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REGIONE SICILIANA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE CATANIA U.O.C. Assistenza Sanitaria di Base Ufficio Specialistica Ambulatoriale Interna ________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ___Pagina 1 ____ ASP Catania - Via S. Maria La Grande, 5 (95124) Catania Codice Fiscale e Partita IVA 04721260877 U.O.C. Assistenza Sanitaria di Base - Ufficio Specialistica Ambulatoriale Interna Via Vecchia Ognina n° 14 Catania tel 095 2545838 fax 095 2545860 1 Accordo Integrativo Aziendale dei Medici Specialisti Ambulatoriali, dei Medici Veterinari e delle altre Professionalità ( Biologi, Chimici, Psicologi) Ambulatoriali stipulato ai sensi dell’AIR n.01675/12 del 28.08.2012 CATANIA 14.06.2013

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Accordo Integrativo Aziendale dei Medici Specialisti Ambulatoriali, dei MediciVeterinari e delle altre Professionalità ( Biologi, Chimici, Psicologi) Ambulatoriali

stipulato ai sensi dell’AIR n.01675/12 del 28.08.2012

CATANIA 14.06.2013

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1

ACCORDO INTEGRATIVO AZIENDALE DEI MEDICI SPECIALISTI AMBULATORIALI,DEI MEDICI VETERINARI E DELLE ALTRE PROFESSIONALITA’(BIOLOGI,CHIMICI ePSICOLOGI)AMBULATORIALI stipulato ai sensi dell’AIR n.01675/12 del 28.08.2012

Art. 1

Massimale orario e limitazioni-Flessibilità operativa,riorganizzazione degli orari e mobilità ( art.16e 17 ACN 23 marzo 2005 come modificato ed integrato dall’ACN 29 Luglio2009)Fermo restando quanto indicato negli art.16 e 17 del vigente ACN si concorda quanto segue:

a) Massimale orario e limitazioniDebiti orari occasionali devono essere recuperati dallo specialista , dal veterinario e dal professionistanel corso dello stesso giorno o comunque entro un mese , compatibilmente con le esigenze organizzativedell’Azienda.Eventuali prestazioni non effettuate per assenza non prevista e non programmata dello specialista, an-dranno eseguite previa prenotazione da parte del responsabile del poliambulatorio nel più breve tempopossibile e comunque entro i trenta giorni successivi, inserendole nelle eventuali disponibilità delle liste ese non possibile, in overbooking. Il responsabile del poliambulatorio curerà quanto sopra con la collabo-razione degli operatori del Back-office .L’eventuale debito orario occasionale complessivo del mese rilevato dalla documentazione in possessodell’Azienda e non recuperato, va comunicato allo specialista,al medico veterinario, al professionista erecuperato dallo stesso, concordando con il Responsabile del Presidio, tenuto conto delle esigenze orga-nizzative, entro e non oltre un mese dalla predetta comunicazione.Nel caso di mancato recupero del debito orario entro il termine suindicato,l’Azienda opererà le trattenuteeconomiche previste dall’art.16 comma 3.Nel caso non sia possibile tale recupero orario per motiviorganizzativi, l’Azienda potrà accordare la trasformazione del debito orario in permesso retribuito.Nel caso in cui lo specialista o il professionista o il veterinario sia stato autorizzato, ai sensi dell’art.30comma 13 a prolungare il proprio orario di attività,l’Azienda corrisponderà il relativo compenso di cui alcomma 14 del citato art.30, solo dopo aver conguagliato l’eventuale debito orario rilevato per il medesi-mo periodo.

b) MobilitàAi sensi del citato art.17 comma 1 e dell’art.18 comma 1, le parti concordano i seguenti criteri in materiadi mobilità.

- Gli istituti della flessibilità operativa, della riorganizzazione degli orari e della mobilità di cuiai successivi punti a) b), saranno attivati in base ad esigenze assistenziali e/o logistico-organizzative, anche al fine di potenziare le nuove strutture assistenziali ai sensi della leggeregionale n.5/2009

Nel caso dell’attivazione di uno dei suddetti istituti, le parti concordano che siano garantite le seguen-ti condizioni:

-presenza di requisiti tecnologici e organizzativi minimi necessari allo svolgimento dell’attivitànella sede di destinazione dello specialista, veterinario o del professionista;

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- mantenimento dell’orario complessivo dell’incarico e, compatibilmente con l’organizzazionedella nuova sede di incarico, mantenimento dell’articolazione oraria;

- gli specialisti e i professionisti mobilitati presso i presidi ospedalieri espleteranno esclusiva-mente attività ambulatoriale, con l’eccezione di attività di consulenza anche per pazienti rico-verati. Tale attività sarà espletata con modalità organizzative preventivamente concordate conlo specialista o con il professionista interessato. Tale attività di consulenza non si configuracome consulto di cui all’allegato”D” dell’A.C.N 23.03.2005 come modificato ed integratodall’ACN 29 Luglio 2009 e s.m.i;

- nel caso in cui la mobilità si attui presso un servizio o unità operativa che preveda attività an-che in ore notturne e/o festive, tali attività verranno espletate dallo specialista, dal veterina-rio,dal professionista previo assenso formale dello stesso;

- nel caso in cui la mobilità si attui presso un servizio o unità operative in cui è attivato l’istitutodella reperibilità, la stessa dovrà essere assicurata dallo specialista, dal professionista o veteri-nario con le modalità indicate nell’art.32 comma 8 A.C.N 23.03.2005 come modificato ed in-tegrato dall’A.C.N del 29.07.2009 e s.m.i

Nello specifico, le tipologie di mobilità sono costituite da:a) concentrazione dell’orario di attività presso un unico presidio;b) mobilità intraaziendale volontaria e/o obbligatoria ,mobilità interaziendale ;

a) Concentrazione dell’orario di attività presso un unico presidio Aziendale

Le istanze di concentrazione dell’attività presso uno stesso presidio eventualmente presentate, al Di-partimento delle Cure Primarie dagli specialisti ambulatoriali, dai veterinari e dai professionisti,maanche a richiesta dell’Azienda nel rispetto dell’art.23, comma 1 e 2 dell’A.C.N saranno accolte secompatibili con le esigenze organizzative aziendali ed in presenza di nulla osta dei responsabili dellestrutture di origine e di destinazione.Per la medesima branca, in presenza di più istanze per uno stesso presidio, le stesse saranno valutatesecondo il seguente ordine di priorità:

1) anzianità di servizio nella branca specialistica2) anzianità di specializzazione3) anzianità di laureaDell’avvenuto provvedimento deve essere data comunicazione al Comitato Zonale

b) Mobilità obbligatoria intraaziendale

Nella riorganizzazione degli orari si prevede anche la possibilità di trasferimento , a parità di monteore complessivo aziendale, di uno o più turni o parte di essi ,qualora lo impongano improrogabili(imprescindibili) motivi assistenziali e/o logistico-organizzativi ,da un presidio specialistico ove siintende ridurre o abolire il turno di specialistica ad un presidio ove si rende necessario istituire e/oincrementare l’offerta specialistica. Nel caso in cui, nel presidio le cui ore sono da ridurre, operinopiù specialisti ,professionisti o veterinari, l’ Azienda sentiti gli stessi e verificata l’indisponibilità al

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trasferimento su base volontaria, porrà in mobilità obbligatoria lo specialista o il professionista o ilveterinario secondo il seguente ordine di priorità :

- Specialisti con una media oraria ponderata delle prestazioni inferiore a due( rapporto tra nume-ro di prestazioni ponderate/ore effettivamente rese in base al tempario regionale), rilevata daidati dell’Azienda nell’anno solare precedente( ove non imputabile a carenze organizzative e tec-nico-strumentali già motivatamente segnalate dallo specialista) e tra questi specialisti, il sogget-to con minore anzianità di servizio nella branca;in caso di pari anzianità viene data precedenza alla minore anzianità di specializzazione e suc-cessivamente alla minore anzianità di laurea;in caso di ulteriore parità, verrà considerata,come elemento preferenziale,la minore distanza trala residenza dello specialista o del professionista o del veterinario e la nuova sede d’incarico.

- Nel caso in cui tutti gli specialisti,professionisti o veterinari operanti nel presidio in cui le oresono da ridurre, abbiano una media ponderata superiore a due, sarà sottoposto al provvedimento dimobilità obbligatoria lo specialista, professionista, veterinario che in ambito distrettuale, abbia unamedia inferiore a due prestazioni/ora e tra questi lo specialista con minore anzianità di servizio, e diseguito in caso di parità,minore anzianità di specializzazione , minore anzianità di laurea ed infine -minore distanza tra la residenza dello specialista e la sede d’incarico.

Lo specialista,il veterinario o il professionista individuato dal Comitato Consultivo Zonale, viene po-sto in mobilità obbligatoria con provvedimento formale emanato dall’Azienda. La produttività saràmonitorata per 12 mesi e qualora dovesse mantenersi ancora bassa , si procederà ai sensi del comma 1art.18, alla riduzione delle ore.In caso di dissenso al trasferimento,lo specialista o il professionista o il veterinario ha facoltà di pre-sentare ricorso al Comitato Consultivo Zonale entro e non oltre 15 giorni dalla notifica del provvedi-mento, esponendo i motivi di opposizione. Il ricorso deve essere contestualmente comunicato al Diret-tore Generale,che sospende il provvedimento emanato in attesa dell’esame del ricorso da parte delComitato Consultivo Zonale. Il parere espresso dal predetto Comitato nella prima riunione successivaalla presentazione del ricorso,dovrà essere comunicato entro 15gg dalla seduta all’Azienda e allo spe-cialista interessato per le consequenziali determinazioni. Lo specialista ha facoltà , per il tramite di uncomponente del comitato zonale o di un segretario provinciale di una O.S firmataria, di inoltrare entro15gg dalla comunicazione formale del comitato zonale, un ulteriore ricorso al comitato regionale cheentro 30gg lo dovrà esaminare; la determinazione assunta dal Comitato Regionale sarà vincolante perspecialista e comitato aziendale, e sarà comunicata entro 15gg ai soggetti interessati. Tale ricorso so-spende il provvedimento in oggetto.L’Azienda , visto il parere del Comitato consultivo zonale,emana il provvedimento definitivo che de-ve essere comunicato all’interessato entro 15gg dalla data di adozione dello stesso.Nel caso in cui lo specialista o il professionista non si adegui al provvedimento, decade dall’incaricoper le ore oggetto della mobilità, ai sensi dell’art.17, comma 3 dell’ACN vigente.La mobilità obbligatoria di cui al presente punto non può essere attivata nei confronti dello specialistao del professionista o del veterinario, già destinatario del medesimo provvedimento nei 18 mesi pre-cedenti.Quando ci si è avvalsi della mobilità obbligatoria per disattivazione o depotenziamento di un servi-zio,nel caso di riattivazione o ripotenziamento dello stesso, deve essere data priorità ai soggetti sotto-

