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Prefazione

Generare una visione post sisma innovativa

Per generare una visione post sisma innovativa, che prenda le distanze dal passato, legato al sisma ed

alla ferita che ha provocato, non si può prescindere dal partire dalle risorse presenti sul territorio,

risorse materiali ed immateriali, che dovranno essere parte integrante di un processo di sviluppo.

La creazione di relazioni forti tra soggetti, attività, luoghi e istituzioni, saranno un elemento

importante per creare sviluppo e progresso economico.

Non si potrà pensare ad un rifiorire economico del paese se non si persegue un progetto condiviso.

Si dovrà puntare su di una maggiore capacità di gestione locale: attraverso l’ottimizzazione e

l'implementazione delle competenze degli operatori economici, favorendone la partecipazione agli

stessi. Si dovrà puntare inoltre alla valorizzazione e promozione delle risorse autoctone dei territori:

per stimolare processi di sviluppo endogeno che siano in grado di rendere maggiormente dinamico e

competitivo il tessuto economico-produttivo delle aree rurali.

Proprio da queste considerazioni si è iniziato a lavorare, e durante il processo progettuale ci si è

convinti che questi territori per rinascere hanno bisogno di partire da essi stessi; è la collettività che

dovrà rendersi protagonista e parte attiva di un grande progetto di rinascita e di sviluppo. (vedi tavola

n.1 e 2)

Nasce così l’idea di un grande progetto di sviluppo da condividere: Pro/Auletta.

Una visione condivisa e partecipativa da parte degli abitanti del territorio stesso sarà volano per lo

sviluppo economico futuro.

Il progetto Pro Auletta parte proprio da qui, da una sinergia di relazioni tra la comunità ed i propri

leader.

Generalmente, in piccole comunità come questa, il parroco, il personaggio di spicco di una famiglia

importante, il dottore del paese, lo storico che si è sempre interessato del proprio paese, rappresentano

quelle figure stimate da tutti i cittadini e di cui la popolazione si fida, che possono generare interesse

per un progetto di rinascita del paese, anche se complesso o addirittura un po’ “visionario”.

Credere in un sogno di rinascita dopo anni di sofferenza e di oblio che il sisma ha generato non è cosa

semplice, ma le grandi sfide non sono mai semplici.

Partire da un’idea visionaria e dimostrare che è possibile realizzarla con poco, e che il fulcro

dominante è proprio nella volontà di sviluppare un progetto comune è terribilmente ambizioso.

Il risultato di questa prima fase del progetto dovrà essere curato in modo approfondito con messaggi

chiari e semplici per essere condiviso da un ampio numero di persone, ai diversi livelli socio culturali.

Anche gli elementi leader prescelti per tale comunicazione dovranno essere scelti con cura, un cattivo

messaggio può essere pregiudizievole per il successo del progetto.

Personaggi leader e comunicazione sono le parole chiave dell’inizio del progetto.

Una volta scelti i personaggi leader, che dovranno essere persone che rappresentano un riferimento sul

territorio, accompagnati dai referenti dell’idea stessa, per meglio esporla e trasmetterla, si passerà

alla fase della comunicazione, che accompagnerà l’intero progetto in tutte le sue fasi evolutive.

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Più specificamente il progetto di comunicazione si occuperà di sottolineare l’aspetto partecipativo

dell’intera comunità.

Partecipazione è la parola chiave, il principio e la modalità alla quale tutto il progetto si deve

uniformare. Nei fatti stiamo proponendo ad una comunità, molto legata alle sue tradizioni e alle sue

consuetudini, di rivoluzionare il proprio stile di vita per abbracciarne un altro lontano anni luce. Non

si può prescindere dunque dall’informare e formare i cittadini su quello che sarà il loro futuro

prossimo. Ma, soprattutto perché l’intervento non sembri calato dall’alto, i cittadini devono essere

coinvolti nelle attività di ideazione preliminari all’intervento stesso, anche per poter arricchire il

progetto con le idee di chi conosce bene le dinamiche e le ricchezze di quel territorio, che è il capitale

primario sul quale il progetto si fonda.

Brochure

Sarà prevista innanzitutto la realizzazione di uno strumento cartaceo che informi sulle linee guida del

progetto. Sarà distribuito capillarmente a tutti i cittadini direttamente dalle mani dei leader della

comunità che individueremo come i primi promotori della città nuova.

Info point

Sarà adibito ad info point un luogo fisico nel centro del paese. Un punto di riferimento per chi voglia

saperne di più allestito con materiale informativo, rendering e plastici dei progetti che aiuteranno a

visualizzare lo sviluppo futuro del paese.

Negli spazi dell’info point saranno organizzati periodici incontri sui temi che fondano il progetto: gli

interventi di street art e di land art, la formazione turistica, la promozione dei prodotti locali attraverso

marchi specifici, etc. Il confronto sarà importante per coinvolgere la cittadinanza e migliorare gli

interventi grazie alle proposte dei cittadini stessi. Gli incontri saranno comunicati con affissioni

stradali in paese.

Il primo degli incontri sancirà l’inaugurazione del progetto, presentato in una conferenza stampa alla

quale saranno invitati giornalisti, istituzioni e stake holder. Ufficio stampa

Sarà molto importante in questa fase il lavoro di un ufficio stampa, che dovrà richiamare l’attenzione

dei media favorendo l’interesse di riviste nazionali specializzate sul turismo e magazine di costume

sul progetto e sui suoi processi. L’attività interesserà anche i paesi dell’area più prossima ad Auletta

per favorire la creazione di una coscienza nel territorio.

IL PROGETTO

Rispondere ai bisogni progettuali

Il progetto si articola in tre grandi ambiti: turismo, artigianato e agricoltura.

Questi tre ambiti, pur sviluppandosi autonomamente nel processo evolutivo del progetto, si

implementeranno a vicenda, in un processo evolutivo lungo e laborioso.

Tutti e tre gli ambiti saranno gestiti secondo norme di qualità e di eccellenza, caratteristiche

imprescindibili per lo sviluppo. Si dovrà infatti redigere un Disciplinare di Qualità, da rispettare

rigorosamente per entrare a far parte del progetto Pro/Auletta.

Generare un modello di abitabilità temporanea gestione della ricettività

1. Turismo

Il restauro del parco a ruderi e la sua gestione è la risorsa principale da cui partire per ripensare ad una

nuova gestione dell’offerta turistica.

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L'ospitalità diffusa è ormai una modalità di gestione ampiamente sperimentata e collaudata in questi

ultimi anni, che ha dato la possibilità a tanti paesi dell'entroterra di rifiorire economicamente.

Generare un modello per gestire la ricettività che confluirà in Auletta è una bella e stimolante sfida.

Si parte dal presupposto che chi sceglie di trascorrere un periodo di vacanza in un albergo diffuso è

interessato ed intenzionato a condividere usi, costumi e fondersi con la realtà locale per condividerne i

molteplici aspetti.

L’offerta turistica per chi arriva ad Auletta deve essere chiara e accattivante, e deve soddisfare un po’

le aspettative del turista che sceglie Auletta per soggiornarvi.

Deve essere soprattutto un’accoglienza di qualità, volta a capire le esigenze e le richieste del turista

che arriva e che vuole essere guidato nella conoscenza del territorio, della sua storia, di quello che

offre per poter trascorrere dei piacevoli periodi di vacanza, alla scoperta di un luogo che deve essere

unico ai suoi occhi.

Gestione turistica – Animazione diffusa

Da qui nasce l’idea di organizzare un’animazione “diffusa” all’interno dell’edificio “comparto 1”

attualmente in fase di ristrutturazione, all’ingresso del “parco a ruderi”.

Solo con un’adeguata formazione impartita da esperti di eccellenza del settore turistico si potrà

arrivare ad un risultato qualitativo alto.

