RASSEGNA STAMPA - forumdellaleopolda.it · SALUTE: RICCIARDI(ISS),STILE DI VITA CAUSA MALATTIE...

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Aggiornamento 26 Settembre 2016 RASSEGNA STAMPA FORUM DELLA SOSTENIBILITA’ E OPPORTUNITA’ NEL SETTORE DELLA SALUTE Firenze, 23-24 Settembre 2016

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Aggiornamento

26 Settembre 2016

RASSEGNA STAMPA

FORUM DELLA SOSTENIBILITA’ E OPPORTUNITA’

NEL SETTORE DELLA SALUTE

Firenze, 23-24 Settembre 2016

Sommario TESTATA DATA LETTORI

Agenzie

AGIPRESS 23/09/2016 Per staff editoriale

ANSA (14 lanci) 23/09/2016 Per staff editoriale

AGI 23/09/2016 Per staff editoriale

ANSA (13 lanci) 24/09/2016 Per staff editoriale

FIDEST 24/09/2016 Per staff editoriale

Quotidiani

CORRIERE FIORENTINO 24/09/2016 118.000

LIBERO 27/09/2016 273.000

Radio - TV

RAI - TGR TOSCANA 23/09/2016 N.D.

OGGI IN TOSCANA - TVR ITALIA/7 GOLD 23/09/2016 51.450

Web

ABOUTPHARMA.COM 14/09/2016 20.000

ABOUTPHARMA.COM 14/09/2016 20.000

AGIPRESS.IT 22/09/2016 N.D.

ABOUTPHARMA.COM 23/09/2016 20.000

ANSA.IT 23/09/2016 34.932

ANSA.IT (intervista Senatrice Emilia Grazia

De Biasi)23/09/2016 34.932

ANSA.IT (intervista dottor Gianni Amunni) 23/09/2016 34.932

ANSA.IT (intervista dottoressa Barbara

Mangiacavalli)23/09/2016 34.932

ANSA.IT (intervista dottor Nino

Cartabellotta)23/09/2016 34.932

AGI.IT 23/09/2016 18.739

DOCTOR33.IT 23/09/2016 2.326

DOCTOR33.IT 23/09/2016 2.326

GONEWS.IT 23/09/2016 N.D.

FIRENZESOSTENIBILE.IT 23/09/2016 N.D.

REPUBBLICA.IT/SALUTE 23/09/2016 20.469

LIQUIDAREA.COM 23/09/2016 N.D.

CORRIEREFIORENTINO.CORRIERE.IT 24/09/2016 12.283

DOTTNET.IT 24/09/2016 N.D.

GONEWS.IT 24/09/2016 N.D.

GDS.IT 25/09/2016 34.538

LASTAMPA.IT 25/09/2016 219.493

ILSECOLOXIX.IT 25/09/2016 84.927

LE-ULTIME-NOTIZIE.EU 25/09/2016 N.D.

DILEI.IT 25/09/2016 122.129

SALUTE.ILGIORNALE.IT 26/09/2016 199.437

GUIDOMINCIOTTI.BLOG.ILSOLE24ORE.COM 26/09/2016 N.D.

GREENME.IT 26/09/2019 101.569

IPASVIBO.IT 26/09/2016 N.D.

IT.BLASTINGNEWS.COM 26/09/2016 N.D.

PHARMASTAR.IT 26/09/2016 8.000

NURSE.IT 26/09/2016 N.D.

HEALTHDESK.IT 26/09/2016 3.000

IMPRONTAUNIKA.IT 26/09/2016 N.D.

IMALATIINVISIBILI.ALTERVISTA.ORG 26/09/2016 N.D.

MISSIONENOTIZIA.IT 26/09/2016 N.D.

NOTIZIARIOCHIMICOFARMACEUTICO.IT 27/09/2016 N.D.

NOTIZIARIOCHIMICOFARMACEUTICO.IT 27/09/2016 N.D.

TOTALE 71 1.506.346

Fonte dati: Audipress, Anes, Auditel, Audiradio, Audiweb

Agenzie

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

ALLA LEOPOLDA DI FIRENZE IL FORUM DELLA SOSTENIBILITÀ E

OPPORTUNITÀ NEL SETTORE DELLA SALUTE

23-24 settembre, si spazierà dall'innovazione tecnologica in sanità

all'alimentazione, salute e sostenibilità, dalla digitalizzazione in sanità alle città

socialmente sostenibili, dalle malattie rare al bullismo

AGIPRESS - FIRENZE - Quale sarà il futuro della sanità italiana? In una società

che invecchia e che vede costantemente aumentare la domanda di salute e

diminuire le risorse economiche disponibili, quali strumenti e soluzioni innovative ci

aiuteranno a garantire a tutti i cittadini le migliori cure possibili? Quali nuove idee

mettere in campo per un SSN più sostenibile? A queste e tante altre domande

cercherà di dare risposte il Forum della Sostenibilità e Opportunità nel Settore

della Salute che si terrà a Firenze il 23 e 24 settembre 2016. Interverranno

rappresentanti di Istituzioni, Associazioni di pazienti e di categoria, comunità

scientifica e imprese che condivideranno obiettivi e progetti per l’innovazione e lo

sviluppo del sistema sanitario. La sostenibilità energetica di grandi strutture come

quelle dei Comuni saranno messe a dura prova nei prossimi anni per via degli

attesi incrementi dei costi diretti ed indiretti dell’energia primaria. L’efficientamento

energetico ed il conseguente risparmio costituirà una chiave di svolta significativa

quanto ineluttabile nella razionalizzazione della spesa sanitaria. Sarà questo uno

degli eventi all'interno della due giorni dove si spazierà dall'innovazione

tecnologica in sanità all'alimentazione-salute e sostenibilità, dalla digitalizzazione

in sanità alle città socialmente sostenibili, dalle malattie rare al bullismo. La

partecipazione è gratuita.

Nel corso delle due giornate, ricche di sessioni ed eventi, interverranno, tra gli altri:

Emilia Grazia De Biasi, Presidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato,

Vito De Filippo, Sottosegretario di Stato Ministero della Salute, Mario Raviglione,

Direttore Programma Globale sulla Tubercolosi presso l’OMS, Walter Ricciardi,

Presidente Istituto Superiore di Sanità, Antonio Saitta, Presidente della

Commissione Salute alla Conferenza Stato Regioni

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: APERTO A FIRENZE IL FORUM SULLA SOSTENIBILITÀ

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Si è aperta oggi a Firenze la prima edizione del

"Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute", presso la Stazione

Leopolda: una due giorni di lavori con istituzioni, associazioni di categoria, mondo

del volontariato, comunità scientifica e industria a confronto su obiettivi e soluzioni

per lo sviluppo del settore. "Per essere davvero sostenibile e generare opportunità

- spiega Giuseppe Orzati, direttore del Forum - un sistema deve adattarsi alle

evoluzioni del contesto in cui opera. Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti

gli attori dello scenario, perché la sanità è un asset del Paese che le migliori

competenze sono chiamate a valorizzare, ciascuna con il proprio contributo". Nei

due giorni del Forum sono previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di

approfondimento su temi come il futuro della medicina, l'innovazione tecnologica al

servizio della salute, l'alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione

e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da

valorizzare nella sanità italiana.(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ:DE FILIPPO,RIFORMA COSTITUZIONE CONTRO DISEGUAGLIANZE

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - "Il tema del superamento del divario strutturale e

qualitativo dell'offerta sanitaria tra le diverse realtà regionali rappresenta ancora un

asse prioritario nella programmazione sanitaria nazionale, ed in questo senso va

anche positivamente la recente riforma della nostra Costituzione". Lo ha affermato

Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, in un messaggio inviato ai partecipanti

del Forum della Leopolda di Firenze dedicato a sostenibilità e opportunità nel

settore. "Purtroppo - lamenta De Filippo - si devono rilevare differenze consistenti

nei diversi servizi regionali nonché nei territori infra-regionali. Non tutte le Regioni

appaiono in grado di rispondere allo stesso modo al bisogno del proprio territorio.

Del resto anche i dati economici rilevati mostrano una differenza nei costi regionali

dei singoli livelli di assistenza tale da sottolineare con evidenza la necessità di

promuovere e garantire l'equità del sistema". Per il sottosegretario, la Toscana "è

all'avanguardia nell'attuazione, nella forma più estensiva possibile, della capacità

quanti-qualitativa di dare risposte alla domanda di salute dei cittadini".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: DE FILIPPO, PER SOSTENIBILITÀ SERVE AIUTO DA RICERCA

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Per "garantire la sostenibilità" del Sistema sanitario

nazionale è "fondamentale realizzare un virtuosismo sanitario che non può

prescindere dal contributo che la ricerca scientifica può e deve dare". Lo ha

affermato Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, in un messaggio inviato ai

partecipanti del Forum della Leopolda di Firenze dedicato a sostenibilità e

opportunità nel settore. De Filippo ha indicato come "domande urgenti" a cui

rispondere "l'assistenza agli anziani ed ai disabili non autosufficienti, e l'incremento

dei costi legato allo sviluppo della tecnologia ed ai nuovi farmaci". Bisognerà

quindi, sostiene il sottosegretario, "coniugare l'implementazione della qualità

assistenziale con le disponibilità economiche e finanziarie, mediante la

riorganizzazione del complessivo assetto di erogazione delle cure", anche "con lo

sviluppo di tecnologie ed innovazioni che devono essere introdotte nel sistema e

favorire la domiciliarietà".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SALUTE: RICCIARDI(ISS),STILE DI VITA CAUSA MALATTIE CRONICHE

L'86% dovuto ad alcol, fumo, sedentarietà, cattiva alimentazione

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - "L'86% delle malattie croniche di cui gli italiani

soffrono è dovuto principalmente a quattro fattori di rischio, comportamentali e

pertanto modificabili: cattiva alimentazione, scarsa o nulla attività fisica, eccessivo

consumo di alcol e fumo". Lo ha affermato Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto

Superiore di Sanità, in occasione del Forum della Leopolda di Firenze dedicato a

sostenibilità e opportunità nel settore. Secondo Ricciardi, se le politiche di controllo

sull'abuso di alcol e di contrasto al fumo hanno conseguito buoni risultati, "molto

resta da fare per quanto riguarda l'alimentazione e l'attività fisica: secondo i dati

dell'ultimo Rapporto Osservasalute dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle

Regioni Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni è in sovrappeso o

obeso".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SALUTE: RICCIARDI(ISS), 30,7% BIMBI ITALIANI IN SOVRAPPESO

I nostri giovani sono i più obesi in Europa, non è sostenibile

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - In Italia "la quota di bambini in eccesso di peso è

pari al 30,7%". Lo ha affermato Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore

di Sanità, citando i dati dell'ultimo Rapporto Osservasalute dell'Osservatorio

Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane. I giovani italiani, ha detto il presidente

dell'Iss in occasione del Forum della Leopolda di Firenze, "sono i più obesi in

Europa, dopo i greci, e i terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un

preludio di insostenibilità, perché noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi

sarà un adulto malato domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al

meglio la nostra dieta mediterranea, riconosciuta come modello da seguire

dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Unesco".(ANSA).

YAD/ S04 QBKN

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: DE BIASI, INCIVILI LE DISUGUAGLIANZE FRA LE REGIONI

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - "Non possiamo più tollerare che una persona viva o

muoia a seconda della regione in cui viene assistita: questo non è civile". Lo ha

affermato Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Igiene e Sanità

del Senato, oggi al "Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della

salute", in corso a Firenze. "Tutti devono essere curati con la migliore qualità

strutturale, tecnologica e umana", ha detto, aggiungendo che "il tema dei 21

sistemi sanitari differenti va assolutamente affrontato". Secondo De Biasi "abbiamo

il dovere morale" di sostenere il Sistema sanitario nazionale "non solo

organizzativamente ma anche economicamente", sottolineando che "tagliando il

Fondo sanitario la situazione peggiorerà ulteriormente. Bisogna evitare gli sprechi,

smettere di lucrare sulla sanità".(ANSA).

YAD-CG/ S0B QBXB

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: SACCARDI, RIFORMA COSTITUZIONE TUTELA BUONE PRATICHE

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Con la riforma costituzionale "si rafforza un ruolo di

governo dello Stato nel determinare quali sono i livelli minimi di assistenza

sanitaria che tutte le Regioni devono garantire, ma non si azzerano le esperienze

positive che comunque nel nostro Paese ci sono". Lo ha affermato Stefania

Saccardi, assessore alla salute della Regione Toscana, a margine del Forum della

Leopolda sulla sostenibilità in sanità, in corso a Firenze. Il nuovo testo, spiega

Saccardi, "affida al governo del Paese la determinazione delle linee generali e dei

livelli di assistenza ma lascia l'autonomia organizzativa all'interno delle Regioni",

lasciando così intatte le eccellenze presenti: "Se noi ponessimo come paragone

dei livelli di qualità sanitari solo le regioni del Centro-Nord - dice - saremmo

sicuramente ai primi posti del mondo per la sanità che riusciamo a esprimere in

relazione all'investimento che facciamo". La riforma, conclude l'assessore, "tiene

dentro anche le politiche sociali in questo tipo di organizzazione, altro elemento

indispensabile perché senza una integrazione tra sociale e sanitario non ci sarà

sostenibilità del sistema sanitario".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

FECONDAZIONE:DE BIASI,SALUTE RIPRODUTTIVA VA OLTRE FERTILITÀ

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - La riforma della legge 40 sulla procreazione

medicalmente assistita "rientra in quel lavoro sulla salute riproduttiva che io credo

vada ben oltre la fertilità". Lo ha affermato Emilia Grazia De Biasi, presidente della

Commissione Igiene e Sanità del Senato, oggi al "Forum della sostenibilità e

opportunità nel settore della salute", in corso a Firenze. De Biasi ha spiegato che

la Commissione si occuperà della riforma, per scrivere "nuove regole" e

"ottemperare alle sentenze della Corte", al fine di "mettere a posto una legge

colabrodo, molto crudele per gli uomini e per le donne, per la paternità e la

maternità, e farne finalmente una legge civile". In merito all'attività della

Commissione, la senatrice ha ricordato che presto "dovremo dare i pareri sui livelli

essenziali di assistenza, che è un parere vincolante; avevano tentato di togliere

nella scorsa Finanziaria, ma l'abbiamo rimesso. Poi stiamo lavorando sulla legge

sulla responsabilità professionale che dovrebbe essere varata entro un mese,

molto importante perché riduce la medicina difensiva, e rende più sicure le cure.

Poi stiamo lavorando su una riforma importante, quella delle attività

funerarie".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SALUTE: A FIRENZE IL FORUM SULLA SOSTENIBILITÀ PER IL FUTURO

Alla Leopolda si discute anche di nutrigenomica

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Come conciliare sostenibilità e innovazione per il

futuro della sanità italiana, e garantire sempre migliori livelli di salute per il

cittadino? E' l'interrogativo attorno al quale ruota la prima giornata del 'Forum della

sostenibilità e opportunità nel settore della salute' aperto stamani alla Stazione

Leopolda di Firenze: una due giorni con istituzioni, associazioni di categoria,

mondo del volontariato, comunità scientifica e industria, su temi che vanno dal

futuro della medicina fino alle prospettive della nutrigenomica, la scienza che

studia le relazioni fra cibo e patrimonio genetico. Proprio per garantire la

sostenibilità del sistema nel lungo periodo "non si può prescindere dal contributo

che la ricerca scientifica può e deve dare", ha rimarcato Vito De Filippo,

sottosegretario alla Salute, nel suo messaggio di saluto. Ma c'è anche il ruolo dei

player del terzo settore e della mutualità, chiamati sempre più spesso a essere

protagonisti di un sistema misto che veda la collaborazione di pubblico e privato. E

c'è la necessità di superare le disuguaglianze fra singoli territori: "Non possiamo

più tollerare che una persona viva o muoia a seconda della regione in cui viene

assistita", ha tuonato Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Igiene

e Sanità del Senato. L'attenzione è rivolta in modo particolare alle nuove

generazioni, e alla necessità che adottino stili di vita sani: oggi in Italia la quota di

bambini in sovrappeso è pari al 30,7%, come ha ricordato Walter Ricciardi,

presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. "Un bambino sovrappeso oggi sarà un

adulto malato domani - sostiene - pertanto dobbiamo agire, cercando di

valorizzare al meglio la nostra dieta mediterranea, riconosciuta come modello da

seguire dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Unesco". Corretta

nutrizione, attività fisica e cultura della prevenzione sono anche i capisaldi della

'Carta di Sora', che sarà presentata oggi. Tra le proposte avanzate, l'idea di creare

un 'Salutometro', ovvero un misuratore di alcuni semplici parametri (peso, altezza,

pressione, indice di massa corporea) da raccogliere e annotare periodicamente su

diari personali, in modo da monitorare la buona salute degli italiani e accorgersi

per tempo se non si stanno seguendo adeguati stili di vita.

YAD-CG/ S0B QBXB

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

TUMORI: CANI SANNO DIAGNOSTICARE QUELLI A PROSTATA, STUDIO

Ricerca in corso, dimostrazione in occasione forum a Firenze

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata,

annusando le urine di un paziente con un'accuratezza pari al 98%. E' quanto

emerge da uno studio scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna,

condotto ed attualmente in corso con la collaborazione del Centro Militare

Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa.

I cani addestrati sono stati protagonisti, oggi a Firenze, di una dimostrazione al

Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità. La ricerca ha accertato che il

tumore della prostata produce delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in

grado di riconoscere con estrema attendibilità. "Zoe, Liu e ora Jack - spiega

Taverna, responsabile dell'unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di

Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso

addestramento sono stati in grado di riconoscere l'urina dei pazienti affetti da

tumore prostatico con un'accuratezza del 98%. Teniamo conto che l'accuratezza

dell'antigene prostatico specifico associato al primo campionamento bioptico della

prostata non supera il 35% di accuratezza".(ANSA).

YAD-CG/ S0B QBXB

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: IPASVI FIRENZE, RIPARTIRE DA BISOGNI DELLA PERSONA

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Si tiene oggi e domani a Firenze, nell'ambito del

Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, la Conferenza Regionale

Scienze Infermieristiche della Toscana. Presenti all'evento, con vari momenti di

approfondimento e di dibattito, i Collegi degli Infermieri di Firenze, Pistoia, Massa

Carrara, Siena, oltre alla presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi

Barbara Mangiacavalli. "Il mondo di oggi ci chiede di partire dalla persona e dai

suoi bisogni - ha affermato Danilo Massai, presidente del Collegio Ipasvi di Firenze

- quelli del paziente, ma anche quelli dei professionisti che, solo lavorando in modo

sereno e correttamente organizzato, possono assicurare cure e assistenza

adeguate Secondo Massai "sono cinque gli ambiti di lavoro che riteniamo

strategici: fragilità, gestione della presa in carico del paziente, gestione dei

percorsi e dei contatti fra ospedale e territorio, attenzione ai percorsi specifici che

sono necessari nell'ambito della salute mentale e dell'assistenza in carcere".

