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DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
Programma Sicurezza Alimentare Sanità Pubblica Veterinaria
Format 12 (accreditamento) RELAZIONE annuale sulle attività Data 13.03.2019 Pag. 1 di 32
RELAZIONE ANNUALE SULLE ATTIVITA’ DEL DIPARTIMENTO DI SANITA’ PUBBLICA
PROGRAMMA SICUREZZA ALIMENTARE E SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA (PSASPV)
ANNO 2018
Premessa
Prevenzione della Collettività e cura del singolo individuo appartengono alla medesima Azienda Sanitaria, ma richiedono scelte di programmazione e pianificazione completamente diverse. Entrambe le attività sono regolate dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che si traducono in una serie di interventi specialistici assegnati per competenza ad Unità Organizzative complesse sulle quali è fondata l’Azienda. Le Unità Organizzative che compongono il Dipartimento di Sanità Pubblica esercitano una serie di attività di vigilanza e controllo che si traducono in azioni di prevenzione (prescrizioni alle imprese ispezionate) ovvero in azioni repressive (denunce alla Autorità Giudiziaria e sanzioni amministrative) che hanno lo scopo di concorrere al raggiungimento di una sicurezza socialmente accettabile. Già a partire dall’anno 2004 è stato avviato nell’area della Sicurezza Alimentare, ora denominata Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria, un percorso di programmazione annuale delle attività basato sulla valutazione e caratterizzazione del rischio delle attività oggetto di controllo ufficiale, sulla dettagliata elencazione delle attività di ispezione, verifica e campionamento previste dai LEA nazionali (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 e regionali, sulla definizione delle tempistiche e delle frequenze di tali attività.
Cosa sono i LEA ? Sono gli impegni minimi del Servizio Sanitario che lo Stato e le Regioni assumono nei confronti dei
Cittadini. In altre parole è quello che lo Stato o le Regioni sono obbligate a garantire al Cittadino.
Le attività di vigilanza e controllo, svolte presso le sedi delle imprese addette alla produzione, trasformazione, deposito, commercializzazione e somministrazione degli alimenti per l’uomo e per gli animali sono svolte da personale Medico, Veterinario e Tecnico dipendente della Azienda Sanitaria Locale di Piacenza. Il Personale è suddiviso per competenza specialistica in quattro unità organizzative complesse, delle quali tre unità organizzative Veterinarie (hanno competenza su tutti gli alimenti di origine animale a partire dagli allevamenti sino alla commercializzazione) ed una Medica (si occupa degli alimenti di origine vegetale, delle acque potabili e delle bevande a partire dalle aziende agricole sino alla ristorazione).
Criteri di programmazione
I criteri di programmazione sono ispirati ai seguenti valori :
1. Equità nei confronti delle imprese sottoposte a controllo ufficiale : le attività di controllo ufficiale se eseguite in modo
non omogeneo e standardizzato sul territorio provinciale possono determinare differenti livelli di sicurezza nei
Consumatori di alimenti e distorsioni di mercato che si ripercuotono negativamente sulle imprese sottoposte a tali
controlli. Il raggiungimento di un buon livello di equità viene garantito applicando alcuni criteri che coinvolgono:
la formazione e l’addestramento permanente del Personale impiegato nelle attività di vigilanza e controllo
l’adozione di procedure standardizzate e l’utilizzo di manuali e check list che garantiscono l’omogenea verifica dei
requisiti da parte del Personale impiegato nelle diverse attività.
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2. Trasparenza nei confronti delle imprese sottoposte a controllo ufficiale e nei confronti della Collettività. Il
raggiungimento della trasparenza amministrativa è ottenuto:
mediante la immediata registrazione delle attività svolte e delle tempistiche impiegate su di un verbale (denominato
scheda di controllo ufficiale o SCU) che viene rilasciato in copia, al termine dell’attività ispettiva, all’Impresa che è stata
sottoposta al controllo e tenuto agli atti d’ufficio a disposizione di chiunque interessato ai sensi della Legge 241/1990,
con la compilazione di apposita check list di riscontro dei requisiti previsti dalla normativa vigente, con l’inserimento di
tutti i dati inerenti il controllo nel sistema informativo aziendale.
3. Efficienza nei confronti della Direzione della Azienda e nei confronti del Contribuente. Un buon livello di efficienza è
ottenuto con l’assegnazione al Personale impiegato nei controlli ufficiali di carichi di lavoro individuali basati su precise
tempistiche di attività e su frequenze di controllo dettate da obblighi di legge e dalla valutazione del rischio (rischio
alto = più controlli). Nei carichi di lavoro individuali sono altresì identificate nominalmente le imprese da sottoporre a
vigilanza e controllo nel corso dell’anno.
4. Efficacia nei confronti della prevenzione dei danni alla salute della Collettività. Questo è il valore del quale è più
difficile dare riscontro di soddisfazione in attività di prevenzione della salute collettiva. Sicuramente è riscontrabile il
dato epidemiologico di assenza o presenza di patologie acute di origine microbiologica dovute al consumo di alimenti
in un dato territorio, ma scarse sono ad esempio le informazioni riguardanti il risultato delle attività di prevenzione
sulle patologie croniche dovute ad ingestione per via alimentare di contaminanti di origine chimica. La grande
movimentazione di merci a livello mondiale e le nuove abitudini alimentari a rischio (consumo di alimenti di origine
animale crudi) rendono difficilmente valutabile l’efficacia di un Servizio Sanitario di Prevenzione locale rispetto alla
globalità degli eventi ed a comportamenti alimentari a rischio. Tuttavia di facile riscontro locale sono:
Il rilevamento delle non conformità igieniche e strutturali nelle imprese sottoposte a controllo ufficiale ed il
loro decremento negli anni,
il riscontro delle denunce penali ovvero delle sanzioni amministrative erogate a seguito delle attività di
controllo che esprimono anche la capacità del Personale di evidenziare, mediante l’utilizzo di tecniche di
indagine raffinata, le violazioni alla normativa vigente.
Attività
La Direzione del Programma agisce in qualità di Autorità Competente per la Sicurezza Alimentare ai sensi del
Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 193 e come tale esercita i poteri di restrizione e sospensione delle attività
del settore alimentare, a seguito di gravi irregolarità riscontrate dagli Organi di Controllo.
Il Programma garantisce inoltre, alla Direzione Generale dell’Azienda, il raggiungimento degli obiettivi strategici
annualmente assegnati alla Direzione dall’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna. Il Programma
agisce, per il tramite di propri uffici multidisciplinari di coordinamento, sulle emergenze alimentari, epidemiche e
non epidemiche, sulle segnalazioni di malattie trasmesse da alimenti, sulla programmazione e pianificazione degli
audit, sulla ristorazione delle utenze sensibili, sulla ricezione e valutazione delle notifiche per registrazione e per
riconoscimento presentate dagli OSA (Operatori del settore alimentare), sull’igiene urbana veterinaria e controllo
delle popolazioni sinantropi.
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1. Aggiornamento continuo degli Operatori.
2. Presa in carico entro i termini stabiliti dalla procedura dell’allerta/segnalazione
3. Corretta gestione delle documentazione ufficiale
1. Garantire la corretta presa in carico entro i termini stabiliti
2. Garantire la corretta applicazione della documentazione della procedura.
1. Ufficio allerta alimentari (UAA)
L’ufficio è collegato, via internet e posta elettronica, al sistema europeo di allarme rapido per gli alimenti ed i
mangimi (RASSF). Se in uno dei paesi dell'UE, viene individuato un prodotto pericoloso le relative informazioni
vengono diffuse rapidamente tra i Punti di contatto delle Autorità competenti dei vari Paesi attraverso un sistema
di allarme chiamato "Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi". Il sistema facilita la cooperazione tra le
autorità nazionali e quelle europee, al fine di individuare i prodotti pericolosi e ritirarli immediatamente dal
mercato. L’ufficio garantisce la presa in carico e la gestione secondo procedura delle allerta pervenute.
PRODOTTO OBIETTIVO
SPECIFICO (Fattore di qualità)
INDICATORE
STANDARD RAGGIUNTO
SISTEMA
DI MISURAZIO
NE
TIPO INDICATORE:
Esito/ Processo
Gestione sistema di allerta rapido
alimenti e mangimi
Garantire la presa in carico della
Notifica di allerta e della Segnalazione per Informazione
entro 3 (tre) ore dal ricevimento nel 95%
dei casi
N.° di allerta/segnalazioni prese in carico nei tempi
previsti (91) -------------------
N.° totale allerta/segnalazioni
pervenute 95)
95,7%
Archivio allerta in entrata
processo
Gestione sistema di allerta rapido
alimenti e mangimi
Garantire la corretta applicazione della documentazione della procedura di allerta nel 90% dei casi
N.° documentazione della procedura conforme (95) -------------------
N.° totale allerta/segnalazioni
pervenute (95)
100%
Archivio allerta in entrata
esito
Nell’anno 2018 l’Ufficio ha gestito n.° 95 allerta alimentari in ingresso ed ha provveduto ad inoltrare al Sistema
n.° 5 allerta alimentari generate da propri controlli. Le allerta hanno riguardato alimenti di origine animale (59),
alimenti di origine vegetale (33), alimenti per animali (3). Gli alimenti coinvolti sono stati:
prodotti della pesca, crostacei e molluschi e carni e derivati; prodotti vegetali; prodotti a base di latte; pane
e derivati; mangimi.
i pericoli maggiormente rappresentati sono stati: allergeni non dichiarati; salmonella e antibiotici in carni
bovine; parassitosi (anisakis); listeria; ftalati in prodotti ittici; salmonella in carni avicole, salmonella in uova,
salmonella e antibiotici in carne bovina, salmonella in gelatina; nitrati in bresaola; tracce di benzene in acqua
minerale; listeria in minestrone; benzopirene in foglie di alloro; residui di fitofarmaci in mele; salmonella in
pannello di soia per uso zootecnico; corpi estranei in mangime per cani.
