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Rassegna Stampa del 13 aprile 2011

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Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di mercoledì 13 aprile 2011

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Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di mercoledì 13 aprile 2011

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Da “Il Corriere del Mezzogiorno” di mercoledì 13 aprile 2011

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Da “Tranilive” di mercoledì 13 aprile 2011

Trivellazioni petrolifere nelle acque pugliesi, i Verdi

chiedono l'intervento della Bat

Michele Di Gregorio: Un ordine del giorno della Provincia contro le autorizzazioni rilasciate dal

Governo

Una delibera del Consiglio provinciale Bat contro le trivellazioni petrolifere alle Tremiti è stata chiesta dal

segretario provinciale dei Verdi, Michele Di Gregorio.

«La notizia - ha scritto Di Gregorio - dell’autorizzazione alla società irlandese “Petroceltic” per poter

scandagliare le coste poco al largo delle Isole Tremiti alla ricerca dell'eventuale presenza di giacimenti di

idrocarburi, rilasciata dal ministro all’(contro l’) Ambiente, Stefania Prestigiacomo, è da film dell’orrore per

il nostro territorio.

Nonostante le varie comunità locali, come i nostri Comuni o la stessa neonata Sesta Provincia, si stiano

impegnandosi a fare decollare l’unico, vero e possibile sviluppo economico legato alla qualità della vita, al

turismo, all’agricoltura e alla pesca sostenibile, alla valorizzazione delle bellezze naturali, storiche,

architettoniche di cui sono ricchi i nostri comuni, altrove qualcun altro invece pensa per noi e pensa contro di

noi e le nostre comunità e la nostra gente. Non è possibile distruggere il nostro territorio e la nostra vita e

quella dei nostri figli».

«Tutte le aree industriali del meridione si sono rivelate un fallimento. Noi - aggiunge - abbiamo una sola

possibilità di sviluppo che nessuno mai potrà toglierci, se non l'attività umana e la speculazione: il nostro

bellissimo territorio, apprezzato da tutto il mondo, ma non da noi stessi. Solo la nostra campagna, il nostro

mare, i nostri monumenti, i nostri centri storici, i nostri artigiani possono produrre, se trattati con saggezza e

lungimiranza, ricchezza e benessere per i nostri figli. Se noi dovessimo distruggere tutto questo che futuro

potremmo avere? Chi mai verrà a visitare i nostri borghi o le nostre bellezze naturali, se queste sono

accoppiate ad obbrobri industriali? Prima la follia delle centrali nucleari (ma le costruissero sotto casa loro!),

ora la ricerca del petrolio: dobbiamo difendere il nostro territorio, già assediato da impianti industriali

inquinanti o da discariche».

«La scusa del lavoro - attacca Di Gregorio - è una grossa balla. Quanti posti di lavoro e quanta ricchezza,

invece, si potrebbero creare con la raccolta differenziata dei rifiuti, con gli investimenti per le energie

alternative, con l’agricoltura di qualità, con la pesca sostenibile, con il turismo balneare e agricolo, con i

prodotti della terra, con tutto quello che nostro territorio ci offre e che qualcun altro ci vuole sottrarre, in

cambio di un'elemosina derivante dai diritti che le società pagherebbero ai Comuni. Si veda il caso della

Basilicata per capire che le cose non stanno così. Proteggiamo il nostro futuro. Proteggiamo i nostri figli.

Proteggiamo la nostra ricchezza. Proteggiamo la nostra economia. Diamo un segnale forte: chiediamo in

massa le dimissioni di questo ministro "contro" l’Ambiente, inviando e-mail sul sito del Ministero o

cartoline di protesta. Questo ministro non ci rappresenta. Vada a casa!».

«Chiediamo - conclude - inoltre che il Consiglio provinciale della Bat approvi con immediatezza un ordine

del giorno, considerato che anche il nostro territorio è direttamente interessato al dissennato progetto, contro

tale autorizzazione e la invii al Ministero chiedendo la revoca dell'autorizzazione».

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Da “Il Corriere del Mezzogiorno” di mercoledì 13 aprile 2011

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Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di mercoledì 13 aprile 2011

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Da “Primapagina Bat” di mercoledì 13 aprile 2011

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Da “Barlettalive” di mercoledì 13 aprile 2011

I consiglieri regionali barlettani chiedono la Asl Bat

I consiglieri regionali di Barletta mettono da parte la loro appartenenza politicha, nonostante la campagna

elettorale in corso, per chiedere che la sede dell'Azienda Sanitaria Locale della Sesta provincia venga

trasferita nella città della Disfida.