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: ASSOGENERICI, POSSIBILE RISPARMIARE 500 MLN ALL'ANNO

All'anno, con le prossime scadenze brevettuali

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Con le prossime scadenze brevettuali il Sistema

sanitario nazionale potrebbe risparmiare almeno 500 milioni di euro all'anno: ne è

convinto Enrique Hausermann, presidente di Assogenerici, intervenuto oggi al

Forum della Leopolda in corso a Firenze. "Chiediamo però - ha precisato - che

questi risparmi vengano riallocati alla farmaceutica regionale, e non vadano a

coprire altri capitoli di spesa, perché se no il nostro sforzo di essere propedeutici al

sostegno del Servizio sanitario nazionale come comparto farmaceutico viene

vanificato". Secondo Hausermann "ci sono dei dati di fatto per quanto riguarda i

possibili e auspicabili risparmi o contenimenti di spesa nei prossimi anni, e che

sono relativi a scadenze brevettuali di equivalenti, dove grosso modo parliamo di

1,7 miliardi: il che vuol dire che, con un taglio del 70%, arriviamo a 1,1 miliardi di

risparmio spalmato sui 5 anni. Analogo discorso vale per i biosimilari di cui scadrà

il brevetto: grosso modo lì parliamo di un miliardo e mezzo, col 20% circa come

taglio dei prezzi, il risparmio minimo sono 300 milioni".(ANSA).

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SALUTE: A FIRENZE IL FORMAGGIO VEGETALE SENZA SOIA

Realizzato a partire da semi zucca, presentato forum Firenze

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - Un formaggio gustoso e sano, ma totalmente

vegetale, realizzato non con la soia ma a partire dai semi di zucca: adatto quindi

non solo ai vegani, ma anche a persone con intolleranze alimentari verso i derivati

animali. Sabina Baglio lo ha portato oggi al Forum della Leopolda sulla sostenibilità

nel settore della salute, allo stand del suo Laboratorio Vegano Foglia e Sfoglia.

Specializzata in pasticceria senza derivati animali, Baglio ha la certificazione

Vegan Ok di chef formatore.

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 23/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: FARMINDUSTRIA, QUI È DIFFICILE SPERIMENTARE FARMACI

In Italia, per tempi burocratici e approvazione protocollo

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 23 SET - La sperimentazione clinica dei farmaci "in Italia è

resa un po' complicata sia dalla parte relativa ai tempi burocratici della gestione da

parte dell'Aifa, ma soprattutto dai numerosi comitati etici che tendono a espandere

i tempi di approvazione di un protocollo in maniera assolutamente non idonea a

competere con gli altri paesi". Lo ha detto Massimo Di Martino, membro della

giunta di Farmindustria, intervenuto oggi al Forum della Leopolda sulla sostenibilità

in sanità, in corso a Firenze. "Questo crea una specie di paradosso - sostiene Di

Martino - perché abbiamo una qualità di sperimentazione sui centri clinici molto

elevata, ma una inefficienza di sistema che rende difficile l'accesso a questa

qualità, e di conseguenza le aziende vanno a investire anche nella

sperimentazione clinica in altri paesi. Questo è un aspetto molto preoccupante,

perché la sperimentazione clinica effettuata in Italia è una fonte di finanziamento

della spesa sanitaria fondamentale".(ANSA).

YAD-CG/ S04 QBKN

AGIData: 23/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: AL VIA A FIRENZE FORUM DI IDEE E PROPOSTE INNOVATIVE

Firenze - Quale scenario si profila per la sanita' italiana, nei prossimi anni? Quali

strumenti innovativi consentiranno di garantire cure di qualita' a tutti i cittadini, nel

rispetto delle risorse disponibili? Come rendere l'Italia piu' attrattiva per la ricerca

internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che cosa ci riserva la medicina

del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso del "Forum della

sostenibilita' e opportunita' nel settore della salute", che si e' aperto oggi a Firenze,

presso la Stazione Leopolda: due giorni di lavori, dove rappresentanti di Istituzioni,

Associazioni di categoria, mondo del volontariato, comunita' scientifica e industria

sono chiamati a confrontarsi per condividere obiettivi e proporre soluzioni per lo

sviluppo del settore.

"Per essere davvero sostenibile e generare opportunita' - dichiara Giuseppe

Orzati, Direttore del Forum - un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto

in cui opera. Diventa cosi' fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,

perche' la sanita' e' un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate

a valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con

l'intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di

confronto tra chi e' interessato al cambiamento, condizione necessaria per la

sostenibilita' del sistema salute, e ai vantaggi che l'innovazione puo' produrre.

Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci

auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini".

Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono

previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su

argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l'innovazione tecnologica al

servizio della salute, l'alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione

e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da

valorizzare nella sanita' italiana. "L'86% delle malattie croniche di cui gli italiani

soffrono e' dovuto principalmente a quattro fattori di rischio, comportamentali e

pertanto modificabili: cattiva alimentazione, scarsa o nulla attivita' fisica, eccessivo

consumo di alcol e fumo", sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell'Istituto

Superiore di Sanita'. "Le politiche di controllo sull'abuso di alcol, attuate dal nostro

Paese negli ultimi anni, rappresentano una best practice, avendo ridotto in

maniera consistente l'elevato consumo di bevande alcoliche; anche le misure

messe in atto per contrastare il fumo di sigaretta hanno ottenuto buoni risultati. Al

contrario, molto resta da fare per quanto riguarda l'alimentazione e l'attivita' fisica:

secondo i dati dell'ultimo Rapporto Osservasalute dell'Osservatorio Nazionale sulla

Salute nelle Regioni Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni e' in

sovrappeso o obeso, mentre la quota di bambini in eccesso di peso e' pari al

30,7%. Le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire

il trend attuale, tanto e' vero che i nostri ragazzi sono i piu' obesi in Europa, dopo i

greci, e i terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un preludio di

insostenibilita', perche' noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi sara' un

adulto malato domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio

la nostra dieta mediterranea, riconosciuta come modello da seguire

dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' e dall'Unesco". (AGI)

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: PARAPLEGICI LIVORNO, DIFENDERE DIGNITÀ DELLE PERSONE

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Un uomo in sedia a rotelle che lavora, guida per

conto suo e vive per conto suo non costa niente allo Stato e alla Regione: e in

questo modo difendi la dignità delle persone". Fabrizio Torsi, presidente

dell'associazione paraplegici di Livorno, ha portato la sua testimonianza in un

panel del Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, in corso a Firenze. "Io

ci metto il coraggio di vivere, lo Stato metta il coraggio di rispondere alle nuove

esigenze", ha aggiunto. "Se oggi uno strumento non serve più, lo devi cestinare, e

devi saper rispondere alla domanda di un tetraplegico che è autonomo e vuole

essere sempre più autonomo", ha evidenziato Torsi, secondo cui "guardando ai

nuovi Lea, c'è il finanziamento per comprare una motocarrozzetta per chi ha

problemi. Ma siamo nel 2016, questi contributi devono andare per l'acquisto di una

vettura multiadattata. Uno come me, che torna a casa con una lesione alla

colonna, per stare in casa ha tutto, ma niente per andare a mangiare una pizza

fuori. Per me una vettura non è un lusso, è una protesi, e bisogna saper

rispondere a queste esigenze nuove".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SALUTE: NASCE IL SALUTOMETRO' PER UN CORRETTO STILE DI VITA

Proposta avanzata in Carta di Sora presentata a Forum Firenze

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - Dopo il redditometro, il "salutometro": è la proposta

avanzata nella Carta di Sora, un documento sulle buone pratiche per migliorare gli

stili di vita, presentato al Forum della Leopolda sulla sostenibilità nel campo della

salute, che oggi vede la sua seconda giornata a Firenze. Il salutometro

raccoglierebbe alcuni parametri da raccogliere periodicamente in un "diario

personale" per ogni singolo cittadino sano: peso, circonferenza dell'addome,

altezza, pressione arteriosa, indice di massa corporea. "Un modo - sostengono i

proponenti - per ripristinare un fondamentale momento di controllo pubblico della

salute del cittadino, funzione svolta un tempo dal servizio obbligatorio di leva o dal

medico scolastico, uno strumento per sottolineare quanto possa essere utile

misurare la salute e non solo la malattia. Insomma, analogamente al redditometro

per valutare il benessere economico degli italiani, si potrebbe realizzare una sorta

di salutometro per misurare il loro stato di salute, e verificare in tempo se stanno

per evadere stavolta non il fisco, bensì i corretti stili di vita". (ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: PIATTAFORMA PER CONTROLLO DA REMOTO ENERGIA

OSPEDALI

Siram presenta a Firenze 'Hubgrade'

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - Una nuova piattaforma intelligente di controllo da

remoto dell'energia, per una migliore gestione della risorsa nelle strutture

ospedaliere: Siram (gruppo Veolia) presenta al Forum della Leopolda sulla

sostenibilità in sanità, in corso a Firenze, la piattaforma Hubgrade, che è già in

corso di installazione al Policlinico di Milano e all'Ospedale di Bergamo. "E' una

nuova generazione di sistema di telecontrollo - spiega Frederic Van Heems,

presidente e amministratore delegato della società - particolarmente importante

per un ospedale, perché un ospedale è una smart city concentrata, vive 24 ore al

giorno con una complessità tecnologica importante. Hubgrade permette di avere

tutte le informazioni, mediante degli algoritmi può fare previsioni e aggiustamenti, e

permette alle squadre operative, dopo, di fare tutte le operazioni

necessarie".(ANSA).

YAD-CG/ S42 QBXH

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: AUSL TOSCANA SUD-EST VINCE IL PREMIO LEAN LEOPOLDA

Riconoscimento a idee più innovative sostenibilità Ssn

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - L'Azienda Usl Toscana sud-est e Francesco Conforti

hanno vinto il Premio Lean Leopolda per i progetti e le idee più innovative per la

sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Il riconoscimento, assegnato

nell'ambito del Forum della Leopolda in corso a Firenze, è promosso dall'Azienda

Ospedaliera Universitaria Senese, e premia progetti di dipendenti di aziende

sanitarie, o idee di singoli cittadini, finalizzati a eliminare gli sprechi e a migliorare

l'efficienza della sanità pubblica. Sono state oltre 100 le proposte raccolte da tutta

Italia: 5 idee e 6 progetti sono arrivati in finale. Il progetto "Alleggeriamo il peso di

una lacrima", dell'Ausl Toscana sud-est, "risolve un problema dei pazienti fragili e

dei bambini - si legge - utilizzando al meglio gli strumenti che il lean mette a

disposizione", mentre l'idea "attivaMente" di Conforti, è stata giudicata "un'idea

innovativa per rendere il paziente consapevole del percorso di cura

intrapreso".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SIRAM: VAN HEEMS, 2016 MIGLIORE DELLE PREVISIONI

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Abbiamo chiuso il 2015 con risultati molto positivi in

anticipo sul nostro piano, e il 2016 dovrebbe vedere una evoluzione positiva di

questo risultato, migliore delle previsioni". Lo ha affermato Frederic Van Heems,

presidente e amministratore delegato di Siram (gruppo Veolia), che ha parlato a

margine del Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità. Van Heems ha

ricordato che "avevamo chiuso il 2015 con un Ebitda di oltre 50 milioni di euro, su

un fatturato poco sopra i 700 mln su tutto il territorio italiano. L'evoluzione positiva

è dovuta alle riorganizzazioni che abbiamo fatto, ma soprattutto all'innovazione

tecnologica e di modello contrattuale, col project financing e con modelli di

risparmio condiviso con i clienti".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

APPALTI: VAN HEEMS (SIRAM), CODICE AIUTERÀ PROJECT FINANCING

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Con il nuovo Codice degli appalti, e il partenariato

pubblico-privato, pensiamo che il project financing sarà ancora più sviluppato in

Italia". Lo ha affermato Frederic Van Heems, presidente e amministratore delegato

di Siram (gruppo Veolia), che ha parlato a Firenze a margine del Forum della

Leopolda sulla sostenibilità in sanità. "La cosa importante - ha spiegato - è che per

utilizzare al meglio il project financing ci vogliono strumenti di Ppp o di

concessione di servizi pubblici; c'è bisogno di trasparenza, e il nuovo codice degli

appalti, con le regole che sta mettendo in piedi l'Anac, vanno nella direzione

giusta: più trasparenza, più possibilità per gli attori finanziari di finanziare

chiaramente l'utilizzo delle nuove tecnologie che generano risparmio condiviso per

tutti".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: RAVIGLIONE(OMS),RISCHIAMO DI PERDERE GLI ANTIBIOTICI

In sola Europa ogni anno 25.000 morti per infezioni resistenti

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Stiamo rischiando, e in effetti stiamo progredendo

verso la perdita degli antibiotici, e verso un'era sostanzialmente post-antibiotica".

Lo ha detto Mario Raviglione, direttore del programma globale contro la tubercolosi

presso l'Oms, a proposito della risoluzione sul problema della resistenza agli

antibiotici votata dall'Onu giorni fa. "Nella sola Europa ci sono almeno 25mila morti

all'anno a causa di infezioni che sono divenute resistenti al trattamento antibiotico,

o in alcuni casi al trattamento antivirale", ha aggiunto, a margine dei lavori del

Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, in corso a Firenze. "Nel 2050

potremmo arrivare a 10 milioni di morti all'anno per questo motivo - sostiene lo

scienziato - e potremmo arrivare a spese di triliardi di dollari per i sistemi sanitari,

spese che arrivano fino al 3,5% del Pil: quindi, o la cosa si arresta adesso o non si

potrà. I governi a questo punto devono veramente rendersi conto che c'è necessità

sia di misure di controllo della situazione attuale, che è già grave in sé, sia misure

relative alla ricerca". Per Raviglione "c'è stato un abuso dell'uso di antibiotici, un

mancato controllo sull'uso adeguato sia da parte degli operatori sanitari sia da

parte dei cittadini. Comunemente si va dal medico per un raffreddore e si chiede

un antibiotico". Oltre all'educazione al corretto uso "ci vogliono laboratori adeguati"

in grado di fare !diagnostica adeguata e immediata di alcune infezioni che devono

essere identificate paese per paese; un sistema di sorveglianza a livello nazionale

che consenta di identificare dove si sta sviluppando una importante epidemia e

arrestarla; un sistema di controllo della trasmissione, soprattutto negli ambienti

ospedalieri dove i malati sono già di per sé immunocompromessi". Sulla ricerca di

nuove molecole, "ci sono 50-60 miliardi all'anno di investimenti - spiega - di cui il

95% vanno alle altre aree, non più all'antibiotico", per cui "da un lato ci deve

essere uno sforzo pubblico-privato, con l'industria che viene sensibilizzata, e

dall'altro uno sforzo governativo".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: RAVIGLIONE(OMS), LIMITARE ANTIBIOTICI IN ZOOTECNIA

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "La maggior parte dell'uso di antibiotici oggi è nel

settore veterinario, il 70%: si deve assolutamente arrivare anche lì a un

meccanismo di controllo". Lo ha affermato Mario Raviglione, direttore del

programma globale contro la tubercolosi presso l'Oms, a proposito della

risoluzione sul problema della resistenza agli antibiotici votata dall'Onu. "Lì si deve

fare un'operazione che è difficile, ma che deve essere massiccia - ha aggiunto,

parlando a margine del Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità - sul

controllo di questo abuso di antibiotici, appunto nell'industria della riproduzione per

l'alimentazione, che utilizza largamente antibiotici provocando la creazione di

batteri resistenti per selezione: batteri che poi vengono trasmessi

all'uomo".(ANSA).

YAD-CG/ S04 QBJA

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

FIRENZE SANITÀ: FOCUS SU INNOVAZIONE A FORUM DI FIRENZE

Seconda giornata lavori alla kermesse Leopolda

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - L'innovazione è stata la parola chiave della seconda

giornata dei lavori del Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, kermesse

che ha coinvolto 700 addetti ai lavori e 2.000 visitatori. Si è parlato di innovazione

di tecnologia e ricerca clinica: ne sono stati evidenziati i vantaggi che può

apportare al miglioramento del benessere e della salute del singolo cittadino,

grazie a diagnosi precoce e terapie sempre più personalizzate, e al sistema

sanitario in termini di contenimento dei costi nel medio-lungo periodo. Nell'area

tematica "Il futuro della salute e della medicina" sono stati illustrati avveniristici

progetti di innovazione tecnologica applicata al campo medicale: dalla

realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al software open source

(SoundSight Training) per aiutare i non vedenti ad orientarsi nello spazio solo

attraverso il suono; dallo specchio in grado di segnalare i rischi per la salute,

interpretando le espressioni del volto, fino al "Consciuos Hospital", l'ospedale del

futuro, al cui interno tutto è interconnesso e non esiste più il confine tra uomo,

macchina ed edificio.(ANSA).

YAD-CG/ S04 QBKN

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: OSSERVATORIO DIGITALE, ATTRATTIVI SOLO SE INVESTIAMO

Intervento Mariano Corso a Forum Leopolda a Firenze

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Non possiamo non investire in questo settore",

ovvero la sanità digitale: "Perderemmo attrattività come sistema Paese". Così

Mariano Corso, responsabile scientifico dell'Osservatorio sull'innovazione digitale

in sanità, al Forum della Leopolda a Firenze. "Le regioni del Sud - ha proseguito -

di fatto devono finanziare, a causa della mobilità passiva, le strutture di eccellenza

di Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, quindi ci sono risorse che vengono

spostate, disagi per i cittadini, perdita di attrattività del territorio e di posti di lavoro

ed innovazione. Rischiamo, con la progressiva apertura della competizione a

livello europeo, di diventare per l'Europa quello che purtroppo la Calabria o la

Sicilia hanno dovuto patire a livello nazionale". Negli ultimi mesi "abbiamo avuto

l'approvazione non soltanto a livello governativo, ma anche con la ratifica in

Conferenza Stato Regioni, di programmi che identificano tutto sommato una

strada, e quindi qui possiamo dire che si vede un cambiamento di passo nella

pianificazione". Gli 1,3 miliardi attualmente investiti, per Corso, "non ci consentono

di superare il gap che abbiamo. Spendiamo per ogni cittadino 22 euro in sanità

digitale; i nostri amici danesi, che non hanno gap da superare, buon per loro, ne

spendono ogni anno 70, e on hanno i problemi della cronicità, del territorio che

abbiamo noi. C'è ovviamente un grandissimo problema". Inoltre "noi abbiamo una

frammentazione estrema: il 70% della spesa viene realizzata a livello locale dalle

aziende, solo il 30% dalle Regioni, a livello nazionale quasi niente. C'è un enorme

frammentazione, ma il digitale non funziona così: se voi prendete le grandi

organizzazioni, una grande banca, in realtà ci devi fare esattamente il contrario,

quindi avere grandi infrastrutture che vengono progettate, realizzate e acquistate a

livello centrale, e invece poi la loro implementazione supportata a livello locale. C'è

una grande frammentazione della spesa, e comunque una spesa oggettivamente

inadeguata rispetto alle sfide".(ANSA).

YAD-CG/ S57 QBXX

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ:MASTROBUONO(LUISS),CAMBIA CON MUTUE E WELFARE

AZIENDE

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - Mutualità e welfare aziendale cambieranno l'assetto

del sistema sanitario italiano: ne è convinta Isabella Mastrobuono, docente della

scuola di management della Luiss di Roma, che ha parlato a margine dei lavori del

Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità. "Tutti i sistemi sanitari e sociali

europei - sostiene - ormai sono sistemi misti nei quali il finanziamento è per parte

pubblico e per parte privato. Anche da noi abbiamo un finanziamento privato della

sanità, prevalentemente da parte di cittadini: si deve riorganizzare avendo due

grandi opportunità davanti". La prima opportunità "ce l'ha data già il governo, ed è

straordinaria, quella della promozione del welfare aziendale che con le sue

iniziative ha dato avvio a una delle più grandi rivoluzioni nell'ambito del lavoro, a

mio avviso, cioè garantire anziché premi in servizi anziché in denaro, perché i

servizi creano lavoro. Dall'altra parte abbiamo lo straordinario mondo della

mutualità, che rappresenta la volontarietà, la sussidiarietà, e la grande capacità

degli italiani di mettersi in gioco nella solidarietà".(ANSA).