L’equipe dell’ “animazione diffusa”, dovrà in primo luogo aderire al progetto ProAuletta e accettare il

disciplinare di qualità proposto. Chi vorrà far parte dell’Animazione diffusa di Auletta dovrà seguire

un percorso formativo specifico nel settore turistico, inoltre i componenti dovranno essere per la

maggior parte degli abitanti del luogo o dei comuni vicini, al fine di poter garantire un’offerta turistica

specifica legata al territorio, così da offrire ai giovani di Auletta una prospettiva nuova di impiego.

(vedi tavola n. 5)

I giovani animatori avranno il compito di accogliere il turista, e “coccolarlo” per tutto il periodo del

soggiorno, accompagnarlo in un percorso guidato di eventi .

Un turismo ben organizzato, con un’offerta chiara e di qualità, supportato da idonei servizi è l’arma

vincente per un’economia turistica.

L’offerta turistica dovrà essere ampia e varia sul territorio, territorio nella sua accezione più ampia,

ovvero un’offerta turistica che parte da Auletta ma che abbraccia anche le emergenze dei territori

circostanti. Nasce così l’idea di: AulettandCo (vedi paragrafo successivo)

Perche’ Auletta?

La domanda che ci si è posti quando si è affrontato il progetto è stata proprio questa, “perché andare

ad Auletta?” e soprattutto, perché ritornare ad Auletta?.

Il sopralluogo ha offerto gli spunti progettuali. Un parco a ruderi con una morfologia accattivante, una

sorta di “matriosca edilizia”, un continuo entrare ed uscire da luoghi unici nel loro genere, simboli di

una vita passata; colori, parati, oggetti, forme embrionali per infiniti spunti di idee.

Spazi interni ed esterni che si susseguono, vicoli che si intrecciano e aperture verso piccole piazze,

cortili da attraversare, luoghi da cui si vedono – intravedono spazi …..da qui l’idea di un museo

antico, con una morfologia moderna ma costruito nel passato, in un contesto ambientale di pregio.

Ad avvalorare questa affermazione vi è la presenza di un’area S.I.C. e Z.P.S., e il Parco del Cilento e

Vallo di Diano. Nasce così l’idea del museo diffuso.

Un museo particolare, dove gli ambienti espositivi e le suite si fonderanno in un tutt’uno.

Non tutti gli ambienti saranno dedicati a museo, altri spazi saranno dedicati al commercio di prodotti

legati all’artigianato tipico e ad oggetti di design creati e prodotti in loco.

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Saranno previsti anche spazi per l’intrattenimento, attualmente inesistenti ad Auletta: wine bar,

ristoranti, negozi etc.

Museo di cosa?

Museo del centro storico e Land Museum

L’ aspetto forte dell’idea progetto è arricchire i muri, gli ambienti del centro storico e del parco a

ruderi con murales delle più grandi firme mondiali, firme note e giovani emergenti che opereranno

insieme per alcuni giorni creando il primo museo di arte moderna del centro storico.

Si avranno così installazioni artistiche permanenti che caratterizzeranno il centro storico.

Pensare di trovare ad Auletta le grandi firme dell’arte che espongono generalmente nei grandi musei

:New York , Bilbao, Los Angeles è una grande scommessa progettuale.

Si deve ripensare Auletta come polo culturale, artistico di eccellenza , capace di creare dinamiche

nuove e sorprendenti in contesti che attualmente sono emarginati.

L’incontro culturale tra due generazioni, artisti di chiara fama e nuovi artisti esordienti, sarà un

incontro “forte” e stimolante per entrambe le categorie.

Sarà la prima grande occasione, nonché il primo step del progetto Pro/Auletta in cui il paese si

trasformerà in una grande kermesse artistica a livello mondiale.

Immaginare di veder operare per un determinato tempo, per le vie del centro storico artisti, vedere

colori sentire voci nuove e lingue diverse che si avvicendano per lavorare ad un grande progetto

artistico sarà sicuramente una esperienza che gli aulettesi non dimenticheranno facilmente. (vedi

tavola n.3).

Land Museum

L’arte invaderà anche lo spazio aperto, il paesaggio. Anche il paesaggio quindi sarà oggetto di una

“manipolazione” artistica, artisti della “land art” allestiranno opere temporanee in 4 appuntamenti

annuali, secondo il ciclo delle stagioni. Una rivisitazione artistica del paesaggio nelle 4 stagioni. Tali

appuntamenti creeranno un interesse turistico non solo stagionale ma per tutto l’anno.

Con la definizione di Land Art, e con quella di Earth Works, vengono indicate quelle operazioni

artistiche che, a partire dal 1967-68, in particolare negli Stati Uniti d’America, nel crocevia di New

York e nei luoghi sconfinati dell’Ovest americano, sono realizzate da un gruppo di artisti, che si

autodefiniscono fanatici della natura, delusi dall’ultima fase del Modernismo e desiderosi di valutare

il potere dell’arte al di fuori dell’ambiente asettico degli spazi espositivi e anche delle aree urbane

caratterizzate dalla presenza delle istituzioni, intervenendo direttamente nei territori naturali, negli

spazi incontaminati come i deserti, i laghi salati, le praterie, ecc., facendo emergere le dissonanze

dell’epoca contemporanea. Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Land_Art

“L’unico mezzo con cui possiamo preservare la natura è la cultura”

(Wendell Berry. (vedi tavola n. 4).

Generare un modello di coabitazione tra visitatori e residenti attraverso la responsabilizzazione e

l’attivazione dei residenti

In un’ottica così ambiziosa, ci è sembrato limitato lo spazio dedicato all’abitazione temporanea offerta

dal parco a ruderi, così si sono ideati altri due tipi di ospitalità perseguibili con basse risorse: tipologia

in co-abitazione o in comodato d’uso.

• La prima permette agli abitanti del centro storico di diventare imprenditori di se stessi in

casa propria, trasformandosi in una sorta di bed and brekfast, offrendo vitto e alloggio ai

turisti, divenendo al tempo stesso occasione di crescita culturale.

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• La seconda permetterà a chi ha un’abitazione in disuso nel centro storico di vederla

restaurata, riqualificata e gestita a supporto dell’albergo diffuso, il proprietario avrà

sicuramente il beneficio di riappropriarsi successivamente di un bene rivalutato.

Naturalmente chi accetta di partecipare a queste due tipologie di ospitalità dovrà aderire al Progetto

ProAuletta, rispettare il disciplinare di qualità che questo prevede, seguire il programma di

formazione specifica, al fine di offrire un’ospitalità di eccellenza, che soddisfi il turista e lo invogli a

tornare.Questo tipo di offerta turistica è da prevedersi non immediatamente, ma a seguito di riscontri

positivi del progetto. (vedi tavola n.11)

Obiettivi specifici.

Attività connesse a residenza temporanea a supporto del cosiddetto “albergo diffuso”

Tutte le attività che si svolgeranno saranno sicuramente legate alle emergenze del territorio ed alle sue

tradizioni.

Di particolare importanza sarà la festa che rievoca la memoria del sisma. Il 23 Novembre si è

immaginato di far salire al cielo luminarie a forma di carciofo “carciolight” (vedi paragrafo design),

prodotto simbolo di Auletta, appartenente alla filiera dello slow food.

