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Notiziario di informazione a cura del Com

itato di Quartiere San Vito di Bassano del Grappa - Anno 6 - N. 1 Aprile 2015

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Anno 6 - Numero 1

Aprile 2015

Notiziario di informazioni del Quartiere di San Vito di Bassano del Grappa

Autorizzazione del Tribunale di Bassano del GrappaReg. periodici 07/2010Decreto 281/2010 del 03/05/2010

EditorE

Quartiere di San VitoVia Col Moschin, 40 Bassano del Grappa (VI)

dirEttorE rEsponsabilE Lucia Fincato

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EDITORIALE \ 3

Care/i residenti di San Vito, il confron-to tra Amministrazione e Quartieri prose-gue anche in sede di Coordinamento. I Quartieri dopo aver sentito i propri consigli rionali hanno presentato al Sindaco i quattro punti sotto indicati. In occasione del Coordinamento dei Quartieri tenuto a dicembre, con la partecipazione degli assessori Linda Munari (ex urbanistica) e Giovanni Cunico (rapporti coi Quartieri) i Presidenti hanno sollecitato la modifica del regolamento comunale, sotto punto 2, visto che era nel programma elettorale e che si tratta di un impegno non ancora concretizzato. Ecco una sintesi di quanto emerso:

Per il prossimo rinnovo dei Consigli di Quartiere (in scadenza a novembre 2015) è emersa la necessità di un’adeguata e tempestiva informazione da parte dell'Amministrazione per assicurare un'ampia par-tecipazione degli abitanti. È stato proposto di antici-pare il rinnovo di qualche settimana, a metà ottobre 2015, per non finire a ridosso degli impegni natalizi e in una stagione fredda, auspicando così una mag-giore partecipazione.

È stato apprezzato l'impegno del Sindaco, in riferi-mento all'incontro coi Presidenti del luglio scorso in sala consiliare, per la modifica dell'articolo 12 dell'attuale Regolamento Comunale dei Quartieri, che dovrà trovare riscontro con una funzione con-sultiva obbligatoria. I Quartieri dovranno essere INFORMATI e sentiti preventivamente sulle que-stioni che riguardano tematiche come le modifiche della viabilità, le opere da realizzare nell'ambito del proprio territorio e di interesse per gli abitanti.

Il Regolamento comunale dovrà essere integrato col riconoscimento del ruolo del Coordinamento dei Quartieri, organismo attivo fin da quando sono nati i Quartieri! Da ricordare è l'obiettivo del Coordinamento, o assemblea dei Presidenti, che è principalmente quello di "studiare, raccogliere dati e fare delle PROPOSTE CONDIVISE in merito a problematiche generali della città. In particolare le tematiche di carattere sociale, civile, urbanistico, ambientale, della viabilità, dei lavori pubblici e delle infrastrutture".

In tema di informazione e partecipazione dei citta-dini sulle iniziative dell'Amministrazione (viabilità, taglio/piantumazione ecc.) la sede privilegiata e primaria rimane l'Assemblea di Quartiere, anche per l'espressione democratica della volontà degli abitanti, pur non ignorando altri strumenti quali il referendum dei residenti.

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Dir. responsabileLucia Fincato

Vice SindacoAssessoreRoberto Campagnolo

Cura urbana, Mobilità sostenibile, Servizi d'area, Protezione civile

4 \ AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Parlare di opere pubbliche per una amministratore oggi più che mai diventa difficile. La logica della programma-zione si trova sempre di più messa in discussione dalla certezza delle risorse da vincolare per poter realiz-zare i lavori pubblici. Basti pensare che nel recen-te passato una fonte “certa” di finanziamento delle opere pubbliche a livello comuna-le era il gettito da oneri di urbanizzazione. Altri finanziamenti poteva-no essere garantiti dall'in-debitamento con minori vincoli dal patto di stabilità; insieme agli introiti derivati da alienazione di patrimo-nio pubblico. Queste tre primarie fonti di finanziamento sono oggi, per motivi congiunturali e normativi, molto contratte. In questo contesto ci siamo trovati quindi a program-mare i lavori pubblici per la Città di Bassano del Grappa e per i suoi quartieri. Il quartiere San Vito si trova nell’ambito nord est del ter-ritorio di Bassano. Ha il grosso limite di esse-re diviso dal centro storico dalla linea ferroviaria, che rappresenta un “taglio” importante. Ha tutte le caratte-ristiche di un’iso-la ambientale, in quanto è delimitata da assi viari prima-ri di collegamento, ma le strade inter-

ne sono strade residenzia-li. Si tratta di un quartiere dotato di molti negozi di quartiere e piccoli servizi. Il dialogo dell’amministra-zione con il Consiglio di Quartiere è continuo come quello avvenuto nell’ulti-ma assemblea di quartiere dove sono emerse richieste e problematiche che stiamo valutando e che in parte stanno trovando da subito soluzione. Il nostro impegno di man-dato che riguarda la Città in generale ma che tocca il quartiere San Vito in modo particolare sul ver-sante della cura urbana e della mobilità prevede una serie di interventi che stiamo programmando. Ammodernamento della pubblica illuminazione con l’obbiettivo di perseguire risparmio energetico ed efficienza di gestione. Interventi sulla viabilità generale a partire da quella ciclabile che attualmente è caratterizzato da un siste-ma a T di piste ciclabili,

lungo via Piave e via Maello. Risulta necessario imple-mentare la ciclabilità inter-na, anche con la realizzazio-ne di interventi di modera-zione del traffico, in modo di servire tutti i poli attrattori del quartiere, e va raffor-zato il sistema ciclabile di connessione con l’esterno. Verrà attivato, in una logica di medio periodo, un’impor-tante azione di manutenzio-ne e ripristino di strade e marciapiedi esistenti. Le priorità degli interventi saranno valutate partendo da eventuali esigenze di sicurezza. Sono quindi sicuro che, con il contributo partecipato del quartiere, insieme, si potrà migliorare la qualità della vita dei residenti, pur con la consapevolezza che vivia-mo un tempo dove trovare risorse sarà sempre più dif-ficile, senza facili promes-se, con consapevolezza e responsabilità.

OPERE PUBBLICHE

Vice SindacoAssessoreRoberto Campagnolo

Cura urbana, Mobilità sostenibile, Servizi d'area, Protezione civile

AMMINISTRAZIONE COMUNALE \ 5

Carissime cittadine e citta-dini di San Vito,vi ringrazio per avermi con-cesso questo spazio, che mi permette prima di tutto di salutarvi e poi di condivi-dere con voi alcune rifles-sioni relative alla program-mazione dell’Assessorato che il Sindaco Poletto mi ha affidato e alle conseguenti azioni che mi piacerebbe realizzare nei prossimi anni.Come forse già sapete, il mio Assessorato si occu-pa di politiche dell’infanzia, giovani generazioni e sport. Tre tematiche strettamente legate le une alle altre, che coinvolgono diretta-mente anche la vita del vostro quartiere, e su cui vi invito, sin da ora, a presentarmi proposte o suggerimenti per favorire il benessere dei cittadini di

San Vito.La nostra Amministrazione ha posto tra le sue priori-tà l’attenzione all’infanzia, promuovendo il benesse-re dei più piccoli fin dalla nascita, per questo stiamo cercando di facilitare la vita delle mamme in città, migliorando l’accessibilità agli ambienti pubblici (es. parchi giochi) e identifican-do degli spazi adeguati per l’allattamento ed il cambio pannolini anche fuori dalla mura domestiche.Desideriamo inoltre lavora-re per offrire nuovi spazi di espressione alle giovani generazioni, promuovendo in particolare le attività di volontariato cittadino. A tal proposito vorremmo collaborare con i referenti dei quartieri, per identifica-re degli spazi riservati alle

attività dei più giovani.Per quanto riguarda lo sport, vorremmo sostenere le varie attività aggregative ed educative sportive rivol-te ai bambini e alle bambi-ne del territorio, facilitando un dialogo positivo tra le società e i quartieri.È chiaro che, queste poche righe non vogliono esse-re solo la descrizione delle “buone intenzioni” di un nuovo assessore. Per quanto mi è stato possi-bile, nella mia vita, mi sono sempre impegnato a “spor-carmi le mani” per dare valenza pratica ai pensieri e ai progetti di vita e di impegno civico. Da solo di sicuro non ce la farò, e per questo vi ringra-zio fin d’ora, per quello che farete e per i suggerimenti che vorrete darci!