Indicatori di
risultato
Azioni previste per raggiungere
l’obiettivo
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2. Ufficio programmazione e pianificazione audit (UPPA)
Il Programma di Sicurezza Alimentare e di Sanità Pubblica Veterinaria e le Unità Organizzative che lo
compongono sono inserite in un sistema di assicurazione della qualità riconosciuto dalla Regione Emilia
Romagna che sottopone periodicamente la struttura ad audit di verifica dei requisiti stabiliti dalla medesima
Regione con DGR. n. 1488/2012. L’ufficio si occupa di programmare e pianificare gli audit esterni previsti dalla
normativa regionale, di pianificare gli audit interni di verifica della conformità ai requisiti del manuale della
qualità delle Unità organizzative e verifica la partecipazione del Personale che opera all’interno del Programma
a giornate di formazione specifiche che permettono il mantenimento della qualifica di auditor. L’ufficio
pianifica e programma anche il numero di supervisioni interne alle UU.OO.
Azioni previste per raggiungere l’obiettivo
1. programmazione e pianificazione audit
2. partecipazione agli audit e a giornate di formazione
Indicatori di risultato
1. realizzazione audit
2. mantenimento qualifica di auditor
PRODOTTO
OBIETTIVO SPECIFICO
(Fattore di qualità)
INDICATORE
STANDARD RAGGIUNTO
SISTEMA DI MISURAZIONE
TIPO INDICATORE:
Esito/ Processo
Procedura
audit su OSA
Garantire la realizzazione del 90% del programma audit
N.° audit realizzati (22) ------------------
N.° totale audit programmati
(22)
100%
Calendario audit
– documentazione
prodotta
E
Procedura
audit su OSA
Garantire al Personale il mantenimento della qualifica di auditor (audit e formazione)
N.° di auditor mantenuti
qualificati (53) ------------------ N.° totale di auditor da mantenere
qualificati (53)
100%
File auditor
E
L’attività di auditing si è svolta regolarmente durante l’anno come da programmazione. Gli audit sono stati
programmati secondo criteri di valutazione del rischio ed hanno riguardato le seguenti tipologie di produzione:
n.° 2 salumifici industriali, n.° 2 macelli bovini, n.° 1 deposito frigorifero industriale di alimenti di origine animale,
n.° 2 stabilimenti di prodotti a base di latte (caseifici), n.° 1 supermercato, n.° 5 allevamenti di bovini da latte, n.° 1
allevamento di bovini linea vacca-vitello, n.° 1 mangimificio industriale, n.° 1 deposito industriale di alimenti di
origine animale, n.° 1 deposito di acque minerali, n.° 2 pastifici-gastronomie industriali, n.° 1 deposito industriale di
alimenti, n.° 1 molino industriale, n.° 1 stabilimento di lavorazione di prodotti a base di uova.
Nel corso delle visite non sono state comminate sanzioni; sono state contemporaneamente segnalate alcune non
conformità minori che sono state gestite attraverso azioni di miglioramento attuate nei tempi previsti. Inoltre
sono state evidenziate alcune carenze relative alla rintracciabilità delle materie prime e all’etichettatura facoltativa
di prodotti alimentari: sono state suggerite strategie migliorative per la gestione della parte relativa alle
informazioni nutrizionali presenti sull’etichettatura. Negli allevamenti in alcune aree indagate è stata proposta
l’adozione di Buone Pratiche di Allevamento suggerite dai principali organismi di riferimento,
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1. Valutazione, approvazione e formulazione dei menù, verifica e controllo sulle
tabelle dietetiche, indagini sulla qualità nutrizionale e controllo sulle diete
speciali, consulenza sui capitolati delle mense pubbliche nonché azioni
informative e formative in team nutrizionale sul personale della ristorazione
utenze sensibili.
2. Compilazione della check list regionale per ogni utenza sensibile.
3. Valutazioni delle check-list
soprattutto riguardo alla gestione del farmaco veterinario e all’adozione di piani di miglioramento nei riguardi del
benessere animale basati su documenti nazionali di riferimento. La regolare partecipazione degli auditor del
Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria alla fase sul campo e al costante aggiornamento
formativo ha permesso loro di mantenere la qualifica di “auditor”. Tre Operatori hanno partecipato in qualità di
auditor in qualificazione agli audit programmati localmente per completare la formazione. Due Operatori hanno
partecipato in qualità di osservatore agli audit proposti localmente.
3. Ufficio ristorazione utenze sensibili (URUS)
La vigilanza ed il controllo sulla ristorazione sono di competenza della U.O. Igiene alimenti e nutrizione e della U.O.
Igiene degli alimenti di origine animale che svolgono le attività di controllo ufficiale in base alla loro
programmazione annuale. Tuttavia per particolari utenze sensibili quali quelle scolastiche, quelle delle Case di cura
e delle Cliniche private, degli Ospedali pubblici e della Case di riposo per anziani, il Programma ha istituito un
ufficio di coordinamento per la valutazione delle tabelle dietetiche e per la standardizzazione dei controlli che si
avvale di un apposito team multidisciplinare composto da medici igienisti, medici pediatri, veterinari, dietiste e
rappresentanti comunali addetti alla ristorazione scolastica.
1.
Predisposizione di tabelle dietetiche
Azioni previste per raggiungere l’obiettivo
2.
3.
Formazione del personale addetto alle mense sensibili
Valutazione delle check list con non conformità
(NC)
da
parte
del
team
multidisciplinare
PRODOTTO
OBIETTIVO SPECIFICO (Fattore di
qualità)
INDICATORE
STANDARD RAGGIUNTO
SISTEMA DI
MISURAZIONE
TIPO INDICATORE:
Esito/ Processo
Valutazione utenze sensibili
Uniformità delle
compilazioni delle check-list per il 90% dei casi
N ° check-list compilate
uniformi (69) ---------------- N° controlli
eseguiti (69)
100%
Archivio
informatico dei controlli
E
Uniformità delle valutazioni delle
check-list con NC per l’80% dei casi
N ° check-list valutate
uniformi (9) ---------------- N° check-list con NC (9)
100%
Archivio
informatico dei controlli
E
Indicatori di
risultato
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1. Comunicazione via mail da parte di Malattie infettive della notifica di sospetta
tossinfezione con anamnesi alimentare del paziente
2. Applicazione procedure operative con modulistica
3. Valutazione epidemiologica multidisciplinare IAN / IAOA (se necessaria)
4. Attività di indagine e di campionamento di alimenti (anche congiunta)
1. Compilazione corretta della documentazione prevista
2. Valutazioni congiunte (se necessarie)
Nel corso dell’anno 2018 sono state ispezionate n.° 69 mense di utenze sensibili. Sono state riscontrate alcune
carenze/non conformità alla normativa che hanno generato 9 provvedimenti di prescrizione/adeguamento. Le
violazioni principali hanno riguardato l’igiene dei locali (5 provvedimenti), la gestione del ciclo produttivo ed il
controllo dei rischi (4 provvedimenti).
4. Ufficio malattie trasmesse da alimenti (UMTA)
La problematica della gestione della malattie trasmesse da alimenti coinvolge diverse strutture ospedaliere
(Pronto Soccorso, Pediatria, Medicina Generale) e del Dipartimento di Sanità Pubblica (U.O. Malattie infettive,
U.O. Igiene degli alimenti e nutrizione, U.O. Igiene degli alimenti di origine animale). Le cause di dette malattie
sono per lo più di origine batterica e virale, più raramente di origine parassitaria. La maggior parte di queste
malattie che evolvono con sintomatologia gastrointestinale non vengono segnalate alla Autorità Sanitaria. Quelle
con sintomatologia più grave, che spesso coinvolgono prima infanzia e adulti immunocompromessi, vengono
segnalate alle Unità Organizzative coinvolte. Al fine di coordinare l’attività di ricerca epidemiologica e di
evidenziazione delle cause primarie di contaminazione e di mettere in atto azioni di campionamento di alimenti
sospetti, sequestro e blocco della commercializzazione degli alimenti contaminati l’ufficio di coordinamento di
Programma provvede a valutare la situazione epidemiologica ed a coordinare le azioni di controllo, garantendo
l’appropriatezza dei sopralluoghi tramite l’uso di linee guida e la valutazione finale integrata dei provvedimenti
conformi alla procedura.
PRODOTTO
OBIETTIVO SPECIFICO
(Fattore di qualità)
INDICATORE
STANDARD RAGGIUNTO
SISTEMA DI
MISURAZIONE
TIPO
INDICATORE: Esito/
Processo
Procedura
tossinfezioni alimentari
Garantire la valutazione
finale integrata dei provvedimen ti adottati nel
95 % dei casi
N.° valutazioni congiunte dei provvedimenti adottati da IAN
e IAOA (3) --------------------
N.° totale tossinfezioni
segnalate per IAN e IAOA (3)
100%
Archivio
informatico dei controlli
E
Indicatori di
risultato
Azioni previste per raggiungere
l’obiettivo
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1. Valutazione della correttezza formale della documentazione presentata. 2. Valutazione della congruità della relazione tecnica allegata.
3. Identificazione dell’attività mediante attribuzione di codice regionale ed inserimento nel sistema informativo aziendale.
4. Attribuzione della notifica alla U.O. di competenza per la programmazione della ispezione di verifica dei requisiti.
5. In caso di non conformità nella documentazione: attivazione della procedura di respingimento della notifica e di divieto di proseguimento della attività di OSA o di integrazione della documentazione.