YAD-CG/ S04 QBKN

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: GE HEALTHCARE, CON TELEMEDICINA GRANDI RISPARMI

'Occorre mettere a sistema dati'

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - Nel collegamento ospedale-territorio "ci sono i

grandi risparmi che può dettare l'avanzamento della sanità digitale, della

telemedicina, ma anche un coinvolgimento diverso dei Big Data". Lo ha affermato

Marco Campione, ad di Ge Healthcare per l'Italia, a margine dei lavori del Forum

della Leopolda sulla sostenibilità in Sanità. "Oggi l'1% dei dati clinici - dice - è

trasformato e utilizzato in informazioni utili, c'è uno spreco straordinario. Se

riusciamo a mettere a sistema i dati, e trasformarli in supporti all'ausilio alla

decisione, riusciamo veramente a fare qualcosa di importante". Per gli investimenti

in innovazione della sanità "ci sono aree molto più ricettive di altre - afferma

Campione - la difficoltà è mettere a sistema una competizione non scritta ma che

di fatto c'è tra le regioni italiane, le province e le Asl all'interno di singola regione.

Penso che la finestra di opportunità della riforma del Titolo V che vada un po' a

normalizzare legislazione concorrente tra Stato e Regioni possa aiutare nell'ottica

di scambiare le buone pratiche e ridurre le inefficienze là dove ci sono".(ANSA).

YAD-CG/ S04 QBKN

ANSAData: 24/09/2016

per staff editoriale

SANITÀ: BARNI, DIALOGHIAMO PER MIGLIORARE ANCORA

Concluso il Forum della Leopolda sulla sostenibilità

FIRENZE

(ANSA) - FIRENZE, 24 SET - "Vogliamo continuare a lavorare per migliorare i

nostri già apprezzabili risultati: per far questo dovremo dialogare di più e

confrontarsi di più, questo è il nostro messaggio". Lo ha affermato Monica Barni,

vicepresidente della Regione Toscana, chiudendo il Forum della Leopolda sulla

sostenibilità in sanità, con un convegno in plenaria in cui i portavoce dei tavoli

tematici al lavoro negli ultimi due giorni hanno presentato una sintesi di quanto

emerso dal confronto.

"E' estremamente importante offrire occasioni di dibattito fra i vari attori del sistema

come accaduto in questi due giorni", ha detto Barni, spiegando di aver "atteso con

interesse" i risultati dei tavoli tematici "perché ne possiamo trarre spunti per

costruire politiche di più lungo respiro".(ANSA).

YAD-CG/

S57 QBXX

FIDEST 1/2Data: 24/09/2016

Per staff editoriale

“FORUM DELLA SOSTENIBILITÀ E OPPORTUNITÀ NEL SETTORE DELLA

SALUTE”

Si chiude oggi a Firenze la prima edizione del “Forum della sostenibilità e

opportunità nel settore della salute”, che ha visto riuniti nel capoluogo toscano i

principali protagonisti della sanità italiana, in un confronto volto a delineare

soluzioni e strategie per lo sviluppo del settore, all’insegna di una gestione oculata

delle risorse. Un ricco e intenso programma di eventi, tavoli tecnici e workshop ha

animato per due giorni la Stazione Leopolda, coinvolgendo 700 addetti ai lavori e

registrando 2.000 visitatori.

Parola chiave della seconda giornata dei lavori è stata l’innovazione, declinata in

tutte le sue applicazioni, dalla tecnologia alla ricerca clinica: ne sono stati

evidenziati i vantaggi che può apportare sia al miglioramento del benessere e della

salute del singolo cittadino, grazie a diagnosi precoce e terapie sempre più

personalizzate, sia al sistema sanitario, in termini di contenimento dei costi e

riduzione della spesa nel medio-lungo periodo.

Uno degli ambiti in cui si annoverano negli ultimi decenni le maggiori

sperimentazioni è senza dubbio quello oncologico, cui il Forum ha dedicato l’area

tematica “Il futuro senza cancro”. Si sono alternati interventi di autorevoli esperti

sulle nuove frontiere che si profilano nella lotta ai tumori, incontri con studenti e

cittadini per ricordare il ruolo dell’alimentazione e dei corretti stili di vita come

strumenti di prevenzione e l’importanza degli screening per l’individuazione

precoce della malattia.

E proprio sul fronte delle diagnosi innovative, un prezioso aiuto può arrivare anche

dai nostri amici a quattro zampe, che, opportunamente addestrati, sono in grado di

rilevare con il loro olfatto la presenza di neoplasie, come dimostrato dai cani

dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, tra i protagonisti della manifestazione.

Sono stati, inoltre, presentati i risultati di uno studio attualmente in corso, condotto

dall’Unità Operativa di Urologia di Humanitas, in collaborazione con il Centro

Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della

Difesa, da cui è emerso che i cani, dopo un rigoroso addestramento, possono

diagnosticare con un’accuratezza pari al 98% il tumore alla prostrata, annusando

un campione di urine del paziente.

“Oggi abbiamo a disposizione diverse armi per combattere la lotta contro il cancro:

– afferma Gianni Amunni, Direttore Operativo Istituto Toscano Tumori – dalla

prevenzione primaria e l’adozione di adeguati stili di vita e sane abitudini

alimentari, alla prevenzione secondaria e la diffusione degli strumenti di

anticipazione diagnostica. C’è poi tutto il mondo della cura, dove si è assistito a

un’incredibile crescita dell’innovazione: la chirurgia sempre meno invasiva, che

tende a mantenere l’integrità corporea del paziente, la radioterapia, in grado di

colpire con precisione millimetrica il tumore nelle sedi più improbabili, la

chemioterapia con l’impiego di farmaci a bersaglio che risparmiano le cellule sane

e l’immunoterapia per aggredire il cancro tramite gli anticorpi presenti

nell’organismo.

FIDEST 2/2Data: 24/09/2016

Per staff editoriale

Infine, la ricerca, che continua a fornirci informazioni sempre più dettagliate sulle

caratteristiche della malattia. È però fondamentale l’organizzazione, la presenza di

un network, di reti oncologiche dove unire prevenzione, terapia e ricerca, per poter

garantire a tutti i cittadini la stessa prospettiva di cura”.“Il futuro della salute e della

medicina” è il titolo di un’altra area tematica in cui sono stati illustrati avveniristici

progetti di innovazione tecnologica applicata al campo medicale: dalla

realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al software open source –

SoundSight Training – per aiutare i non vedenti ad orientarsi nello spazio solo

attraverso il suono. E ancora: lo specchio in grado di segnalare i rischi per la

salute, interpretando le espressioni del volto, e il “Consciuos Hospital”, l’ospedale

del domani, al cui interno tutto è interconnesso e non esiste più il confine tra uomo,

macchina ed edificio.

“Il futuro ci viene incontro con una grande velocità: ogni 5 anni assistiamo a

un’innovazione digitale e tutto cambia”, spiega la coordinatrice dell’area tematica

Giorgia Zunino, Direttore UOS IRCSS San Martino di Genova e Direttore

Scientifico Alta Formazione Hedux.org. “La realtà che ci aspetta è il ‘cognitive’,

l’intelligenza artificiale, che porterà a un cambiamento radicale del modo di

concepire la medicina, il ruolo del medico e anche gli ospedali. Quest’ultimi

svilupperanno al loro interno una rete di interconnessioni tali per cui, proprio come

un vero organismo vivente, saranno in grado di reagire e soddisfare le esigenze

del personale che ci lavora, diventando più efficienti e riducendo i costi. Pensiamo,

per esempio, ai letti che rileveranno direttamente peso, temperatura e pressione

del paziente, oppure alle pareti della stanza che cambieranno colore e luminosità a

seconda dello stato d’animo della persona, osservando semplicemente le

espressioni del viso”.

Ma, in tema di innovazione e ricerca, in che modo è possibile rendere il nostro

Paese più attrattivo per gli investimenti internazionali?“Per il sistema Università-

Ricerca-Impresa italiano, la capacità di attrarre investitori internazionali richiede

che i tre attori dialoghino costantemente tra loro e che dalla formazione superiore

si passi alla ricerca e poi alla produzione, senza discontinuità”, dichiara Paolo De

Natale, Direttore dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle

Ricerche (CNR). “Il dialogo richiede, però, persone che abbiano un substrato

culturale comune e siano, quindi, in grado di trasferire rapidamente ed

efficientemente informazioni, fino a generare prodotti ad alto grado di innovazione.

Mentre Università e Ricerca, in Italia, hanno già un grado abbastanza elevato di

integrazione, frenato soprattutto da un quadro normativo troppo eterogeneo, le

imprese hanno ancora un numero troppo esiguo di personale con elevato livello di

istruzione e con una adeguata esperienza di ricerca. Per ridurre questo dislivello

culturale, il CNR ha in programma di lanciare dottorati di ricerca, che prevedano

l’impegno paritetico di Università, CNR ed Imprese per creare delle nuove figure

professionali, con il potenziale di rivoluzionare gli attuali rapporti, affidando a

prodotti industriali sempre più innovativi il superamento dei problemi economici”.

http://forumdellaleopolda.it/

Quotidiani

CORRIERE FIORENTINOData: 24/09/2016

Lettori: 118.000

LIBERO 1/2Data: 27/09/2016

Lettori: 273.000

LIBERO 2/2Data: 27/09/2016

Lettori: 273.000

Radio - TV

RAI - TGR TOSCANAData: 23 settembre 2016

Orario: 19.30

Audience: N.B.

Oggetto: presentazione del Forum della sostenibilità e opportunità

nel settore della salute

Durata: 30’’

OGGI IN TOSCANA – TVR ITALIA/

7 GOLD

Data: 23 settembre 2016

Orario: 20.30

Audience: 51.450

Oggetto: presentazione del Forum della sostenibilità e opportunità

nel settore della salute

Intervista a: Giuseppe Orzati, Presidente del Forum

Durata: 2’

Web

ABOUTPHARMA.COMData: 14/09/2016

Utenti unici: 20.000

AL FORUM DELLA LEOPOLDA RIFLETTORI ACCESI SULLA SOSTENIBILITÀ

DEL SSN CON UN PATTO COMUNE SULLA PREVENZIONE

In programma a Firenze, il 23 e 24 settembre, l’evento pensato per riunire tutti gli

attori del sistema salute, cittadini sani e malati compresi attorno a tavoli di lavoro ai

quali confrontarsi, proporre strategie e soluzioni, stilare conclusioni condivise. Dai

tavoli documenti da sottoporre ai decisori. Tra un anno la verifica del percorso

fatto.

La Sanità italiana ha bisogno di un rilancio che consenta di preservare efficienza e

qualità pur ridistribuendo le risorse. La parola chiave è sostenibilità. Cioè risparmi

intelligenti per poter liberare risorse da utilizzare dove servono. Si può anche

ragionare su nuove sinergie pubblico-privato, in sana concorrenza e nel rispetto di

Costituzione e dettami della Riforma sanitaria che prevede assistenza e cure a

carico dello Stato e uguali per tutti. Non basta però la politica per raggiungere

obiettivi che in altri Paesi occidentali hanno fatto regredire lo spirito di universalità

che la sanità deve avere.

Per questo si è pensato di riunire a Firenze, il 23 e 24 settembre, tutti gli attori del

sistema salute, cittadini sani e malati compresi. Tavoli di lavoro ai quali

confrontarsi, proporre strategie e soluzioni, stilare conclusioni condivise. Dai tavoli

documenti da sottoporre ai decisori. Il Forum della Leopolda sulla sostenibilità

della sanità del Paese prevede anche un patto comune sulla prevenzione. Evitare

le malattie o procrastinarne la comparsa porta ingenti risparmi nel tempo e l’Italia

in questo settore è in forte ritardo.

Le previste Case della Salute potrebbero essere il primo tassello, poi sistemi di

misurazione della buona salute (e se possibile premi a chi applica corretti stili di

vita) da registrare in schede personali. Non solo, anche l’innovazione tecnologia e

informatica in campo medico porta alla lunga risparmi. L’importante è renderla

accessibile a tutti e non a pochi eletti residenti in Regioni e in città dove la sanità è

sempre al passo dei tempi nel pubblico e nel privato convenzionato. Due giorni di

intenso lavoro, di curiosità e aperti a tutti i cittadini che avranno modo di dire ciò

che pensano a chi poi ha il compito di sintetizzare e a chi poi dovrà decidere.

ABOUTPHARMA.COM 1/2Data: 14/09/2016

Utenti unici: 20.000

SARÀ PRESENTATA ALLA LEOPOLDA LA CARTA DI SORA SULLA

PREVENZIONE

Il documento frutto di due giornate di lavori degli specialisti della

prevenzione riunitisi il 9 settembre scorso nel centro in provincia di

Frosinone per un convegno conclusosi con un tavolo tecnico sui temi della

prevenzione e dello sport come strumento di benessere fisico e psicologico

e della sua accessibilità alla popolazione.

Sarà presentata a Firenze, durante il Forum della Leopolda del 23 e 24 settembre,

il documento battezzato “Carta di Sora”, frutto di due giornate di lavori degli

specialisti della prevenzione riunitisi il 9 settembre scorso nel centro in provincia di

Frosinone in occasione del Convegno “La Salute nelle città: Sport, Salute – Buone

pratiche per migliorare lo stile di vita”, conclusosi con un tavolo tecnico per l’avvio

di un confronto costruttivo con gli operatori della salute e le istituzioni sui temi della

prevenzione e dello sport come strumento di benessere fisico e psicologico e della

sua accessibilità a tutte le fasce della popolazione.

Nel mirino degli esperti, attività fisica, corretta nutrizione, cultura della prevenzione

e un punto di riferimento preciso: le Case della Salute, previste sulla carta ma

ancora in via di realizzazione se non di definizione, che insieme ai Comuni,

dovrebbero essere il cardine per la sanità dei sani, per valutare i parametri che

indicano quando si seguono corretti stili di vita, luoghi di educazione e di ascolto,

ambulatori di ascolto e di consigli per una strategia di buona salute ad personam.

Ma soprattutto anagrafe dove conservare e tenere aggiornati i diari di ogni singolo

cittadino, dalla nascita in poi, le anamnesi di buona salute. Utili anche quando

subentra una malattia per una medicina veramente personalizzata.

La proposta che ne discende è di creare una sorta di “salutometro” di ogni

cittadino, registrando semplici parametri da seguire nel tempo: peso, altezza,

indice di massa corporea, qualche esame del sangue chiave quando serve.

Sapere il gruppo sanguigno per esempio è oggi prassi scomparsa, conoscere il

proprio assetto ormonale non sarebbe male, anche in relazione al funzionamento

di ghiandole chiave come la tiroide, l’emoglobina glicata almeno una volta per

misurare anche se è corretta l’alimentazione…. Anche misurare la pressione

sanguigna nei giovani per valutarne l’evoluzione.

ABOUTPHARMA.COM 2/2Data: 14/09/2016

Utenti unici: 20.000

Bisogna tener conto che negli anni passati momenti di visite di prevenzione e di

valutazione c’erano e avevano una loro importanza anche nella diagnosi precoce

di eventi negativi giovanili: la visita di leva, il medico scolastico, i controlli (questo

fino a metà degli anni 60) scolastici per la tubercolosi. Non tutto va ripetuto, ma c’è

molto di nuovo da aggiungere. Come il registrare le vaccinazioni fatte: un dato utile

alla propria ma senz’altro anche alla salute degli altri con cui si entrerà in contatto

per il resto della vita.

AGIPRESS.ITData: 22/09/2016

Utenti unici: N.D.

ALLA LEOPOLDA DI FIRENZE IL FORUM DELLA SOSTENIBILITÀ E

OPPORTUNITÀ NEL SETTORE DELLA SALUTE

23-24 settembre, si spazierà dall'innovazione tecnologica in sanità

all'alimentazione, salute e sostenibilità, dalla digitalizzazione in sanità alle

città socialmente sostenibili, dalle malattie rare al bullismo

AGIPRESS - FIRENZE - Quale sarà il futuro della sanità italiana? In una società

che invecchia e che vede costantemente aumentare la domanda di salute e

diminuire le risorse economiche disponibili, quali strumenti e soluzioni innovative ci

aiuteranno a garantire a tutti i cittadini le migliori cure possibili? Quali nuove idee

mettere in campo per un SSN più sostenibile? A queste e tante altre domande

cercherà di dare risposte il Forum della Sostenibilità e Opportunità nel Settore

della Salute che si terrà a Firenze il 23 e 24 settembre 2016. Interverranno

rappresentanti di Istituzioni, Associazioni di pazienti e di categoria, comunità

scientifica e imprese che condivideranno obiettivi e progetti per l’innovazione e lo

sviluppo del sistema sanitario. La sostenibilità energetica di grandi strutture come

quelle dei Comuni saranno messe a dura prova nei prossimi anni per via degli

attesi incrementi dei costi diretti ed indiretti dell’energia primaria. L’efficientamento

energetico ed il conseguente risparmio costituirà una chiave di svolta significativa

quanto ineluttabile nella razionalizzazione della spesa sanitaria. Sarà questo uno

degli eventi all'interno della due giorni dove si spazierà dall'innovazione

tecnologica in sanità all'alimentazione-salute e sostenibilità, dalla digitalizzazione

in sanità alle città socialmente sostenibili, dalle malattie rare al bullismo. La

partecipazione è gratuita.

Nel corso delle due giornate, ricche di sessioni ed eventi, interverranno, tra gli altri:

Emilia Grazia De Biasi, Presidente XII Commissione Igiene e Sanità del Senato,

Vito De Filippo, Sottosegretario di Stato Ministero della Salute, Mario Raviglione,

Direttore Programma Globale sulla Tubercolosi presso l’OMS, Walter Ricciardi,

Presidente Istituto Superiore di Sanità, Antonio Saitta, Presidente della

Commissione Salute alla Conferenza Stato Regioni

ABOUTPHARMA.COM 1/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: 20.000

AL FORUM DELLA LEOPOLDA FOCUS SULLA SOSTENIBILITÀ:

RIORGANIZZARE IL SSN SENZA IMPOVERIRLO

A Firenze una due giorni dedicata al futuro del Servizio sanitario nazionale,

tra finanziamento pubblico ridotto all’osso, innovazione farmaceutica ad alto

costo, sprechi e diseguaglianze. Dalle Fondazione Gimbe un Osservatorio

nazionale ad hoc. La senatrice De Biasi: “L'universalismo è ancora un

grande valore”.

di Marcello Longo

Spendere di più, ma meglio. Archiviare la stagione dei tagli e combattere gli

sprechi. Investire su prevenzione e territorio. E ancora: puntare su una nuova

governance della spesa e dell’innovazione farmaceutica. È una lunga la lista di

priorità per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale (Ssn) quella che arriva

dalla Stazione Leopolda di Firenze, dove è in corso il “Forum della sostenibilità e

opportunità nel settore della salute”, due giorni (23-24 settembre) con un fitto

calendario di appuntamenti che riuniscono nel capoluogo toscano tanti protagonisti

del settore – istituzioni, comunità scientifica, imprese, associazioni di pazienti e di

categoria – per un confronto sul futuro del sistema sanitario. Un futuro

“minacciato” da processi ormai ben noti: l’invecchiamento progressivo della

popolazione; con il carico di patologie croniche e disabilità che porta con sé;

innovazione farmaceutica e tecnologica ad alto impatto economico; tagli pesanti

alle risorse destinate al Fondo sanitario nazionale negli ultimi anni. Con

ripercussioni sul piano sociale e soprattutto sulle famiglie: aumenta il carico di

spese mediche e non, pesano sempre di più i mancati redditi da lavoro dei

caregiver.

