rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

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rassegna stampa Palchi DiVersi 2011-2012

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RASSEGNA STAMPA

A CURA DI

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PALCHI DIVERSI rassegna teatrale 7^ edizione

RAGUSA – La compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, diretta da Vittorio Bonaccorso e

Federica Bisegna, organizza anche quest’anno la stagione teatrale “Palchi DiVersi”

giunta alla settima edizione. La rassegna, che si aprirà il prossimo 4 novembre con il

nuovo allestimento della rappresentazione “Sogni di Beniamino Modestini

Contabile”, sarà presentata venerdì 28 ottobre alle ore 12 presso il cinema Lumiere

in via Archimede a Ragusa. Quest’anno la manifestazione culturale prevede

numerose nuove edizioni di lavori portati in scena dalla compagnia G.o.D.o.T. ma

anche alcune compagnie ospiti, una sezione dedicata al teatro per i ragazzi e una

destinata all’esaltazione del ruolo della figura femminile. Non mancherà uno stage e

una lezione-spettacolo con un noto artista francese. Tutti i dettagli saranno illustrati

nel corso dell’incontro con la stampa.

26 ottobre 2011

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COMPAGNIA G.o.D.o.T

PRESENTATA LA RASSEGNA TEATRALE PALCHI DIVERSI. SI INIZIA IL 4 NOVEMBRE AL LUMIERE

RAGUSA – Alla presenza dell’assessore comunale alla cultura Sonia Migliore, stamani è stata presentata in conferenza stampa la nuova edizione della rassegna teatrale Palchi DiVersi curata dalla compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Una compagnia di professionisti, radicata nel territorio, che riesce a creare proprie produzioni con testi originali, interpreta agevolmente quelli di grandi drammaturghi, si apre a compagnie esterne, forma allievi giovani e adulti nella nostra provincia. Durante la conferenza l’assessore Migliore si è soffermata su temi importanti riguardanti la cultura, lanciando un appello a tutti gli operatori culturali, perché si formi una forza unica di intenti che vada nella giusta direzione. Ha anche specificato di voler rilanciare il Teatro La Licata, perché diventi fucina di cultura e di voler istituzionalizzare la rassegna Teatri Diversi, a cui offre un patrocinio. Nella 7° edizione di Palchi DiVersi trovano spazio anche 3 opere originali della compagnia, 2 delle quali dedicate alle scuole, ma anche opere di drammaturghi come Shakespeare, Ionesco e Nicolaj. Inoltre ci sarà la sezione “Teatro donna” che apre a nuove compagnie, con il teatro di denuncia, la commedia e il sentimentale, non dimenticando della formazione con i suoi laboratori per giovani e adulti e uno stage condotto dal clown francese Emmanuel Gallot-Lavallée. Due i luoghi deputati ad accogliere queste rappresentazioni: il cine-teatro Lumiere e il teatro Il Palco al Masd di Ragusa. Proprio con il Lumiere, dove si è svolta la conferenza stampa, si è instaurata una proficua collaborazione che proseguirà con interessanti proposte culturali con nuove produzioni per alcuni lavori già portati in scena dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Si ricomincia da una di queste, ovvero da “Sogni di Beniamino Modestini Contabile”, una divertente e dissacrante commedia che tratta del sogno di un contabile di scrivere, di tirar fuori, di spezzare la sua vita mediocre. I testi sono di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna, il progetto teatrale e la regia di Vittorio Bonaccorso, le musiche di Gianni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Jenny La Cava e gli altri attori della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. L’appuntamento, per questa prima edizione è al Lumiere il 4 e l’11 Novembre 2011, alle ore 21. 28 ottobre 2011

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

COMINCIA VENERDI’ LA RASSEGNA TEATRALE PALCHI DIVERSI CON LA NUOVA EDIZIONE DEI “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE”

RAGUSA – Inizia con una nuova edizione, divertente e al tempo stesso dissacrante, la settima rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Il primo appuntamento è per venerdì 4 novembre al cine teatro Lumiére con il fortunato e allegro spettacolo “Sogni di Beniamino Modestini contabile” con i testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e con in scena gli attori della stessa compagnia G.o.D.o.T. che reciteranno nell’ambito del progetto teatrale curato da Vittorio Bonaccorso che firma anche la scena e la regia. La rappresentazione teatrale, che nella scorsa edizione della rassegna ha ottenuto un enorme successo, viene proposta con una riedizione ancora più ricca nelle scene e negli adattamenti per continuare a divertire il pubblico. La trama è assolutamente spassosa. Beniamino Modestini sente di vivere una vita che non gli appartiene. Vorrebbe fare lo scrittore ma è costretto a restare incollato alla sua scrivania nel ruolo di contabile, vessato dalla perfida ma bellissima segretaria del direttore dell’ufficio in cui lavora. Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi, sogna di poter pubblicare un giorno il suo best seller. Ma non avrà fortuna. Chiama inutilmente le varie case editrici. Si crede un grande scrittore ma non si rende conto di essere un mediocre. E come sempre, anche questa rappresentazione vuole spingere il pubblico, dopo tante risate, verso una riflessione. Quanto di Modestini c’è in ognuno di noi? Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di essere altro da sé, credendo di avere capacità fuori dal comune, finendo poi per scontrarsi con la dura realtà? La rappresentazione teatrale sarà in scena anche il prossimo 11 novembre sempre al cine teatro Lumiére. Il biglietto d’ingresso è di 10 euro. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699.

02 novembre 2011

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

INIZIA CON I “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE” E CON UN BUON SUCCESSO LA NUOVA RASSEGNA TEATRALE DELLA COMPAGNIA G.O.D.O.T.

RAGUSA – Improbabili personaggi di storie romanzate, tra sfondi in movimento e costumi ricercati, mentre in scena vanno i “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. Si è aperta così, ieri sera al cine teatro Lumiére, la settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Un caleidoscopio di storie che si intrecciano, tratte dalle pagine dei libri che Beniamino Modestini scrive, o meglio immagina, tra i mille conti del suo lavoro di contabile e pressato da un’avvenente segretaria d’azienda, sperando che le case editrici siano interessate. Gli attori che si alternano diventano personaggi di rissosi talk show televisivi, o astronauti che atterrano su pericolosi pianeti, o ancora combattenti medioevali e perfino protagonisti di un affascinante giallo che non si risolve però in un delitto. Ma al telefono, una volta raccontate le storie che si animano a beneficio del pubblico, dalle case editrici riceve solo risposte negative. Nessun best seller per Modestini. I suoi lavori e le sue idee non avranno infatti fortuna e i suoi sogni andranno amaramente infranti mentre la donna delle pulizie sciorina l’ennesima massima ricordando ad esempio che non è necessario andare chissà dove per cercare “il senso della cose, basta cercarlo nel secchio”. Il progetto teatrale è stato curato da Vittorio Bonaccorso che ne ha firmato anche le scene e la regia, con i testi originali di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e le musiche originali di Giovanni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Daniela Cascone, Antonella Cesearino, Salvatore Cavallo, Giovanni Celestre, Cristina Gennaro, Giancarlo Iacono, Genny La Cava, Francesco Piccitto, Anita Pomario, Maria Gina Taranto. Tutti molto bravi e pronti ad interagire l’un con l’altro. I costumi sono stati curati da Federica Bisegna che ha scelto di mischiare colori e stravaganze per rendere ancora più visionaria un’opera divertente ed entusiasmante allo stesso tempo, con ritmi sempre rapidi e avvincenti. La rappresentazione teatrale è stata interamente presentata in una nuova edizione e sarà replicata venerdì prossimo 11 novembre alle ore 21 sempre al Lumiére. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar.

Info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699. 05 novembre 2011

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

DOPO IL SUCCESSO DEL DEBUTTO, TORNA DOMANI SERA IN SCENA LA COMPAGNIA G.O.D.O.T CON I “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE”.

RAGUSA – Nuovamente in scena, domani sera al cine-teatro Lumière di Ragusa, la Compagnia G.o.D.o.T. che proporrà la rappresentazione teatrale “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. Dopo il debutto di venerdì scorso, domani sera alle 21 si torna infatti in scena nell’ambito della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” giunta alla settima edizione. Con i testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e con in scena gli attori della stessa compagnia G.o.D.o.T. che reciteranno nell’ambito del progetto teatrale curato da Vittorio Bonaccorso che firma anche la scena e la regia, la rappresentazione teatrale verrà proposta nella nuova edizione ricca di costumi, scene e battute divertenti. Beniamino Modestini è un contabile che crede di essere un sapiente scrittore. Sogna di pubblicare un romanzo ma non avrà fortuna. Le case editrici non daranno seguito mentre sul palco si alternano le varie scene immaginate dal contabile quali trame delle sue storie. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Ingresso 10 euro, info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699.

10 novembre 2011

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

PALCHI DIVERSI: SI TORNA IN SCENA CON “LA MAGICA CUBOSFERA”, UN DELIZIOSO SPETTACOLI DEDICATO AI PIU’ PICCOLI.

RAGUSA – Una favola che farà sognare grandi e piccini, conducendoli in un magico mondo, il mondo de “La Magica Cubosfera”. Secondo spettacolo al Cineteatro Lumiere di Ragusa, mercoledì prossimo, 14 dicembre, per la rassegna teatrale Palchi Diversi. La Compagnia G.o.D.o.T. presenta al pubblico il lavoro dei suoi piccoli allievi. Saranno infatti 15 bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 15 anni i protagonisti di una “magica” rappresentazione teatrale, tra allievi dello scorso anno e allievi di quest’anno del laboratorio teatrale junior tenuto dalla compagnia. E come nelle favole più belle, anche in questa ci saranno fate, gnomi, maghi e streghe. Sarà una fiaba ancora più surreale, una sorta di fantasia al quadrato. La fantasia entrerà nella realtà, ma a sua volta la realtà entrerà nella fantasia. All’assistente mago, ai guardiani di castelli, alla principessa e ai funghi parlanti si affiancheranno infatti degli atipici personaggi per le fiabe, come appunto un’incursione del mondo del reale, con una psicanalista, un’istitutrice, una bimba che nessuno ascolta. Ma ci sarà anche una sfera magica, tanto magica da non essere più una sfera ma un cubo, sarà infatti la magica cubosfera. Lo spettacolo con testi di Federica Bisegna, con la regia di Vittorio Bonaccorso, dimostrerà, anche se l’apparenza inganna l’occhio, come la sostanza resta intatta. E’ sì un cubo, ma resta sempre magico, e al suo interno è possibile vedere rispecchiata una realtà trasformata, proprio come succede nei sogni. Un divertente, ironico, strampalato gioco dell'identità che incuriosisce e affascina, in cui ogni dettaglio è straordinariamente curato. Con le musiche originali di Gianni Celestre, i costumi di Federica Bisegna, lo spettacolo andrà in scena per “Palchi Diversi” mercoledì sera alle ore 21, ma verrà rappresentato durante questa settimana, sempre al Lumiere, per alcune scuole elementari e medie di Ragusa, diventando uno spettacolo di metà anno per i nuovi allievi della compagnia G.o.D.o.T.. Il laboratorio teatrale ha avuto inizio ad ottobre e si concluderà a giugno con uno spettacolo finale. “La Magica Cubosfera” è in verità lo spettacolo che ha concluso a giugno scorso il percorso dei partecipanti al laboratorio 2010/2011 e, visto il grande successo riscontrato, viene riproposto con l’inserimento dei nuovi allievi. Anche loro hanno avuto così modo di investigare sull’eterno dilemma tra finzione e realtà, tra attore che interpreta e personaggio interpretato. Uno spettacolo che diventa per gli stessi ragazzi metafora tra l’apparire e l’essere, tra la sembianza e l’essenza stessa delle cose. <<Anche i personaggi che ruotano intorno allo strano oggetto, sorta di ibrido geometrico, sono doppi e si dividono tra come gli altri li vedono e come in realtà sono – spiegano Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso - E’ meglio portare avanti la propria “normalità”, anche se non sempre accettata da tutti o, al contrario, è più giusto fingere di essere altro da sé? Personaggi e storie che solo a teatro possono avere una loro ragione di “apparire” e, dunque, di “essere”>>. Lo spettacolo ha il costo d’ingresso di 5 euro. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699.

12 dicembre 2011

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

RASSEGNA PALCHI DIVERSI: 500 SPETTATORI E 3 REPLICHE PER “LA MAGICA CUBOSFERA”.

IN SCENA PICCOLI GRANDI ATTORI.

RAGUSA – Oltre cinquecento spettatori e tre repliche (l’ultima sabato) nel piccolo ma accogliente teatro Lumiere di Ragusa per “La Magica Cubosfera”, per il secondo spettacolo inserito all’interno della rassegna teatrale Palchi DiVersi organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T., con in scena i piccoli allievi del laboratorio teatrale junior. Un mondo incantato, come nelle fiabe, con fate, gnomi, maghi e streghe interpretati da bambini e ragazzi tra gli 8 e 15 anni per un’ambientazione fantastica e surreale. Al centro, la sfera magica, così magica da non essere più una sfera ma un cubo, “la magica cubosfera”. Che poi è anche il titolo della rappresentazione teatrale, con i testi di Federica Bisegna e la regia di Vittorio Bonaccorso, che dimostra come sia vero che l’apparenza inganna l’occhio ma è anche vero che la sostanza resta intatta. E così pur essendo un cubo e comunque una sfera. Una magica cubosfera attraverso la quale filtrare la realtà attraverso un ironico e divertente gioco dell’identità. “E’ andata davvero molto bene – commenta l’attrice Federica Bisegna della compagnia G.o.D.o.T. – e’ stato bellissimo e i ragazzi sono stati molto bravi. Un’entusiasmante avventura che ci ha ricordato che quello che possono dare i bambini e i ragazzi non ha uguale: freschezza, entusiasmo, gratitudine e talento, talento puro”. Palchi DiVersi torna il 6 gennaio con “L'Amore di Papageno e Papagena” tratto da “Il Flauto Magico” di Mozart con Federica Bisegna e Genny Lacava, regia e pupazzi di Vittorio Bonaccorso. L’appuntamento, eccezionalmente, non è al teatro Lumiere ma al teatro Il Palco - Masd alle ore 18.30. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699.

19 dicembre 2011

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

RASSEGNA PALCHI DIVERSI: LA BEFANA PORTERA’ L’AMORE DI PAPAGENO E PAPAGENA.

IN SCENA IL 6 GENNAIO AL TEATRO IL PALCO-MASD

RAGUSA – In occasione dell'Epifania e con un delizioso spettacolo tutto dedicato ai bambini, ritorna la rassegna teatrale "Palchi DiVersi" organizzata dalla compagnia Godot. Sarà “L’amore di Papageno e Papagena” a divertire il pubblico che eccezionalmente si ritroverà al teatro Il Palco – Masd alle 18,30 e non come di consueto al teatro Lumiere. Tratto da “Il Flauto Magico” di Mozart, la rappresentazione teatrale vede in scena Federica Bisegna e Genny Lacava, protagoniste del libero adattamento della stessa Bisegna, proposto con la regia di Vittorio Bonaccorso. <<Al di là della provenienza più o meno esoterica e massonica dell’opera, da “Il Flauto magico” – spiega il regista Bonaccorso che ha curato anche gli oggetti di scena - prendiamo in prestito il rapporto contrastato di due dei personaggi centrali e cioè dell’uccellatore Papageno e di Papagena, la donna che ama. Da qui il pretesto per raccontare, per grandi linee, attraverso il teatro di figura e quello di narrazione, tutta l’intricata storia con i vari personaggi da Tamino a Pamina, da Sarastro alla Regina della Notte, a Monostatos, per raccogliere e sottolineare i messaggi che se ne possono trarre. Due su tutti: la trasformazione di un uomo rozzo, ignorante e debole in uomo saggio e gentile grazie all’amore ed alle prove che deve superare per ottenere la stima dell’amata, e la consapevolezza che il bene ed il male non sempre sono rappresentati per quello che sono e che, talvolta, sono soltanto i due lati della stessa medaglia. Tutto sublimato dalle immortali note del genio assoluto di Mozart, che abbiamo utilizzato come un tappeto magico sul quale far volare questa nostra piccola – grande favola>>. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699.

04 gennaio 2012

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

LA COMPAGNIA G.O.D.O.T. METTE IN SCENA IL CAPOLAVORO DEL TEATRO DELL’ASSURDO “LE SEDIE” DI IONESCO.

VENERDI’ SERA A RAGUSA IL DEBUTTO.

RAGUSA – Un capolavoro che ha contrassegnato la storia del teatro, imponendo la forte poetica di un grande autore che ha voluto raccontare il vuoto che circonda l’uomo, la drammaticità di un’esistenza vana e grottesca, il paradosso di un’incomunicabilità del comunicabile, della stessa irrealtà del reale. Per la 7° edizione della rassegna teatrale “Palchi Diversi”, la compagnia G.o.D.o.T. mette in scena “Le sedie”, la nuova produzione che debutta in prima assoluta venerdì prossimo 20 gennaio alle ore 21 presso il cine-teatro Lumière di Ragusa (in replica il 21 e 22 al teatro Il Palco al centro Masd). Commovente e ironica, l’opera scritta nel 1951 da Eugène Ionesco arriva nel capoluogo ibleo interpretata dagli attori Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, con la scena e la regia curate dallo stesso Bonaccorso. Un appuntamento insolito e particolare per la provincia, un appuntamento con il teatro dell’assurdo e con una coinvolgente e suggestiva rappresentazione che sviscera la tragicità della vita evidenziandone i caratteri farseschi. “La ragione è la follia del più forte; la ragione del meno forte è follia”. Da questa massima dello stesso Eugène Ionesco è partito Vittorio Bonaccorso per la messa in scena di un testo che risulta di un’attualità sconvolgente per il senso di alienazione che ne scaturisce. Due coniugi novantenni sono ogni sera impegnati a rappresentare la tragica farsa della loro stessa esistenza fatta di insuccessi e rimpianti. Unico sollievo le illusioni scaturite dall’abitudinario che scandisce il tempo, conferendogli una ingannevole condizione d’esistere. Una serata diversa dalle altre. Fanno il loro ingresso tanti ospiti, irreali, invisibili, resi concreti solo dalla presenza delle loro sedie. Il vecchio li ha convocati per renderli partecipi del proprio messaggio di salvezza, ma i due coniugi sono sopraffatti dal nulla e, con un drammatico epilogo, si arriva all’amara consapevolezza di un’ineffabilità dell’esistere e dell’incapacità di dare un senso alla vita dell’uomo. «Noi, i meno forti, siamo così bombardati da pubblicità, notizie, immagini, tutte allo stesso modo importanti da non accorgerci che niente ha significato – spiega il regista Bonaccorso - Siamo circondati da “oratori muti”, i più forti, ma al tempo stesso petulanti che si avvitano su se stessi pensando di essere portatori di messaggi fondamentali». Il capolavoro del genio franco-rumeno rende la vita di una vecchia coppia di coniugi metafora del vuoto che pervade la condizione umana. In un unico atto, “Le sedie” materializza il nulla, lo rende

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concreto e visibile agli spettatori. Il nulla che riempie la vita dei due protagonisti è lo stesso nulla che riempie la vita umana, un inutile niente di cui, comunque, non riusciamo a fare a meno. «Due sono i modi per liberarsi definitivamente da questo vuoto – continua Bonaccorso - il suicidio o la follia. Il primo, il suicidio, è conseguente alla seconda, la follia, durante la quale ci si rinchiude nella gabbia della propria esistenza sperando che nel ripetere ossessivamente un'azione si possano avere risultati diversi ogni volta che la si compia. E questa gabbia, una sorta di involucro sepolcrale, la riempiamo di fantasmi per popolare il nostro immaginario. Per tale prigione, che ho ricavato dalle sedie stesse e nella quale i due vecchi rimangono vincolati, mi sono servito di un disegno scenico quanto più ordinato possibile. Di solito si rappresentano tali oggetti come vecchi e di vario tipo, io invece avevo bisogno di giocare con il contrasto, così come Ionesco gioca con l’assenza-presenza. Ho immaginato di far scaturire tutta l’angoscia dei due personaggi da una sorta di ordine malato, un contrappunto al loro bizzarro dialogare. Come se alla fine della loro esistenza volessero invano mettere a posto i pensieri, ragionare sull’irragionevole. Così ho sfruttato la combinazione vettoriale del piano cartesiano: orizzontale, verticale, obliquo. Le prime due linee sono presenti rispettivamente nella seduta e nella spalliera delle sedie, la terza è presente nelle finestre e nella porta centrale. Quella orizzontale per me rappresenta il luogo, il reale, lo spazio, ciò che possiamo toccare e che ci dà sicurezza. La linea verticale rappresenta il pensiero, le aspirazioni, l’irreale che invade la vita quando la vita non è più tale. Infine la linea obliqua che rappresenta l’inevitabile, ciò che non si vorrebbe ma che, purtroppo, accade». Dopo la rappresentazione di giorno 20 gennaio al cine-teatro Lumière, “Le sedie” torna in replica il 21 e il 22 gennaio al teatro Il palco al centro Masd (via Demostene 52). Ingresso euro 10. Info e prenotazioni: 0932.682699 - 0932.686644 - 3393234452 - 3384920769

18 gennaio 2012

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

GRANDE SUCCESSO PER IL DEBUTTO DI IERI SERA A RAGUSA DELLA COMPAGNIA G.O.D.O.T. IN “LE SEDIE” DI IONESCO,

VERO CAPOLAVORO DEL TEATRO DELL’ASSURDO.

RAGUSA – Intenso, drammatico ma al tempo stesso ironico, ed ancora assolutamente descrittivo dell’incerta condizione esistenzialista dell’uomo. Così lo spettacolo “Le sedie” portato in scena ieri sera al teatro Lumiere di Ragusa dalla compagnia G.o.d.o.t.. Un successo pieno per il debutto di uno degli spettacoli più complessi e difficili di Eugene Ionesco. Un capolavoro del teatro dell’assurdo che gli attori Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso sono riusciti a rendere al pubblico con un’intensità davvero eccezionale e con una trovata molto particolare. La Bisegna ha interpretato il ruolo del Vecchio, mentre Bonaccorso, che ha curato anche la regia dello spettacolo, ha interpretato il ruolo della Vecchia. Parti inverse per sottolineare la scelta di uscire dall’identità di genere in una rappresentazione che è la farsa della vita. Un atto unico scritto da Ionesco negli anni ’50, con l’idea di mettere in scena l’irrealtà del reale, di comunicare l’incomunicabile, di abitare il vuoto dell’esistenza. Una vera e propria sfida per i protagonisti della pièce, due coniugi ultranovantenni, il Vecchio e la Vecchia, che vivono in una torre su di un'isola. Come ogni sera i due sono impegnati a rappresentare la farsa tragica della loro esistenza carica di insuccessi e rimpianti, aggrappandosi solo alla forza delle proprie illusioni, alla reciproca affettuosità, alle routinarie abitudini. Quella che Ionesco propone è comunque una serata speciale perché i due anziani aspettano ospiti illustri invitati ad ascoltare il messaggio di salvezza che un Oratore, ingaggiato dal Vecchio, intende tramandare ai posteri. E così alle due sedie iniziali in cui siedono Vecchio e Vecchia, pian piano se ne aggiungono decine e decine per i tanti ospiti immaginari che lentamente arrivano, ricreando un ingresso sempre più concitato. Un pubblico totalmente invisibile che parlotta e dialoga con i due protagonisti mentre nei fatti sul palco sono presenti soltanto le sedie di colori differenti e stilisticamente slanciate verso l’alto. In scena c’è dunque il deserto dell’esistenza stessa dei due anziani, un deserto popolato dal nulla creato da corpi inesistenti ma invasi dalla materialità delle sedie. Materia senza vita che soffoca il vuoto e spinge i due vecchi a gettarsi dalla finestra. Nella scena irrompe nel frattempo l’Oratore, interpretato da Daniela Cascone. Il portatore del messaggio da tramandare si rivela però muto, dalla doppia faccia e incapace anche semplicemente di articolare qualcosa, arrivando dunque alla fine del testo, ovvero alla beffarda certezza dell’impossibilità di spiegare il

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senso della vita, perché come diceva lo stesso Ionesco, "il mondo mi è incomprensibile: aspetto che qualcuno me lo spieghi". Quella proposta dalla compagnia G.o.d.o.t., con la regia di Bonaccorso, è stata una messinscena assolutamente rigorosa e attentissima nella ricerca dei particolari potendo contare sulle eccellenti capacità interpretative degli attori. Sia la Bisegna che lo stesso Bonaccorso, giocando a ruoli invertiti, hanno saputo dare la giusta chiave interpretativa proponendo una navigata coppia sempre a metà tra il caricaturale e l’attonito, tra il clownesco e il tragico, tra l’esistenza e la finzione che alla fine diventa forma di vita e sua stessa grottesca metafora mentre le sedie dalle spalliere altissime vengono incrociate dall’Oratore andando a tessere una ragnatela inestricabile che impedisce di poter arrivare a comprendere il senso dell’esistenza umana. Per la rappresentazione hanno collaborato anche Antonella Cassarino, che si è occupata della direzione scenica e Graziano Raniolo per gli effetti sonori. Dopo la rappresentazione di ieri sera si torna in replica questa sera e domani al teatro Il palco al centro Masd (via Demostene 52). Ingresso euro 10. Info e prenotazioni: 0932.682699 - 0932.686644 - 3393234452 - 3384920769

21 gennaio 2012

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

IL FAMOSO CLOWN FRANCESE EMMANUEL GALLOT LAVALLEE A RAGUSA PER UN LABORATORIO E PER LA RASSEGNA PALCHI DIVERSI CHE LO OSPITERA’ DOMENICA 5 FEBBRAIO AL MASD.

RAGUSA – Grande attesa per la lezione-spettacolo del clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe che sarà domenica prossima, 5 febbraio alle ore 20, al teatro Il Palco al centro Masd di Ragusa. La Compagnia G.o.D.o.T. ha inserito questo particolarissimo spettacolo all’interno della rassegna teatrale “Palchi Diversi” che è giunta alla sua settima edizione. La lezione-spettacolo concluderà una tre giorni di laboratorio e stage denominato “Aspettando Godot e i clown” che si terrà presso la sede della compagnia G.o.D.o.T. dal 3 al 5 febbraio e che ha già il tutto esaurito. Emmanuel Gallot Lavallèe è del resto uno degli artisti più apprezzati nel campo teatrale a livello mondiale. Si è diplomato a Parigi in teatro e in pedagogia teatrale nella scuola di Jacques Lecoq, e ha insegnato dal clown Dimitri, in Svizzera prima di creare insieme a Silvia Marcotullio e Fiammetta Bianconi la Scuola Internazionale di Teatro a Roma. Pittore, studioso di arti marziali, diplomato in agopuntura e astrologo (allievo di Vo Van Em e François Villée), insegna teatro da 30 anni. Ha pubblicato “Le clown céleste” (Les Deux Océans, Paris 2006), “Clown Celeste” (Ediciones Solar, Lima 2009), e scritto “Quando i rom avevano le ali” (2004), “Storie zen” (2005), “Petits contes drôlement spirituels” (2006), “Un clown alla ricerca di Dio” (2010), “Clown Celeste. Pedagogia creativa per un teatro comico” (2011). Per lui il teatro e il mondo dei clown si aprono progressivamente ad una ricerca più larga: trovare il proprio clown, cioè abbandonare ogni personaggio, ogni maschera. Si vive alla ricerca di un identità diversa, di un respiro...naturale! "L'arte è l'amore" diceva Picasso. Emmanuel si dedica negli ultimi anni sempre più alla formazione nel mondo del volontariato, concepisce il clown come un simbolo della propria esistenza. Fare il clown? No, essere. Essere è già tanto. Ingresso allo spettacolo di domenica €.8. Info: 339.3234452 - 338.4920769.I posti per il laboratorio sono già tutti esauriti. A SEGUIRE IL CURRICULUM COMPLETO DI Emmanuel Gallot-Lavallée Frequenta dal '76 all’80 la Scuola di “Jacques Lecoq” a Parigi diplomandosi come “Attore” e in “Pedagogia Teatrale”. Si trasferisce in Svizzera dove insegna fino all’82 Improvvisazione teatrale alla Scuola di Dimitri. Successivamente torna a Parigi e si specializza in “Analisi del personaggio” e sul “Teatro comico dell’arte”. Nel 1981 crea a Parigi con Silvia Marcotullio la Compagnia Internazionale di Teatro. Dal 1982 al 1988 è attore e dirige la Compagnia, recitando negli spettacoli più significativi: ‘84 “Adamo e Eva”; ‘85 “Concerto per pentola”; ’86 “La Creazione del mondo”; ‘87 “Racconti et piano”; ‘88 “Sepultae res” ; ‘89 - ‘90 “Waterloo”; ’94 - ’96 “King Lear”; ‘97 “Delirium”; ‘98 Le Jeu: Conferenza - Spettacolo”; presentati in Europa nei principali Festival e Rassegne (Francia, Germania, Svizzera, Olanda, Spagna, Belgio, Austria, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo). Nel 2003-2004, scrive dirige ed interpreta: “Les cavaliers” e “Erreurs Désacordées”, presentati per l’Estate Romana e all’interno di una

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tournée per l’Italia. Nel 1984 con Silvia Marcotullio fonda e dirige la “Scuola Internazionale di Teatro”. La scuola è patrocinata dal Comune di Roma, dal Centro Culturale Francese e dall’Ambasciata di Francia ed è successivamente riconosciuta dal Ministero dello Spettacolo, dalla Regione Lazio, dall’Unione Europea e, dal 2008, rientra nei Programmi per la Formazione Europea dell’Attore (Syllabi for the Actor European Training) ai sensi dell’Art. 7 del3/4/08 con la Qualifica di Attore 2° Livello. Nel ’90, a Parigi frequenta il CIRT (Centre Internazionale de Recherches théâtrales) dove si specializza: sul “Teatro d’improvvisazione” e “Il Teatro shakespeariano”. Si specializza inoltre nel '95 nelle "Tecniche di rilassamento e Arti Marziali ” presso il “Dojo Zen” di Roma; nel ‘97 viaggia in India esattamente a Rishikesh dove approfondirà lo studio delle “Pratiche Zen”, le “Arti marziali”, il “Teatro epico indiano: studio del Mahabharata” (analisi narrazione e mito P. Brook). Nel 2005 scrive e pubblica con Editions les deux oceans Parigi: “Clown Celeste, ovvero: la conoscenza del teatro come conoscenza dei teatri interiori”. Dall’84 ad oggi dirige seminari, stages e laboratori di formazione professionale e di specializzazione in Italia e all’estero, per attori, operatori culturali ed insegnanti, tra cui i più significativi: 1992 e 1993 Corso FSE per “Attore specializzato in discipline e tecniche teatrali” e “Commedia e personaggi” finanziato dalla CEE; dirige corsi di “formazione teatrale” per diverse associazioni in Italia e all’estero; nel 2005 dirige i seminari di didattica teatrale e messinscena finale all’Università “La Catolica” di Lima (Perù) sui “Miti e racconti dei quattro continenti”. Sempre in Perù partecipa al “Festival di Teatro di Urubamba” con spettacoli ed una conferenza-spettacolo sul tema “Il Teatro Antropologico spettacolo”. Dirige inoltre corsi di formazione per medici ed operatori sanitari: “Clown de hospital”. Nel 2006 e 2007 dirige i corsi di formazione teatrale, per “Il Comic Lab” di Serena Dandini sulla: “Presenza scenica, il Melodramma, la Commedia dell’Arte, il teatro dell’Assurdo, il Surrealismo e i colori” che si concludono con la messinscena di due lavori: “ L'Attore in scena” e “ Lacrime e violini” presentati al Teatro Municipale. Nel 2007 e 2008 dirige il laboratorio teatrale in collaborazione con le Associazioni “Alice nel mondo” e “Ridere per vivere” realizzando il film documentario: “Quando i Rom avevano le ali”. Insegna regolarmente nella scuola Troisi (Scuola Nazionale Comici) di Firenze dove presenta con i studenti della scuola: "Lezioni di clown", imagini scherzi"; in Basilicata per la compagnia Gommalacca mette in scena un secondo lavoro su i briganti; per il festval di Montecatini regia e messa in scena di L'histoire du soldat" di Stravinsky con la formazione musicale del festival di Montecatini; viaggia in Perù diverse volte per insegnare il clown al circo la Tarumba con gli acrobati della scuola; interviene di nuovo all'Università la Cattolica di Lima, collabora con la compagnia "Keto" dirigendo la formazione sul tema dei buffoni; presenta, sempre a Lima, il suo libro "Clown celeste" in traduzione spagnola, (e presenta i suoi ultimi quadri) collabora con l'associazione dei clown dottori Bolla Roja e interviene nelle favelas della periferia per formare i gruppi teatrale del barrio San Salvadore. Tornato in Italia prosegue la formazione dei clown di strada con il circo d'Abruzzo in stretto legame con il festival di teatro di strada di Villa Scontrone; il teatro e il mondo dei clown si aprono progressivamente ad una ricerca più larga: trovare il proprio clown... cioè abbandonare ogni personaggio, ogni maschera...gli attori del circo d'Abruzzo amano alzarsi presto per vedere sorgere il sole (dal lato giusto) si perdono in silenziose e lunghe camminate in montagna... il tutto è spesso seguito da tuffi nei fiumi ghiacciati... giochi di bambini! Si vive alla ricerca di un identità diversa, di un respiro...naturale! "L'arte è l'amore" diceva Picasso. Essere è vivere non per se stessi: sarebbe ben poco vivere solo per sé! Sentire nel proprio respiro la generosità ella vita, lei che ci porta tra le sue braccia. Nel 2010 Emmanuel riapre il circo d'Abruzzo e si dedica sempre più alla formazione nel mondo del volontariato, concepisce il clown come un simbolo della propria esistenza. Fare il clown? No: essere. Essere è già tanto. 02 febbraio 2012

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DOMANI SERA LA LEZIONE-SPETTACOLO DEL FAMOSO CLOWN FRANCESE EMMANUEL GALLOT LAVALLEE CHE A RAGUSA STA

TENENDO UN LABORATORIO DI TRE GIORNI.

RAGUSA – Grande partecipazione per il laboratorio che sta tenendo a Ragusa il famoso clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe dal titolo “Aspettando Godot e il clown”, richiamandosi dunque al grande capolavoro di Samuel Beckett. L’iniziativa è collegata alla rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa e vedrà domani sera, 5 febbraio alle ore 20, un momento conclusivo con la lezione-spettacolo di Gallot Lavallèe al teatro “Il Palco” al centro Masd di Ragusa. La lezione-spettacolo concluderà la tre giorni di laboratorio e stage che domani vedrà l’ultima fase con questo artista tra i più apprezzati nel campo teatrale a livello mondiale. Gallot Lavallèe punta molto sulla fisicità del corpo, sulle espressioni ma anche sulle emozioni. La figura di clown che propone, si allontana da quella del clown-giocoliere a cui più di recente siamo stati abituati soprattutto nell’arte circense, ma vuole piuttosto andare a fondo nella conoscenza delle regole per ribaltarle e stravolgerle oltre ogni schema. Allievo del maestro Jacques Lecoq, Emmanuel Gallot Lavallèe si è diplomato a Parigi in teatro e in pedagogia teatrale. E’ autore di numerose pubblicazioni. Domani sera al Masd sul palco ci saranno anche gli allievi di questa tre giorni che prosegue il percorso di formazione che la compagnia G.o.D.o.T. è solita sviluppare in ogni anno di attività. Ingresso allo spettacolo di domani €.8. Info: 339.3234452 - 338.4920769.

04 febbraio 2012

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

GRANDE PARTECIPAZIONE IERI SERA A RAGUSA PER LA LEZIONE-SPETTACOLO DEL FAMOSO CLOWN FRANCESE

EMMANUEL GALLOT LAVALLEE AL TERMINE DI UN LABORATORIO.

RAGUSA – Un naso rosso, ma anche un po’ di arti marziali alla ricerca dell’equilibrio, per diventare clown. Un’identità da tirare fuori dal proprio io per divertire ma soprattutto per divertirsi. Parola di Emmanuel Gallot Lavallèe, il famoso clown francese che ieri sera ha tenuto la sua lezione-spettacolo a conclusione de laboratorio di tre giorni “Aspettando Godot e il clown” che ha organizzato a Ragusa all’interno della rassegna teatrale Palchi DiVersi organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T.. Il laboratorio ha visto una larga partecipazione di allievi che si sono poi esibiti ieri sera all’interno della lezione-spettacolo in un gremito teatro Il Palco al centro Masd. Come ha spiegato Gallot Lavallèe, si è lavorato sull’essenza del clown, sui piccoli gesti che lo rendono unico, ma anche sulla gestualità del corpo, sugli equilibri, sulla comprensione dei suoi stessi bisogni. Si è molto giocato sull’imbarazzo di un clown che si trova improvvisamente dinnanzi ad un pubblico che non conosce ma di cui deve presto conquistarne la fiducia. Nei fatti è un modo per tirar fuori l’aspetto della timidezza personale e combatterla nel modo giusto. Un lavoro di ricerca interiore che gioca con la fantasia per esplorare il proprio vissuto da portare all’esterno con un’azione mimata, utilizzando gesti ed espressioni del viso. Lavorando poi sul testo di “Aspettando Godot”, famosa opera teatrale di Samuel Beckett, ci si è lasciati andare sulle improvvisazioni che hanno avuto come tema centrale l'incomunicabilità, aggiungendo poi coreografie di danza che partivano dai gesti buffi e dalle imitazioni degli animali. Quanto fatto nel laboratorio lo si è sviluppato ieri sera nella lezione-spettacolo con in scena non solo Emmanuel Gallot Lavallèe ma anche i tanti allievi che hanno seguito l’intensa tre giorni.

