RELAZIONE DI CALCOLO - Sala Consilina

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classe di consistenza S4
1. PREMESSA
La presente relazione è relativa al progetto esecutivo per i lavori di adeguamento dell’impianto
polivalente in località cappuccini - 1° stralcio funzionale.
La struttura sarà in cemento armato (fondazioni) con copertura in legno lamellare. Nei paragrafi
successivi si riportano le analisi e le verifiche di sicurezza dei principali componenti del sistema strutturale in
esame, in accordo con le normative vigenti nonché con i principi della Scienza e della Tecnica delle Costruzioni.
2. SISTEMA STRUTTURALE
2.1. Generalità
La metodologia di studio dei sistemi strutturali è basata su un approccio sistemico che prevede cinque fasi
operative:
L’identificazione è il processo conoscitivo che permette di individuare, mediante appropriata metodologia
d’indagine, il sistema strutturale di un dato sistema costruzione. La concezione è quel processo che, pre
assegnato un sistema strutturale, permette di definirne la tecnologia costruttiva, la tipologia strutturale e
una dimensione di primo tentativo agli elementi costituenti la struttura stessa.
- Modellazione strutturale.
La modellazione strutturale è il processo che prevede una schematizzazione di tipo fisico-matematica del
sistema strutturale che viene dunque scomposto in un modello geometrico, un modello meccanico e un
modello delle azioni.
- Analisi strutturale.
L’analisi strutturale è il processo mediante il quale viene calcolata la risposta del sistema strutturale,
precedentemente modellato, in termini di sollecitazioni e deformazioni.
- Controllo teorico.
Il controllo è il processo attraverso il quale viene verificata che la risposta del sistema strutturale è
compatibile con determinati limiti prestazionali. I metodi utilizzati per il controllo possono essere basati su
un approccio deterministico, semiprobabilistico o probabilistico.
- Sintesi.
La sintesi si traduce nella elaborazione del progetto esecutivo delle strutture mediante apposite relazioni
(di calcolo, sui materiali, ecc…) e opportuni grafici esecutivi.
L’input di questo approccio sistemico è costituito dal sistema strutturale stesso che rappresenta la parte
portante del manufatto, ovvero l’organismo a cui è relegata la funzione di assorbimento e trasferimento al
terreno di fondazione delle azioni di carattere antropico e/o ambientale cui esso è soggetto durante la sua vita
di progetto.
L’output è costituito dalla realizzazione e dal controllo sperimentale del sistema strutturale progettato.
2.2. Descrizione del sistema strutturale
Nel caso in oggetto la metodologia di studio dei sistemi strutturali prevede come primo step la
concezione, ossia la definizione della tipologia strutturale e della tecnologia costruttiva nonché l’assegnazione di
dimensioni di primo tentativo agli elementi costituenti il sistema stesso.
L’intervento in oggetto riguarda la realizzazione di un struttura che faccia da contenitore al campo
polivalente; tale elemento sarà realizzato con una struttura composta da archi in legno lamellare GL24h
ancorati, attraverso delle piastre metalliche, su di un cordolo di fondazione in calcestruzzo armato che correrà
lungo il perimetro del campo.
L’impianto previsto, assimilabile ad una copertura cilindrica per la sua conformazione, ed il materiale
della copertura, sono stati scelti per motivi estetici e pratici; inoltre, tale caratteristica, permette di ottenere una
notevole altezza libera. La scelta del materiale è ricaduta sul legno lamellare per svariate motivazioni; una di
queste è la predisposizione dello stesso ad essere lavorato per ottenere travi ad asse curvo. L’utilizzo di
elementi lignei permette una notevole riduzione dei tempi di costruzione. Una volta completata la fondazione,
la costruzione della copertura consisterà nella posa in opera dei vari elementi che arriveranno in cantiere già
predisposti per l’assemblaggio tramite mezzi di unione meccanici. All’interno della struttura verrà realizzata
una pavimentazione in parquet rispondente alle certificazioni ed alle norme di riferimento F.I.B.A. di 1° livello,
EN 13501 reazione al fuoco intero pacchetto, EN 14904 superfici aree sportive test eseguito su pavimento e
sottostruttura (intero pacchetto) con superamento dei seguenti test: assorbimento shock, deformazione
verticale, rimbalzo verticale della palla, frizione, resistenza all’usura, brillantezza speculare, carico in
rotolamento 1500 N, EN 14041 reazione al fuoco certificato per copri-pavimento in appoggio al parquet. Tutti i
prodotti saranno marchiati CE. La pavimentazione, successivamente alla rimozione del manto esistente, poggerà
su di un massetto che, per essere considerato idoneo alla posa in opera per pavimento sportivo, dovrà
possedere un grado di umidità non superiore al 5-10 % e risultare planare, perfettamente a livello, rientrando
nelle seguenti tolleranze: distanza fra i rilievi in ml 1- tolleranza in mm 3, distanza fra i rilievi in ml 4 -
tolleranza in mm 9, distanza fra i rilievi in ml 10 - tolleranza in mm 12, distanza fra i rilievi in ml 15 - tolleranza
in mm 15.
Sul massetto sopra descritto, verrà posata una barriera al vapore mediante la stesura di un foglio di
polietilene dello spessore di 0,15 mm sormontato per 30 cm nelle giunzioni e rivoltato sui bordi.
Successivamente, sulla barriera al vapore, verrà posato un materassino elastico di spessore 15 mm (tale
soluzione consente di annullare i vuoti d’aria sotto il pavimento garantendo le caratteristiche della normativa
EN 14904), si realizzerà un di piano ripartitore in multistrato di conifere con spessore di circa 12 mm; tale
operazione consisterà nel semplice appoggio sul materassino, perpendicolari alla linea del pavimento,
adeguatamente accostati e graffati per formare una piastra monolitica bilanciata in grado di garantire alla
pavimentazione tutte le caratteristiche sia di sicurezza sia sportive. Infine, la pavimentazione sportiva verrà
realizzata impiegando un pavimento specifico prefabbricato e preverniciato fornito in tavole dello spessore non
inferiore ai 14 mm fissate alla sottostruttura esistente. Le tavole di pavimento sportivo saranno composte da
una struttura a tre strati ortogonali con incastri formati da linguette e scanalature (maschio e femmina) sia sui
lati, sia sulle testate, in modo da favorire un assemblaggio perfetto. Lo strato di calpestio sarà in rovere dello
spessore nominale di 4 mm con 7 strati di vernice acrilica senza formaldeide secondo le norme EN 13986, lo
strato intermedio, avente spessore di circa 8 mm, sarà composto da lamelle di abete unite tra loro
meccanicamente con fibre poste perpendicolarmente rispetto ai listoni del piano di calpestio allo scopo di
favorire una perfetta compensazione delle variazioni dimensionali. Strato di supporto in abete spessore 2 mm
circa; lo spessore della pavimentazione finita risulterà pari a 41 mm.
Una volta realizzata la pavimentazione, si passerà all’esecuzione della segnatura dei campi da gioco,
secondo i regolamenti delle varie Federazioni, con l’applicazione di resine poliuretaniche pigmentate aventi la
stessa composizione di base della vernice ignifuga dei listoni al fine di assicurare la perfetta adesione tra la
superficie degli stessi e le linee di segnatura. Il tutto avverrà attraverso l’applicazione di due mani di colore e
una mano di vernice trasparente finale. Le linee curve sono effettuate con apposita macchina a compasso con
doppia distribuzione di nastro adesivo.
All’interno della struttura verrà realizzato l’impianto d’illuminazione. All’esterno le acque piovane
verranno captate attraverso caditoie, presenti lungo i due lati lunghi, insieme alle acque provenienti dai pluviali.
In fase di progetto si è tenuto conto delle normative vigenti in termini di costruzioni ed in termini di
impianti; in modo particolare per quanto riguarda i vari regolamenti CONI (norme per l’impiantistica sportiva,
regolamento Lega Nazionale Dilettanti, comunicazioni della divisione calcio a cinque).
3. METODOLOGIA PER LA MISURA DELLA SICUREZZA, NORMATIVE DI RIFERIMENTO E VITA NOMINALE
3.1. Filosofie di misura della sicurezza
La valutazione del grado di sicurezza della struttura metallica oggetto della presente relazione è
condotta attraverso il Metodo Semiprobabilistico agli Stati Limite. Tale metodologia costituisce indubbiamente
un migliore approccio nella stima della sicurezza strutturale rispetto al classico metodo alle tensioni
ammissibili. Gli stati limite sono raggruppabili nelle seguenti categorie:
Stati Limite Ultimi
Stato di superamento oltre il quale a seguito di crolli parziali o globali, perdite di equilibrio e dissesti gravi,
totali o parziali, è possibile compromettere l’incolumità delle persone ovvero comportare la perdita di beni,
ovvero provocare gravi danni ambientali e sociali, ovvero mettere fuori servizio l’opera;
Stati Limite di Esercizio
Stato di superamento oltre il quale a seguito di eccessi di deformazioni e/o vibrazioni ecc… è compromessa
la funzionalità dell’opera.
Il superamento di uno stato limite ultimo ha carattere irreversibile e si definisce collasso.
Il superamento di uno stato limite di esercizio può avere carattere reversibile o irreversibile.
Per ognuno di essi il metodo consiste essenzialmente nel controllare che la risposta del sistema strutturale,
prodotta dalle azioni di progetto Fd, in termini di sollecitazioni o deformazioni sia compatibile con i
corrispondenti valori limite:
SLU Sd ≤ Rd
SLE Dd ≤ Dlim
3.2. Normative di riferimento
Le principali norme di progetto, conformi a livello nazionale ed europeo, utilizzate per il dimensionamento
e le verifiche di sicurezza della struttura in oggetto sono:
Legge n.1086 del 5/11/1971:
Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura
metallica.
Progettazione delle strutture in calcestruzzo –Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici.
Eurocodice 3 (EN 1993-1-8):
Progettazione delle strutture in acciaio – Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici.
D.M. LL.PP. 14/01/08:
Norme tecniche per le costruzioni.
Occorre infine precisare che per la modellazione delle azioni è stato applicato il nuovo decreto ministeriale
del 14/01/08, rispettando dunque la nuova nomenclatura e i nuovi coefficienti di sicurezza.
3.3. Vita nominale, classi d’uso e periodo di riferimento
3.3.1. Vita nominale
La vita nominale di un’opera strutturale VN è intesa come il numero di anni nel quale la struttura,
purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata. Nel
D.M. LL.PP. 14/01/08 sono prescritti i seguenti valori:
TIPO DESCRIZIONE Vita Nominale VN
(in anni)
2 Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe, di dimensioni contenute, o di
importanza normale 50
3 Opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe, di grandi dimensioni, o di rilevante
importanza 100
Tabella 2 - Vita nominale VN per diversi tipi di opere (D.M. 14/01/08)
Nel caso in oggetto si considera una vita nominale VN = 50 anni.
3.3.2. Classi d’uso
In presenza di azioni sismiche, con riferimento alle conseguenze di una interruzione di operatività o di
un eventuale collasso, le costruzioni sono suddivise in classi d’uso così definite:
Classe I: Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli.
Classe II: Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l’ambiente e
senza funzioni pubbliche e sociali essenziali. Industrie con attività non pericolose per l’ambiente. Ponti,
opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti in Classe d’uso III o in Classe d’uso IV, reti ferroviarie la cui
interruzione non provochi situazioni di emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze
rilevanti.
Classe III: Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con attività pericolose per
l’ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti in Classe d’uso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui
interruzione provochi situazioni di emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale
collasso.
Classe IV: Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione
della protezione civile in caso di calamità. Industrie con attività particolarmente pericolose per l’ambiente.
