Rassegna Stampa - Cisterna di Latinaconsistenza di una manovra di bilancio. Salvo ulteriori rinvii...

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COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d’Argento al Valor Civile Rassegna Stampa del 15 MARZO 2020 a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Cisterna di Latina tel.06.96843354 - email: [email protected]

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COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d’Argento al Valor Civile

Rassegna Stampa

del 15 MARZO 2020

a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Cisterna di Latina tel.06.96843354 - email: [email protected]

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LA GIORNATA

ROMA L’intesa fra imprese, sinda-cati e governo sulle condizioni dilavoro durante l’epidemia non èimportante solo per il suo aspet-to economico ma perché tenta dilanciare unmessaggio politico dicapacità di gestione di una crisidifficilissima e di fiducia colletti-va. L’accordo non risolve tutto e,secondomolti osservatori, ha an-che aspetti non convincenti. Adesempio nonmancano le polemi-che come quella di Valter Scavoli-ni, notissimo imprenditore dellecucine, che ha deciso di fermarela produzione per una settimanama critica l’eccessiva libertàd’azione concessa dal governo aimprese e sindacati perché si po-trebbero verificare casi di «con-correnza scorretta».Sia come sia, da domani impre-

se e lavoratori avranno a disposi-zioni regole scritte (in ben 13 pa-gine) in base alle quale nelle in-dustrie si potrà continuare a lavo-rare in sicurezza oppure si dovràsospendere la produzione. Con illimite che una chiusura genera-

lizzata avrebbe sicuramente di-minuito i rischi di contagio, l’in-tesa riporta unminimo di sereni-tà negli stabilimenti. In mancan-za di un testo scritto infatti le fab-briche avrebbero corso il rischiodi una specie di 8 settembre, conimprenditori e lavoratori che sisarebbero regolati ognuno per séinunclimada “si salvi chi può”.

STOP ALL’ISTERIAQuesto baratro è stato scongiura-to. E nei commenti informali siadei dirigenti sindacali che di quel-li confindustriali si sottolineache la trattativa ha fatto emerge-re una buona capacità di gestio-ne della crisi riscoprendo quellaradice della concertazione cheportò il 31 luglio del 1992 all’aboli-zione della scalamobile con la re-gia del governo di GiulianoAma-to.L’accordo insomma dice agli ita-

liani che l’Industria, la spina dor-sale della nostra economia, nonsbanderà nei prossimi giorni. Ov-viamente il vademecum siglatoieri non è la Bibbia, quindi impre-se e sindacati vengono lasciati li-beri di comportarsi razionalmen-te sulla base delle esigenze dei di-versi comparti produttivi. In li-nea di massima le imprese ali-mentari, biomedicali e della Dife-sa e della Sicurezza non si ferma-ranno nel rispetto delle condizio-ni di sicurezza. Altri stabilimenti

fanno parte di filiere internazio-nali e inquesto casocapi e operaisanno benissimo che se non ri-spettano le consegne i concorren-ti li bruceranno. Altre aziende,ancora, stanno preferendo le fe-rie o la cassa-integrazione per ri-definire l’organizzazione del la-voro inquesta fase.I commenti ufficiali all’accordosono permeati da un forte livellodi responsabilizzazione. «Non ac-cetteremo strumentalizzazioni eagiremo con intelligenza in dife-sa del lavoro», ha sottolineato ilsegretario della Cgil, MaurizioLandini. «Assicureremo sia la sa-lute che l’occupazione», ha ag-giunto Annamaria Furlan, dellaCisl.«Conuna soluzione rapida e con-divisa l’industria italiana, la no-stra industria, simette al serviziodella comunità senza spegnere imotori», ha detto Vincenzo Boc-

cia, presidente di Confindustria.A chiudere il cerchio il ministrodello Sviluppo Stefano Patuanel-li,molto attivo al tavolo delle trat-taive, che ha ringraziato le partisociali «per essere state all’altez-zadelle sfide».L’accordo arriva dopo una setti-mana drammatica per molti sta-bilimenti. Domenica scorsa l’or-dine del governo di «restare tuttia casa tranne che per andare al

lavoro» ha spaventato moltissi-mi operai che lavorano in squa-dra fianco a fianco ai colleghi. Sisonoverificatemolti scioperi conepisodi ai limiti dell’isteria e iltasso d’assenteismo è stato alto.Ora si volta pagina in un climacollaborativo e più razionale: silavora dove il rischio è controlla-to.

DiodatoPirone

©RIPRODUZIONERISERVATA

`Governo, imprese e sindacati firmanoil protocollo dopo una notte di trattative

`L’intesa frena le tensioni sui luoghi diproduzione ma restano i timori di contagio

Il lavoro e il virus

IL VADEMECUMSARÀ APPLICATONELLE IMPRESEIN BASE ALLASITUAZIONE DI OGNISTABILIMENTO

Sicurezza in fabbrica

e sussidi a chi si ferma

un accordo tra i dubbi

Un’operaia al lavoro in fabbrica (foto ANSA)

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IL FOCUS

ROMA Sono tredici i punti del«Protocollo di regolamentazio-ne delle misure per il contrastoe il contenimento della diffusio-ne del virus Covid-19 negli am-bienti di lavoro».Il documento indica le misu-

re di precauzione concordatefra imprese e sindacati con il be-neplacito del governo: dagli in-gressi in azienda alla gestionedelle mense e degli spazi comu-ni, dai dispositivi di sicurezza fi-no alla gestione di un eventualecaso di coronavirus. Il Protocol-lo più che un atto economico èun messaggio politico di condi-visione collettiva delle scelte dafare e di gestione della crisi. Si

specifica, infatti, che «è statosottoscritto su invito del pre-mier, dei ministri dell’Econo-mia, del Lavoro, dello Sviluppoeconomico e della Salute, chehanno promosso l’incontro trale parti sociali, in attuazione delDpcm 11 marzo 2020 che racco-manda intese tra organizzazio-ni datoriali e sindacali». Il gover-no sottolinea di voler favorire,per quanto di sua competenza,la piena attuazione del Protocol-lo. Le regole cambieranno pro-fondamente il nostro rapportocon il lavoro: bisognerà staresempre a distanza non solo sul-le linee di montaggio ma anchein mensa o al momento dell’in-gresso inazienda.

D.Pir.©RIPRODUZIONERISERVATA

`Nasceranno anche comitati aziendalidi controllo dotati di poteri consultivi

Divieto assoluto di contattiin linea, ai cancelli e in mensa

L’E

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I punti dell’accordo

Obbligo di restare a casa con febbre oltre 37,5°

Possibile controllodella temperaturaprima di entrare al lavoro

Pulizia giornalierae sanificazione periodicadi tutti i locali garantita

A disposizione mezzi idonei per l’igiene, specie per lavarsi le mani

Se non possibilela distanza di 1 m.,uso di mascherine,guanti, occhiali, camici...

Uso contingentatoe a tempo ridottodi mense e aree comuni,sempre ventilate

Favorire la chiusuradei reparti non produttivi(smart work)

Utilizzare primagli ammorizzatorisociali; poi le ferie arretrate;rimdoulare i turni lavorativi

Orari ingresso/uscitascaglionati

Chi presenta sintomi(es. tosse) deve dirlo;va isolato come gli altri presenti nel suo locale

`Il documento indica tutte le modalitàdi riorganizzazione dei processi di lavoro

Il comitatoLa protezione I reparti

L’intesanonprevede l’obbligodellemascherineper tutti.Infatti neanche l’OrganizzazioneMondialedella sanitàlo chiede. Si disponeperò chequando l’organizzazionedel lavoroprevedeun’estremavicinanza fra i

lavoratori lamascherinadebbaessere assicurata. nel corsodelle trattative gli imprendiori hanno fattopresente che laProtezioneCivile più volte hadisposto la requisizionedimascherineacqustate dalle aziendeper i propri dipendenti.L’accordo fissa anche regolemolto rigideper l’accessoditerzi ai luoghi di lavoro: sepossibile, gli autisti deimezzi ditrasporto cheentranonelle fabbrichedovranno rimanereabordodei proprimezzi.Nonèconsentito l’accesso agli ufficipernessunmotivo.A fine turnonei luoghi di scaricomerciscatterannomisureparticolari di pulizia.

Mascherine obbligatoriese gli operai stanno vicini

Si prevede la chiusuradi tutti i reparti diversi dallaproduzioneo, comunque, di quelli dei quali è possibile ilfunzionamentomediante il ricorso allo smartwork, ocomunque l’attività a distanza. Prevista anche la

rimodulazionedei turni per evitare che le persone siincontrino. L’accesso agli spazi comuni, comprese lemenseaziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è contingentato,con laprevisionediuna ventilazione continuadei locali, diun tempo ridottodi sosta e con ilmantenimentodelladistanzadi sicurezzadi 1metro tra le persone. Si puòprocedereaduna rimodulazionedei livelli produttivi.Bisognaassicurareunpianodi turnazionedei dipendentidedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire almassimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti ericonoscibili. E’ possibile utilizzareperiodi di ferie collettiveper interi segmenti aziendali.

Più smart workinge operai distanziati

L’intesaprevede l’obbligoper i lavoratori dirimanereal propriodomicilio in presenzadi

febbre (oltre 37.5) o altrisintomi influenzali e dichiamare il propriomedicodifamiglia e l’autorità sanitaria. Ilpersonale, primadell’accessoalluogodi lavoro, potrà esseresottoposto al controllo dellatemperatura corporea.L’aziendaassicura la puliziagiornaliera e la sanificazioneperiodicadei locali, degliambienti, delle postazioni dilavoroedelle aree comuni edisvago.Diventa obbligatorio chelepersonepresenti in aziendaadottino tutte le precauzioniigieniche, inparticolareper lemani e l’aziendamette adisposizione idoneimezzidetergenti.

