RealizzaDiffusore

4
ciare my personal speaker MATERIALI PER LA COSTRUZIONE DEI CABINET Per la realizzazione dei box possono essere impiegati i materiali più disparati, dal marmo al calcestruzzo fino al plexiglas ed al cristallo, con risultati in certi casi discutibili. Tuttavia il materiale più diffuso in assoluto è il legno, che può avere diverse origini e conformazioni: MDF o “medium density fiberboard” o ancora “medite”: è composto da segatura fine mescolata con adesivi e pressata ad alta pressione, di facile lavorazione, buona tenuta all’incollaggio, buona reperibilità e costo conte- nuto. È il materiale più utilizzato in assoluto. Truciolare: è sempre un composto di segatura, ma a grana grossa e la pressione di formazione è più bassa del MDF, per la sua costituzione la lavorazione può risultare approssimativa, ha buona tenuta laterale ma scarsa di testa, di facile reperibilità e costo contenuto. Multistrato marino: è costituito da strati alternati di legno pieno e com- posito incollati e pressati, è molto rigido e pesante, consente una buona lavorazione, buona tenuta all’incollaggio, di difficile reperibilità, costo ele- vato. Multistrato di betulla: è composto a strati alternati di legno di betulla e compositi incollati e pressati, è molto rigido ma anche relativamente leg- gero, la lavorazione è abbastanza difficoltosa, ottima tenuta sia all’incol- laggio sia alle viti, di difficile reperibilità, costo elevato. Legno massello: legni utilizzabili e discretamente reperibili sono il rovere, il faggio, l’ulivo, il noce. Gli spessori devono essere consistenti (dai 20 mm in su). È consigliabile dividere le superfici in due o più pannelli affian- cati e con le nervature alternate in modo di ridurre le risonanze proprie. TAGLIO, FORATURA E ASSEMBLAGGIO DEI PANNELLI Prima di procedere al taglio dei pannelli si raccomanda di controllare la corrispondenza delle misure, tenendo presente che nei nostri progetti le quote si riferiscono alle dimensioni interne che il box finito dovrà avere, e che dovranno essere rispettate a prescindere dallo spessore del legno scel- to. Nei progetti dove sono previste delle fresature per il montaggio degli altoparlanti a filo del pannello frontale e non si dispone dell’attrezzatura necessaria, si suggerisce di realizzare un ulteriore pannello di spessore pari a quello del cestello o della flangia dell’altoparlante e dopo aver prati- cato un foro di diametro pari al diametro esterno dell’altoparlante da allog- giare, incollarlo al pannello frontale. Nella fase di taglio e foratura sono da considerare anche i morsetti esterni, quelli cioè, ai quali si collegherà l’u- scita dell’amplificatore. Se si prevedono morsetti già assemblati in una vaschetta plastica occorrerà praticare il foro per l’alloggiamento della stes- sa, solitamente sul pannello posteriore, se invece si useranno morsetti sin- goli sarà sufficiente praticare i due fori per far passare la vite. Un altro pic- colo accorgimento è di praticare dei piccoli fori (di diametro circa metà delle viti che si useranno) sulle sedi degli altoparlanti, in corrispondenza dei fori di fissaggio dei cestelli o delle flange, questo per evitare sfaldamen- ti del legno e la non tenuta delle viti. L’operazione di incollaggio dei pannelli è molto delicata e va effettuata con cura e precisione magari aiutandosi con dei morsetti da legno per tenere in posizione i vari pannelli, è infatti, di fondamentale importanza evitare qualunque possibilità di passaggio d’aria attraverso le giunzioni, a tale scopo si consiglia, una volta incollati tutti i pannelli, di ripassare un rigo di colla su tutte le giunzioni nella parte interna del box. Nel caso di diffusori in bass-reflex si consiglia di montare il tubo di accordo prima di incollare i pannelli, in questo modo si ha la possibilità di sigillare perfettamente il tubo al pannello ed eventualmente anche di trat- tare l’esterno del tubo con antirombo per evitare eventuali risonanze. MONTAGGIO DEGLI ALTOPARLANTI Dopo aver controllato tutto il necessario: il filtro, i cavi, le viti, le guarni- zioni adesive, i morsetti esterni, il fonoassorbente, giravite, saldatore (con stagno!), e gli altoparlanti, si può iniziare il montaggio. Per facilitare la saldatura e il fissaggio dei componenti, si consiglia la seguente successione operativa: 1- saldatura sul filtro dei cavetti per gli altoparlanti e per i terminali esterni (attenzione alle fasi). 