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QUARTIERE \ 7

Venerdì 20 febbraio il Consiglio di Quartiere ha indetto una riunione di Consiglio invitando a par-tecipare l'assessore alla sicurezza Angelo Vernillo, che gentilmente ha accet-tato l'invito e ha fatto intervenire anche il nuovo Comandante della Polizia Locale Emanuele Ruaro. Erano presenti anche alcuni rappresentanti dei residenti di alcune zone del quartie-re, insieme abbiamo trattato i diversi temi sensibili che preoccupano il quartiere: ordine pubblico, lotta alla microcriminalità, sporcizia e degrado. Grazie ai resi-denti che hanno denunciato situazioni poco igieniche, di degrado, frequentazioni di balordi nel nostro quartiere, il tutto anche con riscontri fotografici abbiamo ottenuto la garanzia di una sinergia tra le forze dell'ordine atta a garantire una presenza

quasi costante nelle fasce orarie più delicate e l'im-pegno per l'installazione di telecamere in punti strate-gici per il monitoraggio di movimenti sospetti. Inoltre l'assessore si e impegnato a segnalare ad Etra la nostra situazione inerente alla sporcizia che in più punti il nostro quartiere presenta. Ho avuto modo di poter esporre, come Presidente del Consiglio di Quartiere, tutti i temi discussi in pre-cedenza con l'assessore A. Vernillo e con il Comandante E Ruaro, sia al Luogotenente Bellanova dei Carabinieri della Compagnia di Bassano, che al Vice Comandante della Polizia di Stato. Essi dopo aver acquisito le infor-mazioni, hanno dato piena disponibilità, e hanno rin-graziato per l'impegno del Consiglio di Quartiere ricor-dando ai residenti che solo con la loro collaborazione,

con le loro segnalazioni si può rendere più sicuro il Quartiere. Ci tengono a sot-tolineare che sono a com-pleta disposizione dei cit-tadini.L'impressione è che siano finiti i tempi dell'anarchia incontrastata e che ammi-nistrazione, cittadini e forze dell'ordine uniti per la dife-sa del territorio e per la restaurazione del decoro, a cui noi bassanesi teniamo, possano fare molto. Non dobbiamo mollare, come cit-tadini dobbiamo tenere alta l'attenzione su queste spia-cevoli situazioni. Quindi vi invito ancora a segnalare le situazioni critiche immedia-tamente alle forze dell'ordi-ne, che sono a nostra dispo-sizione. Più segnalazioni e informazioni date in tempo reale danno a loro modo di intervenire subito e in modo efficace per risolvere il pro-blema o i problemi.

RENDIAMO PIÙ SICURO IL NOSTRO QUARTIERE

Zarpellon Loredana

Presidente del Comitatodi quartiere San Vito

CONTATTATE: 112 CARABINIERI,

113 POLIZIA DI STATO,

0424 519404 POLIZIA LOCALE

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8 \ QUARTIERE Loredana Zarpellon

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L'ex Albergo Continental in viale Venezia, angolo via Asolone, è chiuso e abban-donato da molti anni e il suo degrado, non solo archi-tettonico, è stato più volte segnalato dal Consiglio di Quartiere. Lo stesso ha inol-tre riferito delle numerose lamentele non solo sotto il profilo ambientale ma anche delle “frequentazioni” nell'area lasciata a sé stessa

e priva di controllo. Con un'operazio-ne congiunta, la Polizia Locale e i Carabinieri hanno sgomberato lo sta-bile dagli abusivi e il Comune ha chie-sto alla proprietà di avviare le ope-razioni di bonifica

e di pulizia dell'area.L' Assessore Angelo Vernillo ha sottolineato che, fin dal suo insediamento, ha sem-pre voluto una città sicura, vivibile, accogliente, cura-ta e per questo è neces-saria la collaborazione di tutti e questa operazione è la dimostrazione di quali risultati si possono ottenere quando questo avviene.

L'Assessore ha ringraziato tutti coloro che si sono atti-vati per giungere a que-sto risultato, in particola-re il Comando di Polizia Locale, la Compagnia dei Carabinieri e il Consiglio di Quartiere che hanno aiu-tato gli uffici competenti a raggiungere un obiettivo che porterà beneficio agli abitanti della zona e a tutti coloro che giungeranno a Bassano provenendo da est lungo uno degli assi princi-pali della viabilità cittadina. Un obbiettivo centrato gra-zie alla collaborazione fra i cittadini, il Consiglio di Quartiere, l'Amministrazio-ne e le Forze dell'ordine, una collaborazione che deve durare nel tempo.

LOCAL ITALY è nata dall’idea di un gruppo di giovani bassa-nesi accomunati da una forte passione per il cibo genui-no fatto dai piccoli produttori locali. Il fine è raggruppare prodot-ti artigianali a "KM BUONO" direttamente dai produttori e metterli a disposizione in un unico "local point", così tutte le persone interessate al proprio benessere e ad un’a-limentazione sana - ma che non hanno tempo - possono comunque mangiare i prodotti del contadino o dell’allevatore.La salute è al centro, soprattut-to quella dei nostri bimbi. Tutti i cibi e le bevande sele-zionate sono rigorosamente controllate, senza sostanze nocive, prodotte nel massimo rispetto della tradizione.Il negozio online, o una sem-

plice telefonata, consentono di ordinare la spesa e farsela consegnare anche direttamen-te a casa o in ufficio.Il sito www.localitaly.it è anche una vetrina cui tutti possono accedere direttamen-te nella massima trasparenza, che è garantita dalla tracciabi-lità di tutto il flusso distributi-vo, dalla descrizione dettaglia-ta delle aziende e dei processi produttivi e delle persone che ci lavorano.Chi fa la spesa di Local Italy re-immette risorse nel nostro stesso territorio, sostenendolo facendo in modo che i soldi spesi restino nel territorio. Mangia cibi che sono vera-mente freschi, prodotti nel raggio di pochi chilometri. Mangia cibi che sono vera-mente artigianali, perché pro-dotti da piccole realtà fami-

liari dedite all’eccellenza che oggi rischiano di scomparire. Come ad esempio i formag-gi della Fattoria San Michele di Bassano e de Il Vecchio Mulino di Cartigliano, il caffè Montegrappa, o la straordina-ria farina de Il Molino Bigolin. Quest’ultima realtà, di Rossano Veneto, esiste dal 1820 e tra-manda di padre in figlio la tra-dizione della macinatura del grano, evitando tutte quegli additivi chimico-organici che col grano non hanno nulla a che fare ma che sono usati nelle produzioni industriali.Come vengono selezionati i prodotti?Con la regola del “KM BUONO”: più il cibo è fresco, più deve essere vicino, possibilmente nel raggio di 50 km. Ci sono specialità che posso-no arrivare da oltre i 50 km perché non si trovano in zona, ma la selezione deve esse-re sempre oculata, avere un motivo, i KM percorsi devono essere “buoni”, e il cibo fresco deve essere prodotto in zona.

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ALIMENTAZIONE \ 9

Si, CHI è e non COSA è. Perché non è un’entità astratta o un semplice comitato e basta.Il Comitato Genitori per la Scuola Elementare G. Giardino di San Vito esiste dal 1980 e molti di voi già lo conoscono, ma vogliamo sfruttare questo spazio gentilmente concesso dal Comitato di Quartiere per presentarci a chi ancora non ci conosce e per risvegliare la memoria a chi magari ci ha un po’ dimenticato. Passano gli anni ma le cose non cambiano, o comunque cambiano poco, e se un volta i genitori si adoperavano per fornire alla scuola materiale e strumenti a completamento di quanto già i suo posses-so per migliorare la qualità degli ambienti e delle strutture disponibili, oggi ci adoperia-mo per questo e molto altro. La scuola primaria era con-siderata il fiore all’occhiello dell’offerta scolastica italiana, ma poi sono arrivate le rifor-

me e così, menti eccelse e sopra a tutti, hanno intelligen-temente deciso di tagliare e quindi impoverire l’istruzione. Ma cosa fa l’Italiano medio quando viene a mancargli qualcosa? Si rimbocca le maniche e lavo-ra più di prima, fa squadra e risolve la situazione.Questo è il nostro spirito, ci tiriamo su le maniche, ognuno mette del suo e il gioco e fatto. Durante l’anno si organizzano piccoli eventi e momenti di aggregazione con l’obbiettivo di stare insieme tra genitori e bambini e raccogliere fondi per aiutare la nostra scuola. Molto semplice, elementare direi. Tra tutte le attività, la più importante è la MARCIA DEL LIBRO, che giunge quest’anno alla 35a edizione e che si svolgerà domenica 24 Maggio. È una vera gara podistica per chi ha voglia di correre e confrontarsi, una bellissima e rilassante passeg-

giata tra le vie e il paesaggio di Bassano del Grappa per chi invece vuole semplicemente fare due passi in compagnia.Grazie proprio alla squadra di cui parlavamo prima, tutto viene organizzato e gestito al meglio, il percorso è segnala-to e piantonato da personale autorizzato, punti di ristoro a metà percorso e all’arrivo, pre-miazione in ordine di arrivo e per tutti i bambini, assicu-razione ed assistenza sanita-ria. È un bellissimo momen-to di convivialità e di gioia che grazie ai volontari, agli sponsor locali, e a tutti coloro che partecipano, anche solo acquistando l’iscrizione, ci permette di raccogliere fondi per finanziare nuovi progetti e l’acquisto di quanto possa servire alla nostra scuola e ai nostri bambini.Quindi VI INVITIAMO a par-tecipare perché fa bene alla nostra scuola, ai nostri bambi-ni e anche a voi stessi. Grazie.

