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Comunità Alloggio la Famiglia Via Mons. Ambrogio Portaluppi, 16 24047 Treviglio (BG) Telefono 0363 47799 Email [email protected] N. di iscrizione all’albo delle Cooperative: A128971 Relazione e bilancio Esercizio 2016

Transcript of Relazione e bilancio esercizio 2016 - Comunità Socio ... e bilancio... · “…e come i semi che...

Comunità Alloggio la Famiglia

Via Mons. Ambrogio Portaluppi, 16

24047 Treviglio (BG)

Telefono 0363 47799

Email [email protected]

N. di iscrizione all’albo delle Cooperative: A128971

Relazione e bilancio Esercizio 2016

“…e come i semi che sognano sotto la neve,

il vostro cuore sogna la primavera.

Fidatevi dei vostri sogni, perché in essi è nascosto

il passaggio verso l’eternità.” (Kahlil Gibran)

Comunità Alloggio “La Famiglia”. Statuto registrato a Treviglio il 6 aprile 2005

La “Società Cooperativa a mutualità prevalente denominata Comunità Alloggio La Famiglia,

Cooperativa Sociale a Responsabilità Limitata, si deve ispirare ai principi che sono alla base del

movimento cooperativo mondiale - mutualità, democraticità, impegno, equilibrio delle

responsabilità rispetto ai ruoli, spirito comunitario - ed in rapporto ad essi deve agire, realizzando i

propri scopi sociali attraverso la gestione di una Comunità Alloggio per persone con disabilità

psichica e prive di assistenza familiare.

I valori di riferimento sono il rispetto dello scopo mutualistico, senza fini di lucro o di speculazione

privata, e l’interesse generale della Comunità alla promozione umana ed alla integrazione sociale

dei cittadini.”

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INDICE

Ringraziamenti Pag. 2 Relazione del Consiglio di Amministrazione all’Assemblea Ordinaria dei Soci del 26.05.2017 in merito al bilancio chiuso Pag.5 Bilancio e Nota integrativa al 31/12/2016 Pag. 11 Relazione del Revisore Contabile sul bilancio al 31/12/2016 Pag. 20 Bilancio di responsabilità sociale 2016 Pag. 22 Allegato Bilancio di responsabilità sociale 2016 Pag. 42

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RINGRAZIAMENTI

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Un grazie di cuore va a tutti gli operatori della struttura, all’educatore, alla coordinatrice, ma anche

a tutti i volontari:

a chi dedica tempo e capacità alla relazione con gli ospiti, garantendo loro compagnia in

casa e fuori casa (per visite, sport, svaghi, passeggiate in città, partecipazione a

manifestazioni culturali…) e allestendo laboratori formativi;

agli amici e vicini di casa sempre pronti a interagire con gli ospiti e a intervenire per le

contingenze/emergenze;

a chi collabora per la spesa e per la manutenzione della casa;

agli Alpini e agli Scout che spesso offrono la loro competente e disinteressata

collaborazione;

a tutti coloro che hanno reso possibile la vacanza a Schilpario, a Villa Maggio, a Cesenatico,

a Borghetto S. Spirito …;

ad Angela e a Dario Orsenigo per la collaborazione che hanno continuato ad offrire

interessandosi anche alla realizzazione del cortometraggio;

a Paolo Brusaferri che ha accompagnato gli ospiti nella produzione del cortometraggio “Si va

in scena”;

a chi si dedica a funzioni amministrative;

al Presidente e agli operatori della “Cooperativa Insieme” che offrono spazi per l’attività

d’ufficio e che garantiscono una preziosa consulenza;

a chi, con grande impegno e professionalità, ha chiuso l’intervento sulla sicurezza, ha curato

il sito informatico e tutta la comunicazione della Comunità, 5x1000 compreso;

a chi non lesina mai il proprio contributo per l’organizzazione di momenti per la raccolta fondi

in occasione di feste e fiere, coinvolgendo positivamente gli ospiti;

al consulente Commercialista, Dr. Pietro Longaretti, e al revisore contabile, Dr.ssa Paola

Longaretti;

al Rotaract per le opportunità di vacanza e nuove esperienze offerte agli ospiti;

al Lions Club Fuchéria – Treviglio per l’iniziativa “Non solo chiacchiere” finalizzata alla

raccolta fondi e alla conoscenza della nostra Comunità;

a Roberto Carsana e Giovanni Senziani per le iniziative per la raccolta fondi;

alla Quercia di Mamre per la calda e generosa ospitalità in occasione della festa della

Befana;

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Si esprime grande riconoscenza:

alla S.E.C.O., che offre in comodato d’uso l’appartamento con cortile di Via Portaluppi 16;

all’istituto di Credito Cassa Rurale e al Comune di Treviglio;

a tutti i benefattori, siano essi Associazioni, Istituti di credito, singole persone titolari di

attività economico-produttive o no.

Un affettuoso pensiero di gratitudine va alla Sig.ra Barcella Margherita, socia fondatrice della

“Comunità Alloggio La Famiglia”, sua generosa sostenitrice, presidente del Consiglio di

Amministrazione per più di un decennio, oggi ancora membro del C.d.A., ma in questo momento

assente per le sue non buone condizioni di salute.

Il nostro augurio è che stia bene presto e torni ad operare nella famiglia a cui vuol tanto bene.

Tanta riconoscenza anche ai membri del C.d.A. che hanno scelto di concludere la loro esperienza

in Casa famiglia. Grazie a loro sono stati fatti importanti passi fin qui compiuti.

I componenti del C.d.A. della Casa Famiglia:

Ariella Borghi

Daria Scaravaggi

Margherita Barcella

Aurora Piloni

Armando Ambivero

Cesare Lombardi

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RELAZIONE DEL

CONSIGLIO DI

AMMINISTRAZIONE

IN MERITO AL BILANCIO

CHIUSO AL 31/12/2016

Non credo alle persone fatte apposta

per stare insieme, né ai momenti giusti.

Credo alle persone che fanno di tutto

per esserci le une per le altre.

Anche nei momenti sbagliati.

“Anonimo”

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Sigg. Soci,

in occasione dell’Assemblea generale, anche quest’anno, al fine di agevolare i soci nella lettura dei

principali dati relativi all’andamento dell’esercizio 2016, abbiamo predisposto un fascicolo che

comprende la “Relazione del Consiglio di Amministrazione all’Assemblea Ordinaria dei Soci” con i

principali prospetti di stato patrimoniale e conto economico, il “Bilancio e Nota integrativa al

31/12/2016”, la “Relazione del Revisore Contabile sul bilancio al 31/12/2016” e il “Bilancio di

responsabilità Sociale 2016”, facilitando così i soci nelle fasi deliberative.

Il fascicolo, viene altresì messo a disposizione dei Soci, oltre che durante i lavori assembleari,

anche sul nostro sito internet www.lacasafamiglia.org.

Ai sensi dell’art.2 della Legge 59/92, il Consiglio di Amministrazione illustra ai soci e alle socie gli

obiettivi sociali indicati nello Statuto della Cooperativa Sociale “Comunità Alloggio La Famiglia”

(C.S.S dal 2005), comunità per “disabili psichici medio gravi, privi di valida assistenza familiare, ma

ancora capaci di una vita di relazione, di fruire quanto più a lungo possibile di rapporti sociali

(frequenza di cooperative di lavoro, centri socio-educativi, scuole o quant’altro) e di rinviare ad età

avanzata l’isolamento in strutture di custodia”.

Il C.d.A. fa presente che una relazione più completa e dettagliata si trova nel Bilancio di

responsabilità Sociale 2016.

La struttura, nel corso del 2016, ha confermato la presenza in residenzialità di sette ospiti, di cui

due per cinque giorni alla settimana. L’Agenzia di Tutela della Salute (ex A.S.L.) ha

contrattualizzato otto posti.

Il personale occupato all’interno della Comunità è costituito da cinque operatori e all’occorrenza da

collaboratori esterni, forniti dalla società di lavoro interinale AxL di Milano per la sostituzione di

ferie e malattie. I cinque operatori sono assunti a tempo indeterminato con contratto collettivo

nazionale delle Cooperative Sociali.