Su come garantire la sostenibilità (o forse la sopravvivenza) del Ssn si concentra

buona parte del programma del Forum. Una ricetta che metta d’accordo tutti non

c’è, ma almeno sull’indebolimento dell’impegno pubblico in sanità ci sono i numeri

a fare chiarezza. A riassumerli, nel corso del convegno di apertura del Forum della

Leopolda, è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe: “Il Ssn ha

perso circa 25 miliardi di euro negli anni 2012-2015. Rispetto a quanto Stato e

Regioni avevano concordato nel Patto per Salute la sanità ha avuto circa 6,8

miliardi in meno. Rispetto alla previsioni del 2013 con la legge di Stabilità 2016 si

è persa traccia di oltre 7 miliardi”.

ABOUTPHARMA.COM 1/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: 20.000

E anche il confronto con l’estero non ci rende onore: “Tra i Paesi del G7 siamo

ultimi per spesa sanitaria totale e pubblica, ma siamo secondi per spesa out of

pocket”. Secondo il presidente della Fondazione Gimbe – che a Firenze ha

presentato il neonato Osservatorio nazionale sulla sostenibilità del Ssn (in

continuità con il Rapporto 2016-2025 pubblicato a giugno) – bisogna uscire da

quell’ottica che ha ridotto il tema della sostenibilità alla domanda “su come

riusciremo a sbarcare il lunario” l’anno prossimo. “Quando un Paese si trova in

condizioni di crisi economica ha tre opzioni per garantire il sistema sanitario:

contenere i tagli, identificare nuovi canali di finanziamento (sanità integrativa,

ticket, addizionali regionali) e poi quella del disinvestimento e della riallocazione”. A

questa terza opzione Fondazione Gimbe invita a guardare con particolare

attenzione: “Significa – spiega Cartabellotta – ridurre servizi e prestazioni a basso

valore, spesso sovra-utilizzate, e investire in prestazione ad alto valore, spesso

sotto-utilizzate”. Intendendo per “valore” la traduzione impropria del concetto di

“value”, ovvero la capacità degli investimenti di restituire risultati in termini di salute

per i pazienti. Così da innovare l’offerta del Ssn, riducendo gli sprechi e riallocando

le risorse. Un contributo alla sostenibilità che, tuttavia, non può far passare in

secondo piano la necessità di “un preciso programma politico per il rilancio del

finanziamento pubblico”.

Riorganizzare è la parola chiave scelta dalla presidente della Commissione Igiene

e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, per il dibattito sulla sostenibilità: “Lo

sapete, sono fortemente convinta che il Fondo sanitario nazionale debba crescere.

Ma se si lavora male, i soldi non basteranno mai. Si parla di innovazione? Allora

queste deve essere anche organizzativa. A cominciare dal superamento delle

troppe differenze con cui lavorano le Regioni, dall’integrazione tra sanità e sociale

(fondamentale nel caso delle cronicità). Obiettivi su cui la riforma dell’art.117 della

Costituzione parla chiaro”.

Nodo cruciale per la sostenibilità è quello dei farmaci innovativi. “Il Fondo per i

farmaci innovativi – è stata una conquista ottenuta con grande fatica. Ma non

basta. Aspettiamo una nuova governance a cui sta lavorando il Tavolo sulla

farmaceutica. Bisogna fare presto, non si può andare avanti così. Arriveremo alla

prossima legge di Stabilità e avremo di nuovo il problema di come rifinanziare il

fondo”. Anche perché l’innovazione (e la spesa farmaceutica) corre più veloce

della politica: “In tutto il mondo – spiega Sergio Liberatore, general manager di Ims

Health Italia– la spesa farmaceutica supererà 1.400 miliardi nel 2020. L’Ema ha

approvato 38 nuovi farmaci nel 2015 e sono 26 quelli che hanno già avuto il via

libera nel 2016. Nei prossimi cinque anni, a livello globale, ci si aspetta che arrivino

sul mercato 225 nuove molecole”.

Tra le partite aperte, quella dei nuovi farmaci è non la sola: “Un servizio sanitario

chiude se non ha abbastanza professionisti. C’è da sbloccare il turn over,

rinnovare i contratti”, incalza la senatrice De Biasi. E poi, ancora: “C’è da investire

sulla ricerca, quella di base e quella indipendente, ma anche su quella

translazionale che significa dalla ‘ricerca al prodotto’. La strada per costruire un

Ssn in grado di reggere e vincere le sfide dei prossimi anni è ancora lunga.

ANSA.ITData: 23/09/2016

Utenti unici: 34.932

SALUTE: A FIRENZE IL FORUM SULLA SOSTENIBILITÀ PER IL FUTURO

Alla Leopolda si discute anche di nutrigenomica

FIRENZE - Come conciliare sostenibilità e innovazione per il futuro della sanità

italiana, e garantire sempre migliori livelli di salute per il cittadino? E' l'interrogativo

attorno al quale ruota la prima giornata del 'Forum della sostenibilità e opportunità

nel settore della salute' aperto stamani alla Stazione Leopolda di Firenze: una due

giorni con istituzioni, associazioni di categoria, mondo del volontariato, comunità

scientifica e industria, su temi che vanno dal futuro della medicina fino alle

prospettive della nutrigenomica, la scienza che studia le relazioni fra cibo e

patrimonio genetico.

Proprio per garantire la sostenibilità del sistema nel lungo periodo "non si può

prescindere dal contributo che la ricerca scientifica può e deve dare", ha rimarcato

Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, nel suo messaggio di saluto. Ma c'è

anche il ruolo dei player del terzo settore e della mutualità, chiamati sempre più

spesso a essere protagonisti di un sistema misto che veda la collaborazione di

pubblico e privato. E c'è la necessità di superare le disuguaglianze fra singoli

territori: "Non possiamo più tollerare che una persona viva o muoia a seconda

della regione in cui viene assistita", ha tuonato Emilia Grazia De Biasi, presidente

della Commissione Igiene e Sanità del Senato.

L'attenzione è rivolta in modo particolare alle nuove generazioni, e alla necessità

che adottino stili di vita sani: oggi in Italia la quota di bambini in sovrappeso è pari

al 30,7%, come ha ricordato Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di

Sanità. "Un bambino sovrappeso oggi sarà un adulto malato domani - sostiene -

pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta

mediterranea, riconosciuta come modello da seguire dall'Organizzazione Mondiale

della Sanità e dall'Unesco".

Corretta nutrizione, attività fisica e cultura della prevenzione sono anche i capisaldi

della 'Carta di Sora', che sarà presentata oggi. Tra le proposte avanzate, l'idea di

creare un 'Salutometro', ovvero un misuratore di alcuni semplici parametri (peso,

altezza, pressione, indice di massa corporea) da raccogliere e annotare

periodicamente su diari personali, in modo da monitorare la buona salute degli

italiani e accorgersi per tempo se non si stanno seguendo adeguati stili di vita.

ANSA.ITData: 23/09/2016

Utenti unici: 34.932

DE BIASI: SERVE PIU' COLLABORAZIONE TRA REGIONI SU SANITA'

Presidente XII commissione Senato a Forum Sostenibilita' Salute Firenze

https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2016/09/23/de-biasi-serve-piu-

collaborazione-tra-regioni-su-sanita_295bf165-4c5d-417a-a141-

3bad6930094f.html

Durata: 1’26’’

ANSA.ITData: 23/09/2016

Utenti unici: 34.932

AMUNNI: LO SCREENING PER I TUMORI E' FONDAMENTALE

Parla il direttore operativo Istituto Toscano Tumori

https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2016/09/24/alunni-lo-

screening-per-i-tumori-e-fondamentale_27dfda6c-3789-422f-a273-

20255b6dc7d1.html

Durata: 3’31’’

ANSA.ITData: 23/09/2016

Utenti unici: 34.932

MANGIACAVALLI: RIORIENTARE IL SSN PARTENDO DALLA DOMANDA DEI

CITTADINI

Parla il presidente Ipasvi

https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2016/09/24/mangiacavalli-

riorientare-il-ssn-partendo-dalla-domanda-dei-cittadini_066ff63d-

8ca3-47fc-b0d5-5ea301ed1daf.html

Durata: 3’23’’

ANSA.ITData: 23/09/2016

Utenti unici: 34.932

CARTABELLOTTA: 25 MLD SPRECHI, MA SANITA' SOTTOFINANZIATA

Presidente Fondazione Gimbe al Forum Sostenibilita' Salute

https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2016/09/23/cartabellotta-25-mld-

sprechi-ma-sanita-sottofinanziata_6e94e61f-9f63-456e-8afe-

e5a1a0711366.html

Durata: 2’02’’

AGI.IT 1/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: 18.739

SANITÀ: AL VIA A FIRENZE FORUM DI IDEE E PROPOSTE INNOVATIVE

Firenze - Quale scenario si profila per la sanita' italiana, nei prossimi anni? Quali

strumenti innovativi consentiranno di garantire cure di qualita' a tutti i cittadini, nel

rispetto delle risorse disponibili? Come rendere l'Italia piu' attrattiva per la ricerca

internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che cosa ci riserva la medicina

del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso del "Forum della

sostenibilita' e opportunita' nel settore della salute", che si e' aperto oggi a Firenze,

presso la Stazione Leopolda: due giorni di lavori, dove rappresentanti di Istituzioni,

Associazioni di categoria, mondo del volontariato, comunita' scientifica e industria

sono chiamati a confrontarsi per condividere obiettivi e proporre soluzioni per lo

sviluppo del settore.

"Per essere davvero sostenibile e generare opportunita' - dichiara Giuseppe

Orzati, Direttore del Forum - un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto

in cui opera. Diventa cosi' fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,

perche' la sanita' e' un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate

a valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con

l'intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di

confronto tra chi e' interessato al cambiamento, condizione necessaria per la

sostenibilita' del sistema salute, e ai vantaggi che l'innovazione puo' produrre.

Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci

auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini".

Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono

previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su

argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l'innovazione tecnologica al

servizio della salute, l'alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione

e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da

valorizzare nella sanita' italiana.

"L'86% delle malattie croniche di cui gli italiani soffrono e' dovuto principalmente a

quattro fattori di rischio, comportamentali e pertanto modificabili: cattiva

alimentazione, scarsa o nulla attivita' fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo",

sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanita'. "Le

politiche di controllo sull'abuso di alcol, attuate dal nostro Paese negli ultimi anni,

rappresentano una best practice, avendo ridotto in maniera consistente l'elevato

consumo di bevande alcoliche; anche le misure messe in atto per contrastare il

fumo di sigaretta hanno ottenuto buoni risultati. Al contrario, molto resta da fare

per quanto riguarda l'alimentazione e l'attivita' fisica: secondo i dati dell'ultimo

Rapporto Osservasalute dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni

Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni e' in sovrappeso o obeso,

mentre la quota di bambini in eccesso di peso e' pari al 30,7%.

AGI.IT 2/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: 18.739

Le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire il trend

attuale, tanto e' vero che i nostri ragazzi sono i piu' obesi in Europa, dopo i greci, e

i terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un preludio di insostenibilita',

perche' noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi sara' un adulto malato

domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta

mediterranea, riconosciuta come modello da seguire dall'Organizzazione Mondiale

DOCTOR33.IT 1/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: 2.326

AL VIA IL FORUM DELLA LEOPOLDA, PROPOSTE INNOVATIVE PER UN SSN

PIÙ SOSTENIBILE

«L'Italia è l'unico Paese che cura tutti, senza il bisogno di speculare sulla salute

dei cittadini. Ma proprio questo Ssn, gratuito e universale come sancito dalla

Costituzione, va preservato anche alla luce dei tagli alla sanità, della crescente

domanda di salute e del progressivo invecchiamento della popolazione». Con

questo presupposto di fondo, si è aperta oggi a Firenze la prima edizione del

"Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute", presso la Stazione

Leopolda: una due giorni di lavori in cui istituzioni, associazioni di categoria,

mondo del volontariato, comunità scientifica e industria, si confronteranno su

obiettivi e soluzioni per lo sviluppo del settore. «Per essere davvero sostenibile e

generare opportunità - ha spiegato in apertura dei lavori Giuseppe Orzati, direttore

del Forum - un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto in cui opera.

Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario, perché la

sanità è un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate a

valorizzare, ciascuna con il proprio contributo».

Nei due giorni del Forum, sono previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni

di approfondimento sul futuro della medicina; sull'innovazione tecnologica al

servizio della salute; l'alimentazione e la nutrigenomica quali armi di prevenzione e

strumento per ridurre la spesa pubblica. Ma sarà al centro, anche la medicina di

genere e le eccellenze, più in generale, da valorizzare nella sanità italiana.

Per Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, è «fondamentale realizzare un

virtuosismo sanitario che non può prescindere dal contributo che la ricerca

scientifica può e deve dare», ha affermato nel messaggio inviato ai partecipanti del

Forum. De Filippo ha indicato come «domande urgenti» a cui rispondere

l'assistenza agli anziani e ai disabili non autosufficienti e l'incremento dei costi

legato allo sviluppo della tecnologia ed ai nuovi farmaci. «Bisognerà - quindi - ha

proseguito il sottosegretario - «coniugare l'implementazione della qualità

assistenziale con le disponibilità economiche e finanziarie, mediante la

riorganizzazione del complessivo assetto di erogazione delle cure», anche «con lo

sviluppo di tecnologie e innovazioni che devono essere introdotte nel sistema e

favorire la domiciliarità».

DOCTOR33.IT 2/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: 2.326

Ma la sostenibilità non passa soltanto da adeguate politiche sanitarie: può essere

favorita anche da una corretta prevenzione e da stili di vita più salutari, adottati

dalla popolazione. E a ricordare come in Italia «la quota di bambini in eccesso di

peso è pari al 30,7%», è stato proprio Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto

Superiore di Sanità, citando i dati dell'ultimo Rapporto Osservasalute

dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane. I giovani italiani, ha

detto il presidente dell'Iss in occasione del Forum della Leopolda di Firenze, «sono

i più obesi in Europa, dopo i greci, e i terzi nel mondo. Questo rappresenta

sicuramente un preludio di insostenibilità, perché noi sappiamo che un bambino

sovrappeso oggi sarà un adulto malato domani: pertanto dobbiamo agire,

cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta mediterranea, riconosciuta come

modello da seguire dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Unesco»

DOCTOR33.ITData: 23/09/2016

Utenti unici: 2.326

Assistenza sanitaria, De Biasi: intollerabili disuguaglianze tra le Regioni

«Non possiamo più tollerare che una persona viva o muoia a seconda della

regione in cui viene assistita», a sottolinearlo Emilia Grazia De Biasi, presidente

della Commissione Igiene e Sanità del Senato, a margine del Forum sulla

sostenibilità del Ssn in corso a Firenze.

Presidente, è ormai sempre più evidente la distanza fra regioni virtuose e

regioni canaglia. È accettabile questa situazione?

Assolutamente no, il sistema sanitario nazionale è composto da ben 21 sistemi

differenti l'uno dall'altro. Bisogna che le regioni collaborino l'una con l'altra e che vi

sia una relazione con lo Stato più forte. La riforma della Costituzione, nell'articolo

117, dice chiaramente che lo Stato e le regioni devono adottare disposizioni

generali e comuni nel campo delle politiche sanitarie e sociali. Deve esserci la

volontà politica oltre alla norma, ma questo competerà ovviamente alla politica e al

suo sviluppo. Ci sono, comunque, tutte le premesse perché si possa finalmente

tornare a lavorare insieme, integrando servizi sociali e sanitari, facendo spendere

meno e meglio ai cittadini.

Quali sono i prossimi provvedimenti in cantiere in Commissione?

Dovremmo dare il parere, vincolante, sui Livelli Essenziali di Assistenza e avevano

tentato di togliere nella scorsa finanziaria. Ma che noi abbiamo rimesso. Poi stiamo

lavorando sulla Legge sulla responsabilità professionale, che dovrebbe essere

varata entro un mese, e che è molto importante perché riduce la medicina

difensiva e rende più sicure le cure. Poi stiamo lavorando su una riforma

importante che è quella delle attività funerarie e poi su una prospettiva

importantissima: la riforma della legge 40 sulla procreazione medicalmente

assistita. Nuove regole, ottemperare alle sentenze della Corte, per mettere a posto

una legge colabrodo molto crudele nei confronti degli uomini e delle donne,

facendone finalmente una legge civile. Punto questo importantissimo perché

rientra in quel lavoro sulla salute riproduttiva che io credo vada ben oltre la fertilità.

Cosa ci può dire sui tagli?

Intanto io mi auguro che il Fondo sanitario nazionale aumenti e che ci sia la

possibilità di trovare, anche attraverso un aumento minimo del prezzo delle

sigarette, un modo per finanziare i farmaci innovativi. Poi competerà alle regioni

l'innovazione organizzativa e di personale che è assolutamente indispensabile per

ridare uno slancio a tutto il Sistema.

Rossella Gemma

GONEWS.IT 1/3Data: 23/09/2016

Utenti unici: N.D.

LEOPOLDA 2016, PARTE IL FORUM PER UNA SANITÀ SOSTENIBIL

Firenze Il 23 e 24 settembre, la due giorni fiorentina di dibattiti e incontri in cui

responsabili politici, comunità scientifica, imprese, associazioni di pazienti e di

categoria si confronteranno per condividere e proporre soluzioni per un SSN

all’insegna della sostenibilità ma, al tempo stesso, motore di innovazione e

sviluppo. Un programma ricco di eventi, tavoli di lavoro e aree espositive, aperti

anche al pubblico. Tra i tanti temi affrontati, l’importanza di una sana alimentazione

e corretti stili di vita, come fonte di longevità. E, con il “Premio Lean Leopolda”, un

riconoscimento particolare ai progetti e alle idee più innovativi: oggi proclamati i

vincitori.

Firenze, 23 settembre 2016 – Quale scenario si profila per la sanità italiana, nei

prossimi anni? Quali strumenti innovativi consentiranno di garantire cure di qualità

a tutti i cittadini, nel rispetto delle risorse disponibili? Come rendere l’Italia più

attrattiva per la ricerca internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che

cosa ci riserva la medicina del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso

del “Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che si apre

oggi a Firenze, presso la Stazione Leopolda: due giorni di lavori, dove

rappresentanti di Istituzioni, Associazioni di categoria, mondo del volontariato,

comunità scientifica e industria sono chiamati a confrontarsi per condividere

obiettivi e proporre soluzioni per lo sviluppo del settore.

“Per essere davvero sostenibile e generare opportunità – dichiara Giuseppe

Orzati, Direttore del Forum – un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto

in cui opera. Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,

perché la sanità è un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate a

valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con

l’intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di

confronto tra chi è interessato al cambiamento, condizione necessaria per la

sostenibilità del sistema salute, e ai vantaggi che l’innovazione può produrre.

Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci

auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini”.

Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono

previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su

argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l’innovazione tecnologica al

servizio della salute, l’alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione

e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da

valorizzare nella sanità italiana.

