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REQUIEM MONUMENTALE

di YUVAL AVITAL

PRIMA PARTE FORESTA MANZONI per 100 ottoni

ED È SUBITO SERA per un coro a 14 voci

Associazione Amici del Monumentale di Milano e Magà Global Arts Around the World Prima assoluta di Requiem Monumentale - Parte 1 di Yuval Avital domenica 14 maggio 2017 ore 15:00-17:30 Cimitero Monumentale di Milano Domenica 14 maggio sarà eseguita in prima assoluta al Monumentale di Milano il Requiem Monumentale, un’opera immersiva e itinerante, commissionata nel 2016 a Yuval Avital dall’Associazione Amici del Monumentale di Milano per celebrare i 150 anni del Cimitero. Un’esperienza musicale e percettiva unica. L’opera sarà eseguita in più tappe in vari spazi della città di Milano. Il primo appuntamento è il 14 maggio 2017 dalle ore 15:00 alle 17:30 al Monumentale di Milano. L’esecuzione, ambientata nel Famedio e nel Viale Centrale del Cimitero, invita il pubblico di ogni età a immergersi liberamente in due opere musicali inedite dedicate a due celebri ospiti del Monumentale: Alessandro Manzoni e Salvatore Quasimodo. L’opera, realizzata con il patrocinio del Comune di Milano e del Consiglio di Regione Lombardia e con il Contributo di Fondazione Cariplo, conduce gli spettatori in un viaggio emozionale straordinario, ricco di mete intermedie che esplorano tematiche contrapposte e complementari: la vita e la morte, la fugacità e l’eternità, l’antico e il moderno. Queste apparenti contraddizioni animano un ascolto “a cuore chiuso” e uno “a cuore aperto”, due piani emotivi paralleli il cui dialogo costante rivela allo stesso tempo la fragilità e il mistero della pulsazione vitale. La scelta degli spazi del Monumentale, vero museo a cielo aperto, da sempre luogo di produzione artistica e musicale, non è casuale: all’interno del Famedio, in un ambiente intimo e protetto, un coro eseguirà un’opera scritta per 14 parti vocali sotto la direzione di Francesco Grigolo. Le parti renderanno omaggio a Quasimodo con “Ed è Subito Sera”, variando da sussurri a linee melodiche “infinite”, dalla polifonia alla coralità ottocentesca (le voci sono accompagnate da strumenti musicali, come nella tradizione corale rinascimentale). L’opera di Avital, dedicata a una delle più importanti poesie del novecento, riecheggerà tra le alte pareti del Famedio, con rimandi alla complessità infinita e solenne del mondo rinascimentale, dove sacralità e teatralità si fondono in un testo di valore assoluto, indagando il tema della fugacità della vita. Allo stesso tempo nel Viale Centrale del Monumentale una banda di cento ottoni, guidata dal Maestro del Conservatorio di Milano Gianmario Bonino, compirà un tragitto itinerante eseguendo “Foresta Manzoni”, un omaggio alla ricchezza del linguaggio e del pensiero manzoniano, con rimandi sonori e testuali all’estetica ottocentesca. L’itinerario errante dei musicisti vuole essere metafora del gioco tra tessiture di voci che si sovrappongono continuamente, generando un intreccio sonoro che, in un lento crescendo, immerge il pubblico nella spettacolare complessità dell’opera.

