Report Finale - lideitalia.org · Forum, iniziativa di LIDE Italia, realizzata lo scorso ... nel...

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Report Finale

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REPORT FINALE

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Cala il sipario con un successo di pubblico e operatori sulla prima edizione dell’America Latina Investment Forum, iniziativa di LIDE Italia, realizzata lo scorso 16 novembre in collaborazione con il Gruppo 24 ORE e con la partecipazione di BSI Bank e DHL in qualità di main sponsor, e che ha visto Consilia Business Management, Gruppo Gavio e Studio di Avvocati Associati Legance, come official sponsor. L’evento è stato reso possibile anche grazie alla partecipazione di Pro Ecuador e al contributo di ProChile, ProColombia, ProMexico, PromPerù, Rediex Paraguay e lo Stato di Bahía in Brasile, in veste di partner ufficiali.

Il forum targato LIDE Italia, è un’iniziativa strategica volta a creare un importante momento d’incontro e dibattito tra le principali imprese italiane presenti in America Latina, o con interessi nell’area, e alti rappresentanti istituzionali latinoamericani, con lo scopo di presentare le migliori opportunità d’investimento e promuovere il necessario networking pubblico-privato in grado di agevolare la fattibilità dei progetti.

L’evento ha evidenziato l’importanza di un maggiore dialogo tra imprese e istituzioni latinoamericane con riferimento ai benefici e agli aspetti innovativi

PRESENTATE LE MIGLIORI OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE

che le soluzioni tecnologiche e il know-how italiano potrebbero apportare in quei paesi, oggi più che mai aperti a nuove partnership e iniziative di reciproca crescita.

Vari gli interventi di esperti, manager, rappresentanti diplomatici e altre autorità che si sono alternati sul parterre e che hanno contribuito a fornire una visione d’insieme con riferimento ai singoli contesti politico-economici, e a concrete opportunità di investimento.

“Sono stati 14 i paesi dell’America Latina rappresentati al forum, 380 gli iscritti partecipanti tra il pubblico, 40 i relatori, 36 le autorità tra ambasciatori, consoli, delegati di governo e direttori delle agenzie di promozione economica dei singoli paesi. E poi ancora, un centinaio di key decision makers di alcune delle principali aziende italiane, 3 organismi internazionali (CEPAL, IDB e IILA), 100 incontri one-to-one, 80 imprese italiane, 17 istituzioni finanziarie e 54 società di consulenza e studi legali specializzati”.

Juan Barberis, Presidente LIDE Italia

AMERICA LATINA INVESTMENT FORUM | ALIF 2016

Numeri importanti quelli che hanno caratterizzato la prima kermesse organizzata da LIDE Italia, in collaborazione con il Gruppo 24 Ore, e dedicata alle opportunità di investimento in America Latina.Energia ed ambiente, infrastrutture e logistica, agroindustria e food technology. Questi i settori di maggiore appeal in un’area che rappresenta un concreto driver di crescita dimensionale ed economica per le imprese italiane e per la loro progressiva apertura verso nuovi mercati.

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Mario Cimoli, Direttore Sviluppo Produttivo di CEPAL (Commissione Economica per l’America Latina, Organizzazione delle Nazioni Unite) ha illustrato le prospettive economiche e i flussi di investimento in America Latina, in un momento in cui il commercio è inevitabilmente caratterizzato da difficoltà che influenzano gli scambi internazionali e determinano le nuove direttrici verso cui migrano gli investitori stranieri.

La fotografia scattata dall’esperto di CEPAL ha evidenziato per il 2016 un’ulteriore contrazione del commercio mondiale in termini di valore dei beni e un minor apporto agli scambi da parte dei paesi in via di sviluppo. In leggera ripresa invece il prezzo delle materie prime che, nel biennio 2014-2016, ha fatto registrare timidi segnali positivi con particolare riferimento a rame, soia, petrolio e ferro. Ma è nel quadriennio 2017-2020 che si prevede una ripresa dell’espansione commerciale regionale.

