Rassegna stampa del 20091002 - Massa Lombarda · 2010-10-14 · Protesta sotto le finestre della...

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www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l. Rassegna stampa del 02/10/2009 Il Resto del Carlino Ravenna Prima pagina (Prime Pagine) Prima pagina Lugo(Prime Pagine) Il Corriere Romagna di Ravenna Prima pagina (Prime Pagine) La Voce di Romagna Ravenna Prima pagina(Prime Pagine) Editori indipendenti in festival(Cultura e Turismo) Il Sole 24 Ore Fitto: sul patto di stabilità siamo pronti al confronto(Pubblica Amministrazione) Per la sicurezza delle città lotta all'alcol al primo posto(Pubblica Amministrazione) Italia Oggi Prove di patto di stabilità leggero(Pubblica Amministrazione) Sicurezza, in un anno 788 le ordinanze emesse(Pubblica Amministrazione) Progressioni verticali in soffitta(Pubblica Amministrazione) Gestioni in house al capolinea(Pubblica Amministrazione) Permesso di costruire intoccabile(Pubblica Amministrazione) Consiglieri senza cariche(Pubblica Amministrazione) Ultimo condono prima del federalismo(Pubblica Amministrazione) La Tia prevista dal Ronchi dribbla l'Iva(Pubblica Amministrazione) Servizi pubblici locali al restyling(Pubblica Amministrazione)

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www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.

Rassegna stampa del 02/10/2009

Il Resto del Carlino Ravenna

Prima pagina (Prime Pagine)

Prima pagina Lugo(Prime Pagine)

Il Corriere Romagna di Ravenna

Prima pagina (Prime Pagine)

La Voce di Romagna Ravenna

Prima pagina(Prime Pagine)

Editori indipendenti in festival(Cultura e Turismo)

Il Sole 24 Ore

Fitto: sul patto di stabilità siamo pronti al confronto(Pubblica Amministrazione)

Per la sicurezza delle città lotta all'alcol al primo posto(Pubblica Amministrazione)

Italia Oggi

Prove di patto di stabilità leggero(Pubblica Amministrazione)

Sicurezza, in un anno 788 le ordinanze emesse(Pubblica Amministrazione)

Progressioni verticali in soffitta(Pubblica Amministrazione)

Gestioni in house al capolinea(Pubblica Amministrazione)

Permesso di costruire intoccabile(Pubblica Amministrazione)

Consiglieri senza cariche(Pubblica Amministrazione)

Ultimo condono prima del federalismo(Pubblica Amministrazione)

La Tia prevista dal Ronchi dribbla l'Iva(Pubblica Amministrazione)

Servizi pubblici locali al restyling(Pubblica Amministrazione)

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press LIf1E

a Resto del Orlino02/10/2009 Ravenna

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Venerdì 2 ottobre 2009

www.ilrestodelcarlino .i te-mail : cronaca .ravenna@ilcarlino .net

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`Redazione : via Salara 40, 48100 Ravenna - Tel. 0544 249611 - Fax 0544 39019

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Cacciatore colpito a mortePensionato 66enne raggiunto al petto da una fucilata a Lugo

Servizioapaginal6einNazionale

DALLA TORRE ALLE MURA : VIAGGIO NEL DEGRAD O

Assicurazion einsufficiente '

per pagare i danni

Regolarizzatequasi mill e

badanti e colf

L sonarono varara dnl Covan oper far emergere posizioni d ilavoro in nero si chiusa i nprovincia con 984 domand epresentare q zmf[e i sindacaci

Tolleranza zer oper i ciclist i

indisciplinati

Di nuovo in azionei venditori abusivi

allontanati d 'estat e

Sgomberati a suon di blia dallaspiaggia nel pieno dclfesnre, i vucurnpri si sono naffaaan nell azona del cenaGncz Mai vigil iurbani sequestrano la merc e

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`Redazione : via XX settembre 15, 48018 Faenza -Tel .. 0546 26589-Fax 0546 664750

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quintali di rifiuti sulla BastiaAbbandonati di notte da un autotrasportatore . Analisi di Arpa

'Servizio a pagina 1 6

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Il vicesindacoFerri non correrà:

«Sto con De Tollis»

Camilla, 18 anni ,prima amazzone

con la lancia

Marroni e polenta:in collina

un mese da sovran i

Le domeniche d'nutunn oripurchno importnnti eattesrssune menrfestazioni aMarcadi, Palazzuolo sul Senio eS .Cnssi;no di Leisinnelln

«La bollettada un centesimo ?

Disguido già risolto»

Si risolta nel migliore dei mod ila vicenda della bolletta da uncentesimo ricevuta de u ncittadino e originaci da u ndistendo della secreta Informatica

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pressL,IfE02/10/2009

Corriere

REDAZIONE E PUBBLICITÀ: VIA DE GASPERI, 5- RAVENNA TEL: 0544-218262 FAX: 0544-33793 . SPEDII. IN AP -45% ART2 COMMA291B LEGGE 66226-FILIALE DI FORLÌ . ALTRE SEDI: RIMINI (9541354111) ,FORLI(0543355201, CESENA Ì9547311900LFAENZA-LUGO (0546-23120Ì, IMOLA (0542-28780), RSM (0549-9951471-E-VAIE RAVENN"""ORRIEREROMAGNA.IT-INABBINAMENTO CON LA STAMPA

euro 1,20Anno XVIII N . 272

VENERD Ì

2 OTTOBRE 2009

LUGO . La vittima è un 66enne lughese . Inutile la corsa disperata in ospedale : si è spento in sala operatoria

La battuta di caccia finisce in tragediaMuore colpito al torace da una fucilata : si cerca chi ha sparato

LUGO . L'ha trovato un amico aterra, ferito al petto da un proiet-tile sparato da un fucile, ormaiin fin di vita . Non è servita la

corsa in ospedale dove è mortosotto i ferri. A perdere la vitaieri mattina a Ca' di Lugo è statoun cacciatore di 66 anni, Costan -

tino Nannini . Sono in corso ora persone iscritte nel registro de -gli accertamenti dei carabinieri gli indagati per omicidio colpo -per capire chi sia stato a spara- so .re . Per ora non ci sono ancora

•SERVIZIO a pagina 1 2

Processo per la morte Vertullo

«In quella stivasolo un miracolo

evitò altre vittime »RAVENNA. Processo con rito

ordinario per gli ultimi due im-putati per l'omicidio colposo diLuca Vertullo. In aula emergo-no le insidie presenti nella sti-va teatro della sciagura .

•DOMINI a pagina 3

Truffa alle assicurazioniNapoletano a process o

RAVENNA. Un napoletano di71 anni accusato di truffa peraver stipulato polizze a ottomotorini poi utilizzati nel Na-poletano . Lo scopo era pagaremeno il premio.

*DOMINI a pagina 5

«Tragedia Filipirisarcimento a rischio»

RAVENNA. « L 'assicurazione co -pre solo i minimi di legge, a rischi oun risarcimento congruo per i fa -miliari di Brian Filipi» . Il legaledel Ravenna lancia l'allarme .

•DOMINI a pagina 3

Protesta sotto le finestre della Legacoop imolese (Foto MMpress)

Lavoratrici in assemblea alla Omsa (Foto Tassinari )SERVIZIO A PAGINA 13

SERVIZIO A PAGINA I O

Ravenna fuori dal piano delle carceri Castello

Esclusa per ora lapossibilità di costruire una nuova strutturapenitenziariaRapina in bancada 12mila euro

RAVENNA. Nessun nuo-vo carcere in vista a bre-ve termine . La direzionegenerale infatti, non a-vrebbe inserito Ravennanel piano di edilizia peni-tenziaria; almeno per ora,non sarà possibile co-struire un nuovo carcere,ma neppure effettuare in-terventi strutturali.

• ROSSI a pagina 6

Granarolo a Imola e Omsa a Faenza, lavoratori a rischio in protesta

Imola, la centralee tutte le altre

"case della scienza"

•SERVIZIO a pagina 16

CASTEL SAN PIETRO.Tre rapinatori in azioneieri alla Carisbo dipiazza Garibaldi a CastelSan Pietro Terme . Gliuomini, a volto coperto,hanno minacciato dueimpiegate e sono riuscit ia fuggire con un bottinodi 12mila euro .

•SERVIZIO a pagina 1 5

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Venerdì 2 ottobre 200 9Anno X91 N. 272 €1'

minimo e beni dell'investitrice tutti ipotecati

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di ciclabili pei'la Romagna

T l: ~repenullaSantoro e ;'d 'o:

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Filmino con 22enne dati) ad amici e parenti per punizion e

Video hard di n s . os 3 nei guai

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'l, scorso ha., ^antean

c -una capo'-'ra r- i-

íia 775 misi mio .cero il minimo consentito ; -in le, ;e . Una cifra che - sreon-

le prime stime - non pcado da sola coprire i risarcì

.: . I lesti alla morte de: m-auale manteneva la fa-1 --ai immobili della

N1 oi . t i sba,. i : atua critichesacrosante

Baccacini a pan .. ... al ; .