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Requiem Monumentale è un insieme di paradigmi dove la liturgia, il mondo bandistico e l’arte sociale si incontrano, divenendo vettori estetici della città. Compositore, chitarrista e artista multimediale, Yuval Avital è considerato uno tra i maggiori talenti italiani della scena musicale contemporanea e sperimentale. Nato a Gerusalemme nel 1977, vive a Milano. Le sue opere spaziano da grandi eventi musicali per numerosi musicisti a impegnative composizioni orchestrali e di musica da camera; da opere icono-sonore, che includono musicisti classici ed elementi multimediali insieme a tradizionali vettori di culture antiche, a progetti altamente tecnologici che coinvolgono scienziati, intelligenza artificiale ed elaborazioni sonore dal vivo. Cosa: Requiem Monumentale - Parte 1 Quando: domenica 14 maggio 2017, ore 15:00-17:30 Dove: Cimitero Monumentale di Milano Compositore: Yuval Avital Direttore banda d’ottoni: Gianmario Bonino Direttore coro: Francesco Grigolo Contatti Stampa Amici del Monumentale [email protected] . mob. +39 340 72 689 Magà Global Arts Around the World [email protected] Yuval Avital Studio [email protected]

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BIOGRAFIA - YUVAL AVITAL

Nato a Gerusalemme nel 1977 e residente a Milano, Yuval Avital è un compositore, artista multimediale e chitarrista. È conosciuto per le sue installazioni sonore e visive, performance collettive che coinvolgono masse sonore nella creazione di rituali contemporanei, opere icono-sonore e quadri multimediali complessi, e per lo sviluppo di progetti tecnologici con il coinvolgimento di scienziati e l’apporto di intelligenza artificiale realizzati in spazi pubblici, siti di archeologia industriale, teatri e musei, sfidando le tradizionali categorie che separano le arti. Nelle sue opere totali e performance, nei suoi concerti e progetti immersivi si possono trovare, uno accanto all’altro, portatori di tradizioni rare e antiche, grandi solisti di musica contemporanea, folle di non musicisti, ballerini, strumenti tecnologici elaborati o appositamente creati, multi-proiezioni video e stampe fotografiche. Tuttavia, ogni opera mostra una sua identità precisa, divenendo un microcosmo esperienziale, poetico ed emotivo, frutto di una ricerca meticolosa realizzata con un linguaggio attentamente codificato. Nel 2015 Avital porta alla Fabbrica del Vapore a Milano la più grande installazione sonora nella storia d’Italia: Alma Mater (Milano, 2015), sotto il patrocinio di Expo 2015 e in collaborazione con Michelangelo Pistoletto. Si tratta di un’installazione di 1200 metri quadrati che ha visto coinvolte grandi étoiles della Scala, merlettaie, artisti vari e ha fatto uso massiccio di apparecchiature tecnologiche tra cui sculture luminose speciali ideate ad hoc per l’occasione, proiezioni video e una foresta di 140 altoparlanti realizzati appositamente. Quest’opera di dimensioni mastodontiche ha ricreato l’archetipo della grande madre, proiettando sullo schermo immagini - e facendo risuonare voci - di nonne, mamme e figlie da tutto il mondo. Altre installazioni: SPACES UNFOLDED - installazione sonora creata in collaborazione con scienziati NASA e ESA (Italia, 2012); la trasformazione della stazione ferroviaria Ostiense di Roma per la Notte Bianca di Roma (2007); e UTOPIE (Milano, 2016), a cui è stato dedicato uno studio poi pubblicato da Cambridge University Press (Gerald Cupchik, The Aesthetics of Emotion, 2016). Tra le sue opere di massa sonore c’è REKA (Warsaw Autumn Festival & MiTo SettembreMusica Milano, 2014; V.2 - Teatro Valli, Festival Aperto di Reggio Emilia 2016), opera di massa sonora per sei cantori tradizionali, due percussioni e una folla di centinaia di voci. REKA non solo ha coinvolto artisti provenienti da tutto il mondo, ma ha anche permesso al pubblico di immergersi nell’opera e contribuirvi con la propria voce, tramite sussurri, soffi e respiri. Altre opere sonore di massa realizzate da Avital sono: KARAGATAN per 100 suonatori tradizionali di gong e bamboo provenienti da 11 paesi del sudest asiatico (Filippine, 2013); GARON per 45 tube, 6 percussioni, 3 direttori d’orchestra, coro e live electronics - che è stato l’evento conclusivo dell’installazione Dirty Corner di Anish Kapoor (Milano, 2012); e MISE EN ABIME (studi RAI, Milano, 2011) per una folla vocale di 100 persone, 34 fisarmoniche, solisti e 4 direttori d’orchestra. Nel 2016 Avital collabora poi con le Nazioni Unite per fare un lavoro con i rifugiati. Fuga Perpetua (Teatro Comunale “L.Pavarotti”, Modena; Brighton Festival; NEAT Festival, 2016) è un’opera icono-sonora per ensemble, proiezioni, Mobile Sound Theatre e folla vocale, che ha unito performance dal vivo (sia di Meitar Ensemble che dei rifugiati stessi) a proiezioni video di interviste fatte ai rifugiati in Africa, Israele, Italia e Regno Unito. Tra le opere icono-sonore di Avital figurano anche quattro opere commissionate da festival italiani in cui l’artista stesso ha suonato live la chitarra: KOLOT (2008) ha riunito 12 cantori tradizionali provenienti da Israele e appartenenti a diverse religioni, facendo riferimento a partiture sia grafiche che verbali; SAMARITANI (2010), a cui SKY CLASSICA ha dedicato un film documentario, ha coinvolto uno tra i popoli più antichi del Mediterraneo che conta poco più di 800 persone e che non aveva mai, fino al 2010, preso parte a opere artistiche contemporanee; LEILIT (2011), con i Beta Israel, comunità ebraica etiope e due dei suoi “Keis” o