PrevenzioneVietato lavorarese si ha la febbreoltre i 37,5

Vienecostituito inogni aziendaunComitatoperl’applicazione e la verificadelle regole del protocollodiregolamentazione con lapartecipazionedellerappresentanze sindacali aziendali (i delegati) e dei

Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls). Irappresentanti sindacali di fabbrica avrannoperòunpotereconsultivo.L’intesa stabuilisce inficìne cosa farenel caso in cuiuna

personapresente in azienda sviluppi febbre e sintomidiinfezione respiratoria come la tosse, lodevedichiarareimmediatamenteall’ufficio del personale, si dovràprocedereal suo isolamento e aquellodegli altri presenti dailocali. L’aziendaavverte immediatamente le autoritàsanitarie competenti e i numeri di emergenzaper il Covid-19e collaboraper ladefinizionedegli eventuali «contattistretti».

Un organismo internoper monitorare i patti

Al lavoro senza mascherina

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IL FOCUS

ROMA La manovra economicaanti-virus del governo sarà va-rata oggi. In zona Cesarini, a po-che ore da quei versamenti fi-scali che il provvedimento delgoverno intende bloccare comegià annunciato con un comuni-cato dal ministero dell’Econo-mia. L’attesa e le aspettativeperlemisure del governo sono alte.PalazzoChigi eTesoro lo sanno,tanto che l’asticella dellamano-vra continua ad alzarsi. Andràoltre i 15 miliardi, ha annuncia-to ieri il vice ministro dell’Eco-nomia Antonio Misiani. Ieri se-ra il testo del provvedimentonon era ancora pronto. O quan-tomenonon era ancora comple-to. Stamattina ci sarà unpre-consiglio dei ministri con i

tecnici per delineare le misure.Poi nel pomeriggio arriverà ilvia libera del consiglio deimini-stri. Rigorosamente in videoconferenza. I capisaldi del testorimangono immutati. Sarà in-nanzitutto affrontata l’emergen-za sanitaria con le assunzionistraordinarie di medici e infer-mieri. Sarà poi affrontatal’emergenza lavoro con laCassaintegrazione in deroga estesa atutto i territorio nazionale con

uno stanziamento straordina-rio di 4-5 miliardi di euro. Pergli autonomi che nonhanno ac-cesso alla Cig arriverà un con-tributodi 500euromensili. Perle famiglie in difficoltà ci saràla sospensione delle rate deimutui e, forse, anche quelladelle bollette. Ci saranno infi-ne, gli interventi a favore dellefamiglie lavoratrici che hannoi figli a casa per la chiusura del-le scuole con i congedi straordi-nari e i voucherbaby sitter.Intanto domani ci sarà an-

che unEurogruppo che, all’ulti-mominuto, ha cambiato la suaagenda. Non tratterà più la ri-forma del Fondo salva Stati(Mes), ma affronterà l’emer-genza del coronavirus. AncheBruxelles batte uncolpo.

A.Bas.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Sussidi alle famigliee aiuti agli autonomiTasse e rate sospese

Le misure

IL RETROSCENA

ROMA Più slitta e più aumenta diconsistenza e assume i connota-ti di un mega-decreto che ha laconsistenza di una manovra dibilancio. Salvo ulteriori rinvii laconvocazione del consiglio deiministri è prevista per le 16 etrenta di oggi pomeriggio,ma sa-rà la riunione del pre-consiglioche si terrà in mattinata a fissa-re, oltre che l’ora della riunione,anche la “quantità” dei miliardiche verranno utilizzati. il gover-no ha a disposizione, secondo lanota di aggiornamento dal Defvotata solo qualche giorno fa,circa 25 miliardi. Si pensava diutilizzarne la metà, ma più si af-fastellano lemisure epiù la cifrache si dovrà spendere aumenta.

IL PUNTOA ieri sera l’ammontare arriva asfiorare i 17 miliardi anche se ilministero dell’Economia, guida-todaRobertoGualtieri, lavoreràalla stesuradel testo anchedopola riunionedel pre-consiglio. Ciòche sembra acclarato è che alla

fine non ci saranno due decreti,ma uno solo e che quindi i prov-vedimenti per affrontare l’emer-genza sanitaria saranno insie-me alle misure di «enorme por-tata», come le definisce il vicemi-nistro al Mef Antonio Misiani,che riguarderanno lavoratori eimprese. Quattro le “gambe” sucui si basa il testo: sanità, liquidi-tà, lavoro e fisco. La complessitàdegli interventi, frutto delle ri-chieste di tutti i ministeri, delleparti sociali e delle opposizioni,ha richiesto del tempo per la

messa a punto anche perchél’entità della cifra rappresentauna vera e propria manovra dibilancio sulla quale si cerca unconsenso bi-partisan. E’ per que-sto che dopo la nottata con leparti sociali del premier Giusep-pe Conte, ieri sera è toccato alministro Gualtieri discutere lemisure che verranno introdottenel decreto con le opposizioni,in videoconferenza. Alla riunio-ne hanno preso parte prendereparte per l’opposizione AlbertoBagnai (Lega), Giovan Battista

Fazzolari (FdI),RenatoBrunetta(FI) e Alessandro Colucci (Noicon l’Italia). Da giorni al Mef leriunioni avvengono in videocon-ferenza e probabilmente ancheil consiglio deiministri di doma-ni avverrà tenendo molto lonta-ni tra loro i ministri. Viste le dif-ficoltà che incontra il Parlamen-to a riunirsi, non solo non usci-ranno dal consiglio dei ministridi oggi due decreti, ma quelloche verrà approvato oggi sarà al-la fine accorpati, attraverso unemendamento, anche gli altri de-

creti emanati nei giorni scorsi.In questo modo si ridurranno alminimo i tempi dei lavori di Ca-mera e Senato. A restare fuoridal decreto dovrebbero esseregli spostamenti in avanti delleelezioni regionali, delle ammini-strative e del referendum costi-tuzionale sui quali palazzoChigiintende avere un confronto conleopposizioni.Nel frattempo continuano ad

arrivare attestati di solidarietàanche dai paesi che sino a qual-che giorno fa sottovalutavano lapericolosità del virus sia sotto ilprofilo sanitario che economico.«Ho parlato con il presidentedella Repubblica Sergio Matta-rella, per esprimere il sostegnodella Francia all’Italia», scrive ilpresidente francese EmmanuelMacron, secondo cui «sulle fron-tiere comuni come sulla nostraeconomia dobbiamo agire infretta e insieme a livello euro-peo». Messaggio di solidarietà aMattarella anche da parte delpresidente cineseXi Jinping.

MarcoConti

©RIPRODUZIONERISERVATA

`Oggi gli interventi anti-crisi. Cassa integrazione in deroga,stanziati 4 miliardi. L’Eurogruppo cancella il Mes dall’agenda

Per lepartite Iva, gli autonomi chenonsonocoperti dagli ammortizzatorisociali come laCassa integrazioneguadagni, il governoèprontoad

introdurreun indennizzouna tantum. Ilsostengnodovrebbe esseredi 500 euroalmeseepotrebbe essere erogato finoa tremesi. Sostegni simili arriverannoancheper i lavoratori stagionali e per quellidello spettacolo.Ristoranti e teatri sonoduramente colpiti dalla crisi

Partite IvaIndennizzidi 500 europer tre mesi

Le scadenze fiscali previste permarzo,apartire dall’appuntamento con ilversamentodell’Ivaannuale previstoperdomanimattina saranno rinviate.

Ladatapiùprobabileper il pagamento èmaggio, traduemesi.Ma lamisurarischiadi arrivare fuori tempomassimo.Molti avrebberogiàprovvedutoal saldo.Sarannopreviste altre sospensioni diimposte e contributi per i settori piùcolpiti dalla crisi legata al coronavirus

ImposteSaranno spostatii versamentiprevisti a marzo

Unodei capisaldi dellamanovraanti-virusdel governo saràl’estensioneper tutti i settori dellaCassa integrazione inderoga. Lo

strumento sarà rifinanziato con4miliardi di euro. Ledomandeavrannoun iter accelerato (basterà indicare lacausaleCovid19), e l’assegnopotràessere incassatodai lavoratori per novesettimane. Ci saràunpotenziamentodelFondo integrativo salariale

LavoratoriFondi raddoppiatiper la Cassain deroga

Per le famiglie di lavoratori chehanno figli a casaper la chiusuradelle scuole a causadel coronavirus,ci sarà la possibilità di chiedere

congedi straordinari per 15 giorni. Icongedi saranno retribuiti tra il 40e il 50per centodella retribuzione. Si potràanchealternare il congedocon lo smartworking. In alternativa si potrà ottenereunvoucher per le baby sitter da600euro(una tantum)

FamiglieCongedi retribuitie voucherper le baby sitter

Nel decreto emergenziale del governoarriverannoancheuna serie diproroghedelle scadenze. La validitàdell’Rc auto sarà portata aunmese

dopo la scadenza (dagli attuali 15 giorni).Slitterà anche la revisionedegliautoveicoli. L’ultima sessionedi laureadell’annoaccademico 2018/2019 saràprorogata al 30giugno 2020. Proroga inarrivoancheper le scadenzedi cartadiidentità e codice fiscale

ProrogheL’Rc auto scadutavalida un meseslittano le lauree

Èin arrivo lapossibilità disospendere le rate deimutui sullaprimacasaper i cassintegratiattraversounpotenziamentodel

fondoGasparrini.Ma il governostarebbevalutandodi introdurre lapossibilitàdi sospendere il pagamentodelle rate per4-6mesi per tutti colorochehannosubitouna riduzionedell’orariodi lavoro edunque anchedeiloro redditi.

MutuiSospensionedelle rate a chiè in difficoltà

Nel decreto ci saranno sanzioni perchi specula sui prezzi dimascherineedisinfettanti chedovrannorispettare i prezzi prestabiliti dauna

apposita tabella. In arrivo risorseperfacilitare le assunzioni veloci negliospedali, ancoradavalutare invece, lapossibilità per leRegioni di sfondare itetti di spesaprevisti con i privati a cuipotrannoessere trasferiti gli altri pazientimaanchequelli contagiati dal virus.