GONEWS.IT 2/3Data: 23/09/2016

Utenti unici: N.D.

l tema della sostenibilità, filo conduttore delle varie iniziative in programma, è

dedicato il convegno istituzionale di apertura, dove gli esperti si confronteranno

sulle prospettive future del sistema sanitario nazionale, in un contesto sociale

caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione, dalla crescente

domanda di salute e dai tagli alla sanità. L’approvazione di nuovi farmaci molto

costosi – alcuni anche risolutivi ma altri da prendere tutta la vita – e l’introduzione

di tecnologie sempre più innovative costringono a rivedere le strategie in modo da

preservare un SSN universale e gratuito per tutti, come sancisce la nostra

Costituzione. Tenendo conto che il budget oggi disponibile è di 113 miliardi di euro

– in calo rispetto al 2015 – è necessario combattere le inefficienze, per liberare

risorse, e far partire una vera politica di prevenzione, finora cenerentola dell’unico

Servizio Sanitario Nazionale rimasto in attività, con livelli di prestazione che altri

Paesi garantiscono solo a chi paga.

La senatrice Emilia Grazia De Biasi, Presidente Commissione Igiene e Sanità del

Senato, in un’intervista a Mario Pappagallo, richiama il parere della XII

Commissione in merito all’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del SSN: “Un

sistema sanitario è sostenibile finché noi decidiamo che debba esserlo. Noi oggi

abbiamo il dovere morale di sostenerlo non solo organizzativamente ma anche

economicamente. È vero che, in fatto di risorse, ci sono state e ci saranno variabili

molto pesanti a causa delle difficoltà economiche, ma senza salute non c’è tutto il

resto. Tagliando il Fondo sanitario la situazione peggiorerà ulteriormente. Bisogna

evitare gli sprechi, smettere di lucrare sulla sanità; inoltre, c’è il tema dei 21 sistemi

sanitari differenti che va assolutamente affrontato. Non possiamo più tollerare che

una persona viva o muoia a seconda della Regione in cui viene assistita: questo

non è civile. Tutti devono essere curati con la migliore qualità strutturale,

tecnologica e umana”.

Ma la sostenibilità del SSN non passa solo da adeguate politiche sanitarie: può

essere favorita anche da una corretta prevenzione e da stili di vita più salutari,

adottati dai cittadini.

“L’86% delle malattie croniche di cui gli italiani soffrono è dovuto principalmente a

quattro fattori di rischio, comportamentali e pertanto modificabili: cattiva

alimentazione, scarsa o nulla attività fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo”,

sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Le politiche

di controllo sull’abuso di alcol, attuate dal nostro Paese negli ultimi anni,

rappresentano una best practice, avendo ridotto in maniera consistente l’elevato

consumo di bevande alcoliche; anche le misure messe in atto per contrastare il

fumo di sigaretta hanno ottenuto buoni risultati. Al contrario, molto resta da fare

per quanto riguarda l’alimentazione e l’attività fisica: secondo i dati dell’ultimo

Rapporto Osservasalute dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni

Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni è in sovrappeso o obeso,

mentre la quota di bambini in eccesso di peso è pari al 30,7%.

GONEWS.IT 3/3Data: 23/09/2016

Utenti unici: N.D.

Le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire il trend

attuale, tanto è vero che i nostri ragazzi sono i più obesi in Europa, dopo i greci, e i

terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un preludio di insostenibilità,

perché noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi sarà un adulto malato

domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta

mediterranea, riconosciuta come modello da seguire dall’Organizzazione Mondiale

della Sanità e dall’Unesco”.

E proprio all’alimentazione, all’importanza di una corretta cultura del cibo come

fonte di salute e longevità è dedicata un’area tematica del Forum, dove autorevoli

esperti e chef spiegheranno come sia possibile seguire una dieta sana, senza

rinunciare al gusto e ai piaceri della buona tavola. Corretta nutrizione, attività fisica

e cultura della prevenzione sono anche gli elementi chiave su cui si basa la “Carta

di Sora”, che sarà presentata ufficialmente oggi: un documento stilato da un team

di specialisti, con l’intento di offrire agli operatori del settore uno strumento per la

realizzazione di progetti volti a migliorare lo stato di salute dei cittadini. Tra le

proposte avanzate, l’idea di creare un “Salutometro”, un misuratore di alcuni

semplici parametri (peso, altezza, pressione, indice di massa corporea) da

raccogliere e annotare periodicamente su diari personali, in modo da monitorare la

buona salute degli italiani e accorgersi per tempo se non si stanno seguendo

adeguati stili di vita.

Infine, nella prima giornata del Forum si darà spazio anche ai progetti e alle idee

più innovative per la sostenibilità del SSN, grazie al “Premio Lean Leopolda”: un

concorso nazionale, promosso dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, la

prima struttura sanitaria in Italia a sostenere la metodologia del Lean Thinking[1] a

favore del sistema salute. Al concorso erano ammessi sia progetti – già realizzati o

in fase di completamento – di dipendenti di aziende sanitarie, sia idee di singoli

cittadini, entrambi finalizzati a eliminare gli sprechi e ad apportare un

miglioramento in termini di efficienza all’interno della sanità pubblica. Oltre 100 le

proposte raccolte da tutta Italia: oggi, alle ore 13.00, verranno premiati i vincitori

tra le 5 idee e i 6 progetti giunti al rush finale, scelti da un comitato scientifico

composto da rappresentanti dell’AOU di Siena e dell’Ospedale Humanitas di

Milano. I progetti e i nomi dei finalisti sono consultabili al link:

http://forumdellaleopolda.it/premio-lean-leopolda/.

Per maggiori informazioni sul programma del Forum, consultare il sito:

http://forumdellaleopolda.it/.

FIRENZESOSTENIBILE.IT 1/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: N.D.

FORUM PER UNA SANITÀ PIÙ SOSTENIBILE

23-24 Settembre, Firenze, Stazione Leopolda: THINK TANK DI IDEE E

PROPOSTE INNOVATIVE PER UNA SANITA’ PIU’ SOSTENIBILE

Il 23 e 24 settembre, la due giorni fiorentina di dibattiti e incontri in cui responsabili

politici, comunità scientifica, imprese, associazioni di pazienti e di categoria si

confronteranno per condividere e proporre soluzioni per un SSN all’insegna della

sostenibilità ma, al tempo stesso, motore di innovazione e sviluppo. Un

programma ricco di eventi, tavoli di lavoro e aree espositive, aperti anche al

pubblico. Tra i tanti temi affrontati, l’importanza di una sana alimentazione e

corretti stili di vita, come fonte di longevità. E, con il “Premio Lean Leopolda”, un

riconoscimento particolare ai progetti e alle idee più innovativi: oggi proclamati i

vincitori.

Quale scenario si profila per la sanità italiana, nei prossimi anni? Quali strumenti

innovativi consentiranno di garantire cure di qualità a tutti i cittadini, nel rispetto

delle risorse disponibili? Come rendere l’Italia più attrattiva per la ricerca

internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che cosa ci riserva la medicina

del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso del “Forum della

sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che si apre oggi a Firenze,

presso la Stazione Leopolda.

“Per essere davvero sostenibile e generare opportunità – dichiara Giuseppe

Orzati, Direttore del Forum – un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto

in cui opera. Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,

perché la sanità è un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate a

valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con

l’intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di

confronto tra chi è interessato al cambiamento, condizione necessaria per la

sostenibilità del sistema salute, e ai vantaggi che l’innovazione può produrre.

Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci

auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini”.

Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono

previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su

argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l’innovazione tecnologica al

servizio della salute, l’alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione

e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da

valorizzare nella sanità italiana.

FIRENZESOSTENIBILE.IT 2/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: N.D.

Ma la sostenibilità del SSN non passa solo da adeguate politiche sanitarie: può

essere favorita anche da una corretta prevenzione e da stili di vita più salutari,

adottati dai cittadini.

“L’86% delle malattie croniche di cui gli italiani soffrono è dovuto principalmente a

quattro fattori di rischio, comportamentali e pertanto modificabili: cattiva

alimentazione, scarsa o nulla attività fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo”,

sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.

E proprio all’alimentazione, all’importanza di una corretta cultura del cibo come

fonte di salute e longevità è dedicata un’area tematica del Forum, dove autorevoli

esperti e chef spiegheranno come sia possibile seguire una dieta sana, senza

rinunciare al gusto e ai piaceri della buona tavola. Verranno presentate la “Carta di

Sora”, il “Salutometro”, e il Premio Lean Leopolda, un concorso nazionale con oltre

100 proposte raccolte da tutta Italia: oggi la premiazione di progetti e idee finaliste,

scelte da un comitato scientifico composto da rappresentanti dell’AOU di Siena e

dell’Ospedale Humanitas di Milano: http://forumdellaleopolda.it/premio-lean-

leopolda.

Per maggiori informazioni sul programma del Forum, consultare il sito:

http://forumdellaleopolda.it.

REPUBBLICA.IT/SALUTE 1/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: 20.469

SALUTE GLOBALE, L'ITALIA È AL 20ESIMO POSTO NELLA CLASSIFICA.

COLPA DEL SOVRAPPESO

Lo studio, appena pubblicato sul Lancet, ha riorganizzato i dati del Global Burden

of Diseases, Injuries, and Risk Factors tra il 1990 e il 2015. In questo modo è stata

comparata la situazione di 188 Paesi

di MAURIZIO PAGANELLI

SONO il sovrappeso soprattutto nei bambini, il consumo di alcol e la violenza in

famiglia o tra partner gli indicatori della salute globale da tenere maggiormente

presenti in molti Paesi (tra cui l'Italia) secondo la prima analisi indipendente di

valutazione sulle performance degli Obiettivi Sostenibili del Millennio (SDG)

lanciati dalle Nazioni Unite (Onu) per il 2030. Lo studio appena pubblicato sul

Lancet da un gruppo di lavoro guidato da Stephen Lim dell'Institute for Health

Metrics and Evaluation (IHME) dell'università di Washington, in Seattle (Usa), ha

riorganizzato i dati del Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors

(GBD) tra il 1990 e il 2015, secondo 33 indicatori sui 47 correlati alla salute degli

Obiettivi Sostenibili dl Millennio. In questo modo è stato creata una comparazione

tra 188 Paesi per misurare i singoli progressi verso gli Obiettivi 2030 in campo

socio-sanitario.

Prima l'Islanda. Può essere interessante vedere come ai primi posti vi siano in

ordine Islanda, Singapore, Svezia, Andorra, Gran Bretagna, Finlandia, Spagna,

Olanda, Canada, Australia. L'Italia viene al ventesimo posto subito dopo la

Svizzera, mentre la Germania è al 15°, Israele al 23° e Francia subito dopo al 24°,

Grecia al 26°, Giappone 27° e Usa al 28°. Ultimi sono il Ciad, il Niger, il Sud

Sudan, la Somalia e, 188°, la Repubblica Centro Africana. La comparazione dei 33

indicatori scelti è fatta anche rispetto agli indicatori correlati alla salute previsti

negli Obiettivi Sostenibili del Millennio, a quelli dei precedenti rapporti, il piano

2000-2015 (tipo acqua, servizi igienici, igiene) e agli indicatori correlati alla salute

ma non considerati negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (come la povertà, il

sovrappeso, i suicidi, il fumo o gli incidenti stradali).

REPUBBLICA.IT/SALUTE 2/2Data: 23/09/2016

Utenti unici: 20.469

Gli indicatori. Nei 33 indicatori utilizzati per il ranking dei Paesi c'è l'epatite B, tbc,

hiv, malaria, mortalità materna e infantile, malattie non trasmissibili, insieme ad

aspetti ambientali o socio-economici come inquinamento, igiene, incidenti di

traffico ma anche suicidi, fumo, alcol, sovrappeso, copertura sanitaria universale,

disoccupazione, arresto della crescita fino a disastri naturali o di altra origine,

violenza domestica e guerre (anche vittime di terrorismo).

Allarme sovrappeso. Così l'Italia risulta davvero mal messa sul fronte dei

sovrappeso: i peggiori nella classifica sono l'isola dell'Oceania Kiribati, Tonga,

Samoa e Bahrain. D'altra parte su questo fronte l'allarme è stato da tempo

lanciato. A Firenze in questi giorni al primo “Forum della sostenibilità e opportunità

nel settore della salute”, sono stati ricordati i dati dell’ultimo Rapporto

Osservasalute dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane,

secondo cui il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni è in sovrappeso o obeso,

mentre la quota di bambini in eccesso di peso è pari al 30,7%. Altri indicatori che

incidono negativamente in Italia: l'Hiv, il fumo, l'inquinamento da polveri sottili.

Il caso francese. Si tratta di uno studio, il primo sugli Obiettivi Sostenibili del

Millennio in chiave salute, interessante ma da prendere con molta prudenza. La

Francia per esempio è penalizzata dall'indicatore "guerra" per gli attentati

terroristici nel 2015. Alle osservazioni su questo aspetto che fa risultare la Francia

praticamente allo stesso livello di Israele mentre la Palestina o il Libano sono, in

questo indicatore, al doppio o triplo (22 contro 42 e 68 su 100). Questa è la

classifica e lo score per il solo 2015 "negli altri anni studiati, cioè 1990, 1995, 2000,

2005 e 2010, questo indicatore per la Francia era 100", spiega la ricercatrice

dell'IHME Kayla Albrecht. "Nel caso francese per questo indicatore che riguarda la

violenza collettiva - continua Kayla Albrecht- c'erano 0 morti per 100 mila ma nel

2015 è balzato allo 0,2 su centomila".

Penalizzati Siria e Libia. Ovviamente penalizzati dall'indicatore guerra anche

Siria e Libia. "Si tratta di un lavoro di base che può essere utile per le scelte in

politica sanitaria in ogni Paese e alle stesse Nazioni Unite", ha sottolineato

Christopher Murray, direttore dell'IHME, "occorre che ogni anno nei prossimi 15

anni le nazioni siano in grado di valutare gli obiettivi raggiunti o meno. Questo

report aiuta in questa direzione".

"Obiettivi lontani". Ma, come sostiene nel commento che accompagna lo studio

su Lancet Devi Sridhar, professore di Global Health all'università di Edimburgo, "si

tratta di un lavoro incredibilmente complesso anche per i più smaliziati esperti nel

campo. La miglior cosa che possiamo fare è capire se gli Obiettivi Sostenibili del

Millennio siano vaghi, magari non calcolabili o talvolta raggiungibili, rilevanti e

metterci le migliori menti e risorse per comunicare la

loro importanza attraverso un indice". Per esempio gli autori dello studio, visti i dati

e i modesti progressi su Hiv e Tbc dal 1990 sono largamente scettici sull'obiettivo

che parla di fine dell'epidemia nei prossimi 15 anni: "l'obiettivo risulta altamente

irrealistico".

LIQUIDAREA.COM 1/3Data: 23/09/2016

Utenti unici: N.D.

AL VIA IL FORUM DELLA LEOPOLDA: THINK TANK DI IDEE E PROPOSTE

INNOVATIVE PER UNA SANITA’ PIU’ SOSTENIBILE

leopolda-650x332

Il 23 e 24 settembre, la due giorni fiorentina di dibattiti e incontri in cui responsabili

politici, comunità scientifica, imprese, associazioni di pazienti e di categoria si

confronteranno per condividere e proporre soluzioni per un SSN all’insegna della

sostenibilità ma, al tempo stesso, motore di innovazione e sviluppo. Un

programma ricco di eventi, tavoli di lavoro e aree espositive, aperti anche al

pubblico. Tra i tanti temi affrontati, l’importanza di una sana alimentazione e

corretti stili di vita, come fonte di longevità. E, con il “Premio Lean Leopolda”, un

riconoscimento particolare ai progetti e alle idee più innovativi: oggi proclamati i

vincitori.

Firenze, 23 settembre 2016 – Quale scenario si profila per la sanità italiana, nei

prossimi anni? Quali strumenti innovativi consentiranno di garantire cure di qualità

a tutti i cittadini, nel rispetto delle risorse disponibili? Come rendere l’Italia più

attrattiva per la ricerca internazionale e gli investimenti nel farmaceutico? Che

cosa ci riserva la medicina del domani? Questi alcuni dei temi affrontati nel corso

del “Forum della sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che si apre

oggi a Firenze, presso la Stazione Leopolda: due giorni di lavori, dove

rappresentanti di Istituzioni, Associazioni di categoria, mondo del volontariato,

comunità scientifica e industria sono chiamati a confrontarsi per condividere

obiettivi e proporre soluzioni per lo sviluppo del settore.leopolda-650x332

“Per essere davvero sostenibile e generare opportunità – dichiara Giuseppe

Orzati, Direttore del Forum – un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto

in cui opera. Diventa così fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario,

perché la sanità è un asset del Paese che le migliori competenze sono chiamate a

valorizzare, ciascuna con il proprio contributo. Il Forum della Leopolda nasce con

l’intento di trasformarsi in un appuntamento annuale, uno spazio nazionale di

confronto tra chi è interessato al cambiamento, condizione necessaria per la

sostenibilità del sistema salute, e ai vantaggi che l’innovazione può produrre.

Questa prima edizione si presenta con un programma ricco e stimolante, che ci

auguriamo possa offrire interessanti spunti di riflessione a operatori e cittadini”.

Molti eventi, aperti anche al pubblico, animeranno le due giornate del Forum. Sono

previste tavole rotonde, aree espositive e sessioni di approfondimento su

argomenti di rilievo quali: il futuro della medicina, l’innovazione tecnologica al

servizio della salute, l’alimentazione e la nutrigenomica come armi di prevenzione

e strumento per ridurre la spesa pubblica, la medicina di genere, le eccellenze da

valorizzare nella sanità italiana.

LIQUIDAREA.COM 2/3Data: 23/09/2016

Utenti unici: N.D.

Al tema della sostenibilità, filo conduttore delle varie iniziative in programma, è

dedicato il convegno istituzionale di apertura, dove gli esperti si confronteranno

sulle prospettive future del sistema sanitario nazionale, in un contesto sociale

caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione, dalla crescente

domanda di salute e dai tagli alla sanità. L’approvazione di nuovi farmaci molto

costosi – alcuni anche risolutivi ma altri da prendere tutta la vita – e l’introduzione

di tecnologie sempre più innovative costringono a rivedere le strategie in modo da

preservare un SSN universale e gratuito per tutti, come sancisce la nostra

Costituzione. Tenendo conto che il budget oggi disponibile è di 113 miliardi di euro

– in calo rispetto al 2015 – è necessario combattere le inefficienze, per liberare

risorse, e far partire una vera politica di prevenzione, finora cenerentola dell’unico

Servizio Sanitario Nazionale rimasto in attività, con livelli di prestazione che altri

Paesi garantiscono solo a chi paga.

La senatrice Emilia Grazia De Biasi, Presidente Commissione Igiene e Sanità del

Senato, in un’intervista a Mario Pappagallo, richiama il parere della XII

Commissione in merito all’indagine conoscitiva sulla sostenibilità del SSN: “Un

sistema sanitario è sostenibile finché noi decidiamo che debba esserlo. Noi oggi

abbiamo il dovere morale di sostenerlo non solo organizzativamente ma anche

economicamente. È vero che, in fatto di risorse, ci sono state e ci saranno variabili

molto pesanti a causa delle difficoltà economiche, ma senza salute non c’è tutto il

resto. Tagliando il Fondo sanitario la situazione peggiorerà ulteriormente. Bisogna

evitare gli sprechi, smettere di lucrare sulla sanità; inoltre, c’è il tema dei 21 sistemi

sanitari differenti che va assolutamente affrontato. Non possiamo più tollerare che

una persona viva o muoia a seconda della Regione in cui viene assistita: questo

non è civile. Tutti devono essere curati con la migliore qualità strutturale,

tecnologica e umana”.