"I consiglieri regionali della città di Barletta - si legge in una nota - Giovanni Alfarano (PdL) , Ruggiero

Mennea (Pd), Filippo Caracciolo (Pd) e Franco Pastore (eletto nella lista Sel ed ora nel Gruppo Misto)

presenteranno nel corso del Consiglio Regionale in programma martedì prossimo, un ordine del giorno

urgente al fine di definire una volta per tutte la sede legale dell'ASL della Sesta Provincia Pugliese».

«La nostra indicazione - si legge nel documento - come puntualmente rimarcato in estate, sarà Barletta. Non

è una scelta di campanile. E' una scelta che comporterebbe tre vantaggi sostanziali. Il primo sta nel risparmio

di circa 50mila euro di fitto annui, costo complessivo dei locali di via Fornaci ad Andria. L'uso del nuovo

ospedale “Dimiccoli” di Barletta sarebbe, invece, gratuito. Il secondo aspetto positivo è dato dalla possibilità

di utilizzare questi soldi per nuovi investimenti sanitari. Il terzo vantaggio è comportato dalla collocazione

ideale del nosocomio barlettano, situato in periferia, dotato di locali nuovi di zecca, con ampio parcheggio

ma soprattutto facilmente raggiungibili dall'intera collettività della Provincia di Barletta-Andria-Trani».

«In un momento di così grande crisi economica - conclude la nota - anche per gli enti pubblici è giusto che si

viaggi in questa direzione di razionalizzazione della spesa».

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Da “Traniweb” di mercoledì 13 aprile 2011

«Per ridurre sei anni di sprechi chiudono gli ospedali» Beppe Corrado (PdL) sul caso sanità

mercoledì 13 aprile 2011

Beppe Corrado (PdL) è convinto: «Le dichiarazioni dell'assessore Fiore durante la conferenza dei sindaci

hanno finalmente svelato il gioco della governo regionale sulla sanità nel nostro territorio. Ormai tutto è

chiaro: per ripianare il buco nero creato in sei anni di mala gestione del governo Vendola, bisogna ridurre gli

sprechi e, quindi, si chiudono gli ospedali».

«L'assessore Fiore - prosegue Corrado - ha delineato un quadro preoccupante per la sanità del nostro

territorio. Non solo si è scritta la parola fine sull'ospedale unico Trani-Bisceglie ma è stata messa in

dubbio la sopravvivenza del nostro ospedale. Il comportamento del sindaco è stato ineccepibile perchè qui è

in gioco il diritto alla salute dei nostri cittadini. Non possono bastarci le rassicurazioni del consigliere

regionale Pastore che subito ha smentito il suo assessore».

«Siamo preoccupati - sottolinea Corrado - e saremo accanto al sindaco in quest battaglia. La politica

cittadina questa volta non può e non deve dividersi come è accaduto in passato. Le forze politiche e sociali

ed i cittadini tranesi devono esseri uniti per difendere il sacrosanto diritto alla salute».

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Da “Primapagina Bat” di mercoledì 13 aprile 2011

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Da “Corriere dell’Ofanto” di mercoledì 13 aprile 2011

Domenico Lodispoto: "Basta con le polemiche, pensiamo alla nostra città" MARGHERITA DI SAVOIA - «Egregio Direttore, è la prima volta che le scrivo una lettera aperta dopo che l’Amministrazione Bufo è stata mandata a casa ad opera di ex assessori e consiglieri che con il loro gesto hanno

consegnato la nostra città nelle mani dell’On. Gabriella Carlucci. Non voglio polemizzare con l’assessore Antonio Ronzulli per quello che ha dichiarato, anche perché non sono convinto che lo abbia fatto lui, coram populo! Durante il mio mandato, ho cercato di dare il massimo per la mia amata e bellissima Città, ma piena di vizi, contraddizioni e con il senso della riconoscenza che sembra non essere mai esistito. Da giovane sceso in politica, lo scenario che si presentò non fu dei più educativi: scontri quotidiani su questioni vitali per la nostra comunità, con gli interessi personali (sempre gli stessi, ed oggi ancor più in evidenza) di quei pochi che guardano solo alle loro

tasche. Avevo deciso di non entrare in polemica per le accuse che puntualmente mi sono state rivolte, sia nell’ultima campagna elettorale (pur non essendo candidato), sia quando si parla di estate, in particolar modo della rendicontazione della stessa, che è a disposizione di chiunque volesse consultarla, con tanto di fatture (che non ho