Quattro operatori ricoprono il ruolo di A.S.A. e O.S.S., un operatore svolge il ruolo di Educatore

Professionale.

Dal mese di maggio 2015 fino all’1 giugno 2016 per il coordinamento della struttura ci si è avvalsi

della consulenza della cooperativa San Martino di Caravaggio (BG) che ha messo a disposizione

un operatore professionalizzato per 14 ore settimanali che si avvale della collaborazione di un

referente organizzativo.

L’1 giugno 2016 è rientrata in Casa Famiglia la coordinatrice, Dr.ssa Ilaria Secchi, che ha assunto

la funzione di coordinamento organizzativo e delle risorse umane e compiti infermieristici.

I dipendenti, sono consci del loro ruolo e collaborano anche in occasionali frangenti di emergenza

mentre per le sostituzioni si fa riferimento alla società AxL (Agenzia per il lavoro) che effettua

l’attività di fornitura del personale.

I volontari intervengono per importanti e significative attività di appoggio e di collaborazione.

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L’attività di sollievo, in aggiunta al residenziale, è leggermente cresciuta rispetto al 2015; si

continuerà con più forza nell’attività d’informazione.

Una sana e prudente gestione, un monitoraggio attento e puntuale dei costi e una pianificazione

delle attività finalizzate alla raccolta dei fondi ha consentito di chiudere in utile l’esercizio 2016.

Vengono di seguito commentate le principali voci di stato patrimoniale e conto economico al 31

dicembre 2016 riportando il confronto con l’anno precedente, lo scostamento in valore assoluto e

in percentuale.

Risultato del rendiconto 2016

Come evidenziato nella tabella sottostante l’esercizio 2016 si chiude con un utile netto di € 11.771.

U T I L E

31/12/2016 31/12/2015 Differenza Differenza in %

Utile netto 11.771 6.114 +5.657 +92,53%

Di seguito la nuova situazione del patrimonio netto:

PATRIMONIO NETTO

31/12/2016 31/12/2015 Differenza Differenza in %

Patrimonio netto 85.671 74.032 +11.639 +15,72%

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Analisi ricavi

Il ricavo delle prestazioni, frutto del nostro lavoro, viene corrisposto dalle famiglie (ricavi

convenzioni altri), dall’ATS (ricavi ATS - voucher riconosciuti dalla Regione Lombardia) e dalle

convenzioni con i Comuni per l’integrazione della retta (ricavi convenzioni Comuni).

Nell’esercizio 2016 c’è stato un aumento, rispetto al 2015, di € 22.459 (+14,30%) dei ricavi dovuto

alla presenza per l’intero anno dei due nuovi ospiti inseriti nel mese di giugno e luglio 2015. Di

seguito il dettaglio dei ricavi delle vendite e delle prestazioni:

Conto economico – Ricavi delle prestazioni

31/12/2016 31/12/2015 Differenza Differenza in %

Ricavi convenzioni Comuni 60.090 47.427 +12.663 +26,70%

Ricavi convenzioni Altri 89.053 79.235 3.344

+6.474 +7,84%

Ricavi ATS 30.362 27.040 +3.322 +12,29%

Totale 179.505 157.046 +22.459 +14,30%

Nella tabella sottostante si riportano nel dettaglio le voci che riguardano le oblazioni e i contributi

istituzionali. Il Libro “La casa di Silvia e le porte del cuore” è stato pubblicato nel 2015

raggiungendo il picco di vendite.

Nei contributi c/esercizio c’è da segnalare il contributo di € 7.000 della Fondazione Istituti Educativi

di Bergamo finalizzato al progetto delle vacanze estive presso la casa Regina dei Monti di

Schilpario e un buon incremento delle oblazione varie da privati.

Si evidenzia che il 5x1000 riferito all’anno 2014 e liquidato nel 2016 ammonta a € 1.265,00.

Conto economico – Altri ricavi e proventi a contributi in conto esercizio

31/12/2016 31/12/2015 Differenza Differenza in %

Oblazione Libro “La casa di Silvia e le porte aperte del cuore”

460 4.133 -3.673 -88,87%

Contributi c/esercizio 8.265 3.600 +4.665 +129,58%

Oblazioni varie da terzi 14.563 8.023 +6.540 +81,52%

Convenzione Comune Treviglio 12.000 12.000 0 0,00%

Totale 35.288 27.756 +7.532 +27,14%

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Analisi costi

I maggiori costi del personale rispetto al 2015 (€ 20.996) sono dovuti a:

presenza per tutto il 2016 dell’Educatore Professionale assunto nel mese di giugno 2015;

presenza per tutto il 2016 dell’ASA assunto nel mese di giugno 2015;

rientro dal’1 giugno 2016 in Casa Famiglia della coordinatrice, Dr.ssa Ilaria Secchi;

servizi di lavoro interinale per sostituzione personale assente per ferie/malattie.

Nel 2016 sono state godute tutte le ferie e i permessi anni precedenti.

Conto economico – Personale salari e stipendi

31/12/2016 31/12/2015 Differenza Differenza in %

Salari e stipendi dipendenti (soci) 111.032 99.978 +11.054 +11,06

Salari e stipendi interinale e collaborazioni occasionali

16.681 12.923 +3.758 +29,08%

Salari Educatore Professionale / Coordinatrice (soci)

32.394 26.210 +6.184 +23,59%

Totale 160.107 139.111 +20.996 +15,09%

Diminuiscono le spese per il mantenimento e la cura sanitaria della “famiglia”, per le faccende

domestiche e il materiale di consumo, per le manutenzioni varie mentre aumentano le spese per

servizi:

Conto economico

31/12/2016 31/12/2015 Differenza Differenza in %

Costi della produzione per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci

10.644 12.048 -1.404 -11,65%

Per servizi 28.614 24.439 +4.175 +17,08%

Totale 39.258 36.487 +2.771 +7,59%

Valutazione del risultato del rendiconto 2016.

Si tratta secondo il C.d.A. di un risultato sicuramente positivo, derivato da previsioni che si sono

per buona parte avverate, ma ancora troppo dipendente da oblazioni che non sono entrate

strutturali e sulle quali quindi non si può essere certi di poter contare; infatti il totale dei ricavi e

delle prestazioni ammontano a € 179.505 e non coprono i costi della produzione di € 203.169

(differenza di € 23.664). Il Consiglio di Amministrazione esprime comunque soddisfazione per la

chiusura del rendiconto 2016.

L’aumento fisiologico del costo del personale, le modalità diverse da quelle utilizzate finora per il

pagamento delle prestazioni occasionali, la ridotta richiesta registrata fino al mese in corso di

servizi di sollievo, la normativa amministrativa sempre più complessa (in pratica la stessa prevista

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per le grandi R.S.A.), che costringe ad esternalizzare parecchi servizi, destano nel CdA non poche

preoccupazioni per l’aumento dei costi.

Un approccio meno finanziario e più di contenuto del bilancio 2016 porta a esprimere le seguenti

osservazioni:

Difficile quantificare le spese per la realizzazione delle attività di apertura al territorio, di inclusione

dei nostri ospiti, come pure quelle dei laboratori che si realizzano in “famiglia”. Esse sono

disseminate nelle varie voci di bilancio, da quelle del personale, a quelle del materiale di consumo,

a quelle alimentari e per la casa…..

Certamente l’attenzione e la generosità di privati e associazioni hanno consentito che tante attività,

molti laboratori e alcune brevi vacanze fossero gratuiti.

La cura della salute degli ospiti non ha comportato spese rilevanti per l’opera di volontariato di

molti professionisti trevigliesi e per la sensibilità di benefattori che hanno contribuito ai costi per i

farmaci, ma la nuova situazione che si sta creando, e cioè con l’aggravarsi della salute di almeno

tre ospiti, ha comportato la necessità di un impegno di tutti gli operatori più attento, più vigile, più

competente, più continuativo. Soprattutto ha caricato la nuova coordinatrice, che ha titolo di

infermiera professionale e ha sostituito l’infermiera che si era nominata a tempo parziale, di un

carico di lavoro in sintonia col nostro progetto in questo ambito, molto più mirato e consistente

rispetto al passato.