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posti a mobilità, qualora la mobilità non sia stata strettamente dipendente dall’attività dello specialistao professionista.ART.2Assegnazione di turni disponibili a tempo determinato e a tempo indeterminato(art.22,comma4ACN 23 marzo come modificato ed integrato dall’ACN 29 luglio 2009 e s.m.i) (mobilità intera-ziendale)

Per la copertura di turni disponibili, prima di procedere alla pubblicazione degli stessi ai sensidell’art.22 dell’ACN, l’Azienda si può avvalere prioritariamente dell’istituto della mobilità intra-aziendale ed interaziendale, predisponendo un apposito avviso interno da pubblicare secondo le moda-lità previste dal citato art.22 comma 1 e per la durata di 15gg, sull’Albo del Comitato Consultivo zo-nale, da inviare per conoscenza anche alle OO.SS di categoria.Gli specialisti o i professionisti o i veterinari aspiranti al trasferimento, in servizio presso l’Aziendache ha richiesto la pubblicazione dei predetti turni disponibili, devono presentare apposita istanza conraccomandata AR al Comitato Zonale dal 1° al 10° giorno del mese successivo a quello di pubblica-zione dei medesimi turni.In presenza di più istanze di partecipazione , il Comitato consultivo zonale individua l’avente diritto altrasferimento, attraverso la formulazione di apposita graduatoria utilizzando i criteri previsti dal com-ma 2 dell’art.23 dell’ACN. Qualora, per i turni di che trattasi,l’Azienda abbia richiesto il possesso diparticolari capacità professionali, la scelta dello specialista o del professionista avviene secondo lemodalità previste dall’art.2 dell’AIR.La procedura per la scelta dell’avente diritto al trasferimento deve concludersi entro 45 gg dalla sca-denza del termine fissato per la presentazione dell’istanza. Il nominativo dello specialista deve esserecomunicato dal Comitato zonale all’azienda entro i successivi 15gg.La formalizzazione del trasferimento dovrà avvenire con provvedimento dell’Azienda entro il terminedi 15gg dal ricevimento della comunicazione del nominativo avente diritto al medesimo trasferimento.La procedura in argomento non può essere applicata per incrementare l’orario degli specialisti che nonabbiano raggiunto il massimale orario prescritto dall’art.16 dell’ACN.Nel caso in cui la procedura di mobilità volontaria intra-aziendale abbia avuto esito negativo e nonricorrano le condizioni per l’attivazione della mobilità obbligatoria, si potrà ricorrere alla mobilitàinteraziendale . In quest’ultimo caso si fa riferimento alle domande presentate nei sei mesi antece-denti la pubblicazione del bando secondo l’ ordine cronologico. In caso di mancata adesione si ricorrealla pubblicazione dei turni in conformità agli artt.22 e 23 del vigente ACN. Allo specialista ambulatoriale o professionista o veterinario posto in mobilità compete in ogni casoper incarichi svolti in comune diverso da quello di residenza, il rimborso spese di viaggio previstonell’ACN 23 Marzo 2005 come modificato ed integrato dall’ACN 29.07.2009 e s.m.iAvviate le procedure per la pubblicazione dei turni disponibili ed in attesa della copertura degli stessisecondo le procedure suindicate, l’Azienda può conferire un incarico provvisorio secondo quanto pre-scritto dall’art.23 comma 7 dell’ACN.L’articolo 2 rimane INVARIATO per il RESTO.

ART.3 ----------RESTA INVARIATO-----------Trasformazione degli incarichi da tempo determinato a tempo indeterminato ( art.23comma13ACN 23 marzo 2005 come modificato ed integrato dall’ACN 29 luglio2009 e s.m.i)

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ART.4 -----------RESTA INVARIATO----------Comitato consultivo Regionale ( art.25, commi 5,6,7A.C.N 23 marzo 2005 come modificato edintegrato dall’ACN 29 luglio 2009 e s.m.i)

ART.5-----------RESTA INVARIATO----------Compiti dello specialista,UCAD ( Uff. coordinamento Attività Distrettuali)e AFT(AggregazioniFunzionali territoriali) ( art.28,30,30 bis,31,31bis ACN 23marzo 2005 come modificato ed inte-grato dall’ACN 29 luglio 2009 e s.m.i)

ART.6----------RESTA INVARIATO------------Doveri e compiti dei professionisti biologi, chimici e psicologi ( art. 29 ACN 23.03.2005 e s.m.i)

ART.7Responsabile di Branca: funzioni , compiti, compensi (art.30 comma 2 e 15 ACN 23 marzo 2005come modificato ed integrato dall’ACN 29 luglio2009 e s.m.i)

Dovranno essere individuati due responsabili per ciascuna branca specialistica o multidisciplinare, dicui uno per il Distretto metropolitano ed uno per i restanti distretti. Per le branche con un numerodi specialisti inferiore a cinque,sarà individuato un solo responsabile di branca .L’individuazionedel RdB può avvenire solo per quelle branche in cui opera un numero di specialisti o professionistipari o superiore a due, con le procedure sotto descritte, fermo restando quanto previsto dall’art.30 c.15All’interno delle branche di medicina del lavoro e di radiologia, purchè operi nelle suddette brancheun numero di specialisti pari o superiore a due, assumeranno rispettivamente il ruolo di RdB il medicocompetente e il responsabile delle apparecchiature radiologiche, individuati con atto formaledell’Azienda.Pre-condizione per l’accesso al predetto coordinamento è il possesso da parte dello specialista, medicoo professionista, alla scadenza del termine di presentazione della domanda dì inserimento nella gra-duatoria per l’individuazione del responsabile di branca, di tutti i requisiti di cui al comma 5dell’art.21 dell’ACN 29 luglio2009 e s.m.i, pena la nullità della domanda stessa e di ogni altro prov-vedimento conseguente.Condizioni essenziali di accesso al coordinamento di branca o multidisciplinare sono:

titolarità d’incarico a tempo indeterminato per lo svolgimento in via esclusiva di attività spe-cialistica ambulatoriale regolamentata dall’ACN vigente;

titolarità di incarichi di specialistica ambulatoriale interna per almeno 25 ore almeno tre accessi settimanali nell’ambito aziendale.

L’individuazione dei Responsabili di Branca o multidisciplinare avverrà attraverso una graduatoriastilata dal Comitato Zonale sulla scorta dei seguenti punteggi:

- 1 punto per ogni anno di servizio prestato nella branca specialistica- 1 punto per ogni ora di incarico settimanale,riferito al momento della presentazione della do-

manda- 10 punti per la responsabilità di apparecchiature fisioterapiche.

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A parità di punteggio , saranno considerati i criteri indicati dall’art.23 comma 2.Gli specialisti o i professionisti aspiranti a ricoprire la funzione di che trattasi dovranno inoltrare alComitato Consultivo Zonale , entro 15 gg dalla notifica dell’approvazione degli Accordi Aziendali, ladomanda di partecipazione alla selezione per la nomina di responsabile di branca o multidisciplinare ,indicando chiaramente se intende partecipare per il distretto metropolitano e/o per i restanti distretti.Il Comitato Consultivo Zonale, entro 30gg dalla scadenza del termine ultimo di presentazione delledomande, stilerà la relativa graduatoria individuando l’avente diritto. In caso di rinunzia dell’aventediritto, il comitato consultivo procederà allo scorrimento della graduatoria ed individuerà come aventediritto, lo specialista secondo l’ordine della medesima graduatoria.Per la graduatoria i termini saranno riaperti ogni due anni. Trascorsi due anni dalla data di pubblica-zione della graduatoria,entro il 31 Gennaio si riapriranno i termini per la presentazione delle domande. Il nominativo dell’avente diritto al conferimento dell’incarico di RdB verrà comunicato all’Aziendaentro 15gg dall’approvazione dell’individuazione.L’Azienda, entro i successivi15gg, provvederà con apposito provvedimento, a formalizzarela relativa nomina.Tale provvedimento deve essere notificato all’interessato entro 30gg dalla data di adozione.Lo specialista,medico o professionista a cui sia stato conferito l’incarico di responsabile di bran-ca,mantiene detto incarico di durata biennale fino al perdurare nel medesimo periodo,del possessodei requisiti di accesso.Al venir meno di uno dei predetti requisiti ( pluralità di specialisti nella branca, titolarità di incaricoinferiore a 25 ore ……)il comitato zonale , anche su richiesta dello specialista, può procedere alloscorrimento della graduatoria esistente per occupare l’incarico resosi libero, fermo restando chel’accesso alla graduatoria è consentito nei modi e termini prestabiliti.I Responsabili di branca in carica decadono formalmente con la pubblicazione dell’AIA,continuando asvolgere in regime di prorogatio,le funzioni specifiche, percependo l’emolumento corrispondente finoalla nomina dei nuovi responsabili di branca.L’incarico di Responsabile di branca ha durata biennale con verifica annuale(effettuata dal CPVA)rinnovabile previo accertamento della permanenza dei requisiti e verifica sull’attività svolta, pena ladecadenza dell’incarico medesimo.In caso di decadenza o di dimissioni volontarie da parte di uno dei responsabili di branca, l’Aziendaprocederà a nuova nomina mediante scorrimento della graduatoria formulata dal comitato consultivozonale. La scadenza degli incarichi sarà contemporanea per tutti i responsabili di branca, a prescinderedalla data di attribuzione dell’incarico di RdB stesso.Per ciascuna categoria di professionisti può essere individuato un Responsabile di branca, a condizio-ne che per ciascuna di esse siano in servizio in ambito aziendale due o più professionisti.In particolare per quanto attiene ai Veterinari, può essere individuato un RdB per ciascuna delle trebranche (ex Aree).Per i Veterinari ed i Professionisti, le condizioni di accesso, le modalità di partecipazione degli aspi-ranti e quelle relative all’individuazione dell’avente diritto, nonché la disciplina giuridica ed economi-ca sono gli stessi di quelli previsti per i medici specialisti.Sono state individuate 11(undici) Branche Multidisciplinari e 2(due) Rappresentanti per gruppo

1) Allergologia-Pneumologia-Dermatologia2) Oculistica

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3) Chir.Generale-Ch.Pediatrica-Ch.Plastica-Urologia-Ostetricia-ORL4) Neurologia5) Geriatria-Med.Interna-Nefrologia-Gastroenterologia-Reumatologia6) Ortopedia7) Endocrinologia-Diabetologia-Scienza dell’Alimentazione8) Cardiologia-Medicina dello sport9) Fisiatria10) Angiologia11) Odontoiatria

Biologi -1 RdBPsicologi – 2 RdBRadiologi -4 RdBPatologi - 2 RdBVeterinari – 3 RdB ( tre Aree)

Previa verifica da parte del CPVA dell’avvenuto adempimento dei compiti e delle funzioni previstenell’Accordo Regionale del 2007, potranno partecipare alla selezione, anche i medici specialisti chenel corso degli anni passati hanno già svolto tale carica .

