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RASSEGNA STAMPA

CHECK-UP MEZZOGIORNO17 Luglio 2019 - Roma

Confindustria - SRM

TESTATE GIORNALISTICHE

art

Tiratura 113072 - Diffusione 157191 - Lettori 742000 da enti certificatori o autocertificatiwwwdatastampait

18-LUG-2019da pag 10foglio 1 2

Superficie 39 Dir Resp Fabio Tamburini

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18-LUG-2019da pag 3foglio 1


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Superficie 9 Dir Resp Luciano Fontana

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Superficie 33 Dir Resp Carlo Verdelli

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Superficie 24 Dir Resp Pietro Senaldi

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Superficie 14 Dir Resp Marco Tarquinio

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Superficie 7 Dir Resp Virman Cusenza

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Superficie 58 Dir Resp Michele Brambilla

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Superficie 45 Dir Resp Enzo drsquoErrico

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Corriere del Mezzogiorno Puglia e Matera



Superficie 42 Dir Resp Enzo DErrico

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Superficie 33 Dir Resp Pasquale Clemente

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Superficie 3 Dir Resp Rocco Valenti

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Superficie 34 Dir Resp Antonio Manzo

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Nuovo Quotidiano Brindisi



Superficie 73 Dir Resp Claudio Scamardella

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Superficie 40 Dir Resp Giuseppe Soluri

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Superficie 21 Dir Resp Alessandro Notarstefano

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Superficie 5 Dir Resp Antonio Ardizzone

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Corriere del Ticino



Superficie 2 Dir Resp FAbio Pontiggia

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Superficie 7 Dir Resp Claudio Rinaldi

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Superficie 9 Dir Resp Raffaella Vitulano

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Superficie 3 Dir Resp Nunzia Vallini

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Superficie 38 Dir Resp Maurizio Lucchi

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Superficie 7 Dir Resp Ferruccio Pallavera

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Superficie 6 Dir Resp Roberto Papetti

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Superficie 25 Dir Resp Antonello Piraneo

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Superficie 50 Dir Resp Pierluigi Magnaschi

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Mattino Puglia e Basilicata



Superficie 27 Dir Resp Antonio Blasotta

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Tiratura 7940 - Diffusione 13637 - Lettori 0 da enti certificatori o autocertificati


Superficie 26 Dir Resp Carlo Alberto Tregua

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Superficie 251 Dir Resp Claudio Cerasa

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GRUPPO INTESA SANPAOLO 17




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30-LUG-2019

Dir Resp Paolo Panerai

13

TESTATE WEB

art

con

HOME MACROECONOMIA FINANZA LAVORO DIRITTI E CONSUMI AFFARIampFINANZA OSSERVA ITALIA CALCOLATORI GLOSSARIO LISTINO PORTAFOGLIO

Il presidente di Confindustria Vincenzo

Boccia (ansa)

MILANO - Confindustria lancia ilgrido dallarme sulla situazioneeconomica del Meridione italianonel suo Check-Up Mezzogiornorealizzato con Srm (IntesaSanpaolo)

Giovani senza lavoro

Il primo capitolo dipreoccupazione riguarda il mondodel lavoro e i giovani Al Sud ladisoccupazione giovanileraggiunge il tasso record del519 in pratica piugrave di ungiovane meridionale su due nonlavora dice lanalisi aggiungendoche i disoccupati totali sono circa1 milione e 500mila mentre moltidi piugrave sono gli inattivi Il tasso diattivitagrave si ferma al 54 e quello dioccupazione al 434 Secondolaggiornamento di luglio 2019dunque gli occupati sono tornatisotto la soglia dei 6 milioni

Imprese al palo

Se nel recente passato si eranovisti segnali di dinamismo imprenditoriale nei primi mesi del 2019 il Sud vedepoi affievolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamentevisibili a fine 2018 rischiano di diventare veri e propri arretramenti Ha smessodi crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di aumento infatti neiprimi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1milione settecentomila(esattamente come un anno fa) Allinterno di questo insieme aumentano leimprese di capitali che sono al Sud ormai quasi 330mila con una crescita del58 rispetto allo stesso periodo dellanno precedente Ma di queste solo25mila hanno piugrave di 9 dipendenti viene sottolineato nel testo

17 Luglio 2019

Confindustria allarme sul SudImprese ferme piugrave di ungiovane su due non lavora

La disoccupazione giovanile al livello record del 519 si sonoaffievoliti i segnali di spinta Aumentano i tempi di pagamento

Rimbalza lindustria italiana a maggiocampanello dallarme dai mercati esteri

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LAREPUBBLICAIT Data pubblicazione 17072019Link al Sito Web

GRUPPO INTESA SANPAOLO

Nel 2018 lIndice Sintetico dellEconomia Meridionale elaborato daConfindustria e SRM egrave salito di circa 10 punti rispetto al 2017 Tutti e 5 gliindicatori fanno segnare un piccolo miglioramento che si fa sempre piugrave lieveOggi i motori delleconomia meridionale sono al minimo Manca poi ilsupporto delle vendite allestero frena inaspettatamente lexport del Sud neiprimi tre mesi del 2019 dopo la crescita del 2018 (+55 per un valorecomplessivo delle merci esportate di circa 50 miliardi di euro)

Aumentano i tempi di pagamento

Tra i segnali di possibile stress economico Confindustria segnala anche chetornano ad aumentare nel primo trimestre 2019 i giorni di ritardo nei pagamentitra imprese (in media 177 giorni) e riprendono a crescere nel 2018 i fallimenticosigrave come le liquidazioni volontarie possibile sintomo del peggioramento dellapercezione sulle aspettative future degli imprenditori meridionali Segnaliancora contenuti ma che coincidono con la percezione di un diffusopeggioramento dello scenario economico a livello internazionale nazionale elocale si legge


art

ITALPRESS

RALLENTA LA CRESCITAECONOMICA DEL SUD UNGIOVANE SU DUE NON LAVORA17 Luglio 2019

ROMA (ITALPRESS) - Il Sud nei primi mesi del 2019 vede af evolire la suacapacita di spinta economica e i segnali di frenata gia ampiamente visibili a ne2018 rischiano di diventare veri e propri arretramenti E quanto emergedallanalisi di mezza estate condotta da Con ndustria e SRM-Studi e Ricerche peril Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) Alla presentazionehanno partecipato il presidente di Con ndustria Vincenzo Boccia e il ministroper il Sud Barbara Lezzi Lanalisi sottolinea come abbia smesso di crescere ilnumero delle imprese dopo molti trimestri di aumento infatti nei primi mesi del2019 le imprese attive sono meno di 1 milione settecentomila (esattamente comeun anno fa) Allinterno di questo insieme aumentano le imprese di capitali chesono al Sud ormai quasi 330 mila con una crescita del 58 rispetto allo stessoperiodo dellanno precedente Ma di queste solo 25 mila hanno piu di 9dipendenti I disoccupati sono circa 15 milioni mentre molti di piu sono gliinattivi Il tasso di attivita si ferma al 54 e quello di occupazione al 434Resta particolarmente elevata la disoccupazione giovanile che raggiunge il tassorecord del 519 in pratica piu di un giovane meridionale su due non lavoraLemergenza lavoro per i giovani che ha caratterizzato la fotogra a del Sud degliultimi anni secondo il rapporto non accenna a ridursi sebbene solo un quartocirca delle domande di reddito di cittadinanza presentate facciano riferimento apersone di eta inferiore a quarantanni (ITALPRESS) tanadsabrred 17-Lug-191754

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LIBEROQUOTIDIANOIT Data pubblicazione 17072019Link al Sito Web

art A AECONOMIA

Mercoledigrave 17 luglio 2019 - 140000

Sud Confindustria Imprese ferme Un giovanemeridionale su 2 non lavoraSud Confindustria Imprese non crescono motori economia alminimo

Nel Sud i disoccupati sono circa 1

milione e 500 mila mentre molti

di piugrave sono gli inattivi Il tasso di

attivitagrave si ferma al 54 e quello di

occupazione al 434 Resta

particolarmente elevata la

disoccupazione giovanile che

raggiunge il tasso record del

519 in pratica piugrave di un giovane

meridionale su due non lavora Ersquo

quanto emerge dallrsquoanalisi di

mezza estate condotta da

Confindustria e SRM-Studi e

Ricerche per il Mezzogiorno

(Centro studi del Gruppo Intesa

Sanpaolo) secondo cui

lrsquoemergenza lavoro per i giovani

che ha caratterizzato la fotografia

del Sud degli ultimi anni non

accenna a ridursi sebbene solo un quarto circa delle domande di reddito di cittadinanza presentate

facciano riferimento a persone di etagrave inferiore a quarantrsquoanni Lrsquoanalisi sottolinea che lrsquoandamento

degli occupati mostra elementi positivi mescolati a quelli negativi con questi ultimi che prevalgono nei

mesi piugrave recenti (-22) il primo trimestre 2019 egrave infatti il terzo trimestre di fila a far segnare un

andamento negativo cosiccheacute gli occupati al Sud tornano sotto la soglia dei 6 milioni con un calo

nella maggior parte delle regioni tranne Molise Puglia e Sardegna

Sud Confindustria imprese non crescono motori economia al minimoMotori al minimo per lrsquoeconomia meridionale Secondo la tradizionale analisi di mezza estate condotta

da Confindustria e Srm-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) il

Sud nei primi mesi del 2019 vede affievolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave

ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di diventare veri e propri arretramenti Aumentano- sostiene

lo studio presentato dal vicepresidente per la coesione territoriale di Confindustria Stefan Pan alla

presenza del presidente Vincenzo Boccia della ministra per il Sud Barbara Lezzi e del direttore di Srm

Massimo Deandreis - il numero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di rallentamento

dellrsquoattivitagrave economicardquo e ldquoil passo dellrsquoeconomia meridionale si fa piugrave lentordquo Anche nel 2018 continua

la lenta risalita dellrsquoIndice Sintetico dellrsquoEconomia Meridionale elaborato da Confindustria e Srm in

aumento di circa 10 punti rispetto al 2017 tutti e 5 gli indicatori che compongono lrsquoindice fanno segnare

un piccolo miglioramento che si fa tuttavia sempre piugrave lieve in particolare con riferimento al Pil

allrsquooccupazione agli investimenti e alle imprese mentre continua la crescita dellrsquoexport Egrave ancora

lontano il recupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite di energia elettrica egrave del 94 inferiore a

quello del 2007 Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di aumento

infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1 milione settecentomila (esattamente

come un anno fa) Allrsquointerno di questo insieme aumentano le imprese di capitali che sono al Sud

ormai quasi 330000 con una crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellrsquoanno precedente Ma di

queste solo 25000 hanno piugrave di 9 dipendenti Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali di

miglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nel breve periodo con lrsquoinattesa frenata del

primo trimestre 2019 Infine il mercato domestico continua a soffrire restano elevati i divari interni

relativi al potere drsquoacquisto che si traducono in minori consumi circa 800 euro pro capite in meno

nelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord

- +

LaPresse

AFFARITALIANIIT Data pubblicazione 17072019Link al Sito Web

Secondo lrsquoanalisi di Confindustria e Srm ristagnano anche gli investimenti fissi lordi per i quali sembra

attenuarsi di intensitagrave il rimbalzo che aveva caratterizzato gli ultimi anni con una piccola ma

significativa eccezione delle costruzioni E restano comunque lontanissimi i valori pre-crisi gli

investimenti fissi lordi totali sono inferiori del 362 rispetto a quelli del 2007 In conseguenza di

questo andamento lento frena anche il Pil che nel 2018 secondo le stime preliminari dellrsquoISTAT fa

registrare nel Mezzogiorno una crescita dello 04 meno della metagrave del +09 della media nazionale

Fra i settori lrsquoandamento migliore egrave quello dellrsquoindustria (il cui valore aggiunto cresce del +74 tra il

2016 e il 2017) ma il suo apporto allrsquoeconomia egrave pari a circa il 10 del totale troppo poco per far

recuperare al Sud anche solo i livelli pre-crisi Non mancano settori ad alto valore aggiunto come

mostra lrsquoapprofondimento condotto nel Check-Up assieme allrsquoISTAT ma la produttivitagrave dei settori

produttivi meridionali si mantiene in media di circa un quarto inferiore a quella del Centro Nord

Aumentano quindi ndash sottolinea lo studio - il numero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di

rallentamento dellrsquoattivitagrave economica Sul fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 si assista ad un

forte calo dei crediti in sofferenza che scendono al Sud in un solo anno di circa 83 miliardi di euro il

livello totale degli impieghi registra un calo altrettanto brusco nel quarto trimestre 2018 rispetto

allrsquoanno precedente (-52) con 14 miliardi di euro in meno erogato a famiglie ed imprese meridionali

A pesare egrave anche il contributo limitato degli investimenti pubblici che accentuano il proprio calo

soprattutto nelle regioni meridionali Infatti la spesa pubblica in conto capitale pro capite del Centro

Nord torna ad essere nel 2017 di quasi 500 euro piugrave elevata di quella del Mezzogiorno Se i fondi

strutturali rispettano i target fissati per i pagamenti resta ridotta la spesa ordinaria e molto basso egrave il

contributo del Fondo Sviluppo e Coesione Ad eccezione del credito drsquoimposta per gli investimenti nel

Mezzogiorno egrave in forte calo anche la spesa pubblica per incentivi alle imprese Il passo dellrsquoeconomia

meridionale si fa dunque piugrave lento ndash conclude lrsquoanalisi - a causa di condizioni dellrsquoeconomia italiana e

internazionale che restano deboli dellrsquoincertezza sulle prospettive economiche e delle caratteristiche

endemiche dellrsquoeconomia meridionale I segnali piugrave recenti indicano che gli elementi di

preoccupazione si fanno piugrave frequenti e piugrave intensi mentre quelli di dinamismo divengono piugrave isolati


art A AECONOMIA


Motori al minimo al Sud mettere limpresa alcentro delle politiche pubblicheAnalisi impietosa del Confindustria-Srm il Mezzogiorno vedeaffievolire la sua capacitagrave di spinta Segnali di frenata rischiano didiventare veri arretramentidi Eduardo Cagnazzi

Motori al minimo per lrsquoeconomia

meridionale Secondo la

tradizionale analisi di mezza

estate condotta da Confindustria

e Srm-Studi e Ricerche per il

Mezzogiorno (Centro studi del

Gruppo Intesa Sanpaolo) nei primi

mesi del 2019 il Sud vede

affievolire la sua capacitagrave di

spinta e i segnali di frenata giagrave

ampiamente visibili a fine 2018

rischiano di diventare veri e propri

arretramenti Anche nel 2018

continua la lenta risalita

dellrsquoIndice sintetico dellrsquoeconomia

meridionale in aumento di circa

10 punti rispetto al 2017 tutti e

cinque gli indicatori che

compongono lrsquoindice fanno

segnare un piccolo miglioramento che si fa tuttavia sempre piugrave lieve in particolare con riferimento al

Pil allrsquooccupazione agli investimenti e alle imprese mentre continua la crescita dellrsquoexport Egrave ancora


quello del 2007

Innanzitutto ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di aumento infatti

nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1milione settecentomila (esattamente come un

anno fa) Allrsquointerno di questo insieme aumentano le imprese di capitali che sono al Sud ormai quasi

330mila con una crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellrsquoanno precedente Ma di queste solo

25mila hanno piugrave di 9 dipendenti Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali di miglioramento

assieme ad altri di frenata che prevalgono nel breve periodo Se il 2018 infatti si egrave chiuso con un

valore positivo delle esportazioni (+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa 50

miliardi di euro) nei primi tre mesi del 2019 si registra un inatteso stop a penalizzare le regioni

meridionali egrave soprattutto la flessione dellrsquoexport di coke e prodotti raffinati in diminuzione del 21

rispetto al primo trimestre 2018 solo parzialmente compensata dallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi di

trasporto (+45) prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno un

lusinghiero +18 Cresce nel 2018 anche lrsquoexport turistico ovvero arrivi (+149) e spesa (+88) dei

turisti stranieri Il mercato domestico continua a soffrire restano elevati i divari interni relativi al

potere drsquoacquisto che si traducono in minori consumi (circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni

del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord)

Lrsquoandamento degli occupati mostra elementi positivi mescolati a quelli negativi con questi ultimi che

prevalgono nei mesi piugrave recenti (-22) il primo trimestre 2019 egrave infatti il terzo trimestre di fila a far

segnare un andamento negativo cosiccheacute gli occupati al Sud tornano sotto la soglia dei 6 milioni con

un calo nella maggior parte delle regioni tranne Molise Puglia e Sardegna Circa un milione e 500mila i

disoccupati molti di piugrave sono gli inattivi Il tasso di attivitagrave si ferma al 54 e quello di occupazione al

434 Resta particolarmente elevata la disoccupazione giovanile che raggiunge il tasso record del

519 in pratica piugrave di un giovane meridionale su due non lavora Lrsquoemergenza lavoro per i giovani che

ha caratterizzato la fotografia del Sud degli ultimi anni non accenna a ridursi sebbene solo frac14 circa

- +


delle domande di reddito di cittadinanza presentate facciano riferimento a persone di etagrave inferiore a

quarantrsquoanni

Ristagnano anche gli investimenti fissi lordi per i quali sembra attenuarsi di intensitagrave il rimbalzo che

aveva caratterizzato gli ultimi anni con una piccola ma significativa eccezione delle costruzioni E

restano comunque lontanissimi i valori pre-crisi gli investimenti fissi lordi totali sono inferiori del

362 rispetto a quelli del 2007 In conseguenza di questo andamento lento frena anche il Pil che nel

2018 secondo le stime preliminari dellrsquoIstat fa registrare nel Mezzogiorno una crescita dello 04

meno della metagrave del +09 della media nazionale




mostra lrsquoapprofondimento condotto nel Check-Up assieme allrsquoIstat ma la produttivitagrave dei settori

produttivi meridionali si mantiene in media di circa frac14 inferiore a quella del Centro Nord Aumentano il

numero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di rallentamento dellrsquoattivitagrave economica Sul

fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 si assista ad un forte calo dei crediti in sofferenza che

scendono al Sud in un solo anno di circa 83 miliardi di euro il livello totale degli impieghi registra un

calo altrettanto brusco nel quarto trimestre 2018 rispetto allrsquoanno precedente (-52) con 14 miliardi di

euro in meno erogato a famiglie ed imprese meridionali Tornano ad aumentare nel primo trimestre

2019 i giorni di ritardo nei pagamenti tra imprese (in media 177 giorni) e riprendono a crescere nel 2018

i fallimenti cosigrave come le liquidazioni volontarie possibile sintomo del peggioramento della percezione

sulle aspettative future degli imprenditori meridionali Segnali ancora contenuti ma che coincidono

con la percezione di un diffuso peggioramento dello scenario economico a livello internazionale

nazionale e locale






Mezzogiorno egrave in forte calo anche la spesa pubblica per incentivi alle imprese

Il passo dellrsquoeconomia meridionale si fa dunque piugrave lento a causa di condizioni dellrsquoeconomia italiana

e internazionale che restano deboli dellrsquoincertezza sulle prospettive economiche e delle

caratteristiche endemiche dellrsquoeconomia meridionale I segnali piugrave recenti indicano che gli elementi di


Invece passa proprio dal rafforzamento qualitativo e quantitativo di questi segnali di dinamismo la

strada per rimettere il Mezzogiorno sul sentiero di crescita duratura di cui ha estremo bisogno Una

strada che passa da un cambiamento di prospettiva radicale che deve caratterizzare lrsquoazione pubblica

adottando fino in fondo il punto di vista delle imprese nel disegno delle politiche di sviluppo e degli

strumenti nella scelta dei progetti e nella identificazione dei fabbisogni dei territori a partire da quelli

infrastrutturali in cui i divari restano rilevanti ldquoEgrave un cambiamento di prospettiva profondo e di non

breve periodo che deve trasformare lrsquoimpresa meridionale come un vero pilastro su cui costruire

lrsquointera azione pubblica a partire dalla definizione dei documenti di programmazione della nuova

politica di coesione 2021-27 che in queste settimane sta prendendo il viardquo spiega il direttore generale

di Srm Massimo Deandreis (nella foto)

Una nuova politica centrata sullrsquoimpresa puograve essere la rivoluzione di cui il Sud ha bisogno una

rivoluzione che giagrave nellrsquoimmediato dovrebbe vedere delle necessarie azioni a partire dal rapido avvio

delle Zone economiche speciali per dare ulteriore impulso agli investimenti nel Mezzogiorno dal punto

di vista imprenditoriale e logistico portuale e dal rilancio del credito drsquoimposta per gli investimenti al

Sud


art

Il Nord-Italia verso lrsquoEuropa il Sud altrove In10 anni perso il 10 del PilIl Meridione egrave sempre piugrave un luogo di passaggio per chi ha la possibilitagrave di andare altroveSul futuro pesa la bomba demografica negativa E se si chiedono sempre piugrave risorsepubbliche molti dei progetti europei restano al palo Impegni fermi al 7

Economia Italia

Alberto Berlini17 luglio 2019 1531

IScuola i risultati degliInvalsi divario Nord e Sude lrsquoitaliano egrave la ldquobestianerardquo degli studenti