La presente relazione sulla gestione sociale ed economica al bilancio di esercizio è stata

approvata dal Consiglio di Amministrazione il 9 marzo 2017.

I soci sono chiamati, oltre che ad approvare il bilancio, anche a rinnovare le cariche sociali scadute

in data 31 dicembre 2016 e rimaste in carica fino all’approvazione del presente bilancio da parte

dell’Assemblea dei soci.

Apro ora la discussione per l’approvazione del bilancio passando la parola al Dr. Pietro Longaretti

e alla Dr.ssa Paola Longaretti per l’illustrazione sia del “Bilancio e Nota integrativa al 31/12/2016”,

sia del parere del revisore e a loro chiedo eventuali consigli per rendere la cooperativa sempre più

in grado di far fronte alle difficoltà di bilancio.

Per il Consiglio di Amministrazione

La Presidente

Ariella Borghi

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BILANCIO E

NOTA INTEGRATIVA

AL 31/12/2016

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RELAZIONE DEL REVISORE

CONTABILE SUL BILANCIO

AL 31/12/2016

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“Ti insegneranno a non splendere.

E tu splendi, invece”

(Pier Paolo Pasolini)

BILANCIO DI

RESPONSABILITA’ SOCIALE

2016

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PREMESSA

I primi tre paragrafi del presente Bilancio Sociale 2016 ripetono in sostanza i contenuti e le

informazioni dei corrispondenti paragrafi del Bilancio Sociale 2015.

Le uniche variazioni significative riguardano le date di riferimento.

1. INTRODUZIONE

Con la redazione del bilancio sociale la Cooperativa “LA FAMIGLIA” si propone di allargare e

consolidare il proprio rapporto con la Comunità locale.

Il rendiconto di ogni anno riprende quello dell’anno precedente integrandolo con i fatti nuovi e i

cambiamenti intervenuti riguardo alla gestione, alle attività e ai risultati realizzati.

La comunicazione con la comunità cittadina e territoriale si esplica costantemente sia attraverso

pubblicazioni informative sul periodico locale “Il Popolo Cattolico” e sulla stampa locale, sia con la

promozione di iniziative destinate a far conoscere la Comunità nelle sua finalità e nel suo

funzionamento, sia con la partecipazione degli ospiti a tutte le occasioni di socializzazione offerte

dal territorio.

Con il bilancio sociale si intende sistematizzare tale comunicazione ed elaborare una sintesi

annuale del lavoro svolto che faciliti la conoscenza dell’evoluzione organizzativa ed educativa della

cooperativa non solo ai suoi soci, ai suoi operatori e collaboratori, ai consueti referenti del bilancio

economico (Amministrazione Comunale, A.T.S., Cassa Rurale – BCC Treviglio), ma anche a tutte

le Cooperative ed Associazioni del territorio di interesse analogo, con lo scopo di attivare buone

prassi di cooperazione.

L’elaborazione del documento è affidata alla Presidente.

Il periodo di riferimento della rendicontazione è l’anno 2016.

Il documento verrà presentato all’Assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio entro il 31

maggio 2017.

Di necessità si apre con una breve storia della struttura per facilitare l’informazione a coloro che si

interessano per la prima volta dell’attività che essa svolge.

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2. STORIA

Negli anni ottanta, nel momento di massima crisi delle strutture assistenziali di vecchia

concezione, le nuove istanze di rinnovamento chiedevano che ai più deboli, in particolare alle

persone disabili, venisse garantita non solo l’assistenza, ma l’inserimento dignitoso e paritario nel

tessuto sociale di appartenenza.

Dagli istituti di ricovero e dai laboratori protetti i soggetti assistiti venivano dimessi e rimandati alle

comunità di provenienza, ben disposte, ma impreparate ad accoglierli.

Non era facile, considerati i vari problemi, collocare le persone disabili psichiche medio-gravi in

aziende comuni.

In Treviglio si pensò quindi alla strutturazione di una azienda organizzata e gestita secondo le

esigenze dei soggetti e istituzionalmente predisposta ad accoglierli.

Nel novembre 1979 venne quindi creata la Cooperativa “Insieme” che ancora oggi è operante ed

occupa ventitré soggetti; vi invitiamo a visitare il sito della Cooperativa “Insieme” per approfondire

le attività svolte all’indirizzo www.coopinsieme.org.

La lotta all’emarginazione delle persone disabili, il loro inserimento nella comunità locale e la loro

promozione personale e sociale, sono stati lo scopo di fondo e l’orientamento di tutta l’iniziativa.

Nel tempo i soggetti sono cresciuti, molte delle loro famiglie si sono esaurite e nell’ambito della

Cooperativa “Insieme” si è posto il problema di fornire a qualcuno di loro una alternativa alla

famiglia e cioè una struttura che continuasse a mantenerli nel loro ambiente e nelle loro attività.

Per questo scopo nel 1995 è stata istituita in Treviglio la “Comunità Alloggio La Famiglia” che

accoglie un piccolo gruppo di persone disabili psichiche, occupate di giorno nei diversi servizi

territoriali (Cooperative di lavoro, Centro Diurno Disabili, Centro Socio Educativo, Centro

Formazione Professionale, Servizio Formazione Autonomia) e che tornano poi, presso la

comunità, come propria casa.

Nel primo anno di attività la Comunità Alloggio “La Famiglia” è stata coordinata da Suor Battistina

Ceruti dell’ordine di M. Bambina e sono stati inseriti tre soggetti (sui cinque previsti) e nella

relazione del Consiglio di Amministrazione relativo al primo esercizio, è stato dichiarato con

convinzione:

“Fino ad ora quindi abbiamo rispettato l’obiettivo che avevamo individuato come compito di base

della struttura e cioè di garantire alle persone disabili, prive di validi appoggi familiari, ma ancora

capaci di una vita di relazione, di fruire quanto più a lungo possibile di rapporti sociali (frequenza di

cooperative di lavoro, centri socio-educativi, scuole o quant’altro) e di rinviare ad età avanzata

l’isolamento in strutture di custodia”.

Negli anni successivi il progetto è stato portato gradualmente a regime, sia per quanto riguarda la

capacità ricettiva (cinque posti), sia per quanto riguarda le iniziative, i contatti, i collegamenti utili

per inserire gli ospiti nella vita della comunità trevigliese: collaborazione a fini educativi con la

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Cooperativa “Insieme” di Treviglio, con il Centro Diurno Disabili (CDD) di Caravaggio e di Spirano,

con le strutture ricreative, sportive, associative disponibili a una proficua cooperazione.

Il rapporto con i famigliari è sempre stato incoraggiato e stimolato.

Il volontariato fin dall’inizio ha supportato la Comunità Alloggio “La Famiglia”, sia partecipando alla

vita interna della struttura, sia diventando riferimento affettivo degli ospiti, così da supplire, almeno

in parte, all’assenza dei familiari e garantendo quei rapporti di sostegno, di amicizia e di stima che

facilitano ogni processo di crescita.

Anche gli obiettori di coscienza hanno collaborato per questi scopi fino al 2002 sostituiti, dopo

l’abolizione del servizio obbligatorio di leva, dai volontari del servizio civile.

La “Comunità Alloggio La Famiglia” ha anche cercato, per quanto possibile, di mantenere un

gruppo operativo stabile: dopo le due prime coordinatrici, che si sono dimesse per motivi diversi, il

coordinamento è stato assunto nell’estate dell’anno 2000 dall’operatrice attuale, Secchi Ilaria, che

ha proseguito lo sviluppo sulla strada intrapresa e inoltre ha ampliato il raggio dell’attività della

“Comunità Alloggio La Famiglia” con la comunità cittadina e le associazioni.

La “Comunità Alloggio La Famiglia”, nel suo progetto di servizio al territorio, prevede anche

l’ospitalità temporanea per soggetti le cui famiglie attraversano situazioni particolari di emergenza

quali ospedalizzazioni, assenza necessarie o altro.