06 febbraio 2012

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PALCHI DIVERSI OMAGGIA LA FIGURA FEMMINILE: VENERDI’ 24 FEBBRAIO IN SCENA “GRIDO DI DONNA”

RAGUSA – All’interno della settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” si apre la sezione delle rappresentazioni teatrali dedicate alla figura femminile. Venerdì prossimo 24 febbraio alle ore 21 al cineteatro Lumiére andrà in scena “Grido di donna” di e con Chiaraluce Fiorito con la splendida regia di Giannella D’Izzia. Le storie di tre donne ribelli, vicine e lontane al tempo stesso, interpretate sullo stesso palco per evidenziarne la comune sete di giustizia. Un unico grido per lo stesso diverso dolore. Dall'Antigone di Henry Bauchau alle vite di Felicia Impastato e di Rita Atria, l'adolescente testimone di giustizia suicidatasi dopo la morte del giudice Borsellino. Tre donne coraggiose, ribelli al loro status, unite dalla voglia di riscatto. “Grido di donna” è uno spettacolo-monologo che parte infatti dallo studio sul personaggio di Antigone, figura intramontabile alquanto moderna e attuale, dalle pagine dell'autore Henry Baucahu per approdare o meglio creare un percorso che arrivi fino al mito appunto della giovane, devota figlia di Edipo, alle vite di Rita Atria (la diciassettenne siciliana collaboratrice di giustizia dopo l'uccisione del padre e del fratello) e Felicia Impastato (madre di Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia). Donne coraggiose, ribelli al loro status, unite tra loro da una sete di giustizia morale, etica. Solidali per un inno alla vita, la vita di un fratello, di un figlio, di un essere umano, perché, come sostiene Antigone: "C'è una legge inscritta nel corpo delle donne: tutti i corpi, quelli dei vivi e quelli dei morti, sono nati un giorno da una donna, portati da una donna, curati e amati da lei... Uccidetemi, arrestatemi, ma prima lasciatemi gridare". Queste tre donne possono solo esprimere con il loro grido l'indignazione e il dolore. Ma il loro grido è la loro stessa catarsi. “Donne capaci di rinunciare a tutto, ma non alla verità e alla giustizia – spiega la regista D’Izzia - Rita Atria, Felicia Impastato, Antigone, quest'ultima così lontana ma così vicina per l'audacia e la forza rivoluzionaria. Voci di donne fuori dalla menzogna, simbolo del "coraggio del cambiamento", cercano la strada dell'autenticità e della verità civile. Capaci di un ordinamento nuovo, di una legge non scritta, quella del rispetto della vita umana”. Prenotazioni ai numeri 393234452 – 3384920769. Ingresso 10 euro.

21 febbraio 2012

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IL “GRIDO DI DONNA” PIENO DI DOLORE E ATTUALITA’ EMOZIONA IL PUBBLICO DI PALCHI DIVERSI

RAGUSA – E' andato in scena venerdì scorso al cineteatro Lumiére “Grido di donna”, di e con Chiaraluce Fiorito, con la splendida regia di Giannella D’Izzia, all’interno della settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” nella sezione dedicata alla figura femminile. Lo spettacolo-monologo narra le storie di tre donne ribelli, vicine e lontane al tempo stesso, interpretate sullo stesso palco per evidenziarne la comune sete di giustizia: dall'Antigone di Henry Bauchau alle vite di Felicia Impastato e di Rita Atria, l'adolescente testimone di giustizia suicidatasi dopo la morte del giudice Borsellino. Tre donne coraggiose, ribelli al loro status, unite dalla voglia di riscatto. La Fiorito, bella e trascinante, ha regalato a un pubblico silenzioso e attento delle interpretazioni intense, incarnando i vari personaggi anche attraverso rapidi cambi d'abito e di pettinatura effettuati direttamente sul palco: prima l'abito nero di Felicia Impastato, una donna tanto sofferente da trascinarsi sul palco col sostegno di una sedia, con l'animo scuro come l'abito, e gli arti rigidi quanto tirati i lineamenti. Il ricordo del figlio, Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia, le strazia l'anima. Poi il tailleur scuro della giovane Rita Atria, la diciassettenne siciliana collaboratrice di giustizia dopo l'uccisione del padre e del fratello: la voce diventa adolescenziale, l'interlocutore è Borsellino, l'animo è carico di voglia di vendetta verso la mafia, che però si trasforma in desiderio di giustizia. Infine la sottoveste bianca di Antigone, la giovane devota figlia di Edipo che sfida i potenti per dare sepoltura al cadavere del fratello, figura intramontabile alquanto moderna e attuale. Persa in un turbinio di emozioni, trasformata nel volto dalla sofferenza, l'attrice ora scende più volte dal palco per avvicinarsi al pubblico e far sentire maggiormente la sua sofferenza, farla quasi toccare all'animo di chi guarda. Donne coraggiose, ribelli al loro status, unite tra loro da una sete di giustizia morale, etica. Solidali per un inno alla vita, la vita di un fratello, di un figlio, di un essere umano, perché, come sostiene Antigone: "C'è una legge inscritta nel corpo delle donne: tutti i corpi, quelli dei vivi e quelli dei morti, sono nati un giorno da una donna, portati da una donna, curati e amati da lei... Uccidetemi, arrestatemi, ma prima lasciatemi gridare". Un unico grido per lo stesso diverso dolore. La regista D'Izzia, salita sul palco a raccogliere gli applausi calorosi di una platea entusiasta, ha spiegato che queste tre donne possono solo esprimere con il loro grido l'indignazione e il dolore. Ma il loro grido è la loro stessa catarsi. “Donne capaci di rinunciare a tutto, ma non alla verità e alla giustizia: Rita, Felicia, Antigone, quest'ultima così lontana ma così vicina per l'audacia e la forza rivoluzionaria. Voci di donne fuori dalla menzogna, simbolo del "coraggio del cambiamento", cercano la strada dell'autenticità e della verità civile. Capaci di un ordinamento nuovo, di una legge non scritta, quella del rispetto della vita umana”.

27 febbraio 2012

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PALCHI DIVERSI – SEZIONE TEATRO DONNA: ORNELLA GIUSTO SARA’ IN SCENA IL 9 MARZO A RAGUSA CON “LA BELLA GITANA”

RAGUSA – Il mistero del doppio presente in ogni essere umano sembra trovare risposta in questo scherzo poetico-sentimentale dal titolo “La bella gitana”. Senza alcuna pretesa di dare soluzioni ma solo con la modesta ambizione di raccontare una storia di scissione, di ambiguità e contrapposizione, alla fine si riesce a trovare un’umana sintesi nella ritrovata fusione della lingua siciliana. Sarà l’attrice di origine siciliana Ornella Giusto la protagonista del prossimo appuntamento della sezione “Teatro Donna” all’interno della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa con la direzione artistica di Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna. La rappresentazione teatrale è in programma il prossimo 9 marzo alle ore 21 al teatro Lumiere di Ragusa (via Archimede). Ornella in scena è contemporaneamente Nella: due donne all’interno di un corpo esplosivo, in cerca di passione e di poesia, di gioco e d’amore, nella continua rincorsa a escludere l’altra tentando di affermare il proprio lato a discapito dell’altro. La storia di Ornella-Nella si rispecchia nella poesia e nel gioco, nel dialogo interrotto delle due, nei contrasti forti e aspri che le vedono protagoniste di una disputa sul filo della memoria, di un passato fanciullesco che torna prepotente a minare le certezze della donna di oggi. E sullo sfondo, ma nemmeno tanto, appena un poco indietro, a raccogliere i loro bisticci, la terra siciliana, il suo dialetto, la sua forza magnetica, il suo potente e maestoso sigillo che non abbandona più chi ha avuto il destino di nascervi. Un intenso lavoro di grande interpretazione che Ornella Giusto porta sul palco del Lumiere con la regia di Rosario Galli noto autore di grandi successi nazionali quali "Uomini sull'orlo di una crisi di nervi" e "Il timballo del Gattopardo". Ingresso a teatro €.10 - Informazioni: 3393234452 - 3384920769

06 marzo 2012

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ORNELLA GIUSTO HA REGALATO GRANDI EMOZIONI AL PUBBLICO DELLA RASSEGNA TEATRALE PALCHI DIVERSI

RAGUSA – E’ andato in scena venerdì scorso, per la rassegna Palchi DiVersi organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, lo spettacolo “La bella gitana” di e con Ornella Giusto, con la regia di Rosario Galli autore e regista romano, noto soprattutto per il successo della commedia “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”. L’attrice catanese si divide regolarmente tra cinema, televisione e teatro ed è molto legata al territorio ibleo, dove ha trascorso gran parte della sua infanzia. La bella gitana è soprattutto un canto d’amore per la propria terra d’origine, un ritorno ai luoghi della memoria, un conflitto perenne tra l’anima più autentica e spontanea (rappresentata da Nella) e l’anima poetica e sensuale (rappresentata da Ornella), in un gioco di dialetti, colori e musiche. L’omaggio al padre, al nonno e ai luoghi di lei bambina, agli amori presenti e passati. La Giusto cerca continuamente il contatto con il suo pubblico, appassionata e sincera, non nasconde la sua emozione e il suo desiderio di darsi con semplicità, con verità assoluta a tutti quelli che, nonostante la notte tempestosa, hanno scelto di condividere un momento di teatro di poesia, d’incontro. Alla fine della serata la brava attrice è stata tradita da un momento di grande commozione nel congedarsi dal pubblico ragusano e nel ringraziare con trasporto i due direttori artistici Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, svelando una notevole umiltà che sembra essere ormai rara nel mondo dello spettacolo. Il prossimo appuntamento della rassegna Palchi DiVersi, sarà con il teatro di narrazione il 23 marzo alle ore 21 al Lumière e il 24 Marzo alle ore 21 al Teatro Il Palco al Masd con Federica Bisegna che racconta “Macbeth” di William Shakespeare, la tragedia di sangue coinvolgente e attualissima. - Informazioni: 3393234452 - 3384920769

12 marzo 2012

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MACBETH VENERDI’ E SABATO IN SCENA A RAGUSA. UN APPASSIONANTE APPUNTAMENTO A TEATRO

CON IL PIU’ SANGUINOSO DEI DRAMMI SHAKESPEARIANI

RAGUSA – Una delle tragedie più conosciute di Shakespeare, la più sanguinosa ed efferata. La Compagnia G.o.D.o.T. propone questa settimana per la rassegna teatrale Palchi DiVersi l’appassionante e sempre attuale “dramma scozzese”. “Macbeth” andrà in scena a Ragusa con un doppio appuntamento. Venerdì 23 marzo alle ore 21 al Cine Teatro Lumière e sabato 24 marzo ore 21 al Teatro Il Palco al Masd. Per la regia di Vittorio Bonaccorso, ad interpretare e “raccontare” l’opera shakespeariana sarà Federica Bisegna. L’attrice riproporrà la tragedia al pubblico ibleo con l’antica tecnica del teatro di narrazione, quella dei “cuntisti”, liberandola cioè dalla parola scritta e donandole la freschezza della parola in divenire, che nasce in quel preciso momento e che si nutre del respiro del pubblico. Una tecnica che coniuga la capacità interpretativa con quella dell’improvvisazione, nel rispetto della trama e del pensiero dell’autore, tecnica della quale Federica Bisegna è divenuta nel corso della sua esperienza un’esperta. “Ho scelto di raccontare il Macbeth, che è la più breve tragedia di Shakespeare, dove tutto si compie con irrimediabile velocità – spiega Federica Bisegna - la più cruenta, la tragedia di sangue immersa in una notte cupa che sembra non avere mai fine, perché il suo tema è attualissimo”. Sono infatti l’ambizione e la brama di potere a spingere Macbeth e la sua terrificante sposa Lady Macbeth a compiere azioni tanto crudeli ed efferate. In questo dramma visionario dell’interiorizzazione Macbeth è il più sfortunato protagonista shakespeariano, dotato della più fervida immaginazione. Macbeth, con le sue paure, la sua ferocia soffre profondamente sapendo di compiere azioni malvagie e di doverne compiere di peggiori. Federica Bisegna fa parte di quella schiera di artisti che hanno la capacità, non solo di essere autori-autrici dei testi raccontati ma anche di affrontare testi di autori importanti, affascinando con la parola tanto da far dimenticare l’assenza di scene ed orpelli vari e di fare immergere totalmente lo spettatore nella storia. Si annuncia come un imperdibile appuntamento quello in programma per venerdì al Lumiere e sabato al Masd, un dramma rivissuto e riproposto con una grande capacità interpretativa pronta a coinvolgere e rapire lo spettatore. Informazioni: 3393234452 - 3384920769

21 marzo 2012

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

MACBETH RACCONTATO DA FEDERICA BISEGNA: UNA GRANDE INTERPRETAZIONE IN FORMA DI CUNTO

RAGUSA – Un ritmo sempre serrato per un’interpretazione straordinaria e al tempo stesso intensa di uno dei più sanguinosi ed efferati drammi shakespeariani. Così l’attrice Federica Bisegna ha raccontato il Macbeth nei due appuntamenti in programma lo scorso week-end a Ragusa (venerdì al teatro Lumiere e sabato al teatro Il Palco) all’interno della rassegna Palchi DiVersi organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T.. L’appassionante e sempre attuale “dramma scozzese”, portato in scena con la regia di Vittorio Bonaccorso, ha visto sul palco una straordinaria Federica Bisegna che ha raccontato i personaggi ideati da Shakespeare attraverso l’antica tecnica del teatro di narrazione, quella dei “cuntisti”, liberandola cioè dalla parola scritta e donandole la freschezza della parola in divenire, che nasce in quel preciso momento e che si nutre del respiro del pubblico. Una tecnica che coniuga la capacità interpretativa con quella dell’improvvisazione, nel rispetto della trama e del pensiero dell’autore, tecnica della quale Federica Bisegna è divenuta nel corso della sua esperienza un’esperta. La Bisegna ha saputo dare vita a tutti i personaggi immettendoli, con la magica arte dell’affabulazione, in quelle atmosfere cupe dove si svolge la sanguinosa tragedia. “Federica Bisegna fa parte di quella schiera di artisti che hanno la capacità, non solo di essere autori-autrici dei testi raccontati ma anche di affrontare testi di autori importanti – dice il regista Bonaccorso - affascinando con la parola tanto da far dimenticare l’assenza di scene ed orpelli vari e di fare immergere totalmente lo spettatore nella storia”. Basti pensare ai diversi spettacoli quali “L’attrice” che tanto successo ha avuto a Ragusa, Catania e Roma; “Il profumo” di P. Suskind; “La tessitrice delle notti” da Le mille e un notte; “Il Cirano” di E. Rostand; “La favola dei saltimbanchi” di M. Ende. Così come Shakespeare re-inventa l’uomo, così la Bisegna dona al susseguirsi della storia la freschezza di una parola che non si rifà ad un copione scritto ed imparato a memoria, ma ad un canovaccio a blocchi costituito dagli atti dell’opera. Tutto il resto è invenzione, pur nel sacro rispetto della trama e dei personaggi. Particolarissima la messa in scena che ha visto abbinare la parola di Shakespeare con le bellissime musiche di Verdi che accompagnano tutto lo spettacolo. Una scelta registica, quella di Bonaccorso, che esalta i vari passaggi, che crea un connubio artistico con la Bisegna e che dona al racconto sacralità e, al tempo stesso, una certa leggerezza. C’era solo una sedia–trono in scena e una candela, ma grazie al racconto della Bisegna, non è stato difficile vedere il castello, i cortigiani, i cavalli, le spade, la foresta, i pugnali ed il sangue versato. Teatro puro, puro talento quello di Federica Bisegna che si conferma attrice raffinata e di straordinaria versatilità.

26 marzo 2012

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

UN DIVERTENTISSIMO TRIO AL FEMMINILE ARRIVA A RAGUSA, PORTANDO FANTASIA, INVENZIONE E UNA CORROSIVA

COMICITA’ PER IL PROSSIMO SPETTACOLO DI PALCHI DIVERSI

RAGUSA – Il Teatro Piscator di Catania con l’associazione Nuovo Mondo arriva a Ragusa, portando in scena una divertentissima commedia tutta al femminile. All’interno della sezione Teatro Donna della settima rassegna Palchi Diversi organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. è in programma per venerdì 13 aprile alle ore 21 al cine-teatro Lumière di Ragusa “Tris di donne – attraversando Stefano Benni”, con Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi, e con la regia di Simona Scuderi. Special guest per la tappa ragusana, sul palco del Lumière insieme alle tre donne anche Gabriele Arena. “Tris di donne” è un omaggio ad uno dei più apprezzati giornalisti e scrittori contemporanei, Stefano Benni, proponendo al pubblico tra pièces di teatro, ballate e poesie, un compendio ironico e frizzante che vede in scena tre attrici e un musicista-complice. Tre monologhi al femminile ed altri brevi interventi tra fantasia, invenzione e comicità corrosiva che terranno alta l’attenzione durante tutto lo spettacolo. La topastra, ovvero il mondo contemporaneo visto attraverso gli occhi di un topo. Grimilde, l’intramontabile strega di Biancaneve, alle prese con la modernità e la sua nuova concezione di bellezza “ristrutturata”. La moglie dell’eroe, in bilico tra realtà, menzogna ed una verità inaccettabile. E poi, ancora, con l’accompagnamento del contrappunto di un’armonica la ricetta del Dottor Bestia, Lisa, ed altri intermezzi estrapolati da “Ballate” e “Blues in sedici”, raccolte di poesie dello scrittore bolognese. Ne viene fuori una visione più che mai attuale della donna, protagonista e specchio di una società che sta perdendo di vista i fondamenti della felicità, del concreto benessere, dei valori. Una donna-persona, consapevole nel bene e nel male, di cui Lisa è la sintesi positiva, la “creatura che manca nel catalogo miserabile dei programmi”, nella precisa volontà di mantenere viva la speranza in un avvenire sempre da reinventare. Il costo del biglietto e di euro 10,00, per info è possibile contattare i numeri 339 3234452 e 338 4920769.

10 aprile 2012

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

PALCHI DIVERSI: LA SEZIONE TEATRO DONNA SI CHIUDE IN BELLEZZA CON “TRIS DI DONNE”

Ragusa - Sì è conclusa venerdì scorso, 13 aprile, presso il Cine Teatro Lumière di Ragusa la sezione Teatro Donna della Rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T. (diretta da Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso) con lo spettacolo del Teatro Piscator di Catania “Tris di donne” per la regia di Simona Scuderi, con Simona Scuderi, Giulia Antille, Paola Roccuzzo e le musiche dal vivo di Gabriele Arena. Lo spettacolo, che è una passerella dei più famosi monologhi al femminile di Stefano Benni, autore amato e conosciuto da più generazioni, ha divertito il pubblico presente. Un divertimento, come sempre quello di Benni, che fa pensare perché scaturito dalla critica feroce ma disincantata dei grandi temi sociali che affliggono la nostra società. Bravissime le tre attrici in scena a cominciare dalla Scuderi che con la sua Grimilde – testo interpretato dalle più grandi attrici italiane – ha saputo donare al personaggio (sorta di strega decaduta) tenerezza e forza al tempo stesso, tratteggiando con maestria i vari spunti ironici. Brave anche le due allieve della Scuderi e cioè Giulia Antille che ha interpretato con sicurezza e vivacità “La moglie dell’eroe” (cinica moglie di un eroe che si scopre poi non esserlo) e Paola Roccuzzo una spigliata quanto sensuale Topastra (un’invettiva feroce contro la razza umana). E poi La ricetta del Dottor Bestia, Lisa, ed altri intermezzi estrapolati dalle raccolte Ballate e Blues in sedici. Efficaci gli interventi minimali di Gabriele Arena nella doppia veste di musicista-attore. La regia di Simona Scuderi ha saputo sottolineare, senza mai eccedere, i vari passaggi tra un testo e l’altro con armonia, proprio come una Jam Session di jazz, musica che ha accompagnato piacevolmente tutto lo spettacolo. La rassegna Palchi Diversi si concluderà ad inizio giugno con lo spettacolo della Compagnia G.o.D.o.T. dedicato ad uno dei testi più belli di Luigi Pirandello, “La favola del figlio cambiato”.

16 aprile 2012

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COMPAGNIA G.o.D.o.T.

PALCHI DIVERSI: VENERDI’ E SABATO IN SCENA CON “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO” DI PIRANDELLO

Ragusa - Si avvia alla fase finale la settima edizione di “Palchi DiVersi”, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. di Ragusa. Saranno gli spettacoli di fine corso dei due laboratori, adulti e junior, formati dagli allievi della Compagnia, a concludere la stagione 2011/2012, che come sempre ha riscosso un buon successo di pubblico. Il primo appuntamento è per venerdì 8 e sabato 9 giugno prossimi al Cine Teatro Lumière di Ragusa con "La favola del figlio cambiato" di Luigi Pirandello, per la regia di Vittorio Bonaccorso. Composizione favolistica scritta da Pirandello tra il 1930 e il 1932, narra della perdita più dolorosa che una madre possa subire, quella del proprio figlio. Sono le Streghe, che durante la notte volano a cambiare i figli, a sostituire ad una madre il sano e paffuto figlioletto con uno malaticcio e deforme, gettandola nella disperazione e spingendola a rivolgersi a una fattucchiera del paese per sapere come riprendersi il figlio. La maga ha saputo che il figlio trafugato è stato portato al palazzo di un re e potrà essere allevato e cresciuto tra il lusso e gli agi se lei si prenderà cura con affetto del bimbo deforme. Nonostante abbia un trattamento regale però il figlio cambiato si sente infelice e malato nell'anima; decide quindi di tornare al paese dove vive la madre. Finalmente sentirà la gioia di vivere e rimarrà con la madre ritrovata. La perdita del proprio figlio diventa metafora della perdita di qualcosa di profondamente nostro che, se non ritrovato, ci annulla. Il testo originario, riadattato dall’attrice protagonista, Federica Bisegna, contiene alcuni brani da "I giganti della montagna", dramma incompiuto dello stesso Pirandello. La pièce narra la vicenda di una compagnia di attori in procinto di mettere in piedi la rappresentazione di un pezzo teatrale, "La favola del figlio cambiato" appunto, secondo il principio di teatro nel teatro usato da Pirandello in pezzi come Sei personaggi in cerca d'autore. Il parallellismo tra le due opere trae origine dal fine che spinge i protagonisti alle proprie azioni: ognuno porta a compimento ciò per cui è nato. "Ritrovare il figlio perduto è come ritrovare il senso della propria vita - spiega Bonaccorso -così come perseguire un ideale (quello dell’arte) vuol dire riconquistare il significato di ciò che si è, come ritrovare la propria identità ma rinnovata e rinforzata." Tema, quello della perdita d’identità, insito nella storia e nel carattere della Sicilia (basti pensare alle innumerevoli invasioni e dominazioni che questa terra ha subito); ma anche punto di forza dell'anima di quest’isola, capace di fare suo ciò che le era estraneo, e quindi arricchimento. Questo sentimento di appartenenza–perdita che solo una donna, quale possibile madre, può esternare con la massima forza, viene moltiplicato sulla scena affrontando il testo unicamente con tutte attrici. Si tratta appunto delle allieve della Compagnia G.o.D.o.t., che hanno preso parte al laboratorio teatrale. In scena Jessica Anzalone, Antonella Cassarino, Daniela Cascone, Cristiana Firullo, Giulia Guastella, Amelie Mastalerz, Anita Pomario, Maria Gina Taranto, Maria Grazia Tavano, Gessica Trama. "In quest’opera ritroviamo il Pirandello delle novelle, quello secondo noi più poetico, più teatrale - conclude Bonaccorso - poiché nelle novelle si sente meno il peso di certi stereotipi che, purtroppo, fanno parte ormai della storia del teatro italiano e, ancor più, di quello siciliano. Se è vero che questo autore fa parte della nostra identità culturale, affrontarlo dimenticandosi di quei cliché significa ritrovarlo, vuol dire riappropriarsene". Il prossimo appuntamento è per il 15 giugno con "Crazy Boulevard", spettacolo di fine corso del Laboratorio Junior, ed anche evento conclusivo della stagione, realizzata grazie al supporto del Comune di Ragusa, dell'Assessorato alla Cultura della Provincia regionale di Ragusa e della Concessionaria Svar.

06 giugno 2012

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PALCHI DIVERSI: ENTUSIASTICI RISCONTRI PER LA MESSA IN SCENA DI “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO” DI PIRANDELLO.

Ragusa - Si è svolta lo scorso weekend la prima parte della fase finale di Palchi DiVersi, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. Venerdi' e sabato al Cine Teatro Lumière di Ragusa è andato in scena "La favola del figlio cambiato", di Luigi Pirandello, per la regia di Vittorio Bonaccorso, spettacolo di fine corso di uno dei due laboratori formati dagli allievi della Compagnia, quello dedicato agli "adulti". Il testo originario della celebre composizione favolistica è stato riadattato dall’attrice protagonista Federica Bisegna, con l'inserimento di alcuni brani tratti da "I giganti della montagna", dramma incompiuto dello stesso Pirandello. Un pubblico attento ha così potuto rivivere la novella, incentrata sul dolore di una madre per la perdita del proprio figlio rapito in fasce dalle streghe dell’aria, in una veste rinnovata. Infatti per rendere con la massima intensità il sentimento di appartenenza–perdita come può viverlo solo una donna, quale possibile madre, il testo è stato affrontato in scena unicamente da attrici. Si tratta appunto delle allieve adulte della Compagnia G.o.D.o.t., che hanno preso parte al laboratorio teatrale svolto durante l’anno. In scena, capitanate dunque dalla maestra Federica Bisegna (interprete straordinaria del Mago Cotrone), Jessica Anzalone, Antonella Cassarino, Daniela Cascone, Cristiana Firullo, Giulia Guastella, Amelie Mastalerz, Anita Pomario, Maria Gina Taranto, Maria Grazia Tavano, Gessica Trama, che hanno riscosso i consensi di una platea entusiasta. Tutte bravissime a calarsi nei panni ora del coro di donne che insieme alla madre, interpretata da un’intensa Anita Pomario, costituiscono il nucleo della novella. Ora sciantose, ora avventrici del caffè, in un continuo cambio di costumi e di maschere che ha donato allo spettacolo quel tocco mitteleuropeo che ne fa un piccolo gioiello di rara poeticità. "Nel nostro piccolo viaggio onirico, a cui fa da basso continuo il surreale di cui è impregnata l’ultima fatica pirandelliana, “vaporano fantasmi” al femminile e la figura maschile passa in secondo piano, quasi sparisce - afferma il regista Bonaccorso - Le “donne” non sono diverse dalle “streghe dell’aria” (le quali rapiscono di notte i bambini nelle culle); esse sono madri e megere ad un tempo; Concezione e Medea convivono nello stesso corpo, così come nella "Sicilia–Donna–Madre” è presente al contempo quel senso di creazione e di autodistruzione". Una messa in scena non tradizionale, dove la bravura del regista ha saputo amalgamare e valorizzare tutte le allieve non solo con risultati sorprendenti della parola, soprattutto da parte di chi per la prima volta calcava la scena, ma anche per le coreografie e le scelte musicali davvero raffinate. Uno spettacolo privo di quegli stereotipi che, purtroppo, fanno parte ormai della storia del teatro italiano e, ancor più, di quello siciliano, dove la figura di Pirandello – autore che fa parte ormai della nostra identità culturale – viene riletta e riscoperta. La seconda e ultima parte della fase finale di Palchi DiVersi vedrà in scena gli allievi del laboratorio junior con "Crazy Boulevard - provini folli", un omaggio divertentissimo al cinema con i piccoli allievi della Compagnia G.o.D.o.T. L'appuntamento è per il 15 giugno con quello che sarà anche l'evento conclusivo della stagione, realizzata grazie al supporto dell'Assessorato alla Cultura della Provincia regionale di Ragusa e della Concessionaria Svar.

11 giugno 2012

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PALCHI DIVERSI: LA RASSEGNA TEATRALE SI CONCLUDE VENERDI’ CON “CRAZY BOULEVARD – PROVINI FOLLI”.

IN SCENA AL LUMIERE GLI ALLIEVI DEL LABORATORIO JUNIOR

Ragusa – La settima edizione di Palchi Diversi, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. di Ragusa, giunge all'ultimo appuntamento. La stagione 2011/2012 si conclude con gli spettacoli di fine corso dei due laboratori, adulti e junior, formati dagli allievi della Compagnia. Se la scorsa settimana era toccata agli allievi del laboratorio adulti, stavolta saranno in scena quelli del laboratorio junior, con la piece "Crazy boulevard - Provini folli". Scritto da Federica Bisegna su testi originali di alcuni allievi, già nel titolo, ovvero Viale della Follia, richiama un grande classico del cinema, Viale del Tramonto. Non è un caso. Infatti all'interno dello spettacolo è citata la protagonista di quel film memorabile, che non riesce più ad individuare la labile frontiera che separa il reale dall’irreale, cioè la vita di tutti i giorni da quella creata sul palco, cadendo nella follia. Ugualmente, chi lavora nel mondo dello spettacolo, a volte non riesce più a distinguere i propri limiti cadendo, il più delle volte, nel ridicolo. Questo senso del ridicolo si sublima poi nei famosi “provini” (da qui il sottotitolo) che ogni buon attore deve affrontare. Provini che, nella maggior parte dei casi, non mettono in risalto le qualità della persona giudicata, al contrario la penalizzano: vuoi per l’emozione, vuoi per il tempo esiguo, vuoi per la “presunzione” di certi registi. Lo spettacolo vuole mettere in risalto questo aspetto del mestiere dell’attore visto dagli occhi dei ragazzi, perché solo loro riescono a coglierne tutti i lati comici, con quella freschezza che è tipica del mondo dell’adolescenza, creando una serie di situazioni al limite del surreale. Si tratta appunto degli allievi del laboratorio junior: Carola Antoci, Giuseppe Arezzi, Sara Cascone, Francesco Cilia, Emiliano Failla, Cristiana Firullo, Monica Firullo, Giulia Guastella, Chiara Leggio, Francesca Romana Macrì, Rolf Minardi, Lorenza Modica, Doriana Nobile, Lorenzo Pluchino, Anita Pomario, Elena Roccuzzo. "Il cinema e il teatro sono luoghi mentali e magici nella cui finzione si nasconde il reale senso delle cose - spiega il regista Vittorio Bonaccorso - Il mondo fantastico dello spettacolo si unisce così alla follia del quotidiano poiché, come sappiamo, solo i pazzi sono i detentori della”verità” e solo loro possono essere veramente e fino in fondo “geniali”". L'appuntamento è per venerdì 15 giugno al Cine Teatro Lumière di Ragusa, per la conclusione di una stagione teatrale che ha riscosso un buon successo, anche grazie al supporto dell'Assessorato alla Cultura della Provincia Regionale di Ragusa, e della Concessionaria S.V.A.R. s.r.l. L'augurio è di rinnovare anche per il prossimo anno i consensi ottenuti.

13 giugno 2012

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CONCLUSA LA RASSEGNA TEATRALE PALCHI DIVERSI. L'ULTIMO APPUNTAMENTO HA VISTO IN SCENA GLI ALLIEVI DEL LABORATORIO JUNIOR IN “CRAZY BOULEVARD, PROVINI FOLLI”.

Ragusa – Dopo il debutto straordinario de “La favola del figlio cambiato” (con brani da “I giganti della montagna”) di Luigi Pirandello, con una regia davvero raffinata di Vittorio Bonaccorso, che ha visto in scena le allieve del corso di teatro per adulti in una prova davvero difficile ed apprezzatissima, si è conclusa come meglio non si poteva, la 7^ edizione di “Palchi DiVersi” della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, con una serata dedicata al cinema che ha riscosso un bellissimo successo. Lo spettacolo “Crazy Boulevard” (provini folli) ha portato sulla scena i 15 allievi del Laboratorio di Teatro per Ragazzi (dai 9 ai 15 anni). Inconsueto e divertentissimo omaggio alla settima arte pieno di citazioni e rimandi, più o meno noti, il tutto trattato con ironia ed intelligenza dal regista Vittorio Bonaccorso, che ha curato come sempre anche la scena e le indovinatissime scelte musicali (irresistibile l’apertura con la voce di Gloria Swanson nella famosa scena finale di Sunset Boulevard) che ha esaltato la freschezza e la spontaneità degli allievi, disinvolti come piccoli professionisti. Il testo comico e scorrevolissimo di Federica Bisegna (suoi anche gli impeccabili e colorati costumi), racconta di un regista folle (interpretato da Lorenzo Pluchino) che si contende il suo prezioso ciak con un regista ancora più folle (Francesco Cilia) ed è alle prese con i provini di tanti aspiranti attori quanto mai strampalati e imprevedibili per realizzare il suo film. Qui l’autrice non fa che rielaborare tutti i pezzi inventati dagli allievi che con estro e fantasia assecondano la cifra surreale dello spettacolo. In scena oltre i succitati piccoli attori anche (in ordine di apparizione) Doriana Nobile (una strepitosa Norma Desmond), Lorenza Modica e Rolf Minardi (una deliziosa coppia alla Fred e Ginger), Elena Roccuzzo (una comica moglie in fuga), Chiara Leggio (una buffissima madre disperata), Carola Antoci (una vezzosa Marilyn), Giuseppe Arezzi (un fantastico Gastone), Cristiana Firullo (una conturbante signora dal dottore), Emilliano Failla (un inquietante Mary Poppins), Anita Pomario (una vulcanica ragazza del call center) Sara Cascone (talentuosa nel pezzo Le patate della nonna), Giulia Guastella (una esuberante diva holliwoodiana), Francesca Romana Macrì (una scatenata dalla doppia personalità). Finale a sorpresa. In realtà ci troviamo nella sala medica di un manicomio e qui la metafora sull’attore che spesso rasenta il delirio e la follia nella ricerca spasmodica di esprimersi artisticamente. Lo stesso delirio, forse, della Compagnia G.o.D.o.T. nella sua ricerca “spasmodica” di proporre testi e spettacoli sempre originali e mai scontati. 18 giugno 2012

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"LA SIGNORA E IL FUNZIONARIO", DOMANI SERA TEATRO SOTTO LE STELLE AL CINEMA ARENA DI

CASUZZE CON LA COMPAGNIA GODOT

Dopo il successo della settima edizione della rassegna "Palchi diversi", la Compagnia Godot torna nuovamente in scena con la commedia brillante "La signora e il funzionario". di Aldo Nicolaj. In scena Federica Bisegna,Vittorio Bonaccorso (che ne cura anche la scena e la regia) e Giancarlo Iacono. Appuntamento domani sera, venerdì 10 agosto alle ore 21 al cinema arena Giardino d'Estate di Casuzze per una serata divertente con il teatro sotto le stelle. Aldo Nicolaj è uno degli autori italiani contemporanei più conosciuti. La sua fama è dovuta ad una scrittura che si rifà alla quotidianità e, nello stesso tempo, a guizzi sorprendenti della fantasia, i quali collocano i personaggi in situazioni surreali, al limite del paradosso. In questo testo l’autore mette a nudo i pregiudizi e l’alienazione del mondo moderno, attraverso un dialogo scoppiettante di battute sagaci e divertenti, con un ritmo sostenuto e crescente. Quanto accade in "La signora e il funzionario". Lo spettacolo ha come protagonista un’attempata signora. La scena si svolge all’interno di un ufficio pubblico, nella stanza di un funzionario non ancora presente, dove l’anziana donna sosta con la scusa di volersi riposare un po’. Non appena arrivato, l’uomo chiede spiegazioni e cerca di mettere alla porta l’ospite inattesa, appellandosi al regolamento. Ma la signora, con mille domande, disorienta il funzionario il quale, impaurito, finisce per perdere l’atteggiamento compassato e pensa che la donna sia una spia mandata da qualcuno per indagare sul suo operato. Allora egli cambia atteggiamento e quasi si confessa, svelando la propria mediocrità, i ricatti fatti e subiti per la carriera, le meschinità sui colleghi, la vacuità del carattere, la mancanza di opinioni sulla politica, il qualunquismo delle idee. La signora, minando le ultime certezze del funzionario, lo distrugge moralmente e gli fa credere che lei sia un’attentatrice e che la borsetta, in realtà, sia una bomba pronta ad esplodere. Dopo vari colpi di scena e un crescendo di battute, l’uomo scoprirà che è tutta una burla, attuata dall’anziana signora per allontanare la solitudine. "Ma qualcosa è accaduto veramente - commenta il regista Vittorio Bonaccorso - per la prima volta il funzionario è stato costretto a riflettere su molte cose che prima dava per scontate, scoprendo in sé il desiderio di un mondo migliore. Una sorta di travaglio spirituale, dietro il quale si nasconde un impietoso ritratto della società contemporanea, tracciato dall’autore con la causticità e con l’ironia che lo contraddistinguono". ufficio stampa

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"LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO”, DI PIRANDELLO, CON LA COMPAGNIA G.O.D.O.T., A

CAVA PIETRA FRANCO DI MODICA Sarà la splendida cornice di Cava Pietra Franco a Modica ad ospitare giovedì 23 agosto alle ore 21 un nuovo appuntamento con la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa con una bellissima rappresentazione teatrale dal titolo “La favola del figlio cambiato”, con brani tratti da “I giganti della montagna” del premio Nobel, Luigi Pirandello. La regia e la scena sono curate da Vittorio Bonaccorso mentre in scena ci saranno Federica Bisegna, Valentina Ferrante, Genny Lacava e le allieve del laboratorio teatrale che la Compagnia G.o.D.o.T. ha tenuto durante l’inverno. “In questo scritto, Pirandello ci narra della perdita più dolorosa che una madre possa subire, quella del proprio figlio. Abbiamo pensato che potesse diventare metafora della perdita di qualcosa di profondamente nostro che, se non ritrovato, ci annulla – spiega il regista Vittorio Bonaccorso - Siamo partiti da quel parallelismo che esiste tra “La favola” in cui il principe ritorna dalla madre e “I giganti” dove la contessa Ilse porta a termine il suo intento di recitare la sua opera in mezzo agli uomini. Ognuno porta a compimento ciò per cui è nato. Ritrovare il figlio perduto è come ritrovare il senso della propria vita, così come perseguire un proprio ideale, in questo caso quello dell’arte, vuol dire riconquistare il significato di ciò che si è, come ritrovare la propria identità ma rinnovata e rinforzata. Il tema della perdita d’identità è insito nella storia e nel carattere della Sicilia, basti pensare alle innumerevoli invasioni e dominazioni che questa terra ha subito. Ma, per paradosso, è proprio quel fare suo ciò che le era estraneo che costituisce la vera anima di quest’isola. La perdita diventa dunque un arricchimento. La Sicilia, madre per eccellenza, ha dovuto sopportare innumerevoli privazioni e trasformazioni e, grazie ad esse, si è nutrita sempre di nuova linfa. Essa riscopre la propria identità solo se diventa “Persia o Cina”, per dirla con Vittorini, cioè se riesce a rinunciare a qualcosa di sé, per poi ritrovarla, ancora più vivida, sotto altra forma. Questo sentimento di appartenenza, perdita che solo una donna, quale possibile madre, può esternare con la massima forza, lo abbiamo voluto moltiplicare sulla scena affrontando il testo con tutte attrici. Nel nostro piccolo viaggio onirico, a cui fa da basso continuo il surreale di cui è impregnata l’ultima fatica pirandelliana, “vaporano fantasmi” al femminile e la figura maschile passa in secondo piano, quasi sparisce. Anche nella citazione che facciamo da I giganti della montagna il mago Cotrone è donna, interpretato da Federica Bisegna, perché “creatore” di illusioni e, quindi, di vita, se è vero come è vero che “siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”. E le “donne” non sono diverse dalle “streghe dell’aria” (le quali rapiscono di notte i bambini nelle culle). Esse sono madri e megere ad un tempo; Concezione e Medea convivono nello stesso corpo, così come nella “Sicilia–Donna–Madre” è presente al contempo quel senso di creazione e di autodistruzione. La contessa Ilse, che rappresenta l’arte osteggiata e rifiutata dai Giganti, e la Madre, che simboleggia la ragione contro ogni tipo di superstizione, hanno un

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sentimento in comune: la non rassegnazione, quasi una “Non quiete” nella “Speranza”, se possiamo permetterci una licenza poetica. E’ questo l’aspetto che ci interessava mettere in luce, ed è per tale motivo che volutamente non abbiamo sviluppato alcuni passaggi dell’opera, che in una messa in scena più tradizionale sarebbero indispensabili. In quest’opera ritroviamo il Pirandello delle novelle, quello secondo noi più poetico, più teatrale, poiché nelle novelle si sente meno il peso di certi stereotipi che, purtroppo, fanno parte ormai della storia del teatro italiano e, ancor più, di quello siciliano. Se è vero che questo autore fa parte della nostra identità culturale, affrontarlo dimenticandosi di quei cliché significa ritrovarlo, vuol dire riappropriarsene”. 21 agosto 2012 ufficio stampa MediaLive Personaggi ed Interpreti (in ordine di apparizione) “I GIGANTI DELLA MONTAGNA” IL MAGO COTRONE: FEDERICA BISEGNA LA SGRICIA: VALENTINA FERRANTE LA CONTESSA ILSE: AMÈLIE MASTALERZ “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO” LA MADRE: ANITA POMARIO IL CORO DELLE MADRI: MARIA GRAZIA TAVANO – GENNY LACAVA – JESSICA ANZALONE GIULIA GUASTELLA – GESSICA TRAMA VANNA SCOMA: DANIELA CASCONE LE SGUALDRINELLE: GENNY LACAVA – GIULIA GUASTELLA – JESSICA ANZALONE GLI AVVENTORI DEL CAFFÈ: FEDERICA BISEGNA – GESSICA TRAMA – AMÈLIE MASTALERZ LA REGINA: VALENTINA FERRANTE LA PADRONA DEL CAFFÈ: ANTONELLA CASSARINO IL FIGLIO DI RE: MARIA GRAZIA TAVAN

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Cine Teatro Lumière e Teatro Il palco

PALCHI DIVERSI 7^ EDIZIONE RASSEGNA TEATRALE DELLA COMPAGNIA G.O.D.O.T. DI RAGUSA

La rassegna, giunta alla sua Settima Edizione (Stagione 2011-2012), nasce nel 2005 per la direzione artistica di Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso. Il primo ed il secondo anno ha inaugurato il

Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla (un piccolo teatrino privato dei primi dell’800) dal terzo anno in poi e' diventata itinerante presso i maggiori teatri della provincia di Ragusa (Garibaldi di Modica,

Vittoria Colonna di Vittoria, Italia di Scicli, sala Sciascia di Chiaramonte Gulfi e sala Falcone Borsellino di Ragusa Ibla). La Sesta Edizione si e' svolta interamente presso il Cine Teatro Lumiere di Ragusa.La Settima Edizione si svolgera' tra il Cine Teatro Lumière (sempre il Venerdi') e presso

il Teatro Il palco (MASD) di Ragusa. In una citta' (capoluogo di Provincia) dove manca ancora un teatro comunale, dove il teatro

professionale stenta ad affermarsi, l'iniziativa della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa si e' distinta per l'alto livello culturale ed artistico, riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica.