Funzioni e compitiIl Responsabile di Branca svolge le funzioni di referente tecnico della branca specialistica nei confron-ti dell’Azienda.Fermo restando l’autonomia professionale dei singoli specialisti o veterinari o professionisti, al re-sponsabile di branca possono essere assegnati dall’Azienda compiti organizzativi di indirizzo e moni-toraggio delle attività specialistiche territoriali relative alle branche per le quali svolge la funzione diresponsabile.L’ufficio di coordinamento delle attività distrettuali potrà avvalersi del responsabile di branca per leproblematiche concernenti la relativa specialità, compresi gli aspetti erogativi delle prestazioni.Lo specialista convenzionato membro di diritto dell’ufficio di coordinamento delle attività distrettualicura un costante rapporto con il responsabile di branca al fine di assicurare all’ufficio stesso una cor-retta informazione sull’andamento erogativo delle specialità assicurate a livello territoriale e alla sus-sistenza e/o insorgenza di eventuali problematiche assistenziali.In particolare il responsabile di branca collabora, mediante pareri e proposte, con l’Azienda al fine di:

a) assicurare un’offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali adeguata alla domanda avan-zata dall’utenza;

b) affrontare, nell’ambito delle risorse disponibili, i problemi operativi concernenti la brancaspecialistica;

c) garantire il supporto tecnico-professionale alle iniziative distrettuali ed aziendali che compor-tano il coinvolgimento della specialistica ambulatoriale;

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d) promuovere e verificare l’attività degli specialisti della branca in ordine all’assistenza specia-listica domiciliare ed ambulatoriale anche nell’ambito dell’assistenza domiciliare integra-ta(ADI)in base alla programmazione aziendale;

e) promuovere e verificare l’attività degli specialisti della branca in ordine all’assistenza speciali-stica nelle strutture aziendali residenziali , semiresidenziali negli hospice.

f) effettuare consulenze specialistiche per i controlli di congruità di cui alla circolare assessoriale478 /89

Inoltre il Responsabile di branca può avanzare proposte ai dirigenti sanitari responsabili della gestio-ne dei servizi per:

il sistema di informatizzazione; l’organizzazione di un sistema corretto di informazione su disponibilità e modalità di accesso

alle attività specialistiche ambulatoriali a favore dei cittadini, compresi modelli di comunica-zioni efficaci;

l’innovazione tecnologica delle dotazioni strumentali necessarie allo svolgimento delle attivitàspecialistiche ambulatoriali;

la stesura di programmi aziendali concernenti la formazione continua degli specialisti ambula-toriali,in modo da assicurare la corrispondenza dell’aggiornamento professionale e della for-mazione permanente alle necessità evidenziate a livello territoriale attraverso l’analisi delladomanda di prestazioni specialistiche ambulatoriali avanzate dall’utenza.

Tutte le attività svolte dal RdB saranno effettuate al di fuori dell’orario di servizio in accordo con ilresponsabile del distretto richiedente.Il RdB entro il 31 Ottobre dell’anno solare dovrà relazionare dettagliatamente al CPVA in merito al-l’attività svolta corredata da idonea documentazione.

CompensiAl responsabile di branca , titolare d’incarico a tempo indeterminato, è corrisposto per lo svolgimentodelle funzioni e compiti previsti dall’accordo regionale, limitatamente alle ore di incarico svoltenell’ambito in cui ha ricevuto la nomina un incremento dell’8% della quota oraria di cui all’art.42 e43,comma1,lettera A punti 1 e 2 dell’ACN vigente.Saranno considerate le ore di incarico svolte dal medico specialista nell’ambito metropolitano ovveroin quello extra-metropolitano;

ART.8---------- RESTA INVARIATO-----------Progetto Qualità

ART.9Programmi e Progetti finalizzati.

Fermo restando quanto indicato dall’art.31 dell’ACN 2005 come modificato ed integrato dall’ACN 29Luglio 2009 si stabilisce quanto segue:

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a)Obiettivi prioritari per i programmi ed i progetti finalizzati

Medici specialisti ambulatoriali e professionistiA1. Linee progettuali principali:

1) Abbattimento delle liste di attesa, così come previsto dagli indirizzi ministeriali anche attraverso: erogazione delle prestazioni eccedenti quelle previste per l’attività ordinaria nel tempario,

in particolare per i soggetti che giungono con richiesta di prestazioni “ urgenti U” e “bre-vi B”

incremento delle prenotazioni rispetto a quanto previsto in base al tempario (overbooking) con prenotazione tramite il CUP o scorporato dallo stesso e con agenda dedicata.

2) Ampliamento della fascia oraria di offerta assistenziale territoriale, con l’obiettivo di assicurareun assistenza dalle 8 alle 20.

3) Miglioramento dell’adeguatezza e dell’appropriatezza delle prescrizioni

4) Potenziamento della partecipazione attiva alla gestione integrata dei pazienti cronici( in particolarei target prioritariamente identificati dal disegno regionale)ed al successivo follow-up attivo, in li-nea con gli indirizzi regionali attraverso:

la valutazione specialistica e la proposta del piano individualizzato,comprendente gli ap-profondimenti diagnostici,gli interventi educativi e terapeutici e il follow-up;

la partecipazione agli ambulatori dedicati; la partecipazione agli ambulatori di gestione integrata ( AGI)

5)Potenziamento del supporto specialistico all’attività svolta nei Punti di Primo Intervento ( P.P.I) ePunti di Primo Intervento Pediatrico(PPIP) secondo quanto previsto dall’Azienda,allo scopo di offrireun valido riferimento,come consulenza per urgenze di basso –medio livello ( codici bianchi e in parteverdi); tale attività di consulenza non figura il consulto di cui all’allegato “ D” dell’ACN 2005 comemodificato ed integrato dall’ACN 2009 e s.m.i6) Potenziamento della partecipazione alle progettualità di cure domiciliari.

A2 Ulteriori linee progettuali

1. Adesione ai percorsi preferenziali clinico-assistenziali per pazienti multiproblematici2. Adesione ai percorsi clinico-assistenziali dei pazienti in carico ai PTA e PPI anche con inter-

venti di consulenza3. Attività di prevenzione e diagnosi precoce nei luoghi di vita e di lavoro4. Tempestività del risultato diagnostico5. Monitoraggio delle terapie (follow-up del paziente)6. Appropriatezza prescrittiva e primo ciclo di cura7. Partecipazione a campagne di screening8. Elaborazione dei piani di assistenza individuale (PAI) anche domiciliare per la fruizione delle

prestazioni riabilitative

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9. Farmacovigilanza10. Partecipazione ad attività di rilevazione epidemiologica per la preparazione,lo studio e la pro-

grammazione di indagini statistiche, con particolare riferimento agli indicatori individuati dalMinistero della salute, come ad es. le patologie cardiovascolari, il diabete di tipo II ed altre ,per il raggiungimento di specifici obiettivi di rilevamento epidemiologico

11. Educazione alimentare ai fini della prevenzione dell’obesità,delle malattie cardiovascolari edel diabete anche presso scuole, comunità,M.M.G e P.L.S

12. Preparazione di percorsi formativi e di eventuali linee progettuali, approvate dal CPVA13. Consegna al paziente della documentazione clinica, anche relativa a presidi e manufatti prote-

sici14. Individuazione di percorsi inerenti la risoluzione di patologie socialmente rilevanti ( campagne

in scuole e palestre, formazione e aggiornamento agli istruttori di palestre)

b) Elaborazione delle proposte progettuali

I progetti che saranno sottoposti a valutazione del CPVA possono essere elaborati:

1) dall’Azienda , che può predisporre l’elaborazione di proposte di programmi e di progetti fina-lizzati, in linea con la programmazione regionale,destinati all’attività specialistica e alle altrearee professionali, fermo restando l’obbligo per gli specialisti e per i professionisti di assicu-rare i propri compiti istituzionali di cui agli artt.28,29 e 29 bis.

2) da specialisti o professionisti, purchè in linea con la programmazione regionale ed aziendale econtrofirmati dal Dirigente aziendale responsabile della struttura dove il progetto va realizza-to.

I progetti dovranno essere coerenti con gli obiettivi prioritari sopraelencati e prevedere indicatori evalori attesi per la valutazione dei risultati.I programmi ed i progetti finalizzati devono essere presentati al CPVA e devono avere una duratanon superiore ad un anno,coincidente quest’ultimo con quello solare , devono prevedere un impegnoorario fuori dalla normale attività oraria di servizio.

c) partecipazione ai progetti

Ai progetti potranno accedere gli specialisti ed i professionisti che abbiano una media ponderatadelle prestazioni nell’ultimo anno solare non inferiore a tre ( media ponderata del periodo=n.di pre-stazioni ponderate del periodo/ore rese , effettivamente lavorate ,del periodo).Relativamente alla valutazione del 2012 per l’accesso ai progetti 2013,le prestazioni non devono es-sere inferiori a 2,5 sulle ore effettivamente lavorate.La partecipazione ai progetti dovrà essere formalmente sottoscritta per accettazione ,dal singolo spe-cialista o professionista ed effettuata in un unico o al massimo due ambulatori. La mancata adesionee/o partecipazione ovvero il mancato raggiungimento degli obiettivi ( in base agli indicatori definiti)comporta il venir meno del diritto alle somme derivanti dai progetti obiettivi, secondo quanto stabili-to dall’art.11.