SanitàAssunzionedi medicie infermieri

NEL POMERIGGIOIL CONSIGLIODEI MINISTRIDARÀ IL VIA LIBERAAL PROVVEDIMENTOPER L’ECONOMIA

Il governo lavora duemisuredistinteper le bollette energetiche.Unaprevede il congelamentodelpagamentodelle utenzeperunmese.

Unamisura complicataperòdallapresenzadel canoneRainelle utenze. Lasecondadovrebbe introdurreuna sortadi calmierazionedei prezzi per tuttol’annocorrente attraversounarimodulazionedegli oneri generali disistemachepesanosulle bollette.

BolletteSospensionie riduzioniper tutto il 2020

Un decretone-manovra da 17 miliardiil governo mette in campo più risorse

Il ministro

dell’Economia

Roberto

Gualtieri

GUALTIERI AL LAVOROPER LA MESSAA PUNTO FINALESI CERCA L’INTESAANCHE CONL’OPPOSIZIONE

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IL FOCUS

ROMA Ieri lo ha ripetuto anche lasquadra di medici arrivati daWuhan per aiutare l’Italia nellaguerra contro il coronavirus:non basta isolare e curare chi ri-sulta malato, bisogna anche in-dividuare i contagiati, cercarli.«Bisogna inquadrare presto i ca-si positivi e attuarenelmodopiùveloce possibile lemisure di qua-rantenaper fermare i contagi».

STRATEGIAIn Italia questo non sta avvenen-do: attualmente si effettuano itamponi solo su persone con de-terminati sintomi. Spesso anchesui familiari di chi è risultato po-sitivo non si fanno i test. In gene-rale, stanno sfuggendo alle veri-fiche molti asintomatici o conpochi sintomi, una strategia cheè opposta ad esempio a quellache ha dato ottimi risultati in Co-rea del Sud, dove una campagnamassiccia di test tra la popola-zione è stata integrata con latracciabilità di chi è positivo gra-zie ad app e smartphone. In Ita-lia, invece, si punta solo sui ma-lati, a un certo punto ci si è con-vinti che si stavano eseguendotroppi tamponi e si sono postipiù paletti, ma si è sottovalutatoil fatto - sostiene il professor An-drea Crisanti, direttore del labo-ratorio diMicrobiologia e virolo-gia dell’università di Padova -che anche gli asintomatici sonoportatori del contagio. Qualcosapotrebbe però cambiare neiprossimi giorni: allo Spallanza-ni, in collaborazione con altriistituti, stanno lavorando su unnuovo tipo di test che consentedi avere il responso in una deci-na di minuti (oggi servono 24ore). Se questa procedura saràritenuta affidabile e sarà autoriz-

zata, cambierà anche il modo diaffrontare questa battaglia. Dalsettore privato, poi, vista la pres-sione sui laboratori pubblici, vie-ne anche una spinta perché visiaunmaggiore coinvolgimentoin questa campagna di controlli.Resta un dato: alla luce dell’altotasso di letalità italiano, fruttonon solo dell’età media elevata,ma anche dai molti positivi chenon hannomai effettuato il test,si può ipotizzare che i contagiatireali siano almeno il doppio diquelli conteggiati (c’è chi ne cal-cola finoa 100mila).Ma andiamo per ordine: cosa

dicono i numeri? Attualmentein Italia sono stati effettuati109.170 test. Si dirà: sono molti.Però il 60 per cento sono stati

eseguiti in sole due regioni.37mila in Lombardia, che d’al-tra parte è il territorio inmaggio-re affanno. E quasi 27mila nelVeneto, l’unica regione italianache ha scelto il ricorso massic-cio ai test, ad esempio a Vo’ Eu-ganeo, per fermare la formazio-ne di nuovi focolai. I risultati so-no stati buoni: anche se ieri il nu-

mero dei contagiati è tornato acrescere, il Veneto comunqueha limitato i danni. Racconta ilprofessor Crisanti: «Fare i testsolo ai sintomatici è profonda-mente sbagliato. Siamo pieni diasintomatici, in Italia, che tra-smettono il coronavirus.Nonc’èdubbio che avvenga, altrimentinon si spiegherebbe come maiabbiamo trovato otto positivi aVo’ Euganeo. Le epidemie si con-trollano con il contenimento,ma anche con la sorveglianza at-tiva. Quando ho un positivo, fac-cio il tampone a tutta la cerchiadi amici, a tutta l’area geografi-ca. Come è stato fatto in Coreadel Sud. Sia chiaro, non voglio fa-re polemiche, lancio solo un in-vito a riconsiderare la strategia

sulla base dei nostri risultati».L’Organizzazione mondiale del-la Sanità proprio ieri ha ribadi-to: «Serve tutto: non solo i test,non solo la tracciabilità dei posi-tivi, non solo la quarantena, nonsolo fare rispettare le distanze.Servono tutte queste cose insie-me. Trova, isola, fai i test, curaper spezzare la catena della tra-smissione».

PRIVATIC’è inoltre il tema del possibilecoinvolgimento dei privati; adesempio in Spagna i test si pos-sono eseguire anche in laborato-ri non pubblici. Spiega Fernan-do Patrizi della Bios, gruppo ro-mano di laboratori analisi: «Siauspica che in Italia si possanofare i test anche nei laboratoriprivati al più presto. Ci sono rife-rimenti su questa opportunitànei Dpcm del governo e anchenei provvedimenti regionali. Maè tutto fermo. Noi saremmopronti, così come i laboratori dialtre regioni. Potremmo partireda qui a brevissimo, dando il no-stro contributo. Ognuno di noiha qualche conoscente a casacon il terrore di essere stato con-tagiato, ma non può eseguire itest. Sono esami che costano po-co, sotto i cento euro. In un mo-mento come questo sarebbe uti-le, con determinate regole, an-che il contributodei privati».

MauroEvangelisti©RIPRODUZIONERISERVATA

Da due giorni, sulla Torre 4dell’ospedale papa Giovan-ni XXXIII di Bergamo, cam-peggia il grande murale di

unadottoressa che culla l’Italia.È qui l’ultimo fronte della lottacontro il coronavirus: con 2.368positivi, 232 in più in un sologiorno, la provincia bergama-sca ha il triste primato di pro-vincia con ilmaggiornumerodimalati della Lombardia. E quin-di d’Italia. «I posti letto non ba-stano, ogni giorno aggiungia-mo un pezzo all’ospedale», rac-conta alla fine di un’altra gior-nata in trincea Marco Rizzi, di-rettore del reparto Malattie in-fettive.Dottore, cosa è successo a Ber-gamo?

«In realtà tutto è partito dal fo-colaio della bassa Val Seriana,ad Alzano e a Nembro ha co-minciato a circolare sotto trac-ciaprimache venisse registrato

il primo caso. Per due, tre setti-mane il contagio si è diffuso in-disturbato, senza cheanessunosorgesse il sospetto. Ora il virusè in ogni angolo della provin-cia».Evoi siete inprima linea.«Ogni giorno arriva un centina-io di persone, 50-60 vengono ri-coverate. In terapia intensivaabbiamo 70 pazienti, continuia-mo ad aggiungere posti e nelle

prossimeore ne potremo già ac-cogliere 80. Per fortuna ci sonoanche le dimissioni, una trenti-na al giorno: non tutti i pazientitornano a casa, un terzo di loroviene spostato in altri reparti».Purtroppo ci sono anche tantimorti: 146 in tutto, da ieri al ci-mitero c’è una sepoltura ognimezz’ora.«Èmolto triste. La cameramor-tuaria della città è satura, peraccogliere le vittime sono stateaperte le porte delle chiese. Equesta situazione è doppiamen-te triste, perché non riguardasolo l’elevatonumerodi decessima è un problema spesso con-nesso con i familiari. I parentidi chi è morto sono a loro voltacontagiati dal virus, non c’è nes-suno che può occuparsi del tra-sporto della salma e organizza-re i funerali. Abbiamo chiesto eottenuto l’appoggio dei cimite-ri: le casse chiuse possono rima-nere lì in attesadelle esequie».

L’epidemia di coronavirus im-pressiona anche un infettivo-logo con la sua esperienza,dottore?«Un contagio simile si è visto inItalia e in Europa solo con laspagnola, che ha avuto il mede-simo impattoper rapidità comeè avvenuto a Lodi e nella berga-masca. Noi siamo passati in tresettimane da zero a 400 casi.Devo dire però che ho una car- riera sufficientemente lunga al-

le spalle per aver vissuto l’epo-cadell’Aids: ecco, per ampiezzadi diffusione il coronavirus èmolto simile. Con la differenzache in questo caso c’è anche lavelocità del contagio: il 23 feb-braio abbiamo registrato il pri-mo caso, in due giorni abbiamopreparato e subito riempito 48letti nel reparto di malattie in-fettive. Tutti quadri clinici conpolmoniti e grave insufficienzarespiratoria».Così l’ospedale ha cominciatoacrescere.

«Da ventuno giorni aggiungia-mo letti, e il giorno dopo altriancora. Il reparto di Neurochi-rurgia è vuoto e pronto ad acco-gliere altri quarantotto conta-giati. Ora disponiamo nel com-plesso di 400 posti in tuttol’ospedale dedicati ai pazientiaffetti da coronavirus e tutti so-no occupati. Ricaviamo spazioovunque, sfruttiamo anche lesale operatorie sotto utilizzate.Inquestomomento lapriorità ècombattere l’infezione».

ClaudiaGuasco©RIPRODUZIONERISERVATA

L’intervista Marco Rizzi

Un operatoredel 118 diBergamo,Diego Bianco,in servizio allacentraleoperativadell’ospedaleal centrodell’emergen-za virus, èmorto dopoessere statocontagiato dalCovid-19.Aveva 47 anni.

