliardi a marzo 2016 come a dicembre 2015, 9,1 miliardi a marzo 2015). Continua a mantenersi del tutto esigua la raccolta in P/T con la clientela (165 milioni a marzo 2016, 65 milioni a fine 2015 e 140 milioni a marzo 2015).

Risultano invece di importo marginale e pressoché stabili nei raffronti le rimanenti voci: finanziamenti – altri per 458 milioni e altri debiti per 717 milioni. Relativamente ai depositi vincolati, si segnala che l’incremento trimestrale è essenzialmente attribuibile ad una riclassifica effettuata dalla Capogruppo su rapporti aventi natura temporanea (150 milioni complessivamente), riallocati dalla forma tecnica dei conti correnti e depositi liberi.

I titoli in circolazione sono scesi a 33,1 miliardi (-7,2 miliardi nei dodici mesi e –3,1 miliardi nei tre mesi).

Al loro interno le obbligazioni, che rappresentano il 97,3% dell’aggregato, ammontavano a 32,2 miliardi (35,6 miliardi a dicembre 2015 e 39,2 miliardi a marzo 2015), in progressivo calo per la rilevante diminuzione dello stock sottoscritto dalla clientela ordinaria (includendo le emissioni della ex Centrobanca, -5,7 miliardi nell’anno e -2,6 miliardi nel trimestre) che ha risentito in primis delle elevate scadenze dei volumi emessi a suo tempo dalle Banche Rete e dalla ex Centrobanca, ai quali si è aggiunto, a livello anche di sistema, un minor appetito dei clienti per questi strumenti, il cui rendimento si è significativamente contratto stante il livello molto basso dei tassi d’interesse di mercato.

I certificati di deposito, pari a 766 milioni, sono rappresentati per 213 milioni da certificati sottoscritti dalla clientela ordinaria (in continua flessione anche per l’esaurirsi dell’operatività sugli strumenti swappati in yen) e per 553 milioni da titoli emessi nell’ambito del programma istituzionale di CD francesi, in ripresa dopo i minimi raggiunti nel terzo trimestre 2015.

Infine gli altri titoli, costituiti unicamente dal programma istituzionale di Euro Commercial Paper, si sono attestati a 130 milioni di euro (80 milioni a fine 2015 e 40 milioni al marzo precedente). In termini di tipologia di clienti, la RACCOLTA IN TITOLI DA CLIENTELA ISTITUZIONALE si presentava così strutturata: • Titoli EMTN (Euro Medium Term Notes) per 2,5 miliardi, quotati sulla piazza di Dublino ed emessi da

UBI Banca nell’ambito di un Programma con massimale di 15 miliardi di euro. Nel corso dei dodici mesi si sono registrate unicamente emissioni sotto forma di “private placement” per complessivi 678 milioni nominali (388 milioni effettuati nel quarto trimestre 2015 e 290 milioni emessi a fine marzo 2016) a fronte di scadenze per 1,065 miliardi nominali (di cui 100 milioni riferiti ad un titolo maturato nel primo trimestre 2016) e riacquisti totali per 235,3 milioni nominali (di cui 230 milioni, finalizzati nel 2016, aventi ad oggetto le emissioni puttable concluse nell’ultimo quarto 2015 mentre i rimanenti 5,3 milioni riguardano un’emissione 2011 e sono stati eseguiti per 4,3 milioni nel 2015 e per 1 milione nel 2016). Successivamente alla chiusura del trimestre, ad inizio maggio, è stato collocato un titolo subordinato del valore nominale di 750 milioni di euro con scadenza a 10 anni;

• Obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) per 9,2 miliardi: nei dodici mesi è stato effettuato un collocamento da 750 milioni di euro nominali, avvenuto nell’ottobre 2015, controbilanciato da scadenze, nel medesimo arco temporale, per 1,25 miliardi nominali (di cui 750 milioni nel periodo gennaio-marzo 2016) e da quote di ammortamento per 50,5 milioni (maturate nel periodo aprile-dicembre 2015) riferite a due titoli del tipo “amortising”. Lo stock in essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli.

Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 15 miliardi, al 31 marzo UBI Banca aveva in essere 10 Covered Bond per un valore nominale di 8,6 miliardi (al netto di ammortamenti per complessivi 185,7 milioni)2. I titoli sono negoziati a Dublino. Al 31 marzo 2016 il patrimonio di mutui residenziali costituito presso UBI Finance a garanzia delle emissioni effettuate ammontava a 14 miliardi originati per il 23,7% dalla Banca Popolare di Bergamo, per il 18,4% dal Banco di Brescia, per il 14,2% dalla Banca Popolare Commercio e Industria, per il 13% da UBI Banca, per l’11,5% dalla Banca Regionale Europea, per il 9% dalla Banca Popolare di Ancona, per il 6,8% da Banca Carime, per l’1,8% dalla Banca di Valle Camonica e per l’1,6% da IW Bank (ex UBI Banca Private Investment).

2 A valere sul medesimo Programma a fine periodo erano inoltre in essere tre emissioni self-retained per 2,2 miliardi nominali: una da

0,7 miliardi nominali effettuata nel marzo 2014, una seconda da 0,5 miliardi realizzata nel dicembre 2015 ed una terza, da 1 miliardo, perfezionata a fine marzo 2016. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.

Page 55: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

52

Il portafoglio continuava ad evidenziare un’elevata frammentazione, includendo oltre 182 mila mutui con un debito residuo medio di 77,1 migliaia di euro, distribuiti per il 65,9% nel nord Italia, ed in particolare in Lombardia (45,8% del totale). Successivamente alla chiusura del trimestre, con decorrenza 1° maggio, è stata perfezionata una cessione al Programma di mutui residenziali per circa 1,4 miliardi di euro di debito residuo da parte di: Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare Commercio e Industria, Banco di Brescia, Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona.

È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel primo Programma. Ad oggi il Programma, quotato sulla Borsa di Dublino, è stato sinora utilizzato soltanto per emissioni self-retained3. Al 31 marzo il patrimonio di mutui commerciali e residenziali costituito presso UBI Finance CB 2 a garanzia delle emissioni effettuate ammontava a 3,1 miliardi originati per il 21,3% dalla Banca Popolare di Bergamo, per il 20,8% dal Banco di Brescia, per il 17,5% dalla Banca Regionale Europea, per il 16,6% dalla Banca Popolare di Ancona, per il 9,4% da Banca Popolare Commercio e Industria e da Banca Carime, per il 3,9 % dalla Banca di Valle Camonica e per la rimanente parte (1,1%) da UBI Banca e IW Bank. Il portafoglio includeva oltre 26 mila mutui con un debito residuo medio di 115,6 migliaia di euro: la distribuzione, parimenti al Primo Programma, risultava concentrata nel nord Italia (67,7%) ed in particolare in Lombardia (44,9% del totale).

- Certificati di deposito francesi per 553,5 milioni ed Euro Commercial Paper per 130 milioni, emessi da UBI Banca International nell’ambito dei programmi rispettivamente di 5 e di 6 miliardi, ambedue quotati in Lussemburgo. Per queste forme di raccolta a breve termine, caratterizzate da scadenze spesso inferiori ai 90 giorni che possono quindi inficiare la significatività del dato puntuale di fine periodo, il saldo medio del primo trimestre 2016 si è quantificato rispettivamente in 861 e 283 milioni.

La RACCOLTA IN TITOLI DA CLIENTELA ORDINARIA – costituita per la quasi totalità da obbligazioni – è scesa a 20,6 miliardi (-6,1 miliardi in ragione d’anno e -2,6 miliardi nel periodo). In dettaglio: - lo stock emesso da UBI Banca ha subito una contrazione a 17 miliardi (-1,6 miliardi nei dodici mesi e

-1,1 miliardi nel trimestre), quale effetto netto di emissioni per 4,4 miliardi nominali (di cui 1,3 miliardi nel periodo gennaio-marzo 2016, corrispondenti a 18 emissioni), di scadenze per 5,3 miliardi nominali (di cui 2,2 miliardi nei tre mesi del 2016) e di riacquisti per 648 milioni nominali (di cui 255 milioni nel trimestre corrente). Come già sopra richiamato, l’attività di collocamento ha evidenziato un rallentamento a partire dall’esercizio 2015 a causa della discesa dei tassi;

- i titoli emessi dalle Banche Rete, stante la presenza soltanto di un’attività del tutto marginale legata all’emissione di Social Bond, sono diminuiti a 1,6 miliardi, avendo incorporato scadenze per nominali 2,6 miliardi nell’anno e per 485 milioni nel trimestre nonché riacquisti pari, rispettivamente, a 96 e 31 milioni nominali;

- la raccolta residuale da clientela extra-captive, effettuata a suo tempo dalla ex Centrobanca, e quindi soggetta unicamente alla riduzione dettata dalla progressiva maturazione delle emissioni in circolazione, si è attestata a 1,8 miliardi in seguito a scadenze per 1,4 miliardi nominali (concentrate per 982 milioni nominali nel 2016) e marginali riacquisti.

In tabella si riepilogano le scadenze dei titoli obbligazionari del Gruppo in essere a fine marzo 2016. Scadenze dei titoli obbligazionari in essere al 31 marzo 2016

Importi nominali in milioni di euro II trimestre

2016 III trimestre

2016IV trimestre

20162017 2018 2019

Annisuccessivi

Totale

UBI BANCA 1.853 2.190 2.149 5.449 5.279 6.542 6.108 29.570 Obbligazioni clientela ordinaria 1.828 1.190 2.054 3.430 4.868 4.491 722 18.583 Obbligazioni clientela istituzionale 25 1.000 95 2.019 411 2.051 5.386 10.987 di cui: EMTN - - 70 968 360 1.000 25 2.423

Covered bond 25 1.000 25 1.051 51 1.051 5.361 8.564

Banche Rete 258 184 246 528 333 37 18 1.604 Altre Banche del Gruppo - - - - 2 - - 2

Totale 2.111 2.374 2.395 5.977 5.614 6.579 6.126 31.176

3 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 1,4 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo

maturate), un’emissione da 0,2 miliardi realizzata nel marzo 2014 ed una quarta da 0,65 miliardi finalizzata nel luglio 2015. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.

Page 56: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

53

La raccolta indiretta e il risparmio gestito

Raccolta indiretta da clientela ordinaria

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

In amministrazione 28.488.207 36,7% 30.980.418 38,9% -2.492.211 -8,0% 33.910.606 41,7% -5.422.399 -16,0%

Risparmio gestito 49.085.233 63,3% 48.567.539 61,1% 517.694 1,1% 47.491.074 58,3% 1.594.159 3,4%

Gestioni di Patrimoni Mobiliari 6.941.731 8,9% 7.009.081 8,8% -67.350 -1,0% 7.451.001 9,1% -509.270 -6,8%

di cui: GPF 1.804.407 2,3% 1.851.916 2,3% -47.509 -2,6% 1.862.401 2,3% -57.994 -3,1%

Fondi Comuni di Investimento e Sicav 27.127.324 35,0% 27.117.979 34,1% 9.345 0,0% 26.768.713 32,9% 358.611 1,3%

Polizze assicurative e fondi pensione 15.016.178 19,4% 14.440.479 18,2% 575.699 4,0% 13.271.360 16,3% 1.744.818 13,1%

di cui: Polizze assicurative 14.752.413 19,0% 14.175.719 17,8% 576.694 4,1% 12.989.495 16,0% 1.762.918 13,6%

Totale 77.573.440 100,0% 79.547.957 100,0% -1.974.517 -2,5% 81.401.680 100,0% -3.828.240 -4,7%

31.3.2016A

Incid. %

Variazioni A/B Variazioni A/C31.12.2015B

Incid. %

31.3.2015C

Incid. %

A fine marzo la raccolta indiretta del Gruppo UBI Banca si attestava a 77,6 miliardi di euro, in diminuzione sia nel trimestre (-2 miliardi) sia su base annua (-3,8 miliardi). Come si evince dal grafico, nei primi mesi del 2016 la fase di incertezza sui mercati finanziari ha attenuato, ma non interrotto, il processo di ricomposizione dei portafogli finanziari a favore delle componenti gestite – tornate su livelli ormai superiori a quelli precedenti la crisi – indicando, rispetto al passato, una maggiore tenuta della domanda nelle fasi di volatilità, anche per i livelli straordinariamente bassi raggiunti dai tassi di interesse e dai rendimenti a scadenza dei titoli governativi. A fine marzo lo stock del risparmio gestito, pari ad oltre 49 miliardi di euro – equivalenti al 63,3% dell’aggregato totale – si presentava in crescita per 1,6 miliardi nei dodici mesi (+3,4%), dei quali 0,5 miliardi riferibili al 2016 (+1,1%). Dalla tabella emerge come l’evoluzione dell’aggregato sia stata sostenuta in primis dalle Polizze assicurative e fondi pensione, salite a 15 miliardi di euro (+1,7 miliardi su base annua; +0,6 miliardi nel primo trimestre), in linea con il favorevole trend del comparto assicurativo. Grazie agli esiti dei collocamenti dei prodotti “a finestra” di UBI Pramerica e UBI Sicav (complessivamente circa 1,6 miliardi di Fondi Comuni4 e 2,2 miliardi di Sicav5 nei dodici mesi, dei quali 1,2 miliardi totali nel primo trimestre 2016) i Fondi Comuni di Investimento e Sicav hanno confermato un trend positivo in termini tendenziali (+0,4 miliardi) e una stabilità dal punto di vista congiunturale, nonostante l’effetto mercato negativo che ha caratterizzato i periodi di raffronto. 4 UBI Pramerica Obbligazionario obiettivo valore e UBI Pramerica Go@l – Growth Oriented Allocation. 5 UBI Sicav Income Opportunities, UBI Sicav Global Stars (Classe A e Classe B) e UBI Sicav Social 4 Future.

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

50.000

1Q2Q 3Q4Q 1Q 2Q3Q4Q 1Q2Q3Q 4Q 1Q 2Q3Q4Q 1Q2Q3Q4Q 1Q2Q 3Q4Q 1Q 2Q3Q4Q 1Q2Q3Q 4Q 1Q

Risparmio gestito Risparmio amministrato

Raccolta indiretta (consistenze di f ine trimestre in milioni di euro)

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Page 57: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

54

A partire dal 14 marzo 2016 sono state inoltre collocate due nuove Sicav (UBI Sicav Euro Corporate Bond High Potential Classe A e UBI Sicav Global Multiasset 15 Classe A) per un importo complessivo di 1,5 miliardi che non figurano fra gli stock di fine marzo in quanto regolate con valuta 2 maggio 2016.

Le Gestioni di Patrimoni Mobiliari, pari a 6,9 miliardi, hanno incorporato gli effetti delle valorizzazioni di mercato evidenziando una flessione di 0,5 miliardi rispetto a marzo 2015 e di -0,1 miliardi da inizio anno. La raccolta in amministrazione – scesa a fine marzo a 28,5 miliardi (-5,4 miliardi nei dodici mesi, dei quali -2,5 miliardi inerenti ai primi mesi del 2016) – ha continuato a risentire degli effetti delle quotazioni e dei movimenti di ricomposizione dei portafogli della clientela verso gli strumenti di risparmio gestito.

* * * Con riferimento al settore dei Fondi Comuni e Sicav, a fine trimestre i dati di Assogestioni6 relativi alle Società di Gestione del Gruppo UBI Banca segnalavano in termini di PATRIMONIO

GESTITO7: • una raccolta netta positiva per 1,1 miliardi di euro, corrispondenti al 4,4% del patrimonio gestito

di fine 2015 (a livello di sistema la raccolta netta è stata invece positiva per 12,9 miliardi, corrispondenti all’1,5% del patrimonio gestito alla fine dell’anno precedente);

• un incremento del patrimonio nei tre mesi (+679 milioni; +2,8%) in contro tendenza rispetto alla marginale flessione del campione bancario (-1,1 miliardi). Nei dodici mesi il patrimonio gestito del Gruppo UBI Banca è cresciuto di 936 milioni (+3,9%) a fronte di un aumento di 81,7 miliardi per il sistema (+10,6%);

• un patrimonio di 24,7 miliardi che posiziona il Gruppo all’ottavo posto con una quota di mercato del 2,9% in miglioramento rispetto a dicembre (2,82%), ma in diminuzione nel confronto con marzo 2015 (3,09%).

Va tuttavia ricordato che il campione Assogestioni include anche operatori non bancari; ne derivano pertanto quote di mercato per il Gruppo UBI Banca nel settore del risparmio gestito fisiologicamente inferiori a quelle espresse con riferimento a raccolta diretta, impieghi e sportelli. Limitando l’analisi alle sole società bancarie la quota di mercato del Gruppo al 31 marzo 2016 risulta pari al 5,59% – a fronte del 5,42% di dicembre – con UBI Banca al quarto posto tra gli operatori italiani del settore. I dati riepilogativi esposti in tabella confermano l’approccio prudenziale della clientela del Gruppo, evidenziando: • un’incidenza delle categorie di fondi meno rischiose (fondi di liquidità e obbligazionari) sempre

superiore al dato di sistema, ma con una diminuzione più sostenuta nei dodici mesi (dal 54,7% al 52% ) rispetto al campione Assogestioni (dal 47,4% al 46,2%). L’evoluzione trimestrale mostra in entrambi i casi un marginale incremento dell’incidenza di tali fondi in seguito anche all’elevata avversione al rischio degli investitori per la forte volatilità dei mercati finanziari a partire da inizio anno;

• una parallela maggior incidenza dei fondi bilanciati – saliti in un anno dal 27,7% al 28,1% a fronte di un dato medio di sistema passato dal 7,1% all’8% – da correlarsi anche ad alcuni tra i nuovi prodotti (Sicav) collocati nel primo trimestre 2016;

• un’incidenza dei fondi azionari in flessione e costantemente inferiore al campione di riferimento (10,4% rispetto al 21,5%);

• un incremento del peso dei fondi flessibili nei dodici mesi (9,5%) che si raffronta con una tendenza di sistema decisamente più sostenuta (23,7%);

• nessun investimento in fondi hedge (0,6% l’incidenza per il campione Assogestioni).

6 “Mappa mensile del Risparmio Gestito”, marzo 2016. Per le società non incluse “Mappa Trimestrale del Risparmio Gestito”, dicembre

2015. 7 Nell’ambito delle rilevazioni periodiche effettuate da Assogestioni, a partire da giugno 2012 il dato del risparmio gestito riferito al

Gruppo UBI Banca include, in considerazione della loro natura, anche le deleghe di gestione a Pramerica Financial – marchio utilizzato da Prudential Financial Inc. (USA) – partner di UBI Banca per il tramite di UBI Pramerica SGR (al 31 marzo 2016 Fondi Comuni e Sicav per 5,5 miliardi, dei quali 1,5 miliardi azionari e 4 miliardi obbligazionari). Tale esposizione garantisce una più coerente rappresentazione delle effettive consistenze patrimoniali del Gruppo UBI Banca.

Page 58: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

55

Patrimonio gestito dei fondi (incluso, per il Gruppo UBI Banca, lo stock dato in delega)

Gruppo UBI Banca

Importi in milioni di euro in valore in % in valore in %

Azionari 2.572 10,4% 2.845 11,9% -273 -9,6% 3.182 13,4% -610 -19,2% Bilanciati 6.918 28,1% 6.353 26,5% 565 8,9% 6.558 27,7% 360 5,5% Obbligazionari 11.917 48,3% 11.371 47,4% 546 4,8% 11.778 49,7% 139 1,2% Fondi di liquidità 912 3,7% 969 4,0% -57 -5,9% 1.193 5,0% -281 -23,6% Flessibili 2.335 9,5% 2.438 10,2% -103 -4,2% 1.007 4,2% 1.328 131,9%

TOTALE (a) 24.654 100,0% 23.976 100,0% 678 2,8% 23.718 100,0% 936 3,9%

Sistema

Importi in milioni di euro in valore in % in valore in %

Azionari 182.183 21,5% 188.338 22,2% -6.155 -3,3% 168.654 22,0% 13.529 8,0% Bilanciati 67.799 8,0% 68.053 8,0% -254 -0,4% 54.528 7,1% 13.271 24,3% Obbligazionari 349.883 41,2% 349.553 41,1% 330 0,1% 337.737 44,0% 12.146 3,6% Fondi di liquidità 42.580 5,0% 35.089 4,1% 7.491 21,3% 26.466 3,4% 16.114 60,9% Flessibili 201.415 23,7% 203.883 24,0% -2.468 -1,2% 173.334 22,6% 28.081 16,2% Fondi hedge 5.033 0,6% 5.322 0,6% -289 -5,4% 5.769 0,8% -736 -12,8% Non classificati 265 0,0% - - 265 - 968 0,1% -703 -72,6%

TOTALE (b) 849.158 100,0% 850.238 100,0% -1.080 -0,1% 767.456 100,0% 81.702 10,6%

Quota di mercato del Gruppo UBI Banca (a)/(b) 2,90% 2,82% 3,09%

Quota di mercato del Gruppo UBI Banca considerando le sole Società bancarie 5,59% 5,42% 5,64%

31.3.2016A

Incid. %

31.3.2016A

Incid. %

Variazioni A/B

Variazioni A/B

31.12.2015B

Incid. %

31.12.2015B

Incid. %

Variazioni A/C

Variazioni A/C

31.3.2015C

Incid. %

31.3.2015C

Incid. %

* * * Per quanto riguarda il patrimonio gestito al netto dei fondi di gruppo – che include le gestioni collettive e di portafoglio – a fine marzo il Gruppo UBI Banca si posizionava all’ottavo posto – sesto tra i gruppi italiani – con un patrimonio di 43,8 miliardi ed una quota di mercato del 2,54%, in aumento nel raffronto con dicembre (2,50%) e con marzo 2015 (2,45%). Circoscrivendo l’analisi alle sole società bancarie, la quota di mercato del Gruppo al 31 marzo 2016 si attestava al 5,99% – in miglioramento rispetto al 5,86% di fine 2015 – posizionando UBI Banca stabilmente al quarto posto tra gli operatori del settore (5,61% a marzo 2015).

Page 59: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

56

L’intermediazione con la clientela: gli impieghi

L’evoluzione del portafoglio crediti

Composizione dei crediti verso clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Conti correnti 9.202.906 11,0% 1.464.721 9.052.335 10,7% 1.476.281 150.571 1,7% 9.774.832 11,6% 1.554.441 -571.926 -5,9%

Pronti contro termine attivi 13.016 0,0% - 770.503 0,9% - -757.487 -98,3% 181.612 0,2% - -168.596 -92,8% Mutui ipotecari e altri finanziamentia medio/lungo termine 53.090.008 63,2% 5.334.418 52.455.850 62,0% 5.360.803 634.158 1,2% 52.380.186 61,9% 5.074.528 709.822 1,4% Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 2.888.119 3,4% 240.813 3.015.405 3,6% 284.904 -127.286 -4,2% 3.397.721 4,0% 361.250 -509.602 -15,0%

Leasing finanziario 6.222.425 7,4% 1.235.356 6.304.587 7,4% 1.239.777 -82.162 -1,3% 6.790.577 8,0% 1.398.609 -568.152 -8,4%

Factoring 2.199.607 2,6% 368.064 2.260.470 2,7% 300.867 -60.863 -2,7% 2.041.317 2,4% 283.219 158.290 7,8%

Altre operazioni 10.449.113 12,4% 1.028.096 10.719.690 12,7% 1.025.917 -270.577 -2,5% 10.060.238 11,9% 893.337 388.875 3,9%

Titoli di debito: 7.359 0,0% - 7.360 0,0% - -1 0,0% 7.692 0,0% - -333 -4,3%

- titoli strutturati 5 0,0% - 3 0,0% - 2 66,7% 5 0,0% - - -

- altri titoli di debito 7.354 0,0% - 7.357 0,0% - -3 0,0% 7.687 0,0% - -333 -4,3%

Totale 84.072.553 100,0% 9.671.468 84.586.200 100,0% 9.688.549 -513.647 -0,6% 84.634.175 100,0% 9.565.384 -561.622 -0,7%

31.3.2016A

Incid.%

di cui deteriorate

31.12.2015B

Incid.%

di cui deteriorate

31.3.2015C

Variazioni A/B Incid.%

di cui deteriorate

Variazioni A/C

L’evoluzione del portafoglio prestiti del Gruppo continua a risentire dell’andamento dell’economia italiana che, seppur in graduale miglioramento, sta registrando una crescita ancora modesta, condizionata dall’andamento del ciclo economico e dalla debolezza degli investimenti. Tuttavia il primo trimestre del 2016 sembra evidenziare segnali di recupero dell’attività creditizia “core”. Al 31 marzo 2016 il portafoglio crediti del Gruppo UBI Banca totalizzava 84,1 miliardi di euro, in lieve diminuzione sia nei confronti di marzo 2015 (-0,6 miliardi; -0,7%) sia rispetto a dicembre (-0,5 miliardi; -0,6%). I dati contabili esposti in tabella mostrano una flessione nei tre mesi che non esprime la reale evoluzione dell’attività con la clientela in quanto condizionata dalla chiusura dei pronti contro termine di impiego della liquidità che la Capogruppo aveva in essere a dicembre con la Cassa di Compensazione e Garanzia per 770 milioni. Al netto di tale posta l’aggregato risulta in crescita di 244 milioni, nonostante incorpori il persistente trend riflessivo degli impieghi alla clientela non captive delle Società Prodotto, parte dei quali legati alla reti terze dismesse che non verranno sostituiti (-445 milioni nei tre mesi, di cui oltre il 40% riferibile alle reti terze dismesse). L’evoluzione positiva dello stock nella prima parte del 2016 sintetizza un progresso di 425 milioni per la componente a medio/lungo termine ed una flessione di 181 milioni per quella a breve termine “core” (depurata cioè dai p/t attivi con la CCG di cui sopra), pur in presenza di un recupero dei conti correnti. Si sta progressivamente rafforzando la ripresa dell’attività di finanziamento a più lunga scadenza, in particolare con riferimento ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”, anche in relazione agli effetti dei finanziamenti TLTRO (+0,7 miliardi l’erogato a fine trimestre rispetto a dicembre 2015). Il flusso delle nuove erogazioni nel trimestre ha più che compensato gli ammortamenti e i rimborsi, con un rapporto erogato/rimborsato ampiamente superiore al 100% sia per le Banche Rete sia per le Società Prodotto per le quali vi è stato un sensibile recupero da inizio anno. Rispetto a marzo 2015 la dinamica degli impieghi consolidati continua a presentarsi negativa (-0,6 miliardi) risentendo del già citato ridimensionamento dell’attività extra captive (-1,1 miliardi) e della riduzione dei pronti contro termine attivi con la CCG (-0,2 miliardi), nonostante

Page 60: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

57

un recupero dell’attività delle Banche Rete (+0,2 miliardi) e del perimetro UBI ex Centrobanca (+0,2 miliardi) 1. Con riferimento alla segmentazione della clientela per mercati, a fine marzo il 48,4% del portafoglio consolidato aveva quale destinatario il mercato retail (48,4% a dicembre; 49,9% a marzo 2015), il 34,6% il corporate (33,6%; 32,2%), l’1,1% il private (1,1%; 0,9%), rappresentando il restante 15,9% l’insieme delle tipologie escluse dalla portafogliazione commerciale, quali ad esempio il leasing, il factoring e gli impieghi di UBI Banca diversi da quelli delle ex Società Prodotto incorporate (16,9%;17%)2. Dal punto di vista delle forme tecniche: • i mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine, pari a 53,1 miliardi, si stanno

confermando sempre più la principale forma di impiego con un’incidenza salita al 63,2%. Nei primi tre mesi dell’anno la variazione è risultata pari a +0,6 miliardi, anche in virtù del favorevole andamento delle nuove erogazioni alla clientela delle Banche Rete. Su base annua l’incremento è stato pari a 0,7 miliardi. Si deve peraltro sottolineare come la dinamica della voce continui ad incorporare sia nei tre che nei dodici mesi il fisiologico calo degli stock residuali di mutui della ex B@nca 24-7 attualmente gestiti dalla Capogruppo (-0,3 miliardi nei dodici mesi e -0,1 miliardi rispetto a dicembre). Sulla base delle evidenze gestionali, a marzo i mutui residenziali al netto delle rettifiche totalizzavano 24,3 miliardi, dei quali 22,2 miliardi erogati a famiglie consumatrici e 2,1 miliardi alle imprese, sostanzialmente stabili rispetto a fine 2015;

• i pronti contro termine, che come sopra richiamato riflettono la dinamica dell’attività specifica di UBI Banca con la CCG, risultano sostanzialmente azzerati nel trimestre (-0,8 miliardi; -0,2 miliardi su base annua);

• i crediti per leasing finanziario, pressoché integralmente di pertinenza di UBI Leasing, sono scesi a 6,2 miliardi, con una modesta flessione di 82 milioni rispetto a dicembre. La dinamica nei dodici mesi (-0,6 miliardi) continua a risentire degli effetti dell’abbandono delle reti terze e dei conseguenti interventi di rifocalizzazione verso il mercato captive condotti negli ultimi anni (-0,2 miliardi nei dodici mesi per i crediti non captive; - 61 milioni da dicembre);

• gli impieghi per factoring, erogati principalmente da UBI Factor si sono attestati a 2,2 miliardi, in lieve flessione nel primo trimestre (-61 milioni) dopo la ripresa registrata nell’ultimo quarto del 2015 (+0,3 miliardi);

• le diverse forme di credito al consumo, pari a 2,9 miliardi, stanno risentendo più delle altre voci della rinuncia alle reti e della razionalizzazione dell’attività non captive: si sono ridotte di 0,5 miliardi nei dodici mesi (-0,1 miliardi nel primo trimestre) per effetto di un calo sia del ramo CQS confluito in Prestitalia, sia delle consistenze residuali della ex B@nca 24-7 conferite ad UBI Banca (prestiti personali finalizzati, carte di credito, c/c e altre forme tecniche), a fronte di un andamento positivo per l’attività delle Banche Rete;

• le altre forme tecniche a breve, nel complesso pari a 19,7 miliardi, si presentano in contrazione di 0,1 miliardi rispetto a dicembre riflettendo un calo di 0,3 miliardi delle “Altre operazioni” (finanziamenti per anticipi, portafoglio, operazioni import/export, denaro caldo, ecc.), a fronte di una ripresa dei conti correnti per 0,2 miliardi. Nei dodici mesi la flessione è stata invece di 0,2 miliardi ed è derivata da un ridimensionamento dei conti correnti (-0,6 miliardi) solo parzialmente compensato dall’incremento delle “Altre operazioni” (+0,4 miliardi), fra le quali è incluso anche il finanziamento erogato al Fondo di Risoluzione a fine novembre.

Dal punto di vista delle scadenze, in chiusura di periodo il portafoglio si presentava costituito da impieghi a medio/lungo termine per 62,2 miliardi (-0,4 miliardi rispetto ad un anno prima; +0,4 miliardi da dicembre) – equivalenti al 74% del totale – e da crediti a breve scadenza per 21,9 miliardi (-0,2 miliardi;-0,9 miliardi), con un’incidenza pari al 26%. In considerazione della dinamica dei due aggregati di riferimento, il rapporto impieghi/raccolta si è portato al 93,8%, a fronte del 92,4% di dicembre e del 92,9% di marzo 2015.

1 Si ricorda che fra le “Altre operazioni” è incluso il finanziamento erogato a fine novembre al Fondo di Risoluzione per il salvataggio di

quattro istituti italiani in amministrazione straordinaria (0,5 miliardi), come dettagliatamente illustrato nell’informativa di Bilancio relativa al 2015 alla quale si rimanda (si veda in proposito il paragrafo “La risoluzione e il salvataggio di quattro banche italiane” contenuto nel capitolo “L’Unione bancaria europea” della Relazione sulla gestione consolidata).

2 Eventuali marginali scostamenti rispetto alle percentuali precedentemente pubblicate derivano da parziali riportafogliazioni della clientela operate nell’ultimo trimestre.

Page 61: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

58

Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione di marzo 2016, redatta in base alle disposizioni previste dalla disciplina di Basilea 3 in vigore dal 1° gennaio 2014 3 , evidenzia 4 posizioni d’importo pari o superiore al 10% del capitale ammissibile per complessivi 29,5 miliardi di euro. In dettaglio: • 19 miliardi sono riferiti al Ministero del Tesoro,

principalmente per gli investimenti in titoli di Stato della Capogruppo (19,64 miliardi a dicembre);

• 6,8 miliardi alla Cassa di Compensazione e Garanzia, in relazione all’operatività della Capogruppo (7,43 miliardi);

• 2,8 miliardi al Ministero dell’Economia e delle Finanze relativi ad attività fiscali correnti ed anticipate (2,81 miliardi);

• 0,9 miliardi ad un primario gruppo large corporate, importo che riflette gli affidamenti in essere alla data (a fronte di utilizzi per circa 0,4 miliardi) 4.

Anche in ragione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con lo Stato, dopo le ponderazioni risulta solo una posizione di rischio effettivo del Gruppo per un importo pari a 0,8 miliardi. Per ciascuna delle posizioni segnalate, la percentuale sul capitale ammissibile risulta essere ampiamente inferiore al limite del 25% previsto per i gruppi bancari. Dal punto di vista della concentrazione, il dato di fine trimestre evidenzia un marginale incremento rispetto a dicembre su livelli pur sempre contenuti, a conferma della costante attenzione del Gruppo nei confronti di tale aspetto. Finanziamenti con fondi assegnati dalla Banca Centrale Europea (TLTRO)

Con riferimento alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine TLTRO, il Gruppo UBI Banca ha partecipato a tre delle sette operazioni poste in essere dalla BCE aggiudicandosi fondi per complessivi 8,1 miliardi. L’ammontare assegnato è stato utilizzato per la costituzione di specifici plafond da parte di UBI Banca e delle Banche Rete – privi di vincoli sia in termini di progetti finanziabili che di importi erogabili – destinati a clientela appartenente al mercato Private & Corporate Unity e al mercato Retail. Per tutti i finanziamenti ricevuti, indipendentemente dalla data di assegnazione, la scadenza finale è fissata al 26 settembre 2018.

Al 30 aprile 2016 i finanziamenti complessivamente richiesti dalla clientela erano circa 10 miliardi, dei quali 6,1 miliardi già erogati e 1,7 miliardi deliberati. In dettaglio:

• 8,4 miliardi dalla clientela Private & Corporate (4,9 miliardi già erogati e 1,6 miliardi deliberati); • 1,6 miliardi dalla clientela Retail (1,2 miliardi già erogati e 0,1 miliardi deliberati)5. Come già anticipato nel capitolo “Lo scenario di riferimento”, il 10 marzo 2016 la BCE ha approvato un nuovo programma denominato “New series of targeted longer-term refinancing operations (TLTRO II)”, volto a stimolare la concessione di credito alle società non finanziarie e alle famiglie (esclusi i mutui residenziali) dell’Eurozona. Nell’ambito di tale programma, gli istituti finanziari potranno richiedere trimestralmente (da giugno 2016 a marzo 2017) finanziamenti della durata di 4 anni. Il Gruppo UBI Banca, al momento, sta valutando le modalità di adesione a tale programma.

3 Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti. 4 A dicembre veniva segnalata un’esposizione per 1,01 miliardi riferita ad un altro primario gruppo large corporate. 5 Alla data del 31 marzo 2016 risultavano complessivamente richiesti dalla clientela finanziamenti per 9,2 miliardi di euro, dei quali

5,9 miliardi già erogati e 1,4 miliardi deliberati. In dettaglio: 7,7 miliardi di euro dalla clientela Private & Corporate (4,8 miliardi i finanziamenti già erogati e 1,3 miliardi quelli deliberati); 1,5 miliardi di euro dalla clientela Retail (1,1 miliardi già erogati e circa 0,1 miliardi deliberati).

Grandi esposizioni

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.12.2015

Numero posizioni 4 4

Esposizione 29.478.784 30.890.038

Posizioni a rischio 786.042 399.350

31.3.2016 31.12.2015 30.9.2015 30.6.2015 31.3.2015

Primi 10 3,6% 3,2% 2,9% 2,8% 2,6%

Primi 20 5,9% 5,3% 4,8% 4,7% 4,5% Primi 30 7,5% 7,0% 6,1% 6,1% 5,7% Primi 40 8,6% 8,1% 7,2% 7,2% 6,7% Primi 50 9,6% 9,0% 8,1% 8,0% 7,6%

Clienti o Gruppi

Concentrazione dei rischi (incidenza dei primi clienti o gruppi sul complesso degli impieghi lordi per cassa e firma)

Page 62: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

59

La rischiosità

In un contesto di modesta crescita dell’economia italiana, la rischiosità dei prestiti a livello di sistema, nonostante una flessione nel primo bimestre, stenta a mostrare evidenze di una decisa inversione di tendenza, risultando ulteriormente in aumento su base annua, seppur con ritmi meno accelerati. A fine marzo lo stock dei crediti deteriorati lordi del Gruppo totalizzava 13,5 miliardi di euro, sostanzialmente stabile rispetto a dicembre (+62 milioni), con un’incidenza del 15,28% (in marginale aumento rispetto a fine 2015 per la diminuzione del portafoglio crediti totale). Come si evince dal grafico, la modesta variazione trimestrale appare più che dimezzata rispetto a quella del primo trimestre 2015 e sensibilmente inferiore rispetto al medesimo periodo degli anni

precedenti, confermando i segnali di miglioramento in atto. L’evoluzione rispetto a dicembre sintetizza un incremento delle sofferenze (+134,3 milioni) – alimentate principalmente da trasferimenti da altre categorie di crediti deteriorati – solo parzialmente compensato dalla riduzione delle altre due categorie (-72,3 milioni). Su base annua l’aumento, pari a 269 milioni (+2%), ha interessato le sofferenze (+394,5 milioni) e in misura più contenuta le inadempienze probabili, in flessione dal quarto trimestre (+69,3 milioni), a fronte di una sensibile riduzione delle esposizioni scadute/sconfinate (-194,8 milioni; -42,5%). Questo trend è stato favorito dal significativo calo degli ingressi da bonis, scesi ai livelli minimi degli ultimi anni: -40% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, -27% nei confronti del quarto trimestre 2015. I segnali di miglioramento sul fronte della rischiosità sono anche frutto: − da un lato, di un favorevole profilo di rischio del portafoglio in bonis che nei tre mesi ha

visto le classi di rischio più alto mantenersi stabilmente sotto la soglia del 5%; − dall’altro, dei numerosi interventi di riorganizzazione interna e di processi operativi posti in

essere dal Gruppo negli ultimi anni per meglio presidiare il rischio di credito, nonché della scelta di focalizzare l’attività creditizia prioritariamente sul canale captive.

-50

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

550

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Variazione dei crediti deteriorati lordi nel primo trimestre di ciascun anno (valori in milioni di euro)

2016

Importi in migliaia di euro

Sofferenze 134.280 67.703 90.922 101.554 175.956Inadempienze probabili -68.819 -144.085 174.421 107.800 98.263Esposizioni scadute/sconfinate -3.437 -140.624 18.098 -68.867 -95.716

Crediti deteriorati lordi 62.024 -217.006 283.441 140.487 178.503

ingressi da esposizioni in bonis 389.236 532.763 627.823 625.082 649.925

uscite verso esposizioni in bonis -86.351 -98.398 -44.578 -147.623 -212.358

Crediti deteriorati lordi:variazioni trimestrali

I trim.IV trim.

2015

II trim.III trim.I trim.

Page 63: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

60

Al 31 marzo i crediti deteriorati netti ammontavano a 9,7 miliardi, in lieve contrazione nel primo trimestre (-17,1 milioni) ed in marginale aumento rispetto a dodici mesi prima (+106,1 milioni; +1,1%). In termini di forme tecniche, la tabella “Composizione dei crediti verso clientela” mostra la prevalente concentrazione dei crediti deteriorati netti nella voce “Mutui ipotecari ed altri finanziamenti a m/l termine”, caratterizzata peraltro dalla presenza di garanzie reali che rendono fisiologico un più contenuto livello di copertura.