Le fiaccole partiranno da quelle abitazioni del parco a ruderi che si è deciso di far rimanere scoperte, a

memoria di un tragico evento che non può e non deve essere una fine ma il punto di partenza di una

rinascita vera. Immagini visionarie dell’evento sono contenute nella tavola n.12

Anche l’antica ferrovia Sicignano – Lagonegro sarà recuperata, ovviamente solo nella memoria, con

percorsi a cavallo e passeggiate trekking. (vedi tavola n. 8)

Inoltre le piccole masserie e attività agricole presenti sul territorio saranno fonti di attrazione di un

turismo agronaturale. Attività tipiche che si svolgono durante l’anno come la raccolta delle olive, la

mattanza del maiale, la vendemmia, saranno appuntamenti in cui il turista potrà essere protagonista di

antichi rituali della vita contadina. Potrà vendemmiare insieme ai contadini, potrà assistere al processo

di preparazione dell’olio dalla raccolta al frantoio, etc.., vivendo esperienze di altri tempi ormai

lontane dalla quotidianità e frenesia del mondo moderno.

Tale offerta turistica sarà rivolta anche alle scuole, altro “veicolo” di pubblicità. I ragazzi potranno

essere una preziosa fonte di “divulgazione del progetto”, e sicuramente i genitori non potranno negare

ai propri figli la propria compagnia per una giornata di rafting sul fiume o per una bella passeggiata a

cavallo.

Formazione turistica

Alla base di tutte le attività turistiche ci sarà un lungo periodo di formazione, attraverso referenti del

settore, di alto profilo, al fine di rispondere al meglio alle esigenze di un mercato e di una domanda

turistica in continua evoluzione, per la realizzazione e la promozione del progetto ProAuletta, legato

sopratutto alle peculiarità del territorio,

l'idea è quella di elaborare quattro percorsi formativi:

Formazione Operativa,

proporrà corsi diversificati sulle diverse esigenze

- degli imprenditori locali,

- dei futuri gestori di ricettività extralberghiera,

- della ristorazione,

- dei servizi turistici,

- delle risorse umane del settore ricettivo e del turismo accessibile.

La Formazione Operativa avrà l’obiettivo di formare figure professionali che abbiano competenze

avanzate nella gestione dell'accoglienza e della comunicazione con i Clienti e nella gestione e

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promozione dei servizi turistici.

Gli operatori turistici saranno preparati ad offrire un servizio, consapevole e mirato, di informazioni

sul territorio e per dare un migliore servizio di accoglienza al turista. Acquisiranno competenze e

conoscenze della loro area territoriale, illustrandone la cultura, le tipicità locali, le tradizioni e le

manifestazioni folcloristiche anche dei luoghi circostanti.

Formazione di Orientamento, rivolta a

- soggetti Pubblici (Comunità Montane, Pro loco, Gal, Comune)

- Associazioni presenti sul territorio;

Il corso è rivolto ai dipendenti delle Istituzioni, degli Enti locali e delle Associazioni ed ha la finalità

di trasformare, attraverso le relazioni, la collaborazione ed i collegamenti con gli altri operatori

territoriali, il turismo escursionista in turismo stanziale.

Laboratori didattici

Saranno creati dei laboratori didattici per apprendere in contesti dedicati o simulati, le abilità

trasversali strategiche per operare nel turismo ovvero quelle relative all’utilizzo delle metodologie,

delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle attività turistiche, alla gestione delle

relazioni interpersonali dentro e fuori l’impresa, alla interazione linguistico – culturale con persone di

diverse culture.

Inoltre nei laboratori didattici si progetteranno itinerari ed eventi sul territorio e si simuleranno

attività di promozione (partecipazione a fiere, a workshop, organizzazioni di pre/post tour per buyer).

Stage e seminari esterni

Sono previsti stage in strutture ricettive di rilievo al fine di esplorare il mondo del turismo ovvero sia

il sistema dell’accoglienza e dell’ospitalità campano (sperimentandosi nelle diverse aree del settore

ricettivo) per verificare sul campo quanto appreso in aula, sia per imparare da chi fa già quel lavoro,

per capire come presentarsi, rappresentarsi e comportarsi in un luogo di lavoro.

Attività connesse a residenza permanente a supporto dei residenti

Artigianato

L’idea prevede due proposte per l’ambito dell’artigianato: uno legato alla tradizione, l’altro

all’innovazione e al design.

Gli ambienti del Parco a ruderi restaurati saranno contenitori di oggetti artigianali legati alla

tradizione, e oggetti moderni legati al design e all’innovazione.

Gli ambienti museali potranno convivere con quelli dedicati all’artigianato, arte e artigianato si

fonderanno con modernità e design.

Artigianato legato alla tradizione: lavorazione del legno e filati

Come sopra descritto, tra le attività artigianali legate alla tradizione di Auletta vi è la lavorazione del

legno. Ne è un chiaro esempio il pulpito dell' altare della chiesa madre S. Nicola di Mira.

Attualmente solo 3 officine sono presenti ad Auletta e da alcune testimonianze raccolte in loco sembra

che questa antica tradizione si stia perdendo.

Per garantire una rinascita di tale attività si è pensato di arricchire la festa sul fiume con una

innovazione, nel rispetto della "memoria", ossia la costruzione di un grande zatterone di legno, che

sarà palcoscenico galleggiante per accogliere artisti di chiara fama, con i suonatori di flauto che

rievocano l’origine del nome di Auletta: “Auletes”.(tavola 12)

Il recupero delle attività artigianali, di cui Auletta è esempio anche per i comuni circostanti, dovranno

far parte della filiera economica che porterà il comune ad un rilancio economico.

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L’idea è quella di creare processi virtuosi che impegnano gli abitanti tutto l’anno e che trovano poi il

culmine del successo di una manifestazione di eccellenza; manifestazioni che diventano riferimento

per Auletta e per gli abitanti dei comuni contermini. (vedi tavola n.12)

Anche il riprendere l’antica arte dei filati sarà un elemento da ripensare e riproporre, anche in una

chiave più moderna.

Attualmente vi è un’unica attività commerciale ad Auletta legata all’arte del filato.

Tale attività dovrà essere recuperata ed implementata nella sua produzione, sempre nell’ottica di un

processo virtuoso fondato sulla qualità.

Le nuove generazioni si uniranno alle antiche per dar vita ad una “staffetta” produttiva che si

tramanderà nel tempo, divenendo stimolo e fonte di impegno per le generazioni più antiche, scrigno di

esperienza e di grande capacità manuale.

L’idea è quella di aumentare la produzione per esportarla verso negozi dei grandi centri, al fine di

creare un processo economico che nasce ad Auletta, recupera le tradizioni, si diffonde oltre i confini

comunali e crea economia che ritorna nuovamente ad Auletta.

La ricchezza deve venire da fuori.

Questa parte del progetto trova il suo modello di gestione nel sostegno economico e sociale del piano

di zona, molto attivo nel comune.

Alle donne di Auletta, da sempre abili ricamatrici, in una prima fase del progetto (1 anno) verrà

richiesto di donare esclusivamente il proprio tempo.

Sicuramente oggi molte donne trascorrono serate davanti al focolaio a “sferruzzare”, ma se invogliate

a partecipare al progetto ProAuletta, non lo faranno più solo per sé stesse ma per l’intera comunità e

per la rinascita del proprio paese.

Verrà donato loro il materiale, che loro lavoreranno e doneranno a loro volta come prodotto finito, per

essere venduto alla grande distribuzione.

L’arte antica troverà anche una rigenerazione e una forma nuova di filare, mediante la tecnica dello

“yarn bombing”. Verranno chiamati artisti che da tempo creano filati particolari, molto divertenti e

originali così da insegnare questa tecnica che ha radici sociali molto forti.

Yarn-bombing è il nome di una nuova forma d’arte che nasce dalla strada, nello specifico dalle strade

di Minneapolis. Ed è anche quel che accade quando uno street artist decide di mettere in pratica i

consigli della nonna e fa nascere HOTTEA, un progetto ideato da due ex writers che dovrebbe

trasformarsi in una vera e propria guerrilla urbana.