OGNI GIORNO VENGONORICOVERATE50-60 PERSONELA CAMERAMORTUARIA DELLACITTÀ È SATURA

«Per diffusione è molto simile all’Aidsma il contagio questa volta è più veloce»

IL DIRETTORE DEL REPARTOMALATTIE INFETTIVEDELL’OSPEDALEDI BERGAMO:I POSTI LETTONON BASTANO PIÙ

Morto ancheun operatoredel 118

La lotta al morbo

I dati

L’Ego-HubPCM-DPC dati forniti dal Ministero della Salute

LombardiaEmilia RomagnaVenetoMarchePiemonteToscanaLiguriaLazioCampaniaFriuli V.G.TrentoBolzanoPugliaSiciliaUmbriaAbruzzoCalabriaSardegnaValle d'AostaMoliseBasilicataTOTALE

4.8981.076

366449538160213181

7267682691422151221412

5-

8.372

73215211993

150876225171112

76

111114

4--32

1.518

3.4291.1211.290

32112636710911415419311913759977141333329

98

7.860

9.0592.3491.775

863814614384320243271199170156150103106

5947411710

17.750

1.66054

107--

1052242317

5-24341----

1.966

966241

553659

62713

613

238212--1--

1.441

11.6852.6441.937

8998736304633572723012061731661561071126047421710

21.157

37.13810.04326.980

2.5613.6804.5951.7507.3351.9363.3761.0061.1351.6812.100

7481.232

711530231247155

109.170

Ricoveraticon sintomi

Terapiaintensiva

POSITIVI AL nCoV

Isolamentodomiciliare

Totalepositivi

DIMESSIGUARITI

DECEDUTI CASITOTALI

TAMPONI

Aggiornamento 14/03/2020 ore 17.00POSITIVI AL nCoV

Tamponi, se ne fanno pochiè in arrivo il test più veloce`Isolare i malati non basta, serve individuarei contagiati. I privati: coinvolgeteci nei controlli

`Allo Spallanzani sperimentazione pronta:il responso arriva in una decina di minuti

IL VIROLOGO CRISANTI:«SIAMO PIENIDI PERSONEASINTOMATICHECHE TRASMETTONOIL VIRUS»

EFFETTUATI 109.170CONTROLLI, IL 60%IN DUE REGIONI:CIRCA 37MILAIN LOMBARDIAE 27MILA NEL VENETO

Il presidentedella regioneVenetoLucaZaiaannuncia:«Abbiamounprogettosuitamponi: li faremoanche ‘ontheroad’, fuoridaisupermercati, alpersonaledeisupermercati eadaltri perchépiùpositivi troviamo,piùneisoliamoemenodiffusioneabbiamo».«Abbiamo fatto29mila tamponi, siamo lacomunitàcheha fattopiùtamponipermilionediabitantia livellomondiale», aggiunge.

«In Veneto li faremofuori dai supermercati»

Zaia

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-TRX IL:14/03/20 23:35-NOTE:

IL QUADRO

Cresconoancora. I contagiati e lepersone in isolamento in provin-cia di Latina. È una curva che sa-le - come si aspettavano gli esper-ti - conferma alcune indicazionirispetto ai “cluster” e cioè alle zo-ne più colpite e per il momentonon sembra destinata a scende-re.Le tre note positive sono che nel-la giornata di ieri - rispetto a ve-nerdì - non si sono registrati de-cessi, crescono i pazienti guariti,divenuti 11, ed escono dal perio-dodi isolamento78persone.Nella nota diffusa dalla Asl sonotredici i nuovi casi positivi regi-strati, di cui tre domiciliari, conquattro di questi confermano ilcluster di Fondi. Uno, relativo aun uomo di 32 anni, che non sa-rebbe collegato alla festa che si èsvolta al centro anziani. Inoltresi stanno valutando un paio diposizioni relative a Sperlonga,non collegate ai coniugi decedu-ti,maancorada confermare.Fondi si conferma comeuna del-le zone “focolaio” in provincia,come confermato dal direttoregenerale della Asl, Giorgio Casa-ti, nella video conferenza di ve-nerdì.«Altri due sono pazienti residen-ti a Latina, uno a Sezze e unoMinturno, mentre l’ultimo è diun residente del Comune Velle-tri. Solo un paziente, di questi ul-timi, è ricoverato in terapia in-tensiva di Formia» - dicono sem-pre dall’azienda sanitaria. I pa-zienti ricoverati sono collocatipresso lo “Spallanzani” (9), la te-rapia intensivadel “Goretti” (5) epresso l’unità di Malattie infetti-ve del “Goretti” (20) o altre unitàoperative dell’ospedale del capo-luogo e del “Dono Svizzero” diFormia (11).

I DATIL’aumento dei casi è del 30% seguardiamo a quelli registrati sa-bato rispetto a venerdì (da 10 a13) e del 22% se invece conside-riamo il totale (da 59 a 72). Didieci unità aumentano i ricovera-ti con un aumento del 32%. Ci so-no 2 “negativizzati” in più (22%)poiché si è passati da 9 a 11, cin-que dei quali ancora ricoveratiper altre problematiche di salu-te.Aumentano, invece, i pazientiche sono in isolamento, passatidai 1437 di venerdì ai 1473 di ieri,con una crescita del 2,5% Ci so-no, nel frattempo, 78 persone

che hanno terminato il periododi isolamento.

L’APPELLOLaAsl ribadisce la necessità, nel-le zone più esposte, ad attenersialle disposizioni del decreto delpresidente del consiglio: «In con-siderazione dell’esistenza di unospecifico cluster di pazienti posi-tivi residenti nel comune di Fon-di e, in parallelo, della probabili-tà che senegenerinodinuovi nelComune di Latina, si raccoman-da ai cittadini di queste comuni-tà di rispettare rigorosamente ledisposizioniministeriali inmate-

ria dimobilità delle persone, cer-candodi evitare di uscire dal pro-prio domicilio se non per i moti-vi specificati dalle stesse disposi-zioni».Vale a dire salute, lavoro o rien-tro al proprio domicilio/residen-za.«Allo stesso modo occorre ri-spettare rigorosamente quantostabilito in materia di rispettodelle distanze, lavaggio dellema-ni edivieto di assembramento. Siricorda che, allo stato, l’unicomodo per evitare la diffusionedel contagio consiste nel ridurreall’essenziale i contatti socialiper tutta la durata dell’emergen-za».

LA SITUAZIONEIl sistema sanitario della provin-cia di Latina sta reggendo, l’ab-negazione del personale negliospedali è massima, così comequella di tutti quelli che lavora-no nell’azienda. I posti, finora,sono sufficienti e se ne stanno at-tivando altri, con l’auspicio chenon debbanomai essere utilizza-ti ma anche la certezza che il ri-schio di doverli attivare è concre-to. Almeno fino a quando la cur-vanon comincerà a scendere.GiovanniDelGiaccio

©RIPRODUZIONERISERVATA

Infezioni e isolamenti

continuano a crescere

OSPEDALE Una delle ambulanze arrivate al “Santa Maria Goretti” con paziente sospetto

`Altri 13 pazienti contagiati, si confermail “cluster” di Fondi con 4 nuovi casi

`Sono 1.473 le persone in quarantenama 78 ne sono usciti. Salgono a 11 i guariti

CRESCITA DEL 30%IN UN GIORNOAUMENTANO DEL 22%I NEGATIVIZZATIMA NELLA GIORNATADI IERI NESSUN DECESSO

IL SISTEMAAL MOMENTO REGGEMA RESTALA PREOCCUPAZIONEIN CASO DI AUMENTOESPONENZIALE

LA RACCOMANDAZIONEDELLA ASL:«SI PRESUMEUN AUMENTOA LATINA, RESTATEA CASA»

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In pochissime ore hanno rag-giunto e superato l’importo cheavevano preventivato all’inizio.L’Agifar di Latina, l’associazio-ne dei giovani farmacisti presie-duto da Ginevra Giannantonio,con il supporto dell’ordine deiFarmacisti di Latina, ha pro-mosso una raccolta fondi sul si-to gofundme.com in sostegnodel reparto di Malattie infettivedel Santa Maria Goretti di Lati-na, per aiutare tutti i sanitari im-pegnati nel cercare di arginarel’emergenza Coronavirus. «Inpochissimo tempo abbiamo su-perato i 2.000 euro che aveva-mopreventivato all’inizio, quin-di abbiamoalzato a 5.000 la pos-sibilitàdi donare fondi in favoredel reparto che più di tutti in

questo momento di difficoltà, ètoccato dal problema. Un graziealla sensibilità di tutti i cittadi-ni» - spiega Ginevra Giannanto-nio. Nei commenti alle donazio-ni, che vannodai 5 aimille euro,i cittadini hanno spiegato imoti-vi di tanto impegno: «È impor-tante sostenere le strutture sani-tarie», scrive Donatella, «Grazieper il lavoro che state svolgendoin maniera encomiabile», le faeco Manuela, «È tempo di aiuticoncreti», dice Agnese, e poi an-cora: «Tanta professionalità e al-trettanta umanità», spiega Lo-ris. Chiunque volesse donarepuò cercare la campagna su Go-fundme.comAgifarLatina.

Fra.Ba.

Giovani farmacisti, bene la raccolta fondi

L’iniziativa

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Cos’è? IlCoronavirusèunamacromolecolacomplessa,nonèunessereviventee fuori

delnostrocorpononpuòreplicarsi: questasuasemplicitàrappresentaanchelasuadebolezza.

Puòentrarenel corpoattraversoocchi, naso,bocca.Può fermarsiallagolaedessere

nell’80%asintomaticoma ilpazienteècontagioso, oarrivareaipolmonicreando,finoal20%di casi, insufficienzerespiratorieepomoniti.

L’armasegretapersconfiggerloè ilsapone: scioglie laparticelladi virus

comescioglie lemacchie suvestiti epentole.Buonoanchel’alcoletilicomanonefficaciecomeil sapone.