2- fissaggio del filtro all’interno del box, è consigliabile posizionarlo sulla parete posteriore subito sopra ai terminali in modo da renderlo accessibi- le dal foro del woofer. Assicurarsi che il fissaggio sia stabile ed esente da vibrazioni. 3- saldatura dei cavetti ai terminali esterni e fissaggio dei medesimi. Per evitare che ci sia passaggio d’aria, interporre, nel caso di terminali a vaschetta, una guarnizione di tenuta (può andar bene quella autoadesiva da 2 ˜ 3 mm che si usa per gli infissi), nel caso invece di terminali singoli è sufficiente far colare della colla sui dadi di fissaggio interni. 4- Posizionamento del fonoassorbente sui pannelli interni in modo da coprire il filtro, i terminali e i cavetti per gli altoparlanti, ci si può aiutare con alcuni punti di colla. Il fonoassorbente può essere costituito da diversi materiali, dalla lana di roccia al poliuretano espanso a cunei, alla ovatta acrilica, è comunque sconsigliabile, almeno nei sistemi reflex, l’impiego di lana di vetro, perchè nel tempo tende a sfaldarsi e le fibre proiettate all’e- sterno attraverso i condotti, possono essere dannose alla salute. Per quan- to riguarda le quantità di fonoassorbente fare riferimento alle indicazioni riportate sui progetti, in generale è bene tenere presente che nei sistemi reflex il fonoassorbente deve rappresentare una leggera coibentazione, è sufficiente quindi uno spessore di 2 cm disposto su tutte le pareti. Nel caso di sistemi in sospensione pneumatica il fonoassorbente ha la funzione di aumentare lo smorzamento del sistema quindi la quantità sarà maggiore, tipicamente spessori di 5 cm su tutte le pareti sono accettabili. 5- Posizionamento delle guarnizioni di tenuta per gli altoparlanti. Possono essere sempre usati i nastri autoadesivi per infissi da 2 ˜ 3 mm di spesso- re, disposti sulle sedi degli altoparlanti, prestando attenzione che la guar- nizione agisca sull’intera circonferenza di appoggio, garantendo la tenuta al passaggio d’aria. 6- Saldatura dei cavetti ai terminali degli altoparlanti. È un’operazione molto delicata che va effettuata con precisione e velocità, perchè insisten- do troppo con il saldatore sui terminali si corre il rischio di pregiudicare i collegamenti interni degli altoparlanti. Anche in questo caso prestare attenzione alle polarità. 7- Fissaggio degli altoparlanti. Posizionare l’altoparlante verificando che aderisca bene alla guarnizione di tenuta, quindi serrare le viti gradualmen- te ed in modo incrociato (1-3; 2-4). INDICAZIONI SULL’AUTOCOSTRUZIONE DEI FILTRI Alcuni progetti prevedono dei crossover specifici che è necessario costruire seguendo gli schemi pubblicati. Una volta reperiti tutti i componenti (a questo proposito la CIARE ha reso disponibile il “CIARE COMPONENT“, un catalogo dove sono presenti induttanze, condensatori, resistenze oltre a vari accessori per l’autoco- struzione), si procederà al loro posizionamento su di un supporto, che può essere costituito da un pannello di legno (magari impiegando quello di risulta dalla lavorazione del cabinet), da una basetta millefori oppure per i più attrezzati da un circuito stampato appositamente realizzato. I componenti dovranno essere fissati al supporto in maniera stabile, si consiglia di usare colla a caldo o fascette serrate al supporto stesso. Le saldature dovranno essere fatte con la massima attenzione, è frequente, infatti, che un circuito funzioni male o non funzioni per nulla solo perchè c’è una saldatura “fredda”. Terminato il collegamento di tutti i componenti si consiglia di controllare più di una volta che il circuito corrisponda allo schema. REALIZIAMO INSIEME IL NOSTRO DIFFUSORE