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MI di Ueseua, gestisce s:nato ristorante della zen ssi latta di un locar in a;

i timida. Insomma no n

non sua è la M ari

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()n'agenzia inserisce viranti tra il u blico di 'ev'enn 2009t aberle h a•.' 7{M i ;pitale

si ca np —i. u .netlic aziende

1 .,S 1, .: ¢ >G : :io nna crescila del fatturai del 26n i

107, passando da 2,7 a t -o- si, I rh.9 consolidato sodalizi con clienti di lun-

ìmta t-mie Ondata, Allianz Iias, Tre, i, Ce-la A oisian Blioani e lbscana Promozione,le ha conquistati altri come Sacco, Miele, In".

tel, Banca di Romagna, lacuzzi e la danes ede Gourmet, mentre la qualità del .uo lac

ro si esince dai premi ricevuti a livello alar =naie . Nonostante la crisi, il 2009 si c ne~=.•.•con Fa 'indicazione di importanti catini, st ynuc^ . - unzioni e aspettative di cces,oia, pe ri li , o : som con competenza ed ent- ^sian :„r ; E :. un obiettivo £ precluso.

1-°iangi pana: sosda via Mezzo li

I residentichiedonosicurezza

da 12 anni

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Il giocatore morto del Ravenna manteneva la famiglia . Legali della squadra al lavoro

RAVENNA - Verdi curo per fa'. 1pubblico per tre ore. Non male -tempi dimisi. Sprogrammi. telev .ivi c

suitali : avete sbandato sino, i r

vel iti ala r

d indoli 'aro i a -su:

i a alaRifacciamoci con romano.

BASTA ."ESILIA .”

Che bel paeseMa rimediamo

agli en-oriSt Amati a paro . 9

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Quattro città della Bassa ospiteranno "Il Canto della parola"

Editori indipendenti in festiva lLUGO - Torna "Il Canto della Parola", il festi -val dell'editoria indipendente in Bassa Roma-gna organizzato da Discanti editore di Bagna -cavallo e dall'Associazione culturale Contro -senso . Il Festival si svolgerà dal 16 al 25 otto-bre in quattro comuni : Bagnacavallo, Bagna-ra, Fusignano e Massa Lombarda . E dedicatoal libro e nell'arco di dieci giorni proporràuna moltitudine di eventi : 12 incontri con gliautori, 2 readings, 2 spettacoli, proiezioni, let-ture, animazioni, degustazioni e cene in oste-rie c ristoranti dci territori interessati. Gliobiettivi principali del Festival sono promuo-vere la lettura e lo sviluppo dell'attività libra-ria indipendente con l'intento di creare unmomento di approfondimento e crescita per illettore, di offrire un momento di confronto traeditori, autori/artisti e pubblico, nonché tr aeditori e artisti locali con editori e artisti pro-

zione nazionale. La parte più nutrita del ca-venicnti da altre parti d'Italia . I libri prescn-

lendario è quella degli incontri con gli autori .tati vengono scelti tra quelli pubblicati dagli

Parteciperanno a "Il Canto della Parola" Fui -editori indipendenti che hanno una distribu-

vio Ervas, i giornalisti Stefano Iucci e Carla

In programma incontriacarttereenogastronomico

e un tributo aDeAndrè

invece, saranno a carattere musicale co nGiorgio Conte e Andrea Podestà, studiosodella canzone d'autore italiana e l'opera di Fa-brizio De André, che presenterà il suo libro"Bocca di rosa". Due appuntamenti avrannocome protagonisti i fumetti : "DimenticareTiananmem" di Davide Reviati ; "L'epidemia "e "Il federale di Borgo Torre" (Mobydick ,Faenza, 2008) di Claudio Nizzi, uno dei pi ùimportanti autori di fumetti d'Italia : è il crea-tore della serie poliziesca mensile Nick Rai-der, presente in edicola da vent'anni, e daventicinque scrive le avventure di Tex Willer,per il quale ha finora realizzato 140 storie . Ireadings vedono protagonisti Michele Anto-nellini e Mauro Orletti. Per quanto riguardagli spettacoli sono in cartellone due concerti .Uno ha come protagonista Giorgio Conte, al-la voce e chitarra e Claudio Rossi, bouzouki ,chitarra, violino . L'altro concerto, "Aria Medi-terranea", è dedicato a Fabrizio De André evedrà impegnati Isa e Davide Ronfetto .

Pagina 22

Giovanni Tamburini con u n"lattante" e a lato Giorgio Conte

Baroncelli . Alcuni incontri saranno a caratte-re gastronomico : l'antropologo ed editoriali-sta de la Repubblica e L'espresso Marino Nio-la, Andrea Maia, Gabriele Cremonini e Gio -

vanni Tamburini, mentre Marisa Fontan apresenterà il "Trattato sul buon uso del vino "di FranGois Rabelais con a seguire una degu-stazione di vini . Altri incontri con gli autori,

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press LIf1E02/10/2009 Il Sole 341('I)IfiS

Il ministro per gli Affari regionali al convegno Legautonomi e

Fitto: sul patto di stabilitàsiamo pronti al confroRtoneon Il ministro per gli Affari re -gionali Raffaele Fitto garanti-sce la «disponibilità del gover -no al confronto», ma gli ammi-nistratori locali hanno frett aperché la frenata degli investi -menti è potente e la chiusur adei conti 2009 un rebus .

Teatro del confronto fra sin-daci e governo è stato il conve -gno annuale di Legautonomie aViareggio, che ha aperto i suo ilavori ieri con un allarme-can-tieri lanciato dal president eOriano Giovanelli : da gennaioad agosto 2009, secondo i dat iLegautonomie, i comuni hannolanciato 2mila bandi in meno ri-spetto all'anno scorso : tradottoin euro, si tratta di un miliardoin meno rispetto a 12 mesi fa.

Sul banco degli imputati an-cora le regole del Patto di stabi -lità, che bloccano i pagamenti etengono a freno la spesa corren-te. lla Legautonomie arriva

una proposta in quattro punti :un piano nazionale di piccol eopere cantierabili subito, unamoratoria annuale dei vincol idel Patto sulla spesa in conto ca-pitale, la sospensione delle san-zioni agli enti che sforano gl iobiettivi per pagare le impres ee il raddoppio una tantum de lfondo sociale . Su tutti questi te-mi, però, l'ultima parola spettaal ministero dell'Economia, do-ve la concertazione fatica a de-collare anche perché i tavoli d iconfronto istituzionale sono in-gombrati dal macigno dell emancate compensazioni statal iai tagli all'Ici e ai trasferimenti .

Più chiaro invece il quadr osui servizi pubblici locali, all'in-domani della riforma introdot-ta con il decreto legge "Ron-chi" che ora attende il regola-mento attuativo . Sul tema il mi-nistro Fitto esclude sorpres eparlamentari in sede di conver-

sione, perché «siamo ormai a7quarto tentativo di riforma, edopo i fallimenti bipartisan ab-biamo voluto fondare il nuovotesto su un solido accordo poli-tico nella maggioranza» .

La strada scelta dovrebbe fa-cilitare anche il percorso del re-golamento attuativo, che su mol-ti punti dovrebbe seguire l'im-postazione della bozza di regola-mento relativo al precedentetentativo di riforma (l'articolo23-bis del decreto legge 112/o8)mai andato in porto . La bozzaproponeva anche un rigido si-stema di incompatibilità fra lecariche di amministratore loca -le e i posti nei cda delle parteci -pate, ma sul punto il testo po-trebbe cambiare perché, secon -do Fitto, «ora il problema si ri -solve a monte con l'interventosulle proprietà delle società» .

G .Tr .N RIPRODUZIONE RISERVATA

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press LIf1E02/10/2009 Il Sole 341('I)IfiS

Enti locali . Bilancio delle ordinanze a un anno dal decreto Maron i

Per la sicurezza delle cittàlotta all'alcol al primo postoGianni Trovat iMILAN O

en In un anno di vita le ordi-nanze comunali sulla sicurez-za hanno cambiato pelle. Nel2009 gli interventi dei sindacisul terreno dell'ordine pubbli-co hanno perso ritmo, ma so-prattutto si sono allontanatidai temi classici che avevan oacceso nelle settimane suc-cessive al decreto Maronidell'agosto 2008 il dibattit osui sindaci-sceriffi .

