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Relazione semestrale Consolidata 2014

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COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE(1)

Presidente Luigi Calabria Amministratore Delegato Maria Bianca Farina Consigliere Antonio Nervi Consigliere Pasquale Marchese Consigliere Bianca Maria Martinelli Consigliere Dario Frigerio Consigliere Salvatore Militello

COLLEGIO SINDACALE(1)

Presidente Stefano Dell’Atti Sindaco effettivo Marco De Iapinis Sindaco effettivo Simona Arduini Sindaco supplente Franco Pichiorri Sindaco supplente Teresa Naddeo

SOCIETA’ DI REVISIONE(2) BDO SpA

1. Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sono stati nominati dall’Assemblea degli azionisti del 4 agosto 2014,

durano in carica per tre esercizi e scadranno alla data di approvazione del bilancio dell’esercizio 2016. Il Consiglio di

Amministrazione nell’adunanza del 5 agosto 2014 ha nominato l’Amministratore Delegato.

2. Incarico conferito dall’Assemblea degli azionisti il 29 aprile 2014.

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INDICE

STRUTTURA DEL GRUPPO 4

RELAZIONE SULLA GESTIONE 5

Executive Summary 5

Il contesto economico e di mercato 11

L’attività industriale 15

La gestione patrimoniale e finanziaria 21

L’organizzazione del Gruppo Poste Vita 27

Rapporti con la controllante e con altre imprese del Gruppo Poste Italiane 31

Altre informazioni 32

Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio 35

Evoluzione prevedibile della gestione 36

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE 37

Prospetti contabili consolidati 38

Note illustrative 43

Allegati 83

RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

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STRUTTURA DEL GRUPPO

Di seguito si riporta sinteticamente la struttura attuale del gruppo assicurativo ed il suo perimetro di

consolidamento

La Capogruppo Poste Vita, opera pressocchè esclusivamente nel settore assicurativo Vita, e solo

marginalmente nel settore Danni.

L’area di consolidamento include esclusivamente la controllata Poste Assicura SpA, compagnia

assicurativa fondata nel 2010 che opera nei rami danni, ad esclusione del ramo auto, posseduta al

100% dalla Capogruppo Poste Vita. Tale partecipazione è consolidata integralmente.

La Capogruppo detiene anche una partecipazione non di controllo nella società Europa Gestioni

Immobiliari SpA; tale società opera nel settore immobiliare per la gestione e la valorizzazione del

patrimonio immobiliare non più strumentale di Poste Italiane. Tale partecipazioni non è consolidata

integralmente ma valutata col metodo del patrimonio netto.

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

EXECUTIVE SUMMARY

Anche nel corso del semestre la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita si è continuata a

muovere secondo le seguenti priorità strategiche ed industriali:

• Consolidare e rafforzare il posizionamento della Compagnia nel mercato Vita e Previdenza,

con un focus particolare nel comparto della previdenza complementare e dei nuovi bisogni

emergenti (welfare e longevità in primis).

• Crescere nel business Danni con l’obiettivo di posizionare la controllata Poste Assicura in un

ruolo di leadership del mercato di riferimento.

Il risultato lordo di periodo ammonta a 330,4 milioni di Euro, in crescita di 77,5 milioni di Euro

rispetto ai 252,9 milioni di Euro dello stesso periodo del 2013. Al netto della relativa fiscalità, l’utile

netto di periodo si attesta sui 201,4 milioni di Euro, rispetto ai 151,7 milioni di Euro del semestre

precedente. Il positivo andamento è da ricondurre sia alle soddisfacenti dinamiche commerciali

che ai maggiori proventi da realizzo su investimenti finanziari, conseguiti beneficiando delle

positive dinamiche dei mercati finanziari.

Dati in milioni di Euro

Nel comparto vita, che costituisce il principale segmento di business del Gruppo, l’attività

commerciale, grazie anche ad una costante focalizzazione sui prodotti, al potenziamento del

supporto alla rete distributiva oltre ad un crescente grado di fidelizzazione della nostra clientela, è

stata indirizzata pressoché esclusivamente alla commercializzazione di prodotti d’investimento e

risparmio di Ramo I (prodotti tradizionali con gestione separata), con una raccolta di circa 7,9

miliardi di Euro (+19,7% rispetto al 30 giugno 2013), mentre marginale è la contribuzione derivante

dal collocamento di prodotti di Ramo III. Il risultato lordo, anche grazie alla positiva gestione

finanziaria ed al realizzo di proventi del patrimonio libero, registra un incremento di circa 77 milioni

di Euro, attestandosi sui 324 milioni.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

Gestione Danni Gestione Vita Totale Gestione Danni Gestione Vita Totale

Premi netti 26,6 8.222,6 8.249,3 18,5 6.586,1 6.604,6

Premi lordi di competenza 38,6 8.228,7 8.267,3 29,8 6.591,5 6.621,2

Premi ceduti in riassicurazione di competenza (11,9) (6,1) (18,0) (11,3) (5,3) (16,6)

Commissioni attive 0,0 0,0 0,0

Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 2,1 1.394,0 1.396,1 1,6 1.083,0 1.084,5

Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked 435,1 435,1 138,4 138,4

Variazione netta riserve tecniche (10,6) (9.578,9) (9.589,5) (5,7) (7.393,9) (7.399,6)

Importi pagati (8,3) (2.655,9) (2.664,2) (6,3) (3.042,4) (3.048,7)

variazione delle riserve tecniche (7,6) (6.928,3) (6.935,9) (2,6) (4.357,7) (4.360,3)

Quote a carico dei riassicuratori 5,3 5,3 10,6 3,2 6,1 9,4

Spese di gestione degli investimenti (0,1) (15,4) (15,5) (0,1) (12,9) (13,1)

Spese di gestione (9,9) (223,7) (233,6) (7,1) (184,2) (191,3)

Provvigioni nette (5,4) (203,7) (209,1) (2,8) (165,2) (168,0)

Costi di funzionamento (4,5) (20,0) (24,5) (4,3) (19,0) (23,3)

Altri ricavi / costi netti (1,3) (15,7) (17,0) (1,4) (10,5) (11,9)

MARGINE OPERATIVO LORDO 6,8 218,0 224,8 5,8 205,9 211,7

Proventi finanziari netti relativi al patrimonio libero 116,7 116,7 50,4 50,4

Interessi passivi su prestiti subordinati (11,1) (11,1) (9,2) (9,2)

UTILE LORDO 6,8 323,6 330,4 5,8 247,0 252,9

Imposte (1,7) (127,3) (129,0) (2,0) (99,2) (101,2)

UTILE NETTO 5,1 196,3 201,4 3,8 147,9 151,7

30/06/2014 30/06/2013

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Nel comparto danni, sebbene la contribuzione al risultato di Gruppo sia ancora marginale, i

risultati commerciali appaiono comunque estremamente soddisfacenti, con una raccolta premi

complessiva pari ad 26,6 milioni di Euro in crescita del 43,8% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Il risultato lordo - nonostante una crescita del loss ratio complessivo (dal 30,3 % del 30 giugno

2013 al 42,6% del 30 giugno 2014), che comunque continua a mantenersi su livelli inferiori rispetto

ai dati di mercato (pari al 60,5% nel 2013) sebbene tale differenza risulta sempre meno accentuata

di anno in anno in virtù di un graduale processo di maturazione della Compagnia - si attesta sui

6,8 milioni di Euro rispetto ai 5,8 milioni di Euro del giugno 2013, grazie ad un’attenta politica di

attenzione ai costi di funzionamento, sostanzialmente invariati rispetto al giugno 2013.

In un contesto economico ancora incerto in Italia ed i Europa ed in un mercato di bassi tassi di

interesse, è proseguita una strategia di gestione degli investimenti collegati alle gestioni

separate finalizzata a contemperare l’esigenza di correlare in misura sempre maggiore gli

investimenti con la struttura degli impegni nei confronti degli assicurati ed, al tempo stesso,

mantenere un portafoglio in grado di garantire una continuità nei rendimenti in linea con quelli di

mercato. Le scelte di investimento sono state improntate ad obiettivi di massima prudenza con un

portafoglio investito prevalentemente in titoli di stato italiani ed in obbligazioni “corporate” di buono

standing. Ampiamente positivi i risultati conseguiti sia nelle gestioni separate sia dalla gestione del

patrimonio libero, anche grazie a plusvalenze realizzate nel corso del primo semestre.

Con riferimento agli aspetti di carattere organizzativo, nel corso del 2014 è proseguito il

processo di continuo adeguamento quali-quantitativo dell’organico della Società a fronte della

costante crescita in termini di dimensioni e di volumi, così come sono proseguite le numerose

attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento

funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business.

Il patrimonio netto del Gruppo ammonta al 30 giugno 2014 a 3.021,5 milioni di Euro con una

variazione di 257,9 milioni di Euro rispetto al dato di inizio anno riferibile esclusivamente i) all’utile

di periodo e ii) alla variazione della riserva di utili per attività finanziarie disponibili per la vendita.

L’indice di solvibilità di Gruppo (Solvency I ratio) si attesta al 1,35 % al 30 giugno 2014 (1,22%

al 31 dicembre 2013). L’incremento registrato nei primi sei mesi è ascrivibile principalmente all’utile

di periodo ed all’andamento favorevole degli utili su attività disponibili alla vendita rilevati al

patrimonio netto. Inoltre, nel mese di maggio è stata perfezionata dalla Compagnia, la prima

operazione di emissione di un prestito subordinato obbligazionario, per un nozionale complessivo

di 750 milioni di Euro, interamente collocato presso investitori istituzionali. Siffatta operazione, si

inquadra in un complessivo rafforzamento dei mezzi patrimoniali della Compagnia tenuto conto, in

particolare, delle previsioni di crescita attese per il biennio 2014-2015 e dell’obiettivo di mantenere

un solvency ratio di almeno il 120% fino all’entrata in vigore dei nuovi requisiti patrimoniali previsti

dalla normativa “Solvency II” fissata per il prossimo 2016.

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Gestione Vita

Con riferimento all’andamento produttivo e di portafoglio, nel corso del primo semestre 2014 i

premi di competenza, al netto della quota in riassicurazione, raggiungono un importo di 8.222,6

milioni di Euro, in crescita del 25% rispetto a 6.586,1 milioni di Euro del semestre precedente

I proventi finanziari netti relativi a prodotti tradizionali ammontano a 1.394 milioni di Euro, in

crescita rispetto ai 1.083 milioni del semestre precedente in virtù, principalmente della crescita

delle masse gestite. Per quanto attiene gli investimenti a copertura di prodotti index e unit linked, il

risultato finanziario complessivamente conseguito nel corso del periodo è risultato positivo per

circa 435,1 milioni di Euro, pressoché completamente riflesso nella variazione delle corrispondenti

riserve tecniche.

La variazione delle riserve tecniche, complessivamente pari a 6.928,3 milioni di Euro (4.357,7

milioni di Euro nel primo semestre del 2013), si riferisce principalmente all’incremento delle

passività assicurative per effetto delle menzionate dinamiche commerciali e della corrispondente

rivalutazione in virtù dei positivi risultati finanziari conseguiti.

Le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela sono risultate nel corso del periodo

complessivamente pari a circa 2,7 miliardi di Euro, comprensive di scadenze di polizze per circa

0,9 miliardi di Euro. Per quanto attiene ai riscatti, il dato ammonta complessivamente a circa 1,3

miliardi di Euro, in linea rispetto al dato del 2013. L’incidenza dei riscatti rispetto alle riserve iniziali

si attesta intorno al 3,9%, in calo rispetto al 4,6% del semestre precedente e ampiamente inferiore

rispetto al dato medio di mercato.

I complessivi oneri relativi al collocamento delle polizze, al netto della riassicurazione, ammontano

a circa 204 milioni di Euro, in crescita, stante le menzionate dinamiche commerciali, rispetto ai 165

milioni di Euro al 30 giugno 2013, mentre i costi di funzionamento si attestano complessivamente

sui 20 milioni di Euro, in linea con il dato del precedente semestre.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

30/06/2014 30/06/2013

Premi netti 8.222,6 6.586,1 1.636,5 25%

Premi lordi di competenza 8.228,7 6.591,5 1.637,2 25%

Premi ceduti in riassicurazione di competenza (6,1) (5,3) (0,7) 14%

Commissioni attive 0,0 0,0 0%

Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 1.394,0 1.083,0 311,0 29%

Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked 435,1 138,4 296,7 214%

Variazione netta riserve tecniche (9.578,9) (7.393,9) (2.184,9) 30%

Importi pagati (2.655,9) (3.042,4) 386,5 -13%

variazione delle riserve tecniche (6.928,3) (4.357,7) (2.570,6) 59%

Quote a carico dei riassicuratori 5,3 6,1 (0,8) -13%

Spese di gestione degli investimenti (15,4) (12,9) (2,4) 19%

Spese di gestione (223,7) (184,2) (39,5) 21%

Provvigioni nette (203,7) (165,2) (38,5) 23%

Costi di funzionamento (20,0) (19,0) (1,0) 5%

Altri ricavi / costi netti (15,7) (10,5) (5,2) 49%

MARGINE OPERATIVO LORDO 218,0 205,9 12,2 6%

Variazione

Gestione Vita

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Gestione Danni

I premi lordi contabilizzati afferenti la gestione Danni e relativi alle polizze collocate nel corso del

semestre ammontano complessivamente a circa 45 milioni di Euro, che, in termini di competenza

economica, tenuto conto anche della variazione della riserva premi (calcolata pro rata temporis in

base alla durata dei contratti di ciascun prodotto come quota di premi emessi, dedotte le spese di

acquisizione, per competenza), ammontano a circa 38,6 milioni di Euro (26,6 milioni di Euro al

netto della quota retrocessa ai riassicuratori).

Nel corso del primo semestre 2014, gli oneri relativi ai sinistri (importi pagati e variazione delle

riserve tecniche) sono risultati complessivamente pari a 15,9 milioni di Euro. La voce si riferisce

alla variazione della riserva sinistri dell’esercizio (comprensiva dell’accantonamento relativo ai

sinistri tardivi), pari a 7.6 milioni di Euro e ai sinistri pagati, comprensivi delle spese di liquidazione,

che nel corso dell’esercizio ammontano a circa 8,3 milioni di Euro. Tenuto conto della quota a

carico dei riassicuratori, pari a 5,3 milioni di Euro, la variazione netta delle riserve tecniche,

ammonta a 10,6 milioni di Euro alla fine del periodo rispetto ai 5,7 milioni del 2013.

Tale dinamica si è tradotta in un incremento del loss ratio complessivo (dal 30,3% del 30 giugno

2013 al 42,6% del 30 giugno 2014), che comunque continua a mantenersi su livelli inferiori rispetto

ai dati di mercato (pari al 60,5% nel 2013) sebbene tale differenza risulta sempre meno accentuata

di anno in anno in virtù di un graduale processo di maturazione della Compagnia. L’incremento del

rapporto sinistri a premi è da ricondursi, principalmente, all’aumento del numero e

conseguentemente del costo dei sinistri, non bilanciato da un proporzionale aumento della

raccolta. Inoltre, è da segnalare che il valore dell’indicatore riferito allo stesso periodo dell’esercizio

precedente, aveva beneficiato del rilascio, pari a circa 1,5 milioni di Euro, di riserve accantonate

nel corso dell’esercizio 2012 a fronte principalmente dei sinistri legati al terremoto avvenuto in

Emilia Romagna successivamente mandati senza seguito o pagati per importi minori. Infine, con

riferimento al primo semestre 2014, si sottolinea la presenza di un sinistro di punta a fronte del

quale la Compagnia ha aperto la corrispondente riserva per un valore pari a circa 750 migliaia di

Euro che ha determinato un incremento del loss ratio di circa il 2%; tuttavia, per tale evento è stata

attivata la copertura riassicurativa il cui effetto positivo è pari a circa 600 migliaia di Euro.

Per quanto attiene il ramo Perdite Pecuniarie, stante il suo andamento tecnico negativo (in un

contesto comunque di grave crisi economica e occupazionale) è stata adeguata la riserva premi

per rischi in corso per un importo pari a 0,7 milioni di Euro nel semestre. Tuttavia, il citato repricing

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

30/06/2014 30/06/2013

Premi netti 26,6 18,5 8,1 44%

Premi lordi di competenza 38,6 29,8 8,8 29%

Premi ceduti in riassicurazione di competenza (11,9) (11,3) (0,6) 6%

Commissioni attive

Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 2,1 1,6 0,5 31%

Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unti linked

Variazione netta riserve tecniche (10,6) (5,7) (4,9) 86%

Importi pagati (8,3) (6,3) (2,0) 32%

variazione delle riserve tecniche (7,6) (2,6) (5,0) 188%

Quote a carico dei riassicuratori 5,3 3,2 2,1 64%

Spese di gestione degli investimenti (0,1) (0,1) (0,0) 36%

Spese di gestione (9,9) (7,1) (2,8) 40%

Provvigioni nette (5,4) (2,8) (2,6) 94%

Costi di funzionamento (4,5) (4,3) (0,2) 4%

Altri ricavi / costi netti (1,3) (1,4) 0,1 -6%

MARGINE OPERATIVO LORDO 6,8 5,8 1,0 17%

Variazione

Gestione Danni

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dei prodotti CPI inizia a mostrare i suoi effetti positivi contribuendo al miglioramento dell’indicatore

relativamente al solo esercizio corrente.

Per l’attività di distribuzione ed incasso sono state corrisposte all’intermediario Poste Italiane

provvigioni complessivamente pari a circa 9 milioni di Euro (6,1 milioni di Euro al 30 giugno 2013),

che al netto delle provvigioni ricevute dai riassicuratori, e della variazione delle provvigioni da

ammortizzare registrata nel periodo ammontano complessivamente a 5,4 milioni di Euro (2,8

milioni di Euro al 30 giugno 2013). I costi di funzionamento ammontano complessivamente a 4,5

milioni di Euro in linea con il precedente semestre.

Principali indicatori gestionali

Si riporta di seguito un prospetto di sintesi dei principali KPI nonché gli schemi di Conto

Economico e Stato Patrimoniali riclassificati:

DATI PATRIMONIALI 30/06/2014 31/12/2013

Riserve Tecniche 79.063,0 68.005,2 11.057,9 16,3%

Patrimonio Netto 3.021,5 2.763,5 258,0 9,3%

Solvency Ratio 1,37 1,22 0,15 12,3%

Risorse Umane 329 317 12 3,8%

DATI ECONOMICI 30/06/2014 30/06/2013

Premi Emessi 8.273,6 6.625,0 1.648,6 24,9%

Utile Netto 201,4 151,7 49,8 32,8%

Incidenza costi su riserve 0,03% 0,04% -0,01%

Incidenza costi su premi 0,30% 0,35% -0,05%

Variazione

(dati in milioni di Euro)

Variazione

(dati in milioni di Euro)

ATTIVO 30/06/2014 31/12/2013

Investimenti 81.137,4 69.852,2 11.285,3 16,2%

Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 197,5 197,0 0,4 0,2%

Finanziamenti e crediti 764,3 11,5 752,9 n.s.

Attività finanziarie disponibili per la vendita 69.101,2 59.159,9 9.941,4 16,8%

Attività finanziarie a fair value rilevato a conto economico 11.074,4 10.483,8 590,6 5,6%

Disponibilità l iquide e mezzi equivalenti 1.463,2 804,9 658,3 81,8%

Riserve tecniche cedute 47,4 40,3 7,0 17,4%

Attivi materiali e immateriali 19,2 13,5 5,7 42,3%

Crediti e altre attività 1.606,5 1.292,8 313,8 24,3%

TOTALE ATTIVO 84.273,6 72.003,6 12.270,0 17,0%

Variazione

(dati in milioni di Euro)

PASSIVO 30/06/2014 31/12/2013

Patrimonio Netto 3.021,5 2.763,5 258,0 9,3%

Riserve techicne 79.063,0 68.005,2 11.057,9 16,3%

Fondo Rischi 10,1 10,1 - 0,0%

Debiti e altre passività 2.179,1 1.224,9 954,2 77,9%

TOTALE PASSIVO 84.273,6 72.003,6 12.270,0 17,0%

Variazione

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CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO 30/06/2014 30/06/2013

Premi netti 8.249,3 6.604,6 1.644,6 24,9%

Premi lordi di competenza 8.267,3 6.621,2 1.646,0 24,9%

Premi ceduti in riassicurazione di competenza (18,0) (16,6) (1,4) 8,2%

Commissioni attive 0,0 0,0 0,0 0,0%

Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 1.396,1 1.084,5 311,5 28,7%

Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unit linked 435,1 138,4 296,7 214,4%

Variazione netta riserve tecniche (9.589,5) (7.399,6) (2.189,9) 29,6%

Importi pagati (2.664,2) (3.048,7) 384,5 -12,6%

variazione delle riserve tecniche (6.935,9) (4.360,3) (2.575,6) 59,1%

Quote a carico dei riassicuratori 10,6 9,4 1,3 13,7%

Spese di gestione degli investimenti (15,5) (13,0) (2,5) 19,5%

Spese di gestione (233,6) (191,3) (42,3) 22,1%

Provvigioni nette (209,1) (168,0) (41,1) 24,4%

Costi di funzionamento (24,5) (23,3) (1,2) 5,3%

Altri ricavi / costi netti (17,0) (11,9) (5,1) 42,7%

MARGINE OPERATIVO LORDO 224,8 211,7 13,1 6,2%

Proventi finanziari netti relativi al patrimonio libero 116,7 50,4 66,3 131,5%

Interessi passivi su prestiti subordinati (11,1) (9,2) (1,9) 20,8%

UTILE LORDO 330,4 252,9 77,5 30,6%

Imposte (129,0) (101,2) (27,7) 27,4%

UTILE NETTO 201,4 151,7 49,8 32,8%

Variazione

(milioni di Euro)

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IL CONTESTO ECONOMICO E DI MERCATO

L'espansione dell'attività economica globale, dopo una battuta d'arresto nel primo trimestre,

sembra aver recuperato vigore, in particolare negli Stati Uniti, dove è ripresa la crescita, e in Cina,

dove si è interrotto il rallentamento. Sono aumentati tuttavia i rischi connessi con le tensioni

geopolitiche in alcuni paesi produttori di petrolio; un loro eventuale inasprimento avrebbe

ripercussioni sull'offerta e sul prezzo dei prodotti energetici, sull'attività e sugli scambi mondiali.

Nell'area dell'euro la crescita rimane contenuta, discontinua e diseguale tra paesi. L'inflazione ha

continuato a flettere più di quanto atteso, anche al netto delle componenti più volatili come energia

e alimentari. Secondo le ultime proiezioni dello staff dell'Eurosistema, l'inflazione si manterrebbe

bassa anche nel prossimo biennio, su un livello non coerente con la definizione di stabilità dei

prezzi. Il Consiglio direttivo della BCE è intervenuto per allentare ulteriormente le condizioni

monetarie e sostenere l'erogazione del credito. Per la prima volta il tasso di interesse applicato sui

depositi delle banche presso l'Eurosistema è diventato negativo, per incentivare la circolazione

della liquidità e contrastare l'apprezzamento del cambio. Il Consiglio ha ribadito di essere pronto a

varare ulteriori misure di stimolo, come un programma di acquisto di titoli, qualora le prospettive

per l'inflazione nel medio periodo lo rendano necessario. Le misure di politica monetaria hanno

avuto un impatto immediato: i tassi di interesse sono scesi, il cambio si è deprezzato e gli afflussi

di capitali verso molti paesi dell'area, tra cui l'Italia, si sono intensificati. Dal progressivo ricorso

delle banche alle nuove operazioni di rifinanziamento potrà derivare un ulteriore contributo

espansivo.

In Italia il quadro è ancora fragile e la crescita stenta a riavviarsi. L'attività economica nei mesi

invernali ha risentito del calo della produzione di energia, in parte legato a fattori climatici, e della

persistente debolezza nell'edilizia. In maggio la produzione industriale ha subito una flessione

inattesa, comune all'area dell'euro, in parte attribuibile a effetti di calendario; le informazioni

disponibili suggeriscono un sostanziale ristagno dell'attività anche nel secondo trimestre.

L'andamento ancora stagnante dell'attività contrasta con gli indicatori congiunturali relativi alla

fiducia di imprese e famiglie, di nuovo in miglioramento dalla primavera; i consumi delle famiglie

sono infatti cresciuti per la prima volta dall'inizio del 2011, anche se marginalmente.

