RASSEGNA STAMPA 23 Settembre 2013 · fondi pensione e conflitti di interesse Il 13 novembre 2014 è...

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RASSEGNA STAMPA 21 NOVEMBRE 2014 Sede Milano Corso Italia 22 Sede Trieste Via Fabio Filzi 21/1

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23 Settembre 2013

23 Settembre 2013

RASSEGNA STAMPA

21 NOVEMBRE 2014

Sede Milano – Corso Italia 22

Sede Trieste – Via Fabio Filzi 21/1

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INDICE

PRIMO PIANO

FONDO PENSIONE AGENTI

IL FORUM DEI GRUPPI AGENTI ESPRIME UNANIME CONSENSO ALLA PROPOSTA ANAPA E

UNAPASS SUL PIANO DI SALVATAGGIO DEL FONDO PENSIONE AGENTI E SUL RINNOVO DEL

CCNL DIPENDENTI

FONDO PENSIONE AGENTI: L’AAU APPOGGIA LA POSIZIONE DI ANAPA E UNAPASS

DAL MERCATO ASSICURATIVO

FONDO PENSIONE: IL GRUPPO AGENTI DI ASSICURAZIONE TORO PRENDE INIZIATIVA

RACCOLTA PREMI NEI DANNI: IN CALO L’INCIDENZA DEGLI AGENTI, MA NEL RAMO RC AUTO…

FONDI PENSIONE E CONFLITTI DI INTERESSE

POLIZZE OMNIBUS AI PROFESSIONISTI

ALLIANZ: SCONTI PER I SOCI DI 8 ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI

ORGANIZZAZIONI SINDACALI

ANAPA – UNAPASS

CCNL DIPENDENTI, SOTTOSCRITTO IL RINNOVO TRA ANAPA – UNAPASS E LE OO.SS.

CCNL DEI DIPENDENTI DELLE AGENZIE: ANAPA E UNAPASS FIRMANO IL RINNOVO SNA

CCNL DEI DIPENDENTI DI AGENZIA, ALCUNI ESPONENTI DI CGIL, CISL E UIL DIMENTICANO DI CONOSCERE LA CONFSAL MALGRADO I TAVOLI COMUNI

VIA LIBERA AL NUOVO ENTE BILATERALE COLLEGATO AL CCNL DEI DIPENDENTI DI AGENZIA. ATTIVATA LA CASSA MALATTIA LAVORATORI AGENZIALI

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SOCIETA’ E DINTORNI

ISTAT: LE FAMIGLIE ITALIANE SI SENTONO UN PO' PIÙ RICCHE

IL CANONE TV IN BOLLETTA (DIMEZZATO) FONDI PENSIONE, TASSE PIÙ LEGGERE

ALUNNO SENZA SOSTEGNO? DANNO DA 1.000

RISPARMIO GESTITO

RISPARMIO GESTITO VERSO IL RADDOPPIO DELLA RACCOLTA

PREVIDENZA E DINTORNI

STABILITÀ, MINI-SCONTO SUI FONDI

IL FORUM DEI GRUPPI AGENTI ESPRIME UNANIME CONSENSO ALLA PROPOSTA ANAPA E UNAPASS SUL PIANO DI SALVATAGGIO DEL FONDO PENSIONE AGENTI E SUL RINNOVO DEL CCNL DIPENDENTI. Si è svolto martedi a Bologna, il 3° Forum Gaa 2014 organizzato da Anapa e da Unapass al quale hanno partecipato circa 90 agenti professionisti di assicurazione, in rappresentanza di 18 gruppi agenti, alcuni dei quali anche aderenti allo Sna. Due i principali argomenti all'ordine del giorno: salvataggio del Fondo Pensione Agenti e rinnovo del CCNL dipendenti di agenzia. Sul primo punto-informa un comunicato è stato presentato l'excursus storico dei 10 mesi di trattativa fra le parti sociali, ponendo in evidenza le numerose contraddizioni, dilazioni e strumentalizzazioni che l'hanno caratterizzata, e prendendo atto

