RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE · 2017-07-12 · 19 c. 3 dello Statuto Sociale. ......
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RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DI
BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.
SULLA FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI
BANCO DESIO VENETO S.P.A.
E
BANCO DESIO TOSCANA S.P.A.
IN
BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.
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Indice del documento
§ Pag.
1 Illustrazione e motivazioni dell’operazione 3
1.1 Linee guida dell’operazione 4
1.2 Profilo industriale 4
1.3 Linee guida dell’integrazione 5
1.4 Evoluzione della rete distributiva 6
1.5 Creazione di valore 7
2 Le società partecipanti alla Fusione 7
2.1 Società Incorporante: Banco di Desio e della Brianza SpA 7
2.1.1 Cenni storici e recente evoluzione 8
2.1.2 Dati patrimoniali ed economici 10
2.2 Società Incorporate: Banco Desio Toscana e Banco Desio Veneto 10
2.2.1 Banco Desio Toscana SpA (Società Incorporata) 10
2.2.2 Cenni storici e recente evoluzione 11
2.2.3 Dati patrimoniali ed economici 11
2.2.4 Banco Desio Veneto SpA (Società Incorporata) 12
2.2.5 Cenni storici e recente evoluzione 13
2.2.6 Dati patrimoniali ed economici 13
3 Situazione patrimoniale di Fusione 14
4 Aspetti giuridici dell’operazione 14
5 Aspetti contabili dell’operazione 15
6 Aspetti fiscali dell’operazione 18
7 Effetti della fusione su Banco Desio 18
7.1 Effetti sulla situazione patrimoniale ed economica 20
3
La presente relazione, redatta dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 2501-
quinquies cod. civ. e dell’art. 70 del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n.
11971 del 14 maggio 1999 in attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58
concernente la disciplina degli emittenti, descrive l’operazione di fusione per
incorporazione di Banco Desio Toscana S.p.A. e Banco Desio Veneto S.p.A. (di seguito
anche “Banco Desio Toscana” e “Banco Desio Veneto” o le “Società Incorporate”) in
Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (di seguito “Banco Desio” o la “Società
Incorporante”), che ne possiede l’intera partecipazione.
1. Illustrazione e motivazioni dell’operazione
Nel contesto d’incertezza ed instabilità dei mercati finanziari conseguente alla crisi
finanziaria del 2008, nell’ultimo biennio il Gruppo Banco Desio ha intrapreso un percorso
di rafforzamento del posizionamento competitivo attraverso la ricerca del miglioramento
delle performance commerciali, il controllo della dinamica dei costi, l’attenzione alla
gestione dei rischi ed al progressivo potenziamento del livello di patrimonializzazione.
Tale percorso di sviluppo è stato delineato nelle sue direttrici nel Piano Industriale di
Gruppo 2010-2011, documento che definiva obiettivi in termini sia di rafforzamento del
percorso di consolidamento dei risultati delle controllate bancarie regionali, sia di
massimizzazione dell’efficienza commerciale ed operativa delle società prodotto.
Potendosi ora considerare sostanzialmente concluso il periodo di consolidamento, si
ritiene opportuno ridefinire il modello organizzativo del Gruppo attraverso la
focalizzazione di un assetto strutturale bancario compatto della Capogruppo.
Tale evoluzione assume ancor maggiore significato nell’attuale contesto di difficoltà
congiunturale destinato, peraltro, a pesare ancora sulla redditività del sistema bancario
complessivo.
L’operazione è sottoposta, per la competente decisione – fermo il rispetto delle condizioni
previste dal terzo comma dell’art. 2505 cod. civ. – al Consiglio di Amministrazione di
Banco Desio, ai sensi dell’art. 19 c. 3 dello Statuto Sociale.
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L’operazione è subordinata al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Autorità di
Vigilanza ai sensi dell’art. 57 del D. Lgs 1.9.1993 n. 385 (Testo Unico delle leggi in
materia bancaria e creditizia, di seguito “TUB”).
1.1 Linee guida dell’operazione
L’integrazione proposta s’inquadra nell’ambito di una revisione strategica del modello
organizzativo-societario che consentirà un’importante semplificazione nel governo del
Gruppo, la riduzione della complessità gestionale, una rafforzata uniformità degli indirizzi
operativi, nonché un’importante ottimizzazione delle risorse impegnate nelle Direzioni
Centrali e di Rete.
Tale revisione continua e completa il percorso, avviato già da qualche anno da Banco
Desio, di focalizzazione della propria vocazione di banca retail a servizio del territorio,
ovvero delle famiglie e delle imprese appartenenti alle aree geografiche in cui è presente.
1.2 Profilo industriale
Come già ribadito, alla luce del mutato contesto economico finanziario nazionale ed
internazionale, la Capogruppo ha ritenuto necessario rivedere l’assetto societario ed
organizzativo del Gruppo al fine di predisporre lo stesso a cogliere nuove opportunità di
crescita.
In particolare l’operazione di Fusione per incorporazione di Banco Desio Toscana e
Banco Desio Veneto in Banco Desio consentirà di ottenere significativi vantaggi di natura
industriale tra cui:
− miglioramento del profilo competitivo del Gruppo, con particolare attenzione al
contenimento dei costi, senza tralasciare l’importanza delle peculiarità territoriali delle
Regioni Toscana e Veneto;
− massimizzazione delle sinergie commerciali ed operative attraverso l’ulteriore
valorizzazione di economie di scala e di scopo;
− rafforzamento della riconoscibilità del Gruppo Banco Desio in ambito interregionale
migliorando la penetrazione nei mercati di riferimento ed in quelli di prossima espansione.