L’idea arriva da un un colpo di pistola elettrica ed un arresto: uno dei due protagonisti, infatti, viene

colto in flagrante nel bel mezzo di un’incursione notturna a base di bombolette spray. Durante il

soggiorno coatto nasce l’idea di dare un’alternativa “legale” alla propria creatività. Complice la nonna

che da bambino gli ha insegnato l’arte dell’uncinetto.

Dice l’artista:

Il progetto HOTTEA interpreta e raffigura le somiglianze e le differenze di tutti noi. Ho voluto basare

il progetto sulla concezione di crescita ed evoluzione. Siamo sempre in crescita come persone e le

dinamiche tra persone danno infinite possibilità.

Ed ecco le città ricoperte da pezzi - in alcuni casi veri e propri capi d’abbigliamento - di cotone

colorati, fili che uniscono artisticamente oggetti urbani o che ricoprono alberi interi, punti croce e

ricami come non si vedevano da tempo. Semafori ed autobus, statue e segnaletica stradale: tutto viene

ricoperto da gomitoli e dal colore.

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Lo yarn bombing potrebbe diventare un movimento sociale potente. (sitografia: www.streetarea.com)

(vedi tavola n.13)

Servizi

Una volta avviato tale virtuoso processo economico, (dopo 1 anno) le stesse donne riceveranno oltre

a piccoli contributi, anche servizi e assistenza sanitaria, presidi di telesoccorso e telemedicina gratuiti.

Tutto ciò grazie al semplice e generoso gesto di mettere a disposizione della comunità la propria lunga

esperienza.Questo aspetto del progetto rivestirà anche un forte valore sociale, con l’obiettivo di

coinvolgere anche persone svantaggiate economicamente, che apprendendo l’antica arte dei filati

potranno ambire ad un’innalzamento del reddito. (vedi tavola n.14)

Artigianato e design

oggetti moderni legati al design e all’innovazione

La proposta di convertire oggetti artigianali in oggetti di design è il secondo aspetto dell’ambito

Artigianato.

Verranno creati ad Auletta oggetti che sono in un certo senso già contenuti nel parco a ruderi, ma che

vanno riscoperti e rivisti con altri occhi e con altri materiali. Il potenziale artistico è già contenuto nel

“contenitore”, non bisogna far altro che agevolarne lo sviluppo.

L’idea è quella di rivisitare in chiave moderna ed innovativa gli oggetti appartenenti alla vita

contadina, contenuti attualmente nel parco ruderi, che sono rimasti lì dopo il sisma. Questi oggetti

diventeranno oggetti di design, frutto di eccellenze del design italiano.

Il contenitore dell’acqua diventerà lume, la cesta di paglia un porta ombrelli, ed i magnifici parati

diventeranno le fantasie per eco tessuti, prodotti derivanti da una filiera agricola eco compatibile.

“SISMA STYLE”.

Ma per avere maggiore valore ed essere sinonimo di eccellenza, deve esserci un marchio che

contraddistingue questi prodotti per la loro eccezionalità, senza però perdere il legame con le radici di

provenienza, nasce così l’idea di “SISMA STYLE”.

Un marchio registrato che chiaramente rievoca un evento, un evento tragico e doloroso, ma che deve

essere interpretato in chiave positiva e moderna, non più elemento negativo, ma la “scossa” per il

progresso del paese.

Il primo evento sarà proprio la mostra dei prototipi degli oggetti di design, frutto di un percorso

culturale del workshop: Auletta Factory.

Una serie di incontri-laboratori che hanno lo scopo di riscoprire, in chiave contemporanea, i mestieri

legati alla tradizione del luogo. Queste attività renderanno protagonisti i cittadini che, insieme con

architetti e designer, potranno ideare artefatti e oggetti che poi saranno realizzati realmente,

affrontando concreti problemi di fattibilità (materiali, costo, possibilità di produzione seriale).

Verranno poi coinvolti alcuni docenti ed esperti già attivi nell’ambito della progettazione. Un

collettivo costituito da architetti, industrial designer e docenti universitari, che da tempo cura e svolge

numerosi workshop con università italiane ed estere, tra cui l'Università degli Studi di Napoli Federico

II, l'E.S.A. Ecole Spéciale d'Architecture di Parigi, il NJIT New Jersey Institute of Technology e

l'A.A. Architectural Association di Londra.

Parte integrante delle attività laboratoriali saranno le categorie degli artigiani che avranno la

possibilità di confrontarsi direttamente con professionisti del settore e di far conoscere tecniche e

tradizioni di produzione locale spesso poco conosciute o andate perse. Quindi sarà promosso un

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proficuo incontro di saperi ed esperienze che offrirà la possibilità concreta di testare la validità di

nuove idee e pratiche progettuali.

Infine gli artigiani coinvolti nel progetto, provvederanno a realizzare materialmente i progetti ideati

dai partecipanti.

Al termine delle attività del workshop tutta la comunità potrà usufruire concretamente degli oggetti e

delle installazioni prodotte, avendo così la possibilità di sperimentarne la funzionalità tramite

l’utilizzo stesso dei progetti eseguiti ed esposti successivamente in una serie di mostre-eventi

localizzate nei luoghi più significativi del centro di Auletta e dei locali rinnovati del Parco a ruderi.

(vedi tavola n.7 )

Lo start up del progetto prevede un insieme di attività che si articolano per 24 mesi, con una sequenza

di azioni pilota finalizzate alla costituzione di un laboratorio permanente di produzione e

progettazione.

L’obiettivo del laboratorio è la rivalorizzazione delle tecniche locali, dei sistemi materiali declinati in

chiave contemporanea, attraverso il trasferimento di conoscenza bidirezionale tra il fare artigianale e

le tecniche avanzate della progettazione.

La formazione sarà garantita dalla messa in connessione di 10 artigiani e 10 giovani designer

che si misureranno su temi emergenti a partire dalla sostenibilità ambientale e tecnologica dei progetti.

La sostenibilità ecologica sarà perseguita attraverso l'utilizzo di processi progettuali innovativi e

materiali reperiti in loco, attraverso i principi del riuso e del recupero della cultura materiale locale,

consolidando il concetto di un design a km0 e cercando in questo modo di prolungare il ciclo di vita

degli oggetti.

Programma di lavoro per il primo anno

Fase 1-Research INPUT: ricerca on site di strumenti, competenze e saperi locali

OUTPUT: definizione di un sistema materiale su cui fondare la sperimentazione progettuale e

individuazione di attori produttivi a livello locale

Durata: 4 settimane 2 (on site) 2 (in studio)

Staff: 4 esperti (studiosi ricercatori)

Budget: 20 000 euro

Fase 2-Development INPUT: workshop intensivo di progettazione con studenti selezionati dalle facoltà di Design,

architettura e ingegneria

OUTPUT: concept progettuali e modelli di studio.

Beneficiari max 10 artigiani locali più max 10 giovani designer (laureandi e neolaureati in

Architettura, Ingegneria ed Industrial Design)

Durata: 2 settimane 1(on site) 1 (in studio)

Staff: 4 tutors + 2 guest

Budget: 10 000 euro

Fase 3-Production INPUT: workshop intensivo per l’ingegnerizzazione e l’ottimizzazione dei progetti

OUTPUT: sviluppo di prototipi digitali e fisici frutto della collaborazione di team misti di progettisti e

produttori, produzione di piccole serie di prodotti, famiglie di oggetti.

Durata: 2 settimane 1(on site) 1 (in studio)

Staff: 4 tutors + 2 guest

Budget: 10 000 euro

Fase 4-Postproduzione INPUT: valorizzazione, diffusione e commercializzazione dei prototipi realizzati

OUTPUT: questa fase avviene attraverso la realizzazione di una mostra-evento, un catalogo in

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supporto cartaceo, sito web

Durata: 4 settimane 1 (on site) 3 (in studio)

Staff: 4 esperti (studiosi ricercatori)

Budget: 18 000 euro

Il programma si ripeterà l’anno successivo con l’individuazione di un altro materiale.

