RealizzaDiffusore
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ciare my personal speaker
MATERIALI PER LA COSTRUZIONE DEI CABINETPer la realizzazione dei box possono essere impiegati i materiali piùdisparati, dal marmo al calcestruzzo fino al plexiglas ed al cristallo, conrisultati in certi casi discutibili. Tuttavia il materiale più diffuso in assolutoè il legno, che può avere diverse origini e conformazioni:MDF o “medium density fiberboard” o ancora “medite”: è composto dasegatura fine mescolata con adesivi e pressata ad alta pressione, di facilelavorazione, buona tenuta all’incollaggio, buona reperibilità e costo conte-nuto. È il materiale più utilizzato in assoluto.Truciolare: è sempre un composto di segatura, ma a grana grossa e lapressione di formazione è più bassa del MDF, per la sua costituzione lalavorazione può risultare approssimativa, ha buona tenuta laterale mascarsa di testa, di facile reperibilità e costo contenuto.Multistrato marino: è costituito da strati alternati di legno pieno e com-posito incollati e pressati, è molto rigido e pesante, consente una buonalavorazione, buona tenuta all’incollaggio, di difficile reperibilità, costo ele-vato.Multistrato di betulla: è composto a strati alternati di legno di betulla ecompositi incollati e pressati, è molto rigido ma anche relativamente leg-gero, la lavorazione è abbastanza difficoltosa, ottima tenuta sia all’incol-laggio sia alle viti, di difficile reperibilità, costo elevato.Legno massello: legni utilizzabili e discretamente reperibili sono il rovere,il faggio, l’ulivo, il noce. Gli spessori devono essere consistenti (dai 20mm in su). È consigliabile dividere le superfici in due o più pannelli affian-cati e con le nervature alternate in modo di ridurre le risonanze proprie.
TAGLIO, FORATURA E ASSEMBLAGGIO DEI PANNELLIPrima di procedere al taglio dei pannelli si raccomanda di controllare lacorrispondenza delle misure, tenendo presente che nei nostri progetti lequote si riferiscono alle dimensioni interne che il box finito dovrà avere, eche dovranno essere rispettate a prescindere dallo spessore del legno scel-to. Nei progetti dove sono previste delle fresature per il montaggio deglialtoparlanti a filo del pannello frontale e non si dispone dell’attrezzaturanecessaria, si suggerisce di realizzare un ulteriore pannello di spessorepari a quello del cestello o della flangia dell’altoparlante e dopo aver prati-cato un foro di diametro pari al diametro esterno dell’altoparlante da allog-giare, incollarlo al pannello frontale. Nella fase di taglio e foratura sono daconsiderare anche i morsetti esterni, quelli cioè, ai quali si collegherà l’u-scita dell’amplificatore. Se si prevedono morsetti già assemblati in unavaschetta plastica occorrerà praticare il foro per l’alloggiamento della stes-sa, solitamente sul pannello posteriore, se invece si useranno morsetti sin-goli sarà sufficiente praticare i due fori per far passare la vite. Un altro pic-colo accorgimento è di praticare dei piccoli fori (di diametro circa metàdelle viti che si useranno) sulle sedi degli altoparlanti, in corrispondenzadei fori di fissaggio dei cestelli o delle flange, questo per evitare sfaldamen-ti del legno e la non tenuta delle viti. L’operazione di incollaggio dei pannelliè molto delicata e va effettuata con cura e precisione magari aiutandosicon dei morsetti da legno per tenere in posizione i vari pannelli, è infatti, difondamentale importanza evitare qualunque possibilità di passaggio d’ariaattraverso le giunzioni, a tale scopo si consiglia, una volta incollati tutti ipannelli, di ripassare un rigo di colla su tutte le giunzioni nella parte internadel box.Nel caso di diffusori in bass-reflex si consiglia di montare il tubo diaccordo prima di incollare i pannelli, in questo modo si ha la possibilità disigillare perfettamente il tubo al pannello ed eventualmente anche di trat-tare l’esterno del tubo con antirombo per evitare eventuali risonanze.