Cimoli ha inoltre evidenziato l’importanza del ruolo svolto dai governi nel processo di contrattazione degli investimenti e il rafforzamento della presenza cinese nell’area, sottolineando quanto l’America Latina possa rappresentare per le imprese italiane una piattaforma produttiva a supporto degli scambi verso l’Asia. Tutto questo, a patto che i nuovi rapporti si fondino su reciproca condivisione e completa bilateralità, e che siano sostenuti da politiche pubbliche, oltre che dal coinvolgimento delle Pmi con una maggiore conoscenza del territorio. “La sfida per l’Italia - ha concluso il dirigente di CEPAL

- è anche quella di allargare il bacino di interesse, tradizionalmente rivolto ad Argentina e Brasile, verso altri paesi dell’area”.

“L’Italia deve puntare su integrazione, trasformazione, connettività, filiera agroalimentare ed energie rinnovabili”. Questa invece l’esortazione di José Luis Rhi Sausi, Segretario Socio-Economico, IILA – Istituto Italo-Latinoamericano, che ha evidenziato come l’attuale presenza delle imprese italiane in America Latina non sia strutturale, in quanto carente di una presenza geografica e di una chiara priorità settoriale o di filiera, a cui si preferiscono interventi ciclici, sul breve o medio periodo. Una strategia questa, che non agevola i rapporti commerciali e non offre i benefici che un approccio più sistemico potrebbe invece apportare. “L’orizzonte strategico della presenza italiana si può pensare in termini di sviluppo sostenibile ed investimenti di qualità”, ha affermato Rhi Sausi.

“Oggi lo scenario del mercato globale impone un diverso approccio al commercio; l’economia europea, così come quelle emergenti, hanno problemi di bilanci commerciali che hanno portato a una riduzione di importazioni ed esportazioni. Il nuovo modello deve essere fondato su un interscambio commerciale di reciprocità, attuato attraverso la creazione di joint-venture volte all’aumento della produzione locale e alla creazione di capabilities, il tutto pensato in ottica di lungo periodo”.

Mario Cimoli, Direttore Sviluppo Produttivo di CEPAL

LO SCENARIO ECONOMICO

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L’America Latina è un’area strategica di investimento per le imprese italiane che possiedono le tecnologie, il know-how ed il capitale umano: tutti elementi preziosissimi per i paesi del territorio che desiderano diversificare le proprie economie e renderle più dinamiche. Come l’Italia può integrarsi nei processi produttivi e nei programmi di sviluppo del continente?

“Le Pmi latinoamericane non conoscono le moderne tecnologie a loro disposizione e mancano le figure professionali capaci di utilizzarle. Per incrementare il tasso di produttività, occorre una collaborazione a lungo termine tra le imprese italiane che posseggono determinate tecnologie e le imprese latinoamericane che hanno a disposizione le risorse e le conoscenze del mercato locale”..

Vicente Caruz, Presidente Fondazione EUROCHILE

“L’America Latina deve effettuare investimenti in capitale fisso, come macchinari e impianti, e allo stesso tempo migliorare la burocrazia e gli strumenti necessari per fare business. In questo contesto le imprese italiane possono essere un partner strategico ideale”, ha affermato Antonella Mori, Senior Research Fellow America Latina, ISPI e Università Bocconi.

Per Claudio Calvani, Partner di Consilia BM l’internazionalizzazione è un aspetto importante per la crescita delle imprese italiane. “Ad oggi esistono finanziamenti locali, nazionali ed europei a fondo perduto, per imprese che decidono di investire fuori dall’Unione Europea” ha precisato Calvani.

Juan Barberis, Presidente LIDE Italia, ha evidenziato il ruolo strategico di LIDE Italia come facilitatore in grado di offrire alla media e grande impresa italiana un network per entrare in contatto con le realtà latinoamericane e aprire nuove opportunità di business.