Qualcuno ricorda la pole-mica sulla polizia municipalescagliata dalla vecchia giuntadi Firenze contro i lavavetri a isemafori? L'esempio non haavuto successo, e i comuniche hanno preso provvedi-menti simili si contano sull edita di una mano .

Anche la pioggia di inter-venti anti-prostituzione si èdiradata, al punto che il sess oa pagamento non si incontr apiù nemmeno fra i primi cin-que temi delle ordinanz e2009 . A dominare, quest'an-no, sono argomenti più tradi-zionali dell'attività dei sinda-ci in fatto di ordine e decorourbano: nei primi sei mesi del2009 il 31% delle ordinanze èstato emanato per disciplina -re la vendita e il consumo dialimenti e bevande, spesso

puntando l'attenzione sul con-trasto all'alcool, il 12,7% Si èconcentrato sul vandalismo eun altro 11,6% ha introdott oprovvedimenti contro il di-sturbo della quiete pubblica.

I numeri emergono dall'ul-tima indagine Anci-Cittalia,che ieri ha presentato il bi-lancio delle 788 ordinanz efirmate dai sindaci di 445 co-muni nei primi 12 mesi dop oil decreto Maroni . Il 2009,sottolinea il censimento, èstato decisamente più avaro(220 provvedimenti in seimesi, contro i 568 del secon-do semestre 2008), e solo l avigilia dell'estate ha movi-mentato un po' il panoram acon una serie di interventipuntati soprattutto controla vendita e il consumo dibe-vande alcoliche .

Questa evoluzione, sottoli-neano comunque gli ammini-stratori locali, non indica chel'entusiasmo iniziale si è affie-volito, ma mostrano piutto-sto una maturazione fisiologi-ca dello strumento : «Le ordi-nanze - ribadisce per esem-pio Flavio Zanonato, sindacodi Padova e responsabile An-ci per la sicurezza urbana - s isono rivelate utili per inter-venti efficaci in ambiti specifi-ci» . Da archiviare anche la po-

lemica iniziale sulle ordinan-ze "bizzarre": «Sono pochissi-me - sottolineano dall'Anci -e con laScuola superiore del -la Pa locale abbiamo avviat oanche corsi di formazione perevitarne un uso improprio» .

Anche la geografia dei prov-vedimenti locali sulla sicurez-za mostra ormai un aspett oconsolidato : le regioni setten-trionali totalizzano da sole il69% delle ordinanze, che so-

LA SITUAZIONE

Le decisioni dei sindacisono state 78 8Ma gli intervent iregistrano una flession ein questi ultimi mesi

. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .

prattutto in Veneto ed Emilia-Romagna si affacciano anch enei centri medio-piccoli.Quando gli abitanti sono piùdi ioomila, invece, il ricorsoalle misure urgenti è diventa-to quasi totalitario . La palm adi regione più "tranquilla" v ainvece al Trentino Alto Adi-ge, l'unica dove praticamentetutti gli amministratori localihanno ignorato il tema.

[email protected] RISERVATA

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Al convegno Legautonomie di Viareggio spiragli da Fitto. Giovane/li: segnali di buona volontà

Prove di patto di stabilità leggeroInterventi possibili . Ma guardando sempre allo stato dei cont i

DA VIAREGGI OFRANCESCO CERISANO

ull 'eventuale ammor-bidimento del patto distabilità interno, il gover-no non chiude la porta in

faccia agli enti locali. Ma non rega-la nemmeno illusioni. Se ci sarà unulteriore sblocco di risorse, dopo icirca 1700 milioni di euro "libe-rati" dal decreto legge anticrisi (dl78/2009), dovrà avvenire tenendosempre ben presente l'esigenz adella tenuta generale dei contipubblici imposta a livello euro-peo . E dopo un confronto apertocol sistema delle autonomie. Iltema dell'allentamento dei vinco-li contabili come tradizione tien ebanco nella prima giornata delconvegno Legautonomie di Via-reggio . Ma mai come quest' anno,in piena crisi economica, risultafondamentale per gli enti che ,impossibilitati a spendere, nonpossono fare fino in fondo la loroparte contro la crisi, attivando in-vestimenti e pagando i fornitori .Dal ministro per i rapporti con leregioni, Raffaele Fitto, la plateadi amministratori locali riuniti aViareggio si aspettava, forse, pro -messe che non sono arrivate . E 'arrivata però un'apertura aldialo-go che lascia ben sperare . Fitto hadifeso l'operato del governo, snoc -ciolando le misure messe in campodall'esecutivo per fronteggiare lacrisi (dall 'intesa sugli ammortiz-zatori sociali che ha stanziato 32miliardi per il biennio 2009-2010allo sblocco del 4% dei residui pereffettuare i pagamenti) e ha assi-curato che sarà dato ascolto alle

richieste di comuni e province . In-somma, la parola d'ordine, comeavvenuto per il federalismo fiscale ,sarà ancora una volta concertazio-ne . Sul Patto, ma anche sul Codicedelle autonomie che si appresta adandare al vaglio dell'Unificata perpoi iniziare l'iter parlamentare ."Da parte del governo ci sono tuttele condizioni per confrontarci nelmerito delle questioni", ha dettoil ministro . "Un segnale di buonavolontà", ha commentato OrianoGiovanelli, presidente di Legau-tonomie e deputato Pd, "anche seresta l'impressione che il ministrosia prigioniero di Giulio Tremon-ti". Giovanelli ha posto al governoquattro richieste concrete per veni-re incontro alle esigenze degli entilocali. Innanzitutto, una moratori adel patto di stabilità nel 2010 pertutte le spese in conto capitale ."Queste regole non sono adatte afronteggiare la crisi", ha osservato ,"perché proprio quando c'è bisognodi rilanciare l'economia attraver-so gli investimenti i comuni non

possono spendere". E i numeri glidanno ragione, visto che nei pri-mi otto mesi del 2009 si sono persiper strada, rispetto a12008, 2150bandi per opere pubbliche dei co-muni (pari a un miliardo di euroin meno). Legautonomie proponeanche di sospendere le sanzioninei confronti degli enti che deli-beratamente decideranno di nonrispettare il patto di stabilità perpoter pagare fornitori e clienti . Eancora, "è indispensabile", pro-segue Giovanelli, "raddoppiareper un anno le risorse del fondosociale trasferito alle regioni e daqueste ai comuni" . Solo così i sin-daci potranno respirare un po' diossigeno, nonostante i sacrifici cheil governo continua a chiedere . "Ilsaldo dei comuni è in attivo di unmiliardo di euro, i debiti rappre-sentano solo il 2,7% del debito ditutta la pubblica amministrazione,ma ciononostante quest'anno do-vranno concorrere al risanament odei conti pubblici per 1,3 miliardidi euro", lamenta il presidente di

Legautonomie che ha anche "bac-chettato" amichevolmente il pre-sidente dell'Anci, Sergio Chiam-parino, chiedendogli più coraggionelle rivendicazioni anche a costodi creare qualche dissidio all'inter-no dell'associazione dei comuni .L'ultimo punto della piattaformaGiovanelli riguarda il Codice auto-nomie che, come confermato a Via-reggio dal sottosegretario all'inter-no, Michelino Davico, sarà uno deiprimi atti sul tavolo della Confe-renza unificata quando ripren-derà a riunirsi (prima bisogneràaspettare che rientri la fratturatra governo e regioni ndr). All'exsindaco di Pesaro non piacciono itagli a consigli e giunte contenutinel ddl Calderoli, ma anche i limitiimposti all'autonomia organizza-tiva degli enti . Per non parlarepoi dell'abolizione delle comunitàmontane. "Dobbiamo smetterladi monetizzare la democrazia" ,ha detto, " i consigli non possonoessere falcidiati perché servonoa controbilanciare i poteri del

sindaco accresciuti con l'elezionediretta . Vogliamo per caso arrivaread avere comuni gestiti solo da unamministratore delegato?". Giova-nelli, infine, è intervenuto anchesulla riforma dei servizi pubblicilocali (dl 135/2009) : "non possiamogiocare in difesa, ma nemmeno di-sperdere un patrimonio che produ -ce valore per i comuni". Il ministroFitto che, dopo aver confermatol'emanazione del regolamentoattuativo (ItaliaOggi di ieri) entrofine anno, ha annunciato possibiliritocchi in sede di conversione deldl. A cominciare dal regime delleincompatibilità per gli ammini-stratori locali che siedono nei bo-ard delle partecipate. Quanto alledismissioni (nelle società quotate )delle partecipazioni in mano pub-blica, nel regolamento attuativopotrebbe trovare spazio una nor-ma che fissi una data certa pe rla delibera di vendita in modo daevitare che il valore delle quote dacedere si svaluti con l'avvicinarsidel 31112/2012.