10 luglio 2019

Consumi e spese Italiadivisa tra Nord e Suddivario di 14mila euro

25 maggio 2019

Invitalia Resto al Sudanche a professionisti eunder 46

3 gennaio 2019

l problema Meridionale non egrave di certo una novitagrave

ma gli ultimi dati sulla salute delleconomia del Sud

Italia rappresentano un vero e proprio grido di allarme

Portavoci della situazione sono le associazioni delle

categorie produttive Confindustria e Confcommercio

in testa che tracciano il quadro di una economia non

solo ferma ma che rischia di entrare ancora una volta in

contrazione

Secondo la tradizionale analisi di mezza estate condotta

da Confindustria e il Centro studi del Gruppo Intesa

Sanpaolo nei primi mesi del 2019 il Sud ha visto

affievolirsi la sua capacitagrave di spinta e i segnali di

frenata giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di

diventare veri e propri arretramenti

Si registrano infatti alcuni campanelli di allarme come la quota sempre piugrave

ampia di piccole e medie imprese che vede peggiorare il proprio merito di

credito Tornano ad aumentare i giorni di ritardo dei pagamenti tra imprese e

tornano a crescere i fallimenti cosigrave come le liquidazioni volontarie

Un possibile sintomo del peggioramento della percezione sulle aspettative

future degli imprenditori meridionali spiega Confindustria che mette in

evidenza il limitato contributo degli investimenti pubblici

Il ministro per il Sud Barbara Lezzi (S) e il sindaco Luigi de Magistris (D) durante lincontro in Prefettura per la firmadel Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) che stanzia 90 milioni di euro per il centro storico di Napoli 16 luglio 2019ANSA CESARE ABBATE

APPROFONDIMENTI

EconomiaSezioni

TODAYIT Data pubblicazione 17072019Link al Sito Web

Secondo lassociazione degli imprenditori infatti si accenuta il calo degli

investimenti statali a spesa pubblica in conto capitale pro capite del Centro-

Nord torna ad essere nel 2017 di quasi 500 euro piugrave elevata di quella del

Mezzogiorno

Come spiega lo studio di Confindustria a partire dal 1995 gli investimenti fissi

lordi nel Mezzogiorno sono cresciuti fino al 2007 anno in cui hanno toccato

quota 1343 (posto il valore del 1995 pari a 100) per poi diminuire dal 2008

raggiungendo un valore di circa 83 nel 2014 Dal 2001 inoltre sono

sistematicamente piugrave bassi di quelli registrati per il Centro-Nord Gli ultimi tre

anni hanno visto concretizzarsi un andamento altalenante nel 2015 viene

registrata unrsquoinversione di tendenza con valori in aumento sia nel Centro-Nord

sia nel Mezzogiorno Nel 2016 gli investimenti tornano a crescere in maniera

accentuata al Centro-Nord rispetto al calo registrato invece dalle regioni

meridionali Lrsquoanalisi degli investimenti per branca proprietaria evidenzia

come nel Mezzogiorno il calo complessivo (2007-2016) sia stato molto intenso

nellrsquoagricoltura e nellrsquoindustria in senso stretto La crescita dellrsquoultimo anno ha

interessato solo il settore delle costruzioni (+37) in calo tutti gli altri settori

sia rispetto al 2015 che rispetto al 2000

La bomba demografica sul Mezzogiorno

Tutte le regioni del Mezzogiorno hanno livelli di infrastrutturazione

particolarmente bassi ovunque soprattutto nelle Isole In tutte le regioni

meridionali la dotazione di strade ed autostrade egrave inferiore alla media UE 28

Inoltre come mette in evidenza il presidente della Confcommercio Carlo

Sangalli negli ultimi 10 anni il Pil pro capite del Sud egrave calato del 10 rispetto al

-19 del Nord-Est

Uneconomia ferma senza una vera prospettiva di ripresa aggrava i

problemi strutturali del Mezzogiorno allontanandolo sempre di piugrave

dal resto del Paese

Per ridurre i divari territoriali - secondo Sangalli - non servono politiche

assistenziali ma occorre migliorare laccessibilitagrave le infrastrutture sfruttare al

massimo i fondi strutturali europei puntando sul turismo

Secondo lUffcio Studi Confcommercio lItalia centrale e settentrionale hanno

giagrave raggiunto lobiettivo di Lisbona 2020 di un tasso di occupazione del 67

mentre il Sud egrave ancora al 482 nel 2018 con meno di metagrave delle persone tra i


24 e i 64 anni occupate

E il divario nelle opportunitagrave di lavoro contribuisce a fare del Sud con le

parole del direttore dellufficio studi Mariano Bellaun luogo di passaggio per

chi ha la possibilitagrave di andare altrove Tra il 2015 e il 2018 la popolazione al

Mezzogiorno egrave diminuita di oltre 222 mila unita Questo spopolamento egrave

destinato ad aumentare nei prossimi 20 anni

Secondo lelaborazione dei dati Istat il Mezzogiorno - che oggi rappresenta la

macro-area con lrsquoetagrave media piugrave bassa (442 anni) - nel 2066 presenteragrave invece

la popolazione mediamente piugrave anziana con unrsquoetagrave media di 516 anni mentre

la popolazione totale passeragrave dagli attuali 207 milioni di persone a 156 milioni

Tutte le regioni meridionali ad eccezione di Abruzzo Molise e Sardegna

fanno registrare un saldo migratorio negativo frutto di cambi di residenza non

solo con altre aree del Paese ma anche con lestero

I fondi per lo sviluppo del Sud

Si torna cosigrave a parlare di investimenti pubblici Il ministro per il Sud Barbara

Lezzi ha reso noto di aver richiesto al ministro delle finanze il rilancio degli

investimenti dello Stato attuando il criterio del 34 delle risorse da destinare al

Sud sulla base della distribuzione della popolazione sul territorio Egrave necessario

il riequilibrio territoriale del volume degli investimenti che fino ad oggi non egrave

sempre stato garantito

Eppure un dato importante arriva ancora una volta dallo studio di

Confindustria La banca dati della Ragioneria Generale dello Stato fotografa

lrsquoavanzamento degli impegni e dei pagamenti effettuati nelle regioni del

Mezzogiorno al 31 dicembre 2018 In generale lrsquoavanzamento dei pagamenti

rispetto alle risorse egrave fermo al 16 a fronte di una media del Centro-Nord di

quasi il 24

Altro tema sono i fondi europei destinati alle zone meno sviluppate

dellUnione Nel complesso allItalia sono assegnati 339 miliardi di euro

cosigrave ripartiti regioni meno sviluppate (Basilicata Calabria Campania Puglia e

Sicilia) 234 miliardi regioni in transizione (Abruzzo Molise e Sardegna) 15

miliardi regioni piugrave sviluppate (restanti regioni del centro-nord) 79 miliardi

cooperazione territoriale 11 miliardo Considerando anche gli stanziamenti

assegnati per il Fondo per lo Sviluppo rurale (FEASR) pari 104 miliardi di

euro e quelli per la Pesca (FEAMP) pari a 537 milioni lItalia ha ottenuto un

finanziamento complessivo per la parte comunitaria pari a circa 448 miliardi

di euro

La banca dati di Open Coesione che raccoglie tutti i progetti finanziati con

risorse nazionali e comunitarie per la Coesione 2014-2020 nel Mezzogiorno

(pari ad oggi a circa 45 miliardi di euro) mostra che le risorse vanno per il

28 ad attivitagrave di ricerca e innovazione e per il 23 ad attivitagrave relative al settore

di trasporti e infrastrutture solo il 5 dei fondi va ad interventi per la

competitivitagrave delle imprese

Peccato perograve che - sempre secondo i dati della Ragioneria Generale dello Stato -

al 31 dicembre 2018 lo stato di avanzamento dellrsquoutilizzo del Fondo Sviluppo

e Coesione per il periodo 2014-2020 fa registrare impegni giuridicamente

vincolanti pari al 7 delle risorse a disposizione e pagamenti solo per lrsquo1

delle risorse disponibili


La performance migliore nel Mezzogiorno si registra per il Patto della Cittagrave

Metropolitana di Catania i cui pagamenti raggiungono il 98 degli impegni

mentre le situazioni piugrave critiche riguardano quelle dei Patti della Regione

Calabria e delle Cittagrave Metropolitane di Bari e Reggio Calabria (in tutti e tre i casi

non sono stati ancora effettuati pagamenti)

Dove vengono impiegati i fondi della coesione

Clicca sulla mappa per i dettagli dei progetti finanziati


Lrsquoanalisi al Sud lrsquoexport continua a crescere unicaluce in fondo al tunnelBy +economia - 17072019

Export in aumento

Sud lrsquoexport continua a crescere Lrsquounica luce in fondo al tunnel I motori per lrsquoeconomia meridionale infatti sembrano essere al minimo Secondo la tradizionale analisi di mezza estate condotta da Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) il Sud nei primi mesi del 2019 vede affievolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di diventare veri e propri arretramenti

Anche nel 2018 continua la lenta risalita dellrsquoIndice Sintetico dellrsquoEconomia Meridionale elaborato da Confindustria e SRM in aumento di circa 10 punti rispetto al 2017 tutti e 5 gli indicatori che compongono lrsquoindice fanno segnare un piccolo miglioramento che si fa tuttavia sempre piugrave lieve in particolare con riferimento al Pil allrsquooccupazione agli investimenti e alle imprese mentre continua la crescita dellrsquoexport

Egrave ancora lontano il recupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite di energia elettrica egrave del 94 inferiore a quello del 2007 Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di aumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1milione settecentomila (esattamente come un anno fa) Allrsquointerno di questo insieme aumentano le imprese di capitali che sono al Sud ormai quasi 330mila con una crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellrsquoanno precedente Ma di queste solo 25mila hanno piugrave di 9 dipendenti

Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali di miglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nel breve periodo Se il 2018 infatti si egrave chiuso con un valore positivo delle esportazioni (+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa 50 miliardi di euro) nei primi tre mesi del 2019 si registra un inatteso stop a penalizzare le regioni meridionali egrave soprattutto la flessione dellrsquoexport di coke e prodotti raffinati in diminuzione del 21 rispetto al primo trimestre 2018 solo parzialmente compensata dallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi di trasporto (+45) prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno un lusinghiero +18Cresce nel 2018 anche lrsquoexport turistico ovvero arrivi (+149) e spesa (+88) dei turisti stranieri Il mercato domestico continua a soffrire restano elevati i divari interni relativi al potere drsquoacquisto che si traducono in minori consumi (circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord)

Piugrave Economia

Homelt Economia e Lavoro

Con ndustria ldquoUn giovane meridionale su due nonlt lavorardquo

Conndustria ldquoUn giovane meridionale su due non lavorardquo17 Luglio 2019

Nel Sud i disoccupati sono circa 1 milione e 500lt mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi Il tasso di lt

attivitagrave si ferma al 54 e quello di occupazione allt 434 Resta particolarmente elevata la lt

disoccupazione giovanile che raggiunge il tasso lt record del 519 in pratica piugrave di un giovane

meridionale su due non lavora Ersquo quanto emergelt lt dallrsquoanalisi di mezza estate condotta da

Con ndustria e SRM-Studi e Ricerche per illt lt Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa lt lt

Sanpaolo) secondo cui lrsquoemergenza lavoro per i lt lt giovani che ha caratterizzato la fotogra a del Sud lt lt

degli ultimi anni non accenna a ridursi sebbene lt lt solo un quarto circa delle domande di reddito dilt lt

cittadinanza presentate facciano riferimento a lt lt persone di etagrave inferiore a quarantrsquoanni

Lrsquoanalisi sottolinea che lrsquoandamento degli occupatilt mostra elementi positivi mescolati a quelli negativi lt

con questi ultimi che prevalgono nei mesi piugravelt recenti (-22) il primo trimestre 2019 egrave infatti il lt terzo

trimestre di la a far segnare un andamentolt negativo cosiccheacute gli occupati al Sud tornano sottolt la

soglia dei 6 milioni con un calo nella maggiorlt parte delle regioni tranne Molise Puglia elt Sardegna

Secondo lrsquoanalisi di Con ndustria e Srm ristagnano lt anche gli investimenti ssi lordi per i quali sembra lt

attenuarsi di intensitagrave il rimbalzo che avevalt caratterizzato gli ultimi anni con una piccola malt signi

cativa eccezione delle costruzioni E restanolt comunque lontanissimi i valori pre-crisi glilt investimenti

ssi lordi totali sono inferiori del 362rispetto a quelli del 2007 In conseguenza di questolt andamento

lento frena anche il Pil che nel 2018 lt secondo le stime preliminari dellrsquoISTAT fa registrarelt nel

Mezzogiorno una crescita dello 04 meno dellalt metagrave del +09 della media nazionale Fra i settorilt

lrsquoandamento migliore egrave quello dellrsquoindustria (il cuilt valore aggiunto cresce del +74 tra il 2016 e il lt

2017) ma il suo apporto allrsquoeconomia egrave pari a circa lt il 10 del totale troppo poco per far recuperare al lt

Sud anche solo i livelli pre-crisi Non mancanolt settori ad alto valore aggiunto come mostralt

lrsquoapprofondimento condotto nel Check-Up assiemelt allrsquoISTAT ma la produttivitagrave dei settori produttivi lt

meridionali si mantiene in media di circa un quarto

inferiore a quella del Centro Nord Aumentano ltlt quindi ndash sottolinea lo studio ndash il numero e lrsquointensitagrave ltlt

dei campanelli di allarme sul rischio diltlt rallentamento dellrsquoattivitagrave economica

Sul fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 siltlt assista ad un forte calo dei crediti in sofferenza

cheltlt scendono al Sud in un solo anno di circa 83 miliardiltlt di euro il livello totale degli impieghi

registra un caloltlt altrettanto brusco nel quarto trimestre 2018 rispetto ltlt allrsquoanno precedente (-52)

con 14 miliardi di euroltlt in meno erogato a famiglie ed imprese meridionali ltlt A pesare egrave anche il

contributo limitato degliltlt investimenti pubblici che accentuano il proprio calo ltlt soprattutto nelle

regioni meridionali Infatti la spesa ltlt pubblica in conto capitale pro capite del Centro ltlt Nord torna ad

essere nel 2017 di quasi 500 euro ltlt piugrave elevata di quella del Mezzogiorno Se i fondi ltlt strutturali

rispettano i target ssati per i pagamenti ltlt resta ridotta la spesa ordinaria e molto basso egrave illtlt

contributo del Fondo Sviluppo e Coesione Adltlt eccezione del credito drsquoimposta per gli investimentiltlt

nel Mezzogiorno egrave in forte calo anche la spesa ltlt pubblica per incentivi alle imprese Il passo ltlt

dellrsquoeconomia meridionale si fa dunque piugrave lento ndashconclude lrsquoanalisi ndash a causa di condizioni ltlt

dellrsquoeconomia italiana e internazionale che restanoltlt deboli dellrsquoincertezza sulle prospettive

economiche ltlt e delle caratteristiche endemiche dellrsquoeconomialtlt meridionale I segnali piugrave recenti

indicano che gliltlt elementi di preoccupazione si fanno piugrave frequenti e ltlt piugrave intensi mentre quelli di

dinamismo divengonoltlt piugrave isolati

Una nuova politica centrata sullrsquoimpresa puograve essere ltlt la rivoluzione di cui il Sud ha bisogno Lo

sostiene ltlt lrsquoanalisi sullrsquoeconomia meridionale condotta da ltlt Con ndustria e Srm-Studi e Ricerche per illtlt

Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesaltlt Sanpaolo) secondo cui tale rivoluzione ldquogiagrave ltlt

nellrsquoimmediato dovrebbe vedere delle necessarie ltlt azioni a partire dal rapido avvio delle Zone

Economiche Speciali per dare ulteriore impulso agli

investimenti nel Mezzogiorno dal punto di vista lt imprenditoriale e logistico portuale e dal rilancio dellt

credito drsquoimposta per gli investimenti al Sudrdquo lt Nellrsquoanalisi Con ndustria e Srm sostengono che ilt

segnali di dinamismo dellrsquoeconomia meridionalelt divengono piugrave isolati e vanno invece rafforzatirdquo perlt

rimettere il Mezzogiorno sul sentiero di crescitalt duratura di cui ha estremo bisognordquo La strada deve lt

passare da ldquoun cambiamento di prospettiva radicale lt che deve caratterizzare lrsquoazione pubblica

adottandolt no in fondo il punto di vista delle imprese nel lt disegno delle politiche di sviluppo e degli

strumentilt nella scelta dei progetti e nella identi cazione dei lt fabbisogni dei territori a partire da quellilt

infrastrutturali in cui i divari restano rilevanti

Egrave un cambiamento di prospettiva profondo e di nonlt breve periodo ndash conclude lo studio presentato

alla lt presenza del presidente di Con ndustria Vincenzo lt Boccia e della ministra per il Sud Barbara

Lezzi ndashche deve portare a vedere lrsquoimpresa meridionalelt come un vero pilastro su cui costruire lrsquointera

azionelt pubblica a partire dalla de nizione dei documenti di lt programmazione della nuova politica di

coesionelt 2021-27 che in queste settimane sta prendendo il lt viardquo

Redazione Calabria 7

PUBBLICATO IL 07182019 DA REDAZIONE (HTTPSWWWRESTOALSUDITAUTHORREDAZIONE)IN IN EVIDENZA (HTTPSWWWRESTOALSUDITIN-EVIDENZA) VISTO DAL SUD (HTTPSWWWRESTOALSUDITVISTO-DAL-SUD)

Motori al minimo per lrsquoeconomia meridionale Secondo la tradizionale analisi di mezza

estate condotta da Conndustria e SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro

studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) il Sud nei primi mesi del 2019 vede aevolire la sua

capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a ne 2018 rischiano di


Contenuti dellarticolo [Nascondi]

1 Lrsquoanalisi2 Le imprese3 Le esportazioni4 Il lavoro5 Gli investimenti6 Lrsquoindustria7 Le condizioni

Le impreseHa smesso di crescere il numero delle imprese Dopo molti trimestri di aumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono

meno di 1milione settecentomila Allrsquointerno di questo insieme aumentano le imprese di capitali che sono al Sud ormai quasi

330mila con una crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellrsquoanno precedente Ma di queste solo 25mila hanno piugrave di 9

dipendenti

Le esportazioniLrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali di miglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nel breve periodo Se il

2018 infatti si egrave chiuso con un valore positivo delle esportazioni (+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa 50

miliardi di euro) nei primi tre mesi del 2019 si registra un inatteso stop a penalizzare le regioni meridionali egrave soprattutto la essione

dellrsquoexport di coke e prodotti ranati in diminuzione del 21 rispetto al primo trimestre 2018 solo parzialmente compensata

dallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi di trasporto (+45) prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a

segno un lusinghiero +18 Cresce nel 2018 anche lrsquoexport turistico ovvero arrivi (+149) e spesa (+88) dei turisti stranieri

Il lavoroIl mercato domestico continua a soffrire restano elevati i divari interni relativi al potere drsquoacquisto che si traducono in minori consumi

(circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord)

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Confindustria-SRM Check Up Mezzogiornomotori al minimo al Sud

LrsquoanalisiAnche nel 2018 continua la lenta risalita dellrsquoIndice Sintetico dellrsquoEconomia Meridionale elaborato da Conndustria e SRM in aumentolt

di circa 10 punti rispetto al 2017 Tutti e 5 gli indicatori che compongono lrsquoindice fanno segnare un piccolo miglioramento che si fa lt

tuttavia sempre piugrave lieve in particolare con riferimento al Pil allrsquooccupazione agli investimenti e alle imprese mentre continua la lt

crescita dellrsquoexport Egrave ancora lontano il recupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite di energia elettrica egrave del 94 inferiore a lt

quello del 2007

Lrsquoandamento degli occupati mostra elementi positivi mescolati a quelli negativi con questi ultimi che prevalgono nei mesi piugrave recenti

(-22) Il primo trimestre 2019 egrave infatti il terzo trimestre di la a far segnare un andamento negativo cosiccheacute gli occupati al Sud

tornano sotto la soglia dei 6 milioni con un calo nella maggior parte delle regioni tranne Molise Puglia e Sardegna

I disoccupati sono circa 1milione e 500mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi Il tasso di attivitagrave si ferma al 54 e quello di

occupazione al 434 Resta particolarmente elevata la disoccupazione giovanile che raggiunge il tasso record del 519 in pratica

piugrave di un giovane meridionale su due non lavora

Gli investimentiRistagnano anche gli investimenti ssi lordi per i quali sembra attenuarsi di intensitagrave il rimbalzo che aveva caratterizzato gli ultimi

anni con una piccola ma signicativa eccezione delle costruzioni E restano comunque lontanissimi i valori pre-crisi gli investimenti

ssi lordi totali sono inferiori del 362 rispetto a quelli del 2007

In conseguenza di questo andamento lento frena anche il Pil che nel 2018 secondo le stime preliminari dellrsquoISTAT fa registrare nel

Mezzogiorno una crescita dello 04 meno della metagrave del +09 della media nazionale

LrsquoindustriaFra i settori lrsquoandamento migliore egrave quello dellrsquoindustria (il cui valore aggiunto cresce del +74 tra il 2016 e il 2017) ma il suo apporto

allrsquoeconomia egrave pari a circa il 10 del totale troppo poco per far recuperare al Sud anche solo i livelli pre-crisi Non mancano settori ad

alto valore aggiunto come mostra lrsquoapprofondimento condotto nel Check-Up assieme allrsquoISTAT ma la produttivitagrave dei settori

produttivi meridionali si mantiene in media di circa frac14 inferiore a quella del Centro Nord

Aumentano il numero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di rallentamento dellrsquoattivitagrave economica

Tornano ad aumentare nel primo trimestre 2019 i giorni di ritardo nei pagamenti tra imprese (in media 177 giorni) E riprendono a

crescere nel 2018 i fallimenti cosigrave come le liquidazioni volontarie Segnali ancora contenuti ma che coincidono con la percezione di

un diffuso peggioramento dello scenario economico a livello internazionale nazionale e locale