Gastón Astesiano, Senior Advisor Vice President for Countries, IDB, ha chiuso il dibattito evidenziando l’importanza strategica delle alleanze pubblico private. “La nostra regione investe poco in infrastrutture, nonostante servano circa 50 miliardi di investimento per raggiungere livelli di qualità nel settore. Si tratta pertanto di una grande opportunità per le PPP (associazioni pubblico private). La maggior parte dei paesi latinoamericani prevede programmi di attrazione degli investimenti nel settore dei trasporti, sanità, sociale e opere idriche. Nonostante la presenza di questi strumenti, si riscontra la mancanza di nuovi progetti. Per questo IDB, lavora dal 2005 ai fondi per la preparazione e in fase di due-diligence di progetti che poi verranno offerti al settore privato” - ha concluso Astesiano.

LE SFIDE

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Fazia Pusterla, Lead Economist Infrastrutture e Ambiente, IDB, ha aperto il dibattito evidenziando come oggi 26 milioni di persone nell’area latinoamericana non abbiano accesso all’elettricità e che, entro il 2030, ci sarà un raddoppio della domanda tale per cui la necessità di investimenti nel settore crescerà di 112 miliardi all’anno. Un altro problema che affligge la regione è quello dei tagli elettrici, che non solo influenza la vita dei cittadini, ma soprattutto la produttività delle aziende. Questi fattori costituiscono un grandissimo potenziale di investimento per le imprese italiane nell’area.

La tavola rotonda, moderata da Jacopo Giliberto, giornalista de Il Sole 24 ORE, ha visto come protagonisti Leonardo Mormandi (Amministratore Delegato, Geneco group), Agostino Re Rebaudengo (Presidente, Asja Ambiente spa – Assorinnovabili) e Pietro Torretta (Manager LatAm, Enerray Spa).

L’America Latina negli ultimi anni è stata oggetto di una significativa crescita economica e di una sostenuta urbanizzazione, fattori che hanno portato ad un aumento della domanda di energia. Questa tavola rotonda ha voluto dare una risposta concreta alla crescente attenzione posta dalla comunità internazionale e dall’opinione pubblica sui temi ambientali e la riduzione di emissioni CO2.

La testimonianza degli imprenditori presenti in paesi come Brasile, Cile, Costa Rica e Messico ha sottolineato l’importanza della stabilità politica al fine di mantenere impegno e presenza a lungo termine in un’area dove la richiesta di energia da fonti rinnovabili è in costante crescita.

Pietro Torretta è intervenuto mettendo in risalto il valore aggiunto che le imprese italiane possono esportare nei paesi dell’America Latina, portando il loro know-how e le competenze che mancano nel territorio e impegnandosi in strategie sul lungo periodo. Il momento è propizio dato che i Paesi stanno iniziando a diversificare le proprie matrici energetiche puntando sull’eolico e sul fotovoltaico.

“Il 97% delle esportazioni totali dell’Ecuador si basa su 5 prodotti, motivo per cui abbiamo l’esigenza di sviluppare altri settori e aumentare la produzione di beni. Per farlo, serve un’infrastruttura capace di sostenere questo sviluppo e di mettere in atto interventi di manutenzione capaci di contenere le perdite in modo efficiente. Vedo le imprese italiane come partner affidabili e competenti in grado di contribuire allo sviluppo dell’Ecuador”.

Fernando Moreno, Direttore di ProEcuador in Italia

ENERGIA E AMBIENTEFOCUS SETTORIALE

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“Circa il 74% della popolazione latinoamericana vive in zone urbane e le proiezioni mostrano che, nel 2030, arriverà all’85%. Di fronte a questi numeri non si può non ragionare in termini di reali necessità in una regione in cui le infrastrutture non sono ottimali e il margine di miglioramento è altissimo. Per il futuro sono previsti grandi investimenti, soprattutto nel settore dell’acqua, poiché 34 milioni di persone oggi non hanno accesso all’acqua potabile e 106 milioni non hanno accesso ai servizi fognari”.