CHI È IL COMITATO GENITORI SAN VITO?

10 \ COMITATO GENITORI Gianfranco Passalacqua

PARTNER UFFICIALEMARCIA DEL LIBRO

Luigi Galliotto

DAL 1974

TURNODI CHIUSURAMERCOLEDI’

SPORT \ 11

Anche quest'anno gli amici di Vanis, insieme al Gruppo Genitori della Parrocchia, propongono presso il Patronato di S. Vito il tor-neo di calcetto con sponde per ricordare il caro amico scomparso prematuramente 7 anni fa.Le prime edizioni del "Memorial Vanis Cortese", iniziato nel 2009, si sono svolte presso le strutture sportive dove si trova la sede del Comitato di Quartiere di S. Vito, ma dallo scorso anno si è pensato di riproporre nel campo di calcetto del Patronato una tradizione che trent'anni fa rappresenta-va uno dei più importanti appuntamenti di calcio esti-vo del bassanese.L'occasione di ricordare l'a-mico che non c'è più ha con-sentito anche agli organiz-zatori di proporre al nostro quartiere una manifestazione che permetta alle persone ed alle loro famiglie di trascor-rere qualche ora di diverti-mento insieme, di conoscer-si, di frequentarsi, unendo il

piacere dello sport e dello svago con quello di mangia-re insieme un panino o di bere una birra in compagnia. Questo spirito di favorire l'in-tegrazione diventa anche un motivo per cercare di pro-porre ai giovani d'oggi un modo diverso di stare insie-me e di condividere inte-ressi, valori, spazi e luoghi che nella frenesia della vita moderna, dominata dalla velocità di comunicazione, sono stati purtroppo dimen-ticati o molto poco valoriz-zati oppure non hanno sapu-to adeguarsi alle esigenze dei nostri ragazzi. Il torneo di calcetto inizierà lunedì 8 giugno ed allieterà le nostre serate per tutto il mese. Anche quest'anno ci saranno il torneo open aperto a tutti, quello juniores per i ragazzi nati dal 1996 al 2000 ed il torneo giovanissimi per i più piccoli nati dal 2001 al 2005.Nel calcetto con sponde il pallone non esce mai e quin-di le emozioni e lo spettacolo sono garantiti. La formula è stata partico-

larmente apprezzata lo scor-so anno con un notevole riscontro da parte del pub-blico che, oltre alla compe-tizione sportiva, ha trovato anche un ragguardevole e fornito stand gastronomico il cui ricavato ha aiutato la Parrocchia nell'acquisto di una nuova giostra per il nostro Patronato che tutti ci auguriamo possa tornare ad essere un punto di riferimen-to per i nostri bambini, ragaz-zi ed anche per le famiglie di tutta la Comunità di S. Vito e non solo. Auspichiamo che anche quest'anno il torneo possa riscuotere interesse, succes-so ed apprezzamento sia da parte degli spettatori che da parte degli sponsor il cui aiuto economico è necessa-rio soprattutto per le spese di allestimento della strut-tura di gioco che poi potrà essere utilizzata per tutta l'e-state, anche di sera previa prenotazione presso il bar del Patronato, da chiunque voglia giocare una partita a calcetto tra amici.

INIZIO TORNEO: 8 giugno DURATA: mese di giugno

Per info e/o iscrizioni:LUIGI 336 856978FRANCO 349 7128907 BRUNO 348 9691147

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12 \ INFANZIA

Nel nostro quartiere vi è una realtà di “Babysitteraggio Dolce”, come lo defini-sce Giovanna Podetti e lo offre la struttura Gioca Giò. Giovanna è insegnante da molti anni e la sua lunga esperienza l’ha portata a capire che quando mamma e papà le affidano il loro bimbo le affidano anche il loro carico di ansie ed esi-genze “pratiche”, e lei cerca di accogliere questi bimbi con dolcezza e compren-sione. Così Giovanna ha creato un ambiente accogliente, dove, come li ama chiamare lei, anche i “piccoli fagottini” possono trovare un ambien-

te amorevole e sere-no come le mura domestiche. Offre un orario full time per dare modo anche a quei geni-tori, che per esigen-ze lavorative, hanno orari particolari di poter lasciare il pro-prio figlio in un luogo sicuro e con persone quali-ficate in assoluta serenità. Inoltre Gioca Giò svolge anche un servizio in più, quello di ritirare i bam-bini direttamente a fine dell’orario scolastico dalle materne e dalle elementa-ri, custodendoli fino all’ar-rivo di mamma o papà e

aiutandoli anche nello svol-gimento dei compiti. Giovanna ama il suo lavo-ro e le piace pensare che mettersi a disposizione dei genitori possa alleggerire una parte del loro carico di impegni e soprattutto dare uno spazio sereno e sicuro ai bambini.

QUANDO ELASTICITÀ E COMPRENSIONE ABBRACCIANO LA FAMIGLIA

Giovanna Podetti

Insegnante e titolare del GiocaGiò

SOCIETÀ \ 13

La Commissione Europea ha recentemente approvato il nuovo Programma Operativo Regionale (POR) per il Fondo Sociale Europeo predispo-sto dalla Regione del Veneto.Si tratta di un documen-to rilevante, che traccia le direttrici di azione della poli-tica regionale per i prossimi sei anni, in ambiti che impat-tano direttamente sulla vita dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni del territorio veneto. Questo anche grazie ad una dotazione finanzia-ria significativa: 764 milioni di euro, per metà a carico del Fondo Sociale Europeo, e per la rimanente parte a carico del Fondo Nazionale (70%) e del Fondo Regionale (30%).L’obiettivo è quello di pro-muovere, in coerenza con gli obiettivi di Europa 2020, una crescita intelligente, soste-nibile ed inclusiva, aumen-tando l’occupazione, la coe-sione sociale e territoriale, la capacità di innovazione. Partendo da un’attenta ana-lisi dei fabbisogni regionali, il POR FSE 2014-2020, ha individuato e selezionato le priorità di investimento, i

risultati attesi e le azioni che posso-no maggiormente contribuire a detti obiettivi.N e l l ’ i m m e d i a t o mira al conteni-mento della disoc-cupazione e alla prevenzione dell’e-sclusione sociale. Nel medio periodo supporterà la com-petitività del siste-ma economico regionale agendo priorita-riamente sul capitale umano.Complessivamente, l’inte-ro Programma vale, per il Veneto, 764 milioni di euro ripartiti sostanzialmente in quattro assi di intervento, come riportato nella tabella a lato. Come si evince dai dati, le risorse sono concen-trate su tre assi, che corri-spondo ad altrettanti macro-obiettivi: l’occupabilità, per i disoccupati e i lavoratori delle imprese in crisi (40% delle risorse); l’inclusione sociale, per i soggetti svan-taggiati rispetto al mercato del lavoro (20%); l’istruzio-ne/formazione per i giova-ni e i cittadini che hanno

necessità di accrescere le proprie competenze (33%).La procedura per la selezio-ne dei beneficiari prevede la pubblicazione di avvisi. Ogni avviso, in base alle sue spe-cificità, potrà avere, come beneficiari, enti specializza-ti nell’erogazione di attività formative a favore di diversi destinatari (occupati, disoc-cupati, studenti,…), organi-smi accreditati per i servizi al lavoro, imprese che inten-dono attivare percorsi for-mativi per i dipendenti e per gli stessi imprenditori.