Transcript of RealizzaDiffusore

Page 1: RealizzaDiffusore

ciare my personal speaker

MATERIALI PER LA COSTRUZIONE DEI CABINETPer la realizzazione dei box possono essere impiegati i materiali piùdisparati, dal marmo al calcestruzzo fino al plexiglas ed al cristallo, conrisultati in certi casi discutibili. Tuttavia il materiale più diffuso in assolutoè il legno, che può avere diverse origini e conformazioni:MDF o “medium density fiberboard” o ancora “medite”: è composto dasegatura fine mescolata con adesivi e pressata ad alta pressione, di facilelavorazione, buona tenuta all’incollaggio, buona reperibilità e costo conte-nuto. È il materiale più utilizzato in assoluto.Truciolare: è sempre un composto di segatura, ma a grana grossa e lapressione di formazione è più bassa del MDF, per la sua costituzione lalavorazione può risultare approssimativa, ha buona tenuta laterale mascarsa di testa, di facile reperibilità e costo contenuto.Multistrato marino: è costituito da strati alternati di legno pieno e com-posito incollati e pressati, è molto rigido e pesante, consente una buonalavorazione, buona tenuta all’incollaggio, di difficile reperibilità, costo ele-vato.Multistrato di betulla: è composto a strati alternati di legno di betulla ecompositi incollati e pressati, è molto rigido ma anche relativamente leg-gero, la lavorazione è abbastanza difficoltosa, ottima tenuta sia all’incol-laggio sia alle viti, di difficile reperibilità, costo elevato.Legno massello: legni utilizzabili e discretamente reperibili sono il rovere,il faggio, l’ulivo, il noce. Gli spessori devono essere consistenti (dai 20mm in su). È consigliabile dividere le superfici in due o più pannelli affian-cati e con le nervature alternate in modo di ridurre le risonanze proprie.

TAGLIO, FORATURA E ASSEMBLAGGIO DEI PANNELLIPrima di procedere al taglio dei pannelli si raccomanda di controllare lacorrispondenza delle misure, tenendo presente che nei nostri progetti lequote si riferiscono alle dimensioni interne che il box finito dovrà avere, eche dovranno essere rispettate a prescindere dallo spessore del legno scel-to. Nei progetti dove sono previste delle fresature per il montaggio deglialtoparlanti a filo del pannello frontale e non si dispone dell’attrezzaturanecessaria, si suggerisce di realizzare un ulteriore pannello di spessorepari a quello del cestello o della flangia dell’altoparlante e dopo aver prati-cato un foro di diametro pari al diametro esterno dell’altoparlante da allog-giare, incollarlo al pannello frontale. Nella fase di taglio e foratura sono daconsiderare anche i morsetti esterni, quelli cioè, ai quali si collegherà l’u-scita dell’amplificatore. Se si prevedono morsetti già assemblati in unavaschetta plastica occorrerà praticare il foro per l’alloggiamento della stes-sa, solitamente sul pannello posteriore, se invece si useranno morsetti sin-goli sarà sufficiente praticare i due fori per far passare la vite. Un altro pic-colo accorgimento è di praticare dei piccoli fori (di diametro circa metàdelle viti che si useranno) sulle sedi degli altoparlanti, in corrispondenzadei fori di fissaggio dei cestelli o delle flange, questo per evitare sfaldamen-ti del legno e la non tenuta delle viti. L’operazione di incollaggio dei pannelliè molto delicata e va effettuata con cura e precisione magari aiutandosicon dei morsetti da legno per tenere in posizione i vari pannelli, è infatti, difondamentale importanza evitare qualunque possibilità di passaggio d’ariaattraverso le giunzioni, a tale scopo si consiglia, una volta incollati tutti ipannelli, di ripassare un rigo di colla su tutte le giunzioni nella parte internadel box.Nel caso di diffusori in bass-reflex si consiglia di montare il tubo diaccordo prima di incollare i pannelli, in questo modo si ha la possibilità disigillare perfettamente il tubo al pannello ed eventualmente anche di trat-tare l’esterno del tubo con antirombo per evitare eventuali risonanze.