Ma la sostenibilità del SSN non passa solo da adeguate politiche sanitarie: può

essere favorita anche da una corretta prevenzione e da stili di vita più salutari,

adottati dai cittadini.

“L’86% delle malattie croniche di cui gli italiani soffrono è dovuto principalmente a

quattro fattori di rischio, comportamentali e pertanto modificabili: cattiva

alimentazione, scarsa o nulla attività fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo”,

sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Le politiche

di controllo sull’abuso di alcol, attuate dal nostro Paese negli ultimi anni,

rappresentano una best practice, avendo ridotto in maniera consistente l’elevato

consumo di bevande alcoliche; anche le misure messe in atto per contrastare il

fumo di sigaretta hanno ottenuto buoni risultati. Al contrario, molto resta da fare

per quanto riguarda l’alimentazione e l’attività fisica: secondo i dati dell’ultimo

Rapporto Osservasalute dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni

Italiane, il 46,4% dei nostri connazionali maggiorenni è in sovrappeso o obeso,

mentre la quota di bambini in eccesso di peso è pari al 30,7%.

LIQUIDAREA.COM 3/3Data: 23/09/2016

Utenti unici: N.D.

Le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire il trend

attuale, tanto è vero che i nostri ragazzi sono i più obesi in Europa, dopo i greci, e i

terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente un preludio di insostenibilità,

perché noi sappiamo che un bambino sovrappeso oggi sarà un adulto malato

domani: pertanto dobbiamo agire, cercando di valorizzare al meglio la nostra dieta

mediterranea, riconosciuta come modello da seguire dall’Organizzazione Mondiale

della Sanità e dall’Unesco”.

E proprio all’alimentazione, all’importanza di una corretta cultura del cibo come

fonte di salute e longevità è dedicata un’area tematica del Forum, dove autorevoli

esperti e chef spiegheranno come sia possibile seguire una dieta sana, senza

rinunciare al gusto e ai piaceri della buona tavola.

Corretta nutrizione, attività fisica e cultura della prevenzione sono anche gli

elementi chiave su cui si basa la “Carta di Sora”, che sarà presentata ufficialmente

oggi: un documento stilato da un team di specialisti, con l’intento di offrire agli

operatori del settore uno strumento per la realizzazione di progetti volti a migliorare

lo stato di salute dei cittadini. Tra le proposte avanzate, l’idea di creare un

“Salutometro”, un misuratore di alcuni semplici parametri (peso, altezza,

pressione, indice di massa corporea) da raccogliere e annotare periodicamente su

diari personali, in modo da monitorare la buona salute degli italiani e accorgersi

per tempo se non si stanno seguendo adeguati stili di vita.

Infine, nella prima giornata del Forum si darà spazio anche ai progetti e alle idee

più innovative per la sostenibilità del SSN, grazie al “Premio Lean Leopolda”: un

concorso nazionale, promosso dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, la

prima struttura sanitaria in Italia a sostenere la metodologia del Lean Thinking[1] a

favore del sistema salute. Al concorso erano ammessi sia progetti – già realizzati o

in fase di completamento – di dipendenti di aziende sanitarie, sia idee di singoli

cittadini, entrambi finalizzati a eliminare gli sprechi e ad apportare un

miglioramento in termini di efficienza all’interno della sanità pubblica. Oltre100 le

proposte raccolte da tutta Italia: oggi, alle ore 13.00, verranno premiati i vincitori

tra le 5 idee e i 6 progetti giunti al rush finale, scelti da un comitato scientifico

composto da rappresentanti dell’AOU di Siena e dell’Ospedale Humanitas di

Milano. I progetti e i nomi dei finalisti sono consultabili al link:

http://forumdellaleopolda.it/premio-lean-leopolda/.

CORRIEREFIORENTINO.CORRIERE.ITData: 24/09/2016

Utenti unici: 12.283

SALUTE, ALLA LEOPOLDA I CANI CHE ANNUSANO I TUMORI

Firenze - I cani riconoscono i tumori. Anche i più difficili da diagnosticare, come

quello al polmone e alla prostata, annusando le urine di un paziente con

un’accuratezza pari al 98%. È quanto emerge da diversi studi scientifici: il primo

avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, attualmente in corso con la

collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet), e patrocinato

dallo Stato Maggiore della Difesa. Il secondo ideato dallo Ieo di Milano in

collaorazione con l’università di Milano. I cani addestrati sono stati protagonisti di

una dimostrazione al Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanit, che si è

svolto a Firenze il 23 e il 24 settembre. La ricerca toscana ha accertato che il

tumore della prostata produce delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in

grado di riconoscere con estrema attendibilità. «Zoe, Liu e ora Jack - spiega

Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di

Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso

addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti da

tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che l’accuratezza

dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento bioptico della

prostata non supera il 35% di accuratezza», ha aggiunto.

DOTTNET.ITData: 24/09/2016

Utenti unici: N.D.

ASSOGENERICI, SARÀ POSSIBILE RISPARMIARE 500 MILIONI L'ANNO

Con le prossime scadenze brevettuali il Sistema sanitario nazionale potrebbe

risparmiare almeno 500 milioni di euro all'anno: ne è convinto Enrique

Hausermann, presidente di Assogenerici, intervenuto oggi al Forum della Leopolda

in corso a Firenze. "Chiediamo però - ha precisato - che questi risparmi vengano

riallocati alla farmaceutica regionale, e non vadano a coprire altri capitoli di spesa,

perché se no il nostro sforzo di essere propedeutici al sostegno del Servizio

sanitario nazionale come comparto farmaceutico viene vanificato".

Secondo Hausermann "ci sono dei dati di fatto per quanto riguarda i possibili e

auspicabili risparmi o contenimenti di spesa nei prossimi anni, e che sono relativi a

scadenze brevettuali di equivalenti, dove grosso modo parliamo di 1,7 miliardi: il

che vuol dire che, con un taglio del 70%, arriviamo a 1,1 miliardi di risparmio

spalmato sui 5 anni. Analogo discorso vale per i biosimilari di cui scadrà il brevetto:

grosso modo lì parliamo di un miliardo e mezzo, col 20% circa come taglio dei

prezzi, il risparmio minimo sono 300 milioni"

GONEWS.IT 1/2Data: 24/09/2016

Utenti unici: N.D.

L’INNOVAZIONE AL CENTRO DEL FORUM DELLA LEOPOLDA SULLA

SOSTENIBILITÀ IN SANITÀ

Si chiude oggi a Firenze la prima edizione del “Forum della sostenibilità e

opportunità nel settore della salute”, che ha visto riuniti nel capoluogo toscano i

principali protagonisti della sanità italiana, in un confronto volto a delineare

soluzioni e strategie per lo sviluppo del settore, all’insegna di una gestione oculata

delle risorse. Un ricco e intenso programma di eventi, tavoli tecnici e workshop ha

animato per due giorni la Stazione Leopolda, coinvolgendo 700 addetti ai lavori e

registrando 2.000 visitatori. Parola chiave della seconda giornata dei lavori è stata

l’innovazione, declinata in tutte le sue applicazioni, dalla tecnologia alla ricerca

clinica: ne sono stati evidenziati i vantaggi che può apportare sia al miglioramento

del benessere e della salute del singolo cittadino, grazie a diagnosi precoce e

terapie sempre più personalizzate, sia al sistema sanitario, in termini di

contenimento dei costi e riduzione della spesa nel medio-lungo periodo. Uno degli

ambiti in cui si annoverano negli ultimi decenni le maggiori sperimentazioni è

senza dubbio quello oncologico, cui il Forum ha dedicato l’area tematica “Il futuro

senza cancro”. Si sono alternati interventi di autorevoli esperti sulle nuove frontiere

che si profilano nella lotta ai tumori, incontri con studenti e cittadini per ricordare il

ruolo dell’alimentazione e dei corretti stili di vita come strumenti di prevenzione e

l’importanza degli screening per l’individuazione precoce della malattia. E proprio

sul fronte delle diagnosi innovative, un prezioso aiuto può arrivare anche dai nostri

amici a quattro zampe, che, opportunamente addestrati, sono in grado di rilevare

con il loro olfatto la presenza di neoplasie, come dimostrato dai cani dell’Istituto

Europeo di Oncologia di Milano, tra i protagonisti della manifestazione. Sono stati,

inoltre, presentati i risultati di uno studio attualmente in corso, condotto dall’Unità

Operativa di Urologia di Humanitas, in collaborazione con il Centro Militare

Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa,

da cui è emerso che i cani, dopo un rigoroso addestramento, possono

diagnosticare con un’accuratezza pari al 98% il tumore alla prostrata, annusando

un campione di urine del paziente.

“Oggi abbiamo a disposizione diverse armi per combattere la lotta contro il cancro:

– afferma Gianni Amunni, Direttore Operativo Istituto Toscano Tumori – dalla

prevenzione primaria e l’adozione di adeguati stili di vita e sane abitudini

alimentari, alla prevenzione secondaria e la diffusione degli strumenti di

anticipazione diagnostica. C’è poi tutto il mondo della cura, dove si è assistito a

un’incredibile crescita dell’innovazione: la chirurgia sempre meno invasiva, che

tende a mantenere l’integrità corporea del paziente, la radioterapia, in grado di

colpire con precisione millimetrica il tumore nelle sedi più improbabili, la

chemioterapia con l’impiego di farmaci a bersaglio che risparmiano le cellule sane

e l’immunoterapia per aggredire il cancro tramite gli anticorpi presenti

nell’organismo.

GONEWS.IT 2/2Data: 24/09/2016

Utenti unici: N.D.

Infine, la ricerca, che continua a fornirci informazioni sempre più dettagliate sulle

caratteristiche della malattia. È però fondamentale l’organizzazione, la presenza di

un network, di reti oncologiche dove unire prevenzione, terapia e ricerca, per poter

garantire a tutti i cittadini la stessa prospettiva di cura”. “Il futuro della salute e della

medicina” è il titolo di un’altra area tematica in cui sono stati illustrati avveniristici

progetti di innovazione tecnologica applicata al campo medicale: dalla

realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al software open source –

SoundSight Training – per aiutare i non vedenti ad orientarsi nello spazio solo

attraverso il suono. E ancora: lo specchio in grado di segnalare i rischi per la

salute, interpretando le espressioni del volto, e il “Consciuos Hospital”, l’ospedale

del domani, al cui interno tutto è interconnesso e non esiste più il confine tra uomo,

macchina ed edificio. “Il futuro ci viene incontro con una grande velocità: ogni 5

anni assistiamo a un’innovazione digitale e tutto cambia”, spiega la coordinatrice

dell’area tematica Giorgia Zunino, Direttore UOS IRCSS San Martino di Genova e

Direttore Scientifico Alta Formazione Hedux.org. “La realtà che ci aspetta è il

‘cognitive’, l’intelligenza artificiale, che porterà a un cambiamento radicale del

modo di concepire la medicina, il ruolo del medico e anche gli ospedali.

Quest’ultimi svilupperanno al loro interno una rete di interconnessioni tali per cui,

proprio come un vero organismo vivente, saranno in grado di reagire e soddisfare

le esigenze del personale che ci lavora, diventando più efficienti e riducendo i

costi. Pensiamo, per esempio, ai letti che rileveranno direttamente peso,

temperatura e pressione del paziente, oppure alle pareti della stanza che

cambieranno colore e luminosità a seconda dello stato d’animo della persona,

osservando semplicemente le espressioni del viso”. Ma, in tema di innovazione e

ricerca, in che modo è possibile rendere il nostro Paese più attrattivo per gli

investimenti internazionali? “Per il sistema Università-Ricerca-Impresa italiano, la

capacità di attrarre investitori internazionali richiede che i tre attori dialoghino

costantemente tra loro e che dalla formazione superiore si passi alla ricerca e poi

alla produzione, senza discontinuità”, dichiara Paolo De Natale, Direttore

dell’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). “Il

dialogo richiede, però, persone che abbiano un substrato culturale comune e

siano, quindi, in grado di trasferire rapidamente ed efficientemente informazioni,

fino a generare prodotti ad alto grado di innovazione. Mentre Università e Ricerca,

in Italia, hanno già un grado abbastanza elevato di integrazione, frenato

soprattutto da un quadro normativo troppo eterogeneo, le imprese hanno ancora

un numero troppo esiguo di personale con elevato livello di istruzione e con una

adeguata esperienza di ricerca. Per ridurre questo dislivello culturale, il CNR ha in

programma di lanciare dottorati di ricerca, che prevedano l’impegno paritetico di

Università, CNR ed Imprese per creare delle nuove figure professionali, con il

potenziale di rivoluzionare gli attuali rapporti, affidando a prodotti industriali sempre

più innovativi il superamento dei problemi economici”. Per maggiori informazioni

sul programma del Forum, consultare il sito: http://forumdellaleopolda.it/.

GDS.ITData: 25/09/2016

Utenti unici: 34.538

TUMORE ALLA PROSTATA DIAGNOSTICATO DAI CANI, TEST AFFIDABILE

AL 98%

FIRENZE. I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine

di un paziente con un'accuratezza pari al 98%. E' quanto emerge da uno studio

scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente

in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto

(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono

stati protagonisti, oggi a Firenze, di una dimostrazione al Forum della Leopolda

sulla sostenibilità in sanità.

La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili

specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità.

"Zoe, Liu e ora Jack - spiega Taverna, responsabile dell'unità di Urologia presso la

Humanitas Mater Domini di Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1

e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l'urina

dei pazienti affetti da tumore prostatico con un'accuratezza del 98%. Teniamo

conto che l'accuratezza dell'antigene prostatico specifico associato al primo

campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza".

Zoe cane addestrato per riconoscere con l'olfatto il tumore della prostata - Fonte Ansa

LASTAMPA.ITData: 25/09/2016

Utenti unici: 219.493

STUDIO: I CANI SANNO DIAGNOSTICARE I TUMORI ALLA PROSTATA NEL

98 PER CENTO DEI CASI

I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un

paziente con un’accuratezza pari al 98%. È quanto emerge da uno studio

scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente

in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto

(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono

stati protagonisti nei giorni scorsi, a Firenze, di una dimostrazione al Forum della

Leopolda sulla sostenibilità in sanità.

La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili

specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità. «Zoe,

Liu e ora Jack - spiega Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la

Humanitas Mater Domini di Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1

e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina

dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo

conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo

campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza».

ILSECOLOXIX.ITData: 25/09/2016

Utenti unici: 84.927

STUDIO: I CANI SANNO DIAGNOSTICARE I TUMORI ALLA PROSTATA NEL

98 PER CENTO DEI CASI

I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un

paziente con un’accuratezza pari al 98%. È quanto emerge da uno studio

scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente

in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto

(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono

stati protagonisti nei giorni scorsi, a Firenze, di una dimostrazione al Forum della

Leopolda sulla sostenibilità in sanità.

La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze

volatili specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità.

«Zoe, Liu e ora Jack - spiega Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la

Humanitas Mater Domini di Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1

e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina

dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo

conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo

campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza».

LE-ULTIME-NOTIZIE.EUData: 25/09/2016

Utenti unici: N.D.

STUDIO: I CANI SANNO DIAGNOSTICARE I TUMORI ALLA PROSTATA NEL

98 PER CENTO DEI CASI

I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un

paziente con un’accuratezza pari al 98%. È quanto emerge da uno studio

scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente

in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto

(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono

stati protagonisti nei giorni scorsi, a Firenze, di una dimostrazione al Forum della

Leopolda sulla sostenibilità in sanità.

La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili

specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità. «Zoe,

Liu e ora Jack - spiega Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la

Humanitas Mater Domini di Castellanza - tre pastori tedeschi di età compresa tra 1

e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina

dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo

conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo

campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza».

DILEI.ITData: 25/09/2016

Utenti unici: 122.129

I CANI DIAGNOSTICANO I TUMORI ALLA PROSTATA: TEST AFFIDABILI AL

98%

Uno studio italiano dimostra che i nostri amici a 4 zampe sono in grado di fiutare

con precisione delle sostanze prodotte da questo tipo di cancro

Uno studio italiano ha dimostrato che i cani sono in grado di diagnosticare i tumori

alla prostata con una affidabilità pari al 98%, annusando le urine dei pazienti. La

ricerca scientifica, cominciata nel 2012, dal dottor Gianluigi Taverna, è attualmente

in corso e si avvale della collaborazione del Centro Militare Veterinario di

Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa.

L’indagine ha messo in evidenza che il cancro alla prostata genera delle sostanza

volatili che i cani sono in grado di riconoscere con estrema precisione. Spiega

Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di

Castellanza:

Zoe, Liu e ora Jack tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un

rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti

da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che

l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento

bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza.

I cani addestrati sono stati protagonisti di una dimostrazione a Firenze durante il

Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità. Il professor Taverna ha

dichiarato che l’idea per questa ricerca è nata dall’intuizione di un medico inglese

che circa 30 anni fa pubblicò un articolo in cui spiegava come il suo cane scoprì un

melanoma alla moglie. Dopo averlo contattato:

incominciai a lavorare per capire se l’esperienza del medico inglese poteva essere

fantascienza o realtà.

Oggi lo studio ha avuto sviluppi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone.

SALUTE.ILGIORNALE.ITData: 26/09/2016

Utenti unici: 199.437

TUMORE DELLA PROSTATA: I CANI SANNO FIUTARLO CON PRECISIONE

Uno studio italiano iniziato nel 2012 ha dimostrato come alcuni pastori tedeschi, se

opportunamente addestrati, siano in grado di fiutare dalle urine dei pazienti la

presenza di carcinoma prostatico con una precisione che sfiora il 98%:

un'accuratezza nettamente superiore all'antigene utilizzato per il campionamento

bioptico

I cani sono davvero i migliori amici dell'uomo: non già dell'essere umano in senso

lato, quanto del maschio, se è vero che sono in grado di fiutare con grande

precisione se una persona è affetta da tumore alla prostata o meno. Secondo uno

studio scientifico del dottor Gianluigi Taverna, condotto in collaborazione col

Centro Militare Veterinario di Grosseto e patrocinato dallo Stato Maggiore della

Difesa, i quadrupedi se opportunamente addestrati sarebbero capaci di

diagnosticare la neoplasia fiutando le urine dei pazienti, con un grado di

accuratezza che sfiorerebbe addirittura il 98%. I cagnolini-medici hanno avuto

modo di dimostrare la propria abilità e dimestichezza col problema durante i giorni

scorsi a Firenze, in occasione del Forum della Leopolda riguardante la sostenibilità

della sanità.

Occorre in questa sede ricordare come il tumore della prostata sia, escludendo i

carcinomi della cute, il tipo di neoplasia più frequentemente diagnosticata in

assoluto tra gli uomini, con un'incidenza del 20%: risulta particolarmente

pericoloso, in quanto nelle sue prime fasi si presenta generalmente come

asintomatico. Solo quando la malattia comincia a crescere dà luogo a effetti

collaterali che possono agire come spia del problema, tra cui difficoltà e dolorosità

della minzione, frequente necessità di urinare, presenza di sangue e disfunzioni di

tipo sessuale. Per questo motivo, avere un alleato in grado di riconoscere questo

tumore con grande precisione già nelle sue fasi iniziali potrebbe rappresentare

un'autentica svolta nella cura e la prevenzione di questo tipo di neoplasia.