Il testo completo del POR FSE 2014-2020 è consultabile nel sito www.regione.veneto.it, sezione “Programmazione Comunitaria”, voce Fondo Sociale Europeo, Programmazione 2014-2020.

Al via il nuovo POR del Fondo Sociale Europeo nel Veneto

STRUMENTI EFFICACI E NUOVE RISORSE PER UNA REGIONE CHE VUOLECRESCERE

Giovanna Podetti

Insegnante e titolare del GiocaGiò

Elena Donazzan

Assessore all'Istruzione, alla Formazione e al Lavorodel Veneto

14 \ LAV

Durante tutto l’anno e soprattutto in concomitanza con le vacanze, si ripresenta il fenomeno dell'abbandono degli animali. Cani, gatti e altri “amici dell'uomo” vengono abban-donati nelle strade e nelle campagne. Sono oltre il 1.000.000 di esemplari secondo le stime del Ministero della Sanità i gatti abbandonati in Italia.Anche il bassanese non è immune da questo feno-meno infatti in qualsia-si momento dell’anno l’e-mergenza gatti sembra non calare con quotidiane segnalazioni. Nel 2014 sono arrivate 250 segnalazioni ad ENPA e LAV locali. Si tratta di un centi-naio di gattini piccoli e molti adulti che sono moti-vo di preoccupazione per le associazioni dato che il nostro territorio è privo di una struttura che possa ospitarli. L'abbandono dei gatti è correlato anche e soprattutto alla manca-ta sterilizzazione degli stessi: ancora oggi molte persone preferi-scono abbandonare le cucciolate indesiderate piuttosto che prevenir-le. Ad oggi ci sono anco-ra troppi cittadini con scarso senso civico ed insensibili, che lascia-no scatoloni lungo le strade piene di gatti-

ni talmente piccoli da non essere ancora in grado di mangiare da soli oppure appena svezzati ma che devono mangiare spessis-simo, condannandoli se non vengono raccolti e accudi-ti tempestivamente ad una morte atroce. Spesso ad essere abbando-nati sono anche gli esem-plari adulti con malattie in corso e se femmine per la maggior parte gravide. Questi deplorevoli episodi vanno ad incrementare il fenomeno del randagismo con tutte una serie di impor-tanti conseguenze dal punto di vista igienico, sanitario e sociale. Sono sempre più diffuse le patologie tra i gatti randagi che sono gastroen-teriti, calicivirus (infezioni

che coinvolgono le muco-se sia per quanto riguarda gli occhi e i cavo orale), FeLV (leucemia felina), Fiv (aids felina), FIP (peritonite infettiva) e la Panleucopenia (cimurro felino) tutte malat-tie infettive trasmissibili tra gatti ma assolutamente non contagiose per l’uomo. Inoltre non dobbiamo dimenticare ai numerosi incidenti stradali nei quali gli animali randagi sono coinvolti nel loro vagabon-dare e che anche in questo caso sono le associazioni che intervengono per far arrivare l’animale presso gli ambulatori veterinari per le cure necessarie e spesso costose.Da un confronto con i vete-

rinari è emerso che una delle carenze fon-damentali nella cura dei gatti domestici è la mancanza dell’abi-tudine di portare gli animali ad una visi-ta periodica e di non sottoporli agli esami eventualmente neces-sari per la loro salute. Anche la vaccinazio-ne, elemento impor-tante di prevenzione alle malattie infettive, sembra poco prati-cata. Sono poco dif-fuse anche le steri-lizzazioni, strumento necessario perché il gatto possa convivere nella nostra società in modo da creare meno

TUTELA DEI GATTI NEL BASSANESE

ENPA \ 15

disturbo alle persone non amanti degli animali, fare in modo che il gatto resti vici-no casa senza allontanarsi troppo, limitare la possibilità che sia vittima di incidenti stradali, evitare gravidanze indesiderate e soprattutto l’abbandono o l’uccisione di numerose cucciolate (sep-pur vietato per Legge anco-ra molto diffuso nelle aree rurali). I gatti sterilizzati sia maschi che femmine hanno una esi-stenza più sana e tranquilla perché non si mettono in competizione con gli altri felini, perciò evitano ferite anche gravi contratte negli accoppiamenti.Dobbiamo superare la men-talità diffusa che il gatto si arrangia sempre e comun-que in qualsiasi occasione. I gatti sono abituati a vivere con l'uomo e spesso non sono più in grado di procu-rarsi il cibo da soli. Un animale non è un giocat-tolo del quale ci si può stan-care e dimenticare, l’arrivo in famiglia di una gatto deve essere una decisione ragio-nata e responsabile perché si tratta di un impegno a lungo termine (un gatto in salute arriva anche 20 anni di vita) che deve coinvolge-re non solo la sfera affettiva della famiglia ma anche l’a-spetto economico. Bisogna ricordare che chi maltratta o uccide gli ani-mali è passibile di denuncia secondo l' Art. 544-bis e ter della Legge 281/91 e l'Ordi-nanza del 10 febbraio 2012 del Ministero della Salute sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.

Il randagi-smo felino è un fenome-no di cui si parla meno rispetto a quello dei cani, ma ugualmente importante; i motivi per cui l’abban-dono dei gatti è meno noto rispet-to a quello dei cani è da ricercar-si nel fatto che il gatto viene con-s i d e r a t o un animale libero.Forse non tutti sanno che nel territorio bassanese sono presenti più di ottanta colonie feline dislocate nei venti comuni appartenenti alla ASL N.3, che possono essere composte da pochi gatti fino a 25 - 30 esem-plari, per un totale di oltre 900 gatti. La gestione delle colonie per quanto riguarda l’alimentazione spesso è a carico dei privati , tranne alcuni casi specifici dove interviene l’associazione. La sterilizzazione dei ran-dagi viene fatta dal settore veterinario della Asl con il supporto dei volontari che provvedono al censimento e al spostamento temporaneo e successiva ricollocazione degli animali sul proprio territorio.Ricordiamo che le associa-zioni hanno sempre nume-rosi gatti e gattini da acca-sare.

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Chiediamo ai cittadi-ni che vogliano aiu-

tarci di essere respon-sabili e di non rega-lare un essere vivente come fosse un qualsiasi oggetto, e soprattutto ai genitori di non accon-tentare l’insistenza dei bambini, che dopo pochi giorni si saranno già stancati della novità dimenticandosi del loro amico animale.Chi volesse adottare una animale in modo consapevole ci può contattare.

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DottorEdoardo Zattra

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Si definisce “allergia” una reazione dell'organismo, mediata dal sistema immu-nitario, nei confronti di una sostanza definita allergene. Un allergene possiede la capacità di indurre, in sog-getti predisposti, un fenome-no di sensibilizzazione per cui ogni contatto con l'al-lergene è in grado di ripro-durre sempre la medesima reazione. La sensibilizzazione si crea attraverso l'attivazione di cel-lule immunitarie (linfociti) o lo sviluppo di specifici anti-corpi rivolti verso la sostanza allergizzante: ad ogni contat-to con la sostanza gli anticor-pi provocheranno una reazio-ne allergica nel soggetto. Per innescare questo mec-canismo di sensibilizzazione è necessario pertanto un primo incontro con l'aller-gene che determini la for-mazione degli anticorpi e la cosiddetta memoria immuni-taria: al momento del primo contatto non ci sarà nessuna conseguenza evidente per il paziente mentre a partire dalla seconda esposizione all'allergene si manifesteran-no i segni clinici dell'allergia. Le allergie coinvolgono diver-si apparati dell'organismo: pelle, sistema respiratorio (naso, gola, polmoni), occhi, apparato gastrointestinale.