Le proiezioni per l'economia italiana nel biennio 2014-15 prospettano una ripresa moderata, non

esente da significative incertezze e presuppongono la coerente attuazione delle misure nazionali di

politica economica volte a sostenere la crescita e supportare la fiducia di famiglie e imprese;

presuppone altresì il consolidarsi della ripresa nell'intera area dell'euro. Non vanno sottovalutati i

rischi che potrebbero derivare da una crescita meno robusta nelle economie emergenti, anche a

seguito delle tensioni internazionali, e dalla possibilità che si rivelino transitorie le condizioni

eccezionalmente favorevoli sui mercati finanziari.

Dinamica dei mercati finanziari

Le condizioni sui mercati finanziari internazionali sono migliorate negli ultimi tre mesi, pur con

oscillazioni e incertezze negli ultimi giorni. Al buon andamento dei corsi azionari e obbligazionari

ha contribuito soprattutto la riduzione dei premi per il rischio, in un contesto di volatilità

eccezionalmente contenuta.

Nei paesi dell’area dell’euro è proseguito il calo degli spread sovrani, favorito dalle nuove misure

espansive della BCE. Sono ripresi i flussi di capitali verso le economie emergenti. I tassi di

interesse sui titoli pubblici decennali sono scesi nell’area dell’euro a fronte di una sostanziale

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stabilità nelle altre economie avanzate. A metà luglio negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in

Giappone i rendimenti erano rispettivamente pari al 2,5, 2,7 e 0,5 per cento. Dalla fine di marzo i

rendimenti tedeschi sono diminuiti di 36 punti base, all’1,2 per cento, rispecchiando l’indebolimento

delle prospettive di ripresa economica nell’area dell’euro; alla riduzione hanno inoltre contribuito le

attese, prima, e l’attuazione, poi, delle misure espansive da parte dell’Eurosistema.

I differenziali di interesse dei titoli pubblici dei paesi dell’area dell’euro con la Germania sono

complessivamente diminuiti, nonostante una temporanea risalita a metà maggio indotta

principalmente da timori circa l’esito delle elezioni del Parlamento europeo e da un’inattesa

decelerazione del PIL nell’area dell’euro. Gli spread sovrani sono tornati a scendere dopo

l’adozione delle nuove misure di allentamento monetario da parte della BCE all’inizio di giugno.

Nelle ultime settimane il miglioramento si è interrotto con l’affiorare di incertezze sull’entità della

ripresa nell’area e sulla solidità di una banca portoghese.

Dalla fine di marzo i premi per il rischio sui debiti delle società private si sono ridotti. I premi sui

CDS a cinque anni delle principali banche sono diminuiti sia nell’area dell’euro sia negli Stati Uniti

(di 14 e 4 punti base, rispettivamente). Gli spread sulle obbligazioni emesse dalle società non

finanziarie con merito di credito più elevato sono scesi sia per i titoli denominati in euro sia per

quelli in dollari.

I corsi azionari sono cresciuti nei principali paesi avanzati al di fuori dell’area dell’euro, riflettendo il

consolidamento della ripresa negli Stati Uniti, in Giappone e nel Regno Unito. La volatilità implicita

nei prezzi delle opzioni sugli indici azionari è scesa a livelli eccezionalmente contenuti, prossimi a

quelli registrati prima della crisi finanziaria globale.

Le condizioni finanziarie nei mercati emergenti si sono mantenute nel complesso distese, con rialzi

degli indici azionari e una compressione dei differenziali di rendimento tra i titoli sovrani a lungo

termine denominati in dollari e quelli del Tesoro statunitense.

In un contesto di ripresa dei flussi di capitali internazionali, le principali valute dei paesi emergenti

si sono mantenute stabili nei confronti del dollaro. L’apprezzamento dell’euro si è arrestato ai primi

di maggio, in corrispondenza con l’annuncio, da parte della BCE, delle misure di allentamento

monetario poi introdotte in giugno. Dalla fine di marzo la valuta europea si è deprezzata,

rispettivamente dell’1,2, 3,8 e 2,9 per cento nei confronti di dollaro, sterlina e yen giapponese. In

termini effettivi nominali nel trimestre l’euro si è deprezzato dell’1,5 per cento.

L’andamento del mercato assicurativo

Anche nel corso del primo semestre 2014, il mercato vita continua il suo trend di crescita, con un

tasso d’incremento della nuova produzione pari a circa il 39%. In valore assoluto il volume

complessivo di nuovi premi si attesta a circa 54 miliardi di euro, il più alto valore in assoluto

realizzato nel primo semestre dell’esercizio della storia di questo mercato.

Dal punto di vista strutturale il mercato sembra modificare leggermente le tendenze del 2013 con

una riduzione del peso dei prodotti di Ramo III che rappresentano al semestre il 26% del totale

contro un 33% del 2013. In particolare scende il peso delle cosiddette “unit protette”, (- 14%), a

vantaggio delle forme “classiche” (+ 12,8% che rappresentano in valore assoluto circa il 90%

dell’intero Ramo III), spinte sostanzialmente dalla raccolta delle compagnie UE. l Anche la

distribuzione di prodotti di Ramo I continua a crescere a ritmi molto elevati, (+ 60% circa), spinta

soprattutto dal canale bancario, (+ 58%), e, novità assoluta, dal canale dei promotori finanziari

(che mentre decrementano del 4,3% nel Ramo III, crescono del 57% nel Ramo I). Evidentemente,

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anche considerando il particolare momento economico del Paese, il ricorso a prodotti collegati a

Gestioni Separate sta assumendo un peso particolarmente importante in un’ottimale “asset

allocation” degli investimenti della clientela più abbiente, come conferma la crescita del 80% delle

polizze di Ramo V che a tutto giugno hanno grosso modo raggiunto lo stesso livello di fatturato

raccolto in tutto il 2013 (– 1,4 miliardi di Euro).

La crescita del volume dei premi complessivi nasconde però un primo forte segnale di difficoltà

delle forme previdenziali che, dopo anni di ininterrotta crescita, segnano nel semestre sia un forte

decremento (-16% circa), sia una forte riduzione della loro quota di vendita che, in termini di pezzi

venduti, passa dal quasi 11% del 2013 a sotto la soglia dell’8%. Tale negativo andamento

conferma i primi segnali di rallentamento già evidenziati in chiusura dell’esercizio in corso,

evidentemente da mettere in correlazione con il perdurare delle difficoltà economiche in cui versa

la famiglia media italiana sempre più in difficolta nel destinare quote del risparmio corrente

all’accantonamento previdenziale di lunghissimo periodo.

Continua la crescita dei contratti di rischio che al semestre consolidano un + 4% già realizzato a

fine 2013, sicuramente trascinate dalle polizze di rischio connesse ad operazioni di prestiti e

mutui. Molto marginale si conferma invece la raccolta retail dei prodotti di Ramo IV –

sostanzialmente composto da prodotti di tipo LTC e Critical Illness - e dunque prodotti a forte

orientamento assicurativo di bisogni sociali molto importanti nel campo dell’assistenza e della

salute, che rappresentano complessivamente appena 15 mila contratti su un totale di quasi 2

milioni di polizze vendute. Anche in questo caso valgono comunque le considerazioni sulla

diminuzione di domanda di prodotti per la copertura di bisogni non percepiti come improcrastinabili,

in considerazione del perdurare delle difficoltà economiche della famiglia media italiana.

Stante il quadro sopra evidenziato, dove risulta predominante ed in forte crescita la vendita di

prodotti di investimento ed in contrazione quella dei prodotti a più alto contenuto assicurativo,

appare del tutto coerente l’ulteriore diminuzione della quota di mercato del canale agenti che in

termini di nuova raccolta pesa oggi solo l’8% circa del totale, contro il 78% circa del canale

bancario che cresce ancora rispetto al 74% del 2013. Sostanzialmente stabile la composizione dei

contratti per tipologia, dove le forme a premio unico rappresentano poco meno del 97 % del totale

come si rilevava nel 2013. Continua a rimanere molto alto il premio medio della raccolta a premio

unico che si attesta a circa 48 mila Euro contro i 44 mila Euro del 2013.

Per quanto attiene il mercato assicurativo “danni”, lo scenario resta in questo primo periodo del

2014 ancora complesso e fortemente influenzato dalla crisi economica, sebbene si comincino ad

intravedere alcuni segnali positivi. La rilevazione trimestrale ANIA dei premi contabilizzati per ramo

e canale di vendita al 31 marzo 2014, rileva un calo del 2,4% rispetto al dato registrato nel primo

trimestre 2013, a 9,1 miliardi di Euro. Sul dato pesa indubbiamente la flessione del 6,4% del

settore auto (Rc autoveicoli terrestri + Corpi di veicoli terrestri), che con i suoi 4,75 miliardi di premi

ha un’incidenza di oltre il 52% sul totale dei rami danni. I rami non auto hanno registrato invece

una crescita del 2,4%, in termini di premi del lavoro diretto.

Nel dettaglio, il ramo Rc autoveicoli terrestri ha avuto una variazione negativa del 6,9% a 4,09

miliardi e i Corpi di veicoli terrestri sono arretrati del 3% a 664 milioni di Euro. Il settore mostra

invece numeri in recupero in diversi degli altri rami principali: i premi RC generale sono segnalati

stabili a 913 milioni di Euro, mentre presentano risultati in progresso i rami Infortuni (+2,1% a 825

milioni), Malattia (+5,9% a 616 milioni), Altri danni ai beni (+1,2% a 606 milioni) e Incendio /

elementi naturali (+3% a 579 milioni). Positivi anche i riscontri dei rami Credito (+8,2%), Perdite

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pecuniarie (+15,2%), Tutela legale (+7,4%) e Assistenza (+9,9%). In calo invece i rami Cauzione (-

6,4%) e Merci trasportate (-11,2%).

Per quanto riguarda i canali di distribuzione, gli agenti hanno intermediato l’80,3% dei premi (con

un’incidenza dell’86,7% nel settore auto, dell’84,4% nella Rc Generale, dell’82,9% nel ramo

Incendio ed elementi naturali e dell’80,8% nel ramo Cauzione), seguiti da Broker (6,7%) e

Direzione – Agenzie in economia (4,1%). La distribuzione diretta (Vendita telefonica + Internet)

copre circa il 5% del totale, con punte del 9,8% nel ramo Assistenza, dell’8% nella Tutela Legale e

del 7,9% nell’intero settore auto.

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L’ATTIVITA’ INDUSTRIALE

Nel corso del primo semestre 2014 si è ulteriormente consolidato il trend di sviluppo della raccolta

premi, con una produzione complessiva che, al netto della quota in riassicurazione, ha raggiunto

alla fine del primo semestre un importo di 8.249,3 milioni di Euro, in crescita del 24,9% rispetto a

6.604,6 milioni di Euro del semestre precedente. Il dettaglio dei premi, distinti per settore vita e

danni, è di seguito riportato:

L’andamento positivo della raccolta si evince anche dall’aumento del numero dei clienti della

Compagnia che passa a 3,2 milioni, rispetto a dicembre 2013 (3,0 milioni).

Gestione Vita

Nel corso del primo semestre 2014 si è ulteriormente consolidato il trend di sviluppo della raccolta

premi, con una produzione complessiva di 8.228 milioni di euro.

L’azione commerciale, in modo pressoché analogo a quanto operato dal resto del mercato, si è

sostanzialmente indirizzata verso i prodotti di investimento offerti ad una clientela prevalentemente

retail per l’impiego del risparmio delle famiglie. Il contesto di mercato e la crisi economica

attraversata dal Paese rende infatti più problematica la vendita di prodotti specificatamente

dedicati alla copertura dei rischi demografici che alla luce delle difficoltà economiche in cui versa la

famiglia media italiana vengono presumibilmente percepiti come una spesa non impellente,

procrastinabile nel tempo. Le vendite di questo primo semestre sono, ancor più del mercato

concentrate nel Ramo I, grazie ad un’ampia offerta maggiormente coerente con la domanda dei

clienti degli Uffici Postali che hanno mostrato di prediligere, in questo specifico momento

economico, la combinazione rischio/rendimento tipica di questi prodotti. Soddisfacente è stata

anche la raccolta di polizze corporate di Ramo V, polizze di capitalizzazione, distribuite in modo

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mirato direttamente dalla Compagnia presso clientela “large” (Banche, SPA, Fondazioni, Clienti

Private, ecc.), che con 336 milioni di raccolta nel primo semestre contribuiscono con 5 punti

percentuali all’incremento complessivo.

Molto rilevante l’apporto alla crescita dato dalla raccolta di premi periodici; al primo semestre

questi premi assommano a circa mezzo miliardo di euro, in crescita del 40% circa rispetto al primo

semestre 2013 Da questo punto di vista particolarmente efficace è stata l’attività della rete in

questo primo semestre dove, oltre a sostenere la raccolta in termini di volumi, ha anche prodotto

un numero molto rilevante di nuove polizze a premio ricorrente pari a circa un 25% del totale dei

contratti venduti. In quest’ambito, ancora importante è stata nel primo semestre 2014 la raccolta di

nuovi piani di previdenza (circa 43 mila nuove adesioni), che consolidano la nostra leadership

assoluta anche nel mercato della previdenza, con un livello complessivo di adesioni a

Postaprevidenza Valore che ha superato le 670 mila. Parallelamente ai piani previdenziali, sono

stati inoltre collocati nel semestre circa 80.000 nuovi contratti di accumulo finanziario ed

assicurativo di durata ventennale.

Sebbene sia comunque sempre rilevante il numero assoluto delle polizze collocate, le vendite dei

prodotti di rischio stand alone (TCM e LTC) mostrano però un leggero calo rispetto allo scorso

esercizio chiaramente dovuto ai motivi esogeni sopra ricordati, che spingono per il momento la

clientela a posticipare le decisioni di acquisto di tali prodotti. Ancora consistente (64 mila circa) è

invece il numero di polizze di rischio prodotte in bundle agli impegni finanziari conseguenti a Mutui

e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane (cosiddette polizze CPI).

Gestione Danni

In riferimento alla produzione danni nel corso del primo semestre sono stati raccolti circa 192 mila

nuovi contratti con un incremento del 24% rispetto al semestre precedente, con una media

giornaliera di circa 1.288 contratti. La tabella seguente illustra l’andamento della nuova produzione

distinta per linee di business:

Alla data del 30 Giugno 2014, i premi lordi contabilizzati ammontano complessivamente a circa

44,9 milioni di Euro (+33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).

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Pagamenti e variazione delle riserve tecniche

I pagamenti, sono risultati nel corso del semestre complessivamente pari a 2.664,3 milioni di Euro

rispetto ai 3.048,7 milioni di Euro del semestre precedente, come di seguito rappresentati:

Relativamente alla gestione vita, la voce ammonta complessivamente a 2.655,9 milioni di Euro alla

fine del semestre, contro i 3.042,4 milioni di Euro del semestre precedente in virtù di minori

scadenze di portafoglio.

Per quanto attiene ai riscatti, il dato ammonta complessivamente a circa 1.271,2 milioni di Euro, in

linea rispetto al dato del 2013 (1.256,7 milioni di Euro); l’incidenza sulle riserve iniziali è pari a

circa il 3,9%, rispetto al 4,6% del precedente esercizio, dato che continua a mantenersi su livelli

ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato

La variazione delle riserve tecniche, complessivamente pari a 6.935,9 milioni di Euro (4.360,3

milioni di Euro nel corso del precedente semestre), si riferisce principalmente al corrispondente

incremento delle passività assicurative per effetto delle menzionate dinamiche commerciali.

La variazione delle riserve tecniche vita pari a 6.928,3 milioni di Euro è composta dalla variazione

delle riserve matematiche relative a prodotti di ramo I, IV e V per 6.799,3 milioni di Euro, dalla

variazione delle riserve tecniche costituite a fronte di prodotti di Ramo III, per 56 milioni di Euro,

dalla variazione della riserva DPL per 64,4 milioni di Euro e dalla variazione delle altre riserve

tecniche per 8,6 milioni di Euro.

La variazione delle riserve tecniche costituite a fronte di prodotti di Ramo III, tenuto conto che la

produzione dell’anno è risultata del tutto marginale, è da ricondurre alle uscite per riscatti e

30/06/2014 30/06/2013

Gestione Danni

Importi pagati per sinistri 7,3 5,4 1,9 35,2%

Spese di Liquidazione 1,0 0,9 0,1 11,1%

Totale pagato Danni 8,3 6,3 2,0 31,7%

Somme pagate 2.651,3 3.039,5 (388,2) -12,8%

di cui: Riscatti 1.271,2 1.256,7 14,5 1,2%

Scadenze 981,8 1.439,2 (457,4) -31,8%

Sinistri 398,2 343,6 54,6 15,9%

Spese di Liquidazione 4,6 2,9 1,7 58,6%

Totale pagato Vita 2.655,9 3.042,4 (386,5) -12,7%

Totale 2.664,3 3.048,7 (384,4) -12,6%

(dati in milioni di Euro)

Variazione

Gestione Vita

30/06/2014 30/06/2013

Riserve tecniche Danni (7,6) (2,6) (5,0) 192,3%

Riserve matematiche ramo I, IV e V (6.799,3) (5.022,6) (1.776,6) 35%

Riserve matematiche ramo III (56,0) 699,8 (755,8) -387%

Riserva DPL (64,4) (43,0) (21,4) -118%

Altre riserve tecniche (8,6) 8,1 (16,7) -206%

Totale Riserve Tecniche Vita (6.928,3) (4.357,7) (2.570,6) 59,0%

Totale (6.935,9) (4.360,3) (2.575,6) 59,1%

(dati in milioni di Euro)

Variazione

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scadenze delle polizze compensate dalla rivalutazione conseguente le positive dinamiche dei

mercati finanziari.

Con riferimento alle cessione in riassicurazione, gli oneri relativi ai sinistri, comprensivi della

variazione delle riserve tecniche, nel corso del semestre risultano pari a 10,6 milioni di Euro,

rispetto a 9,4 milioni di Euro registrati nel corso del precedente semestre, come di seguito

rappresentati:

La politica riassicurativa

Gestione Vita

Con riferimento alla gestione Vita, nel corso del primo semestre del 2014, sono state

sostanzialmente mantenute inalterate le politiche riassicurative adottate negli anni passati, e sono

pertanto proseguiti gli effetti dei trattati in corso. In particolare, la politica riassicurativa seguita

dalla Capogruppo Poste Vita, relativamente al business Vita, si basa su cessioni in quota per i

prodotti che includono coperture caso morte e legate alla perdita di autosufficienza (LTC); sono

presenti anche cessioni in facoltativo legate alle coperture caso morte e legate all’invalidità

permanente da malattia (IPM) relative ai dirigenti della società Medio Credito Centrale.

Il saldo del lavoro ceduto della gestione vita risulta positivo per circa 0,2 milioni di Euro (1,6 milioni

al 30 giugno 2013). Gli effetti economici di tale politica riassicurativa sono descritti all’interno della

nota integrativa.

Gestione Danni

Nel corso del primo semestre 2014, Il Gruppo, con riferimento al business danni della Controllata

Poste Assicura, ha adottato una politica riassicurativa coerente con la strategia definita per il

triennio 2013 – 2015 e ratificata nel corso del 2013. In sintesi, la politica riassicurativa adottata per

il 2014 si articola su:

30/06/2014 30/06/2013

Gestione Danni

Importi pagati 2,8 2,4 0,4 16,3%

Spese di Liquidazione 0,2 0,2 (0,1) -27,1%

Totale pagato 3,0 2,6 0,3 12,8%

Variazione delle riserve tecniche 2,4 0,5 1,9 n.s.

Totale Danni 5,4 3,1 2,2 72,1%

Somme pagate 1,9 1,0 0,9 99,6%

Spese di Liquidazione 0,0 - 0,0 0,0%

Totale pagato 1,9 1,0 1,0 100,3%

Variazione delle riserve tecniche 3,4 5,4 (2,0) -37,1%

Totale Vita 5,3 6,3 (1,0) -16,4%

Totale importi pagati e variazione riserve

tecniche10,6 9,4 1,2 12,8%

Gestione Vita

(dati in milioni di Euro)

Variazione

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conferma della base di cessione a premio lordo contabilizzato sui rami Incendio, Altri Danni

Beni ed Responsabilità Civile con un ulteriore miglioramento delle commissioni riconosciute dai

riassicuratori legate all’andamento tecnico;

conferma della quota ceduta al 25% per i rischi del ramo Responsabilità Civile ad esclusione di

quelli relativi al segmento responsabilità civile professionale mantenuto al 90%;

conferma, in via preferenziale, della logica dell’accordo riassicurativo “bouquet” e “multi-line”;

ritenzione del 100% dei premi lordi contabilizzati sul ramo Infortuni con riferimento alla nuova

produzione;

mantenimento dei tassi di premio puro definiti nel 2013 in ambito credit protection insurance;

ulteriore incremento delle commissioni di riassicurazione retrocesse sui rami Tutela Legale ed

Assistenza;

adozione di strutture in eccesso di sinistro in ambito property and liability (Incendio, Altri Danni

Beni, Responsabilità Civile) e personal (Infortuni) per rischio e/o per evento finalizzate alla

protezione dai large losses;

conferma, in considerazione dell’elevata specificità del segmento, per rischi relativi all’ambito

corporate e/o pubblica amministrazione della minima ritenzione del rischio (massimo 10%) da

attuarsi principalmente attraverso accordi riassicurativi in facoltativo.

Il saldo del lavoro ceduto della gestione danni esprime un onere complessivo pari a circa 1,7

milioni di Euro (3,8 milioni al 30 giugno 2013) e beneficia in particolare delle novità introdotte nel

corso del secondo semestre 2013 e confermate nella prima metà del 2014 in merito alla politica

riassicurativa. Gli effetti complessivi sul conto economico dell’anno in corso sono illustrati nella

nota integrativa.

La struttura distributiva

Per il collocamento dei propri prodotti, Il Gruppo assicurativo Poste Vita si avvale degli Uffici

Postali della Capogruppo Poste Italiane S.p.A. - Società con socio unico - Patrimonio BancoPosta,

società regolarmente iscritta alla lettera D del registro unico degli intermediari assicurativi di cui al

Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre 2006, la cui convenzione è stata prorogata fino al mese di

marzo 2019 con previsione di eventuale tacito rinnovo alla scadenza.

La rete di vendita di Poste Italiane S.p.A. è costituita da oltre 13.000 Uffici Postali presenti sul

territorio nazionale. I contratti assicurativi vengono sottoscritti all’interno degli Uffici Postali da

personale qualificato e debitamente formato.

L’attività di formazione della rete del personale abilitato alla vendita dei prodotti è proseguita in

conformità alle linee guida previste dalla normativa. I programmi di aggiornamento professionale

per l’intero primo semestre 2014, hanno riguardato sia le novità di prodotto, sia i moduli di

carattere tecnico – assicurativo e previdenziale. Questi ultimi sono nati con la finalità di sviluppare

la professionalità degli addetti all’intermediazione, non solo in termini di specifiche competenze in

relazione al prodotto offerto, ma anche con riferimento a tematiche più generali di welfare e di

definizione dei bisogni della clientela. Ogni iniziativa di formazione è progettata, convalidata ed

erogata ai primi riferimenti della formazione di Poste Italiane S.p.A. a cura del competente ufficio di

Poste Vita S.p.A., compagnia capogruppo del Gruppo assicurativo Poste Vita (in alcuni casi con il

supporto di società di formazione esterne, specializzate nel settore assicurativo).

In aggiunta il Gruppo ha potenziato il proprio modello di servizio a supporto della clientela in logica

multicanale, attraverso il potenziamento del proprio sito web con servizi di consulenza alla

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clientela, il rilascio di un’area riservata per i clienti in portafoglio ed il potenziamento del call center

accessibile tramite numero verde. Il modello di servizio multicanale è sviluppato anche a supporto

della rete distributiva, in sinergia e ad integrazione con il ruolo centrale degli Uffici Postali nel

rapporto con la clientela.

Per l’attività di distribuzione ed incasso sono state corrisposte all’intermediario Poste Italiane

provvigioni complessivamente pari a circa 207 milioni di Euro (172 milioni di Euro al 30 giugno

2013).