Reti viarie di tipo A o B e di tipo C, di cui al D.M. 5 novembre 2001, n. 6792, “Norme funzionali e
geometriche per la costruzione delle strade”, quando appartenenti ad itinerari di collegamento tra
capoluoghi di provincia non altresì serviti da strade di tipo A o B. Ponti e reti ferroviarie di importanza
critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmente dopo un evento sismico. Dighe
connesse al funzionamento di acquedotti e a impianti di produzione di energia elettrica.
Ai fini applicativi inerenti il progetto si considera la Classe II.
3.3.3. Periodo di riferimento
La normativa vigente prescrive un periodo di riferimento VR valutato come il prodotto tra la vita
nominale VN della struttura e un coefficiente riferito alla classe d’uso della struttura CU.
CLASSE D’USO I II III IV
COEFFICIENTE Cu 0,7 1,0 1,5 2,0
Tabella 3 - Valori del coefficiente d’uso Cu (D.M. 14/01/08)
V R = V N C U = 50(anni)
Il periodo di riferimento inerente il progetto è assunto pari a 50 anni.
4. MODELLAZIONE STRUTTURALE
4.1. Generalità
Al fine di garantire una corretta concezione e progettazione strutturale è necessario, innanzitutto,
ricercare un modello matematico atto a rappresentare il sistema fisico reale e a simularne il comportamento
entro definite condizioni al contorno. Nella progettazione strutturale è in particolare possibile adottare un
metodo d’identificazione secondo il quale è possibile scomporre il sistema strutturale globale in tre sottosistemi:
Modello geometrico;
Modello meccanico;
Modello delle azioni.
4.2. Modello geometrico
Il modello geometrico ha come finalità quella di descrivere la geometria del sistema strutturale nel suo
stato iniziale, attraverso un’adeguata scelta tipologica degli elementi che lo compongono, definendo, inoltre, i
vincoli interni ed esterni che ne limitano lo spostamento globale.
4.3. Modello meccanico
Il modello meccanico definisce il legame costitutivo che meglio interpreta il reale comportamento del
materiale, cioè descrive la relazione esistente tra il campo delle deformazioni e quello delle tensioni, la cui
compatibilità è validata mediante opportuni criteri di resistenza definiti a partire da valori caratteristici dei
parametri meccanici in termini di resistenza e deformabilità.
Principali proprietà meccaniche dei materiali impiegati per la realizzazione della struttura:
Figura 1 - Leggi costitutive
Densità ρ 7850 kgm/m3

Modulo di Poisson ν 0,3
Modulo di elasticità tangenziale G = E/(2*(1+v)) = 80770 N/mm2
Parametri di resistenza (EN10025)
Parametri meccanici (calcestruzzo)
Cls classe 20/25
Deformazioni limite εc1 0,2% εc2 0,35%
Acciaio B450C
Modulo di elasticità normale Es 210000 N/mm2
Parametri meccanici (legno lamellare)
Coefficienti di sicurezza parziali:
Calcestruzzo γc 1,50
Tabella 1 - Valori dei coefficienti di sicurezza parziali del materiale
5. ANALISI STRUTTURALE
5.1. Generalità
L’analisi è il processo attraverso il quale viene simulata (calcolata), mediante opportuni algoritmi, la
risposta (comportamento) del sistema struttura precedentemente modellato in termini di sollecitazioni e
deformazioni. La risposta del sistema fisico reale alle azioni di progetto è stata determinata mediante analisi e
globali modellando al struttura attraverso elementi travi e pilastri rappresentanti l’intera struttura.
5.1.1. Origini e caratteristiche dei codici di calcolo
La procedura per analizzare una struttura può dividersi principalmente in tre parti:
- Pre-processione (Preprocessing);
- Soluzione (Solving);
- Post-processione (Postprocessing).
6. ANALISI DEI CARICHI
Il calcolo dell’azione del vento, della neve e dei carichi agenti è riportato all’interno del fascicolo dei
tabulati allegati.
6.1. Struttura
Per quanto riguarda il calcolo della struttura, si rimanda alla relazione di calcolo allegata comprensiva
dei tabulati di riferimento contenenti tutte i dati di input, di elaborazione, di calcolo e di verifica.
CONCLUSIONI
La modellazione, l’analisi e le verifiche strutturali sono state effettuate sulla base dei principi
fondamentali della Scienza e della Tecnica delle Costruzioni prendendo in considerazione i carichi permanenti
ed accidentali.
Per la modellazione delle azioni è stato applicato il decreto ministeriale del 14/01/08, rispettando dunque
la nuova nomenclatura e i nuovi coefficienti di sicurezza. I metodi di calcolo adottati sono di riconosciuta
affidabilità ed hanno fornito sollecitazioni compatibili con le prestazioni (resistenze di progetto) dei materiali
impiegati.
COP_CALCETTO_SC_083
COP_CALCETTO_SC_083
D.M. LL. PP. 11-03-88
Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
Circolare Ministeriale del 24-07-88, n. 30483/STC.
Legge 02-02-74 n. 64, art. 1 - D.M. 11-03-88
Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
Norme Tecniche per le Costruzioni - D.M. 14-01-08
Sicurezza (cap.2), Azioni sulle costruzioni (cap.3), Costruzioni in calcestruzzo (par.4.1), Costruzioni in legno (par.4.4), Costruzioni in muratura (par.4.5), Progettazione geotecnica (cap.6), Progettazione per azioni sismiche (cap.7), Costruzioni esistenti (cap.8), Riferimenti tecnici (cap.12), EC3.
COP_CALCETTO_SC_083
Sismicad 12.8 - #4196225 3
3 Descrizione del software
Descrizione del programma Sismicad
Si tratta di un programma di calcolo strutturale che nella versione più estesa è dedicato al progetto e verifica degli elementi in cemento armato, acciaio, muratura e legno di opere civili .Il programma utilizza come analizzatore e solutore del modello strutturale un proprio solutore agli elementi finiti tridimensionale fornito col pacchetto. Il programma è sostanzialmente diviso in tre moduli: un pre processore che consente l'introduzione della geometria e dei carichi e crea il file dati di input al solutore; il solutore agli elementi finiti; un post processore che a soluzione avvenuta elabora i risultati eseguendo il progetto e la verifica delle membrature e producendo i grafici ed i tabulati di output.
Specifiche tecniche
Schematizzazione strutturale e criteri di calcolo delle sollecitazioni
Il programma schematizza la struttura attraverso l'introduzione nell'ordine di fondazioni, poste anche a quote diverse, platee, platee nervate, plinti e travi di fondazione poggianti tutte su suolo elastico alla Winkler, di elementi verticali, pilastri e pareti in c.a. anche con fori, di orizzontamenti costituiti da solai orizzontali e inclinati (falde), e relative travi di piano e di falda; è ammessa anche l'introduzione di elementi prismatici in c.a. di interpiano con possibilità di collegamento in inclinato a solai posti a quote diverse. I nodi strutturali possono essere connessi solo a travi, pilastri e pareti, simulando così impalcati infinitamente deformabili nel piano, oppure a elementi lastra di spessore dichiarato dall'utente simulando in tal modo impalcati a rigidezza finita. I nodi appartenenti agli impalcati orizzontali possono essere connessi rigidamente ad uno o più nodi principali giacenti nel piano dell'impalcato; generalmente un nodo principale coincide con il baricentro delle masse. Tale opzione, oltre a ridurre significativamente i tempi di elaborazione, elimina le approssimazioni numeriche connesse all'utilizzo di elementi lastra quando si richiede l'analisi a impalcati infinitamente rigidi. Per quanto concerne i carichi, in fase di immissione dati, vengono definite, in numero a scelta dell'utente, condizioni di carico elementari le quali, in aggiunta alle azioni sismiche e variazioni termiche, vengono combinate attraverso coefficienti moltiplicativi per fornire le combinazioni richieste per le verifiche successive. L'effetto di disassamento delle forze orizzontali, indotto ad esempio dai torcenti di piano per costruzioni in zona sismica, viene simulato attraverso l'introduzione di eccentricità planari aggiuntive le quali costituiscono ulteriori condizioni elementari di carico da cumulare e combinare secondo i criteri del paragrafo precedente. Tipologicamente sono ammessi sulle travi e sulle pareti carichi uniformemente distribuiti e carichi trapezoidali; lungo le aste e nei nodi di incrocio delle membrature sono anche definibili componenti di forze e coppie concentrate comunque dirette nello spazio. Sono previste distribuzioni di temperatura, di intensità a scelta dell'utente, agenti anche su singole porzioni di struttura. Il calcolo delle sollecitazioni si basa sulle seguenti ipotesi e modalità: - travi e pilastri deformabili a sforzo normale, flessione deviata, taglio deviato e momento torcente. Sono previsti coefficienti riduttivi dei momenti di inerzia a scelta dell'utente per considerare la riduzione della rigidezza flessionale e torsionale per effetto della fessurazione del conglomerato cementizio. E' previsto un moltiplicatore della rigidezza assiale dei pilastri per considerare, se pure in modo approssimato, l'accorciamento dei pilastri per sforzo normale durante la costruzione. - le travi di fondazione su suolo alla Winkler sono risolte in forma chiusa tramite uno specifico elemento finito; - le pareti in c.a. sono analizzate schematizzandole come elementi lastra-piastra discretizzati con passo massimo assegnato in fase di immissione dati; - le pareti in muratura possono essere schematizzate con elementi lastra-piastra con spessore flessionale ridotto rispetto allo spessore membranale.- I plinti su suolo alla Winkler sono modellati con la introduzione di molle verticali elastoplastiche. La traslazione orizzontale a scelta dell'utente è bloccata o gestita da molle orizzontali di modulo di reazione proporzionale al verticale. - I pali sono modellati suddividendo l'asta in più aste immerse in terreni di stratigrafia definita dall'utente. Nei nodi di divisione tra le aste vengono inserite molle assialsimmetriche elastoplastiche precaricate dalla spinta a riposo che hanno come pressione limite minima la spinta attiva e come pressione limite massima la spinta passiva modificabile attraverso opportuni coefficienti. - i plinti su pali sono modellati attraverso aste di di rigidezza elevata che collegano un punto della struttura in elevazione con le aste che simulano la presenza dei pali;- le piastre sono discretizzate in un numero finito di elementi lastra-piastra con passo massimo assegnato in fase di immissione dati; nel caso di platee di fondazione i nodi sono collegati al suolo da molle aventi rigidezze alla traslazione verticale ed richiesta anche orizzontale.- La deformabilità nel proprio piano di piani dichiarati non infinitamente rigidi e di falde (piani inclinati) può essere controllata attraverso la introduzione di elementi membranali nelle zone di solaio. - I disassamenti tra elementi asta sono gestiti automaticamente dal programma attraverso la introduzione di collegamenti rigidi locali.- Alle estremità di elementi asta è possibile inserire svincolamenti tradizionali così come cerniere parziali (che trasmettono una quota di ciò che trasmetterebbero in condizioni di collegamento rigido) o cerniere plastiche.- Alle estremità di elementi bidimensionali è possibile inserire svincolamenti con cerniere parziali del momento flettente avente come asse il bordo dell'elemento.- Il calcolo degli effetti del sisma è condotto, a scelta dell'utente, con analisi statica lineare, con analisi dinamica modale o con analisi statica non lineare, in accordo alle varie normative adottate. Le masse, nel caso di impalcati dichiarati rigidi sono concentrate nei nodi principali di piano altrimenti vengono considerate diffuse nei nodi giacenti sull'impalcato stesso. Nel caso di analisi sismica vengono anche controllati gli spostamenti di interpiano.