Tra i possibili oggetti design si è immaginato di produrre la lanterna - carciofo Carciolight, il carciofo

bianco, prodotto agricolo caratteristico di Auletta a forma di lanterna, che immaginiamo voli come la

lanterna di Rapunzel il giorno 23 Novembre per rievocare il sisma.

Oppure una lampada di alluminio che rinterpreta gli antichi secchi ancora appesi sotto le travi del

parco a ruderi, e tanti altri oggetti del passato rinterpretati in chiave moderna anche dal punto di vista

materico. (vedi tavola n.6 )

Generare dispositivi che permettano la messa in rete dell’offerta del territorio (concept/gestione

delle relazioni del parco a ruderi con il suo territorio di riferimento)

Il progetto non ha mai perso di vista la visione unitaria del parco a ruderi con il suo territorio

circostante, e questo è stato uno dei punti fermi dell’idea.

La creazione di una rete di relazioni, rete di comunicazioni materiali ed immateriali è fondamentale

per il buon esito dello sviluppo.

Non ci può essere sviluppo senza comunicazione, ma la comunicazione è stata intesa sia come

materiale: rete di trasporto locale, attualmente inesistente, sia come rete immateriale, che si attua

mediante la creazione di un dispositivo informatico, o meglio un APP, un’applicazione che sarà

possibile scaricare appena ci si recherà nella provincia di Salerno, oppure con un link sulla pagina web

del sito della Provincia e della Regione.

Ma l’altro modo innovativo di creare “rete” è legato all’agricoltura e al progetto “Sisma Style”, infatti

l’informazione degli eventi che si susseguiranno ad Auletta sarà anche organizzata in una brochure

informativa cartacea che viaggerà con i prodotti dell’agricoltura che verranno venduti dalla grande

catena di distribuzione accompagnati da un bugiardino.Nasce così la filiera di eventi di Auletta e i

Comuni contermini: AulettandCo.

La rete “AulettandCo”

Sarebbe limitativo pensare ad un’offerta turistica che nasca e muoia ad Auletta, ma dovrà essere un

insieme di “attrattive” ben organizzate in rete tra loro. La rete “Aulettand Co” è quella rete che si

dovrà creare tra Auletta e i Co - muni contermini.

Le moderne tecnologie potranno agevolare questo processo di “rete” di turismo dei vari paesi

dell’entroterra .

La rete che si dovrà definire sarà in primo luogo una rete immateriale: relazioni tra i comuni, rete di

comunicazione delle attività che si intendono svolgere e rete materiale: rete locale di trasporti, rete di

informazione materiale.

Rete Immateriale

Il primo passo per generare turismo non solo ad Auletta ma anche nei comuni limitrofi dovrà essere

supportata da una fitta rete di relazioni con i comuni contermini.

Una volta che si ragiona su di un programma di eventi condiviso si possono operare scelte e strategie.

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Il turista che arriva ad Auletta o in un altro dei comuni afferenti al progetto AulettandCo, avrà una

visione chiara dell’offerta turistica, di cosa fare e come arrivare e come fruire delle attività.

Inoltre, sarà di particolare importanza entrare a far parte degli itineri turistici “Artecard”, della

Regione Campania, al fine di garantire un’offerta turistica per il Cilento , che attualmente risulta dal

sito internet, inesistente.(vedi tavola n. 8 e 9)

L’esperienza di Auletta non può rimanere isolata. Il progetto deve farsi forza della collaborazione dei

paesi limitrofi perché Auletta non sia l’unica realtà a vivere la rinascita che ci auguriamo, ma ne sia

investita un’intera comunità. L’effetto moltiplicatore è garantito dalla creazione di una coscienza di

gruppo e di collaborazione che favoriremo con l’ausilio di strumenti di comunicazione e strategie di

condivisione.

I prodotti agroalimentari per esempio potrebbero essere uniti sotto un unico marchio di provenienza,

così come quelli dell’artigianato (filati, lavorazione del legno). Il territorio sarà promosso anche

attraverso la dotazione di un bugiardino una specie di "kit di benvenuto" informativo allegato alle

confezioni dei prodotti che saranno immessi sul mercato della grande distribuzione con il marchio

unico AulettandCo. Il bugiardino, una vera e propria brochure in miniatura, non solo descriverà il

progetto e il territorio in cui questo si sviluppa ma, attraverso codici da riportare su siti web specifici,

permetterà a chi acquista i prodotti, di ottenere i biglietti per gli eventi e le iniziative organizzate sul

territorio (concerti, mostre, trekking guidati, rafting, etc.).

Tutte le iniziative di tipo culturale del territorio inoltre devono essere unite in un unico calendario e

comunicate periodicamente in tutti i paesi della zona con manifesti in affissione, locandine, spot

radiofonici e banner sui siti di riferimento. A supporto di questa strategia un ruolo importante avranno

il web e i social network strumenti in grado di riunire la comunità ormai meglio di qualunque contatto

diretto.

Si prevede inoltre l’organizzazione di incontri nelle scuole dei paesi limitrofi per formare una

coscienza collettiva anche nelle nuove generazioni. Per l’occasione si realizzerà e distribuiranno

brochure che spieghino ai ragazzi le potenzialità del territorio.

Fruizione del territorio come connettere al meglio Auletta alle risorse circostanti di cui

dovrebbe divenire punto di riferimento e nodo di distribuzione/fruizione

Rete Materiale

Affinché si possa fruire del territorio, secondo un calendario di eventi, è importante che si strutturi una

rete di comunicazione su gomma (navette) che accompagneranno i turisti ovunque.

La comunicazione ovviamente non sarà solo mediante elementi “immateriali” ma anche materiali,

ossia materiale divulgativo cartaceo brochure, locandine etc.

Questo ultimo aspetto, è stato ripensato anche con una visione accattivante, che stimoli, chi non ha

mai pensato di recarsi in questi luoghi di venirci perché è stato “ invitato”. Oltre ad una visione

accattivante legata al design, alla grafica, il progetto si lega a doppio filo con i prodotti agricoli.

L’idea innovativa è quella di far migrare il prodotto agricolo verso la grande distribuzione o la rete

Km0 (progetto Campagna Amica della Col diretti) .

Il prodotto agricolo non viaggerà “solo” ma sarà in compagnia del bugiardino“Kit di benvenuto”

.(vedi tavola n.10)

La strategia di comunicazione

Un progetto così ambizioso ha bisogno di una poderosa campagna di comunicazione che interessi non

solo il territorio circostante ma, considerata la peculiarità degli interventi, anche l’intero territorio

nazionale.

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Immagine coordinata

Il primo passo verso il raggiungimento dei risultati che ci aspettiamo è sancito indubbiamente dalla

creazione di un’immagine coordinata: un logo e linee grafiche precise daranno coerenza e renderanno

riconoscibili tutti gli strumenti di comunicazione che accompagneranno le fasi di realizzazione del

processo. Gli stessi stilemi grafici saranno utilizzati anche nelle occasioni in cui si richiederà

l’allestimento di arredi urbani (natale, feste patronali, festa della memoria, etc.).

Ufficio stampa

Divulgare le iniziative in programma ad Auletta e, soprattutto, attirare l’attenzione dei media sul

nostro progetto sarà compito di un ufficio stampa. Dovrà farsi carico non solo di informare l’opinione

pubblica, ma anche di “creare la notizia” stimolando l’interesse della stampa di settore (turismo, arte,

architettura, design, natura, cucina, etc.). Il progetto Auletta dovrà essere conosciuto a livello

nazionale per attirare sul territorio semplici turisti e operatori dei settori di pertinenza delle iniziative.