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LA GESTIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

Gli investimenti finanziari

Le strategie e le linee guida degli investimenti vengono definite dai Consigli di Amministrazione

delle società con apposite “delibere quadro”, con le quali vengono individuate sia le caratteristiche

essenziali, in termini qualitativi e quantitativi, dei comparti di investimento, sia le strategie per

l’operatività in strumenti derivati. Il processo di investimento prevede altresì un sistema di

governance, che include anche organismi collegiali (Comitato Investimenti e Comitato Rischi).

Relativamente all’operatività in strumenti derivati, alla data del 30 giugno 2014 gli unici strumenti

derivati si riferiscono ai Warrant a copertura della componente indicizzata di alcuni prodotti di

Index Linked.

Alla data del 30 Giugno 2014 gli investimenti finanziari ammontano complessivamente a 82.600,6

milioni di Euro in crescita, stante le dinamiche commerciali e l’evoluzione dei mercati finanziari, del

16,9% rispetto ai 70.657,0 milioni di Euro del 2013.

La voce partecipazioni si riferisce all’investimento nella consociata EGI, valutata col metodo del

patrimonio netto. La Società, partecipata al 45% da Poste Vita S.p.A ed al 55% da Poste Italiane

S.p.A, opera nel settore immobiliare per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare

non strumentale trasferito dalla Capogruppo nel 2001. I dati relativi al primo semestre 2014

evidenziano un patrimonio netto della Società pari ad Euro 438,8 milioni ed un risultato di esercizio

positivo per 1 milione di Euro.

La voce finanziamenti e crediti si riferiscono principalmente al saldo del conto corrente di

corrispondenza attivo con Poste Italiane ed ai conferimenti a titolo di sottoscrizione e connessi a

richiami di capitale, su fondi comuni d’investimento dei quali ancora non sono state emesse le

corrispondenti quote.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) ammontano complessivamente a oltre 69

miliardi di Euro e si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle

obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati e relative a polizze vita di tipo

tradizionale rivalutabile, la cui prestazione assicurata è parametrata al rendimento realizzato dalla

gestione di attività finanziarie iscritte in fondi all’interno del patrimonio complessivo di Poste Vita

(cd. Gestioni Separate). Su tali tipologie di prodotto la Compagnia presta la garanzia di un tasso di

rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza compreso tra lo 0% e l’1,5%.

Investimenti finanziari 30/06/2014 31/12/2013

Partecipazioni in collegate 197,5 197,0 0,4 0,2%

Finanziamenti e crediti 764,3 11,5 752,9 6570,8%

Attività finanziarie disponibili per la vendita 69.101,2 59.159,9 9.941,4 16,8%

Attività finanziarie al fair value rilevato a C/E 11.074,4 10.483,8 590,6 5,6%

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.463,2 804,9 658,3 81,8%

Totale Investimenti Finanziari 82.600,6 70.657,0 11.943,6 16,9%

(dati in milioni di Euro)

Variazione

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Nel corso del primo semestre 2014, è stata mantenuta una strategia di gestione degli investimenti

finalizzata a contemperare l’esigenza di correlare in misura sempre maggiore gli investimenti con

la struttura degli impegni nei confronti degli assicurati ed, al tempo stesso, mantenere un

portafoglio in grado di garantire una continuità nei rendimenti anche in linea con quelli dei principali

competitors. Le scelte di investimento, anche in virtù delle dinamiche di mercato, sono state

improntate ad obiettivi di massima prudenza con un portafoglio investito prevalentemente in titoli di

stato di area Euro ed in obbligazioni “corporate” di buono standing. Gli acquisti hanno riguardato

principalmente titoli governativi italiani, anche nella componente indicizzata all’inflazione.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alla selezione e diversificazione del portafoglio in titoli

obbligazionari non governativi. In un’ottica di diversificazione del rischio per settore, per meglio

sfruttare le opportunità di rendimento offerte sia dall’andamento della crescita economica che dalla

pendenza delle curve di credito societario, è stato aumentato sia il peso degli emittenti bancari e

finanziari che quello degli emittenti industriali. Al tempo stesso, in un’ottica di diversificazione

geografica è stato aumentato il peso degli emittenti europei (principalmente francesi, tedeschi e

spagnoli) e degli emittenti statunitensi. Il calo dei rendimenti governativi italiani, che ha

caratterizzato la prima parte del 2014, ha costituito, invece, l’occasione per realizzare plusvalenze

su titoli a lunga scadenza.

La crescita di circa 9,9 miliardi di Euro rispetto al 2013 è da ricondurre ai positivi risultati

commerciali e ai rendimenti conseguiti nel periodo, accompagnata da un incremento del loro fair

value quale conseguenza delle positive dinamiche di mercati finanziari. Infatti, alla data del 30

giugno i titoli classificati come AFS mostrano plusvalenze nette da valutazione per circa 7.062

milioni di Euro, rispetto a circa 2.913 milioni di Euro a fine 2013. Dei menzionati importi, 6.760

milioni di Euro sono stati attributi agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting,

come disposto dall’IFRS4 in quanto riferiti a strumenti finanziari inclusi nelle gestioni separate. I

restanti 302 milioni di Euro (225 milioni di Euro nel 2013), si riferiscono a plusvalenze nette su titoli

AFS del “patrimonio libero” della Compagnia e pertanto, attributi ad una apposita riserva di

patrimonio netto (pari a 205 milioni di Euro) al netto del relativo effetto fiscale.

Le attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (FVTPL) ammontano

complessivamente a circa 11 miliardi di Euro (10,5 miliardi di Euro al 31 dicembre 2013) e si

riferiscono principalmente a strumenti finanziari a copertura dei prodotti “Unit e Index linked” (9,3

miliardi di Euro). Di questi, circa 6,3 miliardi di Euro attengono a strumenti finanziari a copertura di

prodotti di tipo Index Linked per i quali la capogruppo Poste Vita presta una garanzia diretta del

rimborso del capitale e dell’eventuale rendimento minimo garantito al cliente. Sono altresì presenti

obbligazioni strutturate, per un importo pari a 3 miliardi di Euro, utilizzate a copertura di prodotti di

tipo "Index Linked" e a quote di fondi comuni utilizzati a copertura di prodotti di tipo "Unit Linked”

per i quali la capogruppo non offre alcuna garanzia di capitale o di rendimento minimo e pertanto i

rischi finanziari di tali investimenti sono interamente a carico dei clienti.

Attività finanziarie disponibili per la vendita 30/06/2014 31/12/2013

Titoli di capitale 9,7 5,3 4,4 83,6%

Titoli di debito 67.625,4 57.617,7 10.007,7 17,4%

di cui: titoli di stato 57.822,4 48.853,2 8.969,2 18,4%

corporate 9.803,0 8.764,5 1.038,5 11,8%

Quote di OICR 1.466,1 1.536,9 (70,8) (4,6%)Totale 69.101,2 59.159,9 9.941,3 16,8%

(dati in milioni di Euro)

Variazione

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Sono altresì classificati tra le attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico anche

obbligazioni contenenti clausole di rimborso anticipato da parte dell’emittente ed a una nuova

emissione di tipo CMS (Constant Maturity Swap), incluse nei portafogli delle gestioni separate

della Compagnia per complessivi 1,7 miliardi di Euro. Le positive dinamiche dei mercati finanziari

hanno consentito l’iscrizione di plusvalenze da valutazione per circa 70 milioni di Euro interamente

attribuite agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Nella tabella seguente si riporta la composizione del portafoglio per nazione emittente,

caratterizzata, così come nel 2013, da una forte prevalenza di titoli di stato italiani.

Le disponibilità liquide si riferiscono a temporanee disponibilità finanziarie, riferite principalmente

alle “Gestioni Separate”, che, stante l’attuale livello dei tassi di interesse, verranno investite nel

corso del secondo semestre 2014 in relazione all’evoluzione delle dinamiche di mercato.

I proventi netti derivanti dagli investimenti finanziari, conseguiti nel corso del primo semestre 2014

ammontano complessivamente a 1.937 milioni di Euro, in crescita di circa 673 milioni di Euro

rispetto al dato dello stesso periodo del 2013 in virtù principalmente della crescita delle masse

gestite e di maggiori plusvalenze realizzate, nel corso del semestre su posizioni di medio termine

in portafoglio, per assicurare continuità ai rendimenti delle gestioni separate in un contesto di

mercato caratterizzato da una flessione dei tassi di interesse.

Attività finanziarie a FV designate a c/e 30/06/2014 31/12/2013

Titoli di debito 7.258,8 6.560,7 698,1 10,6%

di cui: titoli di stato 6.087,5 5.888,9 198,6 3,4%

corporate 1.171,3 671,8 499,5 74,3%

Obbligazioni strutturate 2.943,4 2.983,3 (39,9) (1,3%)

Altri strumenti finanziari 623,2 729,8 (106,6) (14,6%)

Derivati 249,0 210,0 39,0 18,6%

Totale 11.074,4 10.483,8 590,6 5,6%

(dati in milioni di Euro)

Variazione

Paese FVTPL AFS Totale

Australia - 234,1 234,1

Austria 19,0 28,1 47,1

Belgio 33,1 84,6 117,6

Canada - 6,0 6,0

Danimarca 58,9 33,8 92,8

Finlandia - 33,7 33,7

Francia 262,5 2.323,1 2.585,6

Germania 39,4 437,5 476,9

Giappone - 10,1 10,1

Hong Kong/Cina - - -

Irlanda 260,6 178,7 439,3

Italia 7.530,4 59.998,9 67.529,3

Lussemburgo 418,9 133,1 552,0

Malta 238,6 - 238,6

Messico 15,2 29,8 44,9

Norvegia - 48,7 48,7

Nuova Zelanda - 41,7 41,7

Olanda 345,1 1.430,6 1.775,7

Portogallo - 30,5 30,5

Regno Unito 940,7 840,6 1.781,3

Repubblica Ceca - 5,3 5,3

Sovranazionale - 51,4 51,4

Spagna 97,6 953,1 1.050,7

Stati Uniti d'America 243,5 1.894,1 2.137,6

Svezia 32,7 185,7 218,5

Svizzera 538,2 87,9 626,2

totale 11.074,4 69.101,2 80.175,6

dati in milioni di Euro

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Inoltre, il dato comprende anche utili da valutazione per circa 361 milioni riferiti ad attività

finanziarie designate a FVTPL a copertura principalmente di prodotti unit e index linked pressoché

completamente riflesso nella variazione delle corrispondenti riserve tecniche.

Le Riserve Tecniche

In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali, le riserve tecniche, calcolate

analiticamente per ogni contratto, in osservanza alle leggi e ai regolamenti in materia e sulla base

di appropriate assunzioni attuariali, sono risultate complessivamente pari a 79.063 milioni di Euro,

registrando, stante le favorevoli dinamiche commerciali, una crescita di circa il 16,3% rispetto ai a

68.005 milioni di Euro del 2013, e sono cosi composte:

In particolare, le riserve dei rami “vita” ammontano complessivamente a 78.986,3 milioni di Euro

con un incremento del 16,3% circa rispetto al dato di fine 2013 (pari a 67.942,5 milioni di Euro).

Tali poste sono costituite per far fronte a tutti gli impegni della Compagnia ed includono la riserva

30/06/2014 InteressiAltri Proventi e

OneriUtili realizzati

Pedite

realizzate

Utili netti

realizzati

Utili da

Valutazione

Perdite da

Valutazione

Utili netti da

Valutazione

Totale proventi e oneri

Giugno 2014

Derivante da attività finanziarie disponibili per la

vendita 1.160,6 41,1 228,9 (18,2) 210,7 0,0 1.412,4

Derivante da attività finanziarie designate a fair

value rilevato a conto economico 166,0 (0,5) 5,5 (1,0) 4,4 364,6 (4,0) 360,6 530,5

Risultato di disponibilita' liquide e mezzi

equivalenti 4,1 - - - 4,1

Derivante da finanziamenti e crediti 0,4 0,4

Derivante da altre passività finanziarie (11,1) - - - (11,1)

Derivanti da partecipazioni in collegate 0 - - 0,4 0,4 0,4

Totale 1.319,9 40,6 234,4 19,3- 215,1 365,0 (4,0) 361,0 1.936,7

30/06/2013 InteressiAltri Proventi e

OneriUtili realizzati

Pedite

realizzate

Utili netti

realizzati

Utili da

Valutazione

Perdite da

Valutazione

Utili netti da

Valutazione

Totale proventi e oneri

Giugno 2013

Derivante da attività finanziarie disponibili per la

vendita 993,4 14,9 125,1 (7,7) 117,4 - 1.125,8

Derivante da attività finanziarie designate a fair

value rilevato a conto economico 154,1 10,7 (0,9) 9,8 58,7 (81,5) (22,8) 141,2

Risultato di disponibilita' liquide e mezzi

equivalenti 5,7 - - - 5,7

Derivante da finanziamenti e crediti 0,1 0,1

Derivante da altre passività finanziarie (9,2) - - - (9,2)

Derivanti da partecipazioni in collegate 0,0 - - 0,6 0,6 0,6

Totale 1.144,2 14,9 135,8 8,6- 127,2 59,3 (81,5) (22,2) 1.264,1

Variazione 175,7 25,7 98,6 10,6- 88,0 305,7 77,5 383,2 672,5

Variazione % 15% 172% 73% 123% 69% 516% -95% 1727% 53%

Riserve Tecniche 30/06/0214 31/12/2013

Rami Danni:

Riserva Premi 37,5 31,8 5,7 17,9%

Riserva Sinistri 34,0 26,1 7,9 30,2%

Altre riserve tecniche 5,2 4,8 0,4 9,0%

Totale Rami Danni 76,7 62,7 14,0 22,3%

Rami Vita: -

Riserve Matematiche 62.523,0 55.723,8 6.799,2 12,2%

Riserve tecn. allorchè il rischio degli investimenti

e supportato dagli assicurati

9.246,2 9.190,2 56,0 0,6%

Riserve per somme da pagare 273,1 229,3 43,7 19,1%

Riserva DPL 6.860,0 2.723,6 4.136,3 151,9%

Altre riserve Tecniche 84,1 75,5 8,6 11,3%

Totale rami Vita 78.986,3 67.942,5 11.043,8 16,3%

Totale 79.063,0 68.005,2 11.057,8 16,3%

Variazione

(dati in milioni di euro)

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matematica (62.523 milioni di Euro), le riserve tecniche costituite a fronte di prodotti Linked

(9.246,2 milioni di Euro), la riserva per somme da pagare (273,1 milioni di Euro), la riserva relativa

a passività differite verso assicurati, accantonata in applicazione al criterio dello shadow

accounting (Deferred Policyholder Liability) per 6.860 milioni di Euro nonché le altre riserve

tecniche diverse (84,1 milioni di Euro). Quest’ultima comprende la riserva per spese future (art. 31

Regolamento ISVAP n. 21/2008) per 80 milioni di Euro e la riserva premi assicurazioni

complementari per 4 milioni di Euro.

Con riferimento alla metodologia denominata “shadow accounting”, si specifica che ai prodotti di

Ramo I la cui rivalutazione è collegata al rendimento delle gestioni separate, la componente

finanziaria delle riserve tecniche è determinata, così come previsto dai principi contabili nazionali,

sulla base dei proventi ed oneri effettivamente realizzati, senza considerare le plus/minusvalenze

da valutazione e, pertanto, generandosi un mismatching temporale fra valutazione del passivo e

quella dei corrispondenti attivi a copertura che, ricadendo nello IAS 39, sono contabilizzati al fair

value. Tale fenomeno è quindi presidiato, al pari di quanto effettuato negli esercizi precedenti,

ricorrendo allo “shadow accounting”, dispositivo contabile introdotto dall’IFRS 4 al fine di

rappresentare in maniera omogenea attività e passività tra loro correlate; in particolare, le

plusvalenze e minusvalenze latenti che sono rilevate negli strumenti finanziari, che compongono le

Gestioni Separate, limitatamente alla quota di pertinenza degli assicurati commisurata alla

percentuale di retrocessione contrattualmente prevista dalle Gestioni Separate, sono iscritte nel

passivo tra le riserve tecniche. Tali analisi hanno tenuto conto degli impatti prodotti sui livelli di

minimo garantito attualmente riconosciuti contrattualmente. I criteri utilizzati per il calcolo dello

shadow accounting sono illustrati in nota integrativa.

Per i contratti classificati come “contratti assicurativi” e per quelli classificati come “strumenti

finanziari con partecipazione discrezionale”, per i quali viene mantenuto lo stesso criterio di

contabilizzazione e di valutazione in uso per il bilancio italiano come prescritto dal par.15

dell’IFRS4 è stato effettuato il LAT - Liability Adequacy Test. Il test è stato condotto prendendo in

considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi

generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell’esercizio sulla base di appropriate

ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull’andamento delle

spese. I risultati del test descritti, nella parte F “informazione sui rischi” hanno dimostrato

l’adeguatezza delle riserve esposte in bilancio.

Le riserve tecniche afferente ai rami “danni”, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano

alla fine del periodo a 76,7 milioni di Euro (62,7 milioni di Euro nel 2013), e sono costituite: dalla

riserva premi per un importo pari a 37,5 milioni di Euro, riserva sinistri per 34 milioni di Euro e

altre riserve per 5,2 milioni di Euro. Comprensiva della riserva appostata a seguito della verifica di

congruità della riserva premi, per un importo pari a 5,1 milioni di Euro, come meglio descritto in

nota integrativa. Nell’ambito delle riserve sinistri, le riserve stanziate a fronte di sinistri avvenuti e

non ancora denunciati (IBNR) ammontano a 6 milioni di Euro. L’andamento della riserva premi e

della riserva sinistri riflettono le dinamiche di crescita della raccolta.

I mezzi patrimoniali ed il margine di solvibilità

Il Patrimonio Netto del Gruppo ammonta al 30 giugno 2014 a 3.021,5 milioni di Euro con una

variazione di 258,0 milioni di Euro rispetto al dato di inizio anno riferibile esclusivamente: i) all’utile

di periodo e ii) alla variazione della riserva di utili per attività finanziarie disponibili per la vendita.

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Inoltre, come indicato in precedenza, la Compagnia ha collocato nel mese di maggio un’emissione

obbligazionaria subordinata a tasso fisso (complessivamente pari a circa il 3%) e durata 5 anni per

un importo complessivo di 750 milioni di euro. L’emissione, rivolta esclusivamente ad investitori

istituzionali, ha ricevuto una domanda di oltre 3 volte rispetto a quanto emesso. L’operazione,

come detto, si inquadra in un complessivo rafforzamento dei mezzi patrimoniali della Compagnia

tenuto conto, in particolare, delle previsioni di crescita attese per il biennio 2014-2015 e

dell’obiettivo di mantenere un solvency ratio di almeno il 120% fino all’entrata in vigore dei nuovi

requisiti patrimoniali previsti dalla normativa “Solvency II” fissata per il prossimo 2016. A seguito di

tale operazione, e tenuto conto di ulteriori prestiti sottoscritti in passato dalla Capogruppo per 540

milioni di Euro, alla data del 30 giugno 2014, i prestiti subordinati ammontano complessivamente a

1.290 milioni di euro.

Conseguentemente alla fine del primo semestre 2014, gli elementi costitutivi del margine di

solvibilità consolidato ammontano a 3.855 milioni di Euro a fronte di un margine richiesto pari a

2.814 milioni di Euro con un indice di solvibilità pari all’ 1,37.

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L’ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO POSTE VITA

Corporate Governance

Il presente paragrafo rappresenta anche la Relazione sul governo societario prevista ai sensi

dell'art. 123 Bis del D.Lgs. 58/1998 (Testo Unico della Finanza) limitatamente alle informazioni

richieste dal comma 2, lettera b. Il modello di governance adottato da Poste Vita è quello

“tradizionale”, caratterizzato dalla classica dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio

Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, composto da 7 membri, si riunisce con cadenza

periodica per esaminare e assumere deliberazioni in merito agli indirizzi strategici, all’andamento

della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative alla struttura organizzativa, ad

operazioni di rilevanza strategica e per ogni ulteriore adempimento previsto dalla normativa

vigente di settore. Tale organo rappresenta pertanto l’elemento centrale per la definizione degli

obiettivi strategici della Compagnia e per l’indirizzo delle politiche necessarie al loro

raggiungimento. Il Consiglio di Amministrazione è il responsabile del governo dei rischi aziendali

ed in tal senso approva gli orientamenti strategici e le politiche da perseguire. Promuove la cultura

dei controlli e ne garantisce la diffusione ai vari livelli aziendali.

Il Presidente ha i poteri derivanti dallo statuto sociale e quelli conferitigli nell’adunanza del

Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2014. Il Consiglio di Amministrazione, nella medesima

seduta, ha conferito all’Amministratore Delegato i poteri per l’amministrazione della Compagnia,

salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato.

Il Collegio Sindacale è costituito da 3 membri effettivi, nominati dall’Assemblea dei Soci. Ai sensi

dell’art. 2403 del Codice Civile vigila sull’osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei

principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo,

amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento.

L’attività di controllo contabile, prevista dagli articoli 14 e 16 del D.lgs. 39/2010, è svolta dalla BDO

S.p.A., società di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili e all’Albo tenuto presso il

Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La Compagnia è dotata altresì di un sistema di regole di natura comportamentale e tecnica, volte

ad assicurare un coerente governo societario, attraverso il coordinamento nella gestione delle fasi

decisionali relativamente ad aspetti, problematiche e attività che sono di interesse e/o importanza

strategica, o che possono presentare effetti di portata tale da generare significativi rischi

patrimoniali.

Il sistema di governance aziendale è ulteriormente rafforzato da una serie di Comitati aziendali

presieduti dall’Amministratore Delegato, volti all’indirizzo ed al controllo delle politiche aziendali su

tematiche a valenza strategica. In particolare sono presenti (i) un Comitato Prodotti Assicurativi,

con la responsabilità di analizzare, ex ante, le proposte relative all’offerta dei prodotti assicurativi e

le connesse caratteristiche tecnico-finanziarie e di verificare, ex post, le performance tecnico-

reddituali ed i limiti assuntivi dei prodotti in portafoglio, (ii) un Comitato Progetti, con la

responsabilità di assicurare il monitoraggio dei progetti strategici del Gruppo Assicurativo,

valutarne lo stato di avanzamento, analizzare eventuali criticità e riorientare l’azione delle funzioni

responsabili per il raggiungimento degli obiettivi definiti, (iii) un Comitato per la Gestione delle Crisi,

con la responsabilità di assicurare la gestione coordinata delle situazioni di crisi connesse al

patrimonio informativo aziendale a garanzia della Business Continuity a fronte di eventi improvvisi

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ed a carattere eccezionale. Il Comitato opera in coerenza con gli indirizzi definiti per le tematiche di

interesse dalla Capogruppo Poste Italiane, (iv) un Comitato Investimenti, con la responsabilità di

supportare la definizione della politica degli investimenti, dell’asset allocation strategica e tattica,

ed il suo monitoraggio nel tempo e (v) un Comitato Rischi, con la responsabilità di supportare la

Compagnia nella definizione delle metriche e del sistema di misurazione dei rischi, nonché nella

individuazione dei limiti di rischio, sulla base del risk appetite definito e dei limiti deliberati

dall’Organo Amministrativo.

Infine, nell’ottica di una sempre maggiore convergenza con i modelli di governance più evoluti, è

prevista nello statuto della Società la figura del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti

contabili societari. Il Consiglio di Amministrazione, nell’adunanza del 11 settembre 2014 ha

confermato Dirigente Preposto il responsabile della funzione Amministrazione e Controllo.

Sistema di Controllo Interno

Il processo di gestione dei rischi si inserisce all’interno del più ampio sistema dei controlli interni la

cui configurazione si articola su tre livelli:

• Controlli di linea, o di primo livello, effettuati nel corso dello svolgimento dei processi operativi

gestiti dalle singole strutture operative (in tale accezione sono compresi anche i controlli

gerarchici e i controlli “embedded” nelle procedure); nonché il sistema delle deleghe e delle

procure; le strutture operative rappresentano pertanto la “prima linea di difesa” ed hanno la

responsabilità di gestire con modalità efficaci ed efficienti i rischi che rientrano nella loro area

di competenza.

• Controlli sulla gestione dei rischi (secondo livello), effettuati dalla Funzione Risk Management,

separata e indipendente dalle strutture operative, a cui è attribuita la responsabilità di censire

le diverse tipologie di rischio, di concorrere alla definizione delle metodologie di

valutazione/misurazione, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie strutture

operative, di identificare e suggerire, ove necessario, le eventuali azioni correttive e/o di

mitigazione dei rischi, di verificare la coerenza tra l’operatività aziendale con gli obiettivi di

rischio definiti dai competenti organi aziendali.