6. Assegnazione della pratica alla Direzione amministrativa per la gestione della comunicazione all’OSA.
1. N° notifiche valutate dal team / N° di notifiche pervenute
2. N° di notifiche registrate nel sistema informativo / N° di notifiche accettate
Nell’anno 2018 sono state gestite n.° 3 segnalazione di malattia trasmessa da alimenti (MTA) con effettuazione della relativa indagine epidemiologica e valutazione congiunta IAN e IAOA
Di queste 3 MTA indicate,
1 riguarda un caso di listeria in un paziente anziano con conseguente indagine epidemiologica ed esecuzione, in base alle risultanze della stessa, di tamponi ambientali in un ipermercato nel quale poteva essere stato acquistato l’alimento contaminato;
1 riguarda un caso di sindrome istaminoide (coinvolta una persona) in un ristorante, esecuzione di campionamento della matrice tonno risultata poi negativa (assenza di istamina);
1 riguarda un nucleo di pazienti con sintomi gastrointestinali, tutti avevano in comune il consumo del pasto in un ristorante della provincia. Si è provveduto ad una ispezione del locale con campionamento di uova risultate positive alla salmonella (inoltrata segnalazione di reato alla procura)
5. Ufficio notifiche OSA (UNO)
Chiunque intende attivare una attività del settore alimentare (produzione, trasformazione, distribuzione,
commercio, somministrazione) è soggetto all’obbligo sancito dal Regolamento CE 852/2004 della
presentazione di apposita notifica alla Autorità Competente. La legislazione Italiana ha previsto come modalità
di comunicazione semplificata la presentazione della notifica sotto forma di Segnalazione Certificata di Inizio
Attività (SCIA) per il tramite degli Sportelli Unici per le attività produttive (SUAP) presenti in ogni Comune o
consorzio di Comuni. Le SCIA vengono trasmesse per via telematica (posta elettronica certificata) al protocollo
generale della Azienda USL di Piacenza e da questo trasmesse all’ufficio notifiche OSA (UNO) ove un equipe
multidisciplinare, composta da personale amministrativo, tecnico, medico e veterinario valuta, per la parte di
propria competenza, la correttezza formale della documentazione presentata dall’OSA. Successivamente le
Unità Organizzative interessate per competenza predispongono le ispezioni di verifica dei requisiti.
PRODOTTO
OBIETTIVO SPECIFICO (Fattore di
qualità)
INDICATORE
STANDARD RAGGIUNTO
SISTEMA DI MISURAZIONE
TIPO INDICATORE:
Esito/ Processo
Valutazione Notifiche OSA
Integrazione
Professionale: valutazione
notifiche in team per il 90% dei casi
N.° di notifiche valutate dal team (1121) ----------------
N.° di notifiche pervenute
(1121)
100%
DOCSUITE Archivio (AVELCO)
E
Indicatori di risultato
Azioni previste per raggiungere l’obiettivo
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Nel corso dell’anno 2018 sono pervenute n.° 1121 notifiche. A seguito dell’attività istruttoria e di valutazione/vigilanza n.° 1018 notifiche sono state accettate. La maggior parte dei motivi di respingimento hanno riguardato la mancanza dei documenti amministrativi previsti o la non corrispondenza della planimetria ai requisiti richiesti.
6. Ufficio emergenze epidemiche (UEEV) :
Alcune malattie animali (malattie ex lista A dell'OIE) richiedono l'adozione di misure di controllo che devono essere attuate in tempi estremamente rapidi e che richiedono il coinvolgimento di risorse straordinarie, tali per cui la loro insorgenza si configura come emergenza epidemica.
L’azienda USL di Piacenza ha deliberato una apposita Unità di Crisi per le Emergenze epidemiche veterinarie. L’Unità di Crisi coinvolge due Unità Operative facenti parte del Programma : l’U.O. Sanità Animale e l’U.O. Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. L’attività dell’Ufficio UEEV consiste nella pianificazione e gestione di piani di intervento specifici e nella organizzazione di simulazioni ed esercitazioni che garantiscano una adeguata formazione al Personale
destinato agli interventi in emergenza.
Obiettivi
Obiettivo generale: Il Programma deve garantire la completezza dell’approccio tecnico-professionale mediante il coordinamento delle discipline specialistiche e l’integrazione operativa tra le Unità Operative di Sanità animale e Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche nonché attraverso rapporti di sinergia operativa tra i programmi del DSP e con Enti e Organizzazioni esterne.
Obiettivi specifici: Definire le azioni da eseguire per affrontare un caso di emergenza per malattia infettiva epidemica e le responsabilità nell’esecuzione di queste gestendole secondo appropriate linee guida. Mantenere attive le condizioni operative (risorse materiali, diffusione delle conoscenze) idonee ad affrontare un eventuale caso di emergenza per malattia infettiva.
Azioni previste e
tempistica per raggiungere l’obiettivo
1. Predisposizione e aggiornamento di procedure operative di Programma relative alla risposta integrata delle UUOO ad esso afferenti.
Verifica annuale ed aggiornamento all’occorrenza
2. Predisposizione e mantenimento in efficienza del materiale necessario per l’intervento in focolaio
Cadenza quadrimestrale
3. Formazione del personale Esercitazioni a cadenza biennale o diversa in base all’analisi delle criticità
4. Adeguamento delle procedure delle UUOO ai requisiti previsti dalla procedura dipartimentale per il governo delle emergenze
All’occorrenza
5. Intervento sul campo secondo Procedura
In caso di segnalazione di sospetta malattia epidemica veterinaria, nei tempi previsti dalla Procedura PSASPV
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Nel corso dell’anno 2018 non si sono verificati focolai o sospetti focolai di malattie infettive epidemiche veterinarie per cui l’attività ha riguardato principalmente la verifica periodica sul funzionamento e stato di mantenimento dei dispositivi di intervento e manutenzione procedure e istruzioni operative. Non sono emerse particolari criticità nella fase di preparazione all’emergenza. Nel mese di dicembre è stata effettuata un’ esercitazione sull’ attivazione in caso di emergenza epidemica con ricognizione del KIT, prove di vestizione/svestizione, simulazione di accesso in sospetto focolaio per le colleghe neoassunte.
Indicatori di monitoraggio e di risultato
1. Presenza di procedure di Programma per la gestione integrata delle emergenze 2. Schede di verifica quadrimestrale sullo stato di manutenzione ed efficienza dei kit per
emergenze epidemiche veterinarie 3. Verbale riunione UEEV 4. Dossier formativo su unità di rete condivisa T o verbale riunioni di UO 5. Versione aggiornata e validata annualmente della procedura PSASPV Indicatore 1:
PRODOTTO OBIETTIVO SPECIFICO
INDICATORE STANDARD FONTE DATI PERIODICITA’
Garanzia di
tempestivit
à
nell’emerge
nza
Indice di
risposta
temporale
n° casi gestiti
nelle 5 ore
----------------
n.° totale casi
gestiti
>90%
TEMPO 0:
All.1 o registro
DART
Annuale
PRODOTTO OBIETTIVO SPECIFICO
INDICATORE STANDARD FONTE DATI PERIODICITA’
Garanzia di
qualità nella
gestione
delle
emergenze
Controllo
della
corretta
applicazione
delle
procedure di
gestione
delle
emergenza
n. di Azioni
Correttive
intraprese / n.
di Non
Conformità
Maggiori
registrate
100%
Report
(unità di
rete
condivisa T)
Semestrale
Indicatore 2:
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U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione (IAN)
2018
L’Unità Organizzativa Semplice Dipartimentale Igiene degli Alimenti e Nutrizione è attualmente costituita da due
medici a tempo pieno, uno a tempo parziale e da dodici tecnici della prevenzione.
In sintesi possiamo affermare che uno dei nostri principali compiti (ma non esclusivo) sia quello di controllare che
quanto mangiamo o beviamo non possa in qualche modo nuocere alla nostra salute. Per fare ciò sottoponiamo gli
esercizi commerciali, nei quali in qualche modo vengono trattati alimenti (quindi prodotti, manipolati, venduti,
somministrati, trasportati), a frequenti controlli e campionamenti.
In dettaglio effettuiamo:
vigilanza e controllo ufficiale negli stabilimenti ove vi è deposito, trasporto, produzione, manipolazione, somministrazione di alimenti e bevande non di origine animale. Per stabilimenti è da intendersi tutte quelle attività (dal bar alla fabbrica ) ove a vario titolo si interagisce con una matrice alimentare sia solida che liquida. Per attività di controllo deve intendersi una verifica delle condizioni igienico sanitarie degli ambienti ed degli alimenti e di tutta la documentazione richiesta dalla normativa vigente.
Sorveglianza nutrizionale sulle mense dedicate ad utenze sensibili ( case di cura, ospedali, scuole, asili nido etc) con valutazione dei corretti apporti nutrizionali dei menù e del requisito indispensabile della sicurezza alimentare.
Campionamento ed esecuzione di controlli analitici su vari tipi di alimenti e bevande ivi comprese le acque
potabili per garantirne la sicurezza e la rispondenza a quanto dichiarato in etichetta o dal gestore nonché il controllo della contaminazione ambientale sugli alimenti e bevande in commercio .Tali campionamenti rispondono sia a piani regionali che nazionali sia ad esigenze scaturite dalla vigilanza e controllo ufficiale.
Indagini su casi di tossinfezioni alimentari che prevedono interviste ai soggetti coinvolti (al fine di isolare la fonte responsabile) e controlli/campionamenti presso le strutture potenzialmente coinvolte .
Valutazione della commestibilità dei funghi sia per i privati ( gratuita) che per i commercianti; viene inoltre garantita 365 giorni/anno e h24 un’attività di consulenza per il Pronto Soccorso volta ad identificare la specie fungina responsabile dell’intossicazione.
Attività di docenza ed informazione rivolte sia agli alimentaristi che alla popolazione sul corretto approccio nella manipolazione, conservazione degli alimenti e bevande e sulle loro caratteristiche nutrizionali nonché sui corretti stili di vita. Attività di controllo: Le materie di competenza sono descritte nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 meglio conosciuto come decreto sui L.E.A. (livelli essenziali di assistenza). Cosa sono i LEA ? Sono gli impegni minimi del Servizio Sanitario che lo Stato e le Regioni assumono nei confronti dei
Cittadini. In altre parole è quello che lo Stato e le Regioni dichiarano di garantire al Cittadino in termini di
prestazioni ed accessi.
La frequenza dei controlli e ispezioni viene determinata sulla base della categorizzazione* del rischio effettuata su modello regionale o in seguito a particolari campagne conoscitive o, da ultimo, in base a segnalazioni dell’utenza. Le modalità dei controlli e gli strumenti (check list) in essi utilizzati sono conformi a quanto previsto dalle linee guida regionali in materia. (* viene effettuata attribuendo un punteggio crescente a numerosi parametri tra cui :
tipo di attività che viene svolta (ristorante/pizzeria/gelateria/negozio…) tipo di utenza a cui è indirizzata ( adulti, bambini, ammalati…) caratteristiche della struttura,(nuova/vecchia/parzialmente ristrutturata)
tipo di attrezzatura utilizzata per le lavorazioni (nuova/vecchia/sufficiente/insufficiente…) possesso della documentazione ( HACCP/tracciabilità alimento/registrazione attività…
importanza dell’attività (locale/provinciale/regionale/nazionale…..) condizioni d’igiene e pulizia rilevate precedentemente
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altre risultanze dalle precedenti nostre ispezioni Dalla somma algebrica otteniamo tre possibili fasce di rischio (verde-arancione-rossa) nelle quali ascrivere l ‘attività, che ci forniscono l’indicazione della frequenza con cui fare le ispezioni, annuale, biennale ,etc.)