Verifiche delle membrature in cemento armato
Nel caso più generale le verifiche degli elementi in c.a. possono essere condotte col metodo delle tensioni ammissibili (D.M. 14-1-92) o agli stati limite in accordo al D.M. 09-01-96, al D.M. 14-01-08 o secondo Eurocodice 2. Le travi sono progettate e verificate a flessione retta e taglio; a richiesta è possibile la verifica per le sei componenti della sollecitazione. I pilastri ed i pali sono verificati per le sei componenti della sollecitazione. Per gli elementi bidimensionali giacenti in un medesimo piano è disponibile la modalità di verifica che consente di analizzare lo stato di verifica nei singoli nodi degli elementi. Nelle verifiche (a presso flessione e punzonamento) è ammessa la introduzione dei momenti di calcolo modificati in base alle direttive dell'EC2, Appendice A.2.8. I plinti superficiali sono verificati assumendo lo schema statico di mensole con incastri posti a filo o in asse pilastro. Gli ancoraggi delle armature delle membrature in c.a. sono calcolati sulla base della effettiva tensione normale che ogni barra assume nella sezione di verifica distinguendo le zone di ancoraggio in zone di buona o cattiva aderenza. In particolare il programma valuta la tensione normale che ciascuna barra può assumere in una sezione sviluppando l'aderenza sulla superficie cilindrica posta a sinistra o a destra della sezione considerata; se in una sezione una barra assume per effetto dell'aderenza una tensione normale minore di quella ammissibile, il suo contributo all'area complessiva viene ridotto dal programma nel rapporto tra la tensione normale che la barra può assumere per effetto dell'aderenza e quella ammissibile. Le verifiche sono effettuate a partire dalle aree di acciaio equivalenti così calcolate che vengono evidenziate in relazione.A seguito di analisi inelastiche eseguite in accordo a OPCM 3431 o D.M. 14-01-08 vengono condotte verifiche di resistenza per i meccanismi fragili (nodi e taglio) e verifiche di deformabilità per i meccanismi duttili.
Verifiche delle membrature in legno
Le verifiche delle aste in legno possono essere condotte con il metodo alle tensioni ammissibili nello spirito delle DIN 1052 o con il metodo agli stati limiti secondo D.M. 14-01-08 o Eurocodice 5.
COP_CALCETTO_SC_083
Processore Intel(R) Core(TM) i5-4430S CPU @ 2.70GHz Architettura AMD64 Frequenza 2693 MHz Memoria 15,95 GB Sistema operativo Microsoft Windows 7 Professional Service Pack 1 (64 bit)
COP_CALCETTO_SC_083
5.1.1 Materiali c.a.
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Rck: resistenza caratteristica cubica; valore medio nel caso di edificio esistente. [daN/cm²] E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [daN/cm²] G: modulo di elasticità tangenziale del materiale, viene impiegato nella modellazione di aste e di elementi guscio a comportamento ortotropo. [daN/cm²] Poisson: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. γ: peso specifico del materiale. [daN/cm³] α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [°C-1]
Descrizione Rck E G Poisson γ α C25/30 300 314472 Default (142941.64) 0.1 0.0025 0.00001
Magrone 1 206393 Default (93814.89) 0.1 0.0025 0.00001
5.1.2 Curve di materiali c.a.
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Curva: curva caratteristica.
Reaz.traz.: reagisce a trazione. Comp.frag.: ha comportamento fragile. E.compr.: modulo di elasticità a compressione. [daN/cm²] Incr.compr.: incrudimento di compressione. Il valore è adimensionale. EpsEc: ε elastico a compressione. Il valore è adimensionale. EpsUc: ε ultimo a compressione. Il valore è adimensionale. E.traz.: modulo di elasticità a trazione. [daN/cm²] Incr.traz.: incrudimento di trazione. Il valore è adimensionale. EpsEt: ε elastico a trazione. Il valore è adimensionale. EpsUt: ε ultimo a trazione. Il valore è adimensionale. Descrizione Curva
Reaz.traz. Comp.frag. E.compr. Incr.compr. EpsEc EpsUc E.traz. Incr.traz. EpsEt EpsUt
C25/30 No Si 314471.61 0.0001 -0.002 -0.0035 314471.61 0.0001 0.0000569 0.0000626
Descrizione Curva
Magrone No Si 206392.76 0.001 -0.000004 -0.0035 206392.76 0.001 0.0000019 0.0000021
COP_CALCETTO_SC_083
5.1.3 Materiali legno
Descr.: descrizione o nome assegnato all'elemento. E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [daN/cm²] G: modulo di elasticità tangenziale del materiale, viene impiegato nella modellazione di aste e di elementi guscio a comportamento ortotropo. [daN/cm²] Pois.: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. Gam.: peso specifico del materiale. [daN/cm³] α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [°C-1] Lavorazione: tipo di lavorazione. σm,amm: tensione ammissibile per flessione. [daN/cm²] St,0,a: tensione ammissibile per trazione parallela alle fibre. [daN/cm²] St,90,a: tensione ammissibile per trazione ortogonale alle fibre. [daN/cm²] Sc,0,a: tensione ammissibile per compressione parallela alle fibre. [daN/cm²] Sc,90,a: tensione ammissibile per compressione ortogonale alle fibre. [daN/cm²] Tau,a: τ ammissibile. [daN/cm²] fm,k: resistenza caratteristica per flessione. [daN/cm²] ft,0,k: resistenza caratteristica per trazione parallela alle fibre. [daN/cm²] ft,90,k: resistenza caratteristica per trazione ortogonale alle fibre. [daN/cm²] fc,0,k: resistenza caratteristica per compressione parallela alle fibre. [daN/cm²] fc,90,k: resistenza caratteristica per compressione ortogonale alle fibre. [daN/cm²] fv,k: resistenza caratteristica a taglio. [daN/cm²] E0,05: modulo di elasticità parallelo alla fibratura 5-percentile. [daN/cm²] G0,05: modulo di elasticità tangenziale parallelo alla fibratura 5-percentile. [daN/cm²] Essenza: essenza, specie, di legno. Descr. E G Pois. Gam. α Lavora
zione σm,am
m St,0,a St,90,a Sc,0,a Sc,90,a Tau,a fm,k ft,0,k ft,90,k fc,0,k fc,90,k fv,k E0,05 G0,05 Essenz
a
GL
24h
4
1.0E-
5
Lamel
lare
185 127 3 185 21 21 240 165 4 240 27 27 94000 5834
GL
28c
4
1.0E-
5
Lamel
lare
215 127 3 185 21 21 280 165 4 240 27 27 1.0E5 5829
5.1.4 Armature
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. fyk: resistenza caratteristica. [daN/cm²] σamm.: tensione ammissibile. [daN/cm²] Tipo: tipo di barra. E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [daN/cm²] γ: peso specifico del materiale. [daN/cm³] Poisson: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [°C-1] Livello di conoscenza: indica se il materiale è nuovo o esistente, e in tal caso il livello di conoscenza secondo Circ. 02/02/09 n. 617 §C8A. Informazione impiegata solo in analisi D.M. 14-01-08 (N.T.C.).
Descrizione fyk σamm. Tipo E γ Poisson α Livello di conoscenza
B450C 4500 2550 Aderenza migliorata 2060000 0.00785 0.3 0.000012 Nuovo
B450C_1 4500 2550 Aderenza migliorata 2060000 0.00785 0.3 0.000012 Nuovo
COP_CALCETTO_SC_083
5.1.5.1 Proprietà acciai base
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [daN/cm²] G: modulo di elasticità tangenziale del materiale, viene impiegato nella modellazione di aste e di elementi guscio a comportamento ortotropo. [daN/cm²] Poisson: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. γ: peso specifico del materiale. [daN/cm³] α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [°C-1]
Descrizione E G Poisson γ α
S275 2100000 Default (807692.31) 0.3 0.00785 0.000012
5.1.5.2 Proprietà acciai CNR 10011
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Tipo: descrizione per norma. fy(s<=40 mm): resistenza di snervamento fy per spessori <=40 mm. [daN/cm²] fy(s>40 mm): resistenza di snervamento fy per spessori >40 mm. [daN/cm²] fu(s<=40 mm): resistenza di rottura per trazione fu per spessori <=40 mm. [daN/cm²] fu(s>40 mm): resistenza di rottura per trazione fu per spessori >40 mm. [daN/cm²] Prosp. Omega: prospetto per coefficienti Omega. σ amm.(s<=40 mm): σ ammissibile per spessori <=40 mm. [daN/cm²] σ amm.(s>40 mm): σ ammissibile per spessori >40 mm. [daN/cm²] fd(s<=40 mm): resistenza di progetto fd per spessori <=40 mm. [daN/cm²] fd(s>40 mm): resistenza di progetto fd per spessori >40 mm. [daN/cm²]
Descrizione Tipo fy(s<=40 mm) fy(s>40 mm) fu(s<=40 mm) fu(s>40 mm) Prosp. Omega σ amm.(s<=40 mm)
σ amm.(s>40 mm)
fd(s<=40 mm) fd(s>40 mm)
S275 FE430 2750 2550 4300 4100 III 1900 1700 2750 2500
5.1.5.3 Proprietà acciai CNR 10022
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Tipo: descrizione per norma. fy: resistenza di snervamento fy. [daN/cm²] fu: resistenza di rottura fu. [daN/cm²] fd: resistenza di progetto fd. [daN/cm²] Prospetto omega sag.fr.(s<3mm): prospetto coeff. omega per spessori < 3 mm. Prospetto omega sag.fr.(s>=3mm): prospetto coeff. omega per spessori >= 3 mm. Prospetti σ crit. Eulero: prospetti σ critiche euleriane.
Descrizione Tipo fy fu fd Prospetto omega sag.fr.(s<3mm)
Prospetto omega sag.fr.(s>=3mm)
Prospetti σ crit. Eulero
5.1.5.4 Proprietà acciai EC3
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Tipo: descrizione per norma. fy(s<=40 mm): resistenza di snervamento fy per spessori <=40 mm. [daN/cm²] fy(s>40 mm): resistenza di snervamento fy per spessori >40 mm. [daN/cm²] fu(s<=40 mm): resistenza di rottura per trazione fu per spessori <=40 mm. [daN/cm²] fu(s>40 mm): resistenza di rottura per trazione fu per spessori >40 mm. [daN/cm²]
Descrizione Tipo fy(s<=40 mm) fy(s>40 mm) fu(s<=40 mm) fu(s>40 mm)
S275 S275 2750 2550 4300 4100
5.1.6 Leghe di alluminio
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [daN/cm²] G: modulo di elasticità tangenziale del materiale, viene impiegato nella modellazione di aste e di elementi guscio a comportamento ortotropo. [daN/cm²] Poisson: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. γ: peso specifico del materiale. [daN/cm³] α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [°C-1] f0,2: resistenza al limite elastico convenzionale corrispondente alla deformazione residua dello 0,2%. [daN/cm²] fu: resistenza ultima a trazione. [daN/cm²]
Descrizione E G Poisson γ α f0,2 fu EN AW-6005A 690000 Default
(259984.93)
COP_CALCETTO_SC_083
5.2.1.1 Sezioni rettangolari C.A.
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Area Tx FEM: area di taglio in direzione X per l'analisi FEM. [cm²] Area Ty FEM: area di taglio in direzione Y per l'analisi FEM. [cm²] JxFEM: momento di inerzia attorno all'asse X per l'analisi FEM. [cm4] JyFEM: momento di inerzia attorno all'asse Y per l'analisi FEM. [cm4] JtFEM: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma per l'analisi FEM. [cm4] H: altezza della sezione. [cm] B: larghezza della sezione. [cm] c.s.: copriferro superiore della sezione. [cm] c.i.: copriferro inferiore della sezione. [cm] c.l.: copriferro laterale della sezione. [cm]
Descrizione Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM H B c.s. c.i. c.l.
