Raumplan

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Univeristà degli Studi di Firenze, Facotà di Architettura Laboratorio di Tecnologia 2, Prof. Giuseppe Ridolfi Studente: Marco Pasqualini, Matricola: 5041801

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Univeristà degli Studi di Firenze, Facotà di Architettura

Laboratorio di Tecnologia 2, Prof. Giuseppe Ridolfi

Studente: Marco Pasqualini, Matricola: 5041801

(Adolf Loos)

RAUMPLAN

Adof Loos nasce nel 1870 a Brno in Repubblica Ceca ed è considerato uno dei pionieri

dell’Architettura Moderna.

Secondo i maggiori critici d’arte gli elementi che caratterizzano la poetica di Loos sono:

Assenza di Ornamenti;

“L'evoluzione della civiltà è sinonimo dell'eliminazione dell'ornamento dall'oggetto d'uso”

(Adolf Loos, Ornamento e delitto)

La convinzione che l’Architettura non sia un’arte ma sia a servizio di uno scopo, l’Abitare;

“…casa Steiner non si distingue per la sua bellezza,anzi la fronte sulla strada,

decisamente brutta col suo tetto curvo, poteva essere concepita, forse

polemicamente, solo da un autore che escludeva l’architettura dal novero

delle arti per il fatto stesso che assolveva ad una funzione…”

(Adolf Loos)

L’invenzione del Raumplan (articolazione interna con differenziazione altimetrica

funzionale e formale).

"... ho insegnato ai miei allievi a pensare in tre dimensioni, a pensare al

cubo. Sono pochi gli architetti che oggi lo sanno fare. Oggi sembra che la

preparazione dell'architetto sia conclusa quando la appreso a pensare al

piano"

(Adolf Loos)

Quindi il Raumplan, letteralmente "piano nello spazio" consiste nella progettazione di stanze che, non vincolate ad un piano uguale per tutte, stanno a diversi livelli. A seconda del loro scopo e significato, gli ambienti varianod'altezza, oltre che di grandezza, correlandosi in un tutto armonico e inscindibile che sfrutta al massimo il blocco edilizio. Le componenti fondamentali del Raumplan loosiano sono:

economia dello spazio,esigenza legata ad una moderna ottimizzazione delle risorse;

carattere tridimensionale dell'architettura, non riducibile ad una proiezione su un piano;

materializzazione nel costruito di un modo di abitare, ogni volta diverso, fondato sulla specificità delle situazioni e non sulla standardizzazione funzionalistica della vita domestica;

costruire l'esterno a partire dall'interno.

Lo spazio è raccontato in tre dimensioni, precisando il carattere di ogni ambiente in un

susseguirsi continuo di microcosmi nel macrocosmo della casa.

Le scale danno continuità ai momenti del racconto, ordinano e unificano gli ambienti. A seconda del loro scopo e significato, gli ambienti variano d'altezza, oltre che di grandezza, correlandosi in un tutto armonico e inscindibile che sfrutta al massimo il blocco edilizio.

(Atelier Bow: Wow, Graphic Anatomy)

L’articolazione degli spazi destinati alla vita domestica è sempre stata accompagnata dalla

ricerca di una semplificazione degli esterni.

La conquista della libera aggragazione di volumi interni (RAUMPLAN), che è sicuramente

uno dei motivi di indiscussa fama dell’architetto, si è svolta entro alcuni limiti autoimposti.

Gli esempi migliori dove ritroviamo questa caratteristica architettonica sono le ville e le

case unifamiliari costruite da Loos tra il 1910 e il 1930.

I modelli più significativi sono:

Villa Steiner

Villa Moller

Villa Rufer

Casa di Tristan Tzara

Villa Müller

Villa Steiner

La Casa Steiner è stata costruita nel 1910 a Vienna e si trova in Via St.Veit Gasse 10 del

quartiere Heitzing, in posizione periferica rispetto al centro della città, inserito in un

sistema urbano caratterizzato dalla presenza di edifici in stile tradizionale viennese,

caratterizzati da notevoli coperture a falde.

L'edificio per alcuni elementi che lo caratterizzano, quali la coerenza funzionale, l’assenza

di ornamenti, adozione del tetto piano sul lato del giardino, anticipa il linguaggio

del razionalismo. La modernità di casa Steiner è il risultato non tanto di un processo

d’astrazione, quanto piuttosto di una riproposizione attualizzata di tecniche costruttive

collaudate da una lunga tradizione; ne sono esempi l’assoluta assenza di decorazioni sulle

pareti esterne (intonacate in semplice malta di calce, come le vecchie case viennesi) o

l’adozione del tetto di lamiera ricurvo.

Villa Moller

Villa Moller è stata costruita tra il 1927 e il 1928 e si trova al numero 19 della Starkfriedgasse a Vienna. Villa Moller è il punto di arrivo del lungo itinerario intellettuale di Adolf Loos, tant’è che può essere letta come un "manifesto" della poetica loosiana. Lo comprova lo stesso carattere perentorio e per certi versi "inattuale" della sua forma,risultante dall'applicazione integrale dei principi informatori della teoria loosiana del progetto.

Villa Rufer

Villa Rufer si trova a Vienna nella Schließmanngasse al civico 11.Questa casa è stata

costruita nel 1922 e rappresenta uno dei più importanti esempi del Rauplan di Loos.

Per la prima volta qui viene sperimentato il Raumplan all'interno di una volumetria

trettamente circoscritta (una gabbia di 10 per 10 per 10 metri circa).

Casa di Tristan Tzara

La casa è stata costruita per il dadaista Tzara nel 1925.

L’importanza cruciale di questo edificio, oltre la posizione (la casa si erge sulla collina di

Montmartre a Parigi) è evidente anche nella complessità dei suoi 4 piani, i quali si

articolano in una chira dimostrazione del Raumplan loossiano.

Villa Müller

Costruita tra il 1928 e il 1930 in un quartiere residenziale ai margini di Praga, su un terreno inpendenza, in una posizione dalla quale si gode del panorama della città,casa Müller rappresenta una tappa nella ricerca di Loos: i temi che vengo-no qui sviluppati riallacciano questa casa alle esperienze precedenti, necostituiscono una evoluzione, e aprono verso nuovi percorsi di ricerca interrotti dalla malattia prima e dalla morte poi.Lo sviluppo della pianta nelle tre dimensioni (Raumplan) è qui portato adun livello mai raggiunto in precedenza, andando ben al di là della sempli-ce economia dello spazio, più volte indicata da Loos come necessità del- l’agire moderno, perché qui egli opera una continua distinzione fra i varimomenti della vita domestica e, contemporaneamente, una unificazionedello spazio mettendo gli ambienti in relazione fra loro, con un incessantelavoro sui materiali, sui colori, sulla luce e sulla qualità .

L’esterno ripropone la forma del cubo

“L'Architettura non è

un'Arte,

poiché qualsiasi cosa

serva a uno Scopo va

esclusa dalla sfera

dell'Arte” (Adolf Loos)

Bibliografia:

Adolf Loos, Ornamento e delitto

Adolf Loos, Parole nel vuoto, Milano, Adelphi, 1992

Ralf Bock, Adolf Loos: opere e progetti, Milano, Skira, 2007

Milva Giacomelli, Appunti Storia dell’Architettura II

http://www.iuav.it

http://www.archweb.it

http://it.wikipedia.org

http://www.vitruvio.ch