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L’attività svolta dai medici specialisti e dai professionisti ambulatoriali nell’ambito di progetti e pro-grammi finalizzati concernenti il personale dipendente ed altro personale convenzionato (MMG,PLS)è valutata agli effetti economici ( retribuzione di risultato) in relazione al raggiungimento deivalori attesi degli indicatori specifici prefissati per l’attività specialistica.Per ciascun progetto, gli specialisti o i professionisti designano un referente, scelto tra gli aderenti alprogetto medesimo, il quale coordina le attività dei partecipanti al progetto e cura i rapporti ancheformali( raccolta e trasmissione dei report) tra questi ed il Responsabile della struttura dove il pro-getto va realizzato. Nel caso in cui il progetto coinvolga solo specialisti della stessa branca , il refe-rente del progetto sarà preferibilmente il responsabile di branca.

d)Comitato di Programmazione e Valutazione Aziendale

Il C.P.V.A è composto da otto membri, di cui quattro di nomina aziendale(Direttore Generale o suodelegato,con funzione di Presidente e tre dirigenti medici) e quattro medici specialisti ambulatorialidesignati dalle OO.SS di categoria con maggiore consistenza associativa a livello aziendale,cioè connumero di deleghe non inferiore al 3% delle deleghe provinciali, firmatarie dell’ACN vigente. Devonoessere previsti e nominati dei sostituti in caso di assenza di uno o più componenti.Per gli argomenti che riguardano i biologi, i chimici e gli psicologi ambulatoriali, i quattro rappresen-tanti dei medici specialisti ambulatoriali designati dai sindacati sono sostituiti da altrettanti rappresen-tanti delle OO.SS delle medesime categorie con maggiore consistenza associativa a livello aziendale,cioe’ con un numero di deleghe non inferiore al 3% delle deleghe provinciali, firmatarie dell’ACNvigente.Il CPVA è presieduto dal Direttore Generale o un suo delegato ed ha vigenza per tutta la durata con-trattuale. I pareri e le decisioni saranno espressi a maggioranza ed in caso di parità, prevarrà il voto delpresidente.Le funzioni di segretario saranno svolte da un funzionario nominato dall’Azienda che avrà il compitodi verbalizzare i lavori del comitato e di custodire i documenti cartacei e/informatici.I compiti del C.P.V.A sono quelli di seguito specificati: approva o rigetta i progetti in relazione alla loro conformità con gli indirizzi regionali ed aziendali

( in particolare la piena realizzazione e l’implementazione delle attività del P.T.A secondo quantoprevisto dal Decreto 723 del 10 Marzo 2010 con specifico riguardo a :” Gestione Integrata “ deipazienti cronici, Ambulatori Dedicati, Ambulatori di Gestione Integrata e Punti di Primo Interven-to) ed alla validità degli indicatori e dei valori attesi per la verifica ed il monitoraggio.

attribuisce a ciascun progetto, in via preferenziale, un monte ore, aggiuntive a quelle ordinarie,che deve tener conto della valenza strategica del progetto, del contesto con cui si realizza, dellemodalità di svolgimento delle attività, del numero di partecipanti. In alternativa, qualora nonfosse possibile assegnare delle ore aggiuntive, sarà assegnato un badget legato al valore delprogetto.

Esegue, con cadenza trimestrale, le verifiche in itinere, oltrechè la valutazione a consuntivo, in or-dine al raggiungimento dei risultati secondo gli indicatori di processo e di esito definiti.

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Modalità operative

Le proposte , sia quelle aziendali che quelle degli specialisti o professionisti, vengono inoltrateal CPVA a cura del referente del progetto, per la prevista valutazione, che deve essere effettua-ta entro e non oltre 30gg dal ricevimento delle stesse.Il CPVA entro 15gg dall’approvazione dei progetti. dovrà darne comunicazione ai DirigentiAziendali Responsabili della Struttura dove il progetto va realizzato nonché agli specialisti edai professionisti coinvolti, al fine di consentire la realizzazione dei progetti medesimi.

e) Verifiche

Il referente del progetto al fine di consentire al citato comitato di effettuare la verifica trimestrale, hal’obbligo di trasmettere al CPVA entro 15gg dalla fine di ciascun trimestre un report, sulla base delledettagliate relazioni( compresi i dati dei numeratori e dei denominatori utilizzati per la definizione delvalore raggiunto) a lui trasmesse con la stessa cadenza da ogni singolo specialista o professionista.Qualora durante lo svolgimento del progetto dovessero mutare le esigenze e/o le condizioni che nehanno determinato l’approvazione, anche al fine di garantire il raggiungimento dell’obiettivo in essodefinito, il Comitato ha facoltà di richiedere la riformulazione dello stesso di concerto con il Respon-sabile della Struttura dove il progetto si svolge.Il referente del progetto ha altresì il compito di trasmettere entro 15gg successivi alla scadenza delprogetto una relazione finale, specificando dettagliatamente i risultati raggiunti ( compresi i dati deinumeratori e dei denominatori utilizzati per la definizione del valore raggiunto) ed il grado di parteci-pazione di ciascun attore coinvolto.Il CPVA entro 30gg dal ricevimento dell’ultima relazione, per ciascun progetto, deve procedere allaverifica dei risultati raggiunti e del contributo apportato da ciascun partecipante, laddove il progetto nepermetta una valutazione oggettiva.Il mancato raggiungimento degli obiettivi, attestato dal CPVA,comporterà il venir meno del dirittoalla corresponsione delle somme destinate ai medesimi progetti. Nel caso in cui l’obiettivo del pro-getto non sia stato raggiunto , e laddove lo stesso progetto abbia previsto degli obiettivi individualicorredati da indicatori misurabili, potrà essere riconosciuto dal CPVA agli specialisti e professionistiche abbiano raggiunto il proprio obiettivo individuale almeno al 70%,il riconoscimento economicoproporzionale al risultato raggiunto e che non potrà comunque superare il 70% della tariffa oraria se-condo quanto stabilito nell’art.11.

f) Effetti economici

Per la realizzazione dei progetti ed il raggiungimento degli obiettivi,saranno preferenzialmente asse-gnate allo specialista o professionista partecipante , un numero di ore aggiuntive a quelle ordinarie ,retribuite secondo quanto stabilito nell’art.11. In alternativa qualora non fosse possibile assegnare delleore aggiuntive, sarà assegnato al CVPA un budget legato al valore del progetto e all’impegno previstoper la sua realizzazione. La valutazione deve essere effettuata dal CPVA.L’Azienda ,nell’ambito del monitoraggio della attuazione della riorganizzazione dell’assistenza territo-riale, potrà richiedere specifici report al CPVA sulla realizzazione dei progetti e il raggiungimento degliobiettivi.

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Le risorse economiche necessarie alla retribuzione di tale monte orario , previste dall’AIR nell’art.11per i programmi e progetti finalizzati, sono pari alle risorse già impiegate per integrare i tetti previsti nelDPR 271/00 e DPR 446/01 così come previsto dall’art.42, lettera B comma 3 e dall’art.43 ,lettera Bcomma 3 integrate dalle somme scaturenti dall’applicazione dell’ACN 2010 destinati agli accordidecentrati. Per la remunerazione di ciascun profilo professionale coinvolto si dovrà fare riferimento alfondo incentivante.

g) Incentivazione delle prestazioni aggiuntive

Allo scopo di aderire a specifiche previsioni contenute nella programmazione regionale o aziendale,finalizzate al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi specialistici, sia territoriali cheospedalieri, l’Azienda può chiedere al CPVA di autorizzare uno o più specialisti o professionisti adeseguire ai sensi dell’art.31 comma 4, prestazioni aggiuntive, al di fuori del proprio orario di servizio.In tale evenienza , il CPVA formulerà apposito programma, specificando le prestazioni aggiuntive daeffettuare,il Presidio ove devono essere svolte e le modalità di esecuzione.Per tale attività aggiuntiva allo specialista o al professionista verrà corrisposto un emolumento aggiun-tivo che sarà finanziato con risorse appositamente destinate.

ART.10 ed 11 -------RESTA INVARIATO-------

ART.12Formazione Continua( art.33 comma 3,7e8 ACN 23 Marzo 2005 come modificato ed integratodall’ACN 29 Luglio 2009 e s.m.i)

Entro il 31 Dicembre di ogni anno, per singola branca specialistica o area professionale, il Responsabiledi branca propone gli argomenti relativi ai percorsi formativi da presentare all’Ufficio Formazionedell’Azienda che, utilizzando le somme previste per la formazione dall’AIR, provvederà alla realizza-zione dei corsi ritenuti validi.Per il raggiungimento del tetto dei crediti formativi previsti nell’anno,lo specialista o il professionistaha facoltà di partecipare a corsi di formazione non compresi nella programmazione aziendale ; per isuddetti corsi è riconosciuto un permesso retribuito di 32 ore annue , come previsto dal comma 8dell’art. 33 dell’ACN e comunque non superiore a 100 ore annue ridotte in modo proporzionale alle oredi incarico settimanale.Le ore eventualmente eccedenti il raggiungimento del 100% del credito obbligatorio saranno regolariz-zate dall’Azienda , sentito lo specialista interessato , secondo una delle modalità sottoelencate:

- in conguaglio come permesso retribuito;- da recuperare in attività da espletare al di fuori del proprio orario di servizio;- da recuperare con decurtazione delle spettanze economiche;

Le ore impegnate in attività di formazione per corsi regionali e/o aziendali sia come docente che di-scende- purchè accreditati e documentati-effettuati dai singoli specialisti al di fuori dell’orario di servi-zio, a richiesta dello specialista o professionista, possono essere recuperate in forma di permesso retri-buito , purchè ciò non comporti altri oneri a carico dell’Azienda.

