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RASSEGNA STAMPA Lunedì 27 luglio 2015 Rassegna Associativa 2 Rassegna Sangue e Emoderivati 17 Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 20 Prime Pagine 27 Sommario:

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RASSEGNA STAMPA

Lunedì 27 luglio 2015

Rassegna Associativa 2

Rassegna Sangue e Emoderivati 17

Rassegna Medico-scientifica, politica sanitaria e terzo settore 20

Prime Pagine 27

Sommario:

Rassegna associativa FIDAS

DIRE.IT (23 luglio 2015)

“Manca il sangue”, livello critico in Lazio, Sicilia e Toscana

ROMA – “Lazio, Sicilia e Toscana sono le Regioni dove le scorte di sangue si sono ridotte a livelli di criticità tali da chiedere l’intervento immediato dei donatori abituali per far fronte alle carenze, in particolare delle unità di gruppo 0″. Il Centro nazionale sangue (Cns) dell’Istituto superiore di Sanità, che coordina la compensazione interregionale, lancia l’allarme e su twitter fa partire l’hashtag #nonrimandare: “Un trapianto salva la vita anche d’estate. Ricordati che è importante donare sangue, e donare sangue in estate è ancora più vitale”.

Lo slogan è ovunque lo stesso: Donare sangue salva una vita, anzi tre, se si considera la possibilità di frazionamento. “In questo mo-mento, con l’ondata di caldo storica che mette in ginocchio il Paese, l’Italia, nonostante una strutturale autosufficienza, sta vivendo momenti di carenze importanti- afferma il Cns- che in alcune regioni mettono a rischio la possi-bilità di effettuare regolarmente interventi chirurgici d’elezione, program-mati quali i trapianti, ovviamente salvaguardando le cure d’urgenza”.

L’ufficio Comunicazione del Cns aggiunge: “Non tutti ricordano che certi interventi, come i trapianti che in alcune regioni rappresentano una pratica clinica di eccellenza e sicuramente non vengono sospesi durante il periodo estivo,necessitano di decine di unità di sangue. Sangue che conservato in frigoemoteche dura al massimo 42 giorni. Ecco allora l’importanza di man-tenere un livello di scorte adeguato per far fronte a criticità, come questa del caldo opprimente, che scoraggia la donazione”. Il ministero da alcuni giorni ha dato “il via ad una campagna di promozione al dono, program-mando spot televisivi e radiofonici”. Il Cns, con l’hashtag #nonrimandare su Twitter, cerca di ricordare quanto “sia importante donare il sangue, so-prattutto d’estate”.

Il Centro ha in programma iniziative specifiche sulla città di Roma, “particolarmente carente- ripete- data la quantità di accessi alle proprie strutture ospedaliere. Naturalmente tutte le associazioni di volontariato stanno mobilitando i propri associati per far fronte a questa situazione, confidando nella consueta solidarietà dei volontari”. Per saperne di più su come e dove donare si può consultare il si-to www.centronazionalesangue.it o rivolgersi ai Servizi Trasfusionali delle Strutture ospedaliere, in particolare di Toscana, Sicilia, Lazio, Emilia Ro-magna.

VAGLIO: NEL LAZIO MANCANO 30 MILA UNITÀ L’ANNO – “La carenza del sangue per la Regione Lazio è di circa 30 mila unità in tutto l’anno”. Lo rivela all’agenzia DIRE Stefania Vaglio, professore di Pato-logia clinica de ‘La Sapienza’ Università di Roma e direttore del servizio Trasfusionale dell’Azienda ospedaliera Sant’Andrea. “Se riuscissimo ad aumentare il numero di donatori o l’indice di donazione (numero di volte che i donatori tornano a donare), il Lazio potrebbe recuperare questo gap in tempi relativamente brevi, con delle variazioni infrannuali”, rimarca il medico. “Magari nei mesi di marzo e aprile siamo perfettamente in bilan-cio, mentre nei periodi estivi e subito dopo Natale si stressa ancora di più questa situazione di carenza”. Cosa succede? “In estate paghiamo una se-rie di problematiche: il gran caldo e le vacanze scoraggiano i donatori, che difficilmente si pongono il problema di donare sangue prima di andare in vacanza. Viceversa- spiega Vaglio- l’afferenza nelle strutture ospedaliere in questo periodo non si modifica e ci troviamo in una situazione di bilan-cio, tra le necessità trasfusionali e la quantità di sangue donato, decisa-mente in difetto”.