Le condizioniI segnali piugrave recenti indicano che gli elementi di preoccupazione si fanno piugrave frequenti e piugrave intensi mentre quelli di dinamismo

divengono piugrave isolati

Invece passa proprio dal rafforzamento di questi segnali di dinamismo la strada per rimettere il Mezzogiorno sul sentiero di crescita

duratura

Una nuova politica centrata sullrsquoimpresa puograve essere la rivoluzione di cui il Sud ha bisogno Una rivoluzione che giagrave nellrsquoimmediato

dovrebbe vedere delle necessarie azioni a partire dal rapido avvio delle Zone Economiche Speciali per dare ulteriore impulso agli

investimenti nel Mezzogiorno dal punto di vista imprenditoriale e logistico portuale e dal rilancio del credito drsquoimposta per gli

investimenti al Sud

Conndustria-SRM motori al minimo al Sud metterelrsquoimpresa al centro delle politiche pubbliche

NAPOLI ndash Motori al minimo per lrsquoeconomia meridionale Secondo la tradizionale analisi di mezza estate condotta da

Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) il Sud nei primi mesi del

2019 vede affievolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di


Anche nel 2018 continua la lenta risalita dellrsquoIndice Sintetico dellrsquoEconomia Meridionale elaborato da Confindustria e SRM in

aumento di circa 10 punti rispetto al 2017 tutti e 5 gli indicatori che compongono lrsquoindice fanno segnare un piccolo

miglioramento che si fa tuttavia sempre piugrave lieve in particolare con riferimento al Pil allrsquooccupazione agli investimenti e alle

imprese mentre continua la crescita dellrsquoexport Egrave ancora lontano il recupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite di

energia elettrica egrave del 94 inferiore a quello del 2007

Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di aumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese

attive sono meno di 1milione settecentomila (esattamente come un anno fa) Allrsquointerno di questo insieme aumentano le

imprese di capitali che sono al Sud ormai quasi 330mila con una crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellrsquoanno

precedente Ma di queste solo 25mila hanno piugrave di 9 dipendenti

Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali di miglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nel breve

periodo Se il 2018 infatti si egrave chiuso con un valore positivo delle esportazioni

(+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa 50 miliardi di euro) nei primi tre mesi del 2019 si registra un

inatteso stop a penalizzare le regioni meridionali egrave soprattutto la flessione dellrsquoexport di coke e prodotti raffinati in

diminuzione del 21 rispetto al primo trimestre 2018 solo parzialmente compensata dallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi di

trasporto (+45) prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno un lusinghiero +18

Cresce nel 2018 anche lrsquoexport turistico ovvero arrivi (+149) e spesa (+88) dei turisti stranieri

Il mercato domestico continua a soffrire restano elevati i divari interni relativi al potere drsquoacquisto che si traducono in minori

consumi (circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord)

Lrsquoandamento degli occupati mostra elementi positivi mescolati a quelli negativi con questi ultimi che prevalgono nei mesi piugrave

recenti (-22) il primo trimestre 2019 egrave infatti il terzo trimestre di fila a far segnare un andamento negativo cosiccheacute gli

occupati al Sud tornano sotto la soglia dei 6 milioni con un calo nella maggior parte delle regioni tranne Molise Puglia e

Sardegna

da Redazione - 17072019

Napoli Village


occupazione al 434 Resta particolarmente elevata la disoccupazione giovanile che raggiunge il tasso record del 519 in

pratica piugrave di un giovane meridionale su due non lavora Lrsquoemergenza lavoro per i giovani che ha caratterizzato la fotografia del

Sud degli ultimi anni non accenna a ridursi sebbene solo frac14 circa delle domande di reddito di cittadinanza presentate facciano

riferimento a persone di etagrave inferiore a quarantrsquoanni

Ristagnano anche gli investimenti fissi lordi per i quali sembra attenuarsi di intensitagrave il rimbalzo che aveva caratterizzato gli

ultimi anni con una piccola ma significativa eccezione delle costruzioni E restano comunque lontanissimi i valori pre-crisi gli

investimenti fissi lordi totali sono inferiori del 362 rispetto a quelli del 2007

In conseguenza di questo andamento lento frena anche il Pil che nel 2018 secondo le stime preliminari dellrsquoISTAT fa registrare

nel Mezzogiorno una crescita dello 04 meno della metagrave del +09 della media nazionale

Fra i settori lrsquoandamento migliore egrave quello dellrsquoindustria (il cui valore aggiunto cresce del +74 tra il 2016 e il 2017) ma il suo

apporto allrsquoeconomia egrave pari a circa il 10 del totale troppo poco per far recuperare al Sud anche solo i livelli pre-crisi Non

mancano settori ad alto valore aggiunto come mostra lrsquoapprofondimento condotto nel Check-Up assieme allrsquoISTAT ma la

produttivitagrave dei settori produttivi meridionali si mantiene in media di circa frac14 inferiore a quella del Centro Nord

Aumentano il numero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di rallentamento dellrsquoattivitagrave economica Sul fronte

creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 si assista ad un forte calo dei crediti in sofferenza che scendono al Sud in un solo anno

di circa 83 miliardi di euro il livello totale degli impieghi registra un calo altrettanto brusco nel quarto trimestre 2018 rispetto


Tornano ad aumentare nel primo trimestre 2019 i giorni di ritardo nei pagamenti tra imprese (in media 177 giorni) e

riprendono a crescere nel 2018 i fallimenti cosigrave come le liquidazioni volontarie possibile sintomo del peggioramento della

percezione sulle aspettative future degli imprenditori meridionali Segnali ancora contenuti ma che coincidono con la percezione

di un diffuso peggioramento dello scenario economico a livello internazionale nazionale e locale

A pesare egrave anche il contributo limitato degli investimenti pubblici che accentuano il proprio calo soprattutto nelle regioni

meridionali Infatti la spesa pubblica in conto capitale pro capite del Centro Nord torna ad essere nel 2017 di quasi 500 euro

piugrave elevata di quella del Mezzogiorno Se i fondi strutturali rispettano i target fissati per i pagamenti resta ridotta la spesa

ordinaria e molto basso egrave il contributo del Fondo Sviluppo e Coesione Ad eccezione del credito drsquoimposta per gli investimenti nel


Il passo dellrsquoeconomia meridionale si fa dunque piugrave lento a causa di condizioni dellrsquoeconomia italiana e internazionale che

restano deboli dellrsquoincertezza sulle prospettive economiche e delle caratteristiche endemiche dellrsquoeconomia meridionale I segnali

piugrave recenti indicano che gli elementi di preoccupazione si fanno piugrave frequenti e piugrave intensi mentre quelli di dinamismo divengono

piugrave isolati

Invece passa proprio dal rafforzamento qualitativo e quantitativo di questi segnali di dinamismo la strada per rimettere il

Mezzogiorno sul sentiero di crescita duratura di cui ha estremo bisogno Una strada che passa da un cambiamento di prospettiva

radicale che deve caratterizzare lrsquoazione pubblica adottando fino in fondo il punto di vista delle imprese nel disegno delle

politiche di sviluppo e degli strumenti nella scelta dei progetti e nella identificazione dei fabbisogni dei territori a partire da

quelli infrastrutturali in cui i divari restano rilevanti Egrave un cambiamento di prospettiva profondo e di non breve periodo che deve

portare a vedere lrsquoimpresa meridionale come un vero pilastro su cui costruire lrsquointera azione pubblica a partire dalla definizione

dei documenti di programmazione della nuova politica di coesione 2021-27 che in queste settimane sta prendendo il via

Una nuova politica centrata sullrsquoimpresa puograve essere la rivoluzione di cui il Sud ha bisogno una rivoluzione che giagrave nellrsquoimmediato

dovrebbe vedere delle necessarie azioni a partire dal rapido avvio delle Zone Economiche Speciali per dare ulteriore impulso

agli investimenti nel Mezzogiorno dal punto di vista imprenditoriale e logistico portuale e dal rilancio del credito drsquoimposta per gli

investimenti al Sud

ORA IN DIRETTA

Il falco e il gabbianoEnrico Ruggeri

Focus economiaCondotto da Sebastiano Barisoni

Da Lunedigrave a Venerdigrave ore 1700 e 2200

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Le puntate

S

17072019

Oggi a Focus

ud Il Sud nei primi mesi del 2019 vede affievolire la sua capacita di

spinta e i segnali di frenata gia ampiamente visibili a fine 2018

rischiano di diventare veri e propri arretramenti E la fotografia del

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OGGI A FOCUS

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PUNTATA PRECEDENTE

S rischiano di diventare veri e propri arretramenti E la fotografia del

Check-up Mezzogiorno di luglio 2019 realizzato da Confindustria e

Srm-Studi e ricerche per il Mezzogiorno (gruppo Intesa SanPaolo)

Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di

aumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1

milione settecentomila (esattamente come un anno fa)

Colossi hi tech nel mirino La Commissione Ue ha deciso di aprire

unindagine per verificare se lutilizzo da parte di Amazon dai dati dei

dettaglianti indipendenti che vendono i loro prodotti attraverso la

piattaforma del gigante delle-commerce viola le regole sulla concorrenza

Dobbiamo assicurare che le piattaforme online - ha detto la commissaria Ue

alla concorrenza Margarethe Vestager - non elimino i benefici che il

commercio elettronico offre ai consumatori attraverso comportamenti anti-

competitivi

Nomine Ue Saragrave la tedesca Ursula von der Leyen a guidare la prossima

Commissione europea divenendo cosigrave la prima donna nella storia europea a

presiedere lesecutivo comunitario Dopo il via libera dei Ventotto IERI a

conferirle lo scettro egrave stato il Parlamento Ue che lha eletta - per il rotto della

cuffia - successore di Jean-Claude Juncker con una maggioranza risicatissima

di 383 voti a fronte di 327 contrari

Decisivi a suo favore sono stati i 14 eurodeputati del M5S non organici alla

maggioranza a Strasburgo senza i quali le sarebbe mancato il quorum

necessario di 374 voti Al sigrave dei pentastellati si egrave contrapposto il no della Lega

con i partiti di governo in Italia che si sono quindi spaccati

OSPITI STEFAN PAN vicepresidente confindustria per le politiche regionali e di

coesione territoriale LUCA SALVIOLI Sole 24 Ore GERARDO PELOSI Sole 24 Ore

OCCUPAZIONE

Italia al sud piugrave di un giovane su due non lavora

Secondo la ricerca i disoccupati totali sono circa 1 milione e500mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi

di ats middot 17 luglio 2019 1326 middot Mondo

ROMA - Al Sud laquola disoccupazione giovanile raggiunge il tasso record del 519 in

pratica piugrave di un giovane meridionale su due non lavoraraquo Egrave quanto emerge dallrsquoanalisi

Check-up Mezzogiorno di luglio 2019 realizzato dalla Confederazione generale

dellrsquoindustria italiana (Confindustria) e Srm-Studi e ricerche per il Mezzogiorno (gruppo

Intesa SanPaolo)

Secondo la ricerca i disoccupati totali laquosono circa 1 milione e 500mila mentre molti di piugrave

sono gli inattivi Il tasso di attivitagrave si ferma al 54 e quello di occupazione al 434raquo Gli

occupati sono tornati sotto la soglia dei 6 milioni

Foto Shutterstock

Corriere Ticino

Al sud frena inaspettatamente lrsquoexport nei primi tre mesi del 2019 dopo la crescita del()F

2018 (+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa 50 miliardi di euro)I

(login)

laquoA penalizzare le regioni meridionali egrave soprattutto la flessione dellrsquoexport di coke e

prodotti raffinati in diminuzione del 21 rispetto al primo trimestre 2018 solo

parzialmente compensata dallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi di trasporto (+45)

prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno un

lusinghiero +18raquo spiega il rapporto

copyCdTch - Riproduzione riservata

E nuovo allarme Mezzogiorno piugrave di un giovane su due non lavora e negli ultimi dieci anni il Pil pro capite del Sud egrave sceso del 10lanciare il monito sulla situazione drammatica del meridione sono Confindustria e Confcommercio in due studi separati Al Sud disoccupazione giovanile raggiunge il tasso record del 519 in pratica piugrave di un giovane meridionale su due non lavora spieg rapporto Check-up Mezzogiorno di luglio 2019 realizzato da Confindustria e Srm-Studi e ricerche per il Mezzogiorno (gruppo Int SanPaolo) secondo cui i disoccupati totali sono circa 1 milione e 500mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi Il tasso di attivitagrave ferma al 54 e quello di occupazione al 434 con gli occupati che sono tornati sotto la soglia dei 6 milioni nel primo trimes dellanno Inoltre negli ultimi dieci anni il Pil pro capite egrave calato del 10 a fronte dell19 del Nord-Est secondo lo studio Confcommercio Nord Italia verso lEuropa Sud altrove Un economia ferma e senza una vera prospettiva di ripresa aggrav problemi strutturali del Mezzogiorno allontanandolo sempre piugrave dal resto del Paese ha detto il presidente Carlo Sangalli Ed infatti primi mesi del 2019 il Sud vede affievolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a fine 20 rischiano di diventare veri e propri arretramenti afferma il rapporto Check-up Mezzogiorno in cui si sottolinea che nel Sud ha sme di crescere il numero delle imprese nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1 milione settecentomila A pes sulleconomia del meridione egrave soprattutto linatteso stop dellexport nel primo trimestre dopo la crescita del 2018 (+55 per valore complessivo delle merci esportate di circa 50 miliardi di euro)

Facebook (httpwwwfacebookcomsharerphpu=httpswwwrtlitnotiziearticoliallarme-sud-economia-in-panne-un-giovane-su-due-

non-lavora)

Allarme Sud economia in panne un giovane su due non lavoraE quanto emerge da due studi di Confindustria e Confcommercio il Pil procapite egrave sceso del 10 negli ultimi 10 anni

Una redazione di oltre 100 collaboratori esperti delle tematiche che stanno a cuore alle imprese

Confindustria-SRM Check Up Mezzogiorno motori al minimo al Sud mettere lrsquoimpresa al centro delle politiche pubbliche

Redazione (httpswwwgiornaledellepmiitauthorpminews) INFOIMPRESA (httpswwwgiornaledellepmiitcategoryinfoimpresa) La rassegna delluna

(httpswwwgiornaledellepmiitcategoryrassegna) 18 Luglio 2019

Motori al minimo per lrsquoeconomia meridionale Secondo la tradizionale analisi di mezza estate condotta da Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) il Sud nei primi mesi del 2019 vede affievolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di diventare veri e propri arretramenti

Anche nel 2018 continua la lenta risalita dellrsquoIndice Sintetico dellrsquoEconomia Meridionaleelaborato da Confindustria e SRM in aumento di circa 10 punti rispetto al 2017 tutti e 5 gli indicatori che compongono lrsquoindice fanno segnare un piccolo miglioramento che si fa tuttavia sempre piugrave lieve in particolare con riferimento al Pil allrsquooccupazione agli investimenti e alle imprese mentre continua la crescita dellrsquoexport Egrave ancora lontano il recupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite di energia elettrica egrave del 94 inferiore a quello del 2007

Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di aumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1milione settecentomila(esattamente come un anno fa) Allrsquointerno di questo insieme aumentano le imprese di

capitali che sono al Sud ormai quasi 330mila con una crescita del 58 rispetto allostesso periodo dellrsquoanno precedente Ma di queste solo 25mila hanno piugrave di 9dipendenti

Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali di miglioramento assieme ad altri difrenata che prevalgono nel breve periodo Se il 2018 infatti si egrave chiuso con un valorepositivo delle esportazioni (+55 per un valore complessivo delle merci esportate dicirca 50 miliardi di euro) nei primi tre mesi del 2019 si registra un inatteso stop apenalizzare le regioni meridionali egrave soprattutto la flessione dellrsquoexport di coke eprodotti raffinati in diminuzione del 21 rispetto al primo trimestre 2018 soloparzialmente compensata dallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi di trasporto (+45)prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno unlusinghiero +18 Cresce nel 2018 anche lrsquoexport turistico ovvero arrivi (+149) espesa (+88) dei turisti stranieri

Il mercato domestico continua a soffrire restano elevati i divari interni relativi alpotere drsquoacquisto che si traducono in minori consumi (circa 800 euro pro capite inmeno nelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord)

Lrsquoandamento degli occupati mostra elementi positivi mescolati a quelli negativi conquesti ultimi che prevalgono nei mesi piugrave recenti (-22) il primo trimestre 2019 egraveinfatti il terzo trimestre di fila a far segnare un andamento negativo cosiccheacute glioccupati al Sud tornano sotto la soglia dei 6 milioni con un calo nella maggior partedelle regioni tranne Molise Puglia e Sardegna

I disoccupati sono circa 1milione e 500mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi Il tassodi attivitagrave si ferma al 54 e quello di occupazione al 434 Resta particolarmenteelevata la disoccupazione giovanile che raggiunge il tasso record del 519 in praticapiugrave di un giovane meridionale su due non lavora Lrsquoemergenza lavoro per i giovani cheha caratterizzato la fotografia del Sud degli ultimi anni non accenna a ridursi sebbenesolo frac14 circa delle domande di reddito di cittadinanza presentate facciano riferimento apersone di etagrave inferiore a quarantrsquoanni

Ristagnano anche gli investimenti fissi lordi per i quali sembra attenuarsi di intensitagrave ilrimbalzo che aveva caratterizzato gli ultimi anni con una piccola ma significativaeccezione delle costruzioni E restano comunque lontanissimi i valori pre-crisi gliinvestimenti fissi lordi totali sono inferiori del 362 rispetto a quelli del 2007

In conseguenza di questo andamento lento frena anche il Pil che nel 2018 secondo lestime preliminari dellrsquoISTAT fa registrare nel Mezzogiorno una crescita dello 04meno della metagrave del +09 della media nazionale

Fra i settori lrsquoandamento migliore egrave quello dellrsquoindustria (il cui valore aggiunto crescedel +74 tra il 2016 e il 2017) ma il suo apporto allrsquoeconomia egrave pari a circa il 10 deltotale troppo poco per far recuperare al Sud anche solo i livelli pre-crisi Non mancanosettori ad alto valore aggiunto come mostra lrsquoapprofondimento condotto nel Check-Upassieme allrsquoISTAT ma la produttivitagrave dei settori produttivi meridionali si mantiene inmedia di circa frac14 inferiore a quella del Centro Nord

Aumentano il numero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio dirallentamento dellrsquoattivitagrave economica Sul fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018si assista ad un forte calo dei crediti in sofferenza che scendono al Sud in un solo anno

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di circa 83 miliardi di euro il livello totale degli impieghi registra un calo altrettantobrusco nel quarto trimestre 2018 rispetto allrsquoanno precedente (-52) con 14 miliardi dieuro in meno erogato a famiglie ed imprese meridionali

Tornano ad aumentare nel primo trimestre 2019 i giorni di ritardo nei pagamenti traimprese (in media 177 giorni) e riprendono a crescere nel 2018 i fallimenti cosigrave come leliquidazioni volontarie possibile sintomo del peggioramento della percezione sulleaspettative future degli imprenditori meridionali Segnali ancora contenuti ma checoincidono con la percezione di un diffuso peggioramento dello scenario economico alivello internazionale nazionale e locale

A pesare egrave anche il contributo limitato degli investimenti pubblici che accentuano ilproprio calo soprattutto nelle regioni meridionali Infatti la spesa pubblica in contocapitale pro capite del Centro Nord torna ad essere nel 2017 di quasi 500 euro piugraveelevata di quella del Mezzogiorno Se i fondi strutturali rispettano i target fissati per ipagamenti resta ridotta la spesa ordinaria e molto basso egrave il contributo del FondoSviluppo e Coesione Ad eccezione del credito drsquoimposta per gli investimenti nelMezzogiorno egrave in forte calo anche la spesa pubblica per incentivi alle imprese

Il passo dellrsquoeconomia meridionale si fa dunque piugrave lento a causa di condizionidellrsquoeconomia italiana e internazionale che restano deboli dellrsquoincertezza sulleprospettive economiche e delle caratteristiche endemiche dellrsquoeconomia meridionale Isegnali piugrave recenti indicano che gli elementi di preoccupazione si fanno piugrave frequenti epiugrave intensi mentre quelli di dinamismo divengono piugrave isolati

Invece passa proprio dal rafforzamento qualitativo e quantitativo di questi segnali didinamismo la strada per rimettere il Mezzogiorno sul sentiero di crescita duratura dicui ha estremo bisogno Una strada che passa da un cambiamento di prospettivaradicale che deve caratterizzare lrsquoazione pubblica adottando fino in fondo il punto divista delle imprese nel disegno delle politiche di sviluppo e degli strumenti nella sceltadei progetti e nella identificazione dei fabbisogni dei territori a partire da quelliinfrastrutturali in cui i divari restano rilevanti Egrave un cambiamento di prospettivaprofondo e di non breve periodo che deve portare a vedere lrsquoimpresa meridionale comeun vero pilastro su cui costruire lrsquointera azione pubblica a partire dalla definizione deidocumenti di programmazione della nuova politica di coesione 2021-27 che in questesettimane sta prendendo il via

Una nuova politica centrata sullrsquoimpresa puograve essere la rivoluzione di cui il Sud habisogno una rivoluzione che giagrave nellrsquoimmediato dovrebbe vedere delle necessarieazioni a partire dal rapido avvio delle Zone Economiche Speciali per dare ulterioreimpulso agli investimenti nel Mezzogiorno dal punto di vista imprenditoriale e logisticoportuale e dal rilancio del credito drsquoimposta per gli investimenti al Sud

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Confindustria-SRM motori al minimo al Sudmettere lrsquoimpresa al centro delle politiche

pubblichePresentata lo scorso 17 luglio a Roma alla presenza del Ministro per il Sud Barbara Lezzi latradizionale analisi di mezza estate condotta da Conndustria e SRM-Studi e Ricerche per ilMezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) laquoIl Sud nei primi mesi del 2019

vede aevolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a ne2018 rischiano di diventare veri e propri arretramentiraquo