MONTAGGIO DEGLI ALTOPARLANTIDopo aver controllato tutto il necessario: il filtro, i cavi, le viti, le guarni-zioni adesive, i morsetti esterni, il fonoassorbente, giravite, saldatore (con

stagno!), e gli altoparlanti, si può iniziare il montaggio.Per facilitare la saldatura e il fissaggio dei componenti, si consiglia laseguente successione operativa:1- saldatura sul filtro dei cavetti per gli altoparlanti e per i terminali esterni(attenzione alle fasi).2- fissaggio del filtro all’interno del box, è consigliabile posizionarlo sullaparete posteriore subito sopra ai terminali in modo da renderlo accessibi-le dal foro del woofer. Assicurarsi che il fissaggio sia stabile ed esente davibrazioni.3- saldatura dei cavetti ai terminali esterni e fissaggio dei medesimi. Perevitare che ci sia passaggio d’aria, interporre, nel caso di terminali avaschetta, una guarnizione di tenuta (può andar bene quella autoadesivada 2˜3 mm che si usa per gli infissi), nel caso invece di terminali singoli èsufficiente far colare della colla sui dadi di fissaggio interni.4- Posizionamento del fonoassorbente sui pannelli interni in modo dacoprire il filtro, i terminali e i cavetti per gli altoparlanti, ci si può aiutare conalcuni punti di colla. Il fonoassorbente può essere costituito da diversimateriali, dalla lana di roccia al poliuretano espanso a cunei, alla ovattaacrilica, è comunque sconsigliabile, almeno nei sistemi reflex, l’impiego dilana di vetro, perchè nel tempo tende a sfaldarsi e le fibre proiettate all’e-sterno attraverso i condotti, possono essere dannose alla salute. Per quan-to riguarda le quantità di fonoassorbente fare riferimento alle indicazioniriportate sui progetti, in generale è bene tenere presente che nei sistemireflex il fonoassorbente deve rappresentare una leggera coibentazione, èsufficiente quindi uno spessore di 2 cm disposto su tutte le pareti. Nel casodi sistemi in sospensione pneumatica il fonoassorbente ha la funzione diaumentare lo smorzamento del sistema quindi la quantità sarà maggiore,tipicamente spessori di 5 cm su tutte le pareti sono accettabili. 5- Posizionamento delle guarnizioni di tenuta per gli altoparlanti. Possonoessere sempre usati i nastri autoadesivi per infissi da 2˜3 mm di spesso-re, disposti sulle sedi degli altoparlanti, prestando attenzione che la guar-nizione agisca sull’intera circonferenza di appoggio, garantendo la tenutaal passaggio d’aria.6- Saldatura dei cavetti ai terminali degli altoparlanti. È un’operazionemolto delicata che va effettuata con precisione e velocità, perchè insisten-do troppo con il saldatore sui terminali si corre il rischio di pregiudicare icollegamenti interni degli altoparlanti. Anche in questo caso prestareattenzione alle polarità.7- Fissaggio degli altoparlanti. Posizionare l’altoparlante verificando cheaderisca bene alla guarnizione di tenuta, quindi serrare le viti gradualmen-te ed in modo incrociato (1-3; 2-4).

INDICAZIONI SULL’AUTOCOSTRUZIONE DEI FILTRIAlcuni progetti prevedono dei crossover specifici che è necessariocostruire seguendo gli schemi pubblicati.Una volta reperiti tutti i componenti (a questo proposito la CIARE ha resodisponibile il “CIARE COMPONENT“, un catalogo dove sono presentiinduttanze, condensatori, resistenze oltre a vari accessori per l’autoco-struzione), si procederà al loro posizionamento su di un supporto, chepuò essere costituito da un pannello di legno (magari impiegando quellodi risulta dalla lavorazione del cabinet), da una basetta millefori oppureper i più attrezzati da un circuito stampato appositamente realizzato. Icomponenti dovranno essere fissati al supporto in maniera stabile, siconsiglia di usare colla a caldo o fascette serrate al supporto stesso. Lesaldature dovranno essere fatte con la massima attenzione, è frequente,infatti, che un circuito funzioni male o non funzioni per nulla solo perchèc’è una saldatura “fredda”. Terminato il collegamento di tutti i componentisi consiglia di controllare più di una volta che il circuito corrisponda alloschema.