PRIMO PIANO

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che l'unica ipotesi realisticamente percorribile è quella che prevede la trasformazione del regime in quello contributivo, il contributo straordinario da parte delle imprese di 16 milioni di euro ed i contributi integrativi da approvarsi in sede di contrattazione di 2° livello. Su richiesta dell'assemblea, Anapa e Unapass solleciteranno formalmente nei prossimi giorni il Consiglio di Amministrazione del Fondo di procedere all'approvazione definitiva del piano di salvataggio sulla base delle indicazioni fatte pervenire da oltre un mese allo stesso CdA da tutte le Parti Sociali. Piano da presentare poi a Covip auspicandone l'approvazione, per evitare il commissariamento del Fondo, sempre più incombente. Unanime consenso è stato poi espresso in merito alla presentazione del rinnovo del CCNL dipendenti di agenzia che Anapa e Unapass hanno concluso, dopo una lunga e complessa trattativa, con i sindcati di categoai.sindacati di categoria presenta dei miglioramenti sia sotto l'aspetto normativo, che tengono conto dell'evoluzione organizzativa dell'impresa-agenzia, che su quello economico, considerando il grave momento di difficoltà dovuto alla crisi di redditività in cui versa il settore agenziale (tra i punti salienti, l’abolizione degli automatismi di carriera, l’accordo di apprendistato, lo sconto del 28% sugli arretrati, che sono dovuti in quanto rappresentano un debito sia morale che giuridico, dilazionabile in 14 rate). Il tutto nel pieno rispetto dei diritti dei dipendenti di agenzia, da tutti i presenti unanimemente riconosciuti come un pilastro fondamentale su cui si regge l'attività agenziale. Anapa e Unapass hanno annunciato che nei prossimi giorni ci sarà a Roma la formale sottoscrizione dell'articolato che avrà valenza giuridica come contratto del settore, Alcuni Gruppi Agenti, anche di estrazione di altra sigla sindacale, hanno già dichiarato che daranno indicazione ai loro associati di applicare il CCNL Anapa - Unapass.

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FONDO PENSIONE AGENTI: L’AAU APPOGGIA LA POSIZIONE DI ANAPA E UNAPASS

Anche per Enzo Sivori, presidente dell’Associazione agenti UnipolSai, l’unica soluzione è

trasformare il fondo “a contribuzione definita”, con gestioni separate delle imprese a favore dei

propri agenti.

Dopo aver disertato l’ultimo congresso elettivo del Sindacato nazionale agenti e dopo aver più volte criticato la politica attuata dal sindacato di via Lanzone, il presidente dell’Associazione agenti UnipolSai (Aau), Enzo Sivori (prende ancora una volta le distanze.

Presente martedì scorso, a Bologna, al terzo Forum dei Gruppi aziendali, organizzato da Anapa e Unapass, Sivori ha diramato alla stampa una nota sullo stato attuale in cui versa il Fondo pensione agenti, appoggiando, di fatto la posizione assunta dalle due associazioni.

«Le cause della grave crisi che ha colpito il Fondo sono senza dubbio da ricercarsi nelle politiche di gestione attuate negli ultimi quattro lustri dello scorso millennio, allorché tutti i soggetti coinvolti continuarono ad ispirarsi al principio del laissez faire – laissez passer, incuranti di ciò che stava accadendo e di ciò che sarebbe accaduto nell’immediato futuro a tutti i fondi di previdenza, a causa dello sbilancio tra attivi e pensionati in costante ed inesorabile crescita», afferma Sivori. «Le recenti modifiche normative sono solo responsabili di aver fatto emergere le criticità patrimoniali prospettiche, mentre le stesse avrebbero potuto essere evitate con una pianificazione economica rigorosa, evitando ad esempio i due successivi aumenti delle prestazioni licenziati negli anni ‘80 e ‘90. Ciò detto, riteniamo che tutta la categoria, compresi i pensionati, debba adoperarsi per contribuire al salvataggio del fondo, tenendo conto del contesto strategico ed economico in cui deve svolgersi la trattativa. Un contesto che non è più immutato ed immutevole, ma in continua rivoluzione e per ciò articolato anche nelle soluzioni e nei modelli di trattativa».

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Per il presidente di Aau, «i cambiamenti in atto rendono sempre più sfumato il confine fra primo e secondo livello di contrattazione, e sempre più necessaria la contaminazione fra gli stessi, ricercando senza preconcetti un punto d’incontro fra le differenti visioni e fra i diversi soggetti. A fronte di un intervento delle compagnie per il salvataggio del fondo, l’azzeramento degli aumenti pensionistici fatti alla fine del secolo scorso, l’aumento dei versamenti da effettuare, si potrebbe trasformare il fondo da “a prestazione definita” in fondo “a contribuzione definita” che possa prevedere, al suo interno, gestioni separate delle imprese a favore dei propri agenti. In tal modo si articolerebbe una soluzione di primo-secondo livello che potrebbe incontrare i favori di tutti, garantendo al contempo la continuità delle prestazioni pensionistiche integrative e la riforma integrata del fondo, attraverso un’unica gestione delle risorse di entrambi i livelli».

Tutto Intermediari

FONDO PENSIONE: IL GRUPPO AGENTI DI ASSICURAZIONE TORO PRENDE INIZIATIVA

Per chiarire realmente la situazione attuale del Fondo, la rappresentanza presieduta da Roberto

Salvi si è rivolta a uno studio attuariale (quello del presidente dell’Ordine nazionale degli attuari) per

avviare un’analisi tecnica-statistica. Ai vertici del Fondo sono state chieste specifiche informazioni e

documentazione. «È una iniziativa che va nell’interesse della categoria» dice Salvi.

Sul tema del Fondo pensione agenti cominciano a scaldarsi e a intervenire fattivamente anche i

gruppi aziendali agenti, visto che le posizioni di Sna da una parte e Anapa e Unapass dall’altra

restano distanti.