L’operazione di Fusione di Banco Desio Toscana e di Banco Desio Veneto comporterà
l’integrazione in Banco Desio delle strutture organizzative delle due controllate, senza,
peraltro, alterare l’impostazione dell’assetto organizzativo-commerciale di Banco Desio.
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In particolare, si prevede la creazione della “Zona Toscana” - che opererà nei locali
dell’attuale sede della Direzione Generale di Banco Desio Toscana – in Via De’
Tornabuoni a Firenze – nonché della “Zona Veneto” – che opererà nei locali dell’attuale
sede della Direzione Generale di Banco Desio Veneto – in Piazza Castello 27 a Vicenza
– al fine di salvaguardare il più possibile, pur nella nuova configurazione industriale, la
territorialità e la velocità di risposta nei confronti della clientela locale. Inoltre, l’operazione
di fusione non darà luogo ad alcun esubero del personale in quanto i dipendenti delle
Incorporate saranno interamente assorbiti dalla Incorporante e continueranno ad operare
nell’ambito delle due nuove Zone citate.
La riconfigurazione del gruppo bancario vedrà, conseguentemente, la suddivisione del
presidio territoriale in capo alla Capogruppo (Banco Desio) per tutto il Nord d’Italia
(ovvero fino alla Regione Toscana) e alla controllata Banco Desio Lazio SpA per la
Regione Lazio, con particolare focus sulla capitale.
1.3 Linee guida di integrazione
La snella configurazione delle strutture centrali delle banche regionali del Gruppo
impostata fin dal loro avviamento da parte della Capogruppo (Banco Desio) agevoleranno
il percorso di rapida e fluida integrazione.
Le costituende Zone Toscana e Veneto, affidate ad un Capo Zona già designato in
continuità con l’attuale management delle Società Incorporate, saranno comunque dotate
di una seppur snella struttura, finalizzata a garantire un’efficace coordinamento operativo
e commerciale delle filiali di riferimento.
Le competenti strutture centrali di Banco Desio forniranno, naturalmente, alle Zone
Toscana e Veneto, come già avviene per tutte le altre Zone territoriali della Capogruppo,
adeguato e specifico supporto per la gestione e valorizzazione delle relazioni con la
clientela locale. In particolare, al fine di garantire il mantenimento dei tempi di risposta,
alle nuove Zone di Toscana e Veneto saranno assegnate adeguate deleghe in materia di
gestione del credito e delle condizioni commerciali.
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1.5 Creazione di valore
L’Operazione di Fusione consentirà – attraverso la semplificazione del governo di
Gruppo, la riduzione della complessità gestionale, la piena uniformità degli indirizzi
operativi e delle politiche commerciali – un’interessante valorizzazione di economie di
scala e di scopo. Con riferimento alla razionalizzazione della struttura dei costi operativi,
si prevedono sinergie stimabili tra i 2,5 e i 3,5 milioni di euro lordi complessivi a regime.
Tali sinergie sono riconducibili all’efficientamento dell’assetto organizzativo derivante
dalla condivisione delle funzioni di governo e di supporto operativo e dal venir meno della
struttura societaria delle attuali Banco Desio Toscana e Banco Desio Veneto con i
connessi costi gestionali (es. costi riferibili agli Organi di Amministrazione, oneri di
certificazione di bilancio, consulenze amministrative, etc.).
Al momento non sono state, prudenzialmente, pienamente considerate le ulteriori
sinergie di costo potenzialmente conseguibili attraverso la piena integrazione informatica,
l’ulteriore razionalizzazione degli spazi e l’ottimizzazione logistica.
Le citate efficienze consentiranno, tenuto conto dei dati pro-forma al 31 dicembre 2010
del Banco Desio post-fusione, un miglioramento a regime (ovvero calcolato sul budget
2011) tra 0,7 e 0,9 punti percentuali in termini di cost/income ratio.
La medesima logica prudenziale adottata per le spese è stata applicata anche con
riferimento alle potenziali sinergie di ricavo conseguibili principalmente attraverso il
rafforzamento della rete commerciale in forza dell’inserimento di risorse provenienti dalle
strutture centrali e del turnover del personale.
2. Le società partecipanti alla fusione
2.1 Società Incorporante: Banco di Desio e della Brianza SpA
Banco Desio, con sede in Desio (MB), via Rovagnati, 1 è una banca iscritta all’Albo delle
Banche e Capogruppo del Gruppo Banco Desio iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari.
Il capitale sociale di Banco Desio, interamente sottoscritto e versato, è pari ad Euro
67.705.040,00, suddiviso come segue:
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Numero
azioni
Valore
nominale
unitario
(Euro)
Valore
nominale
complessivo
(Euro)
Azioni ordinarie 117.000.000 0,52 60.840.000
Azioni
di risparmio 13.202.000 0,52 6.865.040
Totale 130.202.000 0,52 67.705.040
Alla data del 31 dicembre 2010 l'azionariato di Banco Desio risulta composto (quanto ai
titolari di quote superiori al 2% del capitale rappresentato da azioni ordinarie) come segue:
SOGGETTO Partecipazione
diretta% Partecipazione
diretta (senza voto)% Partecipazione
IndirettaSoggetto interposto
% TOTALE %
Brianza Unionedi Luigi Gavazzi e C. Sapa 61.288.160 52,383 61.288.160 52,383
Avocetta S.p.A. 10.059.800 8,598 10.059.800 8,598
Lado Pia 1.000.000 0,855 800.000 0,684 6.858.730 Vega Finanziaria 5,862 8.658.730 7,40S.p.A.