REALIZIAMO INSIEME IL NOSTRO DIFFUSORE

Page 2: RealizzaDiffusore

ciare my personal speaker

ALCUNE UTILITYDimensionamento dei condotti di accordoNon è raro che nella ricerca dei componenti per la realizzazione del pro-getto, non si riesca a trovare il tubo di accordo del diametro giusto, oppu-re che si desideri utilizzare un diametro diverso. Per determinare le equi-valenze è sufficiente seguire il grafico di fig. 1. La procedura è moltosemplice: - Determinare il coefficiente C prendendo i dati di Vb e Fb dal progetto.- Seguire la curva relativa al coefficiente fino ad incrociare la verticale cor-rispondente al diametro interno del tubo desiderato.- Tracciare l’orizzontale dal punto d’incrocio all’asse verticale e ricavare lalunghezza del tubo.

260270280290300

190200210220230240250

130140150160170180

92 96 10080 84 887664 68 72

90

110120

80

100

70

20

5060

3040

20 24 28 32

15 20 25 30 35 40 45 50 55 60

65

70

75

80

85

90

95100

56 6048 524436 40

Relazione tra diametro e lunghezza del tubo di accordo con Vb e Fb costanti

Lung

hezz

a co

ndot

to (i

n m

m)

Diametro condotto (in mm)

Coefficente C=(Vb*Fb2)/1.000

fig. 1

Page 3: RealizzaDiffusore

ciare my personal speaker

fig. 2

HW100

HW129

HW131

HW132

HW159

HW161N

HW162

HW163

HW202

HW203

HW204

HW210

HW211

HW250

HW251

HW320

HW320ND

HW321

HW380

HW450

8,2

12

8,2

8,2

10

8,2

8,2

7,5

7,6

8,2

7,5

10

10

8,4

8,2

8,8

10

8,2

8,2

8,2

7,8

21

8,3

8,8

23

12,8

10

14,5

16,4

11

14,7

30

37

30

30

25

25

28

24,5

27

325

230

595

600

370

680

925

1000

928

1470

1000

475

580

1320

940

1370

720

1200

1000

1080

HM087

HM100

HM130

HM380

HM500

HM600

HT050

HT200

HT250

HT259

HT262

HT264

12

12

10

8,2

8,2

10

10

8,2

20

15

8,2

15

14

14

4,24

1,27

2,5

3

6,9

1,16

2,8

4,5

1,34

1,2

27

97

66

157

47

68

2,7

17,3

6,8

5,6

18,2

33

8,2

10

8,2

8,2

10

8,2

8,2

8,2

8,2

8,2

8,2

10

10

8,2

10

8,2

10

8,2

10

10

13

8,2

12

15

8,2

15

15

20

20

20

20

10

8,2

22

33

24

15

27

30

30

12

10

8,2

6,8

8,2

10

8,2

8,2

10

10

8,2

8,2

33

6,8

10

5,8

4,7

2,2

3,3

1,5

1,5

1,5

1,5

1,5

MODELLO R Ω L mH C µF

CELLA R-L-CR Ω C µF

CELLA R-C

Impiego di condotti multipli a parità di FbNel caso si voglia scomporre un tubo in diversi condotti più piccoli,ricordare che la somma delle superfici dei vari condotti dovrà essereuguale alla superficie del tubo di origine, cosÏ pure la lunghezza diogni condotto dovrà essere la stessa del tubo di origine. Nel casoinvece si voglia aumentare la superficie del tubo di origine (magariper diminuire il fastidioso “soffio”), occorre trovare la superficie com-plessiva dei vari condotti o del singolo condotto più grande e ricavareil diametro equivalente:

D = 2*=S/p dove S = somma delle superfici / osuperficie del condotto più grande

E sufficiente poi seguire il grafico come descritto sopra per ricavare lanuova lunghezza dei condotti.