Pur condividendo in linea di massima gli stessi meccani-smi (anticorpi e cellule del sistema immunitario) le aller-gie che coinvolgono i diver-si apparati avranno conse-guenze diverse sul piano cli-nico, a seconda dell'organo coinvolto, naturalmente. Le allergie che colpiscono gli occhi interessano in modo particolare la congiuntiva, la mucosa di rivestimento delle palpebre e del bulbo oculare. La forma più comune di con-giuntivite allergica è quella stagionale, indotta dal con-tatto con pollini aero-tra-smessi nel periodo primave-rile. Esistono anche allergie a farmaci (colliri) o ad altri materiali che entrano a con-tatto con gli occhi (lenti a contatto, make up). Le congiuntiviti allergiche si manifestano con arrossa-mento degli occhi, lacrima-zione profusa, prurito, edema delle palpebre, fotofobia. Le allergie a carico del siste-ma respiratorio possono riguardare le alte vie respi-ratorie ovvero naso e faringe (rinite allergica) oppure le basse vie respiratorie cioè bronchi e polmoni nell'asma allergica. L'asma allergica si mani-festa generalmente entro i primi anni di vita in soggetti predisposti all'atopia: si trat-

ta di bambini caratterizzati da un'alta predisposizione genetica a sviluppare aller-gie, estremamente reattivi a stimoli allergici di vario tipo e particolarmente inclini a manifestare sensibilizzazione ad allergeni inalatori come la polvere, vari tipi di pollini, alcuni epiteli di animali (il più frequente tra questi allergeni è la proteina Fel d 1 conte-nuta nella saliva e in altre secrezioni dei gatti e depo-sitata sul pelo, caratterizzata dalla capacità di venire aero-dispersa nell'ambiente con elevata persistenza su tes-suti, tendaggi, carta da para-ti). L'asma si manifesta con respiro sibilante e fischiante, tosse, sensazione di “fame d'aria”, senso di costrizione toracica. Tipicamente l'asma si presenta con delle crisi acute, scatenate dall'esposi-zione agli allergeni, interval-late da periodi di benessere durante i quali la malattia non dà nessun segno di sé. Oltre all'asma, nei pazien-ti atopici si trovano spesso associate altre allergie: rinite allergica e dermatite atopica completano la triade dell'a-topia. L'atopia è data in gran parte dalla predisposizione gene-tica ma possono contribuire a determinarla anche fattori ambientali. Negli ultimi anni

LE ALLERGIECHE SI MANIFESTANO CON L'ARRIVO DELLA PRIMAVERA

Dott. Edoardo Zattra e Dott.ssa Giovanna Dan SALUTE \ 19

DottorEdoardo Zattra

Riceve c/o poliambulatorio Romano Medica Romano d’Ezzelino tel. 0424 33477 www.edoardozattra.com

è emersa una teoria secondo la quale l'eccesso di igiene al quale sono sottoposti i bam-bini da qualche decennio a questa parte ha portato ad un incremento delle malat-tie allergiche e dell'atopia in particolare, poiché l'assenza di stimoli infettivi e lo scarso contatto con micro-organi-smi non consente un corretto sviluppo del sistema immu-nitario, portando ad “errori” nella programmazione delle cellule immunitarie che si manifestano con allergie di vario tipo. In questo senso, secondo alcuni studiosi, sarebbe utile il contatto precoce dei neo-nati con alcuni allergeni per ridurre l'incidenza di allergie in una successiva fase della vita: si è evidenziato come il rischio di asma sia ridotto in bambini esposti in tenera età al contatto con cani (e, seb-

bene in misura minore, con gatti), all'assunzione di latte non pastorizzato entro i primi 2 anni di vita e nei bambini che frequentano l'asilo nido. Gli antibiotici assunti trop-po precocemente sarebbero invece fattori predisponenti allo sviluppo di atopia per-chè in grado di ostacolare il corretto sviluppo della flora batterica intestinale (1) Secondo diversi studi anche l'esposizione ad alcu-ne sostanze durante la vita fetale potrebbe influenzare in senso positivo o negativo lo sviluppo di allergie nel bam-bino: i figli di madri esposte ad infezioni (in modo par-ticolare raffreddori) durante la gravidanza sarebbero più predisposti all'asma e all'ato-pia in generale, così come il fumo di sigaretta durante la gestazione (e il fumo passivo dopo la nascita!)e lo stress

psico-fisico nella gestante, favorirebbero lo sviluppo di asma nel nascituro, mentre l'assunzione di vitamina D, omega 3 e probiotici duran-te la gravidanza avrebbe un ruolo protettivo da questo punto di vista. Il ruolo protettivo svolto dall'allattamento esclusivo al seno materno nei primi 6 mesi di vita è stato recente-mente messo in discussione: secondo i più recenti studi sarebbe più utile associare all'allattamento al seno l'uso di probiotici anche nel lat-tante che sia fortemente pre-disposto alle allergie (con familiarità per atopia ed in modo particolare per derma-tite atopica) (2), (3).Oltre ai fattori genetici e all'e-sposizione ambientale a fat-tori esogeni sia durante la vita intrauterina che dopo la nascita, altri fattori contribu-iscono allo sviluppo di asma nei bambini: tra tutti spicca-no l'inquinamento ambienta-le e l'obesità infantile.

La DERMATITE ATOPICA fa parte della triade dell'atopia: si tratta di una tendenza alla secchezza cutanea dovu-ta alla carenza di alcuni dei grassi che costituiscono la barriera lipidica cutanea: le ceramidi. La dermatite atopi-ca si manifesta entro i primi 2 anni di vita con chiazze di dermatite (arrossate, sor-montate da piccole vescico-le piene d'acqua, croste e tagli) che si possono osser-vare in alcune aree tipiche: volto, pieghe cutanee (piega

Medico Chirurgo e specialista in Dermatologia e Venereologia presso la Clinica Dermatologica dell’Università di Padova. È stato Research Fellow presso la Boston University negli Stati Uniti. Ha conseguito un Dottorato di Ricerca presso il Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova. È docente presso la Scuola di Specializzazione in Dermatologia dell’Università di Padova. I suoi interessi di ricerca sono la prevenzione del melanoma maligno, la chirurgia dermatologica e il laser, la dermatologia pediatrica. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche interna-zionali e relatore ai principali congressi di dermatologia.

20 \ SALUTE

del gomito, piega del ginoc-chio), cuoio capelluto. I bam-bini atopici spesso associano alla dermatite anche i sintomi respiratori (asma e rinite) a dimostrazione del fatto che le tre malattie condividono la stessa origine: un “errore” del sistema immunitario che reagisce contro stimoli inno-cui con esagerata intensità dando luogo a delle allergie. Negli atopici questa esagera-ta reattività si associa ad un danno di barriera che facilita la penetrazione degli allerge-ni: il risultato è che i bambi-ni con dermatite atopica si sensibilizzano rapidamente a molti allergeni da contatto. La terapia della dermatite atopica si avvale principal-mente di creme iperidratanti e riepitelizzanti (contenenti ceramidi) in grado di ripri-stinare la barriera cutanea e di terapie anti-infiamma-

torie ed immunomodulanti da effettuare al bisogno, in caso di riacutizzazioni dei sintomi cutanei (cortisonici, anti-istaminici). È importan-tissimo, pertanto, nei bambi-ni predisposti alla dermatite atopica evitare fin da subito l'esposizione ad allergeni da contatto (utilizzare prodotti dermatologicamente testati, lavare il bebè il meno possi-bile ed in maniera delicata, idratare la pelle con creme adatte).

La RINITE ALLERGICA com-pleta la triade delle patologie componenti lo spettro dell'a-topia. Viene talora chiamata anche “febbre da fieno”: si tratta di un'infiammazione della mucosa nasale, indotta dall'estrema reattività delle alte vie aeree a stimoli aller-gici di natura inalatoria, pre-valentemente rappresentati

dai pollini. La rinite allergica è infatti una tipica malattia stagiona-le con espressione massima nel periodo della fioritura primaverile, tuttavia è pos-sibile sperimentarne i sin-tomi anche in altri periodi poiché oltre alle piante esi-stono forme di rinite indotte anche da acari della polvere (Dermatophagoides) ed epi-teli animali. Insorge tipica-mente entro i 20 anni ma non è rara l'insorgenza di rinite anche in fasi succes-sive della vita, così come può capitare, in pazienti che abbiano iniziato da bambini a manifestare la rinite aller-gica nei confronti di alcuni allergeni, la sensibilizzazione ad ulteriori allergeni in età adulta. Anche la gravità dei sintomi può aumentare o diminuire in diversi periodi della vita.

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LE ALLERGIE CHE SI MANIFESTANO CON L'ARRIVO DELLA PRIMAVERA

continua da pag. prec.

