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1 DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA Programma Sicurezza Alimentare Sanità Pubblica Veterinaria Format 12 (accreditamento) RELAZIONE annuale sulle attività Data 13.03.2019 Pag. 1 di 32 RELAZIONE ANNUALE SULLE ATTIVITADEL DIPARTIMENTO DI SANITAPUBBLICA PROGRAMMA SICUREZZA ALIMENTARE E SANITAPUBBLICA VETERINARIA (PSASPV) ANNO 2018 Premessa Prevenzione della Collettività e cura del singolo individuo appartengono alla medesima Azienda Sanitaria, ma richiedono scelte di programmazione e pianificazione completamente diverse. Entrambe le attività sono regolate dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che si traducono in una serie di interventi specialistici assegnati per competenza ad Unità Organizzative complesse sulle quali è fondata l Azienda. Le Unità Organizzative che compongono il Dipartimento di Sanità Pubblica esercitano una serie di attività di vigilanza e controllo che si traducono in azioni di prevenzione (prescrizioni alle imprese ispezionate) ovvero in azioni repressive (denunce alla Autorità Giudiziaria e sanzioni amministrative) che hanno lo scopo di concorrere al raggiungimento di una sicurezza socialmente accettabile. Già a partire dallanno 2004 è stato avviato nellarea della Sicurezza Alimentare, ora denominata Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria, un percorso di programmazione annuale delle attività basato sulla valutazione e caratterizzazione del rischio delle attività oggetto di controllo ufficiale, sulla dettagliata elencazione delle attività di ispezione, verifica e campionamento previste dai LEA nazionali (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 e regionali, sulla definizione delle tempistiche e delle frequenze di tali attività. Cosa sono i LEA ? Sono gli impegni minimi del Servizio Sanitario che lo Stato e le Regioni assumono nei confronti dei Cittadini. In altre parole è quello che lo Stato o le Regioni sono obbligate a garantire al Cittadino. Le attività di vigilanza e controllo, svolte presso le sedi delle imprese addette alla produzione, trasformazione, deposito, commercializzazione e somministrazione degli alimenti per luomo e per gli animali sono svolte da personale Medico, Veterinario e Tecnico dipendente della Azienda Sanitaria Locale di Piacenza. Il Personale è suddiviso per competenza specialistica in quattro unità organizzative complesse, delle quali tre unità organizzative Veterinarie (hanno competenza su tutti gli alimenti di origine animale a partire dagli allevamenti sino alla commercializzazione) ed una Medica (si occupa degli alimenti di origine vegetale, delle acque potabili e delle bevande a partire dalle aziende agricole sino alla ristorazione). Criteri di programmazione I criteri di programmazione sono ispirati ai seguenti valori : 1. Equità nei confronti delle imprese sottoposte a controllo ufficiale : le attività di controllo ufficiale se eseguite in modo non omogeneo e standardizzato sul territorio provinciale possono determinare differenti livelli di sicurezza nei Consumatori di alimenti e distorsioni di mercato che si ripercuotono negativamente sulle imprese sottoposte a tali controlli. Il raggiungimento di un buon livello di equità viene garantito applicando alcuni criteri che coinvolgono: la formazione e laddestramento permanente del Personale impiegato nelle attività di vigilanza e controllo ladozione di procedure standardizzate e lutilizzo di manuali e check list che garantiscono lomogenea verifica dei requisiti da parte del Personale impiegato nelle diverse attività.

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DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA

Programma Sicurezza Alimentare Sanità Pubblica Veterinaria

Format 12 (accreditamento) RELAZIONE annuale sulle attività Data 13.03.2019 Pag. 1 di 32

RELAZIONE ANNUALE SULLE ATTIVITA’ DEL DIPARTIMENTO DI SANITA’ PUBBLICA

PROGRAMMA SICUREZZA ALIMENTARE E SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA (PSASPV)

ANNO 2018

Premessa

Prevenzione della Collettività e cura del singolo individuo appartengono alla medesima Azienda Sanitaria, ma richiedono scelte di programmazione e pianificazione completamente diverse. Entrambe le attività sono regolate dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) che si traducono in una serie di interventi specialistici assegnati per competenza ad Unità Organizzative complesse sulle quali è fondata l’Azienda. Le Unità Organizzative che compongono il Dipartimento di Sanità Pubblica esercitano una serie di attività di vigilanza e controllo che si traducono in azioni di prevenzione (prescrizioni alle imprese ispezionate) ovvero in azioni repressive (denunce alla Autorità Giudiziaria e sanzioni amministrative) che hanno lo scopo di concorrere al raggiungimento di una sicurezza socialmente accettabile. Già a partire dall’anno 2004 è stato avviato nell’area della Sicurezza Alimentare, ora denominata Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria, un percorso di programmazione annuale delle attività basato sulla valutazione e caratterizzazione del rischio delle attività oggetto di controllo ufficiale, sulla dettagliata elencazione delle attività di ispezione, verifica e campionamento previste dai LEA nazionali (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 e regionali, sulla definizione delle tempistiche e delle frequenze di tali attività.

Cosa sono i LEA ? Sono gli impegni minimi del Servizio Sanitario che lo Stato e le Regioni assumono nei confronti dei

Cittadini. In altre parole è quello che lo Stato o le Regioni sono obbligate a garantire al Cittadino.

Le attività di vigilanza e controllo, svolte presso le sedi delle imprese addette alla produzione, trasformazione, deposito, commercializzazione e somministrazione degli alimenti per l’uomo e per gli animali sono svolte da personale Medico, Veterinario e Tecnico dipendente della Azienda Sanitaria Locale di Piacenza. Il Personale è suddiviso per competenza specialistica in quattro unità organizzative complesse, delle quali tre unità organizzative Veterinarie (hanno competenza su tutti gli alimenti di origine animale a partire dagli allevamenti sino alla commercializzazione) ed una Medica (si occupa degli alimenti di origine vegetale, delle acque potabili e delle bevande a partire dalle aziende agricole sino alla ristorazione).

Criteri di programmazione

I criteri di programmazione sono ispirati ai seguenti valori :

1. Equità nei confronti delle imprese sottoposte a controllo ufficiale : le attività di controllo ufficiale se eseguite in modo

non omogeneo e standardizzato sul territorio provinciale possono determinare differenti livelli di sicurezza nei

Consumatori di alimenti e distorsioni di mercato che si ripercuotono negativamente sulle imprese sottoposte a tali

controlli. Il raggiungimento di un buon livello di equità viene garantito applicando alcuni criteri che coinvolgono:

la formazione e l’addestramento permanente del Personale impiegato nelle attività di vigilanza e controllo

l’adozione di procedure standardizzate e l’utilizzo di manuali e check list che garantiscono l’omogenea verifica dei

requisiti da parte del Personale impiegato nelle diverse attività.

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2. Trasparenza nei confronti delle imprese sottoposte a controllo ufficiale e nei confronti della Collettività. Il

raggiungimento della trasparenza amministrativa è ottenuto:

mediante la immediata registrazione delle attività svolte e delle tempistiche impiegate su di un verbale (denominato

scheda di controllo ufficiale o SCU) che viene rilasciato in copia, al termine dell’attività ispettiva, all’Impresa che è stata

sottoposta al controllo e tenuto agli atti d’ufficio a disposizione di chiunque interessato ai sensi della Legge 241/1990,

con la compilazione di apposita check list di riscontro dei requisiti previsti dalla normativa vigente, con l’inserimento di

tutti i dati inerenti il controllo nel sistema informativo aziendale.

3. Efficienza nei confronti della Direzione della Azienda e nei confronti del Contribuente. Un buon livello di efficienza è

ottenuto con l’assegnazione al Personale impiegato nei controlli ufficiali di carichi di lavoro individuali basati su precise

tempistiche di attività e su frequenze di controllo dettate da obblighi di legge e dalla valutazione del rischio (rischio

alto = più controlli). Nei carichi di lavoro individuali sono altresì identificate nominalmente le imprese da sottoporre a

vigilanza e controllo nel corso dell’anno.

4. Efficacia nei confronti della prevenzione dei danni alla salute della Collettività. Questo è il valore del quale è più

difficile dare riscontro di soddisfazione in attività di prevenzione della salute collettiva. Sicuramente è riscontrabile il

dato epidemiologico di assenza o presenza di patologie acute di origine microbiologica dovute al consumo di alimenti

in un dato territorio, ma scarse sono ad esempio le informazioni riguardanti il risultato delle attività di prevenzione

sulle patologie croniche dovute ad ingestione per via alimentare di contaminanti di origine chimica. La grande

movimentazione di merci a livello mondiale e le nuove abitudini alimentari a rischio (consumo di alimenti di origine

animale crudi) rendono difficilmente valutabile l’efficacia di un Servizio Sanitario di Prevenzione locale rispetto alla

globalità degli eventi ed a comportamenti alimentari a rischio. Tuttavia di facile riscontro locale sono:

Il rilevamento delle non conformità igieniche e strutturali nelle imprese sottoposte a controllo ufficiale ed il

loro decremento negli anni,

il riscontro delle denunce penali ovvero delle sanzioni amministrative erogate a seguito delle attività di

controllo che esprimono anche la capacità del Personale di evidenziare, mediante l’utilizzo di tecniche di

indagine raffinata, le violazioni alla normativa vigente.

Attività

La Direzione del Programma agisce in qualità di Autorità Competente per la Sicurezza Alimentare ai sensi del

Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 193 e come tale esercita i poteri di restrizione e sospensione delle attività

del settore alimentare, a seguito di gravi irregolarità riscontrate dagli Organi di Controllo.

Il Programma garantisce inoltre, alla Direzione Generale dell’Azienda, il raggiungimento degli obiettivi strategici

annualmente assegnati alla Direzione dall’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna. Il Programma

agisce, per il tramite di propri uffici multidisciplinari di coordinamento, sulle emergenze alimentari, epidemiche e

non epidemiche, sulle segnalazioni di malattie trasmesse da alimenti, sulla programmazione e pianificazione degli

audit, sulla ristorazione delle utenze sensibili, sulla ricezione e valutazione delle notifiche per registrazione e per

riconoscimento presentate dagli OSA (Operatori del settore alimentare), sull’igiene urbana veterinaria e controllo

delle popolazioni sinantropi.

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1. Aggiornamento continuo degli Operatori.