1. Controllo igienico sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto e deposito, distribuzione e somministrazione alimenti e bevande al fine di garantire il requisito essenziale della sicurezza alimentare degli stessi. Nel 2018 sono state programmate le attività di ispezione riguardanti la materia evidenziate in tabella 1. Nella
medesima tabella sono riportate le attività effettivamente svolte, le irregolarità riscontrate e le sanzioni elevate.
Tutte le ispezioni sono state programmate in funzione del rischio e della tipologia di attività.
Le sanzioni comminate sono state determinate dal:
mancato rispetto dei requisiti minimi d’igiene e pulizia
mancato rispetto delle temperature corrette di conservazione,
mancanza del manuale di autocontrollo,
mancanza della documentazione a garanzia della rintracciabilità di un prodotto
Tabella 1.
n. attività esistenti
numero attività
controllate
n. ispezioni
effettuate
n. prescrizioni a seguito di non
conformità
n. sanzioni comminate
5400 828 1315 309 44
2. Campionamento ed esecuzione dei controlli analitici secondo la tipologia degli alimenti e bevande ivi comprese le acque potabili per garantirne la sicurezza e la rispondenza a quanto dichiarato in etichetta o dal gestore .Controllo della contaminazione ambientale sugli alimenti e bevande Vengono effettuati su vari tipi di alimenti e bevande ivi comprese le acque potabili al fine garantirne la sicurezza e la rispondenza a quanto dichiarato in etichetta o dal gestore nonché per effettuare un controllo sulla possibilità di una contaminazione ambientale sugli alimenti e bevande in commercio .Tali campionamenti rispondono sia a piani regionali che nazionali sia ad esigenze scaturite dagli atti di vigilanza e controllo ufficiale di cui al punto 1. L’entità dei controlli programmati e realizzati è riassunta in tabella 2.
La maggior parte delle non conformità è da riferirsi ad esiti di analisi sull’acqua potabile su campioni in particolare
provenienti da piccoli acquedotti collinari/montani.
Le non conformità sono principalmente riferibili alla presenza di cariche microbiche che vengono facilmente
annullate con una corretta clorazione dell’acqua. In alcuni casi vi è stato un superamento del parametro Nitrati
Tabella 2.
n. campioni previsti numero campioni effettuati n. di non conformità
938 1004 (di cui 66 extra Piano) 146 acque potabili
3. Controllo sul deposito, commercio, vendita ed impiego di fitofarmaci, additivi e coloranti ed altro a garanzia del rispetto delle modalità di produzione, stoccaggio, vendita. I controlli vengono eseguiti al fine di valutare la corretta gestione di tutti quei prodotti usati in agricoltura come
fertilizzanti, erbicidi, pesticidi che rispondono a precise normative comunitarie, nazionali e regionali. Sempre nel
campo del rischio chimico vengono controllati i settori della produzione, stoccaggio e commercio degli additivi e
coloranti ( sostanze che vengono aggiunte a vario titolo agli alimenti e bevande).In aggiunta a tale attività di
controllo viene effettuato un piano di campionamenti sulla frutta e verdura per la ricerca di eventuali residui di
fitofarmaci pari a più di 100 campioni/anno.
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Tabella 3.
N. Attività esistenti n attività controllate n. ispezioni effettuate
n. prescrizioni a seguito di non
conformità
n. sanzioni comminate
35 10 az. agricole + 11 rivendite
Fitosanitari 21 1 1
4. Controllo sulla produzione e commercio prodotti dietetici e degli alimenti della prima infanzia con atti ispettivi ed eventuali campionamenti
I campionamenti rispondono di norma ad uno specifico piano regionale
Il numero di controlli programmati ed eseguiti sono riassunti in tabella 4.
Tabella 4.
n. ditte esistenti n. ditte controllate n. ispezioni
/campionamenti effettuate
n. prescrizioni a seguito di non
conformità
n. sanzioni comminate
18+19 (Celiachia) 37 37 0 0
5. Prevenzione e controllo delle tossinfezioni alimentari e delle patologie collettive di origine alimentare. Vengono effettuate Indagini su casi di tossinfezioni alimentari segnalati che prevedono interviste ai soggetti coinvolti (al fine di isolare la fonte responsabile) e controlli/campionamenti presso le strutture/alimenti potenzialmente coinvolti dai quali, in base alle evidenze ,possono scaturire prescrizioni e sanzioni. Tali azioni coinvolgono nel caso d’interessamento di alimenti d’origine animale il servizio veterinario. Nel 2018 si è verificata una segnalazione di sospetta MTA, tale segnalazione riguardava una presunta sindrome istaminoide (2 persone coinvolte, anche se una con sintomi molto sfumati) dopo il consumo di tonno acquistato presso il reparto pescheria di un centro commerciale cittadino. Coinvolto il Servizio Veterinario.Le analisi del tonno sono risultate nella norma ma è stato rilevato un mancato rispetto delle temperature di conservazione con successiva sanzione. Tabella 5.
n. casi segnalati
n. casi accertati n. ispezioni effettuate
n. prescrizioni a seguito di non
conformità n. sanzioni comminate
3 3 5 1 1 (2.000 euro)
+ 1 segnalazione procura
6. Informazione di prevenzione nei confronti degli addetti alla produzione, manipolazione, trasporto, somministrazione, deposito e vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. Attività di docenza ed informazione rivolte agli alimentaristi sul corretto approccio nella manipolazione, conservazione e somministrazione degli alimenti e bevande e sulle loro caratteristiche nutrizionali ivi incluse le diete speciali ( esempio celiachia) .Tale attività viene svolta sia in sede con specifici corsi sia, quando se ne ravveda la necessità, durante l ‘atto ispettivo.
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Tabella 6.
n. corsi previsti
n. corsi effettuati
n. corsi per Celiachia
n. momenti formativi in ispezione
123 113 4 106
7. Valutazione della commestibilità dei funghi sia per i privati ( autoconsumo gratuita) che per i commercianti. Viene inoltre garantita 365 giorni/anno e h24 un’attività di consulenza per il Pronto Soccorso volta ad identificare la specie fungina responsabile della probabile intossicazione. Tabella 7.
n.accessi ispettorato Micologico
n. consulenze PS Certificazioni autoconsumo
Certificazioni commercianti
n. momenti formativi in manifestazioni
98 3 73 21 1 corso + 5 fiere
8. Prevenzione nella collettività degli squilibri nutrizionali qualitativi e quantitativi con incontri formativi/informativi presso scuole e comunità. Attività di docenza ed informazione rivolte alla popolazione/scuole/comunità sul corretto approccio nella manipolazione, conservazione degli alimenti e bevande ,sulle loro caratteristiche nutrizionali nonché sui corretti stili di vita. Durante tali incontri ( in particolare per quelli rivolti alle scuole) vengono previsti dei momenti di laboratorio per coinvolgere attivamente i giovani utenti nella preparazione di alimenti sani e corretti dal punto di vista nutrizionale. Si partecipa inoltre attivamente alle varie campagne nazionali/regionali per una corretta alimentazione. Tabella 8.
n. incontri previsti
n. incontri effettuati
n. strutture coinvolte
6 6 6
Il Responsabile U.O.S.D.
Dr. Giuseppe Mion
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U.O. IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE (IAOA)
ANNO 2018
L’U.O. Igiene degli Alimenti di Origine Animale è una U.O. Semplice Dipartimentale, nell’ambito del Programma di Sicurezza Alimentare ed ha competenza sugli alimenti di origine animale ed afferisce al Programma di Sicurezza Alimentare in capo al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Az. USL di Piacenza
La pianificazione annuale dell’attività dell’Unità Operativa si è basata sui seguenti criteri: 1. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 “Definizione dei Livelli essenziali di
assistenza” 2. Categorizzazione del rischio effettuata su modello regionale dalla quale si ottiene, incrociando vari parametri
(attività, struttura, prodotto finito, risultanze, precedenti ispettivi), una classe di rischio a cui corrisponde la frequenza che sarà adottata per i controlli ispettivi (LEA).
CONTROLLO VETERINARIO PRESSO I DEPOSITI FRIGORIFERI E IMPIANTI DI RICONFEZIONAMENTO Assicura il controllo ufficiale sull’attività di Deposito Frigoriferi e sulle attività di Riconfezionamento degli alimenti: prevede controlli ispettivi, di processo, di prodotto e di tracciabilità sugli alimenti di origine animale. L’attività è svolta rispettando le normative vigenti ed il controllo programmato in queste tipologie di impianti viene effettuato con le frequenze previste dalle normative comunitarie
Tabella: ISPEZIONE DEI DEPOSITI FRIGORIFERI
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI VERIFICHE
EFFETTUATE PRESCRIZIONI SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIO
NI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
DEPOSITI FRIGORIFERI
35 454 16 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato sia requisiti gestionali (n. 8 non conformità) sia requisiti strutturali (n. 3 non conformità) sia requisiti riguardanti l’autocontrollo HACCP (n. 5 non conformità rilevate).
Tabella: ISPEZIONE DEI IMPIANTI DI RICONFEZIONAMENTO
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI VERIFICHE
EFFETTUATE PRESCRIZIONI SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIO
NI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
IMPIANTI DI RICONFEZIONAM
ENTO
28 317 9 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato requisiti strutturali (n. 1 non conformità) sia requisiti gestionali (n. 7 non conformità) sia riguardanti l’autocontrollo HACCP (n. 1 non conformità rilevate).
