RELAZIONE DI AIUTO - IPURELAZIONE DI AIUTO IV Un Aiuto è tale quando riesce ad azzerare problemi...

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RELAZIONE DI AIUTO Si instaura tra OPERATORE e UTENTE in momenti particolarmente critici. Crea un legame significativo che coinvolge entrambi. Si attua un rapporto di scambio VERBALE e NON VERBALE in un clima di Fiducia e di Rispetto indispensabile al Paziente per: Soddisfare i suoi Bisogni e per rapportarsi meglio alla sua Realtà.

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RELAZIONE DI AIUTO

Si instaura tra OPERATORE e UTENTE in momenti particolarmente critici.

Crea un legame significativo che coinvolge entrambi.

Si attua un rapporto di scambio VERBALE e NON VERBALE in un clima di Fiducia e di Rispetto indispensabile al Paziente per:

Soddisfare i suoi Bisogni e per rapportarsi meglio alla sua Realtà.

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RELAZIONE DI AIUTO II

E’ una risorsa Complementare per

risolvere il problema dell’utente

Una soluzione che deve essere

percepita in un ottica di Crescita e non

solo di Risoluzione del Problema.

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RELAZIONE DI AIUTO III

Deve portare ad un CAMBIAMENTO

Deve far sentire il Cliente a suo agio.

Più coraggioso e sicuro nelle avversità

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RELAZIONE DI AIUTO IV

Un Aiuto è tale quando riesce ad azzerare problemi specifici ma lascia anche una traccia in profondità.

Quando sviluppa nell’altra persona una capacità o una Risorsa Psicologica Strutturale di ordine EMOZIONALE,COGNITIVO,

COMPORTAMENTALE.

L’AIUTO deve lasciare nella persona che lo riceve una qualche eredità ossia una probabilità in più per risolvere i problemi, per vivere meglio le situazioni

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Carl Ransom Rogers

Nacque ad Oak Park Illinois,8 gennaio

1902

Specializzato in psicologia clinica alla

Columbia University.

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Carl Ransom ROGERS

CONCEZIONE OTTIMISTICA DELL’UOMO

L’Uomo è un prodotto di DIGNITA’, FORZE INTERNE COSTRUTTIVE, INTENZIONI, RAZIONALITA’,VALORI.

Questi attributi combinati unicamente in ogni Persona rendono l’Uomo potenzialmente Padrone di sé, capace di far fronte alla sua natura interna e al suo Ambiente.

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ROGERS II

Per Rogers, all’interno di ogni persona, in condizioni adatte di sviluppo si attua una FORZA COSTRUTTIVA DI AUTOREALIZZAZIONE.

Molteplici ostacoli possono bloccare questo sviluppo.

L’Operatore deve individuare tali Ostacoli e Rimuoverli insieme al cliente.

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ROGERS III Egli mette a fuoco le “disposizioni

Personali “ del Counsellor quali:

L’EMPATIA-. La GENUINITA’- La CONCRETEZZA.

Il RISPETTO RECIPROCO

Queste sono condizioni necessarie e sufficienti che rendono efficace colui che aiuta.

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ROGERS IV

Egli afferma che c’è correlazione tra

gli ATTEGGIAMENTI costruttivi del

Terapeuta e la Ricomposizione delle

Esperienze della Persona in difficoltà.

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ROGERS V

Il pensiero di Rogers è improntato sulla NON

DIRETTIVITA’.

Chi aiuta deve PREPARARE ma non forzare la

Persona ad Agire.

Chi aiuta deve creare i Presupposti per la

capacità di Azione.

L’AZIONE effettiva che la persona farà è

Materia che attiene solo alla sua LIBERTA’

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ROBERT CARKHUFF

Questo autore va oltre il pensiero di

Rogers e identifica nella relazione di

aiuto tre fasi ordinate.

AUTOESPLORAZIONE

AUTOCOMPRENSIONE

AZIONE.

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ROBERT CARKHUFF II

Per Carkhuff ogni persona bloccata davanti ad un Problema per risolverlo:

Deve AGIRE

Deve MODIFICARE dei comportamenti

O INTRODURNE dei nuovi.

Aiutare la persona a vedere chiaro dentro di sé è un passaggio obbligato di ogni Relazione di Aiuto.

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ROBERT CARKHUFF III

L’autore mette in evidenza tre fasi in ogni

Relazione di Aiuto.

I) Fase di Autoesplorazione. Un individuo per

apprendere un Comportamento Nuovo dovrà

ESPLORARE la sua situazione, Capire bene

dove si trova, Esplorare se stesso in

relazione a se stesso ed esplorare se stesso

in relazione agli altri.

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ROBERT CARKHUFF IV

Rispondere appropriatamente ad una

Persona permette “L’AUTOESPLORAZIONE”

Far attenzione ai suoi bisogni Dà sicurezza

Permette alla persona di partecipare

attivamente al processo di aiuto.

Permette alla persona di

“Aprirsi”all’acquisizione di Nuovi

Comportamenti

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ROBERT CARKHUFF V

II) Fase di AUTOCOMPRENSIONE.

L’Aiuto consiste nel rendere possibile la “Chiarificazione” delle Esperienze.

La Persona che aiuta deve filtrare l’esperienza dell’altro attraverso la propria.Quanto più un individuo conosce se stesso tanto meglio riuscirà ad Agire nei confronti suoi e degli altri.

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ROBERT CARKHUFF VI

III) Fase di AZIONE COSTRUTTIVA.

Non vi è Autocomprensione finché l’individuo non intraprende qualche tipo di AZIONE.

Nella Fase di Azione la Persona AGISCE per passare da dove si trova a dove vuole arrivare.

Quanto più efficace sarà il comportamento ATTIVO di chi aiuta, tanto maggiori saranno le possibilità che l’altra persona modelli su di lui il proprio comportamento.

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La catena dell’aiuto

Una persona che ha ricevuto un aiuto

efficace, sarà a sua volta in grado di

aiutare

un suo simile.

Grazie .