trovato per gli anni precedenti). Invece, ricordo con piacere i moltissimi appuntamenti realizzati in pochissimi giorni, al fine di organizzare il cartellone estivo del 2008, con una teoria ben precisa: valorizzare con le risorse a disposizione quelle che erano le capacità dei molti ragazzi della nostra città, che mai avevano avuto la possibilità di esibirsi nelle nostre piazze e

davanti ai tanti turisti presenti. Certo, dovevamo fare delle scelte per le grandi manifestazioni ed abbiamo optato, con tutta la giunta, per la professionalità di gente che nel settore ci sta da sempre, piuttosto che per soggetti con le mani ovunque, che usano mezzi pubblici per diffamare o portare alle stelle l’operato dell’amministrazione di turno, a seconda del contributo ricevuto per organizzare manifestazioni. Di fatto, l’ambizione era maggiore per gli anni successivi, con l’obiettivo primario di rendere possibile quella tanto desiderata destagionalizzazione che consentirebbe un notevole salto di qualità alla nostra città. Con orgoglio, sento di dover evidenziare tre punti realizzati durante il mio breve mandato. Il primo è la riattivazione di un finanziamento di circa 230.000,00 euro per la sistemazione della struttura tensostatica presso lo stadio comunale “Guerino Piazzolla”, con spogliatoi nuovi, tribuna, un’area a parcheggio e l’impianto di illuminazione, che noto con piacere essere diventato un vanto per questa Amministrazione! Ma non conta di chi sia il merito, l’importante è che l’opera sia portata a termine, non come lo stato scellerato in cui è stata lasciata quella attuale! Il secondo è l’elaborazione della programmazione del cartellone estivo, con una brochure dettagliata di tutti gli appuntamenti, pubblicizzato attraverso locandine, spazi su quotidiani, radio e televisioni, che certamente

hanno contribuito a dare una organizzazione generale alla stagione estiva. Il terzo punto, ed è quello che ricordo con maggiore orgoglio, è la prima “Notte bianca” della storia di Margherita di Savoia, organizzata l’1 agosto. Una serata fantastica, iniziata nel primo pomeriggio, che coinvolse ogni margheritano fino alla mattina seguente, con tutti gli operatori turistici, e non, invasi dalla moltitudine di gente presente a Margherita di Savoia quella notte. Una manifestazione realizzata con poche risorse e aperta a tutti, non come le manifestazioni costosissime realizzate in passato e riservate solo a pochi intimi e con gli assessori che, brevi manu, vendevano i biglietti! Nel corso di quella estate, tutti ebbero la possibilità di avere una manifestazione nei pressi della loro attività, sfatando quel tabù del passato che vedeva i benefici delle serate organizzate dall’amministrazione di turno solo per pochi, ovvero per gli stessi che non collaboravano alla realizzazione delle stesse. Per non menzionare, poi, l’organizzazione delle feste religiose, nel corso delle quali sono stati affissi manifesti da parte del Comitato organizzatore con la puntuale rendicontazione, proprio per dare un segnale di continuità e trasparenza con il nostro operato, assolutamente assente nel recente passato! Per crescere, la nostra città ha bisogno di cambiare: troppi interessi personali, troppi intrecci familiari condizionano la vita politica di Margherita di Savoia. Elettori che il giorno dopo il voto si pentono solo perché non vedono soddisfatta la loro personalissima pretesa elettorale. Voglio ricordare che ricevere un incarico in seno al Consiglio comunale non è sinonimo di presunzione o motivo di elevarsi a figura superiore rispetto a chi, con il proprio

consenso, ti ha dato l’opportunità di rappresentare la nostra città. Ci vorrebbe un bel bagno di umiltà da parte di tutti. Certo, non bisogna dimenticare il passato ed io lo ricordo volentieri. La casa di mio padre è stata per anni una sorta di confessionale, con un via vai di attuali politici in cerca solo del trampolino di lancio, di un sostegno

elettorale, che, ad obiettivo raggiunto, hanno rinnegato il passato, assurgendosi a falsi moralisti. Una volta per tutte, spero che non si parli più di questi argomenti, perché poco produttivi. Spero che ognuno di noi faccia un vero esame di coscienza, soprattutto per dare un significativo cambio di rotta! Mi fermo qui, caro Direttore, perché non voglio che la mia persona venga coinvolta nelle beghe personali di neo assessori che fino all’altro ieri venivano a spingere per mandare a casa l’On. Gabriella Carlucci e che, nel frattempo, noto con piacere hanno anche imparato il latino.» Avv. DOMENICO LODISPOTO

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Da “Italia Oggi” di mercoledì 13 aprile 2011

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Da “Il Sole 24 Ore” di mercoledì 13 aprile 2011