È il caso del Gruppo agenti di assicurazione Toro (Gaat), che ha rotto gli indugi. Il suo presidente, Roberto Salvi si è rivolto allo studio Crenca & Associati, di cui è titolare Giampaolo Crenca, presidente dell’Ordine nazionale degli attuari, allo scopo di avviare uno studio tecnico, statistico e attuariale sul Fondo pensione agenti, al di là di un mero discorso economico.

«Lo scorso lunedì ho inviato una raccomandata al Fondo pensione agenti e in particolare al suo presidente Francesco Pavanello, con la quale ho chiesto la documentazione e le informazioni necessarie per avviare l’attività di consulenza tecnico statistico attuariale volta a chiarire la reale sostenibilità del Fondo stabilendo con precisione l’entità del disavanzo, dato che all’ultimo Comitato Gaa di qualche giorno fa ci è stato comunicato che ancora a oggi non è definita con esattezza la cifra in questione» riferisce Salvi a Tuttointermediari.it.

«Mi sembra che tutte le analisi svolte fino a oggi si concentrino nel migliore dei casi sull’aspetto economico e nulla è stato fatto per analizzare il discorso sotto l’aspetto prettamente tecnico e attuariale che invece, a mio parere, rappresenta l’approccio tecnicamente corretto. Non si comprende pertanto come più di qualcuno, senza avere i dati necessari e quindi sulla base di un metodo deficitario, proponga rimedi senza aver prima accertato la malattia. La nostra è una iniziativa che va nell’interesse della categoria che, visto le notizie circolate in merito al disavanzo prospettico, ha interesse e anche il diritto a conoscere con esattezza le questioni», dice il presidente del Gaat. «Attendiamo fiduciosi i

DAL MERCATO ASSICURATIVO

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documenti da parte del Fondo per avere chiara la situazione e quindi valutare il da farsi», ha concluso Salvi.

Tutto Intermediari

RACCOLTA PREMI NEI DANNI: IN CALO L’INCIDENZA DEGLI AGENTI, MA NEL RAMO RC AUTO…

La quota intermediata passa dall’81,1% all’80,5%, ma nel ramo Rc auto è in crescita, a discapito delle

altre forme di vendita diretta, comprendenti i canali telefonico e internet, che segnano una battuta

d’arresto. I dati dell’Ivass si riferiscono al primo semestre 2014.

Nel ramo Rc auto aumenta l’incidenza delle agenzie, mentre è in calo quella relativa alle altre forme di vendita diretta (che comprende anche i premi acquisiti attraverso il canale telefonico e il canale internet). È quanto evidenziano i dati diffusi dall’Ivass relativamente alla ripartizione per canale distributivo della raccolta premi danni nei primi sei mesi del 2014.

L’analisi, come si può vedere dalla tabella a fianco, continua a evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato, che collocano l’80,5% del portafoglio danni (percentuale comunque in calo rispetto all’81,1% del primo semestre 2013) e l’86,6% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (in aumento rispetto all’86,3% dello stesso periodo dell’anno scorso). Anche le agenzie con mandato registrano un aumento: l’incidenza sul totale dei danni passa dal 2,4% al 2,6% e nel solo ramo auto dallo 0,3% allo 0,4%.

E veniamo alle altre forme di vendita diretta, che registrano un segno negativo (l’incidenza passa dal 6% al 5,6% e nel ramo Rc auto dall’8,6% all’8,3%). Segno positivo per gli sportelli bancari e postali (ma nella Rc auto la situazione è stabile) e per i broker, la cui incidenza sul totale dei rami danni sale dal 6,8% al 7,2%.

Tutto Intermediari

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FONDI PENSIONE E CONFLITTI DI INTERESSE

Il 13 novembre 2014 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264, il Decreto del Ministero delle Finanze del 2 settembre 2014, n. 166 “Regolamento di attuazione dell’articolo 6, comma 5-bis del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, recante norme sui criteri e limiti di investimento delle risorse dei fondi pensione e sulle regole in materia di conflitti di interesse”.

Il decreto ha l’obiettivo di disciplinare i criteri di investimento dei fondi pensione, conferendone una maggior flessibilità grazie all’approccio qualitativo agli investimenti, ma soprattutto quello di regolare i conflitti di interesse secondo le linee guida stabilite dalla Direttiva MIFID 2004/39/CE.

Assinews

ALLIANZ: SCONTI PER I SOCI DI 8 ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI

L’accordo di convenzione prevede, in generale: uno sconto complessivo del 15% su polizze Rc auto e

altre garanzie accessorie, l’impegno a ricorrere alla conciliazione paritetica, il

divieto della cessione del credito e l’utilizzo delle carrozzerie fiduciarie.

Allianz Italia stringe un accordo con le 8 associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori) che aderiscono al Forum Ania Consumatori. Obiettivo? Una riduzione dei costi delle polizze Rc auto e delle garanzie accessorie (incendio e furto, atti vandalici ed eventi naturali, kasko completa e collisione) e la promozione della conciliazione paritetica, che semplifica le procedure di risarcimento degli assicurati.