2. Presa in carico entro i termini stabiliti dalla procedura dell’allerta/segnalazione

3. Corretta gestione delle documentazione ufficiale

1. Garantire la corretta presa in carico entro i termini stabiliti

2. Garantire la corretta applicazione della documentazione della procedura.

1. Ufficio allerta alimentari (UAA)

L’ufficio è collegato, via internet e posta elettronica, al sistema europeo di allarme rapido per gli alimenti ed i

mangimi (RASSF). Se in uno dei paesi dell'UE, viene individuato un prodotto pericoloso le relative informazioni

vengono diffuse rapidamente tra i Punti di contatto delle Autorità competenti dei vari Paesi attraverso un sistema

di allarme chiamato "Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi". Il sistema facilita la cooperazione tra le

autorità nazionali e quelle europee, al fine di individuare i prodotti pericolosi e ritirarli immediatamente dal

mercato. L’ufficio garantisce la presa in carico e la gestione secondo procedura delle allerta pervenute.

PRODOTTO OBIETTIVO

SPECIFICO (Fattore di qualità)

INDICATORE

STANDARD RAGGIUNTO

SISTEMA

DI MISURAZIO

NE

TIPO INDICATORE:

Esito/ Processo

Gestione sistema di allerta rapido

alimenti e mangimi

Garantire la presa in carico della

Notifica di allerta e della Segnalazione per Informazione

entro 3 (tre) ore dal ricevimento nel 95%

dei casi

N.° di allerta/segnalazioni prese in carico nei tempi

previsti (91) -------------------

N.° totale allerta/segnalazioni

pervenute 95)

95,7%

Archivio allerta in entrata

processo

Gestione sistema di allerta rapido

alimenti e mangimi

Garantire la corretta applicazione della documentazione della procedura di allerta nel 90% dei casi

N.° documentazione della procedura conforme (95) -------------------

N.° totale allerta/segnalazioni

pervenute (95)

100%

Archivio allerta in entrata

esito

Nell’anno 2018 l’Ufficio ha gestito n.° 95 allerta alimentari in ingresso ed ha provveduto ad inoltrare al Sistema

n.° 5 allerta alimentari generate da propri controlli. Le allerta hanno riguardato alimenti di origine animale (59),

alimenti di origine vegetale (33), alimenti per animali (3). Gli alimenti coinvolti sono stati:

prodotti della pesca, crostacei e molluschi e carni e derivati; prodotti vegetali; prodotti a base di latte; pane

e derivati; mangimi.

i pericoli maggiormente rappresentati sono stati: allergeni non dichiarati; salmonella e antibiotici in carni

bovine; parassitosi (anisakis); listeria; ftalati in prodotti ittici; salmonella in carni avicole, salmonella in uova,

salmonella e antibiotici in carne bovina, salmonella in gelatina; nitrati in bresaola; tracce di benzene in acqua

minerale; listeria in minestrone; benzopirene in foglie di alloro; residui di fitofarmaci in mele; salmonella in

pannello di soia per uso zootecnico; corpi estranei in mangime per cani.

Indicatori di

risultato

Azioni previste per raggiungere

l’obiettivo

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2. Ufficio programmazione e pianificazione audit (UPPA)

Il Programma di Sicurezza Alimentare e di Sanità Pubblica Veterinaria e le Unità Organizzative che lo

compongono sono inserite in un sistema di assicurazione della qualità riconosciuto dalla Regione Emilia

Romagna che sottopone periodicamente la struttura ad audit di verifica dei requisiti stabiliti dalla medesima

Regione con DGR. n. 1488/2012. L’ufficio si occupa di programmare e pianificare gli audit esterni previsti dalla

normativa regionale, di pianificare gli audit interni di verifica della conformità ai requisiti del manuale della

qualità delle Unità organizzative e verifica la partecipazione del Personale che opera all’interno del Programma

a giornate di formazione specifiche che permettono il mantenimento della qualifica di auditor. L’ufficio

pianifica e programma anche il numero di supervisioni interne alle UU.OO.

Azioni previste per raggiungere l’obiettivo

1. programmazione e pianificazione audit

2. partecipazione agli audit e a giornate di formazione

Indicatori di risultato

1. realizzazione audit

2. mantenimento qualifica di auditor

PRODOTTO

OBIETTIVO SPECIFICO

(Fattore di qualità)

INDICATORE

STANDARD RAGGIUNTO

SISTEMA DI MISURAZIONE

TIPO INDICATORE:

Esito/ Processo

Procedura

audit su OSA

Garantire la realizzazione del 90% del programma audit

N.° audit realizzati (22) ------------------

N.° totale audit programmati

(22)

100%

Calendario audit

– documentazione

prodotta

E

Procedura

audit su OSA

Garantire al Personale il mantenimento della qualifica di auditor (audit e formazione)

N.° di auditor mantenuti

qualificati (53) ------------------ N.° totale di auditor da mantenere

qualificati (53)

100%

File auditor

E

L’attività di auditing si è svolta regolarmente durante l’anno come da programmazione. Gli audit sono stati

programmati secondo criteri di valutazione del rischio ed hanno riguardato le seguenti tipologie di produzione:

n.° 2 salumifici industriali, n.° 2 macelli bovini, n.° 1 deposito frigorifero industriale di alimenti di origine animale,

n.° 2 stabilimenti di prodotti a base di latte (caseifici), n.° 1 supermercato, n.° 5 allevamenti di bovini da latte, n.° 1

allevamento di bovini linea vacca-vitello, n.° 1 mangimificio industriale, n.° 1 deposito industriale di alimenti di

origine animale, n.° 1 deposito di acque minerali, n.° 2 pastifici-gastronomie industriali, n.° 1 deposito industriale di

alimenti, n.° 1 molino industriale, n.° 1 stabilimento di lavorazione di prodotti a base di uova.

Nel corso delle visite non sono state comminate sanzioni; sono state contemporaneamente segnalate alcune non

conformità minori che sono state gestite attraverso azioni di miglioramento attuate nei tempi previsti. Inoltre

sono state evidenziate alcune carenze relative alla rintracciabilità delle materie prime e all’etichettatura facoltativa

di prodotti alimentari: sono state suggerite strategie migliorative per la gestione della parte relativa alle

informazioni nutrizionali presenti sull’etichettatura. Negli allevamenti in alcune aree indagate è stata proposta

l’adozione di Buone Pratiche di Allevamento suggerite dai principali organismi di riferimento,

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1. Valutazione, approvazione e formulazione dei menù, verifica e controllo sulle

tabelle dietetiche, indagini sulla qualità nutrizionale e controllo sulle diete

speciali, consulenza sui capitolati delle mense pubbliche nonché azioni

informative e formative in team nutrizionale sul personale della ristorazione

utenze sensibili.

2. Compilazione della check list regionale per ogni utenza sensibile.

3. Valutazioni delle check-list

soprattutto riguardo alla gestione del farmaco veterinario e all’adozione di piani di miglioramento nei riguardi del

benessere animale basati su documenti nazionali di riferimento. La regolare partecipazione degli auditor del

Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria alla fase sul campo e al costante aggiornamento

formativo ha permesso loro di mantenere la qualifica di “auditor”. Tre Operatori hanno partecipato in qualità di

auditor in qualificazione agli audit programmati localmente per completare la formazione. Due Operatori hanno

partecipato in qualità di osservatore agli audit proposti localmente.

3. Ufficio ristorazione utenze sensibili (URUS)

La vigilanza ed il controllo sulla ristorazione sono di competenza della U.O. Igiene alimenti e nutrizione e della U.O.

Igiene degli alimenti di origine animale che svolgono le attività di controllo ufficiale in base alla loro

programmazione annuale. Tuttavia per particolari utenze sensibili quali quelle scolastiche, quelle delle Case di cura

e delle Cliniche private, degli Ospedali pubblici e della Case di riposo per anziani, il Programma ha istituito un

ufficio di coordinamento per la valutazione delle tabelle dietetiche e per la standardizzazione dei controlli che si

avvale di un apposito team multidisciplinare composto da medici igienisti, medici pediatri, veterinari, dietiste e

rappresentanti comunali addetti alla ristorazione scolastica.

1.

Predisposizione di tabelle dietetiche

Azioni previste per raggiungere l’obiettivo

2.

3.

Formazione del personale addetto alle mense sensibili

Valutazione delle check list con non conformità

(NC)

da

parte

del

team

multidisciplinare

PRODOTTO

OBIETTIVO SPECIFICO (Fattore di

qualità)

INDICATORE

STANDARD RAGGIUNTO

SISTEMA DI

MISURAZIONE

TIPO INDICATORE:

Esito/ Processo

Valutazione utenze sensibili

Uniformità delle

compilazioni delle check-list per il 90% dei casi

N ° check-list compilate

uniformi (69) ---------------- N° controlli

eseguiti (69)

100%

Archivio

informatico dei controlli

E

Uniformità delle valutazioni delle

check-list con NC per l’80% dei casi

N ° check-list valutate

uniformi (9) ---------------- N° check-list con NC (9)

100%

Archivio

informatico dei controlli

E

Indicatori di

risultato

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1. Comunicazione via mail da parte di Malattie infettive della notifica di sospetta

tossinfezione con anamnesi alimentare del paziente

2. Applicazione procedure operative con modulistica

3. Valutazione epidemiologica multidisciplinare IAN / IAOA (se necessaria)

4. Attività di indagine e di campionamento di alimenti (anche congiunta)

1. Compilazione corretta della documentazione prevista

2. Valutazioni congiunte (se necessarie)

Nel corso dell’anno 2018 sono state ispezionate n.° 69 mense di utenze sensibili. Sono state riscontrate alcune

carenze/non conformità alla normativa che hanno generato 9 provvedimenti di prescrizione/adeguamento. Le

violazioni principali hanno riguardato l’igiene dei locali (5 provvedimenti), la gestione del ciclo produttivo ed il

controllo dei rischi (4 provvedimenti).

4. Ufficio malattie trasmesse da alimenti (UMTA)

La problematica della gestione della malattie trasmesse da alimenti coinvolge diverse strutture ospedaliere

(Pronto Soccorso, Pediatria, Medicina Generale) e del Dipartimento di Sanità Pubblica (U.O. Malattie infettive,

U.O. Igiene degli alimenti e nutrizione, U.O. Igiene degli alimenti di origine animale). Le cause di dette malattie

sono per lo più di origine batterica e virale, più raramente di origine parassitaria. La maggior parte di queste

malattie che evolvono con sintomatologia gastrointestinale non vengono segnalate alla Autorità Sanitaria. Quelle

con sintomatologia più grave, che spesso coinvolgono prima infanzia e adulti immunocompromessi, vengono

segnalate alle Unità Organizzative coinvolte. Al fine di coordinare l’attività di ricerca epidemiologica e di

evidenziazione delle cause primarie di contaminazione e di mettere in atto azioni di campionamento di alimenti

sospetti, sequestro e blocco della commercializzazione degli alimenti contaminati l’ufficio di coordinamento di

Programma provvede a valutare la situazione epidemiologica ed a coordinare le azioni di controllo, garantendo

l’appropriatezza dei sopralluoghi tramite l’uso di linee guida e la valutazione finale integrata dei provvedimenti

conformi alla procedura.