Gastón Astesiano, Senior Advisor Vice President for Countries, IDB

Durante la tavola rotonda, che ha avuto per protagonisti Anna Di Maio (Manager LatAm, Rivoli Spa), Gino Sambenati (Vice Direttore Generale, Astaldi Spa), Stefano Viviano (Direttore Finanza, Gruppo Gavio) e Antonio Zaffaroni (Manager LatAm, Salini-Impregilo) si è discusso delle modalità secondo cui le aziende italiane possono intervenire in questi settori strategici dove la presenza cinese è già molto forte. In un territorio così vasto e ricco di risorse, infrastrutture e logistica rappresentano un’area prioritaria di intervento e una grande opportunità per le imprese italiane.

“Il Brasile ha un gap infrastrutturale molto elevato per cui l’esigenza di mobilità è crescente. Il governo sta facendo dello sviluppo infrastrutturale una leva molto importante per risollevare il paese, nei prossimi due anni sono previsti molti investimenti. La presenza in quest’area, per un gruppo come il nostro, è fondamentale e credo possa esserlo anche per altre imprese italiane”, ha affermato Stefano Viviano.

Sia Zaffaroni che Sambenati hanno poi rimarcato due fattori che potrebbero favorire le imprese italiane che vogliono investire in America Latina: valorizzazione del capitale umano locale e specializzazione in settori di nicchia, entrambe con una visione strategica di medio-lungo termine.

Ha chiuso il panel Simona Lertora (Head of Marketing, DHL EXPRESS Italy), che ha affermato l’importanza strategica dell’America Latina, come lo confermano i recenti investimenti del gruppo negli Hub di Brasile e Messico.

Negli ultimi anni, abbiamo infatti costato un incremento delle spedizioni in diversi Paesi della regione, tra cui Brasile, Colombia e Peru”, ha sottolineato la responsabile di DHL.

INFRASTRUTTURE E LOGISTICAFOCUS SETTORIALE

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E’ stato Alessandro Santini, CEO di BSI Merchant, ad aprire il focus su agroindustria e food technology, settore di grande rilevanza in considerazione dell’aumento della popolazione mondiale che crescerà del 34% entro il 2050, con un impatto significativo sull’aumento della produzione agricola.

“In un paese che raccoglie un terzo delle risorse idriche mondiali e dove i governi finanziano programmi per promuovere nuovi investimenti, è fondamentale portare avanti progetti di sviluppo collettivi, creando una rete di aziende italiane, con know-how e tecnologie d’avanguardia, che possa stabilire partnership a lungo termine con player s locali”.

Alessandro Santini, CEO BSI Merchant

Durante la tavola rotonda, a cui hanno partecipato Victor Bernal (Vice Ministro MiPymes, Paraguay), Tomaso Carraro (Vice Presidente, Carraro Group), Davide Ceper (Direttore Marketing & Sales, ISAGRO) e Daniele Vacchi (Direttore Corporate Communications, IMA S.p.A. e Segretario Generale Er-Amiat) si è discusso di come la tecnologia italiana possa essere messa al servizio della diversificazione produttiva Latino Americana. “Il Paraguay sta cercando di affermarsi come player mondiale nella produzione organica e sostenibile per diventare così un efficiente produttore di alimenti

da esportare in tutto il mondo. La sfida per questo paese, come per tutta l’area, è quella di aggregare valore aggiunto alla produzione di beni primari. Le imprese locali hanno bisogno della tecnologia italiana per migliorare ed aumentare la loro produzione”, ha ribadito Victor Bernal.