Il grado di copertura dei crediti deteriorati è migliorato dal 27,88% di dicembre al 28,34% (27,68% a marzo 2015), in seguito ad aumentate rettifiche per la categoria delle sofferenze e delle inadempienze probabili – nonostante l’elevato peso delle posizioni garantite in via reale, rettificate in misura inferiore anche in virtù di LTV (Loan To Value) cautelativi che caratterizzano i finanziamenti erogati dal Gruppo – ma anche in ragione delle operazioni di cessione delle sofferenze perfezionate dal Gruppo nel quarto trimestre che avevano interessato posizioni con elevati livelli di svalutazione. Considerando i crediti stralciati (relativi a procedure concorsuali in corso), il grado di copertura si presenta in crescita al 37,81% (37,38% a dicembre; 37,44% a marzo 2015). Per quanto attiene ai crediti in bonis, a fine marzo la copertura si presentava pari allo 0,55%, invariata rispetto a dicembre, ma in lieve riduzione in ragione d’anno (0,6% a marzo 2015). L’evoluzione risente sia del migliorato profilo di rischio del portafoglio in bonis, come sopra descritto, sia delle riprese di valore contabilizzate dalle Società Prodotto in conseguenza della riduzione dei volumi di impiego. Le esposizioni oggetto di concessioni al lordo delle svalutazioni a fine marzo si attestavano a 5,6 miliardi, in aumento di 213,2 milioni nel trimestre (+4%) rispetto ai +377,7 milioni del trimestre precedente (+7,6%). Su base annua l’incremento è stato invece di 1 miliardo (+22,5%). Tra gennaio e marzo le esposizioni deteriorate hanno fatto registrare un incremento di 146,1 milioni (+4,8%), in rallentamento sia su base congiunturale (+287,1 milioni; +10,5% nel quarto trimestre) che tendenziale (+1 miliardo; +46% da marzo 2015), quale principale effetto di minori ingressi per nuove concessioni e passaggi da non deteriorate. Le esposizioni non deteriorate sono invece risultate in modesta crescita (+67,1 milioni; +2,9%) in virtù di estinzioni e di passaggi a deteriorati intervenuti nel periodo che hanno in parte controbilanciato i flussi in entrata. Si ricorda che l’evoluzione dell’aggregato e la sua composizione risentono anche dell’effetto relativo all’introduzione della normativa Forbearance6 a partire dal settembre 2014. Le posizioni deteriorate devono infatti maturare un periodo minimo di permanenza pari ad un anno (“cure period”), trascorso il quale si procede all’accertamento del ripristino delle condizioni qualitative del cliente, prima della loro eventuale riclassificazione fra le esposizioni non deteriorate. Per le posizioni oggetto di concessioni classificate fra i non deteriorati deve invece trascorrere un periodo minimo di due anni (“probation period”) prima che la posizione possa perdere l’attributo “Forborne” e quindi uscire dalle relative segnalazioni.

6 Termine utilizzato per indicare situazioni in cui il debitore non è considerato in grado di rispettare le scadenze e le condizioni

contrattuali a causa di difficoltà finanziarie. Sulla scorta di tali difficoltà il creditore decide di modificare la scadenza e le condizioni del contratto per consentirgli di onorare il debito o di rifinanziarlo, integralmente o parzialmente.

(*) Dalla rappresentazione di marzo 2016 le esposizioni verso i dipendenti del Gruppo non sono più considerate tra le Non Retate, ma sono state ricondotte nelle pertinenti classi di rating.

Rischio Alto Rischio Medio Richio Basso Non Retate (*)Marzo 2016 4,4% 15,8% 76,0% 3,8%Dicembre 2015 4,5% 16,0% 73,6% 5,9%

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

35,0%

40,0%

45,0%

50,0%

55,0%

60,0%

65,0%

70,0%

75,0%

80,0%

Totale Portafoglio in Bonis - Profilo di RischioDati gestionali riferiti al perimetro rating interni (Banche Rerte ed UBI Banca)

Page 64: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

61

LE SOFFERENZE Le sofferenze lorde sono salite nei dodici mesi da 6,7 miliardi a 7,1 miliardi con un incremento di 394,5 milioni (+5,9%). Come si può notare dalla tabella delle variazioni trimestrali, tra gennaio e marzo lo stock è aumentato di 134,3 milioni (+1,9%) dopo aver beneficiato nell’ultimo periodo del 2015 degli effetti della cessione di posizioni di importo complessivamente significativo. Si ricorda infatti che nei dodici mesi sono state realizzate cessioni di sofferenze, prevalentemente chirografarie, per un valore contabile lordo di 297,2 milioni (dei quali 166,3 milioni negli ultimi tre mesi del 2015) rettificate mediamente al 70% e riferibili alla Capogruppo, alle Banche Rete e ad UBI Leasing.

La variazione annua dello stock lordo così come quella trimestrale è stata determinata principalmente dall’insieme delle Banche Rete e da UBI Leasing, a fronte di marginali riduzioni per UBI Banca.

Le sofferenze nette sono passate da 4,1 miliardi a 4,3 miliardi di euro con un incremento anno su anno di 232,3 milioni (+5,6%), dei quali 58,9 milioni relativi al primo trimestre 2016 (+1,4%). Le sofferenze nette assistite da garanzie reali si sono confermate pari a 3 miliardi (+57,6 milioni da inizio gennaio; + 235,1 milioni nei dodici mesi), con un’incidenza che in parallelo si è portata al 69,7% (69,3% a dicembre; 67,9% a marzo 2015), avendo beneficiato, in particolare nel quarto trimestre 2015, della natura prevalentemente chirografaria delle posizioni cedute. A fine marzo l’incidenza dello stock di sofferenze nette prive di alcun tipo di copertura reale o personale si attestava all’11,46%, in lieve calo rispetto all’11,63% di dicembre (12,19% a marzo 2015). Crediti verso clientela al 31 marzo 2016

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (15,28%) 13.496.311 3.824.843 (11,50%) 9.671.468 28,34% - Sofferenze (8,06%) 7.122.043 2.775.182 (5,17%) 4.346.861 38,97% - Inadempienze probabili (6,92%) 6.111.180 1.040.092 (6,03%) 5.071.088 17,02% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,30%) 263.088 9.569 (0,30%) 253.519 3,64%

Crediti in bonis (84,72%) 74.813.550 412.465 (88,50%) 74.401.085 0,55%

Totale 88.309.861 4.237.308 84.072.553 4,80% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela al 31 dicembre 2015

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (15,14%) 13.434.287 3.745.738 (11,45%) 9.688.549 27,88% - Sofferenze (7,87%) 6.987.763 2.699.834 (5,07%) 4.287.929 38,64% - Inadempienze probabili (6,96%) 6.179.999 1.032.900 (6,09%) 5.147.099 16,71% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,31%) 266.525 13.004 (0,29%) 253.521 4,88%

Crediti in bonis (84,86%) 75.314.190 416.539 (88,55%) 74.897.651 0,55%

Totale 88.748.477 4.162.277 84.586.200 4,69% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela al 31 marzo 2015

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (14,90%) 13.227.365 3.661.981 (11,30%) 9.565.384 27,68%

- Sofferenze (7,58%) 6.727.584 2.613.064 (4,86%) 4.114.520 38,84% - Inadempienze probabili (6,81%) 6.041.863 1.027.640 (5,92%) 5.014.223 17,01% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,51%) 457.918 21.277 (0,52%) 436.641 4,65%

Crediti in bonis (85,10%) 75.525.411 456.620 (88,70%) 75.068.791 0,60%

Totale 88.752.776 4.118.601 84.634.175 4,64%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Limitatamente alle sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale.

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

Page 65: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

62

Esposizioni oggetto di concessioni al 31 marzo 2016 (Forbearance)

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Esposizioni Deteriorate (56,68%) 3.167.138 515.442 (52,68%) 2.651.696 16,27% - Sofferenze (7,01%) 391.450 108.901 (5,61%) 282.549 27,82% - Inadempienze probabili (49,11%) 2.744.596 404.741 (46,49%) 2.339.855 14,75% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,56%) 31.092 1.800 (0,58%) 29.292 5,79%

Esposizioni non Deteriorate (43,32%) 2.420.834 39.332 (47,32%) 2.381.502 1,62%

Totale 5.587.972 554.774 5.033.198 9,93% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2015 (Forbearance)

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Esposizioni Deteriorate (56,21%) 3.021.055 478.244 (52,34%) 2.542.811 15,83% - Sofferenze (6,12%) 328.787 91.078 (4,89%) 237.709 27,70% - Inadempienze probabili (49,26%) 2.647.466 384.691 (46,58%) 2.262.775 14,53% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,83%) 44.802 2.475 (0,87%) 42.327 5,52%

Esposizioni non Deteriorate (43,79%) 2.353.732 38.485 (47,66%) 2.315.247 1,64%

Totale 5.374.787 516.729 4.858.058 9,61% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Esposizioni oggetto di concessioni al 31 marzo 2015 (Forbearance)

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Esposizioni Deteriorate (47,56%) 2.168.759 318.185 (44,00%) 1.850.574 14,67%

Esposizioni non Deteriorate (52,44%) 2.391.712 36.263 (56,00%) 2.355.449 1,52%

Totale 4.560.471 354.448 4.206.023 7,77% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

L’analisi dei flussi riferita ai tre mesi evidenzia, rispetto all’analogo periodo del 2015: - una complessiva riduzione dei nuovi ingressi (-15%), che ha interessato sia gli ingressi da bonis,

che continuano a mantenersi marginali, sia i trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate, soprattutto inadempienze probabili (-12,5% nei dodici mesi; -38,8% rispetto al quarto trimestre del 2015);

- una contenuta flessione delle cancellazioni; - un marginale calo degli incassi e dei realizzi per cessioni, che in entrambi i periodi di raffronto

hanno riguardato operazioni di modesta entità. Il rapporto sofferenze/impieghi è cresciuto dal 7,87% di dicembre all’8,06% in termini lordi e dal 5,07% al 5,17% in termini netti, risentendo in parte anche della flessione del portafoglio complessivo di crediti verso la clientela. Il grado di copertura risulta salito al 38,97%, in miglioramento nei confronti sia di dicembre (38,64%) che di marzo 2015 (38,84%), nonostante gli effetti delle già citate cessioni di posizioni chirografarie caratterizzate da elevate svalutazioni nel corso dei dodici mesi. Considerando anche le pratiche spesate a conto economico relative a procedure concorsuali ancora aperte, il grado di copertura si attesta in realtà al 52,63% (52,50% a dicembre; 53,20% a marzo 2015). Con riferimento invece alle sofferenze non assistite da garanzie reali, considerate al lordo dei suddetti write-off, a fine trimestre il loro grado di copertura si presentava pari al 68,21% (67,84%; 69,45%). LE INADEMPIENZE PROBABILI Le inadempienze probabili lorde (che includono le posizioni precedentemente classificate come incagli e crediti ristrutturati), in contrazione per il secondo trimestre consecutivo, sono risultate pari a 6,1 miliardi (-68,8 milioni da dicembre; -144,1 milioni nell’ultimo quarto del 2015). Tra gennaio e marzo si sono registrate flessioni rilevanti per UBI Leasing, Prestitalia ed UBI Banca. Per contro, l’evoluzione su base annua (+69,3 milioni; +1,1%) sintetizza andamenti contrapposti tra le diverse realtà del Gruppo: ad incrementi per il perimetro Banche Rete (pur

Page 66: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

63

con difformità tra le singole aziende) e per UBI Factor, hanno fatto riscontro riduzioni per Prestitalia, UBI Banca (portafogli ex Centrobanca ed ex B@nca 24-7) e UBI Leasing. Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo trimestre 2016

Inadempienze

Importi in migliaia di euro probabili

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2016 6.987.763 6.179.999 266.525 13.434.287

Variazioni in aumento 293.574 422.183 176.908 892.665

ingressi da esposizioni in bonis 24.271 191.643 173.322 389.236 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 259.787 141.512 118 401.417 altre variazioni in aumento 9.516 89.028 3.468 102.012Variazioni in diminuzione -159.294 -491.002 -180.345 -830.641

uscite verso esposizioni in bonis -852 -70.384 -15.115 -86.351 cancellazioni -78.455 -6.621 -6 -85.082 incassi -72.113 -137.733 -14.097 -223.943 realizzi per cessioni -4.252 - - -4.252 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -877 -249.746 -150.794 -401.417 altre variazioni in diminuzione -2.745 -26.518 -333 -29.596 Esposizione lorda finale al 31 marzo 2016 7.122.043 6.111.180 263.088 13.496.311

Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2015

Inadempienze

Importi in migliaia di euro probabili

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2015 6.551.628 5.943.600 553.634 13.048.862

Variazioni in aumento 1.544.824 2.520.953 913.968 4.979.745

ingressi da esposizioni in bonis 121.807 1.415.371 898.415 2.435.593 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 1.344.070 759.871 915 2.104.856 altre variazioni in aumento 78.947 345.711 14.638 439.296Variazioni in diminuzione -1.108.689 -2.284.554 -1.201.077 -4.594.320

uscite verso esposizioni in bonis -2.973 -199.519 -300.465 -502.957 cancellazioni -587.942 -100.746 -26 -688.714 incassi -375.377 -596.060 -63.055 -1.034.492 realizzi per cessioni -118.973 - - -118.973 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -9.976 -1.267.393 -827.487 -2.104.856 altre variazioni in diminuzione -13.448 -120.836 -10.044 -144.328 Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2015 6.987.763 6.179.999 266.525 13.434.287

Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo trimestre 2015

Inadempienze

Importi in migliaia di euro probabili

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2015 6.551.628 5.943.600 553.634 13.048.862

Variazioni in aumento 345.832 620.362 291.921 1.258.115

ingressi da esposizioni in bonis 37.235 326.061 286.629 649.925 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 296.802 213.590 753 511.145 altre variazioni in aumento 11.795 80.711 4.539 97.045Variazioni in diminuzione -169.876 -522.099 -387.637 -1.079.612

uscite verso esposizioni in bonis -483 -85.034 -126.841 -212.358 cancellazioni -83.164 -15.018 -9 -98.191 incassi -77.759 -146.501 -19.529 -243.789 realizzi per cessioni -6.103 - - -6.103 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -1.654 -269.692 -239.799 -511.145 altre variazioni in diminuzione -713 -5.854 -1.459 -8.026 Esposizione lorda finale al 31 marzo 2015 6.727.584 6.041.863 457.918 13.227.365

Sofferenze Esposizioni scadute Totale

Sofferenze Esposizioni scadute Totale

Sofferenze Esposizioni scadute Totale

L’analisi dei flussi riferita ai tre mesi evidenzia, rispetto all’analogo periodo del 2015: - una sensibile riduzione degli ingressi complessivi (-38,3%) quale sintesi di una flessione sia degli

ingressi da bonis che dei trasferimenti da esposizioni scadute/sconfinate; - una riduzione delle uscite verso bonis, che risultano tuttavia quasi doppie rispetto all’ultimo

quarto del 2015;

Page 67: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

64

- un contrazione delle cancellazioni; - una flessione dei trasferimenti ad altre categorie deteriorate, principalmente a sofferenze. Le inadempienze probabili nette si sono quantificate in 5,1 miliardi, evidenziando una lieve flessione nel trimestre (-76 milioni; -1,5%) e solo un marginale incremento rispetto ad un anno prima (+56,9 milioni; +1,1%). Le inadempienze probabili nette assistite da garanzie reali, limitatamente alla componente gestionale riconducibile agli ex incagli, si sono attestate a 3,2 miliardi – stabili rispetto a dicembre, ma in crescita nei dodici mesi (+168,7 milioni) – giungendo a rappresentare il 74,1% dello stock totale delle inadempienze probabili nette ex incagli (73,3% a dicembre; 70,7% a marzo 2015). Il grado di copertura, pari al 17,02%, risulta in crescita rispetto a dicembre (16,71%) ed in linea con marzo 2015 (17,01%). Mentre l’ultima parte dell’anno è stata influenzata dalla conversione in titoli dei crediti relativi a Nuova Sorgenia Holding Spa, caratterizzati da elevati livelli di copertura, i primi mesi del 2016 hanno registrato un aumento delle rettifiche a fronte di una riduzione dello stock. LE ESPOSIZIONI SCADUTE/SCONFINATE Le esposizioni scadute/sconfinate lorde, stabili rispetto a dicembre, si presentano in riduzione del 42,5% nei dodici mesi, passando da 457,9 milioni a 263,1 milioni, con una variazione di -194,8 milioni riconducibile per oltre il 70% all’ultimo trimestre del 2015 (-140,6 milioni). Il trend – comune a tutte le realtà del Gruppo, con solo poche eccezioni – incorpora tuttavia l’ingresso, nei primi mesi del 2016, di una serie di posizioni, anche di importo rilevante, relative ad UBI Factor. L’analisi dei flussi riferita ai tre mesi evidenzia, rispetto all’analogo periodo del 2015: - una flessione di circa 113,3 milioni dei nuovi ingressi da bonis che conferma la tendenza di

fondo in atto dall’inizio del 2013; - una parallela e fisiologica riduzione dei trasferimenti ad altre categorie di crediti deteriorati,

prevalentemente ad inadempienze probabili (-89 milioni); - una diminuzione delle uscite verso bonis (-111,7 milioni) da correlarsi alla progressiva riduzione

dei volumi in entrata. Il grado di copertura, è sceso al 3,64% dal 4,88% di dicembre (4,65% a marzo 2015), quale effetto principale della classificazione nella categoria di una posizione di UBI Factor caratterizzata da bassi livelli di copertura.

Page 68: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

65

L’attività sul mercato interbancario e la situazione di liquidità

Al 31 marzo 2016 la posizione interbancaria netta del Gruppo UBI Banca si presentava debitoria per 7,9 miliardi, in aumento rispetto ai -7 miliardi di fine dicembre. Il saldo negativo, che si era confermato tale in tutti i periodi intermedi del precedente esercizio, risulta strettamente correlato all’indebitamento nei confronti della Banca Centrale per le operazioni di rifinanziamento (complessivamente 8,1 miliardi di TLTRO). Escludendo i rapporti con Banche Centrali, la posizione interbancaria netta risulta pressoché pareggiata, -0,1 miliardi contro i +0,7 miliardi di fine 2015, anche in relazione alla dinamica dei volumi di funding con altre controparti bancarie. Posizione interbancaria netta

Importi in migliaia di euro

Crediti verso banche 3.591.309 3.429.937 3.632.477 3.191.584 3.331.195

di cui Crediti verso Banche Centrali 297.898 395.449 580.810 295.626 312.770

Debiti verso banche 11.495.105 10.454.303 10.871.905 9.049.928 12.360.302

di cui Debiti verso Banche Centrali 8.108.273 8.106.441 8.104.588 6.103.196 9.101.548

Posizione interbancaria netta -7.903.796 -7.024.366 -7.239.428 -5.858.344 -9.029.107

Crediti escluse Banche Centrali 3.293.411 3.034.488 3.051.667 2.895.958 3.018.425

Debiti escluse Banche Centrali 3.386.832 2.347.862 2.767.317 2.946.732 3.258.754

Posizione interbancaria escluse Banche Centrali -93.421 686.626 284.350 -50.774 -240.329

31.3.2016 31.3.201531.12.2015 30.9.2015 30.6.2015

Il Gruppo continua peraltro a mantenere un posizionamento più che positivo in termini di riserve di liquidità, comprovato anche dagli indicatori specifici previsti da Basilea 3, a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e strutturale (Net Stable Funding Ratio), entrambi superiori al 100%1. Va peraltro precisato che gli indicatori risulterebbero superiori ad 1 anche in presenza di una struttura di funding ordinaria non basata sul supporto del TLTRO. Crediti verso banche: composizione

Importi in migliaia di euro in valore in %

Crediti verso Banche Centrali 297.898 8,3% 395.449 11,5% -97.551 -24,7% 312.770 9,4%

Riserva obbligatoria 296.675 8,3% 394.226 11,5% -97.551 -24,7% 310.608 9,3%

Altri 1.223 0,0% 1.223 0,0% - - 2.162 0,1%

Crediti verso banche 3.293.411 91,7% 3.034.488 88,5% 258.923 8,5% 3.018.425 90,6%

Conti correnti e depositi liberi 1.945.959 54,2% 1.733.046 50,5% 212.913 12,3% 2.154.417 64,7%

Depositi vincolati 21.372 0,6% 32.368 0,9% -10.996 -34,0% 22.956 0,7%

Altri finanziamenti: 1.326.080 36,9% 1.269.074 37,1% 57.006 4,5% 841.052 25,2%

- pronti contro termine - - - - - - - -

- altri 1.326.080 36,9% 1.269.074 37,1% 57.006 4,5% 841.052 25,2%

Titoli di debito - - - - - - - -

Totale 3.591.309 100,0% 3.429.937 100,0% 161.372 4,7% 3.331.195 100,0%

31.3.2015C

Incidenza %

31.3.2016A

Incidenza %

31.12.2015B

Incidenza%

Variazioni A/B

Nel corso del trimestre l’operatività sul mercato interbancario ha evidenziato le seguenti tendenze.

1 L’Accordo raggiunto dal Comitato di Basilea il 6 gennaio 2013 ha stabilito l’introduzione dell’indicatore LCR dal 2015 con un livello

minimo richiesto inizialmente pari al 60%; 70% dal 1° gennaio 2016.

Page 69: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

66

I crediti verso banche, 3,6 miliardi, sono cresciuti di 161 milioni, sintesi di:

-98 milioni derivanti dalle diminuite disponibilità verso Banche Centrali con riferimento al conto accentrato per la Riserva Obbligatoria. In realtà, le variazioni del dato puntuale sono fisiologiche e dipendenti dalle strategie di gestione del saldo, tenuto conto dei vincoli relativi alla giacenza media da rispettare nel periodo di riferimento. Il Gruppo mantiene di norma una giacenza media in linea con quella dovuta;

+259 milioni riferiti agli impieghi verso altre banche, saliti a 3,3 miliardi. All’interno dell’aggregato, si osserva la crescita dei conti correnti (+213 milioni, nell’ambito dell’ordinaria operatività sul mercato interbancario) e degli altri finanziamenti (+57 milioni); questi ultimi riflettono principalmente l’attività creditizia delle Banche Rete nei confronti della clientela (ad esempio erogazione di finanziamenti a controparti bancarie emanazione di gruppi industriali e/o finanziari).

Debiti verso banche: composizione

Importi in migliaia di euro in valore in %

Debiti verso Banche Centrali 8.108.273 70,5% 8.106.441 77,5% 1.832 0,0% 9.101.548 73,6%

Debiti verso banche 3.386.832 29,5% 2.347.862 22,5% 1.038.970 44,3% 3.258.754 26,4%

Conti correnti e depositi liberi 876.403 7,6% 720.487 6,9% 155.916 21,6% 1.301.322 10,5%

Depositi vincolati 77.611 0,7% 60.844 0,6% 16.767 27,6% 69.742 0,6%

Finanziamenti: 2.371.054 20,6% 1.530.870 14,7% 840.184 54,9% 1.835.821 14,9%

- pronti contro termine passivi 782.739 6,8% 186.635 1,8% 596.104 319,4% 447.977 3,6%

- altri 1.588.315 13,8% 1.344.235 12,9% 244.080 18,2% 1.387.844 11,3%

Altri debiti 61.764 0,6% 35.661 0,3% 26.103 73,2% 51.869 0,4%

Totale 11.495.105 100,0% 10.454.303 100,0% 1.040.802 10,0% 12.360.302 100,0%

31.3.2016A

Incidenza %

31.12.2015B

31.3.2015C

Incidenza %

Incidenza%

Variazioni A/B

La raccolta interbancaria a fine trimestre si presentava pari a 11,5 miliardi, in aumento di 1 miliardo rispetto al dicembre 2015. Il funding deriva per 8,1 miliardi2 da operazioni di rifinanziamento non convenzionale con la BCE – TLTRO (operazioni mirate di rifinanziamento destinate all’espansione del credito a imprese e famiglie) – sottoscritte rispettivamente:

- il 17 dicembre 2014, con la partecipazione alla seconda asta (non avendo partecipato alla prima operazione del settembre 2014) e l’aggiudicazione di 3,2 miliardi (fondi quadriennali con scadenza 26 settembre 2018);

- il 25 marzo 2015, con la partecipazione alla terza asta, ottenendo 2,9 miliardi (fondi sempre con scadenza 26 settembre 2018). Alla quarta asta del giugno 2015 il Gruppo non aveva preso parte;

- il 24 settembre 2015, con la partecipazione alla quinta asta per 2 miliardi (scadenza 26 settembre 2018). Escludendo tale approvvigionamento, i debiti verso banche ammontavano a 3,4 miliardi, in aumento di 1 miliardo su base trimestrale, per effetto delle seguenti variazioni: +156 milioni i conti correnti, in sede di ordinaria operatività sul mercato; +596 milioni i pronti contro termine, riferiti per +592 milioni alla strutturazione di alcune

operazioni, aventi quale sottostante i nuovi investimenti in US Treasury, con controparti di mercato;

+244 milioni i finanziamenti – altri, al cui interno vengono contabilizzati i prestiti (e i relativi ammortamenti) BEI, cioè le operazioni di provvista a medio/lungo termine con la Banca Europea per gli Investimenti, volte al sostegno delle PMI, che al 31 marzo totalizzavano circa 1,6 miliardi; a tali finanziamenti accedono direttamente, oltre alla Capogruppo, per un totale di 543 milioni, anche le Banche Rete.

Infine, nella voce “Altri debiti” sono compresi i fondi afferenti al rapporto di regolamento delle carte di credito con l’Istituto Centrale Banche Popolari (complessivamente 33 milioni, in aumento di 12 milioni su base trimestrale).

* * *

2 Il dato contabile è comprensivo del rateo interessi.

Page 70: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

67

Al 31 marzo 2016 il portafoglio di attività stanziabili presso la Banca Centrale si quantificava in 19,8 miliardi (in termini di valore stanziabile netto haircut), costituito per 14,2 miliardi dal Pool BCE (in crescita di oltre 900 milioni nel trimestre) e per 5,6 miliardi da titoli di Stato extra Pool (in riduzione di 2,4 miliardi, a fronte di un aumento di 1,4 miliardi dei pronti contro termine di rifinanziamento con Cassa di Compensazione e Garanzia, considerati al netto delle operazioni attive). Attività stanziabili

Importi in miliardi di euro

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

valorenominale

valore stanziabile

(netto haircut)

Titoli di proprietà (AFS, HTM e L&R) (*) 10,08 11,28 11,40 12,81 11,34 12,74 10,05 10,81 13,87 15,90Covered Bond (emissioni "self-retained" ) 3,45 3,05 3,45 3,08 3,83 3,10 3,18 2,63 4,36 3,67Cartolarizzazione mutui residenziali della ex B@nca 24-7 0,90 0,73 0,93 0,76 0,97 0,78 1,01 0,82 1,04 0,85

Cartolarizzazione attivi di UBI Leasing 0,39 0,33 0,47 0,40 0,55 0,47 0,64 0,55 0,74 0,63Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI del Banco di Brescia 0,19 0,16 0,24 0,20 0,28 0,23 0,31 0,27 0,35 0,30Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI della Banca Popolare di Bergamo - - - - 0,20 0,17 0,27 0,23 0,35 0,30Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI della Banca Popolare Commercio e Industria 0,12 0,10 0,16 0,13 0,19 0,16 0,22 0,19 0,26 0,22Cartolarizzazione finanziamenti in bonis a PMI della Banca Popolare di Ancona 0,28 0,23 0,34 0,29 0,39 0,33 0,44 0,37 0,49 0,42Crediti eligibili derivanti dall'adesione ad ABACO (**) 6,88 3,92 6,40 3,54 5,73 3,08 4,56 2,27 4,09 2,01

Totale 22,29 19,80 23,39 21,21 23,48 21,06 20,68 18,14 25,55 24,30

31.12.2015 30.9.2015 30.6.2015 31.3.201531.3.2016

(*) Sono qui inclusi titoli di Stato non impegnati con BCE potenzialmente rifinanziabili con Cassa di Compensazione e Garanzia per i seguenti importi:

- 31 marzo 2016: 10,8 miliardi (netto haircut), dei quali 5,2 miliardi conferiti al Pool e 5,6 miliardi disponibili extra Pool;

- 31 dicembre 2015: 12,2 miliardi (netto haircut), dei quali 4,2 miliardi conferiti al Pool e 8 miliardi disponibili extra Pool;

- 30 settembre 2015: 12,4 miliardi (netto haircut), dei quali 4,5 miliardi conferiti al Pool e 7,9 miliardi disponibili extra Pool;

- 30 giugno 2015: 10,5 miliardi (netto haircut), dei quali 3,3 miliardi conferiti al Pool e 7,2 miliardi disponibili extra Pool;

- 31 marzo 2015: 15,2 miliardi (netto haircut), dei quali 4,1 miliardi conferiti al Pool e 11,1 miliardi disponibili extra Pool. (**) ABACO (attivi bancari collateralizzati) è la procedura predisposta da Banca d’Italia per la gestione dei prestiti stanziabili. Per essere stanziabile un credito deve

presentare specifici requisiti di idoneità indicati dalla normativa di Banca d’Italia e riferiti alla tipologia del debitore (settore pubblico, società non finanziarie, istituzioni internazionali e sovranazionali), al merito creditizio [valutato tramite rating esterni, rating tool di provider abilitati e rating interni (per le banche autorizzate da Banca d’Italia all’utilizzo dei modelli interni)], all’importo minimo (0,03 milioni di euro per i prestiti domestici) e alla forma tecnica.

Rispetto alla fine di dicembre, il portafoglio ha mostrato una flessione di 1,4 miliardi, spiegata essenzialmente dal diminuito stock (-1,5 miliardi) di titoli di proprietà allocato fra gli stanziabili (quasi interamente compensato dal citato maggior impegno con la CCG). Complessivamente, nel corso del trimestre, i titoli di Stato (17,4 miliardi) non hanno mostrato variazioni (se non per il passaggio nel Pool di 0,9 miliardi già presenti fra gli attivi stanziabili), in coerenza con la sostanziale invarianza del portafoglio AFS e con la quota impegnata nelle aste BCE (8,1 miliardi, come a fine dicembre). Il Gruppo sta perseguendo una strategia di graduale alleggerimento e diversificazione (per area geografica e per emittente sovereign e corporate) dei portafogli, tesa tuttavia a mantenere una consistenza dei governativi domestici tale da assicurare un’ottimale gestione del profilo di liquidità, tramite la stanziabilità degli stessi. Le rimanenti variazioni hanno riguardato: da un lato i fisiologici ammortamenti delle cartolarizzazioni (-0,23 miliardi) e dall’altro la crescita dei crediti ABACO (+0,38 miliardi) In data 31 marzo 2016, è stato emesso un covered bond self-retained pari ad 1 miliardo di valore nominale, che ha ricevuto l’autorizzazione alla stanziabilità il successivo 8 aprile. Osservando la tabella relativa alla “Riserva di liquidità disponibile”, si ha una visione d’insieme degli strumenti a disposizione del Gruppo finalizzati al presidio del rischio di liquidità. Se al portafoglio di attività eligible (19,8 miliardi) si aggiungono i titoli di Stato oggetto delle operazioni di rifinanziamento con la CCG (al netto dei pct attivi), a fine marzo pari a 6,6 miliardi (+1,4 miliardi rispetto a fine anno), il totale degli “stanziabili” di pertinenza di UBI Banca si attesta a 26,4 miliardi (in linea con il dato al 31 dicembre 2015).

Page 71: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

68

Tale importo equivale a circa il 54% della raccolta diretta a vista rappresentata da conti correnti e depositi liberi al 31 marzo 2016. Alla fine del primo trimestre 2016, stante la quota già impegnata in asta per 8,1 miliardi, il margine di liquidità ancora disponibile si quantificava in 11,7 miliardi, di cui 10,9 miliardi quali attività eligible (prevalentemente titoli di Stato italiani) ai fini dell’indicatore LCR. Il margine disponibile rappresenta il 24% circa della raccolta diretta a vista costituita da conti correnti e depositi liberi al 31 marzo 2016. Riserva di liquidità disponibile

Dati gestionali in milioni di euro - valori netto haircut

31.3.2016A

Incidenza%

31.12.2015B

Incidenza%

31.3.2015C

Incidenza%

Pool BCE 14.148 53,6% 13.209 50,0% 939 7,1% 13.231 45,2% di cui titoli di Stato (A) 5.163 19,5% 4.185 15,8% 978 23,4% 4.252 14,5%

Titoli stanziabili non inclusi nel Pool BCE 5.648 21,4% 8.011 30,3% -2.363 -29,5% 11.057 37,8% di cui titoli di Stato (B) 5.648 21,4% 8.011 30,3% -2.363 -29,5% 11.057 37,8%

Totale attività stanziabili 19.796 75,0% 21.220 80,3% -1.424 -6,7% 24.288 83,0%

Titoli di Stato rifinanziati con CCG (C) 6.615 25,0% 5.218 19,7% 1.397 26,8% 4.955 17,0%

Totale attività stanziabili 26.411 26.438 -27 -0,1% 29.243 di cui titoli di Stato (A+B+C) 17.426 65,9% 17.414 65,8% 12 0,1% 20.264 69,3%

Aste BCE (quota impegnata) -8.108 -30,7% -8.106 -30,7% 2 0,0% -9.102 -31,1%

Titoli di Stato rifinanziati con CCG -6.615 -25,0% -5.218 -19,7% 1.397 26,8% -4.955 -17,0%

Riserva di liquidità disponibile 11.688 44,3% 13.114 49,6% -1.426 -10,9% 15.186 51,9% di cui titoli liberi eligible ai fini dell'indicatore LCR 10.863 41,1% 12.196 46,1% -1.333 -10,9% 15.186 51,9%

Variazioni A/Bin valore in %

L’operatività con la CCG indicata in tabella è espressa al netto delle operazioni attive (pronti contro termine passivi - pronti contro termine attivi).

Page 72: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

69

L’attività finanziaria

Al 31 marzo 2016 le attività finanziarie del Gruppo totalizzavano 20,3 miliardi, pressoché stabili rispetto al dato di fine 2015. Nel trimestre è proseguita la manovra di ricomposizione dei portafogli avviata alla fine dello scorso esercizio: come evidenzia la tabella sottostante, l’incidenza dei titoli di Stato italiani è stata ulteriormente ridotta (87,1% dal 90,6%) benché il peso complessivo dei titoli di debito, che hanno accolto nuovi investimenti in Treasury americani1 per 750 milioni di dollari nominali, sia rimasto stabile (94,9% dal 95,1%). Successivamente alla chiusura del trimestre, l’azione di diversificazione degli investimenti è proseguita mediante nuovi acquisti nell’ambito del portafoglio AFS che hanno avuto ad oggetto: - Treasury americani per 500 milioni di dollari nominali1; - titoli governativi di paesi emergenti (geograficamente frammentati) per un valore nominale di 150 milioni

di dollari1; - obbligazioni corporate “investment grade” per circa 270 milioni di euro2, classificate al livello 1 di fair value.

Nell’esercizio è previsto il prosieguo dell’attività di progressiva vendita dei titoli governativi italiani.

Attività/passività finanziarie

Importi in migliaia di euroValore di bilancio

(A)

Incid. %

Valore di bilancio

(B)

Incid. %

in valore in %Valore di bilancio

(C)

Incid. %

Valore di bilancio

(D)

Incid. %

Valore di bilancio

(E)

Incid. %

Att. fin. detenute per la negoziazione 966.772 4,8% 994.478 4,8% -27.706 -2,8% 653.418 3,3% 1.338.170 6,1% 1.527.401 6,6%

di cui: contratti derivati finanziari 556.265 2,8% 522.429 2,6% 33.836 6,5% 544.925 2,8% 512.176 2,3% 671.128 2,9%

Att. fin. valutate al fair value 194.738 1,0% 196.034 1,0% -1.296 -0,7% 195.490 1,0% 197.223 0,9% 198.365 0,9%

Att. fin. disponibili per la vendita 15.699.461 77,2% 15.554.282 76,9% 145.179 0,9% 15.259.697 77,9% 16.799.280 76,8% 17.904.652 77,3%

Att. fin. detenute sino alla scadenza 3.445.469 17,0% 3.494.547 17,3% -49.078 -1,4% 3.486.873 17,8% 3.535.692 16,2% 3.528.010 15,2%

Attività finanziarie (a) 20.306.440 100,0% 20.239.341 100,0% 67.099 0,3% 19.595.478 100,0% 21.870.365 100,0% 23.158.428 100,0%

di cui:

- titoli di debito 19.276.446 94,9% 19.244.392 95,1% 32.054 0,2% 18.542.692 94,6% 20.851.133 95,3% 22.046.039 95,2%

- di cui: titoli di Stato italiani 17.691.911 87,1% 18.336.961 90,6% -645.050 -3,5% 18.176.438 92,8% 20.472.426 93,6% 21.603.439 93,3%

- titoli di capitale 289.456 1,4% 288.177 1,4% 1.279 0,4% 331.873 1,7% 326.956 1,5% 260.819 1,1%

- quote O.I.C.R. 184.273 0,9% 184.343 0,9% -70 0,0% 175.988 0,9% 180.100 0,8% 180.442 0,8%

Passività finanziarie di negoziazione (b) 610.468 100,0% 531.812 100,0% 78.656 14,8% 526.212 100,0% 647.508 100,0% 740.247 100,0%

di cui: contratti derivati finanziari 610.468 100,0% 531.812 100,0% 78.656 14,8% 526.212 100,0% 528.362 81,6% 740.247 100,0%

Attività finanziarie nette (a-b) 19.695.972 19.707.529 -11.557 -0,1% 19.069.266 21.222.857 22.418.181

31.3.2016 Variazioni (A) / (B)31.12.2015 31.3.201530.9.2015 30.6.2015

Il portafoglio costituito da “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (966.772 migliaia di euro) risulta inferiore al medesimo portafoglio detenuto dalla Capogruppo (1.060.456 migliaia) per la presenza dei contratti derivati finanziari stipulati da UBI Banca con le Banche Rete/Società del Gruppo. Tali strumenti, oltre ad essere oggetto di elisioni infragruppo, sono allocati dalla Capogruppo nella negoziazione poiché i relativi asset coperti si trovano nei bilanci delle Banche Rete/Società del Gruppo. In sede di consolidamento, i medesimi strumenti, stipulati a copertura degli asset sottostanti, vengono iscritti contabilmente fra i derivati di copertura. I derivati finanziari compresi fra le attività di negoziazione della Capogruppo a marzo 2016 erano pari a 651.068 migliaia di euro, mentre a livello di Gruppo erano pari a 556.265 migliaia.

Dalle evidenze gestionali3 riferite al 31 marzo 2016, si rileva che: - in termini di tipologie di strumenti finanziari, il portafoglio titoli del Gruppo risultava composto per il 94,7%

(94,6% a fine 2015) da titoli governativi, per il 4,4% (4,4%) da titoli corporate (di cui il 44% appartenente al settore Financial ed il restante 56% a emittenti corporate; il 90% di tali investimenti presentava inoltre un livello di rating pari a “investment grade”, concentrato per il 63% nel segmento BBB e per il 23% nel segmento A), per lo 0,6% (invariato) da hedge fund e per il restante 0,3% (0,4%) da fondi e azioni;

- dal punto di vista del profilo finanziario, i titoli a tasso variabile rappresentavano il 66,5% (65%) del portafoglio4, i titoli a tasso fisso il 31,5% (32,2%), essendo la parte rimanente composta da titoli strutturati, presenti principalmente nel portafoglio AFS, da azioni, fondi e titoli convertibili;

- in seguito ai nuovi investimenti in Treasury, si notano variazioni sia per quanto riguarda la divisa di riferimento – con il 96% (dal 99,5%) dei titoli espresso in euro e il 3,9%% (dallo 0,4%) in dollari con cambio

1 Tutti gli investimenti sono coperti dal rischio cambio. 2 Investimento effettuato alla fine del mese di aprile 2016. 3 L’analisi gestionale si riferisce ad un portafoglio di dimensioni più contenute rispetto a quello contabilmente rilevato a livello

consolidato, in quanto esclude le partecipazioni, alcuni portafogli minori nonché i contratti derivati finanziari di negoziazione. 4 Sono considerati a tasso variabile anche i titoli a tasso fisso acquistati in asset swap (99% dei titoli a tasso variabile).