Esiste un aiuto a livello nazionale? “Sì- risponde- attraverso una bacheca gestita dal Centro nazionale Sangue e dai flussi compensativi da parte del-le diverse regioni. Ogni giorno il Centro regionale sangue riceve la comu-nicazione da tutti i servizi regionali trasfusionali della loro carenza- preci-sa la professoressa- e si vede chi può aiutare.Ogni settimana viaggiamo, nel Lazio, su diverse centinaia di unità di sangue che mancano”. I pazienti “non si rendono conto del problema perché, essendo la nazione Italia au-tosufficiente, ci aiutano le altre regioni. Ci vorrebbe un moto di orgoglio regionale per dire basta al farci aiutare dalle regioni del Nord. Noi regione Lazio ce la dobbiamo e ce la possiamo fare. È un discorso culturale: non si va a donare solo quando c’è emergenza. La donazione di sangue deve di-ventare un atto civile, sociale, civico e solidaristico per cui tutti almeno una volta nella devono andare a donare- conclude Vaglio- possibilmente più di una volta”.

L’ARENA (23 luglio 2015)

Sangue, meno donazioni Ma la richiesta è alta

Per la prima volta le donazioni di sangue in Veneto sono diminuite. Il sangue, ancora, non manca e sono sempre tanti i donatori, ma questo calo è un campanello d'allarme per la nostra regione, da sempre una delle più generose. «Il Veneto rimane autosuffi-ciente e riesce anche a donare unità di sangue alle altre regioni, anche perché in realtà non è diminuito il numero dei donatori, ma la frequenza», spiega Luigi Piva, coordinatore del Comitato di gestione del Fondo regionale sangue (FRS), che rag-gruppa Avis, Fidas e l'Associazione bellunese volontari del sangue, nella presentazio-ne della campagna di sensibilizzazione estiva "Donamare. Donare è amare prima di andare al mare". «Sacche di sangue servono tutti i giorni, anche a Natale e Ferrago-sto, per questo invitiamo i volontari a non diminuire le donazioni in questo periodo di ferie. Ogni giorno in Italia servono 9mila unità di sangue, 800 in Veneto, per salvare delle vite». Dopo anni di continuo incremento delle donazioni, il 2014 ha fatto regi-strare un'inversione di tendenza, solo parzialmente recuperata, raccogliendo in totale 308mila unità con una diminuzione del 3,6 per cento rispetto al 2013. «Numeri co-munque alti, che portano il Veneto a essere non solo autosufficiente, ma anche in grado di cedere oltre 12mila unità alle altre regioni», precisa Antonio Breda, direttore Coordinamento regionale attività trasfusionali. Se infatti l'Organizzazione mondiale della sanità indica come livello di autosufficienza una media di 40 donazioni ogni mille abitanti, il Veneto può contare su 53 donazioni di sangue, più 12 di plasma ogni mille persone. «L'estate è un momento critico», ricorda l'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, «il caldo, le ferie e forse anche il momento di crisi che porta le persone ad avere meno tempo a disposizione, concorrono a far crescere il rischio che le do-nazioni diminuiscano. L'Azienda ospedaliera veronese, con le sue 56 sale operatorie, è come una Ferrari, ma per andare avanti ha bisogno di benzina». «Interventi come il recente trapianto cuore-fegato non sarebbero possibili senza le sacche di sangue a disposizione», ricordano Francesco Cobello e Chiara Bovo, direttore generale e diret-tore sanitario dell'Azienda ospedaliera, «e oltre alle sale operatorie ci sono i vari cen-tri, come quello traumatologico. E in estate i traumi aumentano». Per diventare dona-tori è sufficiente avere 18 anni, un buono stato di salute e un peso superiore ai 50 chili. Non ci sono controindicazioni e si può donare ogni 90 giorni. Dal mese scorso sono attive le prenotazioni ai centri trasfusionali di Borgo Roma e Borgo Trento, quin-di si può comodamente scegliere giorno e ora in cui andare a donare. «Finora il san-gue non è mai mancato, anche se abbiamo avuto dei mesi più difficili», conclude Lo-redana Martinelli, direttrice del Dipartimento interaziendale medicina trasfusionale di Verona, «per questo non bisogna dare per scontato che ci sia».