L’accordo di convenzione prevede, in generale: uno sconto complessivo del 15% su polizze Rc auto e altre garanzie accessorie, l’impegno a ricorrere alla conciliazione paritetica, il divieto della cessione del credito e l’utilizzo delle carrozzerie fiduciarie. Per quanto riguarda le garanzie accessorie, l’intesa prevede una serie di sconti per gli iscritti alle associazioni dei consumatori convenzionate: 15% sulle tariffe Rc auto e del 25% qualora sull’auto sia installato un sistema di rilevazione telematica Allie; 15% su incendio e furto e 30% qualora sull’auto sia installato un sistema di rilevazione telematica Allie; 15% sulle garanzie contro atti vandalici ed eventi naturali; 15% sulle garanzie kasko completa e collisione.

L’assicurato, in virtù degli accordi di convenzione, deve accettare una clausola che vieta la cessione del credito Rc auto, impedendo di fatto lo sviluppo del cosiddetto “mercato dei sinistri”. Nel caso di sinistro, inoltre, l’assicurato si rivolgerà per le riparazioni dei danni subiti all’auto a una delle oltre 1.500 carrozzerie fiduciarie convenzionate con il gruppo Allianz e capillarmente diffuse su tutto il territorio nazionale.

Altra clausola è quella che impegna l’assicurato a ricorrere alla conciliazione paritetica nel caso di una controversia su un sinistro (procedura che può essere avviata per i sinistri Rc auto con risarcimento per danni a cose e/o persone fino a 15.000 euro). La procedura si attiva su input del danneggiato per il tramite dell’associazione dei consumatori e la controversia viene quindi discussa da una camera di conciliazione composta da un rappresentante Allianz e un rappresentante dei consumatori. La procedura si chiude in 30 giorni dal ricevimento della domanda da parte della compagnia ed è gratuita. In caso di esito positivo, il procedimento si conclude con la sottoscrizione di un verbale di conciliazione che ha efficacia di accordo transattivo; in caso di esito negativo, viene redatto un verbale di mancato accordo e l’assicurato valuterà se ricorrere al giudice. I casi di controversia per i quali è prevista la conciliazione paritetica riguardano gli assicurati che non hanno ricevuto risposta dalla

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compagnia entro i termini di legge, gli assicurati cui è stato negato il risarcimento e coloro che hanno accettato il risarcimento a titolo di acconto, purchè gli stessi non si siano affidati ad altri soggetti per la gestione del sinistro.

Tutto Intermediari.

POLIZZE OMNIBUS AI PROFESSIONISTI

Il professionista sarà coperto da una polizza assicurativa che risarcirà i danni da lui commessi a terzi nell'ambito della propria attività, anche quando questi «sinistri professionali» siano stati denunciati al di fuori del periodo di stipula dei contratti.

L'importante è che la richiesta di risarcimento da parte del terzo danneggiato sia pervenuta all'assicuratore durante il tempo per il quale è stata stipulata l'assicurazione. A fronte dell'obbligatorietà dell'assicurazione per la responsabilità civile per l'attività professionale, si potranno offrire polizze differenziate nelle condizioni economiche, che garantiscano la prestazione assicurativa prevista dall'articolo 1917 c.c. prive delle clausole cosiddette claims made. Ma in virtù della nuova clausola l'assicuratore si obbliga a tenere indenne l'assicurato-professionista dalle conseguenze dannose dei fatti illeciti da lui commessi anche prima della stipula. La novità è contenuta in un pacchetto di norme redatte dal ministero dello sviluppo economico, che fonti interne a palazzo Ghigi sostengono confluiranno nella legge di stabilità 2015 in materia assicurativa. Norme che prevedono anche una definizione della tabella unica, a livello nazionale, per l'attribuzione del valore alle menomazioni di non lieve entità di cui all'articolo 138 del dlgs 7 settembre 2005, n. 209 (codice delle assicurazioni private). E l'attribuzione della medesima sottoclasse riconosciuta dalla vecchia compagnia assicurativa al fine di garantire (almeno) il medesimo trattamento economico. Ma c'è anche altro. In materia di responsabilità civile auto viene previsto l'inserimento di modelli contrattuali che garantiscano all'assicurato significative riduzioni del premio in caso di installazione di strumenti elettronici che registrano l'attività del veicolo, ciò tuttavia in assenza di meccanismi fidelizzanti nel tempo. In deroga agli articoli contenuti nel libro IV, titolo I, capo V, del codice civile, viene stabilito che, a fronte dell'ottenimento di sconti di livello significativo a favore dell'assicurato, il diritto al risarcimento dei danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti non sia cedibile a terzi senza il consenso dell'assicuratore. La responsabilità civile per l'attività professionale, la cui obbligatorietà è stata di recente introdotta è, infatti, strettamente connessa alla modifica normativa, di cui all'art. 3, c. 5, let. e) del dl 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011, n. 148, la quale ha disposto che i professionisti sono tenuti a stipulare idonea assicurazione per la responsabilità civile per l'attività professionale da essi svolta. Un simile obbligo dal lato della domanda richiede la garanzia che, dal lato dell'offerta, vi sia un effettivo contesto concorrenziale e modelli contrattuali che evitino il rischio di sfruttamento, in termini di premi elevati e/o di clausole vincolanti e/o abbinamenti di più servizi, della rigidità della domanda.