Page 73: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

70

coperto - sia in termini di distribuzione territoriale, con il 95% (dal 98,5%) degli investimenti (esclusi gli hedge fund) emesso da Paesi dell’Area euro;

- l’analisi per rating (inerente alla sola componente obbligazionaria) evidenziava infine come il 99,6% (99,5%) del portafoglio fosse costituito da titoli “investment grade”.

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio 2015.

Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3Valore di bilancio

(A)L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

(B)in valore in % L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

(C)

Titoli di debito 15.237.781 160.991 26.729 15.425.501 14.943.588 313.310 26.370 15.283.268 142.233 0,9% 16.977.857 662.981 26.297 17.667.135di cui: titoli di Stato italiani 14.024.465 - - 14.024.465 14.269.042 154.582 - 14.423.624 -399.159 -2,8% 16.743.112 482.550 - 17.225.662

Titoli di capitale 2.790 - 209.684 212.474 3.261 - 208.748 212.009 465 0,2% 3.100 214 179.877 183.191

Quote O.I.C.R. 13.531 47.955 - 61.486 12.405 46.600 - 59.005 2.481 4,2% 11.191 43.135 - 54.326

Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - -

Totale 15.254.102 208.946 236.413 15.699.461 14.959.254 359.910 235.118 15.554.282 145.179 0,9% 16.992.148 706.330 206.174 17.904.652

31.3.201531.3.2016 Variazioni (A)/(B)31.12.2015

Al 31 marzo 2016 le attività finanziarie disponibili per la vendita si attestavano a 15,7 miliardi (+145,2 milioni), pressoché totalmente riconducibili al portafoglio AFS di UBI Banca, pari a 15,5 miliardi; i restanti 197 milioni, costituiti quasi integralmente da CCT, risultavano frazionati in capo alle Banche Rete e alle Società prodotto.

Come si può notare dalla tabella, la crescita del portafoglio consolidato, ancorché di marginale entità, è ascrivibile ai titoli di debito (98% dell’aggregato), saliti a 15,4 miliardi5, per 14 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Nel trimestre i titoli di debito hanno registrato un aumento di 142 milioni, sintesi delle seguenti movimentazioni: - una riduzione di 399 milioni dei titoli di Stato italiani in seguito alla vendita di un BTP per 500

milioni nominali e di un titolo Republic of Italy per 150 milioni nominali (classificato a livello 2 di fair value): l’incremento di fair value registrato da alcuni titoli in portafoglio ha in parte compensato l’effetto degli smobilizzi. Nel trimestre è stata inoltre eseguita un’operazione di switch che ha interessato titoli per un valore nominale pari a 1 miliardo: nello specifico, sono stati ceduti BTP aventi scadenza nel biennio 2021/2022 e comperati titoli della medesima tipologia con data di maturazione nel 2023;

- un aumento di 541 milioni degli altri titoli di debito quale riflesso dell’acquisto di Treasury americani per 600 milioni di dollari nominali.

I titoli di capitale6 risultano invariati nei tre mesi a 212 milioni. Analogamente le quote O.I.C.R. – riferibili per la quasi totalità ad UBI Banca – con un controvalore totale di 61,5 milioni non hanno segnato fluttuazioni di rilievo (+2,5 milioni rispetto a dicembre): in questo portafoglio sono presenti fondi immobiliari per 18,9 milioni (17,8 milioni a fine 2015) tra i quali, al livello 1 di fair value, il fondo Polis per 13,5 milioni (12,4 milioni a fine 2015).

5 Al 31 marzo 2016, come già a dicembre e marzo 2015, non figuravano investimenti diretti in titoli del tipo ABS. 6 Risultano qui iscritti i possessi azionari non qualificabili come partecipazioni di controllo, controllo congiunto od influenza notevole.

Page 74: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

71

Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” (Held to maturity – HTM) comprende gli strumenti finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle motivazioni che le avevano determinate.

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3 Totale L 1 L 2 L 3 Totale in valore in % L 1 L 2 L 3 Totale

Titoli di debito 3.445.469 3.595.144 - - 3.595.144 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 -49.078 -1,4% 3.528.010 3.637.378 - - 3.637.378

di cui: titoli di Stato italiani 3.445.469 3.595.144 - - 3.595.144 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 -49.078 -1,4% 3.528.010 3.637.378 - - 3.637.378

Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - - - - -

Totale 3.445.469 3.595.144 - - 3.595.144 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 -49.078 -1,4% 3.528.010 3.637.378 - - 3.637.378

Variazioni (A)/(B) Valore di bilancio

(C)

31.3.2015

Fair Value

Valore di bilancio

(A)

31.3.2016

Fair Value

Valore di bilancio

(B)

31.12.2015

Fair Value

Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza, costituite da BTP con scadenze comprese tra il 2020 ed il 2022 per complessivi 3,05 miliardi nominali, a fine marzo 2016 presentavano un valore di bilancio di 3,4 miliardi, con variazioni rivenienti solo dagli effetti delle valorizzazioni contabili.

Gli strumenti finanziari di negoziazione Le Attività finanziarie di negoziazione La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Held for trading – HFT) comprende gli strumenti finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati al fair value rilevato a conto economico – Fair Value Through Profit or Loss – FVPL. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio 2015.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3Valore di bilancio

(A)L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

(B)in valore in % L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

(C)

Attività per cassa

Titoli di debito 405.032 344 100 405.476 466.320 157 100 466.577 -61.101 -13,1% 850.398 243 253 850.894

di cui: titoli di Stato italiani 221.977 - - 221.977 418.790 - - 418.790 -196.813 -47,0% 849.767 - - 849.767

Titoli di capitale 4.185 - 2 4.187 4.614 - 2 4.616 -429 -9,3% 4.073 - 439 4.512

Quote O.I.C.R. 276 - 568 844 275 - 581 856 -12 -1,4% 248 1 618 867

Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - -

Totale (a) 409.493 344 670 410.507 471.209 157 683 472.049 -61.542 -13,0% 854.719 244 1.310 856.273

Strumenti derivati

Derivati finanziari 627 528.500 27.138 556.265 803 504.871 16.755 522.429 33.836 6,5% 1.326 645.128 24.674 671.128

Derivati su crediti - - - - - - - - - - - - - -

Totale (b) 627 528.500 27.138 556.265 803 504.871 16.755 522.429 33.836 6,5% 1.326 645.128 24.674 671.128

Totale (a+b) 410.120 528.844 27.808 966.772 472.012 505.028 17.438 994.478 -27.706 -2,8% 856.045 645.372 25.984 1.527.401

31.3.2016 Variazioni (A)/(B)31.12.2015 31.3.2015

A fine trimestre le attività finanziarie detenute per la negoziazione ammontavano a 966,8 milioni, costituite da attività per cassa per 410,5 milioni e da derivati finanziari per 556,3 milioni, la cui

Page 75: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

72

dinamica e consistenza vanno lette in stretta correlazione con la corrispondente voce iscritta fra le passività finanziarie di negoziazione. All’interno delle attività per cassa, i titoli di debito, che, con una consistenza di 405,5 milioni, rappresentano la quasi totalità dell’aggregato, hanno evidenziato una flessione di 61,1 milioni, derivante da: - una diminuzione di 196,8 milioni dei titoli di Stato italiani quale effetto netto di acquisti di

BOT e BTP per 170 milioni nominali, più che controbilanciati da vendite di BTP per 300 milioni nominali e dalla scadenza di un BOT per 50 milioni nominali;

- un incremento degli altri titoli di debito di 135,7 milioni in seguito all’acquisto di un Treasury statunitense per 150 milioni di dollari nominali.

Si confermano di importo esiguo le rimanenti categorie, costituite da:

- titoli di capitale per 4,2 milioni, in calo dai precedenti 4,6 milioni; - quote di O.I.C.R. per 844 mila euro (dei quali 568 mila riferiti ad investimenti residuali in

hedge fund classificati nel livello 3 di fair value) a fronte degli 856 mila in essere a fine 2015. Le Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie di negoziazione: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3Valore di bilancio

(A)L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

(B)in valore in % L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

(C)

Passività per cassa

Debiti verso banche - - - - - - - - - - - - - -

Debiti verso clientela - - - - - - - - - - - - - -

Titoli di debito - - - - - - - - - - - - - -

Totale (a) - - - - - - - - - - - - - -

Strumenti derivati

Derivati finanziari 17 610.440 11 610.468 7 531.773 32 531.812 78.656 14,8% 82 740.146 19 740.247

Derivati creditizi - - - - - - - - - - - - - -

Totale (b) 17 610.440 11 610.468 7 531.773 32 531.812 78.656 14,8% 82 740.146 19 740.247

Totale (a+b) 17 610.440 11 610.468 7 531.773 32 531.812 78.656 14,8% 82 740.146 19 740.247

31.3.201531.3.2016 Variazioni (A)/(B)31.12.2015

Le passività finanziarie di negoziazione, pari a 610,5 milioni, continuavano ad essere costituite unicamente da derivati finanziari, la cui evoluzione va posta in relazione con il trend registrato dagli strumenti derivati iscritti tra le attività finanziarie. Ancorché a fine trimestre, come già a fine 2015, non risultassero in essere passività per cassa, nel periodo in esame UBI Banca ha dato luogo ad una contenuta operatività in scoperti tecnici su titoli di Stato italiani e, marginalmente, su titoli governativi europei.

Page 76: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

73

Le Attività finanziarie valutate al fair value La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value con imputazione delle variazioni a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.4, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio 2015. Attività finanziarie valutate al fair value: composizione

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3Valore di bilancio

(A)L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

(B)in valore in % L 1 L 2 L 3

Valore di bilancio

(C)

Titoli di debito - - - - - - - - - - - - - -

Titoli di capitale 1.375 3.000 68.420 72.795 1.700 3.000 66.852 71.552 1.243 1,7% 3.662 3.000 66.454 73.116

Quote O.I.C.R. 116.959 - 4.984 121.943 119.082 - 5.400 124.482 -2.539 -2,0% 119.432 - 5.817 125.249

Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - -

Totale 118.334 3.000 73.404 194.738 120.782 3.000 72.252 196.034 -1.296 -0,7% 123.094 3.000 72.271 198.365

31.3.201531.3.2016 31.12.2015 Variazioni (A)/(B)

Le attività finanziarie valutate al fair value, totalmente di pertinenza della Capogruppo, si sono quantificate in 194,7 milioni (196 milioni a fine dicembre). Come si può notare dalla tabella, a fine marzo la categoria si presentava costituita da: - titoli di capitale, detenuti nell’ambito dell’attività di merchant banking e di private equity,

per 72,8 milioni, in marginale aumento (+1,2 milioni) essenzialmente per la migliorata valorizzazione della quota detenuta in una società immobiliare;

- quote O.I.C.R. per 121,9 milioni dai precedenti 124,5 milioni: la flessione è attribuibile alla minore valorizzazione sia dei fondi quotati Tages, classificati al livello 1 per 117 milioni (119,1) sia degli altri hedge fund, contabilizzati a livello 3 per 5 milioni (5,4 milioni a fine 2015). Fondi hedge residuali sono anche presenti, per 568 mila euro, all’interno della categoria HFT.

L’esposizione al rischio sovrano Al 31 marzo 2016 il valore di bilancio delle esposizioni al rischio sovrano del Gruppo UBI Banca era pari a circa 19 miliardi, sostanzialmente in linea con il dato di dicembre. L’esposizione permane concentrata sui titoli di Stato italiani: oltre 17,6 miliardi, dei quali 14 miliardi nella categoria AFS (in calo nei tre mesi per le vendite/scadenze intercorse), 0,2 miliardi nella categoria HFT (ugualmente in riduzione nel periodo) e 3,4 miliardi nella categoria HTM. I finanziamenti alle amministrazioni pubbliche italiane, hanno segnato una riduzione a 540,6 milioni dai 605,9 milioni di fine 2015. Per quanto riguarda gli altri Paesi, nel corso del trimestre si è registrato: un significativo incremento del rischio riferito agli Stati Uniti riconducibile ai già citati

investimenti in Treasury compiuti nel periodo che hanno riguardato per 600 milioni di dollari nominali il portafoglio AFS e per 150 milioni nominali il portafoglio HFT (già interessato da un primo acquisto, per 50 milioni di dollari nominali, nel quarto trimestre dell’esercizio precedente);

un’invarianza delle eposizioni in crediti verso l’Olanda ed una lieve crescita di valore dei titoli argentini detenuti nel portafoglio di negoziazione (938 milioni dai precedenti 830 milioni).

Page 77: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

74

Gruppo UBI Banca: esposizioni al rischio sovrano

Paese/portafoglio di classificazione

Importi in migliaia di euro

Valore nominale

Valore di bilancio

Fair ValueValore

nominaleValore

di bilancioFair Value

- Italia 15.512.083 18.245.350 18.395.026 16.414.709 18.955.442 19.060.853

attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 220.002 221.977 221.977 400.000 418.790 418.790attività finanziarie disponibili per la vendita* 11.708.255 14.037.275 14.037.275 12.358.255 14.436.231 14.436.231

attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.050.000 3.445.469 3.595.144 3.050.000 3.494.547 3.599.957crediti 533.826 540.629 540.630 606.454 605.874 605.875

- Olanda 10 10 10 10 10 10

crediti 10 10 10 10 10 10

- Argentina 857 938 938 805 830 830 attività e passività finanziarie detenute per lanegoziazione (esposizione netta) 857 938 938 805 830 830

- Stati Uniti 800.000 732.277 732.277 50.000 44.990 44.990 attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 200.000 180.571 180.571 50.000 44.990 44.990 attività finanziarie disponibili per la vendita 600.000 551.706 551.706 - - -

Totale esposizione per cassa 16.312.950 18.978.575 19.128.251 16.465.524 19.001.272 19.106.683

31.12.201531.3.2016

* Il valore di bilancio delle AFS Italia differisce rispetto a quello riportato nella riga "titoli di Stato italiani" della tabella relativa alle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per la presenza, in questa tabella, di obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti (emittente statale) per 12,8 milioni al 31 marzo 2016 e per 12,6 milioni al 31 dicembre 2015.

Il dettaglio delle esposizioni del Gruppo UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority, ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati.

Nella tabella è riportata la distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio.

Maturity Titoli di Stato Italiani

Importi in migliaia di euro

Attività finanziarie detenute

per la negoziazione

Attività finanziarie

disponibili per la vendita

Attività finanziarie

detenute sino alla scadenza

Valore di bilancio

Incid.%

Attività finanziarie detenute

per la negoziazione

Attività finanziarie

disponibili per la vendita

Attività finanziarie

detenute sino alla scadenza

Valore di bilancio

Incid.%

Fino a 6 mesi 50.004 153.403 - 203.407 1,1% 100.029 - - 100.029 0,5% Da 6 mesi fino a 1 anno 120.081 317.195 - 437.276 2,5% - 156.271 - 156.271 0,9% Da 1 anno fino a 3 anni - 4.613.877 - 4.613.877 26,1% 50.226 4.877.932 - 4.928.158 26,9% Da 3 anni fino a 5 anni 51.889 657.032 2.299.479 3.008.400 17,0% - 1.405.203 2.336.591 3.741.794 20,4% Da 5 anni fino a 10 anni 1 6.399.104 1.145.990 7.545.095 42,7% 268.535 6.187.391 1.157.956 7.613.882 41,5% Oltre 10 anni 2 1.883.854 - 1.883.856 10,6% - 1.796.827 - 1.796.827 9,8%

Totale 221.977 14.024.465 3.445.469 17.691.911 100,0% 418.790 14.423.624 3.494.547 18.336.961 100,0%

31.3.2016 31.12.2015

La vita media del portafoglio AFS si attestava a 6,2 anni (invariata rispetto a fine 2015), quella del portafoglio HTM a 4,5 anni (4,8 anni), mentre quella dei titoli di Stato classificati nel portafoglio di negoziazione (HFT) risultava pari a 1,3 anni (4,1 anni). Dai dati comparativi emerge una minor incidenza della fascia “da 3 anni fino a 5 anni” (dal 20,4% al 17%) in seguito alle vendite effettuate nel portafoglio AFS (titoli scadenti nel 2019) mentre le lievi variazioni nelle prime due fasce temporali sono unicamente attribuibili al progressivo avvicinamento della data di maturazione delle obbligazioni in portafoglio (un BTP con scadenza agosto 2016 nella fascia “fino a 6 mesi” ed un BTP in maturazione nel febbraio 2017 nella fascia “da 6 mesi fino a 1 anno”).

Page 78: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

75

Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale

L’evoluzione del patrimonio netto consolidato

Importi in migliaia di euro Patrimonio nettodi cui:

Risultato del periodo

Patrimonio netto e risultato del periodo come da situazione contabile della Capogruppo 8.844.506 176.352

Effetto del consolidamento delle Società controllate, anche congiuntamente 478.363 70.569

Effetto della valutazione a patrimonio netto delle altre partecipazioni rilevanti 27.535 5.252

Dividendi incassati nel periodo - -219.524 Altre rettifiche di consolidamento (inclusi gli effetti della PPA) 569.313 9.412

Patrimonio netto e risultato del periodo come da situazione contabile consolidata 9.919.717 42.061

Prospetto di raccordo tra patrimonio e risultato del periodo della Capogruppo con patrimonio e risultato del periodo consolidati al 31 marzo 2016

Variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo intervenute nel primo trimestre del 2016

31.3.2016

Importi in migliaia di euro

Capitale: 2.254.371 - - - - - - 2.254.371

a) azioni ordinarie 2.254.371 - - - - - - 2.254.371

b) altre azioni - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione 3.798.430 - - - - - - 3.798.430

Riserve 3.556.603 116.765 -3.515 -14.670 - - - 3.655.183

Riserve da valutazione 260.848 - - - - - -86.021 174.827

Azioni proprie -5.155 - - - - - -5.155

Risultato del periodo 116.765 -116.765 - - - - 42.061 42.061

Patrimonio netto del Gruppo 9.981.862 - -3.515 -14.670 - - -43.960 9.919.717

Patrimonio netto del Gruppo

Esistenze al

31.12.2015

Allocazione risultato esercizio precedente

Variazioni gennaio-marzo 2016

Variazioni di riserve

Operazioni sul patrimonio netto Redditività

consolidata complessivaRiserve Stock options

Dividendi e altre

destinazioni

Emissione nuove azioni

Al 31 marzo 2016 il patrimonio netto del Gruppo UBI Banca, comprensivo dell’utile di periodo, si attestava a 9.920 milioni di euro, in marginale flessione rispetto ai 9.982 milioni di fine 2015. Come si evince dalla tabella “Variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo intervenute nel primo trimestre del 2016”, il decremento di oltre 62 milioni sintetizza:

• l’attribuzione ad altre destinazioni di 3,5 milioni da parte delle Banche Rete per scopi di beneficienza;

• la flessione per 86 milioni del saldo delle riserve da valutazione, integralmente generata dall’impatto della redditività complessiva che ha interessato: per -77,1 milioni le attività finanziarie disponibili per la vendita; per -9,4 milioni gli utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti; per +0,5 milioni la copertura di flussi finanziari;

Riserve da valutazione di pertinenza del Gruppo: composizione

Importi in migliaia di euro 31.3.2016 31.12.2015

Attività finanziarie disponibili per la vendita 211.403 288.538

Copertura flussi finanziari 184 -285 Differenze di cambio -243 -243 Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti -95.532 -86.177

Leggi speciali di rivalutazione 59.015 59.015

Totale 174.827 260.848

Page 79: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

76

• una variazione complessivamente negativa per 14,7 milioni delle altre riserve che per 13,2 milioni deriva dall’iscrizione di una riserva negativa a fronte delle n. 1.807.220 azioni oggetto di recesso che UBI Banca è stata autorizzata a riacquistare1;

• l’appostazione dell’utile del periodo per 42,1 milioni.

Importi in migliaia di euro Riserva positiva Riserva negativa Totale Riserva positiva Riserva negativa Totale

1. Titoli di debito 189.311 -51.031 138.280 236.554 -19.484 217.0702. Titoli di capitale 59.860 -283 59.577 59.421 -257 59.1643. Quote di O.I.C.R. 13.665 -119 13.546 12.314 -10 12.3044. Finanziamenti - - - - - -

Totale 262.836 -51.433 211.403 308.289 -19.751 288.538

31.12.2015

Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita di pertinenza del Gruppo: composizione

31.3.2016

Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita di pertinenza del Gruppo: variazioni nel periodo

Importi in migliaia di euroTitoli

di debitoTitoli

di capitaleQuote

di OICR Finanziamenti Totale

1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2016 217.070 59.164 12.304 - 288.538

2. Variazioni positive 37.421 2.216 2.896 - 42.533

2.1 Incrementi di fair value 37.093 2.214 2.876 - 42.183 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 322 2 20 - 344

- da deterioramento 78 2 20 - 100

- da realizzo 244 - - - 244

2.3 Altre variazioni 6 - - - 6

3. Variazioni negative -116.211 -1.803 -1.654 - -119.668

3.1 Riduzioni di fair value -84.527 -1.420 -1.424 - -87.371 3.2 Rettifiche da deterioramento - -129 -188 - -317 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo -31.656 -254 -42 - -31.952 3.4 Altre variazioni -28 - - - -28

4. Rimanenze finali al 31 marzo 2016 138.280 59.577 13.546 - 211.403

Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la sopra richiamata variazione negativa di 77,1 milioni che ha interessato le “Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita” è totalmente riconducibile ai titoli di debito in portafoglio (il cui saldo positivo, influenzato dalla volatilità dei mercati di inizio anno, è sceso a 138,3 milioni al netto dell’effetto fiscale e della quota riferibile ai terzi) ed in particolare ai titoli di Stato italiani. La relativa riserva, positiva per 131,2 milioni, ha infatti evidenziato una flessione di 81,2 milioni nel corso del trimestre, quasi interamente imputabile al portafoglio della Capogruppo. Nei primi tre mesi la riserva relativa ai titoli di debito ha evidenziato incrementi di fair value per 37,1 milioni, dei quali 15,4 milioni di pertinenza della Capogruppo (per l’80% su titoli di Stato italiani) e 21,7 milioni di Lombarda Vita (riconducibili in via prioritaria al portafoglio di titoli di Stato italiani). Dalla tabella emergono anche “Rigiri a conto economico di riserve negative” per 0,3 milioni totalmente riferibili a Lombarda Vita. Tra le variazioni negative figurano: • riduzioni di fair value per 84,5 milioni, dei quali: 63,4 milioni di UBI Banca (pressoché

integralmente su titoli di Stato), 20,7 milioni di Lombarda Vita e 0,4 milioni delle Banche Rete (derivanti da marginali portafogli di titoli di Stato italiani);

• “Rigiri a conto economico da riserve positive da realizzo” per 31,7 milioni, dei quali: 30,9 milioni relativi a UBI Banca, essenzialmente per la cessione di titoli di Stato, e 0,8 milioni a Lombarda Vita.

1 Si veda in proposito quanto riportato nel capitolo “Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2016”.

Page 80: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

77

Per quanto attiene ai titoli di capitale, gli incrementi di fair value sono risultati pari a 2,2 milioni, dei quali 1,4 milioni riferibili a Lombarda Vita e 0,8 milioni alla Capogruppo (partecipazione in S.A.C.B.O.). Si segnalano altresì riduzioni di fair value per 1,4 milioni inerenti a Lombarda Vita e “Rettifiche da deterioramento” per 0,1 milioni afferenti alla svalutazione di una partecipazione detenuta dalla Banca Popolare di Bergamo, nonché “Rigiri a conto economico da riserve positive da realizzo” per 0,3 milioni correlati principalmente alla partecipazione della Capogruppo in una società in liquidazione e in via residuale a Banca Popolare Commercio e Industria. Relativamente alle quote di O.I.C.R. si evidenziano incrementi di fair value per 2,9 milioni: 2,1 milioni di UBI Banca (principalmente su Fondo Polis e Centrobanca Sviluppo Impresa) e 0,8 milioni di Lombarda Vita. Tra le variazioni negative emergono decrementi di fair value per 1,4 milioni (0,7 milioni di Lombarda Vita; 0,7 milioni di UBI Banca) e rettifiche da deterioramento per 0,2 milioni di pertinenza della Capogruppo.

Informazioni relative agli assetti proprietari di UBI Banca

Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio 2016 che ha dato attuazione alla Direttiva 2013/50/UE con la quale è stata modificata la Direttiva Transparency 2004/109/CE. Il Decreto, entrato in vigore il 18 marzo 2016, ha apportato alcune modifiche al Testo Unico della Finanza (D.Lgs. 58/1998): in particolare, all’art. 120, che disciplina la comunicazione delle partecipazioni rilevanti in emittenti quotati, la soglia di rilevanza è stata innalzata al 3% dal 2% precedentemente in vigore.

Al riguardo, si segnala che non sono pervenute alla Società segnalazioni di variazioni rispetto alla situazione rappresentata nella Relazione al Bilancio d’esercizio di UBI Banca al 31 dicembre 2015, pertanto le partecipazioni rilevanti alla data del presente Resoconto risultano le seguenti:

- Silchester International Investors LLP, con il 5,123% del capitale detenuto per finalità di gestione del risparmio (comunicazione del 4 novembre 2015);

- BlackRock Inc., con il 4,998% del capitale sociale detenuto attraverso proprie società di gestione del risparmio (comunicazione dell’8 febbraio 2016).

Va in ogni caso tenuto presente che le percentuali di partecipazione indicate potrebbero non essere più quelle effettive qualora fosse nel frattempo intervenuta una modifica che non comporta obblighi di comunicazione in capo agli azionisti [art. 119 bis (“Esenzioni”) del Regolamento Emittenti, commi 7 e 8]. In base alle segnalazioni fornite dagli intermediari finanziari, alla data di stacco del dividendo (18 maggio 2015) gli Azionisti UBI Banca totalizzavano oltre 147 mila unità.

L’adeguatezza patrimoniale

Il 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di investimento contenuta nel Regolamento UE n. 575/2013 (Capital Requirements Regulation, c.d. CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (Capital Requirements Directive, c.d. CRD IV), che traspongono nell’Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (c.d. framework Basilea 3). Il CRR ha avuto diretta efficacia negli Stati membri, mentre la disciplina contenuta nella CRD IV è stata recepita a livello nazionale con il D.Lgs. 12 maggio 2015, n. 72, entrato in vigore il 27 giugno 2015. A conclusione di un processo di consultazione pubblica avviato nel mese di novembre 2013, il 17 dicembre Banca d’Italia ha pubblicato la Circolare 285 “Disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”, che ha dato attuazione, per gli ambiti di competenza, alla nuova disciplina comunitaria, unitamente alla Circolare 286 “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare” e all’aggiornamento della Circolare 154 “Segnalazioni di vigilanza delle istituzioni creditizie e finanziarie. Schemi di rilevazione e istruzioni per l'inoltro dei flussi informativi” (complesso normativo oggetto di più aggiornamenti nel 2014 e nel 2015).

Page 81: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

78

Si ricorda che l’introduzione delle regole di Basilea 3 è soggetta a un regime transitorio durante il quale le nuove regole saranno applicate – nella maggior parte dei casi – in proporzione crescente fino al 2019, quando avranno piena applicazione a regime (full application). Nel contempo, gli strumenti di capitale non più conformi saranno esclusi gradualmente dall’aggregato patrimoniale, utile ai fini di vigilanza, entro il 2021. A fine marzo il Common Equity Tier 1 (CET1), ovvero il capitale di qualità primaria, del Gruppo UBI Banca ammontava a 7,3 miliardi, in flessione di 73 milioni rispetto a dicembre, mentre i Fondi propri totali erano pari a 8,4 miliardi (-114 milioni).

In seguito alle autorizzazioni ricevute dalla Banca d’Italia, il Gruppo UBI Banca utilizza i modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito con riferimento al segmento Corporate (esposizioni verso imprese) ed ai rischi operativi dalla segnalazione di vigilanza consolidata al 30 giugno 2012 e con riferimento al segmento Retail regolamentare (esposizioni verso piccole e medie imprese ed esposizioni garantite da immobili residenziali) dalla segnalazione consolidata al 30 giugno 2013.

* Nel calcolo del patrimonio regolamentare il Gruppo UBI Banca – conformemente alle disposizioni transitorie in materia di fondi propri contenute nella Parte II, Capitolo 14 della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 di Banca d’Italia e successivi aggiornamenti (“Disposizioni di vigilanza per le banche”) – si è avvalso della facoltà di non includere in alcun elemento dei fondi propri profitti o perdite non realizzati, relativi alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita". La facoltà in oggetto è stata esercitata entro il termine previsto del 31 gennaio 2014 ed è applicata a livello sia individuale che consolidato. La voce, con segno negativo, fa pertanto riferimento alla sterilizzazione dal CET1 delle riserve AFS sui titoli governativi, diminuite nel corso del primo trimestre.

Coefficienti patrimoniali (Basilea 3)

Importi in migliaia di euro 31.3.2016 31.12.2015

Common Equity Tier 1 prima dei filtri e delle disposizioni transitorie 8.127.416 8.182.013

Effetti delle disposizioni transitorie previste dalla normativa (minority interest) 115.770 176.599

Effetti delle disposizioni transitorie previste dalla normativa (riserve AFS) -42.535 -59.068

Rettifiche del Common Equity Tier 1 dovute a filtri prudenziali previsti dalla normativa -5.064 -3.136

Effetto sterilizzazione titoli governativi* -105.449 -190.983

Common Equity Tier 1 capital al netto dei filtri prudenziali 8.090.138 8.105.425

Deduzioni dal Common Equity Tier 1 relative agli Elementi negativi per Eccedenza delle Perdite attese rispetto alle Rettifiche di valore comprensiva dell'applicazione delle disposizioni transitorie -754.370 -696.531

Common Equity Tier 1 capital 7.335.768 7.408.894

Additional Tier 1 capital prima delle deduzioni 38.873 38.891

Deduzioni dall'Additional Tier 1 relative agli Elementi negativi per Eccedenza delle Perdite attese rispetto alle Rettifiche di valore comprensiva dell'applicazione delle disposizioni transitorie -38.873 -38.891

Additional Tier 1 capital - -

Tier 1 capital ( Common Equity Tier 1 + Additional Tier 1) 7.335.768 7.408.894

Tier 2 capital prima delle disposizioni transitorie 1.287.160 1.443.464

Effetti delle disposizioni di grandfathering sugli strumenti Tier 2 - - Tier 2 capital dopo le disposizioni transitorie 1.287.160 1.443.464

Deduzioni dal Tier 2 -191.904 -307.341 di cui: Elementi negativi per Eccedenza delle Perdite attese rispetto alle Rettifiche di valore comprensiva dell'applicazione delle disposizioni transitorie -198.311 -315.181

Tier 2 capital dopo le deduzioni specifiche 1.095.256 1.136.123

Totale Fondi propri (Total own funds) 8.431.024 8.545.017

Rischio di credito 4.523.121 4.536.654

Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 18.210 15.519

Rischi di mercato 44.465 78.762

Rischio operativo 276.654 276.654

Totale requisiti prudenziali 4.862.450 4.907.589

Attività di rischio ponderate 60.780.623 61.344.866

Common Equity Tier 1 ratio(Common Equity Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / Attività di rischio ponderate) 12,07% 12,08%

Tier 1 ratio (Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / Attività di rischio ponderate) 12,07% 12,08%

Total capital ratio (Totale Fondi propri / Attività di rischio ponderate) 13,87% 13,93%

Page 82: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

79

A livello di CET1, la dinamica riflessiva è stata determinata, in particolare, dall’impatto della shortfall 2 (58 milioni nel trimestre) e dall’effetto negativo, per 56 milioni, della graduale esclusione degli interessi di terzi non computabili (60% nel 2016 rispetto al 40% nel 2015), al netto dell’incremento delle minorities computabili in alcune Banche Rete. A parziale compensazione si è registrato l’incremento delle riserve AFS nette positive, quale impatto principalmente derivante dalla sterilizzazione al 40% nel 2016 rispetto al 60% nel 2015 degli utili non realizzati su titoli di capitale e di debito AFS diversi dai titoli di Stato UE, e l’inclusione dell’utile di periodo per 17 milioni (al netto della stima relativa al dividendo potenzialmente distribuibile). Il capitale Tier 2 è analogamente risultato in contrazione (-41 milioni) essenzialmente per effetto dell’ammortamento dei titoli subordinati (-156 milioni), solo in parte controbilanciato dall’impatto positivo (+117 milioni) derivante dalla minore deduzione della shortfall in funzione della citata maggior percentuale di inclusione nel CET1 dal 2016. Complessivamente la shortfall risulta in diminuzione a 991 milioni dai 1.050 milioni del 31 dicembre 2015. Con riferimento invece alle attività di rischio ponderate (RWA), 60,8 miliardi dai 61,3 miliardi di fine 2015, la diminuzione, riferibile essenzialmente alla riduzione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di mercato, è ascrivibile al decremento del rischio generico sui titoli di debito per effetto della variazione della composizione dei portafogli finanziari nel corso del trimestre. A fine periodo i coefficienti patrimoniali del Gruppo UBI Banca evidenziavano un Common Equity Tier 1 ratio ed un Tier 1 ratio pari al 12,07% (12,08% a dicembre 2015) - superiore di 282 p.b. alle soglie target indicate a conclusione dello SREP (9,25%) - nonché un Total capital ratio al 13,87% (13,93%). Si ricorda peraltro che dal 1° gennaio 2016, le banche hanno l’obbligo di detenere, in aggiunta alla soglia SREP, una riserva di capitale anticiclica, pari ad un massimo dello 0,625% degli RWA complessivi (disposizioni transitorie per l’anno 2016). Con riferimento al 1° trimestre 2016, Banca d’Italia, come da comunicazione del 30 dicembre 2015, ha fissato allo 0% il coefficiente della riserva anticiclica per le esposizioni verso controparti residenti in Italia. Considerando che il requisito di capitale relativo ad esposizioni rilevanti verso controparti non residenti in Italia è inferiore al 5% del requisito complessivo delle esposizioni rilevanti, la riserva anticiclica del Gruppo risulta essere non significativa ai fini del calcolo dei ratio patrimoniali. Il CET1 ratio pro-forma al 31 marzo 2016, calcolato sulla base delle regole che saranno in vigore al termine del periodo transitorio (c.d. CET1 ratio fully phased-in), è stimato pari al 11,73% (11,62% a dicembre 2015).

Per quanto riguarda infine il coefficiente di leva finanziaria previsto da Basilea 3, il Leverage ratio3 si è attestato al 5,99% (6% a dicembre) mentre l’indicatore a regime è pari al 5,85%.

2 Per effetto delle citate disposizioni transitorie, nel 2016 al capitale primario è stata applicata un’aumentata percentuale di deduzione

(+20%) dell’eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore (shortfall), solo parzialmente compensata dalla riduzione intervenuta nel periodo.

3 Secondo Basilea 3 il Leverage è calcolato come rapporto fra il Tier 1 e il totale dell’attivo di bilancio e fuori bilancio, con un minimo richiesto del 3%. Il valore dell’indicatore è stato calcolato secondo le previsioni del CRR, così come modificate dall’Atto delegato (UE) n. 62/2015.

Page 83: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

80

Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Nell’ambito del presente Resoconto intermedio viene riportato un aggiornamento in termini quantitativi dei principali indicatori di rischio. Per gli aspetti generali, le politiche di gestione dei rischi, nonché i modelli organizzativi e le metodologie di misurazione si rimanda a quanto già descritto nella Parte E della Nota Integrativa Consolidata al 31 dicembre 2015. Si segnala che, nell’ottica di garantire una misurazione più efficace dei rischi assunti dal Gruppo, a partire dal 2016 l’indicatore sintetico individuato per il calcolo della rischiosità potenziale dei portafogli è l’Expected Shortfall (ES), in sostituzione del VaR, calcolato con metodologia di simulazione storica, intervallo di confidenza del 99% e orizzonte temporale di 1 giorno, che corrisponde alla media aritmetica delle peggiori perdite del portafoglio con una probabilità dell’1% e rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono il VaR. Rischi di mercato Rischio di tasso d’interesse e rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanza Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività

Evoluzione dei rischi di mercato:

Market ES giornaliero dei portafogli di Trading Book del Gruppo nei primi tre mesi del 2016

La linea verticale tra il 2 e il 3 febbraio 2016 indica il passaggio dalla misura del Value at Risk (VaR) a quella dell’Expected Shortfall (ES). La flessione evidenziata nella prima metà di febbraio deriva dalla chiusura di alcune posizioni in derivati su titoli equity.

Di seguito si riporta l’ES distinta per fattori di rischio, calcolata sul portafoglio di negoziazione totale del Gruppo al 31 marzo 2016.

Portafoglio di Trading del Gruppo UBI Banca 31.3.2016 Media Minimo Massimo 31.12.2015

Rischio cambio 84.647 418.230 84.647 1.120.396 457.014 Rischio tasso 851.346 1.063.321 676.597 1.609.263 653.087 Rischio azionario 201.696 653.587 198.391 1.306.840 909.554 Rischio credito 1.327.686 2.038.957 1.327.686 3.751.303 2.736.345 Rischio volatilità 126.945 212.860 126.945 339.209 169.886 Effetto diversificazione (1) (770.268) (1.298.483)

Totale (2) 1.822.052 2.976.355 1.787.094 5.220.590 3.627.403

(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.(2) L'ES massima è stato rilevata il 5 febbraio 2016, l'ES minima il 14 marzo 2016.

N.B.: i dati di raffronto relativi a dicembre 2015 sono riferiti al VaR.

1000000

1500000

2000000

2500000

3000000

3500000

4000000

4500000

5000000

5500000

Page 84: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

81

Rischio di tasso d’interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario Informazioni di natura qualitativa Per quanto attiene agli aspetti organizzativi e metodologici, invariati, si rimanda a quanto già descritto nella Nota Integrativa, Parte E, Sezione 1, Capitolo 2 – Gruppo Bancario - Rischi di mercato, del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015. A partire dal primo trimestre 2016, sono state riviste le metodologie di determinazione della sensitivity e della variazione del margine di interesse, non più calcolati unicamente sulla base di scenari paralleli di variazione della curva dei tassi, ma su un set di scenari. In maggiore dettaglio, la Policy a presidio dei rischi finanziari per il 2016 ha definito un sistema di soglie di attenzione all’esposizione al rischio tasso, basato su indicatori valutati in diversi scenari di variazione della curva dei tassi, sia deterministici sia storici, paralleli e non paralleli, in ipotesi di ribasso e rialzo dei tassi. Negli scenari di riduzione dei tassi di interesse, è stato posto un vincolo alla negatività degli stessi pari a -75 bps. Nella medesima Policy, inoltre, è stato previsto un limite all’esposizione complessiva, valutata nello scenario standard pro-tempore vigente definito dalla normativa prudenziale. L’attuale scenario di riferimento è dato da uno shock istantaneo e parallelo di +/- 200 bps sull’intero perimetro delle poste di banking book, ipotizzando un vincolo di non negatività sul livello dei tassi di interesse. Nel caso in cui si determini una riduzione del valore economico della banca superiore al 20% dei fondi propri, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia approfondiscono i risultati, riservandosi di adottare opportuni interventi. Informazioni di natura quantitativa

Al 31 marzo 2016, l’esposizione del Gruppo UBI Banca al rischio tasso di interesse, misurata in termini di sensitivity core1, si attesta a -180,61 milioni di euro, mantenendosi nell’ambito delle soglie fissate nella Policy a presidio dei rischi finanziari. Nel dettaglio, la sensitivity originata dalle Banche Rete ammonta a -54,75 milioni, la sensitivity generata dalle Società Prodotto si attesta a -19,15 milioni, mentre la Capogruppo contribuisce complessivamente per -106,71 milioni. Il livello dell’esposizione include, coerentemente con quanto previsto dalla Policy rischi finanziari, una stima dell’effetto del fenomeno delle estinzioni anticipate e la modellizzazione delle poste a vista sulla base del modello interno. Con riferimento allo scenario standard definito dalla normativa prudenziale, le rilevazioni puntuali al 31 marzo 2016, così come le rilevazioni medie riferite all’esercizio 2015 e al periodo marzo 2016-marzo 2015, hanno fatto emergere variazioni positive del valore economico, in entrambi gli scenari considerati (+/- 200 bps). Come già sopra sottolineato, l’esposizione registrata è stata fortemente influenzata dal vincolo di non negatività imposto ai tassi. L’analisi di sensitività del margine di interesse si focalizza sulle variazioni reddituali derivanti da un set di scenari di variazione dei tassi, misurate con orizzonte temporale di 12 mesi. Al 31 marzo 2016, l’esposizione del Gruppo UBI Banca al rischio tasso di interesse, stimata in termini di impatto sul margine di interesse derivante da una riduzione dei tassi di riferimento di -100 bps, ammonta a -59,11 milioni di euro, valore che si attesta entro le soglie previste dalla Policy. Il livello dell’esposizione complessiva include una stima dell’effetto del fenomeno delle estinzioni anticipate e della viscosità delle poste a vista. L'impatto sul margine evidenzia l'effetto delle variazioni dei tassi sul portafoglio oggetto di monitoraggio escludendo ipotesi circa futuri cambiamenti nel mix delle attività e delle passività. Tali fattori fanno si che l'indicatore non possa essere utilizzato per valutare la strategia prospettica della banca.