• Controlli sul rischio di non conformità alle norme (secondo livello), effettuati dalla Funzione

Compliance, separata e indipendente dalle strutture operative, cui è attribuita la responsabilità

di prevenire il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite patrimoniali o

danni di reputazione derivanti dalla non conformità alla normativa di riferimento. In Tale ambito

la Funzione Compliance ha il compito di valutare l’adeguatezza dei processi interni a prevenire

il rischio di non conformità.

• Controlli di terzo livello, affidati alla funzione Internal Auditing, Etica e Modelli di Controllo

Interno, separata e indipendente dalle strutture operative, che, sulla base delle analisi delle

aree di rischio che interessano l’attività della Compagnia, pianifica gli interventi di audit annuali

per la verifica dell’efficacia e dell’efficienza del Sistema di Controllo Interno relativo ad

attività/processi aziendali.

Il sistema di controllo interno è inoltre costituito da un insieme di regole, procedure e strutture

organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il

raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi (ovvero di efficacia ed efficienza delle attività e di

salvaguardia del patrimonio aziendale), di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili

(compliance) e di corretta e trasparente informativa interna. Si tratta di un sistema pervasivo

rispetto all’intera Azienda che è oggetto di progressivo rafforzamento.

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In tale contesto, la funzione Internal Auditing, Etica e Modelli di Controllo Interno assiste

l’organizzazione nel perseguimento dei propri obiettivi di business e di governo, supportando il

vertice aziendale e il management stesso nell’adempimento dei propri compiti relativi al sistema di

controllo interno e gestione dei rischi, nell’ottica di promuovere il miglioramento continuo dei

meccanismi di corporate governance e dei processi di controllo dell’Azienda. In particolare,

compito della funzione è quello di fornire assurance – anche in virtù dell’indipendenza

organizzativa che la contraddistingue e grazie al fatto di non assumere responsabilità operative –

sull’adeguatezza del disegno e del funzionamento del complessivo sistema di controllo interno

della Società, anche riguardo alle tematiche relative alla L. 262/05.

A tal fine, la funzione predispone con cadenza annuale un Piano di Audit basato su una logica di

analisi dei rischi, con l’obiettivo di una progressiva copertura dei principali processi aziendali.

A ciò si aggiunge la funzione di Risk Management alla quale è affidato il compito di garantire le

attività di sviluppo delle metodologie di misurazione dei rischi e di proposta dei piani di intervento

finalizzati alla loro mitigazione, con riferimento ai rischi finanziari, tecnici e di processo sostenuti

dalla Compagnia. La funzione di Risk Management ha anche la responsabilità di mettere a punto il

sistema di misurazione dei rischi e di misurazione del capitale regolamentare secondo le

specifiche in corso di definizione a livello europeo (Solvency II). Inoltre, il Risk Management

supporta l’organo amministrativo nella valutazione, anche attraverso prove di stress, della

coerenza tra i rischi effettivamente assunti dall’impresa, l’appetito per il rischio definito dallo stesso

Consiglio di Amministrazione e le dotazioni di capitale regolamentare attuali e prospettiche.

La funzione di Compliance ha il compito di garantire l’adeguatezza dell’organizzazione e delle

procedure atte a prevenire il rischio di mancato rispetto delle norme in coerenza con quanto

contenuto nel documento di compliance policy approvato dal Consiglio di Amministrazione in data

26 novembre 2008.

Relativamente all’organizzazione dei controlli, si segnala che nel Gruppo Assicurativo Poste Vita le

funzioni di controllo della controllata Poste Assicura – Internal Auditing, Risk Management e

Compliance – sono state accentrate nella Capogruppo Poste Vita, ai sensi dell’art. 36 del

Regolamento Isvap n. 20 del 26 marzo 2008.

Con riferimento all’ambito disciplinato dal D.Lgs. 231/01, Poste Vita ha adottato, un Modello

Organizzativo con l’obiettivo di prevenire la commissione delle diverse tipologie di reato previste

dalla normativa e ha nominato l’Organismo di Vigilanza.

L’adozione del Modello Organizzativo 231 e le regole di comportamento contenute in esso si

integrano con il “Codice Etico del Gruppo Poste Italiane” ed il “Codice Comportamento Fornitori e

Partner del Gruppo Poste Italiane” adottati dalle Compagnie, in armonia con analoghi codici vigenti

per la Capogruppo Poste Italiane.

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Struttura organizzativa e personale

Nel corso dell’esercizio, si è puntato sul rafforzamento della struttura organizzativa del Gruppo

Assicurativo a fronte della costante crescita in termini di dimensioni e di volumi. Il numero dei

dipendenti diretti al 30 giugno 2014 è pari a 329 unità, rispetto a 317 del 31 dicembre 2013.

Il menzionato incremento dell’organico, si è reso necessario innanzitutto per supportare lo sviluppo

del business e le progettualità di carattere strategico e operativo avviate nel corso dell’anno. Inoltre

la Compagnia ha proseguito con una politica di nuovi inserimenti con la finalità di arricchire

l’organico di competenze tecnico-specialistiche assicurative, oltre che di migliorare i processi e il

relativo sistema di controllo interno. Il rafforzamento della struttura organizzativa delle società è

proseguita anche attraverso un percorso di crescita e valorizzazione delle persone e delle loro

competenze. Lo sviluppo del personale e delle competenze ha rappresentato una tra le priorità

della Compagnia. Nello specifico nel primo semestre 2014 sono state realizzate complessivamente

oltre 198 giornate di aggiornamento professionale tecnico specialistico del personale.

Inoltre sono stati intrapresi percorsi formativi volti a garantire lo sviluppo di competenze di tipo

comportamentale e manageriale che hanno coinvolto diverse fasce della popolazione aziendale (in

particolare manager e quadri).

L’impegno e l’investimento in progetti formativi rivolti all’accrescimento di competenze di tipo

comportamentale e manageriale è stato perseguito per attivare un processo di sviluppo continuo

delle risorse e allo scopo di abilitare una loro crescita personale e professionale coerente con le

esigenze di eccellenza operativa dell’azienda. Nel corso dell’esercizio è proseguita infine

l’attuazione del sistema di valutazione annuale delle prestazioni di tutto il personale con focus sulle

competenze e sul raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Composizione dell’Organico 30/06/2014 31/12/2013 var.ne

Dirigenti 33 32 1

Quadri 120 113 7

Impiegati 165 161 4

Contratti a tempo determinato 11 11 0

Organico Diretto 329 317 12

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RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE ED ALTRE IMPRESE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

La Capogruppo Poste Vita è interamente controllata da Poste Italiane S.p.A. che svolge un’attività

di direzione e coordinamento a livello di Gruppo.

I rapporti con la controllante Poste Italiane S.p.A., che detiene l’intero pacchetto azionario, sono

disciplinati da contratti scritti, regolati a condizioni di mercato e riguardano principalmente:

l'attività di collocamento e distribuzione dei prodotti assicurativi presso gli uffici postali e attività

connesse;

rapporti di conto corrente postale;

distacco parziale di personale utilizzato dalla Compagnia;

supporto nelle attività di organizzazione aziendale, di selezione e amministrazione del

personale;

servizio di ritiro, imbustamento e spedizione della corrispondenza ordinaria;

servizio di call center.

E’ attualmente in fase di definizione un contratto di service in tema di Information technology con

la Capogruppo Poste Italiane.

Inoltre, alla data del 31 dicembre 2013 risultano sottoscritti da Poste Italiane prestiti subordinati

emessi dalla Compagnia per complessivi 540 milioni di Euro, remunerati a condizioni di mercato

che riflettono il merito di credito della Compagnia assicurativa.

Oltre ai rapporti con la Controllante, le società del gruppo assicurativo intrattengono, altresì,

rapporti operativi con altre società del Gruppo Poste Italiane con particolare riferimento a:

gestione del patrimonio libero e di parte degli investimenti del portafoglio della Gestione

Separata (Bancoposta Fondi SGR);

stampa, imbustamento e recapito corrispondenza tramite sistemi informativi, gestione della

posta in entrata, dematerializzazione e archiviazione della documentazione cartacea (Postel);

servizi legati alle connessioni di rete con gli sportelli Poste Italiane (Postecom);

servizi di telefonia mobile (Poste Mobile);

consulenza su obblighi relativi alla normativa sulla sicurezza e salute dei luoghi di lavoro

(Poste Tutela);

Polizze TCM (Postel e BdM-MCC).

Polizze afferenti al Ramo Infortuni (BdM-MCC – Postel), Responsabilità Civile Generale

(Postel) e Incendio – Mutui (BdM-MCC).

Anche tali tipologie di rapporti sono regolati a condizioni di mercato. La descrizione delle suddette

operazioni è dettagliata nella Nota Integrativa.

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ALTRE INFORMAZIONI

Informazioni relative alle azioni proprie e/o della Controllante possedute, acquistate o

alienate nel periodo

La Società non possiede né ha acquistato o alienato azioni proprie o della Controllante.

Operazioni con parti correlate

Per parti correlate, oltre alle società del Gruppo Poste Italiane i cui rapporti sono stati descritti nel

precedente paragrafo, si intendono, conformemente a quanto previsto dallo IAS 24 (par.9) il MEF,

Cassa Depositi e Prestiti SpA, le entità sotto il controllo del MEF e i Dirigenti con responsabilità

strategiche della Compagnia. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici

diversi dal MEF e dalle entità da questi controllate; non sono, inoltre, considerati come rapporti con

Parti correlate quelli generati da attività e passività finanziarie rappresentate da strumenti

finanziari.

In particolare si segnala che, al 30 giugno 2014, la Compagnia detiene titoli obbligazionari emessi

da Cassa Depositi e Prestiti, acquistati a condizioni di mercato, e ha in corso un contratto di

locazione degli uffici sottoscritto a condizioni di mercato con la società EUR SpA (controllata al

90% dal MEF).

Non sono state, invece, poste in essere operazioni con parti correlate dagli Amministratori e dai

Dirigenti con responsabilità strategiche della Compagnia.

Attività di Ricerca e Sviluppo

Il Gruppo non ha sostenuto, nel corso dell’esercizio, spese di ricerca e sviluppo ad esclusione dei

costi relativi alla definizione di nuovi prodotti. Tali spese sono imputate interamente nell’esercizio.

Contenzioso legale

Le vertenze avviate nei confronti della capogruppo Poste Vita ad oggi sono circa 270 ed attengono

principalmente a contestazioni inerenti “polizze dormienti” nonché alle liquidazioni delle prestazioni

assicurative. Inoltre risultano ancora pendenti 6 procedimenti innanzi al giudice del lavoro da parte

di lavoratori di ditta subappaltatrice. Dei probabili esiti dei contenziosi si è tenuto conto nella

determinazione delle risultanze economiche di periodo. Risultano, infine, attivati, circa 100

procedimenti contro Poste Vita afferenti, a varie iniziative promosse dalla clientela e legate,

principalmente, alla documentazione assicurativa.

Le vertenze avviate nei confronti della Compagnia Poste Assicura ad oggi sono circa 150 ed

attengono principalmente a contestazioni inerenti la liquidazione delle prestazioni assicurative. Dei

probabili esiti dei contenziosi si è tenuto conto nella determinazione della riserva sinistri. Risultano,

inoltre, attivati, circa 15 procedimenti contro Poste Assicura afferenti, a varie iniziative promosse

dalla clientela e legate, principalmente, alla documentazione assicurativa.

Procedimenti tributari

Nell’esercizio 2009, l’Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi

contribuenti, ha notificato alla capogruppo Poste Vita SpA un atto di contestazione relativo all’anno

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d’imposta 2004 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per

asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Nel dicembre

2010 e nel settembre 2011, l’Agenzia ha notificato alla Compagnia due ulteriori atti di

contestazione, con analoghe motivazioni ma sanzioni di ammontare non rilevante, relativi

rispettivamente agli anni di imposta 2005 e 2006. Contro tali atti, la Capogruppo ha presentato nei

termini ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma chiedendone l’annullamento. In

relazione alle contestazioni relative agli anni 2004 e 2006, la Commissione Tributaria Provinciale di

Roma si è espressa in favore della Compagnia, ritenendo infondate le pretese dell’Agenzia delle

Entrate. Alla data della presente relazione semestrale, sono comunque ancora aperti i termini per

l’Agenzia delle Entrate per poter ricorrere avverso le sentenze in secondo grado di giudizio. Con

riferimento alle contestazioni relative al 2005, il ricorso formulato risulta ancora pendente presso la

Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Nella determinazione dei Fondi per rischi e oneri la

Compagnia ha continuato a tener conto dell’esito ancora incerto dei contenziosi tributari in oggetto.

IVASS

In data 1 aprile 2014 ha avuto inizio un accertamento ispettivo da parte dell’IVASS presso la

compagnia Poste Vita SpA. Le attività si sono concluse e la Compagnia è in attesa di ricevere la

relazione sull’esito dei controlli.

Evoluzione Normativa

Nel corso del primo semestre 2014, sono intervenute le seguenti novità normative, che impattano

o potrebbero impattare l’attività del Gruppo Assicurativo:

Il 19 febbraio l'Assemblea del Senato ha convertito in legge, il decreto-legge sul piano

"Destinazione Italia" (ddl n. 1299).

Va segnalato, tra gli altri, l’articolo 12 del provvedimento, che reca un insieme di misure volte,

nel loro complesso, a immettere liquidità nel sistema imprenditoriale e ad alimentare i canali di

finanziamento delle piccole e medie imprese. Sono poi apportate semplificazioni alla disciplina

della cartolarizzazione dei crediti d’impresa e della cessione di crediti verso la Pubblica

Amministrazione. Al fine di incentivare l’investimento in titoli obbligazionari da parte di fondi

pensione e compagnie assicurative, si consente di computare tra gli attivi ammessi a

copertura delle riserve tecniche delle imprese di assicurazione i titoli emessi nell'ambito di

operazioni di cartolarizzazione, realizzate mediante la sottoscrizione e l'acquisto di

obbligazioni e titoli similari, inclusi quelli privi di rating, anche se non destinati ad essere

negoziati in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione e anche privi di

rating.

Il 25 febbraio l'Assemblea del Senato, ha approvato definitivamente il provvedimento di

conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150, recante

proroga di termini previsti da disposizioni legislative (ddl n. 1214-B), pubblicato nella G.U. n.

49 del 28 febbraio 2014. Si segnala, in particolare, l’articolo 9, comma 15-bis, relativo al

differimento al 30 giugno 2014 del termine per l’installazione obbligatoria di strumenti per i

pagamenti mediante carta di debito (POS). La disposizione si riferisce all’obbligo per i soggetti

che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, comprese le imprese

assicuratrici e le loro reti di vendita, di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito.

L’IVASS, il 15/04/2014, ha emanato il Provvedimento n. 17, recante modifiche ed integrazioni

ai Regolamenti ISVAP n. 20/2008, in materia di controlli interni, gestione dei rischi,

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compliance e esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione, al regolamento

ISVAP n. 36/2011, concernenti le linee guida in materia di investimenti di attivi a copertura

delle riserve tecniche, al regolamento ISVAP n 15/2008 concernenti il gruppo assicurativo, ai

fini dell'attuazione delle linee guida EIOPA, per la preparazione a Solvency II.

A seguito dell’emanazione del Decreto Legge 24 aprile 2014, n. 66, recante “Misure urgenti

per la competitività e la giustizia sociale” (G.U. n. 95 del 24 aprile 2014), sono entrate in vigore

la nuove aliquote IRAP applicabili dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31

dicembre 2013, vale a dire dal 1 gennaio 2014 per le società con esercizio coincidente con

l’anno solare. In particolare, per effetto dell’intervento normativo, è stata ridotta dal 5,90% al

5,30% l’aliquota base applicabile al valore della produzione imponibile IRAP delle imprese di

assicurazione. Pertanto, a partire dal periodo di imposta 2014, la nuova aliquota IRAP

applicabile alla Compagnia, incrementata dello 0,92% per effetto delle disposizioni della

Regione Lazio emanate ai sensi del comma 3 dell’art. 16 del D.Lgs. 446/1997 (Decreto IRAP),

è fissata al 6,22%.

Il 10 giugno è stato emanato, in pubblica consultazione, lo Schema di Regolamento recante

l’aggiornamento delle disposizioni in materia di investimenti e attivi a copertura delle riserve

tecniche di cui al Regolamento Isvap n. 36 del 31 gennaio 2011.

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FATTI DI RILIEVO VERIFICATISI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

Si segnalano i seguenti eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2014:

In data 15 luglio 2015, l’IVASS, ha rilasciato l’autorizzazione ai sensi dell’ art. 198 del decreto

legislativo 7 settembre 2005 n. 209 e del Regolamento ISVAP n. 14 del 18 febbraio 2008, al

trasferimento del portafoglio di contratti di assicurazione “retail” afferenti ai rami danni 1.

Infortuni e 2. Malattia da Poste Vita S.p.A. a Poste Assicura S.p.A.

In data 4 agosto, l’assemblea dei Soci ha provveduto a nominare i nuovi organi societari per il

triennio 2014-2016 e all’assegnazione delle deleghe di gestione; in particolare, gli organi

sociali sono così composti:

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Luigi Calabria

Amministratore Delegato Maria Bianca Farina

Consigliere Antonio Nervi

Consigliere Pasquale Marchese

Consigliere Bianca Maria Martinelli

Consigliere Dario Frigerio

Consigliere Salvatore Militello

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Stefano Dell’Atti

Sindaco effettivo Marco De Iapinis

Sindaco effettivo Simona Arduini

Sindaco supplente Franco Pichiorri

Sindaco supplente Teresa Naddeo

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EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Malgrado un contesto macro-economico nazionale ed internazionale ancora difficile ed una

sempre più agguerrita concorrenza dei nostri competitors, il Gruppo nel corso del secondo

semestre 2014 continuerà ad intraprendere tutte quelle azioni volte a migliorare il risultato

operativo complessivo e sarà fortemente impegnata al raggiungimento dei target di piano.

La gestione del 2014 vedrà pertanto una crescente attivazione di importanti iniziative anche in

ambito distributivo e finanziario per cogliere un ulteriore sviluppo profittevole del business.

Proseguiranno, inoltre, importanti progettualità avviate nel corso del primo semestre tra cui anche

l’impegnativo lavoro di adeguamento alla nuova normativa “Solvency II” che vedrà l’operatività dei

primi adempimenti già a partire dal 2015.

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Prospetti Contabili e

Nota Integrativa

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STATEMENT OF FINANCIAL POSITION - ASSETS

at 30 June 2014 at 31 December 2013

1 INTANGIBLE ASSETS 15,346 10,513

1.1 Goodwill - -

1.2 Other intangible assets 15,346 10,513

2 TANGIBLE ASSETS 3,812 2,954

2.1 Land and buildings - -

2.2 Other tangible assets 3,812 2,954

3 TECHNICAL PROVISIONS CEDED TO REINSURERS 47,364 40,340

4 INVESTMENTS 81,137,410 69,852,153

4.1 Investment property - -

4.2 Investments in subsidiaries, associates and joint ventures 197,469 197,019

4.3 Investments held to maturity - -

4.4 Loans and receivables 764,323 11,458

4.5 Available-for-sale financial assets 69,101,208 59,159,855

4.6 Financial assets at fair value through profit or loss 11,074,410 10,483,821

5 SUNDRY RECEIVABLES 113,065 73,003

5.1 Receivables arising from direct insurance sales 29,759 10,225

5.2 Receivabes arising from reinsurance transactions 9,365 11,022

5.3 Other receivables 73,940 51,755

6 OTHER ASSETS 1,493,475 1,219,779

6.1 Non-current assets or disposal groups held for sale - -

6.2 Deferred acquisition costs 48,612 44,505

6.3 Deferred tax assets 11,374 9,754

6.4 Current tax assets 1,430,516 1,164,433

6.5 Sundry assets 2,973 1,086

7 CASH AND CASH EQUIVALENTS 1,463,155 804,856

TOTAL ASSETS 84,273,628 72,003,597

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STATO PATRIMONIALE - PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ

30/06/2014 31/12/2013

1 PATRIMONIO NETTO 3.021.492 2.763.515

1.1 di pertinenza del gruppo 3.021.492 2.763.515

1.1.1 Capitale 1.216.608 1.216.608

1.1.2 Altri strumenti patrimoniali - -

1.1.3 Riserve di capitale - -

1.1.4 Riserve di util i e altre riserve patrimoniali 1.398.772 1.142.652

1.1.5 (Azioni proprie) - -

1.1.6 Riserva per differenze di cambio nette - -

1.1.7 Utili o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita 204.734 148.130

1.1.8 Altri util i o perdite rilevati direttamente nel patrimonio (49) 5

1.1.9 Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza del gruppo 201.427 256.120

1.2 di pertinenza di terzi - -

1.2.1 Capitale e riserve di terzi - -

1.2.2 Utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio - -

1.2.3 Utile (perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi - -

2 ACCANTONAMENTI 10.050 10.050

3 RISERVE TECNICHE 79.063.008 68.005.153

4 PASSIVITÀ FINANZIARIE 1.289.767 544.179

4.1 Passività finanziarie a fair value rilevato a conto economico - -

4.2 Altre passività finanziarie 1.289.767 544.179

5 DEBITI 204.482 144.084

5.1 Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 133.250 94.044

5.2 Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione 16.725 12.856

5.3 Altri debiti 54.507 37.184

6 ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO 684.829 536.616

6.1 Passività di un gruppo in dismissione posseduto per la vendita - -

6.2 Passività fiscali differite 138.943 108.897

6.3 Passività fiscali correnti 537.758 422.849

6.4 Altre passività 8.128 4.870

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 84.273.628 72.003.597

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CONTO ECONOMICO

dati in migliaia di Euro

Totale 30-06-14 Totale 30-06-13

1.1 Premi netti 8.249.252 6.604.607

1.1.1 Premi lordi di competenza 8.267.262 6.621.248

1.1.2 Premi ceduti in riassicurazione di competenza - 18.010 - 16.641

1.2 Commissioni attive - -

1.3 Proventi e oneri derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico 530.522 141.156

1.4 Proventi derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture 453 574

1.5 Proventi derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari 1.435.116 1.139.312

1.5.1 Interessi attivi 1.165.060 999.302

1.5.2 Altri proventi 41.129 14.931

1.5.3 Utili realizzati 228.927 125.079

1.5.4 Utili da valutazione - -

1.6 Altri ricavi 109 119

1 TOTALE RICAVI E PROVENTI 10.215.452 7.885.768

2.1 Oneri netti relativi ai sinistri - 9.589.502 - 7.399.648

2.1.1 Importi pagati e variazione delle riserve tecniche - 9.600.150 - 7.409.011

2.1.2 Quote a carico dei riassicuratori 10.648 9.363

2.2 Commissioni passive - -

2.3 Oneri derivanti da partecipazioni in controllate, collegate e joint venture - -

2.4 Oneri derivanti da altri strumenti finanziari e investimenti immobiliari - 29.351 - 16.907

2.4.1 Interessi passivi - 11.121 - 9.207

2.4.2 Altri oneri - -

2.4.3 Perdite realizzate - 18.230 - 7.701

2.4.4 Perdite da valutazione - -

2.5 Spese di gestione - 240.135 - 196.510

2.5.1 Provvigioni e altre spese di acquisizione - 200.090 - 160.225

2.5.2 Spese di gestione degli investimenti - 15.544 - 13.011

2.5.3 Altre spese di amministrazione - 24.501 - 23.274

2.6 Altri costi - 26.078 - 19.807

2 TOTALE COSTI E ONERI - 9.885.066 - 7.632.871

UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO PRIMA DELLE IMPOSTE 330.385 252.896

3 Imposte - 128.959 - 101.222

UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO AL NETTO DELLE IMPOSTE 201.427 151.675

4 UTILE (PERDITA) DELLE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE - -

UTILE (PERDITA) CONSOLIDATO 201.427 151.675

di cui di pertinenza del gruppo 201.427 151.675

di cui di pertinenza di terzi - -

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41

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Totale 30-06-14 Totale 30-06-13