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CONTROLLO VETERINARIO DELLE MACELLAZIONI E DEGLI IMPIANTI DI MACELLAZIONE Il Veterinario Ufficiale ASL è presente in ogni impianto di macellazione durante la macellazione ed esegue la visita ante-mortem sugli animali vivi per verificare il rispetto del benessere animale durante il trasporto e durante lo scarico al macello e la visita post- mortem su quelli ammessi alla macellazione per giudicare la salubrità delle carni. Il Veterinario Ufficiale ASL accede ai centri di lavorazione selvaggina vigilando le fasi successive all’abbattimento, avvenuto durante le battute di caccia, degli ungulati selvatici (prevalentemente cinghiali) e trasportati presso i centri di lavorazione della selvaggina prima della loro commercializzazione
Tabella: ISPEZIONE DELLE MACELLAZIONI
N. STRUTTURE ESISTENTI
NUMERO STRUTTURE CONTROLLATE N. ACCESSI PER MACELLAZIONE E PER CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA
16 16 1461
Presente anche un macello agricolo rilevante
SPECIE ATTIVITA' DI MACELLAZIONE ANNO 2018 N.
animali macellati N. macellazioni
d'urgenza in allevamento
N. carcasse sequestrate all'ispezione
BOVINA/BUFALINA
2297 9 1
EQUINA 65 0 0
SUINA 7538 0 0
OVICAPRINI 279 0 0
VOLATILI DA CORTILE 1.187.066 0 1806
CONIGLI 11134 0 1
UNGULATI IN CENTRI LAVORAZIONE SELVAGGINA 687 0 0
RUMINANTI SELVATICI 14 0 0
L’obiettivo è di fornire al consumatore un alimento sicuro, verificare l’ottemperanza alla normativa vigente dei macelli e degli impianti di lavorazione della selvaggina cacciata in materia di prodotti alimentari, verificare le condizioni di funzionamento degli impianti di macellazione rispetto agli standard igienici, alla tracciabilità ed alle problematiche di benessere animale, si assolve eseguendo i controlli ufficiali previsti utilizzando check-list ministeriali e regionali.
Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI MACELLAZIONE
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI VERIFICHE
EFFETTUATE PRESCRIZIO
NI SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
IMPIANTI DI MACELLAZIONE
119 1098 60 0 0 0
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Tabella: Centri di LAVORAZIONE della SELVAGGINA CACCIATA
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI VERIFICHE
EFFETTUATE PRESCRIZIONI SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSI
ONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
Centri di LAVORAZIONE
della SELVAGGINA CACCIATA
3 96 0 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Nell’anno 2018 è stato effettuato il 100% delle verifiche pianificate. Le irregolarità riscontrate hanno riguardato in alcuni casi le condizioni delle strutture degli edifici (n.15 non conformità) in altri casi si è trattato di carenze gestionali (n. 38 non conformità) e riguardanti il sistema HACCP (n. 7 non conformità rilevate)
Tabella: Controllo della Protezione degli animali al macello e durante l’abbattimento
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
IMPIANTI DI MACELLAZIONE
16 86 3 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità riscontrate hanno riguardato in alcuni casi le condizioni delle strutture degli edifici (n.2 non conformità) e in altri casi il sistema HACCP (n. 1 non conformità rilevate)
Tabella: Controllo del Benessere animale durante il Trasporto
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
MEZZI DI TRASPORTO 18 18 0 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: NESSUNO
Tabella: Controllo Anagrafe Zootecnica (Bovina ed Equina) al Macello
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIO
NI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
IMPIANTI DI MACELLAZIONE
48 183 0 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: NESSUNO
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Tabella: Controllo Macellazione Suini a domicilio per uso familiare
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
MACELLAZIONI USO
FAMIGLIARE
144 162 0 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: NESSUNO
CONTROLLO VETERINARIO NELLE ATTIVITA’ DI SEZIONAMENTO DELLE CARNI FRESCHE (SEZ. I, II III, IV);
PRODUZIONI DI CARNI MACINATE, PREPARAZIONI DI CARNI
E CARNI SEPARATE MECCANICAMENTE
Assicura il controllo ufficiale sull’attività di Sezionamento delle Carni Rosse e Bianche; e degli Impianti di Produzione di Carni Macinate e di Preparazioni a Base di Carne, assicura che i controlli di processo, di prodotto e di tracciabilità dei prodotti di origine animale avvengano nel rispetto delle normative vigenti ed i controlli ispettivi sono effettuati con le frequenze previste dalle normative comunitarie
Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI SEZIONAMENTO CARNI ROSSE
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
IMPIANTI DI SEZIONAMENTO
CARNI ROSSE
40 569 18 4 0 0
Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI SEZIONAMENTO CARNI BIANCHE
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
IMPIANTI DI SEZIONAMENTO CARNI BIANCHE
12 131 3 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato sia requisiti gestionali (n. 14 non conformità) sia requisiti strutturali (n. 5 non conformità) e sia requisiti riguardanti il sistema HACCP (n. 3 non conformità rilevate)
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Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI CARNI MACINATE E DI PREPARAZIONE A BASE DI CARNE
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
IMPIANTI DI PRODUZIONE DI
CARNI MACINATE E DI PREP. A BASE DI
CARNE
29 292 6 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato requisiti gestionali (n. 6 non conformità) CONTROLLO VETERINARIO DEGLI STABILIMENTI DI PRODOTTI A BASE DI CARNE, GRASSI ANIMALI FUSI, STOMACI,VESCICHE,
INTESTINI, GELATINE E COLLAGENE
Controllo presso impianti di Prodotti a Base di Carne, Grassi Animali Fusi: (scheda n° 8 degli Obiettivi Specifici Annuali) comprende l’attività di controllo ufficiale sull’attività di preparazione dei prodotti a base di carne di ogni impianto. Prevede i controlli ispettivi ed i controlli di processo, di prodotto e di tracciabilità. Il controllo programmato per l’anno 2018 in queste tipologie di impianti è stato effettuato con le frequenze previste.
Tabella: ISPEZIONE GLI STABILIMENTI DI PRODOTTI A BASE DI CARNE, GRASSI ANIMALI FUSI, STOMACI, VESCICHE, INTESTINI, GELATINE E COLLAGENE
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI SEQUESTRI /
SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
STABILIMENTI DI PRODOTTI A BASE DI
CARNE, GRASSI ANIMALI FUSI
STOMACI, VESCICHE, INTESTINI, GELATINE E
COLLAGENE
318 2216 65 4 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità riscontrate hanno riguardato in alcuni casi le condizioni delle strutture degli edifici (n.14 non conformità) in altri casi si è trattato di carenze gestionali (n. 36 non conformità) e carenze riguardanti il sistema HACCP (n. 15 non conformità rilevate)
CONTROLLO VETERINARIO SUI PRODOTTI DELLA PESCA,COSCE DI RANE E LUMACHE
Assicura il controllo ufficiale sull’attività di lavorazione pei prodotti ittici, sugli impianti di produzione di ovo-prodotti e sui centri di imballaggio mediante controllo programmato con le frequenze previste.
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Tabella: ISPEZIONE GLI SUI PRODOTTI DELLA PESCA,COSCE DI RANE E LUMACHE
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI VERIFICHE
EFFETTUATE PRESCRIZIONI SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
STABILIMENTI DI LAVORAZIONE
PRODOTTI DELLA PESCA
7 67 3 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato requisiti gestionali (n. 3 non conformità).
CONTROLLO VETERINARIO CONTROLLO DEGLI IMPIANTI DI IMBALLAGGIO
UOVA E OVOPRODOTTI
Assicura l’attività di controllo ufficiale sugli impianti di produzione di ovo-prodotti e sui centri di imballaggio mediante controllo programmato con le frequenze previste. Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI IMBALLAGGIO UOVA E OVOPRODOTTI
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
IMPIANTI DI IMBALLAGGIO UOVA
E OVOPRODOTTI
6 69 0 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: NESSUNO
CONTROLLO SU ATTIVITA’ DEL SETTORE ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Si tratta di imprese che trasformano e/o commercializzano e/o trasportano matrici di origine animale: ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DEL SETTORE “ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE”: su tali strutture sono programmate annualmente, con criterio di rotazione, le attività di Vigilanza e Controllo mediante l’utilizzo di check-list regionali. ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE COLLETTIVA (Progetto Team Ispettivo multidisciplinare URUS ): su tali strutture sono programmate annualmente, con criterio di rotazione, le attività di Vigilanza e Controllo mediante l’utilizzo di check-list regionali. ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DI TRASPORTO DI ALIMENTI (Controllo ALTO IMPATTO): il Ministero della Salute e quello dell’Interno programmano annualmente una serie di controlli congiunti con la Polizia Stradale (n. 5 giornate di controlli) per verificare l’idoneità dei mezzi dedicati al trasporto di alimenti e la corretta gestione igienico sanitaria dei trasporti stessi. Si verificano le condizioni di gestione delle strutture registrate ai fini di assicurare il rispetto degli standard igienici e della tracciabilità degli alimenti di origine animale.
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Tabella: ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DEL SETTORE ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE, (Macellerie – Pescherie – Laboratori Stagionali – Agriturismi– Laboratori di smielatura, Trasporto )
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
ATTIVITA’ REGISTRATE
78 800 43 0 0 0
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato requisiti strutturali (n. 5 non conformità), requisiti gestionali (n. 33 non conformità) e requisiti riguardanti il sistema HACCP (n. 5 non conformità rilevate). Tabella: ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE COLLETTIVA (Progetto Team Ispettivo multidisciplinare URUS)
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI
SEQUESTRI /
SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
UTENZE MENSE ULTRASENSIBILI
70 840
VEDI REPORT
IAN (URUS) VEDI REPORT
IAN (URUS) VEDI REPORT
IAN (URUS) VEDI REPORT IAN
(URUS)
Le attività di controllo ufficiale per il PROGETTO URUS coinvolge n° 3 Operatori dell’U.O. (2 Tecnici della Prevenzione e 1 Veterinario Dirigente) unitamente al personale dell’U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione.