TENNIS \ 21

... apre finestre importanti sulla Società Tennis Bassano che a inizio marzo ha rinnova-to le cariche, riconfermando alla presidenza G. Alban, coa-diuvato dai maestri consiglie-ri M. Fioravanzo, M. Moretto e T. Moretto. Nel nuovo con-siglio sono entrati anche A. Iavernaro, S. Bellafemmina, A. Galliotto, S. Abruzzese ed E. Marchetto. La grande novità sta nell’u-scita di scena dei veterani R. Rossi e L. Andreatta che, come promesso a suo tempo, lascia-no spazio alle nuove leve (non si sono ricandidati), rimanen-do comunque a fianco del sodalizio che hanno contri-buito non solo a far crescere, ma anche a trasformare in quello che è nel panorama del tennis italiano. Sarebbe inge-neroso salutarli così, perché il loro apporto alla società negli ultimi vent’anni è stato deter-minante in termini di idee, risorse, tempo e attaccamento alla maglia. Due decenni nel corso dei quali, Roberto prima e Loretta poi, hanno dedica-to anima e cuore alla causa, sempre gratuitamente, anzi destinando parte del tempo lavorativo al club per assicu-rarne il buon andamento. E il nuovo consiglio direttivo non può che abbracciare e ringra-ziare di cuore gli ex presiden-ti, facendo tesoro di quanto hanno lasciato in eredità. E fra le tante cose interessanti ide-ate da Rossi e Andreatta c’è anche il Campionato Italiano

per giocatori su sedie a rotel-le che la società si è assicura-ta di organizzare dal 17 al 21 giugno prossimi. Torna dunque il tricolo-re in carrozzina ai piedi del Grappa, laddove è già stato svariate volte, con gli atleti che hanno sempre manife-stato grande apprezzamento per l’accoglienza bassanese e per la disponibilità dimostrata dalla StB. Dopo la parentesi romana dunque il tennis a rotelle torna a calcare la terra rossa di via Col Fagheron che come sempre aprirà i batten-ti non solo al quartiere di San Vito ma anche all’intera città e alle scuole, sensibiliz-zando i ragazzi più piccola a una tematica così importante. Oltre ad avere grande atten-zione al “sociale” la StB è già pronta ad affrontare i numero-si campionati a squadre dove schiererà team dall’under 10 agli over 40, maschile e femminile. Numeri importanti dunque per il club cittadino che ancora una volta denota un ottimo lavoro svolto con la scuola tennis. Di sicuro prove-rà a confermarsi a livello gio-vanile sia nelle gare a squa-dre che in quelle individuali, cercando il pass per le final four che metteranno i ragaz-zi a confronto con i migliori team del Veneto. Un discorso a parte va fatto invece per le due compagini di serie B, maschile e femminile, vero fiore all’occhiello della StB dopo la squadra di serie A1,

che, è sempre bene ricordarlo, nel 2013 ha messo in bacheca il tricolore. Nella formazione di serie B maschile milite-ranno T. Gabrieli, M. Baldi, L. Zitarosa, M. Bedolo, C. Gabrieli, L. Cerin, A. Todesco, L. Liviero, M. Moretto, T. Moretto e M. Fioravanzo. In quella femmini-le invece troveranno spazio S. Secco, V. Mariotto, L. Spataro, S. Mariotto, A. Stefani, C. Svaluto, G. Lazzarotto, A. De Vincenzis ed E. Lorenzato. “Ci dobbiamo rimboccare le maniche per tutto il lavoro che ci aspetta per il 2015 - ha commenta-to il maestro della società M. Fioravanzo - ma siamo anche molto fiduciosi nella nuova squadra che abbiamo creato. In questi due anni di espe-rienza all’interno del consi-glio abbiamo accumulato una certa capacità di gestione del circolo ed è arrivato il momento di metterla in prati-ca. So che non sarà semplice ma contiamo sui nuovi arrivati per fare un buon lavoro e per migliorare il sodalizio cittadi-no che è da sempre fulcro del tennis bassanese. Le squadre che schiereremo al via sono numerosissime, gli eventi che promuoveremo saranno molto impegnativi e a questo si aggiunge la gestio-ne del club con tutte le sue sfaccettature. Ma la buona volontà e l’impegno non man-cano, per cui non ci rimane che metterci a lavorare sodo e a guardare con fiducia al futuro”.

LA NUOVA STAGIONE AGONISTICO SPORTIVA...

Abbiamo incontrato Anna e Marta, le promotrici di Punto Motorio, di sicuro un luogo di riferimento per la città di Bassano. Nel trascorre con loro qualche ora abbiamo avuto modo di capire meglio la loro esperienza. In questa sintetica intervista abbiamo cercato di riassumere i temi più significativi.

COM’È INIZIATA LA VOSTRA “AVVENTURA”?L’ispirazione che ci ha mosso per creare Punto Motorio è arrivata dal mondo dell’educazione fisi-ca. Siamo entrambe diplo-mate ISEF. In questi anni abbiamo tuttavia fatto con-tinui progressi e sviluppa-to il percorso migliore per incontrare e sostenere le esigenze dei nostri soci.

COS’È OGGI PUNTO MOTORIO?In Punto Motorio proponia-mo oggi un’esperienza com-pletamente nuova: un insie-me integrato e completo di attività, pensate soprattutto al femminile, in un ambien-te tranquillo e accogliente, dove trovare e condividere un clima rilassato e piace-vole.

QUAL È L’OBIETTIVO CHE VI SIETE POSTE?Il nostro traguardo è il benessere della persona. Questo significa, per noi, dare attenzione e prestare cura al corpo, alla mente e allo spirito e accompagnare i nostri soci verso risultati

concreti, un tempo impen-sabili.

IN COSA CONSISTE LA VOSTRA PROPOSTA?Abbiamo organizzato una varietà di discipline mai vista prima a Bassano. Dal Body Treatment al Piloxing, da Olit al Pilates o al Pure Pilates, passando per il Breathwork, la G-TE piutto-sto che lo Hatha Yoga. Infine G-VAP e Aerobica Step che sono le attività da sempre presenti. Ogni disciplina ha un suo obiettivo, pro-posto con molta chiarezza, che indica il risultato che il nostro socio può ottenere, in base alle sue esigenze. Letteralmente, in due parole, semplicità ed efficacia.

CI INDICATE QUALCHE DETTAGLIO?Tutti i corsi sono, ad esem-pio, formati rigorosamente da piccoli gruppi di prati-canti. Questo permette di conoscersi, intrattenersi nel centro prima e dopo le atti-vità e sviluppare momenti di socialità.Inoltre abbiamo incontrato

e coinvolto istruttori e ope-ratori estremamente qua-lificati, pronti ad ascoltare i soci per individuare con ciascuno il percorso miglio-re verso i suoi obiettivi di benessere.

IN COSA CONSISTE IL VOSTRO CONCETTODI BENESSERE?La risposta è complessa. In ogni caso, senza dilun-garci, con questa visione, organizziamo e proponiamo anche conferenze e incon-tri con esperti del settore medico, sportivo e olistico, per trasmettere informazio-ni e conoscenze indirizzate a migliorare, più in generale, la qualità della vita.

PER CHI VOLESSE SAPERNE DI PIÙ?In queste settimane stiamo distribuendo in città il mate-riale divulgativo, molto sem-plice e chiaro, che permette di capire cosa è possibile praticare in Punto Motorio. Da donne, con un pizzico di soddisfazione, ci piace sot-tolineare che Punto Motorio, aperto a tutti, è pensato soprattutto al femminile. È bello sapere che esiste un luogo così congegnato. Per l’occasione abbiamo studia-to un messaggio, pensiamo, adatto: Punto Motorio, fit-ness and wellness specially for woman.

A conclusione abbiamo ricevuto la proposta di una lezione di prova a scelta, un’opportunità che in queste settimane è rivolta a tutte le donne della nostra città.

COS'È PUNTO MOTORIO?

22 \ STAR BENE Marta e Anna Camonico

STAR BENE \ 23

24 \ CASA

Il miglior modo per con-trastare i furti nelle abita-zioni è sostituire i vecchi serramenti con nuove fine-stre munite di sistemi di sicurezza come vetri anti-sfondamento, ferramenta antisollevamento e placca antitrapano. Per questo tipo di neces-sità FINSTRAL propone la finestra Protect che senza modificare l’este-tica dell’infisso aumenta notevolmente il grado di sicurezza conto i tentativi di furto. La finestra dispone di ferramenta con chiusu-re di sicurezza in accia-io temperato e robusti vetri antisfondamento che rendono difficile la rottura delle lastre vetra-te da parte del ladro. Inoltre l’infisso FINSTRAL

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NESSUNA PERSONAÈ MORTA FINCHÈVIVE NEL CUORE DICHI RESTA.