Per questo motivo era stata prevista la destinazione di uno dei cinque posti disponibili al ricovero di

sollievo.

Inizialmente questi interventi sono stati poco richiesti e per motivi di bilancio il C.d.A. ha deciso di

coprire il posto libero e limitare i ricoveri di sollievo in concomitanza con qualche assenza di altro

ospite.

Nel 2008 l’A.S.L. ha consentito di portare a sei il numero degli ospiti presenti, ciò ha permesso di

riattivare nuovamente la disponibilità per i ricoveri di sollievo e di pronto intervento.

Completato il gruppo di ospiti la vita della “Comunità Alloggio La Famiglia” ha sviluppato il suo

progetto secondo le modalità impostate e deliberate dal Consiglio di Amministrazione così come

indicato nel Bilancio Sociale, cogliendo di fatto ogni occasione per migliorare la qualità della vita

dei suoi ospiti.

Fin dal 2003, inoltre, era stata accolta l’offerta dei soggiorni vacanza di cui hanno fruito,

accompagnati da volontari, alcuni degli ospiti ed è stato realizzato il collegamento con una nuova

associazione A.S.I.A.H. (associazione per lo sviluppo, l’integrazione e l’autodeterminazione della

persona disabile) che proponeva un programma per il tempo libero per persone disabili (weekend

di vacanza con mete mirate), progetto che si realizzò nel 2004.

Obiettivo costante del Consiglio di Amministrazione della “Comunità Alloggio La Famiglia” è da

sempre, il contenimento dei costi retta.

Per questo motivo, grazie al D.G.R.18333 del 23 Luglio 2004, nel 2005 la Casa Famiglia è stata

riqualificata da struttura socio-educativa a struttura socio-sanitaria; la riqualificazione ha richiesto

uno sforzo di riorganizzazione e riqualificazione del personale, con l’adozione di procedure

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burocratiche non indifferenti, ma ha permesso la fruizione da parte degli ospiti di contributi quali

voucher, diversificati secondo l’entità dell’handicap, che hanno prodotto come risultato la

mitigazione del costo della retta.

Concluso il progetto di riqualificazione la “Comunità Alloggio La Famiglia” ha affrontato una nuova

fase di sviluppo per l’ampliamento della recettività fino a otto posti.

Questo obiettivo l’ha perseguito a inizio 2014.

Ora gli ospiti residenziali sono sette e si è introdotta un’attività di sostegno che è in evoluzione.

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3. INFORMAZIONI GENERALI SULLA COOPERATIVA

3.1 Oggetto sociale

Secondo lo Statuto, registrato a

Treviglio il 6-04-2005, N. 674, serie

1, a modifica del precedente

Statuto registrato sempre a

Treviglio il 14-11-1995 n. 2169

serie 1, la Società Cooperativa

a mutualità prevalente

denominata “Comunità

Alloggio La Famiglia”

Cooperativa Sociale a

Responsabilità Limitata, si

deve ispirare ai principi che sono alla base del

movimento cooperativo mondiale - mutualità, democraticità,

impegno, equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, spirito comunitario… - e, in rapporto ad

essi, deve agire, realizzando i propri scopi sociali attraverso la gestione di una Comunità Alloggio

per persone con disabilità psichica e prive di assistenza familiare.

I valori di riferimento sono il rispetto dello scopo mutualistico, senza fini di lucro o di speculazione

privata e l’interesse generale della Comunità alla promozione umana ed alla integrazione sociale

dei cittadini.

Come sviluppo dei principi e dei valori evidenziati, la Cooperativa si è in seguito qualificata come

“Comunità Socio-Sanitaria Cooperativa Sociale a Responsabilità Limitata”.

La sua sede è in Treviglio, Via Monsignor Ambrogio Portaluppi n.16, e dal 24 Marzo 2005 risulta

iscritta all’albo nazionale delle “Cooperative a mutualità prevalente” al n. A128971, categoria

Comunità Socio Sanitaria per disabili.

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3.2 Gli Amministratori

Dal 28 maggio 2015 i componenti del Consiglio di Amministrazione sono stati i seguenti:

Carica Cognome Nome Prima

nomina Socio dal Residenza

Presidente Ariella Borghi 24/05/2013 28/12/2012 Treviglio (BG)

Vice Presidente Daria Scaravaggi 24/05/2013 28/01/2010 Treviglio (BG)

Consigliere Margherita Barcella 30/04/1999 21/11/1995 Chiari (BS)

Consigliere Aurora Piloni 28/05/2015 29/01/2015 Fara Gera d’Adda (BG)

Consigliere Armando Ambivero 16/05/2014 08/11/1995 Treviglio (BG)

Consigliere Cesare Lombardi 28/05/2015 29-11-2015 Mairago (LO)

Tutti i membri del Consiglio d’Amministrazione sono soci della Cooperativa “La Famiglia” e

svolgono la loro opera a titolo assolutamente gratuito.

L’Organo di controllo è costituito dal Revisore unico Dr.ssa Paola Longaretti, iscritta al registro dei

Revisori contabili tenuto presso il Ministero di Giustizia, nominato con atto del 30/05/2011.

La Comunità Alloggio La Famiglia aderisce alla Confcooperative di Bergamo.

3.3 Composizione della base sociale

Soci Maschi Femmine Totale

Soci 21 19 42 comprese Cassa Rurale di Treviglio e Cooperativa Insieme

Soci lavoratori 2 3 5

Soci fruitori/utenti 0 0 0

Soci volontari 2 6 8

Soci sovventori 4 4 8

Soci Persone giuridiche 1

La compagine sociale al 31/12/2016 è cresciuta di 2 persone. Comunque tante persone hanno di

fatto dimostrato di sostenere concretamente la Comunità e si sono ad essa avvicinati negli eventi

benefici e non che ha promosso.

Parecchie persone che collaborano con la Cooperativa sono membri dell’Associazione Lina Ferrari

(fondatrice della “casa”), presieduta da Barcella Margherita.

Il personale occupato all’interno della Comunità è costituito da cinque operatori e da collaboratori

esterni per sostituzioni ferie e malattie forniti dalla Società AxL, Agenzia per il lavoro di Milano. I

cinque operatori sono assunti a tempo indeterminato con contratto collettivo nazionale delle

Cooperative Sociali.

Quattro operatori ricoprono il ruolo di ASA e OSS, un operatore svolge il ruolo di educatore.

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Dal maggio 2015 fino all’1 giugno 2016 per il coordinamento della struttura ci si è avvalsi della

consulenza della cooperativa San Martino di Caravaggio che ha messo a disposizione un

operatore professionalizzato per 14 ore settimanali che si avvale della collaborazione di un

referente organizzativo.

L’1 giugno 2016 è rientrata in Casa Famiglia la coordinatrice, Dr.ssa Ilaria Secchi, che ha assunto

la funzione di coordinamento organizzativo e delle risorse umane e compiti infermieristici.

I dipendenti, sono consci del loro ruolo e collaborano anche in occasionali frangenti di emergenza

mentre per le sostituzioni si fa riferimento alla società AxL che effettua l’attività di body rental.

I volontari intervengono per importanti e significative attività di appoggio e di collaborazione.

3.4 Ambito territoriale

La “Comunità Alloggio La Famiglia” rivolge il suo servizio all’area trevigliese e comuni limitrofi.

Non si esclude, quando giudicato opportuno, deontologicamente corretto, utile e necessario,

l’accesso a soggetti provenienti da altre aree territoriali.

Rispetto al territorio si relaziona con Enti pubblici:

Comuni per diarie utenti e trattazione di qualunque problema di comune interesse;

Cooperativa Insieme di Treviglio per inserimento lavorativo ad oggi, di tre soggetti a tempo

pieno e di un ospite a tempo parziale;

Centri Diurni per Disabili (C.D.D.) per inserimento due soggetti.

La cooperativa è in rete con molteplici realtà sociali di Treviglio e dintorni.

Anche a Borno e a Schilpario, località in cui i nostri ospiti sono stati recentemente in vacanza, si è

realizzata un’integrazione nel tessuto sociale della stazione turistica.