Semplice e vincibile:non è un essere vivente

Il viaggio del Covid-19nel corpo umano

L’arma segretaper combatterlo

L’INTERVISTA

Sconfiggere il Coronavirus conil sapone. Non è uno dei tanticonsigli dispensati in rete altempo dell’emergenza da Co-vid-19, è l’indicazione di unoscienziato. Ennio Tasciotti è diLatina, ha lavorato inTexasper15 anni, dovedal 2010hadirettoil Dipartimento di Nanomedici-na e dal 2015 il Centro diMedici-na Biomimetica che ha creatoallo Houston Methodist Hospi-tal. E’ inventore di 10 brevetti in-ternazionali su nano- e bio-ma-teriali per uso biomedicale e haall’attivo oltre 150 pubblicazio-ni scientifiche ottenute grazieal lavoro del gruppomultidisci-plinare di decine di scienziatiche ha coordinato negli anni.Nei giorni scorsi, in risposta al-la crisi del Coronavirus ha in-viato un videomessaggio diffu-so sulle pagine social dal Comu-ne di Latina. Lo scienziato inquesto periodo è in Italia, datempopensava di tornare, e sta-va valutando a Milano alcuneproposte di lavoro. «Stavamoverificando con alcuni centri diricerca spazi e risorse - dice - epoi è precipitata la situazione esono rimasto in questo limbo,così do una mano come possocercando di fare chiarezza sulCoronavirus, sento troppe ine-sattezze, vorrei fosse chiaro cheè un nemico invisibilema vinci-bile».

RAGAZZI ASCOLTATEMI...Lei nei giorni scorsi ha pronun-ciato una frase diretta soprat-tutto ai giovani: «Sì, stiamo a ca-sa. D’altronde non capita tutti igiorni di salvare l’Italia... stan-do in pigiama». Qual è la cosache la preoccupa di più? «Lapercezione sbagliata chehannoi giovani, pensano di essere im-muni e protetti, non è così. Il ri-schio di contrarre una severapolmonite interstiziale, che co-munque lascia delle conseguen-ze sul fisico, lo hanno anche ipiù giovani. Non è un semplicetaglio che si rimargina. Unoscorretto comportamento puònonsolo compromettere la lorosalute,ma soprattutto aumenta-re il diffondersi del contagio edi conseguenza affaticare il si-stema sanitario al punto da es-sere in difficoltà nella cura dipazienti con malattie cronicheo di fronte a eventi traumatici,un incidente stradale per fareunesempio».

Possiamo sperare in un aiutodall’arrivodella stagione calda?«Un’altra sciocchezza che hosentito è quella sulle alte tempe-rature, i 26 gradi ucciderebberoil virus. Non è così, è una fakenews, visto che il virus vive be-nissimodentro di noi che abbia-mo all’incirca una temperaturacorporea di 37 gradi. L’unico ra-gionamento serio da fare è quel-lo che con il caldo si sta all’aper-to, non si crea quell’effetto aero-sol dei luoghi affollati, e questopuò aiutare a rallentare il conta-gio. Non solo, d’estate il nostrofisico funziona meglio e com-batte meglio, d’inverno l’ariasecca asciuga le mucose dellabocca e del naso e il virus entrae si annida nel nostro corpo piùfacilmente».

COSA DOBBIAMO FAREALatina i casi aumentano, la si-tuazione del capoluogo e diFondi secondo la Asl è preoccu-pante, oltre a stare a casa qualealtro consiglio ci può dare? «Ri-gorosissime norme di igienepersonale e pulizia degli am-bienti, vestiti e oggetti. Usare ilsapone il più possibile. Il virusnon è un essere vivente e non èneppure in grado di ripararsida solo se viene danneggiato. Iolo definirei una macromoleco-la, e come tale, è facilmente at-taccabile. Il migliore agente per

annientarlo è il sapone perchéle suemolecole spezzano i lega-mi tra i vari componenti del vi-rus e creano danni irreparabili.Quindi il miglior antidoto è ilsapone: solido, liquido, comevolete. E attenzione alle superfi-ci e agli ambienti, ai telefoni cel-lulari, tenga conto che nell’ariail virus resiste fino a tre ore, sucartone e legno 24 ore, su plasti-ca e metalli fino a tre giorni,quindi detergere le superficicon il sapone è di grande aiutoper sconfiggere il contagio».

IL VACCINOLei il cellulare con cosa lo puli-sce? «Il sapone va benissimo co-me dicevo, altrimenti alcol etili-co all’80%. Vorrei aggiungerequalcosa a proposito del vacci-no. In molti pensano che siamovicini ad averne uno, ma primadi tutto servono le sperimenta-zioni, e chi pensa che si possanochiudere nell’arco di qualchemese sbaglia. Inoltre non è det-to che si trovi un vaccino effica-cie, per la Sars non è successoad esempio. Infine, il vaccinoserve per evitare la diffusionedel contagioma non per curarechi è già ammalato. Quindi oral’imperativo ora è assoluto: sta-re a casa eutilizzare il sapone inmaniera rigorosa».

MonicaForlivesi

©RIPRODUZIONERISERVATA

`Lo scienziato pontino Ennio Tasciotti ci fa conoscere meglioil Coronavirus: cos’è, come si comporta e come sconfiggerlo

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Pillole di scienza

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Ennio Tasciotti, 42 anni, scienziato di Latina

«Il miglior antidoto è il sapone»`«È invisibile e fragile, per combatterlo il nuovo mantra è:stare a casa e olio di gomito per pulire mani, oggetti e superfici»

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il paeseIl punto Il numero complessivo dei casi di Coronavirus in Italia è di 21.157. L’analisi della mortalità

Il contagio cresce ancoraLe persone positive rispetto a venerdì sono 3.497, i morti sono arrivati a quota 1.441

LA GIORNATATONJ ORTOLEVA

Il contagio non si ferma e inItalia, ieri, abbiamo raggiuntoi 21.157 casi con 1.441 morti. Iguariti sono 1.966. Rispetto al-la giornata di venerdì c’è statoun aumento pari a 3.497 casi dicontagio con 175 decessi e 527guariti. L’epicentro resta sem-pre la Lombardia dove il nu-mero dei contagi non accennaad arrestarsi. Ci cono oltre 11mila persone positive e quasi 5mila sono ricoverate negliospedali, che sono allo stremo.Nella giornata di ieri sono ri-sultati positivi al virus anche iviceministri Anna Ascani ePierPaolo Sileri.

Le vittime: l’analisidell’Istituto di SanitàVenerdì 13 marzo il presidente

dell’Istituto superiore di Sani-tà, Silvio Brusaferro, ha fornitoun importante aggiornamentosulle caratteristiche dei pa-zienti deceduti e positivi al Co-ronavirus. «I pazienti morticon il coronavirus hanno unamedia di oltre 80 anni, 80,3, ilpicco di mortalità c’è nella fa-scia tra gli 80 e gli 89 anni. Laletalità, ossia il numero di mor-ti tra gli ammalati, è più eleva-ta tra gli over 80. L’età mediadei deceduti è molto più altadegli altri positivi». Molto di-verso l’aspetto legato ai malati.Qui l’età si abbassa e non poco.I dati pubblicati l’11 marzo, re-lativi a 8342 casi, rivelavanoche 424 casi, pari al 5% dei ma-lati, avevano meno di 30 anni.Che il coronavirus colpisce an-che i bambini: 43 sotto i 9 anni,e 85 sotto i 19 anni. Inoltre, lapercentuale di ricoverati in te-rapia intensiva che hanno me-

Ora la paura è il centrosudIl Governo prevede92 mila contagi in Italiaentro la prossima settimana

LO SCENARIO

L’esplosione dei contagi alcentro-sud. Questa è la grandepaura degli esperti in questeore. I prossimi giorni sarannodecisivi per capire quanto il vi-rus allargherà la propria in-fluenza nel centrosud dopo ilmassiccio rientro di personedal nord avvenuto lo scorso finesettimana. Nel decretone sull’e-

conomica, c’è anche un passag-gio sulle previsioni di estensio-ne del contagio. Il governo sti-ma 92mila contagi con un piccoda raggiungere il 18 marzo. Laprevisione si basa sul fatto cheattualmente ci sono 360 milapersone in quarantena. Eccocosa dice il testo: «Sulla base

dei dati riportati sul sito del mi-nistero della Salute sull’a n d a-mento dei contagi fino al 8 mar-zo u.s. e ipotizzando un anda-mento futuro dei contagi gior-nalieri come dal grafico seguen-te, elaborato considerando unraddoppio dei contagi in circa 3giorni fino a metà marzo e suc-cessivamente un graduale calodovuto alle misure di conteni-mento varate dal Governo. Que-sto andamento porterebbe adun numero di soggetti conta-giati complessivi pari a circa92mila». Per questo è fonda-mentale, ora più che mai, starein casa. l

Le previsioni nasconodagli oltre 360 mila

soggetti oggi inregime di quarantena

Il picco il 18 marzo

no di 50 anni sono il 12 per cen-to.

Brusaferro ha poi aggiuntoalcuni importanti dettagli le-gati alle patologie pregressedelle vittime. «Le categorie piùfrequenti hanno 2-3 o più pato-logie, circa il 46-47% del totaledei morti». Anche le due vitti-me sotto i 40 anni, ha spiegatoBrusaferro, «avevano patolo-gie pregresse che sono state ag-gravate dal Coronavirus».

In definitiva il dottor Brusa-ferro dell’Istituto superiore disanità ha ribadito che «i dati innostro possesso confermano leosservazioni fatte fino a questomomento nel resto del mondo,in particolare sul fatto che glianziani e le persone con pato-logie preesistenti sono più a ri-schio. Persone molto fragili,che spesso vivono a strettocontatto e che dobbiamo pro-teggere il più possibile».l

La Lombardiacontinua ad

essere ilfocolaio più

p re o c c u p a nteper l’i nte ro

Paes e

Una situazionesempre più gravein Italia perl’e m e rg e n z aCoronavir us

Focus suq u a nt i

sono rientratial sud

lo scorsofine

s ettimana

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Sicurezza sul lavoro, intesatra sindacati e impreseIl punto Documento approvato con la collaborazionedel Governo. Ammortizzatori per tutti e pulizia dei luoghi

I TERMINI DELL’INTESA

Un accordo tra Governo, sin-dacati e rappresentanti delle im-prese per garantire sicurezza sulposto di lavoro e continuità dellaproduzione in questa fase di emer-genza legata al dilagare del conta-gio da Coronavirus. Ieri mattina,dopo una notte di trattative, è arri-vato il documento che sanciscel’accordo.