Italia Oggi.

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ANAPA – UNAPASS

CCNL DIPENDENTI, SOTTOSCRITTO IL RINNOVO TRA ANAPA – UNAPASS E LE OO.SS.

E’ stato firmato a Roma l’annunciato rinnovo del CCNL dipendenti delle agenzie di assicurazione in gestione libera tra tra le Rappresentanze Sindacali Nazionali dei dipendenti di agenzie di assicurazione (Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna e Uilca) e le Associazioni datoriali degli agenti Anapa ed Unapass-Rete ImpresAgenzie; le parti hanno sottoscritto il rinnovo per gli anni 2012-2015 del CCNL scaduto il 31.12.2011.

Il negoziato – si legge in una nota congiunta di OO.SS. e associazioni datoriali – ha consentito alle Parti “di trovare le giuste soluzioni normative ed economiche, per rafforzare il settore e le agenzie di assicurazione, riaffermando il valore della contrattazione collettiva nazionale”.

Attraverso questo accordo, le parti sono inoltre riuscite – prosegue la nota – “a risolvere e superare le difficoltà applicative del CCNL precedente, in perfetta continuità con la storia contrattuale presente nelle agenzie di assicurazione. I contenuti dell’intesa soddisfano sia le aspettative dei dipendenti che le esigenze dei datori di lavoro”.

Intermedia Channel

CCNL DEI DIPENDENTI DELLE AGENZIE: ANAPA E UNAPASS FIRMANO IL RINNOVO

Il documento è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna e Uilca.

Era questione di giorni, di ore. Alla fine, le organizzazioni sindacali Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Fna e Uilca e le

associazioni datoriali Anapa e Unapass hanno sottoscritto, oggi, a Roma, il rinnovo per gli anni 2012-

2015 del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei dipendenti delle agenzie di assicurazione in

gestione libera scaduto il 31 dicembre 2011. È quanto hanno comunicato poco fa le organizzazioni

interessate attraverso una nota diffusa alla stampa.

«Il negoziato», si legge nel comunicato, ha consen to alle par , in forza della maggiore rappresenta vità di se ore, di trovare le giuste soluzioni normative ed economiche, per rafforzare il settore e le agenzie di assicurazione, riaffermando il valore della contrattazione collettiva nazionale», riuscendo anche a risolvere e superare le di coltà applica ve del Ccnl precedente, in perfe a con nuità con la storia contra uale presente nelle agenzie di assicurazione».

Tutto intermediari

ORGANIZZAZIONI SINDACALI

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SNA

CCNL DEI DIPENDENTI DI AGENZIA, ALCUNI ESPONENTI DI CGIL, CISL E UIL DIMENTICANO DI CONOSCERE LA CONFSAL MALGRADO I TAVOLI COMUNI

Alcune polemiche sono montate in queste ore a seguito della decisione di SNA di siglare il nuovo CCNL dei dipendenti di agenzia con altre sigle sindacali al di fuori della tradizionale "Triplice" (Cgil, Cisl, Uil). Polemiche mosse soprattutto da alcuni rappresentanti dei dipendenti. Sulla credibilità istituzionale della Confsal, tuttavia, il Governo si è fatto avanti con dichiarazioni esplicite. La sigla sindacale è molto conosciuta, in verità, dagli addetti ai lavori. Confindustria ha ospitato ad esempio - proprio qualche giorno fa a Roma - la Fesica-Confsal, per la firma del CCNL del settore produttivo Ceramico che annovera 37.000 addetti in Italia. Più in generale, è doveroso segnalare il Testo Unico di Rappresentanza sottoscritto a inizio 2014 dal Presidente Nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi, e dal Segretario Nazionale Confsal, Marco Paolo Nigi. Difficile sostenere l'accusa di scarsa capacità rappresentativa della Confsal, soprattutto da parte di Cgil, Cisl e Uil che in decine di circostanze di sono sedute e si siederanno al tavolo di contrattazione proprio a fianco degli esponenti della Confsal. Sarà sufficiente digitare in Google le sigle sindacali per verificare.

SNA CHANNEL

VIA LIBERA AL NUOVO ENTE BILATERALE COLLEGATO AL CCNL DEI DIPENDENTI DI AGENZIA. ATTIVATA LA CASSA MALATTIA LAVORATORI AGENZIALI

Si è tenuta a Milano (20 novembre 2014, ndr), presso la sede SNA, l'Assemblea dei delegati dell'Ente Bilaterale collegato al nuovo CCNL dei dipendenti di agenzia. Accordo sottoscritto dal Sindacato due settimane fa ed operativo dal 10 novembre scorso. Prima delibera assunta: l'attivazione della Cassa Malattia Lavoratori Agenziali e l'allargamento del Consiglio Direttivo con inclusione dei delegati SNA tra i quali un noto consulente esperto in materia (Senior Business Analyst and Data Scientist at Siemens). Tutti i provvedimenti sono stati assunti all'unanimità. "Il nuovo clima collaborativo registrato permetterà - ha affermato il Presidente Nazionale SNA, Claudio Demozzi - di attivare tempestivamente tutti i servizi propri delle Ente Bilaterale e di non ripetersi degli errori del passato".