PRODOTTO

OBIETTIVO SPECIFICO

(Fattore di qualità)

INDICATORE

STANDARD RAGGIUNTO

SISTEMA DI

MISURAZIONE

TIPO

INDICATORE: Esito/

Processo

Procedura

tossinfezioni alimentari

Garantire la valutazione

finale integrata dei provvedimen ti adottati nel

95 % dei casi

N.° valutazioni congiunte dei provvedimenti adottati da IAN

e IAOA (3) --------------------

N.° totale tossinfezioni

segnalate per IAN e IAOA (3)

100%

Archivio

informatico dei controlli

E

Indicatori di

risultato

Azioni previste per raggiungere

l’obiettivo

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Format 12 (accreditamento) RELAZIONE annuale sulle attività Data 13.03.2019 Pag. 7 di 32

1. Valutazione della correttezza formale della documentazione presentata. 2. Valutazione della congruità della relazione tecnica allegata.

3. Identificazione dell’attività mediante attribuzione di codice regionale ed inserimento nel sistema informativo aziendale.

4. Attribuzione della notifica alla U.O. di competenza per la programmazione della ispezione di verifica dei requisiti.

5. In caso di non conformità nella documentazione: attivazione della procedura di respingimento della notifica e di divieto di proseguimento della attività di OSA o di integrazione della documentazione.

6. Assegnazione della pratica alla Direzione amministrativa per la gestione della comunicazione all’OSA.

1. N° notifiche valutate dal team / N° di notifiche pervenute

2. N° di notifiche registrate nel sistema informativo / N° di notifiche accettate

Nell’anno 2018 sono state gestite n.° 3 segnalazione di malattia trasmessa da alimenti (MTA) con effettuazione della relativa indagine epidemiologica e valutazione congiunta IAN e IAOA

Di queste 3 MTA indicate,

1 riguarda un caso di listeria in un paziente anziano con conseguente indagine epidemiologica ed esecuzione, in base alle risultanze della stessa, di tamponi ambientali in un ipermercato nel quale poteva essere stato acquistato l’alimento contaminato;

1 riguarda un caso di sindrome istaminoide (coinvolta una persona) in un ristorante, esecuzione di campionamento della matrice tonno risultata poi negativa (assenza di istamina);

1 riguarda un nucleo di pazienti con sintomi gastrointestinali, tutti avevano in comune il consumo del pasto in un ristorante della provincia. Si è provveduto ad una ispezione del locale con campionamento di uova risultate positive alla salmonella (inoltrata segnalazione di reato alla procura)

5. Ufficio notifiche OSA (UNO)

Chiunque intende attivare una attività del settore alimentare (produzione, trasformazione, distribuzione,

commercio, somministrazione) è soggetto all’obbligo sancito dal Regolamento CE 852/2004 della

presentazione di apposita notifica alla Autorità Competente. La legislazione Italiana ha previsto come modalità

di comunicazione semplificata la presentazione della notifica sotto forma di Segnalazione Certificata di Inizio

Attività (SCIA) per il tramite degli Sportelli Unici per le attività produttive (SUAP) presenti in ogni Comune o

consorzio di Comuni. Le SCIA vengono trasmesse per via telematica (posta elettronica certificata) al protocollo

generale della Azienda USL di Piacenza e da questo trasmesse all’ufficio notifiche OSA (UNO) ove un equipe

multidisciplinare, composta da personale amministrativo, tecnico, medico e veterinario valuta, per la parte di

propria competenza, la correttezza formale della documentazione presentata dall’OSA. Successivamente le

Unità Organizzative interessate per competenza predispongono le ispezioni di verifica dei requisiti.

PRODOTTO

OBIETTIVO SPECIFICO (Fattore di

qualità)

INDICATORE

STANDARD RAGGIUNTO

SISTEMA DI MISURAZIONE

TIPO INDICATORE:

Esito/ Processo

Valutazione Notifiche OSA

Integrazione

Professionale: valutazione

notifiche in team per il 90% dei casi

N.° di notifiche valutate dal team (1121) ----------------

N.° di notifiche pervenute

(1121)

100%

DOCSUITE Archivio (AVELCO)

E

Indicatori di risultato

Azioni previste per raggiungere l’obiettivo

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Nel corso dell’anno 2018 sono pervenute n.° 1121 notifiche. A seguito dell’attività istruttoria e di valutazione/vigilanza n.° 1018 notifiche sono state accettate. La maggior parte dei motivi di respingimento hanno riguardato la mancanza dei documenti amministrativi previsti o la non corrispondenza della planimetria ai requisiti richiesti.

6. Ufficio emergenze epidemiche (UEEV) :

Alcune malattie animali (malattie ex lista A dell'OIE) richiedono l'adozione di misure di controllo che devono essere attuate in tempi estremamente rapidi e che richiedono il coinvolgimento di risorse straordinarie, tali per cui la loro insorgenza si configura come emergenza epidemica.

L’azienda USL di Piacenza ha deliberato una apposita Unità di Crisi per le Emergenze epidemiche veterinarie. L’Unità di Crisi coinvolge due Unità Operative facenti parte del Programma : l’U.O. Sanità Animale e l’U.O. Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. L’attività dell’Ufficio UEEV consiste nella pianificazione e gestione di piani di intervento specifici e nella organizzazione di simulazioni ed esercitazioni che garantiscano una adeguata formazione al Personale

destinato agli interventi in emergenza.

Obiettivi

Obiettivo generale: Il Programma deve garantire la completezza dell’approccio tecnico-professionale mediante il coordinamento delle discipline specialistiche e l’integrazione operativa tra le Unità Operative di Sanità animale e Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche nonché attraverso rapporti di sinergia operativa tra i programmi del DSP e con Enti e Organizzazioni esterne.

Obiettivi specifici: Definire le azioni da eseguire per affrontare un caso di emergenza per malattia infettiva epidemica e le responsabilità nell’esecuzione di queste gestendole secondo appropriate linee guida. Mantenere attive le condizioni operative (risorse materiali, diffusione delle conoscenze) idonee ad affrontare un eventuale caso di emergenza per malattia infettiva.

Azioni previste e

tempistica per raggiungere l’obiettivo

1. Predisposizione e aggiornamento di procedure operative di Programma relative alla risposta integrata delle UUOO ad esso afferenti.

Verifica annuale ed aggiornamento all’occorrenza

2. Predisposizione e mantenimento in efficienza del materiale necessario per l’intervento in focolaio

Cadenza quadrimestrale

3. Formazione del personale Esercitazioni a cadenza biennale o diversa in base all’analisi delle criticità

4. Adeguamento delle procedure delle UUOO ai requisiti previsti dalla procedura dipartimentale per il governo delle emergenze

All’occorrenza

5. Intervento sul campo secondo Procedura

In caso di segnalazione di sospetta malattia epidemica veterinaria, nei tempi previsti dalla Procedura PSASPV

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Nel corso dell’anno 2018 non si sono verificati focolai o sospetti focolai di malattie infettive epidemiche veterinarie per cui l’attività ha riguardato principalmente la verifica periodica sul funzionamento e stato di mantenimento dei dispositivi di intervento e manutenzione procedure e istruzioni operative. Non sono emerse particolari criticità nella fase di preparazione all’emergenza. Nel mese di dicembre è stata effettuata un’ esercitazione sull’ attivazione in caso di emergenza epidemica con ricognizione del KIT, prove di vestizione/svestizione, simulazione di accesso in sospetto focolaio per le colleghe neoassunte.

Indicatori di monitoraggio e di risultato

1. Presenza di procedure di Programma per la gestione integrata delle emergenze 2. Schede di verifica quadrimestrale sullo stato di manutenzione ed efficienza dei kit per

emergenze epidemiche veterinarie 3. Verbale riunione UEEV 4. Dossier formativo su unità di rete condivisa T o verbale riunioni di UO 5. Versione aggiornata e validata annualmente della procedura PSASPV Indicatore 1:

PRODOTTO OBIETTIVO SPECIFICO

INDICATORE STANDARD FONTE DATI PERIODICITA’

Garanzia di

tempestivit

à

nell’emerge

nza

Indice di

risposta

temporale

n° casi gestiti

nelle 5 ore

----------------

n.° totale casi

gestiti

>90%

TEMPO 0:

All.1 o registro

DART

Annuale

PRODOTTO OBIETTIVO SPECIFICO

INDICATORE STANDARD FONTE DATI PERIODICITA’

Garanzia di

qualità nella

gestione

delle

emergenze

Controllo

della

corretta

applicazione

delle

procedure di

gestione

delle

emergenza

n. di Azioni

Correttive

intraprese / n.

di Non

Conformità

Maggiori

registrate

100%

Report

(unità di

rete

condivisa T)

Semestrale

Indicatore 2:

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U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione (IAN)

2018

L’Unità Organizzativa Semplice Dipartimentale Igiene degli Alimenti e Nutrizione è attualmente costituita da due

medici a tempo pieno, uno a tempo parziale e da dodici tecnici della prevenzione.

In sintesi possiamo affermare che uno dei nostri principali compiti (ma non esclusivo) sia quello di controllare che

quanto mangiamo o beviamo non possa in qualche modo nuocere alla nostra salute. Per fare ciò sottoponiamo gli

esercizi commerciali, nei quali in qualche modo vengono trattati alimenti (quindi prodotti, manipolati, venduti,

somministrati, trasportati), a frequenti controlli e campionamenti.

In dettaglio effettuiamo:

vigilanza e controllo ufficiale negli stabilimenti ove vi è deposito, trasporto, produzione, manipolazione, somministrazione di alimenti e bevande non di origine animale. Per stabilimenti è da intendersi tutte quelle attività (dal bar alla fabbrica ) ove a vario titolo si interagisce con una matrice alimentare sia solida che liquida. Per attività di controllo deve intendersi una verifica delle condizioni igienico sanitarie degli ambienti ed degli alimenti e di tutta la documentazione richiesta dalla normativa vigente.

Sorveglianza nutrizionale sulle mense dedicate ad utenze sensibili ( case di cura, ospedali, scuole, asili nido etc) con valutazione dei corretti apporti nutrizionali dei menù e del requisito indispensabile della sicurezza alimentare.

Campionamento ed esecuzione di controlli analitici su vari tipi di alimenti e bevande ivi comprese le acque

potabili per garantirne la sicurezza e la rispondenza a quanto dichiarato in etichetta o dal gestore nonché il controllo della contaminazione ambientale sugli alimenti e bevande in commercio .Tali campionamenti rispondono sia a piani regionali che nazionali sia ad esigenze scaturite dalla vigilanza e controllo ufficiale.