UTILE (PERDITA) CONSOLIDATO 201.427 151.675

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza riclassifica a

conto economico- 51 33

Variazione del patrimonio netto delle partecipate - -

Variazione della riserva di rivalutazione di attività immateriali - -

Variazione della riserva di rivalutazione di attività materiali - -

Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in

dismissione posseduti per la vendita - -

Util i e perdite attuariali e rettifiche relativi a piani a benefici definiti - 51 33

Altri elementi - -

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con riclassifica a conto

economico 56.599 - 9.590

Variazione della riserva per differenze di cambio nette - -

Util i o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita 56.602 - 9.592

Util i o perdite su strumenti di copertura di un flusso finanziario - -

Util i o perdite su strumenti di copertura di un investimento netto in una

gestione estera - -

Variazione del patrimonio netto delle partecipate - 3 2

Proventi e oneri relativi ad attività non correnti o a un gruppo in

dismissione posseduti per la vendita - -

Altri elementi - -

TOTALE DELLE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO

COMPLESSIVO 56.548 - 9.557

TOTALE DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 257.975 142.118

di cui di pertinenza del gruppo 257.975 142.118

di cui di pertinenza di terzi - -

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42

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PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

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43

RENDICONTO FINANZIARIO (metodo indiretto)

30/06/2014 30/06/2013

Utile (perdita) dell'esercizio prima delle imposte 330.385 252.896

Variazione di elementi non monetari 10.686.126 4.007.251

Variazione della riserva premi danni 5.109 3.415

Variazione della riserva sinistri e delle altre riserve tecniche danni 5.245 2.023

Variazione delle riserve matematiche e delle altre riserve tecniche vita 11.040.477 3.984.871

Variazione dei costi di acquisizione differiti (4.107) (7.624)

Variazione degli accantonamenti - 830

Proventi e oneri non monetari derivanti da strumenti finanziari, investimenti immobiliari e partecipazioni (360.598) 22.757

Altre Variazioni - 979

Variazione crediti e debiti generati dall'attività operativa 142.205 (124.563)

Variazione dei crediti e debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta e di riassicurazione 25.198 47.419

Variazione di altri crediti e debiti 117.007 (171.982)

Imposte pagate (243.246) (311.997)

Liquidità netta generata/assorbita da elementi monetari attinenti all'attività di investimento e finanziaria (590.588) 618.623

Passività da contratti finanziari emessi da compagnie di assicurazione - -

Debiti verso la clientela bancaria e interbancari - -

Finanziamenti e crediti verso la clientela bancaria e interbancari - -

Altri strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico (590.588) 618.623

TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA 10.324.882 4.442.211

- -

Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti immobiliari - -

Liquidità netta generata/assorbita dalle partecipazioni in controllate, collegate e joint venture (450) (576)

Liquidità netta generata/assorbita dai finanziamenti e dai crediti (752.865) 98.888

Liquidità netta generata/assorbita dagli investimenti posseduti sino alla scadenza - -

Liquidità netta generata/assorbita dalle attività finanziarie disponibili per la vendita (9.580.756) (5.011.825)

Liquidità netta generata/assorbita dalle attività materiali e immateriali (5.692) (168)

Altri flussi di l iquidità netta generata/assorbita dall 'attività di investimento - -

TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (10.339.763) (4.913.680)

- -

Liquidità netta generata/assorbita dagli strumenti di capitale di pertinenza del gruppo (72.409) (111.852)

Liquidità netta generata/assorbita dalle azioni proprie - -

Distribuzione dei dividendi di pertinenza del gruppo - -

Liquidità netta generata/assorbita da capitale e riserve di pertinenza di terzi - -

Liquidità netta generata/assorbita dalle passività subordinate e dagli strumenti finanziari partecipativi 745.588 (153)

Liquidità netta generata/assorbita da passività finanziarie diverse - -

TOTALE LIQUIDITÀ NETTA DERIVANTE DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO 673.179 (112.005)

- -

Effetto delle differenze di cambio sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti - -

- -

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 804.856 1.025.293

INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 658.299 (583.474)

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 1.463.155 441.819

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44

NOTE ILLUSTRATIVE

CRITERI GENERALI DI REDAZIONE E PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

La relazione semestrale del Gruppo Poste Vita al 30 giugno 2014 è stata redatta in ottemperanza

al Regolamento Ivass n. 7del 13 luglio 2007 e sue successive modifiche.

L’area di consolidamento include Poste Vita Spa e la società controllata Poste Assicura SpA.,

compagnia di assicurazione avente per oggetto l’esercizio in Italia e all’estero dell’assicurazione e

della riassicurazione in tutte le forme consentite, in tutti i rami danni; può inoltre svolgere le

operazioni connesse o strumentali all’esercizio dell’attività assicurativa o riassicurativa (come

previsto all’ art. 4 dello Statuto). Attualmente la Compagnia è autorizzata all’esercizio dell’attività

assicurativa in tutti i rami danni ad esclusione del ramo auto e dei suoi accessori. La società è

posseduta al 100% dalla Capogruppo Poste Vita. Tale partecipazione è consolidata integralmente.

La Capogruppo detiene anche una partecipazione non di controllo nella società Europa Gestioni

Immobiliari SpA; tale società ha per oggetto lo svolgimento di ogni attività ed operazione nel

campo immobiliare, in Italia e all’estero, sia per conto proprio che di terzi. Tale partecipazione non

è consolidata integralmente ma valutata col metodo del patrimonio netto.

Il bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2014 è sottoposto a revisione contabile limitata da

parte della società BDO S.p.A. incaricata della revisione contabile per il periodo 2014-2022.

Per una dettagliata illustrazione dei principi contabili applicati nella predisposizione della presente

relazione semestrale consolidata ed i contenuti delle voci degli schemi contabili si rimanda ai criteri

generali di redazione e valutazione del bilancio consolidato annuale. In particolare la Compagnia

redige il bilancio consolidato applicando il criterio del costo, salvo i casi in cui è obbligatori

l’applicazione del criterio dl fair value come definito e determinato dall’IFRS13. Non si segnalano

modifiche ai principi contabili adottati ad eccezione di quanto esposto nel paragrafo successivo.

Nuovi principi contabili

In seguito all’omologazione da parte dell’Unione Europea, a partire dal 1 gennaio 2014 si rendono

applicabili i seguenti principi:

IFRS 10 “Bilancio Consolidato”: ha sostituito lo IAS 27 (“Bilancio consolidato e separato”) e

l’interpretazione SIC 12 (“Consolidamento - Società a destinazione specifica”), chiarendo

meglio il concetto di Controllate da includere nell’area di Consolidamento. In particolare,

secondo l’IFRS 10, un investitore ha il controllo di un’entità oggetto di investimento quando

ha contemporaneamente:

a) potere decisionale di dirigere le attività rilevanti dell’entità che ne influenzano i ritorni

economici;

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b) esposizione o diritti a rendimenti variabili conseguenti al rapporto con l’entità;

c) possibilità di utilizzare il potere decisionale per influire sui ritorni economici dell’entità.

Se fatti e circostanze indicano cambiamenti ad uno o più elementi del controllo va effettuata

una nuova valutazione dell’area di consolidamento. L’applicazione del nuovo principio non ha

impatto per il Gruppo.

IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto”: stabilisce le regole di rendicontazione contabile

per le entità che sono parte di un accordo congiunto e sostituisce lo IAS 31 (“Partecipazioni

in joint venture”) e la SIC 13 (“Entità a controllo congiunto - conferimenti in natura da parte

dei partecipanti al controllo”). Fornisce, inoltre, dei criteri per l’individuazione degli accordi

di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che

sulla forma legale degli stessi e non consente, a differenza di quanto previsto in

precedenza dallo IAS 31, l’utilizzo del metodo del consolidamento proporzionale come

metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in joint venture.

IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni”: ha stabilito i requisiti minimi di informativa atta a

comprendere la natura ed il rischio degli interessi posseduti da un’entità in una o più entità

e gli effetti che questi interessi recano alla posizione patrimoniale, alla performance e ai

flussi finanziari delle entità.

La disclosure definita dal nuovo principio sarà fornita nel bilancio consolidato annuale 2014.

Modifiche allo IAS 32 “Strumenti finanziari: presentazione - Compensazione di attività e

passività finanziarie”: forniscono orientamenti aggiuntivi per ridurre incongruenze

nell’applicazione del principio stesso.

Modifiche allo IAS 36 “Riduzione di valore delle attività - Valore recuperabile delle attività

non finanziarie”: mirano a chiarire che le informazioni da fornire circa il valore recuperabile

delle attività, quando tale valore si basa sul fair value al netto dei costi di dismissione,

riguardano soltanto le attività il cui valore ha subito una riduzione.

Modifiche allo IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - Novazione di derivati

e continuazione della contabilizzazione di copertura: disciplinano le situazioni in cui un

derivato designato come strumento di copertura è oggetto di novazione da una controparte

a un’altra controparte centrale, in conseguenza di normative o regolamenti. E’ stabilito che,

in tali casi, la contabilizzazione di copertura può continuare a prescindere dalla novazione.

Tali modifiche non sono attualmente applicate.

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INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO

1. ATTIVITA’ IMMATERIALI

Le attività immateriali ammontano alla fine del primo di sintesi 2014 a 15.346 migliaia di Euro,

contro 10.513 migliaia di Euro rilevati alla fine del 2013.

Il prospetto che segue ne illustra la composizione:

La voce è principalmente imputabile alla quota non ancora ammortizzata degli oneri relativi a

programmi informatici ad utilità pluriennale, per 9.538 migliaia di Euro, e alla capitalizzazione di

costi, sostenuti per lo sviluppo di software ancora in corso di completamento alla fine del periodo

(e che, quindi, non hanno generato effetti economici nel semestre) per 5.791,5 migliaia di Euro. I

software hanno vita utile definita e sono ammortizzati con aliquota pari al 33%. Nel corso del primo

semestre 2014 non sono emerse perdite durevoli di valore.

La tabella che segue illustra la movimentazione della voce:

Gli incrementi, al netto della quota ammortizzata nel periodo, rispetto al 31 dicembre 2013, hanno

riguardato per 2.201 migliaia di Euro, la capitalizzazione di costi, sostenuti per lo sviluppo di

software ancora in corso di completamento alla fine del primo semestre 2014 e per 2.636 migliaia

di Euro la capitalizzazione di oneri pluriennali relativi all’acquisto di licenze di software applicativi e

sviluppi evolutivi sui software gestionali.

Altre Attività Immateriali 30/06/2014 31/12/2013

Valore Lordo 27.692,3 20.450,3 7.242,0 35,4%

Fondo Ammortamento 12.345,8 9.937,3 2.408,5 24,2%

Valore Netto 15.346,5 10.513,0 4.833,5 46,0%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Altre Attività Immateriali 30/06/2014 31/12/2013

Software 9.538,3 6.902,7 2.635,6 38,2%

Immobilizzazioni in corso 5.791,5 3.590,1 2.201,4 n.s.

Costi di impianto ed ampliamento 16,7 20,2 (3,5) (17,3%)

Valore Netto 15.346,5 10.513,0 4.833,5 46,0%

Variazione

(dati in migliaia di euro)

Altre Attività Immateriali 31/12/2013 Incrementi Decrementi 30/06/2014

Software 16.341,3 5.040,7 21.382,0

- Fondo amm.to (9.438,6) (2.405,1) (11.843,7)

Immobilizzazioni in corso 3.590,1 2.201,4 5.791,5

- Fondo amm.to 0,0 0,0 0,0

Costi di impianto ed ampliamento 518,9 0,0 518,9

- Fondo amm.to (498,7) (3,5) (502,2)

Totale 10.513,0 4.833,5 - 15.346,5

(dati in migliaia di euro)

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2. ATTIVITA’ MATERIALI

Ammontano complessivamente a 3.812 migliaia di Euro e registrano rispetto al 31 dicembre 2013,

una variazione positiva pari a 858 migliaia di Euro.

Il prospetto che segue ne illustra la composizione:

Le altre attività comprendono prevalentemente beni strumentali in dotazione per l’esercizio

dell’attività: beni mobili ed arredi al netto del relativo fondo ammortamento, per 586 migliaia di

Euro, macchine elettroniche al netto del relativo fondo ammortamento per 2.970 migliaia di Euro,

impianto telefonico, al netto del relativo fondo ammortamento per 251 miglia di Euro e migliorie su

beni di terzi, al netto del relativo fondo ammortamento, per 5 migliaia di Euro.

La tabella che segue illustra la movimentazione della voce:

Gli incrementi hanno riguardato per 1.022 migliaia di Euro l’acquisto di nuovi computer e macchine

elettroniche effettuati nel corso del periodo.

Altre Attività Materiali 30/06/2014 31/12/2013

Valore Lordo 6.905,2 5.572,8 1.332,4 23,9%

Fondo Ammortamento 3.093,2 2.619,2 474,0 18,1%

Valore Netto 3.812,0 2.953,6 858,4 29,1%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Altre Attività Materiali 30/06/2014 31/12/2013

Beni mobili ed arredi 586,0 446,6 139,4 31,2%

Macchine elettroniche 2.970,2 2.336,8 633,4 27,1%

Impianto Telefonico 250,9 162,6 88,3 54,3%

Migliorie su beni di terzi 4,9 7,6 (2,7) (35,1%)

Valore Netto 3.812,0 2.953,6 858,4 29,1%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Altre Attività 31/12/2013 Incrementi Decrementi 30/06/2014

Macchine elettroniche 4.145,8 1.021,5 5.167,3

- Fondo amm.to (1.809,0) (388,1) (2.197,1)

Beni mobili ed arredi 920,3 191,3 1.111,6

- Fondo amm.to (473,7) (51,9) (525,6)

Impianto Telefonico 306,8 119,7 426,5

- Fondo amm.to (144,2) (31,4) (175,6)

Migliorie su beni di terzi 199,8 199,8

- Fondo amm.to (192,2) (2,7) (194,9)

Totale 2.953,6 858,4 - 3.812,0

(dati in migliaia di euro)

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3. RISERVE TECNICHE A CARICO RIASSICURATORI

Ammontano complessivamente alla fine del periodo a 47.363,7 migliaia di Euro e registrano una

variazione positiva di 7.024,1 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2013 (40.340 migliaia di

Euro). Esse risultano cosi composte:

La crescita delle riserve tecniche a carico dei riassicuratori rispetto al precedente esercizio è

riconducibile alla crescita del business.

4. INVESTIMENTI

Gli investimenti al 30 giugno 2014 ammontano complessivamente a 81.137.410 migliaia di Euro, in

crescita del 16,2% rispetto al dato del precedente esercizio, pari a 69.852.153 migliaia di Euro, è

cosi composta:

Partecipazioni in controllate, collegate e joint venture

Il gruppo Poste Vita consolida con il metodo del patrimonio netto la collegata Europa Gestioni

Immobiliare S.p.A. (EGI), società che opera nel settore immobiliare per la gestione e

valorizzazione del patrimonio immobiliare del gruppo Poste Italiane S.p.A. La quota di

partecipazione è del 45% e la variazione dell’anno, pari a 450 migliaia di Euro, è dovuta all’ utile

registrato dalla collegata nel corso del primo semestre 2014. Con riferimento al livello di fair value

assegnato agli investimenti appartenenti a questa categoria, si rimanda a quanto rappresentato

nell’Allegato 5 D.3, D.4, D.5 alla presente relazione semestrale consolidata.

Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 30/06/2014 31/12/2013

Riserve Danni

Riserva premi 6.746,5 5.515,1 1.231,4 22,3%

Riserva sinistri 12.502,2 10.090,7 2.411,5 23,9%

Altre riserve 767,6 761,8 5,8 0,8%

Riserve Vita

Riserva per somme da pagare 4.154,2 3.591,1 563,1 15,7%

Riserve matematiche 23.193,2 20.380,9 2.812,3 13,8%

Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è

sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla

gestione dei fondi pensione - - -

Altre riserve - - -

Totale 47.363,7 40.339,6 7.024,1 17,4%

Variazione

(dati in migliaia di euro)

Investimenti finanziari 30/06/2014 31/12/2013

Partecipazioni in collegate 197.469,2 197.019,2 450,0 0,2%

Finanziamenti e crediti 764.322,9 11.457,8 752.865,1 6570,8%

Attività finanziarie disponibili per la vendita 69.101.208,1 59.159.854,6 9.941.353,5 16,8%

Attività finanziarie al fair value rilevato a C/E 11.074.409,5 10.483.821,3 590.588,2 5,6%

Totale Investimenti Finanziari 81.137.409,7 69.852.152,9 11.285.256,8 16,2%

(dati in migliaia di Euro)

Variazione

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Finanziamenti e crediti

La voce finanziamenti e crediti ammonta alla fine del primo semestre 2014 a 764.323 migliaia di

Euro, contro gli 11.458 del 2013 ed è cosi composta:

La voce Finanziamenti, pari al 30 giugno 2014 a 750.000 migliaia di Euro (142 migliaia di Euro al

31 dicembre 2013), è costituita interamente dal saldo del conto corrente di corrispondenza attivo

con la Capogruppo, comprensivo dell’accredito relativo all’emissione del prestito obbligazionario

subordinato realizzata nel mese di maggio 2014.

La Compagnia, tenuto conto del trend in calo dei tassi alla data del 30 giugno 2014, ha deciso di

attendere e valutare opportune forme di investimento della liquidità derivante dal prestito

subordinato, mantenendo nel frattempo detta liquidità sul conto intersocietario in essere con Poste

Italiane S.p.A., verificando che sulla giacenza venga riconosciuta una remunerazione in linea con

quella di mercato.

I Crediti pari a 14.323 migliaia di Euro (11.316 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013) si riferiscono

a conferimenti a titolo di sottoscrizione e connessi a richiami di capitale su fondi comuni

d’investimento dei quali ancora non sono state emesse le corrispondenti quote.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Gli strumenti finanziari classificati nella categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita”

hanno registrato alla fine del primo semestre 2014, una plusvalenza non realizzata, data dalla

differenza tra il valore di carico e il valore di mercato al 30 giugno 2014, pari a 4.274.995 migliaia di

Euro, di cui, in applicazione dell’opzione contabile dello Shadow Accounting prevista dai Principi

Contabili Internazionali, sono stati retrocessi agli assicurati 4.159.484 migliaia di Euro, con

contropartita patrimoniale nelle riserve tecniche. I restanti 115.511 migliaia di Euro si riferiscono a

strumenti finanziari del Gruppo, pertanto sono stati iscritti nell’apposita riserva di fair value del

Patrimonio netto per un ammontare di 76.879 migliaia di Euro, al netto dell’effetto fiscale.

Gli investimenti in Azioni, classificate nella categoria AFS per un valore di 9.675 migliaia di Euro

(5.284 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) sono effettuati a fronte dei prodotti di Ramo I collegati

a Gestioni Separate.

I Titoli a reddito fisso per 67.625.406 migliaia di Euro (57.617.659 migliaia di Euro al 31 dicembre

2013) sono rappresentati per un importo pari a 67.004.482 migliaia di Euro da strumenti quotati

emessi da Stati europei e da primarie società europee e per 620.923 migliaia di Euro investita in

titoli non quotati, tra cui sono presenti specifiche Emissioni della CDP SpA (private placement) per

un fair value di 538.743 migliaia di Euro poste a coperture di polizze di Ramo I “a specifica

provvista di attivi” collocate nel corso dell’esercizio precedente.

Attività finanziarie disponibili per la vendita 30/06/2014 31/12/2013

Titoli di capitale 9.675,3 5.284,5 4.390,8 83,1%

Titoli di debito 67.625.405,6 57.617.659,2 10.007.746,4 17,4%

Quote di OICR 1.466.127,2 1.536.910,9 (70.783,7) (4,6%)

Totale 69.101.208,1 59.159.854,6 9.941.353,5 16,8%

(dati in migliaia di Euro)

Variazione

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Le quote relative ai fondi comuni d’investimento pari a 1.466.127 migliaia di Euro (1.536.911 al 31

dicembre 2013) si riferiscono per un importo pari a 1.089.002 migliaia di Euro a fondi comuni a

prevalente composizione azionaria e per 377.125 migliaia di Euro a fondi comuni a prevalente

composizione obbligazionaria. Con riferimento al livello di fair value assegnato agli investimenti

appartenenti a questa categoria, si rimanda a quanto rappresentato nell’Allegato 5 D.3, D.4, D.5 al

presente bilancio.

Attività finanziarie al fair value designate a conto economico

La voce alla fine del primo semestre 2014 ammonta complessivamente a 11.074.410 migliaia di

Euro, contro i 10.483.821 migliaia di Euro rilevati alla fine del precedente esercizio è cosi

composta:

I titoli a reddito fisso per 7.258.756 migliaia di Euro (6.560.746 migliaia di Euro al 31 dicembre

2013) sono costituiti per 6.087.502 migliaia di euro da BTP stripped principalmente posti a

copertura di polizze di Ramo III e, per i rimanenti 1.171.254 migliaia di euro, da strumenti corporate

emessi da primari emittenti e inclusi nelle Gestioni separate.

Le obbligazioni strutturate pari a 2.943.427 migliaia di Euro (2.983.252 migliaia di euro al 31

dicembre 2013) sono riferite a investimenti il cui rendimento è legato all’andamento di particolari

indici di mercato, prevalentemente a copertura di prodotti index linked di Ramo III. Il decremento

complessivo rispetto al dato di inizio anno è dovuto da un lato al disinvestimento degli strumenti

finanziari per circa 95.081 euro migliaia effettuato per far fronte alle corrispondenti liquidazioni di

Ramo III, e dall’altro all’incremento di fair value per complessive 54.845 migliaia di euro.

Altri strumenti finanziari, pari a 623.210 migliaia di euro (729.835 migliaia di euro al 31 dicembre

2013) sono relativi a quote di Fondi comuni di investimento principalmente posti a copertura di

prodotti unit linked di Ramo III. Il decremento rispetto al dato di inizio anno è dovuto principalmente

alla scadenza di un prodotto nel corso del semestre e al corrispondente rimborso degli strumenti

finanziari collegati ad esso. Nel corso del semestre il fair value della categoria si è incrementato

per il positivo andamento dei mercati per circa 16.298 migliaia di euro.

La voce derivati si riferisce a warrants destinati a copertura di polizze di Ramo III già collocate per

un nominale complessivo di 6.058 migliaia di euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2013, ed un

fair value di 249.018 migliaia di Euro (209.988 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), incrementato

di 39.030 migliaia di euro rispetto ad inizio periodo in conseguenza della variazione di fair value.

Con riferimento al livello di fair value assegnato agli investimenti appartenenti a questa categoria,

si rimanda a quanto rappresentato nell’Allegato 5 D.3, D.4, D.5 al presente bilancio.

Attività finanziarie a f.v. designate a c/e 30/06/2014 31/12/2013

Titoli di debito 7.258.755,6 6.560.746,0 698.009,6 10,6%

Obbligazioni strutturate 2.943.426,6 2.983.252,1 (39.825,5) (1,3%)

Altri strumenti finanziari 623.209,7 729.835,0 (106.625,3) (14,6%)

Derivati 249.017,6 209.988,2 39.029,4 18,6%

Totale 11.074.409,5 10.483.821,3 590.588,2 5,6%

(dati in migliaia di Euro)

Variazione

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5. CREDITI DIVERSI

I Crediti diversi ammontano al 30 giugno 2014 complessivamente a 113.065 migliaia di Euro, e

registrano un incremento di 40.062 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2013.

Sono cosi composti:

SI ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali e degli altri crediti sia allineato al loro fair

value. I crediti commerciali non producono interessi ed hanno scadenza a breve termine.

Con riferimento ai crediti verso assicurati, il Gruppo non presenta particolari concentrazioni del

rischio di credito in quanto l’esposizione creditoria risulta parcellizzata su un largo numero di

controparti.

Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta

La voce ammonta al 30 giugno 2014 a 29.759 migliaia di Euro, rispetto ai 10.225 migliaia di Euro

rilevati alla fine del 2013 e risulta cosi composta:

La voce crediti verso assicurati pari a 3.576 comprende gli importi dei premi scaduti non ancora

riscossi ed esigibili in base ad una prudente valutazione.

I crediti nei confronti degli assicurati si riferiscono ai premi non incassati dalla gestione danni

relativi per 1.776 migliaia di Euro per crediti dell’esercizio e per 368 migliaia di Euro per crediti

dell’esercizio precedente per i quali non si ritiene di effettuare svalutazione in quanto ancora

esigibili. I restanti 1.432 migliaia di Euro si riferiscono a crediti verso assicurati per premi

dell’esercizio afferenti la gestione vita non ancora incassati alla fine del periodo.