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Sicurezza, in un anno 788 le ordinanze emesseSicurezza urbana: diminuiscono le ordi-nanze comunali legate alla prostituzion eed aumentano quelle rivolte ai giovani .Sulle ronde è presto per fare un bilancio .Sono 788 le ordinanze comunali sulla si-curezza emesse dai sindaci ad un annodal conferimento di questo potere (luglio2008) e, dopo il picco iniziale, il numerodi provvedimenti è sceso notevolmente .Tra luglio e settembre 2008 è stato varatocirca il 43% del totale delle ordinanze e senel 2008 riguardavano per lo più la pro-stituzione, nel 2009 il problema principal eè la somministrazione ed il consumo d ialcolici, seguito dalla vendita di alimentie bevande i generale. A fare il punto sul-la ordinanze dei Sindaci sulla sicurezzaurbana è stato uno studio dell'Anci e del-

la Fondazione Cittalia- Anci che hannoraccolto i provvedimenti in una BancaDati ad hoc . Le ordinanze sono state peri sindaci "strumenti utili, che ci hann oconsentito di intervenire in modo effica-ce in ambiti specifici ." – Ha commentatoFlavio Zanonato, sindaco di Padova eresponsabile ANCI per la sicurezza ur-bana, sottolineando pero come per affron-tare il problema sicurezza servano altristrumenti in quanto la competenza nonè delle amministrazioni locali. Le ordi-nanze sono come i farmaci che curano ilsintomo, ma non la causa dei fenomen idi degrado". Sulla questione "ronde" nonci sono dati al momento perché, come haspiegato la responsabile dell'Area Svilup-po e Sicurezza dell'Anci,Antonella Guidi,

si è ancora nella fase di valutazione . Infat-ti la nonna prevede che le associazioni chesi vogliano accreditare per questo serviziodebbano possedere una serie di requisitie solo successivamente alla verifica pre-fettizia i Sindaci potranno stabilire conordinanze le modalità pratiche di funzio-namento. Tuttavia, assicurano dall'Anci,ci sarà una collaborazione con il Viminaleper monitorare il fenomeno. Per ora gliunici provvedimenti presi sono quelli d idivieto delle ronde emessi da due comuni.La fotografia scattata sui dati disponibilimostra, in vetta alla classifica delle regio-ni che hanno fatto, in assoluto, maggiorricorso "a questo strumento, la Lombardia(237 órdinanze) seguita dal Veneto (102) edall'Emilia Romagna (77) . La graduatoria

cambia se si considera la percentuale dicomuni che, in ciascuna regione, hannoemesso ordinanze: il Veneto passa in te -sta (10,8%) seguito dall'Emilia Romagn a(10%) e dalla Toscana (9,4%), fanalinosi coda il Trentino Alto Adige (0,6%). Adincidere sull'adozione o meno dei provve -dimenti è anche l'ampiezza demografic adelle città . 1191,7% dei comuni con piùdi 250.00 abitanti ha emesso almeno unprovvedimento, mentre lo ha fatto quas i1'84% di quelli conunnumero di cittadinitra i 100.000 e i 250.000. Calano infinele ordinanze legate all'immigrazione (pro-stituzione, lavavetri) mentre aumentan oquelle relative ad attività giovanili: vendi-ta di cibi e bevande, vandalismo, decoro.

Alessia Grassi

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Effetti paradossali legati all'attuazione della legge 15/2009 che prevede concorsi pubblici

DI GIUSEPPE RAMBAUDI

Progressioni verticali in soffittaMa è da attendersi un aumento in regioni, province e citt à

potremmo avere concorsi inte-ramente riservati agli interni, i lche non pare essere nello spiritodel legislatore . Il decreto stabi-lisce inoltre che «l'attribuzionedei posti riservati al personaleinterno è finalizzata a ricon9g,scere e valorizzare le compe-tenze professionali sviluppatedai dipendenti, in relazion ealle specifiche esigenze dell eamministrazioni» . Con il chesi marca la discrezionalit àche gli enti hanno nella uti-lizzazione dell ' istituto ed i lsuo stretto collegamento congli scopi di sviluppo e crescit aprofessionale . Non si applic aalle regioni ed agli enti localila disposizione per cui il col-locamento ripetuto nelle fascealte della valutazione costitu-isce obbligatoriamente titol oprioritario .

Infine, si deve evidenziar eche queste disposizioni pe rgli enti locali e le regioni no nentrano in vigore immedia-tamente: le amministrazionihanno infatti tempo fino al 3 1dicembre 2010 per «adeguare ipropri ordinamenti ai principi »dettati dal legislatore, maga-ri anche tentando di salvar ele progressioni a quel punt oin itinere . C'è da scommette-re che nei prossimi mesi e nelprossimo anno il numero delleprogressioni verticali nelle re-gioni e negli enti locali lieviteràin misura assai elevata .

-{Riproduzione riservata

on l 'emanazione de ldecreto attuativo del -la legge n . 15/200 9comincia il conto all a

`rovescia per arrivare al dra -stico ridimensionamento delleprogressioni verticali, ma pri -ma che ciò avvenga avremo ,con ogni probabilità, un forteaumento del loro numero nel -le regioni, nelle province e ne icomuni. Non siamo dinanzi a dun paradosso, né a una novell apirandelliana, ma agli effett ideterminati dalle nuove regoleintrodotte da tale provvedimen-to . Esso infatti stabilisce, dandoapplicazione ai principi dettatidalla legge di delega, che le pro -gressioni verticali possano esse-re effettuate esclusivamente at-traverso concorso pubblico conriserva non superiore al 50% afavore del personale interno.Ricordiamo che la legge di de -lega stabilisce, con una formul asostanzialmente analoga, che sidovrà «stabilire che le progres-sioni di carriera avvengano perconcorso pubblico, limitando l ealiquote da destinare al perso -

nale interno ad una quota co-munque non superiore al 50%» .Ma queste nuove disposizioninel comparto delle autonomi elocali e regionali entreranno invigore solo alla fine del 2010 ,dovendo le amministrazioni nelfrattempo avere tempo per ade-guare i propri regolamenti .

Le progressioni verticali son oun istituto che gli enti locali, inmodo ancora più diffuso rispet -to agli altri comparti del pubbli-co impiego, hanno largament eutilizzato per fare avanzare dicategoria i propri dipendenti ,spesso superando anche il re-quisito del possesso del titol odi studio previsto per l ' access odall'esterno e stabilendo comun -que una «corsia preferenziale»per il proprio personale .

Con le nuove disposizioni l eprogressioni verticali conosce-ranno una drastica limitazione ,visto che vengono stabiliti du evincoli insuperabili e cioè il ri-corso al concorso pubblico e lalimitazione della riserva per ilpersonale interno ad una quotanon superiore al 50% . Ricordia-mo che la condizione attuale èinvece molto più elastica : non

contare a questo punto sull atutela offerta dalla riserva . Inogni caso è evidente che siamodinanzi a un «irrigidimento» ,e non di poco conto, rispettoalla condizione attuale . La di-sposizione prevede inoltre l a«riserva non superiore al 50%a favore del personale interno ,nel rispetto delle disposizion ivigenti in materia di assun-zioni». Essa non è del tuttochiara nel definire se tale ri-serva debba operare sul totalecomplessivo dei posti messi aconcorso dall'ente ovvero perogni singolo profilo . In pratica,per fare un esempio, per pote-re effettuare una progression everticale da istruttore tecnic ocategoria C a istruttore diret-tivo tecnico categoria D1 è suf-ficiente che l'ente effettui un aassunzione tramite concors opubblico in un altro posto, ma-gari della stessa categoria, op-pure è necessario bandire u nconcorso pubblico ad almen odue posti di istruttore diretti-vo tecnico, riservandone nonpiù di uno al personale interno?Nel primo caso siamo dinanz ialla mera formalizzazione delprincipio interpretativo detta-to fin qui dalla giurisprudenzaprevalente, nel secondo siam odinanzi a una stretta quasimortale per le progression iverticali, si pensi alla condizio-ne dei piccoli comuni . A pareredi chi scrive la interpretazionedeve propendere per la tesi piùrestrittiva, poiché altrimenti

occorre sottoporre il dipenden-te dell'ente ad un concorso pub-blico e non esiste un esplicit ovincolo numerico . Sul prim opunto si deve anzi sottolinea-re che le disposizioni dettat edal Ccnl 31/3/1999 consenton ola effettuazione di una provariservata e che solo la giuri-sprudenza ha posto il vincol oche essa abbia comunque unanatura concorsuale, fermo re-stando che comunque le singo-le amministrazioni possono insede regolamentare decidere disemplificare e snellire . Sul te t-ta alla utilizzazione delle pro-gressioni verticali ricordiam oche la giurisprudenza ha, sullascia dei principi fissati dallaCorte costituzionale, indica-to in modo maggioritario laesistenza di un tetto del 50 %delle assunzioni programmat ee che tale tetto generalmente èstato ritenuto operante all'in-terno di ogni categoria . Unainterpretazione che comun-que produce effetti concreti ,eventualmente, solo nel cas odi ricorso dinanzi al Tar. Sullabase delle disposizioni conte-nute nel decreto attuativo del-

