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Sabato 27 gennaio 2018 www.ilquotidianoweb.it 31 SOCIETÀ&CULTURA REDAZIONE: via Rossini, 2 87040 Castrolibero Tel. 0984.852828 [email protected] Il premio Grillo strumento di memoria IN TV di FRANCESCO IULIANO «QUELLA della memoria è una giornata che è ormai en- trata a far parte degli appun- tamenti annuali delle Istitu- zioni. Un modo per tenere vivo il ricordo degli orrori dell’olo- causto che hanno inevitabil- mente segnato la storia dell’u- manità. Uno strumento di me- moria che ci deve insegnare a non commettere più gli stessi errori anche se, la paura e il ri- fiuto del diverso, è ancora for- tissimo nei nostri territori. E’ bene che i nostri ragazzi cono- scano la storia per poter reagi- re e opporsi a quei fenomeni di razzismo che, purtroppo, an- cora ci appartengono. Ecco perché è fondamentale che so- prattutto loro siano consape- voli della memoria e abbiano una cognizione precisa di quello che è il contesto e quelli che sono i valori a cui la nostra civiltà fa riferimento». E’ con un monito all’indifferenza, al- la intolleranza e al razzismo che il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, ha dato il via al- l’incontro organizzato dal- l’Ufficio di Governo per la cele- brazione della Giornata della Memoria. Un incontro al qua- le è stata associata la premia- zione del concorso “Giovanni Grillo”, il militare calabrese internato nei lager nazisti du- rante il secondo conflitto mondiale. Il premio, giunto quest’anno alla terza edizione, promosso dalla “Fondazione Grillo” con il patrocinio del ministero dell’Istruzione e dell’Università, in collabora- zione con l’Aeronautica Mili- tare, ha visto la partecipazio- ne di diversi istituti scolastici delle scuole medie e seconda- rie superiori di tutto il territo- rio nazionale. «E’ encomiabile – ha commentato la rappre- sentante della direzione gene- rale per lo studente del Mini- stero dell’Istruzione, Sabrina Calvosa - il lavoro che avete svolto per mantenere il ricor- do di tante vittime. La memo- ria deve servire a ricostruire il passato ma soprattutto a capi- re gli errori e a gestire le basi per un futuro di solidarietà di fratellanza di accoglienza e di tolleranza. E la scuola deve es- sere il luogo dove si formano le coscienze e si trasmettono i valori. Spetta alla scuola con- servare, rinnovare, costruire una memoria storica condivi- sa in difesa delle istituzioni democratiche e spetta alla scuola alimentare nelle nuove generazioni quel patrimonio di originaria ricerca e di spon- taneo esercizio della libertà propria dei giovani». Nel cor- so della cerimonia è stata con- segnata ai familiari di Saverio Rafele, la Medaglia d’Onore che il Presidente della Repub- blica concede ai cittadini ita- liani, militari e civili, deporta- ti e internati nei lager nazisti. Hanno ricevuto i premi “Giovanni Grillo”: la III classe dell’Istituto Paritario Com- prensivo “Santa Lucia Filippi- ni” di Montefiascone (Viter- bo), le classi IV e V “D” dell’I- stituto superiore “Francesco Morano” di Caivano (Napoli). Due le menzioni speciali: alla classe III B del liceo classico “Ivo Oliveti” di Locri (Reggio Calabria) e alla classe II A del- l’Istituto comprensivo di Bu- salla (Genova)Hanno parteci- pato alla cerimonia, tra gli al- tri, il capitano dell’aeronauti- ca Militare Luca Docimo, la presidente della Fondazione ” Giovanni Grillo”, Michelina Grillo e la docente di storia e fi- losofia del liceo classico Gal- luppi di Catanzaro, Rosama- ria Gareri. Un momento della cerimonia Rocco dice addio a Masterchef di TIZIANA ACETO «IL mio percorso in questa cucina fi- nisce qui, ma sicuramente non fini- sce la mia voglia di cucinare, di speri- mentare, conoscere sapori nuovi e di esprimermi attraverso io miei piatti. Che questo possa essere l’inizio e non la fine» questo il commento a caldo di Rocco Buffone subito dopo l’elimina- zione dalla cucina di Masterchef. «Non sei riuscito a farci vedere la tua vera natura», è l’appunto del giudice Antonia Klugmann. E