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Si può stipulare con le Università provinciali, convenzioni che prevedano l’obbligo di tirocinio pre- opost-laurea presso i poliambulatori territoriali, dei laureandi in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria, conattività di tutoraggio volontaria da parte degli specialisti o dei professionisti ambulatoriali.Nel protocollo d’intesa Azienda/Università dovranno essere predeterminate le branche interessate altirocinio e le risorse che i due Enti metteranno a disposizione del progetto formativo. L’attività di tuto-raggio da parte dello specialista o del professionista ambulatoriale, che non potrà superare il 10% delmonte orario complessivo d’incarico,potrà essere svolta con l’assenso formale dello stesso, all’internodell’orario di servizio con ore dedicate che non verranno computate ai fini della statistica, oppure al difuori dell’orario di servizio attraverso un progetto dedicato.Agli specialisti ed ai professionisti che aderiscono a tale tipo di attività, se svolta durante l’orario diservizio, non spetta alcun compenso. Qualora invece l’attività è prevista all’interno di uno specificoprogetto il cui finanziamento dovrà essere a carico dell’ente terzo,subordinato ad uno specifico proto-collo d’intesa , dovrà essere svolta al di fuori dell’orario di servizio.Le somme previste per la Formazione Continua, qualora non utilizzate, andranno ad incrementare ilfinanziamento per la formazione e/o per i progetti incentivanti degli anni successivi.Al fine di permettere agli specialisti di soddisfare il debito formativo, le Aziende sanitarie provincialieffettueranno la programmazione degli eventi formativi offerti, entro il mese di marzo di ogni anno.

Norma Finale n.1-n.2-n.3-----------RESTA INVARIATO---------

ART.13Tempario delle prestazioni specialistiche ambulatoriali

Allegato al presente , il Tempario delle prestazioni è utilizzato per l’organizzazione delle agende ecome riferimento pertanto all’attività del CUP.Lo specialista ambulatoriale ha l’obbligo di programmare un numero di prestazioni semplici ponderatedi quattro , così come definito nel tempario regionale.Lo specialista ambulatoriale può accedere ai programmi e progetti finalizzati solo se registra una mediaponderata delle prestazioni, nell’ultimo anno solare di riferimento , non inferiore a 3 prestazioni sulleore effettivamente lavorate. Relativamente alla valutazione del 2012 per l’accesso ai progetti 2013, leprestazioni non devono essere inferiori a 2,5 sulle ore effettivamente lavorate.Le prestazioni specialistiche vengono suddivise in prestazioni semplici (PS) e prestazioni complesse(PC). La prestazione semplice viene considerata eseguibile in quindici minuti(15 min.);la prestazionecomplessa sarà di durata superiore.La ponderazione delle prestazioni deve essere considerata indicativa, potendo eventuali problematicheessere valutate dai CPVA.

ART.14 Prestazioni Specialistiche Domiciliari

Al fine di definire procedure omogenee nel processo di erogazione delle visite specialistiche domiciliari egarantire comunque l’assistenza ai cittadini bisognosi,fermo restando la necessità di individuare gliassistiti già in carico alle ADI e la necessità di istituire una rete informatica per la opportuna gestione dei

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dati, in quanto gli stessi assistiti usufruiscono di tutte le prestazioni, compreso quelle fuori dai LEA,all’interno del PAI, si definisce quanto segue:Le visite domiciliari richieste per prestazioni da fruire fuori dai LEA( Cert. Medico Legali ecc.. .) nondevono essere prescritte su ricettario del SSR ove invece devono essere prescritte solo le richieste voltealla diagnosi e terapia. Anche le visite domiciliari di controllo devono essere effettuate solo percondizioni attinenti alla diagnosi e cura E’ importante ricordare che le prestazioni non previste nei Livellidi Assistenza (LEA) sono prestazioni da pagare per intero del loro costo e pertanto sono escluse dalleesenzioni totali o parziali.

1) il medico prescrittore indicherà nella richiesta di visita domiciliare prioritariamente se l’assistito ègià in carico all’ADI, la diagnosi primaria ed anche l’indicazione clinica dell’impedimento (anchetemporaneo) dell’assistito per le patologie indicate nell’all.G art.2 ACN dei MMG:a) impossibilità permanente a deambulare (es. grandi anziani con deficit della deambulazione, portatoridi protesi con grave difficoltà alla deambulazione)b) impossibilità ad essere trasportato in ambulatorio con mezzi comuni (pz non autosufficiente o abitantein un piano alto e senza ascensore)c ) impossibilitato per gravi patologie che necessitano di visite multidisciplinari per il quadro clinico esituazione socio-ambientale quali: insufficienza cardiaca in stadio avanzato; insufficienza respiratoria con grave limitazione funzionale; arteriopatia obliterante degli arti inferiori in stadio avanzato; grave artropatia degli arti inferiori con grave limitazione ; cerebropatici e cerebrolesi, con forme gravi ; paraplegici e tetraplegiciIl Medico prescrittore dovrà attenersi a quanto sopra specificato e di conseguenza potrà non ricorrerealla dicitura “ non trasportabile” inserita sulla ricetta.

2) il medico specialista ambulatoriale svolgerà le visite domiciliari fuori dall’orario di servizio pertutte le prestazioni con tempi di attesa superiori ai limiti normativi e comunque per tutte le “prestazionicritiche” di cui al DA 12 Agosto 2010,salvo assenza di lista di attesa oltre i limiti della norma e nei casidi cui all’art.30 comma 10 del vigente ACN; pertanto per gli specialisti che erogano le suddetteprestazioni, le giornate dedicate esclusivamente alle visite domiciliari in orario di servizio , sarannosoppresse ed inserite nell’agenda di prenotazione centralizzata.Ogni Distretto dovrà notificare il Regolamento di detto articolo ai medici in carico alla propria areaterritoriale e trasmettere trimestralmente al Servizio ASB un elenco nominale dei medici che effettuanol’attività domiciliare al di fuori dell’orario di servizio ed un elenco di quelli che la effettuano in orario diservizio, compresa la relativa produttività, al fine di consentirne il monitoraggio secondo lo schemaallegato.

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Modalita’ operative

1.1 – Prescrizione

Per richiedere una visita domiciliare , i medici prescrittori dovranno,oltre alla compilazioneobbligatoria dei campi sulle generalità dell’assistito :

1. riportare la patologia che ha determinato la richiesta , con la chiara motivazione per lavisita “ domiciliare” come da all. G art.2 ACN dei MMG;

2. nel caso di richieste urgenti il Medico prescrittore deve evidenziare tale necessità sullarichiesta al fine di essere inserita in un percorso prioritario.

1.2 – Accettazione

Il personale addetto all’accettazione, all’atto della presentazione della richiesta di visita domiciliaredeve:

1. verificare che la ricetta sia compilata in tutte le sue parti, con particolare attenzione allaresidenza e domicilio dell’utente ed all’appropriatezza prescrittiva secondo le patologiepreviste;

2. registrare la stessa su registro alfabetico cartaceo o preferibilmente informatico, dove deveessere riportato il nome, cognome, domicilio, codice fiscale, diagnosi, data e la motivazionedella richiesta di visita domiciliare,oltre il recapito telefonico. L’eventuale visita domiciliaredi controllo, entro 45gg e qualora ritenuto necessario, deve essere prescritta dal medicospecialista per ambiti territoriali, all’atto della I visita. Qualora sul registro sia già presenteuna richiesta di visita domiciliare, non antecedente a 90gg, per lo stesso utente e per lestesse motivazioni, la nuova richiesta di I° visita viene evidenziata al Responsabile delPoliambulatorio che predispone le opportune verifiche sulla prescrizione del medico.

La prenotazione viene effettuata presso le accettazioni del Distretto di residenza anagraficadell’utente con sede in un unico poliambulatorio individuato, salvo diverse esigenze organizzative delDistretto.

1.3 – Predisposizione liste visita per i medici specialisti ambulatoriali

Il Responsabile del poliambulatorio,dopo aver verificato l’appropriatezza della prescrizione edautorizzato l’esecuzione con la firma apposta sul retro della ricetta , predispone le liste delle visitedomiciliari suddivise per branca, corredate della data di prenotazione e della eventuale possibilità diunificare più richieste per uno stesso specialista per ambiti territoriali.Il personale individuato per la gestione delle visite domiciliari, registra tali elenchi e fa firmare alMedico il ritiro della richiesta con relativa data.

1.4 -Visita domiciliare

Il medico che effettua la visita domiciliare avrà cura di: identificare il paziente;

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RREEGGIIOONNEE SSIICCIILLIIAANNAA

AAZZIIEENNDDAA SSAANNIITTAARRIIAA PPRROOVVIINNCCIIAALLEE

CC AA TT AA NN II AA

U.O.C. Assistenza Sanitaria di BaseUfficio Specialistica Ambulatoriale Interna

________________________________________________________________________________________________________________________________________________

___Pagina 17 -___

ASP Catania - Via S. Maria La Grande, 5 (95124) CataniaCodice Fiscale e Partita IVA 04721260877

U.O.C. Assistenza Sanitaria di Base - Ufficio Specialistica Ambulatoriale InternaVia Vecchia Ognina n° 14 Cataniatel 095 2545838 fax 095 2545860

formulare la diagnosi ed il suggerimento terapeutico nel rispetto dell’ACN; apporre il timbro identificativo, la propria firma o sigla; riempire i modelli in uso( Allegato1) da riconsegnare al personale dell’accettazione che

registra la data di consegna ed avrà cura di segnalare al Responsabile del poliambulatorioeventuali difformità di contenuti di cui al presente regolamento;

far apporre la firma sul retro della ricetta per avvenuta fruizione, dall’assistito, dalparente, dal personale addetto all’assistenza del paziente non autonomo.

In caso di consulenza, lo specialista formula la diagnosi e gli eventuali consigli terapeutici su cartaAziendale, apponendo il proprio timbro oltre alla propria firma o sigla, questa verrà trasmessa inbusta chiusa, per il tramite del paziente, al medico curante.Lo specialista, tenuto a valutare il bisogno globale dell’assistito, per rispondere al quesito diagnosticoposto dalla richiesta del medico curante, prescrive direttamente le ulteriori indagini e/o farmaci sulricettario regionale fornitogli dall’Azienda.In presenza della necessità da parte dello specialista di rivedere l’assistito al fine di concludere l’iterdiagnostico, la riprenotazione quale “ visita di controllo” avviene direttamente a cura del medicospecialista sul ricettario del S.S.R..Si ritiene infine necessario precisare che quando i PUA saranno a regime in tutti i Distretti si valuteràl’integrazione di detto articolo con l’attività dei PUA

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

Restano confermate le indicazioni previste dal Tavolo Regionale.Le prestazioni ponderate verranno trasmesse al CUP con relativo tempo di esecuzione,moltiplicando per 15 ogni voce

DISCIPLINA SPECIALISTICA : TUTTE

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioniponderate

89.7 Prima visita (consulto definito complessivo) 1.589.13 Visita con certificazione medico-legale. Visita

neurologica1

89.01 Visita successiva alla prima (anamnesi evalutazioni definite brevi)

1

128 Visite e/o ausili, presidi, prodotti dietetici,rilascio attestati esenzioni tickets.

1

135 Valutazione caso clinico per attinenzafornitura protesi o presidi ( carrozzine, busti,scarpe, ecc.)

1.25

Interventi di sterilizzazione campo operatorio estrumentario chirurgico tra un paziente el’altro ( solo per le branche chirurgiche) .