“ICT e Tecnologie di automazione industriale sono settori che stanno registrando una crescita inarrestabile e che possono generare numerose opportunità per i paesi dell’America Latina”, così Daniele Vacchi, che ha evidenziato come l’Industry 4.0, sarà il futuro per questa regione.

“L’Industry 4.0 è un concetto generale di applicazione delle tecnologie digitali ai sistemi manifatturieri che comporta la massimizzazione della produttività nei processi industriali – ha proseguito il manager di IMA SpA – e suggerisce un approccio che coinvolge progetti sperimentali e sistemi pilota per valorizzare le produzioni locali attraverso l’utilizzo di tecnologie come big data, cloud, robotizzazione, sensoristica avanzata e protocolli di trasmissione dati tra i macchinari”.

Suggerimento che ha trovato d’accordo Davide Ceper il quale ha sostenuto che, per aumentare la produttività dell’agricoltura, è necessario trasferire le competenze italiane alle realtà locali anche attraverso operazioni di licensing.

AGROINDUSTRIA E FOOD TECHNOLOGYFOCUS SETTORIALE

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Le autorità dei Paesi dell’America Latina hanno lanciato un messaggio d’impatto alle imprese italiane:

ARGENTINATomas Ferrari, Ambasciatore dell’Argentina in Italia

“Il 2016 è un anno di stabilizzazione economica per l’Argentina. Le priorità del nostro paese sono la diminuzione dell’inflazione, l’uscita dalla recessione e l’attrazione degli investimenti, particolarmente in tre settori: energia rinnovabile, trasporti e infrastrutture e agroindustria, dove serve aumentare del 50% la nostra produzione agricola e confidiamo in una maggiore sinergia con le imprese italiane”.

BOLIVIAClarems Endara, Vice Ministro del Commercio Estero

“L’economia della Bolivia negli ultimi 10 anni è cresciuta molto ed ora ha come obiettivo ottenere una migliore distribuzione della ricchezza e la diminuzione della povertà. Vogliamo sviluppare la nostra produzione e per tanto abbiamo bisogno delle tecnologie e del know-how delle imprese italiane con cui vorremmo lavorare congiuntamente per migliorare la situazione generale del paese”.

BRASILEJoão Leão, Vice Governatore dello stato di Bahia in Brasile e Paulo Cordeiro De Andrade Pinto, Console Generale del Brasile a Milano

João Leão: “In Brasile abbiamo bisogno di persone che vogliano investire e di esperti di settore. Lavorare insieme alle imprese italiane è una priorità per lo stato di Bahia che da sempre conta su una grande presenza italiana. Offriamo una tassazione molto bassa grazie alla ZPE, zona franca che offre

vantaggiose opportunità di investimento per aziende estere, in settori come l’eolico o in tecnologia per l’irrigazione dei campi.”

Paulo Cordeiro De Andrade Pinto: “In Brasile abbiamo un grande bisogno di sviluppare le infrastrutture: ferrovie, idrovie, produzione di energia elettrica. Tutto questo per far si che la nostra popolazione possa raggiungere un maggior livello di benessere”.

CILEFernando Ayala, Ambasciatore del Cile in Italia

“Negli ultimi 25 anni l’economia cilena è cresciuta in modo costante e il tasso di povertà è stato ridotto dal 41 al 7%. Oggi la classe media cilena corrisponde alla metà della popolazione mentre la classe alta rappresenta il 16% del totale. L’aumento del potere d’acquisto dei cileni, dev’essere correlato da un aumento della produzione di beni, da immettere sia sul mercato locale sia su quelli esteri, grazie anche ai numerosi trattati di libero scambio firmati dal Cile”.