SNA CHANNEL

ISTAT: LE FAMIGLIE ITALIANE SI SENTONO UN PO' PIÙ RICCHE

La quota di famiglie italiane che pensano che la propria condizione economica sia invariata o in

miglioramento è passata dal 41 al 52,1% fra 2013 e 2014. Lo ha rilevato l'Istat aggiungendo che la

percezione della condizione economica della famiglia migliora soprattutto al Centro-nord. Nel 2014 il

quadro della soddisfazione generale della popolazione di 14 anni e oltre, dopo il forte calo tra il 2011

e il 2012, si è stabilizzato sui livelli dell'anno precedente. In particolare risulta elevata e stabile la

soddisfazione per le relazioni familiari, amicali e per la salute. Cresce quella per il tempo libero e

SOCIETA’ E DINTORNI

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migliora la percezione della situazione economica e la fiducia verso il prossimo. Parallelamente

aumenta la soddisfazione per la situazione economica personale: il 43,4% delle persone si dichiara

soddisfatta della propria situazione economica, rispetto al 40,1% del 2013. Anche in questo caso il

miglioramento è più evidente al Centro-nord. Nel 2014 il 74,9% degli occupati si dichiara molto o

abbastanza soddisfatto del proprio lavoro. La quota è in crescita rispetto al 2013 (73,2%). Le donne si

dichiarano più soddisfatte degli uomini (76,7% contro il 73,6%). Oltre il 30% delle famiglie dichiara la

presenza di problemi nella zona in cui vive, quali: traffico (36,9%), difficoltà di parcheggio (35,2%),

inquinamento dell'aria (34,4%), difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (30,7%), rumore

(30,6%), rischio di criminalità (30%) ma rispetto al 2013 diminuiscono le famiglie che riscontrano

queste difficoltà. Le persone che nel 2014 si dichiarano soddisfatte per le relazioni familiari sono il

90,3% e anche sullo stato di salute il 79,9% della popolazione esprime un giudizio positivo (livelli

stabili). Per quanto riguarda infine il tempo libero, si dichiara soddisfatto il 64,5% della popolazione.

MF

IL CANONE TV IN BOLLETTA (DIMEZZATO) FONDI PENSIONE, TASSE PIÙ LEGGERE

Dopo il prelievo di 150 milioni, contro il quale il consiglio di amministrazione ha fatto ricorso proprio

ieri, anche se è stato tamponato con la quotazione in Borsa di RaiWay, il governo studia un nuovo

intervento sulla Rai, sempre con l’obiettivo di far cassa, stavolta anche per l’azienda pubblica. L’idea

è quella di far pagare il canone in base al reddito, ma insieme alla bolletta elettrica dell’abitazione.

Così, secondo l’esecutivo, l’imposta sarebbe impossibile da evadere, e il suo importo verrebbe anche

ridotto, garantendo alla Rai le risorse necessarie. Il piano, annunciato ieri dal viceministro

dell’Economia, Enrico Morando, vedrebbe la luce nelle prossime settimane con un emendamento

alla legge di Stabilità, che alla Camera sta subendo aggiustamenti marginali, ma non trascurabili, a

cominciare dalla decisione di ridurre l’Iva sui libri elettronici dal 22 al 4%. Ieri sono stati aumentati i

fondi per i non autosufficienti, i malati di Sla, il Made in Italy, le emergenze, la tutela dei minori, ed il

governo si è detto pronto a ripensare anche l’aumento delle tasse sulle rendite dei fondi pensione .

Mossa antievasione

Dopo mesi di riflessioni — la misura era già stata ipotizzata ai tempi del decreto sugli 80 euro — è

stato lo stesso premier, Matteo Renzi, appena tornato dall’Australia per il G20, a dare il via libera al

progetto di inserire il canone Rai nella bolletta elettrica. «Pagheremo meno, ma pagheremo tutti. Il

principio ispiratore è quello dell’equità e della lotta all’evasione» stimata come minimo al 27%,

spiega il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli. I tecnici del governo stanno

facendo le simulazioni per «tarare» la nuova misura dell’imposta, con l’obiettivo di raggiungere un

gettito complessivo di 1,7-1,8 miliardi.