La Rassegna ha proposto, nel corso delle Sei stagioni consecutive ('05/'06 -'06/'07 - '07/'08 - '08/'09 - '09/10 - '10/'11), vari spettacoli alternando produzioni della compagnia G.o.D.o.T. e coinvolgendo numerosi artisti, tra attori, musicisti, scenografi e ballerini e diverse produzioni ospiti come: Laura Kibel e Veronica Gonzalez con La Pe - Dante Commedia e Sonata a quattro piedi – Elio Pandolfi e Marco Scolastra con Operetta Mon Amour – il Piccolo Teatro di Catania con Lasciatemi divertire con Gianni Salvo e Processo a Madame Bovary con Federica Bisegna – Vittorio Marsiglia con Chi sono, dove vado, cosa faccio, ovvero Il macchiettista – la Compagnia Schegge di Cotone di Roma

con Breesvort con Giovanni Guardiano e Pietro Naglieri – la Compagnia Gli StraVaganti di Catania con A porte chiuse - il Teatro della città di Catania con Piccolo grande varieta' con Tuccio

Musumeci - la Buona compagnia di Salerno con E ffemmene so' belle di e con Mario Spolidoro - il Teatro Quid di Palermo con Cicale Scoppiate di e con Virginia Alba e Paolo La Bruna - il Teatro Canovaccio di Catania con Hinkemann - la compagnia di Commedia dell'Arte di Treviso con Dr.

Jekyll e Mr. Hyde di e con Fabrizio Paladin (con il quale la Compagnia ha organizzato uno Stage di Commedia dell'Arte) - l'Associazione Ca' Rossa di Bologna con Monologhi Giullareschi medievali e moderni di e con Matteo Belli (con il quale la Compagnia ha organizzato uno Stage sull'utilizzo

della voce: La partitura prosodica), ecc. Dal 2010 la Compagnia ha inventato, parallelamente alla Rassegna, la Maratona di Lettura "LE

PAGINE DEL CUORE" che tanto successo ha avuto durante la sua prima edizione inserita all'interno di A tutto volume - Libri in festa, e che è stata riproposta ad Agosto di quest'anno con

notevole affluenza di pubblico, tra adulti e ragazzi. Criteri di selezione Ospiti (Compagnie e/o Artisti singoli) per la Stagione 2011/2012:

1) Possibilita' di scambio spettacoli; 2) Percentuale sull'incasso (70 - 30);

Per informazioni e collaborazioni, rivolgersi ai seguenti numeri: 339.32.34.452 (Federica) - 338.49.20.769 (Vittorio) o scrivere a [email protected]

PALCHI DIVERSI 7^ Edizione - Stagione 2011-2012 Produzioni della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa:

Page 92: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

Venerdì 04 e Venerdì 11 Novembre 2011 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE

Testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna Nuova Edizione

DIVERTENTE E DISSACRANTE con Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso e gli allievi della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa

Costumi di Federica Bisegna Musiche originali di Giovanni Celestre

Progetto teatrale, Scena e Regia di VITTORIO BONACCORSO Ritorna, in una veste nuova, una delle produzioni più divertenti della Compagnia G.o.D.o.T. di

Ragusa, che tanto successo ha avuto nella scorsa edizione della Rassegna. Beniamino Modestini sente di vivere una vita che non gli appartiene. Egli brama di fare lo scrittore ma è costretto a

rimanere incollato alla sua scrivania di contabile, vessato dalla perfida, ma bellissima, segretaria del direttore dell’ufficio in cui lavora. Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi sogna di poter

pubblicare un giorno il suo best seller. Le storie gli si affollano nella mente prendendo corpo, così telefona di volta in volta alle case editrici più importanti ma i suoi tentativi falliscono miseramente.

Si crede un grande scrittore incompreso ma non si rende conto di essere un mediocre. Quanto di Modestini c’è in ognuno di noi? Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di essere altro da sé, credendo di avere capacità fuori dal comune, finendo poi per scontrarsi con la dura realtà e con

la “normalità” quotidiana?

TEATRO PER RAGAZZI COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA: Mercoledì 14 Dicembre 2011 – Cine Teatro Lumière ore 20:30

LA MAGICA CUBOSFERA di Federica Bisegna

SPETTACOLO PER LE SCUOLE con i PICCOLI ALLIEVI della Compagnia G.o.D.o.T.

Costumi di Federica Bisegna Musiche originali di Giovanni Celestre Regia di VITTORIO BONACCORSO

Come nelle favole più belle, anche in questa ci sono fate, gnomi, maghi e streghe; come in quelle, anche in questa c’è un assistente mago, guardiani di castelli, una principessa, funghi parlanti; ma c’è

anche una psicanalista, un’istitutrice, una bimba che nessuno ascolta e… una sfera magica; tanto magica da non essere più una sfera ma un cubo: la magica cubosfera. Se l’apparenza però inganna

l’occhio, la sostanza resta intatta; è un cubo sì, ma resta sempre magico, all’interno del quale è possibile vedere rispecchiata una realtà trasformata, proprio come succede nei sogni. Si ripropone

così l’eterno dilemma tra finzione e realtà, tra attore che interpreta e personaggio interpretato. I ragazzi hanno lavorato anche su questo che, traslato nella vita quotidiana, diventa grande metafora

tra l’apparire e l’essere, tra la sembianza e l’essenza stessa delle cose. Anche i personaggi che ruotano intorno allo strano oggetto – sorta di ibrido geometrico – sono doppi e si dividono tra come gli altri li vedono e come in realtà sono. E’ meglio portare avanti la propria “normalità”, anche se

non sempre accettata da tutti o, al contrario, è più giusto fingere di essere altro da sé? Personaggi e storie che solo a teatro possono avere una loro ragione di “apparire” e, dunque, di ”essere”.

Lunedì 06 Gennaio 2012 – Teatro Il palco al Masd ore 20:00

L’AMORE DI PAPAGENO E PAPAGENA SPETTACOLO PER LE SCUOLE

Libero Adattamento da “IL FLAUTO MAGICO” di E.J.Schikaneder e K.L.Giesecke

di Federica Bisegna Musiche di W.A.Mozart con FEDERICA BISEGNA e GENNY LACAVA

Page 93: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

Costumi di Federica Bisegna Oggetti di scena e Regia di VITTORIO BONACCORSO

Al di là della provenienza più o meno esoterica e massonica dell’opera, da “Il flauto magico” prendiamo in prestito il rapporto contrastato di due dei personaggi centrali e cioè dell’uccellatore

Papageno e di Papagena, la donna che ama. Da qui il pretesto per raccontare, per grandi linee, attraverso il teatro di figura e quello di narrazione, tutta l’intricata storia con i vari personaggi da

Tamino a Pamina, da Sarastro alla Regina della Notte, a Monostatos, ecc, e per raccogliere e sottolineare i messaggi che se ne possono trarre, due su tutti: la trasformazione di un uomo rozzo, ignorante e debole in uomo saggio e gentile grazie all’amore ed alle prove che deve superare per

ottenere la stima dell’amata, e la consapevolezza che il bene ed il male non sempre sono rappresentati per quello che sono e che, talvolta, sono soltanto i due lati della stessa medaglia. Tutto

sublimato dalle immortali note del genio assoluto di Mozart, che abbiamo utilizzato come un tappeto magico sul quale far volare questa nostra piccola - grande favola.

COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA

Venerdì 20 Gennaio 2012 - Cine Teatro Lumière ore 21:00 Sabato 21 e Domenica 22 Gennaio - Teatro Il palco (MASD) ore 21:00

LE SEDIE di Eugene Ionesco TEATRO DELL’ASSURDO

Nuova Produzione Con FEDERICA BISEGNA e VITTORIO BONACCORSO

Costumi di Federica Bisegna Scena e Regia di Vittorio Bonaccorso

Ionesco scrisse: «La ragione è la follia del più forte; la ragione del meno forte è follia»; vorrei partire da questo punto per la messa in scena di un testo quanto mai attuale, per il senso di

“alienazione” che ne scaturisce. Oggi siamo così bombardati da slogans, notizie, immagini, tutti allo stesso modo importanti, da non accorgerci che “niente ha significato”. Siamo circondati da “oratori

muti” ma al tempo stesso petulanti, i quali si avvitano su se stessi pensando di essere portatori di messaggi unici. Nell’atto unico Le sedie si assiste a una proliferazione della materia e degli oggetti

che invadono l’universo umano, soffocandolo progressivamente. Una sorta di “nulla” che riempie la vita dei due protagonisti, così come nella nostra epoca ci sommerge un “niente” di cui non

possiamo fare a meno. Due sono i modi per liberarsi definitivamente da questo vuoto: il suicidio e la follia. Il primo (quello che scelgono i due protagonisti) è conseguente al secondo durante il quale

ci si rinchiude nella gabbia della propria esistenza, sperando che nel ripetere ossessivamente un’azione si possano avere risultati diversi ogni volta che la si compie. E questa gabbia, sorta di

involucro sepolcrale, la riempiamo di fantasmi per popolare il nostro immaginario.

PRODUZIONI COMPAGNIE/ARTISTI OSPITI E STAGE: Venerdì 03, Sabato 04 e Domenica 05 Febbraio 2012 – Sede Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa

STAGE “ASPETTANDO GODOT E I CLOWN” DIRETTO DAL CLOWN FRANCESE EMMANUEL GALLOT LAVALLÉE

Domenica 05 Febbraio (sera) 2012 - Teatro Il palco al Masd ore 20:00 LEZIONE SPETTACOLO FINALE STAGE

Lo studente analizzerà e individuerà tematiche e metodologie interpretative legate ai grandi temi psicologici e morali della nostra epoca. L'incapacità di comunicare, la solitudine, l'alienazione,

l'abbrutimento, la crudeltà, lo scetticismo verranno trasferiti in una dimensione poetica totalmente tesa e irreale che rappresenta la realtà esistenziale dell'uomo moderno. La sfera emozionale si riduce sempre più, i gesti sfioriscono trasmettendo deboli segni dal senso spesso impenetrabile. Allora per ritorsione la follia invade la realtà, crea nuove forme di comunicazione esasperate dalle frustrazioni

odierne. Dietro l'uomo civile dall'aspetto "liscio" si agita un essere solitario, folle che vagabonda alla ricerca di sé stesso. Le improvvisazioni, basate su una lettura attualizzata dei testi, ci

Page 94: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

riporteranno alle dinamiche contemporanee fatte di azioni e velocità, di frammenti di gesti e immagini, di linguaggi svuotati in cui la presenza massiccia della tecnologia maschera una frattura

della comunicazione, rimandando l'uomo ad uno stato di solitudine.

TEATRO DONNA: Venerdì 24 Febbraio 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00

GRIDO DI DONNA Riadattamento da Antigone di Henry Bauchau e da testimonianze di Rita Atria e Felicia Impastato

TEATRO DI DENUNCIA con CHIARALUCE FIORITO

Regia di GIANNELLA D’IZZIA Tre donne coraggiose,ribelli al loro status,unite tra loro da una sete di giustizia. Queste tre donne

possono solo esprimere con il loro grido l'indignazione e il dolore. Ma il loro grido è la loro catarsi. Lo spettacolo – monologo parte da uno studio sul personaggio di Antigone, figura intramontabile

alquanto moderna ed attuale, dalle pagine dell’autore H. Bauchau per approdare o meglio creare un percorso che arrivi fino al mito appunto della giovane, devota figlia di Edipo, alle vite di rita Atria

(la diciassettenne siciliana collaboratrice di giustizia) e Felicia Impastato (madre di Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia); donne coraggiose e ribelli, unite tra loro da una sete di giustizia

morale, etica. Solidali per un inno alla vita, la vita di un fratello, di un figlio, di un essere umano, perché, come sostiene Antigone: “C’è una legge inscritta nel corpo delle donne: tutti i corpi, quelli dei vivi e quelli dei morti, sono nati un giorno da una donna, portati da una donna, curati ed amati

da lei… Uccidetemi, arrestatemi, ma prima lasciatemi gridare”. Queste tre donne possono solo esprimere con il loro grido l’indignazione e il dolore. Ma il loro grido è una catarsi.

Venerdì 09 Marzo 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00

LA BELLA GITANA di Ornella Giusto e Rosario Galli

SCHERZO POETICO - SENTIMENTALE con ORNELLA GIUSTO Regia ROSARIO GALLI

Lo spettacolo ha debuttato nel 2010 ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Alla stesura del testo ha collaborato il regista Rosario Galli, noto autore di grandi successi nazionali

quali “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” e “Il timballo del Gattopardo”. Il mistero del doppio presente in ogni essere umano sembra trovare risposta in questo scherzo poetico – sentimentale;

senza alcuna pretesa di dare soluzioni ma solo con la modesta ambizione di raccontare una storia di scissione, di ambiguità e contrapposizione, che alla fine trovano umana sintesi nella ritrovata

fusione della lingua siciliana. Ornella e Nella sono due donne all’interno di un corpo esplosivo, in cerca di passione e di poesia, di gioco e e d’amore, nella continua rincorsa a escludere l’altra

tentando di affermare il proprio lato a discapito dell’altra. La storia di Ornella – Nella si rispecchia nella poesia e nel gioco, nel dialogo ininterrotto delle due, nei contrasti forti ed aspri che le vedono protagoniste di una disputa sul filo della memoria, di un passato fanciullesco che torna prepotente a minare le certezze della donna di oggi. Sullo sfondo, a raccogliere i loro bisticci, la terra siciliana, il suo dialetto, la sua forza magnetica, il suo potente e maestoso sigillo che non abbandona più chi ha

avuto il destino di nascervi.

COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA Venerdì 23 e Venerdì 30 Marzo 2012 - Cine Teatro Lumière ore 21:00

FEDERICA BISEGNA Racconta MACBETH di William Shakespeare

TEATRO DI NARRAZIONE Regia di VITTORIO BONACCORSO

Page 95: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

Ho scelto di raccontare il Macbeth, che è la più breve tragedia di Shakespeare, dove tutto si compie con irrimediabile velocità, la più cruenta, “la tragedia di sangue” immersa in una notte cupa che

sembra non avere mai fine, perché il suo tema è attualissimo. Infatti sono l’ambizione e la brama di potere a spingere Macbeth e la sua terrificante sposa Lady Macbeth a compiere azioni tanto crudeli

ed efferate. In questo dramma visionario dell’interiorizzazione Macbeth è il più sfortunato protagonista shakespeariano, dotato della più fervida immaginazione “… Ogni attività è soffocata dall’immaginazione e nulla è, per me, tranne ciò che non è …”. Macbeth, con le sue paure, la sua

ferocia soffre profondamente sapendo di compiere azioni malvagie e di doverne compiere di peggiori, il nostro immedesimarsi in lui è involontario ma inevitabile, “… Hai dunque paura di

essere, nell’azione e nel coraggio, quello stesso che sei nel desiderio? ...”. Federica Bisegna fa parte di quella schiera di artisti come Fo, Valeri, Herltzka, Baliani, Pirrotta,

Paolini ed altri, che hanno la capacità, non solo di essere autori-autrici dei testi raccontati ma anche di affrontare testi di autori importanti, affascinando con la parola tanto da far dimenticare l’assenza

di scene ed orpelli vari e di fare immergere totalmente lo spettatore nella storia. Basti pensare ai diversi spettacoli quali “L’attrice” che tanto successo ha avuto a Ragusa, Catania e Roma; “Il

profumo” di P. Suskind; “La tessitrice delle notti” da Le mille e un notte; “Il Cirano” di E. Rostand; “La favola dei saltimbanchi” di M. Ende. Così come Shakespeare re-inventa l’uomo, così Federica

Bisegna ri-propone l’opera con quella che è l’antica tecnica del teatro di narrazione, quella dei “Cuntisti”, liberandola cioè dalla parola scritta e donandole la freschezza della parola in divenire,

che nasce in quel preciso momento e che si nutre del respiro del pubblico. Una tecnica che coniuga la capacità interpretativa con quella dell’improvvisazione, nel rispetto della trama e del pensiero

dell’autore, tecnica della quale Federica Bisegna è divenuta un’esperta.

Venerdì 13 Aprile - Cine Teatro Lumière ore 21:00 Associazione Nuovo Mondo Teatro Piscator di Catania

TRIS DI DONNE di Stefano Benni

DIVERTENTISSIMO Regia di Simona Scuderi

Venerdì 04 e Sabato 05 Maggio 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 Domenica 15 Aprile 2012 - Cine Teatro Lumière ore 19:30

LA SIGNORA E IL LFUNZIONARIO di Aldo Nicolaj COMMEDIA BRILLANTE

con FEDERICA BISEGNA, VITTORIO BONACCORSO e GIANCARLO IACONO Scena e Regia di VITTORIO BONACCORSO

Lo spettacolo propone un tema attualissimo ed è una sorta di travaglio spirituale, dietro il quale si nasconde un impietoso ritratto della società contemporanea, tracciato dall’autore con la causticità e con l’ironia che lo contraddistinguono. Aldo Nicolaj è uno degli autori italiani contemporanei più

conosciuti. La sua fama è dovuta ad una scrittura che si rifà alla quotidianità e, nello stesso tempo, a guizzi sorprendenti della fantasia, i quali collocano i personaggi in situazioni surreali, al limite del paradosso. In questo testo l’autore mette a nudo i pregiudizi e l’alienazione del mondo moderno,

attraverso un dialogo scoppiettante di battute sagaci e divertenti, con un ritmo sostenuto e crescente.

Venerdì 08 e Sabato 09 Giugno 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa

Spettacolo fine corso Allievi Lab. Adulti Venerdì 15 Giugno 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00

Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa Spettacolo fine corso Lab. Ragazzi

Page 96: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012
Page 97: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

PALCHI DIVERSI 7ª EDIZIONE – 2011/2012 OTTOBRE 19, 2011 IBLAWEB

La Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa intende anche quest’anno continuare l’esperienza dei cinque anni passati proponendo la 7ª Edizione della rassegna di teatro PALCHI DIVERSI. Anche quest’anno la rassegna si comporrà di vari spettacoli: alcune produzioni della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa e altre di artisti e compagnie ospiti. Inoltre sarà realizzato uno Stage sull’arte del Clown tenuto da un professionista a livello internazionale della durata di n°2 giorni e che si concluderà con una lezione spettacolo. Come ogni anno la Compagnia cerca nuove formule e nuove collaborazioni artistiche, non solo per andare incontro alle esigenze del pubblico ma anche per interessare più fasce di persone, si spera sempre più numerose. La rassegna si

svolgerà tutti i Venerdì presso il Cine Teatro Lumiere di Ragusa. La rassegna si svolgerà da Novembre 2011 a Giugno 2012 ed avrà il seguente calendario: PALCHI DIVERSI 7^ Edizione – Stagione 2011-2012

Produzioni della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa:

Venerdì 04 e Venerdì 11 Novembre 2011 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE Testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna Nuova Edizione DIVERTENTE E DISSACRANTE con Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso e gli allievi della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa Costumi di Federica Bisegna Musiche originali di Giovanni Celestre Progetto teatrale, Scena e Regia di VITTORIO BONACCORSO

Ritorna, in una veste nuova, una delle produzioni più divertenti della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, che tanto successo ha avuto nella scorsa edizione della Rassegna. Beniamino Modestini sente di vivere una vita che non gli appartiene. Egli brama di fare lo scrittore ma è costretto a rimanere incollato alla sua scrivania di contabile, vessato dalla perfida, ma bellissima, segretaria del direttore dell’ufficio in cui lavora. Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi sogna di poter pubblicare un giorno il suo best seller. Le storie gli si affollano nella mente prendendo corpo, così telefona di volta in volta alle case editrici più importanti ma i suoi tentativi falliscono miseramente. Si crede un grande scrittore incompreso ma non si rende conto di essere un mediocre. Quanto di Modestini c’è in ognuno di noi? Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di essere altro da sé, credendo di avere capacità fuori dal comune, finendo poi per scontrarsi con la dura realtà e con la “normalità” quotidiana?

TEATRO PER RAGAZZI COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA:

Mercoledì 14 Dicembre 2011 – Cine Teatro Lumière ore 20:30 LA MAGICA CUBOSFERA di Federica Bisegna SPETTACOLO PER LE SCUOLE con i PICCOLI ALLIEVI della Compagnia G.o.D.o.T. Costumi di Federica Bisegna Musiche originali di Giovanni Celestre Regia di VITTORIO BONACCORSO

Page 98: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

Come nelle favole più belle, anche in questa ci sono fate, gnomi, maghi e streghe; come in quelle, anche in questa c’è un assistente mago, guardiani di castelli, una principessa, funghi parlanti; ma c’è anche una psicanalista, un’istitutrice, una bimba che nessuno ascolta e… una sfera magica; tanto magica da non essere più una sfera ma un cubo: la magica cubosfera. Se l’apparenza però inganna l’occhio, la sostanza resta intatta; è un cubo sì, ma resta sempre magico, all’interno del quale è possibile vedere rispecchiata una realtà trasformata, proprio come succede nei sogni. Si ripropone così l’eterno dilemma tra finzione e realtà, tra attore che interpreta e personaggio interpretato. I ragazzi hanno lavorato anche su questo che, traslato nella vita quotidiana, diventa grande metafora tra l’apparire e l’essere, tra la sembianza e l’essenza stessa delle cose. Anche i personaggi che ruotano intorno allo strano oggetto – sorta di ibrido geometrico – sono doppi e si dividono tra come gli altri li vedono e come in realtà

sono. E’ meglio portare avanti la propria “normalità”, anche se non sempre accettata da tutti o, al contrario, è più giusto fingere di essere altro da sé? Personaggi e storie che solo a teatro possono avere una loro ragione di “apparire” e, dunque, di ”essere”.

Lunedì 06 Gennaio 2012 – Teatro Il palco al Masd ore 20:00 L’AMORE DI PAPAGENO E PAPAGENA SPETTACOLO PER LE SCUOLE Libero Adattamento da “IL FLAUTO MAGICO” di E.J.Schikaneder e K.L.Giesecke di Federica Bisegna Musiche di W.A.Mozart con FEDERICA BISEGNA e GENNY LACAVA Costumi di Federica Bisegna Oggetti di scena e Regia di VITTORIO BONACCORSO

Al di là della provenienza più o meno esoterica e massonica dell’opera, da “Il flauto magico” prendiamo in prestito il rapporto contrastato di due dei personaggi centrali e cioè dell’uccellatore Papageno e di Papagena, la donna che ama. Da qui il pretesto per raccontare, per grandi linee, attraverso il teatro di figura e quello di narrazione, tutta l’intricata storia con i vari personaggi da Tamino a Pamina, da Sarastro alla Regina della Notte, a Monostatos, ecc, e per raccogliere e sottolineare i messaggi che se ne possono trarre, due su tutti: la trasformazione di un uomo rozzo, ignorante e debole in uomo saggio e gentile grazie all’amore ed alle prove che deve superare per ottenere la

stima dell’amata, e la consapevolezza che il bene ed il male non sempre sono rappresentati per quello che sono e che, talvolta, sono soltanto i due lati della stessa medaglia. Tutto sublimato dalle immortali note del genio assoluto di Mozart, che abbiamo utilizzato come un tappeto magico sul quale far volare questa nostra piccola – grande favola.

COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA Venerdì 20 Gennaio 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 Sabato 21 e Domenica 22 Gennaio – Teatro Il palco (MASD) ore 21:00 LE SEDIE di Eugene Ionesco TEATRO DELL’ASSURDO Nuova Produzione Con FEDERICA BISEGNA e VITTORIO BONACCORSO Costumi di Federica BisegnaScena e Regia di Vittorio Bonaccorso

Ionesco scrisse: «La ragione è la follia del più forte; la ragione del meno forte è follia»; vorrei partire da questo punto per la messa in scena di un testo quanto mai attuale, per il senso di “alienazione” che ne scaturisce. Oggi siamo così bombardati da slogans, notizie, immagini, tutti allo stesso modo importanti, da non accorgerci che “niente ha significato”. Siamo circondati da “oratori muti” ma al tempo stesso petulanti, i quali si avvitano su se stessi pensando di essere portatori di messaggi unici. Nell’atto unico Le sedie si assiste a una proliferazione della materia e degli oggetti che invadono l’universo umano, soffocandolo progressivamente. Una sorta di “nulla” che riempie la vita dei due protagonisti, così come nella nostra epoca ci sommerge un “niente” di cui non possiamo fare a meno. Due sono i modi per liberarsi definitivamente da questo vuoto: il suicidio e la follia. Il primo (quello che scelgono i due protagonisti) è

conseguente al secondo durante il quale ci si rinchiude nella gabbia della propria esistenza, sperando che nel ripetere ossessivamente un’azione si possano avere risultati diversi ogni volta che la si compie. E questa gabbia, sorta di involucro

Page 99: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

sepolcrale, la riempiamo di fantasmi per popolare il nostro immaginario.

PRODUZIONI COMPAGNIE/ARTISTI OSPITI E STAGE:

Venerdì 03, Sabato 04 e Domenica 05 Febbraio 2012 – Sede Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa STAGE “ASPETTANDO GODOT E I CLOWN” DIRETTO DAL CLOWN FRANCESE EMMANUEL GALLOT LAVALLÉE Domenica 05 Febbraio (sera) 2012 – Teatro Il palco (MASD) ore 20:00

LEZIONE SPETTACOLO FINALE STAGE

Lo studente analizzerà e individuerà tematiche e metodologie interpretative legate ai grandi temi psicologici e morali della nostra epoca. L’incapacità di comunicare, la solitudine, l’alienazione, l’abbrutimento, la crudeltà, lo scetticismo verranno trasferiti in una dimensione poetica totalmente tesa e irreale che rappresenta la realtà esistenziale dell’uomo moderno. La sfera emozionale si riduce sempre più, i gesti sfioriscono trasmettendo deboli segni dal senso spesso impenetrabile. Allora per ritorsione la follia invade la realtà, crea nuove forme di comunicazione esasperate dalle frustrazioni odierne. Dietro l’uomo civile dall’aspetto “liscio” si agita un essere solitario, folle che vagabonda alla ricerca di sé stesso. Le improvvisazioni, basate su una lettura attualizzata dei testi, ci riporteranno alle dinamiche contemporanee fatte di azioni e velocità, di

frammenti di gesti e immagini, di linguaggi svuotati in cui la presenza massiccia della tecnologia maschera una frattura della comunicazione, rimandando l’uomo ad uno stato di solitudine. TEATRO DONNA: Venerdì 24 Febbraio 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 GRIDO DI DONNA Riadattamento da Antigone di Henry Bauchau e da testimonianze di Rita Atria e Felicia Impastato TEATRO DI DENUNCIA con CHIARALUCE FIORITO

Regia di GIANNELLA D’IZZIA

Tre donne coraggiose,ribelli al loro status,unite tra loro da una sete di giustizia. Queste tre donne possono solo esprimere con il loro grido l’indignazione e il dolore. Ma il loro grido è la loro catarsi. Lo spettacolo – monologo parte da uno studio sul personaggio di Antigone, figura intramontabile alquanto moderna ed attuale, dalle pagine dell’autore H. Bauchau per approdare o meglio creare un percorso che arrivi fino al mito appunto della giovane, devota figlia di Edipo, alle vite di rita Atria (la diciassettenne siciliana collaboratrice di giustizia) e Felicia Impastato (madre di Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia); donne coraggiose e ribelli, unite tra loro da una sete di giustizia morale, etica. Solidali per un inno alla vita, la vita di un fratello, di un figlio, di un essere umano, perché, come sostiene Antigone: “C’è una legge inscritta nel corpo delle donne: tutti i corpi, quelli dei vivi e quelli dei morti, sono nati un giorno da una donna, portati da una donna, curati ed amati da lei… Uccidetemi, arrestatemi, ma prima lasciatemi gridare”. Queste tre donne possono solo esprimere con il loro grido l’indignazione e il dolore. Ma il loro grido è una catarsi.

Venerdì 09 Marzo 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 LA BELLA GITANA di Ornella Giusto e Rosario Galli SCHERZO POETICO – SENTIMENTALE con ORNELLA GIUSTO

Regia ROSARIO GALLI

Lo spettacolo ha debuttato nel 2010 ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Alla stesura del testo ha collaborato il regista Rosario Galli, noto autore di grandi successi nazionali quali “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” e “Il timballo del Gattopardo”. Il mistero del doppio presente in ogni essere umano sembra trovare risposta in questo scherzo poetico – sentimentale; senza alcuna pretesa di dare soluzioni ma solo con la modesta ambizione di raccontare una storia di scissione, di ambiguità e contrapposizione, che alla fine trovano umana sintesi nella ritrovata fusione della lingua siciliana. Ornella e Nella sono due donne all’interno di un corpo esplosivo, in cerca di passione e di poesia, di gioco e e d’amore, nella continua rincorsa a escludere l’altra tentando di affermare il proprio lato a discapito dell’altra. La storia di Ornella – Nella si rispecchia nella poesia e nel gioco, nel dialogo ininterrotto delle due, nei contrasti forti ed aspri che le vedono protagoniste di una disputa sul filo della memoria, di un passato fanciullesco che torna prepotente a minare le certezze della donna di oggi. Sullo sfondo, a raccogliere i loro bisticci, la terra siciliana, il suo dialetto, la sua forza magnetica, il suo potente e maestoso sigillo che non abbandona più chi ha

Page 100: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

avuto il destino di nascervi.

COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA Venerdì 23 e Venerdì 30 Marzo 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 FEDERICA BISEGNA Racconta MACBETH di William Shakespeare TEATRO DI NARRAZIONE

Regia di VITTORIO BONACCORSO

Ho scelto di raccontare il Macbeth, che è la più breve tragedia di Shakespeare, dove tutto si compie con irrimediabile velocità, la più cruenta, “la tragedia di sangue” immersa in una notte cupa che sembra non avere mai fine, perché il suo tema è attualissimo. Infatti sono l’ambizione e la brama di potere a spingere Macbeth e la sua terrificante sposa Lady Macbeth a compiere azioni tanto crudeli ed efferate. In questo dramma visionario dell’interiorizzazione Macbeth è il più sfortunato protagonista shakespeariano, dotato della più fervida immaginazione “… Ogni attività è soffocata dall’immaginazione e nulla è, per me, tranne ciò che non è …”. Macbeth, con le sue paure, la sua ferocia soffre profondamente sapendo di compiere azioni malvagie e di doverne compiere di peggiori, il nostro immedesimarsi in lui è involontario ma inevitabile, “… Hai dunque paura di essere, nell’azione e nel coraggio, quello stesso che sei nel desiderio? …”.

Federica Bisegna fa parte di quella schiera di artisti come Fo, Valeri, Herltzka, Baliani, Pirrotta, Paolini ed altri, che hanno la capacità, non solo di essere autori-autrici dei testi raccontati ma anche

di affrontare testi di autori importanti, affascinando con la parola tanto da far dimenticare l’assenza di scene ed orpelli vari e di fare immergere totalmente lo spettatore nella storia. Basti pensare ai diversi spettacoli quali “L’attrice” che tanto successo ha avuto a Ragusa, Catania e Roma; “Il profumo” di P. Suskind; “La tessitrice delle notti” da Le mille e un notte; “Il Cirano” di E. Rostand; “La favola dei saltimbanchi” di M. Ende. Così come Shakespeare re-inventa l’uomo, così Federica Bisegna ri-propone l’opera con quella che è l’antica tecnica del teatro di narrazione, quella dei “Cuntisti”, liberandola cioè dalla parola scritta e donandole la freschezza della parola in divenire, che nasce in quel preciso momento e che si nutre del respiro del pubblico. Una tecnica che coniuga la capacità interpretativa con quella dell’improvvisazione, nel rispetto della trama e del pensiero dell’autore, tecnica della quale Federica Bisegna è divenuta un’esperta.

Venerdì 13 Aprile – Cine Teatro Lumière ore 21:00 Associazione Nuovo Mondo Teatro Piscator di Catania TRIS DI DONNE di Stefano Benni DIVERTENTISSIMO Regia di Simona Scuderi

Venerdì 04 e Sabato 05 Maggio 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 Domenica 15 Aprile 2012 – Cine Teatro Lumière ore 19:30 LA SIGNORA E IL LFUNZIONARIO di Aldo Nicolaj COMMEDIA BRILLANTE con FEDERICA BISEGNA, VITTORIO BONACCORSO e GIANCARLO IACONO Scena e Regia di VITTORIO BONACCORSO

Lo spettacolo propone un tema attualissimo ed è una sorta di travaglio spirituale, dietro il quale si nasconde un impietoso ritratto della società contemporanea, tracciato dall’autore con la causticità e con l’ironia che lo contraddistinguono. Aldo Nicolaj è uno degli autori italiani contemporanei più conosciuti. La sua fama è dovuta ad una scrittura che si rifà alla quotidianità e, nello stesso tempo, a guizzi sorprendenti della fantasia, i quali collocano i personaggi in situazioni surreali, al limite del paradosso. In questo testo l’autore mette a nudo i pregiudizi e l’alienazione del mondo moderno, attraverso un dialogo scoppiettante di battute sagaci e divertenti, con un ritmo sostenuto e crescente.

Venerdì 08 e Sabato 09 Giugno 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa Spettacolo fine corso Allievi Lab. Adulti

Venerdì 15 Giugno 2012 – Cine Teatro Lumière ore 21:00 Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa Spettacolo fine corso Lab. Ragazzi

Info e news Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa: www.compagniagodot.it

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PALCHI DIVERSI RASSEGNA TEATRALE CURATA DALLA COMPAGNIA G.O.D.O.T. DI RAGUSA.

Una compagnia di professionisti, radicata nel territorio, che riesce

a creare proprie produzioni con testi originali, interpreta agevolmente quelli di grandi drammaturghi, si apre a compagnie esterne, forma allievi giovani e adulti nella nostra provincia.

Nella 7° edizione di Palchi DiVersi trovano spazio anche 3 opere

originali della compagnia, 2 delle quali dedicate alle scuole, ma anche

opere di drammaturghi come Shakespeare, Ionesco e Nicolaj. Inoltre ci sarà la sezione “Teatro donna” che apre a nuove compagnie, con il teatro di denuncia, la commedia e il sentimentale, non dimenticando della formazione con i suoi laboratori per giovani e adulti e

uno stage condotto dal clown francese Emmanuel Gallot-Lavallée.