Materiali

Prevediamo la realizzazione di strumenti cartacei in grado di orientare i visitatori nella selva delle

iniziative che avranno luogo ad Auletta. Una brochure generale racconterà il progetto e una serie di

pieghevoli tematici descriverà i singoli interventi: street art, land art, percorsi natura, prodotti

agroalimentari, artigianato. Realizzeremo inoltre una brochure dedicata ai bambini per mostrare il

progetto e le sue attrattive in una chiave che sia a loro comprensibile.

Il web

Un sito web raccoglierà tutte le iniziative e attiverà processi di interazione. Tutti i social network

possibili devono essere attivati per fornire informazioni in tempo reale e offrire contenuti freschi che

invitino alla visita e che siano a loro volta condivisibili sulla rete. Fondamentale una pagina Facebook,

un profilo Twitter, un canale Youtube per postare tutti i video delle iniziative, un account Flickr e

Pinterest per mostrare le immagini dei luoghi e degli eventi.

Il marchio Auletta

I prodotti locali, che siano della filiera agroalimentare o artigianale, devono essere commercializzati

sotto un unico marchio a cappello, che favorisca la conoscenza del territorio e la riporti al progetto.

Campagne

Tutte le iniziative saranno comunicate con campagne specifiche sul territorio. Le più importanti, come

il museo a ruderi, l’evento di street art e i 4 appuntamenti annuali di land art invece saranno

comunicati con campagne ad hoc a copertura nazionale. Soprattutto in questi casi risulta fondamentale

il lavoro dell’ufficio stampa.

Sintesi attività della comunicazione:

Pro/Auletta

Brochures informative

Conferenza Stampa

Allestimento info point

Incontri tematici (n. 6)

produzione materiali

promozione incontri mediante affissioni

Museo diffuso

Ufficio stampa (on e off line)

Campagna affissioni + radio diffusione provinciale

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Land Art (n. 4 appuntamenti)

Ufficio stampa (on e off line)

Campagna affissioni + radio diffusione provinciale

Yarn Bombing

Ufficio stampa (on e off line)

Campagna affissioni + radio diffusione provinciale

Festa della Memoria (Carciolight)

Affissioni, radio, web diffusione provinciale

Materiale informativo + espositore

Brochure Museo Diffuso

Brochure land art

Brochure percorsi naturali

Brochure attrazioni bambini

Brochure prodotti agroalimentari

Brochure Artigianato

Brochure Generica

AulettandCo

Produzione e distribuzione calendario eventi

Campagna affissioni + radio

Produzione e distribuzione brochure scuole

Kit (bugiardino)

Agricoltura

L’altro tema dell’idea progetto è quello di trasformare le piccole realtà agricole locali in micro

imprese o grandi consorzi agricoli. Anche in questo caso ai produttori agricoli verrà chiesto di aderire

al vasto progetto ProAuletta

I produttori di beni agro-alimentari che decideranno di partecipare ad progetto ProAuletta si

impegneranno a donare parte della propria produzione, ricevendo in cambio pubblicità per i propri

prodotti ed incentivi per una produzione di qualità, detrazioni fiscali e sconti per l'uso di nuove

tecnologie. Economie si potranno recuperare da finanziamenti por Campania.

I piccoli agricoltori si impegneranno a partecipare alla filiera di km0, al fine di esportare i prodotti

locali a basso costo e che saranno accompagnati dal bugiardino che definirà tutti gli appuntamenti di

AulettandCO, l’idea è quella di far viaggiare il prodotto agricolo che conquisterà i potenziali turisti,

per invogliarli a visitare Auletta.

Il prodotto agricolo e la creazione del designer viaggeranno insieme. Anche le nocciole di ciliegie, che

hanno effetti benefici se riscaldati e posti sul collo, saranno contenuti in sacchetti con le stoffe di

Sisma Style, con le decorazioni dei parati attualmente presenti nel parco a ruderi. (vedi tavola n.10)

Ma le grandi realtà agricole presenti ad Auletta potranno rigenerarsi a livello energetico, utilizzando

l’applicazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti o le serre fotovoltaiche presenti nel comune.

Si potrebbe sperimentare un tipo di agricoltura sostenibile energeticamente.

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Diverse esperienze in Italia e in Europa dimostrano che investire in energia alternativa è fonte di

ricchezza.

L’agricoltura si potrà avvicinare anche al mondo della cosmesi, ad esempio vedere l’olio non solo

come prodotto alimentare ma anche per fini estetici.

L’idea è quella di interagire con centri di ricerca specifici nel settore della cosmesi.

Inoltre i prodotti locali potrebbero far parte di un’altra grande filiera del bio – catering, ossia

organizzazione di eventi culinari, di catering appunto, dove si utilizzeranno solo prodotti tipici di

AulettandCo.

L'aspetto innovativo dell'"Agricoltura", partirà in um momento successivo rispetto al resto del

progetto, partirà invece subito la parte riguardante l'adesione degli agricoltori alla filiera di Km0.

Quali processi virtuosi innesca la trasformazione sul contesto esistente – proposte addizionali.

Sicuramente un progetto simile aumenterà la consapevolezza degli abitanti di Auletta circa il

potenziale di ricchezze che coesistono sul territorio, e una maggiore consapevolezza delle proprie

possibilità e fiducia nelle proprie capacità di poter da soli generare ricchezza.

La trasformazione sostanziale consisterà da un lato nella riqualificazione del territorio attraverso

l’arte, il design, il recupero delle tradizioni artigianali in chiave moderna e prodotti ad un livello più

ampio, e dall’altro nella produzione agricola, non più a livello familiare ma molto più ampia, secondo

standard di qualità e di competitività sul mercato nell’ottica dell’ecosostenibilità.

Tutto questo genererà un innalzamento del reddito e un aumento del livello culturale, ma soprattutto

una visone più aperta e fiduciosa nel futuro.

I prodotti dovranno essere contraddistinti da un marchio che li qualifichi come prodotto di eccellenza,

senza perdere quelle caratteristiche di genuinità che ne esaltino la qualità.

Proposte addizionali

Tra le proposte addizionali, considerato il folto numero di proprietà pubbliche libere presenti sul

territorio, si è pensato che parte del progetto potesse ricavare ulteriori fonti di reddito dalle energie

rinnovabili assolute o legate all’agricoltura.

Considerata anche la presenza del parco fotovoltaico privato di 3MW, che purtroppo non sostiene in

alcun modo il comune, si è pensato di installare pannelli fotovoltaici nelle proprietà comunali al fine

di immettere in rete energia per produrre reddito. Tali risorse potrebbero essere reinvestite in servizi

ed essere di sostegno all’agricoltura. (vedi tavola n.15)

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Modello di gestione

ProAuletta è un progetto che punta al coinvolgimento economico e produttivo degli abitanti di Auletta

che rappresentano la principale risorsa su cui investire. Rispetto alle tradizionali strategie di creazione

del valore in contesti di marginalità rurale in cui a prevalere è il concetto di rete diffusa che sorregge

una strategia di sviluppo rurale integrato, la filosofia a cui si ispira il progetto Pro/Auletta è quella

dell’imprenditorialità popolare che privilegia l’organizzazione di comunità intorno al semplice

concetto di “produzione diffusa”. Siamo convinti, infatti, che la filosofia dell’eccellenza, molto spesso

pronunciata e invocata come obiettivo nevralgico di ogni progetto del genere, induca a creare false

aspettative generando frustrazione negli attori che dovrebbero interpretarla. Posta invece come punto

d’arrivo e obiettivo latente del progetto, l’eccellenza può essere raggiunta solo generando sul campo

quei meccanismi di cambiamento e di rottura con la tradizione che consentono la crescita della

produttività individuale.