La Sentinella del Canavese (22 luglio 2015)

Appello in arabo alla donazione di sangue FAVRIA Che l’estate sia la stagione dove maggiore è la carenza di sangue non è una

novità. Il Ministero della Salute ha lanciato in questi giorni uno spot che lo ricorda, rac-

colto dalle associazioni di volontariato che lo hanno condiviso in rete. Del resto, i soda-

lizi sono particolarmente attenti al problema e non è raro che vengano organizzate do-

nazioni collettive straordinarie. Come quella in programma venerdì 31 luglio, a Favria,

dalle 8 alle 11, presso la sede del gruppo Fidas. E proprio il team guidato da 15 anni da

Giorgio Cortese, un passato recente anche da sindaco della cittadina altocanavesana,

per incentivare la raccolta ed aprirsi a nuovi, potenziali donatori, ha avuto un’idea bril-

lante: scrivere un promemoria del giorno della donazione anche in arabo. «Ci siamo af-

fidati ad una ragazza che lo ha studiato, Giulia Zandonatti, ed è vergato volutamente a

mano perchè se non si ha impostata la lingua araba su pc, cellulare, ipad, il dispositivo

modifica la traduzione. Riporta il giorno, gli orari, il luogo della donazione e ricorda co-

me donare sangue sia molto importante. Noi abbiamo già una decina di donatori di ori-

gine nordafricana, quasi tutti marocchini, residenti a Favria, Forno, Valperga, ma è evi-

dente che vorremmo ampliare questo numero». Dei 360 donatori che conta la Fidas,

una trentina arrivano da altre nazioni (oltre il Marocco, anche la Romania, per esem-

pio) e Cortese anticipa che prossimamente gli stessi appelli alla donazione, col calenda-

rio dei prelievi, verranno fatti anche in romeno e in cinese, le popolazioni numerica-

mente più rappresentative. Il comunicato in arabo è stato lanciato in rete e attraverso i

profili facebook dei donatori sta girando. I social sono più efficaci di qualunque manife-

sto. (m.mi.)

Ravennanotizie.it (22 luglio 2015)

Organizzata dai "Volontari del Sangue", arriva la "Notte Rossa"

La serata con il cuore più grande dell'estate dedicata al-la donazione di sangue

E' tutto pronto per la seconda edizione della "Notte Rossa" organizzata dall'associazione Volontari Donatori di sangue dell'ospedale, con il patro-cinio del Comune di Ravenna, per promuovere la donazione di sangue.

L'appuntamento è per Sabato 1 Agosto, presso lo stabilimento balneare "Mare Blu" di Punta Marina Terme, in Viale Colombo, a partire dalle 19.30, con una serata ricca di divertimenti per tutte le età al costo di soli 5€.

Si inizia con un apericena in spiaggia a lume di candela, con rotolini di pi-adina farcita e cocomero fresco. Alle ore 21 gli artisti di strada Skizzo e JF si esibiranno con il loro spettacolo di giocoleria "Circus Off" e alle ore 22 con una emozionante performance con giochi di fuoco. E sempre dalle 22 i volontari di ADVS offriranno i bomboloni gratis a chi indosserà qualcosa di rosso, in tema con la serata.

Il gran finale sarà alle 23 con i fuochi d'artificio sulla spiaggia che concluderanno questo ricco programma. L'evento sarà trasmesso in diretta radiofonica su Radio Studio Delta.

"Abbiamo voluto organizzare una bella serata di sano divertimento in spiaggia - commenta la Presidente di ADVS, Monica Dragoni - all'insegna della promozione della donazione di sangue, che in estate è ancora più fondamentale, poichè le richieste di emoderivati aumentano nel periodo estivo, mentre calano le donazioni a causa delle vacanze. Speriamo che quest'evento diventi un appuntamento fisso nell'estate dei ravennati e che spinga molte persone a iniziare a compiere questo importante gesto sal-vavita".