CONTROLLO UFFICIALE NEI LABORATORI CHE ESEGUONO LE ANALISI NELL’AMBITO DELL’AUTOCONTROLLO DELLE IMPRESE ALIMENTARI
La Regione Emilia Romagna ha formato personale delle ASL per le ispezioni e gli audit presso i laboratori che eseguono analisi finalizzate alla verifica dell’autocontrollo degli operatori del settore alimentare. I controlli sono compiuti da un team composto da un Veterinario Dirigente e un Tecnico della Prevenzione formati per tali ispezioni. Nel 2018 alle singole ASL è stata delegata l’ispezione dei laboratori annessi agli stabilimenti dislocati sul territorio di competenza. Tabella: ISPEZIONE SUI LABORATORI ANNESSI E NON ANNESSI ALLE IMPRESE ALIMENTARI
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA ACCESSI
EFFETTUATI VERIFICHE
EFFETTUATE PRESCRIZION
I SANZION
I
SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
LABORATORI ANNESSI
LABORATORI NON ANNESSI ALLE IMPRESE ALIMENTARI
1 CHECK SPECIFICA 0 0 0 0
pianificazione regionale da completare entro il 2020
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CAMPIONAMENTO ALIMENTI L’attività in oggetto si sviluppa in ottemperanza a: (scheda n° 14 degli Obiettivi Specifici Annuali)
Piano Regionale Alimenti (PRA) che si svolge sia alla produzione che alla distribuzione - (eseguiti n° 104 campioni).
Piano Nazionale Residui presso i macelli (eseguiti n° 379 campioni)
Piano Aziendale Campionamento microbiologico dei prodotti a base di carne negli stabilimenti iscritti nelle liste ministeriali di abilitazione all’esportazione in Paesi Terzi – (eseguiti n° 27 campioni)
Piano Aziendale di Campionamento microbiologico negli stabilimenti di prodotti a base di carne: Rischio Salmonella (eseguiti n° 26 campioni)
Campionamenti su mandato UVAC (Ufficio Veterinario per gli adempimenti Comunitari) che si svolge presso sezionamenti, depositi, salumifici - (eseguiti n° 27 campioni)
Campionamenti su partite di carne inviate in Canada e sottoposte a respingimento (eseguiti n° 14 campioni).
Campionamenti a seguito di emergenze, allerta e segnalazioni (eseguiti 3 campioni) Sono previsti inoltre:
Esami trichinoscopici da effettuare presso i macelli, i centri di lavorazione selvaggina e presso il domicilio dei richiedenti per i suini uso familiare sugli animali delle seguenti specie: equini presso macelli (n. 62 esami), suini presso i macelli (n. 4284 esami), selvaggina cacciata (n. 687 esami), suini presso il domicilio (n. 162 esami)
Tabella: CAMPIONAMENTO
N.° PROVVEDIMENTI
N. TOTALE DI CAMPIONI
EFFETTUATI
N. TOTALE
DI ANALISI
EFFETTUATE
N. DI
CAMPIONI NON
CONFORMI
N. DI
PROVVEDIMENTI
E PRESCRIZIONI
A SEGUITO DI
NON
CONFORMITÀ
SANZIONI
SEQUESTRI /
SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
5765 5949 8 8 0 0 1
Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità riscontrate hanno riguardato il superamento dei valori di legge ammessi per presenza di batteri patogeni nei salumi freschi o stagionati, antiparassitari vietati dalla legge e contaminanti ambientali di tipo chimico. ATTIVITA’ di GESTIONE ED ATTUAZIONE DEI SISTEMI DI ALLERTA RIGUARDANTI DERRATE E ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Il sistema di allerta comunitario per gli alimenti e i mangimi consente di ritirare rapidamente dal commercio mangimi e alimenti dannosi per la salute umana e animale.
N. DI ALLERTA GESTITE IN
INGRESSO N. ALLERTA NOTIFICATE
DALL’U.O. I.A.O.A. DI PIACENZA N. DI ALLERTA GESTITE
DALL’U.O. I.A.O.A. DI PIACENZA N. SANZIONI COMMINATE
59 5 64 4 DENUNCIA PENALE
ATTIVITA’ DI GESTIONE DEGLI EPISODI DI MALATTIA A TRASMISSIONE ALIMENTARE
Produce le informazioni necessarie ad individuare le cause di episodi di malattie a trasmissione alimentare, quali tossinfezioni e zoonosi. Il controllo ufficiale deve assicurare, a seguito di segnalazione ricevuta o in seguito a propri controlli, una pronta attività di indagine.
N. TOTALE DI INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE CONDOTTE DALL’U. O. I.A.O.A . IN SEGUITO A MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI
3
Il Responsabile U.O.S.D.
Dr. Emilio Passoni
22
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U.O. Sanità Animale (SA)
2018 I compiti che la normativa nazionale assegna alla Sanità Animale vengono svolti da una Unità Operativa appartenente al Dipartimento di Sanità Pubblica ed inserita nel Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria, questa eroga le proprie prestazioni, prevalentemente effettuate presso allevamenti o strutture di ricovero di animali, su tutto il territorio aziendale tramite venti veterinari, un tecnico della prevenzione e un operatore tecnico, dislocati in sei uffici. Per facilitare i rapporti con gli Enti territoriali e con gli utenti, ad ogni veterinario vengono assegnati dei territori di competenza che generalmente coincidono con quelli comunali e che vengono ruotati periodicamente. Le prestazioni che la Sanità Animale deve garantire sono stabilite dalle normative e dai piani comunitari, nazionali e regionali. Per realizzarle l’U.O. si è dotata di un piano di lavoro annuale che è stato declinato a livello dei singoli operatori tramite piani individuali. Le tipologie di prestazioni erogate si possono suddividere in:
- di tipo programmato - derivanti da una richiesta dell’utente
- derivanti da situazioni di emergenza. I controlli ufficiali, programmati secondo le indicazioni ministeriali, sono stati effettuati attraverso visite di audit ed ispezioni e hanno riguardato il sistema di identificazione e registrazione degli allevamenti bovini, ovini, suini ed equini e la valutazione dei requisiti di biosicurezza degli allevamenti suini ed avicoli e la gestione e le strutture degli impianti per cani e gatti . La qualità e la coerenza dei controlli, effettuati con l’impiego di manuali e liste di riscontro predisposte dalla Regione Emilia Romagna in tutte le aree di indagine, sono state verificate tramite un audit aziendale e un’attività di supervisione da parte del Direttore dell’U.O. I dati riportati nei capitoli che seguono evidenziano come nella maggior parte dei casi, gli interventi di vigilanza e controllo ufficiale condotti nel corso dell’anno nei vari ambiti di attività, abbiano fornito esito favorevole, confermando la buona situazione sanitaria del territorio di competenza dell’Azienda USL di Piacenza. Nei capitoli che seguono sono riportate in dettaglio le prestazioni effettuate nell’anno 2018.
1. Anagrafe zootecnica L’anagrafe zootecnica rappresenta un elemento fondamentale nel controllo e sorveglianza delle malattie infettive degli animali, nella tracciabilità dei prodotti di origine animale e nel supporto all’erogazione dei premi comunitari destinati agli allevatori. L’anagrafe zootecnica nazionale (https://www.vetinfo.sanita.it) è operativa per le specie bovina, ovina, caprina, suina, avicola, equina, lagomorfi, specie ittiche da acquacoltura e api. L’attività, di gestione comprende:
- registrazione nuovi allevamenti - registrazione cessazioni o variazioni anagrafiche - autorizzazione richiesta marche auricolari
il patrimonio zootecnico della provincia, iscritto all’anagrafe per l’anno 2018 è il seguente:
SPECIE N.
ALLEVAMENTI N. CAPI
bovini 1009 86888
suini 189 125224
ovicaprini 332 5329
equini 1159 4555
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avicoli 147 1065579
cunicoli 1 4500
api 508 ----
Nell’ambito dell’anagrafe zootecnica i veterinari dell’U.O. Sanità Animale provvedono alla verifica dei requisiti al momento dell’apertura delle aziende ed effettuano i controlli ufficiali mediante verifiche, ispezioni ed audit su un campione di strutture selezionato in base a criteri fissati dalla normativa.
TIPO DI CONTROLLO
UFFICIALE
N. ALLEVAMENTI DA SOTTOPORRE
A CONTROLLO
N. ALLEVAMENTI CONTROLLATI
N. PRESCRIZIONI A SEGUITO DI
NON CONFORMITÀ
N. SANZIONI COMMINATE
IMPORTO SANZIONI
ispezioni 110 111 12 0 € 0.00
audit 5 5 1 0 € 0.00
Le infrazioni al Reg (CE) 1760/2000 in materia di anagrafe zootecnica riscontrate in sede di controllo ufficiale, hanno comportato l’emissione di soli provvedimenti prescrittivi.
2. Sorveglianza epidemiologica e profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali L’attività di sorveglianza e profilassi delle malattie infettive degli animali da allevamento, oltre alla salvaguardare la salute degli animali, costituisce un presidio fondamentale a tutela della popolazione nei confronti di malattie trasmissibili all’uomo e permette il libero commercio, anche verso i paesi esteri, di prodotti di origine animale ottenuti da allevamenti situati sul territorio della nostra provincia. Piano di sorveglianza della tbc, della brucellosi e della leucosi bovina enzootica
MALATTIA
N. ALLEVAMENTI BOVINI DA LATTE
E DA RIPRODUZIONE
N. ALLEVAMENTI
DA CONTROLLARE
SECONDO PIANO
REGIONALE
N. ALLEVAMENTI CONTROLLATI
SECONDO PIANO REGIONALE
N. CAMPIONI / INOCULAZIONI DIAGNOSTICHE
N. POSITIVITÀ
tbc 765 222 230 14442 0
brucellosi leucosi
765 riprod. 138 riprod. 142 sangue 2093 0
latte 293 latte 586 latte 586 0
Il volume dei controlli non è esattamente corrispondente a quanto programmato, in quanto nel corso dell’anno sono avvenute variazioni nel numero e nella tipologia degli allevamenti da sottoporre al piano.
MALATTIA N. ALLEVAMENTI OVINI / CAPRINI
N. ALLEVAMENTI DA
CONTROLLARE SECONDO
PIANO REGIONALE
N. ALLEVAMENTI CONTROLLATI
SECONDO PIANO REGIONALE
N. CAMPIONI N. POSITIVITÀ
brucellosi 332 136 154 2271 0
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3. Piano di sorveglianza encefalopatie spongiformi trasmissibili (bse)
TIPO DI CONTROLLO N. ANIMALI DI ETÀ
SUPERIORE A 48 MESI, MORTI IN ALLEVAMENTO
N. CAMPIONI N. POSITIVITÀ
prelievo tronco encefalico
852 826 0
In 26 casi, per motivi tecnici, non è stato possibile effettuare il campionamento.