Gavazzi Gerolamo 420.000 0,359 2.638.000 Averla S.p.A. 2,255 3.058.000 2,614
(i dati relativi alle partecipazioni dirette o indirette sono espressi in numero di azioni)
Alla data di approvazione della presente Relazione, non si segnalano variazioni rilevanti della
suesposta composizione per quanto risulta dalle evidenze in possesso di Banco Desio.
Le azioni ordinarie Banco Desio sono ammesse alla quotazione ufficiale al “Mercato
Telematico Azionario” gestito da Borsa Italiana S.p.A.
2.1.1 Cenni storici e recente evoluzione
La Società Incorporante è stata costituita, ai sensi del diritto italiano, in Desio il 4 agosto 1909
sotto la forma di società commerciale cooperativa in nome collettivo denominata “Cassa
Rurale di Desio”, trasformata con assemblea generale straordinaria del 20 dicembre 1920 in
società anonima cooperativa a capitale illimitato, sotto la denominazione “Cassa Rurale di
Depositi e Prestiti in Desio”, e successivamente trasformata con assemblea generale
straordinaria del 21 marzo 1926 in società anonima sotto la denominazione “BANCO DI
DESIO”. Il 31 dicembre 1967, a seguito della fusione per incorporazione della “Banca della
Brianza S.p.A.”, ha assunto l’attuale denominazione “BANCO DI DESIO E DELLA
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BRIANZA – Società per Azioni”.
Nel 1999 Banco Desio ha assunto il controllo della società di gestione del risparmio "Anima
S.G.R.p.A." e nel 2000/2001 ha costituito “Banco Desio Toscana S.p.A.” con sede in
Firenze, ed è entrato direttamente nel mercato dei prodotti assicurativi con la costituzione
della compagnia “Desio Vita S.p.A.”. Nello stesso anno ha proceduto alla riorganizzazione
della propria offerta di servizi ai privati con la costituzione della finanziaria lussemburghese
“Brianfid Lux SA”, nonché con l'acquisizione del "Credito Privato Commerciale SA" di
Lugano, già finanziaria svizzera per la gestione e l’amministrazione di patrimoni mobiliari,
autorizzata all’esercizio delle attività creditizie (“Private Banking”) dall’autorità di vigilanza
elvetica in data 30 marzo 2004. Nel 2002 ha costituito “Banco Desio Lazio S.p.A.”, con
sede in Roma, a seguito del progressivo rafforzamento del numero di filiali presenti nella
capitale e nel 2005/2006 il Gruppo Banco Desio ha esteso la propria presenza territoriale
anche nelle regioni Veneto ed Emilia Romagna ed è avvenuta la quotazione alla Borsa di
Milano della controllata Anima S.G.R.p.A.. Ottenute le autorizzazioni all’esercizio dell’attività
bancaria, dal 1° ottobre 2006, “Banco Desio Veneto S.p.A.”, è divenuta banca regionale
operativa sulla base del conferimento delle sei filiali sino a quel momento aperte da Banco
Desio nella regione Veneto, e precisamente quelle di Vicenza, Verona, Schio, Villafranca,
Padova e Arzignano. Nel corso dell’anno, inoltre, il Gruppo Banco Desio ha avviato
un’iniziativa nel settore della bancassicurazione “danni”, che prosegue l’esperienza
pluriennale maturata nel comparto “vita” tramite la controllata Chiara Vita S.p.A. (già Desio
Vita S.p.A.).
Nel 2007, Banco Desio ha ceduto il controllo di Anima SGR ed ha acquisito, tramite la
controllata bancaria Banco Desio Lazio S.p.A. la società FIDES S.p.A., società finanziaria
con sede in Roma, operante nell’attività di intermediazione di prestiti garantiti dalla “cessione
del quinto dello stipendio/pensione”.
Considerando infine la più recente evoluzione, Banco Desio ha iniziato un percorso volto a
realizzare una serie di partnership industriali con altri Operatori specializzati e/o distributivi
(banche) incentrato sull’apertura del capitale delle società prodotto: sono stati perfezionati gli
accordi di partnership con il gruppo assicurativo svizzero Helvetia che ha acquistato da
Banco Desio il 70% di Chiara Vita e si è proceduto alla cessione di quote pari
complessivamente al 22,5% del capitale di Chiara Assicurazioni S.p.A. ad altri Partner
bancari distributivi.
A fine 2008, Banco Desio ha quindi aderito all’OPA volontaria totalitaria promossa dalla
Banca Popolare di Milano sulle azioni Anima, per cui dal gennaio 2009 non detiene più
alcuna quota di partecipazione nel capitale della SGR. Sempre nel corso dell’anno 2009,
è stata costituita in Lussemburgo “Rovere SICAV” e la relativa società di gestione,
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“Rovere Societé de Gestion SA”, al cui capitale partecipano, con quote del 10%
ciascuna, altre due banche italiane interessate all’iniziativa.