Rocco, 27 anni originario di Amantea, dal carattere solare e caparbio vuole invece dimo- strare la sua grande passione per la cucina proprio partendo da questa esperienza che gli ha regalato tanti bei momenti tra i fornelli ma anche degli amici come Simone Scipioni, il concorrente ritenuto più timido e in- troverso. «Abbia- mo iniziato que- sto percorso con- vinti di essere l’u- no contro gli altri, ma per noi non è stato così. - dice Rocco riferendosi proprio a Simone - Non ci siamo na- scosti nulla, con- sigli, ricette, sor- risi e lacrime e an- che se dici di non esternare le emo- zioni, non è vero, i tuoi occhi tra- smettono molto più delle parole». Di Masterchef in- vece Rocco dice che gli «manche- rà il grembiule e la cucina ma che da domani inizierò un percorso diver- so fatto di cucina ingredienti sono si- curo che ce la farò». La nuova puntata della settima edi- zione di Masterchef ha evidenziato presunzione di Italo, verso il quale gli aspiranti chef nutrono insofferenza, e la resa di Joayda, che era una delle favorite alla vittoria finale. Partenza con un MIstery pesante dove i concorrenti hanno dovuto cuci- nare un cervello, stando attenti a va- lorizzarlo a dovere. Vince Simone che con il suo vantaggio decide di mettere in difficoltà Matteo e Italo, dichiaran- doli più deboli rispetto agli altri. Italo però non si lascia intimidire dagli in- gredienti che gli vengono assegnati ed è il migliore dell'Invention Test. Rocco invece deve abbandonare per sempre la cucina di Masterchef. In esterna le due squadre si sono cimen- tate con la cucina kosher (ebrea) per il bar mitzvah del piccolo Danny. Sono Italo e Joayda i peggiori del Pressure. La bella domenicana perderà proprio il duello con Italo a causa di un piatto di pomodoro non all’altezza. «Ho tanta voglia di stare in cucina» Rocco e Cannavacciulo I ragazzi delle scuole premiati dal prefetto Latella FILM Nuovo corto per il regista catanzarese L’emigrazione vista con gli occhi di una bimba di dieci anni DOPO lo straordinario succes- so di “Margerita”, presentato al Giffoni Film Festival, entra- to in cinquina ai Nastri d’ar- gento e vincitore di 78 premi in tutto il mondo, il regista ca- tanzarese Alessandro Grande, ha terminato il suo nuovo cor- tometraggio dal titolo “Bismil- lah”. Si tratta di una produzio- ne nata nella Città dei tre colli e che vede coinvolto lo stesso re- gista insieme alla Indaco Film di Luca Marino, con il suppor- to della Fondazione Calabria Film Commission e del Comu- ne di Catanzaro. Nel cast figu- ra, inoltre, un altro talento ca- tanzarese Francesco Colella, attore teatrale e cinematogra- fico, conosciuto dal grande pubblico per il ruolo di copro- tagonista nel film "Piuma", presentato alla 73esima Mo- stra del cinema di Venezia. “Bismillah” mette in scena il dramma dell’emigrazione at- traverso lo sguardo della pic- cola Samira, una tunisina di 10 anni che vive illegalmente in Italia con suo padre e suo fratello. Colella e Grande TEATRO Con lo spettacolo “La Borto” Per Oscenica sul palco arriva Saverio La Ruina CATANZARO - dopo il celebre “La Merda” di Cristian Cereso- li con Silvia Gallerano, che ha inaugurato la rassegna, il 27 gennaio, secondo spettacolo in cartellone per la rassegna di teatro contemporaneo “Osce- nica”. Sul palco del Teatro Co- munale arriverà una delle compagnie calabresi più affer- mate nel panorama nazionale e internazionale, Scena Verti- cale, con il pluripremiato La Borto, spettacolo di e con Save- rio La Ruina. Premio UBU 2010 ‘Migliore testo italiano’, Nomination Premio UBU 2010 ‘Migliore at- tore’ e vincitore del Premio Hystrio alla Drammaturgia 2010, La Borto di Saverio La Ruina è la storia di una donna in una società dominata dal- l’atteggiamento e dallo sguar- do maschili: uno sguardo pre- datorio che si avvinghia, vio- lenta e offende; un atteggia- mento che provoca gli eventi ma fugge le responsabilità. L’aborto ne è solo una delle tante conseguenze. Ma ne è la conseguenza più estrema. Una foto di scena de La Borto Simone, Davide e Rocco

