Don Bosco Ranchibile 2ª Classico B Longo Emanuele Salvatore

RELAZIONE SULLA VISITA DEI MUSEI

Martedì 10 novembre, ci siamo recati per una visita scolastica in due musei di importante rilevanza: il museo Gemmellaro e il museo Doderlein. La visita guidata è stata di circa un'ora e mezza, durante la quale abbiamo ammirato il meraviglioso mondo della paleontologia e della zoologia. Museo Gemmellaro Nel museo Gemmellaro sono custoditi i fossili più antichi della Sicilia; essi hanno un'età di 300 milioni di anni. Questi fossili appartengono all'ultimo periodo dell'età paleozoica che si chiama perniano. La situazione di quell'epoca era caratterizzata da una serie di terre emerse che formavano un grande continente chiamato Pangea; essa era circondato da un oceano: la Pantalassa. La Sicilia, 300 milioni di anni fa non era altro che un fondale marino, che può essere paragonato ai nostri fondali tropicali. Noi oggi conosciamo la Sicilia di milioni di anni fa, attraverso i fossili che si sono ritrovati.

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Fondale siciliano In una barriera corallina c'è una parte di laguna detta piattaforma; partendo dalle profondità più elevate, i fondali siciliani erano abitati da trilobiti. I trilobiti possiamo paragonarli ai nostri crostacei. Il loro esoscheletro era formato da tre parti: una testa, un corpo e una coda. I trilobiti vivevano nelle profondità dei fondali marini e avevano delle piccole zampette con le quali riuscivano a muoversi. Nella parte di mare poco profonda la vita era molto intensa, infatti c'erano alghe, spugne, trinoidi, le ammonite e rictofemie. Questi fossili vengono chiamati fossili guida; essi sono quei fossili di animali o di vegetali che sono vissuti in un determinato periodo geologico, grazie ai quali i paleontologi riescono a datarli esattamente nelle rocce in cui vengono ritrovati.

Rictofemie Alghe

Fossili delle varie ere.Spugne

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All'interno del museo ci sono dei resti di animali appartenenti alle varie ere.

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Era mesozioca In quest'era cambia la presenza animale, perché essendosi susseguiti dei cataclismi, dei cambiamenti, alcune specie si sono evolute mentre altre si sono estinte. In questa era i cataclismi sono stati provocati da eruzioni vulcaniche; quest’ultime hanno provocato l'accumulo di cenere vulcanica nell'atmosfera. Questa cenere, a sua volta ha impedito alla luce solare di filtrare. Quindi la temperatura della Terra si è abbassata, il tenore di ossigeno nel mare pure, e di conseguenza la quasi totalità delle specie vegetali e animali presenti sulla terra e nel mare si estinsero. Per esempio, le spugne che vi erano nell'era precedente erano di materiale differente rispetto all'età mesozioca, cioè erano di origine calcarea. I trilobiti a differenza delle spugne non si adattarono e si estinsero. Subito dopo i trilobiti vi sono delle vere e proprie cozze, che però si chiamano megalodon. Il megalodon può assomigliare a un dente e anche a uno zoccolo di una capra. Alla forma del megalodon è legata una leggenda; anticamente il diavolo veniva rappresentato come metà uomo, metà capra; gli antichi agricoltori della Sicilia che trovavano questi fossili nei campi, li lasciavano incolti perché pensavano che di lì fosse passato il diavolo.

Ammoniti

Il guscio serviva all'animale per muoversi, questo animale era suddiviso in camere; esse venivano costruite dallo stesso animale via via che cresceva. Il guscio poteva naturalmente variare nella grandezza, poteva andare da pochi centimetri fino a qualche metro. Queste camere sono collegate dal sifone. Il sifone era direttamente collegato a un piccolo tubicino chiamato imbuto; da quest'ultimo l'animale prelevava l'acqua del mare e la miscelava con un gas che produceva da se. Gli ammoniti se dovevano scendere nei fondali marini riempivano di questa miscela tutte le camere, se invece dovevano risalire rigettavano fuori tutt'a questa miscela e l'acqua sempre attraverso l'imbuto.

Roccia rossa-ammonitica Questa roccia si formò nel giurassico quando le terre emerse erano popolate dai dinosauri.

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Era terziaria Grandissimi squali iniziano a popolare il mondo. Lo squalo per eccellenza è il megalodonte; quest'ultimo è di dimensioni imponenti, come testimoniano i suoi denti fossili, che è l'unica parte degli squali che si può fossilizzare, perché gli squali hanno uno scheletro cartilagineo. Dalla grandezza dei denti messi a confronto con i denti dello squalo bianco, si può notare che il megalodonte avesse una lunghezza di circa 16-20 metri.