Indagini su casi di tossinfezioni alimentari che prevedono interviste ai soggetti coinvolti (al fine di isolare la fonte responsabile) e controlli/campionamenti presso le strutture potenzialmente coinvolte .

Valutazione della commestibilità dei funghi sia per i privati ( gratuita) che per i commercianti; viene inoltre garantita 365 giorni/anno e h24 un’attività di consulenza per il Pronto Soccorso volta ad identificare la specie fungina responsabile dell’intossicazione.

Attività di docenza ed informazione rivolte sia agli alimentaristi che alla popolazione sul corretto approccio nella manipolazione, conservazione degli alimenti e bevande e sulle loro caratteristiche nutrizionali nonché sui corretti stili di vita. Attività di controllo: Le materie di competenza sono descritte nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 meglio conosciuto come decreto sui L.E.A. (livelli essenziali di assistenza). Cosa sono i LEA ? Sono gli impegni minimi del Servizio Sanitario che lo Stato e le Regioni assumono nei confronti dei

Cittadini. In altre parole è quello che lo Stato e le Regioni dichiarano di garantire al Cittadino in termini di

prestazioni ed accessi.

La frequenza dei controlli e ispezioni viene determinata sulla base della categorizzazione* del rischio effettuata su modello regionale o in seguito a particolari campagne conoscitive o, da ultimo, in base a segnalazioni dell’utenza. Le modalità dei controlli e gli strumenti (check list) in essi utilizzati sono conformi a quanto previsto dalle linee guida regionali in materia. (* viene effettuata attribuendo un punteggio crescente a numerosi parametri tra cui :

tipo di attività che viene svolta (ristorante/pizzeria/gelateria/negozio…) tipo di utenza a cui è indirizzata ( adulti, bambini, ammalati…) caratteristiche della struttura,(nuova/vecchia/parzialmente ristrutturata)

tipo di attrezzatura utilizzata per le lavorazioni (nuova/vecchia/sufficiente/insufficiente…) possesso della documentazione ( HACCP/tracciabilità alimento/registrazione attività…

importanza dell’attività (locale/provinciale/regionale/nazionale…..) condizioni d’igiene e pulizia rilevate precedentemente

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altre risultanze dalle precedenti nostre ispezioni Dalla somma algebrica otteniamo tre possibili fasce di rischio (verde-arancione-rossa) nelle quali ascrivere l ‘attività, che ci forniscono l’indicazione della frequenza con cui fare le ispezioni, annuale, biennale ,etc.)

1. Controllo igienico sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto e deposito, distribuzione e somministrazione alimenti e bevande al fine di garantire il requisito essenziale della sicurezza alimentare degli stessi. Nel 2018 sono state programmate le attività di ispezione riguardanti la materia evidenziate in tabella 1. Nella

medesima tabella sono riportate le attività effettivamente svolte, le irregolarità riscontrate e le sanzioni elevate.

Tutte le ispezioni sono state programmate in funzione del rischio e della tipologia di attività.

Le sanzioni comminate sono state determinate dal:

mancato rispetto dei requisiti minimi d’igiene e pulizia

mancato rispetto delle temperature corrette di conservazione,

mancanza del manuale di autocontrollo,

mancanza della documentazione a garanzia della rintracciabilità di un prodotto

Tabella 1.

n. attività esistenti

numero attività

controllate

n. ispezioni

effettuate

n. prescrizioni a seguito di non

conformità

n. sanzioni comminate

5400 828 1315 309 44

2. Campionamento ed esecuzione dei controlli analitici secondo la tipologia degli alimenti e bevande ivi comprese le acque potabili per garantirne la sicurezza e la rispondenza a quanto dichiarato in etichetta o dal gestore .Controllo della contaminazione ambientale sugli alimenti e bevande Vengono effettuati su vari tipi di alimenti e bevande ivi comprese le acque potabili al fine garantirne la sicurezza e la rispondenza a quanto dichiarato in etichetta o dal gestore nonché per effettuare un controllo sulla possibilità di una contaminazione ambientale sugli alimenti e bevande in commercio .Tali campionamenti rispondono sia a piani regionali che nazionali sia ad esigenze scaturite dagli atti di vigilanza e controllo ufficiale di cui al punto 1. L’entità dei controlli programmati e realizzati è riassunta in tabella 2.

La maggior parte delle non conformità è da riferirsi ad esiti di analisi sull’acqua potabile su campioni in particolare

provenienti da piccoli acquedotti collinari/montani.

Le non conformità sono principalmente riferibili alla presenza di cariche microbiche che vengono facilmente

annullate con una corretta clorazione dell’acqua. In alcuni casi vi è stato un superamento del parametro Nitrati

Tabella 2.

n. campioni previsti numero campioni effettuati n. di non conformità

938 1004 (di cui 66 extra Piano) 146 acque potabili

3. Controllo sul deposito, commercio, vendita ed impiego di fitofarmaci, additivi e coloranti ed altro a garanzia del rispetto delle modalità di produzione, stoccaggio, vendita. I controlli vengono eseguiti al fine di valutare la corretta gestione di tutti quei prodotti usati in agricoltura come

fertilizzanti, erbicidi, pesticidi che rispondono a precise normative comunitarie, nazionali e regionali. Sempre nel

campo del rischio chimico vengono controllati i settori della produzione, stoccaggio e commercio degli additivi e

coloranti ( sostanze che vengono aggiunte a vario titolo agli alimenti e bevande).In aggiunta a tale attività di

controllo viene effettuato un piano di campionamenti sulla frutta e verdura per la ricerca di eventuali residui di

fitofarmaci pari a più di 100 campioni/anno.

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Tabella 3.

N. Attività esistenti n attività controllate n. ispezioni effettuate

n. prescrizioni a seguito di non

conformità

n. sanzioni comminate

35 10 az. agricole + 11 rivendite

Fitosanitari 21 1 1

4. Controllo sulla produzione e commercio prodotti dietetici e degli alimenti della prima infanzia con atti ispettivi ed eventuali campionamenti

I campionamenti rispondono di norma ad uno specifico piano regionale

Il numero di controlli programmati ed eseguiti sono riassunti in tabella 4.

Tabella 4.

n. ditte esistenti n. ditte controllate n. ispezioni

/campionamenti effettuate

n. prescrizioni a seguito di non

conformità

n. sanzioni comminate

18+19 (Celiachia) 37 37 0 0

5. Prevenzione e controllo delle tossinfezioni alimentari e delle patologie collettive di origine alimentare. Vengono effettuate Indagini su casi di tossinfezioni alimentari segnalati che prevedono interviste ai soggetti coinvolti (al fine di isolare la fonte responsabile) e controlli/campionamenti presso le strutture/alimenti potenzialmente coinvolti dai quali, in base alle evidenze ,possono scaturire prescrizioni e sanzioni. Tali azioni coinvolgono nel caso d’interessamento di alimenti d’origine animale il servizio veterinario. Nel 2018 si è verificata una segnalazione di sospetta MTA, tale segnalazione riguardava una presunta sindrome istaminoide (2 persone coinvolte, anche se una con sintomi molto sfumati) dopo il consumo di tonno acquistato presso il reparto pescheria di un centro commerciale cittadino. Coinvolto il Servizio Veterinario.Le analisi del tonno sono risultate nella norma ma è stato rilevato un mancato rispetto delle temperature di conservazione con successiva sanzione. Tabella 5.

n. casi segnalati

n. casi accertati n. ispezioni effettuate

n. prescrizioni a seguito di non

conformità n. sanzioni comminate

3 3 5 1 1 (2.000 euro)

+ 1 segnalazione procura

6. Informazione di prevenzione nei confronti degli addetti alla produzione, manipolazione, trasporto, somministrazione, deposito e vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. Attività di docenza ed informazione rivolte agli alimentaristi sul corretto approccio nella manipolazione, conservazione e somministrazione degli alimenti e bevande e sulle loro caratteristiche nutrizionali ivi incluse le diete speciali ( esempio celiachia) .Tale attività viene svolta sia in sede con specifici corsi sia, quando se ne ravveda la necessità, durante l ‘atto ispettivo.

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Tabella 6.

n. corsi previsti

n. corsi effettuati

n. corsi per Celiachia

n. momenti formativi in ispezione

123 113 4 106

7. Valutazione della commestibilità dei funghi sia per i privati ( autoconsumo gratuita) che per i commercianti. Viene inoltre garantita 365 giorni/anno e h24 un’attività di consulenza per il Pronto Soccorso volta ad identificare la specie fungina responsabile della probabile intossicazione. Tabella 7.

n.accessi ispettorato Micologico

n. consulenze PS Certificazioni autoconsumo

Certificazioni commercianti

n. momenti formativi in manifestazioni

98 3 73 21 1 corso + 5 fiere

8. Prevenzione nella collettività degli squilibri nutrizionali qualitativi e quantitativi con incontri formativi/informativi presso scuole e comunità. Attività di docenza ed informazione rivolte alla popolazione/scuole/comunità sul corretto approccio nella manipolazione, conservazione degli alimenti e bevande ,sulle loro caratteristiche nutrizionali nonché sui corretti stili di vita. Durante tali incontri ( in particolare per quelli rivolti alle scuole) vengono previsti dei momenti di laboratorio per coinvolgere attivamente i giovani utenti nella preparazione di alimenti sani e corretti dal punto di vista nutrizionale. Si partecipa inoltre attivamente alle varie campagne nazionali/regionali per una corretta alimentazione. Tabella 8.

n. incontri previsti

n. incontri effettuati

n. strutture coinvolte

6 6 6

Il Responsabile U.O.S.D.

Dr. Giuseppe Mion

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U.O. IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE (IAOA)

ANNO 2018

L’U.O. Igiene degli Alimenti di Origine Animale è una U.O. Semplice Dipartimentale, nell’ambito del Programma di Sicurezza Alimentare ed ha competenza sugli alimenti di origine animale ed afferisce al Programma di Sicurezza Alimentare in capo al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Az. USL di Piacenza

La pianificazione annuale dell’attività dell’Unità Operativa si è basata sui seguenti criteri: 1. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 “Definizione dei Livelli essenziali di

assistenza” 2. Categorizzazione del rischio effettuata su modello regionale dalla quale si ottiene, incrociando vari parametri

(attività, struttura, prodotto finito, risultanze, precedenti ispettivi), una classe di rischio a cui corrisponde la frequenza che sarà adottata per i controlli ispettivi (LEA).