4. Piano di sorveglianza della febbre catarrale degli ovini (blue tongue)
N. ALLEVAMENTI
BOVINI SENTINELLA
N. CAPI SENTINELLA
N. CAMPIONI N. TRAPPOLE PER CATTURA
INSETTI N. CATTURE N. POSITIVITÀ
16 240 2880 1 50 0
5. Piano di sorveglianza della malattia vescicolare dei suini, della peste suina classica e della malattia di Aujeszky
N. ALLEVAMENTI
SUINI
N. ALLEVAMENTI SUINI DA
SOTTOPORRE AL PIANO
N. CAMPIONI PROGRAMMATI
N. CAMPIONI EFFETTUATI
N. POSITIVITÀ
189 31 1849 2132 0
6. Piano nazionale di controllo della malattia di Aujeszky nella specie suina
N. ALLEVAMENTI SUINI
N. ALLEVAMENTI SUINI DA
SOTTOPORRE AL PIANO
N. ALLEVAMENTI SUINI
SOTTOPOSTI AL PIANO
N. CAMPIONI N. POSITIVITÀ
189 59 63 2202 0
7. Piano di applicazione delle misure sanitarie per il territorio regionale relative all’influenza aviaria
N. ALLEVAMENTI AVICOLI
DA SOTTOPORRE AL PIANO
N. CAMPIONI PROGRAMMA
TI
N. CAMPIONI EFFETTUATI
N. POSITIVIT
À
N. CONTROLLI SANITARI E
DOCUMENTALI
N. CONTROLLI REQUISITI
BIOSICUREZZA
N. NON CONFORMIT
À
30 2350
sangue 945 0
110 28 tamponi
2810
0
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8. Programmi di controllo delle salmonellosi negli allevamenti avicoli
N. ALLEVAMENTI AVICOLI DA SOTTOPORRE
A CONTROLLO
N. ALLEVAMENT
I AVICOLI SOTTOPOSTI
A CONTROLLO
N. CAMPIONI TAMPONI
AMBIENTALI
N. POSITIVIT
À
N. VERIFICHE PIANO DI
AUTOCONTROLLO
N. CONTROLLI REQUISITI
BIOSICUREZZA
N. NON CONFORMIT
À
9 10 74 0 16 9 0
9. Risanamento degli allevamenti dalle malattie oggetto di denuncia obbligatoria L’attività è volta a rilevare tempestivamente l’insorgenza di sospetti focolai di malattie infettive soggette a denuncia obbligatoria al fine di escludere o confermare il sospetto e impedire la diffusione del contagio.
N. SOSPETTI FOCOLAI
N. FOCOLAI ACCERTATI
N. FOCOLAI ESTINTI
7 7 7
Nel corso dell’anno sono stati denunciati 4 focolai di mal rossino in allevamenti suini, 1 di salmonellosi aviare non tifoidea, 1 di laringotracheite infettiva aviare e 1 di peste americana delle api . Tutti i focolai sono stati confermati e hanno comportato l’applicazione dei provvedimenti sanitari necessari all’estinzione della malattia nella struttura interessata, tutti sono stati chiusi entro la fine dell’anno ad eccezione di quello relativo alla salmonellosi che verrà chiuso nel mese di gennaio 2019.
10. Sorveglianza epidemiologica e controlli sulla movimentazione animale La movimentazione animale, rappresenta un punto critico ai fini del mantenimento dello stato sanitario degli allevamenti e della rintracciabilità delle partite o dei singoli capi movimentati. La sorveglianza e i controlli sui bovini in ingresso consentono il contenimento del rischio di diffusione di malattie infettive.
SPECIE N. PARTITE
INTRODOTTE N. CONTROLLI
DOCUMENTALI N. CONTROLLI DI
IDENTITÀ N. PROVE
DIAGNOSTICHE N. NON
CONFORMITÀ
bovini 216 216 1231 2262 0
Controllo sulle stalle di sosta
N. STALLE DI SOSTA
N. CAPI MOVIMENTATI
N. CONTROLLI DOCUMENTALI
N. CONTROLLI DI IDENTITÀ
N. CONTROLLI SULLE
STRUTTURE
N. NON CONFORMITÀ
7 4144 190 4144 76 0
11. Controllo sanitario correlato all’igiene urbana La convivenza uomo animale in ambiente urbano può essere causa d’inconvenienti igienico sanitari che spesso comportano l’intervento non solo delle amministrazioni comunali ma anche del personale veterinario che con esse collabora e che svolge azioni di vigilanza sull’applicazione della normativa, vigilanza che si estende anche alle strutture pubbliche di ricovero per cani e gatti e alle colonie feline. Nell’ambito della convivenza uomo animale una delle maggiori criticità è rappresentata dalle lesioni provocate da animali, per questo l’U.O. Sanità Animale, ai
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fini della profilassi della rabbia, sottopone ad osservazione tutti i mammiferi che abbiano causato lesioni e per evitare condizioni di pericolo per l’incolumità pubblica provvede ad una valutazione delle situazioni a rischio per quanto riguarda l’aggressività dei cani.
ATTIVITÀ N. SEGNALAZIONI
MORSICATURA N. CONTROLLI
EFFETTUATI N. PROVVEDIMENTI
ADOTTATI N. NON
CONFORMITÀ
controllo animali morsicatori e valutazione aggressività
358 233 7 0
La discrepanza tra le segnalazioni di morsicatura ed il numero di controlli effettuati è dovuta al fatto che in 125 casi l’animale morsicatore risultava sconosciuto quindi non sottoponibile a controllo
ATTIVITÀ N. PRESTAZIONI N. NON
CONFORMITÀ PRESCRIZIONI
inconvenienti igienico sanitari
19 10* 10
controlli canili / gattili
30 0 0
(*) Gli interventi per inconvenienti igienico sanitari hanno riguardato problematiche legate ad artropodi vari, e problemi di convivenza con animali sinantropi, in particolare piccioni. Per questi ultimi, sono sati effettuati sopralluoghi su richiesta dei Comuni ed in 10 casi sono state rilevate non conformità che sono state segnalate al Sindaco.
12. Progetto regionale malattie trasmesse da vettori – sottoprogetto leishmaniosi Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici e i sempre maggiori spostamenti di merci, persone e animali così come la presenza di cospicue popolazioni di animali domestici e sinantropi, hanno condizionato l’epidemiologia delle malattie trasmesse da vettori. Il sottoprogetto leishmaniosi, malattia che colpisce il cane ed è trasmissibile all’uomo, ha l’obiettivo di monitorare la presenza di cani infetti nei canili pubblici e di rilevare la presenza dell’insetto vettore (flebotomo o pappatacio) per definire il livello di rischio nella nostra provincia.
N. CANILI N. CAMPIONI
SU CANI SENTINELLA
N. CAMPIONI NUOVE INTRODUZIONI
N. POSITIVITÀ N. TRAPPOLE
VETTORI N.
CATTURE N.
POSITIVITÀ
6 87 198 2 0 18 0
Sul territorio provinciale sono presenti sei strutture di ricovero per cani, quattro pubbliche situate nei comuni di Fiorenzuola d’Arda, Castell’Arquato, Piacenza, Agazzano e due private convenzionate a Monticelli d’Ongina e Vigolzone. In tali impianti sono stati effettuati campionamenti periodici di sangue su 87 cani sentinella, mentre sono stati prelevati 198 soggetti di nuova introduzione. Come previsto dal Piano Regionale, nel 2018 le attività di campionamento sono state effettuate presso il canile di Fiorenzuola d’Arda ed la struttura convenzionata di Monticelli d’Ongina.
Il Responsabile U.O.C.
Dr. Carlo Fea
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U.O. Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche (IAPZ)
2018
L’unità Organizzativa complessa “Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche” svolge principalmente attività di vigilanza e controllo ufficiale negli allevamenti zootecnici (in Provincia di Piacenza si tratta soprattutto di allevamenti di bovini da latte, bovini da carne e suini) e negli stabilimenti di produzione, trasformazione e deposito dei prodotti lattiero-caseari. L’attività di controllo negli allevamenti consiste nelle verifiche sul corretto utilizzo dei farmaci veterinari, sul benessere ed alimentazione degli animali allevati, sulle condizioni igieniche dei fabbricati utilizzati per l’allevamento, sulle pratiche di riproduzione animale naturale ed artificiale. L’U.O. si occupa inoltre dei controlli sull’industria mangimistica, sulla industria dei sottoprodotti di origine animale, sugli stabilimenti che utilizzano gli animali ai fini della sperimentazione medica, sul rispetto delle norme riguardanti il benessere degli animali domestici. L’attività di controllo negli stabilimenti di trasformazione del latte alimentare consiste nella verifica delle condizioni igieniche dei locali adibiti alle attività e nella verifica della corretta gestione delle produzioni nel rispetto delle norme Comunitarie e Nazionali. Attività di controllo: Le materie di competenza sono descritte nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 meglio conosciuto come decreto sui L.E.A. (livelli essenziali di assistenza). Cosa sono i LEA ? Sono gli impegni minimi del Servizio Sanitario che lo Stato e le Regioni assumono nei confronti
dei Cittadini.
In altre parole è quello che lo Stato e le Regioni dichiarano di garantire al Cittadino in termini di prestazioni ed
accessi.
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1. Controllo e vigilanza sulla distribuzione ed impiego del farmaco veterinario in coordinamento con il servizio farmaceutico e programmi per la ricerca dei residui dei trattamenti con farmaci, ormoni, sostanze illecite e trattamenti impropri: sia l’attività di controllo sulla commercializzazione ed utilizzo dei farmaci ed ormoni negli allevamenti, sia la
successiva attività di ricerca di residui di farmaci, ormoni, sostanze vietate e contaminanti ambientali hanno
come principale finalità quella di escludere dal consumo umano alimenti di origine animale contenenti residui di
tali sostanze tossico-nocive. Per i residui di farmaci si deve aggiungere anche una valutazione sulla interazione
con alcuni microrganismi patogeni per l’uomo ed il successivo sviluppo di ceppi di batteri resistenti agli
antibiotici normalmente utilizzati nella cura delle persone (Progetto Antibiotico-resistenza). Ferma restando la
responsabilità primaria dell’Operatore del settore alimentare (agricoltore, allevatore, industriale, etc.) l’attività
del Servizio pubblico è orientata, con l’esecuzione di interventi casuali e mirati, ad evidenziare, correggere e
reprimere comportamenti irregolari ed illeciti.