Sulla base di quanto premesso, appare evidente che la definizione di un modello di gestione a priori

costruito in tutto il suo carattere formale può risultare fuorviante e deleteria per la riuscita del

progetto. Il miglior modello di gestione non può che essere quindi individuato che nel meccanismo o

nei meccanismi adatti a mobilitare le risorse latenti, disperse e male utilizzate a partire proprio dagli

attori locali, rappresentati nel nostro caso dagli abitanti di Auletta.

Tale ragionamento ci ha condotti dapprima a concepire un progetto e una serie di azioni progettuali

semplici e di immediata fattibilità e successivamente a definire la possibilità che la gestione del Parco

a Ruderi venga affidata a un unico soggetto gestore che si costituisca a partire da uno o più nuclei

della comunità locale guidato e organizzato da leader scelti e formati sul posto.

Le stesse idee concepite e descritte nel progetto dovranno essere opportunamente discusse, esaminate,

verificate e rielaborate con i gruppi locali e in particolar modo con i leaders locali.

Sulla base di alcune significative esperienze conosciute riteniamo che una delle migliori forme di

gestione sia rappresentata dalla cooperativa sociale costituita da giovani guidati da una figura

fortemente carismatica.

L’attività di promozione e successivamente di selezione del soggetto a cui affidare la gestione delle

attività alberghiere del Parco a Ruderi dovrà essere parte integrante del progetto e dovrà scaturire dal

processo stesso di definizione che avrà luogo durante la fase di affinamento della proposta progettuale

Pro/Auletta.

Modello di sostenibilità

Il progetto Pro/Auletta fonda la propria sostenibilità economico-finanzaria sull’impiego di risorse

locali capaci di generare la maggior parte del valore economico progettuale. I costi di gestione,

essenzialmente concentrati nel Parco a Ruderi e prevalentemente caratterizzati dalla gestione

alberghiera e museale, sono sostenuti dal flusso turistico complessivo alimentato dal progetto e, in

particolare, dalle attività di supporto descritte in tema di artigianato e agricoltura che avranno il

duplice obiettivo di promuove l’imprenditorialità locale e i flussi turistici del parco. In particolare,

l’imprenditorialità locale favorirà l’espansione del merchandising che confluirà nella gestione del

parco e che a sua volta, tramite i progetti di comunicazione e di pubblicità in particolare, favorirà lo

sviluppo del mercato dei prodotti locali.

Sostenibilità economico-finanziaria

Il progetto ha un costo complessivo stimato in 1.168.800 euro.

L’analisi della sostenibilità economico e finanziaria del progetto è stata condotta sulla base di una

previsione dei flussi in entrata esposta da cui l’analisi di previsione del fatturato della gestione

alberghiera. L’analisi è stata condotta a partire dalle indicazioni provenienti dall’Osservatorio

regionale sul turismo e da un’analisi di mercato diretta riguardo i prezzi medi dell’alloggio praticabili

in uno scenario di cinque anni. Il quadro gestionale prevede l’impiego di 9 figure occupazionali

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(alcune a tempo pieno, altre a tempo parziale). L’analisi gestionale prevede il raggiungimento di un

utile a partire dal quarto anno di attività. (Cfr. Tabb.. 2, 3 e 4)

Tale analisi ci induce a ritenere che l’adozione del modello della cooperativa sociale sia assolutamente

indispensabile per bilanciare l’equilibrio gestionale dell’attività. Appare, infatti, fondamentale

controllare i costi del personale attraverso le economie in tal senso generabili dalla cooperativa con

l’impiego dei soci lavoratori e dei soci volontari.

Un ampio ricorso allo strumento della cooperazione anche nello sviluppo dell’indotto e delle ulteriori

attività di filiera generabili dal progetto opportunamente integrato con la nascita di associazioni Onlus

può generale particolari economie assolutamente essenziali per la sostenibilità del progetto.

Occorre inoltre considerare la possibilità che i produttori (in particolare nel campo dell’artigianato e

dell’agricoltura) aderenti al progetto Pro/Auletta, anche mediante formule associative o

cooperativistiche del tipo Onlus, partecipino ai costi del progetto attraverso una contribuzione sul

fatturato, una sorta di autotassazione gestita secondo un modello orizzontale di contribuzione

associativa. Tale possibilità, ancorché essere quantificata, può derivare da un’articolazione del

modello di gestione che affianchi al soggetto gestore del Parco a Ruderi un’istituzione Onlus nella

forma che si riterrà più opportuna al progetto. Tale contribuzione corrisponde ad una giusta logica di

diffusione dei benefici complessivi dell’intervento e rafforza l’equilibrio economico gestionale del

Parco a Ruderi.

Infine è da considerare che alcuni costi sia di investimento che di gestione potranno e dovranno essere

coperti da altri fondi regionali, come è il caso della mobilità stagionale, che nel caso specifico possono

rientrare anche nel Piano Sociale di Zona.

Tabella 1. Costi di investimento relativi al Progetto Pro/Auletta

anno anno TOTALE

COSTI DI INVESTIMENTO 1 2

1.A ALLESTIMENTO SUITE Investimenti materiali e/o immateriali per l'arredamento la dotazione di attrezzature e l'equipaggiamento delle suite che compongono l'albergo diffuso € 25.000,00

€ 25.000,00 Arredamento dotazione attrezzature ed equipaggiamento € 225.000,00

€ 225.000,00

TOTALE € 250.000,00 € 250.000,00 1.B ALTRI ALLESTIMENTI Allestimento reception albergo € 15.000,00 € 15.000,00 Punto vendita merchandising € 20.000,00 € 20.000,00 Allestimento bar € 20.000,00 € 20.000,00 TOTALE € 55.000,00 € 55.000,00 1.C ALTRI COSTI Allestimento Museo diffuso (Murales, Artisti per lo spazio urbano e land art) € 50.000,00 € 50.000,00 € 100.000,00 Progetto “Sferruzzando” € 20.000,00 € 20.000,00 Progetto Auletta factory € 58.000,00 € 60.000,00 € 118.000,00 Formazione Turistica € 60.000,00 € 60.800,00 € 120.800,00 Piano di comunicazione € 150.000,00 € 100.000,00 € 250.000,00 Allestimento altri spazi (Spazi commerciali diffusi) € 30.000,00 € 30.000,00 Realizzazione App € 5.000,00 € 5.000,00 Mobilità stagionale € 80.000,00 € 80.000,00 TOTALE € 353.000,00 € 370.800,00 € 723.800,00 Spese di progettazione € 120.000,00 € 120.000,00 Spese di consulenza € 20.000,00 € 20.000,00 TOTALE GENERALE € 798.000,00 € 370.800,00 € 1.168.800

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Tabella 2. Analisi dei flussi in entrata e previsione del fatturato della gestione alberghiera del

Parco a Ruderi

FLUSSI IN ENTRATA (PRESENZE)

anno posti letto prezzo medio pl gg/pl presenze totali fatturato atteso

1 50 € 40,00 40 2000 € 80.000,00

2 50 € 40,00 50 2500 € 100.000,00

3 50 € 45,00 60 3000 € 135.000,00

4 50 € 45,00 80 4000 € 180.000,00

5 50 € 50,00 100 5000 € 250.000,00

Tabella 3. Analisi del quadro occupazionale previsto per la gestione del Parco a Ruderi