la legge cosiddetta Brunetta èin primo luogo necessario uti-lizzare il metodo del concorsopubblico . Quindi si può rite-nere che sia necessario esserein possesso dei titoli prescrittiai sensi della declaratoria al -legata al Ccnl 31/3/1999 ; traquesti ricordiamo essere pre-visto il possesso del titolo d istudio necessario per l'access odall'esterno. Si pone a questopunto il quesito se le ammini-strazioni possano, sulla scort adelle disposizioni dettate da icòntratti pubblicistici, preve-dere la possibilità per l'entedi ritenere sufficiente in luogodel titolo di studio necessarioper l ' accesso dal l ' esterno quel -lo immediatamente inferior epurché accompagnato da un acongrua anzianità, quale cin-que anni nella categoria im-mediatamente inferiore ridottia tre se la esperienza è matu-rata nell'ambito della stess aarea . E inoltre evidente cheil dipendente deve superarele prove scritte e ottenere ilpunteggio minimo necessari oprescritto dal bando alle pro-ve orali, certamente potendo

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SERVIZI PUBBLICI LOCALI/ Il decreto salva-infrazioni interviene sulla legge 133/200 8• 'Gestioni in house al ca p olineaParere preventivo dell'Agcm per gli affidamenti in derog a

Maggiore concorrenz anei servizi pubblicilocali a rilevanzaeconomica . Obbli-

gatorietà del parere preventivoda parte dell'Autorità garantedella concorrenza e il mercato(Agcm) per gli affidamenti in de -roga . Rimodulazione del periodotransitorio per gli affidamentinon conformi alle procedurecompetitive e derogatorie . Am-pliamento dei settori esclusi .

Sono queste alcune delle modi-fiche sostanziali dell'art. 23-bisdel dl 112/2008 (legge 133/2008)operate dal l 'art . 15 del decretolegge 135 del 25 settembre 2009 ,recante disposizioni urgenti perl'attuazione di obblighi comuni-tari e l'esecuzione di sentenzedella Corte di giustizia delleComunità europee (cosiddettodecreto anti-infrazioni), pubbli-cato nella Gazzetta Ufficiale n .233 del 25/9/2009 . Vediamo neldettaglio il quadro delle princi-pali novità .

Procedure ordinarie . Il nuov otesto normativo conferma la re-gola della gara quale proceduraordinaria per l'affidamento dellagestione di servizi pubblici localia rilevanza economica, a favoredi imprenditori o società, intro -ducendo, quale novità rispettoall'originario art. 23-bis, la pos -sibilità di affidare la gestione asocietà miste pubblico-privato ,a condizione che :

a) la scelta del socio avvengamediante procedure competi-tive ad evidenza pubblica l equali abbiano ad oggetto, nellostesso tempo, la qualità di so-cio e l ' attribuzione dei compitioperativi ;

b) al socio venga attribuit auna partecipazione minima del40% .

Regime derogatorio . Vieneconfermata la possibilità di de-rogare alle predette modalità or-dinarie, soltanto per situazionieccezionali che, a causa di pecu-liari caratteristiche economiche ,sociali, ambientali e geomorfo-logiche del contesto territorialedi riferimento, non permettonoun efficace ed utile ricorso almercato. L'affidamento potr àavvenire esclusivamente :

a) a favore di società a ca-

pitale interamente pubblico ,partecipata dall'ente locale ,che abbia i requisiti richiest idall'ordinamento comunitarioper la gestione in house ;

b) comunque nel rispetto de iprincipi della disciplina comu-nitaria in materia di controlloanalogo sulla società e di pre-valenza dell 'attività svolta dallastessa con l'ente o gli enti pub-blici che la controllano.

Per utilizzare la deroga, l'en-te affidante deve dare adeguatapubblicità alla scelta che sta percompiere, motivare tale scelt ain base ad un'analisi di mer-cato, che si deve tradurre inuna vera e propria valutazionecomparativa, e trasmettere un arelazione all 'Agcm per l 'espres-sione di un parere preventivo ,che dovrà essere reso entro 6 0giorni . Decorso tale termine ,il parere, se non formulato daparte dell'Authority, si intendeespresso in senso favorevole .In questo modo la richiesta diparere all'autorità diventa unelemento formale e sostanzial edell'iter procedurale per l' affida-mento diretto . Proprio su quest oaspetto si è pronunciato recen-temente il Tar Toscana, sezion e

I, con la sentenza n . 1430 dell'8settembre 2009, dichiarando«irrimediabilmente viziata» ladelibera di affidamento di unservizio pubblico (illuminazion evotiva) non essendo stato adem-piuto l'obbligo di trasmettere gliatti all'Agcm per l'acquisizion edel prescritto parere .

Inoltre, nell'ambito della pro-pria autonomia organizzativa efunzionale, l'Agcm è sollecitataad individuare le soglie oltre l equali gli affidamenti di servizipubblici locali assumono rile-vanza ai fini dell'espression edel parere preventivo .

Regime transitorio. L'art . 15del dl anti-infrazioni modific aradicalmente la disciplina rela-tiva al regime transitorio, rifor-mulando il comma 8 dell'art . 23-bis . Innanzitutto si prevede ch ele gestioni in essere al 22/8/2008(data di entrata in vigore dellalegge 133/20008, di conversio-ne del dl 112/2008), affidat esecondo i principi comunitaridell'in house, cessano improro-gabilmente al 31/12/2011, sen-za necessità di atti deliberativida parte dell'ente affidante . L ostesso termine è previsto per l egestioni affidate direttamente

a società miste, qualora il so-cio privato sia stato scelto conuna gara che non ha avuto adoggetto contemporaneament ela scelta della qualità di socio el'attribuzione di compiti opera-tivi inerenti la gestione del ser-vizio . Se, viceversa, tale gara hariguardato, nello stesso tempo,sia la scelta del socio che l'at-tribuzione di compiti operativi,i relativi affidamenti cessan oalla prevista scadenza contrat-tuale.

Invece, gli affidamenti dirett ialla data dell'1/10/2003, a favo-re di società pubbliche quotatein borsa e a quelle dalle stess econtrollate, cessano alla sca-denza prevista nel contrattodi servizio, a condizione che l aquota azionaria dell'ente pub-blico scenda al di sotto del 30 %del capitale sociale . Questa ri-duzione può avvenire «ancheprogressivamente», purch éentro il 31/12/2012 . Se ciò nonavviene, gli affidamenti cessan oimprorogabilmente alla data del31/12/2012 . Infine, tutte le ge-stioni affidate che non rientranonelle tipologie predette cessan oal 31112/2010 .

Settori esclusi . Si allunga

l'elenco dei settori per i qualinon trova applicazione l'art .23-bis. Infatti, oltre alle dispo-sizioni in materia di distribu-zione di gas naturale (modificaapportata dalla legge 99/2009 ,art . 30 comma 26), anche le nor-me in materia di distribuzionedi energia elettrica e quelle re-lative al trasporto ferroviarioregionale prevalgono sulla di-sciplina generale. O Riproduzione riservata

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DI MATTEO ESPOSITO

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Le scadenze del tIeriodo transitori o

31 dicembre 201 1

Scadenza

( •contrattuale

- Affidamenti in hous e

- Affidamenti a società miste, in cui il socio privato sia stato scelto con una gara che no nha riguardato anche l'attribuzione di compiti operativ iAffidamenti a società miste, in cui il socio privato sia stato scelto con una gara che h a

riguardato anche l'attribuzione di compiti operativi

Scadenz acontrattual e

31 dicembre 2012

- Affidamenti diretti all'1/10/2003, a società pubbliche quotate in borsa e a quelle dall estesse controllate, purché la quota azionaria pubblica scende sotto il 30% del capital esociale entro il 31/12/201 2- Affidamenti diretti all"1/10/2003, a società pubbliche quotate in borsa e a quelle dall estesse controllate, se là quota azionaria pubblica non viene ridotta sotto il 30% del capital esociale entro ii 31/12/201 2

31 dicembre 2010 - Ipotesi residuali : tipologie non previste nelle precedenti situazioni

Imprenditori o società medianteprocedure competitive

Società miste : stessa gara per lascelta del socio e attribuzione d icompiti operativi : Socio privatocon almeno il 40 %

Affidamento diretto a societàinteramente pubbliche i npresenza di determinatecondizion i

Conferimentogestion eservizipubblici locali

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Parere della Corte dei conti per il Piemonte fa chiarezza sulle disponibilità degli enti local i

Permesso chi costruire intoccabil eIl comune non può esentare i cittadini dal pagare gli oneri

zione per un lasso di tempo de -terminato, penala decadenza da lbeneficio . Stan -te così il quadrodell'operazioneche il comune in -tendeva avviare ,il vertice dell ostesso richiede -va alla Corte de iconti di volers ipronunciare inmerito allaceità contabile »dell'iniziativa» .

norma si legge nel testo delparere in esame ,mette in evidenz aun particolare fon-damentale . Vale adire che l'onerosit àdelle trasformazio-ni urbanistico-edi-lizie costituisce l aregola e non certoun ' eccezione . Unaregola, si ammette ,che ha la sua rationel principio secon-do il quale il pesoeconomico-finan-

ziario derivante da una trasfor-mazione urbanistico-edilizi anon deve gravare interamentesulla comunità locale, che dovràfarsi carico delle relative minorientrate nei capitoli del bilanciocomunale, bensì sul soggettoche effettua la trasformazione ,dalla quale egli non può ch etrarne benefici .