Di Redazione - 18 Luglio 2019

Confindustria-SRM laquoMotori al minimo per lrsquoeconomia meridionaleraquo Secondo la tradizionale analisidi mezza estate condotta da Confindustria-SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studidel Gruppo Intesa Sanpaolo) il Sud nei primi mesi del 2019 vede affievolire la sua capacitagrave dispinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di diventare veri epropri arretramenti

Confindustria Check Up Mezzogiorno | Luglio 2019

Nuova Irpinia

Vincenzo Boccia presidente diConfindustria

LrsquoIndice sintetico dellrsquoeconomia meridionale elaborato daConfindustria-SRM continua la sua risalita ma con sempremaggiore lentezza Tutti e 5 gli indicatori che compongono lrsquoIndicefanno segnare un piccolo miglioramento che si fa tuttavia semprepiugrave lieve in particolare con riferimento al PIL allrsquooccupazione ealle imprese mentre continua la crescita dellrsquoexport Nel breveperiodo si registrano alcuni ulteriori campanelli di allarme unaquota piugrave ampia di PMI di capitali vede peggiorare il proprio meritodi credito Tornano ad aumentare nel primo trimestre 2019 igiorni di ritardo dei pagamenti tra imprese e tornano a crescere

nel 2018 i fallimenti cosigrave come le liquidazioni volontarie possibile sintomo del peggioramentodella percezione sulle aspettative future degli imprenditori meridionali Pesa il contributo limitatodegli investimenti pubblici che accentuano il proprio calo proprio nelle regioni meridionali Laspesa pubblica in conto capitale pro capite del Centro-Nord torna ad essere nel 2017 di quasi500 euro piugrave elevata di quella del Mezzogiorno (Introduzione e documenti di Confindustria)

Il Ministro per il Sud Barbara Lezzi accanto al Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia alla presentazione del documento CheckUp del Mezzogiorno presentato da Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo IntesaSanpaolo) Accanto a loro da sinistra Massimo De Andreis Direttore Generale SRM ndash Gruppo Intesa Sanpaolo Stefan PanVicepresidente di Confindustria

Il Check up Mezzogiorno di luglio elaborato da Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per ilMezzogiorno | Scarica il file in formato pdf oppure sfoglia il Rapporto completo

Il Check up Mezzogiorno di luglio elaborato da Conndustria e SRM-Studi e Ricerche per ilMezzogiorno mostra un Sud del Paese che nei primi mesi del 2019 vede aevolire la suacapacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a ne 2018 rischiano didiventare veri e propri arretramenti

Indice sintetico dellrsquoeconomia meridionale I 5 indicatori che compongono lrsquoIndice sinteticodellrsquoeconomia meridionale fanno segnare un piccolo miglioramento che si fa tuttavia semprepiugrave lieve in particolare con riferimento al PIL allrsquooccupazione e alle imprese mentre continuala crescita dellrsquoexport

Campanelli di allarme per il Sud Nel breve periodo si registrano alcuni segnali negativiuna quota piugrave ampia di PMI di capitali vede peggiorare il proprio merito di creditotornano ad aumentare nel primo trimestre 2019 i giorni di ritardo dei pagamenti tra imprese

tornano a crescere nel 2018 i fallimenti cosigrave come le liquidazioni volontarie possibile sintomodel peggioramento della percezione sulle aspettative future degli imprenditori meridionalicalano gli investimenti pubblici nelle regioni meridionali in confronto alla spesa pubblica inconto capitale pro capite del Centro-Nord che torna ad essere nel 2017 di quasi 500 euro piugraveelevata di quella del Mezzogiorno

Per Conndustria rimettere il Mezzogiorno sul sentiero di crescita duratura signicapercorrere una strada che passa da un cambiamento di prospettiva radicale che devecaratterizzare lrsquoazione pubblica adottando no in fondo il punto di vista delle imprese neldisegno delle politiche di sviluppo e degli strumenti nella scelta dei progetti e nellaidenticazione dei fabbisogni dei territori a partire da quelli infrastrutturali in cui i divarirestano rilevanti

Una nuova politica centrata sullrsquoimpresa puograve essere la rivoluzione di cui il Sud ha bisogno

Il Check up Mezzogiorno di luglio relazione di Massimo De Andreis | Scarica il file in formatopdf oppure sfoglia il Documento

ECONOMIA

La disoccupazione giovanile raggiunge il tasso record del519

Conndustria piugrave di ungiovane su due non lavora alSudGli occupati sono tornati sotto la soglia dei 6 milioni

17 luglio 2019

Al Sud la disoccupazione giovanileraggiunge il tasso record del 519 piugrave diun giovane meridionale su due non lavoraemerge dallanalisi Check-up Mezzogiornodi luglio 2019 realizzato da Conndustria eSrm-Studi e ricerche per il Mezzogiorno(gruppo Intesa SanPaolo) secondo cui idisoccupati totali sono circa 1 milione e500mila mentre molti di piugrave sono gliinattivi Il tasso di attivitagrave si ferma al 54 equello di occupazione al 434 Gli occupatisono tornati sotto la soglia dei 6 milioni

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Istat tasso disoccupazione in calo a106un lavoratore su cinque con stipendiosotto 9 euro lora

B

Ocse Disoccupazione area cala a 52 Italiaresta a 102

B

Srm Il Sud ha smesso di crescere occorronopolitiche pubbliche a favore delle Pmi

Motori al minimo per lrsquoeconomia meridionale Secondo la tradizionale analisi di mezza estatecondotta da Confindustria e Srm-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studi del GruppoIntesa Sanpaolo) il Sud nei primi mesi del 2019 vede affievolire la sua capacitagrave di spinta e isegnali di frenata giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di diventare veri e propriarretramenti

Anche nel 2018 continua la lenta risalita dellrsquoIndice Sintetico dellrsquoEconomia Meridionale elaboratoda Confindustria e Srm in aumento di circa 10 punti rispetto al 2017 tutti e 5 gli indicatori checompongono lrsquoindice fanno segnare un piccolo miglioramento che si fa tuttavia sempre piugrave lievein particolare con riferimento al Pil allrsquooccupazione agli investimenti e alle imprese mentrecontinua la crescita dellrsquoexport Egrave ancora lontano il recupero dei livelli pre-crisi il consumoprocapite di energia elettrica egrave del 94 inferiore a quello del 2007

Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di aumento infatti nei primimesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1 milione settecentomila (esattamente come unanno fa) Allrsquointerno di questo insieme aumentano le imprese di capitali che sono al Sud ormaiquasi 330 mila con una crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellrsquoanno precedente Ma diqueste solo 25mila hanno piugrave di 9 dipendenti

Da ildenaroit - 17 Luglio 2019

Il Denaroit

Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali di miglioramento assieme ad altri di frenatache prevalgono nel breve periodo Se il 2018 infatti si egrave chiuso con un valore positivo delleesportazioni (+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa 50 miliardi di euro)nei primi tre mesi del 2019 si registra un inatteso stop a penalizzare le regioni meridionali egravesoprattutto la flessione dellrsquoexport di coke e prodotti raffinati in diminuzione del 21 rispetto alprimo trimestre 2018 solo parzialmente compensata dallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi ditrasporto (+45) prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segnoun lusinghiero +18 Cresce nel 2018 anche lrsquoexport turistico ovvero arrivi (+149) e spesa(+88) dei turisti stranieri

Il mercato domestico continua a soffrire restano elevati i divari interni relativi al potere drsquoacquistoche si traducono in minori consumi (circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni delMezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord)

Lrsquoandamento degli occupati mostra elementi positivi mescolati a quelli negativi con questi ultimiche prevalgono nei mesi piugrave recenti (-22) il primo trimestre 2019 egrave infatti il terzo trimestre di filaa far segnare un andamento negativo cosiccheacute gli occupati al Sud tornano sotto la soglia dei 6milioni con un calo nella maggior parte delle regioni tranne Molise Puglia e Sardegna

I disoccupati sono circa 1milione e 500mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi Il tasso di attivitagrave siferma al 54 e quello di occupazione al 434 Resta particolarmente elevata la disoccupazionegiovanile che raggiunge il tasso record del 519 in pratica piugrave di un giovane meridionale su duenon lavora Lrsquoemergenza lavoro per i giovani che ha caratterizzato la fotografia del Sud degliultimi anni non accenna a ridursi sebbene solo frac14 circa delle domande di reddito di cittadinanzapresentate facciano riferimento a persone di etagrave inferiore a quarantrsquoanni

Ristagnano anche gli investimenti fissi lordi per i quali sembra attenuarsi di intensitagrave il rimbalzoche aveva caratterizzato gli ultimi anni con una piccola ma significativa eccezione dellecostruzioni E restano comunque lontanissimi i valori pre-crisi gli investimenti fissi lordi totali sonoinferiori del 362 rispetto a quelli del 2007

In conseguenza di questo andamento lento frena anche il Pil che nel 2018 secondo le stimepreliminari dellrsquoISTAT fa registrare nel Mezzogiorno una crescita dello 04 meno della metagrave del+09 della media nazionale

Fra i settori lrsquoandamento migliore egrave quello dellrsquoindustria (il cui valore aggiunto cresce del +74 trail 2016 e il 2017) ma il suo apporto allrsquoeconomia egrave pari a circa il 10 del totale troppo poco perfar recuperare al Sud anche solo i livelli pre-crisi Non mancano settori ad alto valore aggiuntocome mostra lrsquoapprofondimento condotto nel Check-Up assieme allrsquoISTAT ma la produttivitagrave deisettori produttivi meridionali si mantiene in media di circa frac14 inferiore a quella del Centro Nord

Aumentano il numero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di rallentamento dellrsquoattivitagraveeconomica Sul fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 si assista ad un forte calo dei creditiin sofferenza che scendono al Sud in un solo anno di circa 83 miliardi di euro il livello totale degliimpieghi registra un calo altrettanto brusco nel quarto trimestre 2018 rispetto allrsquoanno precedente(-52) con 14 miliardi di euro in meno erogato a famiglie ed imprese meridionali

Tornano ad aumentare nel primo trimestre 2019 i giorni di ritardo nei pagamenti tra imprese (inmedia 177 giorni) e riprendono a crescere nel 2018 i fallimenti cosigrave come le liquidazionivolontarie possibile sintomo del peggioramento della percezione sulle aspettative future degliimprenditori meridionali Segnali ancora contenuti ma che coincidono con la percezione di undiffuso peggioramento dello scenario economico a livello internazionale nazionale e locale

A pesare egrave anche il contributo limitato degli investimenti pubblici che accentuano il proprio calosoprattutto nelle regioni meridionali Infatti la spesa pubblica in conto capitale pro capite delCentro Nord torna ad essere nel 2017 di quasi 500 euro piugrave elevata di quella del MezzogiornoSe i fondi strutturali rispettano i target fissati per i pagamenti resta ridotta la spesa ordinaria emolto basso egrave il contributo del Fondo Sviluppo e Coesione Ad eccezione del credito drsquoimposta pergli investimenti nel Mezzogiorno egrave in forte calo anche la spesa pubblica per incentivi alle imprese

Il passo dellrsquoeconomia meridionale si fa dunque piugrave lento a causa di condizioni dellrsquoeconomiaitaliana e internazionale che restano deboli dellrsquoincertezza sulle prospettive economiche e dellecaratteristiche endemiche dellrsquoeconomia meridionale I segnali piugrave recenti indicano che glielementi di preoccupazione si fanno piugrave frequenti e piugrave intensi mentre quelli di dinamismodivengono piugrave isolati

Invece passa proprio dal rafforzamento qualitativo e quantitativo di questi segnali di dinamismo lastrada per rimettere il Mezzogiorno sul sentiero di crescita duratura di cui ha estremo bisognoUna strada che passa da un cambiamento di prospettiva radicale che deve caratterizzare lrsquoazionepubblica adottando fino in fondo il punto di vista delle imprese nel disegno delle politiche disviluppo e degli strumenti nella scelta dei progetti e nella identificazione dei fabbisogni deiterritori a partire da quelli infrastrutturali in cui i divari restano rilevanti Egrave un cambiamento diprospettiva profondo e di non breve periodo che deve portare a vedere lrsquoimpresa meridionalecome un vero pilastro su cui costruire lrsquointera azione pubblica a partire dalla definizione deidocumenti di programmazione della nuova politica di coesione 2021-27 che in queste settimanesta prendendo il via

Una nuova politica centrata sullrsquoimpresa puograve essere la rivoluzione di cui il Sud ha bisogno unarivoluzione che giagrave nellrsquoimmediato dovrebbe vedere delle necessarie azioni a partire dal rapidoavvio delle Zone Economiche Speciali per dare ulteriore impulso agli investimenti nel

Mezzogiorno dal punto di vista imprenditoriale e logistico portuale e dal rilancio del creditodrsquoimposta per gli investimenti al Sud

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17072019 1727 di Alessandra Caparello

Conndustria- SRM motori al minimo perlrsquoeconomia meridionale

Il Sud nei primi mesi del 2019 vede affievolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenatagiagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di diventare veri e propri arretramenti Cosigrave latradizionale analisi di condotta da Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno(Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo)Ha smesso di crescere il numero delle imprese dice il report ldquoDopo molti trimestri diaumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1milionesettecentomila esattamente come un anno fa) Allrsquointerno di questo insieme aumentano leimprese di capitali che sono al Sud ormai quasi 330mila con una crescita del 58 rispettoallo stesso periodo dellrsquoanno precedente Ma di queste solo 25mila hanno piugrave di 9dipendenti Lrsquoexport meridionale continua il report mostra segnali di miglioramento assiemead altri di frenata che prevalgono nel breve periodo Se il 2018 infatti si egrave chiuso con unvalorepositivo delle esportazioni (+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa50 miliardi di euro) nei primi tre mesi del 2019 si registra un inatteso stop a penalizzare leregioni meridionali egrave soprattutto la flessione dellrsquoexport di coke e prodotti raffinati indiminuzione del 21 rispetto al primo trimestre 2018 solo parzialmente compensatadallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi di trasporto (+45) prodotti alimentari (+51) esoprattutto dalla farmaceutica che mette a segno un lusinghiero +18 Cresce nel 2018anche lrsquoexport turistico ovvero arrivi (+149) e spesa (+88) dei turisti stranieri

Tag confindustria

Conndustria egrave allarme Sud imprese ferme Ungiovane meridionale su 2 non lavora

Roma ndash Nel Sud i disoccupati sono circa 1 milione e 500 mila mentre molti di piugrave sono gliinattivi Il tasso di attivitagrave si ferma al 54 e quello di occupazione al 434 Restaparticolarmente elevata la disoccupazione giovanile che raggiunge il tasso record del519 in pratica piugrave di un giovane meridionale su due non lavora Ersquo quanto emergedallrsquoanalisi di mezza estate condotta da Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per ilMezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) secondo cui lrsquoemergenza lavoro peri giovani che ha caratterizzato la fotografia del Sud degli ultimi anni non accenna a ridursisebbene solo un quarto circa delle domande di reddito di cittadinanza presentate faccianoriferimento a persone di etagrave inferiore a quarantrsquoanni Lrsquoanalisi sottolinea che lrsquoandamentodegli occupati mostra elementi positivi mescolati a quelli negativi con questi ultimi cheprevalgono nei mesi piugrave recenti (-22) il primo trimestre 2019 egrave infatti il terzo trimestredi fila a far segnare un andamento negativo cosiccheacute gli occupati al Sud tornano sotto lasoglia dei 6 milioni con un calo nella maggior parte delle regioni tranne Molise Puglia eSardegnaSecondo la tradizionale analisi di mezza estate condotta da Confindustria e Srm-Studi eRicerche per il Mezzogiorno il Sud nei primi mesi del 2019 vede affievolire la sua capacitagravedi spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di diventareveri e propri arretramenti Aumentano- sostiene lo studio presentato dal vicepresidente perla coesione territoriale di Confindustria Stefan Pan alla presenza del presidente VincenzoBoccia della ministra per il Sud Barbara Lezzi e del direttore di Srm Massimo Deandreis ndash ilnumero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di rallentamento dellrsquoattivitagraveeconomicardquo e ldquoil passo dellrsquoeconomia meridionale si fa piugrave lentordquoAnche nel 2018 continua la lenta risalita dellrsquoIndice Sintetico dellrsquoEconomia Meridionaleelaborato da Confindustria e Srm in aumento di circa 10 punti rispetto al 2017 tutti e 5 gliindicatori che compongono lrsquoindice fanno segnare un piccolo miglioramento che si fatuttavia sempre piugrave lieve in particolare con riferimento al Pil allrsquooccupazione agliinvestimenti e alle imprese mentre continua la crescita dellrsquoexport Egrave ancora lontano ilrecupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite di energia elettrica egrave del 94 inferiore aquello del 2007 Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri diaumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1 milionesettecentomila (esattamente come un anno fa)Allrsquointerno di questo insieme aumentano le imprese di capitali che sono al Sud ormai quasi330000 con una crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellrsquoanno precedente Ma diqueste solo 25000 hanno piugrave di 9 dipendenti Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostrasegnali di miglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nel breve periodo con

17 Luglio 2019

lrsquoinattesa frenata del primo trimestre 2019 Infine il mercato domestico continua a soffrirerestano elevati i divari interni relativi al potere drsquoacquisto che si traducono in minoriconsumi circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelledel Centro NordSecondo lrsquoanalisi di Confindustria e Srm ristagnano anche gli investimenti fissi lordi per iquali sembra attenuarsi di intensitagrave il rimbalzo che aveva caratterizzato gli ultimi anni conuna piccola ma significativa eccezione delle costruzioni E restano comunque lontanissimi ivalori pre-crisi gli investimenti fissi lordi totali sono inferiori del 362 rispetto a quelli del2007 In conseguenza di questo andamento lento frena anche il Pil che nel 2018 secondole stime preliminari dellrsquoISTAT fa registrare nel Mezzogiorno una crescita dello 04 menodella metagrave del +09 della media nazionaleFra i settori lrsquoandamento migliore egrave quello dellrsquoindustria (il cui valore aggiunto cresce del+74 tra il 2016 e il 2017) ma il suo apporto allrsquoeconomia egrave pari a circa il 10 del totaletroppo poco per far recuperare al Sud anche solo i livelli pre-crisi Non mancano settori adalto valore aggiunto come mostra lrsquoapprofondimento condotto nel Check-Up assiemeallrsquoISTAT ma la produttivitagrave dei settori produttivi meridionali si mantiene in media di circaun quarto inferiore a quella del Centro Nord Aumentano quindi ndash sottolinea lo studio ndash ilnumero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di rallentamento dellrsquoattivitagraveeconomica Sul fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 si assista ad un forte calo deicrediti in sofferenza che scendono al Sud in un solo anno di circa 83 miliardi di euro illivello totale degli impieghi registra un calo altrettanto brusco nel quarto trimestre 2018rispetto allrsquoanno precedente (-52) con 14 miliardi di euro in meno erogato a famiglie edimprese meridionaliA pesare egrave anche il contributo limitato degli investimenti pubblici che accentuano il propriocalo soprattutto nelle regioni meridionali Infatti la spesa pubblica in conto capitale procapite del Centro Nord torna ad essere nel 2017 di quasi 500 euro piugrave elevata di quella delMezzogiorno Se i fondi strutturali rispettano i target fissati per i pagamenti resta ridotta laspesa ordinaria e molto basso egrave il contributo del Fondo Sviluppo e Coesione Ad eccezionedel credito drsquoimposta per gli investimenti nel Mezzogiorno egrave in forte calo anche la spesapubblica per incentivi alle imprese Il passo dellrsquoeconomia meridionale si fa dunque piugrave lentondash conclude lrsquoanalisi ndash a causa di condizioni dellrsquoeconomia italiana e internazionale cherestano deboli dellrsquoincertezza sulle prospettive economiche e delle caratteristicheendemiche dellrsquoeconomia meridionale I segnali piugrave recenti indicano che gli elementi dipreoccupazione si fanno piugrave frequenti e piugrave intensi mentre quelli di dinamismo divengonopiugrave isolati

(Fonte affaritalianiit)

Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali di miglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nel breve periodo

Motori al minimo per lrsquoeconomia meridionale Secondo la tradizionale analisi di mezza estate condotta da Conndustria e SRM-Studi e Ricerche per il

Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) il Sud nei primi mesi del 2019 vede afevolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata

giagrave ampiamente visibili a ne 2018 rischiano di diventare veri e propri arretramenti

Anche nel 2018 continua la lenta risalita dellrsquoIndice Sintetico dellrsquoEconomia Meridionale elaborato da Conndustria e SRM in aumento di circa 10

punti rispetto al 2017 tutti e 5 gli indicatori che compongono lrsquoindice fanno segnare un piccolo miglioramento che si fa tuttavia sempre piugrave lieve in

particolare con riferimento al Pil allrsquooccupazione agli investimenti e alle imprese mentre continua la crescita dellrsquoexport Egrave ancora lontano il

recupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite di energia elettrica egrave del 94 inferiore a quello del 2007

Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di aumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno di 1milione

settecentomila (esattamente come un anno fa) Allrsquointerno di questo insieme aumentano le imprese di capitali che sono al Sud ormai quasi 330mila

con una crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellrsquoanno precedente Ma di queste solo 25mila hanno piugrave di 9 dipendenti

Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali di miglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nel breve periodo Se il 2018 infatti

si egrave chiuso con un valore positivo delle esportazioni (+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa 50 miliardi di euro) nei primi tre

mesi del 2019 si registra un inatteso stop a penalizzare le regioni meridionali egrave soprattutto la essione dellrsquoexport di coke e prodotti rafnati in

diminuzione del 21 rispetto al primo trimestre 2018 solo parzialmente compensata dallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi di trasporto (+45) prodotti

alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno un lusinghiero +18 Cresce nel 2018 anche lrsquoexport turistico ovvero arrivi