QUADRO OCCUPAZIONE DEL PERSONALE E STIMA DEI COSTI

descrizione unità mesi lordo totale

addetti reception 3 12 € 1.800,00 € 64.800,00

addetti animazione locale (stag. Part-time) 2 6 € 800,00 € 9.600,00

addetti pulizie (part-time) 2 12 € 1.200,00 € 28.800,00

addetto direzione 1 12 € 3.000,00 € 36.000,00

addetto bar 1 12 € 1.800,00 € 21.600,00

TOTALE 9 54 € 160.800,00

Tabella 4. Analisi della gestione economica e finanziaria del Parco a Ruderi

COSTI DI GESTIONE anno anno anno anno anno

descrizione 1 2 3 4 5

2.A

Forniture € 20.000,00 € 25.000,00 € 30.000,00 € 40.000,00 € 50.000,00

Personale € 160.800,00 € 165.624,00 € 170.592,00 € 175.710,00 € 180.981,00

Altri costi € 18.080,00 € 19.062,40 € 20.059,20 € 21.571,00 € 23.098,10

TOTALE COSTI € 198.880,00 € 209.686,40 € 220.651,20 € 237.281,00 € 254.079,10

RICAVI DI GESTIONE

Alloggio e prima colazione € 80.000,00 € 100.000,00 € 135.000,00 € 180.000,00 € 250.000,00

Merchandising € 5.000,00 € 15.000,00 € 20.000,00 € 25.000,00 € 30.000,00

TOTALE RICAVI € 85.000,00 € 115.000,00 € 155.000,00 € 205.000,00 € 280.000,00

UTILE DI GESTIONE -€ 113.880,00 -€ 94.686,40 -€ 65.651,20 -€ 32.281,00 € 25.920,90

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Modalità di coinvolgimento dei partecipanti

Coordinamento del progetto

STUDIO MANDIA

Arch. Anna Mandia

L'architetto Mandia, ideatrice del progetto, in caso di selezione dello stesso si propone in veste di

Project Manager dell’intero piano di lavoro, seguendone quindi l’evoluzione, il controllo e il

sostegno, garantendo all'amministrazione la coerenza con l’idea originaria e la corretta

implementazione di tutte le iniziative per un periodo di almeno 2 anni, tempo stimato per organizzare

la maggior parte delle attività.

Ogni modifica o richiesta di modifica potrà e dovrà essere valutata dalla sottoscritta al fine di non

snaturare il progetto. Marchio e nome del progetto, così come i prodotti che ne deriveranno, saranno

debitamente registrati e brevettati in modo da legittimare tutte le royalties da essi derivanti.

Il progetto si sviluppa per tre macro aree, turismo, artigianato e agricoltura, e per due di queste aree

sono stati coinvolti specialisti del settore nel gruppo di lavoro. Per l’area agricoltura, prevedendo uno

sviluppo specifico successivo si è preferito rimandare la scelta del referente.

In caso di modifiche o implementazioni ai progetti specifici (turismo, agricoltura e artigianato) si

dovrà contattare il referente dell’idea progetto che si occuperà di interfacciarsi con il professionista

specifico per rispondere alle esigenze dell’amministrazione, ciò garantirà una “immagine coordinata”

nelle diverse fasi di implementazioni e sviluppo dell’idea.

Le varie fasi progettuali potranno necessitare di consulenze ad hoc con le singole professionalità

specifiche, questo sarà frutto di una contrattazione privata tra l’amministrazione ed il professionista in

proporzione all’impegno prestato e alla prestazione svolta, al fine di non mortificare le professionalità.

Tale interdipendenza con l’amministrazione garantirà di risolvere in tempi brevi eventuali

problematiche non preventivate a monte del progetto ed una proficua collaborazione tra il team di

progetto e l’amministrazione.

Arch. Giuseppe Mandia

L’arch. Giuseppe Mandia, si occuperà della supervisone organizzativa degli eventi artistici che si

svolgeranno ad Auletta, relazionandosi con artisti di chiara fama nel campo dell’arte contemporanea e

della scenografia.

Valutazione della sostenibilità economica dell’intero progetto

Dott. Tommaso Di Nardo

Il dott. Tommaso Di Nardo si occuperà di valutare la sostenibilità economica e finanziaria dell’intero

progetto nelle sue successive fasi di sviluppo.

Inoltre si occuperà insieme con gli altri referenti di effettuare verifiche e bilanci periodici

sull’evoluzione del progetto, che diano la possibilità di evidenziare eventuali punti di debolezza non

preventivabili in fase di progetto e sviluppare ulteriori modelli gestione.

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Turismo

Dott.ssa Francesca Pagliari

La Dott. ssa Pagliari si assumerà la responsabilità di elaborare un piano di Direzione Turistica che

comprende:

• La creazione del prodotto turistico ProAuletta (ricettività extralberghiera, ristorazione e servizi

aturistici a supporto);

• La scelta della formula ricettiva extralberghiera più adatta alle caratteristiche del posto, del

budget e della domanda di alloggio sia attuale che potenziale.

• La creazione di imprese di ospitalità diffusa con una forte identità locale

• La redazione delle linee guida, della ricettività extralberghiera ProAuletta, che individuino i

requisiti qualitativi per soddisfare il soggiorno dell’Ospite.

• La redazione di un disciplinare che indichi le prassi operative, di accoglienza e di soggiorno

• La realizzazione di un percorso di accompagnamento all’autonomia nell’erogazione di servizi

di prenotazione, di conferma camera, di organizzazione dell’Accoglienza e del soggiorno

dell’ospite, di marketing e di marketing territoriale.

• La consulenza e servizi per il posizionamento sul mercato turistico del prodotto turistico

ProAuletta.

• La progettazione di una piattaforma telematica in diverse lingue (inglese, francese, spagnolo,

tedesco) con software per la disponibilità, prenotazione e pagamento alloggio/camera on line e

relativa assistenza per l'ottimizzazione dell'utilizzo di tale strumento

• La pubblicazione on line della piattaforma telematica e posizionamento sui potali e network

turistici.

• Tutoraggio e verifica standard qualità (linee guide-disciplinare-organizzazione).

• Progettazione e assistenza dell'attività di networking, per far nascere collaborazioni, formali e

informali, con gli altri territori.

Le figure professionali a supporto della direzione turistica saranno:

Mistery Guest:

In fase di tutoraggio, vari esperti di turismo, faranno vari sopralluoghi come Cliente/Turista, per

monitorare i servizi di accoglienza e la conformità alle linee guida e al disciplinare creati per il

prodotto turistico ProAuletta.

Consulente Fiscale per garantire consulenza fiscale per le attività extralberghiere

Coordinerà inoltre tutto il processo di formazione, sia operativa che di orientamento, creando specifici

laboratori didattici. Organizzerà e coordinerà, alla fine del processo formativo, stage e seminari esterni

presso strutture di alto profilo.

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Comunicazione

Agenzia di comunicazione Proforma S.r.l.

Proforma si occuperà della strategia e della creatività, della supervisione del piano di comunicazione e

della gestione dei fornitori.

Inoltre, supporterà l’amministrazione nella redazione del bando per la scelta dell’ufficio stampa. Nella

creazione dell’immagine coordinata di tutta la strategia di comunicazione.

Design

Arch. Alessandro Di Prisco

AULETTA FACTORY

L’arch Alessandro di Prisco curerà tutti gli aspetti legati al progetto “Auletta Factory”, con gli oggetti

di Sisma Style, si occuperà della creazione del laboratorio per la creazione di un distretto locale di

progettazione e produzione di manufatti, prodotti e prototipi per il rilancio culturale e produttivo di

Auletta.

Organizzerà i workshop specifici e si relazionerà con il collettivo di progettisti di alto profilo tecnico

scientifico.

Provvederà ad articolare un insieme di attività per una durata di 24 mesi, che costituiranno lo start up

del progetto, finalizzate alla costituzione di un laboratorio permanente di produzione e progettazione.

Auletta Factory

Tutti i professionisti garantiranno all’amministrazione un proficuo apporto per la redazioni di

bandi specifici per la scelta di professionalità e azioni non prevedibili in fase di progettazione

preliminare.