Cosa prevede l’intes aQuesti i punti fondamentali:

1 - Si autorizza la misurazioneall’ingresso della temperatura deidipendenti e si chiede ai dipen-denti di informare subito il datoredi lavoro in caso durante il lavorosi manifestino sintomi sospetti.

2 - Se possibile, gli autisti deimezzi di trasporto devono rima-nere abordo dei proprimezzi: nonè consentito l’accesso agli ufficiper nessun motivo. Per le necessa-rie attività di approntamento del-le attività di carico e scarico, il tra-sportato occorre garantire la puli-zia a fine turno e la sanificazioneperiodica di tastiere, schermi tou-ch, mouse con adeguati detergen-ti, sia negli uffici, sia nei repartiproduttivire dovrà attenersi allarigorosa distanza di un metro. Perfornitori/trasportatori e/o altropersonale esternoindividuare/in-stallare servizi igienici dedicati.

3 -L’azienda deve garantire lapulizia a fine turno e la sanifica-zione periodica di tastiere, scher-mi touch, mouse con adeguati de-tergenti, sia negli uffici, sia nei re-parti produttivi. In generale devegarantire la sanificazione periodi-ca degli ambienti di lavoro.

4 - Non previsto obbligo di ma-scherine per chi non manifestasintomi, come previsto dall’Oms.Qualora il lavoro impongadi lavo-rare a distanza interpersonale mi-nore di un metro e non siano pos-sibili altre soluzioni organizzativeè comunque necessario l’uso dellemascherine, e altri dispositivi diprotezione (guanti, occhiali, tute,cuffie, camici, ecc…) conformi alledisposizioni delle autorità scienti-fiche

5 -si dispone la chiusura di tutti ireparti diversi dalla produzione o,comunque, di quelli dei quali èpossibile il funzionamento me-diante il ricorso allo smart work, o

comunque a distanza. Prevista an-che la rimodulazione dei turni perevitare che le persone si incontri-no.

6 - Si favoriscono orari di ingres-so/uscita scaglionati in modo daevitare il più possibile contattinelle zone comuni (ingressi, spo-gliatoi, sala mensa) . Dove è possi-bile, occorrededicare unaporta dientrata e una porta di uscita daquesti locali e garantire la presen-za didetergenti segnalatida appo-site indicazioni.

7 - Nel caso in cui una personapresente in azienda sviluppi feb-bre e sintomi di infezione respira-toria quali la tosse, lo deve dichia-rare immediatamente all’ufficiodel personale, si dovrà procedereal suo allontanamento/isolamen-to in base alle disposizioni dell’au -torità sanitaria e a quello degli al-tri presenti dai locali, l’aziendaprocede immediatamente ad av-vertire le autorità sanitarie com-petenti e i numeri di emergenzaper il COVID-19 forniti dalla Re-gione o dal Ministero della Salute.

8 - Si evidenzia la possibilità diinterrompere la produzione per

Determinante sarà ilruolo dei lavoratori

che potrannochiedere la

sanificazione dei locali

mettere incampo le variemisure eattrezzare le fabbriche. In questafase i dipendenti sarebbero in cas-sa integrazione.

La reazione di Unindustria«Mi preme sottolineare il grandesenso di responsabilità delle im-prese italiane che, in un momentodi straordinaria emergenza per ilnostro Paese, hanno dato prova diavere come obiettivo assoluto l’in -teresse nazionale» dichiara Filip-po Tortoriello, Presidente Unin-dustria Lazio, dopo la firma delprotocollo sulla sicurezza nei po-sti di lavoro tra Governo, Confin-dustria e sindacati.

La reazione dei sindacatiL'accordo sottoscritto, spiegano isindacati, «consentirà alle impre-se di tutti i settori, attraverso il ri-corso agli ammortizzatori sociali ela riduzione o sospensione dell’at -tività lavorativa, la messa in sicu-rezza dei luoghi di lavoro. Nell’ac -cordo è stato previsto il coinvolgi-mento dei lavoratori e delle lororappresentanze a livello aziendaleo territoriale per garantire unapiena ed effettiva tutela della lorosalute. Per questo è importanteche in tutti i luoghi di lavoro sichieda una piena effettività del-l’intesa che è stata raggiunta. Sap-piamo che i lavoratori e le lavora-trici italianesapranno agireecon-tribuire nell’adeguare l’organiz -zazione aziendale». l

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i datiIl punto Le persone in isolamento hanno raggiunto quota 1.473, 41 i ricoverati

Nuovo picco di contagiatiI positivi sono saliti a 72IL VIRUS TRA NOIALESSANDRO MARANGON

Altro aumento considerevo-le di persone contagiate dal Co-ronavirus nella nostra provin-cia. Il secondo da “doppia cifra”a distanza di 24 ore: dopo i 10casi positivi di venerdì, ieri sene sono registrati 13, di cui trein isolamento domiciliare.Quattro di questi confermano ilcluster di Fondi, di fatto il foco-laio maggiore del territoriopontino a causa della nota festache si tenne nei giorni di Carne-vale. Altri due dei nuovi casi so-no pazienti residenti a Latina,uno a Sezze e uno Minturno,mentre l’ultimo è di un residen-te del Comune Velletri. Solo unpaziente, di questi ultimi, è ri-coverato in Terapia Intensivaall’ospedale Dono Svizzero diFormia. Il numero complessivodei contagiati sale dunque a 72,mentre sono 41 i ricoverati, 11 inegativizzati (i pazienti inizial-mente positivi e risultati nega-tivi al terzo tampone), 5 i deces-si. In territorio romano si sonoregistrati 12 contagiati in più.«Sulla base dei numeri eviden-ziati - si legge nel comunicatogiornaliero della Asl di Latina -i pazienti positivi attualmentein carico sono 56. Diciotto pa-zienti positivi sono gestiti inisolamento domiciliare. I pa-zienti ricoverati sono collocatipresso lo Spallanzani di Roma(9), la Terapia Intensiva del Go-

retti (5) e presso l’unità di Ma-lattie Infettive del Goretti (20)o altre unità operative del Go-retti e del Dono Svizzero di For-mia (11). I pazienti negativizza-ti sono attualmente 11, dei quali5 ancora ricoverati per altreproblematiche di salute e 6 inosservazione a domicilio. Com-plessivamente, sono saliti a1.473 le persone in isolamentodomiciliare. Parallelamente 78persone hanno terminato il pe-riodo di isolamento».

Le persone in isolamento -

come ribadito dalla stessa Aslnella videoconferenza di vener-dì organizzata con i giornalistiper fare un punto generale del-la situazione -, il cui numero èdestinato a salire secondo leprevisioni degli addetti ai lavo-ri, sono monitorate costante-mente per verificare l’insorgeredi sintomi sospetti e le conse-guenti contromisure da adotta-re, compreso il ricovero inospedale. «In considerazionedell’esistenza di uno specificocluster di pazienti positivi resi-denti nel comune di Fondi e, inparallelo, della probabilità chese ne generino di nuovi nel Co-mune di Latina - ha sottolinea-to anche ieri la Asl guidata daldirettore generale Giorgio Ca-sati -, si raccomanda ai cittadi-ni di queste comunità di rispet-tare rigorosamente le disposi-zioni ministeriali in materia dimobilità delle persone, cercan-do di evitare di uscire dal pro-prio domicilio se non per i mo-tivi specificati dalle stesse di-sposizioni (motivi di salute, la-voro o rientro al proprio domi-cilio-residenza). Allo stessomodo occorre rispettare rigo-rosamente quanto stabilito inmateria di rispetto delle distan-ze, lavaggio delle mani e divietodi assembramento. Si ricordache, allo stato, l’unico modo perevitare la diffusione del conta-gio consiste nel ridurre all’e s-senziale i contatti sociali pertutta la durata dell’e m e r g e n-za».l

Il direttoreg e n e ra l edella Asl

r i c o rd aa n c o ra

il rispettodelle direttive

Ieri13 casi

in più78 pazienti

hanno finitola quarantena

in casa

Il covid-19 sta tenendo tutti in apprensione

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i problemiProtezioni quasi esauriteSoccorritori a rischioIl caso Sulle ambulanze come in ospedale guanti e mascherinevengono centellinati, ma i contagi continuano ad aumentare

EMERGENZA NELL’EMERGENZAANDREA RANALDI

La diffusione del contagio,emersa negli ultimi giorni, sta ri-velando quanto sia ampia la por-tata dell’emergenza in atto. L’on-data dei pazienti positivi sta cre-scendo radicalmente e potrebbeaumentare ancora, eppure le do-tazioni degli operatori sanitarisono già in affanno. A partire daisoccorritori delle ambulanze, fi-no ad arrivare ai reparti più deli-cati degli ospedali come prontosoccorso e malattie infettive, lescorte dei dispositivi di protezio-ne individuale (dpi) scarseggia-no già da tempo, esponendo i la-voratori stessi al rischio infezio-ne: guanti, protezioni per il voltoe sovracamici stanno finendo, lemascherine più sicure, quelledenominate ffp3, sono introva-bili anche per loro. Un problema,questo, che non riguarda soltan-to la sanità pontina, ma l’Italiaintera da nord a sud, investendodi volta in volta le zone che ven-gono coinvolte dall’emergenza.Le scorte non erano sufficienti e iproduttori impreparati? Nel suocomplesso il Sistema sanitarionazionale si è fatto trovare im-preparato e l’attuale chiusuradelle frontiere sta complicandoulteriormente le cose.