- -{Riproduzione riserva

L'onerositàdegli

interventiurbanistic icostituisceuna regola

LA RISPOSTA DELLACORTE

Nessuna esenzione è possi-bile, ha risposto la Corte de iconti . Con riguardo, infatti, altesto unico in materia edilizia ,all ' articolo 16 si stabilisce che"il rilascio del permesso di co-struire comporta la correspon-sione di un contributo commisu-rato all'incidenza degli oneri d iurbanizzazione, nonché al costodi costruzione», secondo modali -tà che la stessa norma di leggedefinisce chiaramente.

Il semplice richiamo a questa

Co,adice lo Corte

Una tra -'ermazione urbi

i

- .edilizia è sempre un'operaz~

~~

., titol ooneroso rarticolo 16 del Upr n . . 80/2001) .Nessuna esenzione degli oneri correlati al permesso di costruire èpossibile, nemmeno se la stessa è finalizzata alla promozione de lterritorio comunale .E' infatti evidente che il peso economico-finanziario di un'operazione ditrasformazione edilizia non può essere a carico della collettività, qualor asi stabilisca di non far pagare il permesso di costruire, ma deve ricaderesul soggetto che la richiede, perché è da questa operazione che egli n etrae evidenti benefici .

DI ANTONIO G. PALADIN O

Un comune non pu òesentare i cittadini dalpagamento degli onericorrelati al permesso di

costruire, nemmeno se la possi-bile esenzione è finalizzata allapromozione del territorio locale .Infatti, dalle disposizioni conte-nute nel testo unico in materiaedilizia (il dpr n . 380/2001), s ievince chiaramente che l'one-rosità delle trasformazion iurbanistico-edilizie costituiscela regola e non un 'eccezione .Il principio-cardine secondo i lquale non può procedersi a dun'esenzione dei citati oneri ,infatti, sta nell 'evidenza che i lpeso economico-finanziario d iun'operazione di trasformazioneedilizia non può essere a caric odella collettività (vale a dire l eminori entrate che da tale ope-razione si riflettono sul bilanci ocomunale), ma deve ricadere sulsoggetto che la richiede, perchéè da questa operazione che egline trae benefici .

E quanto ha ammesso a chia-re lettere la sezione regionale dicontrollo della Corte dei cont i

per il Piemonte, nel testo de lparere n. 40 depositato lo scor-so 15 settembre, con il quale hafatto chiarezza sulla eventual edisponibilità dell'ente local esulle entrate derivanti dal ri-lascio del permesso di costrui-re, ai sensi dell'articolo 16 delcitato Testo unico sull'edilizia .Disponibilità che, nel caso dispecie, si tradurrebbe in unasorta di «condono» sul permes-so di costruire per quei soggettiche trasformano fabbricati peravviarne una struttura turisti-co-ricettiva .

IL PARERENei fatti oggetto della pronun-

cia dellamagistratura contabilepiemontese in osservazione, i lcomune di Moriondo Torines eha formulato una richiesta diparere riguardante un' iniziati-va di promozione del territorio .Nell'istanza, l'amministrazion ecomunale intendeva prevederel'esenzione dal pagamento degl ioneri per le ristrutturazioni edaltri interventi di recupero sufabbricati da destinare a «bed &breakfast» . Un beneficio, quell onelle intenzioni del comune, ch esarebbe stato subordinato all'ef-fettiva apertura della strutturaentro un congruo termine dal-la conclusione dei lavori ed almantenimento di tale destina-

Pagina 1 4rrrmcsso di costruire intoccabile

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Scatta l'applicazione dell'articolo 60 del testo unico degli enti local i

Consiglieri senza caricheComune socio di consorzio : c'è incompatibilità

Sussiste causa di ineleg-gibilità odi incompatibilit àper un consigliere comunaleche ha ricoperto per brev etempo la carica di presiden-te del consiglio di ammini-strazione di una societàdi diritto privato a totalepartecipazione del comunee per un consigliere comu-nale che ricopre la caricadi membro e presidente delcda di un Consorzio di cui i lcomune risulta essere sociofondatore al 34%?

L'art . 60 del T.U.O.E.L . preve -de, al comma 1, n . 10) che nonsono eleggibili a sindaco, pre-sidente della provincia, consi-gliere comunale, provinciale ecircoscrizionale, i legali rappre-sentanti ed i dirigenti delle so-cietà per azioni con capitale su-periore al 50% rispettivament edel comune o della provincia .

Nel caso in esame si è verifica-ta l'ipotesi prevista dall'art. 60 ,comma 1, n . 10) del T.U.O .E .L .in quanto il consigliere comu-nale è stato, seppur per brev etempo, presidente del consigli odi amministrazione di una so-

la causa di incompatibilità ,in quanto è stato costituito a isensi dell'art . 31, comma 8, delT.U.O.E .L ., il quale dispone cheper tali consorzi si applicano lenorme proprie delle aziend especiali disciplinate dall'art .114 del T.U.O.E .L . Tale artico -lo, al comma 6, espressamenteprevede ché l'ente locale eser-cita la vigilanza sull'azienda .Al riguardo, la Cassazione h aprecisato che «Un'ipotesi signi-ficativa della presenza di unrapporto di vigilanza è quell aprevista dallo stesso dlgs n .267 de1,2000, art . 114, tra l'en -te locale e le aziende speciali lequali costituiscono organism istrumentali alle finalità so-ciali dell'ente medesimo, sonodotate di autonomia gestionalee sono soggette, fra l ' altro, all asua vigilanza ( comma 6 )» (cfr.Cass . civ. Sez . I, 14-01-2008 .0 .626) . L'ipotesi prospettatanon avrebbe costituito caus adi incompatibilità solo se la no -mina del consigliere comunalecome membro o presidente de lConsorzio fosse stata previst aespressamente dallo statuto co -munale in quanto, in tal caso,

la fattispecie sarebbe rientrat anell 'esimente di cui all'art . 6 7del T.U.O .E .L . che dispone : «Noncostituiscono cause di ineleggi -bilità o di incompatibilità gl iincarichi e le funzioni conferitead amministratori del comune ,della provincia e della circo-scrizione previsti da norme d ilegge, statuto o regolamento inragione del mandato elettivo» .Poiché, però, lo statuto prevedela nomina, per gli incarichi so-pradescritti, degli assessori e nondei consiglieri, la suddetta nomi -na, come si è innanzi detto è nonsolo illegittima, ma integra, per imotivi sopra esposti . la causa diincompatibilità di cui all'art . 63 ,comma 1, n . 1) del T U.O .E .L. S iprecisa, comunque, che la valuta-zione della eventuale sussistenzadella causa di ineleggibilità e/odi incompatibilità è rimessa alConsiglio comunale. Infatti, inconformità al principio generaleper cui ogni organo collegiale ècompetente a deliberare sull aregolarità dei titoli di apparte-nenza dei propri componenti ,la verifica delle cause ostativeall'espletamento del mandato ècompiuta con la procedura con-

siliare prevista dall'art .69 de ldlgs n . 267/2000, che garantisceil contraddittorio tra organo eamministratore, assicurando aquest' ultimo l'esercizio del di -ritto di difesa e la possibilità dirimuovere entro un congruo ter-mine la causa di incompatibilitàcontestata . Per quanto concerne ,invece, l'esistenza di vizi degl iatti adottati dal consiglio comu-nale , derivanti dalla partecipa-zione al voto dei consiglieri peri quali si configura la causa diillegittimità e/o di incompati-bilità , , occorre evidenziare chegli atti non risultano viziati solose la partecipazione al voto de ldetto consigliere non sia stat adeterminante ai fini dell'ado-zione della delibera secondo i lquorum strutturale e funziona -le previsto dallo statuto e da lregolamento sul funzionamentodel Consiglio comunale.