L’attività di campionamento ha riguardato interventi negli allevamenti di animali produttori di alimenti per
l’uomo con prelievi principalmente di sangue ed urine, nei macelli con prelievi di urine, parti di organo e tessuti,
nei caseifici e nei distributori di latte crudo con campioni di prodotto alimentare. Alcuni campionamenti sono
stati finalizzati alla ricerca nei prodotti alimentari (soprattutto di origine animale) di contaminanti ambientali di
origine industriale o sostanze radioattive.
Nel 2018 sono state programmate le attività di ispezione riguardanti la materia evidenziate in tabella 1. Nella
medesima tabella sono riportate le attività effettivamente svolte, le irregolarità riscontrate e le sanzioni
elevate. Tutte le ispezioni sono state programmate in funzione del rischio e della tipologia di allevamento o
campionamento.
Tabella 1
Controlli su commercio ed utilizzo farmaci, ormoni e sostanze vietate
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIONI/POSITI
VITA’
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
Allevamenti zootecnici
680 21760 10 6
Ambulatori Veterinari e Farmacie
30 390
Distributori ingrosso farmaci
2 72
Campionamenti per analisi in allevamenti Comprese micotossine
138 138 1 1
Campionamenti per analisi nei macelli
379 379
I singoli provvedimenti emessi possono riguardare più irregolarità Le irregolarità riscontrate hanno riguardato soprattutto errori ed omissioni nella registrazione e nella documentazione riguardante l’utilizzo del farmaco. La positività a campionamenti in allevamento ha riscontrato residui di farmaci veterinari non ammessi.
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2. Controllo e vigilanza sulla alimentazione animale e sulla produzione e distribuzione dei mangimi : i controlli sono rivolti alla industria mangimistica per gli aspetti igienici delle produzioni, per gli aspetti che
riguardano i requisiti delle materie prime utilizzate, la loro corretta miscelazione e l’eventuale integrazione con
farmaci, vitamine ed integratori minerali, secondo la corretta applicazione delle normative comunitarie e
nazionali. I controlli proseguono poi negli allevamenti di animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo
e riguardano principalmente la rintracciabilità delle materie prime utilizzate e la verifica dell’osservanza del
divieto di utilizzo delle farine di origine animale negli allevamenti di ruminanti (bovini, ovini e caprini) ai fini
della prevenzione della BSE (più conosciuta come malattia della “mucca pazza”).
Sono inoltre programmati sia nell’industria mangimistica sia negli allevamenti una serie di campionamenti per
la verifica della presenza di sostanze vietate, tossico-nocive e di contaminanti ambientali. L’entità dei controlli
programmati e realizzati è riassunta in tabella 2.
Tabella 2.
controlli sulla alimentazione animale e sulla produzione e commercio dei mangimi
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIONI/POSITI
VITA’
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
Allevamenti zootecnici 45 1710 11 0 0 0
mangimifici 25 389 1 0 0 0
Distributori ingrosso mangimi
20 760 0 0 0 0
Campionamenti per analisi
114 114 0 1 1 0
Certificazioni rilasciate per commercio extra-UE
47 47 0 0 0 0
Le prescrizioni effettuate riguardano sia la gestione igienica del mangime in allevamento sia alla produzione in mangimificio. La positività analitica riguarda un campione di mangime con tracce di sostanza medicamentosa (antibiotico).
3. controllo e vigilanza sulla riproduzione animale: I controlli vengono eseguiti soprattutto nelle strutture in cui viene prodotto e commercializzato materiale
seminale fresco e congelato utilizzato nella inseminazione artificiale di bovini, equini e suini. La finalità del
controllo è quella di prevenire la diffusione tra le specie animali di malattie contagiose a sfera sessuale
mediante l’utilizzo di materiale seminale non idoneo e nelle stazioni di monta. Il controllo sulla composizione
genetica del seme fresco e congelato commercializzato è invece demandato al Personale del Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali.
Tabella 3.
controlli sulla riproduzione animale
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
Sorveglianza epidemiologica e controllo delle attività connesse alla riproduzione animale
17 17 0 0 0 0
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4. Controllo sul latte e sulle produzioni lattiero casearie:
le attività di vigilanza e controllo iniziano negli allevamenti produttori di latte alimentare per il consumo umano
e proseguono negli stabilimenti di produzione, trasformazione e stagionatura. Nel corso delle attività di
controllo viene verificata la corrispondenza alla normativa europea e nazionale dei requisiti strutturali e
gestionali degli stabilimenti e vengono svolte attività di campionamento che verificano a campione la sicurezza
alimentare del latte impiegato nelle lavorazioni. Gli allevamenti da controllare sono stati selezionati utilizzando
i criteri definiti dalla Regione Emilia Romagna. Il numero di controlli programmati ed eseguiti sono riassunti in
tabella 4.
Tabella 4.
Controllo sul latte e sulle produzioni lattiero casearie
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIONI/POSITIVITA’
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
Allevamenti zootecnici
54 1728 7 0 7 0
Impianti di trasformazione (caseifici)
295 4527 232 3 1 0
Campionamenti in impianti trasformazione (caseifici) e bancolat
95 95 2 0 3 0
Certificazioni per export internazionale rilasciate
759 759 0 0 0 0
I singoli provvedimenti emessi possono riguardare più irregolarità Le irregolarità riscontrate negli allevamenti hanno riguardatole condizioni igieniche di allevamento e conservazione del latte, i campioni il superamento dei valori di legge ammessi per numero di cellule somatiche e per carica batterica. Le irregolarità riscontrate nei caseifici hanno riguardato maggiormente le condizioni igieniche e strutturali degli edifici (spesso si tratta di edifici ad elevato grado di vetustà) in aggiunta a carenze gestionali e tecnologiche.
31
DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
Programma Sicurezza Alimentare Sanità Pubblica Veterinaria
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5. Sorveglianza sul benessere degli animali da reddito e d’affezione: Il legame esistente tra benessere e salute degli animali e la sicurezza degli alimenti che questi producono è
riconosciuto dalla Unione Europea e da altri Organismi internazionali. Esistono normative a carattere generale
(la loro applicazione è identica in tutti gli allevamenti zootecnici) e norme specifiche relative all’allevamento dei
vitelli, dei suini e delle galline ovaiole. Annualmente il Ministero della Salute emana il Piano Nazionale
Benessere Animale (PNBA) che fornisce indicazioni alle Regioni ed alle ASL sulla tipologia e quantità dei controlli
che debbono essere effettuati. Per l’Ausl di Piacenza sono stati programmati ed eseguiti i controlli e le attività
riassunte in tabella 5.
Tabella 5.
controlli sul benessere degli animali allevati
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
Allevamenti zootecnici 87 3828 4 1 0 0
Trasporto di animali vivi
6 6 0 0 0 0
Rilascio di autorizzazioni per mezzi di trasporto animali vivi
37 37 0 0 0 0
Le prescrizioni riguardano le strutture di allevamento da migliorare mentre la sanzione per la presenza in allevamento di vitelli legati.
6. Vigilanza e controllo sull’impiego di animali nella sperimentazione L’attività di sperimentazione con utilizzo di animali viene svolta da Università ed Enti di Ricerca appositamente
autorizzati dal Ministero della Salute. Alla Azienda Sanitaria compete il controllo annuale di queste strutture e
la verifica del rispetto delle normative vigenti soprattutto per quanto riguarda le procedure utilizzate per evitare
sofferenza agli animali utilizzati. Tutte le pratiche di sperimentazione devono essere autorizzate dal Ministero
della salute e, in caso di sofferenza degli animali, le operazioni di sperimentazione debbono essere svolte in
anestesia al fine di evitare dolore negli stessi. Gli stabilimenti autorizzati nella Provincia di Piacenza svolgono
principalmente sperimentazioni che riguardano l’alimentazione animale e che non comportano sofferenza e
dolore negli animali utilizzati
Tabella 6.
controlli sull'utilizzo degli animali nella sperimentazione
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
strutture di utilizzo degli animali a fini sperimentali
0 0
L’attività ispettiva del 2018 è stata effettuata da commissione ministeriale.
32
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Programma Sicurezza Alimentare Sanità Pubblica Veterinaria
Format 12 (accreditamento) RELAZIONE annuale sulle attività Data 13.03.2019 Pag. 32 di 32
7. Sorveglianza epidemiologica e controllo veterinario degli impianti di trattamento dei sottoprodotti di origine animale. Nella Unione Europea con il termine di sottoprodotto di origine animale (SOA) si intende tutto ciò che non è più
destinabile al consumo umano. I sottoprodotti vengono distinti in tre categorie (1,2,3) in funzione della loro
categoria di rischio. I SOA appartenenti alle categorie 1 e 2 debbono essere distrutti in appositi impianti
autorizzati dalle Regioni, mentre i SOA di categoria 3 possono essere utilizzati nella alimentazione degli animali
domestici non produttori di alimenti per l’uomo (cani, gatti, etc). Il controllo sugli impianti di trattamento dei
SOA mira a verificare la correttezza delle pratiche di trasformazione, utilizzo e distruzione dei rifiuti e dei
sottoprodotti di origine animale.
Tabella 7.
controlli sugli stabilimenti di sottoprodotti di origine animale
N.° PROVVEDIMENTI
TIPO STRUTTURA
ACCESSI EFFETTUATI
VERIFICHE EFFETTUATE
PRESCRIZIONI
SANZIONI
SEQUESTRI / SOSPENSIONI
DENUNCE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
stabilimenti di produzione e deposito di sottoprodotti di origine animale
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Piacenza, 19 marzo 2019 Il Direttore Programma di Sicurezza Alimentare e di Sanità Pubblica Veterinaria
Dr. Marco Delledonne