1 È esclusa dal calcolo la componente relativa al portafoglio AFS.

Page 85: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

82

Evoluzione dei rischi di mercato: Market ES giornaliero dei portafogli di Banking Book del

Gruppo nei primi tre mesi del 2016

La linea verticale tra il 2 e il 3 febbraio 2016 indica il passaggio dalla misura del Value at Risk (VaR) a quella dell’Expected Shortfall (ES). Il passaggio spiega anche il repentino innalzamento della linea di evoluzione dei rischi di mercato.

Il Market ES non comprende la categoria degli Hedge Fund.

Di seguito si riporta l’ES distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario del Gruppo al 31 marzo 2016.

Portafoglio di Banking del Gruppo UBI Banca 31.3.2016 Media Minimo Massimo 31.12.2015

Rischio cambio 58.478 57.394 12.713 183.916 45.701 Rischio tasso 9.312.723 8.854.476 5.820.436 12.314.463 5.802.830 Rischio azionario 1.141.316 895.400 522.933 1.141.316 525.237 Rischio credito 148.076.891 132.700.292 107.164.989 150.191.988 108.796.479 Rischio volatilità 135.185 179.619 121.117 237.277 141.049 Effetto diversificazione (1) (7.817.969) -

Totale (2) 150.906.624 137.801.469 115.168.134 153.168.311 115.597.473

(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.(2) L'ES massima è stato rilevato il 14 marzo 2016, il VaR minimo il 20 gennaio 2016.

N.B.: i dati di raffronto relativi a dicembre 2015 sono riferiti al VaR. Rischio di liquidità In merito all’indebitamento interbancario netto di bilancio ed ai dettagli sulla riserva di liquidità del Gruppo si rimanda al capitolo relativo all’attività sul mercato interbancario del presente Resoconto intermedio. La posizione di liquidità e di funding del Gruppo UBI Banca si è confermata solida nel primo trimestre del 2016, mantenendosi entro le soglie di rischio previste nell’ambito del Risk Appetite Framework del Gruppo. La valutazione del rischio di liquidità avviene mediante l’analisi e il monitoraggio: • degli indicatori di liquidità a breve termine (incluso il rischio derivante dall’operatività

infragiornaliera); • degli indicatori di liquidità a medio e lungo termine (strutturale); • degli indicatori relativi alla valutazione delle fonti di approvvigionamento; • del livello delle attività vincolate e non vincolate. Con particolare riferimento al rischio di liquidità a breve termine, monitorato attraverso un modello di analisi del saldo netto di liquidità a livello consolidato su un orizzonte temporale fino a 90 giorni, integrato da prove di stress tali da valutare la capacità del Gruppo di fronteggiare scenari di crisi caratterizzati da un livello crescente di severity, la posizione di fine trimestre evidenzia un saldo ampiamente positivo. Per ulteriori approfondimenti in tema di rischio di liquidità, si rimanda a quanto già esposto nella Nota Integrativa, Parte E, Sezione 1, Capitolo 3 – Gruppo Bancario - Rischio di liquidità, del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015.

Page 86: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

83

Rischi operativi

L’andamento del profilo di rischio operativo a cui il Gruppo è esposto trova piena espressione nel trend delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection interno, in quanto espressione del contesto operativo in cui opera e dell’efficacia del sistema dei controlli interni. A tal proposito, nei grafici successivi si riporta la disclosure delle perdite operative rilevate internamente nell’ultimo quinquennio e nell’ultimo trimestre.

Le perdite operative rilevate nell’ultimo quinquennio sono riconducibili principalmente ai risk driver “Processi” (66% delle frequenze e 71% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (31% delle frequenze e 19% del totale impatti rilevati). Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della normativa. Il risk driver “Cause esterne” include anche gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca.

Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 1° aprile 2011 – 31 marzo 2016)

Numerosità degli eventi Impatto economico

31%

2%

66%

1%Cause esterne (Contesto Esterno)

Persone (Fattore Umano)

Processi

Sistemi

19%

9%

71%

1%

Le tipologie di evento che nel periodo in analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (18% delle frequenze e 39% del totale impatti rilevati), “Clientela, prodotti e prassi professionali” (49% delle frequenze e 32% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (25% delle frequenze e 16% del totale impatti rilevati).

Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 1° aprile 2011 – 31 marzo 2016)

Numerosità degli eventi Impatto economico

49%

2%

18%

25%

0%1%

5%

Clientela, prodotti e prassi professionali

Danni da eventi esterni

Esecuzione, consegna e gestione dei processi

Frode esterna

Frode interna

Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi

Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro

32%

1%39%

16%

4% 1%

7%

Page 87: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

84

Le perdite operative rilevate nei primi tre mesi del 2016 sono riconducibili principalmente ai risk driver “Processi” (83% delle frequenze e 69% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (15% delle frequenze e 29% del totale impatti rilevati).

Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 1° gennaio 2016 – 31 marzo 2016)

Numerosità degli eventi Impatto economico

15% 1%

83%

1% Cause esterne (Contesto Esterno)

Persone (Fattore Umano)

Processi

Sistemi

29%

1%69%

1%

Le tipologie di evento che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (15% delle frequenze e 44% del totale impatti rilevati), “Frodi esterne” (15% delle frequenze e 29% del totale impatti rilevanti) e “Clientela, prodotti e prassi professionali” (69% delle frequenze e 26% del totale impatti rilevati).

Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 1° gennaio 2016 - 31 marzo 2016)

Numerosità degli eventi Impatto economico

69%

0%

15%

15%

0%

0%1%

Clientela, prodotti e prassi professionali

Danni da eventi esterni

Esecuzione, consegna e gestione dei processi

Frode esterna

Frode interna

Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemiRapporto di impiego e sicurezza sul lavoro

26%

0%

44%

29%

0%1%

0%

Requisito patrimoniale Per quanto riguarda la determinazione del Requisito patrimoniale, la cui rilevazione avviene con cadenza semestrale, si rimanda a quanto declinato nella Parte E, Sezione 1, Capitolo 4 - Gruppo Bancario - Rischi Operativi, della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio al 31 dicembre 2015.

Page 88: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

85

Società consolidate: dati principali

Risultato netto di periodo

Importi in migliaia di euro

I trimestre2016

A

I trimestre2015

B

Variazione

A-B

Variazione %

A/B

Anno 2015

C

Unione di Banche Italiane Spa 176.352 202.409 (26.057) (12,9%) 123.423 Banca Popolare di Bergamo Spa 33.877 43.871 (9.994) (22,8%) 127.264

Banco di Brescia Spa 9.364 7.002 2.362 33,7% (11.155)

Banca Popolare Commercio e Industria Spa 12.471 12.627 (156) (1,2%) 34.677 Banca Regionale Europea Spa 2.508 7.216 (4.708) (65,2%) 960

Banca Popolare di Ancona Spa (2.422) 7.157 (9.579) n.s. 15.952

Banca Carime Spa 1.225 (3.569) 4.794 n.s. (20.849) Banca di Valle Camonica Spa 2.707 2.604 103 4,0% 3.376

Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa (71) (48) 23 47,1% (184) IW Bank Spa (1) (1.708) 434 (2.142) n.s. (4.336) UBI Banca International Sa (*) (2.468) 62 (2.530) n.s. (356)

UBI Pramerica SGR Spa 12.866 15.719 (2.853) (18,2%) 63.542

UBI Leasing Spa 4.448 (3.925) 8.373 n.s. (3.928)

UBI Factor Spa 2.927 1.283 1.644 128,1% 2.486 Prestitalia Spa (2.143) (352) 1.791 n.s. (2.278) BPB Immobiliare Srl (59) (138) (79) (57,6%) (2.569) Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa (2) 571 506 65 12,8% 2.330 UBI Sistemi e Servizi SCpA (3) 2.873 3.907 (1.034) (26,5%) - UBI Fiduciaria Spa (4) (146) 91 (237) n.s. (537)

Aviva Assicurazioni Vita Spa (20%) 840 680 160 23,5% 2.080 Aviva Vita Spa (20%) 1.860 1.300 560 43,1% 3.100

Lombarda Vita Spa (40%) 525 1.263 (738) (58,4%) 11.941

UBI Management Co. Sa 1.247 631 617 97,7% 1.429 UBI Trustee Sa 250 375 (125) (33,3%) 88

CONSOLIDATO 42.061 75.928 (33.867) (44,6%) 116.765

(*) Il risultato evidenziato emerge dalle situazioni contabili predisposte ai fini del consolidamento, secondo i principi applicati dalla

Capogruppo.

(1) In data 25 maggio 2015 è divenuta efficace l’operazione di fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment, con decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2015. La nuova Società ha assunto la denominazione di IW Bank Spa. I dati riferiti al primo trimestre 2015 sono stati ricostruiti mediante aggregazione dei saldi per tenere conto dell’operazione.

(2) Il 23 ottobre 2015, con decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2015, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di SOLIMM Srl in S.B.I.M. Spa (Società Bresciana Immobiliare Mobiliare). Per la Società è stato attivato l’iter di incorporazione in UBI Banca Spa, che è previsto perfezionarsi entro il corrente esercizio.

(3) Trattandosi di una Società consortile con scopo mutualistico e non lucrativo, UBI Sistemi e Servizi chiude il bilancio in pareggio.

(4) In data 30 aprile 2015 è stata perfezionata la cessione del ramo d’azienda dedicato alla gestione dei servizi fiduciari a Unione Fiduciaria Spa. Per la Società è stato attivato l’iter di fusione per incorporazione in UBI Banca Spa che è previsto perfezionarsi nella seconda metà del 2016.

Page 89: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

86

Crediti netti verso clientela

Importi in migliaia di euro31.3.2016

A31.12.2015

B31.3.2015

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Spa 21.271.288 21.901.390 22.625.687 -1.354.399 -6,0% Banca Popolare di Bergamo Spa 18.936.780 18.736.138 18.875.316 61.464 0,3%

Banco di Brescia Spa 12.470.719 12.295.453 12.477.339 -6.620 -0,1% Banca Popolare Commercio e Industria Spa 8.822.536 8.957.102 8.511.517 311.019 3,7%

Banca Regionale Europea Spa 8.246.211 8.162.878 8.312.129 -65.918 -0,8% Banca Popolare di Ancona Spa 7.791.801 7.794.538 7.725.630 66.171 0,9% Banca Carime Spa 4.064.330 4.091.660 4.195.732 -131.402 -3,1%

Banca di Valle Camonica Spa 1.752.247 1.740.753 1.801.012 -48.765 -2,7% Prestitalia Spa 1.357.327 1.433.272 1.784.719 -427.392 -23,9%

UBI Banca International Sa 378.800 426.539 464.187 -85.387 -18,4% IW Bank Spa* 718.084 757.087 894.385 -176.301 -19,7%

UBI Factor Spa 2.168.678 2.237.554 2.006.058 162.620 8,1% UBI Leasing Spa 6.569.710 6.619.022 6.827.218 -257.508 -3,8%

CONSOLIDATO 84.072.553 84.586.200 84.634.175 -561.622 -0,7%

Indici di rischiosità

Incidenze percentuali 31.3.2016 31.12.2015 31.3.2015 31.3.2016 31.12.2015 31.3.2015

Unione di Banche Italiane Spa 1,45% 1,46% 1,46% 5,60% 5,55% 5,57%

Banca Popolare di Bergamo Spa 4,51% 4,49% 4,32% 8,07% 8,21% 8,02%

Banco di Brescia Spa 3,73% 3,73% 3,35% 11,81% 12,16% 12,26% Banca Popolare Commercio e Industria Spa 3,78% 3,74% 4,26% 8,58% 8,52% 8,56%

Banca Regionale Europea Spa 6,03% 6,00% 5,06% 12,06% 12,05% 10,70%

Banca Popolare di Ancona Spa 6,77% 6,50% 6,33% 13,86% 13,76% 13,12%

Banca Carime Spa 6,59% 6,63% 5,91% 11,80% 12,02% 11,40% Banca di Valle Camonica Spa 4,46% 4,70% 4,50% 10,79% 10,85% 9,98%

Prestitalia Spa 0,89% 0,95% 1,00% 10,04% 11,57% 13,04%

UBI Banca International Sa 4,81% 3,40% 3,00% 17,28% 14,47% 11,66% IW Bank Spa* 1,97% 1,77% 1,71% 3,55% 3,43% 2,85% UBI Factor Spa 10,15% 9,78% 11,21% 17,44% 13,90% 12,96%

UBI Leasing Spa 11,43% 10,93% 9,91% 20,88% 20,78% 20,49%

CONSOLIDATO 5,17% 5,07% 4,86% 11,50% 11,45% 11,30%

Sofferenze nette/Crediti netti

Deteriorati netti totali/ Crediti netti

* In data 25 maggio 2015 è divenuta efficace l’operazione di fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment,

con decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2015. La nuova Società ha assunto la denominazione di IW Bank Spa. I dati riferiti al primo trimestre 2015 sono stati ricostruiti mediante aggregazione dei saldi per tenere conto dell’operazione.

Page 90: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

87

Raccolta diretta da clientela

Importi in migliaia di euro31.3.2016

A31.12.2015

B31.3.2015

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Spa 38.364.272 40.669.221 41.347.658 -2.983.386 -7,2%

Banca Popolare di Bergamo Spa 15.455.472 15.612.014 15.146.954 308.518 2,0%

Banco di Brescia Spa 8.052.080 8.041.806 8.179.981 -127.901 -1,6% Banca Popolare Commercio e Industria Spa 6.358.487 6.242.340 6.030.700 327.787 5,4%

Banca Regionale Europea Spa 5.120.775 4.925.895 5.169.811 -49.036 -0,9%

Banca Popolare di Ancona Spa 4.891.392 4.947.113 4.942.729 -51.337 -1,0% Banca Carime Spa 5.559.106 5.489.156 5.619.041 -59.935 -1,1%

Banca di Valle Camonica Spa 992.858 985.427 1.062.428 -69.570 -6,5%

UBI Banca International Sa 1.514.698 1.540.519 865.185 649.513 75,1% IW Bank Spa* 2.783.443 2.848.627 3.104.679 -321.236 -10,3%

CONSOLIDATO 89.652.372 91.512.399 91.142.240 -1.489.868 -1,6%

La raccolta diretta da clientela è comprensiva dei debiti verso clientela e dei titoli in circolazione, con esclusione dei prestiti obbligazionari e degli altri titoli sottoscritti direttamente da Società del Gruppo.

In particolare, per le seguenti Banche, la raccolta diretta risulta così rettificata:

Importi in milioni di euro 31.3.2016 31.12.2015 31.3.2015

Prestiti obbligazionari

Unione di Banche Italiane Spa 3.137,6 2.953,6 2.331,4Banca Popolare di Bergamo Spa 1.008,3 1.007,5 1.017,0Banco di Brescia Spa 2.154,7 2.155,2 1.920,0Banca Popolare Commercio e Industria Spa 297,6 297,6 297,7Banca Regionale Europea Spa 1.271,7 1.272,8 1.277,3Banca Popolare di Ancona Spa 1.094,9 1.155,0 924,6Banca di Valle Camonica Spa 398,0 404,1 358,4IW Bank Spa* 10,0 10,0 10,0

Euro Commercial Paper e Cd francesi

UBI Banca International Sa 938,0 766,7 1.564,8

* In data 25 maggio 2015 è divenuta efficace l’operazione di fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment,

con decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2015. La nuova Società ha assunto la denominazione di IW Bank Spa. I dati riferiti al primo trimestre 2015 sono stati ricostruiti mediante aggregazione dei saldi per tenere conto dell’operazione.

Page 91: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

88

Raccolta indiretta da clientela ordinaria (valori di mercato)

Importi in migliaia di euro31.3.2016

A31.12.2015

B31.3.2015

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Spa 5 5 5 - -

Banca Popolare di Bergamo Spa 31.500.614 32.385.044 32.768.575 -1.267.961 -3,9%Banco di Brescia Spa 16.272.786 17.062.911 17.767.876 -1.495.090 -8,4%Banca Popolare Commercio e Industria Spa 10.779.183 11.073.614 11.501.162 -721.979 -6,3%

Banca Regionale Europea Spa 10.393.472 10.527.572 10.552.832 -159.360 -1,5%Banca Popolare di Ancona Spa 5.194.113 5.261.708 5.208.312 -14.199 -0,3%

Banca Carime Spa 6.621.434 6.760.003 7.070.524 -449.090 -6,4%Banca di Valle Camonica Spa 1.481.715 1.512.689 1.542.915 -61.200 -4,0%

UBI Pramerica SGR Spa 27.770.094 27.705.037 27.382.452 387.642 1,4%UBI Banca International Sa 2.735.673 3.107.370 2.928.459 -192.786 -6,6%IW Bank Spa* 8.673.267 9.065.992 9.765.080 -1.091.813 -11,2%Lombarda Vita Spa (1) 5.809.565 5.684.570 5.279.598 529.967 10,0%Aviva Vita Spa (1) 7.034.849 6.621.442 5.802.374 1.232.475 21,2%Aviva Assicurazioni Vita Spa (1) 2.313.592 2.255.064 2.140.653 172.939 8,1%

CONSOLIDATO 77.573.440 79.547.957 81.401.680 -3.828.240 -4,7%

Gli stock relativi alle Banche Rete includono anche la raccolta indiretta rappresentata dalle emissioni obbligazionarie di UBI Banca.

Risparmio gestito (valori di mercato)

Importi in migliaia di euro31.3.2016

A31.12.2015

B31.3.2015

CVariazione

A-CVariazione %

A/C

Unione di Banche Italiane Spa - - - - -

Banca Popolare di Bergamo Spa 16.590.637 16.411.767 15.950.813 639.824 4,0% Banco di Brescia Spa 7.972.328 7.932.526 7.619.133 353.195 4,6%

Banca Popolare Commercio e Industria Spa 5.882.467 5.790.122 5.671.214 211.253 3,7%

Banca Regionale Europea Spa 5.303.979 5.145.208 5.040.261 263.718 5,2%

Banca Popolare di Ancona Spa 2.395.933 2.325.665 2.174.031 221.902 10,2% Banca Carime Spa 3.890.683 3.847.889 3.617.887 272.796 7,5%

Banca di Valle Camonica Spa 644.016 630.993 618.898 25.118 4,1%

UBI Pramerica SGR Spa 27.770.094 27.705.037 27.382.452 387.642 1,4% UBI Banca International Sa 141.515 102.962 146.338 -4.823 -3,3% IW Bank Spa* 5.750.215 5.865.415 6.007.761 -257.546 -4,3% Lombarda Vita Spa (1) 5.809.565 5.684.570 5.279.598 529.967 10,0% Aviva Vita Spa (1) 7.034.849 6.621.442 5.802.374 1.232.475 21,2% Aviva Assicurazioni Vita Spa (1) 2.313.592 2.255.064 2.140.653 172.939 8,1%

CONSOLIDATO 49.085.233 48.567.539 47.491.074 1.594.159 3,4%

(1) Il dato esposto in questa riga è il totale gestito dalla Società; si ricorda che per determinare la raccolta consolidata si considera solo

la parte collocata dalle Società del Gruppo UBI Banca.

* In data 25 maggio 2015 è divenuta efficace l’operazione di fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment,

con decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2015. La nuova Società ha assunto la denominazione di IW Bank Spa. I dati riferiti al primo trimestre 2015 sono stati ricostruiti mediante aggregazione dei saldi per tenere conto dell’operazione.

Page 92: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

89

Altre informazioni

Accertamenti ispettivi

Come già riportato nell’informativa di bilancio relativa all’esercizio 2015, in esito agli accertamenti ispettivi aventi per oggetto il RISCHIO INFORMATICO (IT), condotti sul Gruppo UBI Banca da un team di esponenti della Banca d’Italia e della BCE fra il 30 marzo e il 19 giugno 2015, il 18 novembre 2015 era pervenuto il relativo rapporto che evidenziava un giudizio ampiamente soddisfacente del complessivo presidio del rischio IT all’interno del Gruppo UBI Banca, pur segnalando ambiti di affinamento e miglioramento (ad es. in tema di continuità operativa e di contrasto a cyber attacchi e a frodi informatiche). Dopo le osservazioni preliminari fornite negli ultimi giorni del 2015, il 24 febbraio 2016 UBI Banca ha inviato alla BCE un’articolata risposta contenente fra l’altro un dettagliato piano di attuazione degli interventi richiesti con le relative tempistiche di realizzazione. Si è in attesa di conoscere in merito le valutazioni della BCE. Il 13 gennaio 2016 la BCE ha inviato ad UBI Banca una specifica comunicazione avente ad oggetto la “THEMATIC REVIEW ON RISK GOVERNANCE AND APPETITE” (ovvero la valutazione circa il funzionamento e l’efficacia dell’azione degli organi sociali e di governo nella gestione dei rischi) che fa seguito alla visita da parte di esponenti del Joint Supervisory Team della BCE e della Banca d’Italia nel periodo dal 15 al 19 giugno 2015 ed a successivi incontri sul tema con i vertici aziendali il 25 e 26 novembre. Con lettera del 23 febbraio 2016 UBI Banca ha provveduto ad esporre le proprie considerazioni e a segnalare le iniziative miranti al raggiungimento degli affinamenti indicati, in particolare in tema di organi sociali, sistema di controllo interno e governo del rischio. Alla data del presente Resoconto non risulta pervenuta alcuna risposta scritta da parte della BCE. In data 4 settembre 2015 Banca d’Italia aveva disposto l’avvio di accertamenti sul Gruppo UBI Banca sul RISPETTO DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI TRASPARENZA DELLE OPERAZIONI E CORRETTEZZA

DELLE RELAZIONI CON LA CLIENTELA E DI CONTRASTO DEL RICICLAGGIO. Le attività valutative del nucleo ispettivo – condotte anche presso singole succursali delle Banche del Gruppo – si erano concluse il 23 dicembre 2015. Il 22 marzo 2016 Banca d’Italia ha reso noti alla Capogruppo gli esiti di detti accertamenti che si sono conclusi con un giudizio parzialmente sfavorevole a motivo della contenuta ampiezza e scarsa incisività dell’azione di governo, gestione e controllo dei rischi di non conformità. In particolare, con riguardo ai profili di trasparenza e correttezza nelle relazioni con la clientela nell’ambito dell’operatività assoggettata alla disciplina del Testo Unico Bancario, sono state rilevate debolezze negli assetti interni, nei processi operativi e nei controlli, non sempre in grado di garantire il contenimento dell’esposizione ad alee di natura legale e reputazionale. Inoltre sono emerse carenze nel governo dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo e anomalie in materia di adeguata verifica e di alimentazione dell’Archivio Unico Informatico. In relazione alle suddette carenze è stata avviata nei confronti di UBI Banca, ai sensi dell’art. 56 del D.Lgs. 231/2007, una procedura sanzionatoria amministrativa per carenze nell’organizzazione e nei controlli di settore, nelle modalità di tenuta dell’Archivio Unico Informatico e in materia di adeguata verifica. Sono attualmente in corso di approntamento da parte della Banca le inerenti controdeduzioni alle contestazioni ricevute. Si segnala infine che a partire dal 26 febbraio 2016 la Banca Centrale Europea ha disposto accertamenti ispettivi mirati nei confronti della Capogruppo UBI Banca in tema di BUSINESS

MODEL & PROFITABILITY. La chiusura è prevista nella seconda parte del mese di maggio.

Page 93: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

90

Anatocismo

Il Gruppo UBI Banca da sempre presta la massima attenzione alla nota questione dell’anatocismo nei rapporti bancari, sia nelle argomentazioni che storicamente hanno legittimato tale prassi nel passato, sia nell’attuazione delle nuove regole ogni volta che il legislatore ha modificato il quadro normativo di riferimento.

Negli ultimi anni, infatti, tale quadro è stato fatto oggetto di ripetute revisioni: • alla fine del 2013, la Legge 27 dicembre 2013, n. 147 aveva modificato una prima volta l’art.

120, comma 2, TUB, con una formulazione di non facile interpretazione, che inoltre continuava a rinviare, per la disciplina di attuazione, ad una delibera del Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio (CICR), mai emanata;

• nelle scorse settimane, con la Legge 8 aprile 2016, n. 49 (di conversione del D.L. 18/2016) il Legislatore - preso atto delle difficoltà di attuazione della precedente formulazione - ha riscritto la disposizione, apportandovi sostanziali novità per ridefinire in termini più chiari la delega normativa al CICR. Le principali novità includono: (i) la durata minima annuale, con scadenza il 31 dicembre di ciascun anno, della pari periodicità di calcolo degli interessi creditori e debitori nei conti correnti e conti di pagamento; (ii) la fissazione ex lege, al 1° marzo di ogni anno, del termine di esigibilità degli interessi debitori maturati sulle aperture di credito regolate in conto corrente e in conto di pagamento, nonché per gli sconfinamenti; (iii) la possibilità che il cliente autorizzi, anche preventivamente, l’addebito degli interessi debitori al momento in cui questi divengono esigibili, trasformandoli così in capitale fruttifero, con la precisazione che detta autorizzazione è revocabile in ogni momento, purché prima che l’addebito abbia avuto luogo; (iv) l’esclusione degli interessi di mora dal precitato regime di gestione degli interessi debitori.

A margine di tali modifiche, il 25 agosto 2015 la Banca d’Italia ha messo in pubblica consultazione un primo schema di delibera CICR, evidenziando le difficoltà ricostruttive originate dal tenore letterale della norma introdotta a fine 2013 e la necessità di un’opera di interpretazione per evitare potenziali riflessi negativi per la clientela. Nonostante la consultazione si sia conclusa il 23 ottobre 2015, come detto il provvedimento definitivo non è stato ancora emanato; si auspica che, con la recente riformulazione dell’art. 120, comma 2, TUB, il provvedimento possa vedere al più presto la luce, dando finalmente stabilità e certezza alla materia. Sul fronte giudiziario, nel corso del 2015 alcuni Tribunali – con provvedimenti adottati prima dell’ultima novella legislativa – hanno emesso delle ordinanze cautelari nei confronti di alcune banche, tra le quali Banca Regionale Europea e IW Bank, sostenendo l’immediata applicabilità del divieto di anatocismo fin dal 1° gennaio 2014 (data di entrata in vigore della Legge 147/2013), nonostante la mancanza delle disposizioni attuative e l’incertezza complessiva del quadro normativo. Altri Tribunali hanno invece rigettato analoghi ricorsi, tra l’altro sostenendo l’inefficacia della disposizione primaria senza il completamento della disciplina con le disposizioni attuative del CICR. In questo quadro di incertezza, le Banche del Gruppo interessate hanno attivato iniziative per ottenere nuovi pronunciamenti da parte dei giudici nei procedimenti che le vedono coinvolte.

Informativa sul contenzioso

Il contenzioso legale Rispetto alla situazione rappresentata nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, cui si rimanda, si segnala nel trimestre l’ingresso, fra i contenziosi rilevanti per i quali è stato stimato un rischio possibile (o una passività potenziale), di una posizione del Banco di Brescia. Trattasi di una procedura di arbitrato avviata da una società attiva nel settore navale, avente ad oggetto la contestazione di un'operazione in derivati perfezionata con la Banca, con richiesta di restituzione, da un lato, dei differenziali negativi liquidati a carico del cliente e,

Page 94: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

91

dall'altro lato, dei cosiddetti "costi impliciti" per un importo complessivamente pari a circa 24 milioni di dollari (per un controvalore di circa 21,2 milioni di euro). La Banca ha già affidato la propria difesa ad uno studio legale esterno mentre, quanto alle fasi dell'arbitrato, è attualmente in corso la nomina del collegio arbitrale. Inoltre, in seguito all’evoluzione delle fasi di giudizio in corso e sulla base dei pareri espressi dai legali coinvolti, si evidenzia che il rischio di soccombenza legato all’azione di risarcimento danni avviata contro le banche creditrici (tra cui il Banco di Brescia) da una controparte fallita nel 2010, si è modificato da “rischio possibile” a “rischio remoto”. Impugnativa assembleare Con sentenza depositata in cancelleria il 20 febbraio 2016, il Tribunale di Brescia, Sezione Specializzata in materia di Impresa, definitivamente decidendo, ha respinto l'azione promossa da Giorgio Jannone e da altri otto Soci volta all'annullamento della delibera del 20 aprile 2013 con cui l'Assemblea dei Soci di UBI Banca aveva nominato il Consiglio di Sorveglianza per il triennio 2013-2014-2015. Con la medesima sentenza il Tribunale di Brescia ha rigettato la domanda di risarcimento del danno formulata dagli attori e li ha condannati alla refusione delle spese di lite a favore di UBI Banca. Il contenzioso fiscale Verifiche fiscali ed altre attività istruttorie Rispetto all’informativa presentata nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, si segnala che, con riferimento al processo verbale di constatazione notificato nel 2015 a UBI Management Company (Società con oggetto sociale la gestione collettiva di portafogli) – cui la Guardia di Finanza ha contestato di essere residente in Lussemburgo solo formalmente, mentre la residenza fiscale si troverebbe in Italia – e relativamente al quale sono state presentate motivate osservazioni all’Agenzia delle Entrate, la Società sta ancora attendendo l’esito dell’analisi da parte dell’Amministrazione finanziaria. Anche per quanto riguarda la verifica fiscale avviata dalla Guardia di Finanza nei confronti di UBI Sicav, organismo di investimento collettivo del risparmio lussemburghese gestito da UBI Management Company, non si sono avuti ulteriori seguiti.

Atti di accertamento PREFERENCE SHARES – UBI BANCA E BANCO DI BRESCIA – E IMPOSTA DI REGISTRO OPERAZIONI DI CONFERIMENTO

SPORTELLI – UBI BANCA, BANCA POPOLARE DI BERGAMO, BANCO DI BRESCIA, BANCA POPOLARE COMMERCIO E

INDUSTRIA, BANCA REGIONALE EUROPEA Successivamente alla stipula dell’accordo transattivo del 4 febbraio 2016 a chiusura di tutte le controversie relative alla vicenda Preference Shares ed alla vicenda Switch Sportelli, nel corso del trimestre e nel mese di aprile 2016 sono stati perfezionati tutti gli accordi conciliativi relativi ai singoli atti di accertamento e di liquidazione. Tutti i versamenti dovuti all’Erario in dipendenza degli accordi conciliativi sono stati effettuati entro il 31 marzo 2016. È in corso di svolgimento l’attività amministrativa volta ad estinguere i giudizi incardinati presso le Commissioni Tributarie competenti e avanti la Corte di Cassazione. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO – COMMISSIONI DI GESTIONE E INCASSO CREDITI: BANCA REGIONALE EUROPEA, BANCO DI BRESCIA, IW BANK E UBI FINANCE Nel periodo in esame sono stati proposti ricorsi contro gli avvisi di accertamento per l’annualità 2010 in merito al mancato assoggettamento ad IVA delle commissioni pagate alle Società di cartolarizzazione per la gestione e l’incasso dei crediti notificati a Banca Popolare Commercio e Industria (maggiore imposta 18 mila euro, oltre ad interessi e sanzioni), Banca Popolare di Bergamo (maggiore imposta 136 mila euro, oltre ad interessi e sanzioni), Banca di Val Camonica (maggiore imposta 3 mila euro, oltre ad interessi e sanzioni), Banco di Brescia (maggiore imposta 140 mila euro, oltre ad interessi e sanzioni), Banca Carime (maggiore imposta 9 mila euro, oltre ad interessi e sanzioni), Banca Popolare di Ancona (maggiore imposta 30 mila euro, oltre ad interessi e sanzioni) e Banca Regionale Europea per l’incorporata Banco di San Giorgio (maggiore imposta 15 mila euro, oltre ad interessi e sanzioni). Con riguardo all’annualità 2009, l’11 gennaio 2016 si è tenuta l’udienza di trattazione del ricorso contro l’avviso di accertamento notificato a Banca Regionale Europea (maggiore

Page 95: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

92

imposta 61 mila euro, oltre ad interessi e sanzioni) ed il collegio giudicante si è riservato la decisione, mentre è stata fissata al 10 giugno 2016 la trattazione del ricorso contro l’avviso di accertamento notificato al Banco di Brescia (maggiore imposta 143 mila euro, oltre ad interessi e sanzioni). A completamento dell’informativa, il 4 marzo 2016 UBI Finance Srl ha proposto ricorso contro l’atto di irrogazione sanzioni relativo all’annualità 2009 ed il 13 febbraio 2016 ha presentato deduzioni difensive contro l’atto di contestazione per sole sanzioni relativo all’annualità 2010. L’Agenzia delle Entrate ha un anno di tempo per valutare il merito delle deduzioni difensive proposte dalla Società. FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE – IMPOSTA SOSTITUTIVA EX D.P.R. 601/1973 La controversia concerne il presunto omesso versamento dell’imposta sostitutiva su finanziamenti stipulati all’estero. Tale filone di contenzioso sta registrando un esito costantemente favorevole al contribuente, posto che l’Agenzia delle Entrate ha abbandonato quasi del tutto la prosecuzione del contenzioso sul tema, annullando in larga parte gli avvisi di liquidazione mediante autotutela. Con riferimento ai ricorsi proposti contro gli avvisi di liquidazione notificati alla Capogruppo ed alle controllate Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia e Banca Popolare Commercio e Industria, in data 1° aprile 2016 è stata depositata la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Milano la quale - preso atto dell’annullamento in autotutela da parte dell’Agenzia delle Entrate dell’avviso di liquidazione (maggiore imposta 823 mila euro) notificato a UBI Banca (ex Centrobanca) per l’annualità 2010 - ha dichiarato estinto il giudizio per cessata materia del contendere. UBI LEASING: IVA In data 10 dicembre 2015 UBI Leasing ha ricevuto un processo verbale di constatazione a chiusura di una verifica fiscale effettuata dalla Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia Tributaria di Brescia sull’anno 2010. In particolare, la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia Tributaria di Brescia ha contestato l’illegittima detrazione IVA (maggiore IVA 396 mila euro) e la conseguente presentazione di una dichiarazione IVA annuale infedele per indebita detrazione IVA, in relazione ad un’operazione presunta oggettivamente inesistente (acquisto di attrezzature industriali varie oggetto di contratto di locazione finanziaria). Nel pieno convincimento delle proprie ragioni, in data 8 febbraio 2016 UBI Leasing ha presentato proprie motivate osservazioni all’Agenzia delle Entrate di Milano, soggetto competente per l’emissione di un avviso di accertamento e conseguente irrogazione di sanzioni in merito alla vicenda.

Novità fiscali Relativamente al quadro normativo fiscale di riferimento non si segnalano ulteriori novità rispetto a quanto già illustrato nella Relazione al Bilancio consolidato 2015, cui si rimanda.

Page 96: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

93

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del trimestre e prevedibile evoluzione della gestione consolidata

Successivamente al 31 marzo 2016 – data a cui si riferisce il presente Resoconto intermedio di gestione – e fino al 12 maggio 2016 – data di approvazione dello stesso da parte del Consiglio di Gestione di UBI Banca Spa – non sono intervenuti eventi di rilievo tali da influenzare la situazione economica e patrimoniale illustrata. A titolo informativo si segnalano i seguenti aspetti. Delibere assunte dall’Assemblea ordinaria di UBI Banca

Il 2 aprile 2016 si è riunita, sotto la presidenza di Andrea Moltrasio (Presidente del Consiglio di Sorveglianza), l’Assemblea dei Soci di UBI Banca, chiamata a deliberare sugli argomenti all’ordine del giorno:

• relativamente al punto 1 all’Ordine del Giorno (OdG), Il Presidente del Consiglio di Gestione ha illustrato i dati relativi all’andamento dell’esercizio 2015 e i risultati conseguiti, approvati dal Consiglio di Sorveglianza in data 8 marzo 2016.

L’Assemblea ha deliberato la destinazione dell’utile d’esercizio della Capogruppo, come proposta dal Consiglio di Gestione e approvata dal Consiglio di Sorveglianza, e quindi la distribuzione di un dividendo di 0,11 euro per azione alle 900.316.743 azioni ordinarie di UBI Banca in circolazione, al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio, per un monte dividendi complessivamente pari a 99 milioni di euro. Il dividendo verrà messo in pagamento a partire dal 25 maggio 2016, contro stacco della cedola n. 18, con rispettivamente data di stacco il 23 maggio e record date il 24 maggio 2016;

• per quanto riguarda il punto 2 dell’Odg, ovvero la nomina dei membri del Consiglio di Sorveglianza per il triennio 2016-2017-2018, la “Lista SGR e Investitori Istituzionali” ha ottenuto la maggioranza dei voti espressi in Assemblea, pari al 51,11%, mentre la lista “Accordo fra il Sindacato Azionisti UBI Banca Spa, il Patto dei Mille e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo!” ha ottenuto il 48,48% dei voti espressi in Assemblea1. Sulla base del voto di Lista sono quindi risultati eletti tutti e 3 i Candidati riportati nella “Lista SGR e Investitori Istituzionali” - i quali in sede di candidatura avevano dichiarato la propria volontà irrevocabile a non assumere la carica di Presidente e Vice Presidente Vicario del Consiglio di Sorveglianza - nonché i primi 3 Candidati riportati nella lista “Accordo fra il Sindacato Azionisti UBI Banca Spa, il Patto dei Mille e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Conseguentemente, ai sensi di Statuto, per la nomina dei restanti 9 Consiglieri, l’Assemblea ha deliberato a maggioranza sulla base della proposta formulata dal socio Fondazione Banca del Monte di Lombardia, il quale ha proposto la nomina di 9 candidati che facevano parte della Lista “Accordo fra il Sindacato Azionisti UBI Banca Spa., il Patto dei Mille e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo” e la nomina di Andrea Moltrasio quale Presidente e di Mario Cera quale Vice Presidente Vicario. Tale proposta è stata approvata dal 99,23% del capitale sociale presente in Assemblea.

Pertanto il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca eletto per il triennio 2016-2017-2018 risulta composto come di seguito.