CONTROLLO VETERINARIO PRESSO I DEPOSITI FRIGORIFERI E IMPIANTI DI RICONFEZIONAMENTO Assicura il controllo ufficiale sull’attività di Deposito Frigoriferi e sulle attività di Riconfezionamento degli alimenti: prevede controlli ispettivi, di processo, di prodotto e di tracciabilità sugli alimenti di origine animale. L’attività è svolta rispettando le normative vigenti ed il controllo programmato in queste tipologie di impianti viene effettuato con le frequenze previste dalle normative comunitarie

Tabella: ISPEZIONE DEI DEPOSITI FRIGORIFERI

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI VERIFICHE

EFFETTUATE PRESCRIZIONI SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIO

NI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

DEPOSITI FRIGORIFERI

35 454 16 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato sia requisiti gestionali (n. 8 non conformità) sia requisiti strutturali (n. 3 non conformità) sia requisiti riguardanti l’autocontrollo HACCP (n. 5 non conformità rilevate).

Tabella: ISPEZIONE DEI IMPIANTI DI RICONFEZIONAMENTO

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI VERIFICHE

EFFETTUATE PRESCRIZIONI SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIO

NI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

IMPIANTI DI RICONFEZIONAM

ENTO

28 317 9 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato requisiti strutturali (n. 1 non conformità) sia requisiti gestionali (n. 7 non conformità) sia riguardanti l’autocontrollo HACCP (n. 1 non conformità rilevate).

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CONTROLLO VETERINARIO DELLE MACELLAZIONI E DEGLI IMPIANTI DI MACELLAZIONE Il Veterinario Ufficiale ASL è presente in ogni impianto di macellazione durante la macellazione ed esegue la visita ante-mortem sugli animali vivi per verificare il rispetto del benessere animale durante il trasporto e durante lo scarico al macello e la visita post- mortem su quelli ammessi alla macellazione per giudicare la salubrità delle carni. Il Veterinario Ufficiale ASL accede ai centri di lavorazione selvaggina vigilando le fasi successive all’abbattimento, avvenuto durante le battute di caccia, degli ungulati selvatici (prevalentemente cinghiali) e trasportati presso i centri di lavorazione della selvaggina prima della loro commercializzazione

Tabella: ISPEZIONE DELLE MACELLAZIONI

N. STRUTTURE ESISTENTI

NUMERO STRUTTURE CONTROLLATE N. ACCESSI PER MACELLAZIONE E PER CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA

16 16 1461

Presente anche un macello agricolo rilevante

SPECIE ATTIVITA' DI MACELLAZIONE ANNO 2018 N.

animali macellati N. macellazioni

d'urgenza in allevamento

N. carcasse sequestrate all'ispezione

BOVINA/BUFALINA

2297 9 1

EQUINA 65 0 0

SUINA 7538 0 0

OVICAPRINI 279 0 0

VOLATILI DA CORTILE 1.187.066 0 1806

CONIGLI 11134 0 1

UNGULATI IN CENTRI LAVORAZIONE SELVAGGINA 687 0 0

RUMINANTI SELVATICI 14 0 0

L’obiettivo è di fornire al consumatore un alimento sicuro, verificare l’ottemperanza alla normativa vigente dei macelli e degli impianti di lavorazione della selvaggina cacciata in materia di prodotti alimentari, verificare le condizioni di funzionamento degli impianti di macellazione rispetto agli standard igienici, alla tracciabilità ed alle problematiche di benessere animale, si assolve eseguendo i controlli ufficiali previsti utilizzando check-list ministeriali e regionali.

Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI MACELLAZIONE

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI VERIFICHE

EFFETTUATE PRESCRIZIO

NI SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

IMPIANTI DI MACELLAZIONE

119 1098 60 0 0 0

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Tabella: Centri di LAVORAZIONE della SELVAGGINA CACCIATA

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI VERIFICHE

EFFETTUATE PRESCRIZIONI SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSI

ONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

Centri di LAVORAZIONE

della SELVAGGINA CACCIATA

3 96 0 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Nell’anno 2018 è stato effettuato il 100% delle verifiche pianificate. Le irregolarità riscontrate hanno riguardato in alcuni casi le condizioni delle strutture degli edifici (n.15 non conformità) in altri casi si è trattato di carenze gestionali (n. 38 non conformità) e riguardanti il sistema HACCP (n. 7 non conformità rilevate)

Tabella: Controllo della Protezione degli animali al macello e durante l’abbattimento

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

IMPIANTI DI MACELLAZIONE

16 86 3 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità riscontrate hanno riguardato in alcuni casi le condizioni delle strutture degli edifici (n.2 non conformità) e in altri casi il sistema HACCP (n. 1 non conformità rilevate)

Tabella: Controllo del Benessere animale durante il Trasporto

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

MEZZI DI TRASPORTO 18 18 0 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: NESSUNO

Tabella: Controllo Anagrafe Zootecnica (Bovina ed Equina) al Macello

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIO

NI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

IMPIANTI DI MACELLAZIONE

48 183 0 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: NESSUNO

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Tabella: Controllo Macellazione Suini a domicilio per uso familiare

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

MACELLAZIONI USO

FAMIGLIARE

144 162 0 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: NESSUNO

CONTROLLO VETERINARIO NELLE ATTIVITA’ DI SEZIONAMENTO DELLE CARNI FRESCHE (SEZ. I, II III, IV);

PRODUZIONI DI CARNI MACINATE, PREPARAZIONI DI CARNI

E CARNI SEPARATE MECCANICAMENTE

Assicura il controllo ufficiale sull’attività di Sezionamento delle Carni Rosse e Bianche; e degli Impianti di Produzione di Carni Macinate e di Preparazioni a Base di Carne, assicura che i controlli di processo, di prodotto e di tracciabilità dei prodotti di origine animale avvengano nel rispetto delle normative vigenti ed i controlli ispettivi sono effettuati con le frequenze previste dalle normative comunitarie

Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI SEZIONAMENTO CARNI ROSSE

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

IMPIANTI DI SEZIONAMENTO

CARNI ROSSE

40 569 18 4 0 0

Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI SEZIONAMENTO CARNI BIANCHE

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

IMPIANTI DI SEZIONAMENTO CARNI BIANCHE

12 131 3 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato sia requisiti gestionali (n. 14 non conformità) sia requisiti strutturali (n. 5 non conformità) e sia requisiti riguardanti il sistema HACCP (n. 3 non conformità rilevate)

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Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI CARNI MACINATE E DI PREPARAZIONE A BASE DI CARNE

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

IMPIANTI DI PRODUZIONE DI

CARNI MACINATE E DI PREP. A BASE DI

CARNE

29 292 6 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato requisiti gestionali (n. 6 non conformità) CONTROLLO VETERINARIO DEGLI STABILIMENTI DI PRODOTTI A BASE DI CARNE, GRASSI ANIMALI FUSI, STOMACI,VESCICHE,

INTESTINI, GELATINE E COLLAGENE

Controllo presso impianti di Prodotti a Base di Carne, Grassi Animali Fusi: (scheda n° 8 degli Obiettivi Specifici Annuali) comprende l’attività di controllo ufficiale sull’attività di preparazione dei prodotti a base di carne di ogni impianto. Prevede i controlli ispettivi ed i controlli di processo, di prodotto e di tracciabilità. Il controllo programmato per l’anno 2018 in queste tipologie di impianti è stato effettuato con le frequenze previste.

Tabella: ISPEZIONE GLI STABILIMENTI DI PRODOTTI A BASE DI CARNE, GRASSI ANIMALI FUSI, STOMACI, VESCICHE, INTESTINI, GELATINE E COLLAGENE

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI SEQUESTRI /

SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

STABILIMENTI DI PRODOTTI A BASE DI

CARNE, GRASSI ANIMALI FUSI

STOMACI, VESCICHE, INTESTINI, GELATINE E

COLLAGENE

318 2216 65 4 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità riscontrate hanno riguardato in alcuni casi le condizioni delle strutture degli edifici (n.14 non conformità) in altri casi si è trattato di carenze gestionali (n. 36 non conformità) e carenze riguardanti il sistema HACCP (n. 15 non conformità rilevate)

CONTROLLO VETERINARIO SUI PRODOTTI DELLA PESCA,COSCE DI RANE E LUMACHE

Assicura il controllo ufficiale sull’attività di lavorazione pei prodotti ittici, sugli impianti di produzione di ovo-prodotti e sui centri di imballaggio mediante controllo programmato con le frequenze previste.

Page 19: RELAZIONE ANNUALE SULLE ATTIVITA DEL DIPARTIMENTO DI ... · Le attività di vigilanza e controllo, svolte presso le sedi delle imprese addette alla produzione, trasformazione, deposito,

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Tabella: ISPEZIONE GLI SUI PRODOTTI DELLA PESCA,COSCE DI RANE E LUMACHE

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI VERIFICHE

EFFETTUATE PRESCRIZIONI SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

STABILIMENTI DI LAVORAZIONE

PRODOTTI DELLA PESCA

7 67 3 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato requisiti gestionali (n. 3 non conformità).

CONTROLLO VETERINARIO CONTROLLO DEGLI IMPIANTI DI IMBALLAGGIO

UOVA E OVOPRODOTTI

Assicura l’attività di controllo ufficiale sugli impianti di produzione di ovo-prodotti e sui centri di imballaggio mediante controllo programmato con le frequenze previste. Tabella: ISPEZIONE DEGLI IMPIANTI DI IMBALLAGGIO UOVA E OVOPRODOTTI

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

IMPIANTI DI IMBALLAGGIO UOVA

E OVOPRODOTTI

6 69 0 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: NESSUNO

CONTROLLO SU ATTIVITA’ DEL SETTORE ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE

Si tratta di imprese che trasformano e/o commercializzano e/o trasportano matrici di origine animale: ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DEL SETTORE “ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE”: su tali strutture sono programmate annualmente, con criterio di rotazione, le attività di Vigilanza e Controllo mediante l’utilizzo di check-list regionali. ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE COLLETTIVA (Progetto Team Ispettivo multidisciplinare URUS ): su tali strutture sono programmate annualmente, con criterio di rotazione, le attività di Vigilanza e Controllo mediante l’utilizzo di check-list regionali. ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DI TRASPORTO DI ALIMENTI (Controllo ALTO IMPATTO): il Ministero della Salute e quello dell’Interno programmano annualmente una serie di controlli congiunti con la Polizia Stradale (n. 5 giornate di controlli) per verificare l’idoneità dei mezzi dedicati al trasporto di alimenti e la corretta gestione igienico sanitaria dei trasporti stessi. Si verificano le condizioni di gestione delle strutture registrate ai fini di assicurare il rispetto degli standard igienici e della tracciabilità degli alimenti di origine animale.