(+149) e spesa (+88) dei turisti stranieri

LA VIEW DI CONFINDUSTRIA-SRM PIERPAOLO MOLINENGO (HTTPSPLUSGOOGLECOM+PIERPAOLOMOLINENGO-PLUSREL=AUTHOR) PUBBLICATO 18LUGLIO 0801 PER INFO VISITA IL SITO PIERPAOLOMOLINENGOCOM (HTTPSWWWPIERPAOLOMOLINENGOCOM)

Motori al minimo al sud mettere lrsquoimpresa al centro di tutto

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Lavoro il Sud egrave in ginocchio e scatta il nuovo allarme Mezzogiornopiugrave di un giovane su due non lavora e negli ultimi dieci anni il Pil procapite del Sud egrave sceso del 10 A lanciare il monito sulla situazionedrammatica del meridione sono Confindustria e Confcommercio in duestudi separati illustrati oggi

Instagram nasconde i like alle foto laquoInfluencer nel panicoraquo Cosasta succedendo

Al Sud laquola disoccupazione giovanile raggiunge il tasso record del519 in pratica piugrave di un giovane meridionale su due non lavoraraquospiega il rapporto Check-up Mezzogiorno di luglio 2019 realizzato daConfindustria e Srm-Studi e ricerche per il Mezzogiorno (gruppo IntesaSanPaolo) secondo cui i disoccupati totali sono circa 1 milione e500mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi Il tasso di attivitagrave si fermaal 54 e quello di occupazione al 434 con gli occupati che sonotornati sotto la soglia dei 6 milioni nel primo trimestre dellanno Inoltrenegli ultimi dieci anni il Pil pro capite egrave calato del 10 a fronte dell19del Nord-Est secondo lo studio di Confcommercio Nord Italia versolEuropa Sud altrove

Huawei investe 31 miliardi di dollari in Italia laquoTremila posti dilavoro in tre anniraquo

laquoUn economia ferma e senza una vera prospettiva di ripresa aggrava iproblemi strutturali del Mezzogiorno allontanandolo sempre piugrave dalresto del Paeseraquo ha detto il presidente Carlo Sangalli Ed infatti neiprimi mesi del 2019 il Sud vede laquoaffievolireraquo la sua capacitagrave di spinta ei segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano didiventare laquoveri e propri arretramentiraquo afferma il rapporto Check-upMezzogiorno in cui si sottolinea che nel Sud laquoha smesso di crescere ilnumero delle imprese nei primi mesi del 2019 le imprese attive sonomeno di 1 milione settecentomilaraquo A pesare sulleconomia delmeridione egrave soprattutto linatteso stop dellexport nel primo trimestredopo la crescita del 2018 (+55 per un valore complessivo dellemerci esportate di circa 50 miliardi di euro) laquoSe vuoi vincere la partitadella crescita non puoi giocare con un uomo in meno senza le risorsedel Mezzogiornoraquo ha fatto notare Sangalli illustrando lo studio diConfcommercio

Il Sud egrave in ginocchio laquoUn giovane su duenon lavoraraquo Pil pro capite giugrave del 10

La questione temporale laquoegrave essenzialeraquo percheacute nel Paese non cegrave maistata laquosensibilitagraveraquo su questo ha detto il presidente di ConfindustriaVincenzo Boccia durante la presentazione del rapporto Check-upMezzogiorno evidenziando la necessitagrave di laquolavorare ad una road mapad un cronoprogrammaraquo per far decollare il Sud Ed in questotticaservirebbe al Mezzogiorno e a tutto il Paese laquouna flat tax sul mondo dellavororaquo Boccia ha infatti ricordato che laquoabbiamo un cuneo fiscale in cuila parte di tassazione e contribuzione incide dal 70 al 120 ed egravearrivato il momento di partire da quellaspettoraquo e poi laquoaggiungere unpiano di inclusione dei giovani nel mondo del lavoro pubblico eprivatoraquo

Sul tema del cuneo fiscale si egrave espressa anche il ministro per il SudBarbara Lezzi durante la presentazione del rapporto di ConfindustrialaquoPer il M5S la prioritagrave nellabbassare le tasse egrave il cuneo fiscaleraquo percheacutelaquointervenendo sul cuneo si fa un salto per rendere competitive leimpreseraquo ha sottolineato annunciando poi che laquosaragrave rifinanziato ilcredito dimposta per il Sud che ha dato un significativo risultatoraquo ed egraveanche laquoallo studio una forma di decontribuzione per il Sud a favoredelle imprese che vogliono assumere nel prossimo biennioraquo

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Mercoledigrave 17 Luglio 2019 2018 - Ultimo aggiornamento 17-07-2019 2020

Conndustria-SRMCheckUpMezzogiorno motorialminimoalSudmetterelrsquoimpresaalcentrodellepolitichepubbliche

Errata corrige

Roma 17 luglio 2019 ndash Motori al minimo per lrsquoeconomiameridionale Secondo la tradizionale analisi di mezza estatecondotta da Conndustria e SRM-Studi e Ricerche per ilMezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) ilSud nei primi mesi del 2019 vede aevolire la suacapacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamentevisibili a ne 2018 rischiano di diventare veri e propriarretramenti

Anche nel 2018 continua la lenta risalita dellrsquoIndice SinteticodellrsquoEconomia Meridionaleelaborato da Conndustria e SRM inaumento di circa 10 punti rispetto al 2017 tutti e 5 gli indicatoriche compongono lrsquoindice fanno segnare un piccolomiglioramento che si fa tuttavia sempre piugrave lieve in particolarecon riferimento al Pil allrsquooccupazione agli investimenti e alleimprese mentre continua la crescita dellrsquoexport Egrave ancoralontano il recupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite dienergia elettrica egrave del 94 inferiore a quello del 2007

Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo moltitrimestri di aumento infatti nei primi mesi del 2019 le impreseattive sono meno di 1milione settecentomila (esattamentecome un anno fa) Allrsquointerno di questo insieme aumentano leimprese di capitali che sono al Sud ormai quasi 330mila conuna crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellrsquoannoprecedente Ma di queste solo 25mila hanno piugrave di 9dipendenti

Lrsquoexport meridionale dal canto suo mostra segnali dimiglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nelbreve periodo Se il 2018 infatti si egrave chiuso con un valorepositivo delle esportazioni (+55 per un valore complessivo

Conndustria-SRM Check Up Mezzogiorno motori al==minimo al Sud mettere lrsquoimpresa al centro delle==politiche pubbliche Errata corrige 17 luglio 2019

regioni meridionali egrave soprattutto la essione dellrsquoexport di cokee prodotti ranati in diminuzione del 21 rispetto al primotrimestre 2018 solo parzialmente compensata dallrsquoandamentodellrsquoexport di mezzi di trasporto (+45) prodotti alimentari(+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno unlusinghiero +18 Cresce nel 2018 anche lrsquoexport turisticoovvero arrivi (+149) e spesa (+88) dei turisti stranieri

Il mercato domestico continua a sorire restano elevati i divariinterni relativi al potere drsquoacquisto che si traducono in minoriconsumi (circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni delMezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord)

Lrsquoandamento degli occupati mostra elementi positivi mescolatia quelli negativi con questi ultimi che prevalgono nei mesi piugraverecenti (-22) il primo trimestre 2019 egrave infatti il terzotrimestre di la a far segnare un andamento negativo cosiccheacutegli occupati al Sud tornano sotto la soglia dei 6 milioni con uncalo nella maggior parte delle regioni tranne Molise Puglia eSardegna

I disoccupati sono circa 1milione e 500mila mentre molti di piugravesono gli inattivi Il tasso di attivitagrave si ferma al 54 e quello dioccupazione al 434 Resta particolarmente elevata ladisoccupazione giovanile che raggiunge il tasso record del519 in pratica piugrave di un giovane meridionale su due nonlavora Lrsquoemergenza lavoro per i giovani che ha caratterizzatola fotograa del Sud degli ultimi anni non accenna a ridursisebbene solo frac14 circa delle domande di reddito di cittadinanzapresentate facciano riferimento a persone di etagrave inferiore aquarantrsquoanni

Ristagnano anche gli investimenti ssi lordi per i quali sembraattenuarsi di intensitagrave il rimbalzo che aveva caratterizzato gliultimi anni con una piccola ma signicativa eccezione dellecostruzioni E restano comunque lontanissimi i valori pre-crisigli investimenti ssi lordi totali sono inferiori del 362 rispettoa quelli del 2007

In conseguenza di questo andamento lento frena anche il Pilche nel 2018 secondo le stime preliminari dellrsquoISTAT faregistrare nel Mezzogiorno una crescita dello 04 meno dellametagrave del +09 della media nazionale

Fra i settori lrsquoandamento migliore egrave quello dellrsquoindustria (il cuivalore aggiunto cresce del +74 tra il 2016 e il 2017) ma il suoapporto allrsquoeconomia egrave pari a circa il 10 del totale troppopoco per far recuperare al Sud anche solo i livelli pre-crisi Nonmancano settori ad alto valore aggiunto come mostralrsquoapprofondimento condotto nel Check-Up assieme allrsquoISTAT

ma la produttivitagrave dei settori produttivi meridionali si mantienein media di circa frac14 inferiore a quella del Centro Nord

Aumentano il numero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sulrischio di rallentamento dellrsquoattivitagrave economica Sul frontecreditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 si assista ad un fortecalo dei crediti in soerenza che scendono al Sud in un soloanno di circa 83 miliardi di euro il livello totale degli impieghiregistra un calo altrettanto brusco nel quarto trimestre 2018rispetto allrsquoanno precedente (-52) con 14 miliardi di euro inmeno erogato a famiglie ed imprese meridionali

Tornano ad aumentare nel primo trimestre 2019 i giorni diritardo nei pagamenti tra imprese (in media 177 giorni) eriprendono a crescere nel 2018 i fallimenti cosigrave come leliquidazioni volontarie possibile sintomo del peggioramentodella percezione sulle aspettative future degli imprenditorimeridionali Segnali ancora contenuti ma che coincidono conla percezione di un diuso peggioramento dello scenarioeconomico a livello internazionale nazionale e locale

A pesare egrave anche il contributo limitato degli investimentipubblici che accentuano il proprio calo soprattutto nelleregioni meridionali Infatti la spesa pubblica in conto capitalepro capite del Centro Nord torna ad essere nel 2017 di quasi500 euro piugrave elevata di quella del Mezzogiorno Se i fondistrutturali rispettano i target ssati per i pagamenti restaridotta la spesa ordinaria e molto basso egrave il contributo delFondo Sviluppo e Coesione Ad eccezione del credito drsquoimpostaper gli investimenti nel Mezzogiorno egrave in forte calo anche laspesa pubblica per incentivi alle imprese

Il passo dellrsquoeconomia meridionale si fa dunque piugrave lento acausa di condizioni dellrsquoeconomia italiana e internazionale cherestano deboli dellrsquoincertezza sulle prospettive economiche edelle caratteristiche endemiche dellrsquoeconomia meridionale Isegnali piugrave recenti indicano che gli elementi di preoccupazionesi fanno piugrave frequenti e piugrave intensi mentre quelli di dinamismodivengono piugrave isolati

Invece passa proprio dal raorzamento qualitativo equantitativo di questi segnali di dinamismo la strada perrimettere il Mezzogiorno sul sentiero di crescita duratura di cuiha estremo bisogno Una strada che passa da un cambiamentodi prospettiva radicale che deve caratterizzare lrsquoazionepubblica adottando no in fondo il punto di vista delle impresenel disegno delle politiche di sviluppo e degli strumenti nellascelta dei progetti e nella identicazione dei fabbisogni deiterritori a partire da quelli infrastrutturali in cui i divari restanorilevanti Egrave un cambiamento di prospettiva profondo e di nonbreve periodo che deve portare a vedere lrsquoimpresa meridionalecome un vero pilastro su cui costruire lrsquointera azione pubblica

ECCELLENZE DEL SUD SOCIETArsquo ARTE amp CULTURA

a partire dalla denizione dei documenti di programmazionedella nuova politica di coesione 2021-27 che in questesettimane sta prendendo il via

Una nuova politica centrata sullrsquoimpresa puograve essere larivoluzione di cui il Sud ha bisogno una rivoluzione che giagravenellrsquoimmediato dovrebbe vedere delle necessarie azioni apartire dal rapido avvio delle Zone Economiche Speciali perdare ulteriore impulso agli investimenti nel Mezzogiorno dalpunto di vista imprenditoriale e logistico portuale e dal rilanciodel credito drsquoimposta per gli investimenti al Sud


FOCUS

Martedigrave 23 Luglio 2019

Il 2019 egrave iniziato in discesa per il Sud Egrave quanto emerge dal ldquoCheck up Mezzogiornordquo la

tradizionale analisi di mezza estate elaborata da Conndustria e SRM ndash Studi e Ricerche per il

Mezzogiorno (Gruppo Intesa Sanpaolo) Il dossier pubblicato lo scorso 17 luglio parla chiaro

nei primi mesi dellrsquoanno il Sud Italia ha visto un indebolimento della capacitagrave di spinta

Sud Conndustria lancia lrsquoallarme crescitaeconomica in frenata e disoccupazionegiovanile record

Pubblicato il ldquoCheck up Mezzogiornordquo Emergono datipreoccupanti per il meridione Il presidente Boccia ldquoNecessarioripartire dalle impreserdquo

mentre i segnali di frenata giagrave visibili nel 2018 ldquomutano ndash si legge nel documento ndash sempre

piugrave spesso in veri e propri arretramentirdquo

La crescita non si arresta ma procede a ritmi sofferti A suggerirlo egrave lrsquoandamento

dellrsquoIndice sintetico dellrsquoeconomia meridionale elaborato da Conndustria e SRM a partire da

alcune importanti variabili macroeconomiche quali il PIL gli investimenti ssi lordi le

imprese attive lrsquoexport e lrsquooccupazione Se infatti nel 2018 questi indicatori hanno registrato

un modesto miglioramento (piugrave forte per lrsquoexport meno per imprese e PIL) gli ultimi mesi

dellrsquoanno hanno visto una vera inversione di tendenza Ne egrave risultata cosigrave una crescita

annuale dellrsquoIndice del solo 2 ovvero inferiore di 13 rispetto a quella del 2017 Un dato

signicativo se si considera che a questo ritmo il Sud avrebbe bisogno di ben altri 3 anni solo

per ritornare ai valori pre-crisi del 2007

Diversi i segnali negativi messi in luce dal dossier ma il piugrave urgente interessa il lavoro

e le imprese Queste ultime in particolare dopo molti trimestri di crescita hanno visto

frenare per la prima volta il tasso di natalitagrave nel primo trimestre del 2019 il tasso di crescita egrave

stato nullo facendo registrare un numero complessivo di 1 milione e settecentomila imprese

attive lo stesso del primo trimestre 2018 Situazione che si fa piugrave cupa se si guarda al calo

registrato nel settore delle imprese giovanili (-38) e di quelle femminili (-02) mentre

crescono di un notevole 58 le imprese di capitali Segnata da ldquoelementi di chiaroscurordquo

riprendendo lrsquoespressione pronunciata dal ministro per il Sud Barbara Lezzi durante la

conferenza stampa di presentazione del dossier anche la situazione lavoro A prevalere

purtroppo sono perograve le zone di ombra a fronte di una crescita annuale dellrsquooccupazione

(+1) piugrave rilevante rispetto a quella del Nord (+05) il primo trimestre del 2019 porta con seacute

altre nubi con un calo del 22 Tirando le somme gli occupati al Sud tornano sotto la soglia

dei 6 milioni ma a preoccupare egrave soprattutto la disoccupazione giovanile che raggiunge il

tasso record di 519 al Sud piugrave di un ragazzo su due non lavora

ldquoTroppa distrazione sulla questione industriale del paese a partire dal Mezzogiorno

Occorre una grande operazione infrastrutturale e una capacitagrave di attrazione di investimentirdquo

ammonisce il presidente di Conndustria Vincenzo Boccia a margine della presentazione del

dossier Per Boccia egrave necessaria una politica di ni che faccia del lavoro lrsquoobiettivo ultimo per

rimettere il Sud sulla linea di una crescita duratura Stando ai dati appena pubblicati calano

infatti anche gli investimenti pubblici nelle regioni meridionali a fronte di un andamento

della spesa pubblica di parte corrente pressocheacute immutato a partire dal 2016 si egrave vericata

unrsquoimportante riduzione della spesa in conto capitale pro capite no a raggiungere una

differenza di quasi 500 euro in piugrave al Centro Nord rispetto al Sud Italia

Lrsquoemergenza lavoro nel Mezzogiorno non egrave quindi rientrata anzi si egrave ulteriormente

aggravata soprattutto per i giovani sebbene solo un quarto delle domande del reddito di

cittadinanza provengano da persone under 40 Il quadro emerso dal ldquoCheck up Mezzogiornordquo

rende necessario un cambiamento di prospettiva dellrsquoazione pubblica che ponga al centro il

punto di vista dellrsquoimpresa ldquoegrave nelle fabbriche e nelle imprese che si costruisce il lavoro ndash ha

chiarito Boccia ndash e se il ne egrave il lavoro la convergenza di tutte le parti egrave possibilerdquo Il primo

passo da realizzare in tal senso egrave per il presidente di Con ndustria ldquouna riduzione del cuneo

scale tasse e contributi sui salari dei lavoratori italianirdquo mentre per risollevare le sorti

dellrsquooccupazione giovanile fondamentale egrave un piano di inclusione giovani attraverso la

detassazione e decontribuzione totale per i primi anni di assunzione a tempo indeterminato

dei giovani italiani E a chi gli chiede di commentare le eventuali proposte da parte del

governo Boccia lancia la s da ldquola prima Flat Tax dovrebbe essere sul mondo del lavorordquo

Scritto da Mariateresa Gasbarrone

La Sicilia non fa rete solo 959 impreseaderenti ai contrattiSerena Giovanna Grasso (httpsqdsitauthorserena-giovanna-grasso) | martedigrave 23 Luglio 2019 - 0400

Conndustria-Srm nella nostra regione si concentra appena il 29 delle 32850 realtagrave complessivamente osservate in Italia Secondo i datiaggionati al 10 giugno 2019 nel Lazio il numero di aziende egrave superiore a quello rilevato in tutte le otto regioni del Mezzogiorno

PALERMO ndash In Sicilia appena 956 imprese hanno aderito ai contratti di rete Il rivoluzionario strumento introdottonellrsquoordinamento italiano nel 2009 nella nostra regione fatica ancora ad attecchire Secondo i dati contenuti allrsquointerno delrapporto Check-Up Mezzogiorno realizzato congiuntamente da Conndustria (httpqdsitconndustria-siracusa-bivona-punta-su-tradizione-e-innovazione) e Srm (Studi e ricerche per il Mezzogiorno) al 10 giugno 2019 ammontavacomplessivamente a 32850 il numero di imprese coinvolte

Quotidiano di Sicilia

Nello specico il contratto di rete egrave un innovativo modello di collaborazione tra imprese che consente alle aziende aggregate direalizzare progetti ed obiettivi condivisi nellrsquoottica di incrementare la propria capacitagrave innovativa e la competitivitagrave sul mercatopur mantenendo ciascuna di esse indipendenza autonomia e specialitagrave Una sorta di ldquolrsquounione fa la forzardquo di cui la Sicilia avrebbe

Puograve essere stipulato tra imprese senza limitazioni relative a forma giuridica (societagrave di capitali societagrave di persone impreseindividuali cooperative consorzi ecc) dimensione (grandi medie e piccole imprese) numero di imprese (devono essere almenodue) luogo (possono partecipare aziende situate in diverse parti del territorio italiano e imprese estere operative in Italia) eattivitagrave (possono operare in settori diversi)

Le 956 imprese siciliane rappresentano appena il 29 delle imprese italiane aderenti ai contratti di rete Nel Mezzogiorno ilnumero di imprese aderenti ai contratti di rete egrave pari a 8123 Campania (2524) e Puglia (1923) sono le regioni con il numero piugraveelevato per il Meridione Mentre solo nel Lazio si osserva un terzo delle imprese aderenti allo strumento (8604 valore addiritturasuperiore alle 8123 rilevate in tutte le otto regioni del Mezzogiorno) Seguono a distanza Lombardia (3418) e Veneto (2580)

Aggregarsi e costituire una rete drsquoimpresa (httpqdsitagevolazioni-per-favorire-la-crescita-di-competenze-manageriali-nelle-pmi)consente di aumentare la crescita dimensionale preservando lrsquoautonomia giuridica ed operativa delle diverse impreseche si aggregano Infatti attraverso la collaborazione allrsquointerno di una rete drsquoimpresa si puograve conseguire un accrescimento dellecapacitagrave innovative e competitive delle aziende partecipanti

La sinergia tra le imprese consente di divenire unrsquoaggregazione di dimensioni tali da poter arontare meglio il mercato ancheestero ampliare lrsquooerta di beni e servizi dividere i costi accedere a nanziamenti e contributi a fondo perduto partecipare allegare per lrsquoadamento dei contratti pubblici Ma non egrave tutto infatti permette anche di impiegare il distacco del personale tra leimprese e assumere in regime di codatorialitagrave il personale dipendente secondo le regole di ingaggio stabilite nel contratto di rete

Il contratto di rete tra imprese formalizza i rapporti di collaborazione e condivisione tra le imprese partecipanti in modo dadenire chiaramente lrsquoimpegno lrsquoinvestimento e il tipo di legame da adottare Tutto viene messo nero su bianco dalla durata delcontratto alle modalitagrave di adesione di altri imprenditori ed eventualmente le cause di recesso anticipato no alle condizioni perlrsquoesercizio del relativo diritto Ad essere chiarite anche le regole di gestione dellrsquoeventuale fondo patrimoniale comune e la misurae i criteri di valutazione dei conferimenti iniziali e degli eventuali contributi successivi che ciascun partecipante si obbliga aversare Purtroppo perograve continua a rimanere sconosciuto ai piugrave tanto da essere considerato uno strumento di nicchia fruitosolo da pochissime imprese