La situazione, sul fronte delledotazioni di protezione, era piut-tosto critica già nelle scorse set-timane, quando il covid-19 ini-ziava a diffondersi nel Nordita-lia e la provincia di Latina co-minciava a mobilitarsi per i pri-mi casi sospetti. Già in quel pe-riodo, agli operatori del soccor-so, specie a bordo delle ambulan-ze, veniva chiesto di utilizzarecon parsimonia i dpi, specie ma-scherine ffp3 e camici idrorepel-lenti. E non parliamo del tentati-vo di evitare sprechi, ma propriodi una razionalizzazione neces-saria per gestire le scorte. Fattosta che in quel periodo, complicela difficoltà di valutare i primisospetti, il primo paziente risul-tato positivo in provincia non

era stato trattato con le dovuteprotezioni e tutti gli operatorientrati in contatto con lui, traambulanza, automedica e ospe-dale, erano stati costretti allaquarantena per il rischio cheavevano corso.

Da allora la situazione è peg-giorata, nel frattempo sono ter-minate le mascherine ffp3, men-tre quelle ffp2 e gli operatori delsoccorso stanno iniziando a uti-lizzare quelle chirurgiche, tutta-

via prive dei filtri necessari a fer-mare le molecole del covid-19. Eintanto sulle ambulanze dell’ap-palto regionale iniziano a com-parire una sorta di mascherineche somigliano più a dei panni,un po’ più spessi della garza, do-tati di asole ai lati per essere ag-ganciati alle orecchie, protezioniche servono a ben poche e sonogià state rifiutate dagli ospedalidella Lombardia che se le eranoviste consegnare in attesa delle

Nelle foto al latoi soccorritori

al lavorocon le protezioni

In bassola mascherina

c o n s e g n a taagli operatoriper sopperirela dotazione

Iniziano a compariremas cherine

ineffic acipiù simili a un panno

che a protezioni

mascherine omologate.In occasione della conferenza

stampa di venerdì la Asl ha an-nunciato l’arrivo, tra oggi e do-mani, del materiale acquistatodalla Protezione civile, ma vistala carenza di forniture, la situa-zione resta piuttosto critica, aLatina come nelle altre zone do-ve il contagio sta iniziando a dif-fondersi e gli effetti delle restri-zioni imposte dal Governo ri-chiedono sono ancora lontani.l

La carenzaormai sta

interes s andotutte le zonecome Latinadove il virus

si estende

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Criticità nei repartidove si deve operareLa situazione Lavoro a ciclo continuo al Goretti: si cerca di farfronte alle urgenze, ma non ci sono abbastanza rianimatori

IN TRINCEA

Il coronavirus contagia an-che nei reparti degli ospedali erende ancor più complessa an-che la regolare attività dellestrutture, già impegnate a farfronte all’emergenza sanitaria.Alla forte necessità di masche-rine e tamponi si aggiunge l’u r-genza di gestire casi sospettitutelando gli altri pazienti. Ese, come hanno testimoniato lefoto dai Pronto soccorso delGoretti e di altri ospedali, c’èun forte calo di accessi per lepatologie minori (anche se ri-mane chi, nonostante l’i n d i c a-zione di restare in casa e chia-mare i numeri stabiliti per l’e-mergenza se si hanno sintomisospetti, si presenta in ospeda-le) il problema è gestire la nor-malità degli altri reparti in unasituazione di eccezionaleemergenza che pesa su tutta lastruttura. A soffrire in modoparticolare sono i reparti chedevono far fronte ad altreemergenze legate alle conse-guenze di incidenti, come ad

esempio Ortopedia. La gente sifrattura e i fratturati vannooperati, ma non ci sono abba-stanza rianimatori e senza diloro non si può operare. Tuttele operazioni non urgenti sonostate già sospese al Goretti maresta il problema per quelle in-derogabili e in urgenza chevanno comunque effettuate inun momento in cui tutte le ri-sorse e le energie sono convo-gliate per fronteggiare l’e m e r-genza legata al Covid 19. E’ t u t-

to pronto, dunque, all’e m e r-genza che c’è e che potenzial-mente potrebbe aumentarenei prossimi giorni. A questo siaggiunge la criticità, comune atutti i reparti, legata alla man-canza di presidi, in gran parteautorecuperati: mancano ma-scherine, visiere, protezioni.Un momento di lavoro «ai li-miti» che vede in prima linea ilsacrificio e lo straordinario im-pegno di tutto il personale sa-nitario, nessuno escluso.l

Un tampone per ilrilevamento delCovid 19

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Tribunale off limitsI tempi si allunganoPiazza Buozzi Il termine che riduce al minimo gli accessi saràprorogato ad aprile o maggio. Al penale raffica di udienze rinviate

IL CASOANTONIO BERTIZZOLO

I tempi di una ripresa delleudienze in Tribunale a pieno re-gime si dilatano. Ci vorrà ancoratempo e a breve ci saranno unaraffica di rinvii per diversi pro-cessi, come sta accadendo daquasi una settimana a questaparte. L’accesso è vietato a tuttisia per le udienze civili che per leudienze penali. Se la prima dataipotizzata della fine del decreto,era quella del 22 marzo, adessoalla luce degli ultimi sviluppi delcontagio in provincia, è impen-sabile una riapertura e quasi disicuro la proroga arriverà al 10aprile e in un secondo momentonon è escluso anche che si possaarrivare ad una chiusura totaleper metà o addirittura fine mag-gio. E’ una strada obbligata perscongiurare al minimo ogni al-tro contagio dopo che proprio unavvocato del Foro di Latina erarisultato positivo al Covid 19 edera stato ricoverato allo Spallan-zani da dove venerdì è stato di-messo. Tra pochi giorni finirà laquarantena anche dei cancellie-

ri e dei giudici che hanno avutocontatti con l’avvocato. Il Tribu-nale è stato sottoposto ad una sa-nificazione di tutti i locali pro-prio per non lasciare nulla di in-tentato. In questo momento sistanno svolgendo soltanto leudienze di convalida dal gip econ un collegamento via Skype.Appare scontato il rinvio nelleprossime settimane di diversiprocessi, anche con molti impu-tati, più che altro per l’alto nu-mero di avvocati che sarebberopresenti in aula insieme ai com-ponenti del collegio, cancellieri e

Nel girodi pochi

giorniè cambiato

t u ttosia nel penale

che civile

trascrittori. Senza contare ancheche non è escluso che anche iprocessi in Corte d’Assise per lastessa ragione di sicurezza, pos-sano essere rinviati ad una datasuccessiva alla fine dell’emer-genza del Covid. L’ultima parolaspetterà alla Corte d’Appello chedovrà prendere in esami i datidella provincia di Latina, sotto ilprofilo anche del numero deicontagi. Saranno rinviati diversiprocessi che sono alle battute fi-nali e che si stavano celebrandodavanti al giudice per l’udienzapreliminare. Le tappe dell’emer-genza Coronavirus sono state di-verse: dalle prime avvisaglie del-lo scorso 24 febbraio quando conuna circolare erano state indica-te delle disposizioni di sicurezza,fino alla sanificazione e allachiusura totale di una settimanafa al pubblico. l

Il numero

82L’età media

l In Italia l’età media dei morti è82 anni, il 50% ha più di 80 anni.Le donne sono soltanto il 25% Ilprimo caso di Coronavirus èstato diagnosticato in Cina, inItalia il primo caso a Vo inprovincia di Padova quando èmorto un anziano. Il primo casoregistrato a Latina, risaleinvece a 15 giorni fa quando unoperaio del capoluogo erastato portato in ospedale,prima al Goretti e poi alloSpallanzani di Roma.

Al civile le udienze su skypeLA SCELTA

Nel settore civile le udienzein Tribunale si celebrano pervia telematica e utilizzandoskype. Anche in quest’areamolto nevralgica del sistemagiudiziario di Latina, in un mo-mento storico così difficile,non mancano i disagi per gliavvocati a causa dei tempi chediventano ancora più lunghiperché il sistema a quanto pareè lento e questo può provocaredei problemi e a volte per cele-brare le udienze ci vuole moltotempo, come hanno fatto nota-

re molti avvocati.C’è da sottolineare che l’e d i-

ficio di piazza Bruno Buozzi èuno tra i luoghi più frequentatie più a rischio con un accessodi persone, tra avvocati, magi-strati, dipendenti, pubblico trale 700 e le 1200 unità. In un pri-mo momento era stato l’O r g a-nismo Nazionale Forense achiedere la sospensione e adannunciare poi l’astensioneproprio per la gravità della si-tuazione.

In diverse occasioni le togheavevano inviato delle richiestespecifiche al Ministro dellaGiustizia che però non aveva

L’e m e rg e n z aAna: ricordarsidegli ambulantil «A Latina, come a Pomeziaed in molte città, doveparadossalmente siconsentiva di mantenereaperte le strutture dellaGrande Distribuzione ed iCentri Commerciali senzaapplicare alcuna normaprecauzionale di distanza, imercati sono stati chiusi».Assurdo per l’Ana ,associazione degli ambulantiche sottolinea come i«mercati sono stati i primi apagare per questaemergenza, un comparto chesviluppa il 2% del pil e cheadesso è in ginocchio».

risposto fino a quando poi nonsono emersi i primi casi chehanno portato ad una serie diprovvedimenti.

Nell’edificio di piazza Buoz-zi, già da prima dell’emergenzaerano stato allestito un puntoall’ingresso del Tribunale perigienizzare le mani, così comeerano state prese altre accor-tezze.

Intanto nelle prossime ore èprevista una nuova sanifica-zione dei locali della Procuradi Latina dopo che è stato regi-strato il contagio di due dipen-denti che sono stati ricoveratiin ospedale.l

gli effetti

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Il messaggio per tutti i cittadini del mondo

Stop al ritirodel latte bovinoEd è già scontroLe conseguenze Allevatori beffati. La scusadei bar chiusi ma c’è un nodo sulla concorrenza

AGRICOLTURA

Alcune aziende di raccolta dellatte hanno comunicato ieri agliallevatori che fermeranno la rac-colta e questa nota è stata suffi-ciente per mandare in tilt decinedi aziende sparse su quello che ètuttora il territorio di maggioreproduzione della filiera laziale.Una nota dell’assessore all’agri -coltura, EricaOnorati, ha ribaditola necessità di continuare la rac-colta. La produzione di latte ali-mentare risente della chiusura deibar,caffetterie, ristoranti, pubeingenerale della riduzione del nu-mero dei lavoratori presenti neglistabilimenti, mentre la filiera amonte, fatta appunto di allevatorie autotrasportatori sta conti-nuando a produrre e rischia seria-mente il collasso.