Due i luoghi deputati ad accogliere queste rappresentazioni: il cine-teatro Lumiere e il teatro Il Palco al Masd di Ragusa. Proprio con il Lumiere si è instaurata una proficua collaborazione che proseguirà con

interessanti proposte culturali con nuove produzioni per alcuni lavori già portati in scena

dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Si ricomincia da una di queste, ovvero da “Sogni di Beniamino Modestini Contabile”, una divertente e dissacrante commedia che tratta del sogno di un contabile di scrivere, di tirar fuori, di spezzare la sua vita mediocre. I testi sono

di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna, il progetto teatrale e la regia di Vittorio Bonaccorso, le

musiche di Gianni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Jenny La Cava e gli

altri attori della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. L’appuntamento, per questa prima edizione è

al Lumiere il 4 e l’11 Novembre 2011, alle ore 21. COMPAGNIA G.o.D.o.T PALCHI DI VERSI RASSEGNA TEATRALE-7^EDIZIONE 2011-2012 “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE” DIVERTENTE E DISSACRANTE con gli allievi della compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa Testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna Regia di Vittorio Bonaccorso Ven 4 e 11 Novembre 2011 – Cine Teatro Lumiére h 21 “LA MAGICA CUBOSFERA” SPETTACOLO PER LE SCUOLE con i piccoli allievi della Compagnia G.o.D.o.T. di Federica Bisegna Regia di Vittorio Bonaccorso Merc 14 dicembre 2011 – Cine Teatro Lumière h 20:30 “L’AMORE DI PAPAGENO E PAPAGENA” SPETTACOLO PER LE SCUOLE Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa di Federica Bisegna Regia di Vittorio Bonaccorso con Federica Bisegna e Genny Lacava,

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Ven 6 Gennaio 2012 – Teatro Il palco al Masd h 20 “LE SEDIE” TEATRO DELL’ASSURDO COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA di Eugene Ionesco Regia di Vittorio Bonaccorso Con Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso Ven 20 Gen 2012 - Cine Teatro Lumière h 21 Sab 21 Gen, h 21, e Dom 22 Gen, h 18,30 - Teatro Il palco al Masd “LA SIGNORA E IL FUNZIONARIO” COMMEDIA BRILLANTE COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA di Aldo Nicolaj Regia di Vittorio Bonaccorso Con Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso e Giancarlo Iacono Ven 4 Mag, h 21, e sab 5 Mag, h 19 – Cine Teatro Lumiére TEATRO DONNA “GRIDO DI DONNA” TEATRO DI DENUNCIA Riadattamento da Antigone di Henry Bauchau e da testimonianze di Rita Atria e Felicia Impastato Regia di Giannella D’izzia con Chiaraluce Fiorito Ven 24 Febbraio 2012 – Cine Teatro Lumiére h 21 “LA BELLA GITANA” SCHERZO POETICO - SENTIMENTALE di Ornella Giusto e Rosario Galli Regia di Rosario Galli con Ornella Giusto Ven 09 Marzo 2012– Cine Teatro Lumière h 21 “FEDERICA BISEGNA Racconta MACBETH” TEATRO DI NARRAZIONE di William Shakespeare Regia di Vittorio Bonaccorso Ven 23 e 30 Marzo 2012 – Cine Teatro Lumière h 21 “TRIS DI DONNE” DIVERTENTISSIMO ASSOCIAZIONE NUOVO MONDO - TEATRO PISCATOR DI CATANIA Da Stefano Benni Regia di Simona Scuderi Ven 13 Aprile 2012 - Cine Teatro Lumière h 21 STAGE E LABORATORI 03, 04 e 05 Febbraio 2010-Sede compagnia G.O.D.O.T. “ASPETTANDO GODOT E I CLOWN” diretto dal clown francese EMMANUEL GALLOT-LAVALLÉE Lezione-spettacolo finale 05 Febbraio 2012 – Teatro Il palco al Masd 08 e 09 Giugno 2012 – Cine Teatro Lumière Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa SPETTACOLO FINE CORSO ALLIEVI - LABORATORIO ADULTI 15 Giugno 2012 – Cine Teatro Lumière Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa SPETTACOLO FINE CORSO - LABORATORIO RAGAZZI

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28/10/2011 - 19:21

Si inizia il 4 novembre al Lumiere

PRESENTATA LA RASSEGNA TEATRALE PALCHI DIVERSI

Alla presenza dell’assessore comunale alla cultura Sonia Migliore, stamani è stata presentata in conferenza stampa la nuova edizione della rassegna teatrale Palchi DiVersi curata dalla compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Una compagnia di professionisti, radicata nel territorio, che riesce a creare proprie produzioni con testi originali, interpreta agevolmente quelli di grandi drammaturghi, si apre a compagnie esterne, forma allievi giovani e adulti nella nostra provincia. Durante la conferenza l’assessore Migliore si è soffermata su temi importanti riguardanti la cultura, lanciando un appello a tutti gli operatori culturali, perché si formi una forza unica di

intenti che vada nella giusta direzione. Ha anche specificato di voler rilanciare il Teatro La Licata, perché diventi fucina di cultura e di voler istituzionalizzare la rassegna Teatri Diversi, a cui offre un patrocinio. Nella 7° edizione di Palchi DiVersi trovano spazio anche 3 opere originali della compagnia, 2 delle quali dedicate alle scuole, ma anche opere di drammaturghi come Shakespeare, Ionesco e Nicolaj. Inoltre ci sarà la sezione “Teatro donna” che apre a nuove compagnie, con il teatro di denuncia, la commedia e il sentimentale, non dimenticando della formazione con i suoi laboratori per giovani e adulti e uno stage condotto dal clown francese Emmanuel Gallot-Lavallée. Due i luoghi deputati ad accogliere queste rappresentazioni: il cine-teatro Lumiere e il teatro Il Palco al Masd di Ragusa. Proprio con il Lumiere, dove si è svolta la conferenza stampa, si è instaurata una proficua collaborazione che proseguirà con interessanti proposte culturali con nuove produzioni per alcuni lavori già portati in scena dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Si ricomincia da una di queste, ovvero da “Sogni di Beniamino Modestini Contabile”, una divertente e dissacrante commedia che tratta del sogno di un contabile di scrivere, di tirar fuori, di spezzare la sua vita mediocre. I testi sono di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna, il progetto teatrale e la regia di Vittorio Bonaccorso, le musiche di Gianni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Jenny La Cava e gli altri attori della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. L’appuntamento, per questa prima edizione è al Lumiere il 4 e l’11 Novembre 2011, alle ore 21.

di E.M

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29/10/2011 17:12 Notizia letta: 919 volte

Rassegna teatrale Godot. Dal 4 novembre al Lumiere di Ragusa Ragusa – Alla presenza dell’assessore comunale alla cultura Sonia Migliore, stamani è stata presentata in conferenza stampa la nuova edizione della rassegna teatrale Palchi DiVersi curata dalla compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Una compagnia di professionisti, radicata nel territorio, che riesce a creare proprie produzioni con testi originali, interpreta agevolmente quelli di grandi drammaturghi, si apre a compagnie esterne, forma allievi giovani e adulti nella nostra provincia. Durante la conferenza l’assessore Migliore si è soffermata su temi importanti riguardanti la cultura, lanciando un appello a tutti gli operatori culturali, perché si formi una forza unica di intenti che vada nella giusta direzione. Ha anche specificato di voler rilanciare il Teatro La Licata, perché diventi fucina di cultura e di voler istituzionalizzare la rassegna Teatri Diversi, a cui offre un patrocinio. Nella 7° edizione di Palchi DiVersi trovano spazio anche 3 opere originali della compagnia, 2 delle quali dedicate alle scuole, ma anche opere di drammaturghi come Shakespeare, Ionesco e Nicolaj. Inoltre ci sarà la sezione “Teatro donna” che apre a nuove compagnie, con il teatro di denuncia, la commedia e il sentimentale, non dimenticando della formazione con i suoi laboratori per giovani e adulti e uno stage condotto dal clown francese Emmanuel Gallot-Lavallée. Due i luoghi deputati ad accogliere queste rappresentazioni: il cine-teatro Lumiere e il teatro Il Palco al Masd di Ragusa. Proprio con il Lumiere, dove si è svolta la conferenza stampa, si è instaurata una proficua collaborazione che proseguirà con interessanti proposte culturali con nuove produzioni per alcuni lavori già portati in scena dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Si ricomincia da una di queste, ovvero da “Sogni di Beniamino Modestini Contabile”, una divertente e dissacrante commedia che tratta del sogno di un contabile di scrivere, di tirar fuori, di spezzare la sua vita mediocre. I testi sono di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna, il progetto teatrale e la regia di Vittorio Bonaccorso, le musiche di Gianni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Jenny La Cava e gli altri attori della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. L’appuntamento, per questa prima edizione è al Lumiere il 4 e l’11 Novembre 2011, alle ore 21. Redazione

Nella 7° edizione di Palchi DiVersi trovano spazio anche 3 opere originali della compagnia

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TEATRO, PRESENTATA A RAGUSA LA RASSEGNA “PALCHI DIVERSI”

AL VIA IL 4 NOVEMBRE AL “LUMIERE” CON “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE” DI IACONO E BISEGNA

2011-10-30 11:09:05 RAGUSA - Alla presenza dell’assessore comunale alla cultura Sonia Migliore, stamani è stata presentata in conferenza stampa (nella foto) la nuova edizione della rassegna teatrale Palchi DiVersi curata dalla compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Una compagnia di professionisti, radicata nel territorio, che riesce a creare proprie produzioni con testi originali, interpreta agevolmente quelli di grandi drammaturghi, si apre a compagnie esterne, forma allievi giovani e adulti nella nostra

provincia. Durante la conferenza l’assessore Migliore si è soffermata su temi importanti riguardanti la cultura, lanciando un appello a tutti gli operatori culturali, perché si formi una forza unica di intenti che vada nella giusta direzione. Ha anche specificato di voler rilanciare il Teatro La Licata, perché diventi fucina di cultura e di voler istituzionalizzare la rassegna Teatri Diversi, a cui offre un patrocinio. Nella 7^ edizione di Palchi DiVersi trovano spazio anche 3 opere originali della compagnia, 2 delle quali dedicate alle scuole, ma anche opere di drammaturghi come Shakespeare, Ionesco e Nicolaj. Inoltre ci sarà la sezione “Teatro donna” che apre a nuove compagnie, con il teatro di denuncia, la commedia e il sentimentale, non dimenticando della formazione con i suoi laboratori per giovani e adulti e uno stage condotto dal clown francese Emmanuel Gallot-Lavallée. Due i luoghi deputati ad accogliere queste rappresentazioni: il cine-teatro Lumiere e il teatro Il Palco al Masd di Ragusa. Proprio con il Lumiere, dove si è svolta la conferenza stampa, si è instaurata una proficua collaborazione che proseguirà con interessanti proposte culturali con nuove produzioni per alcuni lavori già portati in scena dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Si ricomincia da una di queste, ovvero da “Sogni di Beniamino Modestini Contabile”, una divertente e dissacrante commedia che tratta del sogno di un contabile di scrivere, di tirar fuori, di spezzare la sua vita mediocre. I testi sono di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna, il progetto teatrale e la regia di Vittorio Bonaccorso, le musiche di Gianni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Jenny La Cava e gli altri attori della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. L’appuntamento, per questa prima edizione è al Lumiere il 4 e l’11 Novembre 2011, alle ore 21.

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CULTURA E SPETTACOLO

Palchi Diversi 2011-2012. Venerdì 4 novembre

il 1° appuntamento

01/11/2011 10:17

TELENOVARAGUSA

Ritorna “Palchi Diversi”, rassegna teatrale della Compagnia Godot di Ragusa giunta alla 7a edizione. Primo appuntamento il 4 e l’11 novembre alle 21.00 al Cine teatro Lumière di Ragusa, in via Archimede 214, col divertentissimo e scoppiettante “Sogni di Beniamino Modestini Contabile”. Regia di Vittorio Bonaccorso.

Ingresso 10 euro. Info: 339.3234452-338.4920769 – 0932.682699

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SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE

LO SPETTACOLO

Autore: Vittorio Bonaccorso Compagnia/Produzione: Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa Cast: Federica Bisegna - Vittorio Bonaccorso - Daniela Cascone - Antonella Cassarino - Salvatore Cavallo - Giovanni Celestre - Cristina Gennaro - Giancarlo Iacono - Genny Lacava - Francesco Piccitto - Anita Pomario - Maria Gina Taranto

Descrizione Beniamino Modestini brama di fare lo scrittore ma è costretto a rimanere incollato alla sua scrivania di contabile, vessato dalla perfida, ma bellissima, segretaria del direttore dell’ufficio in cui lavora. Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi sogna di poter pubblicare un giorno il suo best seller. Le storie gli si affollano nella mente prendendo corpo, così telefona di volta in volta alle case editrici più importanti ma i suoi tentativi falliscono miseramente. Si crede un grande scrittore incompreso ma non si rende conto di essere un mediocre. Quanto di Modestini c’è in ognuno di noi? Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di essere altro da sé, credendo di avere capacità fuori dal comune, finendo poi per scontrarsi con la dura realtà e con la “normalità” quotidiana? Vittorio Bonaccorso

Date repliche a cura di Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa

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02/11/2011 18:25

Notizia letta: 616 volte

Teatro, I sogni di Beniamino Modestini Contabile, a Ragusa

Ragusa - Inizia con una nuova edizione, divertente e al tempo stesso dissacrante, la settima rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Il primo appuntamento è per venerdì 4 novembre al cine teatro Lumiére con il fortunato e allegro spettacolo “Sogni di Beniamino Modestini contabile” con i testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e con in scena gli attori della stessa compagnia G.o.D.o.T. che reciteranno nell’ambito del progetto teatrale curato da Vittorio Bonaccorso che firma anche la scena e la regia. La rappresentazione teatrale, che nella scorsa edizione della rassegna ha ottenuto un enorme successo, viene proposta con una riedizione ancora più ricca nelle scene e negli adattamenti per continuare a divertire il pubblico. La trama è assolutamente spassosa. Beniamino Modestini sente di vivere una vita che non gli appartiene. Vorrebbe fare lo scrittore ma è costretto a restare incollato alla sua scrivania nel ruolo di contabile, vessato dalla perfida ma bellissima segretaria del direttore dell’ufficio in cui lavora. Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi, sogna di poter pubblicare un giorno il suo best seller. Ma non avrà fortuna. Chiama inutilmente le varie case editrici. Si crede un grande scrittore ma non si rende conto di essere un mediocre. E come sempre, anche questa rappresentazione vuole spingere il pubblico, dopo tante risate, verso una riflessione. Quanto di Modestini c’è in ognuno di noi? Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di essere altro da sé, credendo di avere capacità fuori dal comune, finendo poi per scontrarsi con la dura realtà? La rappresentazione teatrale sarà in scena anche il prossimo 11 novembre sempre al cine teatro Lumiére. Il biglietto d’ingresso è di 10 euro. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699. Redazione

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CULTURA E SPETTACOLO

Sogni di Beniamino Modestini, venerdì al Lumiere di Ragusa

02/11/2011 13:17

Ritorna, in una veste nuova, una delle produzioni più divertenti della Compagnia Godot di Ragusa, che tanto successo ha avuto nella scorsa edizione della Rassegna. Venerdì 4 e in replica venerdì 11 novembre, al Cine teatro Lumiere di Ragusa, alle 21.00, in scena “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. Il protagonista sente di vivere una vita che non gli appartiene e brama di fare lo scrittore ma è costretto a rimanere incollato alla sua scrivania di contabile, vessato dalla perfida, ma bellissima, segretaria del direttore dell’ufficio in cui lavora. Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi sogna di poter pubblicare un giorno il suo best seller. Testi di Giancarlo Iacono e Bisegna, con Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, che è anche autore del progetto teatrale e regista, Jenny La Cava e gli allievi della compagnia. Musiche di Giovanni Celestre.

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TEATRO, IL 4 NOVEMBRE AL “LUMIERE” DI RAGUSA IN SCENA “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE” DI IACONO-BISEGNA PER LA RASSEGNA PALCHI DIVERSI

2011-11-03 10:20:04

RAGUSA - Inizia con una nuova edizione, divertente e al tempo stesso dissacrante, la settima rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Il primo appuntamento è per venerdì 4 novembre al cine teatro Lumiére con il fortunato e allegro spettacolo “Sogni di Beniamino Modestini contabile” con i testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e con in scena gli attori della stessa compagnia G.o.D.o.T. che reciteranno nell’ambito del progetto teatrale curato da Vittorio Bonaccorso che firma anche la scena e la regia. La rappresentazione teatrale, che nella scorsa edizione della rassegna ha ottenuto un enorme successo, viene proposta con una riedizione ancora più ricca nelle scene e negli adattamenti per continuare a divertire il pubblico. La trama è assolutamente spassosa. Beniamino Modestini sente di vivere una vita che non gli appartiene. Vorrebbe fare lo scrittore ma è costretto a restare incollato alla sua scrivania nel ruolo di contabile, vessato dalla perfida ma bellissima segretaria del direttore dell’ufficio in cui lavora. Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi, sogna di poter pubblicare un giorno il suo best seller. Ma non avrà fortuna. Chiama inutilmente le varie case editrici. Si crede un grande scrittore ma non si rende conto di essere un mediocre. E come sempre, anche questa rappresentazione vuole spingere il pubblico, dopo tante risate, verso una riflessione. Quanto di Modestini c’è in ognuno di noi? Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di essere altro da sé, credendo di avere capacità fuori dal comune, finendo poi per scontrarsi con la dura realtà? La rappresentazione teatrale sarà in scena anche il prossimo 11 novembre sempre al cine teatro Lumiére. Il biglietto d’ingresso è di 10 euro. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699.

Page 112: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

NEWS REGIONALI

Comincia Venerdi' La Rassegna Teatrale Palchi Diversi Con La Nuova Edizione Dei "sogni Di Beniamino Modestini Contabile"

RAGUSA - Inizia con una nuova edizione, divertente e al tempo stesso dissacrante, la settima rassegna teatrale "Palchi DiVersi" organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Il primo appuntamento è per venerdì 4 novembre al cine teatro Lumiére con il fortunato e allegro spettacolo "Sogni di Beniamino Modestini contabile" con i testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e con

in scena gli attori della stessa compagnia G.o.D.o.T. che reciteranno nell'ambito del progetto teatrale curato da Vittorio Bonaccorso che firma anche la scena e la regia. La rappresentazione teatrale, che nella scorsa edizione della rassegna ha ottenuto un enorme successo, viene proposta con una riedizione ancora più ricca nelle scene e negli adattamenti per continuare a divertire il pubblico. La trama è assolutamente spassosa. Beniamino Modestini sente di vivere una vita che non gli appartiene. Vorrebbe fare lo scrittore ma è costretto a restare incollato alla sua scrivania nel ruolo di contabile, vessato dalla perfida ma bellissima segretaria del direttore dell'ufficio in cui lavora. Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi, sogna di poter pubblicare un giorno il suo best seller. Ma non avrà fortuna. Chiama inutilmente le varie case editrici. Si crede un grande scrittore ma non si rende conto di essere un mediocre. E come sempre, anche questa rappresentazione vuole spingere il pubblico, dopo tante risate, verso una riflessione. Quanto di Modestini c'è in ognuno di noi? Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di essere altro da sé, credendo di avere capacità fuori dal comune, finendo poi per scontrarsi con la dura realtà? La rappresentazione teatrale sarà in scena anche il prossimo 11 novembre sempre al cine teatro Lumiére. 03-11-2011

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03/11/2011 - 11:40

Ragusa: Si inizia con la 7^ Stagione

PALCHI DIVERSI

Giunto alla 7^ Stagione di palchi diversi, la compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa rinnova l’appuntamento con i vari spettacoli sia di produzione della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa sia di altri artisti e compagnie ospiti. Quest’anno la 7^ Stagione di Palchi diversi si arricchisce. Infatti oltre agli spettacoli teatrali vi sarà anche uno Stage sull’arte del Clown che verrà tenuto da un professionista a livello internazionale della durata di n°2 giorni e che si concluderà con una lezione spettacolo. Come ogni anno la Compagnia cerca nuove formule e nuove collaborazioni artistiche, non solo per andare incontro alle esigenze del pubblico ma anche per interessare più fasce di persone.

Bisognerà aspettare il 4 novembre per poter assistere al primo spettacolo della stagione, che si terrà presso il Cine Teatro Lumière alle ore 21:00. L’opera che verrà messa in scena dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, si titolo “ Sogni di Beniamino Modestini contabile”, scritta da Giancarlo Iacono e Federica Bisegna, scene e Regia a cura di Vittorio Bonaccorso. Commedia divertente e dissacrante che darà modo di poter vedere in scena Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso con gli allievi della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Ricordiamo che il biglietto di ingresso ha il costo di €.10 Per informazioni contattare i seguenti numeri telefonici: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699

di Elisa Ragusa

Page 114: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

Sogni di Beniamino Modestini contabile a Ragusa, giorno 4 Novembre

Il primo appuntamento è per Venerdì 4 Novembre 2011 al Cine Teatro

Lumiére con il fortunato e allegro spettacolo 'Sogni di Beniamino

Modestini contabile' con i testi di Giancarlo Iacono e Federica

Bisegna e con in scena gli attori della stessa compagnia G.o.D.o.T. che

reciteranno nell’ambito del progetto teatrale curato da Vittorio Bonaccorso che

firma anche la scena e la regia. La rappresentazione teatrale, che nella scorsa

edizione della rassegna ha ottenuto un enorme successo, viene proposta con

una riedizione ancora più ricca nelle scene e negli adattamenti per continuare a

divertire il pubblico. La trama è assolutamente spassosa. Beniamino Modestini

sente di vivere una vita che non gli appartiene. Vorrebbe fare lo scrittore ma è

costretto a restare incollato alla sua scrivania nel ruolo di contabile, vessato

dalla perfida ma bellissima segretaria del direttore dell’ufficio in cui lavora.

Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi, sogna di poter pubblicare un

giorno il suo best seller. Ma non avrà fortuna. Chiama inutilmente le varie case

editrici. Si crede un grande scrittore ma non si rende conto di essere un

mediocre. E come sempre, anche questa rappresentazione vuole spingere il

pubblico, dopo tante risate, verso una riflessione. Quanto di Modestini c’è in

ognuno di noi? Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di essere altro

da sé, credendo di avere capacità fuori dal comune, finendo poi per scontrarsi

con la dura realtà? La rappresentazione teatrale sarà in scena anche il

prossimo 11 novembre sempre al cine teatro Lumiére. Il biglietto d’ingresso è

di 10 euro. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa,

della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria

Svar.

Info

Cell. 339 3234452 - 338 4920769 - 0932 682699

Page 115: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

04/11/2011

Palchi diversi 2011-2012

Tutto è pronto per la rassegna teatrale "Palchi diversi", giunta quest'anno alla sua settima edizione e organizzata, tra gli altri, dalla compagnia G.o.D.o.T . Quest'anno la rassegna sarà ospitata dal Cineteatro Lumiere e dal teatro Il Palco (MASD) di Ragusa. Il primo spettacolo si terrà stasera alle 21.00 al Lumiere: Sogni di Beniamino Modestini contabile, per la regia di Vittorio Bonaccorso, e verrà replicato venerdì prossimo. Altri spettacoli metteranno in scena le musiche di Mozart, il teatro dell'assurdo di Ionesco, il Macbeth di Shakespeare e "Tris di donne" di Stefano Benni. Il programma completo si può consultarte qui .

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4/11/2011 - 11/11/2011 Ragusa

SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE (Compagnia G.o.D.o.T.) PALCHI DIVERSI 7^ Edizione Il 04 e l'11 Novembre 2011 – Cine Teatro Lumière Via Archimede 214 - Ragusa - Ore 21:00 SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE DIVERTENTE E DISSACRANTE Testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna Nuova Edizione con Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso e gli allievi della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa Costumi di Federica Bisegna Musiche originali di Giovanni Celestre Progetto teatrale, Scena e Regia di VITTORIO BONACCORSO Ritorna, in una veste nuova, una delle produzioni più divertenti della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, che tanto successo ha avuto nella scorsa edizione della Rassegna. Beniamino Modestini sente di vivere una vita che non gli appartiene. Egli brama di fare lo scrittore ma è costretto a rimanere incollato alla sua scrivania di contabile, vessato dalla perfida, ma bellissima, segretaria del direttore dell’ufficio in cui lavora. Sommerso da pratiche, bilanci e consuntivi sogna di poter pubblicare un giorno il suo best seller. Le storie gli si affollano nella mente prendendo corpo, così telefona di volta in volta alle case editrici più importanti ma i suoi tentativi falliscono miseramente. Si crede un grande scrittore incompreso ma non si rende conto di essere un mediocre. Quanto di Modestini c’è in ognuno di noi? Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di essere altro da sé, credendo di avere capacità fuori dal comune, finendo poi per scontrarsi con la dura realtà e con la “normalità” quotidiana? INGRESSO €.10 Info: 3393234452 - 3384920769 http://www.compagniagodot.it

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Palchi Diversi 2011-2012

Published: Friday November 4th 2AM

Link: http://virgilioragusa.myblog.it/archive/2011/11/03/palchi-diversi-2011.html

Description: Tutto pronto per la rassegna teatrale "Palchi diversi", giunta quest'anno alla sua settima edizione

e organizzata, tra gli altri, dalla compagnia G.o.D.o.T. Quest'anno la rassegna sar ospitata dal Cineteatro Lumiere

e dal teatro Il Palco MASD di Ragusa. Il primo spettacolo si terr stasera alle 21.00 al Lumiere: Sogni di Beniamino

Modestini contabile, per la regia di Vittorio Bonaccorso, e verr replicato venerd prossimo. Altri spettacoli

metteranno in scena le musiche di Mozar... read more »

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05/11/2011 - 12:38 Successo per la nuova rassegna teatrale della compagnia g.o.d.o.t.

I “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE”

RAGUSA – Improbabili personaggi di storie romanzate, tra sfondi in movimento

e costumi ricercati, mentre in scena vanno i “Sogni di Beniamino Modestini

contabile”. Si è aperta così, ieri sera al cine teatro Lumiére, la settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi”

organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Un caleidoscopio di storie che si intrecciano, tratte dalle pagine dei libri

che Beniamino Modestini scrive, o meglio immagina, tra i mille conti del suo lavoro di contabile e pressato da un’avvenente

segretaria d’azienda, sperando che le case editrici siano interessate. Gli attori che si alternano diventano personaggi di rissosi talk show televisivi, o astronauti che atterrano su pericolosi pianeti, o ancora combattenti medioevali e perfino

protagonisti di un affascinante giallo che non si risolve però in un delitto. Ma al telefono, una volta raccontate le storie che si animano a beneficio del pubblico,

dalle case editrici riceve solo risposte negative. Nessun best seller per Modestini. I suoi lavori e le sue idee non avranno infatti fortuna e i suoi sogni andranno amaramente infranti mentre la donna delle pulizie sciorina l’ennesima massima

ricordando ad esempio che non è necessario andare chissà dove per cercare “il senso della cose, basta cercarlo nel secchio”. Il progetto teatrale è stato curato da Vittorio Bonaccorso che ne ha firmato anche

le scene e la regia, con i testi originali di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e le musiche originali di Giovanni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio

Bonaccorso, Daniela Cascone, Antonella Cesearino, Salvatore Cavallo, Giovanni Celestre, Cristina Gennaro, Giancarlo Iacono, Genny La Cava, Francesco Piccitto, Anita Pomario, Maria Gina Taranto. Tutti molto bravi e pronti ad interagire l’un

con l’altro. I costumi sono stati curati da Federica Bisegna che ha scelto di mischiare colori e stravaganze per rendere ancora più visionaria un’opera

divertente ed entusiasmante allo stesso tempo, con ritmi sempre rapidi e avvincenti. La rappresentazione teatrale è stata interamente presentata in una nuova edizione e sarà replicata venerdì prossimo 11 novembre alle ore 21 sempre

al Lumiére. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar.di p.s

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gruppo

Sogni al teatro Lumiére - Ragusa, al via la settima rassegna teatrale Palchi DiVersi organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. Il primo appuntamento è per venerdì 4 novembre al cine teatro Lumiére con il fortunato e allegro spettacolo «Sogni di Beniamino Modestini contabile» con i testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna.

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Iniziata la rassegna Palchi Diversi

05/11/2011

Improbabili personaggi di storie romanzate, tra sfondi in movimento e costumi ricercati, mentre in scena vanno i “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. Si è aperta così, venerdì sera al cine teatro Lumiére, la settima edizione della rassegna teatrale “Palchi Diversi” organizzata dalla Compagnia Godot di Ragusa. Un caleidoscopio di storie che si intrecciano, tratte dalle pagine dei libri che Beniamino Modestini scrive, o meglio immagina, tra i mille conti del suo lavoro di contabile e pressato da un’avvenente segretaria d’azienda, sperando che le case editrici siano interessate. Gli attori che si alternano diventano personaggi di rissosi talk show televisivi, o astronauti che atterrano su pericolosi pianeti, o ancora combattenti medioevali e perfino protagonisti di un affascinante giallo che non si risolve però in un delitto. Il progetto teatrale è stato curato da Vittorio Bonaccorso che ne ha firmato anche le scene e la regia, con i testi originali di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e le musiche originali di Giovanni Celestre. In scena la Bisegna e Bonaccorso, Daniela Cascone, Antonella Cesearino, Salvatore Cavallo, Giovanni Celestre, Cristina Gennaro, Giancarlo Iacono, Genny La Cava, Francesco Piccitto, Anita Pomario, Maria Gina Taranto. La rappresentazione è stata presentata in una nuova veste e sarà replicata venerdì 11 novembre alle 21, al Lumière.

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Palchi diversi: al via la rassegna

5 nov 2011 Improbabili personaggi di storie romanzate, tra sfondi in movimento e costumi ricercati, mentre in scena vanno i “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. Si è aperta così, ieri sera al cine teatro Lumiére, la settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Un caleidoscopio di storie che si intrecciano, tratte dalle pagine dei libri che Beniamino Modestini scrive, o meglio immagina, tra i mille conti del suo lavoro di contabile e pressato da un’avvenente segretaria d’azienda, sperando che le case editrici siano interessate. Gli attori che si alternano diventano personaggi di rissosi talk show televisivi, o astronauti che atterrano su pericolosi pianeti, o ancora combattenti medioevali e perfino protagonisti di un affascinante giallo che non si risolve però in un delitto. Ma al telefono, una volta raccontate le storie che si animano a beneficio del pubblico, dalle case editrici riceve solo risposte negative. Nessun best seller per Modestini. I suoi lavori e le sue idee non avranno infatti fortuna e i suoi sogni andranno amaramente infranti mentre la donna delle pulizie sciorina l’ennesima massima ricordando ad esempio che non è necessario andare chissà dove per cercare “il senso della cose, basta cercarlo nel secchio”. Il progetto teatrale è stato curato da Vittorio Bonaccorso che ne ha firmato anche le scene e la regia, con i testi originali di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e le musiche originali di Giovanni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Daniela Cascone, Antonella Cesearino, Salvatore Cavallo, Giovanni Celestre, Cristina Gennaro, Giancarlo Iacono, Genny La Cava, Francesco Piccitto, Anita Pomario, Maria Gina Taranto. Tutti molto bravi e pronti ad interagire l’un con l’altro. I costumi sono stati curati da Federica Bisegna che ha scelto di mischiare colori e stravaganze per rendere ancora più visionaria un’opera divertente ed entusiasmante allo stesso tempo, con ritmi sempre rapidi e avvincenti. La rappresentazione teatrale è stata interamente presentata in una nuova edizione e sarà replicata venerdì prossimo 11 novembre alle ore 21 sempre al Lumiére. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Info: 3393234452

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RAGUSA: INIZIA CON I “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE” E CON UN BUON

SUCCESSO LA NUOVA RASSEGNA TEATRALE DELLA COMPAGNIA G.O.D.O.T.

R.T.M. — Improbabili personaggi di storie romanzate, tra sfondi in movimento e costumi ricercati, mentre in scena vanno i “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. Si è aperta così, ieri sera al cine teatro Lumiére, la settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Un caleidoscopio di storie che si intrecciano, tratte dalle [...] 05/11/2011

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RAGUSA: INIZIA CON I “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE” E CON UN BUON SUCCESSO LA NUOVA RASSEGNA TEATRALE DELLA COMPAGNIA

G.O.D.O.T.

scritto il 5 nov 2011 nella categoria: Spettacolo

Improbabili personaggi di storie romanzate, tra sfondi in movimento e costumi ricercati, mentre in scena vanno i “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. Si è aperta così, ieri sera al cine teatro Lumiére, la settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Un caleidoscopio di storie che si intrecciano, tratte dalle pagine dei libri che Beniamino Modestini scrive, o meglio immagina, tra i mille conti del suo lavoro di contabile e pressato da un’avvenente segretaria d’azienda, sperando che le case editrici siano interessate. Gli attori che si alternano diventano personaggi di rissosi talk show televisivi, o astronauti che atterrano su pericolosi pianeti, o ancora combattenti medioevali e perfino protagonisti di un affascinante giallo che non si risolve però in un delitto. Ma al telefono, una volta raccontate le storie che si animano a beneficio del pubblico, dalle case editrici riceve solo risposte negative. Nessun best seller per Modestini. I suoi lavori e le sue idee non avranno infatti fortuna e i suoi sogni andranno amaramente infranti mentre la donna delle pulizie sciorina l’ennesima massima ricordando ad esempio che non è necessario andare chissà dove per cercare “il senso della cose, basta cercarlo nel secchio”. Il progetto teatrale è stato curato da Vittorio Bonaccorso che ne ha firmato anche le scene e la regia, con i testi originali di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e le musiche originali di Giovanni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Daniela Cascone, Antonella Cesearino, Salvatore Cavallo, Giovanni Celestre, Cristina Gennaro, Giancarlo Iacono, Genny La Cava, Francesco Piccitto, Anita Pomario, Maria Gina Taranto. Tutti molto bravi e pronti ad interagire l’un con l’altro. I costumi sono stati curati da Federica Bisegna che ha scelto di mischiare colori e stravaganze per rendere ancora più visionaria un’opera divertente ed entusiasmante allo stesso tempo, con ritmi sempre rapidi e avvincenti. La rappresentazione teatrale è stata interamente presentata in una nuova edizione e sarà replicata venerdì prossimo 11 novembre alle ore 21 sempre al Lumiére. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar.

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TEATRO, PARTITA AL “LUMIÈRE” DI RAGUSA CON I “SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE” LA RASSEGNA DELLA

COMPAGNIA G.O.D.O.T.

2011-11-08 10:50:23

RAGUSA – Improbabili personaggi di storie romanzate, tra sfondi in movimento e costumi ricercati, mentre in scena vanno i “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. Si è aperta così, al cine teatro Lumiére, la settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Un caleidoscopio di storie che si intrecciano, tratte dalle pagine dei libri che Beniamino Modestini scrive, o meglio immagina, tra i mille conti del suo lavoro di contabile e pressato da un’avvenente segretaria d’azienda, sperando che le case editrici siano interessate. Gli attori che si alternano diventano personaggi di rissosi talk show televisivi, o astronauti che atterrano su pericolosi pianeti, o ancora combattenti medioevali e perfino protagonisti di un affascinante giallo che non si risolve però in un delitto. Ma al telefono, una volta raccontate le storie che si animano a beneficio del pubblico, dalle case editrici riceve solo risposte negative. Nessun best seller per Modestini. I suoi lavori e le sue idee non avranno infatti fortuna e i suoi sogni andranno amaramente infranti mentre la donna delle pulizie sciorina l’ennesima massima ricordando ad esempio che non è necessario andare chissà dove per cercare “il senso della cose, basta cercarlo nel secchio”. Il progetto teatrale (nella foto una scena) è stato curato da Vittorio Bonaccorso che ne ha firmato anche le scene e la regia, con i testi originali di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e le musiche originali di Giovanni Celestre. In scena Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Daniela Cascone, Antonella Cesearino, Salvatore Cavallo, Giovanni Celestre, Cristina Gennaro, Giancarlo Iacono, Genny La Cava, Francesco Piccitto, Anita Pomario, Maria Gina Taranto. I costumi sono stati curati da Federica Bisegna che ha scelto di mischiare colori e stravaganze per rendere ancora più visionaria un’opera divertente, con ritmi sempre rapidi. La rappresentazione teatrale è stata interamente presentata in una nuova edizione e sarà replicata venerdì prossimo 11 novembre alle ore 21 sempre al Lumiére. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar.

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10/11/2011 - 18:46

Ragusa: Secondo appuntamento con la compagnia G.O.D.O.T

VA IN SCENA: SOGNI DI BENIAMINO MODESTINI CONTABILE

Dopo il successo di venerdì scorso, ritorna in scena la Compagnia G.o.D.o.T. con la rappresentazione teatrale “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. I testi sono stati scritti da Giancarlo Iacono e da Federica Bisegna, gli attori che si susseguiranno in scena appartengono alla stessa compagnia G.o.D.o.T. che recitano nell’ambito del progetto teatrale curato da Vittorio Bonaccorso che firma anche la scena e la regia. La rappresentazione teatrale verrà proposta nella nuova edizione ricca di costumi, scene e battute divertenti. Beniamino Modestini è un contabile che crede di essere un sapiente scrittore. Sogna di pubblicare un romanzo ma non avrà fortuna. Le case editrici non daranno seguito mentre sul palco si alterneranno le varie scene immaginate dal contabile quali trame delle sue storie. Occorrerà aspettare domani sera alle ore 21 presso il cine-teatro Lumière di Ragusa, per sapere cosa succederà al nostro protagonista. Tutto ciò è inserito nella settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi”, rassegna che ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Il costo del biglietto è di 10 euro.

Per informazioni è possibile contattare i seguenti numeri: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699.

di Elisa Ragusa

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GIORNO&NOTTE

TEATRO Per la rassegna Palchi Diversi al cineteatro Lumiere alle 21 lo spettacolo "Sogni di Beniamino Modestini contabile" con gli allievi

della compagnia Godot, testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna, regia di Vittorio Bonaccorso.

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Palchi Diversi, torna il scena la compagnia Godot 11/11/2011 08:25

Nuovamente in scena, venerdì sera al cine teatro Lumière di Ragusa, la Compagnia G.o.D.o.T. che proporrà la rappresentazione teatrale “Sogni di Beniamino Modestini contabile”. Dopo il debutto di venerdì scorso, giorno 11 alle 21 si torna infatti in scena nell’ambito della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” giunta alla settima edizione. Con i testi di Giancarlo Iacono e Federica Bisegna e con in scena gli attori della stessa compagnia G.o.D.o.T. che reciteranno nell’ambito del progetto teatrale curato da Vittorio Bonaccorso, che firma anche la scena e la regia, la rappresentazione teatrale verrà proposta nella nuova edizione ricca di costumi, scene e battute divertenti. Info: 339.3234452 – 338.4920769 – 0932.682699.

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Rassegna Palchi DiVersi 2011. La magica cubosfera 13/12/2011 07:57

Una favola che fa sognare grandi e piccini. “La Magica Cubosfera” è lo spettacolo che la compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa porterà in scena con i suoi piccoli allievi mercoledì 14 alle 21 al teatro Lumière di Ragusa nell’ambito della rassegna teatrale Palchi DiVersi. Ingresso 5 euro. Info ai numeri 339. 3234452, 338.4920769 e 0932.682699. Lo spettacolo sarà in replica per alcune scuole.