Rocco Acerra (28 anni)Bruno Balli (50 anni)Alfons Bos (35 anni)Giancarlo Bruschera (35 anni)Andrea Casula (11 anni)Giovanni Casula (44 anni)Nino Cerullo (24 anni)Willy Chielens (41 anni)Giuseppina Conti (17 anni)Dirk Daeneckx (38 anni)

Dionisio Fabbro (51 anni)Jaques François (45 anni)Eugenio Gagliano (35 anni)Francesco Galli (25 anni)Giancarlo Gonelli (20 anni)Alberto Guarini (21 anni)Giovacchino Landini (50 anni)Roberto Lorentini (31 anni)Barbara Lusci (58 anni)Franco Martelli (22 anni)

Loris Messore (28 anni)Gianni Mastroiaco (20 anni)Sergio Mazzino (38 anni)Luciano Rocco Papaluca (38 anni)Luigi Pidone (31 anni)Benito Pistolato (50 anni)Patrick Radcliffe (38 anni)Domenico Ragazzi (44 anni)Antonio Ragnanese (29 anni)Claude Robert (39 anni)

Mario Ronchi (43 anni)Domenico Russo (28 anni)Tarcisio Salvi (49 anni)Gianfranco Sarto (47 anni)Amedeo Giuseppe Spolaore (55 anni)Mario Spanu (41 anni)Tarcisio Venturin (23 anni)Jean Michel Walla (32 anni)Claudio Zavaroni (28 anni)

PER NON DIMENTICAREHEYSEL

TORNEO DI CALCIO A 16 SQUADRECATEGORIA PULCINI 2006DOMENICA 07 GIUGNO 2015

CON LA PARTECIPAZIONESTRAORDINARIA DELLA

JUVENTUS F.C.

PER

NO

N DIMENTICARE HEYSEL

CO

MITATO REGGIO EMILIA

DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 17.00

BASSANO DEL GRAPPAQUARTIERE SAN VITOVIA COL MOSCHIN 40

MOSTRA FOTOGRAFICA“PER NON DIMENTICARE

HEYSEL”

STANDGASTRONOMICI

IN COLLABORAZIONE CONIL COMUNE DI BASSANO

DEL GRAPPA

ORGANIZZATO DAA.S.D. S.VITO BASSANOe NUCLEO 1985

SQUADRE

JUVENTUS F.C.

A.S. CITTADELLAVICENZA CALCIO

BASSANO VIRTUS 55 SOCCER TEAMA.C. ESTE

A.S.D. THERMAL ABANO TEOLOREAL VICENZA

SACILESE CALCIO S.S.D.A.S.D. S.VITO BASSANO

S.S.D. EUROCALCIOG.S. CANARINI ROSATESI A.S.D

A.C.D. MUSSOLENTEA.C. ROMANO

A.C. VIRTUS ROMANOA.S.D. FOOTBALL VALBRENTA

G.S. CA’ BARONCELLO

INGRESSOGRATUITO

GIANCARLO TOMBOLATO+39 320 341 4707

MASSIMO TADOLINI+39 335 768 5147

A.S

.D. S.VITO BASSANO

1953

CALCIO \ 27

Domenica 7 Giugno 2015 verrà scritta una pagina di storia della nostra Società. Presso l'impianto di via Col Moschin sarà ospitata la grande manifestazione, organizzata dai supporter juventini del Nucleo 85 con la partecipazione della Juventus FC, per ricorda-re i tragici incidenti che si sono verificati prima dell’i-nizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool il 29 Maggio1985, allo stadio Heysel di Bruxelles.

Sono passati trent'anni, ma molti di noi ricordano quella triste vicenda anche perché tra le 39 vittime ci furono due nostri concittadini. Per questo motivo in occasione del 30° anniversario della tragedia sarà allestita una mostra fotografica ed orga-nizzato un Torneo riservato alla categoria “pulcini 2006”, a cui prenderanno parte 16 formazioni, inclusa quel-

la del club bianconero. I fatti acca-duti in quel-la finale sono anco-ra vivi nella m e m o r i a dei vecchi tifosi, ma ci sarà l'oc-casione di r ip ropor l i a ttraverso le dramma-tiche imma-

gini che verranno esposte presso la nostra Sede. La mostra fotografica, cura-ta dal fotografo ufficiale della Juventus FC Salvatore Giglio, oltre ad essere un'oc-casione di riflessione ser-virà anche da monito per impedire che tali misfatti si ripetano.

I tristi episodi avvennero prima dell’inizio della par-tita; lo stadio fatiscente e incapace di contenere le migliaia di spettatori e l’ir-ruenza della tifoseria ingle-se verso il settore Z della curva, dove trovavano posto i tifosi juventini, causò l'am-massamento di questi ulti-mi verso un muro a lato della curva. Lo scompiglio causato dal panico generò involontariamente una pres-sione tale da far crollare il muro e le recinzioni verso il campo di gioco. Nella cadu-ta migliaia di tifosi furono sommersi dalle macerie e

peggio ancora schiacciati e calpestati dalla folla. Alla fine rimasero sul campo ben 39 vittime tra le quali i bassanesi Mario Ronchi e Amedeo Spolaore.

Per informazioni: www.facebook.com/PerNonDimenticareHeysel

L'A.S.D. SAN VITO BASSANO al centro dell’attenzione nazionale per il 30° anniversario della tragedia dell’Heysel

La squadra dei Pulcini ESTATE 2015

CAMP ESTIVOdall’8 al 28 Giugno PRESSO IL CENTRO SPORTI-VO SI SVOLGERÀ L'ANNUA-LE CAMP ESTIVO RISERVA-TO RAGAZZI DEL NOSTRO SETTORE GIOVANILE. GIÀ DA ORA CHI LO DESIDE-RA PUÒ DARE L’ADESIONE PRESSO LA SEGRETERIA DELLA SOCIETÀ. L’ATTIVITÀ LUDICO SPORTIVA IMPE-GNERÀ I RAGAZZI DALLE ORE 13.00 ALLE ORE 19.00 E SARÀ SEGUITA DAI NOSTRI ISTRUTTORI.

Nel quartiere di S. Vito è stato ultimato il primo (e ad oggi unico in tutta Bassano) edificio, denominato “Green Home”, costruito secondo il Regolamento Edilizio So-stenibile (RES) del Comune di Bassano.L’iniziativa è stata sviluppata dalla Costruzioni Debiasi s.r.l, impresa Trentina con sede in Riva del Garda che da più di 15 anni opera anche nel Bassanese.L’azienda, oltre ad essere una dei 46 soci fondatori del Green Building Council Italia (GBC), ente che si occupa puramente di sostenibilità edilizia, è leader a livello na-zionale nella costruzione di edifici altamente sostenibili, con all’attivo la realizzazione delle due prime scuole in Europa realizzate secondi i rigidi parametri del protocollo americano LEED (Leadership in Energy and Environmen-tal Design, il più impegnativo e completo protocollo di so-stenibilità edilizia al mondo), con il grado Gold, oltre ad un terzo edificio con il grado Silver.L’edificio in Bassano, situato tra le vie Reatto, Isonzo e Cogo è composto da due eleganti palazzine contornate da giardini privati e confinate da un muro di cinta lungo tutto il perimetro.Ma cosa prevede questo “Regolamento Edilizio Sostenibi-le” emanato dal nostro comune? È un protocollo che par-la di prestazioni energetiche ed ambientali degli edifici.Tale regolamento ha lo scopo di favorire e disciplinare lo sviluppo edilizio sostenibile nel territorio comunale indi-rizzando i fruitori ad un utilizzo di metodi, di tecnologie e materiali finalizzati al minor uso di risorse naturali e ad un ridotto impatto ambientale.La progettazione deve prestare una particolare atten-zione al rapporto dell’edificio con l’ambiente esterno (il sito, le condizioni climatiche locali, ecc) e con l’ambiente interno (inquinamento da gas radon ed elettrosmog, ma-teriali, rumore, ecc).Gli obiettivi che l’Amministrazione comunale si prefigge con il nuovo Regolamento sono:

a) perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio che soddisfi i bisogni delle generazioni presenti, senza compromettere la possibilità delle generazioni fu-ture di soddisfare le proprie necessità, e che salva-guardi il comfort abitativo e la salute dei cittadini;

b) incentivare una metodologia di sviluppo edilizio premiando gli interventi edilizi che adottano metodi, tecnologie e materiali sostenibili;

c) disincentivare interventi che presentano minore sensibilità in materia energetico ambientale;

d) attribuire un riconoscimento ai fabbricati che conse-guono una qualità ambientale.