Per le fasce di reddito più basse, tenendo conto dell’indicatore Isee, si pensa a un’esenzione totale o

parziale. Per i redditi medi e alti, invece, il costo del nuovo canone potrebbe oscillare tra i 60 e gli 80

euro. Ma non è ancora chiaro se si pagherà solo sulla prima casa (come accade oggi), o se il canone

sarà dovuto per ogni abitazione posseduta, magari con uno sconto per le eventuali seconde o terze

case. L’obiettivo è ricavare almeno 300 milioni in più rispetto a quanto entra oggi con il canone, parte

dei quali andrebbe alla Rai, parte alle emittenti private, che vivono una condizione di «crisi

drammatica» come ha detto ieri Morando. Con la riforma dovrebbe cambiare anche un aspetto

fondamentale, cioè il presupposto dell’imposta. Oggi è il possesso di un apparecchio radiotelevisivo,

domani il possesso di una qualsiasi apparecchiatura elettronica (device) atta alla ricezione di segnali

radio e tv, compresi computer, tablet e smartphone .

I nodi da sciogliere

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Il governo, in ogni caso, punta a «una soluzione strutturale, con un diverso assetto del canone Rai»

ha detto Morando, sottolineando però che il lavoro tecnico di messa a punto del provvedimento non

è ancora concluso, e che probabilmente l’emendamento sarà presentato tra qualche settimana al

Senato. L’operazione non è così semplice come potrebbe sembrare (un sistema simile, per inciso,

esiste solo a Cipro, in Macedonia e in Grecia, dove è stato pure censurato dalla Corte costituzionale)

ed i problemi da sciogliere non sono pochi.

Le società elettriche, tanto per cominciare, non sono per niente entusiaste dell’idea. Già raccogliere e

trasferire i dati delle utenze rappresenta, per loro, un’incombenza ed un costo in più. C’è poi il nodo,

che forse è quello maggiore, della riscossione del canone. Oggi è affidato all’Agenzia delle entrate,

ma se confluisse nella bolletta elettrica il soggetto della riscossione sarebbe la società che fornisce il

servizio. Anche in questo caso con dei costi. Poi c’è il problema degli affitti, quando la bolletta è

intestata al proprietario anziché all’inquilino. Dovrebbe pagare il primo e poi rivalersi sul secondo.

Iva al 4% sugli ebook

La Commissione Bilancio della Camera, intanto, ieri ha approvato alcuni emendamento importanti

alla legge di Stabilità. L’aliquota Iva sui libri elettronici scende da quella massima del 22, a quella

minima del 4%, con un emendamento presentato e sostenuto da tutti i gruppi politici. Per iniziativa

del governo il Fondo per le non autosufficienze sale a 400 milioni, ricavandone 150 per l’assistenza ai

malati di Sla, ed è stato rifinanziata la social card , confermando i requisiti di accesso anche agli

extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, precisa l’Economia in risposta a Ncd che parla

di estensione del beneficio agli immigrati.

Per gli incentivi agli acquisti di macchinari sono stati stanziati 12 milioni, mentre all’Ice ne andranno

130 nel 2015 per la promozione del Made in Italy . Soprattutto, è arrivata la conferma che il governo

potrebbe presto ripensare l’aumento delle imposte sulle rendite dei fondi pensione e la rivalutazione

del Tfr. Morando, in Commissione, ha detto che l’esecutivo è disponibile e sta cercando risorse

alternative per coprire quegli incassi (400 milioni circa in totale). A Palazzo Chigi, intanto, è stato

presentato il piano-stralcio per l’emergenza idrogeologica: dei 2,3 miliardi stanziati in passato, ma

non ancora spesi, sono stati attivati 1,3 miliardi per 69 opere di prevenzione e assestamento in 1.130

Comuni, che comprendono anche il fiume Seveso e il torrente Bisagno

CORRIERE DELLA SERA

ALUNNO SENZA SOSTEGNO? DANNO DA 1.000

Mille euro al mese di danno esistenziale per ogni mese di scuola frequentato dall'alunno disabile senza

l'insegnante di sostegno. E a pagare sarà il ministero dell'istruzione. È quanto emerge dalla sentenza

2909/14, pubblicata dalla terza sezione del Tar Sicilia. È il quadro costituzionale a imporre che ogni

studente non possa fruire solo sulla carta del percorso di formazione offerto della scuola. È così che se

un bambino ha gravi problemi e non ha potuto fruire della misura di sostegno deve essere risarcito del

danno non patrimoniale, definibile come danno «esistenziale», che deve essere liquidato in via

equitativa. Quanto al numero di ore di lezione di aiuto delle quali ha bisogno l'allievo conta il piano

individualizzato scolastico fino a prova contraria. E se non sopraggiunge un documento di contenuto

contrario rispetto a quelli che fondano la pretesa della famiglia dello studente deve essere

riconosciuto il diritto dell'allievo a essere seguito durante le ore di frequenza scolastica da un

insegnante di sostegno per il numero di ore richiesto: ne consegue l'obbligo di prestazione che

incombe sull'amministrazione scolastica. Che tuttavia risulta inadempiente. Deve invece ritenersi un

obbligo per l'amministrazione erogare il servizio didattico predisponendo, per l'ipotesi di disabilità, le

misure di sostegno necessarie: il tutto per evitare che lo studente altrimenti fruisca soltanto

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nominalmente del percorso di istruzione, laddove il disabile è impossibilitato ad accedere ai contenuti

dello stesso in assenza di adeguate misure compensative, e che tale rapporto di adeguatezza deve

essere parametrato in funzione dello specifico e concreto ciclo scolastico frequentato. Il danno,

concludono i giudici, è individuabile negli effetti che la, seppur temporanea, diminuzione delle ore di

sostegno subita ha provocato sulla personalità dei minori, privati del supporto necessario a garantire la

piena promozione dei bisogni di cura, di istruzione e di partecipazione a fasi di vita «normale». La

decorrenza dell'obbligo di pagamento scatta dalla notifica del ricorso e fino all'effettiva assegnazione

dell'insegnante per il numero di ore richiesto. Ministero condannato a pagare le spese di giudizio.