R 40x100 3333.33 3333.33 3.333E06 533333.33 1.596E06 100 40 3 3 3
5.2.1.2 Sezioni a T rovescio C.A.
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Area Tx FEM: area di taglio in direzione X per l'analisi FEM. [cm²] Area Ty FEM: area di taglio in direzione Y per l'analisi FEM. [cm²] JxFEM: momento di inerzia attorno all'asse X per l'analisi FEM. [cm4] JyFEM: momento di inerzia attorno all'asse Y per l'analisi FEM. [cm4] JtFEM: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma per l'analisi FEM. [cm4] H: altezza della sezione. [cm] B anima: spessore dell'anima della sezione. [cm] H ala: spessore dell'ala della sezione. [cm] B ala sx.: larghezza dell'ala sinistra della sezione. [cm] B ala dx.: larghezza dell'ala destra della sezione. [cm] c.s.: copriferro superiore della sezione. [cm] c.i.: copriferro inferiore della sezione. [cm] c.l.: copriferro laterale della sezione. [cm]
Descrizione Area Tx FEM
Area Ty FEM
JxFEM JyFEM JtFEM H B anima H ala B ala sx. B ala dx. c.s. c.i. c.l.
TR (40+40+30)x100 2750 2500 4.31E6 3485000 2.73E6 100 30 30 40 40 3 3 3
5.2.1.3 Caratteristiche inerziali sezioni C.A.
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Xg: ascissa del baricentro definita rispetto al sistema geometrico in cui sono definiti i vertici del poligono. [cm] Yg: ordinata del baricentro definita rispetto al sistema geometrico in cui sono definiti i vertici del poligono. [cm] Area: area inerziale nel sistema geometrico centrato nel baricentro. [cm²] Jx: momento d'inerzia attorno all'asse orizzontale baricentrico di definizione della sezione. [cm4] Jy: momento d'inerzia attorno all'asse verticale baricentrico di definizione della sezione. [cm4] Jxy: momento centrifugo rispetto al sistema di riferimento baricentrico di definizione della sezione. [cm4] Jm: momento d'inerzia attorno all'asse baricentrico principale M. [cm4] Jn: momento d'inerzia attorno all'asse baricentrico principale N. [cm4] Alfa: angolo tra gli assi del sistema di riferimento geometrico di definizione e quelli del sistema di riferimento principale. [deg] Area Tx FEM: area di taglio in direzione X per l'analisi FEM. [cm²] Area Ty FEM: area di taglio in direzione Y per l'analisi FEM. [cm²] JxFEM: momento di inerzia attorno all'asse X per l'analisi FEM. [cm4] JyFEM: momento di inerzia attorno all'asse Y per l'analisi FEM. [cm4] JtFEM: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma per l'analisi FEM. [cm4]
Descrizione Xg Yg Area Jx Jy Jxy Jm Jn Alfa Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM
TR (40+40+30)x100 55 34.4 5400 4.3E6 3.5E6 0 4.3E6 3.5E6 0 2750 2500 4.31E06 3485000 2.73E06
R 40x100 20 50 4000 3.3E6 5.3E5 0 3.3E6 5.3E5 0 3333.33 3333.33 3.33E06 5.33E05 1.60E06
COP_CALCETTO_SC_083
5.2.2.1 Sezioni rettangolari in legno
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Area Tx FEM: area di taglio in direzione X per l'analisi FEM. [cm²] Area Ty FEM: area di taglio in direzione Y per l'analisi FEM. [cm²] JxFEM: momento di inerzia attorno all'asse X per l'analisi FEM. [cm4] JyFEM: momento di inerzia attorno all'asse Y per l'analisi FEM. [cm4] JtFEM: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma per l'analisi FEM. [cm4] H: altezza della sezione. [cm] B: larghezza della sezione. [cm]
Descrizione Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM H B
R 16x28 373.33 373.33 29269.33 9557.33 24466.77 28 16
R 16x20 266.67 266.67 10666.67 6826.67 13544.11 20 16
R 20x28 466.67 466.67 36586.67 18666.67 41066.67 28 20
R 22x28 513.33 513.33 40245.33 24845.33 50187.57 28 22
R 16x44 586.67 586.67 113578.67 15018.67 46312.11 44 16
R 14x28 326.67 326.67 25610.67 6402.67 17543.31 28 14
R 16x76 1013.33 1013.33 585301.33 25941.33 90002.77 76 16
R 22x96 1760 1760 1622016 85184 291542.24 96 22
5.2.2.2 Caratteristiche inerziali sezioni in legno
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Xg: ascissa del baricentro definita rispetto al sistema geometrico in cui sono definiti i vertici del poligono. [cm] Yg: ordinata del baricentro definita rispetto al sistema geometrico in cui sono definiti i vertici del poligono. [cm] Area: area inerziale nel sistema geometrico centrato nel baricentro. [cm²] Jx: momento d'inerzia attorno all'asse orizzontale baricentrico di definizione della sezione. [cm4] Jy: momento d'inerzia attorno all'asse verticale baricentrico di definizione della sezione. [cm4] Jxy: momento centrifugo rispetto al sistema di riferimento baricentrico di definizione della sezione. [cm4] Jm: momento d'inerzia attorno all'asse baricentrico principale M. [cm4] Jn: momento d'inerzia attorno all'asse baricentrico principale N. [cm4] Alfa: angolo tra gli assi del sistema di riferimento geometrico di definizione e quelli del sistema di riferimento principale. [deg] Area Tx FEM: area di taglio in direzione X per l'analisi FEM. [cm²] Area Ty FEM: area di taglio in direzione Y per l'analisi FEM. [cm²] JxFEM: momento di inerzia attorno all'asse X per l'analisi FEM. [cm4] JyFEM: momento di inerzia attorno all'asse Y per l'analisi FEM. [cm4] JtFEM: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma per l'analisi FEM. [cm4]
Descrizione Xg Yg Area Jx Jy Jxy Jm Jn Alfa Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM R 16x28 8 14 448 2.9E4 9.6E3 0 2.9E4 9.6E3 0 373.33 373.33 29269.33 9557.33 24466.77
R 16x20 8 10 320 1.1E4 6.8E3 0 1.1E4 6.8E3 0 266.67 266.67 10666.67 6826.67 13544.11
R 20x28 10 14 560 3.7E4 1.9E4 0 3.7E4 1.9E4 0 466.67 466.67 36586.67 18666.67 41066.67
R 22x28 11 14 616 4.0E4 2.5E4 0 4.0E4 2.5E4 0 513.33 513.33 40245.33 24845.33 50187.57
R 16x44 8 22 704 1.1E5 1.5E4 0 1.1E5 1.5E4 0 586.67 586.67 1.14E05 15018.67 46312.11
R 14x28 7 14 392 2.6E4 6.4E3 0 2.6E4 6.4E3 0 326.67 326.67 25610.67 6402.67 17543.31
R 16x76 8 38 1216 5.9E5 2.6E4 0 5.9E5 2.6E4 0 1013.33 1013.33 5.85E05 25941.33 90002.77
R 22x96 11 48 2112 1.6E6 85184 0 1.6E6 85184 0 1760 1760 1622016 85184 2.92E05
5.2.3 Sezioni in acciaio
5.2.3.1.1 Tondi
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Sup.: superficie bagnata per unità di lunghezza. [mm] Area Tx FEM: area di taglio in direzione X per l'analisi FEM. [mm²] Area Ty FEM: area di taglio in direzione Y per l'analisi FEM. [mm²] JxFEM: momento di inerzia attorno all'asse X per l'analisi FEM. [mm4] JyFEM: momento di inerzia attorno all'asse Y per l'analisi FEM. [mm4] JtFEM: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma per l'analisi FEM. [mm4] d: diametro del tondo. [mm]
Descrizione Sup. Area Tx FEM Area Ty FEM JxFEM JyFEM JtFEM d OS 14.3 44.9 145 145 2053 2053 4105 14.3
OS 15.9 50 179 179 3137 3137 6275 15.9
COP_CALCETTO_SC_083
5.2.3.2.1 Caratteristiche inerziali principali sezioni in acciaio
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Xg: coordinata X del baricentro. [cm] Yg: coordinata Y del baricentro. [cm] Area: area inerziale nel sistema geometrico centrato nel baricentro. [cm²] Jx: momento d'inerzia attorno all'asse orizzontale baricentrico di definizione della sezione. [cm4] Jy: momento d'inerzia attorno all'asse verticale baricentrico di definizione della sezione. [cm4] Jxy: momento centrifugo rispetto al sistema di riferimento baricentrico di definizione della sezione. [cm4] Jm: momento d'inerzia attorno all'asse baricentrico principale M. [cm4] Jn: momento d'inerzia attorno all'asse baricentrico principale N. [cm4] α X su M: angolo tra gli assi del sistema di riferimento geometrico di definizione e quelli del sistema di riferimento principale. [deg] Jt: momento d'inerzia torsionale corretto con il fattore di forma. [cm4]
Descrizione Xg Yg Area Jx Jy Jxy Jm Jn α X su M Jt
OS 14.3 0.71 0.71 1.61 0.21 0.21 0 0.21 0.21 0 0.41
OS 15.9 0.8 0.8 1.99 0.31 0.31 0 0.31 0.31 0 0.63
5.2.3.2.2 Caratteristiche inerziali momenti sezioni in acciaio
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. ix: raggio di inerzia relativo all'asse x. [cm] iy: raggio di inerzia relativo all'asse y. [cm] im: raggio di inerzia relativo all'asse principale m. [cm] in: raggio di inerzia relativo all'asse principale n. [cm] Sx: momento statico relativo all'asse x. [cm³] Sy: momento statico relativo all'asse y. [cm³] Wx: modulo di resistenza elastico minimo relativo all'asse x. [cm³] Wy: modulo di resistenza elastico minimo relativo all'asse y. [cm³] Wm: modulo di resistenza elastico minimo relativo all'asse principale m. [cm³] Wn: modulo di resistenza elastico minimo relativo all'asse principale n. [cm³] Wplx: modulo di resistenza plastico relativo all'asse x. [cm³] Wply: modulo di resistenza plastico relativo all'asse y. [cm³]
Descrizione ix iy im in Sx Sy Wx Wy Wm Wn Wplx Wply OS 14.3 0.36 0.36 0.36 0.36 0.23 0.23 0.29 0.29 0.29 0.29 0.47 0.47
OS 15.9 0.4 0.4 0.4 0.4 0.32 0.32 0.39 0.39 0.39 0.39 0.64 0.64
5.2.3.2.3 Caratteristiche inerziali taglio sezioni in acciaio
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Atx: area a taglio lungo x. [cm²] Aty: area a taglio lungo y. [cm²]
Descrizione Atx Aty
5.3 Terreni