3.5 Beneficiari

I beneficiari sono stati nel corso del 2016 sette ospiti con disabilità psichica.

Due di essi sono stati inseriti l’uno a giugno, l’altra a luglio 2015.

Si sono fatte anche alcune esperienze di sollievo.

3.6 Portatori d’interesse

3.6.1 Interni

I portatori di interesse interni alla Cooperativa sono rappresentati da:

gli Organi direzionali: l’Assemblea dei soci, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il

coordinatore, il Revisore dei conti;

la base sociale: nr. 42 soci di cui 5 soci lavoratori, nr. 8 soci sovventori, nr. 2 persone

giuridiche, nr. 8 soci che fanno anche opera di volontariato;

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le risorse umane: nr. 5 lavoratori dipendenti, un consulente coordinatore fino a giugno 2016,

nr. 6 lavoratori dipendenti per il rientro della coordinatrice da giugno in poi, nr 15 volontari,

compresi i non soci, alcuni collaboratori esterni;

i fruitori: nr.7 utenti e le loro famiglie, gli occasionali ospiti per il sollievo.

3.6.2 Esterni

I portatori di interesse esterni alla Cooperativa sono rappresentati da:

la Rete territoriale: istituzioni locali, Comuni, A.T.S.;

la Rete di sistema: Cooperativa “Insieme” per l’occupazione lavorativa di nr. 4 utenti, di cui

tre a tempo pieno e uno a tempo parziale;

Centri Diurni per Disabili (C.D.D.) per inserimento di nr. 2 utenti;

altre realtà associative del territorio come per esempio La Quercia di Mamre e gli amici del

Roccolo…

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4) STRUTTURA E GOVERNO DELLA COOPERATIVA

4.1 Fino a giugno 2016

4.2 Da giugno 2016

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La Comunità è gestita in forma cooperativa.

Nell’ambito dell’Assemblea dei soci viene eletto il Consiglio di Amministrazione, in grado di

assicurare alla Cooperativa una sana e prudente gestione.

Il Consiglio determina gli indirizzi della attività e prende ogni decisione inerente alla gestione.

Gli amministratori operano a titolo volontario e non percepiscono alcun compenso.

Il C.d.A. può essere composto da 3 a 15 membri eletti dall’Assemblea dei soci; il numero viene

determinato di volta in volta dall’Assemblea che li nomina.

L’Assemblea dei soci può essere ordinaria o straordinaria.

Quella ordinaria, – ai sensi dell’art 25 della Modifica dello Statuto registrata a Treviglio il

06/04/2005, N.674, serie 1 - si riunisce una volta all’anno, entro quattro mesi dalla chiusura

dell’esercizio sociale per approvare il bilancio, eleggere le cariche sociali, trattare tutti gli argomenti

di sua competenza e che siano stati posti all’ordine del giorno.

I soci hanno diritto di chiedere la convocazione dell’Assemblea a condizione, però, che la

domanda relativa sia presentata per iscritto da almeno un quinto dei soci che hanno diritto di voto

nell’Assemblea. In questo ultimo caso l’Assemblea deve essere convocata entro trenta giorni dalla

richiesta.

Sempre ai sensi dell’art. 25 citato “Le Assemblee straordinarie sono convocate per la trattazione

degli argomenti che la legge attribuisce alle competenze di esse”.

L’attività di controllo è svolta dal Revisore dei Conti.

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5) RELAZIONE SULLA VITA ASSOCIATIVA

Nel tempo l’Assemblea dei soci della Cooperativa si è riunita una volta all’anno per l’approvazione

del Bilancio.

La relazione della Presidente che precede la votazione illustra l’attività svolta nel corso dell’anno, i

problemi incontrati, le misure adottate per affrontarli, i progetti per l’anno successivo.

Il Revisore dei conti esprime il suo giudizio sul risultato economico della gestione.

Negli anni, il numero dei soci che partecipano all’Assemblea si è man mano ridotto; ciò è da

ricondurre al fatto che la regolarità dell’andamento della gestione ha diminuito il loro interesse.

Nell’ultima assemblea erano presenti n. 15 soci.

5.1 Rette

Nel 2016 le rette giornaliere sono quelle illustrate dalla tabella che segue di “Analisi fatturato:

Ospite

Quota giornaliera a

carico dell'ospite

Quota giornaliera a

carico del Comune

Voucher giornaliero

ATS

Totale retta giornaliera

Totale mensilizzato

(mese 30 giorni)

1 64,45 0,00 15,55 80,00 2.400,00

2 0,00 55,25 20,75 76,00 2.280,00

3 55,25 0,00 20,75 76,00 2.280,00

4 60,45 0,00 15,55 76,00 2.280,00

5 54,90 0,00 12,10 67,00 2.010,00

6 30,00 32,45 15,55 78,00 2.340,00

6 30,00 32,45 15,55 78,00 2.340,00

Totale 299,05 113,70 112,35 525,10 15.753,00

Per il sollievo i costi previsti sono i seguenti:

fino a 3 ore € 8,50 all'ora + I.V.A.

per 6 ore - dalle 8 alle 14 oppure dalle 14 alle 20.00 € 35,00 + I.V.A.

per 12 ore dalle 8.00 alle 20.00 € 60,00 + I.V.A.

per la notte € 35,00 + I.V.A.

per l’intera giornata 24 ore € 75,00 + I.V.A.

Eventuale trasporto € 10,00 + I.V.A.

Per ogni particolare attività ludico, sportiva, ricreativa

sul territorio (piscina, orto, laboratori ….) € 10,00 + I.V.A.

Sono esclusi farmaci, interventi specialistici ed alimentazione differenziata.

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5.2 Dati di bilancio

Anno di riferimento del Bilancio: 2016

Valore della produzione Euro Di cui in

Lombardia %

a. Ricavi delle vendite e delle prestazioni a seguito di convenzioni, contratti, appalti con Enti Pubblici

90.452 90.452 100%

b. Ricavi delle vendite e delle prestazioni a seguito di contatti, commesse con privati

89.053 89.053 100%

c. Altri ricavi e proventi (valore A5 del Conto Economico)

35.355 35.355 100%

Totale valore della produzione (totale lettera"A"del Conto Economico)

214.860 214.860 100%

Costo della produzione

a. Costo del personale (totale B9 del Conto Economico)

160.106 160.106 100%

b. Altri costi 43.063 43.063 100%

Totale costo della produzione (totale lettera "B" del Conto Economico)

203.169 203.169 100%

Differenza tra valore-e costo della produzione

11.691 11.691 100%

5.3 Destinazione delle risorse

Costi del personale;

Spese per la casa;

Costi dei Servizi.

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6. RELAZIONE SUI DATI DI BILANCIO E SOCIO-ORGANIZZATIVI

Sul piano gestionale, la riorganizzazione della struttura e delle risorse umane, avvenuta, come è

noto, nel 2015, ha continuato a rivelarsi funzionale ed efficace, anche se nel mese di maggio 2016

si è interrotta la collaborazione con la Cooperativa San Martino di Caravaggio, che offriva la

consulenza di un coordinatore, per il rientro in Casa Famiglia della coordinatrice, Dr.ssa Ilaria

Secchi.

Il nuovo cambiamento è stato apprezzato da ospiti e operatori e, pur creando un breve

disequilibrio, anche grazie al contributo di volontari/ie, non ha mutato, anzi ha contribuito a

migliorare, i livelli del 2015 sul piano della qualità della vita della struttura e della gestione socio-

organizzativa, qualità che ha avuto positiva ricaduta sul benessere degli ospiti.

La scelta di slegare le funzioni assistenziali diurne e notturne affidate tutte a lavoratori ASA o OSS,

assunti a tempo indeterminato, dalle funzioni educative e gestionali, svolte da un educatore e da

un addetto al coordinamento, ha consolidato i risultati già realizzati lo scorso anno, in primis quello

di poter continuare a promuovere e a effettuare iniziative sociali, ricreative e culturali che

consentissero da un lato di raccogliere fondi e dall’altro di concretizzare il fondamentale obiettivo

della Casa Famiglia di inclusione sociale dei suoi ospiti (si vedano il paragrafo “Relazione su dati

socio-educativi” e l’allegato).