Protagonisti di questo studio sono tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6

anni: Zoe, Liu e Jack. Il dottor Gianluigi Taverna, responsabile dell'Unità di

Urologia presso la Humanitas Mater Domini di Castellanza, ha sottoposto i cuccioli

ad un rigoroso addestramento, al termine del quale ha dimostrato come fossero

oramai in grado di riconoscere a naso quelle sostanze volatili specifiche prodotte

dal tumore della prostata con una precisione che supera di gran lunga quella

dell'antigene specifico utilizzato per il primo campionamento bioptico. D'altronde,

non è la prima volta che si studia il fenomenale fiuto dei cani per ipotizzarne un

utilizzo in medicina: in Gran Bretagna non è infrequente trovare i nostri amici

quadrupedi in corsia. In effetti, non sono pochi i proprietari di cuccioli che

affermano di aver scoperto di soffrire di una neoplasia grazie allo strano

comportamento dei loro animali: un esempio su tutti è quello del dobermann Troy,

che strofinandosi con insistenza al fianco sinistro della padrona le ha fatto capire la

presenza di un nodulo, rivelatasi poi una neoplasia aggressiva in stadio avanzato.

GUIDOMINCIOTTI.BLOG.ILSOLE24ORE.COMData: 26/09/2016

Utenti unici: N.D.

QUESTO “DOTTORE” HA PROPRIO FIUTO: FA LA DIAGNOSI DEL TUMORE

ALLA PROSTATA PRECISA AL 98%

Guido Minciotti

I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un

paziente con un’accuratezza pari al 98%. E’ quanto emerge da uno studio

scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed attualmente

in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di Grosseto

(CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa. I cani addestrati sono

stati protagonisti, nei giorni scorsi a Firenze, di una dimostrazione al Forum della

Leopolda sulla sostenibilità in sanità. La ricerca ha accertato che il tumore della

prostata produce delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in grado di

riconoscere con estrema attendibilità. “Zoe, Liu e Jack – spiega Taverna,

responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di

Castellanza – tre pastori tedeschi di età compresa tra uno e sei anni, dopo un

rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti

da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che

l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento

bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza”. Come è possibile un

simile risultato? I cani, come molti altri animali, utilizzano un organo specifico per

l’elaborazione dei dati olfattivi: l’organo vomeronasale. Situato sopra il palato, tra il

naso e gli occhi, è un “secondo cervello” dedicato agli odori. Il metodo migliore per

veicolare le sostanze chimiche da riconoscere, in questo caso le cellule tumorali, è

attraverso i liquidi, e l’urina del paziente è perfetta. Si stima che l’olfatto di un

beagle sia milioni di volte più sensibile del nostro: se noi riusciamo a malapena ad

accorgerci se nel caffè c’è un cucchiaino di zucchero, un cane può individuarne la

stessa quantità diluita in due piscine olimpioniche.

GREENME.ITData: 26/09/2016

Utenti unici: 101.569

CANI ANNUSA TUMORI: AFFIDABILI AL 98% PER IL CANCRO ALLA

PROSTATA

Scritto da Dominella Trunfio

I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata con una affidabilità pari al 98%,

annusando semplicemente le urine di un paziente. A rivelare la percentuale di

riuscita sono i risultati di uno studio scientifico avviato nel 2012.

Vi avevamo già parlato del lavoro condotto dal dottor Gianluigi Taverna in

collaborazione con il Centro Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e con il

patrocinio dello Stato Maggiore della Difesa e dell’addestramento di alcuni cani

che potessero aiutare a diagnosticare i tumori.

Nei giorni scorsi a Firenze, al Forum della Leopolda è stata effettuata una

dimostrazione pratica di come alcuni cani riuscivano, annusando le urine dei

pazienti, ad individuare quelle dei soggetti che presentavano un tumore prostatico.

Secondo la ricerca, questa tipologia di cancro produce delle sostanze specifiche il

cane è in grado di riconoscere con un’attendibilità davvero impressionante.

"Zoe, Liu e ora Jack, tre pastori tedeschi di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un

rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti

da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che

l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento

bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza", ha spiegato Taverna,

responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di

Castellanza.

Un tale risultato è dovuto al fatto che i cani utilizzano un organo vomeronasale che

permette, tramite l’olfatto, di analizzare gli odori ed elaborare qualsiasi tipo di dato

degli stessi come se questo organo fosse un secondo cervello dell’animale.

L’idea della ricerca nasce dall’intuizione di un medico inglese che poco più di

trent’anni fa spiegava in un suo articolo, come il proprio cane avesse scoperto il

melanoma della moglie.

Oggi ciò che ieri sembrava fantascienza ha avuto sviluppi in tutto il mondo, dagli

Stati Uniti al Giappone.

IPASVIBO.ITData: 26/09/2016

Utenti unici: N.D.

I CANI POSSONO DIAGNOSTICARE IL TUMORE ALLA PROSTATA

ANNUSANDO LE URINE. LO STUDIO

Uno studio scientifico avviato nel 2012 dal dottor Gianluigi Taverna, condotto ed

attualmente in corso con la collaborazione del Centro Militare Veterinario di

Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa ha scoperto

che i cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un

paziente con un’accuratezza pari al 98%. A Firenze, i cani addestrati sono stati

protagonisti, di una dimostrazione al Forum della Leopolda sulla sostenibilità in

sanità.

Lo studio, ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili

specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità.

Taverna, responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di

Castellanza, spiega che Zoe, Liu e ora Jack, tre pastori tedeschi di età compresa

tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere

l’urina dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%.

Bisogna tenere conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico

associato al primo campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di

accuratezza.

Di Carlotta Pasquali

IT.BLASTINGNEWS.COMData: 26/09/2016

Utenti unici: N.D.

IL FIUTO INFALLIBILE DEL CANE: TUMORE ALLA PROSTATA INDIVIDUATO

CON IL 98% DI PRECISIONE

Da una recente ricerca emergono risultati straordinari. Attraverso il fiuto un cane

può individuare con il 98% di precisione il tumore alla prostata

Un 'dottore' dal fiuto infallibile, in grado di diagnosticare (con il 98% di precisione) il

tumore alla prostata, semplicemente annusando le urine de paziente. Stiamo

parlando del #cane, il più grande amico dell'uomo. Questo risultato emerge da una

ricerca scientifica iniziata dal dottor Gianluigi Taverna - responsabile dell’unità di

Urologia presso la Humanitas Mater Domini di Castellanza - nel 2012. Lo studio,

ancora in corso, è patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa, in collaborazione

con il 'CeMiVet' (Centro Militare Veterinario di Grosseto).

Il fiuto del cane per individuare il tumore alla prostata

Al Forum della 'Leopolda' a Firenze, i cani addestrati in questo compito sono stati

protagonisti di una dimostrazione sulla sostenibilità in sanità. La ricerca, infatti, ha

verificato che questo specifico tumore produce delle caratteristiche sostanze

volatili, riconoscibili dal cane con estrema attendibilità. 'Jack, Liu e Zoe, Liu –

spiega Gianluigi Taverna – sono tre pastori tedeschi che, dopo un rigido

addestramento, hanno riconosciuto con il 98% di accuratezza la presenza di un

tumore prostatico nell’urina dei pazienti. Se teniamo conto che non supera

nemmeno il 35% di accuratezza l’antigene prostatico associato all'esame bioptico

della prostata, il risultato della ricerca si può definire eccezionale.

Il cane nella ricerca medica

Come si è potuto ottenere un simile risultato? Come altri animali, i cani utilizzano

l'organo 'vomeronasale', una sorta di meccanismo che elabora i dati olfattivi situato

tra gli occhi e il naso, sopra il palato: in pratica si tratta di un 'secondo cervello'

esclusivamente dedicato al riconoscimento degli odori. In questo caso, l'urina (un

liquido) è il metodo migliore per veicolare le cellule tumorali da riconoscere:

l’olfatto di un beagle, per esempio, è stato stimato milioni di volte più sensibile e

accurato del nostro; se noi ci accorgiamo a malapena che la tazzina del nostro

caffè contiene un cucchiaino di zucchero, lo straordinario olfatto di un cane può

individuarne l'identica quantità ma diluita in due grandissime piscine. #ricerca

medica #tumore prostata

PHARMASTAR.IT 1/3Data: 26/09/2016

Utenti unici: 8.000

FORUM LEOPOLDA: SANITÀ DEL FUTURO, UN'OPPORTUNITÀ DI

CRESCITA, NON SOLO UN COSTO PER IL PAESE

Le nuove prospettive di diagnosi e cura nella lotta contro i tumori. Progetti di

innovazione tecnologica, come l'ospedale “intelligente”, che rivoluzioneranno il

nostro modo di concepire la medicina. E ancora: quali soluzioni mettere in atto per

attrarre la ricerca internazionale in Italia. Questi alcuni dei temi affrontati nella

giornata conclusiva del Forum della Leopolda.

Le nuove prospettive di diagnosi e cura nella lotta contro i tumori. Progetti di

innovazione tecnologica, come l’ospedale “intelligente”, che rivoluzioneranno il

nostro modo di concepire la medicina. E ancora: quali soluzioni mettere in atto per

attrarre la ricerca internazionale in Italia. Questi alcuni dei temi affrontati nella

giornata conclusiva del Forum della Leopolda.

Si è chiusa lo scorso sabato a Firenze la prima edizione del “Forum della

sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che ha visto riuniti nel

capoluogo toscano i principali protagonisti della sanità italiana, in un confronto

volto a delineare soluzioni e strategie per lo sviluppo del settore, all’insegna di una

gestione oculata delle risorse. Un ricco e intenso programma di eventi, tavoli

tecnici e workshop ha animato per due giorni la Stazione Leopolda, coinvolgendo

700 addetti ai lavori e registrando 2.000 visitatori.

Parola chiave della seconda giornata dei lavori è stata l’innovazione, declinata in

tutte le sue applicazioni, dalla tecnologia alla ricerca clinica: ne sono stati

evidenziati i vantaggi che può apportare sia al miglioramento del benessere e della

salute del singolo cittadino, grazie a diagnosi precoce e terapie sempre più

personalizzate, sia al sistema sanitario, in termini di contenimento dei costi e

riduzione della spesa nel medio-lungo periodo.

Uno degli ambiti in cui si annoverano negli ultimi decenni le maggiori

sperimentazioni è senza dubbio quello oncologico, cui il Forum ha dedicato l’area

tematica “Il futuro senza cancro”. Si sono alternati interventi di autorevoli esperti

sulle nuove frontiere che si profilano nella lotta ai tumori, incontri con studenti e

cittadini per ricordare il ruolo dell’alimentazione e dei corretti stili di vita come

strumenti di prevenzione e l’importanza degli screening per l’individuazione

precoce della malattia.

PHARMASTAR.IT 2/3Data: 26/09/2016

Utenti unici: 8.000

E proprio sul fronte delle diagnosi innovative, un prezioso aiuto può arrivare anche

dai nostri amici a quattro zampe, che, opportunamente addestrati, sono in grado di

rilevare con il loro olfatto la presenza di neoplasie, come dimostrato dai cani

dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, tra i protagonisti della manifestazione.

Sono stati, inoltre, presentati i risultati di uno studio attualmente in corso, condotto

dall’Unità Operativa di Urologia di Humanitas, in collaborazione con il Centro

Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della

Difesa, da cui è emerso che i cani, dopo un rigoroso addestramento, possono

diagnosticare con un’accuratezza pari al 98% il tumore alla prostrata, annusando

un campione di urine del paziente.

“Oggi abbiamo a disposizione diverse armi per combattere la lotta contro il cancro:

- afferma Gianni Amunni, Direttore Operativo Istituto Toscano Tumori - dalla

prevenzione primaria e l’adozione di adeguati stili di vita e sane abitudini

alimentari, alla prevenzione secondaria e la diffusione degli strumenti di

anticipazione diagnostica. C’è poi tutto il mondo della cura, dove si è assistito a

un’incredibile crescita dell’innovazione: la chirurgia sempre meno invasiva, che

tende a mantenere l’integrità corporea del paziente, la radioterapia, in grado di

colpire con precisione millimetrica il tumore nelle sedi più improbabili, la

chemioterapia con l’impiego di farmaci a bersaglio che risparmiano le cellule sane

e l’immunoterapia per aggredire il cancro tramite gli anticorpi presenti

nell’organismo. Infine, la ricerca, che continua a fornirci informazioni sempre più

dettagliate sulle caratteristiche della malattia. È però fondamentale

l’organizzazione, la presenza di un network, di reti oncologiche dove unire

prevenzione, terapia e ricerca, per poter garantire a tutti i cittadini la stessa

prospettiva di cura”.

“Il futuro della salute e della medicina” è il titolo di un’altra area tematica in cui

sono stati illustrati avveniristici progetti di innovazione tecnologica applicata al

campo medicale: dalla realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al

software open source - SoundSight Training - per aiutare i non vedenti ad

orientarsi nello spazio solo attraverso il suono. E ancora: lo specchio in grado di

segnalare i rischi per la salute, interpretando le espressioni del volto, e il

“Consciuos Hospital”, l’ospedale del domani, al cui interno tutto è interconnesso e

non esiste più il confine tra uomo, macchina ed edificio.

“Il futuro ci viene incontro con una grande velocità: ogni 5 anni assistiamo a

un’innovazione digitale e tutto cambia”, spiega la coordinatrice dell’area tematica

Giorgia Zunino, Direttore UOS IRCSS San Martino di Genova e Direttore

Scientifico Alta Formazione Hedux.org. “La realtà che ci aspetta è il ‘cognitive’,

l’intelligenza artificiale, che porterà a un cambiamento radicale del modo di

concepire la medicina, il ruolo del medico e anche gli ospedali.

PHARMASTAR.IT 3/3Data: 26/09/2016

Utenti unici: 8.000

Quest’ultimi svilupperanno al loro interno una rete di interconnessioni tali per cui,

proprio come un vero organismo vivente, saranno in grado di reagire e soddisfare

le esigenze del personale che ci lavora, diventando più efficienti e riducendo i

costi. Pensiamo, per esempio, ai letti che rileveranno direttamente peso,

temperatura e pressione del paziente, oppure alle pareti della stanza che

cambieranno colore e luminosità a seconda dello stato d’animo della persona,

osservando semplicemente le espressioni del viso”.

Ma, in tema di innovazione e ricerca, in che modo è possibile rendere il nostro

Paese più attrattivo per gli investimenti internazionali?

“Per il sistema Università-Ricerca-Impresa italiano, la capacità di attrarre investitori

internazionali richiede che i tre attori dialoghino costantemente tra loro e che dalla

formazione superiore si passi alla ricerca e poi alla produzione, senza

discontinuità”, dichiara Paolo De Natale, Direttore dell'Istituto Nazionale di Ottica

del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

“Il dialogo richiede, però, persone che abbiano un substrato culturale comune e

siano, quindi, in grado di trasferire rapidamente ed efficientemente informazioni,

fino a generare prodotti ad alto grado di innovazione. Mentre Università e Ricerca,

in Italia, hanno già un grado abbastanza elevato di integrazione, frenato

soprattutto da un quadro normativo troppo eterogeneo, le imprese hanno ancora

un numero troppo esiguo di personale con elevato livello di istruzione e con una

adeguata esperienza di ricerca. Per ridurre questo dislivello culturale, il CNR ha in

programma di lanciare dottorati di ricerca, che prevedano l’impegno paritetico di

Università, CNR ed Imprese per creare delle nuove figure professionali, con il

potenziale di rivoluzionare gli attuali rapporti, affidando a prodotti industriali sempre

più innovativi il superamento dei problemi economici”.

NURSE.ITData: 26/09/2016

Utenti unici: N.D.

I CANI DIAGNOSTICANO IL CANCRO ALLA PROSTATA NEL 98% DEI CASI

Ad affermarlo è uno studio partito 4 anni fa: i cani sarebbero in grado di

individuare, annusando le urine dei pazienti, delle sostanze volatili presenti in chi

ha il cancro alla prostata con estrema attendibilità.

Da uno studio scientifico avviato nel 2012 ed attualmente in corso, sembra che i

cani siano in grado di diagnosticare il tumore alla prostata degli umani con

un’accuratezza pari al 98%. Come? Annusando le urine dei pazienti, che in caso di

cancro alla ghiandola sono ricche di specifiche sostanze, che l’olfatto sviluppato

dei canidi è in grado di riconoscere.

La ricerca, in collaborazione col Centro Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet)

e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa, è condotto dal dottor Gianluigi

Taverna (responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di

Castellanza), che spiega: “Zoe, Liu e ora Jack, tre pastori tedeschi di età

compresa tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di

riconoscere l’urina dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del

98%. Teniamo conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato

al primo campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza”.

Il trio di “cucciolotti anti-cancro” sono stati presentati nei giorni scorsi a Firenze, al

Forum della Leopolda sulla sostenibilità in sanità, dove sono stati protagonisti di

una interessante dimostrazione.

Alessio Biondino

HEALTHDESK.ITData: 26/09/2016

Utenti unici: 3.000

SANITÀ DEL FUTURO, UN'OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER IL PAESE

Con un bilancio di 700 addetti ai lavori presenti e 2 mila visitatori, si è chiusa a

Firenze la prima edizione del Forum della sostenibilità e opportunità nel settore

della salute.

Nella “due giorni” (23 e 24 settembre) ospitata dalla stazione Leopolda si sono

susseguiti dibattiti e incontri in cui responsabili politici, comunità scientifica,

imprese, associazioni di pazienti e di categoria si sono confrontati per condividere

e proporre soluzioni per un Servizio sanitario nazionale sostenibile ma che, al

tempo stesso, sia motore di innovazione e sviluppo. «Per essere davvero

sostenibile e generare opportunità – dichiara Giuseppe Orzati, direttore del Forum

- un sistema deve adattarsi alle evoluzioni del contesto in cui opera. Diventa così

fondamentale il dialogo tra tutti gli attori dello scenario».

Sul tema della sostenibilità, per esempio, la presidente della Commissione e

Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, in un’intervista al giornalista Mario

Pappagallo, ricorda che «un sistema sanitario è sostenibile finché noi decidiamo

che debba esserlo. Noi oggi abbiamo il dovere morale di sostenerlo non solo

organizzativamente ma anche economicamente. È vero che, in fatto di risorse, ci

sono state e ci saranno variabili molto pesanti a causa delle difficoltà economiche,

ma senza salute non c’è tutto il resto. Tagliando il Fondo sanitario la situazione

peggiorerà ulteriormente. Bisogna evitare gli sprechi, smettere di lucrare sulla

sanità; inoltre, c’è il tema dei 21 sistemi sanitari differenti che va assolutamente

affrontato. Non possiamo più tollerare – conclude - che una persona viva o muoia

a seconda della Regione in cui viene assistita». Tuttavia la sostenibilità del Ssn

non passa soltanto da adeguate politiche sanitarie: «L’86% delle malattie croniche

di cui gli italiani soffrono è dovuto principalmente a quattro fattori di rischio,

comportamentali e pertanto modificabili: cattiva alimentazione, scarsa o nulla

attività fisica, eccessivo consumo di alcol e fumo» ricorda infatti Walter Ricciardi,

presidente dell’Istituto superiore di sanità. E se le politiche di contrasto al fumo e

all'abuso di alcol adottate nel nostro Paese possono vantare buoni risultati,

altrettanto non si può dire sul fronte dell'alimentazione e dell'attività fisica: in questi

casi, «le politiche che abbiamo attivato finora non sono state in grado di invertire il

trend attuale – conferma Ricciardi - tanto è vero che i nostri ragazzi sono i più

obesi in Europa, dopo i greci, e i terzi nel mondo. Questo rappresenta sicuramente

un preludio di insostenibilità, perché noi sappiamo che un bambino sovrappeso

oggi sarà un adulto malato domani».