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13/12/2011 - 07:06

Si terra il prossimo 14 dicembre

PER LA RASSEGNA PALCHI DIVERSI, ANDRÁ IN SCENA “LA MAGICA CUBOSFERA”

Sarà una favola che farà sognare grandi e piccini, dirigendoli in un magico mondo, il mondo de “La Magica Cubosfera”. Secondo spettacolo al Cineteatro Lumiere di Ragusa, mercoledì prossimo, 14 dicembre, per la rassegna teatrale Palchi diversi. La Compagnia G.o.Do.T. presenta al pubblico il lavoro dei suoi piccoli allievi. Come protagonisti della “magica” rappresentazione teatrale ci saranno infatti 15 bambini e ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, tra allievi della passata stagione e allievi di questa nuova del laboratorio teatrale junior realizzato dalla compagnia. Come nelle favole più belle, anche in questa ci saranno fate, gnomi, maghi e streghe. Sarà una fiaba ancora più incredibile e surreale, una specie di fantasia

al quadrato. La cosa più divertente è che la fantasia entrerà nella realtà, ma inoltre a sua volta la realtà entrerà nella fantasia. Anche in questa fiaba ci saranno un assistente mago, guardiani di castelli, una principessa, funghi parlanti oltre a personaggi inusuali per le fiabe che, infatti appartengono al mondo reale, come un psicanalista, un’istruttrice, una bimba che non ascolta nessuno. E ci sarà pure una sfera magica, tanto magica da non essere più considerata una sfera ma un cubo, infatti essa sarà la cubosfera. Lo spettacolo con testi di Federica Bisegna, con la regia di Vittorio Bonaccorso, dimostrerà, anche se spesso l’apparenza inganna, come la sostanza resta intatta. È sì un cubo, ma si può considerare sempre magico, e al suo interno c’è la possibilità di vedere rispecchiata una realtà capovolta, proprio come accade nei sogni. È così che si riproporrà l’eterno dilemma tra finzione e realtà, tra attore che interpreta e personaggio interpretato. Uno spensierato, sferzante, stravagante gioco dell’identità che incuriosisce e affascina, dove ogni dettaglio è curato in tutti i suoi particolari. Con le sublimi e originali musiche di Gianni Celestre, i costumi di Federica Bisegna, lo spettacolo andrà in scena per “Palchi Diversi” mercoledì sera alle ore 21, ma verrà realizzato nel corso della settimana sempre al Lumiere, per alcune scuole elementari di Ragusa, diventando così uno spettacolo di metà anno per i nuovi allievi della compagnia G.o.Do.T.. Il laboratorio teatrale è iniziato ad ottobre e terminerà a giugno con uno spettacolo finale. La Magica Cubosfera” è in realtà lo spettacolo che ha concluso a giugno scorso il percorso dei partecipanti al laboratorio 2010/2011 e, visto il grande successo ottenuto, viene riproposto con l’ingresso di nuovi allievi. Questo è uno spettacolo che diventa per gli stessi ragazzi una metafora tra l’apparire e l’essere la sembianza della stessa cosa. <<Anche i personaggi che ruotano intorno allo strano oggetto, sorta di ibrido geometrico, sono doppi e si dividono tra come gli altri li vedono e come in realtà sono – analizzano Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso - E’ meglio portare avanti la propria “normalità”, anche se non sempre accettata da tutti o, al contrario, è più giusto fingere di essere altro da sé? Personaggi e storie che solo a teatro possono avere una loro ragione di “apparire” e, dunque, di “essere”>>. Lo spettacolo ha il costo d’ingresso di 5 euro. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699.

di Mauro Vargetto

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14 dicembre 2011 18 sez. PALERMO

Ragusa TEATRO Alle 21 al cineteatro Lumiere di via Archimede 214 lo spettacolo "La magica

cubosfera". In scena la compagnia Godot, con la regia di Vittorio Bonaccorso.

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14/12/2011

La Magica Cubosfera

Questa sera al Lumière si terrà uno spettacolo teatrale per grandi e bambini: "La Magica Cubosfera", una fiaba messa in scena dai piccoli attori della compagnia G.o.D.o.T.

"Come nelle favole più belle, anche in questa ci sono fate, gnomi, maghi e streghe; come in quelle, anche in questa c’è un assistente mago, guardiani di castelli, una principessa, funghi parlanti; ma c’è anche una psicanalista,

un’istitutrice, una bimba che nessuno ascolta e… una sfera magica; tanto magica da non essere più una sfera ma un cubo: la magica cubosfera.Se l’apparenza però inganna l’occhio, la sostanza resta intatta; è un cubo sì, ma resta sempre magico, all’interno del quale è possibile vedere rispecchiata una realtà trasformata, proprio come succede nei sogni. Si ripropone così l’eterno dilemma tra finzione e realtà, tra attore che interpreta e personaggio interpretato. I ragazzi hanno lavorato anche su questo che, traslato nella vita quotidiana, diventa grande metafora tra l’apparire e l’essere, tra la sembianza e l’essenza stessa delle cose. Anche i personaggi che ruotano intorno allo strano oggetto – sorta di ibrido geometrico – sono doppi e si dividono tra come gli altri li vedono e come in realtà sono. E’ meglio portare avanti la propria “normalità”, anche se non sempre accettata da tutti o, al contrario, è più giusto fingere di essere altro da sé? Personaggi e storie che solo a teatro possono avere una loro ragione di “apparire” e, dunque, di ”essere”. (fontewww.compagniagodot.it/).

L'appuntamento è per le 21 e l'ingresso è di 5 euro.

Page 133: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

19/12/2011 - 14:22

Rassegna Palchi Diversi: 500 spettatori e 3 repliche

“LA MAGICA CUBOSFERA”

Il piccolo ma accogliente teatro Lumiere di Ragusa ha visto la presenza di oltre cinquecento spettatori e tre repliche, con l’ultima di sabato, per “La Magica Cubosfera”, secondo spettacolo inserito all’interno della rassegna teatrale Palchi Diversi organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T., con in scena i piccoli allievi del laboratorio teatrale junior. Un mondo incantato, come nelle fiabe, con fate, gnomi, maghi e streghe interpretati da bambini e ragazzi tra gli 8 e 15 anni per un’ambientazione fantastica e surreale. Al centro di questa sfera magica che diventa non più una sfera ma un cubo, “la magica cubosfera”, e dà il titolo alla rappresentazione teatrale, con i testi di Federica Bisegna e la regia di Vittorio Bonaccorso. Questa commedia ha dimostrato come sia vero che l’apparenza inganna l’occhio ma è anche vero che la sostanza resta intatta. Così pur essendo un cubo e comunque una sfera, una magica cubosfera attraverso la quale filtrare la realtà attraverso un ironico e divertente gioco dell’identità. “E’ andata davvero molto bene ed è stato bellissimo vedere come i ragazzi sono stati bravi nella loro interpretazione. – commenta l’attrice Federica Bisegna della compagnia G.o.D.o.T. – Un’entusiasmante avventura che ci ha ricordato che quello che possono dare i bambini e i ragazzi non ha uguale: freschezza, entusiasmo, gratitudine e talento, talento puro”. Palchi Diversi tornerà il 6 gennaio con “L'Amore di Papageno e Papagena” tratto da “Il Flauto Magico” di Mozart con Federica Bisegna e Genny Lacava, regia e pupazzi di Vittorio Bonaccorso. L’appuntamento, eccezionalmente, non è al teatro Lumiere ma al teatro Il Palco - Masd alle ore 18.30. La rassegna Palchi Diversi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Per Informazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699.

di e.r.

Page 134: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

Palchi Diversi. Successo per “La magica cubosfera”

20/12/2011 08:15

Non mancano le fate, gli gnomi, i maghi e le streghe, un assistente mago, i guardiani di castelli, la principessa e un fungo parlante, tutti personaggi caratteristici del mondo delle fiabe. Ma l’universo de “La Magica cubosfera” è fatto anche di personaggi, atipici per il mondo fatato, che sono però, talvolta, attualissimi, nel mondo reale. Come quello dell’istitutrice stressata e nevrotica, o della psicanalista ossessiva e ossessionata dal suo lavoro, e poi una bimba, che nessuno mai ascolta. Per questo doppio carattere dei personaggi de “La Magica Cubosfera”, lo spettacolo degli allievi del primo e secondo anno del laboratorio della compagnia Godot, piace sia ai piccoli che agli adulti. I primi sono affascinati dal funghetto parlante, da Maga Magona, dalla romantica principessa e dall’immancabile fata. I secondi si ritrovano nelle nevrosi degli altri personaggi, che però scatenano anche l’ilarità dei piccini. “Abbiamo visto il successo della prima messa in scena – spiega la curatrice dei testi, l’attrice Federica Bisegna – e quindi abbiamo deciso di inserirlo nel cartellone della stagione Palchi DiVersi”. Anche per questo secondo appuntamento della rassegna, il Lumiere di Ragusa si è riempito. “La nostra intenzione è quella di fare amare il teatro anche ai più piccoli”, spiega il regista Vittorio Bonaccorso.

Page 135: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

L’AMORE DI PAPAGENO E PAPAGENA – PALCHI DIVERSI Compagnia G.o.D.o.T. di

Ragusa 3 gennaio 2012 | Sezione: Pubblicità | Articolo di: Vittorio Bonaccorso

Prosegue Palchi Diversi (Rassegna Teatrale della Compagnia G.o.D.o.T. di

Ragusa, giunta alla sua 7^ Edizione) con il 3° appuntamento dedicato ai

bambini…… di tutte le età! La Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa vi invita il 06

Gennaio alle ore 18.30 al teatro Il palco al Masd ad assistere alla favola divertente e poetica

adattamento di Federica Bisegna da Il flauto magico

“L’AMORE DI PAPAGENO E PAPAGENA” con le straordinarie musiche di W.A.Mozart

con Federica Bisegna e Genny Lacava Costumi, oggetti di scena, Pupazzi e Regia di Vittorio Bonaccorso

Ingresso €.10 e €.5 (Bambini). Tel. 3357857079 – 3393234452 – 3389205427

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TEATRO

PALCHI DIVERSI 7^ EDIZIONE 2011/2012

- Cine Teatro Lumière -

13 e 20 Gennaio 2012 - Cine Teatro Lumière e 21 e 22 - Luogo da definire

LE SEDIE TEATRO DELL'ASSURDO di Eugene Ionesco

Nuova Produzione Con Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso Scena e Regia di Vittorio Bonaccorso

Info: www.compagniagodot.it

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04/01/2012 23:26 Notizia letta: 974 volte

Appuntamenti | Ragusa

Teatro, a Ragusa L'Amore di Papageno e Papagena

Ragusa - In occasione dell'Epifania e con un delizioso spettacolo tutto dedicato ai bambini, ritorna la rassegna teatrale "Palchi DiVersi" organizzata dalla compagnia Godot. Sarà “L’amore di Papageno e Papagena” a divertire il pubblico che eccezionalmente si ritroverà al teatro Il Palco – Masd alle 18,30 e non come di consueto al teatro Lumiere. Tratto da “Il Flauto Magico” di Mozart, la rappresentazione teatrale vede in scena Federica Bisegna e Genny Lacava, protagoniste del libero adattamento della stessa Bisegna, proposto con la regia di Vittorio Bonaccorso. "Al di là della provenienza più o meno esoterica e massonica dell’opera, da “Il Flauto magico” – spiega il regista Bonaccorso che ha curato anche gli oggetti di scena - prendiamo in prestito il rapporto contrastato di due dei personaggi centrali e cioè dell’uccellatore Papageno e di Papagena, la donna che ama. Da qui il pretesto per raccontare, per grandi linee, attraverso il teatro di figura e quello di narrazione, tutta l’intricata storia con i vari personaggi da Tamino a Pamina, da Sarastro alla Regina della Notte, a Monostatos, per raccogliere e sottolineare i messaggi che se ne possono trarre. Due su tutti: la trasformazione di un uomo rozzo, ignorante e debole in uomo saggio e gentile grazie all’amore ed alle prove che deve superare per ottenere la stima dell’amata, e la consapevolezza che il bene ed il male non sempre sono rappresentati per quello che sono e che, talvolta, sono soltanto i due lati della stessa medaglia. Tutto sublimato dalle immortali note del genio assoluto di Mozart, che abbiamo utilizzato come un tappeto magico sul quale far volare questa nostra piccola – grande favola". La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar. Info: 3393234452 - 3384920769 - 0932.682699. Redazione

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L'AMORE DI PAPAGENO E PAPAGENA (DA IL FLAUTO MAGICO) COSA TEATRO RASSEGNA PALCHI DIVERSI - COMPAGNIA G.O.D.O.T. DI RAGUSA QUANDO 6 GENNAIO 2012 ORE 18:30 DOVE TEATRO IL PALCO DEL MASD / VIA DEMOSTENE, 52 - RAGUSA PREZZO €.10 (BAMBINI €.5) INFO TEL. 3357857079 - 3393234452 - 3389205427

Prosegue Palchi Diversi con il 3° appuntamento dedicato ai bambini...... di tutte le età! La Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa vi invita il 06 Gennaio alle ore 18.30 al teatro Il palco al Masd ad assistere alla favola divertente e poetica “L’amore di Papageno e Papagena” (Spettacolo per le scuole) Libero Adattamento di Federica Bisegna da IL FLAUTO MAGICO di E.J.Schikaneder e K.L.Giesecke Musiche di W.A.MOZART CON FEDERICA BISEGNA e GENNY LACAVA PUPAZZI, COSTUMI, OGGETTI DI SCENA E REGIA Vittorio Bonaccorso

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Spettacolo per i bambini L'amore di Papageno e Papagena

Ragusa (RG) - il 06 gennaio 2012

In occasione dell'Epifania va in scena "L'amore di Papageno e Papagena" per la rassegna teatrale "Palchi DiVersi" organizzata dalla compagnia Godot. Il pubblico è invitato al teatro Il Palco – Masd alle 18,30. Tratto da “Il Flauto Magico” di Mozart, la rappresentazione teatrale vede in scena Federica Bisegna e Genny Lacava, protagoniste del libero adattamento della stessa Bisegna, proposto con la regia di Vittorio Bonaccorso. Come spiega il regista Bonaccorso, che ha curato anche gli oggetti di scena, centrale è il rapporto contrastato di due dei personaggi, dell’uccellatore Papageno e di Papagena, la donna che ama. Da qui si snoda l’intricata storia con i vari personaggi da Tamino a Pamina, da Sarastro alla Regina della Notte, a Monostatos, per raccogliere e sottolineare i messaggi che se ne possono trarre. Uno in particolare riguarda la trasformazione di un uomo rozzo, ignorante e debole in uomo saggio e gentile grazie all’amore ed alle prove che deve superare per ottenere la stima dell’amata, e la consapevolezza che il bene ed il male non sempre sono rappresentati per quello che sono e che, talvolta, sono soltanto i due lati della stessa medaglia. Tutto sublimato dalle note del genio assoluto di Mozart. La rassegna Palchi DiVersi ha il sostegno del Comune di Ragusa, della Provincia regionale, della Bapr, del gruppo Ergon e della concessionaria Svar.

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16/01/2012 - 15:14

Settimo appuntamento con la rassegna teatrale di Palchi Diversi

VA IN SCENA “LE SEDIE”

Si rinnova l’appuntamento con la rassegna teatrale di Palchi Diversi che vedrà in scena l’atto unico "Le sedie". La Compagnia G.o.D.o.T. metterà in scena il capolavoro commovente, ironico, poetico del teatro dell'assurdo di Eugène Ionesco, interpretato daFederica Bisegna e da Vittorio Bonaccorso che è anche il regista. Sul palco verrà messo in scena, giorno 20 gennaio presso il Cine Teatro Lumière alle ore 21:00 mentre verrà replicato il 21 gennaio alle ore 21:00 e il 22 gennaio alle ore 18:30 presso il teatro Palco Masd di Ragusa, l'irrealtà del reale e il vano, drammatico, grottesco tentativo di popolare il vuoto dell'esistenza e di comunicare l'incomunicabile. Protagonisti sono due coniugi ultranovantenni, il Vecchio e la Vecchia che vivono in una torre su di un'isola. In quest’atto unico si assiste a un'invasione di "oggetti - materia oscura" che prevaricano l'universo umano, restringendolo e soffocandolo progressivamente. Una sorta di "nulla" che riempie la vita grazie ai due protagonisti, così come nella nostra epoca ci sommerge un "niente" di cui non possiamo fare a meno.

Due sono i modi per liberarsi definitivamente da questo vuoto: il suicidio e la follia. Il primo, scelto dai due protagonisti, è conseguente al secondo durante il quale ci si rinchiude nella gabbia della propria esistenza, sperando che nel ripetere ossessivamente un'azione si possano avere risultati diversi ogni volta che la si compie. E questa gabbia, come una sorta di involucro sepolcrale viene riempita di fantasmi che popolano l’immaginario. Ricordiamo che per assistere allo spettacolo bisognerà acquistare un biglietto di 10€ ed inoltre per ulteriori informazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 0932.686644 - 3357857079 - 3393234452 - 3384920769.

di e.r.

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CULTURA E SPETTACOLO

RASSEGNA “PALCHI DIVERSI”. Venerdì al Lumiere “Le sedie” di Ionesco

17/01/2012 08:13

Il 20 gennaio alle 21.00, al cineteatro Lumiere di Ragusa, per la 7a edizione di “Palchi Diversi”, la compagnia Go.do.t porta in scena il capolavoro del teatro dell’assurdo “Le sedie” di Eugene Ionesco, con Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso (che cura anche scene e regia). In replica il 21 e 22 al

teatro “Il palco” al Masd. Ingresso 10 Euro, info: 0932.682699 -339.3234452 -338.4920769.

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18/01/2012 - 10:41

Debutta in prima assoluta venerdì prossimo 20 gennaio alle ore 21 presso il cine-teatro Lumière di Ragusa

LA COMPAGNIA G.O.D.O.T. METTE IN SCENA IL CAPOLAVORO DEL TEATRO DELL’ASSURDO “LE SEDIE” DI IONESCO

Un capolavoro che ha contrassegnato la storia del teatro, imponendo la forte poetica di un grande autore che ha voluto raccontare il vuoto che circonda l’uomo, la drammaticità di un’esistenza vana e grottesca, il paradosso di un’incomunicabilità del comunicabile, della stessa irrealtà del reale. Per la 7° edizione della rassegna teatrale “Palchi Diversi”, la compagnia G.o.D.o.T. mette in scena “Le sedie”, la nuova produzione che debutta in prima assoluta venerdì prossimo 20 gennaio alle ore 21 presso il cine-teatro Lumière di Ragusa (in replica il 21 e 22 al teatro Il Palco al centro

Masd). Commovente e ironica, l’opera scritta nel 1951 da Eugène Ionesco arriva nel capoluogo ibleo interpretata dagli attori Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, con la scena e la regia curate dallo stesso Bonaccorso. Un appuntamento insolito e particolare per la provincia, un appuntamento con il teatro dell’assurdo e con una coinvolgente e suggestiva rappresentazione che sviscera la tragicità della vita evidenziandone i caratteri farseschi. “La ragione è la follia del più forte; la ragione del meno forte è follia”.Da questa massima dello stesso Eugène Ionesco è partito Vittorio Bonaccorso per la messa in scena di un testo che risulta di un’attualità sconvolgente per il senso di alienazione che ne scaturisce. Due coniugi novantenni sono ogni sera impegnati a rappresentare la tragica farsa della loro stessa esistenza fatta di insuccessi e rimpianti. Unico sollievo le illusioni scaturite dall’abitudinario che scandisce il tempo, conferendogli una ingannevole condizione d’esistere. Una serata diversa dalle altre. Fanno il loro ingresso tanti ospiti, irreali, invisibili, resi concreti solo dalla presenza delle loro sedie. Il vecchio li ha convocati per renderli partecipi del proprio messaggio di salvezza, ma i due coniugi sono sopraffatti dal nulla e, con un drammatico epilogo, si arriva all’amara consapevolezza di un’ineffabilità dell’esistere e dell’incapacità di dare un senso alla vita

dell’uomo.«Noi, i meno forti, siamo così bombardati da pubblicità, notizie, immagini, tutte allo stesso modo importanti da non accorgerci che niente ha significato – spiega il regista Bonaccorso - Siamo circondati da “oratori muti”, i più forti, ma al tempo stesso petulanti che si avvitano su se stessi pensando di essere portatori di messaggi fondamentali». Il capolavoro del genio franco-rumeno rende la vita di una vecchia coppia di coniugi metafora del vuoto che pervade la condizione umana. In un unico atto, “Le sedie” materializza il nulla, lo rende concreto e visibile agli spettatori. Il nulla che riempie la vita dei due protagonisti è lo stesso nulla che riempie la vita umana, un inutile niente di cui, comunque, non riusciamo a fare a meno. «Due sono i modi per liberarsi definitivamente da questo vuoto – continua Bonaccorso - il suicidio o la follia. Il primo, il suicidio, è conseguente alla seconda, la follia, durante la quale ci si rinchiude nella gabbia della propria esistenza sperando che nel ripetere ossessivamente un'azione si possano avere risultati diversi ogni volta che la si compia. E questa gabbia, una sorta di involucro sepolcrale, la riempiamo di fantasmi per popolare il nostro immaginario. Per tale prigione, che ho ricavato dalle sedie stesse e nella quale i due vecchi rimangono vincolati, mi sono servito di un disegno scenico quanto più ordinato possibile. Di solito si rappresentano tali oggetti come vecchi e di vario tipo, io invece avevo bisogno di giocare con il contrasto, così come Ionesco gioca con l’assenza-presenza. Ho immaginato di far scaturire tutta l’angoscia dei due personaggi da una sorta di ordine malato, un contrappunto al loro bizzarro dialogare. Come se alla fine della loro esistenza volessero invano mettere a posto i pensieri, ragionare sull’irragionevole. Così ho sfruttato la combinazione vettoriale del piano cartesiano: orizzontale, verticale, obliquo. Le prime due linee sono presenti rispettivamente nella seduta e nella spalliera delle sedie, la terza è presente nelle finestre e nella porta centrale. Quella orizzontale per me rappresenta il luogo, il reale, lo spazio, ciò che possiamo toccare e che ci dà sicurezza. La linea verticale rappresenta il pensiero, le aspirazioni, l’irreale che invade la vita quando la vita non è più tale. Infine la linea obliqua che rappresenta l’inevitabile, ciò che non si vorrebbe ma che, purtroppo, accade».Dopo la rappresentazione di giorno 20 gennaio al cine-teatro Lumière, “Le sedie” torna in replica il 21 e il 22 gennaio al teatro Il palco al centro Masd (via Demostene 52). Ingresso euro 10. Info e prenotazioni: 0932.682699 - 0932.686644 -

3393234452 - 3384920769di E.M

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CULTURA E SPETTACOLO

La compagnia Godot in “Le sedie” di Ionesco 19/01/2012 07:52

Un capolavoro che ha contrassegnato la storia del teatro, imponendo la forte poetica di un grande autore che ha voluto raccontare il vuoto che circonda l’uomo, la drammaticità di un’esistenza vana e grottesca, il paradosso di un’incomunicabilità del comunicabile, della stessa irrealtà del reale. Per la 7° edizione della rassegna teatrale “Palchi Diversi”, la compagnia G.o.D.o.T. mette in scena “Le sedie”, la nuova produzione che debutta in prima assoluta venerdì prossimo 20 gennaio alle ore 21 presso il cineteatro Lumière di Ragusa (in replica il 21 e 22 al teatro “Il Palco” al centro Masd). Commovente e ironica, l’opera scritta nel 1951 da Eugène Ionesco arriva nel capoluogo ibleo interpretata dagli attori Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, con la scena e la regia curate dallo stesso Bonaccorso. Un appuntamento insolito e particolare per la provincia, con il teatro dell’assurdo e con una coinvolgente e suggestiva rappresentazione che sviscera la tragicità della vita evidenziandone i caratteri farseschi. “La ragione è la follia del più forte; la ragione del meno forte è follia”. Da questa massima di Ionesco è partito Bonaccorso per la rappresentazione di un testo che risulta di un’attualità sconvolgente per il senso di alienazione che ne scaturisce. Ingresso euro 10. Info, prenotazioni: 3393234452 – 3384920769.

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Palchi Diversi - Le Sedie Di Eugène Ionesco

Friday 20th January 2012 9:00PM At the Cine Teatro Lumière (il 20) e Il palco al Masd (il 21 e il 22) La Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, nell'ambito della 7^ Edizione della Rassegna Palchi Diversi, debutta il 20 gennaio alle ore 21 al Cine Teatro Lumière di Ragusa (in replica il 21 e il 22 gennaio presso il Teatro Il palco ala Masd di Ragusa) con il capolavoro del teatro dell'assurdo LE SEDIE di Eugène Ionesco con Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso Scena e Regia Vittorio Bonaccorso. Lo spettacolo è anche inserito nella stagione del Teatro Garibaldi di Modica. Ingresso €.10 - Info: 3393234452 - 3384920769 0932.682699 (Lumière) - 0932.686644 - 3357857079 (Masd) “La ragione è la follia del più forte; la ragione del meno forte è follia". Sono partito da questa massima - quasi un epitaffio - dello stesso Eugène Ionesco per la messa in scena di un testo che risulta di un’attualità sconvolgente per il senso di alienazione che ne scaturisce. Noi (i meno forti) siamo così bombardati da pubblicità, notizie, immagini, tutte allo stesso modo importanti da non accorgerci che niente ha significato. Siamo circondati da "oratori muti" (i più forti) ma al tempo stesso petulanti, i quali si avvitano su se stessi pensando di essere portatori di “messaggi” importantissimi. Nell’atto unico Le sedie, metafora della condizione umana, si assiste ad un'invasione di oggetti-materia oscura che prevaricano l'universo dell’uomo, restringendolo e soffocandolo progressivamente. Una sorta di nulla che riempie la vita dei due protagonisti, così come nella nostra epoca ci sommerge un niente di cui, apparentemente, non possiamo fare a meno. Due sono i modi per liberarsi definitivamente da questo vuoto: il suicidio o la follia. Il primo è conseguente alla seconda durante la quale ci si rinchiude nella gabbia della propria esistenza, sperando che nel ripetere ossessivamente un'azione si possano avere risultati diversi ogni volta che la si compie. E questa gabbia, sorta di involucro sepolcrale, la riempiamo di fantasmi per popolare il nostro immaginario. Per tale prigione, che ho ricavato dalle sedie stesse e nella quale i due vecchi rimangono vincolati, mi sono servito di un disegno scenico quanto più ordinato possibile. Di solito si rappresentano tali oggetti come vecchi e di vario tipo: “… Sono sedie della casa, appartengono al padrone … vorrebbe che gliele comprassimo, ma è roba che non val quattro soldi …”, io invece avevo bisogno di giocare con il contrasto, così come Ionesco gioca con l’assenza-presenza. Ho immaginato di far scaturire tutta l’angoscia dei due personaggi da una sorta di ordine malato, un contrappunto al loro bizzarro dialogare. Come se alla fine della loro esistenza volessero invano mettere a posto i pensieri, ragionare sull’irragionevole. Così ho sfruttato la combinazione vettoriale del piano cartesiano: orizzontale, verticale, obliquo. Le prime due linee sono presenti rispettivamente nella seduta e nella spalliera delle sedie, la terza è presente nelle finestre e nella porta centrale. Quella orizzontale per me rappresenta il luogo, il reale, lo spazio, ciò che possiamo toccare e che ci da sicurezza; la verticale rappresenta il pensiero, le aspirazioni, l’irreale che invade la vita quando la vita non è più tale; quella obliqua rappresenta l’inevitabile, ciò che non si vorrebbe ma che, purtroppo, accade. Nel rapporto dialogico, apparentemente folle, dei due vegliardi traspaiono lampi di lucidità, come pennellate di colori diversi. Dico apparentemente folle perché più leggo quest’opera più ci ritrovo rispecchiata la nostra routine di poveri “marescialli d’alloggio”. Di questo testo non mi interessano le “assenze” o le “attese” varie (dio, Godot o chi per loro) ma, per paradosso, mi interessa la “presenza” dello Spirito dell’Uomo che, anche nella sconfitta “… nel gran vuoto nero nero …”, anche prima del gesto estremo, trova la forza di sperare che qualcosa, ancora e nonostante tutto, possa cambiare. Purtroppo “… Bisogna fare tutto il proprio dovere …”, la delega è ormai firmata e alla fine il tanto atteso oratore, sorta di insetto kafkiano, tesserà ancora il suo ordito di fili invisibili dove imbrigliare nuove ed ignare prede. Vittorio Bonaccorso

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21/01/2012 - 16:59

Un capolavoro del teatro dell’assurdo

SUCCESSO PER IL DEBUTTO DELLA COMPAGNIA G.O.D.O.T. IN “LE SEDIE” DI IONESCO

Intenso, drammatico ma al tempo stesso ironico, ed ancora assolutamente descrittivo dell’incerta condizione esistenzialista dell’uomo. Così lo spettacolo “Le sedie” portato in scena ieri sera al teatro Lumiere di Ragusa dalla compagnia G.o.d.o.t.. Un successo pieno per il debutto di uno degli spettacoli più complessi e difficili di Eugene Ionesco. Un capolavoro del teatro dell’assurdo che gli attori Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso sono riusciti a rendere al pubblico con un’intensità davvero eccezionale e con una trovata molto particolare. La Bisegna ha interpretato il ruolo del Vecchio, mentre Bonaccorso, che ha curato anche la regia dello spettacolo, ha interpretato il ruolo della Vecchia. Parti inverse per sottolineare la scelta di uscire dall’identità di genere in una

rappresentazione che è la farsa della vita. Un atto unico scritto da Ionesco negli anni ’50, con l’idea di mettere in scena l’irrealtà del reale, di comunicare l’incomunicabile, di abitare il vuoto dell’esistenza. Una vera e propria sfida per i protagonisti della pièce, due coniugi ultranovantenni, il Vecchio e la Vecchia, che vivono in una torre su di un'isola. Come ogni sera i due sono impegnati a rappresentare la farsa tragica della loro esistenza carica di insuccessi e rimpianti, aggrappandosi solo alla forza delle proprie illusioni, alla reciproca affettuosità, alle routinarie abitudini.

Quella che Ionesco propone è comunque una serata speciale perché i due anziani aspettano ospiti illustri invitati ad ascoltare il messaggio di salvezza che un Oratore, ingaggiato dal Vecchio, intende tramandare ai posteri. E così alle due sedie iniziali in cui siedono Vecchio e Vecchia, pian piano se ne aggiungono decine e decine per i tanti ospiti immaginari che lentamente arrivano, ricreando un ingresso sempre più concitato. Un pubblico totalmente invisibile che parlotta e dialoga con i due protagonisti mentre nei fatti sul palco sono presenti soltanto le sedie di colori differenti e stilisticamente slanciate verso l’alto. In scena c’è dunque il deserto dell’esistenza stessa dei due anziani, un deserto popolato dal nulla creato da corpi inesistenti ma invasi dalla materialità delle sedie. Materia senza vita che soffoca il vuoto e spinge i due vecchi a gettarsi dalla finestra. Nella scena irrompe nel frattempo l’Oratore, interpretato da Daniela Cascone. Il portatore del messaggio da tramandare si rivela però muto, dalla doppia faccia e incapace anche semplicemente di articolare qualcosa, arrivando dunque alla fine del testo, ovvero alla beffarda certezza dell’impossibilità di spiegare il senso della vita, perché come diceva lo stesso Ionesco, "il mondo mi è incomprensibile: aspetto che qualcuno me lo spieghi". Quella proposta dalla compagnia G.o.d.o.t., con la regia di Bonaccorso, è stata una messinscena assolutamente rigorosa e attentissima nella ricerca dei particolari potendo contare sulle eccellenti capacità interpretative degli attori. Sia la Bisegna che lo stesso Bonaccorso, giocando a ruoli invertiti, hanno saputo dare la giusta chiave interpretativa proponendo una navigata coppia sempre a metà tra il caricaturale e l’attonito, tra il clownesco e il tragico, tra l’esistenza e la finzione che alla fine diventa forma di vita e sua stessa grottesca metafora mentre le sedie dalle spalliere altissime vengono incrociate dall’Oratore andando a tessere una ragnatela inestricabile che impedisce di poter arrivare a comprendere il senso dell’esistenza umana. Per la rappresentazione hanno collaborato anche Antonella Cassarino, che si è occupata della direzione scenica e Graziano Raniolo per gli effetti sonori. Dopo la rappresentazione di ieri sera si torna in replica questa sera e domani al teatro Il palco al centro Masd (via Demostene 52). Ingresso euro 10. Info e

prenotazioni: 0932.682699 - 0932.686644 - 3393234452 - 3384920769di E.M.

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Lo spettacolo teatrale Le Sedie debutta a Ragusa

Ragusa (RG) - dal 20 al 22 gennaio 2012

Per la 7° edizione della rassegna teatrale “Palchi Diversi”, la

compagnia G.o.D.o.T. mette in scena “Le sedie”, la nuova

produzione che debutta in prima assoluta venerdì prossimo 20

gennaio alle ore 21 presso il cine-teatro Lumière di

Ragusa (in replica il 21 e 22 al teatro Il Palco al centro Masd).

Un capolavoro che ha contrassegnato la storia del teatro,

imponendo la forte poetica di un grande autore che ha voluto

raccontare il vuoto che circonda l’uomo, la drammaticità di

un’esistenza vana e grottesca, il paradosso di un’incomunicabilità

del comunicabile, della stessa irrealtà del reale.

Commovente e ironica, l’opera scritta nel 1951 da Eugène Ionesco

arriva nel capoluogo ibleo interpretata dagli attori Federica Bisegna

e Vittorio Bonaccorso, con la scena e la regia curate dallo stesso

Bonaccorso.

Un appuntamento insolito e particolare per la provincia, un

appuntamento con il teatro dell’assurdo e con una coinvolgente e

suggestiva rappresentazione che sviscera la tragicità della vita

evidenziandone i caratteri farseschi.

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CULTURA E SPETTACOLO

GRANDE SUCCESSO PER LA COMPAGNIA GODOT E “LE

SEDIE” DI IONESCO

23/01/2012 08:08

Intenso, drammatico ma al tempo stesso ironico, ed ancora assolutamente descrittivo dell’incerta condizione esistenzialista dell’uomo. Così lo spettacolo “Le sedie” portato in scena al teatro Lumiere di Ragusa dalla compagnia G.o.d.o.t.. Un successo pieno per il debutto di uno degli spettacoli più complessi e difficili di Eugene Ionesco. Un capolavoro del teatro dell’assurdo che gli attori Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso sono riusciti a rendere al pubblico con un’intensità davvero eccezionale e con una trovata molto particolare. La Bisegna ha

interpretato il ruolo del Vecchio, mentre Bonaccorso, che ha curato anche la regia dello spettacolo, ha interpretato il ruolo della Vecchia. Parti inverse per sottolineare la scelta di uscire dall’identità di genere in una rappresentazione che è la farsa della vita. Un atto unico scritto da Ionesco negli anni ’50, con l’idea di mettere in scena l’irrealtà del reale, di comunicare l’incomunicabile, di abitare il vuoto dell’esistenza. Una vera e propria sfida per i protagonisti della pièce, due coniugi ultranovantenni, il Vecchio e la Vecchia, che vivono in una torre su di un’isola. Come ogni sera i due sono impegnati a rappresentare la farsa tragica della loro esistenza carica di insuccessi e rimpianti, aggrappandosi solo alla forza delle proprie illusioni, alla reciproca affettuosità, alle routinarie abitudini. Quella che Ionesco propone è comunque una serata speciale perché i due anziani aspettano ospiti illustri invitati ad ascoltare il messaggio di salvezza che un Oratore, ingaggiato dal Vecchio, intende tramandare ai posteri. E così alle due sedie iniziali in cui siedono Vecchio e Vecchia, pian piano se ne aggiungono decine e decine per i tanti ospiti immaginari che lentamente arrivano, ricreando un ingresso sempre più concitato. Un pubblico totalmente invisibile che parlotta e dialoga con i due protagonisti mentre nei fatti sul palco sono presenti soltanto le sedie di colori differenti e stilisticamente slanciate verso l’alto. In scena c’è dunque il deserto dell’esistenza stessa dei due anziani, un deserto popolato dal nulla creato da corpi inesistenti ma invasi dalla materialità delle sedie. Materia senza vita che soffoca il vuoto e spinge i due vecchi a gettarsi dalla finestra. Nella scena irrompe nel frattempo l’Oratore, interpretato da Daniela Cascone. Il portatore del messaggio da tramandare si rivela però muto, dalla doppia faccia e incapace anche semplicemente di articolare qualcosa, arrivando dunque alla fine del testo, ovvero alla beffarda certezza dell’impossibilità di spiegare il senso della vita, perché come diceva lo stesso Ionesco, “il mondo mi è incomprensibile: aspetto che qualcuno me lo spieghi”.

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“Le sedie di Ionesco”, la tragicomica farsa della vita dell'uomo

Sabato 28 Gennaio 2012 15:05 Eleonora Fot Un pubblico numeroso ed affascinato ha applaudito Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso nella loro nuova produzione del capolavoro del teatro dell'assurdo Ragusa - Opere scritte più di cinquant'anni fa, all'epoca profetiche, oggi di un'attualità disarmante. È questo il caso de “Le sedie” di Eugène Ionesco, capolavoro del teatro dell'assurdo che punta i riflettori sul la vacuità delle nostre vite e su quanto esse siano una farsa. A portarlo in scena in una nuova produzione è stata la Compagnia G.o.D.o.T di Ragusa il 20 gennaio al Cine – Teatro Lumière, con la regia di Vittorio Bonaccorso e con in scena lo stesso e Federica Bisegna. Assistere allo spettacolo è stato come essere catapultati in un'altra dimensione, tutto riusciva a catturare lo spettatore: oltre alle vicende, la scenografia (composta da tantissime sedie coloratissime, realizzata da Vittorio Bonaccorso), la geniale regia, la bravura dei due

attori, i costumi (realizzati da Federica Bisegna). Il pubblico ha assistito attento ed interessato alle vicende di due anziani che mettono in scena una farsa organizzando un incontro con illustri personalità per affidare al mondo un messaggio importante, dietro al quale in realtà si celano i loro rimpianti, insuccessi e desideri. Con questa farsa i due anziani, che si ammirano reciprocamente e disinteressatamente, vogliono nascondere la lora vacua vita, cercando di porvi rimedio con un sacrificio finale, rivolto alla salvezza di tutta l'umanità. Alla fine i due anziani si uccideranno e lasceranno un oratore a proclamare il loro messaggio. Ma il messaggio è composto solo da suoni senza alcun senso. Questo accade nelle nostre vite, passiamo il tempo a delegare ad altri i nostri pensieri e le nostre necessità, e quello che resta alla fine è solo un grande ed incolmabile vuoto. Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, stimati professionisti ragusani, sono stati capaci di stupire ancora una volta. La loro versione di Ionesco è perfetta nella recitazione e nel ritmo; la regia è geniale ed innovativa. Forse non esistono espressioni adeguate per descrivere questa pièce, o forse sembrano tutte inadeguate a chi scrive. Quello che è andato in scena è stato vero teatro, che latita nella nostra provincia, e che viene troppo spesso invocato impropriamente da chi non è capace poi di guardarsi attorno e scoprire che di tanto in tanto qualcosa di buono viene fatto anche a Ragusa. Lo spettacolo è stato replicato sabato e domenica 21 e 22 Gennaio al Teatro Al Palco del Masd con uguale successo di pubblico e di critica. Il prossimo appuntamento della rassegna “Palchi DiVersi” sarà lo spettacolo ospite “Grido di donna” con Chiaraluce Fiorito e si terrà il 24 Febbraio al Cine – Teatro Lumière. Eleonora Foti

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01/02/2012 18:09 Notizia letta: 925 volte

Appuntamenti | Ragusa

Il clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe a Ragusa

Ragusa - Grande attesa per la lezione-spettacolo del clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe che sarà domenica prossima, 5 febbraio alle ore 20, al teatro Il Palco al centro Masd di Ragusa. La Compagnia G.o.D.o.T. ha inserito questo particolarissimo spettacolo all’interno della rassegna teatrale “Palchi Diversi” che è giunta alla sua settima edizione. La lezione-spettacolo concluderà una tre giorni di laboratorio e stage denominato “Aspettando Godot e i clown” che si terrà presso la sede della compagnia G.o.D.o.T. dal 3 al 5 febbraio e che ha già il tutto esaurito.