I crediti nei confronti degli intermediari pari a 23.080 migliaia di Euro al 30 giugno 2014 (7.458 al

31 dicembre 2013) si riferiscono ai premi emessi negli ultimi giorni del semestre che, seppur già

incassati dall’intermediario (Poste Italiane) alla data del 30 giugno 2014, sono stati versati alla

Compagnia, nei primi giorni del mese di luglio 2014.

I crediti per compagnie conti correnti pari a 3.103 migliaia di Euro (pari a 831 migliaia di Euro al 31

dicembre 2013) si riferiscono all’accordo di coassicurazione con Eurizon Vita SpA per le somme

da essa dovute alla Compagnia quale delegataria sui prodotti collocati anteriormente al 30

settembre 2004.

Crediti diversi 30/06/2014 31/12/2013

Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 29.759,1 10.225,4 19.533,7 191,0%

Crediti derivanti da operazioni di riassicurazione 9.365,3 11.022,2 1.656,9- -15,0%

Altri crediti 73.940,4 51.755,5 22.184,9 42,9%

Totale crediti diversi 113.064,8 73.003,1 40.061,7 54,9%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Crediti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 30/06/2014 31/12/2013

Crediti verso assicurati 3.575,6 1.936,4 1.639,2 84,7%

Crediti verso Intermediari per premi 23.080,1 7.457,9 15.622,2 209,5%

Crediti verso compagnie conti correnti 3.103,4 831,1 2.272,3 273,4%

Totale 29.759,1 10.225,4 19.533,7 191,0%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

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Crediti derivanti da operazioni di riassicurazione

Ammontano alla fine del periodo a 9.365 migliaia di Euro rispetto ai 11.022 migliaia di Euro rilevati

alla fine del precedente esercizio. Il credito si riferisce ai recuperi da ottenere dai riassicuratori per

sinistri e provvigioni.

Altri crediti

La voce altri crediti pari a 73.940 migliaia di Euro alla fine del primo semestre 2014 (51.755

migliaia di Euro al 31 dicembre 2013). La voce è cosi composta:

I crediti verso assicurati per imposta di bollo pari a 70.415 migliaia di Euro, si riferiscono ai crediti

verso assicurati per imposta di bollo1 sulle polizze finanziarie di cui ai rami vita III e V.

La voce “Crediti verso società del Gruppo” pari a 2.139 migliaia di Euro al 30 giugno 2014, si

riferisce principalmente al credito nei confronti di Bancoposta Fondi SGR relativo all’IVA pagata

nel corso del 2013 sulle fatture relative alle commissioni di gestione degli attivi assicurativi non

ancora regolato alla data del 30 giugno 2014, pari a 2.006 migliaia di Euro.

I crediti verso società terze pari a 1.218 migliaia di Euro, si riferiscono principalmente agli anticipi

ai fornitori ed ai crediti verso fornitori (non appartenenti al Gruppo Poste Italiane), per note di

credito.

6. ALTRI ELEMENTI DELL’ATTIVO

Gli altri elementi dell’attivo ammontano complessivamente a 1.493.475 migliaia di Euro e

registrano rispetto al 31 dicembre 2013, un incremento pari a 273.697 migliaia di Euro. La voce

risulta cosi composta:

1 Come disposto dal decreto attuativo 24 maggio 2012 emanato ai sensi del comma 5 dell'art. 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011,

n. 201, convertito dalla Legge 2 dicembre 2011, n.214.

Altri crediti 30/06/2014 31/12/2013

Credito verso assicurati per imposta di bollo 70.415,0 48.274,9 22.140,1 45,9%

Crediti verso società del gruppo PI 2.139,1 2.176,3 37,2- -1,7%

Crediti verso società terze 1.218,1 1.164,5 53,6 4,6%

Crediti diversi 168,3 139,8 28,5 20,4%

Totale 73.940,4 51.755,5 22.184,9 42,9%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Altri elementi dell'attivo 30/06/2014 31/12/2013

Attività non correnti o di un gruppo in dismissione

possedute per la vendita

Costi di acquisizione differiti 48.612,2 44.505,3 4.106,9 9,2%

Attività fiscali differite 11.373,9 9.754,2 1.619,7 16,6%

Attività fiscali correnti 1.430.516,1 1.164.432,9 266.083,2 22,9%

Altre attività 2.973,2 1.086,4 1.886,8 173,7%

Totale 1.493.475,4 1.219.778,8 273.696,6 22,4%

Variazione

(dati in migliaia di euro)

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I costi di acquisizione differiti pari alla fine del periodo a 48.612 migliaia di Euro (44.505 al 31

dicembre 2013) accolgono la quota non ancora ammortizzata degli oneri relativi alle provvigioni di

acquisizione in forma precontata del prodotto FIP (Forme Individuali di Previdenza), per 45.758

migliaia di Euro e per la restante parte, alla quota non ancora ammortizzata degli oneri relativi alle

provvigioni di acquisizione in forma precontata corrisposte a Poste Italiane per il collocamento dei

prodotti afferenti i rami Danni, per 2.855 migliaia di Euro. L’incremento rispetto al 2013 è

riconducibile principalmente alla crescita registrata nel corso del periodo dei premi afferenti il

prodotto FIP.

Le attività fiscali differite pari a 11.374 migliaia di Euro (9.754 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013)

sono calcolate sull’ammontare complessivo delle differenze temporanee fra il valore contabile delle

attività e passività di bilancio ed il rispettivo valore fiscale secondo quanto previsto dallo IAS 12 e

nella misura in cui sia probabile il loro recupero.

Le differenze temporanee sono originate principalmente dall’accantonamento al fondo rischi e

dalle rettifiche di valore operate sulle azioni iscritte nell’attivo circolante, oltre ad altri componenti

negativi di reddito, quali ad esempio l’eccedenza indeducibile della variazione della riserva sinistri

e l’accantonamento al fondo svalutazione crediti, la cui competenza fiscale è da imputare in quote

costanti negli esercizi successivi.

Le attività fiscali correnti pari a 1.430.516 migliaia di Euro (1.164.433 al 31 dicembre 2013) si

riferiscono principalmente al credito per l’ imposta sulle riserve matematiche ex L.191/2004 per

circa 1.191.795 migliaia di Euro (926.929 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), al credito per

acconti IRES relativi al periodo di imposta 2013 versati alla capogruppo per effetto dell’adesione al

Consolidato fiscale per 157.303 migliaia di Euro (160.634 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013), e

al credito per l’acconto IRAP per 73.723 migliaia di Euro (74.145 migliaia di Euro al 31 dicembre

2013).

Le altre attività pari alla fine del periodo a 2.973 migliaia di Euro (1.086 migliaia di Euro al 31

dicembre 2013), si riferiscono principalmente a costi sostenuti nel periodo da rinviare per

competenza all’esercizio successivo.

7. DISPONIBILITA’ LIQUIDE

Le disponibilità liquide alla fine del periodo ammontano complessivamente a 1.463.155 migliaia di

Euro, rispetto ai 804.856 migliaia di Euro registrate alla fine del precedente esercizio. La voce

risulta cosi composta:

La voce comprende i depositi bancari e postali a breve e altresì il denaro e i valori bollati.

Disponibilità liquide 30/06/2014 31/12/2013

Depositi bancari 1.379.957,4 773.062,9 606.894,5 78,5%

Depositi di c/c postale 83.195,5 31.786,8 51.408,7 161,7%

Assegni e consistenze di cassa 2,5 6,4 3,9- -60,9%

Totale 1.463.155,4 804.856,1 658.299,3 81,8%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

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PASSIVO

1. PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo ammonta a 3.021.492 migliaia di Euro (2.763.515 al 31

dicembre 2013).

La variazione rispetto al precedente esercizio è riconducibile i) all’utile di periodo pari a 201.427

migliaia di Euro e ii) alla variazione della riserva di utili per attività finanziarie disponibili per la

vendita per 56.604 migliaia di Euro.

La movimentazione delle singole voci è esposta nel prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto.

Di seguito la riconciliazione dell’utile e del patrimonio netto del periodo:

Patrimonio netto 30/06/2014 31/12/2013

Capitale sociale 1.216.607,9 1.216.607,9 0,0 0,0%

Riserve di utili e altre riserve patrimoniali: 1.398.772,0 1.142.652,1 256.119,9 22,4%

Riserva legale 72.596,3 60.412,5 12.183,8 20,2%

Riserva Straordinaria 648,0 648,0 0,0 0,0%

Fondo di organizzazione 2.582,3 2.582,3 0,0 0,0%

Riserva di consolidamento 426,0 426,0 0,0 0,0%

Riserve di utili precedenti 1.322.519,4 1.078.583,3 243.936,1 22,6%

Utili o perdite per attività finanziarie disponibili per

la vendita 204.734,2 148.130,1 56.604,1 38,2%

Altri utili o perdite rilevati direttamente nel

patrimonio (49,0) 5,3 (54,3) -1024,5%

Utile di esercizio 201.426,8 256.119,9 (54.693,1) -21,4%

Totale 3.021.491,9 2.763.515,3 257.976,6 9,3%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Patrimonio

NettoRisultato

Variazioni

patrimoniali

Patrimonio

NettoRisultato

Variazioni

patrimoniali

Patrimonio

NettoRisultato

Variazioni

patrimoniali

Patrimonio

Netto

gen-13 giu-13 giu-13 giu-13 2013 31/12/2013 31/12/2013 giu-14 giu-14 giu-14

Bilancio Local 1.959.109 162.652 - 2.121.761 238.207 350.000 2.547.317 205.049 - 2.752.366

Valutazione attività finanziarie 54.265 (10.578) 43.687 17.276 71.540 (3.217) 0 68.324

Valutazione titoli AFS al netto delle passività differite verso gli assicurati 97.102 0 (9.271) 87.830 0 47.735 144.837 0 53.119 197.956

Rettifica su valutazione partecipazioni (metodo del costo) (48.065) (4.160) (52.224) (3.822) (51.887) (4.265) 0 (56.152)

Differenze attuariali su TFR (17) 0 29 13 0 32 16 0 (49) (33)

Rettifiche su costi di acquisizione differiti 0 0 0 0 0 0 0 0

Altre rettifiche minori 7 (58) (51) 1.049 1.056 (388) 0 668

Bilancio Capogruppo Ias/IFRS 2.062.402 147.856 (9.242) 2.201.016 252.710 397.768 2.712.880 197.179 53.070 2.963.129

Saldo dei risultati non distribuiti della società partecipata consolidata 4.738 3.284 4 8.026 5.128 4 9.869 3.794 (1) 13.661

Saldo della riserva di Fair value (AFS) della società partecipata 2.110 0 (320) 1.789 0 1.183 3.293 0 3.485 6.778

Valutazione della partecipazione con il metodo del Patrimonio Netto 39.190 535 2 39.726 (1.718) 1 37.473 453 (3) 37.923

Bilancio consolidato IAS/IFRS 2.108.439 151.675 (9.557) 2.250.557 256.120 398.956 2.763.516 201.427 56.550 3.021.492

Raccordo Bilancio civilistico della capogruppo e bilancio consolidato IAS/IFRS

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2. ACCANTONAMENTI

Gli Accantonamenti alla fine del primo semestre 2014 ammontano complessivamente a 10.050

migliaia di Euro, pari al valore registrato alla fine del 2013. La voce accoglie gli importi destinati alla

copertura di passività eventuali nel an e/o nel quantum riferibili a:

applicazione della Legge 166/08 (c.d. “Polizze Dormienti”) per circa 1 milione di euro;

contenzioso legale in essere, per circa 3,3 milioni di Euro;

passività di natura fiscale che potrebbero derivare dal contenzioso in essere (pretese per

circa 5,7 milioni di euro).

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RISERVE TECNICHE

Le riserve tecniche al 30 giugno 2014 ammontano a 79.063.008 migliaia di Euro, in crescita di

11.057.855 migliaia di Euro, rispetto al dato registrato alla fine del precedente esercizio pari a

68.005.153 migliaia di Euro, e sono cosi composte:

Riserve tecniche Rami Danni

La voce, rappresentata al lordo delle cessioni in riassicurazione, è composta: riserva premi per un

importo pari a 37.484 migliaia di Euro, riserva sinistri per 33.997 migliaia di Euro e altre riserve per

5.210 migliaia di Euro. La voce comprende la riserva appostata a seguito della verifica di congruità

della riserva premi. In particolare, con riferimento al ramo 16 (Perdite Pecuniarie) unico ramo che

presenta un andamento tecnico negativo alla fine del primo semestre 2014, in conseguenza

principalmente della negativa congiuntura economica, una riserva premi per rischi in corso per un

importo pari a 5.077 migliaia di Euro, determinata secondo il metodo empirico suggerito dall’Istituto

di Vigilanza e ritenuto idoneo a soddisfare quanto previsto dall’IFRS 4 in tema di verifica di

congruità della riserva premi. La voce inoltre comprende la riserva di senescenza per 133 migliaia

di Euro. L’accantonamento è stato effettuato ai sensi dell’articolo 37, comma 8, del Decreto

Legislativo n° 209 del 7 settembre 2005 e dell’articolo 46 del Regolamento ISVAP n° 16,

utilizzando il criterio forfettario, nella misura del 10% dei premi lordi contabilizzati dell’esercizio

afferenti ai contratti aventi le caratteristiche indicate nel Regolamento stesso.

Nell’ambito delle riserve sinistri, le riserve stanziate a fronte di sinistri avvenuti e non ancora

denunciati (IBNR) ammontano a 6.001 migliaia di Euro. L’andamento della riserva premi e della

riserva sinistri riflettono le dinamiche di crescita della raccolta.

Riserve tecniche Rami Vita

Per i contratti classificati come “contratti assicurativi” e per quelli classificati come “strumenti

finanziari con partecipazione discrezionale”, per i quali viene mantenuto lo stesso criterio di

contabilizzazione e di valutazione in uso per il bilancio italiano come prescritto dal par.15

dell’IFRS4 è stato effettuato il LAT - Liability Adequacy Test, consistente nel verificare

l’adeguatezza delle riserve tecniche nette” mediante il confronto con la “riserva realistica”,

determinata sulla base del valore attuale dei flussi di cassa, ottenuti proiettando i flussi di cassa

attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura del semestre sulla base di appropriate

Riserve Tecniche 30/06/2014 31/12/2013

Rami Danni:

Riserva Premi 37.484,2 31.776,6 5.707,6 18,0%

Riserva Sinistri 33.997,3 26.105,5 7.891,8 30,2%

Altre riserve 5.210,1 4.806,8 403,3 8,4%

Totale Rami Danni 76.691,6 62.688,9 14.002,7 22,3%

Rami Vita:

Riserve Matematiche 62.523.022,2 55.723.799,4 6.799.222,8 12,2%

Riserve per somme da pagare 273.054,1 229.343,9 43.710,2 19,1%

Altre riserve Tecniche 6.944.027,8 2.799.143,7 4.144.884,1 148,1%

9.246.211,9 9.190.176,6 56.035,3 0,6%

Totale rami Vita 78.986.316,0 67.942.463,6 11.043.852,4 16,3%

Totale 79.063.007,6 68.005.152,5 11.057.855,1 16,3%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Riserve tecn. allorchè il rischio degli investimenti e

supportato dagli assicurati

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ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull’andamento delle

spese.

Dalle risultanze ottenute con tale analisi le riserve tecniche sono risultate congrue e nessun

ulteriore accantonamento si è reso necessario. I risultati del test descritti, nella paragrafo

“informazione sui rischi” hanno dimostrato l’adeguatezza delle riserve esposte in bilancio.

La voce “Altre riserve” comprende la riserva per spese future (art. 31 regolamento ISVAP n.

21/2008) per 80.071 migliaia di Euro, la riserva premi assicurazioni complementari per 4.000

migliaia di Euro e la riserva relativa a passività differite verso assicurati, accantonata in

applicazione al criterio dello shadow accounting, consentita dal paragrafo 30 dell’IFRS 4, e pari a

6.859.957 migliaia di Euro.

3. PASSIVITA’ FINANZIARIE

Le altre passività finanziarie pari al 30 giugno 2014 a 1.289.767 migliaia di Euro (544.179 migliaia

di Euro al 31 dicembre 2013) si riferiscono:

ai prestiti subordinati per 540.000 migliaia di Euro (di cui 400.000 migliaia di Euro a scadenza

indeterminata), remunerati a condizioni di mercato, regolati in conformità alle condizioni

previste dall’articolo 45 capo IV titolo III del D.Lgs. n. 209 del 7 settembre 2005 e successive

modifiche, contratti dalla Capogruppo Poste Vita interamente con la Controllante Poste

Italiane, e del relativo rateo per gli interessi passivi maturati sui suddetti prestiti per 4.240

migliaia di Euro

al prestito subordinato obbligazionario emesso dalla Compagnia per un nozionale complessivo

750.000 migliaia di Euro, interamente collocato presso investitori istituzionali. L’operazione,

perfezionata il 30 maggio u.s., si inquadra in un complessivo rafforzamento dei mezzi

patrimoniali della Compagnia tenuto conto, in particolare, delle previsioni di crescita attese per

il biennio 2014-2015 e dell’obiettivo di mantenere un solvency ratio di almeno il 120% fino

all’entrata in vigore dei nuovi requisiti patrimoniali previsti dalla normativa “Solvency II” fissata

per il prossimo 2016. Il valore del rateo per interessi relativo al suddetto prestito risulta pari a

1.831 migliaia di Euro mentre il disaggio di emissione alla data del 30 giugno 2014 è pari a

6.304 migliaia di Euro.

La variazione rispetto al dato rilevato alla fine del 2013 è esclusivamente riconducibile al valore del

prestito subordinato obbligazionario emesso dalla Capogruppo Poste Vita nel mese maggio 2014.

Passività finanziarie 30/06/2014 31/12/2013

Passività finanziarie possedute per essere negoziate

Passività finanziarie designate a fair value rilevato a conto economico

Altre passività finanziarie 1.289.767,2 544.179,1 745.588,1 137,0%

Totale 1.289.767,2 544.179,1 745.588,1 137,0%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

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4. DEBITI

I debiti ammontano, al 30 giugno 2014, a 204.482 migliaia di Euro, in crescita di 60.398 migliaia di

Euro rispetto ai 144.084 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013.

Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta:

La voce si riferisce, pari a 132.104 migliaia di Euro (91.064 migliaia di Euro al 31 dicembre 2013),

a fatture da ricevere dalla Controllante Poste Italiane, relative a provvigioni maturate per il

collocamento dei prodotti assicurativi nei mesi di maggio e giugno e che saranno liquidate nei primi

mesi del secondo semestre 2014. L’incremento della voce è collegato alla crescita della raccolta.

I debiti verso assicurati pari a 1.119,8 migliaia di Euro (2.480 al 31 dicembre 2013), si riferiscono

principalmente a debiti sorti nel periodo nei confronti degli assicurati per incassi non dovuti.

I debiti per compagnie conti correnti pari a 25,7 migliaia di Euro si riferiscono all’accordo di

coassicurazione con Eurizon Vita S.p.A per le somme a essa dovute dalla Compagnia quale

delegataria sui prodotti collocati anteriormente al 30 settembre 2004.

Debiti derivanti da rapporti di riassicurazione

I debiti verso intermediari di riassicurazione al 30 giugno 2014 ammontano a 16.725 migliaia di

Euro, in crescita di 3.868 migliaia di Euro rispetto al dato registrato alla fine del precedente

esercizio pari a 12.856 migliaia di Euro. L’incremento registrato nel corso del periodo è imputabile

alla crescita del business.

Debiti 30/06/2014 31/12/2013

Debiti derivanti da operazioni di assicurazione diretta 133.249,7 94.043,7 39.206,0 41,7%

Debiti derivanti da operazioni di riassicurazione 16.724,6 12.856,2 3.868,4 30,1%

Altri debiti 54.507,4 37.184,0 17.323,4 46,6%

Totale 204.481,7 144.083,9 60.397,8 41,9%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Debiti derivanti da operazioni di assicurazione

diretta30/06/2014 31/12/2013

Debiti verso Poste italiane per provvigioni 132.104,2 91.063,8 41.040,4 45,1%

Debiti verso assicurati 1.119,8 2.480,0 1.360,2- -54,8%

Debiti verso compagnie 25,7 499,9 474,2- -94,9%

Totale 133.249,7 94.043,7 39.206,0 41,7%

Variazione

(dati in migliaia di euro)

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Altri debiti

La voce pari a 54.507 migliaia di Euro alla fine del semestre (37.184 migliaia di Euro al 31

dicembre 2013) è cosi composta:

La voce debiti verso fornitori terzi si riferisce a debiti di natura commerciale per servizi resi da

società non appartenenti al Gruppo Poste Italiane, parte dei quali non ancora fatturati alla fine del

semestre (22.701 migliaia di Euro).

I debiti verso fornitori Gruppo Poste Italiane (13.867 migliaia di Euro) sono relativi ai servizi resi

dalle altre società partecipate da Poste Italiane.

Il debito verso il MEF, pari a 978 migliaia di Euro si riferisce alle somme da versare al Fondo

costituito presso il MEF e relative alle polizze prescritte successivamente al 28 ottobre 2008, data

di entrata in vigore della Legge 166/2008 che ha introdotto la disciplina in materia di “polizze

dormienti”.

I debiti per fondi acquistati pari a 659 migliaia di Euro si riferiscono a debiti per fondi acquistati e

non ancora regolati alla fine del primo semestre 2014.

La voce debiti diversi si riferisce principalmente all’accantonamento effettuato nel corso del primo

semestre a fronte del prodotto Partecipa che prevede per gli assicurati estratti a sorte la

restituzione dei caricamenti iniziali.

Secondo le disposizioni dell’IVASS, contenute nel Regolamento n.7, la passività relativa al

trattamento di fine rapporto è stata iscritta alla voce Altri debiti.

Nell’ottica dei principi contabili internazionali, e rispetto alle indicazioni fornite dall’ International

Accounting Standard Board (IASB) e dall’International Financial Reporting Interpretation Commitee

(IFRIC), il TFR è stato considerato come un defined-benefit plan, ovvero un beneficio a

prestazione definita. La valutazione attuariale del TFR, è stata realizzata in base alla metodologia

dei “benefici maturati” mediante il criterio “Projected Unit Credit” (PUC) come previsto ai paragrafi

64-66 dello IAS 19. La movimentazione negli ultimi due esercizi di tale passività è cosi

riassumibile:

Altri debiti 30/06/2014 31/12/2013

Debiti verso fornitori terzi 22.700,8 18.639,4 4.061,3 22%

Debiti verso fornitori Gruppo PI 13.867,1 9.650,2 4.216,9 44%

Debiti verso il MEF 977,5 3.575,0 (2.597,5) -73%

Debiti per gestione personale 2.937,9 2.397,0 540,8 23%

di cui TFR 908,1 823,3 84,8 10%

Debiti per fondi acquistati 658,8 2.439,4 1.780,6- n.s.

Debiti diversi 13.365,4 483,0 12.882,4 2667%

Totale 54.507,4 37.184,0 17.323,4 46,6%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

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5. ALTRI ELEMENTI DEL PASSIVO

Ammontano al 30 giugno 2014 a 684.829 migliaia di Euro rispetto ai 536.616 migliaia di Euro

rilevati alla fine del 2013 e sono dettagliati nella tabella che segue:

Le passività fiscali correnti pari a 537.758 migliaia di Euro, risultano così composte:

L’imposta sulle riserve al 30 giugno 2014 (311.705 migliaia di Euro), si riferisce al debito verso

erario relativo all’acconto dell’imposta sulle riserve matematiche di competenza del primo semestre

2014.

L’incremento rispetto all’anno precedente è da attribuire all’incremento delle riserve matematiche

registrato nel corso del periodo

La variazione dei debiti per imposte correnti rispetto al dato del 2013, è riconducibile

principalmente i) alla compensazione dei debiti per imposte correnti, effettuata nel corso del 2013,

sorti in virtù del rapporto di consolidato fiscale in essere con la Capogruppo, pari a circa 161 milioni

di Euro alla fine dell’esercizio precedente, con i crediti generati dall’ incremento degli acconti IRES

e IRAP, conseguenti al combinato disposto del D.L. 133/2013 e del D.M. 30 novembre 2013 che

ha elevato la determinazione degli acconti al 130% dell’imposta dovuta per l’anno precedente.