Inoltre, pur in presenza di uno scenario macroeconomico in deterioramento, Banco Desio
ha mantenuto un ritmo pressoché costante di sviluppo della rete distributiva permettendo
al Banco stesso di raggiungere numero 131 filiali alla fine dell’esercizio 2010 – con un
incremento nell’ultimo biennio di 10 unità – mentre a livello di Gruppo il numero
complessivo delle filiali si è attestato a 175 unità.
2.1.2 Dati patrimoniali ed economici
Nel prospetto che segue sono riportati i più significativi dati patrimoniali ed economici della
Società Incorporante al 31 dicembre 2010 confrontati con quelli al 31 dicembre 2009 e 2008.
Valori espressi in Euro / 000 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008
Margine d’interesse 145.595 154.429 171.526
Proventi Operativi 260.819 269.205 286.608
Utile della gestione operativa al lordo delle
imposte 57.214 48.772 83.683
Utile netto d’esercizio 49.094 58.063 65.510
Raccolta diretta (Debiti v/clientela + Titoli
in circolazione + Pass. Fin. al f.v.) 5.350.640 5.697.632 5.171.472
Crediti v/ clientela 4.885.870 4.686.128 4.460.763
Patrimonio netto (incluso l’Utile netto
d’esercizio) 754.360 731.262 671.793
Patrimonio di Vigilanza 792.472 773.247 659.282
Tier 1 e Core Tier 1 capital ratio 20,0% 18,3% 17,4%
Total Capital Ratio 22,3% 20,8% 18,7%
2.2 Società Incorporate: Banco Desio Toscana e Banco Desio Veneto
2.2.1 Banco Desio Toscana SpA (Società Incorporata)
BANCO DESIO TOSCANA S.p.A., con sede legale in Firenze, via De’ Tornabuoni, 9, Codice
Fiscale e P. IVA n. 05091600485 risulta:
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- costituita il 21 dicembre 2000, su iniziativa di Banco Desio (che a tale data assumeva la
partecipazione di controllo con una quota pari al 96%;
- iscritta nel Registro delle Imprese di Firenze, ha un capitale sociale di Euro
23.774.017,00, interamente sottoscritto e versato, suddiviso in n. 23.774.017 azioni del
valore nominale di euro 1,00 ciascuna;
- soggetta a direzione e coordinamento di Banco Desio (divenuto azionista unico a far data
dal 1° gennaio 2005);
- aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia
è iscritta all’Albo delle Banche al cod. ABI n. 3194/8 ed è appartenente al Gruppo
Bancario Banco di Desio e della Brianza, iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 3440/5.
2.2.2 Cenni storici e recente evoluzione
Il progetto Banco Desio Toscana viene perfezionato di Banco Desio nel corso degli anni
1999/2000 con la precisa volontà di valorizzare l’insediamento nel capoluogo fiorentino
attraverso la realizzazione di una nuova banca capace di offrire tutti i servizi bancari e di
intermediazione in strumenti finanziari con evidenza di una forte propensione verso il
private banking e la bancassicurazione.
Tali competenze distintive si erano già manifestate con i risultati raggiunti proprio dalle
filiali di Firenze e Prato e discendevano dalla forte attività commerciale garantita dal
management coinvolto nella fase di avviamento del progetto stesso. Il biennio appena
trascorso, ancorché ancora interessato dagli effetti della crisi finanziaria, fa seguito
all’intenso percorso intrapreso dal 2005-2006 di graduale riconversione dal proprio “core
business” di banca prettamente “private”, con focus territoriale su Firenze, a quello di
banca “retail” orientata verso l’assistenza all’economia delle famiglie e delle piccole
medie imprese toscane.
Nonostante la complessità del percorso, Banco Desio Toscana è riuscito ad accrescere
redditività e produttività del nucleo portante della rete di riferimento e a rafforzare il
proprio insediamento, contando su una struttura distributiva pari complessivamente a 10
filiali posizionate nelle province di Firenze, Pisa, Prato, Lucca e Livorno.
2.2.3 Dati patrimoniali ed economici
Nel prospetto che segue sono riportati i più significativi dati patrimoniali ed economici della
Società Incorporata al 31 dicembre 2010 confrontati con quelli al 31 dicembre 2009 e 2008.
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Valori espressi in Euro / 000 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008
Margine d’interesse 8.387 7.402 6.777
Proventi Operativi 14.549 12.730 11.587
Utile della gestione operativa al lordo delle
imposte 2.538 (33) (639)
Utile netto d’esercizio 1.404 (312) (849)
Raccolta diretta (Debiti v/clientela + Titoli
in circolazione + Pass. Fin. al f.v.) 316.211 330.157 271.081
Crediti v/ clientela 341.082 303.145 224.653
Patrimonio netto (incluso l’Utile netto
d’esercizio) 30.152 28.715 29.045
Patrimonio di Vigilanza 28.816 28.815 30.638
Tier 1 e Core Tier 1 capital ratio 14,5% 14,9% 18,3%
Total Capital Ratio 14,8% 15,4% 20,0%
2.2.4 Banco Desio Veneto SpA (Società Incorporata)
BANCO DESIO VENETO S.p.A., con sede legale in Vicenza, Piazza Castello n. 27, Codice
Fiscale e P. IVA n. 03272100243 risulta:
- costituita in data 9 novembre 2005, su iniziativa di Banco Desio (azionista unico);
- iscritta nel Registro delle Imprese di Vicenza,
- con un capitale sociale di Euro 35.100.000,00, interamente sottoscritto e versato,
suddiviso in n. 35.100.000 azioni del valore nominale di euro 1,00 ciascuna1,
- soggetta a direzione e coordinamento di Banco Desio (azionista unico),
- aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia,
- iscritta all’Albo delle Banche al cod. ABI n. 3327/4 ed è appartenente al Gruppo Bancario
Banco di Desio e della Brianza, iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 3440/5,
1 l’art. 4 dello Statuto Sociale di Banco Desio Veneto S.p.A. prevede che il capitale sociale possa essere aumentato, entro il 20 maggio 2011, per un importo massimo complessivo pari ad Euro 6.243.202, a servizio delle opzioni esercitabili nell’ambito del Piano di Azionariato, come precisato nel citato art. 4 a cui si rinvia integralmente
13
2.2.5 Cenni storici e recente evoluzione
Banco Desio Veneto S.p.A. è stata costituita con capitale sociale pari a nominali Euro 21
milioni, sottoscritto e versato da Banco Desio e, con efficacia a partire dal 1° ottobre
2006, data di avvio dell'operatività della nuova banca veneta, il Banco Desio, in analogia
con gli altri due progetti di banche regionali (Banco Desio Toscana e Banco Desio Lazio),
ha conferito alla stessa, in aumento di capitale, il ramo d’azienda costituito dagli sportelli
bancari operativi nelle piazze venete di Vicenza, Verona e Padova.