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Coesione: coesione del terreno. [daN/cm²] Coesione non drenata: coesione non drenata (Cu) del terreno. [daN/cm²] Attrito interno: angolo di attrito interno del terreno. [deg] δ: angolo di attrito all'interfaccia terreno-cls. [deg] Adesione: coeff. di adesione della coesione all'interfaccia terreno-cls. Il valore è adimensionale. K0: coefficiente di spinta a riposo del terreno. Il valore è adimensionale. γ naturale: peso specifico naturale del terreno in sito, assegnato alle zone non immerse. [daN/cm³] γ saturo: peso specifico saturo del terreno in sito, assegnato alle zone immerse. [daN/cm³] E: modulo elastico longitudinale del terreno. [daN/cm²] Poisson: coefficiente di Poisson del terreno. Il valore è adimensionale. Rqd: rock quality degree. Per roccia assume valori nell'intervallo (0;1]. Il valore convenzionale 0 indica che si tratta di un terreno sciolto. Il valore è adimensionale. Permeabilità Kh: permeabilità orizzontale. Permeabilità orizzontale del terreno. [cm/s] Permeabilità Kv: permeabilità verticale. Permeabilità verticale del terreno. [cm/s]
Descrizione Coesione Coesione non
Attrito interno
δ Adesione K0 γ naturale γ saturo E Poisson Rqd Permeabilit à Kh
Permeabilit à Kv
consilina_livA
0.05 0 23 15 1 0.61 0.0018 0.00215 46 0.36 0 0.1 0.01
Terreno sala
consilina_livBCD
0.1 0 23 15 1 0.61 0.0018 0.00215 46 0.36 0 0.1 0.01
5.4 Ferramenta per legno
Descrizione Diametro Fuk
COP_CALCETTO_SC_083
5.4.2 Chiodi filettati
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Lunghezza: lunghezza. [cm] Lunghezza filetto: lunghezza filetto. [cm] Diametro: diametro. [cm] Diametro testa: diametro testa. [cm] Forma gambo: forma gambo. Fuk: resistenza a trazione. [daN/cm²] fax,k: resistenza caratteristica ad estrazione. [daN/cm²] fhead,k: resistenza caratteristica all'attraversamento. [daN/cm²] ftens,k: resistenza caratteristica a trazione della vite. [daN]
Descrizione Lunghezza Lunghezza filetto
Diametro Diametro testa Forma gambo Fuk fax,k fhead,k ftens,k
Rotho BlaasRING HZ9 2,8*80 8 8 0.28 0.28 Cilindrica 6000 76.5 271 500
5.4.3 Viti
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Lungh.: lunghezza. [cm] Lungh. filetto: lunghezza filetto. [cm] D.gambo: diametro gambo. [cm] D.testa: diametro testa. [cm] D.filetto: diametro filetto. [cm] D.nucleo: diametro nucleo. [cm] fuk: resistenza a trazione. [daN/cm²] Myk: momento di snervamento. [daN*cm] ftens,k: resistenza a trazione. [daN] fax,k: resistenza caratteristica all'estrazione. [daN/cm²] fhead,x: resistenza caratteristica all'attraversamento. [daN/cm²]
Descrizione Lungh. Lungh. filetto D.gambo D.testa D.filetto D.nucleo fuk Myk ftens,k fax,k fhead,x
Rotho Blaas HBS 4*80 8 4 0.275 0.8 0.4 0.255 10000 3.033E01 500 117 105
Rotho Blaas HBS 6*90 9 4 0.43 1.2 0.6 0.395 10000 8.703E01 1130 117 105
5.4.4 Staffe a T
Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Materiale: materiale costituente la staffa. B.piastra: dimensione orizzontale della piastra. [cm] Altezza: altezza, uguale per piastra e lama. [cm] B.lama: dimensione orizzontale della lama. [cm] Sp.: spessore, uguale per piastra e lama. [cm] N.fori: fori della piastra; sono definiti solo per metà piastra e considerati uguali nell'altra metà. Diametro A: diametro fori per connettori su legno. [cm] Diametro B: diametro fori per connettori su cls. [cm] Dist.1° colonna: distanza prima colonna. [cm] N.colonne: numero colonne. Passo colonne: passo colonne. [cm] Dist.1°fila: distanza prima fila. [cm] N.file: numero file. Passo file: passo file. [cm] Diametro: diametro. [cm]
Descrizione Materiale B.piastra Altezza B.lama Sp. N.fori Diametro A
Diametro B
Dist.1° colonna
RothoBlaas
AluMidi H160
EN AW-6005A 8 16 10.94 0.6 38 0.5 0.9 8 1 1 2 4 4 1.3
RothoBlaas
AluMidi H200
EN AW-6005A 8 20 10.94 0.6 48 0.5 0.9 8 1 1 2 5 4 1.3
COP_CALCETTO_SC_083
Tipo di costruzione 2
Località Salerno, Sala Consilina; Latitudine ED50 40,3925° (40° 23' 33'');
Longitudine ED50 15,6053° (15° 36' 19''); Altitudine s.l.m. 558,68 m.
Zona sismica Zona 1
Categoria topografica T1
Ss orizzontale SLV 1.19
Ss verticale 1
Quota dello '0' sismico 0 [cm]
Regolarità in pianta Si
Regolarità in elevazione Si
Altezza costruzione 1020 [cm]
Eccentricità X (per sisma Y) livello "liv tompagno" 0 [cm]
Eccentricità Y (per sisma X) livello "liv tompagno" 0 [cm]
Eccentricità X (per sisma Y) livello "Piano TRAV" 0 [cm]
Eccentricità Y (per sisma X) livello "Piano TRAV" 0 [cm]
Limite spostamenti interpiano 0.005
Fattore di struttura per sisma X 2.5
Fattore di struttura per sisma Y 2.5
Fattore di struttura per sisma Z 1.5
Applica 1% (§ 3.1.1) No
Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali infissi, punta 1.15
Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali infissi, laterale compressione 1.15
Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali infissi, laterale trazione 1.25
Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali trivellati, punta 1.35
Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali trivellati, laterale compressione 1.15
Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali trivellati, laterale trazione 1.25
Coefficiente di sicurezza portanza verticale micropali, punta 1.35
Coefficiente di sicurezza portanza verticale micropali, laterale compressione 1.15
Coefficiente di sicurezza portanza verticale micropali, laterale trazione 1.25
Coefficiente di sicurezza portanza trasversale pali 1.3
Fattore di correlazione resistenza caratteristica dei pali in base alle verticali
indagate 1.7
COP_CALCETTO_SC_083
Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali SLD § 3.2.3.2.1 (3.2.4)
Spettro di risposta elastico in accelerazione della componente verticale SLD § 3.2.3.2.2 (3.2.10)
COP_CALCETTO_SC_083
Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali SLV § 3.2.3.2.1 (3.2.4)
Spettro di risposta elastico in accelerazione della componente verticale SLV § 3.2.3.2.2 (3.2.10)
COP_CALCETTO_SC_083
Spettro di risposta di progetto in accelerazione delle componenti orizzontali SLD § 3.2.3.4
Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente verticale SLD § 3.2.3.4
COP_CALCETTO_SC_083
Sismicad 12.8 - #4196225 16
Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente X SLV § 3.2.3.5
Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente Y SLV § 3.2.3.5
COP_CALCETTO_SC_083
Sismicad 12.8 - #4196225 17
Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente verticale SLV § 3.2.3.5
6.1.3 Preferenze di verifica
Cemento armato Preferenze analisi di verifica in stato limite
Legno Preferenze di verifica legno NTC08
Acciaio Preferenze di verifica acciaio EC3
Alluminio Preferenze di verifica alluminio EC3
Pannelli in gessofibra Preferenze di verifica pannelli gessofibra D.M. 14-01-08 (N.T.C.)
Psi
Coefficiente di omogeneizzazione 15
γc (fattore di sicurezza parziale per il calcestruzzo) 1.5
Limite σc/fck in combinazione rara 0.6
Limite σc/fck in combinazione quasi permanente 0.45
Limite σf/fyk in combinazione rara 0.8
Coefficiente di riduzione della τ per cattiva aderenza 0.7
Dimensione limite fessure w1 §4.1.2.2.4.1 0.02 [cm]
Dimensione limite fessure w2 §4.1.2.2.4.1 0.03 [cm]
Dimensione limite fessure w3 §4.1.2.2.4.1 0.04 [cm]
Fattori parziali di sicurezza unitari per meccanismi duttili di strutture esistenti con
fattore q No
γ combinazioni eccezionali 1
γ combinazioni esercizio 1
Kdef classe 1 0.6
Kdef classe 2 0.8
Kdef classe 3 2
Applica coefficiente riduttivo kcr secondo EN 1995-1-1 [6.1.7] per le travi e le colonne Si
6.1.3.4 Normativa di verifica acciaio
γm0 1.05
γm1 1.05
γm2 1.25
Calcolo coefficienti C1, C2, C3 per Mcr automatico
Coefficienti α, β per flessione deviata unitari
Verifica semplificata conservativa si
Metodo semplificato formula (4.2.76) si
Escludi 6.2.6.7 e 6.2.6.8 in 7.5.4.4 e 7.5.4.6 si
Applica Nota 1 del prospetto 6.2 si
Riduzione fy per tubi tondi di classe 4 no
Effettua la verifica secondo 6.2.8 con irrigidimenti superiori (piastra di base). si
Limite spostamento relativo interpiano e monopiano colonne 0.00333
Limite spostamento relativo complessivo multipiano colonne 0.002
6.1.4 Preferenze FEM
Tipo di mesh dei gusci (default) Quadrilateri o triangoli
Tipo di mesh imposta ai gusci Specifico dell'elemento
Metodo P-Delta non utilizzato
Analisi buckling non utilizzata
Rapporto spessore flessionale/membranale gusci muratura verticali 0.2
Spessori membranale e flessionale pareti XLAM da sole tavole verticali No
Moltiplicatore rigidezza connettori pannelli pareti legno a diaframma 1
Tolleranza di parallelismo 4.99 [deg]
Tolleranza di unicità punti 10 [cm]
Tolleranza generazione nodi di aste 1 [cm]
Tolleranza di parallelismo in suddivisione aste 4.99 [deg]
Tolleranza generazione nodi di gusci 4 [cm]
Tolleranza eccentricità carichi concentrati 100 [cm]
Considera deformazione a taglio delle piastre No
Modello elastico pareti in muratura Gusci
Concentra masse pareti nei vertici No
Segno risultati analisi spettrale Analisi statica
Memoria utilizzabile dal solutore 8000000
Metodo di risoluzione della matrice AspenTech MA57
Scrivi commenti nel file di input No
Scrivi file di output in formato testo No
Solidi colle e corpi ruvidi (default) Solidi reali
Moltiplicatore rigidezza molla torsionale applicata ad aste di fondazione 1
Modello trave su suolo alla Winkler nel caso di modellazione lineare Equilibrio elastico
6.1.5 Moltiplicatori inerziali
Tipologia: tipo di entità a cui si riferiscono i moltiplicatori inerziali. J2: moltiplicatore inerziale di J2. Il valore è adimensionale. J3: moltiplicatore inerziale di J3. Il valore è adimensionale. Jt: moltiplicatore inerziale di Jt. Il valore è adimensionale. A: moltiplicatore dell'area della sezione. Il valore è adimensionale. A2: moltiplicatore dell'area a taglio in direzione 2. Il valore è adimensionale. A3: moltiplicatore dell'area a taglio in direzione 3. Il valore è adimensionale. Conci rigidi: fattore di riduzione dei tronchi rigidi. Il valore è adimensionale.