LE RISPOSTE AI QUESIT ISONO A CURA

DEI. DIPARTIMENTO AFFARI

INTERNI E TERRITORIALIDEL MINISTERO DELL ' INTERN O

cietà di diritto privato a totalepartecipazione del comune .

Per quanto riguarda il secon-do caso, occorre evidenziare cheil consigliere comunale è statoillegittimamente nominato i nquanto l'art. 63 dello Statutodel comune in questione dispo-ne, tra l'altro, che i rappresen-tanti del comune in seno agliorgani consortili sono nominatidal sindaco e scelti fra gli as-sessori, ma non tra i consigliericomunali del comune .

Premessa l'illegittimità dell anomina del consigliere, che deveessere revocata dal sindaco, sirileva che la fattispecie rappre-sentata integra, altresì, la cau-sa di incompatibilità previst adall'art . 63, comma 1, n . 1 delT.U.O.E .L . per due motivi :

1) il comune risulta esser esocio fondatore del Consorziodetenendo una quota pari al34% , quindi una quota supe-riore al limite del 20% previstodalla citata norma;

2) il Consorzio è soggetto all avigilanza del comune, ulteriorecondizione prevista dall 'art.63 ,comma 1, n . 1) del T.U.O.E.L .ai fini della sussistenza del -

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Ultimo condono prima del federalismoLo scudo fiscale, di cui al dl 1° luglio 2009, n .78, tratta della regolarizzazione e rimpatri odelle attività finanziarie e patrimoniali irre-golarmente detenute all'estero . Per quant oil provvedimento abbia caratteristiche ope-rative peculiari in riferimento alla tipologi adegli interventi oggetto di sanatoria, tal estrumento può ricondursi nel più ampio al-veo dei condoni (fiscali e non) . Con esso ven-gono raggiunti obiettivi tipici e propri dell afattispecie, quali, in sintesi : maggior gettit odi natura straordinaria in capo all'erario enon punibilità amministrativa e/o penale percomportamenti posti in essere in un cert operiodo di tempo e considerati, ex lege, san-zionabili . Il nostro è notoriamente un paes edai condoni periodici, ma questo potrebbeessere l'ultimo, di una così ampia portata ,alla luce della riforma federalista in corso .La legge n . 42 del 2009, quale «Delega a lgoverno in materia di federalismo fiscale i nattuazione dell'art. 119 della Costituzione ,prevede entro 24 mesi l'emanazione di uno opiù decreti, che diano contenuto e sostanz aalla riforma federal-fiscale . In particolare l eRegioni, nell'ambito della propria autonomiadi entrata e di spesa, potranno, fra l'altro ,istituire tributi propri, con proprie leggi, i nrelazione ai presupposti non già assogget-tati ad imposizione erariale (art . 7 della L .n . 42/2009) . Ne consegue che il prelievo cen -tralizzato è destinato a subire un ' apprezza-bile riduzione, mentre quello locale avrà unincremento notevole, proprio in conseguenz adel compiuto federalismo fiscale, entrato invigore e a regime . Il tutto, ovviamente, do-vrà avvenire con attenzione e ponderazione ,evitando di aumentare la pressione fiscal egenerale, nonché casi di irresponsabilità fi-scale locale nel presupposto di voler finanzia -re un'opera specifica, ovvero trovare i mezz iper ulteriori spese correnti con buona pac edel patto di stabilità e crescita . Ogni Regio -ne avrà così istituito tributi propri, peraltro

anche diversi da regione a regione, e parte-ciperà con sempre maggior coinvolgimentotecnico e istituzionale all'accertamento e a lcontrasto all'evasione e all'elusione fiscale .Oggi un condono viene a interessare e sanar esituazioni di carattere generale, che toccanotutti i contribuenti a livello nazionale, men-tre un domani si avranno condoni regional iper sanare propriamente quelle specifich eimposte istituite a livello locale . Peraltro, as -sisteremo ad una riduzione dell'imposizionefiscale statale in misura corrispondente all apiù ampia autonomia di entrata di regioni edenti locali, nonché all'eliminazione dal bilan-cío dello stato delle previsioni di spesa relati-ve al finanziamento delle funzioni attribuitea regioni, province, comuni e città metropoli -tane (art. 2 della L. n. 42/2009) . Perderanno ,quindi, sempre più di interesse, sia pur par-zialmente, eventuali nuovi condoni a livell odi imposte/gettito centralizzato; come quell iche abbiamo conosciuto, per confrontarci co nnuovi condoni, locali e diversificati . E qual isaranno, a questo punto, le regioni più vir-tuose, che combatteranno meglio l'evasionee l 'elusione fiscale con riferimento ai tribu-ti propri ed evitando, così, condoni ad hoc ?Queste sono le sfide che dovremo affrontarenell'evoluzione di un sistema federal-fiscal ein atto, ma sicuramente i prossimi decret iattuativi potranno già intervenire nel pre-vedere, espressamente, che condoni fiscal io para-fiscali dovranno essere istituiti solo e desclusivamente con legge dello stato, demandan oeventualmente alle regioni meri interventi d icarattere regolamentare/procedurale .

Roberto Serrentino, professoredi Diritto e politiche economich e

regionali e comunitarie press ol'Università della Calabria e di scienza

delle finanze presso l'Università degliStudi e-Campus di Noverate

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La Tia prevista dal Ronchi dribbla l'Iv a

Con la Sentenza della Corte Costi-tuzionale (n. 238 del 2417/2009) ,la giurisprudenza sembra aver or-mai definitivamente inquadrato la

Tariffa di Igiene ambientale (cosiddetta Tia) ,introdotta con il decreto Ronchi (art . 49 dlgs5/2/1997 n. 22), nell'alveo dei tributi e non inquello delle tariffe .

La questione esaminata dalla Corte costi-tuzionale, prende le mosse da due eccezion idi incostituzionalità promosse dalla Com-missione tributaria provinciale di Prato eda un giudice di pace di Catania, che hannoritenuto sussistere la illegittimità costituzio-nale dell'art. 2 comma 2 del dlgs 31/12/199 2n. 546.

;Tale articolo si riferisce in particolare alla

giurisdizione delle Commissioni Tributari eper le controversie relative «alla debenz adel canone per lo smaltimento di rifiutiurbani. . .» .

I giudici a quo hanno ritenuto che, in basealla natura non tributaria della Tia, qualifi-cata dal legislatore come «tariffa», le relativ econtroversie non possano essere devolutealla Commissione tributaria in quanto l adisposizione del dlgs 546/1992 adesso ricor-data, sarebbe in palese contrasto in partico-lare con l'art. 102 Cost. (divieto di istituzionedi giudici speciali) . Secondo costante giuri-sprudenza della Corte Costituzionale, infatt i«la giurisdizione del Giudice tributario deveritenersi imprescindibilmente collegata allanatura tributaria del rapporto», talché nonpotrebbe sussistere tale giurisdizione laddo-ve si tratta di «Entrate» che non riveston onatura tributaria.

Dopo questa premessa, può essere utilericordare che la Tia istituita con il decretoRonchi (art. 49 dlgs 5/2/1997 n. 22) , ha difatto sostituito la Tariffa sui rifiuti soli -

di urbani (cosiddetta Tarsu, di cui al dlgs507/1993).

A sua volta la Tia prevista dal decretoRonchi è stata modificata nella Tariffa inte-grata ambientale (sempre denominata Tia) ,introdotta con il nuovo codice ambientale(art. 238 dlgs 3/4/2006 n. 152) .

In particolare la Tia ex decreto Ronchi ,è «composta da una quota determinata i nrelazione alle componenti essenziali delcosto del servizio, riferite in particolareagli investimenti per le opere e dei relativiammortamenti e da una quota rapportataalle quantità di rifiuti conferiti, al servizi ofornito, e all'entità dei costi di gestione, i nmodo che sia assicurata la copertura inte-grale dei costi di investiménti e di esercizio »(comma 4) .

La tariffa è dovuta da «chiunque occup ioppure conduca locali, o aree scoperte ad usoprivato a qualsiasi uso adibiti» (comma3). La sentenza, nel merito del tema dell anatura (tributaria o meno) della Tia, ricordache la giurisprudenza della Consulta anno-vera tra i tributi le obbligazioni che hannole seguenti caratteristiche principali: la do-verosità della prestazione, la mancanza diun rapporto sinallagmatico tra le parti e ilcollegamento della prestazione alla pubblicaspesa in relazione ad un presupposto econo-micamente rilevante.

A nulla parrebbe valere il «nomen» de lTia, in quanto non sarebbe decisivo il fatt oche la dizione «Tariffa» escluda automati-camente, solo dal punto di vista puramenteformale, che si possa parlare di un tributoa tutti gli effetti.