0.5

Visita domiciliare in orario di servizio 4Altra visita domiciliare in singolo accesso 1.25

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : ALLERGOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

91.90.4 Screening allergologico ( fino a 7 allergeni) 1.2591.90.5 Test epicutanei a lettura ritardata (patch test)

sino a 20 allergeni2.0

91.90.6 Test percutanei ed intracutanei a letturaimmediata

2.0

99.12 Immunizzazione per allergia 0.5

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : ANGIOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

88.73.5 ECO(COLOR)Doppler dei T.S.A. 2.088.77.1 Ecodopplergrafia arti superiori o inferiori o

distrett.arteriosa2.0

88.77.2 ECO(COLOR)DOPPLERGRAFIA degli artisuperiori o inferiori o distrettuale

2.0

38.22 ANGIOSCOPIA PERCUTANEA 3.039.92 Iniezione intravenosa di sostanze sclerosanti 2.088.71.3 Studio Doppler trans cranico 3.088.76.2 Ecografia di grossi vasi addominali 2.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : CARDIOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

88.72.1 ECOCARDIOGRAFIA 2.0 88.72.2 ECODOPPLERGRAFIA CARDIACA 2.0 88.72.3 ECOCOLORDOPPLERGRAFIA CARDIACA 3.0 89.42 Test da sforzo dei due gradini di Masters 1.0 89.43 Test cardiovascolare da sforzo con cicloergom. 2.0 89.52 Elettrocardiogramma 1.089.50 Elettrocardiogramma dinamico (Holter) 2.2589.61.1 Monitoraggio continuo (24H) della Pressione

Arteriosa2.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : CHIRURGIA GENERALE, CHIRURGIAPEDIATRICA, CHIRURGIA PLASTICA.

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

83.21 Biopsia dei tessuti molli 1.083.31 Asportazione di lesione delle fasce tendinee 2.086.01 Aspiraz. della cute e del tessuto sottocutaneo 1.2586.02.2 Infiltrazione di cheloide 1.2586.05.1 Incisione con rimoz. di corpo estraneo 3.086.11 Biopsia della cute e del tessuto sottocutaneo 1.086.22 Rimozione asportativa di ferita, infezione 1.086.23 Rimoz. di unghia, matrice ungueale, o plica ung. 2.086.4 Asportaz. radicale di lesione della cute 2.086.59.1 Sutura estetica di ferita del volto 2.086.59.2 Sutura estet. di ferita in altri distretti del corpo 1.2586.59.3 Altra sutura estetica di ferita in altri distretti 1.2598.20 Rimozione corpo estraneo NAS 1.064.92.1 Frenulotomia 1.2549.01 Incisione ascesso perianale. 1.2549.42 Iniezioni di emorroidi 2.0

Medicazioni. 1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : DERMATOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

64.2 Asportaz. Demoliz. lesione del pene 2.070.33.1 Asportaz. di condilomi vaginali 2.071.30.1 Asportaz. Condilomi vulvari e perineali 3.086.01 Aspirazione della cute e tessuto sottocutaneo 1.2586.02.2 Infiltrazione di cheloide 1.2586.11 Biopsia della cute e del tessuto sottocutaneo 186.28 Rimozione non asportativa di ferita, inf. o ustione 1.2586.30.3 Asportaz. o demoliz tessuto cutaneo o sottocut.

Mediante cauterizzazione2

89.39.1 Osservaz. dermatologica in epiluminescenza 1.2591.90.1 Es. allergolog. strumentale per orticarie fisiche 4.093.57.1 Medicazione di ustione 199.23 Iniezione di steroidi 199.29.7 Mesoterapia 1

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : DIABETOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata.

86.22 Rimoz. asport. di ferita infezione ustione 1.086.27 Curettage unghia, matrice unguale,plica ung. 2.086.28 Rimozione non asportativa di ferita, infezione 1.089.39.3 Valutaz. della soglia sensibilità vibratoria 0.589.59.1 Test cardiovasc. per valutaz. di neuropatia

autonomica3.0

93.82.1 Terapia educazionale del diabetico 1.093.82.2 Terapia ed. diabetico seduta collettiva 8 paz. 4.099.29.5 Iniezione endocavernosa di farmaci 1.25

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : ENDOCRINOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata.

88.71.04 Ecografia del capo e collo (Ecotiroidea) 2.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : FISIATRIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

93.01.1 Valutazione funzionale globale 2.093.01.2 Valutazione funzionale segmentaria 1.093.01.3 Valutazione monofunzionale 1.093.03 Valutazione protesica 1.093.04.1 Valutaz. Manuale di funzione muscolare gen. 1.093.04.2 Valutaz. Manuale di funzione muscolare segm. 1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : GASTROENTEROLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

88.74.1 Ecografia addome superiore 2.0

88.75.1 Ecografia addome inferiore 2.0

88.76.1 Ecografia addome completo 3.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : GINECOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

89.26 Visita ginecologia 1.2557.32 Cistoscopia 1.2557.33 Cistoscopia con biopsia 1.2570.21 Colposcopia 1.2570.24 Biopsia delle pareti vaginali 1.2570.29.1 Biopsia delle pareti vag. a guida colposcopica 2.070.33.1 Asportazione di condilomi vaginali 2.071.11 Biopsia della vulva o della cute perineale 1.2571.30.1 Asportazione di condilomi vulvari e perineali. 3.075.34.1 Cardiotocografia 2.088.78 Ecografia ostetrica 2.088.78.2 Ecografia ginecologica 2.088.78.1 Ecografia ovarica 1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : MEDICINA INTERNA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

88.71.4 Diagnostica ecografica del capo e del colloGhiandole salivaricollo per linfonoditiroide

2.0

88.73.2 Ecografia della mammella ( monolaterale ) 1.5

88.73.1 Ecografia della mammella (bilaterale) 2.25

88.74.1 Ecografia addome superiore 2.0

88.75.1 Ecografia addome inferiore 2.0

88.76.1 Ecografia addome completo 3.0

88.78.2 Ecografia ginecologica 2.0

88.79.8 Ecografia transrettale 2.0

88.79.7 Ecografia transvaginale 2.088.79.1 Ecografia della cute e del tessuto sottocutaneo 2.088.79.3 Ecografia muscolo tendinea 2.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA: MEDICINA DEL LAVORO

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

111 Visita medica per accertamento idoneitàspecifica

3.0

133 Visite ispettive ambienti di lavoro 16.0Informazione al lavoratore sull’esito deirisultati

1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : MEDICINA DELLO SPORT

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

89.37.1 Spirometria semplice 1.25 89.52 Elettrocardiogramma 1.0 89.42 E.C.G. dopo sforzo con I.R.I. mediante Masters 1.0

E.C.G. sottosforzo monitorato 2.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA: NEFROLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

89.03 Stesura del piano di dialisi (Anamnesi evalutazioni definite complessive)

1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : NEUROLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

89.13 Visita neurologica 1.2589.14 Elettroencefalogramma 1.2589.15.1 Potenziali evocati acustici 1.2589.15.4 Potenziali evocati somato-sensoriali 2.093.01.3 Valutazione monofunzionale 1.2593.01.4 Valutaz.funz.delle funzioni corticali superiori 2.093.08.1 Elettromiografia semplice per muscolo 1.0*93.08.5 Risposte riflesse. 1.2593.08.6 Stimolazione ripetitiva 1.2593.08.7 Test per tetania latente 1.2593.08.8 Test di ischemia prolungata incluso EMG 1.2593.09.1 Velocità di conduz. nerv. motoria per muscolo 1.0*93.09.2 Veloc. di conduz. nerv. sensitiva per nervo 1.0*93.89.2 Training per disturbi cognitivi 1.594.01.2 Somministraz. di test di deterioramento o sviluppo

intellettivo1.25

94.02.1 Somministraz. di test della memoria 1.2594.02.2 Test della scala di memoria di Wechsler 1.2594.08.1 Somministr. di test delle funzioni esecutive 1.2594.08.2 Somministraz. di test delle abilità visuo spaziali 1.2594.08.4 Esame dell’ afasia 2.0 * E.M.G. arti superiori o inferiori + VCM+VCS 4

* tali prestazioni vengono eseguite normalmente durante la stessa visita e pertantodevono essere valutate complessivamente in 60 minuti (4 prestazioni ponderate)

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : OCULISTICA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

09.41 SPECILLAZIONE PUNTO LACRIMALE 1.009.42 SPECILLAZIONE CANAL. LACRIMALI 1.0 9.19 Altre procedure diagnostiche sull’apparato

lacrimale( test di Schirmer)0.5

12.14 IRIDECTOMIA MEDIANTE LASER 2.014.34 RIPARAZIONE LACERAZ. RETINA-LASER 3.093.02 VALUTAZIONE ORTOTTICA 1.095.01 Esame parziale occhio 1.095.02 VISITA OCULISTICA COMPLETA

COMPRENDE: STUDIO SEGMENTO ANT. + TONOMETRIA+ESAME FUNDUS + PRESCRIZIONE LENTE

1.5

95.05 Studio del campo visivo 2.095.06 Studio della sensibilità al colore 0.595.09.01 Esame fundus oculi; comprende: dilatazione,

applic. Anestetico, applicaz.Lente di Goldmann1.0

95.12 ANGIOGRAFIA CON FLUORESCEINA 3.095.15 STUDIO DELLA MOTILITA’ OCULARE 1.089.11 TONOMETRIA 0.598.21 ESTRAZIONE DI CORPO ESTRANEO 1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : ODONTOIATRIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

96.54.01 Ablazione tartaro 1.023.01 Estrazione di dente deciduo inclusa anestesia 1.2523.09 Estrazione di dente permanente inclusa anestesia 1.523.11 Estrazione di radice residua inclusa anestesia 2.023.20.1 Ricostruzione di dente mediante otturazione a

due sup.2.0

23.2.2 Ricostruzione di dente mediante otturaz. a tre opiù sup

2.5

23.71.1 Terapia canalare in dente monoradicolato 2.523.71.2. Terapia canalare in dente pluriradicolato 3.024.31 Asportaz. di lesione o tessuto della gengiva 2.024.39.1 Levigatura delle radici 2.097.35 Rimozione di protesi dentale 1.2598.01 Rimozione di corpo estraneo intraluminale dalla

bocca1.0

99.97.1 Splintaggio per gruppo di quattro denti 2.0 23.43.1 Inserzione protesi rimovibile per arcata 6.023.43.2 Altra inserzione protesi per arcata 5.024.70.1 Trattamento ortodontico per apparecchi mobili 2424.80.1 Riparazione app. ortodontico 1.2599.97.2 Trattamento per applicazione protesi rimovibili.