MESSICOJuan José Guerra Abud, Ambasciatore del Messico in Italia

“Ritengo che il messaggio che questo Forum rivolge alle imprese italiane sia forte e chiaro: venite in America Latina perché tutti i nostri paesi offrono possibilità di investimento e sviluppo. Per quanto riguarda il Messico, l’economia è molto aperta da anni, è un paese che ha 12 trattati di libero commercio con le maggiori economie mondiali. Il mercato messicano è costituito da 120 milioni di persone, dal 1990 al 2015, la popolazione è cresciuta di 40 milioni di abitanti. Si tratta di una popolazione giovane che vuole migliorare il proprio livello di vita: fattore che favorisce il mercato per le imprese italiane”.

I PAESI SI PRESENTANO: UN MESSAGGIO ALLE IMPRESE

FOCUS PAESI

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Le agenzie di promozione economica dei Paesi dell’America Latina hanno illustrato le opportunità di investimento per paese e settore:

PERÚAmora Carbajal, Direttore Ocex-Perù in Italia

“Le opportunità di investimento per le imprese italiane in Perù si trovano in settori come trasporti, energia, idrocarburi, salute, turismo e agricoltura. In particolare abbiamo bisogno di aziende che operino nel settore del gas naturale per progettazione, costruzione e manutenzione della rete di distribuzione del gas. Per il settore agroindustriale invece, vi sono molte opportunità su tutta la costa peruviana per la fornitura di acqua e per l’irrigazione. Anche il settore del turismo è in forte espansione e ad oggi abbiamo bisogno di sviluppare 60 nuove strutture alberghiere”.

MESSICOOscar Camacho, Direttore di Promexico in Italia

“Da sempre sosteniamo che la diversità è una forma di ricchezza, è il motore dell’innovazione. Per questo cerchiamo imprese italiane che collaborino con noi nello sviluppo di settori come quello dell’energia, soprattutto che si integrino nella catena di distribuzione del carburante e nella produzione per il fotovoltaico e pale eoliche. Altri settori di interesse sono: infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni e componentistica”.

CILEAugusto Aninat, Direttore di Prochile in Italia

“Oggi sono molti i settori in cui il Cile ha bisogno dell’intervento di imprese estere, per esempio il settore minerario e agroalimentare, in particolar modo, il mercato dell’organico. Anche il turismo è in forte espansione e offre alle imprese italiane grandi spazi di intervento così come i settori del retail e delle infrastrutture.”

COLOMBIAJuan Carlos Sarmiento, Addetto commerciale dell’Ambasciata di Colombia in Italia

“La Colombia è un paese che offre grandi opportunità di investimento e necessita delle competenze delle imprese italiane nel settore delle infrastrutture per aeroporti, ponti, autostrade, ferrovie e per la navigabilità dei fiumi. La Colombia inoltre desidera espandere e migliorare il settore agroindustriale, il settore delle energie rinnovabili, la manifattura, il turismo, per cui sono previsti incentivi fiscali per la costruzione di nuovi alberghi e strutture ricettive.”

ECUADORFernando Moreno, Direttore di Pro Ecuador in Italia

“L’Ecuador ha un programma di investimenti, in particolare nel settore dell’energia e ambiente nel quale sono previsti 174 progetti, tra cui la costruzione di nuove centrali, lo sviluppo dell’industria, infrastrutture e logistica”.

INVESTIRE IN AMERICA LATINA, OPPORTUNITA’ PER PAESE E SETTORI DI INVESTIMENTO

FOCUS PAESI

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BRASILEPaulo Cordeiro De Andrade Pinto, Console Generale del Brasile a Milano

“Il Brasile offre opportunità di inserimento per le imprese italiane in diversi settori: agroalimentare, infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni. In quest’ultimo è necessario un grande intervento nello sviluppo della rete internet.”

STATO DI BAHIA (BRASILE)Paulo Roberto Britto Guimaraes - Sovrintendente della Segreteria Sviluppo Economico dello Stato di Bahía.