MONTAGGIO DEGLI ALTOPARLANTIDopo aver controllato tutto il necessario: il filtro, i cavi, le viti, le guarni-zioni adesive, i morsetti esterni, il fonoassorbente, giravite, saldatore (con
stagno!), e gli altoparlanti, si può iniziare il montaggio.Per facilitare la saldatura e il fissaggio dei componenti, si consiglia laseguente successione operativa:1- saldatura sul filtro dei cavetti per gli altoparlanti e per i terminali esterni(attenzione alle fasi).2- fissaggio del filtro all’interno del box, è consigliabile posizionarlo sullaparete posteriore subito sopra ai terminali in modo da renderlo accessibi-le dal foro del woofer. Assicurarsi che il fissaggio sia stabile ed esente davibrazioni.3- saldatura dei cavetti ai terminali esterni e fissaggio dei medesimi. Perevitare che ci sia passaggio d’aria, interporre, nel caso di terminali avaschetta, una guarnizione di tenuta (può andar bene quella autoadesivada 2˜3 mm che si usa per gli infissi), nel caso invece di terminali singoli èsufficiente far colare della colla sui dadi di fissaggio interni.4- Posizionamento del fonoassorbente sui pannelli interni in modo dacoprire il filtro, i terminali e i cavetti per gli altoparlanti, ci si può aiutare conalcuni punti di colla. Il fonoassorbente può essere costituito da diversimateriali, dalla lana di roccia al poliuretano espanso a cunei, alla ovattaacrilica, è comunque sconsigliabile, almeno nei sistemi reflex, l’impiego dilana di vetro, perchè nel tempo tende a sfaldarsi e le fibre proiettate all’e-sterno attraverso i condotti, possono essere dannose alla salute. Per quan-to riguarda le quantità di fonoassorbente fare riferimento alle indicazioniriportate sui progetti, in generale è bene tenere presente che nei sistemireflex il fonoassorbente deve rappresentare una leggera coibentazione, èsufficiente quindi uno spessore di 2 cm disposto su tutte le pareti. Nel casodi sistemi in sospensione pneumatica il fonoassorbente ha la funzione diaumentare lo smorzamento del sistema quindi la quantità sarà maggiore,tipicamente spessori di 5 cm su tutte le pareti sono accettabili. 5- Posizionamento delle guarnizioni di tenuta per gli altoparlanti. Possonoessere sempre usati i nastri autoadesivi per infissi da 2˜3 mm di spesso-re, disposti sulle sedi degli altoparlanti, prestando attenzione che la guar-nizione agisca sull’intera circonferenza di appoggio, garantendo la tenutaal passaggio d’aria.6- Saldatura dei cavetti ai terminali degli altoparlanti. È un’operazionemolto delicata che va effettuata con precisione e velocità, perchè insisten-do troppo con il saldatore sui terminali si corre il rischio di pregiudicare icollegamenti interni degli altoparlanti. Anche in questo caso prestareattenzione alle polarità.7- Fissaggio degli altoparlanti. Posizionare l’altoparlante verificando cheaderisca bene alla guarnizione di tenuta, quindi serrare le viti gradualmen-te ed in modo incrociato (1-3; 2-4).
INDICAZIONI SULL’AUTOCOSTRUZIONE DEI FILTRIAlcuni progetti prevedono dei crossover specifici che è necessariocostruire seguendo gli schemi pubblicati.Una volta reperiti tutti i componenti (a questo proposito la CIARE ha resodisponibile il “CIARE COMPONENT“, un catalogo dove sono presentiinduttanze, condensatori, resistenze oltre a vari accessori per l’autoco-struzione), si procederà al loro posizionamento su di un supporto, chepuò essere costituito da un pannello di legno (magari impiegando quellodi risulta dalla lavorazione del cabinet), da una basetta millefori oppureper i più attrezzati da un circuito stampato appositamente realizzato. Icomponenti dovranno essere fissati al supporto in maniera stabile, siconsiglia di usare colla a caldo o fascette serrate al supporto stesso. Lesaldature dovranno essere fatte con la massima attenzione, è frequente,infatti, che un circuito funzioni male o non funzioni per nulla solo perchèc’è una saldatura “fredda”. Terminato il collegamento di tutti i componentisi consiglia di controllare più di una volta che il circuito corrisponda alloschema.