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Sabato 27 gennaio 2018w w w. i l q u o t i d i a n o w e b . i t

31SOCIETÀ&C U LT U R A

REDAZIONE: via Rossini, 287040 CastroliberoTel. 0984.852828 [email protected]

Il premio Grillostrumento di memoria

IN TV

di FRANCESCO IULIANO

«QUELLA della memoria èuna giornata che è ormai en-trata a far parte degli appun-tamenti annuali delle Istitu-zioni. Un modo per tenere vivoil ricordo degli orrori dell’olo -causto che hanno inevitabil-mente segnato la storia dell’u-manità. Uno strumento di me-moria che ci deve insegnare anon commettere più gli stessierrori anche se, la paura e il ri-fiuto del diverso, è ancora for-tissimo nei nostri territori. E’bene che i nostri ragazzi cono-scano la storia per poter reagi-re e opporsi a quei fenomeni dirazzismo che, purtroppo, an-cora ci appartengono. Eccoperché è fondamentale che so-prattutto loro siano consape-voli della memoria e abbianouna cognizione precisa diquello che è il contesto e quelliche sono i valori a cui la nostraciviltà fa riferimento». E’ conun monito all’indifferenza, al-la intolleranza e al razzismoche il prefetto di Catanzaro,Luisa Latella, ha dato il via al-l’incontro organizzato dal-l’Ufficio di Governo per la cele-brazione della Giornata dellaMemoria. Un incontro al qua-le è stata associata la premia-zione del concorso “GiovanniGrillo”, il militare calabreseinternato nei lager nazisti du-rante il secondo conflittomondiale. Il premio, giuntoquest’anno alla terza edizione,

promosso dalla “FondazioneGrillo” con il patrocinio delministero dell’Istruzione edell’Università, in collabora-zione con l’Aeronautica Mili-tare, ha visto la partecipazio-ne di diversi istituti scolasticidelle scuole medie e seconda-rie superiori di tutto il territo-rio nazionale. «E’ encomiabile– ha commentato la rappre-

sentante della direzione gene-rale per lo studente del Mini-stero dell’Istruzione, SabrinaCalvosa - il lavoro che avetesvolto per mantenere il ricor-do di tante vittime. La memo-ria deve servire a ricostruire ilpassato ma soprattutto a capi-re gli errori e a gestire le basiper un futuro di solidarietà difratellanza di accoglienza e di

tolleranza. E la scuola deve es-sere il luogo dove si formanole coscienze e si trasmettono ivalori. Spetta alla scuola con-servare, rinnovare, costruireuna memoria storica condivi-sa in difesa delle istituzionidemocratiche e spetta allascuola alimentare nelle nuovegenerazioni quel patrimoniodi originaria ricerca e di spon-taneo esercizio della libertàpropria dei giovani». Nel cor-so della cerimonia è stata con-segnata ai familiari di SaverioRafele, la Medaglia d’Onoreche il Presidente della Repub-blica concede ai cittadini ita-liani, militari e civili, deporta-ti e internati nei lager nazisti.

Hanno ricevuto i premi“Giovanni Grillo”: la III classedell’Istituto Paritario Com-prensivo “Santa Lucia Filippi-ni” di Montefiascone (Viter-bo), le classi IV e V “D” dell’I-stituto superiore “FrancescoMorano” di Caivano (Napoli).Due le menzioni speciali: allaclasse III B del liceo classico“Ivo Oliveti” di Locri (ReggioCalabria) e alla classe II A del-l’Istituto comprensivo di Bu-salla (Genova)Hanno parteci-pato alla cerimonia, tra gli al-tri, il capitano dell’aeronauti -ca Militare Luca Docimo, lapresidente della Fondazione ”Giovanni Grillo”, MichelinaGrillo e la docente di storia e fi-losofia del liceo classico Gal-luppi di Catanzaro, Rosama-ria Gareri.

Un momento della cerimonia

Roccodice addio

a Masterchefdi TIZIANA ACETO

«IL mio percorso in questa cucina fi-nisce qui, ma sicuramente non fini-sce la mia voglia di cucinare, di speri-mentare, conoscere sapori nuovi e diesprimermi attraverso io miei piatti.Che questo possa essere l’inizio e nonla fine» questo il commento a caldo diRocco Buffone subito dopo l’elimina -zione dalla cucina di Masterchef.«Non sei riuscito a farci vedere la tuavera natura», è l’appunto del giudiceAntonia Klugmann. E Rocco, 27 annioriginario di Amantea, dal caratteresolare e caparbio vuole invece dimo-strare la sua grande passione per lacucina proprio partendo da questaesperienza che gli ha regalato tantibei momenti tra i fornelli ma anchedegli amici come Simone Scipioni, ilconcorrente ritenuto più timido e in-troverso. «Abbia-mo iniziato que-sto percorso con-vinti di essere l’u-no contro gli altri,ma per noi non èstato così. - diceRocco riferendosiproprio a Simone -Non ci siamo na-