“Lo Stato di Bahia ha previsto nel triennio 2016 - 2018 un importante piano di investimenti nei seguenti settori: energia eolica, energia solare, agroalimentare, infrastrutture e logistica. Per il settore infrastrutture, in particolare per aumentare la connessione della EPZ (Export Free Zone) di Bahía, hanno un ruolo di rilevanza gli investimenti nei comparti: ferrovie, strade, porti ed aeroporti.

PARAGUAYVictor Bernal, Vice Ministro MIPYMES del Paraguay

“Il Paraguay offre opportunità di inserimento alle imprese italiane in diversi settori: settore agroalimentare, settore manifatturiero per cui sono previsti diversi incentivi da parte del governo, settore delle infrastrutture, settore energetico e settore immobiliare, in particolare nell’edilizia residenziale e strutture ricettive”.

BOLIVIAClarems Endara, Vice Ministro del Commercio Estero

“La Bolivia è attualmente alla ricerca di imprese italiane che possano intervenire nella costruzione e nell’ampliamento della rete ferroviaria, nel settore tessile, nello sviluppo di software e nella lavorazione degli alimenti.”

EL SALVADORGeorgina Martinez, Console Generale di El Salvador a Milano

“Investire in El Salvador è una grande opportunità per le imprese italiane, grazie anche ai bassi costi della mano d’opera. Siamo interessati ad aziende che possano aggregare valore ai nostri prodotti e ad aumentare il volume della produzione.”

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La prima edizione italiana dell’America Latina Investment Forum (ALIF) ha riscontrato grande successo tra i partecipanti, i quali hanno potuto cogliere il valore aggiunto dato da questo momento di incontro unico e costruttivo, finalizzato allo sviluppo di nuovi rapporti di business tra imprese italiane e paesi latinoamericani.

Il Gruppo 24 Ore ha apprezzato l’iniziativa e colto positivamente la proposta di LIDE Italia per rendere questo evento un appuntamento annuale.

Le imprese partecipanti hanno avuto l’opportunità esclusiva di accedere a insight e novità sui progetti di investimento nell’area e di promuovere il networking pubblico-privato ad alto livello, con la realizzazione di oltre 100 incontri one-to-one.

Dal Forum è emersa la necessità di elaborare un nuovo modello di commercio fondato su obiettivi condivisi ed alleanze strategiche per poter operare in un territorio dove la presenza cinese è sempre più forte.

E’ stato sottolineato, inoltre, come le imprese italiane per entrare nel mercato latinoamericano possano altresì far leva su quei valori culturali e sociali che accomunano entrambe le realtá e permettono di entrare in sintonia più facilmente.

L’Italia è certamente vista come “un paese di eccellenze, un paese latino, un paese amico”.

L’auspicio è che le discussioni nate durante il convegno, cosí come i momenti di relazione intercorsi, possano promuovere la nascita di una community tra gli imprenditori italiani che favorisca la circolazione di idee, lo scambio di esperienze e best practices per meglio affrontare le opportunità offerte dal vasto territorio latinoamericano.

Con la realizzazione di un evento di tale portata, LIDE Italia consolida il proprio ruolo di leader e facilitatore di business tra Key Decision Makers italiani ed autorità dei Paesi dell’America Latina.

CONCLUSIONI

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INIZIATIVALIDE Italia

COLLABORAZIONEGruppo Sole 24 Ore

MAIN SPONSORBSI BankDHL Express Italy

OFFICIAL SPONSORGruppo GavioConsilia Business ManagementStudio Legance

MAIN PARTNERProEcuador

OFFICIAL PARTNERProChileProColombiaProMexicoPromPerúRediexParaguayStato di Bahia - Brasile

TEAM LIDE ITALIAJuan BarberisMarco BrunittoSara PedettaMarta MantineoAntonella BarberisJean Rocha

1º AMERICA LATINA INVESTMENT FORUM

CHI È LEADER PARTECIPA

Contatti

Marco BrunittoManaging Coordinator+39 391 799 [email protected]

Sara PedettaSponsorship & Membership+39 348 372 [email protected]

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