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cantori tradizionali; NOISE FOR SYD (2013), fatta in memoria di Syd Barrett e preparata con musicisti della psichedelia contemporanea e post-punk. Nel 2013 Avital ha anche inaugurato con OTOT, sinfonia icono-sonora, la stagione sinfonica del teatro dell’opera di Como. Altre opere dello stesso genere sono Silent Quartet (2014), un’opera per un quartetto d’archi, video e elettronica sul tema dell’immigrazione; e Kanaf per clarinetto basso, video e live electronics, che è stata eseguita in Spagna, Brazile, Regno Unito e Italia. Le opere da camera e i lavori multimediali di Avital sono stati esibiti da ensembles e solisti di spicco, tra cui Tempo Reale Ensemble, Meitar Ensemble, Quartetto Lyskamm, Paolo De Gaspari, Maria Grazia Bellocchio, Maurizio Ben Omar, Dirk Hirthe, Eros Sabbatani, Seiko Tanaka, Sergio Scappini e Giovanni Cospito. I suoi prossimi progetti includono una mostra personale di oltre 1500 metri quadri “Three Grades of Foreignness” (Fondazione la Fabbrica del Cioccolato, Svizzera, 22 aprile - 1 luglio 2017); l’opera sonora di massa “Requiem Monumentale” - 2 partiture e creazioni sonore parallele collocate nei vari edifici e viali del Cimitero Monumentale di Milano (14 maggio 2017); e due grandi opere liriche: “Giobbe”, Roma 2018 e “The Man with the Compound Eyes” presso il Taipei Performing Arts Center 2019.

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ASSOCIAZIONE AMICI DEL MONUMENTALE DI MILANO L’Associazione Amici del Monumentale di Milano nasce nel 2013 con lo scopo statutario di

tutelare, conservare, valorizzare e promuovere il Cimitero Monumentale di Milano-Museo a cielo

aperto.

Nello stesso anno ha progettato e promosso, con Fonderia Artistica Battaglia e con l’Accademia di

Belle Arti di Brera, il Laboratorio di restauro interno, dove i cittadini possono seguire da vicino il

lavoro di recupero di importanti opere di bronzo e lapidee.

Nel 2015 ha donato alla città, con il Maestro Kengiro Azuma, che l’ha creata, e con la Fonderia

Artistica Battaglia che l’ha realizzata “a cera persa”, un’importante scultura, MU-141- La vita

infinita, che svetta da allora all’esterno del Cimitero.