23 Luglio 2019

Spesa in Ricerca e Sviluppo la Siciliafa passi da gamberoSerena Giovanna Grasso (httpsqdsitauthorserena-giovanna-grasso) | venerdigrave 26 Luglio 2019 - 0400

Srm-Conndustria nel 2017 investito solo lo 079 del Pil in ricerca e sviluppo nel 2014 si toccava lrsquo108 Nella nostra regione il livello diinnovazione industriale piugrave basso drsquoItalia (513 rispetto ad un indicatore Ue pari a 100)

PALERMO ndash Spesa in ricerca e sviluppo ai minimi e di conseguenza bassissimo livello di innovazione queste sono purtroppo lecaratteristiche che contraddistinguono le imprese industriali siciliane Secondo i dati contenuti allrsquointerno del rapporto Check-Up Mezzogiorno pubblicato lo scorso 17 luglio da Conndustria e Srm (httpqdsitla-sicilia-non-fa-rete-solo-959-imprese-aderenti-ai-contratti) (Studi e ricerche per il Mezzogiorno) nel 2017 solo lo 079 del Pil egrave stato utilizzato per il miglioramento ola creazione di nuovi prodotti industriali o al ne di ecientare i processi di produzione

Purtroppo continuiamo a fare passi indietro ritornando ai livelli registrati nel 2011 dopo anni di investimenti leggermente piugravesostenuti (nel 2014 ad esempio rappresentavano lrsquo108 del prodotto interno lordo (httpqdsitla-giunta-regionale-approva-il-defr-prevista-una-crescita-del-pil) siciliano) Ci collochiamo addirittura al di sotto del dato medio meridionale (089) Peggiodella Sicilia fa solo la Calabria (057) e regioni come Umbria Molise e Basilicata in cui la spesa per ricerca e sviluppo egravepraticamente nulla

29 Luglio 2019

Tra le regioni meridionali la Campania egrave quella che presenta il dato migliore con unrsquoincidenza della spesa in RampS sul Pil pariKallrsquo122 sebbene in calo rispetto allrsquoanno precedente (126) Mentre la regione che nellrsquoultimo biennio ha visto crescere

maggiormente la spesa in rapporto al Pil egrave stata lrsquoAbruzzo (095 nel 2016 e 102 nel 2017)

Siamo ben lontani da regioni in cui il progresso industriale corre ad una doppia velocitagrave in Piemonte la spesa in ricerca esviluppo incide sul prodotto interno lordo per il 218 e in Emilia Romagna per lrsquo197 La situazione non mi migliora di certo seci paragoniamo a realtagrave europee come Svezia (327) Austria (313) o Danimarca (310)

Naturalmente la direttissima conseguenza di una spesa in ricerca e sviluppo contenuta egrave un livello di innovazione bassissimoSecondo i dati del Regional innovation scoreboard pubblicato dalla Commissione europea la Sicilia egrave la regione italiana con iltasso di innovazione piugrave basso (pari a 513 rispetto ad un indicatore europeo uguale a cento)

LrsquoItalia come aerma la Commissione europea egrave un Paese moderatamente innovatore rispetto agli altri ldquoBigrdquo Ue come Franciae Germania che invece sono classicati come leader dellrsquoinnovazione Nel suo essere un Paese moderatamente innovatorelrsquoItalia presenta diverse sfumature a livello territoriale infatti il tasso di innovazione maggiore si registra in Friuli Venezia Giulia(878) seguito da Emilia Romagna (799) e Piemonte (798) Mentre tutte le regioni del Mezzogiorno si collocano al di sotto dellamedia nazionale con Sardegna e Sicilia che come visto totalizzano i risultati peggiori distanziandosi di trenta punti dallrsquoItalia

ldquoI dati che emergono dalla analisi condotta da Conndustria e Srm (Centro studi del gruppo Intesa Sanpaolo) vedono il Sudarretrare profondamente ndash aerma Diego Bivona presidente di Conndustria Siracusa commentando il report Check-UpMezzogiorno ndash Egrave un cambiamento di prospettiva profondo e di non breve periodo che chiediamo con forza Una nuova politicacentrata sullrsquoimpresa a partire dal rapido avvio delle Zone economiche speciali per dare ulteriore impulso agli investimenti nelMezzogiorno dal punto di vista imprenditoriale e logistico portualerdquo

29 Luglio 2019

Attualitagrave Economia martedigrave 23 luglio 2019 1410

Rapporto Conndustria-Srm lrsquoeconomia del Sud rallenta ma lrsquordquoexport turistico tirardquo

I 5 indicatori che compongono lrsquoIndice sintetico dellrsquoeconomia meridionale fanno segnare un lievemiglioramento mentre continua la crescita delle esportazioni Boccia chiede una ldquoat tax sulmondo del lavorordquo Il Ministro Lezzi annuncia una forma di decontribuzione per il Sud a favore delleimprese che vogliono assumere nel prossimo biennio

di Stefano Bruni

Lrsquoeconomia del Sud Italia rallenta Cosigrave dicono Conndustria e Studi e ricerche per il mezzogiorno (Srm) nel loro rapporto di qualche giorno fa

Frena anzitutto il Pil che fa registrare nel Mezzogiorno una crescita dello 04 meno della metagrave del +09 della media nazionale e ben al di sottodel +14 del Nord-Est

Frena anche il Pil per abitante che al Sud (con 17320 euro) si mantiene attorno al 65 della media italiana lontano dai 31096 euro procapite delCentro-Nord mentre tutte le regioni meridionali fanno registrare apprezzabili incrementi del valore aggiunto ma purtroppo nessuna di esse haancora recuperato i livelli pre-crisi

Sul fronte del lavoro le cose non vanno meglio Anzi I disoccupati sono circa un milione e 500 mila il tasso di attivitagrave si ferma al 54 e quello dioccupazione al 434 Un dato ancor piugrave preoccupante se si considera che lrsquooccupazione giovanile ha raggiunto un tasso record del 519 Piugrave diun giovane meridionale su due non lavora

Nel terzo trimestre 2018 poi si egrave registrato un -22 del tasso di occupazione che vuol dire che gli occupati tornano sotto la soglia dei 6 milioni Sisalvano da questo andamento solo seppur in parte Molise Puglia e Sardegna

E neanche guardando alle imprese i dati sono molto entusiasmanti dopo molti trimestri di aumento le imprese attive sono meno di 1 milionesettecentomila ma di queste solo 25 mila hanno piugrave di 9 dipendenti

Sul punto egrave intervenuto il Presidente di Conndustria Vincenzo Boccia chiedendo per il Mezzogiorno (e per tutto il Paese) laquouna at tax sul mondodel lavororaquo Boccia ha infatti ricordato che laquoesiste un cuneo scale in cui la parte di tassazione e contribuzione incide dal 70 al 120 ed egrave arrivato ilmomento di partire da quellrsquoaspettoraquo e poi laquoaggiungere un piano di inclusione dei giovani nel mondo del lavoro pubblico e privatoraquo

Sul tema del cuneo scale si egrave espressa anche il ministro per il Sud Barbara Lezzi durante la presentazione del rapporto di Conndustria laquoPer ilM5S la prioritagrave nellrsquoabbassare le tasse egrave il cuneo scaleraquo percheacute laquointervenendo sul cuneo si fa un salto per rendere competitive le impreseraquo hasottolineato annunciando poi che laquosaragrave rinanziato il credito drsquoimposta per il Sud che ha dato un signicativo risultatoraquo ed egrave anche laquoallo studio unaforma di decontribuzione per il Sud a favore delle imprese che vogliono assumere nel prossimo biennioraquo

Sul fonte creditizio si registra tra il 2017 e il 2018 un forte calo dei crediti in sofferenza che scendono al Sud in un solo anno di circa 83 miliardiAd eccezione del credito drsquoimposta per gli investimenti nel Mezzogiorno si contraggono gli investimenti pubblici che accentuano il proprio caloproprio nelle regioni meridionali

Ma in veritagrave il problema non sembrerebbe essere quello della quantitagrave di risorse a disposizione (ci sono a disposizione oltre 100 miliardi di europer il periodo 2014-20) quanto i tempi lunghi di utilizzo e di pagamento

Ed il tema del tempo si riscontra anche per quanto riguarda la realizzazione di interventi infrastrutturali Le gare cominciano nalmente infatti arestituire qualche indicazione positiva ma se in Italia il tempo medio di realizzazione di interventi infrastrutturali egrave pari a 44 anni nelle regioni delMezzogiorno (ad eccezione della Calabria) si registrano tempistiche molto superiori alla media nazionale Ad essere lunghi sono soprattutto itempi di progettazione che assorbono oltre metagrave del tempo di realizzazione

Gli investimenti ssi lordi ristagnano Per essi sembra infatti attenuarsi di intensitagrave il piccolo rimbalzo che aveva caratterizzato gli ultimi anni Inparticolare lrsquoagricoltura fa registrare un brusco calo solo parzialmente compensato da un piccolo incremento degli investimenti nelle costruzioniIn questo ambito gli investimenti privati programmati nel 2018 soprattutto nellrsquoindustria indicavano una stima positiva (+149 secondo la Banca

drsquoItalia) che va vericata Restano comunque lontanissimi i valori pre-crisi gli investimenti ssi lordi totali sono inferiori del 362 rispetto a quellidel 2007 con differenze ancora piugrave marcate per lrsquoagricoltura (-556) nelle costruzioni (-427) e nellrsquoindustria in senso stretto (-38)

Qualche dato positivo arriva dalle esportazioni delle regioni del Mezzogiorno che fanno registrare un positivo +55 portando il valorecomplessivo delle merci esportate vicino ai 50 miliardi di euro nellrsquoanno trascorso lrsquoandamento delle principali province esportatrici (da 500 milionidi euro in su) mostra per tutte le province (tranne Bari) delle variazioni positive

Ma i primi mesi del 2019 fanno viceversa segnare una brusca frenata dellrsquoexport manifatturiero con un calo del 32 rispetto al I trimestre 2018 afronte di una crescita del 25 nel Centro-Nord A penalizzare le regioni meridionali egrave soprattutto la essione dellrsquoexport di coke e prodottiranati in diminuzione del 21 rispetto al I trimestre 2018 solo parzialmente compensata dallrsquoandamento dellrsquoexport di mezzi di trasporto(+45) prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno un lusinghiero +18

Crescono in particolare le esportazioni verso i Paesi Ue non appartenenti allrsquoeurozona (tra cui il Regno Unito) verso gli Stati Uniti e verso i BRICSmentre cala soprattutto lrsquoexport verso i Paesi dellrsquoArea Med Cosiccheacute si modica anche la composizione settoriale dellrsquoexport del Mezzogiorno nelmedio periodo Lrsquoexport di prodotti alimentari aumenta tra il 2007 e il 2018 di oltre 2 miliardi di euro (+719) come pure in aumento egrave il peso dimezzi di trasporto e prodotti della meccanica cala viceversa il peso dei settori come il tessile e il chimico Lo stop amp go che caratterizza lrsquoexportmeridionale costituisce anche un vincolo oggettivo allrsquoespansione delle imprese del Mezzogiorno stanti i limiti di cui il mercato domestico continuaa soffrire restano infatti elevati i divari interni in termini di potere drsquoacquisto che si traducono in minori consumi (circa 800 euro pro capite in menonelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del CentroNord)

Consolida invece in maniera decisa la sua tendenza positiva il cosiddetto ldquoexport turisticordquo ovvero il contributo del turismo estero allrsquoeconomiameridionale I turisti stranieri che hanno visitato il Mezzogiorno nel 2018 sono stati il 14 in piugrave dellrsquoanno precedente superando le 13 milioni dipresenze particolarmente signicativa egrave la crescita in valore assoluto delle presenze straniere in Sicilia (oltre 800 mila in piugrave) Analogamentecresce (+68) la spesa dei turisti stranieri al Sud superando di slancio quota 6 miliardi di euro

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Stefano Bruni

Stefano Bruni classe 1978 laureato in Scienze Politiche e in GiurisprudenzaGiagrave Capo della segreteria tecnica del Presidente del Consiglio NazionaledellrsquoEconomia e del Lavoro (CNEL) egrave stato componente del Comitato CNEL-ISTAT per lrsquoindividuazione di nuovi indicatori integrativi del Pil (Bes) dal2011 al 2015 Assistente Parlamentare del Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati nel 2005 componente della SegreteriaTecnica della Commissione per il futuro di Roma Capitale (2008-2009) Assistente del Presidente dellrsquoAssociazione internazionale dei ConsigliEconomici e sociali (Aicesis) con sede a Parigi (2009ndash2011) Consigliere delegato per i Public Affairs di Confassociazioni (2015ndash2018) e dal 2018membro del comitato etico scientico e di indirizzo con delega alle relazioni istituzionali Sales Manager Miowelfare srl (2016ndash2017) Consulente disocietagrave specializzate in relazioni pubbliche e istituzionaliDa settembre 2017 egrave Responsabile rapporti istituzionali del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati Da gennaio 2019Amministratore unico del Centro Autorizzato Nazionale Assistenza Produttori Agricoli srl Dal 2017 collabora con LabParlamento Ha scritto ecollaborato con IlSussidiarionet Formichenet Consumerismoit Secondowelfareit ItaliaOggi e Avvenire

AGENZIE DI STAMPA

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ADNKRONOS 17072019

LAVORO CONFINDUSTRIA RECORD DISOCCUPAZIONE AL SUD PIU DI 1

GIOVANE SU 2 NON LAVORA =

ADN0573 7 ECO 0 ADN ECO NAZ

LAVORO CONFINDUSTRIA RECORD DISOCCUPAZIONE AL SUD PIU DI 1 GIOVANE

SU 2 NON LAVORA =

Roma 17 lug (AdnKronos) - Al Sud la disoccupazione giovanile

raggiunge il record il tasso tocca il 519 come a dire che piu di 1

giovane su 2 non lavora E il rapporto di Confindustria e Srm-Studi e

ricerche per il Mezzogiorno a fotografare cosi la situazione del

mercato del lavoro nel meridione ancora in forte affanno nonostante il

varo del Reddito di cittadinanza

Lemergenza lavoro per i giovani che ha caratterizzato la

fotografia del Sud degli ultimi anni non accenna a ridursi sebbene

solo frac14 circa delle domande di reddito di cittadinanza presentate

facciano riferimento a persone di etagrave inferiore a quarantanni si

legge nel Rapporto che ricorda come i disoccupati siano circa

1milione e 500mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi Il tasso di

attivitagrave si ferma al 54 e quello di occupazione al 434

(TesAdnKronos)

ISSN 2465 - 1222

17-LUG-19 1300

NNNN

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AGI 17072019

= Sud Confindustria imprese non crescono motori economia al

ZCZC

AGI0320 3 ECO 0 R01


minimo =

(AGI) - Roma 17 lug - Motori al minimo per leconomia

meridionale Secondo la tradizionale analisi di mezza estate

condotta da Confindustria e Srm-Studi e Ricerche per il

Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) il Sud

nei primi mesi del 2019 vede affievolire la sua capacita di

spinta e i segnali di frenata gia ampiamente visibili a fine

2018 rischiano di diventare veri e propri arretramenti

Aumentano- sostiene lo studio presentato dal vicepresidente per

la coesione territoriale di Confindustria Stefan Pan alla

presenza del presidente Vincenzo Boccia della ministra per il

Sud Barbara Lezzi e del direttore di Srm Massimo Deandreis - il

numero e lintensita dei campanelli di allarme sul rischio di

rallentamento dellattivita economica e il passo

delleconomia meridionale si fa piu lento Anche nel 2018

continua la lenta risalita dellIndice Sintetico dellEconomia

Meridionale elaborato da Confindustria e Srm in aumento di

circa 10 punti rispetto al 2017 tutti e 5 gli indicatori che

compongono lindice fanno segnare un piccolo miglioramento che

si fa tuttavia sempre piu lieve in particolare con riferimento

al Pil alloccupazione agli investimenti e alle imprese

mentre continua la crescita dellexport E ancora lontano il

recupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite di energia

elettrica e del 94 inferiore a quello del 2007 Ha smesso di

crescere il numero delle imprese dopo molti trimestri di

aumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono

meno di 1 milione settecentomila (esattamente come un anno fa)

Allinterno di questo insieme aumentano le imprese di capitali

che sono al Sud ormai quasi 330000 con una crescita del 58

rispetto allo stesso periodo dellanno precedente Ma di queste

solo 25000 hanno piu di 9 dipendenti Lexport meridionale

dal canto suo mostra segnali di miglioramento assieme ad altri

di frenata che prevalgono nel breve periodo con linattesa

frenata del primo trimestre 2019 Infine il mercato domestico

continua a soffrire restano elevati i divari interni relativi

al potere dacquisto che si traducono in minori consumi circa

800 euro pro capite in meno nelle regioni del Mezzogiorno

rispetto a quelle del Centro Nord (AGI)Ing (Segue)

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NNNN

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AGI 17072019


ZCZC

AGI0321 3 ECO 0 R01


minimo (2)=

(AGI) - Roma 17 lug - Secondo lanalisi di Confindustria e

Srm ristagnano anche gli investimenti fissi lordi per i quali

sembra attenuarsi di intensita il rimbalzo che aveva

caratterizzato gli ultimi anni con una piccola ma significativa

eccezione delle costruzioni E restano comunque lontanissimi i

valori pre-crisi gli investimenti fissi lordi totali sono

inferiori del 362 rispetto a quelli del 2007 In conseguenza

di questo andamento lento frena anche il Pil che nel 2018

secondo le stime preliminari dellISTAT fa registrare nel

Mezzogiorno una crescita dello 04 meno della meta del +09

della media nazionale Fra i settori landamento migliore e

quello dellindustria (il cui valore aggiunto cresce del +74

tra il 2016 e il 2017) ma il suo apporto alleconomia e pari a

circa il 10 del totale troppo poco per far recuperare al Sud

anche solo i livelli pre-crisi Non mancano settori ad alto

valore aggiunto come mostra lapprofondimento condotto nel

Check-Up assieme allISTAT ma la produttivita dei settori

produttivi meridionali si mantiene in media di circa un quarto

inferiore a quella del Centro Nord Aumentano quindi -

sottolinea lo studio - il numero e lintensita dei campanelli

di allarme sul rischio di rallentamento dellattivita

economica Sul fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018

si assista ad un forte calo dei crediti in sofferenza che

scendono al Sud in un solo anno di circa 83 miliardi di euro

il livello totale degli impieghi registra un calo altrettanto

brusco nel quarto trimestre 2018 rispetto allanno precedente

(-52) con 14 miliardi di euro in meno erogato a famiglie ed

imprese meridionali A pesare e anche il contributo limitato

14

AGI 17072019

= Sud Confindustria 1 giovane meridionale su 2 non lavora

ZCZC

AGI0322 3 ECO 0 R01

= Sud Confindustria 1 giovane meridionale su 2 non lavora =

(AGI) - Roma 17 lug - Nel Sud i disoccupati sono circa 1

milione e 500 mila mentre molti di piu sono gli inattivi Il

tasso di attivita si ferma al 54 e quello di occupazione al

434 Resta particolarmente elevata la disoccupazione

giovanile che raggiunge il tasso record del 519 in pratica

piu di un giovane meridionale su due non lavora E quanto

emerge dallanalisi di mezza estate condotta da Confindustria e

SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo

Intesa Sanpaolo) secondo cui lemergenza lavoro per i giovani

che ha caratterizzato la fotografia del Sud degli ultimi anni

non accenna a ridursi sebbene solo un quarto circa delle

domande di reddito di cittadinanza presentate facciano

riferimento a persone di eta inferiore a quarantanni

Lanalisi sottolinea che landamento degli occupati mostra

elementi positivi mescolati a quelli negativi con questi ultimi

che prevalgono nei mesi piu recenti (-22) il primo trimestre

2019 e infatti il terzo trimestre di fila a far segnare un

andamento negativo cosicche gli occupati al Sud tornano sotto

la soglia dei 6 milioni con un calo nella maggior parte delle

regioni tranne Molise Puglia e Sardegna (AGI)Ing

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NNNN

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AGI 17072019

Sud Confindustria serve nuova politica centrata su impresa

ZCZC

AGI0326 3 ECO 0 R01

Sud Confindustria serve nuova politica centrata su impresa =

(AGI) - Roma 17 lug - Una nuova politica centrata sullimpresa

puo essere la rivoluzione di cui il Sud ha bisogno Lo sostiene

lanalisi sulleconomia meridionale condotta da Confindustria e

Srm-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo

Intesa Sanpaolo) secondo cui tale rivoluzione gia

nellimmediato dovrebbe vedere delle necessarie azioni a

partire dal rapido avvio delle Zone Economiche Speciali per

dare ulteriore impulso agli investimenti nel Mezzogiorno dal

punto di vista imprenditoriale e logistico portuale e dal

rilancio del credito dimposta per gli investimenti al Sud

Nellanalisi Confindustria e Srm sostengono che i segnali di

dinamismo delleconomia meridionale divengono piu isolati e

vanno invece rafforzati per rimettere il Mezzogiorno sul

sentiero di crescita duratura di cui ha estremo bisogno La

strada deve passare da un cambiamento di prospettiva radicale

che deve caratterizzare lazione pubblica adottando fino in

fondo il punto di vista delle imprese nel disegno delle

politiche di sviluppo e degli strumenti nella scelta dei

progetti e nella identificazione dei fabbisogni dei territori a

partire da quelli infrastrutturali in cui i divari restano

rilevanti E un cambiamento di prospettiva profondo e di non

breve periodo - conclude lo studio presentato alla presenza del

presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e della ministra per

il Sud Barbara Lezzi - che deve portare a vedere limpresa

meridionale come un vero pilastro su cui costruire lintera

azione pubblica a partire dalla definizione dei documenti di

programmazione della nuova politica di coesione 2021-27 che in

queste settimane sta prendendo il via (AGI)Ing

171308 LUG 19

NNNN

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AGI 17072019

Sud Confindustria aumenta ritardo pagamenti a imprese

ZCZC

AGI0328 3 ECO 0 R01

Sud Confindustria aumenta ritardo pagamenti a imprese =

(AGI) - Roma 17 lug - Tornano ad aumentare nel primo

trimestre 2019 i giorni di ritardo nei pagamenti tra imprese

in media 177 giorni Lo rileva lanalisi sulleconomia

meridionale condotta da Confindustria e Srm-Studi e Ricerche per

il Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo)