Modifiche1.25

24.70.3 Trattamento ortodontico con app. funzionale 8.093.03 Valutazione protesica 1.2587.12.2 Altra radiografia dentaria 1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA: ORTOPEDIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

93.54.1 Bendaggio con doccia di immobilizzazione 1.593.54.5 Apparecchio gessato: avambraccio-mano 2.093.54.6 Apparecchio gessato: ginocchio 2.593.54.7 Apparecchio gessato: polso,mano,piede 2.093.54.8 Doccia gessata di dito della mano o del piede 1.2593.56.1 Fasciatura semplice 1.093.56.4 Bendaggio adesivo elastico 1.2593.56.6 Medicazione di SHANZ 1.093.56.7 Altro bendaggio ( Desault, So-Bar) 2.097.1 Sostituzione non operatoria di sussidi per sistema

muscolo- scheletrico1.0

97.88 Rimozione di dispositivo esterno di immobiliz. 1.099.29.6 Iniezione modificatrice di ascesso freddo 1.081.92 Iniezione sostanze terapeutiche nell’articolazione 1.081.91 Artrocentesi 1.25

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : OTORINOLARINGOIATRIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

21.01 Controllo epistassi med. tampon. nasale ant. 1.021.03 Controllo epistassi mediante cauterizzazione 1.031.42.1 Laringoscopia indiretta 1.095.41.1 Esame audiometrico tonale 1.2595.41.2 Esame audiometrico vocale 1.2595.42 Impedenzometria 1.2595.44.2 Esame clinico della funzionalità vestibolare 1.2595.46 Altri test audiometrici della funzionalità

vestibolare1.25

96.52 Irrigazione dell’orecchio 1.098.11 Rimoz. corpo estraneo intraluminale

dall’orecchio.1.0

98.12 Rimozione corpo estraneo intraluminale dalnaso

1.0

98.13 Rimozione corpo estraneo intraluminaledalla faringe.

1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : PNEUMOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

89.37.1 Spirometria semplice 1.2589.37.2 Spirometria globale 1.2589.37.4 Test di broncodilatazione farmacologica 2.089.38.3 Diffusione alveolo-capillare del CO 1.2589.65.1 Emogasanalisi arteriosa sistemica 1.2589.65.2 Emogasanalisi durante respirazione di O2 ad

alta concentrazione1.25

89.65.3 Emogasanalisi durante respirazione di O2 abassa concentrazione

1.25

89.65.6 Emogasanalisi prima e dopo iperventilazione 1.2589.66 Emogasanalisi di sangue misto venoso 1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA: PSICOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

Psicoterapia + relazione 4.0 + 1.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : RADIOLOGIA DIAGNOSTICA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

87.04.01 Tomografia (Stratigrafia) della laringe 1.2587.05 Dacriocistografia 2.087.06 Faringografia 2.087.06.1 Radiografia con contrasto delle ghiandole salivari

Scialografia1.25

87.07 Laringografia con contrasto 2.087.09.1 Radiografia dei tessuti molli della faccia, del capo e del

collo1.0

87.09.2 Radiografia del tratto faringo-crico.esofageo-cardiale 3.087.09.11 Esame diretto 2 proiezioni di Laringe 1.087.09.12 Esame diretto 2 proiezioni di Rinofaringe 1.087.11.1 Radiografia di arcata dentaria 1.087.11.2 Radiografia con occlusione di arcata dentaria 1.087.11.3 Ortopanoramica delle arcate dentarie 1.2587.11.4 Tomografia arcate dentarie 1.2587.12.1 Teleradiografia del cranio 1.087.16.1 Altra radiografia di ossa della faccia 1.087.16.2 Tomografia (Stratigrafia) articolazione temporo-

mandibolare basale e dinamica bilaterale2.0

87.16.3 Tomografia (Stratigrafia) articolazione temporo-mandibolare monolaterale

1.0

87.16.4 Tomografia (Stratigrafia) articolazione temporo-mandibolare bilaterale

1.25

87.17.1 Radiografia del cranio e dei seni paranasali 1.2587.17.2 Radiografia della sella turcica 1.087.22 Radiografia della colonna cervicale 1.2587.23 Radiografia della colonna dorsale (toracica) 1.2587.24 Radiografia della colonna lombo-sacrale 1.2587.24.2 Radiografia del rachide sacro-coccigeo 1.2587.29 Radiografia completa della colonna 1.25

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

87.29.1 Radiografia completa della colonna e del bacino sottocarico (radiogramma unica)

1.25

87.37.1 Mammografia bilaterale 2.087.37.2 Mammografia monolaterale 2.087.42.1 Tomografia (Stratigrafia) toracica bilaterale 2.087.42.2 Tomografia (Stratigrafia) toracica monolaterale 1.2587.42.3 Tomografia (Stratigrafia) del Mediastino 1.5087.43.1 Radiografia di coste, sterno e clavicola. Scheletro toracico

costale bilaterale1.25

87.43.2 Altro Radiografia di coste, sterno e clavicola (monolaterale) 1.087.44.1 Radiografia del torace di routine, n.s.a. Radiografia

standard del torace (teleradiografia e/o telecuore)1.0

87.44.2 Telecuore con esofago baritato 1.2587.49.1 Radiografia della trachea 1.087.59.1 Colecistografia 2.087.61 Radiografia completa del tubo digerente con pasto baritato

(9 radiogrammi)4.0

87.62.3 Radiografia di stomaco e duodeno con doppio contrasto 3.087.62.1 Radiografia dell’esofago con contrasto 2.087.64 Radiografia del tratto gastro-intestinale inferiore 2.087.65.1 Clisma opaco semplice 3.087.65.3 Clisma del tenue con doppio contrasto 5.087.69.1 Altre procedure diagnostiche sull’apparato digerente 4.087.72 Tomografia (Stratigrafia) renale 1.587.73 Urografia endovenosa 4.087.74.1 Pielografia retrograda monolaterale 3.087.74.2 Pielografia retrograda bilaterale 4.087.75.1 Pielografia transpielostomica 3.087.76 Cistouretrografia retrograda 3.087.76.1 Cistouretrografiaminzionale 3.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

87.77 Cistografia 2.587.77.1 Cistografia con doppio contrasto 3.087.79 Radiografia dell’apparato urinario 1.088.19 Radiografia dell’addome 1.088.21 Radiografia della spalla e dell’arto superiore 1.2588.22 Radiografia del gomito e dell’avambraccio per segmento 1.088.23 Radiografia del polso e della mano per segmento 1.088.26 Radiografia del bacino e dell’ anca 1.2588.27 Radiografia del femore del ginocchio e gamba per segmento 1.2588.28 Radiografia del piede e della caviglia per segmento 1.088.29.1 Radiografia completa degli arti inferiori e del bacino sotto

carico1.25

88.29.2 Radiografia assiale della rotula 1.2588.31 Radiografia dello scheletro in toto 3.088.33.1 Studio dell’età ossea 1.2588.33.2 Tomografia (Stratigrafia) di segmento scheletrico 1.2588.39.1 Localizzazione radiologica corpo estraneo 1.2588.71.4 Diagnostica ecografica del capo e del collo 2.088.74.1 Ecografia addome superiore: fegato e vie biliari, milza,

pancreas, reni e surreni, retro peritoneo2.0

88.75.1 Ecografia dell’addome inferiore – ureteri e/o vescica pelvimaschile o femminile

2.0

88.76.1 Ecografia dell’addome completo 3.088.78 Ecografia ostetrica morfologica 3.088.78.2 Ecografia ginecologica 2.088.73.2 Ecografia mammella monolaterale 1.588.73.1 Ecografia mammella bilaterale 2.2588.79.1 Ecografia della cute e del sottocutaneo 2.088.79.2 Ecografia osteoarticolare per segmento 2.088.79.3 Ecografia muscolo tendinea 2.088.79.5 Ecografia del pene 2.088.79.6 Ecografia dei testicoli 2.088.79.8 Ecografia trans rettale 2.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

88.99.1 Densitometria ossea (polso o caviglia) 1.088.99.2 Densitometria ossea(lombare, femorale, ultradistale) con tecnica

assorbimento a raggi x1.0

88.99.3 Densitometria ossea (Total body) con tecnica assorbimento a raggi x 1.2589.01 Anamnesi e valutazione definite brevi visita radiologica. Escluso visita

radioterapica pretrattamento1.0

87.03 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL CAPO TC del cranio(sella turcica, orbite), TC dell’encefalo

3.0

87.03.1 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL CAPO, SENZA E CONCONTRASTOTC del cranio (sella turcica, orbite)TC dell’encefalo

3.0

87.03.2 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL MASSICCIO FACCIALETC del massiccio facciale (mascellare, seni paranasali, etmoide, articolazionitemporo-mandibolari). In caso di ricostruzione tridimensionale codificareanche (88.90.2)

3.0

87.03.3 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL MASSICCIOFACCIALE, SENZA E CON CONTRASTO TC del massiccio facciale(mascellare, seni paranasali, etmoide, articolazioni temporo-mandibolari. Incaso di ricostruzione tridimensionale codificare anche (88.90.2)

3.0

87.03.04 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELLE ARCATE DENTARIE(DENTALSCANNER)TC dei denti (arcata superiore o inferiore)

3.0

87.03.5 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ORECCHIO TCdell’orecchio (orecchio medio e interno, rocche e mastoidi, base cranica eangolo ponto cerebellare

3.0

87.03.6 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ORECCHIO,SENZA E CON CONTRASTOTC dell’orecchio (orecchio medio e interno, rocche e mastoidi, basecranica e angolo ponto cerebellare

3.0

87.03.7 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL COLLOTC del collo (ghiandole salivari, tiroide-paratiroidi, faringe, laringe,esofago cervicale