REALIZIAMO INSIEME IL NOSTRO DIFFUSORE
ciare my personal speaker
ALCUNE UTILITYDimensionamento dei condotti di accordoNon è raro che nella ricerca dei componenti per la realizzazione del pro-getto, non si riesca a trovare il tubo di accordo del diametro giusto, oppu-re che si desideri utilizzare un diametro diverso. Per determinare le equi-valenze è sufficiente seguire il grafico di fig. 1. La procedura è moltosemplice: - Determinare il coefficiente C prendendo i dati di Vb e Fb dal progetto.- Seguire la curva relativa al coefficiente fino ad incrociare la verticale cor-rispondente al diametro interno del tubo desiderato.- Tracciare l’orizzontale dal punto d’incrocio all’asse verticale e ricavare lalunghezza del tubo.
260270280290300
190200210220230240250
130140150160170180
92 96 10080 84 887664 68 72
90
110120
80
100
70
20
5060
3040
20 24 28 32
15 20 25 30 35 40 45 50 55 60
65
70
75
80
85
90
95100
56 6048 524436 40
Relazione tra diametro e lunghezza del tubo di accordo con Vb e Fb costanti
Lung
hezz
a co
ndot
to (i
n m
m)
Diametro condotto (in mm)
Coefficente C=(Vb*Fb2)/1.000
fig. 1
ciare my personal speaker
fig. 2
HW100
HW129
HW131
HW132
HW159
HW161N
HW162
HW163
HW202
HW203
HW204
HW210
HW211
HW250
HW251
HW320
HW320ND
HW321
HW380
HW450
8,2
12
8,2
8,2
10
8,2
8,2
7,5
7,6
8,2
7,5
10
10
8,4
8,2
8,8
10
8,2
8,2
8,2
7,8
21
8,3
8,8
23
12,8
10
14,5
16,4
11
14,7
30
37
30
30
25
25
28
24,5
27
325
230
595
600
370
680
925
1000
928
1470
1000
475
580
1320
940
1370
720
1200
1000
1080
HM087
HM100
HM130
HM380
HM500
HM600
HT050
HT200
HT250
HT259
HT262
HT264
12
12
10
8,2
8,2
10
10
8,2
20
15
8,2
15
14
14
4,24
1,27
2,5
3
6,9
1,16
2,8
4,5
1,34
1,2
27
97
66
157
47
68
2,7
17,3
6,8
5,6
18,2
33
8,2
10
8,2
8,2
10
8,2
8,2
8,2
8,2
8,2
8,2
10
10
8,2
10
8,2
10
8,2
10
10
13
8,2
12
15
8,2
15
15
20
20
20
20
10
8,2
22
33
24
15
27
30
30
12
10
8,2
6,8
8,2
10
8,2
8,2
10
10
8,2
8,2
33
6,8
10
5,8
4,7
2,2
3,3
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
MODELLO R Ω L mH C µF
CELLA R-L-CR Ω C µF
CELLA R-C
Impiego di condotti multipli a parità di FbNel caso si voglia scomporre un tubo in diversi condotti più piccoli,ricordare che la somma delle superfici dei vari condotti dovrà essereuguale alla superficie del tubo di origine, cosÏ pure la lunghezza diogni condotto dovrà essere la stessa del tubo di origine. Nel casoinvece si voglia aumentare la superficie del tubo di origine (magariper diminuire il fastidioso “soffio”), occorre trovare la superficie com-plessiva dei vari condotti o del singolo condotto più grande e ricavareil diametro equivalente:
D = 2*=S/p dove S = somma delle superfici / osuperficie del condotto più grande
E sufficiente poi seguire il grafico come descritto sopra per ricavare lanuova lunghezza dei condotti.
Reti di compensazione dell’impedenzaIn tutti i nostri progetti sono indicati i filtri da utilizzare, sia di serie siaprogettati in modo specifico, tuttavia è possibile che alcuni autoco-struttori desiderino sviluppare un loro filtro personalizzato.
