Relazione Finale Di Tirocinio
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Conte Alberto 598848-SED
Relazione Tirocinio
Il tirocinio svoltosi presso la cooperativa sociale "Casa Bianca", durato due mesi, ha trovato il termine il 28/04/2011. Grazie al sussidio del personale interno, sia dei lavoratori che dei volontari, è stato possibile raggiungere agevolmente gli obiettivi prefissati, primo fra tutti l' arricchimento delle conoscenze acquisite tramite l’esperienza universitaria su piano pratico in ambito educativo e conoscenza della professione dell’educatore nell’ ambito delle problematiche di tipo sociale. In particolare è stato possibile avere una visione chiara e lineare di cosa effettivamente è una cooperativa di tipo A, e come questa è strutturata.
La Struttura
La Casa Bianca, struttura Autorizzata, convenzionata con l' ULSS 6 di Vicenza, e in fase di Accreditamento, è composta da diversi Laboratori Riabilitativi, dove gli educandi trovano un' occupazione quotidiana, senza alcun scopo di lucro. Tutte le attività proposte mirano all' autonomia personale, sociale e lavorativa della persona inserita.
Il Centro dispone dei seguenti servizi:
– Laboratori Artigianali di Legatoria, Confezionamento Bomboniere, Traforo.– Laboratorio pre-lavorativo di Assemblaggio Semplice– Laboratori per lo sviluppo di abilità comunicativo-relazionali, di socializzazione e di
alfabetizzazione– Colloqui psicologici individuali– Progetti di integrazione lavorativa (tirocini esterni)
La struttura prevede inoltre incontri periodici coi familiari degli utenti, con modalità differenti in base al caso. Gli orari di apertura sono dal Lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 17:00, anche se l' utenza inizia le proprie attività dalle 9:30 alle 16:00 con una pausa pranzo compresa tra le 12:30 e le 14:00.
Modalità di accesso e dimissioni dal Centro Diurno
L' inserimento presso il Centro riabilitativo Diurno avviene previa autorizzazione dal Gruppo di Lavoro per gli inserimenti nelle strutture del privato sociale del Dipartimento di Salute mentale ULSS n.6 di Vicenza, su proposta del medico psichiatra curante. Solo dopo questa si può procedere alla presa in carico da parte della Cooperativa in base alla disponibilità dei posti liberi. La collocazione nel laboratorio più adatto avviene lasciando all' utente la possibilità di sperimentare tutte le attività disponibili durante il primo mese, monitorandolo con l' ausilio di una scheda di osservazione. In seguito verrà affidato ad un operatore, e assegnato ad un laboratorio preciso non senza una negoziazione di tutte le decisioni prese. La dimissione invece è prevista solo nei seguenti casi:
1) Conclusione del programma per raggiungimento degli obiettivi2) Interruzione del programma per espressa volontà dell' utente o su indicazioni del medico
psichiatra di riferimento3) Per superamento dei termini previsti per la sospensione del programma.
La struttura dispone di un organico pluriprofessionale composto da un Infermiere Professionale con funzioni di Coordinatore, una Psicologa, un' Educatrice, un' Operatrice Socio Sanitaria, un' Istruttrice Tecnica, e un' Impiegata (Amministrativo).
Un' apporto significativo viene dal volontariato, ovvero persone che prestano il loro tempo e il loro aiuto gratuitamente per fini di solidarietà. L' importanza di questo fattore è in primis la promozione di una rete nel territorio, considerando anche la sensibilizzazione dell' opinione pubblica rispetto alle problematiche del disagio e dell' isolamento sociale.
Metodologia Utilizzata
Il Progetto Operativo Personalizzato (POP) che figurerà da guida nel processo riabilitativo è un lavoro minuzioso e dettagliato curato dall' Equip Professionale, la cui responsabilità dell' attivazione è della psicologa. Ogni operatore funge da referente specifico per un numero definito di utenti.Più specificatamente la metodologia prevede quattro passaggi:
1) Valutazione Operativa
Vengono raccolte delle valutazioni, tramite colloqui individuali, con la famiglia, osservazioni del comportamento documentate tramite tabelle standard sia nei laboratori, sia durante le pause previste e sia nelle situazioni interattive, e tutte le informazioni che il medico psichiatra referente e l' assistente sociale riportano. Questa valutazione è il cuore operativo in quanto permette di conoscere aree di vita dell' utente, il suo vissuto riguardo il disturbo, il grado di autonomia e indipendenza e non ultima la capacità di fronteggiare i problemi e le avversità della vita.
2) Studio del caso e stesura del POP
Raccogliere tutte le informazioni e dare loro una certa organicità per poi poter presentare il caso in riunione è compito della psicologa assieme all' operatore referente dell' utente. Nella riunione d' equipe sulla base della valutazione operativa si formulano le ipotesi riabilitative al fine di elaborare il Progetto Operativo Personalizzato con i relativi obiettivi attesi e desiderabili. Il compito della sua stesura è affidato alla Psicologa. E' importante aggiungere che dal 2010 il POP viene condiviso anche con l' utente stesso che in calce al progetto appone la sua firma a testimonianza del suo consenso.