3.0

87.03.8 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL COLLO, SENZA ECON CONTRASTOTC del collo (ghiandole salivari, tiroide-paratiroide, faringe, laringe,esofago cervicale

3.0

87.03.9 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELLE GHIANDOLESALIVARI Scialo Tc

3.0

87.41 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL TORACETC del torace (polmoni, aorta toracica, trachea, esofago, sterno, coste,mediastino)

3.0

87.41.1 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL TORACE, SENZA ECON CONTRASTOTC del torace (polmoni, aorta toracica, trachea, esofago, sterno, coste,mediastino)

3.0

87.44.2 Telecuore con esofago baritato 2.087.71 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEI RENI

Incluso: Logge renali, surreni, logge surrenali che,psoas, retro peritoneo3.0

87.71.1 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEI RENI, SENZA E CONCONTRASTOIncluso: Logge renali,surreni,logge surrenali che,psoas, retroperitoneo

3.0

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CODICE

TEMPARIO DELLE PRESTAZIONISPECIALISTICHE AMBULATORIALI

DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

88.01.1 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ADDOMESUPERIORE Incluso: Fegato e vie biliari, pancreas, milza, retroperitoneo, stomaco, duodeno, tenue grandi vasi addominali, reni esurreni

3.0

88.01.2 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ADDOMESUPERIORE, SENZA E CON CONTRASTO Incluso:Fegato e viebiliari,pancreas,milza,retro peritoneo,stomaco,duodeno,tenue,grandi vasiaddominali,reni e surreni

3.0

88.01.3 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ADDOME INFERIOREIncluso:pelvi,colon e retto, vescica, utero e annessi o prostata

3.0

88.01.4 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ADDOMEINFERIORE, SENZA E CON CONTRASTOIncluso:Pelvi, colon e retto, vescica, utero e annessi o prostata

3.0

88.01.5 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ADDOMECOMPLETO

3.0

88.01.6 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ADDOMECOMPLETO, SENZA E CON CONTRASTO

3.0

88.38.1 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL RACHIDE E DELLOSPECO VERTEBRALETC del rachide (cervicale, toracico,lombosacrale), spinaleIncluso lo studio di 3 metameri e 2 spazi intersomaticIn caso di estensione della prestazione ad un ulteriore spazio intersomatico ometamero codificare anche 88.90.3

3.0

88.38.2 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL RACHIDE E DELLOSPECO VERTEBRALE, SENZA E CON CONTRASTOTC del rachide (cervicale,toracico,lombosacrale), spinaleIncluso:lo studio di 3 metameri e 2 spazi intersomaticIn caso di estensione della prestazione ad un ulteriore spazio intersomatico ometamero codificare anche 88.90.3

3.0

88.38.3 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ARTO SUPERIORE(per segmento)TC di: spalla e braccio (spalla,braccio), gomito e avambraccio(gomito,avambraccio), polso e mano (polso,mano)

3.0

88.38.4 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ARTO SUPERIORE,SENZA E CON CONTRASTO (per segmento)TC di: spalla e braccio (spalla,braccio), gomito e avambraccio(gomito,avambraccio), polso e mano (polso,mano)

3.0

88.38.5 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL BACINOTC di: bacino e articolazioni sacro-iliache

3.0

88.38.6 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ARTO INFERIORE(per segmento)TC di: articolazione coxo-femorale e femore (articolazione coxo-femorale,femore), ginocchio e gamba (ginocchio,gamba), caviglia e piede(caviglia,piede)

3.0

88.38.7 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DELL’ARTO INFERIORE,SENZA E CON CONTRASTO (per segmento)TC di: articolazione coxo-femorale e femore (articolazione coxo-femorale,femore), ginocchio e gamba (ginocchio,gamba), caviglia e piede(caviglia,piede)

3.0

88.38.8 ARTRO TC 3.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

88.90.3 TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TC) DEL RACHIDE E DELLOSPECO VERTEBRALESpazio intersomatico o metamero aggiuntivo in corso di TC del rachide(cervicale, toracico, lombosacrale), spinale

1.25

88.91.1 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL CERVELLO E DELTRONCO ENCEFALICO, SENZA E CON CONTRASTOIncluso: relativo distretto vascolare

4.0

88.91.2 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL CERVELLO E DELTRONCO ENCEFALICO, SENZA E CON CONTRASTOIncluso: relativo distretto vascolare

4.0

88.91.3 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL MASSICCIOFACCIALE(sella turcica, orbite, rocche petrose, articolazioni temporomandibolari)Incluso: relativo distretto vascolare

4.0

88.91.4 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL MASSICCIOFACCIALE, SENZA O CON CONTRASTO(sella turcica, orbite, rocche petrose, articolazioni temporomandibolari)Incluso. Relativo distretto vascolare

4.0

88.91.5 ANGIO-RM DEL DISTRETTO VASCOLARE INTRACRANICO 4.088.91.6 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL COLLO (per

segmento)(faringe,laringe,parotidi-ghiandole salivari,tiroide-paratiroidi)Incluso: relativo distretto vascolare

4.0

88.91.7 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL COLLO, SENZA ECON CONTRASTO, (per segmento)(faringe,laringe,parotidi-ghiandole salivari, tiroide-paratiroidi)Incluso: relativo distretto vascolare

4.0

88.91.8 ANGIO-RM DEI VASI DEL COLLO 4.088.92 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL TORACE

(mediastino, esofago)Incluso: relativo distretto vascolare

4.0

88.92.1 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL TORACE SENZE ECON CONTRASTO(mediastino, esofago)Incluso: relativo distretto vascolare

4.0

88.92.2 ANGIO-RM DEL DISTRETTO TORACICO 4.088.92.3 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL CUORE 4.088.92.4 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DEL CUORE SENZA E

CON CONTRASTO4.0

88.92.5 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (CINE-RM) DEL CUORE 4.088.92.6 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELLA MAMMELLA

Monolaterale4.0

88.92.7 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELLA MAMMELLASENZA E CON CONTRASTOMonolaterale

4.0

88.92.8 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELLA MAMMELLABilaterale

4.0

88.92.9 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELLA MAMMELLA,SENZA E CON CONTRASTOBilaterale

4.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

88.93 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELLA COLONNA(per segmenti)Cervicale, toracica, lombosacrale

4.0

88.93.1 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELLA COLONNA,SENZA E CON CONTRASTOCervicale, toracica, lombosacrale

4.0

88.94.1

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM)MUSCOLOSCHELETRICA (per segmenti)RM di spalla e braccio (spalla, braccio)RM di gomito e avambraccio (gomito, avambraccio)RM di polso e mano (polso, mano)RM di articolazione coxo-femorale e femore (articolazione coxo-femorale, femore)RM di bacinoRM di ginocchio e gamba (ginocchio, gamba)RM di caviglia e piede (caviglia, piede)Incluso: articolazione, parti molli, distretto vascolare

4.0

88.94.2

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM)MUSCOLOSCHELETRICA, SENZA E CON CONTRASTO, (persegmenti)RM di spalla e braccio (spalla, braccio)RM di gomito e avambraccio (gomito, avambraccio)RM di polso e mano (polso, mano)RM di articolazione coxo-femorale e femore (articolazione coxo-femorale, femore)RM di bacinoRM di ginocchio e gamba (ginocchio, gamba)RM di caviglia e piede (caviglia, piede)Incluso: articolazione, parti molli, distretto vascolare

4.0

88.94.3 ANGIO-RM DELL’ARTO SUPERIORE O INFERIORE 4.088.95.1 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELL’ADDOME

SUPERIOREIncluso: Fegato e vie biliari, milza, pancreas, reni e surreni, retroperitoneo e relativo distretto vascolare

4.0

88.95.2 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELL’ADDOMESUPERIORE, SENZA E CON CONTRASTOIncluso: fegato e vie biliari, milza, pancreas, reni e surreni, retroperitoneo e relativo distretto vascolare

4.0

88.95.3 ANGIO-RM DELL’ADDOME SUPERIORE 4.088.95.4 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELL’ADDOME

INFERIOREVescica e pelvi maschile o femminileIncluso: relativo distretto vascolare

4.0

88.95.5 RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RM) DELL’ADDOMEINFERIORE SENZA E CON CONTRASTOVescica e pelvi maschile o femminileIncluso: relativo distretto vascolare

4.0

88.95.6 ANGIO-RM DELL’ADDOME INFERIORE 4.0

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : REUMATOLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

81.91 Artrocentesi. ( Aspirazione articolare ). 1.2581.92 Iniezione di sostanze terapeutiche

nell’articolazione o nel legamento.1.0

88.99.3 Densitometria ossea con tecnica di assorb. araggi X

1.0

88.99.5 Densitometria ossea ad ultrasuoni. 1.2599.23 Iniezione di steroidi. 1.0

Capillaroscopia. 1.25Termografia. 1.25

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TEMPARIO DELLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHEAMBULATORIALI

DISCIPLINA SPECIALISTICA : UROLOGIA

CODICE DESCRIZIONE DELLE PRESTAZIONI Prestazioneponderata

57.17 Cistostomia percutanea 1.0 57.32 Cistoscopia 2.0 57.33 Cistoscopia con biopsia 2.5 57.94 Cateterismo vescicale 0.5 58.22 Uretroscopia 1.25 58.31 Asportaz. o elettrogoagulaz. di lesione o di

tessuto dell’uretra1.0

58.60.1 Dilatazione uretrale 1.0 58.60.2 Dilataz. uretrali progressive 1.0 60.11 Biopsia transperineale della prostata 3.0 60.11.1 Biopsia transperineale ecoguidata della prostata 3.0 61.0 Incisione e drenaggio dello scroto e della tunica 1.0 61.91 Puntura evacuativa di idrocele della tunica

vaginale1.0

63.52 Derotazione del funicolo e del testicolo 1.0 64.11 Biopsia del pene 1.0 64.92.1 Frenulotomia 1.25 64.93 Liberazione di sinechie peniene 1.25 88.79.8 Ecografia transrettale 2.0 96.49 Installazione genitourinaria 1.098.19 Rimoz.di corpo estr. intralum. dall’uretra 1.0 98.24 Rimoz. di corpo estraneo da scroto e pene 1.0 99.29.5 Iniezione endocavernosa di farmaci 1.25 99.94 Massaggio prostatico 0.589.24 Uroflussometria 1.0