CW162
CW165C
CW165ND
CW170Z
CW170
CW171
CW180Z
CW200Z
CW200C
CW200ND
CW202
CW250
CW250C
CW250ND
CW254
CW255
CW256Z
CW257
CW320C
CW321
4,7
5,6
5,6
4,7
4,7
6,8
6,8
4,7
4,7
4,7
4,7
4,7
4,7
5,6
3,9
4,7
6,8
4,7
4,7
4,7
4
7,9
10
5,1
5,7
18
5,4
7,9
10
10
7,7
8,9
11
15
4,7
3,4
25
7
14
3,7
3700
1500
650
850
1000
320
370
1290
1300
920
1490
760
1400
920
1240
2900
1200
1800
1400
3100
CW321ND
CW325Z
CW326
CW327
CW328
CW329
CW330
CW337
CW386
CW387
CW396
CW454
5,6
5,6
6,8
4,7
4,7
5,6
5,6
4,7
5,6
5,6
4,7
4,7
12
23
19,8
7,7
7,5
12,7
15
10
11
12
10
11,2
1500
1500
1090
1400
1300
1100
1000
1200
1100
1500
1200
1400
3,9
5,6
6,8
3,9
3,9
4,7
3,9
3,9
5,6
5,6
4,7
4,7
5,6
5,6
3,9
3,9
5,6
4,7
6,8
4,7
47
20
12
27
33
10
20
40
33
27
33
33
27
33
40
47
15
47
33
33
5,6
6,8
4,7
4,7
4,7
5,6
5,6
5,6
5,6
5,6
5,6
5,6
47
20
47
68
33
47
56
47
47
47
56
47
CW100Z
CW100
CW130ND
CW130Z
CW131
CW160
CW161N
4,7
4,7
5,6
4,7
4,7
4,7
4,7
6
3,1
9
5,6
3,7
5,3
6
375
860
600
880
950
2000
1680
3,9
3,9
5,6
3,9
3,9
3,9
3,9
20
27
10
20
40
40
40
MODELLO R Ω L mH C µF
CELLA R-L-CR Ω C µF
CELLA R-C
Reti di compensazione per altoparlanti HomeReti di compensazione per altoparlanti Car
CW455CW464
WS1502X04
WS2500X04
CM087
CM100
CM131
CM132
5,6
5,6
4,7
5,6
4,7
4,7
4,7
4,7
15
15
5
13,5
3,3
3,3
5,7
4,1
1300
1300
1500
2700
416
416
1000
520
5,6
5,6
5,6
5,6
4,7
4,7
4,7
4,7
47
56
27
33
10
15
20
15
HT320
WS2500X08
WS1502X08
MS1502X08
TS038CD08
US0720N08-MR
US0720N08-TW
8,2
8,2
10
12
15
10
27
33
25
15
9
2
5
2,15
1
1440
440
100
14
15
4,7
4,7
8,2
8,2
8,2
8,2
8,2
8,2
0,5
12
12
10
2,2
3,3
1
CM133
CM161
CM200
CM500
CM510
MS1502X04
US0720N04-MR
US0720N04-TW
CT141
CT142
CT190
CT200
CT250
CT262
CT263
CT266
CT267
TS020ND04
TS038CD04
5,6
4,7
4,7
4,7
4,7
4,7
6,8
15
10
-
8,2
4,7
10
5,6
10
12
10
12
4,7
5,2
3,7
1,8
2,2
3,7
3,8
1,3
0,85
-
1,6
0,8
0,6
1
1
0,8
0,7
1,6
0,9
600
940
1000
56
47
270
20
8,2
2,2
-
8,2
35
20
33
27
22
8,2
8,2
33
8,2
8,2
4,7
4,7
4,7
5,6
5,6
8,2
4,7
3,9
4,7
4,7
4,7
5,6
6,8
8,2
8,2,
5,6
5,6
10
15
27
10
10
15
6,8
2,2
2,2
3,3
2,2
3,3
1,5
3,3
2,2
2,2
1
1,5
2,76,8
ciare my personal speaker
Per facilitare questa attività pubblichiamo unatabella con i valori delle reti di compensazionedell’impedenza degli altoparlanti maggiormenteutilizzati (fig.2). La funzione di queste reti èquella di rendere l’impedenza di un altoparlantecostante al variare della frequenza, rendendoloquindi, simile ad una resistenza. In generale talireti si impiegano quando la frequenza di tagliodel filtro cade in prossimità della frequenza dirisonanza dell’altoparlante o nella zona indutti-va. Nella tabella sono indicate sia le reti R-L-Cper la linearizzazione dell’impedenza alla fre-quenza di risonanza, sia le reti R-C per la linea-rizzazione della zona induttiva.