Reti di compensazione dell’impedenzaIn tutti i nostri progetti sono indicati i filtri da utilizzare, sia di serie siaprogettati in modo specifico, tuttavia è possibile che alcuni autoco-struttori desiderino sviluppare un loro filtro personalizzato.

CW162

CW165C

CW165ND

CW170Z

CW170

CW171

CW180Z

CW200Z

CW200C

CW200ND

CW202

CW250

CW250C

CW250ND

CW254

CW255

CW256Z

CW257

CW320C

CW321

4,7

5,6

5,6

4,7

4,7

6,8

6,8

4,7

4,7

4,7

4,7

4,7

4,7

5,6

3,9

4,7

6,8

4,7

4,7

4,7

4

7,9

10

5,1

5,7

18

5,4

7,9

10

10

7,7

8,9

11

15

4,7

3,4

25

7

14

3,7

3700

1500

650

850

1000

320

370

1290

1300

920

1490

760

1400

920

1240

2900

1200

1800

1400

3100

CW321ND

CW325Z

CW326

CW327

CW328

CW329

CW330

CW337

CW386

CW387

CW396

CW454

5,6

5,6

6,8

4,7

4,7

5,6

5,6

4,7

5,6

5,6

4,7

4,7

12

23

19,8

7,7

7,5

12,7

15

10

11

12

10

11,2

1500

1500

1090

1400

1300

1100

1000

1200

1100

1500

1200

1400

3,9

5,6

6,8

3,9

3,9

4,7

3,9

3,9

5,6

5,6

4,7

4,7

5,6

5,6

3,9

3,9

5,6

4,7

6,8

4,7

47

20

12

27

33

10

20

40

33

27

33

33

27

33

40

47

15

47

33

33

5,6

6,8

4,7

4,7

4,7

5,6

5,6

5,6

5,6

5,6

5,6

5,6

47

20

47

68

33

47

56

47

47

47

56

47

CW100Z

CW100

CW130ND

CW130Z

CW131

CW160

CW161N

4,7

4,7

5,6

4,7

4,7

4,7

4,7

6

3,1

9

5,6

3,7

5,3

6

375

860

600

880

950

2000

1680

3,9

3,9

5,6

3,9

3,9

3,9

3,9

20

27

10

20

40

40

40

MODELLO R Ω L mH C µF

CELLA R-L-CR Ω C µF

CELLA R-C

Reti di compensazione per altoparlanti HomeReti di compensazione per altoparlanti Car