Emmanuel Gallot Lavallèe è del resto uno degli artisti più apprezzati nel campo teatrale a livello mondiale. Si è diplomato a Parigi in teatro e in pedagogia teatrale nella scuola di Jacques Lecoq, e ha insegnato dal clown Dimitri, in Svizzera prima di creare insieme a Silvia Marcotullio e Fiammetta Bianconi la Scuola Internazionale di Teatro a Roma. Pittore, studioso di arti marziali, diplomato in agopuntura e astrologo (allievo di Vo Van Em e François Villée), insegna teatro da 30 anni. Ha pubblicato “Le clown céleste” (Les Deux Océans, Paris 2006), “Clown Celeste” (Ediciones Solar, Lima 2009), e scritto“Quando i rom avevano le ali” (2004), “Storie zen” (2005), “Petits contes drôlement spirituels” (2006), “Un clown alla ricerca di Dio” (2010), “Clown Celeste. Pedagogia creativa per un teatro comico” (2011). Per lui il teatro e il mondo dei clown si aprono progressivamente ad una ricerca più larga: trovare il proprio clown, cioè abbandonare ogni personaggio, ogni maschera. Si vive alla ricerca di un identità diversa, di un respiro...naturale! "L'arte è l'amore" diceva Picasso. Emmanuel si dedica negli ultimi annisempre più alla formazione nel mondo del volontariato, concepisce il clown come un simbolo della propria esistenza. Fare il clown? No, essere. Essere è già tanto. Ingresso allo spettacolo di domenica €.8. Info: 339.3234452 - 338.4920769. I posti per il laboratorio sono già tutti esauriti. Redazione

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02/02/2012 - 07:29

Un fine settimana a Ragusa tra laboratori e rappresentazioni teatrali

A TEATRO CON IL CLOWN EMMANUEL GALLOT LAVALLÈE

Grande attesa per la lezione-spettacolo del clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe che sarà domenica prossima, 5 febbraio alle ore 20, al teatro Il Palco al centro Masd di Ragusa. La Compagnia G.o.D.o.T. ha inserito questo particolarissimo e speciale spettacolo all’interno della rassegna teatrale “Palchi Diversi” che è giunta alla sua settima edizione. La lezione-spettacolo concluderà una tre giorni di laboratorio e stage denominato “Aspettando Godot e i clown” che si terrà presso la sede della compagnia G.o.D.o.T. dal 3 al 5 febbraio e che ha già il tutto esaurito. Emmanuel Gallot Lavallèe è inoltre uno degli artisti più apprezzati e stimati nel campo teatrale a livello mondiale. Si è diplomato a Parigi in teatro e in pedagogia teatrale nella scuola di Jacques Lecoq, e ha insegnato dal clown Dimitri, in Svizzera prima di creare insieme a Silvia Marcotullio e Fiammetta Bianconi la Scuola

Internazionale di Teatro a Roma. Pittore, studioso di arti marziali, diplomato in agopuntura e astrologo (allievo di Vo Van Em e François Villée), insegna teatro da 30 anni. Ha pubblicato “Le clown céleste” (Les Deux Océans, Paris 2006), “Clown Celeste” (Ediciones Solar, Lima 2009), e scritto “Quando i rom avevano le ali” (2004), “Storie zen” (2005), “Petits contes drôlement spirituels” (2006), “Un clown alla ricerca di Dio” (2010), “Clown Celeste. Pedagogia creativa per un teatro comico” (2011). Per lui il teatro e il mondo dei clown si aprono gradualmente ad una ricerca più larga: trovare il proprio clown, cioè abbandonare ogni personaggio, ogni maschera. Si vive alla ricerca di un identità diversa, di un respiro...naturale! "L'arte è l'amore" diceva Picasso. Emmanuel si dedica negli ultimi anni sempre più alla formazione nel mondo del volontariato, concepisce ed elabora il clown come un simbolo della propria esistenza. Fare il clown? No, essere. Essere è già tanto. I posti per il laboratorio sono già tutti esauriti. Emmanuel frequenta dal '76 all’80 la Scuola di “Jacques Lecoq” a Parigi diplomandosi come “Attore” e in “Pedagogia Teatrale”. Si trasferisce in Svizzera dove insegna fino all’82 Improvvisazione teatrale alla Scuola di Dimitri. Successivamente torna a Parigi e si specializza in “Analisi del personaggio” e sul “Teatro comico dell’arte”. Nel 1981 crea a Parigi con Silvia Marcotullio la Compagnia Internazionale di Teatro. Dal 1982 al 1988 è attore e dirige la Compagnia, recitando negli spettacoli più significativi: ‘84 “Adamo e Eva”; ‘85 “Concerto per pentola”; ’86 “La Creazione del mondo”; ‘87 “Racconti et piano”; ‘88 “Sepultae res” ; ‘89 - ‘90 “Waterloo”; ’94 - ’96 “King Lear”; ‘97 “Delirium”; ‘98 Le Jeu: Conferenza - Spettacolo”; presentati in Europa nei principali Festival e Rassegne (Francia, Germania, Svizzera, Olanda, Spagna, Belgio, Austria, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo). Nel 2003-2004, scrive dirige ed interpreta: “Les cavaliers” e “Erreurs Désacordées”, presentati per l’Estate Romana e all’interno di una tournée per l’Italia. Nel 1984 con Silvia Marcotullio fonda e dirige la “Scuola Internazionale di Teatro”. La scuola è patrocinata dal Comune di Roma, dal Centro Culturale Francese e dall’Ambasciata di Francia ed è successivamente riconosciuta dal Ministero dello Spettacolo, dalla

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Regione Lazio, dall’Unione Europea e, dal 2008, rientra nei Programmi per la Formazione Europea dell’Attore (Syllabi for the Actor European Training) ai sensi dell’Art. 7 del3/4/08 con la Qualifica di Attore 2° Livello. Nel ’90, a Parigi frequenta il CIRT (Centre Internazionale de Recherches théâtrales) dove si specializza: sul “Teatro d’improvvisazione” e “Il Teatro shakespeariano”. Si specializza pure nel '95 nelle "Tecniche di rilassamento e Arti Marziali ” presso il “Dojo Zen” di Roma; nel ‘97 viaggia in India esattamente a Rishikesh dove approfondirà lo studio delle “Pratiche Zen”, le “Arti marziali”, il “Teatro epico indiano: studio del Mahabharata” (analisi narrazione e mito P. Brook). Nel 2005 scrive e pubblica con Editions les deux oceans Parigi: “Clown Celeste, cioè: la conoscenza del teatro come conoscenza dei teatri interiori”. Dall’84 ad oggi dirige seminari, stages e laboratori di formazione professionale e di specializzazione in Italia e all’estero, per attori, operatori culturali ed insegnanti, tra cui i più importanti: 1992 e 1993 Corso FSE per “Attore specializzato in discipline e tecniche teatrali” e “Commedia e personaggi” finanziato dalla CEE; dirige corsi di “formazione teatrale” per diverse associazioni in Italia e all’estero; nel 2005 dirige i seminari di didattica teatrale e messinscena finale all’Università “La Catolica” di Lima (Perù) sui “Miti e racconti dei quattro continenti”. Sempre quando si trova in Perù partecipa al “Festival di Teatro di Urubamba” con spettacoli ed una conferenza-spettacolo sul tema “Il Teatro Antropologico spettacolo”. Dirige anche corsi di formazione per medici ed operatori sanitari: “Clown de hospital”. Nel 2006 e 2007 dirige i corsi di formazione teatrale, per “Il Comic Lab” di Serena Dandini sulla: “Presenza scenica, il Melodramma, la Commedia dell’Arte, il teatro dell’Assurdo, il Surrealismo e i colori” che si concludono con la messinscena di due lavori: “ L'Attore in scena” e “ Lacrime e violini” presentati al Teatro Municipale. Nel 2007 e 2008 dirige il laboratorio teatrale in collaborazione con le Associazioni “Alice nel mondo” e “Ridere per vivere” realizzando il film documentario: “Quando i Rom avevano le ali”. Insegna regolarmente nella scuola Troisi (Scuola Nazionale Comici) di Firenze dove presenta con i studenti della scuola: "Lezioni di clown", imagini scherzi"; in Basilicata per la compagnia Gommalacca mette in scena un secondo lavoro su i briganti; per il festval di Montecatini regia e messa in scena di L'histoire du soldat" di Stravinsky con la formazione musicale del festival di Montecatini; viaggia in Perù spesse volte per insegnare il clown al circo la Tarumba con gli acrobati della scuola; interviene nuovamente all'Università la Cattolica di Lima, collabora con la compagnia "Keto" dirigendo la formazione sul tema dei buffoni; presenta, sempre a Lima, il suo libro "Clown celeste" in traduzione spagnola, (e presenta i suoi ultimi quadri) lavora con l'associazione dei clown dottori Bolla Roja e interviene nelle favelas della periferia per formare i gruppi teatrale del barrio San Salvadore. Tornato in Italia prosegue la formazione dei clown di strada con il circo d'Abruzzo in stretto legame con il festival di teatro di strada di Villa Scontrone; il teatro e il mondo dei clown si aprono sempre pù ad una ricerca più larga: trovare il proprio clown... cioè abbandonare definitivamente ogni personaggio, ogni maschera...gli attori del circo d'Abruzzo amano alzarsi presto per vedere sorgere il sole, si perdono in silenziose e lunghe camminate in montagna contemplando e riflettendo. Il tutto è molte volte seguito da tuffi nei fiumi ghiacciati. Dei veri e propi giochi di bambini! Si vive alla ricerca di un identità diversa, di un respiro...naturale! "L'arte è l'amore" diceva Picasso. Essere è vivere non per se stessi: sarebbe ben poco vivere solo per sé! Sentire nel proprio respiro la generosità ella vita, lei che ci porta tra le sue braccia. Nel 2010 Emmanuel riapre il circo d'Abruzzo e si dedica con grande impegno e dedizione sempre più alla formazione nel mondo del volontariato, concepisce il clown come un simbolo della propria esistenza. Fare il clown? No: essere. Essere è già tanto.

di Mauro Vargetto

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CULTURA E SPETTACOLO

PALCHI DIVERSI IL CLOWN GALLOT OSPITE DELLA

COMPAGNIA GODOT

02/02/2012 08:16

TELENOVARAGUSA

La tre giorni di laboratorio e stage ” Aspettando Godot e i clown”, che si terrà dal 3 al 5 febbraio, terminerà domenica con una lezione-spettacolo del famoso clown francese Emmanuel Gallot Lavallée. Lo spettacolo si svolgerà alle ore 20 presso il teatro Il Palco al Masd di Ragusa, inserito all’interno della rassegna teatrale “Palchi Diversi”, promossa dalla compagnia G.o.D.o.T di Ragusa. Per Lavallée, uno degli artisti più apprezzati nel campo teatrale a livello mondiale, il teatro e il mondo dei clown si aprono progressivamente ad una ricerca più larga: trovare il proprio clown, cioè abbandonare ogni personaggio, ogni maschera. Ingresso allo spettacolo di domenica 8 euro. Info: 339.3234452 – 338.4920769. I posti per il laboratorio sono già tutti esauriti.

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02/02/2012 - 20:20

Ospite della rassegna il clown francese Lavallèe

DOMENICA 5 FEBBRAIO AL MASD “PALCHI DIVERSI”

C’è grande attesa per la lezione-spettacolo del clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe che si terrà domenica 5 febbraio, ore 20, al teatro Il Palco al centro Masd di Ragusa. La Compagnia G.o.D.o.T. ha inserito questo particolarissimo spettacolo all’interno della rassegna teatrale “Palchi Diversi”, giunta ormai alla sua settima edizione. La lezione-spettacolo concluderà una tre giorni di laboratorio e stage denominato “Aspettando Godot e i clown” che si terrà presso la sede della compagnia G.o.D.o.T. da domani 3 febbraio al 5, e che ha già il tutto esaurito. Emmanuel Gallot Lavallèe è uno degli artisti più apprezzati nel panorama teatrale a livello mondiale. Diplomato a Parigi in teatro e in pedagogia teatrale nella scuola di Jacques Lecoq, ha insegnato col clown Dimitri in Svizzera prima di creare insieme a Silvia Marcotullio e Fiammetta Bianconi la Scuola Internazionale di Teatro a Roma. Pittore, studioso di arti marziali, diplomato in agopuntura e astrologo (allievo di Vo Van Em e François Villée), insegna teatro da 30 anni. Ha pubblicato “Le clown céleste” (Les Deux Océans, Paris 2006), “Clown Celeste” (Ediciones Solar, Lima 2009), e scritto “Quando i rom avevano le ali” (2004), “Storie zen” (2005), “Petits contes drôlement spirituels” (2006), “Un clown alla ricerca di Dio” (2010), “Clown Celeste. Pedagogia creativa per un teatro comico” (2011). Per lui il teatro e il mondo dei clown si aprono progressivamente ad una ricerca più larga: trovare il proprio clown, cioè abbandonare ogni personaggio, ogni maschera. Emmanuel negli ultimi anni si è dedicato sempre più alla formazione nel mondo del volontariato, e concepisce il clown come un simbolo della propria esistenza. Fare il clown? No, essere. Essere è già tanto. Ingresso allo spettacolo di domenica 8euro. Info: 339.3234452 - 338.4920769. Di Martina Guastella

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Al Teatro Il Palco (MASD) GoDoT ospiterà

Emmanuel Gallot Lavallèe, clown di razza Giovedì 02 Febbraio 2012 15:40 Redazione Musica e Spettacolo

Ragusa, 2 febbraio – Grande attesa per la lezione-spettacolo del clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe che sarà domenica prossima, 5 febbraio alle ore 20, al teatro Il Palco al centro Masd di Ragusa. La Compagnia G.o.D.o.T. ha inserito questo particolarissimo spettacolo all’interno della rassegna teatrale “Palchi Diversi” che è giunta alla sua settima edizione. La lezione-spettacolo concluderà una tre giorni di laboratorio e stage denominato “Aspettando Godot e i clown” che si terrà presso la sede della compagnia G.o.D.o.T. dal 3 al 5 febbraio e che ha già il tutto esaurito. Emmanuel Gallot Lavallèe è del resto uno degli artisti più apprezzati nel campo teatrale a livello mondiale. Ingresso €.8 Teatro Il Palco al MASD (Via Demostene 52). Per info: 3389420769 - 3393234452 - [email protected]

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Spettacolo al Masd di Ragusa con il clown Lavallee

VERONICA PUGLISI3 FEBBRAIO 2012 AT 12:36 Il famoso clown francese Emmanuel Gallot Lavallee, artista apprezzato a livello mondiale, sarà al teatro Il Palco al centro Masd di Ragusa domenica 5 febbraio alle 20 . A promuovere l’evento all’interno della rassegna “Palchi Diversi” la Compagnia G.o.D.o.T. La lezione-spettacolo concluderà una tre giorni di laboratorio e stage denominato “Aspettando Godot e i clown” che si terrà nella sede della compagnia G.o.D.o.T. da oggi fino al 5 febbraio.

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Ragusa, il clown Gallot Lavallèe in scena

al teatro centro Masd

Scritto da Fer

Venerdì 03 Febbraio 2012

Ragusa –Uno spettacolo unico, quello del famoso clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe, andrà in scena domenica, 5

febbraio alle ore 20, al teatro al centro Masd di Ragusa. La lezione-spettacolo di Gallot Lavallèe promossa dalla Compagnia G.o.D.o.T all’interno della rassegna teatrale “Palchi Diversi” chiuderà la tre giorni di laboratorio e stage denominato “Aspettando Godot e i clown” che si terrà nella sede della Compagnia G.o.D.o.T dal 3 al 5 febbraio.

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DOMENICA SERA LEZIONE-SPETTACOLO DEL CLOWN FRANCESE EMMANUEL GALLOT LAVALLEE

05/02/2012 09:45

Grande partecipazione per il laboratorio che sta tenendo a Ragusa il clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe dal titolo “Aspettando Godot e il clown”. L’iniziativa è collegata alla rassegna teatrale “Palchi DiVersi” organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa e vedrà domenica sera, 5 febbraio, alle ore 20, un momento conclusivo con la lezione-spettacolo di Gallot Lavallèe al teatro “Il Palco” al centro Masd di Ragusa. La lezione-spettacolo concluderà la tre giorni di laboratorio e stage che domenica vedrà l’ultima fase con questo artista, allievo di Jacques Lecoq, tra i più apprezzati a livello mondiale. Ingresso 8 euro. Per informazioni: 339.3234452 – 338.4920769

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Lezione - Spettacolo del clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe a Ragusa, giorno 5 Febbraio

Grande attesa per la lezione-spettacolo del clown francese Emmanuel

Gallot Lavallèe che sarà domenica prossima, 5 febbraio alle ore 20, al

teatro Il Palco al centro Masd di Ragusa.

La Compagnia G.o.D.o.T. ha inserito questo particolarissimo spettacolo all’interno

della rassegna teatrale “Palchi Diversi” che è giunta alla sua settima edizione. La

lezione-spettacolo concluderà una tre giorni di laboratorio e stage denominato

“Aspettando Godot e i clown” che si terrà presso la sede della compagnia

G.o.D.o.T. dal 3 al 5 febbraio e che ha già il tutto esaurito. Emmanuel Gallot

Lavallèe è del resto uno degli artisti più apprezzati nel campo teatrale a livello

mondiale. Si è diplomato a Parigi in teatro e in pedagogia teatrale nella scuola di

Jacques Lecoq, e ha insegnato dal clown Dimitri, in Svizzera prima di creare

insieme a Silvia Marcotullio e Fiammetta Bianconi la Scuola Internazionale di

Teatro a Roma. Pittore, studioso di arti marziali, diplomato in agopuntura e

astrologo (allievo di Vo Van Em e François Villée), insegna teatro da 30 anni. Ha

pubblicato “Le clown céleste” (Les Deux Océans, Paris 2006), “Clown Celeste”

(Ediciones Solar, Lima 2009), e scritto “Quando i rom avevano le ali” (2004),

“Storie zen” (2005), “Petits contes drôlement spirituels” (2006), “Un clown alla

ricerca di Dio” (2010), “Clown Celeste. Pedagogia creativa per un teatro comico”

(2011). Per lui il teatro e il mondo dei clown si aprono progressivamente ad una

ricerca più larga: trovare il proprio clown, cioè abbandonare ogni personaggio,

ogni maschera. Si vive alla ricerca di un identità diversa, di un respiro...naturale!

"L'arte è l'amore" diceva Picasso. Emmanuel si dedica negli ultimi anni sempre più

alla formazione nel mondo del volontariato, concepisce il clown come un simbolo

della propria esistenza. Fare il clown? No, essere. Essere è già tanto. Ingresso allo

spettacolo di domenica €.8.

Info

Cell. 339 3234452 - 338 4920769

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Spettacolo al Masd di Ragusa con

il clown Lavallee DOMENICA 05 FEBBRAIO 2012 00:17

Il famoso clown francese Emmanuel Gallot Lavallee, artista apprezzato a livello

mondiale, sarà al teatro Il Palco al centro Masd di Ragusa domenica 5 febbraio alle

20 . A promuovere l’evento all’interno della rassegna “Palchi Diversi” la Compagnia

G.o.D.o.T. La lezione-spettacolo concluderà una tre giorni di laboratorio e stage

denominato “Aspettando Godot e i clown” [...]

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Partecipata lezione-spettacolo con il famoso clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe

Ragusa LUNEDÌ 06 FEBBRAIO 2012 19:47 SCRITTO DA REDAZIONE

Un naso rosso, ma anche un po’ di arti marziali alla ricerca dell’equilibrio, per diventare clown. Un’identità da tirare fuori dal proprio io per divertire ma soprattutto per divertirsi. Parola di Emmanuel Gallot Lavallèe, il famoso clown francese che ieri sera ha tenuto la sua lezione-spettacolo a conclusione del laboratorio di tre giorni “Aspettando Godot e il clown” che ha organizzato a Ragusa all’interno della rassegna teatrale Palchi DiVersi organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T.. Il laboratorio ha visto una larga partecipazione di allievi che si sono poi esibiti ieri sera all’interno della lezione-spettacolo in un gremito teatro Il Palco al centro Masd. Come ha spiegato Gallot Lavallèe, si è lavorato sull’essenza del clown, sui piccoli gesti che lo rendono unico, ma anche sulla gestualità del corpo, sugli equilibri, sulla comprensione dei suoi stessi bisogni. Si è molto giocato sull’imbarazzo di un clown che si trova improvvisamente dinnanzi ad un pubblico che non conosce ma di cui deve presto conquistarne la fiducia. Nei fatti è un modo per tirar fuori l’aspetto della timidezza personale e combatterla nel modo giusto. Un lavoro di ricerca interiore che gioca con la fantasia per esplorare il proprio vissuto da portare all’esterno con un’azione mimata, utilizzando gesti ed espressioni del viso. Lavorando poi sul testo di “Aspettando Godot”, famosa opera teatrale di Samuel Beckett, ci si è lasciati andare sulle improvvisazioni che hanno avuto come tema centrale l'incomunicabilità, aggiungendo poi coreografie di danza che partivano dai gesti buffi e dalle imitazioni degli animali. Quanto fatto nel laboratorio lo si è sviluppato ieri sera nella lezione-spettacolo con in scena non solo Emmanuel Gallot Lavallèe ma anche i tanti allievi che hanno seguito l’intensa tre giorni.

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06/02/2012 19:43 Notizia letta: 708 volte

Cultura | Ragusa

La lezione di Emmanuel Gallot Lavallèe a Ragusa

Ragusa - Un naso rosso, ma anche un po’ di arti marziali alla ricerca dell’equilibrio, per diventare clown. Un’identità da tirare fuori dal proprio io per divertire ma soprattutto per divertirsi. Parola di Emmanuel Gallot Lavallèe, il famoso clown francese che ieri sera ha tenuto la sua lezione-spettacolo a conclusione del laboratorio di tre giorni “Aspettando Godot e il clown” che ha organizzato a Ragusa all’interno della rassegna teatrale Palchi DiVersi organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T.. Il laboratorio ha visto una larga partecipazione di allievi che si sono poi esibiti ieri sera all’interno della lezione-spettacolo in un gremito teatro Il Palco al centro Masd. Come ha spiegato Gallot Lavallèe, si è lavorato sull’essenza del clown, sui piccoli gesti che lo rendono unico, ma anche sulla gestualità del corpo, sugli equilibri, sulla comprensione dei suoi stessi bisogni. Si è molto giocato sull’imbarazzo di un clown che si trova improvvisamente dinnanzi ad un pubblico che non conosce ma di cui deve presto conquistarne la fiducia. Nei fatti è un modo per tirar fuori l’aspetto della timidezza personale e combatterla nel modo giusto. Un lavoro di ricerca interiore che gioca con la fantasia per esplorare il proprio vissuto da portare all’esterno con un’azione mimata, utilizzando gesti ed espressioni del viso.Lavorando poi sul testo di “Aspettando Godot”, famosaopera teatrale di Samuel Beckett, ci si è lasciati andare sulle improvvisazioni che hanno avuto come tema centrale l'incomunicabilità, aggiungendo poi coreografie di danza che partivano dai gesti buffi e dalle imitazioni degli animali. Quanto fatto nel laboratorio lo si è sviluppato ieri sera nella lezione-spettacolo con in scena non solo Emmanuel Gallot Lavallèe ma anche i tanti allievi che hanno seguito l’intensa tre giorni. Redazione

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06/02/2012 - 17:08

Ragusa: grande partecipazione per la lezione-spettacolo del clown francese

SUCCESSO PER “ASPETTANDO GODOT E IL CLOWN”

Lo spettacolo di ieri sera, momento organizzato a Ragusa dalla compagnia G.o.D.o.T. all’interno della rassegna teatrale Palchi DiVersi, ha visto una grande partecipazione. Sul palco è salito il famoso clown francese che ha tenuto la sua lezione-spettacolo a conclusione del laboratorio di tre giorni “Aspettando Godot e il clown”. Pochi gli elementi per diventare clown, un naso rosso ed anche un po’ di arti marziali alla ricerca dell’equilibrio. Un’identità da tirare fuori dal proprio io per divertire e divertirsi, parola di Emmanuel Gallot Lavallèe.

“Il laboratorio ha visto una larga partecipazione di allievi.- ha spiegato Gallot Lavallèe - In questa serata si sono esibiti gli allievi all’interno della lezione-spettacolo in teatro. Si è lavorato sull’essenza del clown, sui piccoli gesti che lo rendono unico, ma anche sulla gestualità del corpo, sugli equilibri, sulla comprensione dei suoi stessi bisogni. – continua- Si è giocato molto sull’imbarazzo di un clown che si trova improvvisamente dinnanzi ad un pubblico che non conosce ma di cui deve presto conquistarne la fiducia. Nei fatti è un modo per tirar fuori l’aspetto della timidezza personale e combatterla nel modo giusto. Un lavoro di ricerca interiore che gioca con la fantasia per esplorare il proprio vissuto da portare all’esterno con un’azione mimata, utilizzando gesti ed espressioni del viso.” Lavorare sul testo di “Aspettando Godot”, famosa opera teatrale di Samuel Beckett, ha permesso agli allievi di lasciarsi andare all’improvvisazioni ed hanno avuto come tema centrale l'incomunicabilità, aggiungendo anche coreografie di danza nate da gesti buffi e dalle imitazioni degli animali. Tutto quello che è stato fatto nel laboratorio lo si è sviluppato in questa serata nella lezione-spettacolo con in scena oltre ad Emmanuel Gallot Lavallèe i tanti allievi che hanno seguito i tre giorni.

di Elisa Ragusa

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A Ragusa la poesia e l'arte di Emmanuel Gallot Lavallèe Lunedì 13 Febbraio 2012 01:06 Eleonora Foti Ragusa, 13 febbraio – Una serata davvero speciale, quella che ci ha regalato la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Il famoso clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe ha incantato e divertito il folto pubblico del Masd di Ragusa. Lavalèe, ospite della settima edizione della rassegna “Palchi DiVersi” della Compagnia G.o.D.o.T., ha tenuto uno stage di 3 giorni con la nutrita partecipazione di 20 allievi, e con loro ha concluso con una lezione – spettacolo coinvolgente ed emozionante, ricca di autentica poesia ed immagini bellissime (tra tutte l’improvvisazione con i giornali, che ha entusiasmato grandi e piccini). La Compagnia G.o.D.o.T. organizza tutti gli anni stage di altissimo livello, e quest’anno è stato scelto il titolo ”Aspettando Godot e i clown”, puntando sulla figura del clown ed un tema specifico il testo Aspettando Godot di S. Becket. Il linguaggio essenziale, buffo, puro del clown riesce a sublimare l’universo poetico esistenziale di Beckett. Il senso dell’attesa, del vuoto, della semplicità, della solitudine e dello stupore. E per citare le parole contenute in un libro dello stesso Lavallèe ”L’arte del clown non è l’arte di fare l’imbecille. Il mondo intero è già pieno zeppo di fuori di testa, non aggraviamo la situazione. L’arte del clown è l’arte di ritornare al cuore di se stessi, al grande stupore, uno stupore stupefacente, incandescente. Parliamo del ritorno al primo respiro, al prio ah, ah, ah… L’arte del clown riunisce cielo ed inferno, Dio e il diavolo, l’ignoranza e la comprensione dell’ignoranza”. Dopo il debutto dello spettacolo di nuova produzione”Le sedie” di E. Ionesco, la Compagnia G.o.D.o.T. continua con un percorso di formazione artistica e culturale di spessore e profondità, a testimonianza che anche a Ragusa esiste del teatro di qualità, che andrebbe maggiormente conosciuto ed apprezzato. Prossimo appuntamento della rassegna “Grido di donna”, teatro di denuncia con Chiaraluce Fiorito, che si terrà al Lumière il 24 Febbraio. Eleonora Foti

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“A Ragusa la poesia e l’arte di Emmanuel Gallot Lavallèe”

SICILIA | 07:18 AM | VIA WWW.ONDAIBLEA.IT

FEB13 07.18 Un numeroso pubblico ha assistito allo stage del famoso clown francese Ragusa - Una serata davvero speciale, quella che ci ha regalato la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Il famoso clown francese Emmanuel Gallot Lavallèe ha incantato e divertito il folto pubblico del Masd di Ragusa. Lavalèe, ospite della settima edizione della rassegna “Palchi DiVersi” della Compagnia G.o.D.o.T., ha tenuto uno stage di 3 giorni con la nutrita partecipazione

di 20 allievi, e con loro ha concluso con una lezione – spettacolo coinvolgente ed emozionante, ricca di autentica poesia ed immagini bellissime (tra tutte l’improvvisazione con i giornali, che ha entusiasmato grandi e piccini). La Compagnia G.o.D.o.T. organizza tutti gli anni stage di altissimo livello, e quest’anno è stato scelto il titolo ”Aspettando

Godot e i clown”, puntando sulla figura del clown ed un tema specifico il testo Aspettando Godot di S. Becket. Il linguaggio essenziale, buffo, puro del clown riesce a sublimare

l’universo poetico esistenziale di Beckett. Il senso dell’attesa, del vuoto, della semplicità, della solitudine e dello stupore. E per citare le parole contenute in un libro dello stesso

Lavallèe ”L’arte del clown non è l’arte di fare l’imbecille. Il mondo intero è già pieno zeppo di fuori di testa, non aggraviamo la situazione. L’arte del clown è l’arte di ritornare al cuore di se stessi, al grande stupore, uno stupore stupefacente, incandescente. Parliamo del

ritorno al primo respiro, al prio ah, ah, ah… L’arte del clown riunisce cielo ed inferno, Dio e il diavolo, l’gnoranza e la comprensione dell’ignoranza”.Dopo il debutto dello spettacolo di

nuova produzione”Le sedie” di E. Ionesco, la Compagnia G.o.D.o.T. continua con un percorso di formazione artistica e culturale di spessore e profondità, a testimonianza che anche a Ragusa esisite del teatro di qualità, che andrebbe maggiormente conosciuto ed apprezzato. Prossimo appuntamento della rassegna “Grido di donna”, teatro di denuncia

con Chiaraluce Fiorito, che si terrà al Lumière il 24 Febbraio. Eleonora Foti

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TEATRO, IL 24 FEBBRAIO AL “LUMIÉRE” DI RAGUSA IN SCENA “GRIDO DI DONNA” DI E CON CHIARALUCE FIORITO, OMAGGIO ALLA FIGURA FEMMINILE

2012-02-21 13:41:10

RAGUSA – All’interno della settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” si apre la sezione delle rappresentazioni teatrali dedicate alla figura femminile. Il 24 febbraio alle ore 21 al cineteatro Lumiére andrà in scena “Grido di donna” di e con Chiaraluce Fiorito (nella foto) con la regia di Giannella D’Izzia. Le storie di tre donne ribelli, vicine e lontane al tempo stesso, interpretate sullo stesso palco per evidenziarne la comune sete di giustizia. Un unico grido per lo stesso diverso dolore. Dall'Antigone di Henry Bauchau alle vite di Felicia Impastato e di Rita Atria, l'adolescente testimone di giustizia suicidatasi dopo la morte del giudice Borsellino. Tre donne coraggiose, ribelli al loro status, unite dalla voglia di riscatto. “Grido di donna” è uno spettacolo-monologo che parte infatti dallo studio sul personaggio di Antigone, figura intramontabile alquanto moderna e attuale, dalle pagine dell'autore Henry Baucahu per approdare o meglio creare un percorso che arrivi fino al mito appunto della giovane, devota figlia di Edipo, alle vite di Rita Atria (la diciassettenne siciliana collaboratrice di giustizia dopo l'uccisione del padre e del fratello) e Felicia Impastato (madre di Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia). Donne coraggiose, ribelli al loro status, unite tra loro da una sete di giustizia morale, etica. Solidali per un inno alla vita, la vita di un fratello, di un figlio, di un essere umano, perché, come sostiene Antigone: "C'è una legge inscritta nel corpo delle donne: tutti i corpi, quelli dei vivi e quelli dei morti, sono nati un giorno da una donna, portati da una donna, curati e amati da lei... Uccidetemi, arrestatemi, ma prima lasciatemi gridare". Queste tre donne possono solo esprimere con il loro grido l'indignazione e il dolore. Ma il loro grido è la loro stessa catarsi. “Donne capaci di rinunciare a tutto, ma non alla verità e alla giustizia – spiega la regista D’Izzia - Rita Atria, Felicia Impastato, Antigone, quest'ultima così lontana ma così vicina per l'audacia e la forza rivoluzionaria. Voci di donne fuori dalla menzogna, simbolo del "coraggio del cambiamento", cercano la strada dell'autenticità e della verità civile. Capaci di un ordinamento nuovo, di una legge non scritta, quella del rispetto della vita umana”. Prenotazioni ai numeri 393234452 – 3384920769. Ingresso 10 euro.

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21/02/2012 21:09 Notizia letta: 957 volte

Appuntamenti | Ragusa

Ragusa, Grido di donna a teatro Ragusa - All’interno della settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” si apre la sezione delle rappresentazioni teatrali dedicate alla figura femminile. Venerdì prossimo 24 febbraio alle ore 21 al cineteatro Lumiére andrà in scena “Grido di donna” di e con Chiaraluce Fiorito con la splendida regia di Giannella D’Izzia. Le storie di tre donne ribelli, vicine e lontane al tempo stesso, interpretate sullo stesso palco per evidenziarne la comune sete di giustizia. Un unico grido per lo stesso diverso dolore. Dall'Antigone di Henry Bauchau alle vite di Felicia Impastato e di Rita Atria, l'adolescente testimone di giustizia suicidatasi dopo la morte del giudice Borsellino. Tre donne coraggiose, ribelli al loro status, unite dalla voglia di riscatto. “Grido di donna” è uno spettacolo-monologo che parte infatti dallo studio sul personaggio di Antigone, figura intramontabile alquanto moderna e attuale, dalle pagine dell'autore Henry Baucahu per approdare o meglio creare un percorso che

arrivi fino al mito appunto della giovane, devota figlia di Edipo, alle vite di Rita Atria (la diciassettenne siciliana collaboratrice di giustizia dopo l'uccisione del padre e del fratello) e Felicia Impastato (madre di Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia). Donne coraggiose, ribelli al loro status, unite tra loro da una sete di giustizia morale, etica. Solidali per un inno alla vita, la vita di un fratello, di un figlio, di un essere umano, perché, come sostiene Antigone: "C'è una legge inscritta nel corpo delle donne: tutti i corpi, quelli dei vivi e quelli dei morti, sono nati un giorno da una donna, portati da una donna, curati e amati da lei... Uccidetemi, arrestatemi, ma prima lasciatemi gridare". Queste tre donne possono solo esprimere con il loro grido l'indignazione e il dolore. Ma il loro grido è la loro stessa catarsi. “Donne capaci di rinunciare a tutto, ma non alla verità e alla giustizia – spiega la regista D’Izzia - Rita Atria, Felicia Impastato, Antigone, quest'ultima così lontana ma così vicina per l'audacia e la forza rivoluzionaria. Voci di donne fuori dalla menzogna, simbolo del "coraggio del cambiamento", cercano la strada dell'autenticità e della verità civile. Capaci di un ordinamento nuovo, di una legge non scritta, quella del rispetto della vita umana”. Prenotazioni ai numeri 393234452 – 3384920769. Ingresso 10 euro. Redazione

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21/02/2012 - 13:53 Venerdì prossimo 24 febbraio alle ore 21 al cineteatro Lumiére andrà in scena “Grido di

donna” di e con Chiaraluce Fiorito

PALCHI DIVERSI OMAGGIA LA "FIGURA FEMMINILE"

All’interno della settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” si apre la sezione delle rappresentazioni teatrali dedicate alla figura femminile. Venerdì prossimo 24 febbraio alle ore 21 al cineteatro Lumiére andrà in scena “Grido di donna” di e con Chiaraluce Fiorito con la splendida regia di Giannella D’Izzia. Le storie di tre donne ribelli, vicine e lontane al tempo stesso, interpretate sullo stesso palco per evidenziarne la comune sete di giustizia. Un unico grido per lo stesso diverso dolore. Dall'Antigone di Henry Bauchau alle vite di Felicia Impastato e di Rita Atria, l'adolescente testimone di giustizia suicidatasi dopo la morte del giudice Borsellino. Tre donne coraggiose, ribelli al loro status, unite dalla voglia di riscatto. “Grido di donna” è uno spettacolo-monologo che parte infatti dallo studio sul personaggio di Antigone, figura intramontabile alquanto moderna e attuale, dalle pagine dell'autore Henry

Baucahu per approdare o meglio creare un percorso che arrivi fino al mito appunto della giovane, devota figlia di Edipo, alle vite di Rita Atria (la diciassettenne siciliana collaboratrice di giustizia dopo l'uccisione del padre e del fratello) e Felicia Impastato (madre di Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia). Donne coraggiose, ribelli al loro status, unite tra loro da una sete di giustizia morale, etica. Solidali per un inno alla vita, la vita di un fratello, di un figlio, di un essere umano, perché, come sostiene Antigone: "C'è una legge inscritta nel corpo delle donne: tutti i corpi, quelli dei vivi e quelli dei morti, sono nati un giorno da una donna, portati da una donna, curati e amati da lei... Uccidetemi, arrestatemi, ma prima lasciatemi gridare". Queste tre donne possono solo esprimere con il loro grido l'indignazione e il dolore. Ma il loro grido è la loro stessa catarsi. “Donne capaci di rinunciare a tutto, ma non alla verità e alla giustizia – spiega la regista D’Izzia - Rita Atria, Felicia Impastato, Antigone, quest'ultima così lontana ma così vicina per l'audacia e la forza rivoluzionaria. Voci di donne fuori dalla menzogna, simbolo del "coraggio del cambiamento", cercano la strada dell'autenticità e della verità civile. Capaci di un ordinamento nuovo, di una legge non scritta, quella del rispetto della vita umana”.

di E.M

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Palchi DiVersi 2012 GRIDO DI DONNA

22/02/2012 08:44

Per la Rassegna Palchi DiVersi VII edizione, organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, venerdì 24 alle 21 al cine teatro Lumière andrà in scena “Grido di Donna” di e con Chiaraluce Fiorito per la regia di Giannella D’Izzia. La trama è incentrata sull’indignazione e il dolore di tre donne (Felicia Impastato, Rita Atria e Antigone) raccolti in un unico grido che funge da catarsi. Ingresso 10 euro. Prenotazioni ai numeri 393.234452 o 338.4920769.