Nell’ambito della politica di mirata espansione sul territorio, e coerentemente con gli
obiettivi del Piano Industriale di Gruppo 2008-2009, a seguito dell’apertura delle filiali di
Conegliano (TV), nella seconda metà del 2008, e di Bussolengo (VR), nel giugno del
2009, la Rete distributiva di Banco Desio Veneto ha raggiunto un totale di 14 sportelli
nella Regione Veneto.
Il biennio 2009 - 2010 mostra gli effetti della pesante crisi che il sistema economico
nazionale e regionale sta attraversando da oltre 18 mesi; tali effetti hanno determinato
l’assunzione di una politica gestionale improntata alla massima prudenza operativa e
focalizzata, da un lato, alla graduale e persistente azione di sviluppo della Raccolta
Diretta, al fine di ridurre lo sbilancio finanziario, dall’altro, all’azione di attenta selezione
degli Impieghi con l’obiettivo di accrescere il radicamento territoriale verso la PMI ed
aumentare la redditività della Banca.
A seguito delle perdite registrate, peraltro, previste in quanto correlate al periodo di
avviamento della banca, nonché a seguito della notevole crescita dimensionale
realizzata, la Capogruppo è intervenuta in due occasioni rafforzando i mezzi patrimoniali
della controllata: nel corso del primo semestre del 2008, con un aumento di capitale di
euro 15 milioni (di cui euro 12 milioni nominali ed euro 3 milioni di sovrapprezzo azioni) e
nel secondo semestre del 2010 con ulteriori euro 15 milioni sottoforma di finanziamento
infruttifero non rimborsabile in conto capitale.
2.2.6 Dati patrimoniali ed economici
Nel prospetto che segue sono riportati i più significativi dati patrimoniali ed economici della
Società Incorporata al 31 dicembre 2010 confrontati con quelli al 31 dicembre 2009 e 2008.
14
Valori espressi in Euro / 000 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008
Margine d’interesse 8.954 9.944 7.526
Proventi Operativi 15.480 14.743 11.106
Utile della gestione operativa al lordo delle
imposte (1.094) (2.394) (1.643)
Utile netto d’esercizio (1.271) (1.702) (1.617)
Raccolta diretta (Debiti v/clientela + Titoli
in circolazione + Pass. Fin. al f.v.) 330.464 304.241 256.210
Crediti v/ clientela 502.047 496.276 422.469
Patrimonio netto (incluso risultato netto
d’esercizio) 44.539 30.670 32.210
Patrimonio di Vigilanza 54.106 40.470 42.161
Tier 1 e Core Tier 1 capital ratio 13,8% 8,9% 10,6%
Total Capital Ratio 17,0% 11,8% 13,9%
3. Situazione patrimoniale di Fusione
La situazione patrimoniale di riferimento per la Fusione, ai sensi dell’art. 2501 quater c.c.
è costituita dai bilanci di esercizio al 31 dicembre 2010 per tutte le società partecipanti
alla Fusione (salvi gli eventuali aggiornamenti che dovessero rendersi necessari nel
prosieguo dell’iter).
4. Aspetti giuridici dell’operazione
Le azioni delle due Società Incorporate sono interamente detenute dalla Società
Incorporante. L’operazione di Fusione sarà dunque realizzata secondo quanto previsto
dall’art. 2505 cod. civ. ed in conformità con le modalità previste nel progetto di Fusione.
In ragione di ciò non risulta necessario procedere all’emissione e/o all’assegnazione di
nuove azioni e alla determinazione del rapporto di cambio.
La Fusione determinerà l’estinzione delle Società Incorporate e l’annullamento della
totalità delle azioni da esse emesse.
Non sono previste, in connessione con la fusione, modifiche dello statuto della Società
Incorporante, che si riporta in allegato al Progetto di Fusione.
15
Come meglio precisato al paragrafo precedente, la situazione patrimoniale di riferimento
per la Fusione, ai sensi dell’art. 2501 quater c.c. è costituita dai bilanci di esercizio al 31
dicembre 2010 per tutte le società partecipanti alla Fusione (salvi gli eventuali
aggiornamenti che dovessero rendersi necessari nel prosieguo dell’iter).