3) Interventi Riabilitativi
Gli interventi riabilitativi necessari per la realizzazione degli obiettivi sono attuati dagli operatori impegnati nel progetto attraverso gli strumenti previsti e a loro disposizione.
4) Verifiche
Periodicamente, condotte dalla psicologa, sono previste delle verifiche durante il corso del programma riabilitativo, muovendosi nell' ottica della RA.
Viene creata una cartella denominata "cartella psicosociale" per ogni utente, nella quale sono raccolte, conservate, tutte le informazioni, i test, la documentazione sanitaria e il diario riabilitativo. Quest' ultimo è una raccolta di notizie riguardanti le eventuali assenza, crisi, ricoveri, momenti significativi o particolari vissuti durante il percorso riabilitativo. La sua compilazione è affidata all' operatore referente.
Gli strumenti del POP che tutti gli operatori coinvolti sono tenuti ad utilizzare sono:
1) la relazione terapeutica, ovvero la relazione come "cura", che coglie i bisogni espressi e latenti, proponendo all' utente un rapporto sereno.
2) I colloqui condotti dalla psicologa, momenti di elaborazione e confronto del processo riabilitativo
3) i laboratori prelavorativi4) I tironi lavorativi5) Attività Extralaboratoriali; ginnastica dolce, corsi di alfabetizzazione di base, gite di piacere
e culturali.
L' obiettivo
L' obiettivo principale della Cooperativa "Casa Bianca" è quello di assicurare agli Utenti una stabilità di occupazione e di migliorare significativamente le loro condizioni sociali, economiche, professionali tramite l' esercizio in forma associata dell' impresa sociale.I servizi gestiti infatti intendono principalmente dare una risposta ai bisogni di persone con problematiche di tipo sociale e con difficoltà di adattamento nella vita comunitaria. Ecco che la riabilitazione ppsicosociale e l' inserimento sociale lavorativo di persone protatrici di disagio diventano il fine ultimo, la mission, della Struttura.
ATTIVITA’ SVOLTE
Il mio ruolo di tirocinante all' interno della Cooperativa ha previsto l' affiancamento ai componenti del gruppo di lavoro e nel dettaglio:
1) Aiuto nello svolgimento dei compiti con i ragazzi del Centro Diurno;
Assistenza durante le attività laboratoriali, le riunioni di apertura giornata e uscite esterne alla struttura.
2) Sviluppo e cura del progetto "Cura dell' Ambiente"
In seguito ad alcune difficoltà educative incontrate nell' utenza, ho ricevuto l' incarico di sviluppare e attivare un progetto a lungo termine tutt'ora in attivo nella Cooperativa.
3) Affiancamento agli operatori.
Durante alcune attività di Setting degli ambienti, preparazione di Buste Spesa, e organizzazione di attività Ricreative, oltre alla visione di alcune fasi dell' Accreditamento.
METODOLOGIE Colloqui settimanali con Psicologa ed Educatrice di Breefing, Osservazione dell' ambiente Educativo, Ricerca Azione per lo sviluppo del progetto, Ascolto Attivo, e comunicazione educativa.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi prefissati sono stati largamente raggiunti, sia per quanto riguarda la conoscenza della figura dell’educatore all’interno di una Cooperativa Sociale di tipo A, le competenze ad esso necessarie e l’apprendimento delle metodologie e degli strumenti, e sia per quanto riguarda la creazione e la valutazione dei progetti.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE Annotazione periodica di dati ricavati tramite l' osservazione, e progetto "Cura dell' Ambiente".
VALUTAZIONE GLOBALE
In conclusione il periodo di tirocinio mi ha dato modo di osservare diversi approcci educativi, ciò a seconda della situazione e delle problematiche riguardanti l' utente.
La partecipazione alle attività proposte mi ha anche dato modo di cimentarmi e quindi essere parte sia del gruppo degli educatori, sia di farmi accettare dal gruppo di giovani utenti che frequentano la Struttura
La cosa che però davvero più ho avuto modo di apprezzare è stato il poter mettere in pratica moltissime nozioni teoriche ricevuto durante gli anni scolastici, confrontandomi anche con diverse metodologie operative, continuo spunto di crescita e formazione.
L' unica sfortuna è stato l' essere entrato in un momento difficile per la tutor aziendale, spesso non presente sia perchè impegnata in pieno dal processo di accreditamento della Struttura, sia per il suo imminente matrimonio, ed essendo l' unica a possedere il titolo di Educatrice non mi è stato semplice riuscire ad individuare chiaramente i suoi compito. Dall' altro lato della medaglia però ho avuto la fortuna di avere al fianco l' Istruttrice Tecnica, in cui più di tutti ho visto la mia figura professionale sia a livello operativo che umano. A lei devo gran parte del frutto che questa esperienza mi ha donato, ovviamente nulla togliendo a tutte le altre figure, sempre disponibili nei miei confronti in ogni richiesta.