IMPRONTAUNIKA.ITData: 26/09/2016

Utenti unici: N.D.

IL SUPER FIUTO DEI CANI: SCOVANO I TUMORI ALLA PROSTATA NEL 98%

DEI CASI

I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata, annusando le urine di un

paziente. È quanto emerge da due studi scientifici: il primo avviato nel 2012 dal

dottor Gianluigi Taverna, attualmente in corso con la collaborazione del Centro

Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet), e patrocinato dallo Stato Maggiore della

Difesa. Il secondo ideato dallo Ieo di Milano in collaorazione con l’università di

Milano.

I cani addestrati sono stati protagonisti di una dimostrazione al Forum della

Leopolda sulla sostenibilità in sanità, che si è svolto a Firenze il 23 e il 24

settembre. La ricerca toscana ha accertato che il tumore della prostata produce

delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema

attendibilità.

Zoe, Liu e ora Jack tre pastori tedeschi altamente addestrati presso il centro

militare veterinario dell’esercito con sede a Grosseto – spiega Taverna,

responsabile dell’unità di Urologia presso la Humanitas Mater Domini di

Castellanza – di età compresa tra 1 e 6 anni, dopo un rigoroso addestramento

sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti da tumore prostatico

con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che l’accuratezza dell’antigene

prostatico specifico associato al primo campionamento bioptico della prostata non

supera il 35% di accuratezza, ha aggiunto.

“Il tumore prostatico ha un odore particolare e ora il prossimo passo sarà quello di

capire quali sono le molecole e cosa annusa il cane”, sottolinea Traversa. Lo

studio ha avuto sviluppi in tutto il mondo: “Stiamo collaborando con Stati Uniti,

Giappone, Olanda e Inghilterra per allargare questa esperienza: vogliamo capire

che cosa annusi il cane, in modo da riprodurre uno strumento in grado di

affiancarlo per capire quale tipo di metabolismo neoplastico cellulare che

determina l’odore particolare”.

”Negli ospedali è presumibile che non vedremo i cani come ci capita negli

aeroporti – ha aggiunto Pierpaolo Graziotti, Presidente AURO e Responsabile

dell’Unità Operativa di Urologia dell’Istituto Humanitas- ma resta “la magia” che

animali opportunamente addestrati siano più affidabili di qualsiasi attuale test

diagnostico nell’identificare un paziente con neoplasia prostatica.

IMALATIINVISIBILI.ALTERVISTA.ORG 1/3Data: 26/09/2016

Utenti unici: N.D.

FORUM LEOPOLDA: SANITÀ DEL FUTURO, UN'OPPORTUNITÀ DI

CRESCITA, NON SOLO UN COSTO PER IL PAESE

Le nuove prospettive di diagnosi e cura nella lotta contro i tumori. Progetti di

innovazione tecnologica, come l'ospedale “intelligente”, che rivoluzioneranno il

nostro modo di concepire la medicina. E ancora: quali soluzioni mettere in atto per

attrarre la ricerca internazionale in Italia. Questi alcuni dei temi affrontati nella

giornata conclusiva del Forum della Leopolda.

Le nuove prospettive di diagnosi e cura nella lotta contro i tumori. Progetti di

innovazione tecnologica, come l’ospedale “intelligente”, che rivoluzioneranno il

nostro modo di concepire la medicina. E ancora: quali soluzioni mettere in atto per

attrarre la ricerca internazionale in Italia. Questi alcuni dei temi affrontati nella

giornata conclusiva del Forum della Leopolda.

Si è chiusa lo scorso sabato a Firenze la prima edizione del “Forum della

sostenibilità e opportunità nel settore della salute”, che ha visto riuniti nel

capoluogo toscano i principali protagonisti della sanità italiana, in un confronto

volto a delineare soluzioni e strategie per lo sviluppo del settore, all’insegna di una

gestione oculata delle risorse. Un ricco e intenso programma di eventi, tavoli

tecnici e workshop ha animato per due giorni la Stazione Leopolda, coinvolgendo

700 addetti ai lavori e registrando 2.000 visitatori.

Parola chiave della seconda giornata dei lavori è stata l’innovazione, declinata in

tutte le sue applicazioni, dalla tecnologia alla ricerca clinica: ne sono stati

evidenziati i vantaggi che può apportare sia al miglioramento del benessere e della

salute del singolo cittadino, grazie a diagnosi precoce e terapie sempre più

personalizzate, sia al sistema sanitario, in termini di contenimento dei costi e

riduzione della spesa nel medio-lungo periodo.

Uno degli ambiti in cui si annoverano negli ultimi decenni le maggiori

sperimentazioni è senza dubbio quello oncologico, cui il Forum ha dedicato l’area

tematica “Il futuro senza cancro”. Si sono alternati interventi di autorevoli esperti

sulle nuove frontiere che si profilano nella lotta ai tumori, incontri con studenti e

cittadini per ricordare il ruolo dell’alimentazione e dei corretti stili di vita come

strumenti di prevenzione e l’importanza degli screening per l’individuazione

precoce della malattia.

Data: 26/09/2016

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E proprio sul fronte delle diagnosi innovative, un prezioso aiuto può arrivare anche

dai nostri amici a quattro zampe, che, opportunamente addestrati, sono in grado di

rilevare con il loro olfatto la presenza di neoplasie, come dimostrato dai cani

dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, tra i protagonisti della manifestazione.

Sono stati, inoltre, presentati i risultati di uno studio attualmente in corso, condotto

dall’Unità Operativa di Urologia di Humanitas, in collaborazione con il Centro

Militare Veterinario di Grosseto (CeMiVet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della

Difesa, da cui è emerso che i cani, dopo un rigoroso addestramento, possono

diagnosticare con un’accuratezza pari al 98% il tumore alla prostrata, annusando

un campione di urine del paziente.

“Oggi abbiamo a disposizione diverse armi per combattere la lotta contro il cancro:

- afferma Gianni Amunni, Direttore Operativo Istituto Toscano Tumori - dalla

prevenzione primaria e l’adozione di adeguati stili di vita e sane abitudini

alimentari, alla prevenzione secondaria e la diffusione degli strumenti di

anticipazione diagnostica. C’è poi tutto il mondo della cura, dove si è assistito a

un’incredibile crescita dell’innovazione: la chirurgia sempre meno invasiva, che

tende a mantenere l’integrità corporea del paziente, la radioterapia, in grado di

colpire con precisione millimetrica il tumore nelle sedi più improbabili, la

chemioterapia con l’impiego di farmaci a bersaglio che risparmiano le cellule sane

e l’immunoterapia per aggredire il cancro tramite gli anticorpi presenti

nell’organismo. Infine, la ricerca, che continua a fornirci informazioni sempre più

dettagliate sulle caratteristiche della malattia. È però fondamentale

l’organizzazione, la presenza di un network, di reti oncologiche dove unire

prevenzione, terapia e ricerca, per poter garantire a tutti i cittadini la stessa

prospettiva di cura”.

“Il futuro della salute e della medicina” è il titolo di un’altra area tematica in cui

sono stati illustrati avveniristici progetti di innovazione tecnologica applicata al

campo medicale: dalla realizzazione di protesi e tutori con la stampa 3D, al

software open source - SoundSight Training - per aiutare i non vedenti ad

orientarsi nello spazio solo attraverso il suono. E ancora: lo specchio in grado di

segnalare i rischi per la salute, interpretando le espressioni del volto, e il

“Consciuos Hospital”, l’ospedale del domani, al cui interno tutto è interconnesso e

non esiste più il confine tra uomo, macchina ed edificio.

“Il futuro ci viene incontro con una grande velocità: ogni 5 anni assistiamo a

un’innovazione digitale e tutto cambia”, spiega la coordinatrice dell’area tematica

Giorgia Zunino, Direttore UOS IRCSS San Martino di Genova e Direttore

Scientifico Alta Formazione Hedux.org. “La realtà che ci aspetta è il ‘cognitive’,

l’intelligenza artificiale, che porterà a un cambiamento radicale del modo di

concepire la medicina, il ruolo del medico e anche gli ospedali.

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Data: 26/09/2016

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Quest’ultimi svilupperanno al loro interno una rete di interconnessioni tali per cui,

proprio come un vero organismo vivente, saranno in grado di reagire e soddisfare

le esigenze del personale che ci lavora, diventando più efficienti e riducendo i

costi. Pensiamo, per esempio, ai letti che rileveranno direttamente peso,

temperatura e pressione del paziente, oppure alle pareti della stanza che

cambieranno colore e luminosità a seconda dello stato d’animo della persona,

osservando semplicemente le espressioni del viso”.

Ma, in tema di innovazione e ricerca, in che modo è possibile rendere il nostro

Paese più attrattivo per gli investimenti internazionali?

“Per il sistema Università-Ricerca-Impresa italiano, la capacità di attrarre investitori

internazionali richiede che i tre attori dialoghino costantemente tra loro e che dalla

formazione superiore si passi alla ricerca e poi alla produzione, senza

discontinuità”, dichiara Paolo De Natale, Direttore dell'Istituto Nazionale di Ottica

del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

“Il dialogo richiede, però, persone che abbiano un substrato culturale comune e

siano, quindi, in grado di trasferire rapidamente ed efficientemente informazioni,

fino a generare prodotti ad alto grado di innovazione. Mentre Università e Ricerca,

in Italia, hanno già un grado abbastanza elevato di integrazione, frenato

soprattutto da un quadro normativo troppo eterogeneo, le imprese hanno ancora

un numero troppo esiguo di personale con elevato livello di istruzione e con una

adeguata esperienza di ricerca. Per ridurre questo dislivello culturale, il CNR ha in

programma di lanciare dottorati di ricerca, che prevedano l’impegno paritetico di

Università, CNR ed Imprese per creare delle nuove figure professionali, con il

potenziale di rivoluzionare gli attuali rapporti, affidando a prodotti industriali sempre

più innovativi il superamento dei problemi economici”.

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Data: 26/09/2016

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GRAZIE AL FIUTO IL CANE È IN GRADO DI INDIVIDUARE AL 98% UN

TUMORE ALLA PROSTATA

Di Latorre Carolina

Che il fiuto del cane sia infallibile in diversi ambiti è ormai risaputo da diverso

tempo.

Ciò che è nuovo è che è stato scoperto che il fiuto del cane può riuscire ad

individuare un tumore alla prostata con una precisione del 98%, una precisione

altissima ed impressionante.

Da una ricerca effettuata recentemente dal dottor Gianluigi Taverna, responsabile

del reparto Urologia della Humanitas Mater Domini di Castellanza, iniziata nel

2012 ed in continuo studio tutt’oggi, grazie anche al patrocinato dello Stato

Maggiore della Difesa ed in collaborazione con il Centro Militare Veterinario di

Grosseto, è emerso che i cani sono in grado, grazie al loro fiuto, di individuare con

una precisione del 98% la presenza di un tumore alla prostata annusando le urine

del paziente.

Nei giorni scorsi, a Firenze, presso il Forum della Leopolda è stata effettuata una

dimostrazione pratica di come alcuni cani addestrati riuscivano, annusando le

urine dei pazienti, ad individuare quelle dei soggetti che presentavano un tumore

prostatico.

L’accuratezza del fiuto dei cani nell’individuare questo tipo di tumore è

sensazionale se si paragona al test bioptico della prostata che, associato

all’antigene prostatico riesce a fornire solo un 35% di accuratezza.

Un tale risultato è dovuto al fatto che i cani utilizzano un organo vomeronasale che

permette, tramite l’olfatto, di analizzare gli odori ed elaborare qualsiasi tipo di dato

degli stessi come se questo organo fosse un secondo cervello dell’animale.

Giusto per far capire le potenzialità dei nostri amici a quattro zampe è stato fatto

l’esempio della tazzina di caffè con lo zucchero. Mentre l’uomo è in grado di capire

quanto zucchero possa essere presente in una tazzina di caffè, un cane è in grado

di riconoscere la stessa quantità di zucchero presente però in una quantità di

liquido diluita in due piscine.

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Data: 27/09/2016

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FORUM DELLA LEOPOLDA: NECESSARIO INNOVARE I MODELLI

ORGANIZZATIVI DEL COMPARTO SALUTE

Caterina Lucchini

Think tank di idee e proposte innovative per una sanità più sostenibile, la prima

giornata del forum della Leopolda si è conclusa sottolineando l’importanza di

rivedere i modelli organizzativi del comparto salute, processo necessario per poter

garantire l’accesso alle innovazioni tecnologiche e scientifiche.

Idee e proposte innovative per una sanità più sostenibile al forum della Leopolda. Importante rivedere i modelli

organizzativi del comparto salute

Senza una revisione dei modelli organizzativi si correrà il rischio di non sfruttare

adeguatamente le innovazioni che stanno letteralmente travolgendo il comparto

salute.

“L’innovazione non va solo applicata in ambito economico, ma anche a quello

organizzativo” ha infatti sottolineato Emilia Grazia De Biasi, presidente

Commissione Igiene e Sanità del Senato, intervenuta al “Forum della sostenibilità

e opportunità nel settore della Salute“, a Firenze.

“L’Italia è l’unico Paese che cura tutti e questo è un valore che non va dimenticato”

– ha continuato De Biasi – sottolineando che le innovazioni cui deve guardare

l’Italia partono da una integrazione socio-sanitaria, passano per una maggiore

collaborazione tra le Regioni e puntano a una sanità integrativa e a pari

opportunità per i cittadini.

“Dobbiamo stare in Europa – ha rimarcato De Biasi – e questo passa da una

revisione delle leggi che regolamentano la sperimentazione animale e che ad oggi

ci vedono fuori da molti progetti europei, ad una contrattazione compatta con gli

altri Stati per un prezzo europeo di riferimento dei farmaci ad alto costo che stanno

arrivando sui mercati”.

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Data: 27/09/2016

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Sveltire la burocrazia

Per puntare sull’innovazione tecnologica e farmacologica: “I tempi d’immissione

sul mercato dei farmaci innovativi vanno ridotti“, ha commentato Carla Collicelli,

vice direttore del Censis. Secondo quanto emerso da uno studio Censis-FAVO-

AIOM del 2015, infatti, i temi di accesso per i nuovi prodotti oncologici sono stati in

media in Italia tra il 2008 e il 2013 di 427 giorni, contro i 109 del Regno Unito, i 364

della Francia e gli 80 della Germania.

Dati sul mercato dei farmaci

A fare il punto su quello che avverrà nei prossimi anni ci ha pensato Sergio

Liberatore, AD IMS Health Italia. “Il mercato globale dei farmaci nel 2020 supererà

i 1400 miliardi di dollari. In Italia è prevista una crescita annua del 5% per i

prossimi anni, prevalentemente a carico del canale ospedaliero”. Dal 2016 al 2020

saranno lanciate 225 nuove molecole a livello globale, di cui 75 apparterranno alla

categoria dei farmaci orfani.

Secondo quanto stimato dall’ultimo rapporto GIMBE il fabbisogno economico

italiano nel 2025 sarà intorno ai 200 miliardi di euro. “Questa analisi è al ribasso, e

non tiene conto delle spesa extra da considerare per gli investimenti straordinari

per l’edilizia sanitaria e delle spese legate ai bisogni socio-sanitari, valutabili in

almeno altri 17 miliardi di euro”, ha spiegato durante la plenaria Nino Cartabellotta,

presidente Fondazione GIMBE.

Dove recuperare le risorse

“Per salvare in SSN occorre un preciso programma politico”, ha continuato

Cartabellotta, che ha anche lanciato in occasione del Forum l’osservatorio GIMBE

sulla sostenibilità del SSN, a sostegno di quanto sottolineato da tutti i relatori

intervenuti, per cui l’innovazione di cui ora tanto si parla deve prima di tutto

avvenire a livello organizzativo.

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Data: 27/09/2016

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TASSE DI SCOPO PER FARMACI ONCOLOGICI INNOVATIVI. DE BIASI

APPROVA, MARTINI NO

Caterina Lucchini

Al Forum della Leopolda la proposta di AIOM di aumentare il costo delle sigarette

di un centesimo per creare un fondo per i farmaci oncologici innovativi ha trovato

pareri contrastanti.

La proposta di AIOM di aumentare il costo delle sigarette di un centesimo per creare un fondo per i farmaci

oncologici innovativi ha trovato pareri contrastanti

Un centesimo in più a sigaretta. Questa la proposta che ha avanzato l’AIOM

(Associazione Italiana di Oncologia Medica) per istituire un fondo nazionale per

l’oncologia che possa coprire le spese per i farmaci oncologici innovativi che si

stanno affacciando sul mercato.

Se ne è parlato anche durante il “Forum della sostenibilità e opportunità nel settore

della salute” che si è tenuto a Firenze il 23 e 24 Settembre.

Un centesimo in più. Le ragioni del sì…

A introdurre l’argomento è stata Emilia Grazia De Biasi, Presidente Commissione

Igiene e Sanità del Senato, intervenuta nella sessione in cui si è parlato del futuro

della sanità. “Credo che sia un giusto contributo sociale“, ha sostenuto la

senatrice.

“La proposta avanzata dal presidente AIOM Carmine Pinto porterebbe 720 milioni

in questo fondo per i farmaci oncologici”, ha spiegato Andrea Messori, presidente

SIFaCT (Società Italiana di Farmacia Clinica e Terapia), durante il Pharma

Question Time, un momento di confronto all’interno del Forum della Leopolda sulle

politiche del farmaco in Italia.

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Data: 27/09/2016

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… e quelle del no

“No all’aumento delle accise sul tabacco“. Ha così chiaramente esposto la sua

posizione Nello Martini, Direttore di Drugs & Health ed ex Presidente AIFA. Un no

che è anche arrivato dal Premier Matteo Renzi che pochi giorni fa ha commentato

così la proposta di inserire la tassa di scopo sulle sigarette nel Patto di Stabilità:

“No all’aumento né di tasse, né di accise, nemmeno sulle sigarette. Io non fumo,

credo che fumare faccia male, però non è possibile che si prenda quella parte di

cittadini che fuma e che si sprema. O dici che non si può più fumare in Italia o non

è che li utilizzi come bancomat perché fumano”.

Un fondo per tutti i farmaci innovativi

Nello Martini ha inoltre aggiunto nel suo intervento che dovrebbe essere istituito un

fondo che comprenda tutti i farmaci innovativi, e non uno ad hoc per l’epatite C o

per i tumori. Dello stesso parere anche Antonio Panti, presidente Ordine Medici

Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Firenze. “Si deve parlare di un

fondo generale per l’innovazione. Perché ad esempio la tassa di scopo sulle

sigarette dovrebbe interessare solo l’oncologia? Il fumo provoca molte altre

patologie tra cui ad esempio la BPCO”. Le decisioni da qui in avanti non

dovrebbero essere più prese per singoli settori terapeutici.