Ma questo dato va incrociato con la nuova situazione che si sta creando e cioè con l’aggravarsi

della salute di almeno tre ospiti, il che ha comportato la necessità di un impegno di tutti gli

operatori più attento, più vigile, più competente, più continuativo.

Soprattutto ha caricato la coordinatrice, che ha titolo di infermiera professionale e ha sostituito

l’infermiera che si era nominata a tempo parziale, di un carico di lavoro in sintonia col nostro

progetto in questo ambito, molto più mirato e consistente rispetto al passato.

Nessuno si è sottratto all’esigenza di fare di più, ma bisogna che si cominci a pensare a un

incremento delle risorse umane, e quindi finanziarie, per la gestione complessiva della C.S.S.

Questo obiettivo economico potrà essere pienamente realizzato solo con un bilancio

autosufficiente, a cui purtroppo non siamo ancora giunti.

E’ vero che lo scorso anno si è espresso il concreto timore di chiudere il bilancio 2016 in perdita,

anche per l’aumentare dei costi delle prestazioni occasionali e per la necessità di esternalizzare

alcuni servizi, ma è altrettanto vero che, nonostante l’inserimento di due ospiti in più, l’utile di oggi

– € 11.771 - è soprattutto dovuto a tante generose oblazioni e alla Convenzione stipulata col

Comune (€ 12.000 per due anni).

Le difficoltà finanziarie continuano quindi ad essere una preoccupazione e potranno forse essere

superate solo accogliendo un ottavo ospite e aumentando l’attività di sollievo, ultimamente già un

po’ ampliata.

Se le entrate aumentassero, anche senza coprire in toto i costi, si guarderebbe con più fiducia alla

continuità nel tempo dell’esperienza della Casa Famiglia.

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Si continuerebbe nella ricerca di donazioni, magari cercando di renderle strutturali, ma una

accresciuta autonomia contribuirebbe a smorzare il timore di dover sospendere il servizio.

Comunque problemi economici a parte, oggi, a distanza di un anno dal suo avvio, il rinnovo

organizzativo può dirsi riuscito non solo perché l’A.T.S.(vecchia A.S.L.), organo di controllo

sovraordinato, ha valutato, con il massimo del punteggio previsto, 100 su 100, l’adeguatezza della

struttura e della gestione della Casa Famiglia, ma anche perché tutti coloro che operano nella

Comunità, come detto in premessa, hanno rilevato qualche passo avanti rispetto alla qualità di vita

in casa e fuori casa.

Si sono consolidati e ampliati gli spazi per laboratori da svolgersi al rientro dal lavoro (Cooperativa

Insieme) e dal CDD oppure durante le vacanze estive, di Pasqua e di Natale.

I laboratori di cucito, di lavorazione della carta, di oggettistica sono stati introdotti nel 2016 accanto

a quelli già sperimentati (per es. informatica, addobbi natalizi…).

Si sono create condizioni anche per la realizzazione di un cortometraggio, presentato al Festival di

Gorgonzola, dal titolo “Si va in scena”, curato dall’esperto Paolo Brusaferri.

La partecipazione alla vita della città e del circondario si è arricchita perché ogni giorno è stato

possibile avere a disposizione operatori/volontari che consentissero agli ospiti sia di uscire dalla

Comunità per intrattenere relazioni più o meno organizzate, sia di invitare amici, parenti, soci e

conoscenti per un incontro “in famiglia”.

Si continua a fare la spesa in centri commerciali, in negozi, al mercato, coinvolgendo alcuni ospiti

che, in tal modo, consolidano la loro autonomia.

Per l’approvvigionamento di alimenti si è ancora in relazione anche con La Quercia di Mamre che

una volta alla settimana distribuisce viveri a tante realtà associative/cooperative, per i farmaci si è

stabilito un rapporto particolare con la Farmacia Guarneri presso la quale si hanno talvolta depositi

di oblazioni, per il trasporto ci si appoggia regolarmente all’Associazione Trasporto Solidale.

Tutto questo fermento denota che, nonostante le criticità legate ai problemi di salute di alcuni

ospiti, il clima sociale resta abbastanza disteso e la coesione affettiva buona.

Questo risultato è da attribuirsi anche al fatto che sono migliorati i rapporti tra il personale perché

la figura destinata al coordinamento della comunità, sganciata da ogni altra funzione, ha consentito

di portare avanti, anche se in modo non ancora organico, una formazione di base per ASA e OSS

e di organizzare riunioni di équipe ogni due settimane, consentendo di concordare l’azione degli

operatori che, ai fini educativi, emotivi e affettivi, è stata più mirata e unitaria.

Certo sarebbe necessario non solo un aggiornamento in servizio, ma anche esterno, presso

agenzie di formazione che si occupano delle problematiche legate alle C.S.S.

Difficile effettuarlo per ragioni di servizio e finanziarie.

Coordinatrice ed educatore, che sanno collaborare proficuamente e che appena possono

frequentano corsi formativi, dal giugno 2016 (il contratto è già stato firmato) godranno, per il

sostegno agli operatori e per l’elaborazione delle loro scelte, del supporto di una psicologa per 50

ore.

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Secondo il progetto deliberato da C.d.A. la finalità è: “fornire strumenti agli operatori della comunità

per migliorare la comunicazione interna, la comprensione e la gestione dei conflitti e

l’umanizzazione delle cure……fornire supporto psicologico agli utenti, ai familiari e agli operatori.”

Nel corso del 2016 non solo si è lavorato per rendere più efficiente ed efficace la gestione socio-

organizzativa della Casa Famiglia, ma si è gradualmente cercato di proseguire nella realizzazione

del “Progetto Restart” presentato nel Bilancio Sociale di due anni fa e di altre esperienze ritenute

valide.

In breve si è continuato:

a monitorare il piano sicurezza;

a controllare i costi per le spese di mantenimento della Comunità per contenerle il più

possibile senza pregiudicare la qualità degli acquisti;

a mantenere il decoro della casa, facendo attenzione a ordine, pulizia, personalizzazione

degli spazi e intervenendo con tempestività per le manutenzioni. Si è convinti che un

ambiente accogliente faciliti l’instaurarsi di positivi rapporti all’interno del contesto familiare

e quindi aiuti a relazionarsi con gli altri;

a curare la comunicazione interna e quella con l’esterno. Quest’ultima si è spesso anche

personalizzata per renderla più efficace;

a rendere diffusa la capacità di documentare e controllare i dossiers della documentazione

socio-sanitaria di ogni ospite, documentazione sì richiesta all’atto della verifica dell’ATS, ma

anche indispensabile per monitorare lo sviluppo psico-fisico degli utenti;

a organizzare con successo, per il terzo anno consecutivo, una vacanza estiva in

montagna di tutti gli ospiti, a facilitare la partecipazione di singolo utenti a viaggi, gite e

vacanze;

si è sollecitato in ogni modo, anche attraverso il sito internet, il contributo del 5x1000.

Resta da cominciare ad affrontare, e occorre farlo al più presto, il tema della formazione e del

coordinamento dei volontari, obiettivo che si ritiene realizzabile solo mettendosi in rete con altre

realtà associative.

Concludendo. Nonostante i più complessi bisogni degli ospiti e i problemi segnalati, la Casa

Famiglia resta viva e vivace.

Il C.d.A. ne è soddisfatto e auspica di poter fare ancora meglio con l’applicazione della Legge

“Dopo di noi” (la si attende ormai da un anno).

Forse una maggior sicurezza economica gli consentirà di poter realizzare qualche ambizioso

obiettivo che gli sta a cuore: presidi sanitari tecnologicamente avanzati, autonomia nel trasporto,

piccoli brevetti di supporto alla disabilità presentati dalla Casa Domotica.

Comunità Socio Sanitaria “La Famiglia” – Cooperativa Sociale a Responsabilità Limitata Pagina 38 Numero d’iscrizione all’albo delle Cooperative: A128971

7. RELAZIONE SUI DATI SOCIO-EDUCATIVI E SANITARI

Passando dal piano organizzativo a quello più strettamente socio-educativo e sanitario, va detto

che la Comunità sta continuando a perseguire in modo adeguato i suoi obiettivi rispetto ai percorsi

di apprendimento personalizzati e di inclusione sociale degli ospiti.