presentato in Confindustria alla presenza della ministra per il

Sud Barbara lezzi Secondo lo studio riprendono a crescere nel

2018 i fallimenti cosi come le liquidazioni volontarie

possibile sintomo del peggioramento della percezione sulle

aspettative future degli imprenditori meridionali Segnali

ancora contenuti - sottolinea lanalisi - ma che coincidono con

la percezione di un diffuso peggioramento dello scenario

economico a livello internazionale nazionale e locale

(AGI)Ing

171308 LUG 19

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17

AGI 17072019

Sud Confindustria inatteso stop export nel I trimestre 2019

ZCZC

AGI0329 3 ECO 0 R01

Sud Confindustria inatteso stop export nel I trimestre 2019 =

(AGI) - Roma 17 lug - Lexport meridionale mostra segnali di

miglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nel

breve periodo Lo segnala lanalisi di mezza estate condotta da

Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro

studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) secondo cui se il 2018 si e

chiuso con un valore positivo delle esportazioni (+55 per un

valore complessivo delle merci esportate di circa 50 miliardi di

euro) nei primi tre mesi del 2019 si registra un inatteso

stop A penalizzare le regioni meridionali - spiega lo studio -

e soprattutto la flessione dellexport di coke e prodotti

raffinati in diminuzione del 21 rispetto al primo trimestre

2018 solo parzialmente compensata dallandamento dellexport di

mezzi di trasporto (+45) prodotti alimentari (+51) e

soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno un lusinghiero

+18 Cresce nel 2018 anche lexport turistico ovvero arrivi

(+149) e spesa (+88) dei turisti stranieri (AGI)Ing

171309 LUG 19

NNNN

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ANSA Globale 17072019

++ Sud Confindustriapiugrave di un giovane su due non lavora ++

ZCZC3392SXA

XEF44057_SXA_QBXB

B ECO S0A X405


Disoccupazione giovanile a record 519 Occupati sotto 6 mln

(ANSA) - ROMA 17 LUG - Al Sud la disoccupazione giovanile

raggiunge il tasso record del 519 in pratica piugrave di un

giovane meridionale su due non lavora E quanto emerge

dallanalisi Check-up Mezzogiorno di luglio 2019 realizzato da

Confindustria e Srm-Studi e ricerche per il Mezzogiorno (gruppo

Intesa SanPaolo) secondo cui i disoccupati totali sono circa 1

milione e 500mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi Il

tasso di attivitagrave si ferma al 54 e quello di occupazione al

434 Gli occupati sono tornati sotto la soglia dei 6

milioni(ANSA)

AL

17-LUG-19 1255 NNNN

10


SudConfindustriamettere a centro limpresa per rivoluzione

ZCZC3471SXA

XEF44077_SXA_QBXB

U ECO S0A QBXB


Avviare le Zone Economiche Speciali

(ANSA) - ROMA 17 LUG - Una nuova politica centrata

sullimpresa puograve essere la rivoluzione di cui il Sud ha bisogno

una rivoluzione che giagrave nellimmediato dovrebbe vedere delle

necessarie azioni a partire dal rapido avvio delle Zone


investimenti nel Mezzogiorno dal punto di vista imprenditoriale

e logistico portuale e dal rilancio del credito dimposta per

gli investimenti al Sud E quanto viene sottolineato

nellanalisi Check-up Mezzogiorno di luglio 2019 realizzato da

Confindustria e Srm-Studi e ricerche per il Mezzogiorno(ANSA)

AL

17-LUG-19 1257 NNNN

5


Sud Confindustriasi affievolisce spinta economica in 2019

ZCZC3427AMZ

XEF44065_AMZ_X405

U ECO IAF X405


Fermo il numero delle imprese

(ANSA) - ROMA 17 LUG - Il Sud nei primi mesi del 2019 vede

affievolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata

giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di diventare veri

e propri arretramenti E la fotografia del Check-up Mezzogiorno

di luglio 2019 realizzato da Confindustria e Srm-Studi e

ricerche per il Mezzogiorno (gruppo Intesa SanPaolo)

Ha smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti

trimestri di aumento infatti nei primi mesi del 2019 le

imprese attive sono meno di 1milione settecentomila (esattamente

come un anno fa) Allinterno di questo insieme aumentano le

imprese di capitali che sono al Sud ormai quasi 330mila con

una crescita del 58 rispetto allo stesso periodo dellanno

precedente Ma di queste solo 25mila hanno piugrave di 9

dipendenti viene sottolineato nel testo

Nel 2018 lIndice Sintetico dellEconomia Meridionale

elaborato da Confindustria e SRM egrave salito di circa 10 punti

rispetto al 2017 tutti e 5 gli indicatori fanno segnare un

piccolo miglioramento che si fa sempre piugrave lieve(ANSA)

AL

17-LUG-19 1256 NNNN

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ZCZC3470AMZ

XEF44077_AMZ_X405

U ECO IAF X405













AL

17-LUG-19 1257 NNNN

7


Sud Confindustria inatteso stop dellexport in I trimestre

ZCZC3451SXA

XEF44073_SXA_QBXB

U ECO S0A QBXB


(ANSA) - ROMA 17 LUG - Frena inaspettatamente lexport del

Sud nei primi tre mesi del 2019 dopo la crescita del 2018

(+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa

50 miliardi di euro) E quanto emerge dallanalisi Check-up

Mezzogiorno di luglio 2019 realizzato da Confindustria e

Srm-Studi e ricerche per il Mezzogiorno

A penalizzare le regioni meridionali egrave soprattutto la

flessione dellexport di coke e prodotti raffinati in

diminuzione del 21 rispetto al primo trimestre 2018 solo

parzialmente compensata dallandamento dellexport di mezzi di

trasporto (+45) prodotti alimentari (+51) e soprattutto

dalla farmaceutica che mette a segno un lusinghiero +18

spiega il rapporto(ANSA)

AL

17-LUG-19 1257 NNNN

Economiche Speciali per dare ulteriore impulso agli investimenti nel

Mezzogiorno dal punto di vista imprenditoriale e logistico portuale e dal


manrov

(fine)

MF-DJ NEWS

171248 lug 2019

NNNN

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Italpress 17072019

SUD CONFINDUSTRIA-SRM NEL 2019 SI AFFIEVOLISCE SPINTA

ECONOMICA

ZCZC IPN 227

ECO --T

SUD CONFINDUSTRIA-SRM NEL 2019 SI AFFIEVOLISCE SPINTA ECONOMICA

ROMA (ITALPRESS) - Il Sud nei primi mesi del 2019 vede

affievolire la sua capacita di spinta e i segnali di frenata

gia ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di diventare veri

e propri arretramenti E quanto emerge dallanalisi di mezza

estate condotta da Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per il

Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) che

sottolinea come abbia smesso di crescere il numero delle imprese

dopo molti trimestri di aumento infatti nei primi mesi del 2019

le imprese attive sono meno di 17 milioni (esattamente come un

anno fa) Allinterno di questo insieme aumentano le imprese di

capitali che sono al Sud ormai quasi 330mila con una crescita

del 58 rispetto allo stesso periodo dellanno precedente Ma di

queste solo 25mila hanno piu di 9 dipendenti

(ITALPRESS)

tanadsred

17-Lug-19 1329

NNNN

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Italpress Mezzogiorno 17072019

SUD CONFINDUSTRIA-SRM STOP INATTESO EXPORT NEL PRIMO

TRIMESTRE

ZCZC IPR 294

ECO RMEZ

SUD CONFINDUSTRIA-SRM STOP INATTESO EXPORT NEL PRIMO TRIMESTRE

ROMA (ITALPRESS) - Lexport meridionale mostra segnali di

miglioramento assieme ad altri di frenata che prevalgono nel breve

periodo Se il 2018 infatti si e chiuso con un valore positivo

delle esportazioni (+55 per un valore complessivo delle merci

esportate di circa 50 miliardi) nei primi tre mesi del 2019 si

registra un inatteso stop

E quanto emerge dallanalisi di mezza estate condotta da


studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) che spiega come a penalizzare

le regioni meridionali e soprattutto la flessione dellexport di

coke e prodotti raffinati in diminuzione del 21 rispetto al

primo trimestre 2018 solo parzialmente compensata dallandamento

dellexport di mezzi di trasporto (+45) prodotti alimentari

(+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segno un

lusinghiero +18 Cresce nel 2018 anche lexport turistico ovvero

arrivi (+149) e spesa (+88) dei turisti stranieri Secondo il

rapporto inoltre il mercato domestico continua a soffrire

restano elevati i divari interni relativi al potere dacquisto

che si traducono in minori consumi (circa 800 euro pro capite in

meno nelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro

Nord)

(ITALPRESS)

tanadsred

17-Lug-19 1330

NNNN

22

Italpress 17072019

SUD CONFINDUSTRIA-SRM PIUgrave DI 1 GIOVANE SU 2 NON LAVORA

ZCZC IPN 230

ECO --T


ROMA (ITALPRESS) - I disoccupati sono circa 15 milioni mentre

molti di piu sono gli inattivi Il tasso di attivita si ferma al

54 e quello di occupazione al 434 Resta particolarmente

elevata la disoccupazione giovanile che raggiunge il tasso record

del 519 in pratica piu di un giovane meridionale su due non

lavora E quanto emerge dallanalisi di mezza estate condotta da


studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) Lemergenza lavoro per i

giovani che ha caratterizzato la fotografia del Sud degli ultimi

anni non accenna a ridursi sebbene solo 14 circa delle domande

di reddito di cittadinanza presentate facciano riferimento a

persone di eta inferiore a quarantanni Secondo il rapporto il

primo trimestre 2019 e il terzo trimestre di fila a far segnare

un andamento negativo cosicche gli occupati al Sud tornano

sotto la soglia dei 6 milioni con un calo nella maggior parte

delle regioni tranne Molise Puglia e Sardegna

(ITALPRESS)

tanadsred

17-Lug-19 1332

NNNN

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Italpress 17072019

SUD CONFINDUSTRIA-SRM IMPRESA SIA AL CENTRO DELLE AZIONI

PUBBLICHE

ZCZC IPN 232

ECO --T

SUD CONFINDUSTRIA-SRM IMPRESA SIA AL CENTRO DELLE AZIONI PUBBLICHE

ROMA (ITALPRESS) - La strada per rimettere il Mezzogiorno sul

sentiero di crescita duratura di cui ha estremo bisogno passa da

un cambiamento di prospettiva radicale che deve caratterizzare

lazione pubblica adottando fino in fondo il punto di vista delle

imprese nel disegno delle politiche di sviluppo e degli strumenti

nella scelta dei progetti e nella identificazione dei fabbisogni

dei territori a partire da quelli infrastrutturali in cui i

divari restano rilevanti E un cambiamento di prospettiva

profondo e di non breve periodo che deve portare a vedere

limpresa meridionale come un vero pilastro su cui costruire

lintera azione pubblica E quanto emerge dallanalisi di mezza



sottolinea come si deve partire dalla definizione dei documenti di


queste settimane sta prendendo il via

(ITALPRESS) - (SEGUE)

tanadsred

17-Lug-19 1333

NNNN

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Italpress 17072019


PUBBLICHE-2-

ZCZC IPN 233

ECO --T

SUD CONFINDUSTRIA-SRM IMPRESA SIA AL CENTRO DELLE AZIONI PUBBLICHE-2-

Una nuova politica centrata sullimpresa puo essere la

rivoluzione di cui il Sud ha bisogno una rivoluzione che gia

nellimmediato dovrebbe vedere delle necessarie azioni a partire

dal rapido avvio delle Zone Economiche Speciali per dare

ulteriore impulso agli investimenti nel Mezzogiorno dal punto di

vista imprenditoriale e logistico portuale e dal rilancio del

credito dimposta per gli investimenti al Sud

(ITALPRESS)

tanadsred

17-Lug-19 1333

NNNN

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Italpress 17072019

SUD CONFINDUSTRIA-SRM PASSO RALLENTA SERVE CAMBIO

PROSPETTIVA

ZCZC IPN 414

ECO --T

SUD CONFINDUSTRIA-SRM PASSO RALLENTA SERVE CAMBIO PROSPETTIVA

di FRANCESCA TANA






Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) alla

presenza del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e del

ministro per il Sud Barbara Lezzi Lanalisi sottolinea come

abbia smesso di crescere il numero delle imprese dopo molti

trimestri di aumento infatti nei primi mesi del 2019 le imprese

attive sono meno di 1milione settecentomila (esattamente come un



del 58 rispetto allo stesso periodo dellanno precedente

Ma di queste solo 25mila hanno piu di 9 dipendenti

I disoccupati sono circa 15 milioni mentre molti di piu sono

gli inattivi Il tasso di attivita si ferma al 54 e quello di

occupazione al 434


tanadsred

17-Lug-19 1551

NNNN

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Italpress 17072019


PROSPETTIVA-3-

ZCZC IPN 416

ECO --T

SUD CONFINDUSTRIA-SRM PASSO RALLENTA SERVE CAMBIO PROSPETTIVA-3-

A eccezione del credito dimposta per gli investimenti nel

Mezzogiorno e in forte calo anche la spesa pubblica per

incentivi alle imprese Il passo delleconomia meridionale si fa

dunque piu lento a causa di condizioni delleconomia italiana e

internazionale che restano deboli dellincertezza sulle

prospettive economiche e delle caratteristiche endemiche

delleconomia meridionale I segnali piu recenti indicano che gli

elementi di preoccupazione si fanno piu frequenti e piu intensi

mentre quelli di dinamismo divengono piu isolati Invece passa

proprio dal rafforzamento qualitativo e quantitativo di questi

segnali di dinamismo la strada per rimettere il Mezzogiorno sul

sentiero di crescita duratura di cui ha estremo bisogno

Una strada che passa da un cambiamento di prospettiva radicale che

deve caratterizzare lazione pubblica adottando fino in fondo il

punto di vista delle imprese nel disegno delle politiche di

sviluppo e degli strumenti nella scelta dei progetti e nella

identificazione dei fabbisogni dei territori a partire da quelli



tanadsred

17-Lug-19 1551

NNNN

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Italpress 17072019


PROSPETTIVA-4-

ZCZC IPN 417

ECO --T


E un cambiamento di prospettiva profondo e di non breve periodo

che deve portare a vedere limpresa meridionale come un vero

pilastro su cui costruire lintera azione pubblica a partire

dalla definizione dei documenti di programmazione della nuova

politica di coesione 2021-27 che in queste settimane sta prendendo

il via Dai dati emerge un maggiore divario una maggiore

sofferenza in termini di credito anche se gli nlp scendono

Dobbiamo riportare il Sud come hub di attrazione di investimenti

abbiamo avuto troppa distrazione sulla questione industriale del

paese a partire dal Mezzogiorno ha detto il presidente di

Confindustria Vincenzo Boccia E nelle fabbriche e nelle

imprese in senso lato che si costruisce il lavoro quel lavoro che

e oggetto del primo articolo della Costituzione e che e

lelemento di coesione nazionale se il fine e il lavoro la

convergenza di tutti ci sara ha concluso

(ITALPRESS)

tanadsred

17-Lug-19 1551

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Italpress 17072019


PROSPETTIVA-2-

ZCZC IPN 415

ECO --T


Resta particolarmente elevata la disoccupazione giovanile che

raggiunge il tasso record del 519 in pratica piu di un

giovane meridionale su due non lavora Lemergenza lavoro per i


anni secondo il rapporto non accenna a ridursi sebbene solo 14

circa delle domande di reddito di cittadinanza presentate facciano

riferimento a persone di eta inferiore a quarantanni Secondo il

rapporto il primo trimestre 2019 e il terzo trimestre di fila a

far segnare un andamento negativo cosicche gli occupati al Sud

tornano sotto la soglia dei 6 milioni con un calo nella maggior

parte delle regioni tranne Molise Puglia e Sardegna Secondo

lanalisi Confindustria-SRM aumentano il numero e lintensita dei

campanelli di allarme sul rischio di rallentamento dellattivita

economica Pesa anche il contributo limitato degli investimenti

pubblici che accentuano il proprio calo soprattutto nelle regioni

meridionali Infatti la spesa pubblica in conto capitale pro

capite del Centro Nord torna ad essere nel 2017 di quasi 500

euro piu elevata di quella del Mezzogiorno Se i fondi

strutturali rispettano i target fissati per i pagamenti resta

ridotta la spesa ordinaria e molto basso e il contributo del

Fondo Sviluppo e Coesione


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17-Lug-19 1551

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NOVA Nazionale 17072019

Sud Confindustria-Srm nei primi mesi del 2019 imprese attive ferme a livelli anno

precedente

NOVA0328 3 ECO 1 NOV

Sud Confindustria-Srm nei primi mesi del 2019 imprese attive ferme a livelli anno precedente

Roma 17 lug - (Nova) - Ha smesso di crescere il numero

delle imprese al Sud dopo molti trimestri di aumento

infatti nei primi mesi del 2019 le imprese attive sono meno

di 1milione settecentomila (esattamente come un anno fa) Lo

hanno rilevato Confindustria e Srm - Studi e ricerche per il

Mezzogiorno (Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) nella

tradizionale analisi di mezza estate Allinterno di questo

insieme sono aumentate le imprese di capitali che sono

state al Sud ormai quasi 330mila con una crescita del 58

rispetto allo stesso periodo dellanno precedente Ma di

queste solo 25mila hanno piu di 9 dipendenti (Ren)

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Sud Confindustria-Srm nei primi mesi del 2019 export in calo



Roma 17 lug - (Nova) - Nei primi mesi del 2019 lexport

meridionale ha mostrato segnali di miglioramento assieme ad

altri di frenata che hanno prevalso nel breve periodo Lo



tradizionale analisi di mezza estate Se il 2018 infatti

si e chiuso con un valore positivo delle esportazioni

(+55 per un valore complessivo delle merci esportate di

circa 50 miliardi di euro) nei primi tre mesi del 2019 si

e registrato un inatteso stop a penalizzare le Regioni

meridionali e stata soprattutto la flessione dellexport di

coke e prodotti raffinati in diminuzione del 21 rispetto

al primo trimestre 2018 solo parzialmente compensata

dallandamento dellexport di mezzi di trasporto (+45)

prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla

farmaceutica che mette a segno un lusinghiero +18 Cresce

nel 2018 anche lexport turistico ovvero arrivi (+149) e

spesa (+88) dei turisti stranieri (Ren)

NNNN

27


Imprese Confindustria-Srm nel primo trimestre al Sud in aumento fallimenti e giorni

di ritardo nei pagamenti


Imprese Confindustria-Srm nel primo trimestre al Sud in aumento fallimenti e giorni di ritardo nei

pagamenti

Roma 17 lug - (Nova) - Tornano ad aumentare nel primo

trimestre 2019 i giorni di ritardo nei pagamenti tra

imprese (in media 177 giorni) e riprendono a crescere nel



aspettative future degli imprenditori meridionali Lo hanno

rilevato Confindustria e Srm - Studi e ricerche per il


tradizionale analisi di mezza estate Segnali ancora

contenuti ma che coinciderebbero con la percezione di un

diffuso peggioramento dello scenario economico a livello

internazionale nazionale e locale A pesare per

Confindustria e Srm e anche il contributo limitato degli

investimenti pubblici che hanno accentuato il proprio calo

soprattutto nelle Regioni meridionali Infatti la spesa

pubblica in conto capitale pro capite del Centro Nord e

tornata ad essere nel 2017 di quasi 500 euro piu elevata

di quella del Mezzogiorno Se i fondi strutturali rispettano

i target fissati per i pagamenti hanno specificato

Confindustria e Srm resta ridotta la spesa ordinaria e

molto basso e il contributo del Fondo Sviluppo e Coesione

Ad eccezione del credito dimposta per gli investimenti nel

Mezzogiorno e risultata in forte calo anche la spesa

pubblica per incentivi alle imprese (Ren)