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Tabella: ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DEL SETTORE ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE, (Macellerie – Pescherie – Laboratori Stagionali – Agriturismi– Laboratori di smielatura, Trasporto )

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI SANZIONI SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

ATTIVITA’ REGISTRATE

78 800 43 0 0 0

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità hanno riguardato requisiti strutturali (n. 5 non conformità), requisiti gestionali (n. 33 non conformità) e requisiti riguardanti il sistema HACCP (n. 5 non conformità rilevate). Tabella: ISPEZIONE SULLE ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE COLLETTIVA (Progetto Team Ispettivo multidisciplinare URUS)

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI

SEQUESTRI /

SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

UTENZE MENSE ULTRASENSIBILI

70 840

VEDI REPORT

IAN (URUS) VEDI REPORT

IAN (URUS) VEDI REPORT

IAN (URUS) VEDI REPORT IAN

(URUS)

Le attività di controllo ufficiale per il PROGETTO URUS coinvolge n° 3 Operatori dell’U.O. (2 Tecnici della Prevenzione e 1 Veterinario Dirigente) unitamente al personale dell’U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione.

CONTROLLO UFFICIALE NEI LABORATORI CHE ESEGUONO LE ANALISI NELL’AMBITO DELL’AUTOCONTROLLO DELLE IMPRESE ALIMENTARI

La Regione Emilia Romagna ha formato personale delle ASL per le ispezioni e gli audit presso i laboratori che eseguono analisi finalizzate alla verifica dell’autocontrollo degli operatori del settore alimentare. I controlli sono compiuti da un team composto da un Veterinario Dirigente e un Tecnico della Prevenzione formati per tali ispezioni. Nel 2018 alle singole ASL è stata delegata l’ispezione dei laboratori annessi agli stabilimenti dislocati sul territorio di competenza. Tabella: ISPEZIONE SUI LABORATORI ANNESSI E NON ANNESSI ALLE IMPRESE ALIMENTARI

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA ACCESSI

EFFETTUATI VERIFICHE

EFFETTUATE PRESCRIZION

I SANZION

I

SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

LABORATORI ANNESSI

LABORATORI NON ANNESSI ALLE IMPRESE ALIMENTARI

1 CHECK SPECIFICA 0 0 0 0

pianificazione regionale da completare entro il 2020

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CAMPIONAMENTO ALIMENTI L’attività in oggetto si sviluppa in ottemperanza a: (scheda n° 14 degli Obiettivi Specifici Annuali)

Piano Regionale Alimenti (PRA) che si svolge sia alla produzione che alla distribuzione - (eseguiti n° 104 campioni).

Piano Nazionale Residui presso i macelli (eseguiti n° 379 campioni)

Piano Aziendale Campionamento microbiologico dei prodotti a base di carne negli stabilimenti iscritti nelle liste ministeriali di abilitazione all’esportazione in Paesi Terzi – (eseguiti n° 27 campioni)

Piano Aziendale di Campionamento microbiologico negli stabilimenti di prodotti a base di carne: Rischio Salmonella (eseguiti n° 26 campioni)

Campionamenti su mandato UVAC (Ufficio Veterinario per gli adempimenti Comunitari) che si svolge presso sezionamenti, depositi, salumifici - (eseguiti n° 27 campioni)

Campionamenti su partite di carne inviate in Canada e sottoposte a respingimento (eseguiti n° 14 campioni).

Campionamenti a seguito di emergenze, allerta e segnalazioni (eseguiti 3 campioni) Sono previsti inoltre:

Esami trichinoscopici da effettuare presso i macelli, i centri di lavorazione selvaggina e presso il domicilio dei richiedenti per i suini uso familiare sugli animali delle seguenti specie: equini presso macelli (n. 62 esami), suini presso i macelli (n. 4284 esami), selvaggina cacciata (n. 687 esami), suini presso il domicilio (n. 162 esami)

Tabella: CAMPIONAMENTO

N.° PROVVEDIMENTI

N. TOTALE DI CAMPIONI

EFFETTUATI

N. TOTALE

DI ANALISI

EFFETTUATE

N. DI

CAMPIONI NON

CONFORMI

N. DI

PROVVEDIMENTI

E PRESCRIZIONI

A SEGUITO DI

NON

CONFORMITÀ

SANZIONI

SEQUESTRI /

SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

5765 5949 8 8 0 0 1

Commenti relativi ai provvedimenti adottati: Le irregolarità riscontrate hanno riguardato il superamento dei valori di legge ammessi per presenza di batteri patogeni nei salumi freschi o stagionati, antiparassitari vietati dalla legge e contaminanti ambientali di tipo chimico. ATTIVITA’ di GESTIONE ED ATTUAZIONE DEI SISTEMI DI ALLERTA RIGUARDANTI DERRATE E ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE

Il sistema di allerta comunitario per gli alimenti e i mangimi consente di ritirare rapidamente dal commercio mangimi e alimenti dannosi per la salute umana e animale.

N. DI ALLERTA GESTITE IN

INGRESSO N. ALLERTA NOTIFICATE

DALL’U.O. I.A.O.A. DI PIACENZA N. DI ALLERTA GESTITE

DALL’U.O. I.A.O.A. DI PIACENZA N. SANZIONI COMMINATE

59 5 64 4 DENUNCIA PENALE

ATTIVITA’ DI GESTIONE DEGLI EPISODI DI MALATTIA A TRASMISSIONE ALIMENTARE

Produce le informazioni necessarie ad individuare le cause di episodi di malattie a trasmissione alimentare, quali tossinfezioni e zoonosi. Il controllo ufficiale deve assicurare, a seguito di segnalazione ricevuta o in seguito a propri controlli, una pronta attività di indagine.

N. TOTALE DI INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE CONDOTTE DALL’U. O. I.A.O.A . IN SEGUITO A MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI

3

Il Responsabile U.O.S.D.

Dr. Emilio Passoni

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U.O. Sanità Animale (SA)

2018 I compiti che la normativa nazionale assegna alla Sanità Animale vengono svolti da una Unità Operativa appartenente al Dipartimento di Sanità Pubblica ed inserita nel Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria, questa eroga le proprie prestazioni, prevalentemente effettuate presso allevamenti o strutture di ricovero di animali, su tutto il territorio aziendale tramite venti veterinari, un tecnico della prevenzione e un operatore tecnico, dislocati in sei uffici. Per facilitare i rapporti con gli Enti territoriali e con gli utenti, ad ogni veterinario vengono assegnati dei territori di competenza che generalmente coincidono con quelli comunali e che vengono ruotati periodicamente. Le prestazioni che la Sanità Animale deve garantire sono stabilite dalle normative e dai piani comunitari, nazionali e regionali. Per realizzarle l’U.O. si è dotata di un piano di lavoro annuale che è stato declinato a livello dei singoli operatori tramite piani individuali. Le tipologie di prestazioni erogate si possono suddividere in:

- di tipo programmato - derivanti da una richiesta dell’utente

- derivanti da situazioni di emergenza. I controlli ufficiali, programmati secondo le indicazioni ministeriali, sono stati effettuati attraverso visite di audit ed ispezioni e hanno riguardato il sistema di identificazione e registrazione degli allevamenti bovini, ovini, suini ed equini e la valutazione dei requisiti di biosicurezza degli allevamenti suini ed avicoli e la gestione e le strutture degli impianti per cani e gatti . La qualità e la coerenza dei controlli, effettuati con l’impiego di manuali e liste di riscontro predisposte dalla Regione Emilia Romagna in tutte le aree di indagine, sono state verificate tramite un audit aziendale e un’attività di supervisione da parte del Direttore dell’U.O. I dati riportati nei capitoli che seguono evidenziano come nella maggior parte dei casi, gli interventi di vigilanza e controllo ufficiale condotti nel corso dell’anno nei vari ambiti di attività, abbiano fornito esito favorevole, confermando la buona situazione sanitaria del territorio di competenza dell’Azienda USL di Piacenza. Nei capitoli che seguono sono riportate in dettaglio le prestazioni effettuate nell’anno 2018.

1. Anagrafe zootecnica L’anagrafe zootecnica rappresenta un elemento fondamentale nel controllo e sorveglianza delle malattie infettive degli animali, nella tracciabilità dei prodotti di origine animale e nel supporto all’erogazione dei premi comunitari destinati agli allevatori. L’anagrafe zootecnica nazionale (https://www.vetinfo.sanita.it) è operativa per le specie bovina, ovina, caprina, suina, avicola, equina, lagomorfi, specie ittiche da acquacoltura e api. L’attività, di gestione comprende:

- registrazione nuovi allevamenti - registrazione cessazioni o variazioni anagrafiche - autorizzazione richiesta marche auricolari

il patrimonio zootecnico della provincia, iscritto all’anagrafe per l’anno 2018 è il seguente:

SPECIE N.

ALLEVAMENTI N. CAPI

bovini 1009 86888

suini 189 125224

ovicaprini 332 5329

equini 1159 4555

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avicoli 147 1065579

cunicoli 1 4500

api 508 ----

Nell’ambito dell’anagrafe zootecnica i veterinari dell’U.O. Sanità Animale provvedono alla verifica dei requisiti al momento dell’apertura delle aziende ed effettuano i controlli ufficiali mediante verifiche, ispezioni ed audit su un campione di strutture selezionato in base a criteri fissati dalla normativa.

TIPO DI CONTROLLO

UFFICIALE

N. ALLEVAMENTI DA SOTTOPORRE

A CONTROLLO

N. ALLEVAMENTI CONTROLLATI

N. PRESCRIZIONI A SEGUITO DI

NON CONFORMITÀ

N. SANZIONI COMMINATE

IMPORTO SANZIONI

ispezioni 110 111 12 0 € 0.00

audit 5 5 1 0 € 0.00

Le infrazioni al Reg (CE) 1760/2000 in materia di anagrafe zootecnica riscontrate in sede di controllo ufficiale, hanno comportato l’emissione di soli provvedimenti prescrittivi.

2. Sorveglianza epidemiologica e profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali L’attività di sorveglianza e profilassi delle malattie infettive degli animali da allevamento, oltre alla salvaguardare la salute degli animali, costituisce un presidio fondamentale a tutela della popolazione nei confronti di malattie trasmissibili all’uomo e permette il libero commercio, anche verso i paesi esteri, di prodotti di origine animale ottenuti da allevamenti situati sul territorio della nostra provincia. Piano di sorveglianza della tbc, della brucellosi e della leucosi bovina enzootica

MALATTIA

N. ALLEVAMENTI BOVINI DA LATTE

E DA RIPRODUZIONE

N. ALLEVAMENTI

DA CONTROLLARE

SECONDO PIANO

REGIONALE

N. ALLEVAMENTI CONTROLLATI

SECONDO PIANO REGIONALE

N. CAMPIONI / INOCULAZIONI DIAGNOSTICHE

N. POSITIVITÀ

tbc 765 222 230 14442 0

brucellosi leucosi

765 riprod. 138 riprod. 142 sangue 2093 0

latte 293 latte 586 latte 586 0

Il volume dei controlli non è esattamente corrispondente a quanto programmato, in quanto nel corso dell’anno sono avvenute variazioni nel numero e nella tipologia degli allevamenti da sottoporre al piano.