A prescindere da tali caratteristiche, sipuò osservare come la natura della tariffaigiene ambientale sia stata ampiamente di -battuta dalla giurisprudenza di legittimità,

anche con pronunce discordanti tra loro.Nella sentenza in commento, i giudici

analizzano la differenza tra la Tarsu e laTi ain ordine alla copertura del costo del servizi odi raccolta e smaltimento dei rifiuti: infattise da un lato, la Tarsu doveva corrispondere,come gettito, ad un ammontare compres otra l'intero costo del servizio ed un minimocostituito da una percentuale di tale cost odeterminata in funzione della situazionefinanziaria di tale comune (art . 61 comma1 del dlgs 507/93), per la Tia il gettito deveinvece sempre assicurare l'integrale coper-tura del costo dei servizi (art. 49 citato) . Perla Corte costituzionale tale differenza no nviene però ritenuta sufficiente a considerar ela Tia come una tariffa per servizi, in quant onulla esclude che una pubblica spesa (comeil costo di servizio utile alla collettività), pos-sa essere integralmente finanziata da untributo .

Un altro aspetto interessante toccat odalla Sentenza della Corte costituzionale èquello in ordine all'imponibilità Iva della Tia(e della Tarsu) : si fa riferimento al fatto cheper entrambi i tributi non sussiste nessunanorma che ne prescriva l'imponibilità . Per igiudici infatti, la Tia non riveste natura dicorrispettivo per il servizio relativo ai rifiut ie come tale non può essere assimilata all eprestazioni di servizi di cui agli artt. 3 e 4 deldpr 633/72 . In conclusione la Corte riaffermache i criteri fondamentali e le fattispecie del -la Tarsu, sono assimilabili alla Tia, con ciò ri -tenendo che questa entrata, da considerars ialla stregua diun vero e proprio Tributo, nonsia in alcun modo assoggettabile all'impostasul valore aggiunto.

Duccio Cucchi, dottore commer-cialista in Firenze

Pagina 1 6h .T. ipI. nn.N lialresi,Iiug

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Cosa prevede il decreto legge 135/2009 sull adernpírnento agli obblighi dettati dalla Ue

Servizi pubblici locali al resa llnY g

La partecipazione mista tra le soluzioni per l'affidament oDI DARIO CAPOBIANCO

uove modifiche per ladisciplina dei serviz ipubblici locali a rile-vanza economica . A

distanza di un anno con il re-cente decreto legge n . 135 del25 settembre scorso il govern oha rivisto l'articolo 23-bis del d i112/2008 (legge di conversion en. 133/2009) .

Tra le principali novit àapportate all 'articolo 23-bi sdall'articolo 15 del predetto de-creto legge n . 135 si illustranoin particolar modo le disposi-zioni in materia di affidamen-ti a società a capitale mist opubblico - privato e a società acapitale interamente pubblic o(cosiddette "in house"), oltre aquelle relative al regime tran-sitorio per gli affidamenti i nessere non conformi alle nuovedisposizioni normative .

Il nuovo comma 2 dell'ar-ticolo 23-bis, che definisce l emodalità di affidamento in«via ordinaria» dei servizi pub-blici locali a rilevanza econo-mica, si preoccupa rispetto alprecedente testo di includereespressamente tra le formeordinarie di affidamento, ac-canto alla concessione a terzi ,quali «imprenditori o società inqualunque forma costituite» ,da selezionarsi mediante pro-cedure competitive ad evidenzapubblica, anche l ' affidamento asocietà a partecipazione mistapubblico - privato .

Tale affidamento a società acapitale misto, tuttavia, potràessere considerato come formadi affidamento «in via ordina-ria» soltanto al verificarsi diuna serie di condizioni .

La selezione del socio privat odovrà avvenire mediante pro-cedura competitiva ad eviden-za pubblica da svolgersi, comeper le concessioni a terzi, nelrispetto «dei principi del Trat-tato che istituisce la Comunitàeuropea e dei principi generalirelativi ai contratti pubblici e ,in particolare, dei principi dieconomicità, efficacia, impar-zialità, trasparenza, adeguatapubblicità, non discrimina-zione, parità di trattamento ,mutuo riconoscimento e pro-porzionalità» . Le procedur ecompetitive dovranno poi aver ead oggetto la «qualità del socio »e l ' attribuzione al socio priva-to stesso «dei compiti operativiconnessi alla gestione del ser-vizio» . Come ultima condizion enel comma in analisi è, inoltre,stabilito, come limite minimo ,che la partecipazione da attri-buire al socio privato non po-trà essere inferiore al 40% delcapitale .

Accanto alle forme ordinariedi affidamento sopra esposte, l anuova formulazione del comm a3 dell 'articolo 23-bis, rispettoalla precedente dal contenu-to piuttosto generale, indic acon chiarezza l 'affidament o"in house" a società a capita-

le interamente pubblico comeunica forma di affidament oderogatoria ai conferiment idella gestione dei servizi «invia ordinaria» .

L'affidamento "in house " po-trà essere, come riportato neltesto dell'articolo 23 bis, con -sentito soltanto per situazionieccezionali chi a -causa dipeculiari caratteristiche eco-nomiche, sociali, ambientali egeomorfologiche del contest oterritoriale di riferimento ,non permettono un efficace eutile ricorso al mercato» . Per ilmodello di gestione in «house» ,sempre come ricordato dal nuo-vo comma 3, è necessario chel'affidatario sia una società acapitale interamente pubblico ,che l'ente o gli enti pubblici ti -tolari del capitale sociale eser-citino sulla società un controlloanalogo a quello esercitato suipropri servizi e che la societàrealizzi la parte più importantedella propria attività con l'ent eo gli enti pubblici che la con-trollano .

Relativamente alla scelt adell'affidamento in house l'ent eaffidante dovrà dame adeguata

pubblicità e motivarla in basead un'analisi di mercato bltrea richiedere un parere preven-tivo dell'Autorità garante del -la concorrenza e del mercato(comma 4) . Quest'ultima conpropria deliberazione è chia-mata ad individuare le soglieoltre le quali gli affidamenti inhouse assumono rilevanza a ifini dell'espressione del parerepreventivo (comma 4-bis) .

Rispetto al previgente artico -lo 23-bis, che, ad eccezione de lservizio idrico integrato per ilquale era prevista espressa -menta la scadenza del 31 di-cembre 2010, rinviava sul tem adel regime transitorio per gl iaffidamenti in essere non con -formi alla nuova disciplinaall 'emanazione di apposit oregolamento, il nuovo testo, alcomma 8, ne definisce in detta-glio i termini differenziandoliin relazione a diverse fattispe-cie analizzate .

Per primo dispone che le ge-stioni "in house» in essere alladata del 22 agosto 2008, affida-te pur nel rispetto dei principicomunitari, cessino improroga-bilmente e senza necessità di

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deliberazione da parte dell'en-te affidante alla data del 3 1dicembre 2011 .

Analoga scadenza è anch eprevista per gli affidamenti asocietà a capitale misto pubbli-co – privato nelle quali il soci oprivato sia stato selezionat omediante procedura competi -tiva ad evidenza pubblica ne lrispetto dei principi comunitar ie generali di cui al comma 2 ,lettera a), ma che non abbianoavuto come oggetto la qualit àdel socio privato e l ' attribuzio-ne a questo dei compiti operati -vi di gestione del servizio .

Per il caso in cui, invece, il so -cio privato sia stato seleziona-to con gara pubblica svolta ne lrispetto dei principi sopra ri-chiamati e la gara abbia avutoad oggetto la qualità del socioprivato e i compiti operativi d ariconoscergli, è previsto il man-tenimento dell'affidamento inessere fino alla scadenza indi-cata dal contratto di servizio .

Per gli affidamenti diretti as-sentiti alla data del 1° ottobre2003 a società a partecipazionepubblica già quotate in borsaalla medesima data e alle so-

cietà da queste controllate a isensi dell'articolo 2359 del cibo-

dice civile, è previsto il mante-nimento dell ' affidamento finoalla scadenza del contratto diservizio a condizione che l apartecipazione pubblica si ri-duca anche progressivamente ;mediante gara o collocamentoprivato presso investitori quali-ficati o operatori industriali, aduna quota non superiore al 30 %entro il 31 dicembre 2012 . Taletermine è da assumersi anchecome scadenza dell'affidamen-to in essere nel caso in cui l apartecipazione pubblica non si .sia ridotta entro tale data all asoglia sopra indicata .

Per tutte le altre tipologiedi affidamento non riconduci -bili ad alcuna delle fattispeciesopra illustrate è prevista l acessazione alla data del 31 di-cembre 2010 .

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