La Fusione è soggetta alla disciplina di cui all’art. 57 TUB e richiede il rilascio
dell’autorizzazione da parte dell’Autorità di Vigilanza.
Ai sensi del combinato disposto degli articoli 57, terzo comma, TUB, e 2503 cod. civ., la
Fusione potrà essere attuata solo dopo quindici giorni dall’ultima delle iscrizioni delle
delibere di Fusione, termine riservato per l’opposizione dei creditori.
La decorrenza degli effetti giuridici della Fusione sarà stabilita nell’atto di Fusione. Essa
potrà anche essere successiva alla data dell’ultima delle iscrizioni previste dall’art. 2504
bis cod. civ.
Dalla data di efficacia giuridica, la Società Incorporante assumerà i diritti e gli obblighi
delle Società Incorporate.
Non sono previsti trattamenti particolari per specifiche categorie di soci o di possessori di
titoli diversi dalle azioni per la Società Incorporante né per le Società Incorporate.
Non sono previsti vantaggi particolari a favore degli amministratori delle società
partecipanti alla Fusione.
Non vi sono patti parasociali aventi ad oggetto la Società Incorporante né le Società
Incorporate.
La Fusione non darà luogo al diritto di recesso ai sensi degli artt. 2437 e ss. cod. civ.
Sia la Società Incorporante che le Società Incorporate non hanno in circolazione
obbligazioni convertibili in azioni, mentre tutte le n. 3 Società Partecipanti alla Fusione
hanno in circolazione titoli obbligazionari ordinari, emessi nell’ambito dei programmi di
offerta resi pubblici ai sensi degli artt. 94 e ss. d.lgs. n. 58/1998.
5. Aspetti contabili dell’operazione
Per quanto riguarda gli effetti contabili dell’operazione, Banco Desio e le controllate
bancarie, tra le quali Banco Desio Toscana e Banco Desio Veneto, hanno adottato a
partire dall’esercizio 2005 i principi contabili internazionali IAS/IFRS per la
predisposizione dei propri bilanci. Pertanto l’operazione di Fusione sarà contabilizzata e
rilevata nei bilanci sia d’esercizio che consolidato dell’Incorporante (Banco Desio)
facendo riferimento ai principi contabili internazionali.
16
Al riguardo si evidenzia che il trattamento delle operazioni di Fusione nei bilanci redatti
secondo i principi contabili internazionali IAS-IFRS è regolamentato dall’IFRS 3
“Aggregazioni aziendali” limitatamente alle c.d. “fusioni proprie” in base alle quali due o
più imprese si uniscono e perdono la propria individualità per dare vita ad un nuovo
soggetto giuridico.
La Fusione per incorporazione madre-figlia (quale è l’operazione in esame) non rientra
nell’ambito di applicazione dell’IFRS 3, né sono individuabili all’interno dell’apparato
normativo degli IAS-IFRS altri principi specifici che ne disciplinino espressamente il
trattamento contabile.
In assenza di riferimenti a principi o interpretazioni IFRS specifici per tali operazioni, lo
IAS “Presentazione del bilancio” par.15 richiede in termini generali che il bilancio debba
fornire la rappresentazione attendibile e fedele degli effetti di operazioni, altri eventi e
condizioni in accordo con le definizioni ed i criteri di iscrizioni previsti dal c.d. “Quadro
sistematico” (Framework IFRS) per attività, passività, costi e ricavi e lo IAS 1 par. 17
stabilisce l’obbligo di selezionare, in accordo con la gerarchia stabilita dallo IAS 8,
“Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed Errori”, i principi contabili idonei al
raggiungimento dell’obiettivo generale di rappresentazione attendibile e fedele.
In particolare, lo IAS 8 par. 10 prevede che, in assenza di un principio o di
un’interpretazione IFRS che si applichi specificamente ad una operazione, la scelta del
principio contabile da utilizzare per rappresentare nel bilancio l’operazione stessa deve
fornire un’informativa che sia:
(a) rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli utilizzatori;
(b) attendibile, in modo che il bilancio: (i) rappresenti fedelmente la situazione
patrimoniale – finanziaria, il risultato economico e i flussi finanziari dell’entità; (ii) rifletta la
sostanza economica dell’operazione e non meramente la forma legale; (iii) sia neutrale,
cioè scevra da pregiudizi; (iv) sia prudente; e (v) sia completa con riferimento a tutti gli
aspetti rilevanti.
Nella ricerca del trattamento contabile prescelto per rappresentare l’operazione di
Fusione in esame assume quindi fondamentale importanza la sostanza economica
dell’operazione stessa.
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La Fusione in oggetto può essere sostanzialmente considerata una riorganizzazione
aziendale di imprese facenti integralmente parte dello stesso gruppo, la quale non
determina il trasferimento del controllo delle imprese incorporate (Banco Desio Toscana e
Banco Desio Veneto) e che non ha una significativa influenza sui flussi di cassa delle
imprese oggetto di Fusione. Per tale motivazione il principio di rappresentazione
contabile più appropriato dell’operazione in esame appare essere quello della continuità
dei valori di bilancio.
Secondo tale principio le attività nette delle Società Incorporate (Banco Desio Toscana e
Banco Desio Veneto) devono essere assunte in capo all’Incorporante (Banco Desio) al
valore di libro che avevano nella rispettiva contabilità prima della Fusione. Ciò
comporterà la rilevazione in capo a Banco Desio di “disavanzi da Fusione” che, per
quanto non attribuibile a specifiche voci dell’attivo, sarà imputato ad “avviamento”, fino al
limite massimo della “differenza di consolidamento” già iscritta nel bilancio consolidato in
relazione all’acquisto della partecipazione nelle società oggetto di incorporazione.