Si rileva alla fine del primo semestre 2014, il debito verso erario per imposta di bollo memorizzata

al 30 giugno 2014 sulle polizze finanziarie di cui ai rami vita III e V (come disposto dal decreto

TFR 30/06/2014 31/12/2013

Valore di Bilancio inizio periodo 823,3 804,7 18,5 2%

Service Cost 17,7 36,2 18,5- -51%

Interest cost 12,9 23,1 (10,3) -44%

Benefits paid (23,7) (6,9) (16,8) 242%

Transfers in/(out) - 21,2 (21,2) -100%

Actuarial (Gains)/Losses 78,0 - 55,0 133,0 -242%

Valore di Bilancio fine periodo 908,1 823,3 84,8 10,3%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Debiti derivanti da operazioni di assicurazione

diretta30/06/2014 31/12/2013

Passività di un gruppo in dismissione posseduto per

la vendita

Passività fiscali differite 138.943,1 108.897,1 30.046,0 27,6%

Passività fiscali correnti 537.758,0 422.848,8 114.909,2 27,2%

Altre passività 8.127,6 4.870,2 3.257,4 66,9%

Totale 684.828,7 536.616,1 148.212,6 27,6%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

Passività fiscali correnti 30/06/2014 31/12/2013

Debito per acconto riserva DL 209/2002 311.704,5 282.295,1 29.409,4 10,4%

Debiti per imposte correnti 154.842,8 83.970,7 70.872,2 84,4%

Debito verso erario per imposta di bollo 63.860,1 43.843,9 20.016,2 45,7%

Debito per ritenute su polizze vita 6.277,6 4.300,1 1.977,5 46,0%

Debiti verso erario per imposta sostitutiva FIP 16,4 6.923,5 6.907,0- -99,8%

Altre 1.056,8 1.515,5 458,7- -30,3%

Totale 537.758,3 422.848,7 114.909,5 27,2%

(dati in migliaia di euro)

Variazione

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attuativo 24 maggio 2012 emanato ai sensi del comma 5 dell'art. 19 del Decreto Legge 6 dicembre

2011, n. 201, convertito dalla Legge 2 dicembre 2011, n.214)2 per 63.860 migliaia di Euro.

Il debito per ritenute ed imposte sostitutive operate sui capitali corrisposti in dipendenza delle

polizze vita risulta alla fine del periodo pari a 6.278 migliaia di Euro

Le passività fiscali differite, pari a 138.943 migliaia di Euro al 30 giugno 2014, accolgono l’effetto

fiscale di tutte le differenze temporanee di natura patrimoniale o economica destinate a riversarsi

negli esercizi futuri, riconducibili principalmente alle rettifiche su attività finanziarie.

Altre passività

La altre passività ammontano al 30 giugno 2014 a 8.128 migliaia di Euro (4.870 migliaia di Euro al

31 dicembre 2013), e si riferiscono principalmente: i) a debiti nei confronti del personale per ferie

non godute, quattordicesima e bonus per 1.848 migliaia di Euro, ii) a debiti nei confronti degli

assicurati per premi ricevuti e non ancora abbinati alla relativa posizione per 1.922 migliaia di Euro

e iii) a ratei relativi a costi di competenza del periodo non ancora rilevati in contabilità alla data del

30 giugno 2014 per 3.655 migliaia di Euro

2Il comma 7 del decreto attuativo ha disposto che per le comunicazioni relative alle polizze di assicurazione di cui ai rami vita III e V, l’imposta di bollo è

dovuta all’atto del rimborso o riscatto. Per ogni anno di durata del contratto, tuttavia, le compagnie devono memorizzate l’imposta determinata sul valore di ciascuna polizza in vigore alla data di chiusura dell’esercizio, provvedendo nel contempo ad iscrivere nel passivo di stato patrimoniale il relativo debito nei confronti nell’Erario. Tale debito verrà stornato nei successivi periodi di imposta in contropartita del credito nei confronti degli assicurati, mediante il versamento dell’imposta cumulativamente determinata a seguito del rimborso o riscatto di ogni singola polizza.

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INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

1.1 PREMI NETTI

I premi netti consolidati ammontano alla fine del primo semestre 2014 a 8.249.252 migliaia di Euro,

in crescita di 1.644.645 migliaia di Euro rispetto ai 6.604.607 migliaia di Euro rilevati nello stesso

periodo del 2013.

I premi lordi contabilizzati ammontano invece a 8.273.647 migliaia di Euro e registrano un

incremento del 25% rispetto al dato del 2013 (6.625.012 migliaia di Euro). La componente dei

premi ceduti ammonta al 30 giugno 2014 a 18.877 migliaia di Euro, rispetto ai 16.991 migliaia di

Euro al 30 giugno 3013.

L’intero volume dei premi lordi contabilizzati afferenti al portafoglio del gruppo assicurativo rientra

nel perimetro di applicazione del principio contabile IFRS 4.

30/06/2014 30/06/2013

Premi dell'esercizio lordi "vita" 8.228.696,2 6.591.453,2 1.637.243,0 24,8%

Premi dell'esercizio lordi "danni" 44.950,8 33.559,0 11.391,8 33,9%

Totale Premi Lordi Contabilizzati 8.273.647,0 6.625.012,2 1.648.634,8 24,9%

Variazione importo lordo riserva premi (6.385,2) (3.764,6) (2.620,6) 69,6%

Premi Lordi di competenza 8.267.261,8 6.621.247,6 1.646.014,2 24,9%

Premi ceduti Rami Vita (6.064,0) (5.327,1) (736,9) 13,8%

Premi ceduti Rami Danni (12.813,3) (11.663,5) (1.149,8) 9,9%

Totale Premi ceduti (18.877,3) (16.990,6) (1.886,7) 11,1%

Variazione della riserva premi a carico riass. 867,5 349,7 517,8 148,1%

Premi ceduti in riassicurazione di competenza (18.009,8) (16.640,9) (1.368,9) 8,2%

Totale Premi netti dell'esercizio 8.249.252,0 6.604.606,7 1.644.645,3 24,9%

(dati in migliaia di Euro)

Variazione

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1.3 PROVENTI NETTI DERIVANTI DA STRUMENTI FINANZIARI A FAIR VALUE RILEVATO A

CONTO ECONOMICO.

I proventi netti derivanti da strumenti finanziari a fair value rilevato a conto economico ammontano

alla fine del periodo a 530.522 migliaia di Euro, rispetto ai 141.156 migliaia di Euro del primo

semestre 2013. L’incremento rispetto al dato del 2013 è ascrivibile principalmente alle condizioni

più favorevoli dei mercati finanziari registrate nel corso del primo semestre 2014

La tabella che segue illustra la composizione dei proventi e degli oneri derivanti da strumenti

finanziari designati a fair value rilevato a conto economico:

Interessi Altri Proventi

e Oneri

Utili netti

realizzati

Totale

proventi e

oneri

realizzati

Utili netti da

Valutazione

Totale

proventi e

oneri

06/2014

Totale

proventi e

oneri

06/2013

Derivante da attività finanziarie designate a fair

value rilevato a conto economico 165.998,9 (510,4) 4.435,5 169.924,0 360.597,9 530.521,9 141.155,8 389.366,1 275,8%

Variazione

(dati in migliaia di Euro)

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1.4- 1.5 PROVENTI NETTI DA PARTECIPAZIONI IN CONTROLLATE, COLLEGATE E JOINT

VENTURE, DA ALTRI STRUIMENTI FINANZIARI E DA INVESTIMENTI IMMOBILIAIRI

La voce ammonta complessivamente al 30 giugno 2014 a 1.406.218 migliaia di Euro, in crescita di

283.239 migliaia di Euro rispetto al dato dello stesso periodo del 2013 e risulta cosi composta:

I proventi netti derivanti da strumenti finanziari classificati come attività disponibili per la vendita,

ammontano alla fine dell’esercizio a 1.412.387 migliaia di Euro, rispetto ai 1.125.752 migliaia di

Euro del 30 giugno 2013. L’incremento rispetto al 2013, è ascrivibile alla crescita delle masse

gestite e ai positivi rendimenti conseguiti nel corso del periodo.

Una parte marginale pari complessivamente a circa 6.170 migliaia di Euro di oneri netti (2.773

migliaia di Euro nel primo semestre 2013) sono riferibili agli interessi passivi maturati sul prestito

subordinato sottoscritto con Poste Italiane e all’emissione del nuovo prestito subordinato da parte

di Poste Vita per 11.121 migliaia di Euro, agli interessi attivi sui conti correnti bancari e postali per

4.061 migliaia di Euro, agli interessi attivi maturati sul conto intersocietario per 438 migliaia di Euro

e all’ utile di competenza della partecipata EGI rilevata nel corso del periodo, pari a 453 migliaia di

Euro.

1.6 ALTRI RICAVI

Ammontano alla fine del primo semestre 2014 complessivamente a 109 migliaia di Euro rispetto ai

119 migliaia di Euro rilevati nello stesso periodo del 2013 e si riferiscono principalmente allo storno

di premi ceduti in esercizi precedenti per 64 migliaia di Euro;

InteressiAltri Proventi e

Oneri

Utili netti

realizzati

Totale

proventi e

oneri

realizzati

Utile da

Valutazione

Totale proventi

e oneri

06/2014

Totale proventi

e oneri

06/2013

Derivante da attività finanziarie disponibili per la

vendita 1.160.561,5 41.128,9 210.696,7 1.412.387,1 1.412.387,1 1.125.751,6 286.635,5 25,5%

Derivante da finanziamenti e crediti 437,5 437,5 437,5 141,7 295,8 208,7%

Risultato di disponibilita' liquide e mezzi

equivalenti4.061,4 4.061,4 4.061,4 5.718,1 (1.656,7) -29,0%

Derivante da altre passività finanziarie (11.121,4) (11.121,4) (11.121,4) (9.206,7) (1.914,8) 20,8%

Derivanti da partecipazioni in collegate 453,1 453,1 573,9 (120,9) -21,1%

Totale 1.153.501,4 41.128,9 211.134,2 1.405.764,5 453,1 1.406.217,6 1.122.978,6 283.239,0 25,2%

Variazione

dati in migliaia di Euro

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2.1 ONERI RELATIVI AI SINISTRI

Gli oneri relativi ai sinistri, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammontano

complessivamente a 9.589.502 migliaia di Euro, contro 7.399.648 migliaia di Euro del precedente

esercizio. Il totale degli importi pagati, delle spese di liquidazione allocate e della variazione delle

riserve tecniche, ammonta alla fine del primo semestre 2014 a 9.600.150 migliaia di Euro rispetto

ai 7.409.011 migliaia di Euro rilevati al 30 giugno 2013 ed è cosi costituito:

La quota a carico dei riassicuratori ammonta complessivamente a 10.648 migliaia di Euro rispetto

ai 9.363 migliaia di Euro dell’esercizio precedente ed è cosi composta:

30/06/2014 30/06/2013

Gestione Danni

Importi pagati 7.336,0 5.404,8 1.931,2 35,7%

Variazione della riserva sinistri 7.891,8 2.614,1 5.277,7 201,9%

Variazione dei recuperi -

Variazione delle altre riserve tecniche (274,3) 31,1 (305,4) -982,0%

Spese di Liquidazione 987,4 903,1 84,2 9,3%

Totale Danni 15.940,9 8.953,2 6.987,8 78,0%

Somme pagate 2.607.557,4 2.990.783,0 (383.225,6) -12,8%

Variazione della riserva per somme da pagare 43.710,2 48.693,8 (4.983,6) -10,2%

Variazione delle riserve matematiche 6.799.262,0 5.022.640,1 1.776.621,9 35,4%

Variazione delle riserve tecniche allorché il

rischio dell'investimento è sopportato dagli

assicurati e derivanti dalla gestione dei fondi

pensione 56.035,3 (699.910,1) 755.945,4 -108,0%

Variazione delle altre riserve tecniche 72.992,2 34.930,6 38.061,6 109,0%

Spese di Liquidazione 4.652,0 2.920,3 1.731,7 59,3%

Totale Vita 9.584.209,1 7.400.057,8 2.184.151,3 29,5%

Totale importi pagati e variazione riserve tecniche 9.600.150,0 7.409.010,9 2.191.139,1 29,6%

Gestione Vita

Variazione

(dati in migliaia di Euro)

30/06/2014 30/06/2013

Gestione Danni

Importi pagati 2.786,5 2.407,4 379,0 15,7%

Variazione della riserva sinistri 2.411,5 615,2 1.796,3 292,0%

Variazione dei recuperi - -

Variazione delle altre riserve tecniche (39,3) 7,2 (46,5) -646,0%

Spese di Liquidazione 155,7 215,0 (59,3) -27,6%

Totale Danni 5.314,3 3.244,8 2.069,5 63,8%

Somme pagate 1.953,7 951,8 1.001,9 105,3%

Variazione della riserva per somme da pagare 563,1 180,0 383,1 212,8%

Variazione delle riserve matematiche 2.812,3 4.986,6 (2.174,3) -43,6%

Spese di Liquidazione 5,0 - 5,0 n.s.

Totale Vita 5.334,1 6.118,5 (784,4) -12,8%

Totale importi pagati e variazione riserve tecniche 10.648,4 9.363,3 1.285,1 13,7%

(dati in migliaia di Euro)

Variazione

Gestione Vita

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2.5 SPESE DI GESTIONE

Le provvigioni di acquisizione, al netto della variazione delle provvigioni da ammortizzare, pari

complessivamente a 194.376 migliaia di Euro alla fine del primo semestre 2014 (157.041 migliaia

di Euro nel primo semestre 2013) rappresentano le provvigioni inerenti il collocamento dei prodotti

assicurativi riconosciute alla rete di distribuzione di Poste Italiane S.p.A. Dell’ammontare

complessivo delle provvigioni, quelle che si riferiscono a contratti pluriennali vengono

ammortizzate come previsto dal Regolamento ISVAP n. 22 del 4 aprile 2008.

L’incremento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente è ascrivibile principalmente alla

crescita della raccolta. Le provvigioni sono determinate sulla base di accordi scritti stipulati con la

controllante Poste Italiane S.p.A. e regolati a condizioni di mercato.

Le voce altre spese di acquisizione pari a 11.535 migliaia di Euro (8.226 al 30 giugno 2013)

comprende spese derivanti dalla conclusione dei contratti assicurativi diverse dalle provvigioni di

acquisizione. In particolare, il conto comprende le spese di pubblicità sostenute per la

commercializzazione dei prodotti assicurativi, le spese amministrative dovute alle formalità di

espletamento della domanda e alla stesura delle polizze e le quote di costi del personale

dipendente addetto, in tutto o in parte, all’organizzazione produttiva o alla produzione.

Nella voce provvigioni e partecipazioni agli utili ricevute dai riassicuratori pari a 5.820 migliaia di

Euro (5.042 migliaia di Euro nel 2013) sono comprese le provvigioni riconosciute alla Compagnia

da parte dei Riassicuratori, calcolate sulla parte di premio ceduta in relazione ai trattati stipulati.

L’incremento è imputabile alla crescita del business.

Le spese non imputabili (direttamente o indirettamente) all’acquisizione dei premi e dei contratti,

alla liquidazione dei sinistri o alla gestione degli investimenti costituiscono le altre spese di

amministrazione e risultano pari al 30 giugno 2014 a 24.501 migliaia di Euro rispetto ai 23.274 del

primo semestre 2013.

La voce spese di gestione degli investimenti pari a 15.544 migliaia di Euro alla fine del periodo,

rispetto ai 13.011 del primo semestre 2013, comprende commissioni di gestione del portafoglio per

30/06/2014 30/06/2013

Gestione Danni

Provvigioni e altre spese di acquisizione: 10.061,9 6.976,8 3.085,2 44,2%

Provvigioni di acquisizione 8.865,9 5.960,3 2.905,6 48,8%

Altre spese di acquisizione 1.196,1 1.016,5 179,5 17,7%

Provvigioni e partecipazione agli utili ricevute dai

riassicuratori (4.902,2) (4.198,7) (703,5) 16,8%

Totale Danni 5.159,7 2.778,0 2.381,7 85,7%

Provvigioni e altre spese di acquisizione: 195.848,1 158.291,0 37.557,1 23,7%

Provvigioni di acquisizione 185.509,7 151.081,1 34.428,5 22,8%

Altre spese di acquisizione 10.338,4 7.209,9 3.128,6 43,4%

Provvigioni e partecipazione agli utili ricevute dai

riassicuratori (918,0) (843,7) (74,3) 8,8%

Totale Vita 194.930,1 157.447,3 37.482,8 23,8%

Spese di gestione degli investimenti 15.544,1 13.010,7 2.533,4 19,5%

Altre spese di amministrazione 24.501,2 23.273,7 1.227,5 5,3%

Totale Spese di Gestione 240.135,0 196.509,7 43.625,3 22,2%

Gestione Vita

(dati in migliaia di Euro)

Variazione

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9.771 migliaia di Euro, commissioni di custodia titoli per 1.715 migliaia di Euro e spese generali

allocate alla voce per 4.058 migliaia di Euro. L’incremento della voce è connessa alla crescita del

portafoglio.

2.6 ALTRI COSTI

Ammontano alla fine del periodo a 26.078 migliaia di Euro rispetto ai 19.807 migliaia di Euro del

primo semestre 2013 e si riferiscono principalmente: i) per 9.008 migliaia di Euro alle provvigioni di

mantenimento riconosciute all’intermediario, ii) per 929 migliaia di Euro all’onere sostenuto dalla

Compagnia in relazione alle polizze dormienti, maturate nel primo semestre 2014, iii) per 13.600

migliaia di Euro all’accantonamento effettuato nel corso del primo semestre a fronte del prodotto

Partecipa che prevede per gli assicurati estratti a sorte la restituzione dei caricamenti iniziali; iv)

accantonamento al fondo svalutazione crediti per 492 migliaia di Euro e v) e per 652 migliaia di

Euro alle spese generali allocate alla voce.

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3. IMPOSTE

Le imposte del periodo complessivamente contabilizzate a conto economico ammontano a

128.959 migliaia di Euro; le stesse sono composte da imposte correnti IRES e IRAP per 127.986

migliaia di Euro e da imposte anticipate e differite per complessivi 973 migliaia di Euro, come di

seguito rappresentate:

Le imposte differite attive e passive contabilizzate a conto economico sono state determinate

applicando le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà

realizzata l’attività, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura dell’esercizio.

L’onere netto contabilizzato a conto economico in relazione alla movimentazione delle imposte

differite passive dell’esercizio è pari a 1.222 migliaia di Euro. Tale importo risulta influenzato

prevalentemente dall’accantonamento delle imposte differite passive IRES in relazione agli oneri di

emissione del prestito obbligazionario emesso da Poste Vita. Tali oneri, contabilmente sono stati

capitalizzati nell’anno e verranno ripartiti in più esercizi e lungo la durata dell’operazione di

finanziamento, mentre da un punto di vista fiscale, e secondo le previsioni dell’art. 32, comma 13,

del D.L. 83/2012, sono stati interamente dedotti nell’esercizio in cui sono stati sostenuti.

Per quanto riguarda la movimentazione delle imposte differite attive, il provento netto

contabilizzato a conto economico per un importo pari a 660 migliaia di Euro risulta influenzato

prevalentemente dall’accantonamento al fondo rischi e alle rettifiche di valore operate sulle azioni

iscritte nell’attivo circolante di stato patrimoniale di Poste Vita, oltre ad altri componenti negativi di

reddito, quali ad esempio l’eccedenza indeducibile della variazione della riserva sinistri, la cui

competenza fiscale è da imputare in quote costanti negli esercizi successivi.

La tabella seguente riepiloga la riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale

teorico, calcolato in base all’aliquota nominale IRES del 27,5%. Non si è tenuto conto dell’effetto

dell’IRAP dal momento che la base imponibile di tale imposta è determinata con criteri difformi

rispetto a quelli previsti ai fini IRES dalla normativa fiscale.

30/06/2014

Imposte correnti 127.986

- IRES 111.679

- IRAP 16.307

Imposte differite: 973

- imposte differite passive sorte nell'esercizio 1.777

- imposte differite passive utilizzate nell'esercizio (555)

- imposte differite attive sorte nell'esercizio (5.967)

- imposte differite attive utilizzate nell'esercizio 5.718

Totale 128.959

(dati in migliaia di Euro)

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30/06/2014

Importo Aliquota

Risultato ante imposte 330.385

Imposte sul reddito teoriche (solo IRES rilevata al 27,5%) 90.746 27,50%

Variazione riserve tecniche rami vita 26.763 8,11%

Interessi passivi 122 0,04%

Sopravvenienze passive 3.294 1,00%

Deduzione IRAP da IRES (411) -0,12%

Beneficio ACE (8.381) -2,54%

Altro 1.085 0,20%

Imposte sul reddito IRES 113.218 34,19%

Imposte sul reddito IRAP 15.741 4,77%

Imposte sul reddito dell'esercizio 128.959 38,96%

(dati in migliaia di Euro)

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ALTRE INFORMAZIONI

Direzione unitaria e coordinamento

La Capogruppo Poste Vita è interamente Controllata da Poste Italiane S.p.A. che svolge l’attività di

direzione e coordinamento a livello di Gruppo. Nel seguente prospetto vengono forniti i dati

essenziali dell’ultimo bilancio approvato di Poste Italiane S.p.A. Si rinvia alla lettura del bilancio di

Poste Italiane SpA che, corredato dalla relazione della società di revisione, è disponibile nelle

forme e nei modi previsti dalla legge.

STATO PATRIMONIALE

(dati in migliaia di euro)

ATTIVO 31 dicembre 2013 31 dicembre 2012

Attività non correnti 44.218.826 40.407.471

Attività correnti 18.671.539 20.851.931

Attività non correnti destinate alla vendita - 129

TOTALE ATTIVO 62.890.365 61.259.531

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 31 dicembre 2013 31 dicembre 2012

Patrimonio netto

Capitale sociale 1.306.110 1.306.110

Riserve 1.801.921 1.163.588

Risultati portati a nuovo 2.322.175 1.843.172

Totale 5.430.206 4.312.870

Passività non correnti 8.151.766 8.111.694

Passività correnti 49.308.393 48.834.967

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 62.890.365 61.259.531

POSTE ITALIANE SPA

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PROSPETTO DELL'UTILE/ (PERDITA) (dati in migliaia di euro)

Esercizio 2013 Esercizio 2012

Ricavi e proventi 8.978.220 9.206.306

Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria 307.504 155.686

Altri ricavi e proventi 147.059 123.280

Totale ricavi 9.432.783 9.485.272

Costi per beni e servizi 2.024.373 2.121.094

Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria 7.293 1.472

Costo del lavoro 5.755.065 5.658.396

Ammortamenti e svalutazioni 501.134 525.546

Incrementi per lavori interni (4.908) (7.629)

Altri costi e oneri 232.487 235.725

Risultato operativo e di intermediazione 917.339 950.668

Oneri finanziari 92.643 115.027

Proventi finanziari 139.125 90.695

Risultato prima delle imposte 963.821 926.336

Imposte dell'esercizio 473.491 474.390

Imposte esercizi precedenti per variazione normativa (217.758) (270.299)

UTILE DELL'ESERCIZIO 708.088 722.245

POSTE ITALIANE SPA

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Informativa relativa ad operazioni con parti correlate

Le operazioni tra la Capogruppo Poste Vita Spa e la sua società controllata Poste Assicura Spa

sono state eliminate nel bilancio consolidato nell’ambito dell’operazione di elisione dei rapporti

infragruppo e, pertanto non vengono evidenziate in questa sezione. Esse si riferiscono

principalmente a rapporti di distacco di personale, di affitto dei locali e organizzazione degli spazi,

di amministrazione, supporto, assistenza informatica e di comunicazione e marketing.

I saldi delle operazioni di natura commerciale e finanziaria intercorrenti tra le società del Gruppo,

compresa la Capogruppo, e le entità ad esse correlate sono i seguenti:

La Capogruppo Poste Vita è interamente controllata da Poste Italiane S.p.A. che svolge un’attività

di direzione e coordinamento a livello di Gruppo.