La Repubblica (ed. Roma) (21 luglio 2015)

SANITÀ/EMERGENZA DONATORI, L'APPELLO DELL'AVIS: "DIMINUITE LE SCORTE VITALI DEGLI OSPEDALI" ANNA RITA CILLIS

EMERGENZA che quest'anno «si sta facendo sentire già da mesi», dice Ca-milli. Anche perché «solo i talassemici che risiedono a Roma sono oltre 400 e per vivere hanno bisogno di una trasfusione ogni 15, massimo 20 giorni, in più cresce il numero dei trapianti che ne richiedono molto, e la città accoglie decine di migliaia tra turisti, migranti, pendolari che usufrui-scono degli ospedali romani ». E i numeri parlano chiaro: ogni anno ven-gono consumate 240mila unità di sangue e nel 2014 il deficit era di circa 35mila unità, sangue acquistato altrove. Ma la Regione già nei prossimi giorni farà un passo avanti dando il via alla riforma per il riassetto della governance del Centro regionale Sangue, il perno intorno al quale ruotano le strutture trasfusionali ospedaliere e le associazioni dei donatori. L'idea dell'ente di via Cristoforo Colombo è di portare le strutture sanitarie a un corretto utilizzo del sangue e ad aumen-tare le donazioni. «Per noi è un obiettivo strategico: da una parte si tratta di aumentare il numero delle donazioni anche attraverso un atteggiamento positivo verso un gesto così importante e dall'altra di migliorare i conti della sanità regio-nale, visto che ogni anno il costo per l'acquisto del sangue si aggira intor-no ai sei milioni di euro», spiega infatti Alessio D'Amato, a capo della cabi-na di regia del Sistema sanitario regionale. Un cifra che, per D'Amato, «può essere abbattuta a fronte di un utilizzo diverso». Intanto l'Avis fa un appello ai romani: «C'è bisogno urgente di donazioni, per farlo basta andare in uno dei tanti centri trasfusionali delle strutture sanitarie del Lazio». Un gesto, fa notare il presidente dell'associazione, «non solo di solidarietà ma anche di prevenzione». E per ogni informazione o dubbi basta andare sui siti di Avis, Croce Rossa italiana Fidas e Fratres.

Il Piccolo.it (19 luglio 2015)

Sangue, scorte agli sgoccioli da Gradisca l’appello al dono É quasi emergenza: le riserve regionali si stanno esaurendo. Di qui l’invito alla solidarietà prima di

andare in ferie. Martedì tappa in città dell’autoemoteca

di Luigi Murciano

«Il dono del sangue non può andare in ferie. Tantomeno d'estate». Questo l'appello della sezione

gradiscana Advs "Tullio Vittori" di Gradisca e Sagrado che rivolge un invito ai suoi associati e simpa-

tizzanti affinché si rechino a donare il sangue in un periodo, quello estivo, in cui l'autosufficienza è

seriamente a rischio. «Statisticamente in estate aumenta il fabbisogno di sangue – spiegano i volon-

tari gradiscani - che è inversamente proporzionale a quanto si dona mediamente tra luglio ed agosto

(–35% ndr). Il motto per le vacanze dunque è: «Prima di partire andiamo a donare. Regaliamo venti

minuti di tempo al prossimo». Se non è emergenza, poco ci manca. A tal proposito l'Advs gradiscana

ricorda che sarà presente in città l'autoemoteca mobile dell'Ass nella giornata di martedì, questa vol-

ta davanti alla sede del Poliambulatorio di via Fleming, per tutta la mattinata. Per aderire e compiere

il gesto di solidarietà è sufficiente contattare il numero 3471582015.

Il calo è dovuto al fatto che nelle ultime settimane il totale delle donazioni di sangue fatte in Friuli Ve-

nezia Giulia è inferiore alle unità di globuli rossi che vengono consumate dagli ospedali regionali.