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TEATRO

PALCHI DIVERSI 7^ EDIZIONE 2011/2012

COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA

24 Febbraio 2012 Cine Teatro Lumière

GRIDO DI DONNA- (TEATRO DI DENUNCIA)

da Antigone di Henry Bauchau e da testimonianze di Rita Atria e Felicia Impastato

con Chiaraluce Fiorito regia di Giannella D'izzia

26 febbraio ore 18

LE SEDIE di Eugene Ionesco / regia di Vittorio Bonaccorso / con Federica

Bisegna, Vittorio Bonaccorso

Info www.compagniagodot.it

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Grido di donna - con Chiaraluce Fiorito Fri Feb 24 2012 at 09:00 pm

Venue : cinema Lumiere , via Archimede 214, Ragusa, Sicilia, Italy

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Dall'Antigone di Henry Bauchau alle vite di Felicia Impastato, madre di

Peppino Impastato ucciso dalla mafia, Rita Atria l'adolescente testimone di

giustizia suicidatasi dopo la morte del giudice Borsellino.Tre donne

coraggiose,ribelli al loro status,unite da una sete di giustizia.L'indignazione e

il doloro si manifestano in un unico grido,un grido come dice Antigone di un

bambino sofferente,prigioniero che intravede attraverso millenni tenebrosi la

SPERANZA,L'ESISTENZA DELLA LUCE e il grido della luce di quelli che

sono nati per essa e che ne sono stati esiliati.Il grido di queste tre donne è la

loro catarsi.

da un'idea e con Chiaraluce Fiorito

regia di Giannella D'Izzia

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“GRIDO DI DONNA” EMOZIONA IL PUBBLICO DI PALCHI DIVERSI 28/02/2012 08:18

E’ andato in scena venerdì al cineteatro Lumiére di Ragusa “Grido di donna”, di e con Chiaraluce Fiorito, con la splendida regia di Giannella D’Izzia, all’interno della settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” nella sezione dedicata alla figura femminile. Lo spettacolo-monologo narra le storie di tre donne ribelli, vicine e lontane al tempo stesso, interpretate sullo stesso palco per evidenziarne la comune sete di giustizia: dall’Antigone di Henry Bauchau alle vite di Felicia Impastato e di Rita Atria, l’adolescente

testimone di giustizia suicidatasi dopo la morte del giudice Borsellino. Tre donne coraggiose, ribelli al loro status, unite dalla voglia di riscatto. La Fiorito, bella e trascinante, ha regalato a un pubblico silenzioso e attento delle interpretazioni intense, incarnando i vari personaggi anche attraverso rapidi cambi d’abito e di pettinatura effettuati direttamente sul palco: prima l’abito nero di Felicia Impastato, una donna tanto sofferente da trascinarsi sul palco col sostegno di una sedia, con l’animo scuro come l’abito, e gli arti rigidi quanto tirati i lineamenti. Il ricordo del figlio, Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia, le strazia l’anima. Poi il tailleur scuro della giovane Rita Atria, la diciassettenne siciliana collaboratrice di giustizia dopo l’uccisione del padre e del fratello: la voce diventa adolescenziale, l’interlocutore è Borsellino, l’animo è carico di voglia di vendetta verso la mafia, che però si trasforma in desiderio di giustizia. Infine la sottoveste bianca di Antigone, la giovane devota figlia di Edipo che sfida i potenti per dare sepoltura al cadavere del fratello, figura intramontabile alquanto moderna e attuale. Persa in un turbinio di emozioni, trasformata nel volto dalla sofferenza, l’attrice ora scende più volte dal palco per avvicinarsi al pubblico e far sentire maggiormente la sua sofferenza, farla quasi toccare all’animo di chi guarda. Donne coraggiose, ribelli al loro status, unite tra loro da una sete di giustizia morale, etica. La regista D’Izzia, salita sul palco a raccogliere gli applausi calorosi di una platea entusiasta, ha spiegato che queste tre donne possono solo esprimere con il loro grido l’indignazione e il dolore.

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Grido di donna, a piedi nudi, a Ragusa 02 mar | E' andato in scena venerdì scorso al cineteatro Lumière “Grido di donna”, di e con Chiaraluce Fiorito, con la splendida regia di Giannella D’Izzia, all’interno della settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” nella sezione d ... RagusaNews | Letture: 3 | Voti: 0

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TEATRO

PALCHI DIVERSI 7^ EDIZIONE 2011/2012

COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA

24 e 25 Marzo 2012 Cinema Lumière FEDERICA BISEGNA Racconta MACBETH

Regia di VITTORIO BONACCORSO

Info www.compagniagodot.it

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05/03/2012 - 18:56

Al via la 7^ edizione Palchi Diversi. Venerdì 9 marzo arriva “La Bella Gitana” al Cine Teatro Lumière

LA COMPAGNIA G.O.D.O.T. PRESENTA “LA BELLA GITANA”

Ornella Giusto ritorna sul palco per riproporre uno spettacolo che ha debuttato nel 2010 ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. “La Bella Gitana” va in scena venerdì 9 marzo, alle ore 21:00, al Cine Teatro Lumière nell’ambito della 7^ edizione Palchi Diversi.

Lo spettacolo presentato dalla compagnia G.o.D.o.T è stato redatto dalla stessa Ornella Giusto e dal regista Rosario Galli, noto autore di grandi successi nazionali quali “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” e “Il timballo del Gattopardo”.

Il mistero del doppio presente in ogni essere umano sembra trovare risposta in questo scherzo poetico – sentimentale; senza alcuna pretesa di dare soluzioni ma solo con la modesta ambizione di raccontare una storia di scissione, di ambiguità e contrapposizione, che alla fine trovano umana sintesi nella ritrovata fusione della lingua siciliana. Ornella e Nella sono due donne all’interno di un corpo esplosivo, in cerca di passione e di poesia, di gioco e d’amore, nella continua rincorsa a escludere l’altra tentando di affermare il proprio lato a discapito dell’altra.

La storia di Ornella (Nella) si rispecchia nella poesia e nel gioco, nel dialogo ininterrotto delle due, nei contrasti forti ed aspri che le vedono protagoniste di una disputa sul filo della memoria, di un passato fanciullesco che torna prepotente a minare le certezze della donna di oggi. Sullo sfondo, a raccogliere i loro bisticci, la terra siciliana, il suo dialetto, la sua forza magnetica, il suo potente e maestoso sigillo che non abbandona più chi ha avuto il destino di nascervi.

Patrizia Schembari

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05/03/2012 20:22 Notizia letta: 658 volte

Appuntamenti | Ragusa

Teatro, Ornella Giusto è La Bella Gitana

Ragusa - Venerdì 09 Marzo alle ore 21:00 presso il Cine Teatro Lumière di Ragusa (Via Archimede 214) la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa è lieta di presentare lo spettacolo LA BELLA GITANA (scherzo poetico - sentimentale) di e con ORNELLA GIUSTO, per la regia di Rosario Galli. Lo spettacolo ha debuttato nel 2010 ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. Alla

stesura del testo ha collaborato il regista Rosario Galli, noto autore di grandi successi nazionali quali "Uomini sull'orlo di una crisi di nervi" e "Il timballo del Gattopardo". Il mistero del doppio presente in ogni essere umano sembra trovare risposta in questo scherzo poetico - sentimentale; senza alcuna pretesa di dare soluzioni ma solo con la modesta ambizione di raccontare una storia di scissione, di ambiguità e contrapposizione, che alla fine trovano umana sintesi nella ritrovata fusione della lingua siciliana. Ornella e Nella sono due donne all'interno di un corpo esplosivo, in cerca di passione e di poesia, di gioco e d'amore, nella continua rincorsa a escludere l'altra tentando di affermare il proprio lato a discapito dell'altra. La storia di Ornella (Nella) si rispecchia nella poesia e nel gioco, nel dialogo ininterrotto delle due, nei contrasti forti ed aspri che le vedono protagoniste di una disputa sul filo della memoria, di un passato fanciullesco che torna prepotente a minare le certezze della donna di oggi. Sullo sfondo, a raccogliere i loro bisticci, la terra siciliana, il suo dialetto, la sua forza magnetica, il suo potente e maestoso sigillo che non abbandona più chi ha avuto il destino di nascervi. Ingresso: €.10,00 Informazioni: 3393234452 – 3384920769

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La bella gitana. Il mistero del doppio che è in ognuno di noi

06 mar | Il mistero del doppio presente in ogni essere umano sembra trovare risposta in questo scherzo poetico-sentimentale dal titolo “La bella gitana”. Senza alcuna pretesa di dare soluzioni ma solo con la modesta ambizione di raccontare una storia di sciss ... Rete Iblea | Letture: 3 | Voti: 0

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PALCHI DIVERSI Venerdì sera al Lumiere Ornella Giusto in “La Bella Gitana”

07/03/2012 08:12

Il 9 marzo alle 21.00, al Cine Teatro Lumiere di Ragusa, 7mo appuntamento della rassegna teatrale “Palchi Diversi”. La Compagnia Godot presenta “La Bella Gitana”, scherzo poetico e sentimentale di e con Ornella Giusto, con la regia di Rosario Galli, che ha collaborato alla stesura del testo. Ingresso 10 euro. Info: 339.3234452.

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Gli appuntamenti di oggi, venerdì 9 marzo

RAGUSA

TEATRO Alle 21 al Teatro Lumiere di via Archimede va in scena "La

bella gitana" con Ornella Giusto. Regia di Rosario Galli.

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12/03/2012 - 16:19

Ragusa: continua il successo per la rassegna Palchi DiVersi organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T.

ORNELLA GIUSTO EMOZIONA IL PUBBLICO

“La bella gitana” di e con Ornella Giusto per la regia di Rosario Galli autore e regista romano, spettacolo andato in scena venerdì scorso inserito tra gli appuntamenti della rassegna Palchi DiVersi organizzata dalla Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, ha entusiasmato il pubblico. “La bella gitana” è soprattutto un canto d’amore per la propria terra d’origine, un ritorno ai luoghi della memoria, un conflitto perenne tra l’anima più autentica e spontanea data dal personaggio di Nella e

l’anima poetica e sensuale data dal personaggio di Ornella. Sul palco si è potuto assiste ad un gioco di dialetti, di colori e di musiche che hanno impreziosito il contatto che l’attrice Giusto crea sempre con il suo pubblico. Lei così appassionata e sincera, non nasconde la sua emozione e il suo desiderio di darsi con semplicità, con verità assoluta a tutti quelli che, nonostante la notte tempestosa, hanno scelto di condividere un momento di teatro di poesia, d’incontro. Alla fine della serata la brava attrice ha svelato una notevole umiltà che sembra essere ormai rara nel mondo dello spettacolo, con un momento di grande commozione nel congedarsi dal pubblico ragusano e nel ringraziare con trasporto i due direttori artistici Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso. L’attrice catanese si divide regolarmente tra cinema, televisione e teatro ed è molto legata al territorio ibleo, dove ha trascorso gran parte della sua infanzia. Il prossimo appuntamento con la rassegna Palchi DiVersi, sarà con il teatro di narrazione giorno 23 marzo alle ore 21 al Lumière ed il 24 Marzo alle ore 21 al Teatro Il Palco al Masd con Federica Bisegna che racconta “Macbeth” di William Shakespeare, la tragedia di sangue coinvolgente e attualissima. Per informazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 3393234452 - 3384920769

Elisa Ragusa

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CULTURA E SPETTACOLO

PALCHI DIVERSI Il successo de “La Bella Gitana”

14/03/2012 08:20

E’ andato in scena, per la rassegna Palchi DiVersi organizzata dalla Compagnia Godot di Ragusa, lo spettacolo “La bella gitana” di e con Ornella Giusto, con la regia di Rosario Galli. L’attrice catanese si divide regolarmente tra cinema, televisione e teatro ed è molto legata al territorio ibleo, dove ha trascorso gran parte della sua infanzia. “La bella gitana” è soprattutto un canto d’amore per la propria terra d’origine, un ritorno ai luoghi della memoria, un conflitto perenne tra l’anima più autentica e spontanea (rappresentata da Nella) e l’anima poetica e sensuale (rappresentata da Ornella), in un gioco di dialetti, colori e musiche. Prossimo appuntamento di Palchi DiVersi, il teatro di narrazione il 23 marzo alle 21 al Lumière e il 24 marzo alle 21 al “Il Palco” al Masd con Federica Bisegna che racconta “Macbeth” di William Shakespeare.

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PALCHI DIVERSI: Federica Bisegna racconta MACBETH di William Shakespeare

12 marzo 2012 | Sezione: Eventi | Articolo di: Vittorio Bonaccorso 23 marzo 2012 Per la Rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, Venerdì 23 Marzo ore 21 al Cine Teatro Lumière (Via Archimede 214 Ragusa) e Sabato 24 Marzo ore 21:00 al Teatro Il palco al Masd (Via Demostene 52 Ragusa) andrà in scena lo spettacolo FEDERICA BISEGNA racconta MACBETH di William Shakespeare, regia di Vittorio Bonaccorso. In un bellissimo libro dal titolo Perché leggere i classici, Italo Calvino dice: “I classici sono quei libri di cui si sente

dire di solito: «Sto rileggendo…» e mai «Sto leggendo…»”. Ciò vale ancora di più con William Shakespeare, “inventore dell’umano”, perché ri-leggerlo è come leggerlo per la prima volta. Quest’impressione si rafforza assistendo alla messa in scena delle opere del genio di Stratford-Upon-Avon. Tra la lettura e lamessa in

scena di un capolavoro però esiste una forma intermedia, la più antica, la più efficace, la più immediata: la narrazione.Il teatro di narrazione si diffonde in Italia intorno alla metà degli anni ottanta del secolo scorso, alcuni attori-autori, ispirandosi alle grandi esperienze del monologo teatrale a cominciare da Dario Fo, Roberto Herlitzka, Marco Baliani, Franca Valeri, Lella Costa, iniziano a presentarsi sulla scena senza lo schermo del personaggio per raccontare storie, senza rappresentarle. Nel panorama attuale molti giovani attori si sono cimentati in questa forma di teatro, a partire da Vincenzo Pirrotta, Marco Paolini, Davide Enia, Ascanio Celestini, e molti altri.Federica Bisegna fa parte di questa schiera di artisti che hanno la capacità, non solo di essere autori-autrici dei testi raccontati ma anche di affrontare testi di autori importanti, affascinando con la parola tanto da far dimenticare l’assenza di scene ed orpelli vari e di fare immergere totalmente lo spettatore nella storia. Basti pensare ai diversi spettacoli quali “L’attrice” che tanto successo ha avuto a Ragusa, Catania e Roma; “Il profumo” di P. Suskind; “La tessitrice delle notti” da Le mille e un notte; “Il Cirano” di E. Rostand; “La favola dei saltimbanchi” di M. Ende. Così come Shakespeare re-inventa l’uomo, così Federica Bisegna ri-propone l’opera con quella che è l’antica tecnica del teatro di narrazione, quella dei “Cuntisti” (Mimmo Cuticchio sopra tutti), liberandola cioè dalla parola scritta e donandole la freschezza della parola in divenire, che nasce in quel preciso momento e che si nutre del respiro del pubblico. Una tecnica che coniuga la capacità interpretativa con quella dell’improvvisazione, nel rispetto della trama e del pensiero dell’autore, tecnica della quale Federica Bisegna è divenuta un’esperta. Vittorio Bonaccorso Ho scelto di raccontare il Macbeth, che è la più breve tragedia di Shakespeare, dove tutto si compie con irrimediabile velocità, la più cruenta, “la tragedia di sangue” immersa in una notte cupa che sembra non avere mai fine, perché il suo tema è attualissimo. Infatti sono l’ambizione e la brama di potere a spingere Macbeth e la sua terrificante sposa Lady Macbeth a compiere azioni tanto crudeli ed efferate. In questo dramma visionario dell’interiorizzazione Macbeth è il più sfortunato protagonista shakespeariano, dotato della più fervida immaginazione “… Ogni attività è soffocata dall’immaginazione e nulla è, per me, tranne ciò che

non è …”.Macbeth, con le sue paure, la sua ferocia soffre profondamente sapendo di compiere azioni malvagie e di doverne compiere di peggiori, il nostro immedesimarsi in lui è involontario ma inevitabile, “…

Hai dunque paura di essere, nell’azione e nel coraggio, quello stesso che sei nel desiderio?

…”. Federica Bisegna Ingresso €. 10 – Info: 3393234452 – 3384920769

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PALCHI DIVERSI FEDERICA BISEGNA RACCONTA MACBETH

22/03/2012 08:16

Venerdì 23 alle 21 al Cine Teatro Lumiere e sabato 24 marzo alle 21 al Teatro Il Palco al Masd di Ragusa per la rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T., l’attrice Federica Bisegna racconta MACBETH di William Shakespeare, regia di Vittorio Bonaccorso. Ingresso 10 euro, info e prenotazioni: 339.3234452, 3384920769.

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GIORNO&NOTTE

Ragusa TEATRO Alle 21 al Teatro Lumière di via Archimede 214 lo spettacolo "Macbeth" di

William Shakespeare, regia di Vittorio Bonaccorso

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Gli appuntamenti di oggi, sabato 24 marzo

RAGUSA

TEATRO Alle 21 al Teatro Il palco al Masd di via

Demostene 52 va in scena "Macbeth" di William Shakespeare, regia di Vittorio Bonaccorso.

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26/03/2012 - 17:23

Il dramma scozzese trasformato in cunto

IL MACBETH SECONDO FEDERICA BISEGNA

In scena solo una sedia e una candela, ma col racconto di Federica Bisegna, non è stato difficile immaginare sul palco un castello, i cortigiani, i cavalli, le spade, la foresta, i pugnali ed il sangue versato. Così l’attrice ha raccontato il Macbeth nei due appuntamenti in programma lo scorso weekend a Ragusa (venerdì al teatro Lumiere e sabato al teatro Il Palco) all’interno della rassegna Palchi DiVersi, organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T. e con la

regia di Vittorio Bonaccorso. Un ritmo sempre serrato per un’interpretazione straordinaria e al tempo stesso intensa ha raccontato uno dei più sanguinosi ed efferati drammi shakespeariani; una scelta registica minimale inoltre ha regalato la giusta leggerezza alla sacralità della storia. I personaggi shakespeariani dell’attualissimo “dramma scozzese” sono stati portati in scena dall’attrice attraverso l’antica tecnica del teatro di narrazione, quella dei “cuntisti”, liberandola cioè dalla parola scritta e donandole la freschezza della parola in divenire, che nasce in quel preciso momento e che si nutre del respiro del pubblico. Una tecnica che coniuga la capacità interpretativa con quella dell’improvvisazione, nel rispetto della trama e del pensiero dell’autore, tecnica della quale Federica Bisegna è divenuta nel corso della sua esperienza una vera esperta.

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PALCHI DIVERSI IL MACBETH NARRATO DALLA BISEGNA

27/03/2012 07:31

Un’interpretazione straordinaria e intensa di uno dei più sanguinosi ed efferati drammi shakespeariani. Federica Bisegna ha raccontato il Macbeth nei due appuntamenti in programma nella rassegna Palchi DiVersi, organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Il “dramma scozzese” è stato portato in scena per la regia di Vittorio Bonaccorso e ha visto sul palco una straordinaria Federica Bisegna che ha raccontato i personaggi ideati da Shakespeare attraverso l’antica tecnica del teatro di narrazione. Una tecnica che coniuga la capacità interpretativa con quella dell’improvvisazione, nel rispetto della trama e del pensiero dell’autore. Particolarissima la messa in scena che ha visto abbinare la parola di Shakespeare con le bellissime musiche di Giuseppe Verdi.

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TEATRO, A RAGUSA IN SCENA UN “MACBETH”, RACCONTATO DA FEDERICA BISEGNA, IN FORMA DI CUNTO

2012-03-27 13:10:43

RAGUSA – Un ritmo sempre serrato per un’interpretazione straordinaria e al tempo stesso intensa di uno dei più sanguinosi ed efferati drammi shakespeariani. Così l’attrice Federica Bisegna ha raccontato il Macbeth nei due appuntamenti in programma lo scorso week-end a Ragusa (venerdì al teatro Lumiere e sabato al teatro Il Palco) all’interno della rassegna Palchi DiVersi organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T.. L’appassionante e sempre attuale “dramma

scozzese”, portato in scena con la regia di Vittorio Bonaccorso, ha visto sul palco una straordinaria Federica Bisegna che ha raccontato i personaggi ideati da Shakespeare attraverso l’antica tecnica del teatro di narrazione, quella dei “cuntisti”, liberandola cioè dalla parola scritta e donandole la freschezza della parola in divenire, che nasce in quel preciso momento e che si nutre del respiro del pubblico. Una tecnica che coniuga la capacità interpretativa con quella dell’improvvisazione, nel rispetto della trama e del pensiero dell’autore, tecnica della quale Federica Bisegna è divenuta nel corso della sua esperienza un’esperta. La Bisegna (nella foto) ha saputo dare vita a tutti i personaggi immettendoli, con la magica arte dell’affabulazione, in quelle atmosfere cupe dove si svolge la sanguinosa tragedia. “Federica Bisegna fa parte di quella schiera di artisti che hanno la capacità, non solo di essere autori-autrici dei testi raccontati ma anche di affrontare testi di autori importanti – dice il regista Bonaccorso - affascinando con la parola tanto da far dimenticare l’assenza di scene ed orpelli vari e di fare immergere totalmente lo spettatore nella storia”. Basti pensare ai diversi spettacoli quali “L’attrice” che tanto successo ha avuto a Ragusa, Catania e Roma; “Il profumo” di P. Suskind; “La tessitrice delle notti” da Le mille e un notte; “Il Cirano” di E. Rostand; “La favola dei saltimbanchi” di M. Ende. Così come Shakespeare re-inventa l’uomo, così la Bisegna dona al susseguirsi della storia la freschezza di una parola che non si rifà ad un copione scritto ed imparato a memoria, ma ad un canovaccio a blocchi costituito dagli atti dell’opera. Tutto il resto è invenzione, pur nel sacro rispetto della trama e dei personaggi. Particolarissima la messa in scena che ha visto abbinare la parola di Shakespeare con le bellissime musiche di Verdi che accompagnano tutto lo spettacolo. Una scelta registica, quella di Bonaccorso, che esalta i vari passaggi, che crea un connubio artistico con la Bisegna e che dona al racconto sacralità e, al tempo stesso, una certa leggerezza. C’era solo una sedia–trono in scena e una candela, ma grazie al racconto della Bisegna, non è stato difficile vedere il castello, i cortigiani, i cavalli, le spade, la foresta, i pugnali ed il sangue versato. Federica Bisegna si conferma attrice raffinata e di straordinaria versatilità.

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TRIS DI DONNE 11/04/2012 09:15

Venerdì 13 aprile, alle 21, al Cine Teatro Lumière di Ragusa, per la Rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T., il Teatro E. Piscator di Catania (Associazione Nuovo Mondo) presenta “Tris di Donne”, attraversando Stefano Benni con: Giulia Antille, Paola

Roccuzzo, Simona Scuderi; special guest: Gabriele Arena, regia di Simona Scuderi. Ingresso 10 euro. Informazioni 339.3234452 –

338.4920769.

Page 197: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

12/04/2012 - 09:13

Nuovo appuntamento con la rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T.

TRIS DI DONNE

Si rinnova l’appuntamento teatrale con l’opera “Tris di donne” che si terrà venerdì alle ore 21 presso il Cine Teatro Lumière di Ragusa. Tre i monologhi al femminile ed altri brevi interventi tra fantasia, invenzione e comicità corrosiva: La topastra, cioè un mondo contemporaneo visto attraverso gli occhi di un topo; Grimilde,l’intramontabile strega di Biancaneve alle prese con la modernità e la sua nuova concezione di bellezza “ristrutturata”; La moglie dell’eroe, in bilico tra realtà, menzogna ed una verità inaccettabile; e poi La ricetta del Dottor Bestia, Lisa, ed altri intermezzi estrapolati dalle raccolte Ballate e Blues in sedici, il tutto accompagnato dal contrappunto di un’armonica.

Si noterà una visione più che mai attuale della donna, protagonista e specchio di una società che sta perdendo di vista i fondamenti della felicità, del concreto benessere, dei valori. Una donna-persona consapevole nel bene e nel male, di cui Lisa è la sintesi positiva, la “creatura che manca nel catalogo miserabile dei programmi”, nella precisa volontà di mantenere viva la speranza in un avvenire sempre da reinventare. “Tris di donne” vuol essere un omaggio a Stefano Benni, giornalista e scrittore contemporaneo, tra pièces di teatro, ballate e poesie, in un compendio ironico e frizzante che vede in scena tre attrici Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi e un musicista-complice Gabriele Arena il tutto per la regia di Simona Scuderi. Il biglietto di ingresso è di €.10.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 3393234452 – 3384920769.

Di Elisa Ragusa

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TRIS DI DONNE ATTRAVERSANDO STEFANO BENNI

RAGUSA il 13-apr-2012 | Categoria: Teatro e Cabaret

Dove: Cine Teatro Lumière - Ragusa (Rg)

Spettacolo teatrale alle ore 21 con: Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi; special guest: Gabriele Arena,

regia di Simona Scuderi.

Spettacolo inserito nella rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T.

Spettacolo a cura del Teatro E. Piscator di Catania

(Associazione Nuovo Mondo).

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Tris di Donne, al Lumière di Ragusa Martedì 10 Aprile 2012 11:32 Eleonora Foti

Venerdì 13 Aprile ore 21 al Cine Teatro Lumière di Ragusa, per la Rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T., il Teatro E. Piscator di Catania (Associazione Nuovo Mondo) presentano Tris Di Donne, attraversando Stefano Benni. Con: Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi; special guest: Gabriele Arena Regia di Simona Scuderi Tris di donne vuol essere un omaggio a Stefano Benni, giornalista e scrittore contemporaneo, tra pièces di teatro, ballate e poesie, in un compendio ironico e frizzante che vede in scena tre attrici e un musicista-complice. Tre monologhi al femminile ed altri brevi interventi tra fantasia, invenzione e comicità corrosiva: Latopastra, ovvero il mondo contemporaneo visto attraverso gli occhi di un topo; Grimilde, l’intramontabile strega di Biancaneve, alle prese con la modernità e la sua nuova concezione di bellezza “ristrutturata”; La moglie dell’eroe, in bilico tra realtà, menzogna ed una verità inaccettabile; e poi La ricetta del Dottor Bestia, Lisa, ed altri intermezzi estrapolati dalle raccolte Ballate e Blues in sedici, il tutto accompagnato dal contrappunto di un’armonica. Ne viene fuori una visione più che mai attuale della donna, protagonista e specchio di una società che sta perdendo di vista i fondamenti della felicità, del concreto benessere, dei valori. Una donna-persona, consapevole nel bene e nel male, di cui Lisa è la sintesi positiva, la “creatura che manca nel catalogo miserabile dei programmi”, nella precisa volontà di mantenere viva la speranza in un avvenire sempre da reinventare.

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Tris di Donne Venerdì 13 aprile alle 21, al Cine Teatro Lumière di Ragusa, in

scena pièce dedicata a Stefano Benni

Venerdì 13 aprile alle 21, al Cine Teatro Lumière di Ragusa, per la Rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T., il Teatro E. Piscator di Catania (Associazione Nuovo Mondo) presenta Tris di Donne. Attraversando Stefano Benni. Interpretano: Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi; special guest: Gabriele Arena. La regia è di Simona Scuderi. Tris di donne vuol essere un omaggio a Stefano Benni, giornalista e scrittore contemporaneo, tra pièces di teatro,

ballate e poesie, in un compendio ironico e frizzante che vede in scena tre attrici e un musicista-complice. Tre monologhi al femminile ed altri brevi interventi tra fantasia, invenzione e comicità corrosiva: La topastra, ovvero il mondo contemporaneo visto attraverso gli occhi di un topo; Grimilde, l’intramontabile strega di Biancaneve, alle prese con la modernità e la sua nuova concezione di bellezza “ristrutturata”; La moglie dell’eroe, in bilico tra realtà, menzogna ed una verità inaccettabile; e poi La ricetta del Dottor Bestia, Lisa, ed altri intermezzi estrapolati dalle raccolte Ballate e Blues in sedici, il tutto accompagnato dal contrappunto di un’armonica. Ne viene fuori una visione più che mai attuale della donna, protagonista e specchio di una società che sta perdendo di vista i fondamenti della felicità, del concreto benessere, dei valori. Una donna-persona, consapevole nel bene e nel male, di cui Lisa è la sintesi positiva, la “creatura che manca nel catalogo miserabile dei programmi”, nella precisa volontà di mantenere viva la speranza in un avvenire sempre da reinventare. Info: 3393234452 - 3384920769 (13 aprile 2012)

Stefano Benni

Page 201: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

TRIS DI DONNE attraversando Stefano Benni

13-apr-2012 | Ragusa | Cine Teatro Lumière Spettacolo teatrale alle ore 21 con: Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi; special guest: Gabriele Arena, regia di Simona Scuderi. Spettacolo inserito nella rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T. Spettacolo a cura del Teatro E. Piscator di Catania (Associazione Nuovo Mondo). Letture: 16 | Voti: 0

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15/04/2012 - 12:25

Venerdì sera al cine-teatro Lumière

"TRIS DI DONNE": BENNI IN SCENA TRA GENIO E FANTASIA

Venerdì sera al cine-teatro Lumière Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi del Teatro Piscator di Catania e dell’Associazione Nuovo Mondo insieme a Gabriele Arena, special guest per la tappa ragusana, si sono alternati sul palco, con la regia di Simona Scuderi, portando in scena l’esilarante spettacolo “Tris di donne – attraversando Stefano Benni”, omaggio al nostro eclettico scrittore poeta e giornalista. Lo spettacolo è stato uno degli appuntamenti della settima edizione della rassegna teatrale "Palchi DiVersi" di

quest'anno, proposto dalla Compagnia G.o.D.o.T. I tre monologhi al femminile hanno ripercorso due tra le opere più divertenti di Benni: "Blues in sedici – Ballata della città dolente", e "Ballate", in cui si alternano le originali storie dei più svariati personaggi. Tutti al femminile, i racconti portate sul palcoscenico: la topastra, ovvero il mondo contemporaneo visto attraverso gli occhi di un topo, vittima dell’inquinamento dell’uomo, costretto a soffocare per tutta la schiuma finita nelle fogne; Grimilde, una strega di 432 anni invecchiata e dimenticata, che vive tra orpelli del passato e maledizioni inefficaci, ormai superata dalla cattiveria quotidiana del mondo attuale, dietro al quale inutilmente arranca disperatamente senza riuscire più a produrre pozioni efficaci; la

moglie dell’eroe, che mentre stira in abito da sposa la divisa pluridecorata del marito, ripercorre la vita al suo fianco fatta di violenza prevaricazione e disordine morale a cui non è in grado di contrapporsi. Monologhi in rosa tra fantasia, comicità e realtà hanno coinvolto il pubblico dall’inzio alla fine dello spettacolo, con la vertiginosa e sottile ironia che solo le parole di Stefano Benni sanno trasmettere.

Page 203: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

TEATRO

PALCHI DIVERSI - COMPAGNIA G.o.D.o.T. DI RAGUSA

13 Aprile 2012 Cine Teatro Lumière DUE BIGLIETTI PER L'AMLETO

COMICISSIMO E SURREALE

con gli ATTORI DELLA COMPAGNIA G.o.D.o.T. di Ragusa Scena e Regia di Vittorio Bonaccorso

Info www.compagniagodot.it

Page 204: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

07/06/2012 - 11:35

Ragusa: Parchi diversi mette in scena un opera di Pirandello

“LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO” Si conclude la settima edizione di “Palchi DiVersi”, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. di Ragusa, saranno gli allievi della Compagnia che hanno frequentato i due laboratori. Il primo appuntamento è previsto per venerdì e sabato alle ore 21 presso il Cine Teatro Lumière di Ragusa con "La favola del figlio cambiato" di Luigi Pirandello, per la regia di Vittorio Bonaccorso. Questa composizione favolistica scritta da Pirandello narra la perdita del proprio figlio. Sono le

Streghe, che durante la notte volano a cambiare i figli, a sostituire ad una madre il sano e paffuto figlioletto con uno malaticcio e deforme, gettandola nella disperazione e spingendola a rivolgersi a una fattucchiera del paese per sapere come riprendersi il figlio. La maga ha saputo che il figlio trafugato è stato portato al palazzo di un re e potrà essere allevato e cresciuto tra il lusso e gli agi se lei si prenderà cura con affetto del bimbo deforme. Nonostante abbia un trattamento regale però il figlio cambiato si sente infelice e malato nell'anima; decide quindi di tornare al paese dove vive la madre. Finalmente sentirà la gioia di vivere e rimarrà con la madre ritrovata. La perdita del proprio figlio diventa metafora della perdita di qualcosa di profondamente nostro che, se non ritrovato ci annulla. Il testo dell’opera messa in scena è stato riadattato dall’attrice protagonista, Federica Bisegna e contiene alcuni brani da "I giganti della montagna", dramma incompiuto dello stesso Pirandello. La pièce narra la vicenda di una compagnia di attori in procinto di mettere in piedi la rappresentazione di un pezzo

teatrale, "La favola del figlio cambiato" appunto, secondo il principio di teatro nel teatro usato da Pirandello in pezzi come “Sei personaggi in cerca d'autore”. Il parallelismo tra le due opere trae origine dal fine che spinge i protagonisti alle proprie azioni: ognuno porta a compimento ciò per cui è nato. "Ritrovare il figlio perduto è come ritrovare il senso della propria vita - spiega Bonaccorso -così come perseguire un ideale vuol dire riconquistare il significato di ciò che si è, come ritrovare la propria identità ma rinnovata e rinforzata". Tema, quello della perdita d’identità, insito nella storia e nel carattere della Sicilia, ma anche punto di forza dell'anima di quest’isola, capace di fare suo ciò che le era estraneo, e quindi arricchimento. Questo sentimento di appartenenza–perdita che solo una donna, quale possibile madre, può esternare con la massima forza, viene moltiplicato sulla scena affrontando il testo unicamente con tutte attrici. Si tratta appunto delle allieve della Compagnia G.o.D.o.t., che hanno preso parte al laboratorio teatrale. In scena Jessica Anzalone, Antonella Cassarino, Daniela Cascone, Cristiana Firullo, Giulia Guastella, Amelie Mastalerz, Anita Pomario, Maria Gina Taranto, Maria Grazia Tavano, Gessica Trama. "In quest’opera ritroviamo il Pirandello delle novelle, quello secondo noi più poetico, più teatrale - conclude Bonaccorso - poiché nelle novelle si sente meno il peso di certi stereotipi che, purtroppo, fanno parte ormai della storia del teatro italiano e, ancor più, di quello siciliano. Se è vero che questo autore fa parte della nostra identità culturale, affrontarlo dimenticandosi di quei cliché significa ritrovarlo, vuol dire riappropriarsene". Il prossimo appuntamento è previsto per il 15 giugno con "Crazy Boulevard", spettacolo di fine corso del Laboratorio Junior, ed evento conclusivo della stagione, realizzata grazie al supporto del Comune di Ragusa, dell'Assessorato alla Cultura della Provincia regionale di Ragusa e della Concessionaria Svar.

Elisa Ragusa

Page 205: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

Chiude Palchi diversi Spettacoli il 9, 10 e 15 giugno

08/06/2012 11:01

TELENOVARAGUSA

Si avvia alla fase finale la settima edizione di “Palchi DiVersi”, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. di Ragusa. Saranno gli spettacoli di fine corso dei due laboratori, adulti e junior, formati dagli allievi della Compagnia, a concludere la stagione 2011 2012, che come sempre ha riscosso un buon successo di pubblico. Il primo appuntamento è per venerdì 8 e sabato 9 giugno prossimi al Cine Teatro Lumière di Ragusa con “La favola del figlio cambiato” di Luigi Pirandello, per la regia di Vittorio Bonaccorso. Composizione favolistica scritta da Pirandello tra il 1930 e il 1932, narra della perdita più dolorosa che una madre possa subire, quella del proprio figlio. Il testo originario, riadattato dall’attrice protagonista, Federica Bisegna, contiene alcuni brani da “I giganti della montagna”, dramma incompiuto dello stesso Pirandello. La pièce narra la vicenda di una compagnia di attori in procinto di mettere in piedi la rappresentazione di un pezzo teatrale, “La favola del figlio cambiato”. In scena Jessica Anzalone, Antonella Cassarino, Daniela Cascone, Cristiana Firullo, Giulia Guastella, Amelie Mastalerz, Anita Pomario, Maria Gina Taranto, Maria Grazia Tavano, Gessica Trama. Il prossimo 15 giugno sempre al Lumiere “Crazy Boulevard”, spettacolo di fine corso del Laboratorio Junior.