In questa giornata in visita al museo Gemellaro all'arrivo abbiamo visto un video in cui veniva descritto il prosciugamento del mar Mediterraneo. Esso si è prosciugato perché l'attuale stretto di Gibilterra che attualmente è sommerso, è venuto fuori, formando uno sbarramento. Lo sbarramento si è formato per diversi motivo i quali i movimenti delle placche terrestri che hanno portato all'unirsi della Spagna e dell'Africa o le glaciazione che hanno portato a una riduzione del livello del mare.

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Ipotetica famiglia preistorica Ipotetico viso di Thea

I diversi crani delle diverse tipologie di uomini sviluppati nei vari secoli.

Resto di Thea

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Questo è il primo reperto dove fu presente la prima specie di sapiens. Questo reperto è stato ritrovato all'interno di una grotta in provincia di Messina, nella grotta di Santiodoro. Questo resto umano è stato ritrovato nel 1937, ma gli scavi erano già stati effettuati nella prima metà dell'Ottocento. Da questo paesino il reperto della specie sapiens fu condotto a Palermo e subito dopo s'iniziò a studiarlo. Dalle prime analisi si è poté costatare che si trattasse di una donna vista la dimensione del bacino, e da alcune caratteristiche fisionomiche del cranio. Questa donna, tramite lo studio delle ossa, si è inserita intorno a 15 mila anni fa; si è potuto stabilire un'altezza approssimativa di 1,65cm, e che fosse morta intorno ai 30 anni. Il fatto di avere tutti i denti è una particolarità, sopratutto perché è morta vecchissima. Nell'antichità i denti non venivano usati solo per mangiare, ma anche per lavorare, come se rappresentassero una terza mano. Infatti per confezionarsi i vestiti utilizzavano le pelli degli animali e tenevano una sezione di pelle fra i denti mentre con le mani ne tenevano un'altra sezione . Questo gesto ripetuto ogni giorno portava all'indebolimento dei denti. Di conseguenza il fatto che lei avesse tutti i denti, e che sia morta molto tardi, fa presumere che lei potesse essere quella che deteneva il potere.

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Doderlein

In questo museo abbiamo visto una serie molto ampia di specie animali.

Ci sono barattoli vengono aperti perché si deve studiare l'esemplare. La sostanza dove sono contenuti questi animali si dice volatile, perché anche se questi barattoli hanno una chiusura ermetica, il liquido con il tempo evapora.

Rappresentazioni del Bosco Ficuzza In questa rappresentazioni abbiamo l'istrice che è il più grande ornitore di tutta la Sicilia. Poi abbiamo anche un riccio. L'istrice e il riccio hanno caratteristiche simili per quanto riguarda la difesa; ma il riccio a differenza dell'istrice è un insettivoro e ha dei canini molto aguzzi.

I vertebrati I vertebrati che si sono formati inizialmente sono quelli acquatici ovvero i pesci, e per essere precisi gli squali. La caratteristica degli squali sono le arcate dei denti che sono disposti su delle file. Negli squali manca la radice e i denti sono in qualche modo incollati alla mandibola.

Polpi I polpi sono i vertebrati con i tentacoli e con le ventose.

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Polipi I polipi sarebbero la parte larvale delle meduse.

Diavolo di mare

Si parla di diavolo di mare per la caratteristica che ha questo pesce, appunto le corna.

Murena e anguille Le murene e le anguille hanno sviluppato la cosiddetta vescica natatoria. Questa vescica si gonfia e si sgonfia di gas e permette il galleggiamento.

Anguille

Le anguille sono dei pesci di acque dolci.

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Murene

Le murene sono dei pesci di acqua salata

Gli uccelli sopra la pelle sono caratterizzati dalla presenza di pelle e piume, invece sopra la pelle dei mammiferi ci sono i peli. Il grifone sarebbe l'avvoltoio. In passato in Sicilia si era istinto, e ora è stato reintrodotto, così come il pollo sultano. Il grifone era considerato un'animale spregievole e in più mangiando le carcasse degli animali morti, mangiava carcasse di animali avvelenate. I pipistrelli si orientano tramite l'emissione di onde sonore dalla bocca. Queste onde vanno a sbattere su una preda o su un qualsiasi oggetto, a sua volta tornando indietro queste onde vengono captate dalle loro grandi orecchie capiscono la distanza che c'è tra loro e la preda

Avvoltoio

Grifone

Pollo sultano