MALATTIA N. ALLEVAMENTI OVINI / CAPRINI

N. ALLEVAMENTI DA

CONTROLLARE SECONDO

PIANO REGIONALE

N. ALLEVAMENTI CONTROLLATI

SECONDO PIANO REGIONALE

N. CAMPIONI N. POSITIVITÀ

brucellosi 332 136 154 2271 0

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3. Piano di sorveglianza encefalopatie spongiformi trasmissibili (bse)

TIPO DI CONTROLLO N. ANIMALI DI ETÀ

SUPERIORE A 48 MESI, MORTI IN ALLEVAMENTO

N. CAMPIONI N. POSITIVITÀ

prelievo tronco encefalico

852 826 0

In 26 casi, per motivi tecnici, non è stato possibile effettuare il campionamento.

4. Piano di sorveglianza della febbre catarrale degli ovini (blue tongue)

N. ALLEVAMENTI

BOVINI SENTINELLA

N. CAPI SENTINELLA

N. CAMPIONI N. TRAPPOLE PER CATTURA

INSETTI N. CATTURE N. POSITIVITÀ

16 240 2880 1 50 0

5. Piano di sorveglianza della malattia vescicolare dei suini, della peste suina classica e della malattia di Aujeszky

N. ALLEVAMENTI

SUINI

N. ALLEVAMENTI SUINI DA

SOTTOPORRE AL PIANO

N. CAMPIONI PROGRAMMATI

N. CAMPIONI EFFETTUATI

N. POSITIVITÀ

189 31 1849 2132 0

6. Piano nazionale di controllo della malattia di Aujeszky nella specie suina

N. ALLEVAMENTI SUINI

N. ALLEVAMENTI SUINI DA

SOTTOPORRE AL PIANO

N. ALLEVAMENTI SUINI

SOTTOPOSTI AL PIANO

N. CAMPIONI N. POSITIVITÀ

189 59 63 2202 0

7. Piano di applicazione delle misure sanitarie per il territorio regionale relative all’influenza aviaria

N. ALLEVAMENTI AVICOLI

DA SOTTOPORRE AL PIANO

N. CAMPIONI PROGRAMMA

TI

N. CAMPIONI EFFETTUATI

N. POSITIVIT

À

N. CONTROLLI SANITARI E

DOCUMENTALI

N. CONTROLLI REQUISITI

BIOSICUREZZA

N. NON CONFORMIT

À

30 2350

sangue 945 0

110 28 tamponi

2810

0

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8. Programmi di controllo delle salmonellosi negli allevamenti avicoli

N. ALLEVAMENTI AVICOLI DA SOTTOPORRE

A CONTROLLO

N. ALLEVAMENT

I AVICOLI SOTTOPOSTI

A CONTROLLO

N. CAMPIONI TAMPONI

AMBIENTALI

N. POSITIVIT

À

N. VERIFICHE PIANO DI

AUTOCONTROLLO

N. CONTROLLI REQUISITI

BIOSICUREZZA

N. NON CONFORMIT

À

9 10 74 0 16 9 0

9. Risanamento degli allevamenti dalle malattie oggetto di denuncia obbligatoria L’attività è volta a rilevare tempestivamente l’insorgenza di sospetti focolai di malattie infettive soggette a denuncia obbligatoria al fine di escludere o confermare il sospetto e impedire la diffusione del contagio.

N. SOSPETTI FOCOLAI

N. FOCOLAI ACCERTATI

N. FOCOLAI ESTINTI

7 7 7

Nel corso dell’anno sono stati denunciati 4 focolai di mal rossino in allevamenti suini, 1 di salmonellosi aviare non tifoidea, 1 di laringotracheite infettiva aviare e 1 di peste americana delle api . Tutti i focolai sono stati confermati e hanno comportato l’applicazione dei provvedimenti sanitari necessari all’estinzione della malattia nella struttura interessata, tutti sono stati chiusi entro la fine dell’anno ad eccezione di quello relativo alla salmonellosi che verrà chiuso nel mese di gennaio 2019.

10. Sorveglianza epidemiologica e controlli sulla movimentazione animale La movimentazione animale, rappresenta un punto critico ai fini del mantenimento dello stato sanitario degli allevamenti e della rintracciabilità delle partite o dei singoli capi movimentati. La sorveglianza e i controlli sui bovini in ingresso consentono il contenimento del rischio di diffusione di malattie infettive.

SPECIE N. PARTITE

INTRODOTTE N. CONTROLLI

DOCUMENTALI N. CONTROLLI DI

IDENTITÀ N. PROVE

DIAGNOSTICHE N. NON

CONFORMITÀ

bovini 216 216 1231 2262 0

Controllo sulle stalle di sosta

N. STALLE DI SOSTA

N. CAPI MOVIMENTATI

N. CONTROLLI DOCUMENTALI

N. CONTROLLI DI IDENTITÀ

N. CONTROLLI SULLE

STRUTTURE

N. NON CONFORMITÀ

7 4144 190 4144 76 0

11. Controllo sanitario correlato all’igiene urbana La convivenza uomo animale in ambiente urbano può essere causa d’inconvenienti igienico sanitari che spesso comportano l’intervento non solo delle amministrazioni comunali ma anche del personale veterinario che con esse collabora e che svolge azioni di vigilanza sull’applicazione della normativa, vigilanza che si estende anche alle strutture pubbliche di ricovero per cani e gatti e alle colonie feline. Nell’ambito della convivenza uomo animale una delle maggiori criticità è rappresentata dalle lesioni provocate da animali, per questo l’U.O. Sanità Animale, ai

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fini della profilassi della rabbia, sottopone ad osservazione tutti i mammiferi che abbiano causato lesioni e per evitare condizioni di pericolo per l’incolumità pubblica provvede ad una valutazione delle situazioni a rischio per quanto riguarda l’aggressività dei cani.

ATTIVITÀ N. SEGNALAZIONI

MORSICATURA N. CONTROLLI

EFFETTUATI N. PROVVEDIMENTI

ADOTTATI N. NON

CONFORMITÀ

controllo animali morsicatori e valutazione aggressività

358 233 7 0

La discrepanza tra le segnalazioni di morsicatura ed il numero di controlli effettuati è dovuta al fatto che in 125 casi l’animale morsicatore risultava sconosciuto quindi non sottoponibile a controllo

ATTIVITÀ N. PRESTAZIONI N. NON

CONFORMITÀ PRESCRIZIONI

inconvenienti igienico sanitari

19 10* 10

controlli canili / gattili

30 0 0

(*) Gli interventi per inconvenienti igienico sanitari hanno riguardato problematiche legate ad artropodi vari, e problemi di convivenza con animali sinantropi, in particolare piccioni. Per questi ultimi, sono sati effettuati sopralluoghi su richiesta dei Comuni ed in 10 casi sono state rilevate non conformità che sono state segnalate al Sindaco.

12. Progetto regionale malattie trasmesse da vettori – sottoprogetto leishmaniosi Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici e i sempre maggiori spostamenti di merci, persone e animali così come la presenza di cospicue popolazioni di animali domestici e sinantropi, hanno condizionato l’epidemiologia delle malattie trasmesse da vettori. Il sottoprogetto leishmaniosi, malattia che colpisce il cane ed è trasmissibile all’uomo, ha l’obiettivo di monitorare la presenza di cani infetti nei canili pubblici e di rilevare la presenza dell’insetto vettore (flebotomo o pappatacio) per definire il livello di rischio nella nostra provincia.

N. CANILI N. CAMPIONI

SU CANI SENTINELLA

N. CAMPIONI NUOVE INTRODUZIONI

N. POSITIVITÀ N. TRAPPOLE

VETTORI N.

CATTURE N.

POSITIVITÀ

6 87 198 2 0 18 0

Sul territorio provinciale sono presenti sei strutture di ricovero per cani, quattro pubbliche situate nei comuni di Fiorenzuola d’Arda, Castell’Arquato, Piacenza, Agazzano e due private convenzionate a Monticelli d’Ongina e Vigolzone. In tali impianti sono stati effettuati campionamenti periodici di sangue su 87 cani sentinella, mentre sono stati prelevati 198 soggetti di nuova introduzione. Come previsto dal Piano Regionale, nel 2018 le attività di campionamento sono state effettuate presso il canile di Fiorenzuola d’Arda ed la struttura convenzionata di Monticelli d’Ongina.

Il Responsabile U.O.C.

Dr. Carlo Fea

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U.O. Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche (IAPZ)

2018

L’unità Organizzativa complessa “Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche” svolge principalmente attività di vigilanza e controllo ufficiale negli allevamenti zootecnici (in Provincia di Piacenza si tratta soprattutto di allevamenti di bovini da latte, bovini da carne e suini) e negli stabilimenti di produzione, trasformazione e deposito dei prodotti lattiero-caseari. L’attività di controllo negli allevamenti consiste nelle verifiche sul corretto utilizzo dei farmaci veterinari, sul benessere ed alimentazione degli animali allevati, sulle condizioni igieniche dei fabbricati utilizzati per l’allevamento, sulle pratiche di riproduzione animale naturale ed artificiale. L’U.O. si occupa inoltre dei controlli sull’industria mangimistica, sulla industria dei sottoprodotti di origine animale, sugli stabilimenti che utilizzano gli animali ai fini della sperimentazione medica, sul rispetto delle norme riguardanti il benessere degli animali domestici. L’attività di controllo negli stabilimenti di trasformazione del latte alimentare consiste nella verifica delle condizioni igieniche dei locali adibiti alle attività e nella verifica della corretta gestione delle produzioni nel rispetto delle norme Comunitarie e Nazionali. Attività di controllo: Le materie di competenza sono descritte nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 meglio conosciuto come decreto sui L.E.A. (livelli essenziali di assistenza). Cosa sono i LEA ? Sono gli impegni minimi del Servizio Sanitario che lo Stato e le Regioni assumono nei confronti

dei Cittadini.

In altre parole è quello che lo Stato e le Regioni dichiarano di garantire al Cittadino in termini di prestazioni ed

accessi.