1 I voti contrari sono stati pari allo 0,35% del capitale sociale mentre gli astenuti allo 0,06%.

Page 97: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

94

COGNOME NOME CARICA

1 MOLTRASIO ANDREA Presidente 2 CERA MARIO Vice Presidente Vicario 3 FIORI GIOVANNI Consigliere 4 GIANNOTTI PAOLA Consigliere 5 GIANGUALANO PATRIZIA Consigliere 6 SANTUS ARMANDO Consigliere 7 GOLA GIAN LUIGI Consigliere 8 GUSSALLI BERETTA PIETRO Consigliere 9 CAMADINI PIERPAOLO Consigliere 10 BELLINI CAVALLETTI LETIZIA Consigliere 11 GUERINI LORENZO RENATO Consigliere 12 LUCCHINI GIUSEPPE Consigliere 13 BAZOLI FRANCESCA Consigliere 14 PIVATO SERGIO Consigliere 15 DEL BOCA ALESSANDRA Consigliere

• relativamente al punto 3 dell’OdG, l’Assemblea ha determinato la remunerazione dei

Consiglieri di Sorveglianza, nonché un ulteriore importo complessivo per la remunerazione di quelli investiti di particolari cariche, poteri o funzioni, da ripartirsi ai sensi dello Statuto Sociale. L’Assemblea ha confermato in 80.000 euro il compenso annuo per ciascun Consigliere di Sorveglianza (per un totale di 1.200.000 euro) e fissato in 1.650.000 euro l’importo complessivo per la remunerazione dei Consiglieri di Sorveglianza investiti di particolari cariche, poteri o funzioni. Gli importi sono comprensivi delle medaglie di presenza. Tale remunerazione, complessivamente pari a 2,85 milioni, comporta una riduzione del 13% dei compensi complessivamente riconosciuti al Consiglio di Sorveglianza e va ad aggiungersi alla riduzione del 14% circa già applicata alla remunerazione del Consiglio di Sorveglianza per il periodo 2013-2015 rispetto al triennio precedente;

• con riguardo al punto 4 dell’OdG, l’Assemblea ha deliberato in senso favorevole sulla prima sezione della Relazione sulla remunerazione, redatta ai fini dell’Informativa al pubblico ai sensi delle Disposizioni vigenti e messa a disposizione del pubblico ai sensi di legge. In tale sezione sono contenute le informazioni riguardanti i processi decisionali in tema di sistemi di remunerazione, le principali caratteristiche e le modalità attraverso cui è assicurato il collegamento tra remunerazione e risultati, i principali indicatori di performance presi a riferimento, le ragioni sottostanti le scelte dei sistemi di remunerazione variabile e le altre prestazioni non monetarie;

• in merito al punto 5, l’Assemblea ha approvato, come proposta, l’adozione di politiche di remunerazione ed incentivazione a favore dei Consiglieri di Sorveglianza e dei Consiglieri di Gestione;

• con riferimento al punto 6 dell’OdG, l’Assemblea ha deliberato in senso favorevole in merito al Piano di incentivazione 2016 basato su strumenti finanziari, con la valorizzazione di componenti della remunerazione variabile mediante assegnazione di azioni ordinarie della Capogruppo UBI Banca alle categorie di “Personale più Rilevante”, autorizzando il Consiglio di Gestione, e per esso il Presidente, il Vice Presidente ed il Consigliere Delegato, in via tra loro disgiunta, a procedere con una o più operazioni, da porre in essere entro 18 mesi dalla data dell’autorizzazione assembleare, all’acquisto sui mercati regolamentati, secondo modalità operative che assicurino la parità di trattamento tra gli azionisti e non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita, di massime n. 1.200.000 azioni proprie, per un controvalore complessivo massimo di 3.500.000 euro, ad un prezzo unitario non inferiore a 2,50 euro e non superiore del 5% rispetto al prezzo ufficiale rilevato nella seduta di mercato precedente ogni singola operazione di acquisto. Ha inoltre approvato il Piano di Incentivazione 2016 basato su strumenti finanziari, con la valorizzazione di componenti della remunerazione variabile mediante assegnazione di azioni ordinarie della Capogruppo UBI Banca a tutto il Personale Dipendente, ad esclusione del “Personale più Rilevante”, autorizzando l’acquisto di massime n. 5.100.000 azioni proprie, per un controvalore complessivo massimo di 15.000.000 di euro, con le stesse modalità di cui sopra. Infine, l’Assemblea ha approvato il Premio di Produttività per gli anni 2015 e 2016 basato su strumenti finanziari con la valorizzazione di componenti della remunerazione variabile mediante assegnazione di azioni ordinarie della Capogruppo UBI

Page 98: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

95

Banca a tutto il Personale Dipendente, come sopra descritto, autorizzando l’acquisto di massime n. 10.200.000 azioni proprie, per un controvalore complessivo massimo di 30.000.000 di euro, sempre con le stesse modalità di cui sopra;

• sempre in tema di remunerazione, l’Assemblea, al punto 7, preso atto della proposta del Consiglio di Sorveglianza e in continuità con quanto approvato dall’Assemblea 2015, ha approvato i termini di fissazione dei criteri e i limiti di annualità massime dei compensi e delle relative modalità di pagamento da accordare in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro o di cessazione anticipata dalla carica;

• infine, preso atto della proposta del Consiglio di Sorveglianza e tenuta in considerazione la vigente disciplina in materia, l’Assemblea, con riferimento al punto 8 dell’Odg, ha deliberato l’incremento del rapporto tra remunerazione variabile e fissa fino ad un massimo del 2:1, la cui applicazione per il 2016 è prevista per 5 posizioni - di cui 2 ricomprese nel perimetro del Personale più Rilevante - della Società di Asset Management, UBI Pramerica Spa, avendo presente l’esigenza di assicurare adeguati livelli di competitività retributiva limitando i rischi di fuoriuscita verso la concorrenza, considerato che la misura approvata non comporta un incremento della quota di remunerazione variabile rispetto agli anni precedenti.

* * *

Nel corso dell’Assemblea Ordinaria del 2 aprile 2016 è stato inoltre segnalato che il Consiglio di Sorveglianza ed il Comitato per il Controllo Interno di UBI Banca hanno proceduto, dopo la chiusura dell’esercizio – anche tenuto conto di articoli di stampa – alla disamina di questioni attinenti la posizione dell’allora Presidente del Consiglio di Gestione Franco Polotti, in particolare dei rapporti intrattenuti con il Gruppo da una società dal medesimo partecipata. Pur in presenza di violazioni formali, sulla base delle verifiche effettuate e delle informazioni disponibili, si è concluso per l’insussistenza di profili di illiceità, come pure di pregiudizi economici per la Banca. Non sono emersi profili di carenze o insufficienze nelle procedure e nei presidi di controllo della Banca stessa. In merito a tale circostanza il Consiglio di Sorveglianza di UBI Banca in data 13 aprile 2016 ha trasmesso alla Consob una segnalazione di irregolarità ai sensi dell’art. 149, comma 3, del TUF in ordine alla quale la Consob sta effettuando i dovuti approfondimenti per i profili di competenza. Analoga informativa è stata inviata alla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 52, comma 1, del Testo Unico Bancario. Nomina dei Comitati interni al Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione

Il 14 aprile 2016, sotto la Presidenza di Andrea Moltrasio, si è svolta la prima riunione del Consiglio di Sorveglianza eletto, nella quale si è proceduto alla nomina, quali Vice Presidenti, di Pietro Gussalli Beretta e di Armando Santus nonché alla nomina dei componenti il Comitato Nomine, il Comitato per la Remunerazione, il Comitato per il Controllo Interno, il Comitato Rischi e il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, che risultano così composti: Comitato Nomine

Comitato per la Remunerazione

Comitato per il Controllo Interno Comitato Rischi

Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati

Andrea Moltrasio Presidente

Alessandra Del Boca Presidente

Giovanni Fiori Presidente

Paola Giannotti Presidente

Armando Santus Presidente

Mario Cera Mario Cera Pierpaolo Camadini Francesca Bazoli Letizia Bellini Cavalletti

Giovanni Fiori Patrizia Michela Giangualano

Patrizia Michela Giangualano

Patrizia Michela Giangualano Paola Giannotti

Gian Luigi Gola Lorenzo Renato Guerini

Gian Luigi Gola

Pietro Gussalli Beretta

Sergio Pivato Lorenzo Renato Guerini

Ai sensi dell’art. 41.6 dello Statuto sociale, fanno parte di diritto del Comitato Nomine il Presidente del Consiglio di Sorveglianza, con funzioni di Presidente, e il Vice Presidente

Page 99: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

96

Vicario, i quali, come sopra indicato, non risultano indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice di Autodisciplina. Inoltre, tenuto conto delle caratteristiche professionali, è stato individuato quale ulteriore componente Pietro Gussalli Beretta, anch’egli qualificato non indipendente ai sensi del citato art. 3 del Codice di Autodisciplina (avendo ricoperto incarichi apicali nell’ambito del Gruppo UBI Banca nell’ultimo triennio). I restanti due membri del Comitato sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice. Pertanto il Consiglio di Sorveglianza, per vincoli statutari e per adeguate esperienze professionali, ha ritenuto giustificato discostarsi, solo sul punto specifico, dalle indicazioni di cui all’art. 3 del Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana che prevedono che la maggioranza dei componenti del Comitato Nomine sia indipendente. Il Consiglio ha inoltre determinato, recependo la proposta del Comitato per la Remunerazione, i compensi per il Presidente, il Vice Presidente Vicario, i Vice Presidenti nonché per i componenti del Consiglio di Sorveglianza a cui siano attribuite particolari cariche, poteri o funzioni dallo Statuto o dal Consiglio di Sorveglianza stesso, nell’importo complessivamente fissato dall’Assemblea dei Soci. Il Consiglio di Sorveglianza ha poi proceduto a nominare i sette membri del Consiglio di Gestione per il triennio 2016-2017-2018. Ai sensi dello Statuto e in linea con i criteri enunciati dalla Banca d’Italia figurano quattro manager apicali del Gruppo e, in ossequio a quanto disposto dalla Legge 12 luglio 2011, n. 120, è stato inoltre assicurato l’equilibrio tra i generi. Recependo la proposta del Comitato Nomine, il Consiglio di Sorveglianza ha quindi nominato i componenti, nonché il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Gestione, proponendo Victor Massiah quale Consigliere Delegato. Il Consiglio di Gestione risulta quindi così composto:

COGNOME NOME CARICA

1. Brichetto Arnaboldi Moratti Letizia Presidente

2. Pizzini Flavio Vice Presidente

3. Massiah Victor

4. Fidanza Silvia

5. Ranica Osvaldo

6. Sonnino Elvio

7. Stegher Elisabetta

Il Consiglio di Sorveglianza ha quindi determinato, recependo la proposta del Comitato per la Remunerazione, i compensi del Consiglio di Gestione, del Presidente, del Vice Presidente e del Consigliere Delegato.

* * * In data 15 aprile 2016 il Consiglio di Gestione ha nominato Victor Massiah quale Consigliere Delegato e Direttore Generale di UBI Banca. Partecipazione al fondo Atlante

Il Consiglio di Gestione nella riunione del 18 aprile 2016 ha approvato la partecipazione della Banca, con una quota fino a 200 milioni di euro, alla costituzione del fondo di investimento alternativo Atlante - gestito da Quaestio Capital Management SGR -, che ha annunciato, in data 21 aprile, di avere già raggiunto una dotazione di capitale di oltre 4 miliardi di euro, proveniente da istituzioni italiane ed estere. Il fondo Atlante, come da Regolamento, investirà esclusivamente in banche con ratio patrimoniali inferiori ai minimi Srep mentre la parte di capitale che non sarà investita negli aumenti patrimoniali sarà destinata alla sottoscrizione delle tranche equity, ma anche

Page 100: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

97

mezzanine, degli ABS emessi per cartolarizzare i crediti in sofferenza degli Istituti bancari italiani. La costituzione di Atlante mira pertanto a deconsolidare dai bilanci delle banche italiane una significativa porzione di crediti in sofferenza, a valori coerenti con rendimenti di mercato non speculativi nonché assicurare la finalizzazione degli aumenti di capitale richiesti dall’Autorità di Vigilanza agli Istituti che si trovano nell’immediato a fronteggiare oggettive difficoltà proprio a causa dell’elevato livello di sofferenze. Cessione di UBI Banca International

Il 28 aprile 2016 UBI Banca ha reso noto di aver sottoscritto un accordo per la cessione del 100% del capitale di UBI Banca International Sa, con sede a Lussemburgo, a EFG International AG, operatore internazionale specializzato nei servizi di asset management e private banking, con sede a Zurigo. L’operazione si inquadra nell’ambito di una progressiva focalizzazione sulle attività bancarie core di UBI Banca, permettendo di concentrare le risorse disponibili per l’ulteriore sviluppo dei servizi ad alto valore aggiunto per il Gruppo. Non fanno parte del perimetro di cessione a EFG International il portafoglio degli impieghi con la clientela corporate (circa 340 milioni di euro sui quasi 430 milioni in essere a fine 2015), le filiali bancarie di Madrid e Monaco di Baviera, oltre alla partecipazione in UBI Trustee, mentre sono inclusi nel perimetro di cessione circa 3,6 miliardi di euro di asset della clientela (raccolta diretta e indiretta). Il perfezionamento dell’operazione è atteso nel secondo trimestre del 2017. Con riferimento ai programmi di funding a breve (French Certificats de Dépôt ed Euro Commercial Paper) attualmente gestiti da UBI Banca International per conto del Gruppo, la provvista attraverso questi strumenti proseguirà pro-tempore e le emissioni che verranno effettuate avranno scadenze comprese entro e non oltre la data di perfezionamento dell’operazione stessa, in modo che tutti gli strumenti possano essere regolarmente rimborsati prima della cessione. Il corrispettivo di vendita di UBI International risulta sostanzialmente allineato al patrimonio netto contabile rimanente a seguito della distribuzione ai soci del capitale eccedente il fabbisogno effettivo della società una volta completato il programma di riallocazione nel Gruppo UBI Banca delle attività non incluse nella transazione e rettificato per includere il risultato economico di UBI Banca International fino alla data del closing. La cessione, subordinata al rilascio delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, non produrrà impatti di rilievo sul conto economico e sui ratio patrimoniali consolidati del Gruppo UBI Banca. Per quanto attiene ai rapporti con la clientela di UBI Banca International, è garantito il pieno mantenimento dei servizi bancari, di consulenza e custodia attualmente resi dalla Società che verranno assicurati dal personale esistente, il quale rimarrà con UBI Banca International. Accordo sindacale per nuovi esodi incentivati

Come già riportato nel capitolo “Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2016”, cui si rimanda, il 29 aprile 2016 è stata definita con le Organizzazioni Sindacali un’intesa per l’uscita volontaria di ulteriori 14 risorse alle medesime condizioni previste dall’Accordo del 23 dicembre 2015. Emissione di un Lower Tier 2 nell’ambito del programma EMTN

Nei primi giorni di maggio UBI Banca ha effettuato un’emissione obbligazionaria subordinata di tipo “Tier 2” con scadenza a 10 anni (rimborsabile anticipatamente al quinto anno), per un ammontare di 750 milioni di euro. L’emissione, riservata agli investitori istituzionali, fa parte del Programma EMTN e sarà quotata alla Borsa irlandese. Il titolo paga una cedola fissa del 4,25% con un prezzo di emissione pari al 100%, equivalente a uno spread del 4,182% sopra il tasso swap di pari scadenza. Il collocamento, che riapre il mercato del Tier 2 denominato in euro per le banche italiane, ha registrato una elevata domanda proveniente da circa 180 investitori e ordini per circa 1,5

Page 101: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

98

miliardi di euro con la seguente ripartizione geografica: Italia (54%), Regno Unito (13%), Francia (12%), seguite da Germania/Austria (6%), Svizzera (4%), Paesi nordici (3%) e altri (8%). L’allocazione per tipo di investitore è la seguente: fondi d’investimento (71%), banche (17%), assicurazioni e fondi pensione (9%), altro (3%).

* * * Circa la prevedibile evoluzione della gestione ordinaria (al netto degli elementi non ricorrenti), sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, si evidenzia quanto segue. La lieve crescita del margine d’interesse registrata nel primo trimestre dell’esercizio sarà influenzata nel prosieguo dall’ulteriore ribasso dei tassi di mercato in atto progressivamente già da inizio anno. Si continuerà a contrastare questo fenomeno attraverso un ulteriore sforzo di sviluppo commerciale. Si prevede che le commissioni nette nel 2016 possano ancora beneficiare del processo di ricomposizione della raccolta totale a favore del risparmio gestito e, in minor misura, anche della graduale ripresa dei crediti alla clientela. In un contesto caratterizzato da maggior volatilità dei mercati, prese di beneficio sulle riserve di valutazione positive relative al portafoglio titoli di proprietà dovrebbero permettere di conseguire un risultato in linea con il 2015. La continua ottimizzazione delle altre spese amministrative e i recenti Accordi Sindacali dovrebbero consentire di contenere gli oneri operativi sul livello dello scorso esercizio, nonostante l’incremento dei costi relativi alla contribuzione al Fondo di Risoluzione Europeo e allo Schema di Garanzia dei Depositi. La rischiosità particolarmente bassa del portafoglio in bonis e la prosecuzione nella riduzione del flusso di nuovi crediti deteriorati confermano la tendenza verso una strutturale riduzione del costo del credito. Bergamo, 12 maggio 2016

IL CONSIGLIO DI GESTIONE

Page 102: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

BILANCIO CONSOLIDATO INTERMEDIO

AL 31 MARZO 2016

Page 103: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

100

Schemi del bilancio consolidato intermedio al 31 marzo 2016

Stato patrimoniale consolidato

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.12.2015 31.3.2015

VOCI DELL'ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 506.194 530.098 466.28820. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 966.772 994.478 1.527.40130. Attività finanziarie valutate al fair value 194.738 196.034 198.365 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 15.699.461 15.554.282 17.904.65250. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.445.469 3.494.547 3.528.010 60. Crediti verso banche 3.591.309 3.429.937 3.331.19570. Crediti verso clientela 84.072.553 84.586.200 84.634.17580. Derivati di copertura 714.946 594.685 689.22790. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 61.469 59.994 66.716

100. Partecipazioni 259.545 260.812 254.129120. Attività materiali 1.673.882 1.744.463 1.711.351130. Attività immateriali 1.747.089 1.757.468 1.767.675

di cui:- avviamento 1.465.260 1.465.260 1.465.260

140. Attività fiscali 2.790.272 2.814.933 2.927.911a) correnti 579.833 605.770 543.866b) anticipate 2.210.439 2.209.163 2.384.045

- di cui alla Legge 214/2011 1.957.995 1.966.054 2.085.478

150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 70.283 11.148 68.798160. Altre attività 895.255 1.171.686 847.697

116.689.237 117.200.765 119.923.590TOTALE DELL'ATTIVO

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.12.2015 31.3.2015

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 11.495.105 10.454.303 12.360.30220. Debiti verso clientela 56.527.759 55.264.471 50.817.92530. Titoli in circolazione 33.124.613 36.247.928 40.324.31540. Passività finanziarie di negoziazione 610.468 531.812 740.24760. Derivati di copertura 1.000.034 749.725 1.217.81680. Passività fiscali 427.460 472.564 735.132

a) correnti 159.184 171.620 370.410 b) differite 268.276 300.944 364.722

100. Altre passività 2.476.949 2.354.617 2.435.841110. Trattamento di fine rapporto del personale 337.289 340.954 368.186120. Fondi per rischi e oneri: 255.392 266.628 289.799

a) quiescenza e obblighi simili 68.981 70.237 79.457b) altri fondi 186.411 196.391 210.342

140. Riserve da valutazione 174.827 260.848 330.887170. Riserve 3.655.183 3.556.603 2.721.374180. Sovrapprezzi di emissione 3.798.430 3.798.430 4.716.866190. Capitale 2.254.371 2.254.371 2.254.371200. Azioni proprie (-) -5.155 -5.155 -5.340 210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 514.451 535.901 539.941220. Utile (Perdita) del periodo (+/-) 42.061 116.765 75.928

116.689.237 117.200.765 119.923.590TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

Page 104: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

101

Conto economico consolidato

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015 31.12.2015

10. Interessi attivi e proventi assimilati 568.924 667.373 2.509.201 20. Interessi passivi e oneri assimilati (181.324) (236.768) (878.146)

30. Margine di interesse 387.600 430.605 1.631.055

40. Commissioni attive 379.447 390.008 1.488.853 50. Commissioni passive (42.301) (48.816) (188.734)

60. Commissioni nette 337.146 341.192 1.300.119

70. Dividendi e proventi simili 523 533 10.349 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 1.504 27.431 63.919 90. Risultato netto dell’attività di copertura (986) (3.016) 10.968

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 16.492 28.367 211.390 a) crediti (1.607) 881 (34.527) b) attività finanziarie disponibili per la vendita 24.855 31.936 262.251 d) passività finanziarie (6.756) (4.450) (16.334)

110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (1.296) 5.242 4.356

120. Margine di intermediazione 740.983 830.354 3.232.156

130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (155.087) (191.158) (819.512) a) crediti (155.339) (190.192) (802.646) b) attività finanziarie disponibili per la vendita (4.668) (4.589) (18.290) d) altre operazioni finanziarie 4.920 3.623 1.424

140. Risultato netto della gestione finanziaria 585.896 639.196 2.412.644

170. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 585.896 639.196 2.412.644

180. Spese amministrative: (547.539) (539.708) (2.340.247) a) spese per il personale (320.554) (336.572) (1.391.732) b) altre spese amministrative (226.985) (203.136) (948.515)

190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (6.368) (4.319) (2.975) 200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (19.289) (21.061) (88.096) 210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (15.922) (16.589) (66.523) 220. Altri oneri/proventi di gestione 81.059 83.845 321.441

230. Costi operativi (508.059) (497.832) (2.176.400)

240. Utili (Perdite) delle partecipazioni 5.252 6.154 35.516 270. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 402 (295) 208

280. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 83.491 147.223 271.968

290. Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente (34.098) (61.546) (127.502)

300. Utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte 49.393 85.677 144.466

320. Utile (perdita) del periodo 49.393 85.677 144.466

330. Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi (7.332) (9.749) (27.701)

340. Utile (perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 42.061 75.928 116.765

Prospetto della redditività consolidata complessiva

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015 31.12.2015

10. UTILE/ PERDITA DEL PERIODO 49.393 85.677 144.466

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico

40. Piani a benefici definiti (9.898) (127) 14.458

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico

90. Copertura dei flussi finanziari 469 332 573 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (77.681) 216.911 136.938 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 507 (44) (3.372)

130. Totale delle altre componenti reddituali al netto delle imposte (86.603) 217.072 148.597

140. REDDITIVITÅ COMPLESSIVA (Voce 10. + 130.) (37.210) 302.749 293.063

150. REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA DI PERTINENZA DI TERZI 6.750 9.769 29.286

160. REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO (43.960) 292.980 263.777

Page 105: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Pro

spet

to d

elle

var

iazi

oni

del

pat

rim

onio

net

to c

onso

lidat

o a

l 31 m

arzo

2016

Impo

rti in

mig

liaia

di e

uro

Cap

itale

:2.

565.

936

-

2.56

5.93

6-

-

-

-

-

-

-

-

-

-6

9 -

2.56

5.86

72.

254.

371

311.

496

a) a

zion

i ord

inar

ie2.

520.

829

-

2.52

0.82

9-

-

-

-

-

-

-

-69

-

2.

520.

760

2.25

4.37

126

6.38

9

b) a

ltre

azio

ni45

.107

-

45.1

07-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

45.1

07-

45

.107

Sovr

appr

ezzi

di e

mis

sion

e3.

818.

024

-

3.81

8.02

4-

-

-

-

-

-

-

-

-

-7

5 -

3.81

7.94

93.

798.

430

19.5

19

Ris

erve

3.73

7.49

9-

3.

737.

499

144.

466

-31.

568

-14.

478

-

-

-

-

-

-

-1

86

-

3.

835.

733

3.65

5.18

318

0.55

0

a) d

i utili

1.80

6.09

2-

1.

806.

092

144.

466

-31.

568

-

-

-

-

-

-

-

-

-

1.91

8.99

01.

843.

067

75.9

23

b) a

ltre

1.93

1.40

7-

1.

931.

407

-

-

-1

4.47

8 -

-

-

-

-

-

-186

-

1.91

6.74

31.

812.

116

104.

627

Ris

erve

da

valu

tazi

one

256.

993

-

256.

993

-

-

-

-

-

-

-

-

-9

-86.

603

170.

381

174.

827

-4.4

46

Stru

men

ti di

cap

itale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Azio

ni p

ropr

ie-5

.155

-

-5

.155

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-5.1

55

-5.1

55

-

Utile

/per

dita

del

per

iodo

14

4.46

6-

14

4.46

6-1

44.4

66

-

-

-

-

-

-

-

-

-

49

.393

49.3

9342

.061

7.33

2

Pat

rim

on

io n

ett

o10

.517

.763

-

10.5

17.7

63-

-31.

568

-14.

478

-

-

-

-

-

-

-3

39

-37.

210

10.4

34.1

689.

919.

717

514.

451

Pat

rim

on

io n

etto

del

Gru

pp

o9.

981.

862

-

9.98

1.86

2-

-3

.515

-1

4.47

8 -

-

-

-

-

-

-192

-4

3.96

0 9.

919.

717

XX

Pat

rim

on

io n

etto

dei

Ter

zi53

5.90

1-

53

5.90

1-

-2

8.05

3 -

-

-

-

-

-

-

-147

6.

750

514.

451

XX

31 m

arzo

201

6

Varia

zion

i di

rise

rve

Op

era

zio

ni s

ul p

atri

mo

nio

ne

tto

Red

ditiv

ità

cons

olid

ata

com

ples

siva

Ris

erve

Der

ivati

su p

ropr

ie

azio

ni

Pat

rim

on

io

ne

tto

del

Gru

pp

od

i Ter

zi

Esi

ste

nze

al

31

.12.

2015

Mod

ifica

sald

i di

aper

tura

Esi

ste

nze

al

l'1.1

.201

6

Allo

cazi

on

e r

isu

ltat

o

ese

rciz

io p

rece

de

nte

Var

iazi

on

i ge

nn

aio

- m

arzo

201

6

Divi

dend

i e

altre

de

stin

azio

ni

Emis

sion

e nu

ove

azio

ni

Acqu

isto

az

ioni

pr

oprie

Dis

tribu

zion

e st

raor

dina

ria

divid

endi

Varia

zion

e st

rum

enti

di

capi

tale

Stoc

k op

tions

Varia

zion

i in

tere

ssen

ze

parte

cipa

tive

102

Page 106: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Pro

spet

to d

elle

var

iazi

oni

del

pat

rim

onio

net

to c

onso

lidat

o a

l 31 m

arzo

2015

Impo

rti in

mig

liaia

di e

uro

Cap

itale

:2.

566.

663

-

2.56

6.66

3-

-

-

-

-

-

-

-

-

-2

3 -

2.56

6.64

02.

254.

371

312.

269

a) a

zion

i ord

inar

ie2.

521.

556

-

2.52

1.55

6-

-

-

-

-

-

-

-23

-

2.

521.

533

2.25

4.37

126

7.16

2

b) a

ltre

azio

ni45

.107

-

45.1

07-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

45.1

07-

45

.107

Sovr

appr

ezzi

di e

mis

sion

e4.

744.

986

-

4.74

4.98

6-

-

-

-

-

-

-

-

-

-1

0 -

4.74

4.97

64.

716.

866

28.1

10

Ris

erve

3.64

6.15

7-

3.

646.

157

-703

.590

-2

9.57

5 1.

756

-

-

-

-

-

-

64

-

2.

914.

812

2.72

1.37

419

3.43

8

a) d

i utili

1.69

2.84

2-

1.

692.

842

-703

.590

-2

9.57

5 -

-

-

-

-

-

-

-

-

95

9.67

788

4.20

475

.473

b) a

ltre

1.95

3.31

5-

1.

953.

315

-

-

1.

756

-

-

-

-

-

-

64

-

1.

955.

135

1.83

7.17

011

7.96

5

Ris

erve

da

valu

tazi

one

110.

191

-

110.

191

-

-

-

-

-

-

-

-

-1

217.

072

327.

262

330.

887

-3.6

25

Stru

men

ti di

cap

itale

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Azio

ni p

ropr

ie-5

.340

-

-5

.340

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-5.3

40

-5.3

40

-

Utile

/per

dita

del

per

iodo

-7

03.5

90

-

-703

.590

70

3.59

0-

-

-

-

-

-

-

-

-

85.6

7785

.677

75.9

289.

749

Pat

rim

on

io n

ett

o10

.359

.067

-

10.3

59.0

67-

-29.

575

1.75

6-

-

-

-

-

-

3030

2.74

910

.634

.027

10.0

94.0

8653

9.94

1

Pat

rim

on

io n

etto

del

Gru

pp

o9.

804.

048

-

9.80

4.04

8-

-3

.609

1.

756

-

-

-

-

-

-

-1

.089

29

2.98

010

.094

.086

XX

Pat

rim

on

io n

etto

dei

Ter

zi55

5.01

9-

55

5.01

9-

-2

5.96

6 -

-

-

-

-

-

-

1.11

99.

769

539.

941

XX

31 m

arzo

201

5

Varia

zion

i di

rise

rve

Op

era

zio

ni s

ul p

atri

mo

nio

ne

tto

Red

ditiv

ità

cons

olid

ata

com

ples

siva

Ris

erve

Der

ivati

su p

ropr

ie

azio

ni

Pat

rim

on

io

ne

tto

del

Gru

pp

od

i Ter

zi

Esi

ste

nze

al

31

. 12.

2014

Mod

ifica

sald

i di

aper

tura

Esi

ste

nze

al

l'1.1

.201

5

Allo

cazi

on

e r

isu

ltat

o

ese

rciz

io p

rece

de

nte

Var

iazi

on

i ge

nn

aio

- m

arzo

201

5

Divi

dend

i e

altre

de

stin

azio

ni

Emis

sion

e nu

ove

azio

ni

Acqu

isto

az

ioni

pr

oprie

Dis

tribu

zion

e st

raor

dina

ria

divid

endi

Varia

zion

e st

rum

enti

di

capi

tale

Stoc

k op

tions

Varia

zion

i in

tere

ssen

ze

parte

cipa

tive

103

Page 107: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

104

Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto)

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

204.421 442.134

- risultato del periodo (+/-) 49.393 85.677 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (+/-) -208 -32.673 - plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 986 3.016 - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 155.087 191.158 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 35.211 37.650 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 6.368 4.319 - premi netti non incassati (-) - - - altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) - - - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) -20.443 168.598 - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (-/+) - - - altri aggiustamenti (+/-) -21.973 -15.611

230.019 1.790.272

- attività finanziarie detenute per la negoziazione 22.461 -99.274 - attività finanziarie valutate al fair value 151 -493 - attività finanziarie disponibili per la vendita -81.690 1.023.572 - crediti verso banche: a vista - - - crediti verso banche: altri crediti -161.372 9.220 - crediti verso clientela 358.308 819.856 - altre attività 92.161 37.391

-415.687 -2.326.204

- debiti verso banche: a vista - - - debiti verso banche: altri debiti 1.040.802 -932.421 - debiti verso clientela 1.263.288 -798.995 - titoli in circolazione -3.123.315 -1.266.034 - passività finanziarie di negoziazione 78.656 122.485 - passività finanziarie valutate al fair value - - - altre passività 324.882 548.761

18.753 -93.798

536 1.959

- vendite di partecipazioni - 1.424 - dividendi incassati su partecipazioni 523 533 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - vendite di attività materiali 13 2 - vendite di attività immateriali - - - vendite di società controllate e di rami d'azienda - -

-11.625 -10.360

- acquisti di partecipazioni - - - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - acquisti di attività materiali -6.093 -2.651 - acquisti di attività immateriali -5.532 -7.709 - acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -

-11.089 -8.401

- emissioni/acquisti di azioni proprie - - - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - - - distribuzione dividendi e altre finalità -31.568 -29.575

-31.568 -29.575

-23.904 -131.774

Riconciliazione

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 530.098 598.062 Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo -23.904 -131.774 Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - - Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 506.194 466.288

A. ATTIVITÁ OPERATIVA

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista

LIQUIDITÁ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO

1. Gestione

C. ATTIVITÁ DI PROVVISTA

1. Liquidità generata da

2. Liquidità assorbita da

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa

B. ATTIVITÁ DI INVESTIMENTO

Page 108: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

105

Note illustrative

Principi generali di redazione Il presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 del Gruppo UBI Banca, approvato dal Consiglio di Gestione del 12 maggio 2016, è redatto in forma consolidata ed è stato predisposto sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS ad oggi vigenti1, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe. Ai fini della predisposizione del presente Resoconto non sono state adottate le disposizioni del principio IAS 34 (“Bilanci Intermedi”), relativo all’informativa finanziaria infrannuale, in considerazione del fatto che il Gruppo UBI Banca applica tale principio alle Relazioni finanziarie semestrali e non anche all’informativa trimestrale. Come già anticipato nelle prime pagine del Resoconto, il D.Lgs. 25/2016, che ha dato attuazione alla Direttiva 2013/50/UE, ha modificato, tra gli altri, il testo dell’art. 154 ter del TUF. Le modifiche apportate eliminano l’obbligo di pubblicazione del Resoconto intermedio relativo al primo e terzo trimestre e prevedono la possibilità per la Consob, attraverso apposito regolamento, di prevedere eventuali obblighi informativi aggiuntivi, rispetto al Bilancio annuale e alla Relazione semestrale, i cui contenuti non potranno essere più ampi di quelli previsti in precedenza. Il Gruppo UBI Banca, in attesa di un pronunciamento definitivo da parte di Consob, ha deciso di pubblicare il Resoconto relativo al primo trimestre in continuità con l’informativa tradizionalmente presentata. Tale scelta è da intendersi non vincolante per il futuro in quanto suscettibile di essere rivista alla luce dell’evoluzione della disciplina regolamentare. I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Resoconto, con specifico riguardo alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste patrimoniali, nonché di iscrizione dei costi e dei ricavi sono i medesimi adottati per il Bilancio al 31 dicembre 2015, a cui si rimanda per la lettura integrale2, eccezion fatta per quanto già oggetto di descrizione relativamente all’evoluzione normativa nella Nota Integrativa del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, con riguardo alle novità entrate in vigore a decorrere dall’esercizio 2016. La redazione del Resoconto intermedio richiede da parte della direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del Resoconto. Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione alla data del presente Resoconto intermedio al 31 marzo 2016, dovessero differire dalle circostanze effettive, saranno modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse variano. Per la descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia alla Parte A.1, Sezione 2, paragrafo “Principi contabili” della Nota Integrativa Consolidata del Bilancio al 31 dicembre 2015. In coerenza con le precedenti informative periodiche, al fine di garantire la piena comparabilità dei dati quantitativi, il Resoconto include sia gli Schemi di bilancio consolidato conformi alla Circolare Banca d’Italia n. 262/20053 e successive modificazioni e integrazioni, sia i Prospetti consolidati riclassificati, entrambi redatti in euro quale moneta di conto.

1 Tali principi, recepiti dal nostro ordinamento mediante il D.Lgs. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE

1606/2002 in materia di principi contabili internazionali, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato.

2 Nota Integrativa – Parte A – Politiche Contabili del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015. 3 Lo Stato patrimoniale elenca le attività e le passività in ordine decrescente di liquidità e il Conto economico espone i costi secondo la

natura dei medesimi.

Page 109: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

106

Il documento è inoltre corredato dalle tabelle di dettaglio sul contenuto delle principali voci del Conto economico consolidato riclassificato e dello Stato patrimoniale consolidato riclassificato con i relativi commenti e da una sintetica informativa sui rischi finanziari ed operativi. È stata altresì prevista una specifica Sezione relativa all’informativa sull’andamento della Capogruppo nel periodo di riferimento. Il Resoconto si riferisce all’area di consolidamento declinata nel Bilancio al 31 dicembre 2015, che non ha subito modifiche salvo quanto eventualmente precisato nello specifico paragrafo della “Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata al 31 marzo 2016”. In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, in materia di fatti intervenuti dopo la data di riferimento del Resoconto intermedio di gestione, si informa che successivamente al 31 marzo 2016, data di riferimento del Resoconto in parola, e fino al 12 maggio 2016, data in cui il Consiglio di Gestione ha approvato il Resoconto, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio. L’informativa contabile del Resoconto intermedio di gestione4 è sottoposta a revisione contabile limitata a titolo volontario ai soli fini dell’inclusione dell’utile di periodo del Gruppo nel capitale primario di classe 1 (CET 1), in conformità a quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Altri aspetti Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU) - Contabilizzazione del contributo al Single Resolution Fund

Come ampiamente descritto nell’informativa di cui alla Nota Integrativa Consolidata del Bilancio al 31 dicembre 2015, la Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU) definisce le nuove regole di risoluzione, applicabili dal 1° gennaio 2015 a tutte le banche dell’Unione Europea, le cui misure previste sono finanziate, a decorrere dal 1° gennaio 2015 dal Fondo nazionale per la risoluzione che, dal 1° gennaio 2016, é confluito nel Fondo di Risoluzione unico (Single Resolution Fund - SRF). Il Fondo di Risoluzione unico deve raggiungere il livello target dei mezzi finanziari entro il 31 dicembre 2023 mediante il versamento di un contributo annuale ex ante che, in circostanze normali, ai sensi del Regolamento Delegato della Commissione Europea n. 2015/81, può essere corrisposto anche mediante la sottoscrizione di impegni di pagamento irrevocabili nella misura minima del 15%. A partire dal 29 aprile 2016, Banca d’Italia, in qualità di Autorità di risoluzione, ha reso destinatarie le banche italiane, assoggettate alla predetta normativa, della comunicazione con cui viene indicato il contributo ordinario dovuto per l’esercizio 2016, calcolato ai sensi dei Regolamenti Delegati della Commissione Europea n. 2015/63 e 2015/81. Tale contributo è stato determinato dal Single Resolution Board in collaborazione con Banca d’Italia. Stante quanto sopra, al 31 marzo 2016, il Gruppo, in applicazione dell’IFRIC 21 “Tributi”, ha provveduto alla contabilizzazione del contributo complessivo, pari a 37,55 milioni5 di euro (22 milioni per l’esercizio 2015). In particolare, nel rispetto di quanto disposto all’art. 8 del sopracitato Regolamento Delegato della Commissione Europea n. 2015/81, è stato quindi imputato a Conto economico, alla voce “Altre spese amministrative”, l’onere pari a 31,92 milioni, mentre 5,63 milioni risultano iscritti “sotto la riga” tra gli impegni di pagamento irrevocabili interamente garantiti da cash collateral.

Il significativo incremento del contributo dovuto per il 2016 rispetto all’esercizio precedente è dovuto ad una pluralità di concause tra cui le più evidenti sono ascrivibili a: • la riduzione dell’orizzonte temporale, pari a 8 anni, con cui il Fondo di Risoluzione unico deve

raggiungere il livello target di risorse disponibili rispetto all’orizzonte temporale di raccolta delle risorse da parte del Fondo nazionale per la risoluzione, pari a 10 anni;

• l’incremento della contribuzione del Gruppo all’ammontare dei depositi protetti sul quale commisurare il livello obiettivo dei mezzi finanziari di cui il Fondo deve disporre;

• l’attribuzione di un fattore di correzione per il rischio sulla base del posizionamento europeo. Per completezza informativa, con specifico riguardo alla Direttiva DGS (Deposit Guarantee Schemes – 2014/49/EU), volta a rafforzare la tutela dei depositanti e ad armonizzare il quadro normativo a livello comunitario, si segnala che con l’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 56 dell’8 marzo 2016 del D.Lgs. n. 30 del 15 febbraio 2016, è stata data attuazione alla citata Direttiva comunitaria.

4 Trattasi dei Prospetti contabili consolidati e delle relative Note esplicative. 5 Da corrispondere al Fondo di risoluzione entro il 15 giugno 2016.