Il documento risulta strutturato con i riferimenti norma-tivi ed i requisiti minimi da attuare obbligatoriamente o volontariamente a seconda della tipologia dell’intervento edilizio proposto.

Ai singoli requisiti costruttivi assunti volontariamente viene attribuito un punteggio che, considerato con la classe energetica dell’edificio, concorre a definire un ri-conoscimento di merito dell’immobile.Le norme che definiscono i requisiti di qualità e sosteni-bilità in edilizia sono distinti in cinque parti:

1. analisi del sito e dispositivi bioclimatici

2. prestazioni energetiche degli edifici

3. materiali e tecniche ecocompatibili

4. efficienza energetica degli impianti

5. punteggi, incentivi e targa di qualità

che sono verificati direttamente in cantiere da tecnici incaricati dal comune.Da qui sono scaturiti gli studi, poi applicati nella costru-zione sopra menzionata, atte a minimizzare i consumi ed aumentare le prestazioni sull’orientamento dell’edi-ficio, sull’illuminazione naturale, sul controllo dall’om-breggiamento estivo, sulle elevate prestazioni termiche ed acustiche di tutta la casa e dei serramenti, sull’ab-battimento dei ponti termici, sulle coperture ventilate, sull’uso di veri materiali ecocompatibili, sulla riduzione dell’effetto del gas radon, sulla permeabilità dei suoli e sulla riduzione del consumo di acqua potabile, sul recu-pero delle acque piovane, sulla protezione dal rumore e dall’inquinamento elettromagnetico all’interno degli edi-fici, sull’utilizzo di impianti solari termici e fotovoltaici.

Nello specifico nella residenza “Green Home” sono stati installati 20 mq di pannelli solari termici; un impianto fotovoltaico da 15,2 kW in grado di coprire tutti i consu-mi delle apparecchiature comuni, una vasca di raccolta dell’acqua piovana da 35.000 litri per l’irrigazione dei giardini privati; utilizzati legni provenienti da foreste certificate e ceramiche con contenuti di riciclati; pitture, colle e altri materiali con bassi contenuti di COV (Compo-nenti Organici Volatili, dannosi per la salute degli occu-panti gli edifici); applicati degli standard di abbattimento acustico sia all’interno dell’edificio che per i rumori che provengono dall’esterno in grado di aumentare l’abbat-timento acustico in maniera considerevole rispetto a quanto previsto dalla normativa italiana odierna (anche più del 50% !!!), e molto altro.

Speriamo che a questa costruzione modello, tecnica-mente ed eticamente al passo con i tempi, ne seguano altre costruite con la stessa filosofia in modo da poter dare al nostro territorio il giusto rispetto ed in modo da poter diventare esempio “sostenibile” per tutto il Veneto.

28 \ PUBBLICITÀ INFORMATIVA

AvvocatoNicola Gusi

Studio legaleVia Passalacqua, 8Bassano del Grappa (VI)Tel. 0424 571617 [email protected]

30 \ LEGALE

Il nostro ordinamento giu-ridico prevede alcuni stru-menti di tutela patrimoniale che consentono di destina-re una parte del patrimonio di una persona al soddisfa-cimento di determinati inte-ressi e conseguentemente di "segregare" tali beni met-tendoli al riparo da pretese creditorie.Premessa fondamentale è che non si tratta, ovviamen-te, di éscamotage per fro-dare i creditori quanto piut-tosto di istituti pensati per difendere interessi giudicati meritevoli di tutela. Il fondo patrimoniale (art. 167 c.c.) è uno strumento di lungo corso, che deriva (con non poche differenze) dal vecchio istituto del patri-

monio familiare, al quale si è sostituito a seguito della riforma del diritto di fami-glia del 1975.Esso è definibile come "patrimonio di destinazio-ne", e consente di vincolare determinati beni - immobili o mobili iscritti in pubblici registri - al soddisfacimento dei bisogni della famiglia. Si può costituire in fondo patrimoniale, ad esempio, il diritto di proprietà sull'abi-tazione familiare, con l'ef-fetto che tale bene costitu-irà, rispetto agli altri beni del soggetto, un patrimonio separato ed estraneo alle vicende extrafamiliari.I soggetti che possono isti-tuire il fondo sono, innanzi-tutto, i coniugi.

Marito e moglie devono sti-pulare un'apposita conven-zione matrimoniale (costi-tuente una c.d. liberalità non donativa), ossia un atto pub-blico, che verrà annotata a margine dell'atto di matri-monio (art. 162 c.c.) per ren-dere l'operazione opponibi-le ai terzi e trascritta nei pubblici registri (art. 2647 c.c.), anche per gli eventuali effetti traslativi sottesi all'at-to (art. 2643 c.c.). Il soggetto che conferisce il bene, sia esso uno solo dei coniugi (in quanto bene personale) o entrambi, può scegliere di riservarsene la proprietà, conferendo quin-di nel fondo uno speciale diritto di godimento assimi-labile all'usufrutto, oppure - ed è l'effetto naturale del fondo, se non si dispone diversamente - trasferire la proprietà del bene.Vi è anche la possibilità che il fondo patrimoniale sia costituito da soggetti terzi, ad esempio i genitori dei coniugi, i quali potrebbe-ro decidere di riservarsi la proprietà del bene oppure di trasferirla ai coniugi o a terzi, come ad esempio i figli dei coniugi.

IL FONDO PATRIMONIALE: è ancora un valido strumento per la tutela del patrimonio di famiglia?

AvvocatoNicola Gusi

Studio legaleVia Passalacqua, 8Bassano del Grappa (VI)Tel. 0424 571617 [email protected]

LEGALE \ 31

Il fondo patrimoniale può essere istituito da terzi anche attraverso disposi-zione testamentaria, fatti salvi i diritti dei legittimari e dei creditori del disponente.Un volta istituito il fondo, i beni ivi conferiti sono sog-getti ad un regime del tutto particolare, sia dal punto di vista della loro amministra-zione, sia da quello della loro disponibilità, che da quello della loro (parziale) inaggredibilità.L'amministrazione dei beni del fondo spetta ad entrambi i coniugi, secon-do le regole - inderogabili - dell'amministrazione della comunione legale (art. 180 c.c.). I frutti del fondo vanno destinati ai bisogni della famiglia, intesa come geni-tori e figli.Quali siano, in concreto, questi bisogni, è facilmente intuibile. Si tratterà delle esi-genze del ménage familiare, secondo l'indirizzo attuato dai coniugi e la loro condi-zione economico-sociale.I beni del fondo, come abbiamo visto, sono par-zialmente inaggredibili dai creditori.L'avverbio rende la misura

dell'efficacia della segrega-zione patrimoniale attuabile attraverso questo strumen-to. Come si è detto, poiché il fondo patrimoniale è pensa-to per i bisogni della fami-glia, i beni conferiti in esso ed i relativi frutti sono inag-gredibili, recita l'art. 170 c.c., "per debiti che il creditore conosceva essere stati con-tratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia".Per capire chi possa riva-lersi sui beni del fondo, pertanto, si devono utiliz-zare due chiavi di lettura. Una di tipo oggettivo, che prende in considerazione la natura intrinseca del debi-to, la quale ci dice che se i coniugi contraggono debiti per esigenze extrafamiliari i beni del fondo saranno al sicuro, ma a condizione che – e questa è l'altra chiave di lettura, di tipo soggettivo – il creditore sappia che si tratti di debiti sorti per scopi estranei a quelli della famiglia. Nel caso, diverso, di debiti contratti nell'interesse della famiglia, i beni del fondo saranno invece aggredibi-li proprio perché quella è

la funzione di garanzia loro essenzialmente assegnata. Vediamo, infine, come si estingue il fondo. I casi previsti sono l'annul-lamento del matrimonio ed il divorzio, ma è ammesso - secondo l'opinione pre-valente - lo scioglimento convenzionale disposto dai coniugi, che potrebbe anche essere parziale in caso di vendita di uno solo dei beni conferiti. Molte altre sono le questioni di rilievo che meriterebbero di essere trattate - tra esse, la revocabilità del fondo, l'e-ventuale obbligo di reimpie-go delle somme derivanti dalla vendita dei beni del fondo, la modificabilità della convenzione istitutiva, la disciplina di eventuali incre-menti al fondo - ma non è possibile affrontarle in que-sta sede.Si tratta, in conclusione, di un istituto collaudato da decenni di utilizzo e trat-tazione, che può costitui-re un efficace strumento di protezione del patrimonio di famiglia, salve particola-ri situazioni concrete che impongano di considerare anche altre soluzioni.

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