R
C
uscitafiltro altoparlante
RETE RC
R
C
Luscitafiltro altoparlante
RETE RLC
resistenzaserie
resistenzaparallelo
uscitafiltro
altoparlanteda
attenuare
Reti di attenuazione a impedenza costanteL’ascolto di un diffusore ha una forte compo-nente soggettiva, per questo ascoltando il pro-getto realizzato potremmo desiderare il tweeterpiù dolce oppure il mid-range meno presente,sentire quindi la necessità di attenuare un com-ponente. Per compiere questa operazione siconsiglia di applicare, all’uscita del filtro relativaall’altoparlante da attenuare, un partitore resisti-vo, cioè un’opportuna combinazione di dueresistenze, una in serie ed una in parallelo checonsentiranno l’attenuazione dell’altoparlantesenza variare le caratteristiche del filtro. In fig.3è rappresentata una tabella con i valori delledue resistenze per attenuazioni a passi di 0.5dB in funzione di diverse impedenze di carico.
fig. 3
IMPEDENZA NOMINALE ALTOPARLANTE Ω
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
5,5
6
6,5
7
7,5
8
8,5
9
9,5
10
0,11
0,22
0,32
0,41
0,50
0,58
0,66
0,74
0,81
0,88
0,94
1,00
1,05
1,11
1,16
1,20
1,25
1,29
1,33
1,37
0,22
0,43
0,63
0,82
1,00
1,17
1,33
1,48
1,62
1,75
1,88
2,00
2,11
2,21
2,31
2,41
2,50
2,58
2,66
2,74
0,34
0,65
0,95
1,23
1,50
1,75
1,99
2,21
2,43
2,63
2,81
2,99
3,16
3,32
3,47
3,61
3,74
3,87
3,99
4,10
0,45
0,87
1,27
1,65
2,00
2,34
2,65
2,95
3,23
3,50
3,75
3,99
4,21
4,43
4,63
4,82
4,99
5,16
5,32
5,47
0,90
1,74
2,54
3,29
4,00
4,67
5,31
5,90
6,47
7,00
7,51
7,98
8,43
8,85
9,25
9,63
9,99
10,32
10,64
10,94
33,75
16,39
10,61
7,72
6,00
4,85
4,03
3,42
2,95
2,57
2,26
2,01
1,80
1,61
1,46
1,32
1,20
1,10
1,01
0,92
67,51
32,78
21,22
15,45
11,99
9,70
8,06
6,84
5,89
5,14
4,53
4,02
3,59
3,23
2,92
2,65
2,41
2,20
2,01
1,85
101,26
49,17
31,83
23,17
17,99
14,54
12,09
10,26
8,84
7,71
6,79
6,03
5,39
4,84
4,38
3,97
3,61
3,30
3,02
2,77
135,01
65,56
42,44
30,90
23,99
19,39
16,12
13,68
11,79
10,28
9,05
8,04
7,18
6,46
5,83
5,29
4,82
4,40
4,03
3,70
270,03
131,13
84,88
61,79
47,97
38,78
32,24
27,36
23,57
20,56
18,11
16,08
14,37
12,92
11,67
10,58
9,63
8,80
8,06
7,40
ATTENUAZIONE dB RESISTENZA SERIE Ω RESISTENZA PARALLELO Ω2 4 6 8 16 2 4 6 8 16