Tradizionalmente il numero di donazioni nel periodo estivo è inferiore rispetto alle unità di sangue

utilizzate in regione e inviate anche ad altre regioni per garantire l’autosufficienza nazionale. Ciò pro-

voca di fatto un'inevitabile riduzione delle scorte. «I centri trasfusionali regionali – aveva spiegato nei

giorni scorsi il presidente mandamentale dell’Advs, Feliciano Medeot - ci hanno comunicato che nel-

le ultime settimane si è registrata e continua a registrarsi una contrazione delle scorte di sangue per

quanto riguarda in particolare i gruppi 0 negativo, 0 positivo e A e B negativo. Questo è dovuto al fat-

to che nelle ultime settimane il totale delle donazioni di sangue che si sono registrate nella nostra

regione è risultata inferiore alle unità di globuli rossi che vengono consumate dagli ospedali regiona-

li». Appena pochi giorni fa, per fare un esempio, il totale delle donazioni effettuate è stato di 1.003

unità a fronte di 1.243 unità di sangue utilizzate in regione ed inviate ad altre regioni per garantire

l’autosufficienza nazionale. Naturalmente ciò ha provocato una riduzione delle scorte a disposizione:

complessivamente sono circa 900 le sacche a disposizione nei due centri di Palmanova e di San Vi-

to al Tagliamento.

Tornando ai donatori di Gradisca e Sagrado, la sezione “Tullio Vittori” è una realtà rinnovata, ringio-

vanita e in salute, ma che proprio per questo non vuole abbassare la guardia. Non sfugge infatti la

tendenza negativa nelle donazioni che già l'altro anno aveva dato alcuni segnali: al 31 maggio si è

avuto un totale di 168 donazioni (145 sangue intero e 23 di plasmaferesi) con un decremento del

4,5% rilevato nello stesso periodo del 2014, in tendenza con i 12 punti negativi rispetto al biennio prece-dente quando si toccarono le 450 donazioni annue. Conforta invece il buon risultato nei primi cinque mesi sul fronte delle nuove reclute con ben nuovi 17 donatori.

QUOTIDIANO SANITÀ.IT (19 luglio 2015)

Lazio. Cambia il sistema raccolta e trattamento sangue. Accreditati 27 Servizi di Immunoematolo-gia e Medicina Trasfusionale Nei prossimi giorni sarà nominato un nuovo responsabile del Centro re-gionale sangue, struttura demandata ad effettuare le visite di verifica periodica sul possesso dei requisiti specifici e a coordinare la rete per implementare le attività connesse alla raccolta e alla distribuzione del plasma. Si tratta della dottoressa Stefania Vaglio, responsabile del SIMT del S. Andrea. 22 LUG - Consistente riconfigurazione della rete per la raccolta e il trattamento del sangue. Nicola Zingaretti ha infatti firmato un decreto che autorizza e accredita 27 SIMT (Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale) attivi nei grandi ospe-dali di Roma e province, che si occupano di raccolta, conservazione, assegnazione e distribuzione di emocomponenti e gestiscono inoltre attività ambulatoriali di Medicina trasfusionale, 360 punti di raccolta sangue temporanei, 10 associazioni (tra cui Avis e Croce Rossa) con 5 punti di raccolta sangue fissi, 71 punti di raccolta sangue tem-poranei e 10 autoemoteche. Nei prossimi giorni la Regione nominerà un nuovo responsabile del Centro regionale sangue, struttura demandata ad effettuare le visite di verifica periodica sul possesso dei requisiti specifici e a coordinare la rete per implementare le attività con-nesse alla raccolta e alla distribuzione del plasma. Si tratta della dottoressa Stefania Vaglio, responsabile del SIMT del S. Andrea e collaboratrice del Centro nazio-nale sangue. Oggi nel Lazio, rispetto al fabbisogno, mancano 30mila sacche di san-gue. Questo oltre a produrre problemi organizzativi per garantire il necessario ap-provvigionamento comporta anche un notevole impegno finanziario annuale: sei mi-lioni di euro che vengono spesi per l’acquisto delle sacche mancanti in altre Regioni. “Con l’emanazione di questo decreto si volta pagina in uno dei settori più delicati del

sistema sanitario regionale – commenta il presidente Nicola Zingaretti - e cioè quello

dell’approvvigionamento del sangue. Attualmente la Regione presenta proprio in

questo settore criticità che vengono da lontano. Con la nuova rete fatta di 27 centri

negli ospedali e 436 punti di raccolta diffusi in tutto il territorio regionale e 10 autoe-

moteche per la raccolta itinerante nei comuni e nei centri commerciali, siamo in gra-

do di operare pienamente per eliminare gli sprechi e raggiungere l’autosufficienza”.