A tal proposito, e diversamente dagli anni passati, quest’anno il C.d.A. non vuole limitarsi a

comunicare che l’A.T.S. ha valutato col massimo del punteggio - 100 % - il perseguimento delle

finalità previste per il 2016, ma desidera far conoscere ai soci i complessi ambiti di valutazione

oggetto del controllo di un ente sovraordinato.

Va detto subito che il controllo degli “indicatori di appropriatezza” (così lo chiama la legge, il DGR

1765 del 08/05/2014) viene effettuato sulla base del potenziale di sviluppo e delle condizioni psico-

fisiche di ciascun ospite, il che significa che, a seconda della valutazione multidimensionale dei

bisogni di ciascun utente (in parole semplici della situazione di partenza di ciascun ospite), il

controllo è positivo sia se registra risultati attesi di miglioramento, sia se dà conto del

mantenimento previsto di certi comportamenti e abilità, sia se verifica che i peggioramenti

preannunciati siano stati comunque contenuti nei limiti ipotizzati all’inizio del percorso.

Questo per dire che non deve stupire il fatto che la Casa Famiglia, pur coll’aggravarsi della salute

di alcuni ospiti, abbia raggiunto il massimo di valutazione.

Ciò significa che la Comunità, nonostante difficoltà legate alla carenza di personale, riesce a

predisporre, realizzare, valutare i Piani Educativi Individuali e gli interventi per monitorare le

condizioni di salute di ciascun ospite, per poi retroagire adeguatamente.

Detto ciò, ecco in sintesi cosa ha accertato, apprezzandolo, l’A.T.S. in Casa Famiglia, il che dà

conto del lavoro, dell’impegno e della professionalità con cui si opera in Comunità:

Presenza della valutazione / rivalutazione multidimensionale dei bisogni con scale validate

per le aree previste dalle specifiche normative:

area medica;

infermieristica-tutelare;

psico-sociale (raggruppa le aree psicologica, educativo/animativa e sociale);

riabilitativa.

Esistenza della progettazione, pianificazione e tracciabilità degli interventi attuati.

Elaborazione dei Progetti Individuali.

Coerenza della valutazione multidimensionale con la progettazione.

Congruenza dati rendicontati con quanto rintracciato nei FA.S.A.S. (Fascicoli Socio-

Assistenziali e Sanitari) il quali prevedono, e poi valutano, i trattamenti preventivi delle

funzioni primarie compromesse o a rischio di ciascun ospite rispetto:

alle funzioni primarie (funzione respiratoria, alimentazione, integrità cutanea, minzione.

Evacuazione..);

all’autonomia nella cura personale e nell’alimentazione;

ai comportamenti auto-etero aggressivi o che comportano controllo.

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e inoltre individuano e valutano:

le capacità occupazionali abilità occupazionali, personali e relazionali;

obiettivi personalizzati per le attività animative/educative/occupazionali sia individuali

che di gruppo;

l'inclusione sociale o il sostegno alle relazioni interpersonali.

Si descrivono ora le attività svolte con pervicacia dalla Casa Famiglia per perseguire la sua

mission di inclusione sociale, di integrazione dei soggetti diversamente abili, per farli vivere in una

comunità più ampia, da cui poter trarre senza sosta stimoli per nuovi apprendimenti, per nuove

relazioni, per continuare a sviluppare, seppur in modo differenziato, le potenzialità di vita autonoma

di ciascuno di loro.

Tutti gli utenti, tranne uno, che riesce ad uscire di casa solo in carrozzella o per brevissime

passeggiate, sono giornalmente impegnati in strutture socio-educative (C.D.D.), lavorative

(Cooperativa Insieme) e associative (“Quercia di Mamre”, Alpini, “Amici del Roccolo”,…).

Essi intrattengono buoni e fecondi rapporti con i volontari, con il vicinato, con tutti gli amici della

Comunità e frequentemente partecipano, con tanto desiderio di essere protagonisti, alle occasioni

di svago e di socializzazione che la Comunità, la città e il territorio offrono.

Si tratta di numerose iniziative di cui si dà conto analiticamente nell’”Allegato al Bilancio Sociale”:

laboratori in famiglia (di cui alcuni del tutto nuovi come il cortometraggio e la lavorazione

della carta) e corsi esterni come palestra e teatro;

attività in città (Miracol si grida, Giornata volontariato, Giornate della salute e tante altre) e

con molte realtà e associazioni di Treviglio e del territorio (Cooperativa Insieme, Alpini di

Treviglio e Spirano, gli Amici del Roccolo, la Quercia di Mamre, la CFL, l’associazione

DisabilinCorsa, l’A.N.M.I., l’U.N.I.T.A.L.S.I., Slow Food, Legambiente, gli oratori e le

parrocchie, il C.A.I., la Caritas, il Ristorante Mate…);

strette relazioni con le Associazioni Ola di Arcene e Ex Lavatoio di Fornasotto, associazioni

di disabili molto aperte al territorio, e partecipazione agli eventi organizzati dai C.D.D.

Gli orizzonti si sono allargati a un circondario un po’ più ampio: Soncino, Villa d’Adda, Gorgonzola

ecc. e le esperienze si sono differenziate: servizio e corso al ristorante Mate, la cura del Parco del

Roccolo, il Carnevale con altre associazioni, la collaborazione con la Cascina Pelisa, con

l’Amministrazione Comunale, con il Consultorio della Famiglia, partecipazione a serate musicali, a

spettacoli teatrali e a mostre, come quella sulla “memoria” dal titolo Ricordiamo.

Tutto ciò si ritiene essere molto importante per tutelare l’autostima e lo spirito di autonomia degli

ospiti, ma al di là di queste attività, ormai appartenenti alla quotidianità, ve ne sono alcune a

cadenza periodica, secondo il C.d.A., di grande pregnanza formativa e di rilevante valore sul piano

relazionale.

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Oltre a quelle sempre evidenziate - le vacanze “tutti insieme”, i momenti ricreativi organizzati dalla

Comunità per implementare le risorse finanziarie, il teatro – va oggi considerato l’allestimento del

“cortometraggio”.

Si è sempre fatto presente come la vacanza estiva “tutti insieme” fosse un’esperienza ricca per la

promozione di rapporti interni ed esterni in contesti diversi e come ciò contribuisse a rendere i

partecipanti più consapevoli delle loro capacità, più sicuri di sé, più aperti agli altri e a nuove

”avventure”.

Ebbene quest’anno l’esperienza è stata ancor più benefica perché è cambiato il luogo di

soggiorno.

Da Borno si è passati a Schilpario e ciò ha

ulteriormente valorizzato gli apprendimenti degli

scorsi anni, senza destabilizzare sul piano

psicologico ed emotivo nessun ospite.

Ma bisogna dire che singoli ospiti, quelli più capaci di

autonomia, hanno fatto vacanze educative, ma

anche molto piacevoli sul piano ricreativo, per una

settimana in altri luoghi: con il Rotaract a Villa

Maggio, con l’associazione Ola a Cesenatico, con

l’U.N.I.T.A.L.S.I. a Borghetto S. Spirito.

Il contributo dei volontari/e in questo ambito è stato determinante.

La Comunità annualmente crea occasioni per feste benefiche a suo favore (si è già detto dei suoi

bisogni finanziari per sopravvivere), che sono anche momenti conviviali e ricreativi di dialogo, di

aggregazione, di scambio forte a livello emotivo e affettivo tra i gruppi, le persone e i benefattori

che hanno rapporti di amicizia con la Casa Famiglia.

Si passano momenti di serenità che fanno sentire agli ospiti di non essere soli, ma di godere della

vicinanza di tante persone che vogliono loro bene e che sostengono la loro speciale famiglia.

E’ il momento della famiglia allargata in cui si incontrano i compagni di viaggio di sempre, ma

anche si ha l’opportunità di conoscere nuova gente e quindi di cominciare nuove relazioni.