I rapporti con la controllante Poste Italiane S.p.A., che detiene l’intero pacchetto azionario, sono

disciplinati da contratti scritti, regolati a condizioni di mercato e riguardano principalmente:

l'attività di collocamento e distribuzione dei prodotti assicurativi presso gli uffici postali e

attività connesse;

rapporti di conto corrente postale;

distacco parziale di personale utilizzato dalla Compagnia;

supporto nelle attività di organizzazione aziendale, di selezione e amministrazione del

personale;

servizio di ritiro, imbustamento e spedizione della corrispondenza ordinaria;

servizio di Call Center;

servizi di Information Technology.

Alla data del 30 giugno 2014, inoltre, risultano sottoscritti da Poste Italiane prestiti subordinati

emessi dalla Compagnia per complessivi 540 milioni di Euro, remunerati a condizioni di mercato

che riflettono il merito di credito della Compagnia assicurativa.

Tra le attività, è riportato al 30 giugno 2014 il valore della partecipazione detenuta nella collegata

Europa Gestioni Immobiliare S.p.A. (EGI) per 197.469 migliaia di Euro e tra i proventi l’utile di

competenza registrato dalla collegata, pari a 453 migliaia di Euro.

Con riferimento alle altri parti correlate alla data del 30 giugno 2014, si rilevano tra le attività, titoli

per un fair value pari a 2.752.283 migliaia di Euro che hanno generato nel periodo proventi netti

pari a 73.415 migliaia di Euro.

Oltre ai rapporti con la Controllante Poste Italiane, le società del gruppo assicurativo intrattengono,

altresì, rapporti operativi con altre società del Gruppo Poste Italiane con particolare riferimento a:

(Dati in migliaia di Euro)

Attività Passività Attività Passività

Società Collegata 197.469 197.019

Altre Parti Correlate 3.815.696 690.204 2.183.946 644.750

30/06/2014 31/12/2013Controparte

(Dati in migliaia di Euro)

Proventi Oneri Proventi Oneri

Società Collegata 453 574

Altre Parti Correlate 74.667 226.913 41.274 192.580

Controparte30/06/2014 30/06/2013

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gestione del patrimonio libero e di parte degli investimenti del portafoglio della Gestione

Separata (Bancoposta Fondi SGR);

stampa, imbustamento e recapito corrispondenza tramite sistemi informativi, gestione della

posta in entrata, dematerializzazione e archiviazione della documentazione cartacea

(Postel);

servizi legati alle connessioni di rete con gli sportelli Poste Italiane (Postecom);

servizi di telefonia mobile (Poste Mobile);

consulenza su obblighi relativi alla normativa sulla sicurezza e salute dei luoghi di lavoro

(Poste Tutela);

polizze TCM (Postel, BdM-MCC, Poste Mobile; Bancoposta Fondi SGR; Poste Energia;

EGI; Poste Shop; Postecom; Poste Tributi).

polizze afferenti al Ramo Infortuni (BdM-MCC – Postel), Responsabilità Civile Generale

(Postel) e Incendio – Mutui (BdM-MCC).

Anche tali tipologie di rapporti sono regolati a condizioni di mercato.

Fair value measurement

Il Regolamento UE n. 1255/2012 dell’11 dicembre 2012, ha omologato lo standard IFRS 13

“Valutazione del fair value”, con efficacia dal 1 gennaio 2013. Il nuovo standard ha introdotto un

univoco quadro di riferimento per la valutazione a fair value di attività e passività di natura sia

finanziaria che non finanziaria. In particolare, il nuovo principio fornisce una chiara e puntuale

definizione del fair value.

Quest’ultimo corrisponde al “prezzo di uscita”, ovvero al prezzo che si riceverebbe per la vendita di

un’attività o che si pagherebbe per trasferire una passività in una transazione ordinaria tra i

partecipanti al mercato alla data di valutazione.

Si definisce transazione ordinaria quella che ha luogo nel mercato principale o, in mancanza, in

quello più vantaggioso per l’attività o la passività alla data di valutazione. Il fair value è dunque un

prezzo di mercato se le informazioni sono disponibili in un mercato attivo (ovvero quello in cui i

beni scambiati risultano omogenei, gli acquirenti e i venditori che ivi operano sono disponibili in

qualsiasi momento e i prezzi sono fruibili al pubblico).

In assenza di mercato attivo, l’IFRS 13 fornisce una guida sulle modalità e sulle tecniche di

valutazione del fair value, che devono massimizzare gli input osservabili.

In ogni caso, se il fair value non può essere attendibilmente determinato, il costo ammortizzato

viene utilizzato come migliore stima per la determinazione del fair value.

In base alla natura degli input utilizzati per il calcolo del “valore equo”, inoltre, lo standard chiarisce

le modalità di classificazione degli attivi e dei passivi valutati a tale valore all’interno di una

gerarchia, già prevista dall’IFRS 7 e consistente in tre livelli:

Livello 1: prezzi quotati non rettificati osservati su mercati attivi cui l’entità può accedere alla data di

valutazione

Livello 2: input diversi dai prezzi di cui al livello 1, osservabili per l’attività o la passività, sia

direttamente che indirettamente

Livello 3: input non osservabili per l’attività o la passività.

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La classificazione all’interno della gerarchia è effettuata considerando il livello corrispondente a

quello del più basso input significativo utilizzato nella misurazione.

In riferimento alle attività e alle passività valutate secondo il criterio descritto, la Compagnia applica

la seguente metodologia, che attualmente sta formando oggetto di condivisione anche con la

Capogruppo PosteItaliane SpA allo scopo di armonizzare i criteri di pricing e leveling.

Titoli di debito

Se disponibile un mercato attivo, il fair value corrisponde al prezzo di mercato (bid)

In caso contrario, il fair value è determinato sulla base del discounted cash flow method che

prende a riferimento dati di input osservabili sul mercato per strumenti simili. Nel caso di strumenti

strutturati, la componente opzionale, riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un

approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come

sottostante tale specifico fattore di rischio.

Titoli di capitale

La Compagnia detiene solo titoli quotati in mercati attivi pertanto il fair value corrisponde al prezzo

di mercato

Quote di OICR

La Compagnia detiene solo quote di OICR il cui Nav è disponibile su provider pubblici e

rappresentativo dell’effettivo valore di scambio dello strumento sul mercato attivo. Pertanto per tali

strumenti il fair value corrisponde al NAV alla data di valutazione.

Partecipazioni in fondi di Private Equity

Il fair value dei fondi Private Equity è generalmente espresso come il NAV alla data di bilancio

determinato utilizzando i Nav periodici e i bilanci certificati forniti dagli amministratori dei fondi. Nel

caso in cui alla data di bilancio tale Nav non risulti disponibile, l’ultimo Nav comunicato dalla

controparte viene aggiustato per tener conto della evoluzione della gestione del fondo PE, con

particolar riferimento ai nuovi investimenti e/o disinvestimenti intervenuti nel periodo. Tali input non

sono osservabili sul mercato.

Strumenti finanziari derivati (warrant):

Con riferimento alle caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, il fair value è determinato

attraverso modelli di valutazione interni o forniti da terze parti. La valutazione viene effettuata

tramite un modello a formula chiusa. I principali input utilizzati per la valutazione comprendono

volatilità, tassi di interesse, curve di rendimento, spread creditizi, stime sul dividendo e tassi di

cambio osservabili ad intervalli frequenti.

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Passività finanziarie

La Compagnia detiene passività subordinate valutate al costo ammortizzato. Il relativo fari value

viene riportato tra le informazioni integrative.

Il sistema di governo e di gestione dei rischi

Il processo di gestione dei rischi vede coinvolti, con diversi ruoli e responsabilità, il Consiglio di

Amministrazione, l’Alta Direzione, le strutture operative e le Funzioni di controllo della Compagnia.

Il Consiglio di Amministrazione, come descritto anche nel paragrafo “Corporate Governance”,

detiene i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società, con facoltà di

compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed utili per il conseguimento dell’oggetto sociale, ad

eccezione di quelli che per legge sono riservati espressamente all’Assemblea. Tale organo

pertanto definisce gli obiettivi strategici della Compagnia e l’indirizzo delle politiche necessarie al

loro raggiungimento.

Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, la responsabilità ultima del sistema dei controlli interni e

definisce e valuta le strategie e le politiche di assunzione, valutazione e gestione dei rischi

maggiormente significativi ed in tal senso, oltre a quanto già specificato nel paragrafo “Corporate

Governance”, individua i livelli di tolleranza al rischio, determinando obiettivi di performance

coerenti con il livello di adeguatezza patrimoniale.

A tal riguardo, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione viene puntualmente informato sulla

situazione dei rischi della Compagnia, anche attraverso relazioni periodiche da parte delle Funzioni

di controllo.

Il ruolo dell’Alta Direzione nell’ambito del sistema dei controlli interni è quello di assicurare

un’efficace gestione dell’operatività e dei connessi rischi, attuando le strategie e le politiche di

gestione del rischio fissate dal Consiglio di Amministrazione.

L’Alta Direzione predispone le misure necessarie ad assicurare l’istituzione ed il mantenimento di

un sistema di controlli interni efficiente ed efficace, curando, in tale ambito, il mantenimento della

funzionalità e dell’adeguatezza complessiva dell’assetto organizzativo del Sistema di Risk

Management. Definisce i flussi informativi diretti al Consiglio di Amministrazione per garantire la

piena conoscenza e governabilità dei rischi aziendali. L’Alta Direzione garantisce la tempestiva

verifica ed il costante monitoraggio delle esposizioni ai rischi, ivi incluso il rispetto del livello di

tolleranza ai rischi e dei limiti operativi.

La Funzione Risk Management fornisce un supporto specialistico al consiglio di Amministrazione e

all’Alta Direzione per la definizione ed implementazione del sistema di gestione dei rischi,

monitorandone nel tempo la tenuta complessiva e garantendo una visione integrata dei rischi

aziendali; in tale ambito, la Funzione Risk Management verifica la coerenza tra i modelli di

valutazione del rischio (qualitativi e quantitativi) con l’operatività svolta dall’impresa.

La Funzione Risk Management supporta, inoltre, le diverse strutture operative aziendali in merito

alla valutazione dell’impatto sul profilo di rischio relativo a: scelte strategiche di business,

particolari operazioni analizzate, prodotti e tariffe; effettua altresì il monitoraggio dell’esposizione ai

rischi e il rispetto dei livelli di tolleranza. Le singole strutture operative sono responsabili della

gestione operativa dei rischi inerenti la propria attività, dotandosi a tal fine delle metodologie, degli

strumenti e della competenze necessarie ai fini della gestione dei rischi.

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Infine, la Funzione Risk Management, di concerto con le altre strutture di controllo, fornisce il

proprio contributo per diffondere e rafforzare la cultura del rischio e dei controlli presso il personale

della Compagnia, al fine di creare la consapevolezza del ruolo attribuito alle singole entità

aziendali nel sistema dei controlli interni.

Per quanto attiene la descrizione del processo di “risk management” si rappresenta quanto segue.

1. Rischi finanziari

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli

investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli

assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked.

Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della

Compagnia.

Le polizze vita di tipo tradizionale, c.d. di Ramo I, si riferiscono principalmente a prodotti che

prevedono una clausola di rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento

realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia,

seppur soltanto contabile, all’interno del patrimonio complessivo della Compagnia (c.d. Gestioni

separate). Anche la parte di utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli

assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La

tecnica di calcolo utilizzata dal Gruppo per l’applicazione di tale metodo si basa sulla

determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un

ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente

con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio.

Su tali tipologie di prodotto la Compagnia presta la garanzia di un tasso di rendimento minimo da

riconoscere alla scadenza della polizza. L’impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti,

dunque, può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare tale

assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e

dei meccanismi di partecipazione all’utile della “Gestione separata” per l’assicurato. La sostenibilità

dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con

l’ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola

gestione separata, simula l’evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi sia

nell’ipotesi di uno “scenario centrale” (basato su correnti ipotesi finanziarie e commerciali) sia in

scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali, consentendo una gestione quantitativa dei rischi

assunti dal Gruppo, e favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un’allocazione ottimale

delle risorse finanziare. Il rendimento minimo garantito è normalmente pari a 1,5% o, con

riferimento a prodotti di recente emissione, pari all’1% . In ogni caso, il rendimento minimo viene

riconosciuto ad evento non consolidato e quindi presenta una significatività di rischio non elevata

rispetto ai rendimenti realizzati fino a oggi dalle Gestioni separate, così come risulta dalle analisi di

Asset Liability Management.

I prodotti di tipo index e unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono

l’investimento del premio versato in strumenti finanziari strutturati, titoli di Stato italiani, warrant e

fondi comuni d’investimento. Per i prodotti in questione emessi anteriormente all’introduzione del

Regolamento ISVAP n. 32 del 11 giugno 2009, la Compagnia non offre garanzie sul capitale o di

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rendimento minimo e pertanto i rischi finanziari sono pressoché interamente a carico

dell’assicurato. Per le polizze emesse successivamente all’introduzione di tale regolamento,

invece, la Compagnia assume il rischio di insolvenza del soggetto emittente i titoli a copertura, e

offre, laddove previsto contrattualmente, anche la garanzia al cliente di un rendimento minimo

garantito. La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull’evoluzione del profilo di

rischio dei singoli prodotti con particolare focus sul rischio legato alla solvibilità dell’emittente.

In tale contesto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali

profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza

e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l’assunzione, la gestione e il

controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati

strumenti informatici.

I rischi finanziari sono declinati secondo l’impostazione prevista dal principio contabile

internazionale IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative che distingue quattro principali

tipologie di rischio (classificazione non esaustiva):

• rischio di mercato;

• rischio di credito;

• rischio di liquidità;

• rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari.

Il rischio di mercato, a sua volta, riguarda:

• rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di

variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo

strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;

• rischio di valuta: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di

modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;

• rischio di tasso di interesse sul fair value : è il rischio che il valore di uno strumento finanziario

fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

Rischio prezzo

Attiene a quelle poste finanziarie attive che nei programmi del Gruppo sono “disponibili per la

vendita”, nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel

Conto economico.

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano

prevalentemente la posizione di Poste Vita SpA in altri investimenti costituita da quote di fondi

comuni.

Al 30 giugno 2014, tali voci si riferiscono ad azioni detenute da Poste Vita SpA nell’ambito delle

Gestioni separate di Ramo I, per 9.675 migliaia di euro ed a quote di fondi comuni detenuti da

Poste Vita SpA per 1.466.127 migliaia di euro a copertura di impegni assunti nei confronti degli

assicurati nell’ambito delle Gestioni separate di Ramo I.

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Nell’ambito degli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio prezzo

riguarda investimenti di Poste Vita SpA pressoché interamente posti a copertura di polizze di

Ramo III i cui rendimenti sono legati alle dinamiche dei mercati azionari. Si riferiscono a:

• obbligazioni strutturate per 2.417.194 migliaia di euro;

• quote di fondi comuni per 623.210 migliaia di euro.

Infine, nell’ambito degli strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in

warrants, per 249.018 migliaia di euro, detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni

associate alle polizze di Ramo III.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti

finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow

hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa

(spread) degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante

operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto

maggiore è la duration del portafoglio.

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano

principalmente:

- titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per 57.719.075 migliaia di euro (di cui

4.940.387 migliaia di euro di titoli indicizzati all’inflazione); di tale importo, 53.676.567 migliaia di

euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I collegati a “gestioni separate”, 1.642.597

migliaia di euro destinati alla copertura di prodotti a specifica provvista di attivi, e 2.399.912

migliaia di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;

- altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per 9.803.011 migliaia di

euro, pressoché interamente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati

nell’ambito delle Gestioni separate di Ramo I;

Nell’ambito degli Strumenti finanziari al fair value rilevato al Conto economico, il rischio di tasso di

interesse sul fair value riguarda una quota degli investimenti di Poste Vita SpA impiegata in titoli a

reddito fisso per complessivi 7.258.755 migliaia di euro, costituiti per un fair value di 6.087.502

migliaia di euro da BTP coupon stripped principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e

per un fair value di 1.171.253 migliaia di euro da titoli corporate.

Rischio paese/spread

La sensitività del valore del portafoglio dei titoli di stato al rischio creditizio della Repubblica Italiana

risulta significativamente superiore a quella riferita al movimento dei tassi c.d. “risk free”. Tale

situazione ha origine, in parte, dal fatto che la variazione dello spread creditizio influenza anche il

valore dei titoli a tasso variabile e, soprattutto, dal fatto che per tale fattore di rischio non sono in

essere politiche di copertura attraverso derivati, che invece sono state adottate dalla Capogruppo

per la componente di tasso “puro”. Ciò implica che, nel caso di incremento dei rendimenti derivanti

dalla sola componente “tassi di interesse”, le minusvalenze potenziali sui titoli a tasso fisso trovano

una compensazione dall’aumento di valore degli IRS di copertura (strategia di fair value hedge).

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Qualora invece l’incremento dei tassi derivi dall’aumento del credit spread della Repubblica

Italiana, le minusvalenze sui titoli di Stato non trovano compensazione in movimenti opposti di altre

esposizioni. Nel corso del semestre, i differenziali di rendimento rispetto al Bund tedesco (cd.

Spread) dei titoli di Stato di molti paesi europei, tra cui anche l'Italia, hanno evidenziato un trend

inizialmente altalenante e poi decrescente. Tali movimenti hanno condotto lo spread, per i titoli

italiani a dieci anni, ad un valore di 162 bps al 30 giugno 2014 (217 bps al 31 dicembre 2013). Il

progressivo miglioramento del merito creditizio della Repubblica Italiana nel corso del semestre ha

influenzato positivamente il prezzo dei titoli di Stato generando, per quelli classificati nel portafoglio

Available for Sale del Gruppo, differenze positive da valutazione, in parte realizzate.

Rischio di credito

Attiene a tutte le poste dell’Attivo patrimoniale, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote

di fondi comuni.

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

• limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;

• limiti di concentrazione per emittente/controparte;

• monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

Rischio di liquidità

Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell’analisi del profilo di rischio di

liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un’efficace

gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì

elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari

(dinamica dell’attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Riguarda gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari

derivanti da titoli a tasso variabile. A tale rischio sono esposti titoli detenuti dal Gruppo Poste Vita

per un nominale complessivo di 5.148.230 migliaia di euro, posti principalmente a copertura delle

polizze di Ramo I.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 30 giugno 2014, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato

indicizzati all’inflazione, per 4.349.900 migliaia di euro.

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2. Rischi tecnici

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle

condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di

riscatto, etc.).

Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di

rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di

vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte

dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull’età dell’assicurato. Sotto

il profilo degli importi assicurati “caso morte”, le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a

coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di

conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle società. I principali riassicuratori vita del

Gruppo sono caratterizzati da una elevata solidità finanziaria.

Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale

rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le

probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).

Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno

conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle

probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).

Ciò premesso, al 30 giugno 2014, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo,

considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L’unico ambito in cui tale rischio assume una certa

rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene

periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi

demografiche adottate per il pricing: i primi sono risultati sempre significativamente inferiori ai

secondi. Inoltre il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in

fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull’età dell’assicurato.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti

assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l’evidenza

storica dimostra che l’opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli

assicurati. I prodotti pensionistici, in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle

passività assicurative (circa il 4 %). Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al

verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso

utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata

tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:

• scelte inappropriate delle basi tecniche,

• non corretta valutazione delle opzioni implicite nel prodotto,

• non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese.

Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a

carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica

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adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing

derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai

prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.

Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:

• Opzione di riscatto

• Opzione di rendimento minimo garantito

• Opzione di conversione in rendita

Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia

rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l’andamento storico finora

rilevato, si ritiene remota la probabilità che esso possa verificarsi.

Tra i rischi assicurativi riguardanti l’attività della Compagnia Poste Assicura SpA, che ha iniziato la

propria attività nel Ramo danni nel mese di aprile 2010, si evidenziano invece:

• Rischio di assunzione: è il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione,

associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la tariffazione e la selezione dei rischi, e

all’andamento sfavorevole della sinistrosità effettiva rispetto a quella stimata. Tale rischio può

essere suddiviso nelle seguenti categorie:

- Rischio di tariffazione: è il rischio connesso alle scelte tariffarie della Compagnia e dipende

dall’adozione delle ipotesi adottate in sede di determinazione del premio. Se la tariffazione è

basata su ipotesi inadeguate, l’assicuratore può correre il rischio di non essere in grado di

soddisfare gli impegni contrattuali assunti nei confronti degli assicurati. Tra questi rischi si

annoverano quelli connessi all’invalidità e morbilità, ovvero il rischio associato al pagamento di

prestazioni o rimborsi di spese mediche a seguito di malattia e/o infortunio. E’ anche ricompreso in

questa categoria il rischio che i caricamenti applicati sui premi siano insufficienti a sostenere le

effettive spese sostenute nella gestione del contratto e il rischio di una eccessiva crescita

produttiva associata ad una scarsa selezione dei rischi e all’assenza di mezzi propri sufficienti a

sostenere il ritmo di sviluppo.

- Rischio di riservazione: legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli

impegni assunti nei confronti degli assicurati. Tale inadeguatezza può dipendere da errate stime

da parte dell’impresa e/o da mutamenti del contesto generale.

- Rischio catastrofe: rappresenta il rischio che eventi estremi ed eccezionali abbiano un impatto

negativo non considerato nella tariffazione delle polizze.

- Rischi di antiselezione: attiene alla volontà della compagnia di non assicurare un evento che

non sia caratterizzato dall’essere futuro, incerto e dannoso.

L’attuale fase di avvio dell’attività assicurativa, l’evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado

di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l’adozione di un’attenta politica riassicurativa. In

particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di

riassicurazione in quota, definendo la relativa quota di cessione in base alla specificità e alla

consistenza del rischio da assumere, supportati da trattati a copertura non proporzionale nelle

forme di “excess loss” relativamente a rischi di particolare entità (rischi compresi nel ramo infortuni

e i cosiddetti “rischi catastrofali”). Inoltre in fase di definizione delle garanzie offerte al fine di

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mitigare l’assunzione di specifiche tipologie di rischio sono state introdotti limiti di indennizzo nel

caso di alcune fattispecie specifiche di sinistro.

Con riferimento ai rischi tecnici danni, il Gruppo effettua analisi specifiche, anche utilizzando

scenari di stress su frequenze e importo dei sinistri, per verificare l’eventualità che le entrate,

rappresentate dai premi incassati, siano insufficienti a fronteggiare le uscite costituite dalle

provvigioni, dai sinistri e dalle spese.

3. Rischi operativi

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di

procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia,

tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei

sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio

legale.

Entrambe le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il

proprio framework metodologico per l’identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi

operativi. L’approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli

eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L’attività di valutazione

dell’esposizione ai rischi operativi è di natura quali-quantitativa ed è realizzata tramite un processo

strutturato di rilevazione e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di

presidi di mitigazione. L’esposizione ai rischi risulta nel complesso contenuta anche grazie ai

presidi organizzativi e di controllo a mitigazione del rischio.

4. Altri rischi

Rischio strategico

E’ il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da cambiamenti del

contesto operativo, da decisioni aziendali errate, da un’attuazione inadeguata di decisioni e da

scarsa reattività a variazioni del contesto competitivo e di mercato.

Il rischio risulta caratterizzato da un buon livello di presidio: la gestione del rischio è insita

nell’ambito dei processi di pianificazione strategica e, in coerenza con essa, prevede un orizzonte

temporale a tre anni con frequenza di aggiornamento annuale. In tale ambito le ipotesi adottate per

la redazione del piano sono sottoposte a valutazione periodica ed eventualmente adeguate alle

nuove condizioni di mercato.

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Rischio reputazionale

L’attività del Gruppo è fisiologicamente esposta a elementi di rischio reputazionale, connesso

all’andamento delle performance di mercato e riconducibile prevalentemente al collocamento

polizze assicurative emesse dal Gruppo Poste Vita.

In tale ambito, la Capogruppo, di concerto con la controllante Poste Italiane, al fine di tutelare e

mantenere nei confronti della clientela l’elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa

del Gruppo e di preservare i propri interessi commerciali a fronte di un’eventuale insoddisfazione

dei risparmiatori svolge una rigorosa attività di monitoraggio, finalizzata a garantire la massima

consapevolezza sulle performance dei prodotti collocati e sull’evoluzione dei rischi a carico della

clientela, effettuando attente valutazioni che considerano la natura contrattuale dei prodotti in

questione sotto l’aspetto della loro adeguatezza con le caratteristiche della clientela.

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