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LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO LO SPETTACOLO

Autore: Luigi Pirandello Regia: Vittorio Bonaccorso Genere: drammatico Compagnia/Produzione: Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa Cast: Con Federica Bisegna e con le allieve della Compagnia G.o.D.o.T. Jessica Anzalone, Antonella Cassarino, Daniela Cascone Cristiana Firullo, Monica Firullo, Giulia Guastella Amélie Mastalerz, Anita Pomario, Maria Gina Taranto Maria Grazia Tavano, Gessica Trama

Descrizione Ne La favola del figlio cambiato Pirandello ci narra della perdita più dolorosa che una madre possa subire, quella del proprio figlio. Abbiamo pensato che potesse diventare metafora della perdita di qualcosa di profondamente nostro che, se non ritrovato, ci annulla. Questo sentimento di appartenenza–perdita che solo una donna, quale possibile madre, può esternare con la massima forza, lo abbiamo voluto moltiplicare sulla scena affrontando il testo con tutte attrici. Nel nostro piccolo viaggio onirico, a cui fa da basso continuo il surreale di cui è impregnata l’ultima fatica pirandelliana, “vaporano fantasmi” al femminile e la figura maschile passa in secondo piano, quasi sparisce. Anche nella citazione che facciamo da I giganti della montagna il mago Cotrone è donna, perché “creatore” di illusioni e, quindi, di vita, se è vero come è vero che “siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”; Vittorio Bonaccorso

Date repliche a cura di Vittorio Bonaccorso Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa

Scheda spettacolo a cura di Vittorio Bonaccorso Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa LA LOCATION

LUMIÈRE (EX LA MONGOLFIERA) Via Archimede 214 - Ragusa (RG) Tel: 0932 682699 Sito Web: www.cinelumiere.it

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LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO CON ALCUNI BRANI DA “I GIGANTI DELLA MONTAGNA” - DI LUIGI PIRANDELLO ADATTAMENTO TESTI FEDERICA BISEGNA RASSEGNA PALCHI DIVERSI 7^ EDIZIONE QUANDO 8 E 9 GIUGNO 2012 ORE 21:00 DOVE CINE TEATRO LUMIÈRE / VIA ARCHIMEDE 214 (TEL.0932.682699) - RAGUSA PREZZO 5.00 LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO - con alcuni brani da “I giganti della montagna” - di LUIGI PIRANDELLO Adattamento Testi: Federica Bisegna Con Federica Bisegna e con le allieve della Compagnia G.o.D.o.T.: Jessica Anzalone, Antonella Cassarino, Daniela Cascone, Cristiana Firullo, Monica Firullo, Giulia Guastella, Amélie Mastalerz, Anita Pomario, Maria Gina Taranto, Maria Grazia Tavano, Gessica Trama. Costumi: Federica Bisegna; Scena, oggetti di scena, regia: Vittorio Bonaccorso Ne La favola del figlio cambiato Pirandello ci narra della perdita più dolorosa che una madre possa subire, quella del proprio figlio. Abbiamo pensato che potesse diventare metafora della perdita di qualcosa di profondamente nostro che, se non ritrovato, ci annulla. Siamo partiti da quel parallelismo che esiste tra “La favola” in cui il Principe ritorna dalla madre e “I Giganti” dove la contessa Ilse porta a termine il suo intento di recitare la sua opera in mezzo agli uomini: ognuno porta a compimento ciò per cui è nato. Ritrovare il figlio perduto è come ritrovare il senso della propria vita, così come perseguire un ideale (quello dell’arte) vuol dire riconquistare il significato di ciò che si è, come ritrovare la propria identità ma rinnovata e rinforzata. Il tema della perdita d’identità è insito nella storia e nel carattere della Sicilia (basti pensare alle innumerevoli invasioni e dominazioni che questa terra ha subito). Ma, per paradosso, è proprio quel fare suo ciò che le era estraneo che costituisce la vera anima di quest’isola. La perdita diventa dunque un arricchimento. La Sicilia – madre per eccellenza – ha dovuto sopportare innumerevoli privazioni e trasformazioni e, grazie ad esse, si è nutrita sempre di nuova linfa. Essa riscopre la propria identità solo se diventa “Persia o Cina”, per dirla con Vittorini, cioè se riesce a rinunciare a qualcosa di sé, per poi ritrovarla – ancora più vivida – sotto altra forma. Questo sentimento di appartenenza–perdita che solo una donna, quale possibile madre, può esternare con la massima forza, lo abbiamo voluto moltiplicare sulla scena affrontando il testo con tutte attrici. Nel nostro piccolo viaggio onirico, a cui fa da basso continuo il surreale di cui è impregnata l’ultima fatica pirandelliana, “vaporano fantasmi” al femminile e la figura maschile passa in secondo piano, quasi sparisce. Anche nella citazione che facciamo da I giganti della montagna il mago Cotrone è donna, perché “creatore” di illusioni e, quindi, di vita, se è vero come è vero che “siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”; e le “donne” non sono diverse dalle “streghe dell’aria” (le quali rapiscono di notte i bambini nelle culle); esse sono madri e megere ad un tempo; Concezione e Medea convivono nello stesso corpo, così come nella “Sicilia–Donna–Madre” è presente al contempo quel senso di creazione e di autodistruzione. La contessa Ilse, che rappresenta l’arte osteggiata e rifiutata dai Giganti, e la Madre, che simboleggia la ragione contro ogni tipo di superstizione, hanno un sentimento in comune: la non rassegnazione, quasi una “Non quiete” nella “Speranza”, se possiamo permetterci una licenza poetica. E’ questo l’aspetto che ci interessava mettere in luce, ed è per tale motivo che volutamente non abbiamo sviluppato alcuni passaggi dell’opera, che in una messa in scena più tradizionale sarebbero indispensabili. In quest’opera ritroviamo il Pirandello delle novelle, quello secondo noi più poetico, più teatrale, poiché nelle novelle si sente meno il peso di certi stereotipi che, purtroppo, fanno parte ormai della storia del teatro italiano e, ancor più, di quello siciliano. Se è vero che questo autore fa parte della nostra identità culturale, affrontarlo dimenticandosi di quei cliché significa ritrovarlo, vuol dire riappropriarsene. Vittorio Bonaccorso

Page 208: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

11/06/2012 - 15:02

Lo scorso weekend la prima parte della fase finale di Palchi DiVersi, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t.

ENTUSIASTICI RISCONTRI PER LA MESSA IN SCENA DI “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO”

Si è svolta lo scorso weekend la prima parte della fase finale di Palchi DiVersi, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. Venerdi' e sabato al Cine Teatro Lumière di Ragusa è andato in scena "La favola del figlio cambiato", di Luigi Pirandello, per la regia di Vittorio Bonaccorso, spettacolo di

fine corso di uno dei due laboratori formati dagli allievi della Compagnia, quello dedicato agli "adulti". Il testo originario della celebre composizione favolistica è stato riadattato dall’attrice protagonista Federica Bisegna, con l'inserimento di alcuni brani tratti da "I giganti della montagna", dramma incompiuto dello stesso Pirandello. Un pubblico attento ha così potuto rivivere la novella, incentrata sul dolore di una madre per la perdita del proprio figlio rapito in fasce dalle streghe dell’aria, in una veste rinnovata. Infatti per rendere con la massima intensità il sentimento di appartenenza–perdita come può viverlo solo una donna, quale possibile

madre, il testo è stato affrontato in scena unicamente da attrici. Si tratta appunto delle allieve adulte della Compagnia G.o.D.o.t., che hanno preso parte al laboratorio teatrale svolto durante l’anno. In scena, capitanate dunque dalla maestra Federica Bisegna (interprete straordinaria del Mago Cotrone), Jessica Anzalone, Antonella Cassarino, Daniela Cascone, Cristiana Firullo, Giulia Guastella, Amelie Mastalerz, Anita Pomario, Maria Gina Taranto, Maria Grazia Tavano, Gessica Trama, che hanno riscosso i consensi di una platea entusiasta. Tutte bravissime a calarsi nei panni ora del coro di donne che insieme alla madre, interpretata da un’intensa Anita Pomario, costituiscono il nucleo della novella. Ora sciantose, ora avventrici del caffè, in un continuo cambio di costumi e di maschere che ha donato allo spettacolo quel tocco mitteleuropeo che ne fa un piccolo gioiello di rara poeticità. "Nel nostro piccolo viaggio onirico, a cui fa da basso continuo il surreale di cui è impregnata l’ultima fatica pirandelliana, “vaporano fantasmi” al femminile e la figura maschile passa in secondo piano, quasi sparisce - afferma il regista Bonaccorso - Le “donne” non sono diverse dalle “streghe dell’aria” (le quali rapiscono di notte i bambini nelle culle); esse sono madri e megere ad un tempo; Concezione e Medea convivono nello stesso corpo, così come nella "Sicilia–Donna–Madre” è presente al contempo quel senso di creazione e di autodistruzione". Una messa in scena non tradizionale, dove la bravura del regista ha saputo amalgamare e valorizzare tutte le allieve non solo con risultati sorprendenti della parola, soprattutto da parte di chi per la prima volta calcava la scena, ma anche per le coreografie e le scelte musicali davvero raffinate. Uno spettacolo privo di quegli stereotipi che, purtroppo, fanno parte ormai della storia del teatro italiano e, ancor più, di quello siciliano, dove la figura di Pirandello – autore che fa parte ormai della nostra identità culturale – viene riletta e riscoperta. La seconda e ultima parte della fase finale di Palchi DiVersi vedrà in scena gli allievi del laboratorio junior con "Crazy Boulevard - provini folli", un omaggio divertentissimo al cinema con i piccoli allievi della Compagnia G.o.D.o.T. L'appuntamento è per il 15 giugno con quello che sarà anche l'evento conclusivo della stagione, realizzata grazie al supporto dell'Assessorato alla Cultura della Provincia regionale di Ragusa e della Concessionaria

Svar.di E.M

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PALCHI DIVERSI, SUCCESSO PER “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO”

12/06/2012 09:01

Si è svolta lo scorso weekend la prima parte della fase finale di Palchi DiVersi, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. Venerdi e sabato al Cine Teatro Lumière di Ragusa è andato in scena “La favola del figlio cambiato”, di Luigi Pirandello, per la regia di Vittorio Bonaccorso, spettacolo di fine corso di uno dei due laboratori formati dagli allievi della Compagnia, quello dedicato

agli adulti. Il testo originario della celebre composizione favolistica è stato riadattato dall’attrice protagonista Federica Bisegna, con l’inserimento di alcuni brani tratti da “I giganti della montagna”, dramma incompiuto dello stesso Pirandello. Un pubblico attento ha così potuto rivivere la novella, incentrata sul dolore di una madre per la perdita del proprio figlio rapito in fasce dalle streghe dell’aria. Per rendere con la massima intensità il sentimento di appartenenza-perdita come può viverlo solo una donna, il testo è stato affrontato in scena unicamente da attrici. Si tratta appunto delle allieve adulte della Compagnia G.o.D.o.t., che hanno preso parte al laboratorio teatrale svolto durante l’anno. In scena Jessica Anzalone, Antonella Cassarino, Daniela Cascone, Cristiana Firullo, Giulia Guastella, Amelie Mastalerz, Anita Pomario, Maria Gina Taranto, Maria Grazia Tavano, Gessica Trama, che hanno riscosso i consensi di una platea entusiasta. La seconda e ultima parte della fase finale di Palchi DiVersi vedrà in scena gli allievi del laboratorio junior con “Crazy Boulevard – provini folli”, un omaggio divertente al cinema con i piccoli allievi della Compagnia G.o.D.o.T. L’appuntamento è per il 15 giugno.

Page 210: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

14/06/2012 - 11:13

Ragusa: Si conclude la rassegna teatrale Palchi Diversi

“CRAZY BOULEVARD – PROVINI FOLLI”

Ultimo appuntamento, quello di domani, con la settima edizione di Palchi Diversi, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. di Ragusa. La stagione 2011/2012 si conclude con gli spettacoli di fine corso dei due laboratori adulti e junior. La scorsa settimana è toccata agli allievi del laboratorio adulti, ed ora andranno in scena quelli del laboratorio junior, con la piece "Crazy boulevard - Provini folli", scritta da Federica Bisegna su testi originali di alcuni allievi ed il titolo richiama un grande classico del cinema, “Viale del Tramonto”. Non a caso all'interno dello spettacolo è citata la protagonista di quel film memorabile, che non riesce più ad individuare la labile frontiera che separa il reale dall’irreale, cioè la vita di tutti i giorni da quella creata sul palco, cadendo nella follia. Spesso chi lavora nel mondo dello spettacolo non riesce più a distinguere i propri limiti cadendo, il più delle volte, nel ridicolo. Questo senso del ridicolo viene evidenziato nei famosi “provini”, da qui il sottotitolo, che ogni buon attore deve affrontare. Provini che, nella maggior parte dei casi, non mettono in risalto le qualità della persona giudicata, al contrario la penalizzano: vuoi per l’emozione, vuoi per il tempo esiguo, vuoi per la “presunzione” di certi registi. Lo spettacolo vuole mettere in risalto questo aspetto del mestiere dell’attore visto dagli occhi dei ragazzi, perché solo loro riescono a coglierne tutti i lati comici, con quella freschezza che è tipica del mondo dell’adolescenza, creando una serie di situazioni al limite del surreale. Si tratta appunto degli allievi del laboratorio junior: Carola Antoci, Giuseppe Arezzi, Sara Cascone, Francesco Cilia, Emiliano Failla, Cristiana Firullo, Monica Firullo, Giulia Guastella, Chiara Leggio, Francesca Romana Macrì, Rolf Minardi, Lorenza Modica, Doriana Nobile, Lorenzo Pluchino, Anita Pomario, Elena Roccuzzo. "Il cinema e il teatro sono luoghi mentali e magici nella cui finzione si nasconde il reale senso delle cose. - spiega il regista, Vittorio Bonaccorso - Il mondo fantastico dello spettacolo si unisce così alla follia del quotidiano poiché, come sappiamo, solo i pazzi sono i detentori della “verità” e solo loro possono essere veramente e fino in fondo “geniali”". Quindi non resta che aspettare venerdì, presso il Cine Teatro Lumière di Ragusa, per la conclusione di una stagione teatrale che ha riscosso un buon successo, anche grazie al supporto dell'Assessorato alla Cultura della Provincia Regionale di Ragusa, e della Concessionaria S.V.A.R. s.r.l.

Elisa Ragusa

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CONCLUSA LA RASSEGNA PALCHI DIVERSI 19/06/2012 08:44

Dopo il debutto straordinario de “La favola del figlio cambiato” (con brani da “I giganti della montagna”) di Luigi Pirandello, con una regia davvero raffinata di Vittorio Bonaccorso, che ha visto in scena le allieve del corso di teatro per adulti in una prova davvero difficile ed apprezzata, si è conclusa la settima edizione di “Palchi DiVersi” della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, con una serata dedicata al cinema che ha riscosso un bellissimo successo. Lo spettacolo “Crazy Boulevard” (provini folli) ha portato sulla scena i 15 allievi del Laboratorio

di Teatro per Ragazzi (dai 9 ai 15 anni). Inconsueto e divertentissimo omaggio alla settima arte pieno di citazioni e rimandi, più o meno noti, il tutto trattato con ironia ed intelligenza dal regista Vittorio Bonaccorso, che ha curato come sempre anche la scena e le indovinate scelte musicali (irresistibile l’apertura con la voce di Gloria Swanson nella famosa scena finale di Sunset Boulevard) che ha esaltato la freschezza e la spontaneità degli allievi, disinvolti come piccoli professionisti. Il testo comico e scorrevole di Federica Bisegna (suoi anche gli impeccabili e colorati costumi), racconta di un regista folle (interpretato da Lorenzo Pluchino) che si contende il suo prezioso ciak con un regista ancora più folle (Francesco Cilia) ed è alle prese con i provini di tanti aspiranti attori quanto mai strampalati e imprevedibili per realizzare il suo film. Qui l’autrice non fa che rielaborare tutti i pezzi inventati dagli allievi che con estro e fantasia assecondano la cifra surreale dello spettacolo. In scena oltre ai piccoli attori anche (in ordine di apparizione) Doriana Nobile (una strepitosa Norma Desmond), Lorenza Modica e Rolf Minardi (una deliziosa coppia alla Fred e Ginger), Elena Roccuzzo (una comica moglie in fuga), Chiara Leggio (una buffissima madre disperata), Carola Antoci (una vezzosa Marilyn), Giuseppe Arezzi (un fantastico Gastone), Cristiana Firullo (una conturbante signora dal dottore), Emilliano Failla (un inquietante Mary Poppins), Anita Pomario (una vulcanica ragazza del call center) Sara Cascone (talentuosa nel pezzo Le patate della nonna), Giulia Guastella (una esuberante diva holliwoodiana), Francesca Romana Macrì (una scatenata dalla doppia personalità). Finale a sorpresa. In realtà ci troviamo nella sala medica di un manicomio e qui la metafora sull’attore che spesso rasenta il delirio e la follia nella ricerca spasmodica di esprimersi artisticamente. Lo stesso delirio, forse, della Compagnia G.o.D.o.T. nella sua ricerca “spasmodica” di proporre testi e spettacoli sempre originali e mai scontati.

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19/06/2012 - 11:11 Ragusa: ultimo appuntamento con gli allievi del laboratorio junior in “Crazy boulevard,

provini folli”

CONCLUSA LA VII EDIZIONE DI PALCHI DIVERSI

Dopo il successo dello spettacolo, “La favola del figlio cambiato”, che ha visto in scena le allieve del corso di teatro per adulti si è conclusa la 7^ edizione di “Palchi DiVersi” della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa, è toccato ai più piccoli. Lo spettacolo, dal titolo “Crazy Boulevard” (provini folli), ha portato sulla scena i 15 allievi del Laboratorio di Teatro per Ragazzi, dai 9 ai 15 anni. Inconsueto e divertentissimo omaggio alla settima arte pieno di citazioni e rimandi, più o meno noti, il tutto trattato con ironia ed intelligenza dal regista Vittorio Bonaccorso, che ha curato come sempre anche la scena e le scelte musicali come l’irresistibile l’apertura, con la voce di Gloria Swanson nella famosa scena finale di Sunset Boulevard, riuscendo ad esaltare la freschezza e la spontaneità degli allievi, disinvolti come piccoli professionisti. Il testo comico e scorrevolissimo di Federica Bisegna racconta di un regista folle, interpretato da Lorenzo Pluchino, che si contende il suo prezioso ciak con un regista ancora più folle, Francesco Cilia, ed è alle prese con i provini di tanti aspiranti attori quanto mai strampalati e imprevedibili per realizzare il suo film. Qui l’autrice non fa che rielaborare tutti i pezzi inventati dagli allievi che con estro e fantasia assecondano la cifra surreale dello spettacolo. In scena oltre i succitati piccoli attori anche (in ordine di apparizione) Doriana Nobile (una strepitosa Norma Desmond), Lorenza Modica e Rolf Minardi (una deliziosa coppia alla Fred e Ginger), Elena Roccuzzo (una comica moglie in fuga), Chiara Leggio (una buffissima madre disperata), Carola Antoci (una vezzosa Marilyn), Giuseppe Arezzi (un fantastico Gastone), Cristiana Firullo (una conturbante signora dal dottore), Emilliano Failla (un inquietante Mary Poppins), Anita Pomario (una vulcanica ragazza del call center) Sara Cascone (talentuosa nel pezzo Le patate della nonna), Giulia Guastella (una esuberante diva holliwoodiana), Francesca Romana Macrì (una scatenata dalla doppia personalità). Il finale a sorpresa, ci troviamo nella sala medica di un manicomio e qui la metafora sull’attore che spesso rasenta il delirio e la follia nella ricerca spasmodica di esprimersi artisticamente. Lo stesso delirio, forse, della Compagnia G.o.D.o.T. nella sua ricerca “spasmodica” di proporre testi e spettacoli sempre originali e mai scontati.

Elisa Ragusa

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PALCHI DIVERSI, SUCCESSO PER “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO”

19/06/2012 09:01

Si è svolta lo scorso weekend la prima parte della fase finale di Palchi DiVersi, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. Venerdi e sabato al Cine Teatro Lumière di Ragusa è andato in scena “La favola del figlio cambiato”, di Luigi Pirandello, per la regia di Vittorio Bonaccorso, spettacolo di fine corso di uno dei due laboratori formati dagli allievi della Compagnia, quello dedicato agli adulti. Il testo originario della celebre composizione favolistica è stato riadattato dall’attrice protagonista Federica Bisegna, con l’inserimento di alcuni brani tratti da “I giganti della montagna”, dramma incompiuto dello stesso Pirandello. Un pubblico attento ha così potuto rivivere la novella, incentrata sul dolore di una madre per la perdita del proprio figlio rapito in fasce dalle streghe dell’aria. Per rendere con la massima intensità il sentimento di appartenenza-perdita come può viverlo solo una donna, il testo è stato affrontato in scena unicamente da attrici. Si tratta appunto delle allieve adulte della Compagnia G.o.D.o.t., che hanno preso parte al laboratorio teatrale svolto durante l’anno. In scena Jessica Anzalone, Antonella Cassarino, Daniela Cascone, Cristiana Firullo, Giulia Guastella, Amelie Mastalerz, Anita Pomario, Maria Gina Taranto, Maria Grazia Tavano, Gessica Trama, che hanno riscosso i consensi di una platea entusiasta. La seconda e ultima parte della fase finale di Palchi DiVersi vedrà in scena gli allievi del laboratorio junior con “Crazy Boulevard – provini folli”, un omaggio divertente al cinema con i piccoli allievi della Compagnia G.o.D.o.T. L’appuntamento è per il 15 giugno.

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Teatro: “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO” | Modica

AGOSTO 20, 2012 IBLAWEB Nella splendida cornice di Cava Pietra Franco a Modica, il 23 Agosto 2012 alle ore 21:00 la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa presenta “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO“, con brani tratti da “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello.

Scena e Regia di Vittorio Bonaccorso con Federica Bisegna – Valentina Ferrante – Genny Lacava e con le allieve della Compagnia G.o.D.o.T. Ingresso: €.7,00 Info: 3393234452 - [email protected]

Personaggi ed Interpreti (in ordine di apparizione)

“I GIGANTI DELLA MONTAGNA” IL MAGO COTRONE: FEDERICA BISEGNA LA SGRICIA: VALENTINA FERRANTE LA CONTESSA ILSE: AMÈLIE MASTALERZ “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO” LA MADRE: ANITA POMARIO IL CORO DELLE MADRI: MARIA GRAZIA TAVANO – GENNY LACAVA – JESSICA ANZALONE GIULIA GUASTELLA – GESSICA TRAMA VANNA SCOMA: DANIELA CASCONE LE SGUALDRINELLE: GENNY LACAVA – GIULIA GUASTELLA – JESSICA ANZALONE GLI AVVENTORI DEL CAFFÈ: FEDERICA BISEGNA – GESSICA TRAMA – AMÈLIE MASTALERZ LA REGINA: VALENTINA FERRANTE LA PADRONA DEL CAFFÈ: ANTONELLA CASSARINO IL FIGLIO DI RE: MARIA GRAZIA TAVANO IL PRINCIPE: AMÈLIE MASTALERZ Ne La favola del figlio cambiato Pirandello ci narra della perdita più dolorosa che una madre possa subire, quella del proprio figlio. Abbiamo pensato che potesse diventare metafora della perdita di qualcosa di profondamente nostro che, se non ritrovato, ci annulla. Siamo partiti da quel parallelismo che esiste tra “La favola” in cui il Principe ritorna dalla madre e “I Giganti” dove la contessa Ilse porta a termine il suo intento di recitare la sua opera in mezzo agli uomini: ognuno porta a compimento ciò per cui è nato. Ritrovare il figlio perduto è come ritrovare il senso della propria vita, così come perseguire

Page 215: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

un ideale (quello dell’arte) vuol dire riconquistare il significato di ciò che si è, come ritrovare la propria identità ma rinnovata e rinforzata. Il tema della perdita d’identità è insito nella storia e nel carattere della Sicilia (basti pensare alle innumerevoli invasioni e dominazioni che questa terra ha subito). Ma, per paradosso, è proprio quel fare suo ciò che le era estraneo che costituisce la vera anima di quest’isola. La perdita diventa dunque un arricchimento. La Sicilia – madre per eccellenza – ha dovuto sopportare innumerevoli privazioni e trasformazioni e, grazie ad esse, si è nutrita sempre di nuova linfa. Essa riscopre la propria identità solo se diventa “Persia o Cina”, per dirla con Vittorini, cioè se riesce a rinunciare a qualcosa di sé, per poi ritrovarla – ancora più vivida – sotto altra forma. Questo sentimento di appartenenza – perdita che solo una donna, quale possibile madre, può esternare con la massima forza, lo abbiamo voluto moltiplicare sulla scena affrontando il testo con tutte attrici. Nel nostro piccolo viaggio onirico, a cui fa da basso continuo il surreale di cui è impregnata l’ultima fatica pirandelliana, “vaporano fantasmi” al femminile e la figura maschile passa in secondo piano, quasi sparisce. Anche nella citazione che facciamo da I giganti della montagna il mago Cotrone è donna, perché “creatore” di illusioni e, quindi, di vita, se è vero come è vero che “siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”; e le “donne” non sono diverse dalle “streghe dell’aria” (le quali rapiscono di notte i bambini nelle culle); esse sono madri e megere ad un tempo; Concezione e Medea convivono nello stesso corpo, così come nella “Sicilia–Donna–Madre” è presente al contempo quel senso di creazione e di autodistruzione. La contessa Ilse, che rappresenta l’arte osteggiata e rifiutata dai Giganti, e la Madre, che simboleggia la ragione contro ogni tipo di superstizione, hanno un sentimento in comune: la non rassegnazione, quasi una “Non quiete” nella “Speranza”, se possiamo permetterci una licenza poetica. E’ questo l’aspetto che ci interessava mettere in luce, ed è per tale motivo che volutamente non abbiamo sviluppato alcuni passaggi dell’opera, che in una messa in scena più tradizionale sarebbero indispensabili. In quest’opera ritroviamo il Pirandello delle novelle, quello secondo noi più poetico, più teatrale, poiché nelle novelle si sente meno il peso di certi stereotipi che, purtroppo, fanno parte ormai della storia del teatro italiano e, ancor più, di quello siciliano. Se è vero che questo autore fa parte della nostra identità culturale, affrontarlo dimenticandosi di quei cliché significa ritrovarlo, vuol dire riappropriarsene. Vittorio Bonaccorso

Page 216: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

Chiude Palchi diversi Spettacoli il 9, 10 e 15 giugno 08 giu | Si avvia alla fase finale la settima edizione di “Palchi DiVersi”, la rassegna teatrale della Compagnia G.o.D.o.t. di Ragusa. Saranno gli spettacoli di fine corso dei due laboratori, adulti e junior, formati dagli allievi della Compagnia, ... Telenova Ragusa | Letture: 6 | Voti: 0

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LA SIGNORA E IL FUNZIONARIO COMMEDIA BRILLANTE IN DUE ATTI DI ALDO NICOLAJ QUANDO 10 AGOSTO 2012 ORE 21:00 DOVE CINEMA-AREN-TEATRO GIARDINO D'ESTATE / CASUZZE - SANTA CROCE CAMERINA (RG) PREZZO 7,00 La signora e il funzionario Commedia brillante in due atti di Aldo Nicolaj Con Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Giancarlo Iacono Scena e Regia Vittorio Bonaccorso In questo testo l’autore mette a nudo i pregiudizi e l’alienazione del mondo moderno, attraverso un dialogo scoppiettante di battute sagaci e divertenti, con un ritmo sostenuto e crescente. Lo spettacolo ha come protagonista un’attempata signora. La scena si svolge all’interno di un ufficio pubblico, nella stanza di un funzionario non ancora presente, dove l’anziana donna sosta con la scusa di volersi riposare un po’. Non appena arrivato, l’uomo chiede spiegazioni e cerca di mettere alla porta l’ospite inattesa, appellandosi al regolamento. Ma la signora, con mille domande, disorienta il funzionario il quale, impaurito, finisce per perdere l’atteggiamento compassato e pensa che la donna sia una spia mandata da qualcuno per indagare sul suo operato. Allora egli cambia atteggiamento e quasi si confessa, svelando la propria mediocrità, i ricatti fatti e subiti per la carriera, le meschinità sui colleghi, la vacuità del carattere, la mancanza di opinioni sulla politica, il qualunquismo delle idee. La signora, minando le ultime certezze del funzionario, lo distrugge moralmente e gli fa credere che lei sia un’attentatrice e che la borsetta, in realtà, sia una bomba pronta ad esplodere. Dopo vari colpi di scena e un crescendo di battute, l’uomo scoprirà che è tutta una burla, attuata dall’anziana signora per allontanare la solitudine. Ma qualcosa è accaduto veramente: per la prima volta il funzionario è stato costretto a riflettere su molte cose che prima dava per scontate, scoprendo in sé il desiderio di un mondo migliore. Una sorta di travaglio spirituale, dietro il quale si nasconde un impietoso ritratto della società contemporanea, tracciato dall’autore con la causticità e con l’ironia che lo contraddistinguono. Vittorio Bonaccorso

Page 218: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

LA SIGNORA E IL FUNZIONARIO

LO SPETTACOLO

Autore: Aldo Nicolaj Regia: Vittorio Bonaccorso Compagnia/Produzione: Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa Cast: Federica Bisegna, Vittorio Bonaccorso, Giancarlo Iacono

Descrizione La scena si svolge all’interno di un ufficio pubblico, nella stanza di un funzionario non ancora presente, dove l’anziana donna sosta con la scusa di volersi riposare un po’. Non appena arrivato, l’uomo chiede spiegazioni e cerca di mettere alla porta l’ospite inattesa, appellandosi al regolamento. Ma la signora, con mille domande, disorienta il funzionario il quale, impaurito, finisce per perdere l’atteggiamento compassato e pensa che la donna sia una spia qualcuno per indagare sul suo operato. Allora egli cambia atteggiamento e quasi si confessa, svelando la propria mediocrità, i ricatti fatti e subiti per la carriera, le meschinità sui colleghi, la vacuità del carattere, la mancanza di opinioni sulla politica, il qualunquismo delle idee.

Date repliche a cura di Vittorio Bonaccorso Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa

Scheda spettacolo a cura di Vittorio Bonaccorso Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa

LA LOCATION

CINEMA ARENA TEATRO GIARDINO D ESTATE Casuzze - Santa Croce Camerina (RG) Tel: 0932 981137

Page 219: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

ago142012

Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa – LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO di L. Pirandello

Annuncio nella categoria: Teatro & Musical — 14:16

Il 23 Agosto 2012 alle ore 21:00 nel meraviglioso scenario di Cava di Pietra Franco a Modica (Ragusa) la…

Page 220: rassegna stampa Palchi DiVersi 2011/2012

Teatro: “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO” | Modica AGOSTO 20, 2012 IBLAWEB Nella splendida cornice di Cava Pietra Franco a Modica, il 23 Agosto 2012 alle ore 21:00 la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa presenta “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO“, con brani tratti da “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello. Scena e Regia di Vittorio Bonaccorso con Federica Bisegna – Valentina Ferrante – Genny Lacava e con le allieve della Compagnia G.o.D.o.T. Ingresso: €.7,00

Info: 3393234452 - [email protected]

Personaggi ed Interpreti (in ordine di apparizione)

“I GIGANTI DELLA MONTAGNA” IL MAGO COTRONE: FEDERICA BISEGNA LA SGRICIA: VALENTINA FERRANTE LA CONTESSA ILSE: AMÈLIE MASTALERZ “LA FAVOLA DEL FIGLIO CAMBIATO” LA MADRE: ANITA POMARIO IL CORO DELLE MADRI: MARIA GRAZIA TAVANO – GENNY LACAVA – JESSICA ANZALONE GIULIA GUASTELLA – GESSICA TRAMA VANNA SCOMA: DANIELA CASCONE LE SGUALDRINELLE: GENNY LACAVA – GIULIA GUASTELLA – JESSICA ANZALONE GLI AVVENTORI DEL CAFFÈ: FEDERICA BISEGNA – GESSICA TRAMA – AMÈLIE MASTALERZ LA REGINA: VALENTINA FERRANTE LA PADRONA DEL CAFFÈ: ANTONELLA CASSARINO IL FIGLIO DI RE: MARIA GRAZIA TAVANO IL PRINCIPE: AMÈLIE MASTALERZ

Ne La favola del figlio cambiato Pirandello ci narra della perdita più dolorosa che una madre possa subire, quella del proprio figlio. Abbiamo pensato che potesse diventare metafora della perdita di qualcosa di profondamente nostro che, se non ritrovato, ci annulla. Siamo partiti da quel parallelismo che esiste tra “La favola” in cui il Principe ritorna dalla madre e “I Giganti” dove la contessa Ilse porta a termine il suo intento di recitare la sua opera in mezzo agli uomini: ognuno porta a compimento ciò per cui è nato. Ritrovare il figlio perduto è come ritrovare il senso della propria vita, così come perseguire un ideale (quello dell’arte) vuol dire riconquistare il significato di ciò che si è, come ritrovare la propria identità ma rinnovata e rinforzata. Il tema della perdita d’identità è insito nella storia e nel carattere della Sicilia (basti pensare alle innumerevoli invasioni e dominazioni che questa terra ha subito). Ma, per paradosso, è proprio quel fare suo ciò che le era estraneo che costituisce la vera anima di quest’isola. La perdita diventa dunque un arricchimento. La Sicilia – madre per eccellenza – ha dovuto sopportare innumerevoli privazioni e trasformazioni e, grazie ad esse, si è nutrita sempre di nuova linfa. Essa riscopre la propria identità solo se diventa “Persia o Cina”, per dirla con Vittorini, cioè se riesce a rinunciare a qualcosa di sé, per poi ritrovarla – ancora più vivida – sotto altra forma. Questo sentimento di appartenenza – perdita che solo una donna, quale possibile madre, può esternare con la massima forza, lo abbiamo voluto moltiplicare sulla scena affrontando il testo con tutte attrici. Nel nostro piccolo viaggio onirico, a cui fa da basso continuo il surreale di cui è impregnata l’ultima fatica pirandelliana, “vaporano fantasmi” al femminile e la figura maschile passa in secondo piano, quasi sparisce. Anche nella citazione che facciamo da I giganti della montagna il mago Cotrone è donna, perché “creatore” di illusioni e, quindi, di vita, se è vero come è vero che “siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”; e le “donne” non sono diverse dalle “streghe dell’aria” (le quali rapiscono di notte i bambini nelle culle); esse sono madri e megere ad un tempo; Concezione e Medea convivono nello stesso corpo, così come nella “Sicilia–Donna–Madre” è presente al contempo quel senso di creazione e di autodistruzione. La contessa Ilse, che rappresenta l’arte osteggiata e rifiutata dai Giganti, e la Madre, che simboleggia la ragione contro ogni tipo di superstizione, hanno un sentimento in comune: la non rassegnazione, quasi una “Non quiete” nella “Speranza”, se possiamo permetterci una licenza poetica. E’ questo l’aspetto che ci interessava mettere in luce, ed è per tale motivo che volutamente non abbiamo sviluppato alcuni passaggi dell’opera, che in una messa in scena più tradizionale sarebbero indispensabili. In quest’opera ritroviamo il Pirandello delle novelle, quello secondo noi più poetico, più teatrale, poiché nelle novelle si sente meno il peso di certi stereotipi che, purtroppo, fanno parte ormai della storia del teatro italiano e, ancor più, di quello siciliano. Se è vero che questo autore fa parte della nostra identità culturale, affrontarlo dimenticandosi di quei cliché significa ritrovarlo, vuol dire riappropriarsene. Vittorio Bonaccorso

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TEATRO: “La favola del figlio cambiato” giovedì sera a Cava Pietra Franco a Modica

scritto il 21 ago 2012 nella categoria: Spettacolo Sarà la splendida cornice di Cava Pietra Franco a Modica ad ospitare giovedì 23 agosto alle ore 21 un nuovo appuntamento con la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa con una bellissima rappresentazione teatrale dal titolo “La favola del figlio cambiato”, con brani tratti da “I giganti della montagna” del premio Nobel, Luigi Pirandello. La regia e la scena sono curate da Vittorio Bonaccorso mentre in scena ci saranno Federica Bisegna, Valentina Ferrante, Genny Lacava e le allieve del laboratorio teatrale che la Compagnia G.o.D.o.T. ha tenuto durante l’inverno. “In questo scritto, Pirandello ci narra della perdita più dolorosa che una madre possa subire, quella del proprio

figlio. Abbiamo pensato che potesse diventare metafora della perdita di qualcosa di profondamente nostro che, se non ritrovato, ci annulla – spiega il regista Vittorio Bonaccorso – Siamo partiti da quel parallelismo che esiste tra “La favola” in cui il principe ritorna dalla madre e “I giganti” dove la contessa Ilse porta a termine il suo intento di recitare la sua opera in mezzo agli uomini. Ognuno porta a compimento ciò per cui è nato. Ritrovare il figlio perduto è come ritrovare il senso della propria vita, così come perseguire un proprio ideale, in questo caso quello dell’arte, vuol dire riconquistare il significato di ciò che si è, come ritrovare la propria identità ma rinnovata e rinforzata. Il tema della perdita d’identità è insito nella storia e nel carattere della Sicilia, basti pensare alle innumerevoli invasioni e dominazioni che questa terra ha subito. Ma, per paradosso, è proprio quel fare suo ciò che le era estraneo che costituisce la vera anima di quest’isola. La perdita diventa dunque un arricchimento. La Sicilia, madre per eccellenza, ha dovuto sopportare innumerevoli privazioni e trasformazioni e, grazie ad esse, si è nutrita sempre di nuova linfa. Essa riscopre la propria identità solo se diventa “Persia o Cina”, per dirla con Vittorini, cioè se riesce a rinunciare a qualcosa di sé, per poi ritrovarla, ancora più vivida, sotto altra forma. Questo sentimento di appartenenza, perdita che solo una donna, quale possibile madre, può esternare con la massima forza, lo abbiamo voluto moltiplicare sulla scena affrontando il testo con tutte attrici. Nel nostro piccolo viaggio onirico, a cui fa da basso continuo il surreale di cui è impregnata l’ultima fatica pirandelliana, “vaporano fantasmi” al femminile e la figura maschile passa in secondo piano, quasi sparisce. Anche nella citazione che facciamo da I giganti della montagna il mago Cotrone è donna, interpretato da Federica Bisegna, perché “creatore” di illusioni e, quindi, di vita, se è vero come è vero che “siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”. E le “donne” non sono diverse dalle “streghe dell’aria” (le quali rapiscono di notte i bambini nelle culle). Esse sono madri e megere ad un tempo; Concezione e Medea convivono nello stesso corpo, così come nella “Sicilia–Donna–Madre” è presente al contempo quel senso di creazione e di autodistruzione. La contessa Ilse, che rappresenta l’arte osteggiata e rifiutata dai Giganti, e la Madre, che simboleggia la ragione contro ogni tipo di superstizione, hanno un sentimento in comune: la non rassegnazione, quasi una “Non quiete” nella “Speranza”, se possiamo permetterci una licenza poetica. E’ questo l’aspetto che ci interessava mettere in luce, ed è per tale motivo che volutamente non abbiamo sviluppato alcuni passaggi dell’opera, che in una messa in scena più tradizionale sarebbero indispensabili. In quest’opera ritroviamo il Pirandello delle novelle, quello secondo noi più poetico, più teatrale, poiché nelle novelle si sente meno il peso di certi stereotipi che, purtroppo, fanno parte ormai della storia del teatro italiano e, ancor più, di quello siciliano. Se è vero che questo autore fa parte della nostra identità culturale, affrontarlo dimenticandosi di quei cliché significa ritrovarlo, vuol dire riappropriarsene”.

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CULTURA E SPETTACOLO

TEATRO A MODICA 21/08/2012 08:56

A Cava Pietra Franco il 23 Agosto 2012 alle ore 21 la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa presenterà “La favola del figlio cambiato” con brani tratti da “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello. Scena e regia a cura di Vittorio Bonaccorso, con Federica Bisegna, Valentina Ferrante, Genny Lacava e con le allieve della Compagnia. L’ingresso

è di 7,00 euro. Info: 3393234452 – 3384920769, info

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TEATRO A MODICA

A Cava Pietra Franco il 23 Agosto 2012 alle ore 21 la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa presenterà 'La favola del figlio cambiato' con brani tratti da 'I giganti della montagna' di Luigi Pirandello. ...

Telenovaragusa.com - 21-8-2012

TEATRO: 'La favola del figlio cambiato' giovedì sera a Cava Pietra Franco a Modica Radio Rtm 21-8-2012

Sarà la splendida cornice di Cava Pietra Franco a Modica ad ospitare giovedì 23 agosto alle ore 21 un nuovo appuntamento con la Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa con una bellissima rappresentazione ...

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TEATRO: La favola del figlio cambiato giovedì sera a Cava Pietra Franco a Modica

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