Quest’anno due sono state le iniziative organizzate con successo: la tradizionale “Festa della

Befana” (che ormai sostituisce la festa di Santa Lucia) e la Pizzata per una nuova vacanza “tutti

insieme” (organizzata da Giovanni Senziani e i suoi amici) per render possibile il soggiorno in

montagna di tutti gli utenti.

Il Cda ha deciso che si continuasse a dare priorità all’attività teatrale. Come già detto lo scorso

anno “si tratta di un’esperienza che rivela le attitudini potenziali degli individui, li accomuna, li

conduce all’aiuto reciproco, promuove il senso sociale, armonizza tendenze diverse in un’attività

che ha bisogno del contributo di tutti, favorisce la libera espressione della persona.

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E’ un mezzo potente per aiutare le persone a riscoprire il piacere di agire, di sperimentare forme

diverse di comunicazione, favorendo una crescita integrata di tutti i livelli della personalità e

supportando la persona nella presa di coscienza della propria individualità”.

L’allestimento del “Piccolo Principe” si sta svolgendo presso la Cooperativa Insieme, che organizza

il corso teatrale, e i due ospiti della Comunità, che lo frequentano assiduamente, diventano sempre

più sciolti sul piano fisico e più capaci di esibirsi senza le iniziali paure e ritrosie davanti al pubblico,

apprezzando la crescita delle loro capacità.

Alla realizzazione del cortometraggio “Si va in scena”, novità del 2016, hanno partecipato tutti e

sette gli utenti della Casa Famiglia. Si è trattato di una pièce teatrale, filmicamente diretta

dall’esperto Paolo Brusaferri, che ha consentito a ogni ospite di diventare attore e protagonista,

sperimentando come la disabilità non comprometta la vivacità delle conoscenze, delle capacità e

delle esperienze sviluppate e interiorizzate.

Il corto è stato preparato in un lasso di tempo piuttosto breve e certamente non ha potuto avere

sugli attori la forte influenza educativa di un corso di teatro, ma senz’altro ha contribuito, anche se

in modo diverso, a far prendere maggior coscienza di sé ad ogni membro del “cast”.

E’ stato presentato al “Festival del cinema nuovo” (Concorso internazionale cortometraggi

interpretati da disabili di comunità, centri diurni o residenziali e associazioni di volontariato) che si è

tenuto a Gorgonzola nel periodo 19 - 22 Ottobre 2016.

Non si è vinto alcun premio, ma gli utenti si sono divertiti e sentiti soddisfatti e gli operatori e il

Consiglio di Amministrazione sono gratificati per aver favorito lo sviluppo della cultura sociale della

disabilità attraverso una nuova proposta di inclusione sociale.

Per questa attività va un grazie particolare a Sig. Dario Orsanigo, l’autore, con la moglie, del libro

che tutti conosciamo “La casa di Silvia e le porte aperte del cuore”. E’ stato lui che ha proposto il

percorso di partecipazione alla realizzazione del cortometraggio e che ha spronato, anche

garantendo la sua collaborazione, la Casa Famiglia a parteciparvi.

Concludendo bisogna dire che gli importanti risultati di efficienza e di efficacia ottenuti anche in

campo socio-educativo e sanitario potrebbero confermarsi o addirittura migliorare se il prima

possibile fosse applicata la Legge “Dopo di noi”.

Da questa legge le realtà sociali come la nostra si aspettano di avere gli strumenti per compiere

alcuni passi verso la sostenibilità finanziaria e la diffusione di piccole comunità che garantiscano ai

disabili, rimasti senza sostegno familiare, di avere una vita di relazione soddisfacente, di fruire

quanto più a lungo possibile dei servizi territoriali disponibili (frequenza di cooperative di lavoro,

centri socio-educativi, scuole o quant’altro ), di fare significative esperienze di apertura al territorio,

rinviando ad età avanzata l’isolamento in strutture di custodia.

Treviglio, 26/05/2017

La Presidente

Ariella Borghi

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“La voce della vita che è in me non può arrivare all’orecchio della vita che è dentro di te;

però parliamoci così non ci sentiamo soli”

Kahlil Gibran

ALLEGATO AL BILANCIO DI

RESPONSABILITÀ SOCIALE

2016

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Nella relazione sui dati socio-organizzativi e socio-educativi si è dato conto degli aspetti più

qualitativi degli interventi e delle attività svolti dalla Casa Famiglia per realizzare l’inclusione sociale

dei suoi ospiti.

In essa è descritta la realizzazione dei progetti più importanti.

Con l’elenco che segue si desidera fare un rendiconto quantitativo delle concrete azioni, iniziative

ed esperienze effettuate.

Attività e laboratori interni o di durata annuale:

Corso di Zumba

Corsi in palestra

Laboratorio di manualità

Attività di lettura

Laboratorio di informatica

Laboratorio di presepi e addobbi natalizi

Attività di cucito

Laboratorio lavorazione carta

Teatro (ancora in allestimento “il piccolo principe”)

Attività di musica Beppe Galli

Realizzazione cortometraggio “Si va in scena”

Pizzate varie in occasioni di feste come San Valentino e Natale, come onomastici e

compleanni di ospiti e operatori o altro (per esempio in occasione della Giornata del

Volontariato)

Messa su misura (Associazione Amici della Messa su misura) ogni terza domenica del

mese a Treviglio, Arcene e Rivolta)

Partecipazione a feste e ad attività religiose, ricreative, sportive degli oratori con incontri

anche di studenti

Partecipazione a iniziative promosse dai C.D.D.

Esperienza di servizio al Ristorante Mate con corso di formazione

Cooperazione con la Quercia di Mamre (“mensa dei poveri”) di un ospite per la

preparazione dei sacchetti di cibo che si distribuiscono ogni martedì

Attività di partecipazione a iniziative proposte dal territorio nel corso del 2016

Marcia della Pace con Caritas, comunità parrocchiali, Amici dei Popoli, C.F.L., Alpini,

Movimento Scout Treviglio, Gruppo Missionario Padri Bianchi……

Serata musicale con Associazione Ola

Condivisione panettoni con la cittadinanza in Piazza Manara per S. Biagio

Carnevale al Fornasotto con Associazione Ex Lavatoio

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Partecipazione a Giornate della Salute Treviglio

Rievocazione storica “Miracol si grida”

Inaugurazione del: “Centro per la famiglia” Consultorio familiare

Pulitura parco del Roccolo con Alpini Treviglio

Sagra dell’asparago con Slow Food presso Cascina Pelisa

Curiamo il bosco con l’organizzazione di Legambiente e la partecipazione di tante

associazioni trevigliesi

Mostra fotografica “Perchè non accada mai più”. Ricordiamo (per giornata della memoria)

Messa e pranzo con Associazione Nazionale Marinai d'Italia (ANMI)

Festa d’estate con Associazione Ola “Oltre L'apparenza”

Festa Alpini Spirano con Associazione Ola

Festa parrocchiale Masano

Cortometraggio “Si va in scena”

Uscita con il C.A.I. Villa d’Adda e Soncino

Partecipazione alle serate benefiche di “DisabiliinCorsa” e della “Quercia di Mamre”

Giornata del volontariato

Aperitivo solidale sul campanile con Coop. Insieme e Amministrazione Comunale

Aperitivo Teatro cinema Argentia Gorgonzola con Cooperativa Insieme e Mate

Festa al Roccolo con Cooperativa Insieme

Incontro con il Sindaco e la sig.ra vice-sindaco per Natale

Certamente l’elenco delle esperienze non è

completo, qualcosa sarà sfuggito.

Va detto che non tutti gli ospiti hanno

partecipato a tutte le attività e che alcuni

soggetti hanno seguito le loro attitudini e

fatto scelte elettive.

Sempre comunque l’educatore ha

avuto cura di far partecipare alle

diverse esperienze gli utenti in

grado, per situazione psico-fisica,

di affrontarle, con l’attenzione che

tutti, nessuno escluso, fossero

inseriti in qualcuno di questi

stimolanti spazi di socializzazione e di

integrazione.