AGI.IT (17 luglio 2015)

Salute: "Una botta di vita", campagna Mini-

stero donazione sangue (AGI) - Roma, 17 lug. - Da una parte un'immagine divisa in due: a sinistra una donna in un letto d'ospedale

con flebo attaccata al braccio, a destra la stessa donna sdraiata su un lettino in spiaggia, intenta a prendere

la tintarella. E poi il claim "Il tuo sangue, una botta di vita". E' l'immagine della campagna del ministero della

Salute per stimolare la collettivita' alla donazioen di sangue, specie in un periodo come l'estate dove maggio-

re e' la richiesta, causa purtroppo gli incidenti stradali piu' frequenti. Una campagna promozionale massiccia

in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri, d'intesa con il Centro Nazionale Sangue e il

coordinamento C.I.V.I.S. delle associazioni maggiormente rappresentative del settore. L'iniziativa di comuni-

cazione si rivolge a tutta la popolazione, con particolare attenzione ai giovani di eta' compresa tra i 18 e i 35

anni e ai giovanissimi, futuri potenziali donatori, per educarli alla cultura della solidarieta' e dell'attenzione nei

confronti dell'altro. Il messaggio che intende veicolare la campagna si concentra sul concetto chiave che il

donatore e' qualcuno che con un gesto individuale semplice e sicuro contribuisce a far funzionare una mac-

china molto complessa, per la cura di oltre 630.000 pazienti all'anno in Italia (che hanno bisogno di sangue

365 giorni su 365, soprattutto per l'appunto in estate). La campagna e' articolata in due fasi distinte: una pri-

ma fase e' avviata nel periodo estivo entro luglio e si sviluppera' sui mezzi tradizionali, una seconda fase sa-

ra' avviata nel periodo autunnale (su mezzi tradizionali e non, prevedendo inoltre attivita' sul territorio in siner-

gia con le associazioni e le societa' sportive). E' stato realizzato uno spot video e radio da 30 secondi, un for-

mato per il web da 15 secondi, una creativita' per la stampa e un banner per il web. Lo spot verra' program-

mato sulle reti televisive e radiofoniche Rai a partire da questo mese. Partner della campagna sono CNS-

Centro nazionale sangue, l'AVIS-Associazione Volontari Italiani Sangue, la FIDAS-Federazione Italiana As-

sociazioni Donatori di sangue, la FRATRES-Consociazione Nazionale dei Gruppi donatori di sangue

"Fratres" delle misericordie d'Italia e la Croce Rossa Italiana. Viene spiegato che il dono del sangue nel no-

stro Paese resta "un atto volontario, anonimo, responsabile, periodico e gratuito. In Italia, l'assoluta rilevanza

sociale e sanitaria della donazione e' riconosciuta dal legislatore e le attivita' trasfusionali sono parte inte-

grante del Servizio sanitario nazionale, erogate quali Livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA) che inclu-

dono anche la promozione del dono del sangue". Lo Stato riconosce un ruolo fondamentale nel sistema tra-

sfusionale alle associazioni e federazioni di donatori volontari di sangue, che concorrono ai fini istituzionali

del Servizio sanitario nazionale attraverso la promozione e lo sviluppo della donazione organizzata di sangue

e la tutela dei donatori. Il legislatore, per favorire le donazioni di sangue e a garanzia dell'autosufficienza del

sangue e degli emocomponenti, accorda ai donatori dipendenti il diritto ad astenersi dal lavoro per l'intera

giornata in cui si effettua la donazione, mantenendo la normale retribuzione. C'e' da dire che il numero dei

donatori nel 2014 e' leggermente in calo rispetto al biennio precedente. Un dato che assume un interesse

rilevante - viene sottolineato dal dicastero - perche' e' da riferirsi alle difficolta' nel reclutare nuovi donatori e,

