REATO DI OMICIDIO STRADALE: CONSAPEVOLEZZA SOCIALE,

GRAVITÀ, PENE.

Salone della Giustizia Roma, 2 Dicembre 2011 Ore 10.00

Umberto Guidoni Segretario Generale Fondazione Ania per la sicurezza stradale

La Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale

La Fondazione Ania per la Sicurezza

Stradale nasce nel 2004 per volontà

delle Compagnie di assicurazione, al

fine di contribuire all’impegno

assunto da tutti i Paesi Europei di

ridurre le vittime della circolazione

stradale.

Contrastare l’emergenza nazionale

rappresentata dall’incidentalità

stradale, che ad oggi, risulta

essere la prima causa di morte per

i giovani al di sotto dei 30anni.

Con la collaborazione di Istituzioni

nazionali e locali mette in campo

numerosi progetti volti a

sensibilizzare e promuovere la

cultura della sicurezza stradale e

della guida sicura verso tutti i

cittadini nel rispetto del codice

della strada.

FAVORIRE I COMPORTAMENTI RESPONSABILI

La Fondazione Ania per la sicurezza stradale ha come obiettivo quello di promuovere e sostenere una cultura della sicurezza

stradale, diffondendone i principi cardine soprattutto tra i giovani, affinché imparino il senso di responsabilità nella vita e

nella guida.

Questo non vuol dire “VIETARE il DIVERTIMENTO”, ma significa imparare a DIVERTIRSI in modo responsabile e consapevole.

3

In Italia, nel solo 2010, si sono verificati 211.404 incidenti, che hanno

causato 4.090 morti e 302.735 feriti. Ogni giorno:

4

IL NOSTRO TARGET PRINCIPALE

• Dei 4.090 morti, il 26,4% (1.080 ) sono i giovani al

di sotto dei 30 anni.

• In particolare, 640 riguardano i ragazzi tra i 21 e i 29 anni,

pari a circa il 15,6% delle morti totali in incidente stradale.

• Da non sottovalutare le morti per i giovanissimi tra i 15 e i

17 anni (118 decessi), dettate dalla poca esperienza e dalla

sottovalutazione dei rischi della strada.

I GIOVANI

579 incidenti 11 morti 829 feriti

… la gravità del problema … I ragazzi pensano che l’incidente stradale sia frutto della fatalità o della responsabilità altrui, ciò, sommato al senso di onnipotenza tipico dei giovani genera un mix deflagrante che li porta a ritenere che l’incidente a loro non possa capitare. I fattori di rischio più ricorrenti sono:

Sottovalutazione del pericolo Distrazione Controlli ancora insufficienti Conoscenza delle norme

6

INCIDENTI STRADALI PER NULLA UN CASO …

L’insieme dei fattori citati determina che i conducenti non rispettano le regole della strada. In particolare quelle relative a:

Velocità Alcol e droga Distrazione

7

+ 80% degli incidenti

Dove agisce il caso in tutto questo?

… I FATTI = VIOLENZA STRADALE

8

… E COME TALE DEVE ESSERE PUNITA …

La strada non può essere considerata un

territorio dove non si sconta una giusta pena.

9

… I FATTI = VIOLENZA STRADALE …

L’OMICIDIO STRADALE: IN EUROPA UNA REALTÀ

REGNO UNITO: Quando il conducente ha

cagionato la morte altrui adottando una guida

pericolosa si configura il reato “Causing death

by dangerous driving”.

10

PENE • Reclusione fino a 14 anni • Multa illimitata • Interdizione obbligatoria alla

guida per un periodo minimo di 2 anni

• Test obbligatorio per il rinnovo

la pena base è portata a 10 anni di reclusione e 150.000 euro di ammenda nel caso in cui:

• Il conducente era ubriaco • L’esame del sangue stabilisce che il conducente ha fatto uso di sostanze stupefacenti;

• Il conducente non era in possesso della patente

• Il conducente ha superato il limite di velocità

• Il conducente, sapendo di aver causato un incidente, non si è fermato.

PENE FRANCIA: Il fatto di cagionare al volante la morte altrui ricade nell’ambito dell’omicidio colposo (art. 221-6-1 c.p.), ma è sanzionato con pene più severe …

L’OMICIDIO STRADALE: IN ITALIA UNA NECESSITÀ!

Decidere di guidare consapevoli di essere nelle condizioni potenziali di causare un incidente grave, non è umanamente e socialmente tollerabile.

MAI PIU’. Chi assume condotte di guida pericolose rende l’auto un’arma impropria: pertanto, deve essere ritenuto responsabile delle proprie azioni.

11

LA PERCEZIONE DIFFUSA …

Attualmente, le attenuanti e gli sconti di pena previsti aumentano la percezione di inadeguatezza della pena.

Il dolo eventuale, in caso di morti o feriti gravi a seguito di una guida pericolosa, sarebbe un deterrente per chi guida ad alta velocità o sotto effetto di alcol e droghe.

12

LE SANZIONI OGGI

Oggi, mettere in atto condotte di guida oggettivamente pericolose è giudicato come una negligenza o un’imprudenza o un’imperizia nell’osservanza delle leggi e viene punito dall’art. 589 c.p. con la reclusione da 2 a 7 anni.

E’ necessario, pertanto, introdurre il reato di omicidio

stradale con conseguente aumento della durata delle misure detentive e impossibilità di ricorrere a patteggiamenti o riduzioni di pena, escludendo anche misure cautelari in caso di arresto in flagranza.

13

… E GLI ITALIANI SONO FAVOREVOLI …

L’indagine della Fondazione ANIA, condotta in collaborazione con ISPO, mostra che l’84%

degli italiani è favorevole all’introduzione nel codice penale di un reato specifico di

violenza stradale.

14

15

Sono i giovani ad essere maggiormente convinti della necessità di introduzione di questa fattispecie di reato.

80 82 84 86 88 90

Popolazione Giovani

84%

89%

… e i giovani lo sono ancora di più …

16

Anche la Fondazione Ania è convinta della necessità e dell’urgenza dell’introduzione della nuova fattispecie di reato.

Il percorso non è però facile e può essere solo il

frutto di una rivoluzione culturale che, mette al centro la RESPONSABILITÀ dell’individuo.

I giovani possono essere la leva e il sostegno giusto

per arrivare a questo risultato.

La posizione della Fondazione Ania

17

Non basta battersi per migliorare i comportamenti.

Non è sufficiente riparare le buche.

Non è abbastanza rendere i veicoli sicuri.

Serve una pena più adeguata altrimenti..

… sulle nostre strade continueranno a circolare

persone che non rischiano quasi nulla, mentre

tolgono tutto a qualcun altro.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE www.fondazioneania.it