Page 110: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

107

Adesione allo “Schema Volontario” del Fondo Interbancario Tutela dei Depositi – Sostegno a Banca Tercas

Nell’informativa del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 si è dato conto del fatto che le modifiche delle norme statutarie del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), operate nelle more del completamento dell’iter di recepimento nazionale della Direttiva DGS (Deposit Guarantee Schemes – 2014/49/EU), hanno anche previsto un istituto, ulteriore a quello normato dalla citata Direttiva, di tipo volontario (c.d. Schema volontario) diretto al sostegno di banche in amministrazione straordinaria o in condizioni di dissesto, laddove siano riscontrate concrete prospettive di risanamento e siano state preventivamente adottate dalla Banca d’Italia misure volte alla riduzione e/o conversione degli strumenti di capitale in capitale primario di classe 1. L’adesione su base volontaria allo Schema ha comportato la sottoscrizione biennale di un impegno massimo di sistema pari a 300 milioni di euro. Il richiamo di tale impegno, sulla base delle decisioni assunte dalla governance dello Schema, è avvenuto con riguardo all’intervento di sostegno a Banca Tercas, posto che l’intervento precedentemente erogato ha configurato, per la Commissione Europea, un “aiuto di Stato” con conseguente obbligo di restituzione. Con lettere inviate in data 26 aprile 2016 dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi alle Banche del Gruppo, il Fondo ha comunicato la restituzione del contributo precedentemente versato, nonché il contestuale addebito di un onere quantificato, in via definitiva, pari a 15,8 milioni di euro. Per quanto sopra, tenuto conto che nel biennio 2013-2014 l’onere rilevato a conto economico dal Gruppo era stato pari a complessivi 17,7 milioni, nel presente Resoconto è stato rilevato, nel conto economico alla voce 130d “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”, un provento pari a 1,9 milioni, pari alla differenza tra l’onere definitivamente quantificato e quello precedentemente spesato. Trasformazione di UBI Banca in Società per azioni – Impatti contabili derivanti dall’esercizio del diritto di recesso

Come descritto nella Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata, a cui si rimanda per una trattazione esaustiva, in seguito alla trasformazione di UBI Banca da Società cooperativa per azioni in Società per azioni, i titolari di azioni UBI Banca, nonché i soci di UBI Banca che non abbiano concorso all’approvazione della deliberazione di trasformazione, hanno potuto esercitare il diritto di recesso. Il valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso6 è stato determinato in 7,2880 euro per ciascuna azione UBI Banca e il succitato diritto è stato validamente esercitato per n. 35.409.477 azioni, per un controvalore complessivo pari a circa 258 milioni di euro. In data 31 marzo 2016 la Banca Centrale Europea ha rilasciato a UBI Banca l’autorizzazione7 a procedere al rimborso di n. 1.807.220 azioni. Nel Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 UBI Banca ha provveduto, in accordo alle previsioni dello IAS 32, a fronte dell’iscrizione alla voce “Debiti verso clientela” di un debito nei confronti degli azionisti per l’importo liquidabile pari a euro 13,2 milioni, a rilevare una corrispondente riduzione del Patrimonio netto8. Impairment titoli Available For Sale

Al 31 marzo 2016 la valutazione al fair value dei titoli AFS ha comportato rettifiche di valore iscritte a conto economico per 4,7 milioni di euro, di cui 0,4 milioni riferibili ad UBI Banca. Le rettifiche sono ascrivibili: • per 4,3 milioni a titoli di capitale di natura “partecipativa”; • per 0,4 milioni a investimenti in OICR. Le rettifiche su titoli di capitale9 sono rilevate in ossequio alla policy di Gruppo, in materia di impairment su titoli di capitale AFS, allorquando il fair value dei titoli risulta inferiore al costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi ovvero inferiore al medesimo per più del 35%, oppure in caso di riduzioni di valore successive alla rilevazione di precedenti rettifiche. In considerazione del fatto che il Gruppo UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle Relazioni finanziarie semestrali e non anche all’informativa trimestrale, con conseguente identificazione di un “interim period” semestrale, si evidenzia che eventuali apprezzamenti dei titoli, che si dovessero registrare nel secondo trimestre, andranno a ridurre la rettifica rilevata a conto economico nel primo trimestre. 6 Le medesime, pertanto, sono state rese indisponibili e, rimanendo nella proprietà del socio, sui relativi dossier, non potevano essere

oggetto di trasferimento sino al termine del “procedimento di liquidazione”. 7 Ai sensi degli artt. 77 e 78 del Regolamento (UE) n. 575/2013. 8 Il debito nei confronti degli azionisti è stato estinto in data 8 aprile 2016 mediante regolamento del rimborso avvenuto al valore di

liquidazione di 7,2880 euro per azione. Le azioni rimborsate sono state iscritte nel portafoglio azioni proprie di UBI Banca; il relativo acquisto è stato effettuato utilizzando riserve disponibili.

9 Il riferimento è da intendersi sia ai titoli di capitale di natura “partecipativa” sia agli investimenti in OICR.

Page 111: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

108

Il progetto IFRS 9 nel Gruppo UBI Banca

Come anticipato nell’informativa del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015, cui si rimanda per una lettura esaustiva, in data 24 luglio 2014 lo IASB ha emesso il principio contabile IFRS 9 “Financial Instruments”, portando pertanto sostanzialmente a termine il processo di integrale revisione dello IAS 39 “Financial Instruments: Recognition and Measurement”. Il principio in parola, la cui adozione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2018, è tuttora soggetto al processo di omologazione da parte della Commissione Europea relativamente al quale, in data 4 maggio 2015, lo European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG), organismo deputato a valutare in sede europea l’adozione degli IAS/IFRS, ha rilasciato parere favorevole.

In funzione della rilevanza dei cambiamenti prospettici introdotti dal nuovo principio contabile, in particolare con riguardo all’ambito del modello expected loss applicabile nella stima delle valutazioni degli strumenti finanziari, nonché tenuto conto della conseguente complessità implementativa del principio in parola, come già anticipato il Gruppo UBI Banca ha preso parte sin dall’origine alle attività progettuali in sede di Associazione Bancaria Italiana ed ha avviato, nel corso del secondo semestre 2015, il proprio progetto di transizione muovendo da un’attività progettuale di assessment volta a valutarne i potenziali impatti con riferimento agli aspetti regolamentari, modelli di rischio, amministrazione, organizzazione, applicazioni IT e business.

Nel primo trimestre 2016 si è sostanzialmente conclusa l’attività di assessment, le cui risultanze principali preliminari sono di seguito riassunte: • identificazione delle modifiche regolamentari e contabili e conseguente preliminare definizione degli

orientamenti contabili per gli aspetti necessari; • identificazione degli impatti preliminari in termini di business, modelli di rischio, organizzazione e

sistemi IT; • definizione dei criteri per l’iscrizione ed il trasferimento degli strumenti finanziari, in particolare crediti,

tra i tre diversi stage previsti dall’IFRS 9 sulla base della qualità creditizia, con conseguente diversa stima dei rispettivi valori di bilancio (12 month expected credit loss vs. lifetime expected credit loss).

L’attività di assessment, che nel primo trimestre ha condotto ad analisi di dettaglio relativamente alle succitate risultanze preliminari, ha confermato la significatività dei cambiamenti introdotti dal nuovo principio, in particolare in relazione al modello di impairment applicabile alla totalità delle attività finanziarie (ad esclusione di quelli FVPL), avvalorando di conseguenza l’aspettativa, propria dell’intero sistema bancario nazionale e internazionale, di un aumento della misura delle svalutazioni rispetto a quelle stimate con il modello attualmente in uso, specificamente con riguardo alle attività finanziarie diverse da quelle in default10, ovvero quelle che si collocheranno negli stage 1 e 2 definiti dal principio. Non sono per contro attese significative riclassifiche patrimoniali in ossequio alle nuove previsioni in materia di classificazione delle attività finanziarie previste dall’IFRS 9.

Nel corso del primo trimestre ha inoltre preso avvio l’attività di design finalizzata, in particolare, alla definizione delle specifiche di dettaglio in ambito IT e organizzazione. L’architettura del progetto prevede, successivamente, l’attività c.d. di implementation finalizzata alla pianificazione ed esecuzione degli interventi individuati e definiti nelle precedenti fasi progettuali.

In occasione delle prossime informative periodiche e di bilancio verranno forniti i relativi aggiornamenti.

10 Gli strumenti finanziari in default, ai sensi del principio IFRS 9, saranno ragionevolmente collocati nello stage 3; l’applicazione del

modello lifetime expected credit loss è concettualmente simile al modello attualmente in uso di svalutazione analitica.

Page 112: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA

REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Page 113: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

110

Page 114: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio
Page 115: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

112

Page 116: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

INFORMATIVA SULL’ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO UBI BANCA Spa

NEL PRIMO TRIMESTRE 2016

Page 117: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

114

Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo

Stato patrimoniale riclassificato

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 110.712 138.226 -27.514 -19,9% 112.426 -1.714 -1,5%

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.060.456 1.088.262 -27.806 -2,6% 1.654.371 -593.915 -35,9%

30. Attività finanziarie valutate al fair value 194.738 196.034 -1.296 -0,7% 198.365 -3.627 -1,8%

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 15.502.253 15.357.571 144.682 0,9% 17.405.247 -1.902.994 -10,9%

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.445.469 3.494.547 -49.078 -1,4% 3.528.010 -82.541 -2,3%

60. Crediti verso banche 15.172.792 15.489.215 -316.423 -2,0% 15.073.014 99.778 0,7%

70. Crediti verso clientela 21.271.288 21.901.390 -630.102 -2,9% 22.625.687 -1.354.399 -6,0%

80. Derivati di copertura 712.624 592.409 120.215 20,3% 673.536 39.088 5,8%

90.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - 4.637 -4.637 -100,0% 5.349 -5.349 -100,0%

100. Partecipazioni 9.657.740 9.657.401 339 0,0% 9.624.090 33.650 0,3%

110. Attività materiali 610.576 615.661 -5.085 -0,8% 629.089 -18.513 -2,9%

120. Attività immateriali 410 410 - - 410 - -

130. Attività fiscali 1.528.054 1.529.553 -1.499 -0,1% 1.623.234 -95.180 -5,9%

140.Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.032 2.032 - - 3 2.029 n.s.

150. Altre attività 562.618 699.982 -137.364 -19,6% 639.077 -76.459 -12,0%

Totale dell'attivo 69.831.762 70.767.330 -935.568 -1,3% 73.791.908 -3.960.146 -5,4%

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 16.894.824 15.845.354 1.049.470 6,6% 17.798.453 -903.629 -5,1%

20. Debiti verso clientela 7.862.398 7.357.586 504.812 6,9% 6.598.990 1.263.408 19,1%

30. Titoli in circolazione 33.639.442 36.265.240 -2.625.798 -7,2% 37.080.038 -3.440.596 -9,3%

40. Passività finanziarie di negoziazione 685.980 608.600 77.380 12,7% 844.803 -158.823 -18,8%

60. Derivati di copertura 942.825 700.871 241.954 34,5% 1.163.274 -220.449 -19,0%

80. Passività fiscali 219.693 265.926 -46.233 -17,4% 448.391 -228.698 -51,0%

100. Altre passività 664.701 881.275 -216.574 -24,6% 784.573 -119.872 -15,3%

110. Trattamento di fine rapporto del personale 39.866 39.975 -109 -0,3% 43.409 -3.543 -8,2%

120. Fondi per rischi e oneri: 37.527 43.557 -6.030 -13,8% 45.666 -8.139 -17,8%

a) quiescenza e obblighi simili 1.023 1.035 -12 -1,2% 1.135 -112 -9,9%

b) altri fondi 36.504 42.522 -6.018 -14,2% 44.531 -8.027 -18,0% 130.+160.

+170.+180.+190.

Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 8.668.154 8.635.523 32.631 0,4% 8.781.902 -113.748 -1,3%

200. Utile (perdita) del periodo 176.352 123.423 n.s. n.s. 202.409 -26.057 -12,9%

Totale del passivo e del patrimonio netto 69.831.762 70.767.330 -935.568 -1,3% 73.791.908 -3.960.146 -5,4%

31.3.2015

CImporti in migliaia di euro

31.12.2015

B

Variazioni

A-C

Variazioni %

A/C

Variazioni

A-B

31.3.2016

A

Variazioni %

A/B

Page 118: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

115

Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 110.712 138.226 133.039 107.492 112.426

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.060.456 1.088.262 760.790 1.463.279 1.654.371

30. Attività finanziarie valutate al fair value 194.738 196.034 195.490 197.223 198.365

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 15.502.253 15.357.571 14.767.754 16.309.111 17.405.247

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.445.469 3.494.547 3.486.873 3.535.692 3.528.010

60. Crediti verso banche 15.172.792 15.489.215 16.343.837 15.026.560 15.073.014

70. Crediti verso clientela 21.271.288 21.901.390 20.942.260 21.854.404 22.625.687

80. Derivati di copertura 712.624 592.409 611.992 544.207 673.536

90.Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - 4.637 4.707 4.804 5.349

100. Partecipazioni 9.657.740 9.657.401 9.656.107 9.625.683 9.624.090

110. Attività materiali 610.576 615.661 620.736 624.701 629.089

120. Attività immateriali 410 410 410 410 410

130. Attività fiscali 1.528.054 1.529.553 1.497.100 1.536.122 1.623.234

140.Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.032 2.032 2.036 2.036 3

150. Altre attività 562.618 699.982 552.551 745.198 639.077

Totale dell'attivo 69.831.762 70.767.330 69.575.682 71.576.922 73.791.908

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 16.894.824 15.845.354 14.675.513 13.199.889 17.798.453

20. Debiti verso clientela 7.862.398 7.357.586 6.357.264 10.254.377 6.598.990

30. Titoli in circolazione 33.639.442 36.265.240 37.356.497 36.831.103 37.080.038

40. Passività finanziarie di negoziazione 685.980 608.600 614.788 754.027 844.803

60. Derivati di copertura 942.825 700.871 820.178 736.087 1.163.274

80. Passività fiscali 219.693 265.926 292.254 243.599 448.391

100. Altre passività 664.701 881.275 550.167 765.959 784.573

110. Trattamento di fine rapporto del personale 39.866 39.975 39.275 39.701 43.409

120. Fondi per rischi e oneri: 37.527 43.557 57.229 56.092 45.666

a) quiescenza e obblighi simili 1.023 1.035 1.016 1.029 1.135

b) altri fondi 36.504 42.522 56.213 55.063 44.531130.+160.

+170.+180.+190.

Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione e azioni proprie 8.668.154 8.635.523 8.674.932 8.518.872 8.781.902

200. Utile (perdita) del periodo 176.352 123.423 137.585 177.216 202.409

Totale del passivo e del patrimonio netto 69.831.762 70.767.330 69.575.682 71.576.922 73.791.908

31.12.2015Importi in migliaia di euro

30.9.2015 30.6.2015 31.3.201531.3.2016

Page 119: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

116

Conto economico riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 6.260 10.303 (4.043) (39,2%) (13.593) 70. Dividendi e proventi simili 219.768 230.371 (10.603) (4,6%) 249.430

40.-50. Commissioni nette 14.067 12.840 1.227 9,6% 48.979 80.+90.

+100.+110.Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 10.803 51.072 (40.269) (78,8%) 278.605

190. Altri oneri/proventi di gestione 28.974 27.441 1.533 5,6% 109.087

Proventi operativi 279.872 332.027 (52.155) (15,7%) 672.508

150.a Spese per il personale (41.058) (42.532) (1.474) (3,5%) (169.417) 150.b Altre spese amministrative (56.246) (39.220) 17.026 43,4% (210.847)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (4.847) (5.117) (270) (5,3%) (21.581)

Oneri operativi (102.151) (86.869) 15.282 17,6% (401.845)

Risultato della gestione operativa 177.721 245.158 (67.437) (27,5%) 270.663

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (9.638) (27.829) (18.191) (65,4%) (104.166)

130.b+c+d

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 2.696 (2.465) 5.161 n.s. (15.847)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (102) 56 (158) n.s. 6.955 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 130 (14) 144 n.s. 1.594

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 170.807 214.906 (44.099) (20,5%) 159.199

260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 4.353 (12.205) 16.558 n.s. (26.619)

Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati 175.160 202.701 (27.541) (13,6%) 132.580

150.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte 1.192 (292) 1.484 n.s. (9.157)

290. Utile (perdita) del periodo 176.352 202.409 (26.057) (12,9%) 123.423

31.12.2015

CImporti in migliaia di euro

Variazioni

A-B

Variazioni%

A/B

31.3.2016

A

31.3.2015

B

Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato

I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

10.-20. Margine d'interesse 6.260 (7.507) (13.178) (3.211) 10.303 70. Dividendi e proventi simili 219.768 1.573 3.451 14.035 230.371

40.-50. Commissioni nette 14.067 9.967 12.665 13.507 12.840 80.+90.

+100.+110.Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 10.803 161.625 20.498 45.410 51.072

190. Altri oneri/proventi di gestione 28.974 26.725 27.813 27.108 27.441

Proventi operativi 279.872 192.383 51.249 96.849 332.027

150.a Spese per il personale (41.058) (44.866) (39.861) (42.158) (42.532) 150.b Altre spese amministrative (56.246) (90.358) (36.738) (44.531) (39.220)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (4.847) (6.351) (5.040) (5.073) (5.117)

Oneri operativi (102.151) (141.575) (81.639) (91.762) (86.869)

Risultato della gestione operativa 177.721 50.808 (30.390) 5.087 245.158

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (9.638) (28.278) (19.641) (28.418) (27.829) 130.

b+c+dRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 2.696 (8.282) (3.565) (1.535) (2.465)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (102) 21.825 (2.325) (12.601) 56 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 130 1.340 256 12 (14)

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 170.807 37.413 (55.665) (37.455) 214.906

260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 4.353 (42.710) 16.034 12.262 (12.205)

Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati 175.160 (5.297) (39.631) (25.193) 202.701

150.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte 1.192 (8.865) - - (292)

290. Utile (perdita) del periodo 176.352 (14.162) (39.631) (25.193) 202.409

Importi in migliaia di euro

20152016

Page 120: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

117

Importi in migliaia di euro

Margine d'interesse 6.260 10.303 (4.043) (39,2%)

Dividendi e proventi simili 219.768 230.371 (10.603) (4,6%)

Commissioni nette 14.067 12.840 1.227 9,6%

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 10.803 51.072 (40.269) (78,8%)

Altri oneri/proventi di gestione 28.974 27.441 1.533 5,6%

Proventi operativi 279.872 332.027 (52.155) (15,7%)

Spese per il personale (41.058) (42.532) (1.474) (3,5%)

Altre spese amministrative (56.246) (39.220) 17.026 43,4%

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (4.847) (5.117) (270) (5,3%)

Oneri operativi (102.151) (86.869) 15.282 17,6%

Risultato della gestione operativa 177.721 245.158 (67.437) (27,5%)

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (9.638) (27.829) (18.191) (65,4%)

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 3.084 2.001 1.083 54,1%

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (102) 56 (158) n.s.

Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 130 (14) 144 n.s.

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 171.195 219.372 (48.177) (22,0%)

Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 4.252 (13.431) 17.683 n.s.

Utile (perdita) del periodo 175.447 205.941 (30.494) (14,8%)

Variazioni Variazioni %

31.3.2016al netto delle

componenti non ricorrenti

31.3.2015al netto delle

componenti non ricorrenti

Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti

Page 121: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Impo

rti in

mig

liaia

di e

uro

Mar

gine

d'in

tere

sse

6.26

0 6.

260

10.3

03

10.3

03

Div

iden

di e

pro

vent

i sim

ili21

9.76

8 21

9.76

8 23

0.37

1 23

0.37

1

Com

mis

sion

i net

te14

.067

14

.067

12

.840

12

.840

Ris

ulta

to n

etto

del

l'atti

vità

di n

egoz

iazi

one,

cop

ertu

ra, c

essi

one/

riacq

uist

o e

delle

at

tività

/pas

sivi

tà v

alut

ate

al fa

ir va

lue

10.8

03

10.8

03

51.0

72

51.0

72

Altr

i one

ri/pr

oven

ti di

ges

tione

28.9

74

28.9

74

27.4

41

27.4

41

Pro

ven

ti o

per

ativ

i27

9.87

2 -

-

27

9.87

2 33

2.02

7 -

-

33

2.02

7

Spe

se p

er il

per

sona

le(4

1.05

8)

(41.

058)

(4

2.53

2)

(42.

532)

Altr

e sp

ese

amm

inis

trativ

e(5

6.24

6)

(56.

246)

(3

9.22

0)

(39.

220)

Ret

tific

he/ri

pres

e di

val

ore

nette

su

attiv

ità m

ater

iali

e im

mat

eria

li(4

.847

) (4

.847

) (5

.117

) (5

.117

)

On

eri o

per

ativ

i(1

02.1

51)

-

-

(102

.151

) (8

6.86

9)

-

-

(86.

869)

Ris

ulta

to d

ella

ges

tion

e o

per

ativ

a17

7.72

1 -

-

17

7.72

1 24

5.15

8 -

-

24

5.15

8

Ret

tific

he/ri

pres

e di

val

ore

nette

per

det

erio

ram

ento

cre

diti

(9.6

38)

(9.6

38)

(27.

829)

(2

7.82

9)

Ret

tific

he/ri

pres

e di

val

ore

nette

per

det

erio

ram

ento

di a

ltre

attiv

ità/p

assi

vità

fina

nzia

rie2.

696

388

3.08

4 (2

.465

) 4.

466

2.00

1

Acc

anto

nam

enti

netti

ai f

ondi

per

risc

hi e

one

ri(1

02)

(102

) 56

56

Util

i (pe

rdite

) dal

la c

essi

one

di in

vest

imen

ti e

parte

cipa

zion

i13

0 13

0 (1

4)

(14)

Util

e (p

erd

ita) d

ell'o

per

ativ

ità c

orr

ente

al l

ord

o d

elle

imp

ost

e17

0.80

7 38

8 -

17

1.19

5 21

4.90

6 4.

466

-

219.

372

Impo

ste

sul r

eddi

to d

el p

erio

do d

ell'o

pera

tività

cor

rent

e4.

353

(101

) 4.

252

(12.

205)

(1

.226

) (1

3.43

1)

Util

e (p

erd

ita) d

el p

erio

do

an

te o

ner

i per

eso

di a

ntic

ipat

i17

5.16

0 28

7 -

17

5.44

7 20

2.70

1 3.

240

-

205.

941

One

ri pe

r eso

di a

ntic

ipat

i al n

etto

del

le im

post

e1.

192

(1.1

92)

-

(2

92)

292

-

Util

e (p

erd

ita) d

el p

erio

do

176.

352

287

(1.1

92)

175.

447

202.

409

3.24

0 29

2 20

5.94

1

Conto

eco

nom

ico r

icla

ssif

icat

o a

l net

to d

elle

più

sig

nif

icat

ive

com

ponen

ti n

on r

icorr

enti

: det

tagl

i

31.3

.201

5

Co

mp

on

enti

no

n r

ico

rren

ti

Ret

tific

he e

rip

rese

di v

alor

e su

tito

li azi

onar

i, ob

blig

azio

nari

e qu

ote

OIC

R

(AFS

)

Rec

uper

i sug

li on

eri p

er e

sodi

an

ticip

ati

(ex

Acco

rdo

Sind

acal

e de

l23

dic

embr

e 20

15)

Co

mp

on

enti

no

n r

ico

rren

ti

Ret

tific

he d

i val

ore

su ti

toli a

zion

ari,

obbl

igaz

iona

ri e

quot

e O

ICR

(A

FS)

31.3

.201

6

31.3

.201

6al

net

to d

elle

co

mpo

nent

i non

ri

corr

enti

31.3

.201

5al

net

to d

elle

co

mpo

nent

i non

ri

corr

enti

One

ri pe

r eso

di

antic

ipat

i (e

x Ac

cord

o 4

febb

raio

201

5)

118

Page 122: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

119

Prospetto di raccordo 31 marzo 2016

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.3.2016 31.3.2016

Importi in migliaia di euro

Schema del bilancio

dell'impresa

Recupero imposte

Amm. per migliorie su beni di terzi

Recuperi sugli oneri per esodi

anticipati

Prospetto riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 6.260 6.260

70. Dividendi e proventi simili 219.768 219.768

40.-50. Commissioni nette 14.067 14.067

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 10.803 10.803

190. Altri oneri/proventi di gestione 31.264 (2.322) 32 28.974

Proventi operativi 282.162 (2.322) 32 - 279.872

150.a Spese per il personale (39.277) (1.781) (41.058)

150.b Altre spese amministrative (58.568) 2.322 (56.246)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (4.815) (32) (4.847)

Oneri operativi (102.660) 2.322 (32) (1.781) (102.151)

Risultato della gestione operativa 179.502 - - (1.781) 177.721

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (9.638) (9.638)

130.b+c+d

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 2.696 2.696

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (102) (102)

210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 130 130

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 172.588 - - (1.781) 170.807

260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 3.764 589 4.353

Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati 176.352 - - (1.192) 175.160

150.a Recuperi sugli oneri per esodi anticipati al netto delle imposte - 1.192 1.192

290. Utile (perdita) del periodo 176.352 - - - 176.352

Voci

Riclassifiche

Prospetto di raccordo 31 marzo 2015

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.3.2015 31.3.2015

Importi in migliaia di euro

Schema del bilancio

dell'impresa

Recupero imposte

Amm. per migliorie su beni di terzi

Oneri per esodi anticipati

Prospetto riclassificato

10.-20. Margine d'interesse 10.303 10.303

70. Dividendi e proventi simili 230.371 230.371

40.-50. Commissioni nette 12.840 12.840

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 51.072 51.072

190. Altri oneri/proventi di gestione 29.391 (1.982) 32 27.441

Proventi operativi 333.977 (1.982) 32 - 332.027

150.a Spese per il personale (42.935) 403 (42.532)

150.b Altre spese amministrative (41.202) 1.982 (39.220)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (5.085) (32) (5.117)

Oneri operativi (89.222) 1.982 (32) 403 (86.869)

Risultato della gestione operativa 244.755 - - 403 245.158

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (27.829) (27.829)

130.b+c+d

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (2.465) (2.465)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 56 56

210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni (14) (14)

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 214.503 - - 403 214.906

260. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (12.094) (111) (12.205)

Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati 202.409 - - 292 202.701

150.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte - (292) (292)

290. Utile (perdita) del periodo 202.409 - - - 202.409

Voci

Riclassifiche

Page 123: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

120

Prospetto di raccordo 31 dicembre 2015

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 31.12.2015 31.12.2015

Importi in migliaia di euro

Schema del bilancio

dell'impresa

Recupero imposte

Amm. per migliorie su beni di terzi

Oneri per esodi

anticipati

Prospetto riclassificato

10.-20. Margine d'interesse (13.593) (13.593)

70. Dividendi e proventi simili 249.430 249.430

40.-50. Commissioni nette 48.979 48.979

80.+90.+100.+110.

Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 278.605 278.605

190. Altri oneri/proventi di gestione 117.590 (8.630) 127 109.087

Proventi operativi 681.011 (8.630) 127 - 672.508

150.a Spese per il personale (183.099) 13.682 (169.417)

150.b Altre spese amministrative (219.477) 8.630 (210.847)

170.+180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (21.454) (127) (21.581)

Oneri operativi (424.030) 8.630 (127) 13.682 (401.845)

Risultato della gestione operativa 256.981 - - 13.682 270.663

130.a Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (104.166) (104.166)

130.b+c+d

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (15.847) (15.847)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 6.955 6.955

210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 1.594 1.594

250. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 145.517 - - 13.682 159.199

260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente (22.094) (4.525) (26.619)

Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati 123.423 - - 9.157 132.580

150.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte - (9.157) (9.157)

290. Utile (perdita) d'esercizio 123.423 - - - 123.423

Voci

Riclassifiche

Note esplicative alla redazione dei prospetti

Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione del presente Resoconto, sono state osservate le previsioni di cui al 4° Aggiornamento del 15 dicembre 2015.

Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale vengono redatti i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti regole:

- i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative;

- la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190;

- gli oneri per esodi anticipati (al netto delle imposte) includono un parziale della voce 150a dello schema contabile.

La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e, dall’altro, con la predisposizione di specifici prospetti di raccordo.

Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nel successivo capitolo del presente Resoconto.

Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti – essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi – che così si riassumono:

I Trimestre 2016: - rettifiche di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS); - recuperi sugli oneri per esodi anticipati spesati a margine dell’Accordo sindacale del 23

dicembre 2015; I Trimestre 2015: - rettifiche di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS);

- oneri per esodi anticipati spesati a margine dell’Accordo sindacale del 4 febbraio 2015;

Page 124: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

121

L’andamento nel periodo

I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle principali componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nel precedente capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento proposto esamina le dinamiche che hanno caratterizzato il primo trimestre 2016 rispetto al primo trimestre 2015, nonché rispetto al quarto trimestre 2015 (quest’ultimo evidenziato da un leggero sfondo).

L’evoluzione economica Il primo trimestre dell’anno si è chiuso con un utile netto di periodo pari a 176,4 milioni1, in flessione rispetto ai 202,4 milioni dell’analogo trimestre del 2015. Il precedente quarto trimestre del 2015 – appesantito dalla fiscalità conseguente alla chiusura di alcuni contenziosi con l’Autorità tributaria, oltre che dal versamento straordinario al Fondo di Risoluzione, nonostante il risultato positivo della gestione operativa – si era invece chiuso con una perdita netta di 14,2 milioni. Nei primi tre mesi del 2016 la gestione caratteristica ha generato proventi operativi per circa 280 milioni, in flessione di 52,2 milioni rispetto al periodo gennaio-marzo 2015. In dettaglio:

• i dividendi2 si sono attestati a 219,8 milioni (-10,6 milioni) e si riferiscono quasi totalmente alle partecipazioni del Gruppo. Dell’ammontare complessivamente incassato, 164,3 milioni derivano dalle Banche Rete (di cui 118,4 milioni da BPB), 52,8 milioni dalle Società Prodotto (di cui 41,3 milioni dalla SGR) e 2,2 milioni dal comparto immobiliare. Rispetto al trimestre di raffronto gli aggregati evidenziano rispettivamente: una diminuzione di oltre 24 milioni,

riconducibile alla dinamica dei risultati dell’esercizio 2015, per le Banche Rete;

un incremento di 13,4 milioni dalle “Fabbriche” del Gruppo, correlato principalmente a UBI Pramerica SGR e alla Società cinese di gestione di fondi locali, Zhong Ou Fund Management;

un contributo delle Società immobiliari sostanzialmente invariato.

I dividendi incassati dai titoli detenuti nel portafoglio AFS sono risultati pari a 0,5 milioni, in linea con il 2015;

• il risultato netto dell’attività finanziaria – complice il calo dei corsi azionari nei primi mesi dell’anno sulla scia del sensibile rialzo dei premi per il rischio richiesti dal mercato – si è quantificato in 10,8 milioni (51,1 milioni nei primi tre mesi del 2015), per effetto dei seguenti risultati:

1 Entrambi i trimestri raffrontati evidenziano componenti non ricorrenti: positive per 0,9 milioni nel 2016 e negative per 3,5 milioni nel

2015 (generate in ambedue i periodi da rettifiche di valore su attività finanziarie e da oneri/adeguamenti degli oneri per esodi anticipati), escludendo le quali il risultato dei primi tre mesi dell’anno si attesta a 175,4 milioni, a fronte dei 205,9 milioni dell’analogo trimestre del 2015.

2 Va sempre tenuto presente che, in base alla configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca riveste il ruolo di holding e detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate; ne discende che gli utili dalle stesse distribuiti ne costituiscono la primaria fonte reddituale.

Dividendi e proventi simili

Importi in migliaia di euro 31.3.2016 31.3.2015

Banca Popolare di Bergamo Spa 118.359 133.512UBI Pramerica SGR Spa 41.274 28.199Banca Popolare Commercio e Industria Spa 27.305 28.221Banca Popolare di Ancona Spa 15.251 7.467 Zhong Ou Fund Management Co 9.019 - Banca di Valle Camonica Spa 2.809 - UBI Factor Spa 2.486 5.722 Banca Regionale Europea Spa 540 10.704 Banco di Brescia Spa - 8.411IW Bank Spa (prima della fusione) - 3.816 UBI Banca Private Investment Spa (prima della fusione) - 1.676 Altre partecipazioni (voce 100) 2.205 2.115

Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni 219.248 229.843

Dividendi percepiti da voce 40 AFS 520 522

Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione e voce 30 Fair Value Option - 6

Totale 219.768 230.371

Page 125: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

122

Risultato netto dell'attività di negoziazione

Risultato netto31.3.2016

Importi in migliaia di euro [(A+B)-(C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 3.678 8.597 (636) (1.339) 10.300 55.198

1.1 Titoli di debito 3.596 301 (28) (890) 2.979 12.574 1.2 Titoli di capitale 69 - (594) (3) (528) 402 1.3 Quote di O.I.C.R. 13 - (14) - (1) (7) 1.4 Finanziamenti - - - - - - 1.5 Altre - 8.296 - (446) 7.850 42.229

2. Passività finanziarie di negoziazione - 1.909 - (1.379) 530 (1.540)

2.1 Titoli di debito - 1.909 - (1.379) 530 (1.540) 2.2 Debiti - - - - - - 2.3 Altre - - - - - -

3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio X X X X (6.358) (41.647) 4. Strumenti derivati 123.266 57.709 (124.002) (65.708) (9.295) 7.155

4.1 Derivati finanziari 123.266 57.709 (124.002) (65.708) (9.295) 7.155 - su titoli di debito e tassi di interesse 121.681 44.951 (122.388) (49.597) (5.353) 1.859

- su titoli di capitale e indici azionari 6 3.034 (35) (6.387) (3.382) 3.919

- su valute e oro X X X X (560) 1.366

- altri 1.579 9.724 (1.579) (9.724) - 11

4.2 Derivati su crediti - - - - - - Totale 126.944 68.215 (124.638) (68.426) (4.823) 19.166

Risultato netto dell'attività di copertura

Importi in migliaia di euro 31.3.2016 31.3.2015

Risultato netto dell'attività di copertura (170) (2.570)

Utili (perdite) da cessione/riacquisto

Importi in migliaia di euro

Attività finanziarie

1. Crediti verso banche - - - - 2. Crediti verso clientela 63 (1.353) (1.290) 1.578 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 24.734 - 24.734 31.927

3.1 Titoli di debito 24.563 - 24.563 25.042

3.2 Titoli di capitale 171 - 171 -

3.3 Quote di O.I.C.R. - - - 6.885

3.4 Finanziamenti - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - Totale attività 24.797 (1.353) 23.444 33.505

Passività finanziarie

1. Debiti verso banche - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - 3. Titoli in circolazione 62 (6.414) (6.352) (4.271)

Totale passività 62 (6.414) (6.352) (4.271) Totale 24.859 (7.767) 17.092 29.234

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

Importi in migliaia di euro 31.3.2016 31.3.2015

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (1.296) 5.242

10.803 51.072

31.3.2015Plusvalenze

(A)

Utile da negoziazione

(B)

Minusvalenze

(C)

Perdite da negoziazione

(D)

31.3.2015

Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value

Risultato netto31.3.2016

Utili Perdite

-4,8 milioni dalla negoziazione (+19,2 milioni nel 2015), derivanti per +3,5 milioni dai

titoli di debito (dei quali 3,6 milioni quali plusvalenze), per -3,9 milioni dai titoli di capitale e relativi derivati (per la quasi totalità quotati sui mercati regolamentati e riferiti a indici azionari), per +0,9 milioni dall’attività in valuta3, nonché per -5,4 milioni dai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili/perdite, plus/minusvalenze e ratei).

3 Non ponendo in essere operazioni speculative, gli importi evidenziati in tabella alle voci 1.5, 3 e 4.1 devono essere letti

congiuntamente, essendo riferiti ai risultati della negoziazione in cambi a pronti e a termine svolta dalla Capogruppo per conto proprio o della clientela e pareggiata gestionalmente sul mercato. Dopo le ampie oscillazioni valutarie verificatesi nel 2015, che avevano guidato l’intensificarsi dell’operatività con la clientela, i primi mesi dell’anno sembrano delineare un rientro dell’attività su livelli ordinari.

Page 126: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

123

Questi ultimi sono da collegarsi alla valutazione dei derivati stessi, che hanno risentito della discesa più marcata dei tassi swap a medio/lungo termine (a fronte della contemporanea, ma minore, riduzione dei tassi swap sulle scadenze più brevi), e ai relativi differenziali maturati;

-0,2 milioni dalla copertura, riferita prevalentemente alla valutazione dei derivati sulle poste attive (mutui e titoli AFS), non completamente compensata dagli effetti positivi che hanno interessato i derivati sui prestiti obbligazionari (-2,6 milioni nel 2015 da collegarsi ai derivati AFS);

+17,1 milioni dalla cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie, di cui +24,6 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani, +0,2 milioni quale effetto positivo riveniente dalla chiusura della liquidazione di una Società industriale (di cui il Gruppo deteneva una partecipazione pari al 6%), -1,3 milioni dalla cessione di sofferenze della ex Centrobanca e -6,4 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito dell’operatività in contropartita con la clientela, in un contesto di tassi tuttora in riduzione. Nei primi tre mesi del 2015 erano stati conseguiti +29,2 milioni, di cui +22,6 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani, +2,4 milioni da obbligazioni bancarie, +6,9 milioni dalla cessione di quote OICR (ETF che miravano a replicare la performance di EURO STOXX® 50 Index), +1,6 milioni dalla cessione di sofferenze e -4,3 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito dell’operatività in contropartita con la clientela;

-1,3 milioni dalla valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages, solo in parte compensati dal buon andamento delle partecipazioni di private equity; alla formazione dell’aggregato ha peraltro contribuito anche la residuale posizione in hedge fund, come pure l’effetto cambio su quest’ultima maturato (+5,2 milioni il risultato del portafoglio a FVO nel 2015);

• la voce altri proventi e oneri di gestione è salita a 29 milioni (27,4 milioni nei primi tre mesi del 2015), grazie alla favorevole evoluzione dei proventi, ed in particolare degli “altri proventi e sopravvenienze attive” (+2 milioni, legati in parte a contenziosi fiscali degli anni 1983-1984 afferenti alla ex BPB), solo parzialmente attenuata dalla crescita della corrispondente voce passiva (+1 milione), nella quale sono inclusi anche gli oneri per l’emissione/gestione dei social bond. I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” hanno mostrato una variazione positiva (+0,6 milioni), riflettendo sia gli accentramenti in Capogruppo di attività in service (in seguito alla costituzione della nuova IW Bank), sia i potenziamenti di alcune strutture specialistiche dell’area commerciale, compliance e recupero crediti;

• il margine d’interesse4 - influenzato dai movimenti della struttura dei tassi, scesi a valori negativi sulle scadenze a più breve termine5 - si è ridotto a 6,3 milioni dai 10,3 milioni del 20156. In particolare7:

il portafoglio titoli di proprietà ha generato un flusso di interessi pari a 58,6 milioni (80,8 milioni nel 2015), in presenza di investimenti in titoli di debito scesi nei dodici mesi di 2,4 miliardi. A fronte della stabilità del contributo fornito dai portafogli di negoziazione e HTM (peraltro in termini piuttosto contenuti), si evidenzia la riduzione dell’apporto dei

4 L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che

l’operatività della Capogruppo continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto).

5 La media del tasso Euribor a 1 mese è divenuta negativa, dopo essersi azzerata nel primo trimestre 2015, attestandosi al -0,258% nei primi tre mesi dell’esercizio in corso.

6 Il margine d’interesse si presentava un tempo negativo poiché incorporava il costo finanziario che UBI Banca sosteneva a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi finanziari andavano ad alimentare la voce dividendi. L’attività di finanziamento alla clientela acquisita negli anni scorsi dalle Banche incorporate ha permesso al margine di diventare positivo.