Negli ultimi due anni ha realizzato, con il contributo di artisti, eredi di artisti e appassionati, il

restauro dell’Ecce Puer sulla tomba di Medardo Rosso, e quello del Custode della tomba sul

sepolcro di Nicostrato Castellini, primo monumento a essere posizionato nel 1866 nel Recinto

Maciachini, la parte più antica del cimitero.

L’Associazione organizza, per i soci e i sostenitori, passeggiate all’interno del cimitero, conferenze,

incontri pubblici e il ciclo Non ti scordar di me, che celebra la memoria di personaggi che hanno

reso grande Milano.

Ha inoltre un progetto didattico rivolto ai bambini delle scuole del primo e del secondo ciclo che ha

ottenuto il patrocinio della presidenza del Consiglio Comunale e collabora con importanti licei

nell’ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro.

Si avvale di un Comitato di Garanti e di un Comitato Scientifico. Presidente Onorario è il Professor

Marco Vitale.

Nel 2017, per i tipi di Jacabook, ha pubblicato – a cura del presidente Carla De Bernardi e del

vicepresidente Lalla Fumagalli e con il contributo di studiosi e esperti - La Piccola città, un volume

ricchissimo di immagini di cui molte inedite, che narra la appassionante storia del cimitero dalla

nascita a oggi, e la guida Il Monumentale di Milano-Un Museo a cielo aperto, per condurre i

visitatori alla scoperta dei tesori artistici e architettonici custoditi tra i viali alberati. Nel 2015 è

uscito, sempre a firma di Carla de Bernardi, il libro Non ti scordar di me – Guida al monumentale

per curiosi e ficcanaso (Mursia).

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COMMENTO MAESTRO FRANCESCO GRIGOLO - DIRETTORE DEL CORO L’ermetismo è moderno, converte e concentra valori e concetti in una poetica bastevole. Sottraendo parole restituisce significanze, a loro volta generatrici di equilibri mutevoli. L’agire di questi equilibri determina la ricezione emotiva dell’atto compositivo: parole o musica o parole e musica che non dimenticano sé stesse, e organizzando lo spazio dimensionano il tempo. Nel generare esperienza emotiva, l’effetto sonoro si tramuta in sentimento. Ma l’affetto di chi produce può differenziare sostanzialmente dal sentimento generato in chi ascolta. La mediazione seguente esprime una parte dell'interiorità dell'individuo che produce la poetica e un’altra parte di chi si presta ad ascoltare. Questo è il momento del “concerto”. Produrre volontariamente significati e sensazioni organizzando suoni e silenzio, dipanare un messaggio che generi una esperienza soggettiva, mediare categorie della percezione capaci di veicolare e comunicare emozioni specifiche. L’azione (la volontarietà dell’ascolto), e la memoria soggettiva e collettiva, contribuiscono a creare una definizione cognitiva che descrive la rappresentazione interiore della percezione: linguaggi di decodificazione del presente tanto quanto paradigmi di conoscenza del reale. È musica e poesia ciò che ognuno chiama musica o poesia. Ma se ogni lettore, quando legge, legge sé stesso (M. Proust), quando ascolta ricorda ed immagina le voci e i suoni che può e vuole riconoscere. Ed è subito sera di Yuval Avital è per me immanenza, aderenza alla realtà: solitudine subita, e accettata come necessaria. Il campione della solitudine attuale è il migrante, che è solo nel suo viaggio come nella sua morte o sopravvivenza, entrambe eventuali. Ma egli non si rassegna e prosegue, perché ognuno cerca di splendere nell’attimo che gli è concesso, mentre versa il suo tributo al tempo. COMMENTO MAESTRO GIAN MARIO BONINO - DIRETTORE DELLA BANDA D’OTTONI Il Requiem è un inno alla vita tra passato e futuro. Le sonorità lucenti e possenti degli ottoni elevano lo spirito verso spazi e orizzonti infiniti.