NNNN

2

RADIOCOR 17072019

(ECO) Sud Confindustria-Srm motori al minimo rischio arretramento

Primo trimestre male occupazione investimenti fermi

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - RomaRoma 17 lug - Motori

al minimo per leconomia meridionale Secondo lanalisi di

Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno

(Centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) il Sud nei primi

mesi del 2019 vede affievolire la sua capacita di spinta e i

segnali di frenata gia ampiamente visibili a fine 2018

rischiano di diventare veri e propri arretramenti Smette di


aumento quelle attive sono meno di 17 milioni (esattamente

come un anno fa) stop inatteso dellexport meridionale nel

primo trimestre e terzo trimestre di fila che segna un

andamento negativo delloccupazione con gli occupati che

tornano sotto la soglia dei 6 milioni 15 milioni di

disoccupati e ancora peggio va per gli inattivi Ristagnano

gli investimenti

bab

(RADIOCOR) 17-07-19 125703 (0280)PAINF 5 NNNN

3

RADIOCOR 17072019

(ECO) Sud Confindustria-Srm mettere impresa al centro subito Zes e sgravi

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - RomaRoma 17 lug - Una

nuova politica centrata sullimpresa puo essere la

rivoluzione di cui il Sud ha bisogno Lo sostengono

Confindustria e Srm (Centro studi del gruppo Intesa Sanpaolo)

allesito dellanalisi sullandamento dei principali

indicatori economici meridionali nei primi mesi del 2019 che

segnano un peggioramento o nella migliore delle ipotesi una

stagnazione Una rivoluzione che gia nellimmediato

dovrebbe vedere delle necessarie azioni a partire dal rapido

avvio delle Zone Economiche Speciali per dare ulteriore

impulso agli investimenti nel Mezzogiorno dal punto di vista

imprenditoriale e logistico portuale e dal rilancio del

credito dimposta per gli investimenti al Sud specificano

bab


6

RADIOCOR 17072019

(ECO) Sud Confindustria-Srm frenano impieghi verso famiglie e imprese

Erogati 14 miliardi in meno

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - RomaRoma 17 lug -

Aumentano il numero e lintensita dei campanelli di allarme

sul rischio di rallentamento dellattivita economica nel

Mezzogiorno secondo lanalisi di Confindustria e Srm Anche

sul fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 si

assista a un forte calo dei crediti in sofferenza che

scendono al Sud in un solo anno di circa 83 miliardi il

livello totale degli impieghi registra un calo altrettanto


(-52) con 14 miliardi in meno erogato a famiglie ed

imprese meridionali Lanalisi rileva una serie di segnali

negativi provenienti dal Sud tra la fine dello scorso anno e

i primi mesi del 2019

bab

(RADIOCOR) 17-07-19 125904 (0285) 5 NNNN

9

RADIOCOR 17072019

(ECO) Sud Confindustria-Srm tornano ad aumentare ritardi pagamenti Pa

E crescono i fallimenti


Tornano ad aumentare nel primo trimestre i giorni di

ritardo nei pagamenti tra imprese (in media 177 giorni) Lo

certificano Confindustria e Srm nellanalisi sullandamento

economico del Mezzogiorno Riprendono a crescere nel 2018 i

fallimenti cosi come le liquidazioni volontarie possibile

sintomo del peggioramento della percezione sulle aspettative

future degli imprenditori meridionali Segnali ancora

contenuti ma che coincidono con la percezione di un diffuso

peggioramento dello scenario economico a livello

internazionale nazionale e locale

bab

(RADIOCOR) 17-07-19 125956 (0287)PA 5 NNNN

degli investimenti pubblici che accentuano il proprio calo

soprattutto nelle regioni meridionali Infatti la spesa

pubblica in conto capitale pro capite del Centro Nord torna ad

essere nel 2017 di quasi 500 euro piu elevata di quella del

Mezzogiorno Se i fondi strutturali rispettano i target fissati

per i pagamenti resta ridotta la spesa ordinaria e molto basso

e il contributo del Fondo Sviluppo e Coesione Ad eccezione del

credito dimposta per gli investimenti nel Mezzogiorno e in

forte calo anche la spesa pubblica per incentivi alle imprese

Il passo delleconomia meridionale si fa dunque piu lento -

conclude lanalisi - a causa di condizioni delleconomia

italiana e internazionale che restano deboli dellincertezza

sulle prospettive economiche e delle caratteristiche endemiche

delleconomia meridionale I segnali piu recenti indicano che

gli elementi di preoccupazione si fanno piu frequenti e piu

intensi mentre quelli di dinamismo divengono piu isolati

(AGI)Ing

171306 LUG 19

NNNN

18

RADIOCOR 17072019

(ECO) Sud Confindustria-Srm motori al minimo rischio arretramento -2-

Disoccupazione giovanile al 519

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma 17 lug - Nel 2018

era continuata la lenta risalita dellIndice Sintetico

dellEconomia Meridionale elaborato da Confindustria e SRM

in aumento di circa 10 punti rispetto al 2017 con

miglioramenti che si fanno sempre piu lievi Ancora lontano

il recupero dei livelli pre-crisi il consumo procapite di

energia elettrica e del 94 inferiore a quello del 2007

Nei primi mesi dellanno in corso questi segnali diventano

piu preoccupanti aumentano solo le imprese di capitali che

sono al Sud ormai quasi 330mila ma solo 25mila hanno piu di

9 dipendenti Lexport si ferma soprattutto a causa della

flessione di coke e prodotti raffinati in diminuzione del

21 su anno solo parzialmente compensata dallandamento

dellexport di mezzi di trasporto (+45) alimentari (+51)

e farmaceutica con +18 Restano elevati i divari interni

relativi al potere dacquisto che si traducono in minori

consumi (circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni del

Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro-Nord) Resta

particolarmente elevata la disoccupazione giovanile che

raggiunge il tasso record del 519 piu di un giovane

meridionale su due non lavora Lemergenza lavoro per i

giovani non accenna a ridursi sebbene solo un quarto delle

domande di Reddito di cittadinanza presentate facciano

riferimento a persone di eta inferiore a 40 anni Gli

investimenti restano inferiori del 362 rispetto a quelli

del 2007

In un quadro di crescita economia che cresce nel 2018 dello

04 meno della meta del +09 della media nazionale non

mancano settori ad alto valore aggiunto come mostra

lapprofondimento condotto nel Check-Up ma la produttivita

dei settori produttivi meridionali si mantiene di circa un

quarto inferiore a quella del Centro-Nord

bab

(RADIOCOR) 17-07-19 131415 (0298) 5 NNNN

19

RADIOCOR 17072019

(ECO) Sud Confindustria-Srm mettere impresa al centro subito Zes e sgravi -2-

Serve cambio di prospettiva profondo

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma 17 lug - A fronte

di un passo delleconomia meridionale che si fa piu lento a

causa di condizioni delleconomia italiana e internazionale

che restano deboli dellincertezza sulle prospettive

economiche e delle caratteristiche endemiche con segnali

recenti sempre piu preoccupanti Confindustria e Srm

propongono di puntare proprio sullimpresa Passa proprio

dal rafforzamento qualitativo e quantitativo di questi

segnali di dinamismo la strada per rimettere il Mezzogiorno

sul sentiero di crescita duratura di cui ha estremo bisogno

Una strada - si legge nel Check up - che passa da un

cambiamento di prospettiva radicale che deve caratterizzare

lazione pubblica adottando fino in fondo il punto di vista

delle imprese nel disegno delle politiche di sviluppo e degli

strumenti nella scelta dei progetti e nella identificazione

dei fabbisogni dei territori a partire da quelli

infrastrutturali in cui i divari restano rilevanti E un

cambiamento di prospettiva profondo e di non breve periodo




politica di coesione 2021-27 che in queste settimane sta

prendendo il via

bab

(RADIOCOR) 17-07-19 131923 (0302)INF 5 NNNN

VIDEO

Oltre 1800000 famiglie povere al Sud 10

Leconomia del Sud procede con motori al minimo il passo si fa piugrave lento Nel 2018 secondo le stime preliminari

dellrsquoIstat il Pil egrave cresciuto dello 04 meno della metagrave del +09 della media nazionale Resta particolarmente elevata la

disoccupazione giovanile che raggiunge il tasso record del 519 in pratica piugrave di un giovane meridionale su due non

lavora Lrsquoemergenza lavoro per i giovani che ha caratterizzato la fotografia del Sud degli ultimi anni non accenna

dunque a ridursi sebbene solo un quarto circa delle domande di reddito di cittadinanza presentate facciano riferimento

a persone di etagrave inferiore a quarantrsquoanni

A fare il punto sullo stato di salute dellrsquoeconomia meridionale egrave la tradizionale analisi di mezza

estate condotta da Confindustria e SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Centro studi del

Gruppo Intesa Sanpaolo) presentata oggi Nei primi mesi del 2019 il Sud vede affievolire la sua

capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili a fine 2018 rischiano di


Economia del Sud motori al minimo Pil in frenatadisoccupazione record tra i giovaniNei primi mesi del 2019 il Meridione vede affievolire la sua capacitagrave di spinta e i segnali di frenata giagrave ampiamente visibili afine 2018 rischiano di diventare veri e propri arretramenti Il mercato domestico continua a soffrire restano elevati i divariinterni relativi al potere drsquoacquisto che si traducono in minori consumi (circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni delMezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord)

CONFINDUSTRIA-SRM

17 luglio 2019

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4 di lettura

Istat nel 2018 oltre 18milioni di famiglie inpovertagrave assolutaSCOPRI DI PIUgrave

Il Sole24 Ore

Boccia serve road-map sulle cose da fare

Per il Mezzogiorno laquosi devono fare cose che servono al Paese e che siano un acceleratore in particolare il taglio del cuneo

fiscale e la questione giovani che egrave una questione del Paese con lrsquoidea che attraverso il cuneo fiscale si possano riattivare

la domanda e gli investimenti con unrsquooperazione anticiclicaraquo ha sottolineato il presidente di Confindustria Vincenzo

Boccia intervenendo alla presentazione dellrsquoanalisi

GUARDA IL VIDEO - Oltre 1800000 famiglie povere al Sud 10

La brusca diminuzione del livello totale degli impieghi

Aumentano il numero e lrsquointensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di frenata dellrsquoeconomia del Sud drsquoItalia Sul

fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 si assista a un forte calo dei crediti in sofferenza che scendono al Sud in un

solo anno di circa 83 miliardi di euro il livello totale degli impieghi registra una diminuzione altrettanto brusca nel

quarto trimestre 2018 rispetto allrsquoanno precedente (-52) con 14 miliardi di euro in meno erogato a famiglie e imprese

meridionali

Giorni ritardo Termini concordati

198

217

211

196

172

166

170

176

663 861

648 865

616 827

608 804

610 782

591 757

598 768

597 773

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

I 2019

0 20 40 60 80 100

Riprendono a crescere i fallimenti


riprendono a crescere nel 2018 i fallimenti cosigrave come le liquidazioni volontarie possibile sintomo del peggioramento

della percezione sulle aspettative future degli imprenditori meridionali Segnali ancora contenuti ma che coincidono con

la percezione di un diffuso peggioramento dello scenario economico a livello internazionale nazionale e locale

Imprese attive e societagrave di capitali nelle regioni meridionali I trimestre 2017 e I 2018

Valori assoluti e variazioni percentuali

GIORNI DI PAGAMENTO DELLE PMI DEL MEZZOGIORNO 2012-2019 (1Q)Giorni medi ponderati per il fatturato delle imprese (Fonte elaborazione Confindustria e SRM su dati Cerved)

Italia Economia del Sud motori al minimo Pil in frenata disoccuhellip

Imprese attive Societagrave di capitali

l trim 2018 l trim 2019 Var l trim 2018 l trim 2019 Var

Abruzzo 126339 126009 -03 24897 26057 47

Basilicata 52646 52600 -01 7960 8473 64

Calabria 158665 158828 01 23361 24856 64

Campania 483916 486148 05 110255 16768 59

Molise 30771 30663 -04 4944 5293 71

Puglia 327014 325575 -04 56924 60251 58

Sardegna 142188 142308 01 22886 23897 44

Sicilia 367337 367075 -01 60082 63922 64

Centro-Nord 3440873 3432017 -03 831300 861622 36

Mezzogiorno 1688876 1689206 0 311309 329517 58

Italia 5129749 5121223 -02 1142609 1191139 42

Abruzzo

Basilicata

Calabria

Campania

Molise

Puglia

Sardegna

Sicilia

Centro-Nord

Mezzogiorno

Italia

La distanza con il Centro Nord sul piano dei consumi

Il mercato domestico continua a soffrire restano elevati i divari interni relativi al potere drsquoacquisto che si traducono in

minori consumi (circa 800 euro pro capite in meno nelle regioni del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro Nord)

Occupati al Sud sotto la soglia dei sei milioni

Lrsquoandamento degli occupati rileva ancora lrsquoanalisi mostra elementi positivi mescolati a quelli

negativi con questi ultimi che prevalgono nei mesi piugrave recenti (-22) il primo trimestre 2019

egrave infatti il terzo trimestre di fila a far segnare un andamento negativo cosiccheacute gli occupati al

Sud tornano sotto la soglia dei 6 milioni con un calo nella maggior parte delle regioni tranne Molise Puglia e Sardegna

I disoccupati sono circa 1milione e 500mila mentre molti di piugrave sono gli inattivi Il tasso di attivitagrave si ferma al 54 e

quello di occupazione al 434

GUARDA IL VIDEO - Gap Sud passa per lavoro e scuola ultimi in Ue

Apporto contenuto dagli investimenti pubblici

Sul passo lento dellrsquoeconomia meridionale pesa il contributo limitato degli investimenti pubblici che accentuano il

proprio calo soprattutto nelle regioni meridionali Infatti la spesa pubblica in conto capitale pro capite del Centro Nord

torna ad essere nel 2017 di quasi 500 euro piugrave elevata di quella del Mezzogiorno Se i fondi strutturali rispettano i target

fissati per i pagamenti resta ridotta la spesa ordinaria e molto basso egrave il contributo del Fondo Sviluppo e Coesione A

eccezione del credito drsquoimposta per gli investimenti nel Mezzogiorno egrave in forte calo anche la spesa pubblica per incentivi

alle imprese Ristagnano anche gli investimenti fissi lordi per i quali sembra attenuarsi di intensitagrave il rimbalzo che aveva

caratterizzato gli ultimi anni con una piccola ma significativa eccezione delle costruzioni E restano comunque

lontanissimi i valori pre-crisi gli investimenti fissi lordi totali sono inferiori del 362 rispetto a quelli del 2007

Visco la fuga dei giovanipesa sulle impreseAllrsquoestero anche dalleRegioni piugrave riccheSCOPRI DI PIUgrave

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5Salvini avvisa Conte e Di Maio laquoO arrivano i sigrave o non stiamo piugrave algovernoraquo

ULTIMATUM DEL VICEPREMIER


Cresce il valore aggiunto dellrsquoindustria

Fra i settori lrsquoandamento migliore egrave quello dellrsquoindustria (il cui valore aggiunto cresce del

+74 tra il 2016 e il 2017) ma il suo apporto allrsquoeconomia egrave pari a circa il 10 del totale troppo

poco per far recuperare al Sud anche solo i livelli pre-crisi Non mancano settori ad alto valore aggiunto come mostra

lrsquoapprofondimento condotto nel Check-Up assieme allrsquoIstat ma la produttivitagrave dei settori produttivi meridionali si

mantiene in media di circa un quarto inferiore a quella del Centro Nord

Mettere lrsquoimpresa al centro

Di fronte a questo scenario Confindustria e Srm propongono di puntare sullrsquoimpresa laquoPassa proprio dal rafforzamento

qualitativo e quantitativo di questi segnali di dinamismo la strada per rimettere il Mezzogiorno sul sentiero di crescita

duratura di cui ha estremo bisogno Una strada - si legge nel Check up - che passa da un cambiamento di prospettiva

radicale che deve caratterizzare lazione pubblica adottando fino in fondo il punto di vista delle imprese nel disegno

delle politiche di sviluppo e degli strumenti nella scelta dei progetti e nella identificazione dei fabbisogni dei territori a

partire da quelli infrastrutturali in cui i divari restano rilevanti Egrave un cambiamento di prospettiva profondo e di non

breve periodo che deve portare a vedere lrsquoimpresa meridionale come un vero pilastro su cui costruire lrsquointera azione

pubblica a partire dalla definizione dei documenti di programmazione della nuova politica di coesione 2021-27 che in

queste settimane sta prendendo il viaraquo

Vincenzo Boccia Unione Europea Sviluppo SRM-Studi Sicilia

Produzione industriale+25gli ordini a maggioSCOPRI DI PIUgrave

Riproduzione riservata copy


Sud Boccia (Confindustria)Divario occorrono infrastrutture einvestimenti

17 LUGLIO 2019 LINK EMBED EMAIL

Il presidente di Confindustria riflette sugli interventi da compiere al sud | Ansa - CorriereTv

Sul sud emerge un maggiore divario una maggiore sofferenza in termini di creditoanche se gli NPL scendono cosigrave il presidente di Confidustria Vincenzo Boccia amargine dellevento di presentazione della situazione economica del Meridioneitaliano nel suo Check-Up Mezzogiorno realizzato con Srm E sui dati divulgati oggidallIstat su ordini e fatturato dellindustria a maggio a chi gli chiede se siamo fuoridalla recessione Non siamo fuori egrave un elemento congiunturale che fa piacere maoccorre darsi la politica dei fini

httpsvideocorriereiteconomiasud-boccia-con

Leconomia del Meridione continua a procedere al minimo nei primi mesi del 2019 sono diventatipiugrave evidenti i segnali di rallentamento emersi nel 2018 A denunciarlo egrave la tradizionale analisi dimezza estate di Conndustria e Srm-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno secondo cui inoltre ladisoccupazione giovanile raggiunge il tasso record del 519 in pratica piugrave di un giovanemeridionale su due non lavora

In generale anche le altre fasce di popolazione non stanno meglio i disoccupati sono circa 1milione e mezzo e molti di piugrave sono gli inattivi Il tasso di attivitagrave si ferma cosigrave al 54 e quello dioccupazione al 434 E nei primi mesi del 2019 ha smesso di crescere anche il numero delleimprese dopo molti trimestri di aumento infatti le imprese attive sono ora meno di 1 milione e700mila con un incremento perograve delle imprese di capitali (quasi 330mila con una crescita del58 rispetto allo stesso periodo dellanno precedente) di queste solo 25mila hanno piugrave di 9dipendenti

Secondo il rapporto landamento degli occupati mostra elementi positivi mescolati a quelli

i i i l i i h l i i iugrave i ( 2 2) il i i 2019 egrave

17 LUGLIO 2019 2019

Conndustria lancia lʼallarme Sud ungiovane su due non lavoraAumentano e crescono dʼintensitagrave i campanelli dʼallarme che segnalanoun possibile e ulteriore rallentamento dellʼeconomia del Meridione

Allarme di Confindustria Sud in sofferenza

000121 000121

negativi con questi ultimi che prevalgono nei mesi piugrave recenti (-22) il primo trimestre 2019 egraveinfatti il terzo di la a far segnare un andamento negativo cosiccheacute gli occupati al Sud tornanosotto la soglia dei 6 milioni con un calo nella maggior parte delle regioni tranne Molise Puglia eSardegna

Lexport meridionale mostra invece segnali di miglioramento assieme ad altri di frenata cheprevalgono nel breve periodo Se il 2018 infatti si egrave chiuso con un valore positivo delleesportazioni (+55 per un valore complessivo delle merci esportate di circa 50 miliardi) neiprimi tre mesi del 2019 si registra un inatteso stop a penalizzare le regioni meridionali egravesoprattutto la essione dellexport di coke e prodotti ranati in diminuzione del 21 rispetto alprimo trimestre 2018 solo parzialmente compensata dallandamento dellexport di mezzi ditrasporto (+45) prodotti alimentari (+51) e soprattutto dalla farmaceutica che mette a segnoun lusinghiero +18 Cresce nel 2018 anche lexport turistico cioegrave arrivi (+149) e spesa (+88)dei turisti stranieri

Ristagnano anche gli investimenti ssi lordi per i quali sembra attenuarsi di intensitagrave il rimbalzoche aveva caratterizzato gli ultimi anni con una piccola ma signicativa eccezione dellecostruzioni E restano comunque lontanissimi i valori pre-crisi gli investimenti ssi lordi totalisono inferiori del 362 rispetto a quelli del 2007 In conseguenza di questo andamento lentofrena anche il Pil che nel 2018 secondo le stime preliminari dellIstat fa registrare nelMezzogiorno una crescita dello 04 meno della meta del +09 della media nazionale

Fra i settori landamento migliore egrave quello dellindustria (il cui valore aggiunto cresce del +74tra il 2016 e il 2017) ma il suo apporto alleconomia egrave pari a circa il 10 del totale troppo pocoper far recuperare al Sud anche solo i livelli pre-crisi Non mancano settori ad alto valoreaggiunto ma la produttivitagrave dei settori produttivi meridionali si mantiene in media di circa unquarto inferiore a quella del Centro Nord

Intanto aumentano il numero e lintensitagrave dei campanelli di allarme sul rischio di rallentamentodellattivitagrave economica Sul fronte creditizio sebbene tra il 2017 e il 2018 si assista ad un fortecalo dei crediti in sofferenza che scendono al Sud in un solo anno di circa 83 miliardi il livellototale degli impieghi registra un calo altrettanto brusco nel quarto trimestre 2018 rispettoall`anno precedente (-52) con 14 miliardi in meno erogato a famiglie e imprese meridionali

Tornano poi ad aumentare nel primo trimestre 2019 i giorni di ritardo nei pagamenti tra imprese(in media 177 giorni) e riprendono a crescere nel 2018 i fallimenti cosigrave come le liquidazionivolontarie possibile sintomo del peggioramento della percezione sulle aspettative future degliimprenditori meridionali Segnali ancora contenuti ma che coincidono con la percezione di undiffuso peggioramento dello scenario economico a livello internazionale nazionale e locale

A pesare egrave anche il contributo limitato degli investimenti pubblici che accentuano il proprio calosoprattutto nelle regioni meridionali La spesa pubblica in conto capitale pro capite del CentroNord torna infatti ad essere nel 2017 di quasi 500 euro piugrave elevata di quella del Mezzogiorno Sei fondi strutturali rispettano i target ssati per i pagamenti resta ridotta la spesa ordinaria emolto basso egrave il contributo del Fondo Sviluppo e Coesione Ad eccezione del credito dimposta

li i i i l M i egrave i f l h l bbli i i i ll

per gli investimenti nel Mezzogiorno egrave in forte calo anche la spesa pubblica per incentivi alleimprese

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Corriere del Ticino




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RASSEGNA STAMPA - SRM · art Tiratura: 113072 - Diffusione: 157191 - Lettori: 742000: da enti...

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