«Come annunciato da Conte civuole un atto di grande responsa-bilitàda partedi tuttiper la tenutasociale ed economica del Paese. -ha detto ieri l’assessore Onorati -La filiera agroalimentare italianaè quanto mai strategica e vitale inun momento di grande emergen-za come quello attuale, durante ilquale l’accesso alcibo va garantitoa tutte e a tutti. E’ pertanto inspie-gabile la presa di posizione, delleultimeore, deigruppidi raccoltaetrasformazione del settore lattie-ro caseario bovino, e anche bufali-no nel caso della nostra regione,che annunciano mancati ritiri, es-

sendo intenzionatia lasciare il lat-te a terra, o che addirittura sugge-riscono pratiche allevatoriali con-trarie al benessere animale. E’ fon -damentale la solidarietà, l’impe -gno e la collaborazione tra tutti isoggetti protagonisti della filiera,dai produttoriai trasformatori. Sele aziende di trasformazione dav-vero smettessero di ritirare il latteo di ritirarlo cercando di ottenereun prezzo inferiore a quello previ-sto dai contratti, metterebbero inginocchio un settore la cui tutela èquanto mai ora necessaria e fon-damentale. Il decreto al vaglio delGoverno deve introdurre sanzionipesantissime per chi approfitteràdella situazione, mettendo in attopratiche di sleale concorrenza».l

L’appellodell’as s es s oreall’a g r i c o l t u ra

«Tu tt idobbiamo

es s ererespons abili

ades s o»

Cosa accade alla base della grande distribuzioneECONOMIA

Cosa sta succedendo alla basedella grande distribuzione di or-tofrutta, nel primo anello di con-giunzione che deve tenere in pie-di gli approvvigionamenti dei su-permercati anche, forse soprat-tutto, in questo di emergenza na-zionale? Lo si vede dalla letterainviata da una delle maggiorirealtà nazionale, la coop San Li-dano di Sezze, che ha comunicatoai maggiori gruppi della grandedistribuzione la necessità di ral-lentare temporaneamente i tem-pi per consentire un adeguato di-

stanziamento del personale, ilquale a sua volta deve rispettarele regole di prevenzione impostecontro la diffusione del coronavi-rus. In pratica succede questo:per rispettare la distanza di unmetro i lavoratori del servizio dimonda, lavorazione e confezio-namento devono necessariamen-te essere di meno di quanti ne ser-vono per il rifornimento quoti-diano della grande distribuzione,di qui la possibilità di ritardi nelleconsegne. E’ una storia singolache, in realtà, coinvolge un’eco-nomia di vasta scala, quella ap-punto dei supermercati, quasitutti concentrati nelle regione del

Nord. E dimostra quanto sia com-plicato, nel dettaglio e in concre-to, mandare avanti un settore co-sì delicato e indispensabile in unmomento incui non sipuò rinun-ciare ai beni essenziali e un mon-do produttivo assai vasto fa i con-ti con problemi oggettivi. Il motto«ce la faremo» parte anche daqueste storie di economia vissutasul campo. Si spiega in questomodo inoltre il ritardo nelle con-segne dei supermercati. Non ètutta «colpa» di coloro che fannoscorte di alimentari, c’è anche unproblema oggettivo negli approv-vigionamenti come si intendeva-no fino a pochi giorni fa. l

La nota di unadelle più grandipiattaforme didistr ibuzionedell’or tofruttadimostra quantosia complessocontinuare ada p p rov v i g i o n a re

A Borgo Sabotinosi parla in tutte le linguel Il cartello con il messaggio dibuon auspicio in questomomento di particolare gravità èstato affisso qualche giorno faall’ingresso dell’uff icioanagrafico decentrato di BorgoSabotino. «Andrà tutto bene»,con l’immancabile arcobaleno, èla frase scritta in nove linguediverse e rivolta ai cittadini ditutto il mondo che ormai, comealtrove, vivono e frequentanoanche le periferie cittadine.Borgo Sabotino non faeccezione, e qualcuno hapensato bene di agire in modoinclusivo. Bravo.

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# a n d rà tu tto b e n eDa San Valentino al centroCISTERNA

Il viaggio per immagini sulterritorio del nord pontinoparte da Cisterna, dal quartie-re San Valentino dove in moltihanno voluto appendere a fi-nestre e balconi le bandierecon il tricolore e soprattutto idisegni dei bambini con il mes-saggio “Andrà tutto bene”.Quasi tutti sono accompagnatida un bellissimo e colorato ar-cobaleno che nasce spesso dal-

la nuvole. Una tavolozza di co-lori e speranza in cui, dobbia-mo dirlo, spicca uno su tutti,quanto meno per le dimensio-ni: si trova appeso ad una casasingola lungo la via Appia, alleporte di Cisterna che saluta oaccoglie quanti arrivano in cit-tà o la lasciano uscendo dallaTangenziale. La scritta è fattacon i colori del tricolore. Al mo-mento Cisterna conta un posi-tivo attualmente ricoverato inospedale e un soggetto negati-vizzato. l

Viaggionel nordp o nt i n oa “c accia”dei disegni edei messaggidei bambini

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CORI

Nel nostro girovagare per Coriincontriamo alcuni genitori che,in due casi, stanno appendendoproprio in quel momento le ulti-me creazioni dei loro figli. Anchequi i bambini hanno scelto di ac-compagnare il messaggio di spe-ranza e di incoraggiamento conl’arcobaleno e le nuvole. Sulle fine-stre esui balconisi vedonosvento-lare anche tanti tricolori, qualcu-no accanto ai disegni appende fio-ri e coccarde. A Cori il primo citta-dino contagiato è tornato a casadopo essere guarito. Ci sono anco-ra due concittadini che attendonolo stesso esito delle analisi.l

Il borgoè con gli altridue positivi

Dai balconidelle abitazionialla scuoladel l’i n fa n z i a

BORGO FLORA

Il centro abitato di Borgo Flo-ra è coloratissimo così comemolte case sulla provinciale checollega Cisterna a Latina. Sonotanti i balconi e le finestre su cuispiccano le bandiere del tricolo-re e i tanti disegni dei bambini.La nostra presenza allarma i re-sidenti, si conoscono tutti e unafaccia sconosciuta attira dietroai vetri delle finestre molti resi-denti. Qui i disegni sono stati ap-pesi anche alla recinzione dellascuola dell’infanzia del borgonaturalmente chiusa, con il soli-to messaggio di incoraggiamen-to: “Andrà tutto bene”. l

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Cronaca La figlia di Gaviano: aiutateci a ritrovare nostro padre

Scomparso da giorni,appello della famigliaCISTERNAGABRIELE MANCINI

«L’emergenza sanitaria non èdalla nostra parte, voi però cheuscite per la spesa o per il lavorodate un’occhiata e se vedeteun’uomo a piedi che potrebbe so-migliare a mio padre, chiamateci.Aiutateci per favore». Marika Ga-viano ha lanciato in queste orel’ennesimo appello alla comunitàlocale e alla rete dei social. Lei, lamamma e il fratello attendonogiorni notizie del papà Salvatore,allontanatosi di casa il 4 marzo eda quel giorno scomparso. L’uo -mo di 52 anni, residente nella zonadi Isolabella èuscitodi casaquellamattina per andare al lavoro, por-tando con se solo il cellulare. Soldi,documenti, chiavi e soprattutto ifarmaci per la sua cura sono rima-sti nell'abitazione della frazioneagricola del comune dei butteri.Questo è quanto ha raccontatoMarika alla trasmissione di Rai3"Chi l'ha visto?". Un comporta-mento strano, che ha subito inso-spettito i familiari. Marika insie-me al fratello hanno provato acontattare il padre senza però riu-scire a rintracciarlo. Poi è stato lostesso Salvatore, qualche ora do-

La stazionedi Cisternae S a l va to reG av i a n o

po, a scrivere un messaggio al fi-glio, in cuidicevadiessere aRomae chiedendo al familiare di andarea recuperare il furgone nel par-cheggio della stazione di Cisterna.Da quel momento del 52enne si so-no perse completamente le tracce.Sono passati dodici giorni e nessu-

no sembra aver visto Salvatore.Quella mattina al parcheggio del-lo scalo ferroviario sicuramenteavrà incrociato gli avventori delvicinomercato settimanale,ma inpochi l'avrannonotato vistoil tan-tovia-vai inquella ore.Non ènem-meno detto poi che Salvatore è sa-

Il 52ennesi èallont anatoda casail 4 marzo,c o nt i n u a n ole ricerche

lito davvero su un treno. Nellescorse giornate ci sono state alcu-ne segnalazioni della sua presen-za nella zona industriale, i riscon-tri però hanno al momento datoesito negativo. Sono ore di ango-scia e ansia per la famiglia Gavia-no e il caos generato dal coronavi-

rus non favorisce le ricerche del52enne. Ogni anno nel nostro pae-se scompaiono circa mille perso-ne. E purtroppo in Italia non esisteancora una specifica banca dati oarchivio delle persone scomparse,se non quello del programma tele-visivo “Chi l'ha visto?”.l

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Istituto Superiore di Sanità: pulizia ambienti chiusi https://www.lanotiziapontina.it/2020/03/14/istituto-superiore-di-sanita-pulizia-ambienti-chiusi/

Flashmob: Affacciati alla finestra Cisterna Mia *VIDEO* https://www.lanotiziapontina.it/2020/03/14/flashmob-affacciati-alla-finestra-cisterna-mia-video/

Polizia Locale: controlli sulla circolazione https://www.lanotiziapontina.it/2020/03/14/polizia-locale-controlli-sulla-circolazione/

Istituto Superiore di Sanità: come gettare i rifiuti https://www.lanotiziapontina.it/2020/03/14/istituto-superiore-di-sanita-come-gettare-i-rifiuti/