Tipologia J2 J3 Jt A A2 A3 Conci rigidi
Trave C.A. 1 1 0.01 1 1 1 0.5
Pilastro C.A. 1 1 0.01 1 1 1 0.5
Trave di fondazione 1 1 0.01 1 1 1 0.5
Palo 1 1 0.01 1 1 1 0
Trave in legno 1 1 1 1 1 1 1
Colonna in legno 1 1 1 1 1 1 1
Trave in acciaio 1 1 1 1 1 1 1
Colonna in acciaio 1 1 1 1 1 1 1
Trave di reticolare in acciaio 1 1 1 1 1 1 1
Maschio in muratura 0 1 0 1 1 1 1
Trave di accoppiamento in muratura 0 1 0 1 1 1 1
Trave di scala C.A. nervata 1 1 1 1 1 1 0.5
Trave tralicciata 1 1 0.01 1 1 1 0.5
6.1.6 Preferenze di analisi non lineare FEM
Metodo iterativo Secante
Tolleranza iterazione 0.0001
Detrazione peso proprio solai nelle zone di sovrapposizione non applicata
Metodo di ripartizione a zone d'influenza
Percentuale carico calcolato a trave continua 0
Esegui smoothing diagrammi di carico applicata
Tolleranza smoothing altezza trapezi 0.001 [daN/cm]
Tolleranza smoothing altezza media trapezi 0.001 [daN/cm]
6.1.8 Preferenze del suolo
Fondazioni bloccate orizzontalmente no
Fondazioni superficiali e profonde su suolo elastoplastico no
Coefficiente di sottofondo verticale per fondazioni superficiali (default) 1 [daN/cm³]
Rapporto di coefficiente sottofondo orizzontale/verticale 0.5
Pressione verticale limite sul terreno per abbassamento (default) 10 [daN/cm²]
Pressione verticale limite sul terreno per innalzamento (default) 0.001 [daN/cm²]
Metodo di calcolo della K verticale Vesic
Metodo di calcolo della portanza e della pressione limite Vesic
Terreno laterale di riporto da piano posa fondazioni (default) Terreno sala consilina_livA
Dimensione massima della discretizzazione del palo (default) 200 [cm]
COP_CALCETTO_SC_083
Moltiplicatore spinta passiva per pressione orizzontale pali 1
K punta palo (default) 4 [daN/cm³]
Pressione limite punta palo (default) 10 [daN/cm²]
Pressione per verifica schiacciamento fondazioni superficiali 6 [daN/cm²]
Calcola cedimenti fondazioni superficiali si
Spessore massimo strato 100 [cm]
Profondità massima 3000 [cm]
Rapporto di inflessione F/L ammissibile 0.003333
Rotazione rigida ammissibile 0.191 [deg]
Rotazione assoluta ammissibile 0.191 [deg]
Distorsione positiva ammissibile 0.191 [deg]
Distorsione negativa ammissibile 0.095 [deg]
Considera fondazioni compensate no
Condizione per la valutazione della spinta su pareti Lungo termine
Considera l'azione sismica del terreno anche su pareti sotto lo zero sismico no
Calcola cedimenti teorici pali no
Considera accorciamento del palo si
Distanza influenza cedimento palo 1000 [cm]
Distribuzione attrito laterale Attrito laterale uniforme
Ripartizione del carico Ripartizione come da modello FEM
Scelta terreno laterale Media pesata degli strati coinvolti
Scelta terreno punta Media pesata degli strati coinvolti
Cedimento assoluto ammissibile 5 [cm]
Cedimento medio ammissibile 5 [cm]
Cedimento differenziale ammissibile 5 [cm]
Rotazione rigida ammissibile 0.191 [deg]
Trascura la coesione efficace in verifica allo scorrimento si
6.1.9 Preferenze progetto muratura
Denominatore per momento ortogonale (default) 8
Minima resistenza trazione travi (default) 30000 [daN]
Angolo cuneo verifica ribaltamento (default) 30 [deg]
Considera d = 0.8 * h nei maschi senza fibre compresse Si
Verifica pressoflessione deviata No
6.2 Azioni e carichi
6.2.1 Azione del vento
Zona Zona 3 Rugosità A Categoria esposizione V Vb 2817 [cm/s] Ct 1 qb 0.00496 [daN/cm²]
6.2.2 Azione della neve
Zona Zona III Classe topografica Normale Ce 1 Ct 1 qsk 0.012 [daN/cm²]
6.2.3 Condizioni elementari di carico
Descrizione: nome assegnato alla condizione elementare. Nome breve: nome breve assegnato alla condizione elementare. I/II: descrive la classificazione della condizione (necessario per strutture in acciaio e in legno). Durata: descrive la durata della condizione (necessario per strutture in legno). Psi0: coefficiente moltiplicatore Psi0. Il valore è adimensionale. Psi1: coefficiente moltiplicatore Psi1. Il valore è adimensionale. Psi2: coefficiente moltiplicatore Psi2. Il valore è adimensionale. Var.segno: descrive se la condizione elementare ha la possibilità di variare di segno.
Descrizione Nome breve I/II Durata Psi0 Psi1 Psi2 Var.segno
Pesi strutturali Pesi Permanente 0 0 0
Permanenti portati Port. I Permanente 0 0 0
neve neve I Media 0.5 0.2 0
vento X+ vento X+ I Media 0.6 0.2 0
vento X- vento X- I Media 0.6 0.2 0
vento Y+ vento Y+ I Media 0.6 0.2 0
vento Y- vento Y- I Media 0.6 0.2 0
Delta T Dt II Media 0.6 0.5 0 No
Sisma X SLV X SLV 0 0 0
Sisma Y SLV Y SLV 0 0 0
Sisma Z SLV Z SLV 0 0 0
Eccentricità Y per sisma X SLV EY SLV 0 0 0
Eccentricità X per sisma Y SLV EX SLV 0 0 0
Sisma X SLD X SLD 0 0 0
Sisma Y SLD Y SLD 0 0 0
Sisma Z SLD Z SLD 0 0 0
Eccentricità Y per sisma X SLD EY SLD 0 0 0
Eccentricità X per sisma Y SLD EX SLD 0 0 0
COP_CALCETTO_SC_083
Rig. Ux R Ux 0 0 0
Rig. Uy R Uy 0 0 0
Rig. Rz R Rz 0 0 0
6.2.4 Combinazioni di carico
Nome: E' il nome esteso che contraddistingue la condizione elementare di carico.
Nome breve: E' il nome compatto della condizione elementare di carico, che viene utilizzato altrove nella relazione.
Pesi: Pesi strutturali
Port.: Permanenti portati
EY SLD: Eccentricità Y per sisma X SLD
EX SLD: Eccentricità X per sisma Y SLD
X SLV: Sisma X SLV
Y SLV: Sisma Y SLV
Z SLV: Sisma Z SLV
EY SLV: Eccentricità Y per sisma X SLV
EX SLV: Eccentricità X per sisma Y SLV
R Ux: Rig. Ux
R Uy: Rig. Uy
R Rz: Rig. Rz
Tutte le combinazioni di carico vengono raggruppate per famiglia di appartenenza. Le celle di una riga contengono i coefficienti moltiplicatori della i- esima combinazione, dove il valore della prima cella è da intendersi come moltiplicatore associato alla prima condizione elementare, la seconda cella si riferisce alla seconda condizione elementare e così via.
Famiglia SLU
Il nome compatto della famiglia è SLU. Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y- Dt
1 SLU 1 1 0 0 0 0 0 0 0
2 SLU 2 1 0 0 0 0 0 1.5 0
3 SLU 3 1 0 0 0 0 1.5 0 0
4 SLU 4 1 0 0 0 1.5 0 0 0
5 SLU 5 1 0 0 1.5 0 0 0 0
6 SLU 6 1 0 0.75 0 0 0 1.5 0
7 SLU 7 1 0 0.75 0 0 1.5 0 0
8 SLU 8 1 0 0.75 0 1.5 0 0 0
9 SLU 9 1 0 0.75 1.5 0 0 0 0
10 SLU 10 1 0 1.5 0 0 0 0 0
11 SLU 11 1 0 1.5 0 0 0 0.9 0
12 SLU 12 1 0 1.5 0 0 0.9 0 0
13 SLU 13 1 0 1.5 0 0.9 0 0 0
14 SLU 14 1 0 1.5 0.9 0 0 0 0
15 SLU 15 1 1.5 0 0 0 0 0 0
16 SLU 16 1 1.5 0 0 0 0 1.5 0
17 SLU 17 1 1.5 0 0 0 1.5 0 0
18 SLU 18 1 1.5 0 0 1.5 0 0 0
19 SLU 19 1 1.5 0 1.5 0 0 0 0
20 SLU 20 1 1.5 0.75 0 0 0 1.5 0
21 SLU 21 1 1.5 0.75 0 0 1.5 0 0
22 SLU 22 1 1.5 0.75 0 1.5 0 0 0
23 SLU 23 1 1.5 0.75 1.5 0 0 0 0
24 SLU 24 1 1.5 1.5 0 0 0 0 0
25 SLU 25 1 1.5 1.5 0 0 0 0.9 0
26 SLU 26 1 1.5 1.5 0 0 0.9 0 0
27 SLU 27 1 1.5 1.5 0 0.9 0 0 0
28 SLU 28 1 1.5 1.5 0.9 0 0 0 0
29 SLU 29 1.3 0 0 0 0 0 0 0
30 SLU 30 1.3 0 0 0 0 0 1.5 0
31 SLU 31 1.3 0 0 0 0 1.5 0 0
32 SLU 32 1.3 0 0 0 1.5 0 0 0
33 SLU 33 1.3 0 0 1.5 0 0 0 0
34 SLU 34 1.3 0 0.75 0 0 0 1.5 0
35 SLU 35 1.3 0 0.75 0 0 1.5 0 0
36 SLU 36 1.3 0 0.75 0 1.5 0 0 0
37 SLU 37 1.3 0 0.75 1.5 0 0 0 0
38 SLU 38 1.3 0 1.5 0 0 0 0 0
39 SLU 39 1.3 0 1.5 0 0 0 0.9 0
40 SLU 40 1.3 0 1.5 0 0 0.9 0 0
41 SLU 41 1.3 0 1.5 0 0.9 0 0 0
42 SLU 42 1.3 0 1.5 0.9 0 0 0 0
43 SLU 43 1.3 1.5 0 0 0 0 0 0
44 SLU 44 1.3 1.5 0 0 0 0 1.5 0
45 SLU 45 1.3 1.5 0 0 0 1.5 0 0
46 SLU 46 1.3 1.5 0 0 1.5 0 0 0
47 SLU 47 1.3 1.5 0 1.5 0 0 0 0
COP_CALCETTO_SC_083
Sismicad 12.8 - #4196225 21
Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y- Dt
48 SLU 48 1.3 1.5 0.75 0 0 0 1.5 0
49 SLU 49 1.3 1.5 0.75 0 0 1.5 0 0
50 SLU 50 1.3 1.5 0.75 0 1.5 0 0 0
51 SLU 51 1.3 1.5 0.75 1.5 0 0 0 0
52 SLU 52 1.3 1.5 1.5 0 0 0 0 0
53 SLU 53 1.3 1.5 1.5 0 0 0 0.9 0
54 SLU 54 1.3 1.5 1.5 0 0 0.9 0 0
55 SLU 55 1.3 1.5 1.5 0 0.9 0 0 0
56 SLU 56 1.3 1.5 1.5 0.9 0 0 0 0
Famiglia SLE rara
Il nome compatto della famiglia è SLE RA. Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y- Dt
1 SLE RA 1 1 1 0 0 0 0 0 0
2 SLE RA 2 1 1 0 0 0 0 1 0
3 SLE RA 3 1 1 0 0 0 1 0 0
4 SLE RA 4 1 1 0 0 1 0 0 0
5 SLE RA 5 1 1 0 1 0 0 0 0
6 SLE RA 6 1 1 0.5 0 0 0 1 0
7 SLE RA 7 1 1 0.5 0 0 1 0 0
8 SLE RA 8 1 1 0.5 0 1 0 0 0
9 SLE RA 9 1 1 0.5 1 0 0 0 0
10 SLE RA 10 1 1 1 0 0 0 0 0
11 SLE RA 11 1 1 1 0 0 0 0.6 0
12 SLE RA 12 1 1 1 0 0 0.6 0 0
13 SLE RA 13 1 1 1 0 0.6 0 0 0
14 SLE RA 14 1 1 1 0.6 0 0 0 0
Famiglia SLE frequente
Il nome compatto della famiglia è SLE FR. Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y- Dt
1 SLE FR 1 1 1 0 0 0 0 0 0
2 SLE FR 2 1 1 0 0 0 0 0.2 0
3 SLE FR 3 1 1 0 0 0 0.2 0 0
4 SLE FR 4 1 1 0 0 0.2 0 0 0
5 SLE FR 5 1 1 0 0.2 0 0 0 0
6 SLE FR 6 1 1 0.2 0 0 0 0 0
Famiglia SLE quasi permanente
Il nome compatto della famiglia è SLE QP. Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y- Dt
1 SLE QP 1 1 1 0 0 0 0 0 0
Famiglia SLU eccezionale
Il nome compatto della famiglia è SLU EX. Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y- Dt
Famiglia SLD
Il nome compatto della famiglia è SLD. Poiché il numero di condizioni elementari previste per le combinazioni di questa famiglia è cospicuo, la tabella verrà spezzata in più parti.
Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y-
1 SLD 1 1 1 0 0 0 0 0
2 SLD 2 1 1 0 0 0 0 0
3 SLD 3 1 1 0 0 0 0 0
4 SLD 4 1 1 0 0 0 0 0
5 SLD 5 1 1 0 0 0 0 0
6 SLD 6 1 1 0 0 0 0 0
7 SLD 7 1 1 0 0 0 0 0
8 SLD 8 1 1 0 0 0 0 0
9 SLD 9 1 1 0 0 0 0 0
10 SLD 10 1 1 0 0 0 0 0
11 SLD 11 1 1 0 0 0 0 0
12 SLD 12 1 1 0 0 0 0 0
13 SLD 13 1 1 0 0 0 0 0
14 SLD 14 1 1 0 0 0 0 0
15 SLD 15 1 1 0 0 0 0 0
16 SLD 16 1 1 0 0 0 0 0
Nome Nome breve Dt X SLD Y SLD Z SLD EY SLD EX SLD
1 SLD 1 0 -1 -0.3 0 -1 0.3
2 SLD 2 0 -1 -0.3 0 1 -0.3
3 SLD 3 0 -1 0.3 0 -1 0.3
4 SLD 4 0 -1 0.3 0 1 -0.3
5 SLD 5 0 -0.3 -1 0 -0.3 1
6 SLD 6 0 -0.3 -1 0 0.3 -1
7 SLD 7 0 -0.3 1 0 -0.3 1
8 SLD 8 0 -0.3 1 0 0.3 -1
9 SLD 9 0 0.3 -1 0 -0.3 1
10 SLD 10 0 0.3 -1 0 0.3 -1
11 SLD 11 0 0.3 1 0 -0.3 1
12 SLD 12 0 0.3 1 0 0.3 -1
13 SLD 13 0 1 -0.3 0 -1 0.3
14 SLD 14 0 1 -0.3 0 1 -0.3
15 SLD 15 0 1 0.3 0 -1 0.3
16 SLD 16 0 1 0.3 0 1 -0.3
Famiglia SLV
Il nome compatto della famiglia è SLV. Poiché il numero di condizioni elementari previste per le combinazioni di questa famiglia è cospicuo, la tabella verrà spezzata in più parti.
Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y-
1 SLV 1 1 1 0 0 0 0 0
2 SLV 2 1 1 0 0 0 0 0
3 SLV 3 1 1 0 0 0 0 0
4 SLV 4 1 1 0 0 0 0 0
COP_CALCETTO_SC_083
Sismicad 12.8 - #4196225 22
Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y-
5 SLV 5 1 1 0 0 0 0 0
6 SLV 6 1 1 0 0 0 0 0
7 SLV 7 1 1 0 0 0 0 0
8 SLV 8 1 1 0 0 0 0 0
9 SLV 9 1 1 0 0 0 0 0
10 SLV 10 1 1 0 0 0 0 0
11 SLV 11 1 1 0 0 0 0 0
12 SLV 12 1 1 0 0 0 0 0
13 SLV 13 1 1 0 0 0 0 0
14 SLV 14 1 1 0 0 0 0 0
15 SLV 15 1 1 0 0 0 0 0
16 SLV 16 1 1 0 0 0 0 0
Nome Nome breve Dt X SLV Y SLV Z SLV EY SLV EX SLV
1 SLV 1 0 -1 -0.3 0 -1 0.3
2 SLV 2 0 -1 -0.3 0 1 -0.3
3 SLV 3 0 -1 0.3 0 -1 0.3
4 SLV 4 0 -1 0.3 0 1 -0.3
5 SLV 5 0 -0.3 -1 0 -0.3 1
6 SLV 6 0 -0.3 -1 0 0.3 -1
7 SLV 7 0 -0.3 1 0 -0.3 1
8 SLV 8 0 -0.3 1 0 0.3 -1
9 SLV 9 0 0.3 -1 0 -0.3 1
10 SLV 10 0 0.3 -1 0 0.3 -1
11 SLV 11 0 0.3 1 0 -0.3 1
12 SLV 12 0 0.3 1 0 0.3 -1
13 SLV 13 0 1 -0.3 0 -1 0.3
14 SLV 14 0 1 -0.3 0 1 -0.3
15 SLV 15 0 1 0.3 0 -1 0.3
16 SLV 16 0 1 0.3 0 1 -0.3
Famiglia SLV fondazioni
Il nome compatto della famiglia è SLV FO. Poiché il numero di condizioni elementari previste per le combinazioni di questa famiglia è cospicuo, la tabella verrà spezzata in più parti.
Nome Nome breve Pesi Port. neve vento X+ vento X- vento Y+ vento Y-
1 SLV FO 1 1 1 0 0 0 0 0
2 SLV FO 2 1 1 0 0 0 0 0
3 SLV FO 3 1 1 0 0 0 0 0
4 SLV FO 4 1 1 0 0 0 0 0
5 SLV FO 5 1 1 0 0 0 0 0
6 SLV FO 6 1 1 0 0 0 0 0
7 SLV FO 7 1 1 0 0 0 0 0
8 SLV FO 8 1 1 0 0 0 0 0
9 SLV FO 9 1 1 0 0 0 0 0
10 SLV FO 10 1 1 0 0 0 0 0
11 SLV FO 11 1 1 0 0 0 0 0
12 SLV FO 12 1 1 0 0 0 0 0
13 SLV FO 13 1 1 0 0 0 0 0
14 SLV FO 14 1 1 0 0 0 0 0
15 SLV FO 15 1 1 0 0 0 0 0
16 SLV FO 16 1 1 0 0 0 0 0
Nome Nome breve Dt X SLV Y SLV Z SLV EY SLV EX SLV
1 SLV FO 1 0 -1.1 -0.33 0 -1.1 0.33
2 SLV FO 2 0 -1.1 -0.33 0 1.1 -0.33
3 SLV FO 3 0 -1.1 0.33 0 -1.1 0.33
4 SLV FO 4 0 -1.1 0.33 0 1.1 -0.33
5 SLV FO 5 0 -0.33 -1.1 0 -0.33 1.1
6 SLV FO 6 0 -0.33 -1.1 0 0.33 -1.1
7 SLV FO 7 0 -0.33 1.1 0 -0.33 1.1
8 SLV FO 8 0 -0.33 1.1 0 0.33 -1.1
9 SLV FO 9 0 0.33 -1.1 0 -0.33 1.1
10 SLV FO 10 0 0.33 -1.1 0 0.33 -1.1
11 SLV FO 11 0 0.33 1.1 0 -0.33 1.1
12 SLV FO 12 0 0.33 1.1 0 0.33 -1.1
13 SLV FO 13 0 1.1 -0.33 0 -1.1 0.33
14 SLV FO 14 0 1.1 -0.33 0 1.1 -0.33
15 SLV FO 15 0 1.1 0.33 0 -1.1 0.33
16 SLV FO 16 0 1.1 0.33 0 1.1 -0.33
Famiglia Calcolo rigidezza torsionale/flessionale di piano
Il nome compatto della famiglia è CRTFP. Nome Nome breve R Ux R Uy R Rz
Rig. Ux+ CRTFP Ux+ 1 0 0
Rig. Ux- CRTFP Ux- -1 0 0
Rig. Uy+ CRTFP Uy+ 0 1 0
Rig. Uy- CRTFP Uy- 0 -1 0
Rig. Rz+ CRTFP Rz+ 0 0 1
Rig. Rz- CRTFP Rz- 0 0 -1
6.2.5 Definizioni di carichi lineari
Nome: nome identificativo della definizione di carico. Valori: valori associati alle condizioni di carico.
Condizione: condizione di carico a cui sono associati i valori. Descrizione: nome assegnato alla condizione elementare.
Fx i.: valore iniziale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione X. [daN/cm] Fx f.: valore finale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione X. [daN/cm] Fy i.: valore iniziale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione Y. [daN/cm] Fy f.: valore finale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione Y. [daN/cm] Fz i.: valore iniziale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione Z. [daN/cm] Fz f.: valore finale della forza, per unità di lunghezza, agente in direzione Z. [daN/cm] Mx i.: valore iniziale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse X. [daN] Mx f.: valore finale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse X. [daN]
COP_CALCETTO_SC_083
Sismicad 12.8 - #4196225 23
My i.: valore iniziale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse Y. [daN] My f.: valore finale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse Y. [daN] Mz i.: valore iniziale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse Z. [daN] Mz f.: valore finale della coppia, per unità di lunghezza, agente attorno l'asse Z. [daN]
Nome Valori
Condizione Fx i. Fx f. Fy i. Fy f. Fz i. Fz f. Mx i. Mx f. My i. My f. Mz i. Mz f.
Descrizione
nord
Pesi strutturali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Permanenti portati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
neve 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento X+ 1.8 1.8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento X- -3.7 -3.7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento Y+ 1.8 1.8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento Y- 1.8 1.8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento facciata
sud
Pesi strutturali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Permanenti portati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
neve 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento X+ 3.7 3.7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento X- -1.8 -1.8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento Y+ -1.8 -1.8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento Y- -1.8 -1.8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
muratura da 20
cm spssore in
cav
Pesi strutturali 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Permanenti portati 0 0 0 0 -4.8 -4.8 0 0 0 0 0 0
neve 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento X+ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento X- 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento Y+ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
vento Y- 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
6.2.6 Definizioni di carichi superficiali
Nome: nome identificativo della definizione di carico. Valori: valori associati alle condizioni di carico.
Condizione: condizione di carico a cui sono associati i valori. Descrizione: nome assegnato alla condizione elementare.
Valore: modulo del carico superficiale applicato alla superficie. [daN/cm²] Applicazione: modalità con cui il carico è applicato alla superficie.
Nome Valori
a est
neve e vento falde esposte
a ovest
6.3 Quote
6.3.1 Livelli
Descrizione breve: nome sintetico assegnato al livello. Descrizione: nome assegnato al livello. Quota: quota superiore espressa nel sistema di riferimento assoluto. [cm] Spessore: spessore del livello. [cm]
Descrizione breve Descrizione Quota Spessore
L1 Fondazione 0 100
6.3.2 Falde
Descrizione breve: nome sintetico assegnato alla falda. Descrizione: nome assegnato alla falda. Sp.: spessore del piano della falda. [cm] Primo punto: primo punto di definizione del piano dell'estradosso della falda.
X: coordinata X. [cm] Y: coordinata Y. [cm] Quota: quota. esprimibile come livello, falda, piano orizzontale alla Z specificata. [cm]
Secondo punto: secondo punto di definizione del piano dell'estradosso della falda. X: coordinata X. [cm] Y: coordinata Y. [cm] Quota: quota. esprimibile come livello, falda, piano orizzontale alla Z specificata. [cm]
Terzo punto: terzo punto di definizione del piano dell'estradosso della falda.