scosti nulla, con-sigli, ricette, sor-risi e lacrime e an-che se dici di nonesternare le emo-zioni, non è vero, ituoi occhi tra-smettono moltopiù delle parole».Di Masterchef in-vece Rocco diceche gli «manche-rà il grembiule ela cucina ma cheda domani inizierò un percorso diver-so fatto di cucina ingredienti sono si-curo che ce la farò».

La nuova puntata della settima edi-zione di Masterchef ha evidenziatopresunzione di Italo, verso il quale gliaspiranti chef nutrono insofferenza,e la resa di Joayda, che era una dellefavorite alla vittoria finale.

Partenza con un MIstery pesantedove i concorrenti hanno dovuto cuci-nare un cervello, stando attenti a va-lorizzarlo a dovere. Vince Simone checon il suo vantaggio decide di metterein difficoltà Matteo e Italo, dichiaran-doli più deboli rispetto agli altri. Italoperò non si lascia intimidire dagli in-gredienti che gli vengono assegnatied è il migliore dell'Invention Test.Rocco invece deve abbandonare persempre la cucina di Masterchef. Inesterna le due squadre si sono cimen-tate con la cucina kosher (ebrea) per ilbar mitzvah del piccolo Danny. SonoItalo e Joayda i peggiori del Pressure.La bella domenicana perderà proprioil duello con Italo a causa di un piattodi pomodoro non all’altezza.

«Ho tantavoglia

di starein cucina»

Rocco e Cannavacciulo

I ragazzi delle scuolepremiati dal prefetto Latella

FILM Nuovo corto per il regista catanzarese

L’emigrazione vista con gli occhidi una bimba di dieci anni

DOPO lo straordinario succes-so di “Margerita”, presentatoal Giffoni Film Festival, entra-to in cinquina ai Nastri d’ar -gento e vincitore di 78 premiin tutto il mondo, il regista ca-tanzarese Alessandro Grande,ha terminato il suo nuovo cor-tometraggio dal titolo “Bismil -lah”. Si tratta di una produzio-ne nata nella Città dei tre colli eche vede coinvolto lo stesso re-gista insieme alla Indaco Filmdi Luca Marino, con il suppor-to della Fondazione CalabriaFilm Commission e del Comu-

ne di Catanzaro. Nel cast figu-ra, inoltre, un altro talento ca-tanzarese Francesco Colella,attore teatrale e cinematogra-fico, conosciuto dal grandepubblico per il ruolo di copro-tagonista nel film "Piuma",presentato alla 73esima Mo-stra del cinema di Venezia.

“Bismillah” mette in scena ildramma dell’emigrazione at-traverso lo sguardo della pic-cola Samira, una tunisina di10 anni che vive illegalmentein Italia con suo padre e suofratello.

Colella e Grande

TEATRO Con lo spettacolo “La Borto”

Per Oscenica sul palcoarriva Saverio La Ruina

CATANZARO - dopo il celebre“La Merda” di Cristian Cereso-li con Silvia Gallerano, che hainaugurato la rassegna, il 27gennaio, secondo spettacolo incartellone per la rassegna diteatro contemporaneo “Osce -nica”. Sul palco del Teatro Co-munale arriverà una dellecompagnie calabresi più affer-mate nel panorama nazionalee internazionale, Scena Verti-cale, con il pluripremiato LaBorto, spettacolo di e con Save-rio La Ruina.

Premio UBU 2010 ‘Migliore

testo italiano’, NominationPremio UBU 2010 ‘Migliore at-tore’ e vincitore del PremioHystrio alla Drammaturgia2010, La Borto di Saverio LaRuina è la storia di una donnain una società dominata dal-l’atteggiamento e dallo sguar-do maschili: uno sguardo pre-datorio che si avvinghia, vio-lenta e offende; un atteggia-mento che provoca gli eventima fugge le responsabilità.L’aborto ne è solo una delletante conseguenze. Ma ne è laconseguenza più estrema.

Una foto di scena de La Borto

Simone, Davide e Rocco