ITALIA OGGI

RISPARMIO GESTITO VERSO IL RADDOPPIO DELLA RACCOLTA

L'industria del risparmio gestito in Italia archivia il terzo trimestre dell'anno con una raccolta netta di

37,6 miliardi che permette al patrimonio di salire a 1.526 miliardi. Aggiungendo gli oltre 60 miliardi

del primo semestre, sono 98 miliardi di euro i flussi di risparmio confluiti nel sistema durante i 9 mesi

a fronte dei 62,5 miliardi di tutto il 2013. Sono i numeri definitivi della raccolta del risparmio gestito

italiano emersi dalla terza mappa trimestrale di Assogestioni, relativa al periodo luglio-settembre,

che contiene dati più completi rispetto alle statistiche mensili. I fondi aperti guidano la raccolta del

terzo trimestre con sottoscrizioni per 25,7 miliardi, per un totale di 68,6 miliardi nel semestre, 20 in

più rispetto a tutto il 2013. Al fine settembre gli asset investiti in gestioni collettive erano 700

miliardi. Hanno contribuito i prodotti flessibili (+34 miliardi raccolti nei 9 mesi), gli obbligazionari

(+21), i bilanciati (+8), gli azionari (+7,4) e gli hedge (+800 milioni). Tra le singole società nel trimestre

spiccano le sgr di emanazione bancaria: in testa il gruppo Intesa con flussi per 11,1 miliardi, seguito

da Pioneer (Unicredit) con 5,8 miliardi, dalle Poste con 2,6 miliardi e dal gruppo Generali con 2

miliardi di euro.

Mf

STABILITÀ, MINI-SCONTO SUI FONDI

I ritocchi alle norme sui rendimenti dei fondi pensione sono sul tavolo. Per affrontare il nodo servirà però più tempo. «Al momento non siamo pronti», ha spiegato il viceministro per l'Economia Enrico Morando durante i lavori sulla legge di Stabilità 2015 in commissione Bilancio alla Camera. «Il problema esiste; pensiamo che le proposte siano ragionevoli e ci stiamo sforzando di verificare se ci sono le coperture», ha aggiunto nel chiedere di ritirare gli emendamenti al riguardo. L'ipotesi è arrivare a una mediazione tra il testo orginale e le soluzioni di modifica proposte dai parlamentari. L'articolo 44 del disegno di legge Stabilità prevede infatti che la tassazione sui rendimenti dei fondi pensione passi dall'11 al 20%. L'emendamento presentato da deputati Pd, accantonato in commissione, proponeva una nuova soglia del 15%. Tradotto in euro, si parla di 250

RISPARMIO GESTITO

PREVIDENZA E DINTORNI

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milioni di euro da trovare. L'ipotesi è che la nuova aliquota possa essere fissata al 17-18%. Il costo si aggirerebbe quindi così attorno a 120 milioni. Discorso analogo per la tassazione sulla rivalutazione del Tfr. Il testo originale la porta dall'11 al 17%, mentre l'emendamento la ritoccherebbe al 14%; la soluzione potrebbe essere nel mezzo. La palla passerà con molta probabilità al Senato per dare tempo e modo di trovare le coperture. Alla Camera si lavora invece su patronati ed emergenze. Ieri è stato dato l'ok all'emendamento del governo che porta l'Iva per gli ebook al 4%. Via libera anche a una velocizzazione sulle aste per gli immobili della Difesa e al rifinanziamento della nuova legge Sabatini, che favorisce investimenti per l'acquisto di beni strumentali (12 milioni di euro per il 2015, 31,6 per il 2016 e 46,6 per il 2017). Tra gli emendamenti presentati dal governo c'è anche quello che prevede 60 milioni aggiuntivi per il fondo emergenze nel 2015 e l'assegnazione all'Ice di 238 milioni per il periodo 2015-2017 (di cui 130 milioni il prossimo anno) per la promozione del made in Italy.

Niente da fare invece per l'emendamento di Sel che proponeva di introdurre la cosiddetta web tax. E dopo le tensioni di ieri nel cda Rai il viceministro Morando ha parlato di possibili interventi sul canone per la tv di Stato. L'ipotesi su cui si sta lavorando prevede di inserirlo nella bolletta elettrica e di trovare risorse per finanziare tv e radio locali. E mentre a Roma si discutono gli emendamenti, si attende anche il parere Ue sulle leggi di bilancio, posticipato a martedì prossimo

MF