7 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura, nonché gli interessi passivi sulle passività finanziarie di negoziazione all’interno delle diverse aree di attività (finanziaria, con banche, con clientela).

Altri proventi e oneri di gestione

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

Altri proventi di gestione 30.363 27.778

Recupero spese e altri ricavi su c/c 1 1 Recupero altre spese 2.295 2.266 Recuperi di imposte 2.322 1.982 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 8.241 8.243 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 16.931 16.334 Altri proventi e sopravvenienze attive 2.895 934 Riclassifica "recuperi di imposte" (2.322) (1.982)

Altri oneri di gestione (1.389) (337)

Ammortamento migliorie su beni di terzi (32) (32) Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria - - Altri oneri e sopravvenienze passive (1.389) (337)

Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto 32 32

Totale 28.974 27.441

Page 127: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

124

titoli di debito AFS (79,3 milioni rispetto ai corrispondenti 100,3 milioni), conseguenza anche delle prese di valore realizzate nel tempo. Il comparto incorpora inoltre i costi degli scoperti (-1,3 milioni) e della copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali corrisposti sui derivati per 32,4 milioni, stabili nei due periodi);

l’attività sul mercato interbancario, focalizzata prevalentemente sull’intermediazione infragruppo, ha dato luogo ad un saldo positivo di 9,4 milioni (8,8 milioni nel periodo di raffronto). Tale andamento trova giustificazione sia nella flessione della raccolta da banche (-0,9 miliardi nei dodici mesi), sia nella crescita degli interessi su finanziamenti (benché gli impieghi di fine periodo si presentino invariati rispetto al 31 marzo 2015);

l’attività con la clientela ha mostrato un risultato negativo di 61,6 milioni, in riduzione tuttavia rispetto ai -79,2 milioni del primo trimestre 2015. Pur risentendo dei minori interessi su finanziamenti retail e corporate (-22,1 milioni), il risultato ha più che beneficiato del calo degli interessi passivi sui debiti verso clientela (-41,2%, a fronte di una crescita delle consistenze patrimoniali di 1,3 miliardi), ma soprattutto sui titoli in circolazione (-15,3%, in presenza di una riduzione dello stock di 3,4 miliardi). Il saldo netto include infine i differenziali incassati sulla copertura dei prestiti obbligazionari di propria emissione che, grazie alle condizioni di tasso sopra descritte, hanno sfiorato i 48 milioni (39,7 milioni nei tre mesi di raffronto);

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Importi in migliaia di euro

Titoli di debito

Finanziamenti Altre operazioni 31.3.2016 31.3.2015

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.690 - - 1.690 1.352 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 79.286 - - 79.286 100.327 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 11.265 - - 11.265 11.402 4. Crediti verso banche 15.903 4.519 - 20.422 19.996 5. Crediti verso clientela 639 72.685 - 73.324 95.436 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Derivati di copertura X X 15.506 15.506 8.121 8. Altre attività X X 6 6 7

Totale 108.783 77.204 15.512 201.499 236.641

Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Importi in migliaia di euroDebiti Titoli Altre

Passività 31.3.2016 31.3.2015

1. Debiti verso banche centrali (1.834) X - (1.834) (1.838) 2. Debiti verso banche (9.222) X - (9.222) (9.399) 3. Debiti verso clientela (2.993) X - (2.993) (2.119) 4. Titoli in circolazione X (179.810) - (179.810) (212.273) 5. Passività finanziarie di negoziazione (1.312) - - (1.312) (625) 6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Altre passività e fondi X X (68) (68) (84) 8. Derivati di copertura X X - - -

Totale (15.361) (179.810) (68) (195.239) (226.338)

6.260 10.303 Margine di interesse

• le commissioni nette sono migliorate a 14,1 milioni (12,8 milioni nel 2015), grazie

all’espansione delle componenti attive (+1,1 milioni), e in particolare degli altri servizi (+4,6 milioni), alimentati soprattutto dall’attività di finanziamento corporate a valere sul perimetro operativo della ex Centrobanca (+ 3,5 milioni). Per effetto degli andamenti sui mercati finanziari, i servizi di gestione, intermediazione e consulenza hanno subito una flessione (-2 milioni), come pure – riflettendo i diminuiti volumi operativi in ambito “monetica” – i servizi di incasso e pagamento (-1,2 milioni). Sul fronte delle componenti passive, si registrano: da un lato i maggior oneri riconosciuti per la negoziazione di strumenti finanziari (+1 milione) agli intermediari istituzionali per l'attività in derivati quotati/titoli sui diversi mercati e, dall’altro, i minori costi correlati all’offerta fuori sede di strumenti finanziari (principalmente carte di credito) collocati dalle Banche Rete (-1,1 milioni) e agli altri servizi (-0,4 milioni).

Page 128: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

125

Commissioni attive: composizione Commissioni passive: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

a) garanzie rilasciate 2.192 2.515 a) garanzie ricevute (130) (81) c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 3.875 5.850 c) servizi di gestione e intermediazione: (5.703) (5.586)

1. negoziazione di strumenti finanziari 1.789 3.472 1. negoziazione di strumenti finanziari (1.717) (692) 2. negoziazione di valute - 269 2. negoziazione di valute (28) (1) 3. gestioni di portafogli - - 3. gestioni di portafogli - - 4. custodia e amministrazione di titoli 282 195 4. custodia e amministrazione di titoli (549) (400) 5. banca depositaria - - 5. collocamento di strumenti finanziari - - 6. collocamento di titoli - 200 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (3.409) (4.493) 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 1 (3) d) servizi di incasso e pagamento (842) (695) 8. attività di consulenza 1.443 1.451 e) altri servizi (2.981) (3.416)

8.1 in materia di investimenti 1.443 1.451 Totale (9.656) (9.778)

9. distribuzione di servizi di terzi 360 266 9.2. prodotti assicurativi 83 84 9.3 altri prodotti 277 182

d) servizi di incasso e pagamento 3.132 4.350 i) tenuta e gestione dei conti correnti 5 5 j) altri servizi 14.519 9.898

Totale 23.723 22.618 Commissioni nette 14.067 12.840

Dal punto di vista congiunturale i proventi operativi si presentano in crescita a 279,9 milioni, dai 192,4 milioni dell’ultimo trimestre 2015, grazie principalmente allo stacco dividendi da parte delle principali Banche/Società del Gruppo nei primi mesi dell’anno. In particolare:

i dividendi – 219,8 milioni – si raffrontano con gli 1,6 milioni incassati nel periodo ottobre-dicembre, che derivavano sostanzialmente da una partecipazione di Private Equity;

l’attività finanziaria – 10,8 milioni – aveva totalizzato 161,6 milioni nel quarto trimestre 2015, sia per la presenza di una componente non ricorrente pari a 82,2 milioni legata alla parziale cessione di ICBPI, sia per la plusvalenza di 85,6 milioni conseguita dalla vendita di titoli di Stato italiani. La negoziazione aveva invece fornito un apporto negativo in ambedue i periodi, originato prevalentemente dai derivati su titoli di debito e tassi, anche in seguito al fenomeno degli “unwinding”, più che controbilanciato però dalla copertura e dalla valutazione a FVO delle attività di portafoglio;

Evoluzione trimestrale del contributo dell'attività finanziaria

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Risultato netto dell'attività di negoziazione (4.823) (3.247) 4.202 5.781 19.166

Risultato netto dell'attività di copertura (170) 3.893 828 8.927 (2.570)

Attività finanziarie 23.444 165.496 20.017 33.834 33.505

Passività finanziarie (6.352) (5.062) (2.816) (3.434) (4.271)

Utili (perdite) da cessione/riacquisto 17.092 160.434 17.201 30.400 29.234 Risultato netto delle attività/passività

finanziarie valutate al fair value (1.296) 545 (1.733) 302 5.242

Risultato netto 10.803 161.625 20.498 45.410 51.072

2016 2015

gli altri oneri e proventi di gestione – 29 milioni rispetto ai precedenti 26,7 milioni – riflettono per lo più

la natura eterogenea e non strutturale delle componenti che alimentano le sopravvenienze attive/passive;

Evoluzione trimestrale del margine d'interesse

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Intermediazione con la clientela (61.600) (81.588) (91.955) (86.613) (79.215) Attività finanziaria 58.556 62.825 67.754 73.787 80.836 Interbancario 9.366 11.201 11.092 9.689 8.759 Componenti residuali (62) 55 (69) (74) (77)

Margine d'interesse 6.260 (7.507) (13.178) (3.211) 10.303

2016 2015

il margine d’interesse – 6,3 milioni – era risultato negativo per 7,5 milioni, giustificati dalla

dimensione negativa della contribuzione dell’intermediazione con la clientela (-81,6 milioni), solo parzialmente fronteggiata dagli apporti forniti dal portafoglio titoli di debito (62,8 milioni) e dall’attività sul mercato interbancario (11,2 milioni). La dimensione dell’aggregato riferito alla clientela e

Page 129: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

126

l’evoluzione nel primo trimestre 2016 trovano giustificazione nell’onere complessivo che UBI Banca sostiene con l’emissione dei titoli in circolazione, destinati sia al funding istituzionale, sia alla provvista retail a beneficio di tutto il Gruppo (198,1 milioni nel quarto trimestre 2015, scesi a 179,8 milioni nei primi mesi del 2016, per la prevalente incidenza di scadenze e riacquisti);

le commissioni nette – 14,1 milioni – avevano sfiorato i 10 milioni nel trimestre precedente, alimentate principalmente dai servizi bancari, e in particolare dagli altri servizi, che includevano anche restituzioni provvigionali per 1,5 milioni relative a polizze CPI su finanziamenti estinti anticipatamente.

Evoluzione trimestrale delle commissioni nette

Importi in migliaia di euro I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre

Servizi di gestione, intermediazione e consulenza (al netto delle corrispettive voci passive): (1.828) (3.512) (3.500) (828) 264

negoziazione di strumenti finanziari 72 161 (312) 1.806 2.780 negoziazione di valute (28) (11) (83) 54 268 custodia e amministrazione di titoli (267) (270) (82) (265) (205) collocamento di titoli - 3 260 157 200 attività di ricezione e trasmissione di ordini 1 3 2 (3) (3) attività di consulenza 1.443 1.382 1.349 1.753 1.451 distribuzione di servizi di terzi 360 343 320 355 266 offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (3.409) (5.123) (4.954) (4.685) (4.493)

Servizi bancari(al netto delle corrispettive voci passive): 15.895 13.479 16.165 14.335 12.576

garanzie 2.062 1.587 1.519 1.640 2.434 servizi di incasso e pagamento 2.290 3.822 4.104 4.065 3.655 tenuta e gestione dei conti correnti 5 5 6 5 5 altri servizi 11.538 8.065 10.536 8.625 6.482

Commissioni nette 14.067 9.967 12.665 13.507 12.840

2016 2015

Sul versante dei costi, nei primi tre mesi dell’anno gli oneri operativi hanno totalizzato 102,2 milioni (86,9 milioni nello stesso periodo del 2015), con un incremento di 15,3 milioni, che così si spiega:

• le spese per il personale (esclusi gli oneri per uscite anticipate) si sono contratte a 41 milioni. La variazione (-1,5 milioni) sintetizza, da un lato, la flessione del costo del Personale dipendente (-2,8 milioni), nonostante la crescita degli organici in forza ad UBI Banca (+87 risorse in termini puntuali nei dodici mesi), e, dall’altro, un aumento dei rimborsi per i dipendenti distaccati presso la Capogruppo (+0,9 milioni, conseguenza degli accentramenti e del potenziamento di alcuni ambiti specialistici, come già citato, che hanno determinato un aumento nei dodici mesi, da 412 a 468, del numero di risorse distaccate);

• le altre spese amministrative hanno invece totalizzato 56,2 milioni, con un incremento di 17 milioni, di cui 0,2 milioni riconducibili all’imposizione fiscale indiretta. Le uscite correnti - pur continuando a recepire severe azioni di monitoraggio – in seguito alla contabilizzazione

Spese per il personale: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

1) Personale dipendente (51.614) (54.387)

a) Salari e Stipendi (36.668) (37.358) b) Oneri sociali (10.037) (10.247) c) Indennità di fine rapporto (2.018) (2.340) d) Spese previdenziali - - e) Accantonamento al TFR (40) (885) f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescienza e obblighi simili (3) (7)

- a benefici definiti (3) (7) g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (1.650) (1.881)

- a contribuzione definita (1.650) (1.881) i) Altri benefici a favore di dipendenti (1.198) (1.669)

2) Altro personale in attività (78) (102)

- Spese per collaboratori con contratto di somministrazione - - - Altre spese (78) (102)

3) Amministratori (1.701) (1.655)

4) Personale collocato a riposo - - 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 22.000 22.384 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la Società (9.665) (8.772)

Totale (41.058) (42.532)

Page 130: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

127

(fra i contributi associativi) di 19,4 milioni quale stima del contributo ordinario al Fondo di Risoluzione per l’anno 2016 8 – sono cresciute di 16,8 milioni. Tale dinamica ha incorporato, come si osserva in tabella, alcune significative riduzioni che hanno interessato: i servizi di pubblicità e promozione (-0,9 milioni, per l’impatto della campagna di promozione del brand realizzata nei primi mesi del 2015), le spese per recupero crediti (-0,9 milioni per i minori oneri corrisposti a Società esterne e minori spese per esecuzioni immobiliari), nonché i canoni per i servizi resi da UBI.S (-0,8 milioni, correlati anche ai già citati accentramenti /potenziamenti);

• le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali sono risultate pari a 4,8 milioni, dai 5,1 milioni del corrispondente periodo 2015.

In termini congiunturali, gli oneri operativi (102,2 milioni rispetto ai 108,8 milioni normalizzati del quarto trimestre 20159) evidenziano una flessione di 6,6 milioni, così spiegata: le spese per il personale si sono ridotte di 3,8 milioni (nonostante la crescita dell’organico in termini puntuali, +23 risorse nei tre mesi, beneficiando dell’evoluzione delle retribuzioni ordinarie e del venir meno di stanziamenti e spese di comunicazione interna che avevano caratterizzato l’ultimo trimestre dell’anno); le altre spese amministrative, considerate al netto della componente non ricorrente sopra citata, scendono di 2,7 milioni, sintetizzando dinamiche negative dei servizi professionali e della consulenza, della pubblicità e promozione, nonché dei servizi in outsourcing, solo parzialmente frenati dai canoni riconosciuti a UBI.S e dai maggiori contributi ordinari al Fondo di Risoluzione10; le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, escludendo la componente normalizzata già menzionata, non registrano variazioni sostanziali rispetto ai tre mesi precedenti (4,8 milioni contro i 5 milioni normalizzati). Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato della gestione operativa si è attestato a 177,7 milioni dai 245,2 milioni del primo trimestre 2015. Su base congiunturale la gestione operativa evidenzia un recupero, raffrontandosi con i 50,8 milioni del quarto trimestre 2015. Nel primo trimestre dell’esercizio 2016 sono stati inoltre contabilizzati:

• 9,6 milioni (a fronte dei 27,8 milioni del 2015) quali rettifiche di valore nette per deterioramento crediti riferibili ai portafogli retail e corporate delle Banche incorporate. Come si può notare dalla tabella, 7,8 milioni derivano da svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato di riprese di valore – diverse dal time reversal – per 10,8 milioni) e 1,8 milioni da rettifiche sul portafoglio in bonis. Il miglioramento è da ascriversi alla dinamica delle svalutazioni specifiche (scese da 38,3 milioni a 7,8 milioni), in virtù della progressiva normalizzazione delle situazioni di portafoglio, dopo che nel trimestre di raffronto erano

8 La stima della quota annua dovuta per il 2015 (11,8 milioni) era stata contabilizzata nel secondo trimestre 2015 fra gli

accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri. 9 Negli ultimi tre mesi dell’anno erano stati contabilizzati 32,8 milioni quali componenti non ricorrenti riferite per 31,4 milioni al

contributo straordinario versato al Fondo di Risoluzione per la procedura che aveva interessato 4 banche del Centro Italia e per 1,4 milioni all’impairment su alcuni immobili di proprietà.

10 Nel quarto trimestre 2015 era stato contabilizzato fra le altre spese amministrative l’importo definitivo del contributo ordinario per l’esercizio 2015 da corrispondere al Fondo di Risoluzione (10,5 milioni).

Altre spese amministrative: composizione

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

A. Altre spese amministrative (54.377) (37.569)

Affitti passivi (2.009) (1.815) Servizi professionali e consulenze (4.675) (4.727) Canoni locazione hardware, software ed altri beni (767) (831) Manutenzioni hardware, software ed altri beni (145) (115) Conduzione immobili (1.572) (1.605) Manutenzione immobili e impianti (375) (435) Contazione, trasporto e gestione valori - - Contributi associativi (20.635) (1.194) Informazioni e visure (132) (146) Periodici e volumi (113) (106) Postali (131) (181) Premi assicurativi (973) (1.084) Pubblicità e promozione (181) (1.044) Rappresentanza (139) (55) Telefoniche e trasmissione dati (2.535) (2.569) Servizi in outsourcing (1.564) (1.684) Spese di viaggio (732) (784) Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo (UBI.S) (15.573) (16.328) Spese per recupero crediti (1.345) (2.232) Stampati, cancelleria e materiale di consumo (64) (62) Trasporti e traslochi (37) (50) Vigilanza (346) (305) Altre spese (334) (217)

B. Imposte indirette (1.869) (1.651)

Imposte indirette e tasse (147) (106) Imposte di bollo (1.825) (1.734) IMU / ICI (1.521) (1.464) Altre imposte (698) (329) Riclassifica "recuperi di imposte" 2.322 1.982

Totale (56.246) (39.220)

Page 131: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

128

state effettuate svalutazioni straordinarie su alcune posizioni classificate fra le inadempienze probabili;

• 2,7 milioni quali riprese nette di valore per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (contro precedenti rettifiche nette per 2,5 milioni 11 ). L’aggregato è formato dalla voce 130 b) per 0,4 milioni (interamente non ricorrenti), quali svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel portafoglio AFS, prevalentemente quote OICR, e per +3,1 milioni dalla voce 130 d) alimentata a sua volta da riprese su crediti di firma della ex Centrobanca (1,5 milioni) e da riprese su impegni diversi per 1,8 milioni;

• 0,1 milioni quali accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri, sintesi, come si evince dalla tabella, di appostazioni (-0,3 milioni) per cause passive con diverse tipologie di controparti e del rilascio di fondi (+0,2 milioni) per revocatorie nel frattempo conclusesi)12;

• 0,1 milioni quale utile netto dalla cessione di investimenti conseguito dalle cessioni di cespiti immobiliari realizzate nel periodo.

In particolare, nel quarto trimestre 2015 il conto economico aveva registrato:

28,3 milioni alla voce 130a rettifiche di valore nette per deterioramento crediti che, rispetto al primo trimestre 2016, inorporavano maggiori svalutazioni specifiche (+34,4 milioni) e riprese di portafoglio per 13,9 milioni (contro attuali rettifiche per 1,8 milioni);

8,3 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività e passività finanziarie, afferenti a svalutazioni durevoli di strumenti AFS per 5,8 milioni (non ricorrenti, dei quali 5,6 milioni relativi ad obbligazioni subordinate di Banca Popolare dell’Etruria e di Banca Marche sottoscritte nel 2005 e 2006), nonché a rettifiche su crediti di firma per 2,5 milioni;

21,8 milioni quali rilasci netti dei fondi per rischi ed oneri di cui 11,8 milioni relativi allo storno dell’importo stimato da corrispondere al Fondo di Risoluzione accantonato nel mese di settembre e 10 milioni relativi ad un fondo della ex Centrobanca per una causa passiva i cui presupposti nel frattempo erano venuti meno;

1,3 milioni quali utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni derivanti dalla liquidazione della Società Coralis Rent.

L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è così attestato a 170,8 milioni contro i 214,9 milioni dei primi tre mesi del 2015 (37,4 milioni nell’ultimo trimestre 2015). I primi tre mesi dell’anno evidenziano imposte positive sul reddito del periodo dell’operatività corrente per 4,3 milioni (12,2 milioni il prelievo impositivo nei primi tre mesi del 2015), da ricondurre al risultato lordo di periodo che include la voce dividendi parzialmente detassata sia ai fini IRES che IRAP. Al netto di tale componente, il carico fiscale è condizionato, ai fini IRES, dalla parziale indeducibilità degli interessi passivi (4%) e dalle spese e accantonamenti fiscalmente

11 L’aggregato era stato alimentato dalla voce 130 b) per 4,5 milioni (interamente non ricorrenti) quali svalutazioni durevoli di

strumenti AFS, prevalentemente obbligazioni bancarie e quote OICR, e per +2 milioni da riprese su crediti di firma (quest’ultimo importo aveva recepito la ripresa di valore di una posizione ex Centrobanca che a fine 2014 era classificata a sofferenza come credito di firma ed era stata tramutata in un credito per cassa nel 2015, dando luogo al rilascio del relativo fondo per 1,7 milioni).

12 Nel primo trimestre 2015, nella voce erano state contabilizzate riprese nette per 0,1 milioni, sintesi di appostazioni per cause passive con diverse tipologie di controparti (-0,5 milioni) e del rilascio di un fondo (+0,6 milioni) ex B@nca 24-7 (costituito ai tempi della fusione nel 2012, per fronteggiare possibili esborsi relativi ai finanziamenti concessi e in seguito rilasciato per il venir meno di tale casistica di rischio).

Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione

Importi in migliaia di euro

Crediti verso banche - - - Crediti verso clientela (7.789) (1.849) (9.638)

Totale (7.789) (1.849) (9.638)

Importi in migliaia di euro

Crediti verso banche - - - Crediti verso clientela (38.355) 10.526 (27.829)

Totale (38.355) 10.526 (27.829)

Rettifiche /riprese di valore nette31.3.2015

Specifiche Di portafoglio

Specifiche Di portafoglio

Rettifiche /riprese di valore nette31.3.2016

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie 210 -

Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali (312) (557)

Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 613 Totale (102) 56

Page 132: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

129

indeducibili; impatti in parte mitigati dall’effetto dell’agevolazione ACE (“Aiuto alla crescita economica”); l’incidenza dell’IRAP risulta, invece, positivamente influenzata dalla pressoché integrale deducibilità del costo del personale assunto con contratto a tempo indeterminato, introdotta con decorrenza 2015, dall’art. 1, commi 20-25 della L. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015). Infine in una voce separata, presentata al netto delle imposte, vengono indicati quali oneri per esodi anticipati (+1,2 milioni netti, +1,8 milioni lordi, normalizzati) i recuperi sugli importi in precedenza accantonati, emersi in seguito alle effettive adesioni pervenute. Gli oneri erano stati spesati nel quarto trimestre 2015 a valere sull’Accordo sindacale sottoscritto il 23 dicembre 2015. Nel primo trimestre 2015 erano stati iscritti oneri per esodi anticipati (0,3 milioni netti, 0,4 milioni lordi, normalizzati) spesati a margine dell’Accordo sindacale sottoscritto il 4 febbraio 2015 e relativo alla fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment. L’importo era stato contabilizzato dalla Capogruppo in quanto riferito a personale a libro paga di UBI Banca e “distaccato” presso le Società coinvolte nell’operazione. Gli aggregati patrimoniali I commenti che seguono si riferiscono agli aggregati patrimoniali riportati nei prospetti riclassificati, cui si uniformano anche le relative tabelle di dettaglio. Al 31 marzo 2016, la raccolta diretta da clientela di UBI Banca ammontava a 41,5 miliardi di euro, in diminuzione di oltre 2,1 miliardi sia nel confronto annuo che rispetto a fine 2015. Come si nota dalla tabella, la dinamica dell’aggregato è stata determinata dal progressivo calo dei titoli in circolazione (-3,4 miliardi nei dodici mesi e -2,6 miliardi nei tre mesi), solo parzialmente controbilanciato dall’incremento della componente a breve termine (+1,3 miliardi in ragione d’anno e +0,5 miliardi nel trimestre). Raccolta diretta da clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Conti correnti e depositi liberi 860.018 2,1% 850.206 1,9% 9.812 1,2% 1.108.798 2,5% -248.780 -22,4% Depositi vincolati 300.052 0,7% - - - - - - 300.052 -

Finanziamenti 6.656.596 16,0% 6.496.627 14,9% 159.969 2,5% 5.481.449 12,6% 1.175.147 21,4%

- pronti contro termine passivi 6.254.134 15,0% 6.107.667 14,0% 146.467 2,4% 4.982.446 11,5% 1.271.688 25,5%

di cui: pct passivi con la CCG 6.162.636 14,8% 6.107.667 14,0% 54.969 0,9% 4.982.446 11,5% 1.180.190 23,7%

- altri 402.462 1,0% 388.960 0,9% 13.502 3,5% 499.003 1,1% -96.541 -19,3%

Altri debiti 45.732 0,1% 10.753 0,1% 34.979 325,3% 8.743 0,0% 36.989 423,1%

Totale debiti verso clientela (Voce 20 Passivo) 7.862.398 18,9% 7.357.586 16,9% 504.812 6,9% 6.598.990 15,1% 1.263.408 19,1%

Obbligazioni 33.625.929 81,1% 36.250.054 83,1% -2.624.125 -7,2% 37.055.817 84,8% -3.429.888 -9,3%

- obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale 11.694.280 28,2% 12.444.968 28,5% -750.688 -6,0% 12.919.525 29,6% -1.225.245 -9,5%

di cui: EMTN (*) 2.485.083 6,0% 2.539.326 5,8% -54.243 -2,1% 3.115.471 7,1% -630.388 -20,2%

Covered Bond 9.209.197 22,2% 9.905.642 22,7% -696.445 -7,0% 9.804.054 22,5% -594.857 -6,1%

- obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria 18.794.081 45,3% 20.851.481 47,8% -2.057.400 -9,9% 21.804.922 49,9% -3.010.841 -13,8%

di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca) 1.781.266 4,3% 2.771.202 6,4% -989.936 -35,7% 3.235.609 7,4% -1.454.343 -44,9%

- obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo) 3.137.568 7,6% 2.953.605 6,8% 183.963 6,2% 2.331.370 5,3% 806.198 34,6%

Altri titoli 13.513 0,0% 15.186 0,0% -1.673 -11,0% 24.221 0,1% -10.708 -44,2%

Totale titoli in circolazione (Voce 30 Passivo) 33.639.442 81,1% 36.265.240 83,1% -2.625.798 -7,2% 37.080.038 84,9% -3.440.596 -9,3%

Totale raccolta da clientela 41.501.840 100% 43.622.826 100,0% -2.120.986 -4,9% 43.679.028 100,0% -2.177.188 -5,0%

di cui:

passività subordinate 2.735.464 6,6% 2.851.838 6,5% -116.374 -4,1% 3.471.864 7,9% -736.400 -21,2%

di cui: titoli subordinati 2.735.464 6,6% 2.851.838 6,5% -116.374 -4,1% 3.471.864 7,9% -736.400 -21,2%

31.3.2016 A

Incid.%

31.12.2015 B

Incid.%

Variazioni A/C31.3.2015 C

Incid.%

Variazioni A/B

(*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 2.423 milioni al 31 marzo 2016, a 2.464 milioni al 31 dicembre 2015 e a 3.045 milioni al 31 marzo 2015.

Dai dettagli riportati nella tabella emergono debiti verso clientela per 7,9 miliardi (7,4 miliardi a fine 2015 e 6,6 miliardi a fine marzo 2015), costituiti da:

Page 133: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

130

• pronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia per 6,2 miliardi13, il cui utilizzo nei dodici mesi è stato modulato in coerenza con i fabbisogni di liquidità del Gruppo alla luce anche della dimensione dei portafogli finanziari e dell’indebitamento con la BCE;

• conti correnti per 860 milioni, con masse invariate nel periodo ma in diminuzione nei dodici mesi (-249 milioni circa) essenzialmente per effetto della ridotta giacenza su conti infragruppo con Prestitalia, parzialmente compensata da aumentati saldi su rapporti con controparti istituzionali e corporate;

• depositi vincolati per 300 milioni, tutti inerenti ad operazioni di impiego temporaneo della liquidità (precedentemente classificate nella forma tecnica dei conti correnti) e riconducibili per 150 milioni ad un rapporto infragruppo (Prestitalia) e, per la restante parte, a giacenze in capo a due controparti corporate, entrambe estinte a fine aprile;

• finanziamenti – altri, per 402,5 milioni costituiti per la quasi totalità da fondi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito delle iniziative anti-crisi e a sostegno delle piccole-medie imprese;

• altri debiti per 45,7 milioni fra i quali è stato contabilizzato, per 13,2 milioni, il debito relativo alle azioni oggetto di recesso che UBI Banca è stata autorizzata a rimborsare (si veda in proposito il capitolo “Gli eventi rilevanti del primo trimestre 2016” contenuto nella Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata).

I titoli in circolazione, 33,6 miliardi (36,3 miliardi a fine 2015 e 37,1 miliardi a marzo 2015), sono per 11,7 miliardi rappresentati da raccolta istituzionale, costituita da:

• titoli EMTN per 2,5 miliardi (in linea con il dato di fine anno ma in riduzione dai 3,1 miliardi dell’anno precedente), emessi nell’ambito di un Programma con massimale di 15 miliardi. Nel corso dei dodici mesi si sono registrate unicamente emissioni sotto forma di “private placement” per complessivi 678 milioni nominali (388 milioni effettuati nel quarto trimestre 2015 e 290 milioni a fine marzo 2016) a fronte di scadenze per 1,065 miliardi nominali (di cui 100 milioni riferiti ad un titolo maturato nel primo trimestre 2016) e riacquisti totali per 235,3 milioni nominali (di cui 230 milioni, finalizzati nel 2016, aventi ad oggetto le emissioni puttable concluse nell’ultimo quarto 2015 mentre i rimanenti 5,3 milioni - riguardanti un’emissione 2011 - sono stati eseguiti per 4,3 milioni nel 2015 e per 1 milione nel 2016). Successivamente alla chiusura del trimestre, agli inizi di maggio, il Gruppo ha portato a termine un’emissione pubblica destinata ad investitori istituzionali, rappresentata da un titolo subordinato del valore nominale di 750 milioni di euro con scadenza a 10 anni;

• Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per 9,2 miliardi (9,9 miliardi a dicembre e 9,8 miliardi a marzo 2015). Nei dodici mesi è stato effettuato un collocamento da 750 milioni di euro nominali, avvenuto nell’ottobre 2015, controbilanciato dalla maturazione, nel medesimo arco temporale, di 1,25 miliardi nominali (di cui 750 milioni nel periodo gennaio-marzo 2016) e dalla contabilizzazione di quote di ammortamento per 50,5 milioni (maturate nel periodo aprile-dicembre 2015) riferite a due titoli del tipo “amortising”. Lo stock in essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli. Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 15 miliardi, UBI Banca a fine periodo aveva in essere 10 Covered Bond per un valore nominale di 8,6 miliardi (al netto di ammortamenti per complessivi 185,7 milioni) 14 , a fronte di un portafoglio segregato pari a 14 miliardi15. È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel primo Programma (3,1 miliardi il portafoglio segregato a fine periodo). Ad oggi il Programma è stato utilizzato soltanto per emissioni self-retained16.

La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – costituita per lo più da obbligazioni destinate alla clientela delle Banche Rete, la cui emissione dal 2013 è stata accentrata in

13 A differenza dei periodi precedenti, al 31 marzo erano presenti anche pct passivi con una controparte istituzionale diversa dalla

CCG per 91,5 milioni. 14 A valere sul medesimo Programma al 31 marzo 2016 erano inoltre in essere tre emissioni self-retained per 2,2 miliardi nominali: una

da 0,7 miliardi nominali effettuata nel marzo 2014, una seconda da 0,5 miliardi realizzata nel dicembre 2015 ed una terza, da 1 miliardo, finalizzata a fine marzo 2016. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.

15 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda.

16 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 1,4 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate), un’emissione da 0,2 miliardi realizzata nel marzo 2014 ed una quarta emissione da 0,65 miliardi nominali perfezionata nel luglio 2015. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. Le informazioni relative alla composizione del portafoglio segregato presso UBI Finance CB 2 sono riportate nella Relazione intermedia sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda.

Page 134: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

131

Capogruppo – si è quantificata in 18,8 miliardi (-3 miliardi su base annua e -2,1 miliardi su base trimestrale), così composta: • per 17 miliardi (-1,6 miliardi rispetto a marzo 2015 e -1,1 miliardi nei tre mesi) da titoli emessi dalla

Capogruppo: nei dodici mesi sono state realizzate emissioni per 4,4 miliardi nominali (di cui 1,3 miliardi nel periodo gennaio-marzo 2016, corrispondenti a 18 emissioni), totalmente compensate da scadenze per 5,3 miliardi nominali (di cui 2,2 miliardi nel 2016) e da riacquisti per 648 milioni nominali (di cui 255 milioni nel 2016). Stante la situazione di mercato caratterizzata da tassi di rendimento nulli o negativi, l’appetibilità delle emissioni bancarie è andata riducendosi e le sottoscrizioni sono di conseguenza risultate in rallentamento a partire dall’esercizio 2015;

• per 1,8 miliardi dallo stock residuo di obbligazioni emesse dalla ex Centrobanca che ha evidenziato una progressiva riduzione nei dodici mesi in seguito a scadenze per 1,4 miliardi nominali (concentrate per 982 milioni nominali nel 2016) e a marginali riacquisti (circa 2 milioni nominali).

La raccolta obbligazionaria infragruppo, costituita dai prestiti sottoscritti da alcune Banche del Gruppo a titolo di investimento della liquidità, ha mostrato un saldo di 3,1 miliardi, in aumento di 806 milioni in ragione d’anno quale risultato di nuove emissioni per 1.230 milioni nominali e di scadenze per 423 milioni nominali mentre, nei tre mesi, l’incremento è stato di 184 milioni riveniente da emissioni per 480 milioni nominali, parzialmente controbilanciate da scadenze per 300 milioni nominali. Alla fine del primo trimestre 2016, gli impieghi della Capogruppo si attestavano a 21,3 miliardi di euro, in flessione sia rispetto a dicembre (-0,6 miliardi), come pure nel confronto con marzo 2015 (-1,4 miliardi).

Composizione dei crediti verso clientela

Importi in migliaia di euro in valore in % in valore in %

Conti correnti 981.620 4,6% 467 833.582 3,8% 464 148.038 17,8% 1.062.360 4,7% 682 -80.740 -7,6%

Pronti contro termine attivi 340.538 1,6% - 1.169.090 5,3% - -828.552 -70,9% 812.553 3,6% - -472.015 -58,1% Mutui ipotecari e altri finanziamentia medio/lungo termine 10.579.217 49,8% 1.079.896 10.323.298 47,2% 1.098.689 255.919 2,5% 10.525.353 46,5% 1.122.062 53.864 0,5% Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 573.256 2,7% 83.352 662.284 3,0% 85.907 -89.028 -13,4% 770.871 3,4% 95.403 -197.615 -25,6%

Factoring - - - 6.054 0,0% - -6.054 -100,0% 6.054 0,0% - -6.054 -100,0%

Altre operazioni 8.685.313 40,8% 28.189 8.795.738 40,2% 29.774 -110.425 -1,3% 9.337.138 41,3% 43.061 -651.825 -7,0%

Titoli di debito 111.344 0,5% - 111.344 0,5% - - - 111.358 0,5% - -14 0,0%

di cui: titoli strutturati 110.087 0,5% - 110.091 0,5% - -4 0,0% 110.095 0,5% - -8 0,0%

altri titoli di debito 1.257 0,0% - 1.253 0,0% - 4 0,3% 1.263 0,0% - -6 -0,5%

Totale crediti verso clientela 21.271.288 100,0% 1.191.904 21.901.390 100,0% 1.214.834 -630.102 -2,9% 22.625.687 100,0% 1.261.208 -1.354.399 -6,0%

di cui: infragruppo 10.253.191 48,2% 10.349.932 47,3% -96.741 -0,9% 11.450.169 50,6% -1.196.978 -10,5%

verso controparti esterne al Gruppo 11.018.097 51,8% 11.551.458 52,7% -533.361 -4,6% 11.175.518 49,4% -157.421 -1,4%

31.3.2015C

Incid. %

Variazioni A/Cdi cui deteriorate

di cui deteriorate

Variazioni A/Bdi cui deteriorate

31.3.2016A

Incid. %

31.12.2015B

Incid. %

L’evoluzione del portafoglio riflette:

• una significativa riduzione dei finanziamenti verso le Società del Gruppo (-1,2 miliardi nei dodici mesi, dei quali -0,1 miliardi nel primo trimestre 2016). In dettaglio, a fine marzo UBI Leasing e UBI Factor erano destinatarie di crediti rispettivamente per 6,1 miliardi e 2 miliardi17, equivalenti al 38% degli impieghi, con una contrazione complessiva nell’anno di 0,2 miliardi (-150 milioni da dicembre). A marzo 2015 verso le due Società erano in essere crediti rispettivamente per 6,5 miliardi e 1,8 miliardi (6,1 miliardi e 2,1 miliardi a dicembre). Dopo l’estinzione di finanziamenti a breve per 0,9 miliardi nel 201518, in chiusura di trimestre i prestiti concessi a Prestitalia – Società specializzata nell’attività di finanziamento contro cessione del quinto dello

17 Il sostegno ad UBI Leasing viene fornito principalmente nella forma tecnica delle altre operazioni a breve termine, ed in via

residuale dai p/t attivi (titoli stanziabili emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne), dai mutui e dai c/c. Il finanziamento ad UBI Factor è tutto a breve termine (c/c e altre operazioni).

18 In considerazione della liquidità disponibile, nel secondo trimestre 2015 era stato estinto un finanziamento a breve termine per circa 1 miliardo sostituito marginalmente da due nuovi prestiti per complessivi 0,2 miliardi, dei quali 0,1 miliardi a breve, scaduti nel quarto trimestre, e 0,1 miliardi a medio/lungo termine.

Page 135: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

132

stipendio/pensione (CQS) – sono rimasti stabili a 1,5 miliardi (2,4 miliardi a marzo 2015), rappresentati pressoché integralmente da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” 19;

• la progressiva contrazione del portafoglio ex B@nca 24-7 stante il carattere di residualità dell’attività (-0,6 miliardi; -0,2 miliardi). A fine marzo i volumi afferenti alla ex B@nca 24-7 ammontavano a circa 4,6 miliardi, rappresentati da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio /lungo termine” per 4 miliardi e dalle diverse forme di credito al consumo per 0,6 miliardi;

• una ripresa dell’attività corporate dell’ex Centrobanca (+0,2 miliardi; +0,3 miliardi). In chiusura di trimestre i crediti relativi al perimetro ex Centrobanca risultavano saliti a 5 miliardi20, riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” per 4,8 miliardi e alle “Altre operazioni” per 0,2 miliardi;

• il trend di alcune esposizioni di origine tecnica, quali quelle nei confronti della CCG, soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno. A fine periodo, l’operatività ordinaria con la CCG, rappresentata pressoché integralmente dalle marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi su titoli di Stato italiani 21 incluse fra le “Altre operazioni”, totalizzava 0,6 miliardi, in riduzione sia nei dodici mesi che nel confronto con dicembre (-0,2 miliardi; -0,7 miliardi). In termini di forme tecniche, la dinamica annua è stata determinata dalla chiusura dei p/t attivi aventi come sottostante titoli di Stato italiani, posti in essere quale investimento della liquidità (-169 milioni) ed in via residuale dalle marginazioni (-51 milioni). Rispetto a dicembre l’esposizione ha registrato l’azzeramento dei p/t attivi (a fine periodo in essere per 0,8 miliardi), solo parzialmente compensato da un incremento delle suddette marginazioni (+74 milioni);

• il finanziamento erogato a fine novembre al Fondo di Risoluzione per il salvataggio di quattro istituti italiani in amministrazione straordinaria. La variazione annua, diversamente da quella congiunturale, è stata interessata anche dall’erogazione da parte di UBI Banca di un finanziamento di 0,5 miliardi22 al sopra citato Fondo, al fine di dotarlo – insieme ai conferimenti di altri due primari istituti di credito – della liquidità necessaria per la sottoscrizione del capitale sociale delle nuove società per azioni (banche-ponte) costituite in base al programma di risoluzione, come dettagliatamente illustrato nell’informativa di Bilancio relativa al 2015, alla quale si rimanda23.