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1. Controllo e vigilanza sulla distribuzione ed impiego del farmaco veterinario in coordinamento con il servizio farmaceutico e programmi per la ricerca dei residui dei trattamenti con farmaci, ormoni, sostanze illecite e trattamenti impropri: sia l’attività di controllo sulla commercializzazione ed utilizzo dei farmaci ed ormoni negli allevamenti, sia la

successiva attività di ricerca di residui di farmaci, ormoni, sostanze vietate e contaminanti ambientali hanno

come principale finalità quella di escludere dal consumo umano alimenti di origine animale contenenti residui di

tali sostanze tossico-nocive. Per i residui di farmaci si deve aggiungere anche una valutazione sulla interazione

con alcuni microrganismi patogeni per l’uomo ed il successivo sviluppo di ceppi di batteri resistenti agli

antibiotici normalmente utilizzati nella cura delle persone (Progetto Antibiotico-resistenza). Ferma restando la

responsabilità primaria dell’Operatore del settore alimentare (agricoltore, allevatore, industriale, etc.) l’attività

del Servizio pubblico è orientata, con l’esecuzione di interventi casuali e mirati, ad evidenziare, correggere e

reprimere comportamenti irregolari ed illeciti.

L’attività di campionamento ha riguardato interventi negli allevamenti di animali produttori di alimenti per

l’uomo con prelievi principalmente di sangue ed urine, nei macelli con prelievi di urine, parti di organo e tessuti,

nei caseifici e nei distributori di latte crudo con campioni di prodotto alimentare. Alcuni campionamenti sono

stati finalizzati alla ricerca nei prodotti alimentari (soprattutto di origine animale) di contaminanti ambientali di

origine industriale o sostanze radioattive.

Nel 2018 sono state programmate le attività di ispezione riguardanti la materia evidenziate in tabella 1. Nella

medesima tabella sono riportate le attività effettivamente svolte, le irregolarità riscontrate e le sanzioni

elevate. Tutte le ispezioni sono state programmate in funzione del rischio e della tipologia di allevamento o

campionamento.

Tabella 1

Controlli su commercio ed utilizzo farmaci, ormoni e sostanze vietate

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIONI/POSITI

VITA’

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

Allevamenti zootecnici

680 21760 10 6

Ambulatori Veterinari e Farmacie

30 390

Distributori ingrosso farmaci

2 72

Campionamenti per analisi in allevamenti Comprese micotossine

138 138 1 1

Campionamenti per analisi nei macelli

379 379

I singoli provvedimenti emessi possono riguardare più irregolarità Le irregolarità riscontrate hanno riguardato soprattutto errori ed omissioni nella registrazione e nella documentazione riguardante l’utilizzo del farmaco. La positività a campionamenti in allevamento ha riscontrato residui di farmaci veterinari non ammessi.

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2. Controllo e vigilanza sulla alimentazione animale e sulla produzione e distribuzione dei mangimi : i controlli sono rivolti alla industria mangimistica per gli aspetti igienici delle produzioni, per gli aspetti che

riguardano i requisiti delle materie prime utilizzate, la loro corretta miscelazione e l’eventuale integrazione con

farmaci, vitamine ed integratori minerali, secondo la corretta applicazione delle normative comunitarie e

nazionali. I controlli proseguono poi negli allevamenti di animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo

e riguardano principalmente la rintracciabilità delle materie prime utilizzate e la verifica dell’osservanza del

divieto di utilizzo delle farine di origine animale negli allevamenti di ruminanti (bovini, ovini e caprini) ai fini

della prevenzione della BSE (più conosciuta come malattia della “mucca pazza”).

Sono inoltre programmati sia nell’industria mangimistica sia negli allevamenti una serie di campionamenti per

la verifica della presenza di sostanze vietate, tossico-nocive e di contaminanti ambientali. L’entità dei controlli

programmati e realizzati è riassunta in tabella 2.

Tabella 2.

controlli sulla alimentazione animale e sulla produzione e commercio dei mangimi

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIONI/POSITI

VITA’

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

Allevamenti zootecnici 45 1710 11 0 0 0

mangimifici 25 389 1 0 0 0

Distributori ingrosso mangimi

20 760 0 0 0 0

Campionamenti per analisi

114 114 0 1 1 0

Certificazioni rilasciate per commercio extra-UE

47 47 0 0 0 0

Le prescrizioni effettuate riguardano sia la gestione igienica del mangime in allevamento sia alla produzione in mangimificio. La positività analitica riguarda un campione di mangime con tracce di sostanza medicamentosa (antibiotico).

3. controllo e vigilanza sulla riproduzione animale: I controlli vengono eseguiti soprattutto nelle strutture in cui viene prodotto e commercializzato materiale

seminale fresco e congelato utilizzato nella inseminazione artificiale di bovini, equini e suini. La finalità del

controllo è quella di prevenire la diffusione tra le specie animali di malattie contagiose a sfera sessuale

mediante l’utilizzo di materiale seminale non idoneo e nelle stazioni di monta. Il controllo sulla composizione

genetica del seme fresco e congelato commercializzato è invece demandato al Personale del Ministero delle

Politiche Agricole e Forestali.

Tabella 3.

controlli sulla riproduzione animale

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

Sorveglianza epidemiologica e controllo delle attività connesse alla riproduzione animale

17 17 0 0 0 0

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4. Controllo sul latte e sulle produzioni lattiero casearie:

le attività di vigilanza e controllo iniziano negli allevamenti produttori di latte alimentare per il consumo umano

e proseguono negli stabilimenti di produzione, trasformazione e stagionatura. Nel corso delle attività di

controllo viene verificata la corrispondenza alla normativa europea e nazionale dei requisiti strutturali e

gestionali degli stabilimenti e vengono svolte attività di campionamento che verificano a campione la sicurezza

alimentare del latte impiegato nelle lavorazioni. Gli allevamenti da controllare sono stati selezionati utilizzando

i criteri definiti dalla Regione Emilia Romagna. Il numero di controlli programmati ed eseguiti sono riassunti in

tabella 4.

Tabella 4.

Controllo sul latte e sulle produzioni lattiero casearie

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIONI/POSITIVITA’

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

Allevamenti zootecnici

54 1728 7 0 7 0

Impianti di trasformazione (caseifici)

295 4527 232 3 1 0

Campionamenti in impianti trasformazione (caseifici) e bancolat

95 95 2 0 3 0

Certificazioni per export internazionale rilasciate

759 759 0 0 0 0

I singoli provvedimenti emessi possono riguardare più irregolarità Le irregolarità riscontrate negli allevamenti hanno riguardatole condizioni igieniche di allevamento e conservazione del latte, i campioni il superamento dei valori di legge ammessi per numero di cellule somatiche e per carica batterica. Le irregolarità riscontrate nei caseifici hanno riguardato maggiormente le condizioni igieniche e strutturali degli edifici (spesso si tratta di edifici ad elevato grado di vetustà) in aggiunta a carenze gestionali e tecnologiche.

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5. Sorveglianza sul benessere degli animali da reddito e d’affezione: Il legame esistente tra benessere e salute degli animali e la sicurezza degli alimenti che questi producono è

riconosciuto dalla Unione Europea e da altri Organismi internazionali. Esistono normative a carattere generale

(la loro applicazione è identica in tutti gli allevamenti zootecnici) e norme specifiche relative all’allevamento dei

vitelli, dei suini e delle galline ovaiole. Annualmente il Ministero della Salute emana il Piano Nazionale

Benessere Animale (PNBA) che fornisce indicazioni alle Regioni ed alle ASL sulla tipologia e quantità dei controlli

che debbono essere effettuati. Per l’Ausl di Piacenza sono stati programmati ed eseguiti i controlli e le attività

riassunte in tabella 5.

Tabella 5.

controlli sul benessere degli animali allevati

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

Allevamenti zootecnici 87 3828 4 1 0 0

Trasporto di animali vivi

6 6 0 0 0 0

Rilascio di autorizzazioni per mezzi di trasporto animali vivi

37 37 0 0 0 0

Le prescrizioni riguardano le strutture di allevamento da migliorare mentre la sanzione per la presenza in allevamento di vitelli legati.

6. Vigilanza e controllo sull’impiego di animali nella sperimentazione L’attività di sperimentazione con utilizzo di animali viene svolta da Università ed Enti di Ricerca appositamente

autorizzati dal Ministero della Salute. Alla Azienda Sanitaria compete il controllo annuale di queste strutture e

la verifica del rispetto delle normative vigenti soprattutto per quanto riguarda le procedure utilizzate per evitare

sofferenza agli animali utilizzati. Tutte le pratiche di sperimentazione devono essere autorizzate dal Ministero

della salute e, in caso di sofferenza degli animali, le operazioni di sperimentazione debbono essere svolte in

anestesia al fine di evitare dolore negli stessi. Gli stabilimenti autorizzati nella Provincia di Piacenza svolgono

principalmente sperimentazioni che riguardano l’alimentazione animale e che non comportano sofferenza e

dolore negli animali utilizzati

Tabella 6.

controlli sull'utilizzo degli animali nella sperimentazione

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

strutture di utilizzo degli animali a fini sperimentali

0 0

L’attività ispettiva del 2018 è stata effettuata da commissione ministeriale.

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Format 12 (accreditamento) RELAZIONE annuale sulle attività Data 13.03.2019 Pag. 32 di 32

7. Sorveglianza epidemiologica e controllo veterinario degli impianti di trattamento dei sottoprodotti di origine animale. Nella Unione Europea con il termine di sottoprodotto di origine animale (SOA) si intende tutto ciò che non è più

destinabile al consumo umano. I sottoprodotti vengono distinti in tre categorie (1,2,3) in funzione della loro

categoria di rischio. I SOA appartenenti alle categorie 1 e 2 debbono essere distrutti in appositi impianti

autorizzati dalle Regioni, mentre i SOA di categoria 3 possono essere utilizzati nella alimentazione degli animali

domestici non produttori di alimenti per l’uomo (cani, gatti, etc). Il controllo sugli impianti di trattamento dei

SOA mira a verificare la correttezza delle pratiche di trasformazione, utilizzo e distruzione dei rifiuti e dei

sottoprodotti di origine animale.

Tabella 7.

controlli sugli stabilimenti di sottoprodotti di origine animale

N.° PROVVEDIMENTI

TIPO STRUTTURA

ACCESSI EFFETTUATI

VERIFICHE EFFETTUATE

PRESCRIZIONI

SANZIONI

SEQUESTRI / SOSPENSIONI

DENUNCE AUTORITA’

GIUDIZIARIA

stabilimenti di produzione e deposito di sottoprodotti di origine animale

16 16 0 0 0 0

Piacenza, 19 marzo 2019 Il Direttore Programma di Sicurezza Alimentare e di Sanità Pubblica Veterinaria

Dr. Marco Delledonne