COP_CALCETTO_SC_083
Sismicad 12.8 - #4196225 24
X: coordinata X. [cm] Y: coordinata Y. [cm] Quota: quota. esprimibile come livello, falda, piano orizzontale alla Z specificata. [cm]
Descrizione breve Descrizione Sp. Primo punto Secondo punto Terzo punto
X Y Quota X Y Quota X Y Quota F1 Falda 1 0 365.2 1774.4 1020 4455.2 1774.4 1020 4455.2 1974.4 1000
F2 Falda 2 0 365.2 1974.4 1000 4455.2 1974.4 1000 4455.2 2174.4 960
F3 Falda 3 0 365.2 2174.4 960 4455.2 2174.4 960 4455.2 2374.4 875
F4 Falda 4 0 365.2 2374.4 875 4455.2 2374.4 875 4455.2 2574.4 750
F5 Falda 5 0 365.2 2574.4 750 4455.2 2574.4 750 4455.2 2774.4 560
F6 Falda 6 0 365.2 2774.4 560 4455.2 2774.4 560 4455.2 2969.4 250
F7 Falda 7 0 4455.2 1574.4 1000 4455.2 1774.4 1020 365.2 1774.4 1020
F8 Falda 8 0 4455.2 1374.4 960 4455.2 1574.4 1000 365.2 1574.4 1000
F9 Falda 9 0 4455.2 1174.4 875 4455.2 1374.4 960 365.2 1374.4 960
F10 Falda 10 0 4455.2 974.4 750 4455.2 1174.4 875 365.2 1174.4 875
F11 Falda 11 0 4455.2 774.4 560 4455.2 974.4 750 365.2 974.4 750
F12 Falda 12 0 4455.2 579.4 250 4455.2 774.4 560 365.2 774.4 560
6.3.3 Tronchi
Descrizione breve: nome sintetico assegnato al tronco. Descrizione: nome assegnato al tronco. Quota 1: riferimento della prima quota di definizione del tronco. esprimibile come livello, falda, piano orizzontale alla Z specificata. [cm] Quota 2: riferimento della seconda quota di definizione del tronco. esprimibile come livello, falda, piano orizzontale alla Z specificata. [cm]
Descrizione breve Descrizione Quota 1 Quota 2
T1 Fondazione - liv tompagno Fondazione liv tompagno
T2 liv tompagno - Piano TRAV liv tompagno Piano TRAV
T3 Piano TRAV - Falda 3 Piano TRAV Falda 3
T4 Piano TRAV - Falda 7 Piano TRAV Falda 7
T5 Piano TRAV - Falda 9 Piano TRAV Falda 9
6.4 Sondaggi del sito
Vengono elencati in modo sintetico tutti i sondaggi risultanti dalle verticali di indagine condotte in sito, con l’indicazione dei terreni incontrati, degli spessori e dell’eventuale falda acquifera. Nome attribuito al sondaggio: Sondaggio Coordinate planimetriche del sondaggio nel sistema globale scelto: 0, 0 Quota della sommità del sondaggio (P.C.) nel sistema globale scelto: 0
Immagine: Sondaggio
Stratigrafie
Terreno: terreno mediamente uniforme presente nello strato. Sp.: spessore dello strato. [cm] Kor,i: coefficiente K orizzontale al livello inferiore dello strato per modellazione palo. [daN/cm³] Kor,s: coefficiente K orizzontale al livello superiore dello strato per modellazione palo. [daN/cm³] Kve,i: coefficiente K verticale al livello inferiore dello strato per modellazione palo. [daN/cm³] Kve,s: coefficiente K verticale al livello superiore dello strato per modellazione palo. [daN/cm³] Eel,s: modulo elastico al livello superiore dello strato per calcolo cedimenti istantanei; 0 per non calcolarli. [daN/cm²] Eel,i: modulo elastico al livello inferiore dello strato per calcolo cedimenti istantanei; 0 per non calcolarli. [daN/cm²] Eed,s: modulo edometrico al livello superiore per calcolo cedimenti complessivi; 0 per non calcolarli. [daN/cm²] Eed,i: modulo edometrico al livello inferiore per calcolo cedimenti complessivi; 0 per non calcolarli. [daN/cm²] CC,s: coefficiente di compressione vergine CC al livello superiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 0 per non calcolarli. Il valore è adimensionale. CC,i: coefficiente di compressione vergine CC al livello inferiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 0 per non calcolarli. Il valore è adimensionale. CR,s: coefficiente di ricompressione CR al livello superiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 0 per non calcolarli. Il valore è adimensionale. CR,i: coefficiente di ricompressione CR al livello inferiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 0 per non calcolarli. Il valore è adimensionale. E0,s: indice dei vuoti E0 al livello superiore per calcolo cedimenti di consolidazione. Il valore è adimensionale. E0,i: indice dei vuoti E0 al livello inferiore per calcolo cedimenti di consolidazione. Il valore è adimensionale. OCR,s: indice di sovraconsolidazione OCR al livello superiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 1 per terreno NC. Il valore è adimensionale. OCR,i: indice di sovraconsolidazione OCR al livello inferiore per calcolo cedimenti di consolidazione; 1 per terreno NC. Il valore è adimensionale.
Terreno Sp. Kor,i Kor,s Kve,i Kve,s Eel,s Eel,i Eed,s Eed,i CC,s CC,i CR,s CR,i E0,s E0,i OCR,s OCR,i
Terreno
sala
consili
na_livA
319 1.5 1 1 1 46 46 74 74 0.1 0.1 0.01 0.01 0.2 0.2 1 1
Terreno
sala
consili
na_livB
CD
2000 1.5 1 1 1 46 46 74 74 0 0 0 0 0 0 1 1
6.5 Elementi di input
6.5.1.1 Fili fissi di piano
Livello: quota di inserimento espressa con notazione breve esprimibile come livello, falda, piano orizzontale alla Z specificata. [cm] Punto: punto di inserimento.
X: coordinata X. [cm] Y: coordinata Y. [cm]
Estradosso: distanza dalla quota di inserimento misurata in direzione ortogonale al piano della quota e con verso positivo verso l'alto. [cm] Angolo: angolo misurato dal semiasse positivo delle ascisse in verso antiorario. [deg] Tipo: tipo di simbolo. T.c.: testo completo visualizzato accanto al filo fisso, costituito dalla concatenazione del prefisso e del testo.
Livello Punto Estradosso Angolo Tipo T.c. Livello Punto Estradosso Angolo Tipo T.c.
X Y X Y
L1 368.2 579.4 0 180 Croce 1 L1 3863 1374.4 0 90 Croce 97
L1 3863 1574.4 0 90 Croce 98 L1 3863 1774.4 0 270 Croce 99
L1 3863 1974.4 0 270 Croce 100 L1 3863 2174.4 0 270 Croce 101
L1 3863 2374.4 0 270 Croce 102 L1 3863 2574.4 0 270 Croce 103
L1 3863 2774.4 0 270 Croce 104 L1 3863 2969.4 0 161.5 Croce 105
L1 4436.2 579.4 0 180 Croce 106 L1 4436.2 2969.4 0 0 Croce 107
L1 4444.2 579.4 0 161.5 Croce 108 L1 4444.2 774.4 0 90 Croce 109
L1 4444.2 974.4 0 90 Croce 110 L1 4444.2 1174.4 0 90 Croce 111
L1 3863 1174.4 0 90 Croce 96 L1 4444.2 1374.4 0 90 Croce 112
L1 3863 974.4 0 90 Croce 95 L1 3863 579.4 0 18.5 Croce 93
L1 3281.9 579.4 0 341.5 Croce 78 L1 3281.9 774.4 0 90 Croce 79
L1 3281.9 974.4 0 90 Croce 80 L1 3281.9 1174.4 0 90 Croce 81
L1 3281.9 1374.4 0 90 Croce 82 L1 3281.9 1574.4 0 90 Croce 83
L1 3281.9 1774.4 0 270 Croce 84 L1 3281.9 1974.4 0 270 Croce 85
L1 3281.9 2174.4 0 270 Croce 86 L1 3281.9 2374.4 0 270 Croce 87
L1 3281.9 2574.4 0 270 Croce 88 L1 3281.9 2774.4 0 270 Croce 89
L1 3281.9 2969.4 0 18.5 Croce 90 L1 3855 579.4 0 180 Croce 91
L1 3855 2969.4 0 0 Croce 92 L1 3863 774.4 0 90 Croce 94
L1 3273.9 2969.4 0 0 Croce 77 L1 4444.2 1574.4 0 90 Croce 113
L1 4444.2 1974.4 0 270 Croce 115 L1 2700.7 2838.4 0 90 Croce 135
L1 3281.9 710.4 0 270 Croce 136 L1 3281.9 2838.4 0 270 Croce 137
L1 3863 710.4 0 270 Croce 138 L1 3863 2838.4 0 270 Croce 139
L1 957.3 524.4 0 270 Croce 140 L1 957.3 3024.4 0 270 Croce 141
L1 1538.4 524.4 0 270 Croce 142 L1 1538.4 3024.4 0 270 Croce 143
L1 2119.6 524.4 0 90 Croce 144 L1 2119.6 3024.4 0 90 Croce 145
L1 2700.7 524.4 0 90 Croce 146 L1 2700.7 3024.4 0 90 Croce 147
L1 3281.9 524.4 0 270 Croce 148 L1 3281.9 3024.4 0 270 Croce 149
L1 2700.7 710.4 0 90 Croce 134 L1 4444.2 1774.4 0 270 Croce 114
L1 2119.6 2838.4 0 90 Croce 133 L1 1538.4 2838.4 0 270 Croce 131
L1 4444.2 2174.4 0 270 Croce 116 L1 4444.2 2374.4 0 270 Croce 117
L1 4444.2 2574.4 0 270 Croce 118 L1 4444.2 2774.4 0 270 Croce 119
L1 4444.2 2969.4 0 18.5 Croce 120 L1 376.2 2954.4 0 174 Croce 121
L1 957.3 2893.4 0 174 Croce 122 L1 1540.4 2893.4 0 0 Croce 123
L1 2121.6 2893.4 0 0 Croce 124 L1 2702.7 2893.4 0 0 Croce 125
L1 3283.9 2893.4 0 0 Croce 126 L1 3863 2893.4 0 0 Croce 127
L1 957.3 710.4 0 270 Croce 128 L1 957.3 2838.4 0 270 Croce 129
L1 1538.4 710.4 0 270 Croce 130 L1 2119.6 710.4 0 90 Croce 132
L1 3863 524.4 0 270 Croce 150 L1 3273.9 579.4 0 180 Croce 76
L1 2700.7 2774.4 0 270 Croce 74 L1 957.3 1174.4 0 90 Croce 21
L1 957.3 1374.4 0 90 Croce 22 L1 957.3 1574.4 0 90 Croce 23
COP_CALCETTO_SC_083
Sismicad 12.8 - #4196225 26
Livello Punto Estradosso Angolo Tipo T.c. Livello Punto Estradosso Angolo Tipo T.c.
X Y X Y
L1 957.3 1774.4 0 270 Croce 24 L1 957.3 1974.4 0 270 Croce 25
L1 957.3 2174.4 0 270 Croce 26 L1 957.3 2374.4 0 270 Croce 27
L1 957.3 2574.4 0 270 Croce 28 L1 957.3 2774.4 0 270 Croce 29
L1 957.3 2969.4 0 18.5 Croce 30 L1 1530.4 579.4 0 180 Croce 31
L1 1530.4 2969.4 0 0 Croce 32 L1 1538.4 579.4 0 198.5 Croce 33
L1 1538.4 774.4 0 90 Croce 34 L1 1538.4 974.4 0 90 Croce 35
L1 957.3 974.4 0 90 Croce 20 L1 1538.4 1174.4 0 90 Croce 36
L1 957.3 774.4 0 90 Croce 19 L1 949.3 2969.4 0 0 Croce 17
L1 368.2 2969.4 0 0 Croce 2 L1 376.2 579.4 0 18.5 Croce 3
L1 376.2 774.4 0 90 Croce 4 L1 376.2 974.4 0 90 Croce 5
L1 376.2 1174.4 0 90 Croce 6 L1 376.2 1374.4 0 90 Croce 7
L1 376.2 1574.4 0 90 Croce 8 L1 376.2 1774.4 0 270 Croce 9
L1 376.2 1974.4 0 270 Croce 10 L1 376.2 2174.4 0 270 Croce 11
L1 376.2 2374.4 0 270 Croce 12 L1 376.2 2574.4 0 270 Croce 13
L1 376.2 2774.4 0 270 Croce 14 L1 376.2 2969.4 0 161.5 Croce 15
L1 949.3 579.4 0 180 Croce 16 L1 957.3 579.4 0 161.5 Croce 18
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