A fine trimestre le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni – pari a 1,8 miliardi – si presentavano sostanzialmente stabili rispetto a dicembre, ma in diminuzione nel confronto con marzo 2015 (-92,8 milioni; -4,9%), quale effetto anche delle cessioni di crediti deteriorati effettuate dalla Capogruppo nei dodici mesi (complessivamente un valore contabile lordo di oltre 90 milioni). Come si può notare dalla tabella dei flussi delle esposizioni deteriorate lorde, il primo quarto dell’anno, rispetto all’analogo trimestre del 2015, è stato caratterizzato – principalmente per la categoria delle inadempienze probabili – da un significativo decremento degli ingressi da bonis (più che dimezzatisi in termini complessivi, -37,8 milioni), in parallelo con una riduzione delle uscite verso bonis (-22,3 milioni). Si sono inoltre ridotti di oltre il 65% i trasferimenti tra le varie categorie di crediti deteriorati. In dettaglio:

• le sofferenze hanno evidenziato una sensibile flessione (-75%) dei trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate (inadempienze probabili) – da cui continuano ad essere alimentate in via principale essendosi pressoché azzerati gli ingressi da bonis – a fronte di un incremento degli incassi;

• le inadempienze probabili, sempre sostenute dagli ingressi da bonis, seppure in significativo ridimensionamento rispetto a dodici mesi prima (-64%), hanno registrato un calo anche dei trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate (esposizioni scadute) e dei trasferimenti ad altre categorie di deteriorate (sofferenze). Si segnala inoltre una riduzione delle uscite verso bonis;

• le esposizioni scadute/sconfinate hanno mostrato contrazioni in termini sia di ingressi da bonis che di trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate a fronte di un incremento delle uscite verso bonis.

19 Fatta eccezione per 201 milioni erogati dalla ex Centrobanca, trattasi di finanziamenti precedentemente in essere nei confronti

della ex B@nca 24-7. 20 Esclusi i 201 milioni rivenienti dall’incorporazione di Centrobanca, già ricompresi tra i crediti verso Prestitalia. 21 Le marginazioni richieste sono correlate all’andamento medio dei volumi dei p/t di finanziamento. 22 Il finanziamento avrà una durata pari a 18 mesi meno un giorno. 23 Si veda in proposito il paragrafo “La risoluzione e il salvataggio di quattro banche italiane” contenuto nel capitolo “L’Unione

bancaria europea” della Relazione sulla gestione consolidata.

Page 136: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

133

Crediti verso clientela al 31 marzo 2016

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (8,28%) 1.815.985 624.081 (5,60%) 1.191.904 34,37%

- Sofferenze (3,18%) 698.369 389.314 (1,45%) 309.055 55,75% - Inadempienze probabili (5,00%) 1.094.987 233.498 (4,05%) 861.489 21,32% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,10%) 22.629 1.269 (0,10%) 21.360 5,61%

Crediti in bonis (91,72%) 20.128.426 49.042 (94,40%) 20.079.384 0,24%

Totale 21.944.411 673.123 21.271.288 3,07%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela al 31 dicembre 2015

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (8,14%) 1.838.363 623.529 (5,55%) 1.214.834 33,92%

- Sofferenze (3,13%) 706.017 386.556 (1,46%) 319.461 54,75% - Inadempienze probabili (4,90%) 1.107.340 235.638 (3,98%) 871.702 21,28% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,11%) 25.006 1.335 (0,11%) 23.671 5,34%

Crediti in bonis (91,86%) 20.734.329 47.773 (94,45%) 20.686.556 0,23%

Totale 22.572.692 671.302 21.901.390 2,97%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Crediti verso clientela al 31 marzo 2015

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Crediti deteriorati (8,18%) 1.908.807 647.599 (5,57%) 1.261.208 33,93%

- Sofferenze (3,14%) 733.712 403.529 (1,46%) 330.183 55,00% - Inadempienze probabili (4,96%) 1.157.287 243.180 (4,04%) 914.107 21,01% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,08%) 17.808 890 (0,07%) 16.918 5,00%

Crediti in bonis (91,82%) 21.437.165 72.686 (94,43%) 21.364.479 0,34%

Totale 23.345.972 720.285 22.625.687 3,09%

Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Limitatamente alle sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale.

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizioni oggetto di concessioni al 31 marzo 2016 (Forbearance)

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Esposizioni Deteriorate (66,82%) 508.912 115.784 (61,20%) 393.128 22,75% - Sofferenze (2,81%) 21.438 10.051 (1,77%) 11.387 46,88% - Inadempienze probabili (63,59%) 484.262 105.572 (58,96%) 378.690 21,80% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,42%) 3.212 161 (0,47%) 3.051 5,01%

Esposizioni non Deteriorate (33,18%) 252.755 3.548 (38,80%) 249.207 1,40%

Totale 761.667 119.332 642.335 15,67% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2015 (Forbearance)

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Esposizioni Deteriorate (68,08%) 485.425 111.409 (62,50%) 374.016 22,95% - Sofferenze (2,75%) 19.620 9.317 (1,72%) 10.303 47,49% - Inadempienze probabili (64,74%) 461.561 101.879 (60,11%) 359.682 22,07% - Esposizioni scadute/sconfinate (0,59%) 4.244 213 (0,67%) 4.031 5,02%

Esposizioni non Deteriorate (31,92%) 227.575 3.200 (37,50%) 224.375 1,41%

Totale 713.000 114.609 598.391 16,07% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

Esposizioni oggetto di concessioni al 31 marzo 2015 (Forbearance)

Importi in migliaia di euroRettifichedi valore

Grado dicopertura (*)

Esposizioni Deteriorate (66,18%) 397.553 98.117 (59,90%) 299.436 24,68%

Esposizioni non Deteriorate (33,82%) 203.144 2.715 (40,10%) 200.429 1,34%

Totale 600.697 100.832 499.865 16,79% Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.

(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

Esposizione lorda Valore di bilancio

Page 137: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

134

Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo trimestre 2016

InadempienzeImporti in migliaia di euro probabili

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2016 706.017 1.107.340 25.006 1.838.363

Variazioni in aumento 12.935 33.163 8.958 55.056 ingressi da esposizioni in bonis 192 18.455 8.807 27.454 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 12.086 8.496 2 20.584 altre variazioni in aumento 657 6.212 149 7.018Variazioni in diminuzione -20.583 -45.516 -11.335 -77.434 uscite verso esposizioni in bonis -259 -9.192 -1.866 -11.317 cancellazioni -6.882 -3.173 - -10.055 incassi -10.089 -21.092 -1.069 -32.250 realizzi per cessioni -1.875 - - -1.875 perdite da cessione -1.353 - - -1.353 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -125 -12.059 -8.400 -20.584 altre variazioni in diminuzione - - - -

Esposizione lorda finale al 31 marzo 2016 698.369 1.094.987 22.629 1.815.985

Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2015

InadempienzeImporti in migliaia di euro probabili

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2015 706.974 1.174.899 32.423 1.914.296

Variazioni in aumento 188.623 298.303 58.915 545.841 ingressi da esposizioni in bonis 8.759 194.720 57.368 260.847 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 164.199 58.525 25 222.749 altre variazioni in aumento 15.665 45.058 1.522 62.245Variazioni in diminuzione -189.580 -365.862 -66.332 -621.774 uscite verso esposizioni in bonis -351 -55.805 -5.067 -61.223 cancellazioni -117.814 -41.862 - -159.676 incassi -45.337 -80.347 -2.536 -128.220 realizzi per cessioni -17.725 - - -17.725 perdite da cessione -8.116 - - -8.116 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -237 -163.783 -58.729 -222.749 altre variazioni in diminuzione - -24.065 - -24.065

Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2015 706.017 1.107.340 25.006 1.838.363

Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel primo trimestre 2015

InadempienzeImporti in migliaia di euro probabili

Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2015 706.974 1.174.899 32.423 1.914.296

Variazioni in aumento 51.873 91.818 12.432 156.123 ingressi da esposizioni in bonis 3.085 50.815 11.362 65.262 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 47.621 14.817 9 62.447 altre variazioni in aumento 1.167 26.186 1.061 28.414Variazioni in diminuzione -25.135 -109.430 -27.047 -161.612 uscite verso esposizioni in bonis -149 -32.085 -1.397 -33.631 cancellazioni -15.565 -9.489 - -25.054 incassi -7.495 -30.302 -768 -38.565 realizzi per cessioni -1.872 - - -1.872 perdite da cessione -43 - - -43 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -11 -37.554 -24.882 -62.447 altre variazioni in diminuzione - - - -

Esposizione lorda finale al 31 marzo 2015 733.712 1.157.287 17.808 1.908.807

SofferenzeEsposizioni

scaduteTotale

SofferenzeEsposizioni

scaduteTotale

SofferenzeEsposizioni

scaduteTotale

Al netto delle rettifiche di valore, a fine trimestre i crediti deteriorati ammontavano a circa 1,2 miliardi di euro riferibili per il 90,6% ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”. Stante l’andamento riflessivo del portafoglio prestiti da inizio anno, l’incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale dei crediti si è attestata all’8,28% in termini lordi (8,14% a dicembre, 8,18% a marzo 2015) e al 5,60% in termini netti (5,55%; 5,57%). Il grado di copertura è migliorato dal 33,92% al 34,37% (33,93% a marzo 2015), riflettendo un generalizzato aumento per tutte le categorie, mentre la copertura dei bonis, strutturalmente inferiore al dato medio di Gruppo per le peculiarità operative di UBI Banca, è rimasta invariata allo 0,24% (0,34% a marzo 2015).

Page 138: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

135

Le esposizioni oggetto di concessioni al lordo delle svalutazioni a fine marzo totalizzavano 761,7 milioni, in aumento di 161 milioni (+26,8%) nei dodici mesi, dei quali 48,7 milioni riferibili al primo trimestre 2016 (+6,8%). Tra gennaio e marzo le esposizioni deteriorate hanno fatto registrare un incremento di 23,5 milioni (+4,8%), in rallentamento rispetto alla dinamica annua (+111,4 milioni; +28%). Le esposizioni non deteriorate, sono invece risultate in crescita di 25,2 milioni (+11,1%), mostrando un’accelerazione rispetto alla variazione nei dodici mesi (+49,6 milioni; +24,4%). Si ricorda che l’evoluzione dell’aggregato e la sua composizione risentono anche dell’effetto relativo all’introduzione della normativa Forbearance24 a partire dal settembre 2014. Le posizioni deteriorate devono infatti maturare un periodo minimo di permanenza pari ad un anno (“cure period”), trascorso il quale si procede all’accertamento del ripristino delle condizioni qualitative del cliente, prima della loro eventuale riclassificazione fra le esposizioni non deteriorate. Per le posizioni oggetto di concessioni classificate fra i non deteriorati deve invece trascorrere un periodo minimo di due anni (“probation period”) prima che la posizione possa perdere l’attibuto “Forborne” e quindi uscire dalle relative segnalazioni. Al 31 marzo 2016 la posizione interbancaria netta di UBI Banca si presentava negativa per 1,7 miliardi (-356 milioni a fine 2015), originata da un saldo infragruppo positivo per 7 miliardi (in diminuzione di 622 milioni nel trimestre) e da un interscambio netto con il mercato negativo per 8,8 miliardi (in aumento di 744 milioni nel periodo ed inclusivo delle operazioni di rifinanziamento TLTRO con la BCE per 8,1 miliardi). Come si rileva dalla tabella, non considerando i saldi verso la Banca Centrale e quelli relativi all’attività con le Banche Controllate, la posizione interbancaria netta di UBI Banca risultava negativa per 896 milioni, che vanno a confrontarsi con i -304 milioni di fine anno. In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere un ruolo di indirizzo e di coordinamento per l’intero Gruppo bancario, l’operatività infragruppo assume una rilevanza strategica nell’ambito dell’attività complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi intercompany. Il regolamento attuativo del documento di Policy a presidio dei Rischi Finanziari prevede che la composizione dell’attivo e del passivo con controparti bancarie delle Banche/Società del Gruppo sia costituita esclusivamente da rapporti con la Capogruppo; solo quest’ultima può effettuare collocamenti sul mercato con controparti istituzionali. In deroga a tale principio, non è prevista la gestione della liquidità in esclusiva con la Capogruppo per UBI Leasing, UBI Factor e per UBI Banca International (della quale peraltro è stata annunciata la cessione). Al Consiglio di Gestione della Capogruppo spetta la definizione delle specifiche modalità di gestione della liquidità per le Società sopracitate. Mercato interbancario

Importi in migliaia di euro in valore in %

Crediti verso banche 15.172.792 15.489.215 -316.423 -2,0% 16.343.837 15.026.560 15.073.014

di cui:

- crediti verso Banche Centrali 225.616 375.735 -150.119 -40,0% 528.955 282.899 270.540

- infragruppo 13.850.450 14.234.999 -384.549 -2,7% 14.892.913 13.912.056 13.509.526

di cui: titoli infragruppo 6.235.274 6.302.326 -67.052 -1,1% 6.371.145 6.345.702 5.805.015

Debiti verso banche 16.894.824 15.845.354 1.049.470 6,6% 14.675.513 13.199.889 17.798.453

di cui:

- debiti verso Banche Centrali 8.108.273 8.106.441 1.832 0,0% 8.104.588 6.102.991 9.101.548

- infragruppo 6.794.213 6.556.577 237.636 3,6% 4.892.375 5.259.231 6.548.029

di cui: depositi subordinati - - - - - - -

Posizione interbancaria netta -1.722.032 -356.139 1.365.893 383,5% 1.668.324 1.826.671 -2.725.439

di cui: infragruppo 7.056.237 7.678.422 -622.185 -8,1% 10.000.538 8.652.825 6.961.497

banche esterne al Gruppo -8.778.269 -8.034.561 743.708 9,3% -8.332.214 -6.826.154 -9.686.936

Posizione interbancaria netta escluse Banche Centrali e operatività infragruppo -895.612 -303.855 591.757 194,7% -756.581 -1.006.062 -855.928

31.3.2016A

Variazioni A/B31.12.2015B

30.9.2015C

30.6.2015D

31.3.2015E

24 Termine utilizzato per indicare situazioni in cui il debitore non è considerato in grado di rispettare le scadenze e le condizioni

contrattuali a causa di difficoltà finanziarie. Sulla scorta di tali difficoltà il creditore decide di modificare la scadenza e le condizioni del contratto per consentirgli di onorare il debito o di rifinanziarlo, integralmente o parzialmente.

Page 139: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

136

I crediti verso banche si sono attestati a 15,2 miliardi dai 15,5 miliardi del dicembre 2015 e sono costituiti da:

• disponibilità sul conto accentrato della Riserva Obbligatoria per 225,6 milioni (375,7 milioni il dato di raffronto), funzionali alle strategie di gestione tenuto conto dei vincoli relativi alla giacenza media da rispettare;

• crediti verso altre banche per 15 miliardi (15,1 miliardi) che, a livello di forme tecniche, evidenziano: - una flessione complessiva di 350 milioni dei conti correnti e dei depositi vincolati,

determinata dalle riduzioni di giacenze intercompany (-555 milioni), solo in parte compensate da un incremento delle disponibilità sui rapporti con controparti esterne;

- un incremento di 251 milioni degli altri finanziamenti riveniente dall’accresciuta attività di finanziamento svolta dalla Capogruppo a favore delle Banche Rete a fronte delle erogazioni alla clientela a valere sul plafond TLTRO (+392,8 milioni), parzialmente controbilanciato dalla riduzione (-141,7 milioni) dei pronti contro termine attivi, totalmente di natura infragruppo;

- una diminuzione di 67 milioni dei titoli di debito - che rappresentano la componente più rilevante, con una consistenza pari a 6,2 miliardi - rappresentati dai prestiti delle Banche Rete sottoscritti dalla Capogruppo per veicolare la liquidità raccolta attraverso l’accentramento delle emissioni obbligazionarie.

Per quanto riguarda la raccolta da banche, complessivamente pari a 16,9 miliardi, si rileva una crescita di oltre 1 miliardo rispetto a dicembre 2015 da ricondurre alla dinamica dei debiti verso banche, essendo il saldo con la Banca Centrale, costituito unicamente da fondi attinti alle aste TLTRO, rimasto invariato a 8,1 miliardi. L’evoluzione del funding con controparti bancarie ha registrato le seguenti dinamiche:

• una sostanziale stabilità dei conti correnti a 2,2 miliardi;

• un incremento di 404 milioni dei depositi vincolati, saliti a 4,9 miliardi (di cui 4,8 miliardi infragruppo), principalmente attribuibile alle giacenze di Banca Carime e UBI Banca International;

• un significativo aumento, pari a 692 milioni, dei finanziamenti giunti a sfiorare gli 1,7 miliardi, determinato dalla crescita dei p/t passivi (+719 milioni, riconducibili per +592 all’operatività con controparti esterne avente come sottostante i nuovi investimenti in US Treasury), a fronte di una marginale contrazione della voce finanziamenti-altri (-27 milioni), in relazione agli ammortamenti delle erogazioni BEI destinate al sostegno finanziario a m/l termine delle PMI (543 milioni dai 570 milioni del dicembre 2015).

Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dai titoli rifinanziabili presso la Banca Centrale Europea, il relativo dettaglio trova illustrazione nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, alla quale pertanto si rimanda. Al 31 marzo 2016, le attività finanziarie detenute da UBI Banca ammontavano a 20,2 miliardi (19,5 miliardi se calcolate al netto delle passività finanziarie), essenzialmente in linea con gli stock di fine 2015. Nell’ambito della strategia di diversificazione degli investimenti all’interno dei due portafogli principali, AFS e HFT, intrapresa a partire dal quarto trimestre 2015, la Capogruppo ha proseguito nell’attività di vendita dei titoli di Stato italiani, benchè l’effetto sui volumi sia stato controbilanciato dall’assunzione di nuove posizioni in titoli governativi statunitensi. Come emerge dalle tabelle, l’incidenza dei titoli governativi domestici è risultata pertanto in ulteriore calo rispetto al dato di fine anno (87,1% dal 90,6%) ma la voce relativa ai titoli di debito complessivamente detenuti - in seguito ai nuovi investimenti - si è mantenuta stabile, con un’incidenza del 95% circa. Si rimanda alla Relazione intermedia sulla gestione consolidata riportata nelle pagine precedenti per maggiori approfondimenti sulla manovra di ricomposizione dei portafogli.

Page 140: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

137

Attività/passività finanziarie

Importi in migliaia di euro L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio

Incid. %

L 1 L 2 L 3 Valore di bilancio

Incid. %

in valore in %

Att. fin. detenute per la negoziazione 409.170 641.840 9.446 1.060.456 5,2% 470.999 612.464 4.799 1.088.262 5,4% -27.806 -2,6%

di cui: contratti derivati finanziari 454 641.836 8.778 651.068 3,2% 647 612.461 4.118 617.226 3,1% 33.842 5,5%

Att. fin. valutate al fair value 118.334 3.000 73.404 194.738 1,0% 120.782 3.000 72.252 196.034 1,0% -1.296 -0,7%

Att. fin. disponibili per la vendita 15.150.919 194.768 156.566 15.502.253 76,7% 14.855.619 347.987 153.965 15.357.571 76,3% 144.682 0,9%

Att. fin. detenute sino alla scadenza - - - 3.445.469 17,1% - - - 3.494.547 17,3% -49.078 -1,4%

Attività finanziarie (a) 15.678.423 839.608 239.416 20.202.916 100,0% 15.447.400 963.451 231.016 20.136.414 100,0% 66.502 0,3%

di cui:

- titoli di debito 15.539.531 160.996 17.979 19.163.975 94,9% 15.306.397 313.313 17.740 19.131.997 95,0% 31.978 0,2%

di cui: titoli di Stato italiani 14.143.907 - - 17.589.376 87,1% 14.585.146 154.582 - 18.234.275 90,6% -644.899 -3,5%

- titoli di capitale 7.672 3.000 207.107 217.779 1,1% 8.593 3.000 203.177 214.770 1,1% 3.009 1,4%

- quote O.I.C.R. 130.766 33.776 5.552 170.094 0,8% 131.763 34.677 5.981 172.421 0,9% -2.327 -1,3%

Passività fin. di negoziazione (b) 17 685.963 - 685.980 100,0% 7 608.582 11 608.600 100,0% 77.380 12,7%

di cui: contratti derivati finanziari 17 685.963 - 685.980 100,0% 7 608.582 11 608.600 100,0% 77.380 12,7%

Attività finanziarie nette (a-b) 15.678.406 153.645 239.416 19.516.936 15.447.393 354.869 231.005 19.527.814 -10.878 -0,1%

31.3.2016 31.12.2015 Variazioni

Per la categoria delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza non è stato indicato il fair value in quanto contabilizzate al costo ammortizzato.

Attività/passività finanziarie

Importi in migliaia di euroValore di bilancio

Incid. %

Valore di bilancio

Incid. %

Valore di bilancio

Incid. %

Valore di bilancio

Incid. %

Valore di bilancio

Incid. %

Att. fin. detenute per la negoziazione 1.060.456 5,2% 1.088.262 5,4% 760.790 4,0% 1.463.279 6,8% 1.654.371 7,3%

di cui: contratti derivati finanziari 651.068 3,2% 617.226 3,1% 653.234 3,4% 638.174 3,0% 799.005 3,5%

Att. fin. valutate al fair value 194.738 1,0% 196.034 1,0% 195.490 1,0% 197.223 0,9% 198.365 0,9%

Att. fin. disponibili per la vendita 15.502.253 76,7% 15.357.571 76,3% 14.767.754 76,8% 16.309.111 75,8% 17.405.247 76,3%

Att. fin. detenute sino alla scadenza 3.445.469 17,1% 3.494.547 17,3% 3.486.873 18,2% 3.535.692 16,5% 3.528.010 15,5%

Attività finanziarie (a) 20.202.916 100,0% 20.136.414 100,0% 19.210.907 100,0% 21.505.305 100,0% 22.785.993 100,0%

di cui:

- titoli di debito 19.163.975 94,9% 19.131.997 95,0% 18.110.466 94,3% 20.421.294 95,0% 21.607.800 94,8%

di cui: titoli di Stato italiani 17.589.376 87,1% 18.234.275 90,6% 17.763.585 92,5% 20.061.779 93,3% 21.185.264 93,0%

- titoli di capitale 217.779 1,1% 214.770 1,1% 272.402 1,4% 266.988 1,2% 200.022 0,9%

- quote O.I.C.R. 170.094 0,8% 172.421 0,9% 174.805 0,9% 178.849 0,8% 179.166 0,8%

Passività fin. di negoziazione (b) 685.980 100,0% 608.600 100,0% 614.788 100,0% 754.027 100,0% 844.803 100,0%

di cui: contratti derivati finanziari 685.980 100,0% 608.600 100,0% 614.788 100,0% 634.881 84,2% 844.803 100,0%

Attività finanziarie nette (a-b) 19.516.936 19.527.814 18.596.119 20.751.278 21.941.190

31.3.2016 31.12.2015 30.9.2015 30.6.2015 31.3.2015

Si illustrano di seguito i principali movimenti che hanno interessato le diverse categorie finanziarie nel primo trimestre dell’anno:

• le attività finanziarie disponibili per la vendita si sono attestate a 15,5 miliardi, con un incremento di circa 0,1 miliardi nel periodo, derivante da: - una diminuzione dei titoli di Stato italiani, da 14,3 miliardi a 13,9 miliardi, in seguito a

vendite per 650 milioni nominali (BTP per 500 milioni nominali ed un titolo Republic of Italy, classificato a livello 2 di fair value, per 150 milioni nominali): la variazione contabile risulta più contenuta rispetto ai controvalori nominali dei titoli ceduti grazie all’aumentato fair value rilevato nel trimestre. Nel trimestre è stata inoltre effettuata un’operazione di switch che ha riguardato titoli per un valore nominale pari a 1 miliardo: nello specifico, sono stati ceduti BTP aventi scadenza nel biennio 2021/2022 e comperati titoli della medesima tipologia con data di maturazione nel 2023;

Page 141: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

138

- una crescita degli altri titoli di debito da 0,85 miliardi a 1,4 miliardi derivante dall’acquisto di un titolo Treasury americano dal valore nominale di 600 milioni di dollari nominali (livello 1 di fair value);

• le attività finanziarie detenute sino alla scadenza, pari a 3,4 miliardi, non hanno registrato variazioni (se non per gli effetti delle valorizzazioni contabili) e restano costituite da BTP per 3,05 miliardi nominali aventi scadenze comprese tra il 2020 ed il 2022;

• le attività finanziarie detenute per la negoziazione si sono quantificate in 1,1 miliardi, sostanzialmente invariate nei tre mesi. La flessione dei titoli di Stato italiani - scesi a 222 milioni dai precedenti 419 milioni quale saldo netto tra vendite e scadenze di BTP per 350 milioni nominali ed acquisti per 170 milioni nominali - è stata infatti parzialmente controbilanciata dall’investimento, rientrante tra gli altri titoli di debito, in un titolo Treasury per 150 milioni di dollari nominali;

• le attività finanziarie valutate al fair value si sono attestate a 194,7 milioni, stabili rispetto a fine 2015 e risultano costituite da: - titoli di capitale, detenuti nell’ambito dell’attività di merchant banking e di private equity,

per 72,8 milioni (71,6 milioni il dato precedente); - quote di O.I.C.R. per 121,9 milioni, in leggero calo rispetto ai precedenti 124,5 milioni,

essenzialmente per la diminuita valorizzazione del fondo Tages classificato al livello 1 di fair value (fondi hedge residuali sono anche presenti, per 568 mila euro, all’interno della categoria HFT);

• le passività finanziarie di negoziazione, rappresentate esclusivamente da derivati finanziari, hanno totalizzato 686 milioni dai 608,6 milioni di fine esercizio, in coerenza con l’evoluzione della corrispondente voce iscritta fra le attività finanziarie di negoziazione (salite a 651 milioni dai precedenti 617 milioni).

Page 142: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

139

Schemi del bilancio intermedio dell’impresa al 31 marzo 2016

Stato patrimoniale

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.12.2015 31.3.2015

VOCI DELL'ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 110.712 138.226 112.42620. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.060.456 1.088.262 1.654.37130. Attività finanziarie valutate al fair value 194.738 196.034 198.365 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 15.502.253 15.357.571 17.405.24750. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.445.469 3.494.547 3.528.010 60. Crediti verso banche 15.172.792 15.489.215 15.073.01470. Crediti verso clientela 21.271.288 21.901.390 22.625.68780. Derivati di copertura 712.624 592.409 673.53690. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - 4.637 5.349

100. Partecipazioni 9.657.740 9.657.401 9.624.090110. Attività materiali 610.576 615.661 629.089120. Attività immateriali 410 410 410130. Attività fiscali 1.528.054 1.529.553 1.623.234

a) correnti 350.344 364.734 326.992b) anticipate 1.177.710 1.164.819 1.296.242

- di cui alla Legge 214/2011 1.127.174 1.127.174 1.233.448

140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 2.032 2.032 3150. Altre attività 562.618 699.982 639.077

69.831.762 70.767.330 73.791.908TOTALE DELL'ATTIVO

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.12.2015 31.3.2015

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

10. Debiti verso banche 16.894.824 15.845.354 17.798.45320. Debiti verso clientela 7.862.398 7.357.586 6.598.99030. Titoli in circolazione 33.639.442 36.265.240 37.080.03840. Passività finanziarie di negoziazione 685.980 608.600 844.80360. Derivati di copertura 942.825 700.871 1.163.27480. Passività fiscali 219.693 265.926 448.391

a) correnti 70.655 93.132 218.586 b) differite 149.038 172.794 229.805

100. Altre passività 664.701 881.275 784.573110. Trattamento di fine rapporto del personale 39.866 39.975 43.409120. Fondi per rischi e oneri: 37.527 43.557 45.666

a) quiescenza e obblighi simili 1.023 1.035 1.135 b) altri fondi 36.504 42.522 44.531

130. Riserve da valutazione 226.768 304.389 380.157160. Riserve 2.393.740 2.283.488 1.435.848170. Sovrapprezzi di emissione 3.798.430 3.798.430 4.716.866180. Capitale 2.254.371 2.254.371 2.254.371190. Azioni proprie (-) -5.155 -5.155 -5.340 200. Utile (Perdita) del periodo (+/-) 176.352 123.423 202.409

69.831.762 70.767.330 73.791.908TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

Page 143: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

140

Conto economico

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015 31.12.2015

10. Interessi attivi e proventi assimilati 201.499 236.641 874.726

20. Interessi passivi e oneri assimilati (195.239) (226.338) (888.319)

30. Margine di interesse 6.260 10.303 (13.593)

40. Commissioni attive 23.723 22.618 93.412

50. Commissioni passive (9.656) (9.778) (44.433)

60. Commissione nette 14.067 12.840 48.979

70. Dividendi e proventi simili 219.768 230.371 249.430

80. Risultato netto dell’attività di negoziazione (4.823) 19.166 25.902

90. Risultato netto dell’attività di copertura (170) (2.570) 11.078

100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: 17.092 29.234 237.269

a) crediti (1.290) 1.578 (4.250)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 24.734 31.927 257.102d) passività finanziarie (6.352) (4.271) (15.583)

110. Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value (1.296) 5.242 4.356

120. Margine di intermediazione 250.898 304.586 563.421

130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: (6.942) (30.294) (120.013) a) crediti (9.638) (27.829) (104.166)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita (388) (4.466) (15.556)

d) altre operazioni finanziarie 3.084 2.001 (291)

140. Risultato netto della gestione finanziaria 243.956 274.292 443.408

150. Spese amministrative: (97.845) (84.137) (402.576)

a) spese per il personale (39.277) (42.935) (183.099)

b) altre spese amministrative (58.568) (41.202) (219.477)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (102) 56 6.955

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (4.815) (5.085) (21.454)

190. Altri oneri/proventi di gestione 31.264 29.391 117.590

200. Costi operativi (71.498) (59.775) (299.485)

210. Utili (Perdite) delle partecipazioni - (14) 1.551

240. Utili (Perdite) dalla cessione di investimenti 130 - 43

250. Utile (Perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 172.588 214.503 145.517

260. Imposte sul reddito del periodo dell’operatività corrente 3.764 (12.094) (22.094)

290. Utile (Perdita) del periodo 176.352 202.409 123.423

Prospetto della redditività complessiva

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015 31.12.2015

10. UTILE (PERDITA) DEL PERIODO 176.352 202.409 123.423

Altre componenti reddituali, al netto delle imposte, senza rigiro a conto economico

40. Piani a benefici definti (1.135) (19) 1.291

Altre componenti reddituali, al netto delle imposte, con rigiro a conto economico

90. Copertura dei flussi finanziari 462 - (102)

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (76.948) 215.225 138.249

130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (77.621) 215.206 139.438

140. REDDITIVITÅ COMPLESSIVA (Voce 10. + 130.) 98.731 417.615 262.861

Page 144: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Pro

spet

to d

elle

var

iazi

oni

del

pat

rim

onio

net

to a

l 31 m

arzo

2016

Esi

ste

nze

al

31.1

2.20

15

Impo

rti in

mig

liaia

di e

uro

Cap

ital

e:

2.25

4.37

1

-

2.

254.

371

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

2.

254.

371

a) a

zion

i ord

inar

ie2.

254.

371

-

2.

254.

371

-

-

-

-

-

-

-

-

-

2.25

4.37

1

b) a

ltre

azio

ni-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

So

vra

pp

rezz

i di e

mis

sio

ne

3.79

8.43

0-

3.79

8.43

0

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

3.79

8.43

0

Ris

erv

e2.

283.

488

-

2.28

3.48

8

123.

423

-

-1

3.17

1 -

-

-

-

-

-

-

2.

393.

740

a) d

i utili

1.60

6.02

9-

1.60

6.02

912

3.42

3-

-

-

-

-

-

-

-

1.

729.

452

b) a

ltre

677.

459

-

67

7.45

9

-

-

-1

3.17

1 -

-

-

-

-

-

-

66

4.28

8

Ris

erv

e d

a v

alu

tazi

on

e30

4.38

9-

304.

389

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-7

7.62

1 22

6.76

8

Str

um

en

ti d

i cap

ital

e-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Azi

on

i pro

pri

e-5

.155

-

-5.1

55

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-5.1

55

Uti

le/p

erd

ita

de

l pe

rio

do

12

3.42

3-

123.

423

-123

.423

-

-

-

-

-

-

-

-

17

6.35

217

6.35

2

Pat

rim

on

io n

ett

o

8.75

8.94

6-

8.75

8.94

6-

-

-1

3.17

1 -

-

-

-

-

-

98.7

318.

844.

506

Pat

rim

on

io

ne

tto

al

31.3

.201

6Va

riazi

oni

di ri

serv

e

Op

era

zio

ni s

ul p

atri

mo

nio

ne

tto

Red

ditiv

ità

com

ples

siva

Ris

erve

Div

iden

di e

altr

e de

stin

azio

niSt

ock

optio

ns

Mod

ifica

sa

ldi d

i ap

ertu

ra

Esi

ste

nze

al

l'1.1

.201

6

Allo

cazi

on

e r

isu

ltat

o

ese

rciz

io p

rece

de

nte

Var

iazi

on

i ge

nn

aio

- m

arzo

201

6

Em

issi

one

nuov

e az

ioni

Acqu

isto

az

ioni

pr

oprie

Dis

tribu

zion

e st

raor

dina

ria

divi

dend

i

Varia

zion

e st

rum

enti

di

capi

tale

Der

ivat

i su

prop

rie a

zion

i

141

Page 145: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Pro

spet

to d

elle

var

iazi

oni

del

pat

rim

onio

net

to a

l 31 m

arzo

2015

Esi

ste

nze

al

31.1

2.20

14

Impo

rti in

mig

liaia

di e

uro

Cap

ital

e:

2.25

4.37

1

-

2.

254.

371

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

2.

254.

371

a) a

zion

i ord

inar

ie2.

254.

371

-

2.

254.

371

-

-

-

-

-

-

-

-

-

2.25

4.37

1

b) a

ltre

azio

ni-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

So

vra

pp

rezz

i di e

mis

sio

ne

4.71

6.86

6-

4.71

6.86

6

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

4.71

6.86

6

Ris

erv

e2.

354.

285

-

2.35

4.28

5

-918

.437

-

-

-

-

-

-

-

-

-

1.43

5.84

8

a) d

i utili

1.67

8.04

9-

1.67

8.04

9-9

18.4

37

-

-

-

-

-

-

-

-

-

75

9.61

2

b) a

ltre

676.

236

-

67

6.23

6

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

67

6.23

6

Ris

erv

e d

a v

alu

tazi

on

e16

4.95

1-

164.

951

-

-

-

-

-

-

-

-

-

21

5.20

638

0.15

7

Str

um

en

ti d

i cap

ital

e-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Azi

on

i pro

pri

e-5

.340

-

-5.3

40

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-5

.340

Uti

le/p

erd

ita

de

l pe

rio

do

-9

18.4

37

-

-9

18.4

37

918.

437

-

-

-

-

-

-

-

-

202.

409

202.

409

Pat

rim

on

io n

ett

o

8.56

6.69

6-

8.56

6.69

6-

-

-

-

-

-

-

-

-

417.

615

8.98

4.31

1

Mod

ifica

sa

ldi d

i ap

ertu

ra

Esi

ste

nze

al

l'1.1

.201

5

Allo

cazi

on

e r

isu

ltat

o

ese

rciz

io p

rece

de

nte

Var

iazi

on

i ge

nn

aio

- m

arzo

201

5

Em

issi

one

nuov

e az

ioni

Acqu

isto

az

ioni

pr

oprie

Dis

tribu

zion

e st

raor

dina

ria

divi

dend

i

Varia

zion

e st

rum

enti

di

capi

tale

Der

ivat

i su

prop

rie a

zion

i

Pat

rim

on

io

ne

tto

al

31.3

.201

5Va

riazi

oni

di ri

serv

e

Op

era

zio

ni s

ul p

atri

mo

nio

ne

tto

Red

ditiv

ità

com

ples

siva

Ris

erve

Div

iden

di e

altr

e de

stin

azio

niSt

ock

optio

ns

142

Page 146: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

143

Rendiconto finanziario (metodo indiretto)

Importi in migliaia di euro31.3.2016 31.3.2015

-226.765 -119.998

- risultato del periodo (+/-) 176.352 202.409

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (+/-) -70.542 -11.805

- plus/minusvalenze su attività di copertura (+/-) 170 2.570 - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 6.941 30.294 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 4.815 5.085 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 102 -56 - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) -3.764 12.094 - altri aggiustamenti (+/-) -340.839 -360.589

1.067.371 650.659

- attività finanziarie detenute per la negoziazione 99.744 -92.326 - attività finanziarie valutate al fair value 151 -451 - attività finanziarie disponibili per la vendita 128.038 1.242.849 - crediti verso banche 317.617 -1.018.229 - crediti verso clientela 636.002 688.865 - altre attività -114.181 -170.049

-1.087.021 -808.328

- debiti verso banche 1.044.214 -1.240.546 - debiti verso clientela 491.633 -468.879 - titoli in circolazione -2.715.697 524.201 - passività finanziarie di negoziazione 77.380 122.623 - altre passività 15.449 254.273

-246.415 -277.667

219.249 229.843

- vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni 219.248 229.843 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - vendite di attività materiali 1 - - vendite di attività immateriali - -

-348 -80

- acquisti di partecipazioni -340 -79 - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - acquisti di attività materiali -8 -1 - acquisti di attività immateriali - - - acquisti di rami d'azienda - -

218.901 229.763

- emissioni/acquisti di azioni proprie - - - distribuzione dividendi e altre finalità - -

- -

-27.514 -47.904

Riconciliazione

Importi in migliaia di euro 31.3.2016 31.3.2015

Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 138.226 160.330 Operazioni di aggregazione aziendale - - Liquidità totale generata/assorbita -27.514 -47.904 Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 110.712 112.426

A. ATTIVITÁ OPERATIVA

1. Gestione

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa

B. ATTIVITÁ DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da

LIQUIDITÁ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO

2. Liquidità assorbita da

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento

C. ATTIVITÁ DI PROVVISTA

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista

Page 147: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Calendario finanziario

Calendario degli eventi societari di UBI Banca per il 2016

Data prevista Evento

23 maggio, 24 maggio e 25 maggio 2016

Rispettivamente data di stacco, record date e data di pagamento del dividendo deliberato dall’Assemblea degli Azionisti

5 agosto 20161 Approvazione della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 da parte del Consiglio di Gestione

11 novembre 2016 Approvazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 da parte del Consiglio di Gestione

1 La data di approvazione della Relazione finanziaria semestrale è stata anticipata rispetto al Calendario finanziario precedentemente comunicato.

Le presentazioni dei dati contabili alla comunità finanziaria, che si prevede avranno luogo con frequenza trimestrale, verranno comunicate di volta in volta.

Page 148: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Contatti

Contatti

Sul sito www.ubibanca.it è disponibile tutta l’informativa periodica

Investor Relations: tel. 035 392 2217

e-mail: [email protected]

Media Relations: tel. 02 7781 4932 /02 7781 4213

e-mail: [email protected]

Affari societari e Rapporti con le Authorities: tel. 035 392 2312 / 035 392 2155

e-mail: [email protected]

Page 149: Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 - UBI Banca al 31... · 2019-11-21 · Il 3 marzo 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio

Reso

cont

o in

term

edio

di g

esti

one

al 3

1 m

arzo

201

6

Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2016

Cover_UBI ITA.indd 1 24/06/16 10.16