CW455CW464

WS1502X04

WS2500X04

CM087

CM100

CM131

CM132

5,6

5,6

4,7

5,6

4,7

4,7

4,7

4,7

15

15

5

13,5

3,3

3,3

5,7

4,1

1300

1300

1500

2700

416

416

1000

520

5,6

5,6

5,6

5,6

4,7

4,7

4,7

4,7

47

56

27

33

10

15

20

15

HT320

WS2500X08

WS1502X08

MS1502X08

TS038CD08

US0720N08-MR

US0720N08-TW

8,2

8,2

10

12

15

10

27

33

25

15

9

2

5

2,15

1

1440

440

100

14

15

4,7

4,7

8,2

8,2

8,2

8,2

8,2

8,2

0,5

12

12

10

2,2

3,3

1

CM133

CM161

CM200

CM500

CM510

MS1502X04

US0720N04-MR

US0720N04-TW

CT141

CT142

CT190

CT200

CT250

CT262

CT263

CT266

CT267

TS020ND04

TS038CD04

5,6

4,7

4,7

4,7

4,7

4,7

6,8

15

10

-

8,2

4,7

10

5,6

10

12

10

12

4,7

5,2

3,7

1,8

2,2

3,7

3,8

1,3

0,85

-

1,6

0,8

0,6

1

1

0,8

0,7

1,6

0,9

600

940

1000

56

47

270

20

8,2

2,2

-

8,2

35

20

33

27

22

8,2

8,2

33

8,2

8,2

4,7

4,7

4,7

5,6

5,6

8,2

4,7

3,9

4,7

4,7

4,7

5,6

6,8

8,2

8,2,

5,6

5,6

10

15

27

10

10

15

6,8

2,2

2,2

3,3

2,2

3,3

1,5

3,3

2,2

2,2

1

1,5

2,76,8

Page 4: RealizzaDiffusore

ciare my personal speaker

Per facilitare questa attività pubblichiamo unatabella con i valori delle reti di compensazionedell’impedenza degli altoparlanti maggiormenteutilizzati (fig.2). La funzione di queste reti èquella di rendere l’impedenza di un altoparlantecostante al variare della frequenza, rendendoloquindi, simile ad una resistenza. In generale talireti si impiegano quando la frequenza di tagliodel filtro cade in prossimità della frequenza dirisonanza dell’altoparlante o nella zona indutti-va. Nella tabella sono indicate sia le reti R-L-Cper la linearizzazione dell’impedenza alla fre-quenza di risonanza, sia le reti R-C per la linea-rizzazione della zona induttiva.

R

C

uscitafiltro altoparlante

RETE RC

R

C

Luscitafiltro altoparlante

RETE RLC

resistenzaserie

resistenzaparallelo

uscitafiltro

altoparlanteda

attenuare

Reti di attenuazione a impedenza costanteL’ascolto di un diffusore ha una forte compo-nente soggettiva, per questo ascoltando il pro-getto realizzato potremmo desiderare il tweeterpiù dolce oppure il mid-range meno presente,sentire quindi la necessità di attenuare un com-ponente. Per compiere questa operazione siconsiglia di applicare, all’uscita del filtro relativaall’altoparlante da attenuare, un partitore resisti-vo, cioè un’opportuna combinazione di dueresistenze, una in serie ed una in parallelo checonsentiranno l’attenuazione dell’altoparlantesenza variare le caratteristiche del filtro. In fig.3è rappresentata una tabella con i valori delledue resistenze per attenuazioni a passi di 0.5dB in funzione di diverse impedenze di carico.

fig. 3

IMPEDENZA NOMINALE ALTOPARLANTE Ω

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

4,5

5

5,5

6

6,5

7

7,5

8

8,5

9

9,5

10

0,11

0,22

0,32

0,41

0,50

0,58

0,66

0,74

0,81

0,88

0,94

1,00

1,05

1,11

1,16

1,20

1,25

1,29

1,33

1,37

0,22

0,43

0,63

0,82

1,00

1,17

1,33

1,48

1,62

1,75

1,88

2,00

2,11

2,21

2,31

2,41

2,50

2,58

2,66

2,74

0,34

0,65

0,95

1,23

1,50

1,75

1,99

2,21

2,43

2,63

2,81

2,99

3,16

3,32

3,47

3,61

3,74

3,87

3,99

4,10

0,45

0,87

1,27

1,65

2,00

2,34

2,65

2,95

3,23

3,50

3,75

3,99

4,21

4,43

4,63

4,82

4,99

5,16

5,32

5,47

0,90

1,74

2,54

3,29

4,00

4,67

5,31

5,90

6,47

7,00

7,51

7,98

8,43

8,85

9,25

9,63

9,99

10,32

10,64

10,94

33,75

16,39

10,61

7,72

6,00

4,85

4,03

3,42

2,95

2,57

2,26

2,01

1,80

1,61

1,46

1,32

1,20

1,10

1,01

0,92

67,51

32,78

21,22

15,45

11,99

9,70

8,06

6,84

5,89

5,14

4,53

4,02

3,59

3,23

2,92

2,65

2,41

2,20

2,01

1,85

101,26

49,17

31,83

23,17

17,99

14,54

12,09

10,26

8,84

7,71

6,79

6,03

5,39

4,84

4,38

3,97

3,61

3,30

3,02

2,77

135,01

65,56

42,44

30,90

23,99

19,39

16,12

13,68

11,79

10,28

9,05

8,04

7,18

6,46

5,83

5,29

4,82

4,40

4,03

3,70

270,03

131,13

84,88

61,79

47,97

38,78

32,24

27,36

23,57

20,56

18,11

16,08

14,37

12,92

11,67

10,58

9,63

8,80

8,06

7,40

ATTENUAZIONE dB RESISTENZA SERIE Ω RESISTENZA PARALLELO Ω2 4 6 8 16 2 4 6 8 16