Ne consegue che la Fusione determinerà – relativamente alle società coinvolte
nell’operazione – la convergenza del bilancio individuale dell’Incorporante (Banco Desio)
verso il bilancio consolidato, attuando il cosiddetto “consolidamento legale”.
Tale impostazione contabile risulta peraltro conforme a quanto previsto dal c.d. OPI n. 2
(ovvero l’orientamento preliminare Assirevi in tema di trattamento contabile delle fusioni
nel bilancio d’esercizio) che nel caso di Fusione per incorporazione “madre-figlia” ritiene
preferibile l’applicazione del principio della continuità dei valori.
Le disposizioni civilistiche (art. 2504-bis, comma 3, cod. civ.), per agevolare gli
adempimenti delle società partecipanti alla Fusione, prevedono che gli effetti contabili
possano decorrere da una data anteriore alla data di efficacia giuridica della Fusione
stessa. In forza di questa disposizione, il Consiglio di Amministrazione ha convenuto di
dare decorrenza contabile agli effetti dell’operazione all’inizio dell’esercizio in corso.
Pertanto, con riferimento a quanto previsto dall’art. 2501-ter, comma 1, n. 6, del cod. civ.,
le operazioni effettuate dalle Società Incorporate (Banco desio Toscana e Banco Desio
Veneto) saranno imputate al bilancio dell’Incorporante (Banco Desio) con decorrenza dal
primo giorno dell’esercizio sociale nel corso del quale si produrrà l’efficacia civilistica della
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fusione, ai sensi dell’art. 2504-bis del cod.civ., e, quindi, presumibilmente dal 1° gennaio
2011. Dalla stessa data decorreranno gli effetti fiscali della Fusione.
6. Aspetti fiscali dell’operazione
L’operazione di Fusione è fiscalmente “neutra” agli effetti dell’imposizione diretta. Infatti,
ai sensi dell’art. 172 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (di seguito TUIR), la
Fusione non dà luogo all’emersione di componenti positive o negative di reddito
imponibile in capo ai soggetti partecipanti (Incorporate, Incorporante nonché relativi
azionisti).
In particolare, in capo alle Società Incorporate (Banco Desio Toscana e Banco Desio
Veneto), il trasferimento del proprio patrimonio all’Incorporante (Banco Desio) non dà
luogo al realizzo delle plusvalenze o minusvalenze latenti nelle attività e passività
trasferite ivi incluso l’avviamento.
Simmetricamente, i beni ricevuti dall’Incorporante (Banco Desio) sono da questa assunti
al medesimo valore fiscale che avevano in capo alle Società Incorporate (principio di
continuità dei “valori fiscali riconosciuti”).
La Fusione costituisce operazione esclusa dall’IVA ed è soggetta alle imposte di registro,
ipotecarie e catastali in misura fissa.
Con riguardo al regime di tassazione di gruppo ai sensi degli articoli 117 e seguenti del
TUIR (c.d. “consolidato fiscale nazionale”), in essere tra Banco Desio e talune sue
controllate, l’art. 11, comma 2, del D.M. 9 giugno 24, prevede, nel caso di Fusione tra
consolidante e una o più società consolidate, l’estinzione del regime di tassazione
consolidata tra i soggetti interessati all’operazione senza che trovino applicazione le
previsioni dell’art. 124 del TUIR.
7. Effetti della Fusione sul Banco Desio
Nel paragrafo seguente vengono riportati i dati contabili pro-forma del Banco Desio al 31
dicembre 2010 con l’obiettivo di rappresentare gli effetti significativi dell’operazione di
Fusione.
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Lo stato patrimoniale ed il conto economico pro-forma sono predisposti conformemente
agli schemi di bilancio contenuti nella Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22
dicembre 2005 – 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 e sono redatti in conformità ai
principi contabili internazionali emanati dall’International Accounting Standard Board
(IASB) ed omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del
Regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla data del 31 dicembre 2010.
I dati contabili pro-forma, esposti nelle tabelle che seguono, sono la risultante
dell’aggregazione delle situazioni contabili dell’Incorporante (Banco Desio) e delle
Incorporate (Banco Desio Toscana e Banco Desio Veneto) contenute nei rispettivi bilanci
al 31 dicembre 2010 approvati dai C.d.A., rispettivamente, il 22, 14 e 15 marzo 2011.
Al fine di fornire indicazioni circa gli effetti della Fusione, tali dati sono confrontati con
quelli individuali dell’Incorporante (Banco Desio) e delle Incorporate (Banco Desio
Toscana e Banco Desio Veneto) contenuti nei relativi bilanci al 31 dicembre 2010. I dati
contabili pro-forma di Banco Desio sono stati ottenuti rettificando i dati contabili contenuti
nei bilanci individuali con l’iscrizione degli effetti prodotti dall’operazione di Fusione. In
particolare, gli effetti patrimoniali sono stati riflessi retroattivamente nello stato
patrimoniale consolidato proforma come se l’operazione di Fusione fosse stata posta in
essere il 31 dicembre 2010 e gli effetti economici sono stati imputati nel conto economico
pro-forma come se la medesima operazione fosse stata posta in essere il 1° gennaio
2010.