in particolare, a garantire il ricambio generazionale degli stessi, a fronte del generale andamento demografico

negativo in Italia, che comporta una diminuzione dei donatori nelle fasce piu' giovani. L'iniziativa di comunica-

zione oltre ad informare e sensibilizzare la popolazione sull'importanza della donazione come gesto di solida-

rieta' volontaristico, mira quindi anche ad aumentare il numero dei nuovi donatori, fidelizzare il donatore oc-

casionale, programmare la donazione del sangue in modo da evitare criticita' nell'approvvigionamento, pro-

muovendo una maggiore partecipazione alla donazione nei mesi estivi e una ottimale modulazione della do-

nazione durante tutto l'anno. C'e' poi un obiettivo sul lungo periodo: favorire il ricambio generazionale dei do-

natori di sangue, coinvolgendo in particolare i giovani nella fascia di eta' 18-35 anni. Infine viene ricordato

che donare il sangue "e' un gesto gratuito di solidarieta' ed altruismo, e' un atto che fa bene agli altri e che fa

bene a se stessi sia a livello psicologico, sia perche' il donatore e' naturalmente stimolato a condurre stili di

vita sani e corretti ed effettua gratuitamente un controllo preventivo del proprio stato di salute". Come pure,

"la donazione e' indolore, richiede poco tempo, e' semplice e sicura per il donatore e per il ricevente". (AGI) .

Anche in

http://www.corriere.it/salute/15_luglio_16/emergenza-sangue-spot-

donarlo-prima-andare-vacanza-a5bce1a8-2bc9-11e5-a01d-

bba7d75a97f7.shtml

http://www.notiziefree.it/donazione-sangue-al-via-la-campagna-il-tuo-

sangue-una-botta-di-vita-12677.html

http://www.panorama.it/scienza/salute/donare-il-sangue-una-botta-di

-vita/

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?

articolo_id=29891

http://benessere.guidone.it/2015/07/17/quegli-eroi-che-donano-

sangue-in-estate/

http://www.healthdesk.it/cronache/bisogno-sangue-non-va-vacanza-

1437136355

http://www.west-info.eu/it/non-rimandare-questestate-il-sangue-vai-a

-donare/

Rassegna sangue e emoderivati

IL MESSAGGERO.IT (22 luglio 2015)

Coni e Ail insieme per lottare contro i tumori del sangue: in-

tesa per la ricerca e l'informazione

Sensibilizzare il pubblico sulla necessità di sostenere la ricerca in campo onco-

ematologico, sull’importanza della donazione del sangue e del mantenimento di un cor-

retto stile di vita. Questi i principali obiettivi del protocollo d’intesa della durata di un anno

siglato oggi tra il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e l’Associazione Italiana contro le

Leucemie, i Linfomi e il Mieloma. A firmare l’importante documento Giovanni Malagò,

presidente del Coni e Franco Mandelli, ematologo e presidente Nazionale Ail.

L’accordo prevede in particolare la promozione di incontri, anche negli istituti scolastici,

sui corretti stili di vita da mantenere per diminuire il rischio d’insorgenza di patologie

onco-ematologiche, sull’importanza dell’attività sportiva per il miglioramento della qualità

della vita dei malati e sulla donazione di sangue. Le parti si propongono inoltre di indivi-

duare eventi ed iniziative sportive, da definire con successivi accordi, in occasione delle

quali proporre la raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica. Per il raggiungimento

degli obiettivi oggetto della convenzione saranno coinvolti i comitati territoriali del Coni e

le sezioni Ail dislocate su tutto il territorio nazionale.

L'Ail, Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma ha lo scopo di pro-

muovere lo sviluppo e la diffusione della ricerca scientifica e di sostenere l’assistenza ai

malati ematologici attraverso l’opera delle 81 Sezioni Provinciali distribuite in tutta Italia. Il

ruolo fondamentale dell’Ail è l’attività svolta in simbiosi con i principali Centri di ematolo-

gia, sia universitari che ospedalieri, a favore dei malati per migliorarne la qualità di vita

ed aiutarli nella lotta che conducono in prima persona contro la malattia.

Rassegna medico-scientifica e

politica sanitaria

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