I principi contabili utilizzati dalle società partecipanti alla Fusione nella redazione dei
bilanci al 31 dicembre 2010 presi a riferimento sono omogenei e confermano, di
conseguenza, la significatività del dato contabile riassunto nella colonna “Banco Desio
pro-forma“ delle tabelle sotto riportate. Ai dati contabili aggregati, ottenuti mediante il
procedimento sopra descritto, sono state apportate le rettifiche necessarie per esplicitare
l’effetto della Fusione. In particolare, la differenza tra il valore delle azioni da annullare
detenute dall’Incorporante (Banco Desio) e la corrispondente quota (nella fattispecie
totalitaria) del patrimonio netto delle Incorporate, è stata iscritta nella voce “avviamento”,
con riferimento a Banco Desio Toscana, mentre per Banco Desio Veneto, in linea con
l’appostazione della “riserva patrimoniale negativa”, in base all’applicazione dei principi
contabili all’atto del conferimento degli sportelli, trova direttamente espressione nel
Patrimonio risultante in tabella nella colonna “Banco Desio pro-forma”.
20
Infine i dati contabili aggregati, risultanti dall’applicazione delle procedure sopra descritte,
sono depurati dei rapporti intercorrenti tra le Incorporate e l’Incorporante, che sono stati
elisi. Si precisa altresì che, per una corretta interpretazione delle informazioni fornite, è
necessario considerare i seguenti aspetti relativi ai dati contabili pro-forma:
- evidenziano esclusivamente gli effetti oggettivamente misurabili dell’operazione di
Fusione;
- vanno letti e interpretati in modo autonomo, considerando le peculiari finalità
(simulazione contabile dell’operazione) per cui sono redatti.
7.1 Effetti sulla situazione patrimoniale ed economica
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
ATTIVO
(in Euro / 000) Banco Desio BDT BDV
Banco Desio
pro-forma
Crediti verso banche 399.445 31.359 29.841 272.770
Crediti verso clientela 4.885.870 341.082 502.046 5.728.999
Attività finanziarie detenute per
la negoziazione 35.859 33 147 35.826
Attività finanziarie disponibili per
la vendita 759.809 50 50 759.809
Attività finanziarie detenute fino
alla scadenza 120.831 - - 120.831
Partecipazioni 193.447 - - 107.870
Altre voci dell’Attivo (1)
- di cui Avviamento
252.110
1.729
11.037
960
16.940
-
282.315
5.999
TOTALE DELL’ATTIVO 6.647.371 383.561 549.024 7.308.420
(1) Comprendono le voci di bilancio "10. Cassa e disponibilità liquide", "80. Derivati di copertura", "90. Adeguamento di
valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica", "110. Attività materiali", "120. Attività immateriali", "130.
Attività fiscali" e "150. Altre attività".
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PASSIVO
(in Euro / 000) Banco Desio BDT BDV
Banco Desio
pro-forma
Debiti verso banche 338.710 24.037 64.851 319.825
Debiti verso clientela 3.236.374 230.393 211.748 3.678.515
Titoli in circolazione 1.790.741 84.892 208.841 2.004.340
Passività finanziarie di
negoziazione 2.489 67 61 2.404
Passività finanziarie valutate al
fair value 323.525 926 9.875 334.326
Altre voci del passivo (1) 201.172 13.094 9.109 222.326
Patrimonio netto (2)
- di cui risultato d’esercizio
754.360
49.094
30.152
1.404
44.539
(1.271)
746.684
49.232
TOTALE DEL PASSIVO 6.647.371 383.561 549.024 7.308.420
(1) Comprendono le voci di bilancio "60. Derivati di copertura", "80. Passività fiscali", "100. Altre passività", "110.
Trattamento di fine rapporto" e “120. Fondo per rischi e oneri”.
(2) Comprende le voci di bilancio “130. Riserve da valutazione", "150. Strumenti di capitale", "160. Riserve", "170.
Sovrapprezzi di emissione", "180. Capitale" e "200. Utile di periodo".
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
(in Euro / milioni) Banco Desio BDT BDV Banco Desio
pro-forma
Margine d’interesse 145.595 8.387 8.954 162.936
Commissioni nette 97.828 5.882 6.172 109.867
Margine d’intermediazione 258.579 14.383 15.323 288.289
Risultato netto della gestione
finanziaria 223.682 13.386 12.969 250.042
Costi operativi (151.750) (10.848) (14.063) (176.662)
Risultato dell’operatività
corrente al lordo delle imposte 72.424 2.538 (1.094) 73.873
Imposte sul reddito dell’attività
corrente (23.330) (1.134) (177) (24.641)
Risultato netto dell’operatività
corrente 49.094 1.404 (1.271) 49.232
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ALTRE INFORMAZIONI Banco Desio BDT BDV Banco Desio
pro-forma
Numero dipendenti 1.404 79 100 1.583
Numero sportelli 131 10 14 155
PATRIMONIO DI
VIGILANZA Banco Desio BDT BDV
Banco Desio
pro-forma
Patrimonio di base 723.458 28.347 44.517 711.477
TIER 1 711.483 28.296 44.106 694.656
TIER 2 94.485 520 10.000 94.485
Patrimonio di Vigilanza 792.472 28.816 54.106 775.645
Tier 1 capital ratio 20,03% 14,53% 13,84% 17,28%
Total Capital ratio 22,33% 14,80% 16,97% 19,29%