Rassegna del 29/08/2017 - CSV Vicenza · Gazzettino 17/08/2017 p. 12 Veneto, dentista gratis per i...

Rassegna del 29/08/2017

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa


Pagina I

Altre Associazioni di Volontariato

«Autismo, riducono i servizi?»Giornale Di Vicenza 29/08/2017 p. 8 1

«I volontari non si possono trasformare in imputati» Zaiapaga le spese legali

Corriere Veneto 09/08/2017 p. 5 2

Aiuto a famiglie e anziani C'è il progetto "In Gaja"Giornale Di Vicenza 25/08/2017 p. 24 Raffaella DalSasso

3

Caritas, un letto e un pasto caldo per settanta poveri ognigiorno

Corriere Veneto Vi 19/08/2017 p. 16 JohnnyLazzarotto

4

Centri di aggregazione e nuove stalle La Caritas risolleva lezone terremotate

Giornale Di Vicenza 24/08/2017 p. 19 Gianmaria Pitton 5

Da Vicenza. Partite 7 squadre di volontariGiornale Di Vicenza 12/08/2017 p. 7 7

Dalle pizze un aiuto al centro pakistano in ricordo di CristinaGiornale Di Vicenza 17/08/2017 p. 22 Raffaella DalSasso

8

DISTRIBUZIONE ALIMENTI IN PARROCCHIAGiornale Di Vicenza 18/08/2017 p. 21 9

La Croce verde in via Muggia all'ex caserma della stradaleCorriere Veneto Vi 10/08/2017 p. 8 Elfrida Ragazzo 10

Le volontarie della Pro loco puliscono le vie del paeseGiornale Di Vicenza 15/08/2017 p. 23 11

Nuovo bando per i profughi «Dare i soldi al territorio»Corriere Veneto Vi 26/08/2017 p. 7 12

Raffica di salvataggi in montagna Zaia: «Grazie al Soccorsoalpino»

Gazzettino 14/08/2017 p. 10 13

Veneto, oltre 200 mila anziani hanno bisogno di assistenzaGazzettino 23/08/2017 p. 15 14

Croce Berica Al via un corso per formare i volontariGiornale Di Vicenza 27/08/2017 p. 33 15

Il comune cerca dei volontari per gli anzianiGiornale Di Vicenza 13/08/2017 p. 16 16

Progetto vita sicura aiuto agli anzianiGiornale Di Vicenza 12/08/2017 p. 15 17

Un passo di strada da fare insiemeSpeciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 3 Roberto Calzà 18

Aiuti alle associazioni Interviene il ComuneGiornale Di Vicenza 20/08/2017 p. 34 20

In arrivo la tessera per la povertà da 80 euro a1 meseGiornale Di Vicenza 13/08/2017 p. 24 AlessandraDall'Igna

21

Pro loco sotto inchiesta la Regione paga l'avvocatoGazzettino 09/08/2017 p. 9 Angela Pederiva 23

Spettacolo Avis al parco favoritaGiornale Di Vicenza 26/08/2017 p. 34 25

"Alberto Race" Torna la corsa per aiutare la ricercaGiornale Di Vicenza 28/08/2017 p. 15 26

Affrontare le emergenze Una lezione ai centri estiviGiornale Di Vicenza 14/08/2017 p. 14 27

Alla mensa della solidarietà un pasto caldo per 70 poveriGiornale Di Vicenza 09/08/2017 p. 31 28

Dal campo di tende aL Centro di comunitàSpeciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 6 29

Sfamati 50poveri grazie alla sagra della provvidenzaGiornale Di Vicenza 20/08/2017 p. 34 AlessandraDall'Igna

31

In 1200 alla marci per aiutare il CiadGiornale Di Vicenza 20/08/2017 p. 40 33

Pasti a domicilio per gli anziani «Aiuti a chi è solo»Giornale Di Vicenza 14/08/2017 p. 14 34

Qui Norcia, il futuro che ci attendeSpeciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 7 Giorgio Pallucco 35

Quel primo Natale sotto le tendeSpeciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 8 36

16 giugno, al Centro si taglia il nastroSpeciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 10 38

"La terra ha tremato, la carità no"Speciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 11 Daniele Rocchi 39

Gli anziani e quel futuro LontanoSpeciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 14 41

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa


Pagina II

Un aiuto per vincere L'incertezzaSpeciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 16 43

Mettersi in ascolto senza l'ansia del fareSpeciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 20 45

L' "ororosso" di Lara e RenzoSpeciale CaritasNordest

27/08/2017 p. 23 47

Funerali di Luca Russo a Bassano dopo l'assalto terrostico aBarcellona, l'omelia di monsignor Beniamino PIzziol

Vicenzapiù 25/08/2017 RedazioneVicenzaPiù

48

Il mondodei volontaridà l'addioad ArcaroIl Giornale DiVicenza.It - Home

23/08/2017 52

Dalla Regione contributi per la tutela dell'ambienteVicenzareport 22/08/2017 Ilaria Martini 54

Save the Children lancia allarme scuoleIl Giornale DiVicenza.It - Home

21/08/2017 56

Villa Caldogno in regolaLa Pro Loco può restareIl Giornale DiVicenza.It - Home

20/08/2017 58

Villa Caldogno in regolaLa Pro Loco può restareIl Giornale DiVicenza.It - Home

20/08/2017 60

Tutti pronti per la 23esima giornata della solidarietà. 3 giornidi eventi nell'Alto Vicentino

Altovicentinonline 18/08/2017 Giornalisti 62

Bando periferie, Sala e Maistrello presentano il progetto "Vitasicura: interventi a favore della popolazione anziana". Previsti300.000€

Vicenzapiù 16/08/2017 Note ufficiali 65

Charlie: genitori, nascerà fondazioneIl Giornale DiVicenza.It - Home

15/08/2017 70

Segnalazioni

Apre la casa per padri separati «Spazio per i figli minorenni»Giornale Di Vicenza 25/08/2017 p. 14 72

Arriva la mini borsa di studio per le famiglie in difficoltàGiornale Di Vicenza 24/08/2017 p. 26 74

Veneto, dentista gratis per i poveriGazzettino 17/08/2017 p. 12 Alda Vanzan 75

«Assessore assente Il sociale merita di più»Giornale Di Vicenza 11/08/2017 p. 22 76

La piscina da record impegna i giovani nel servizio socialeGiornale Di Vicenza 18/08/2017 p. 20 77

L'ex casa, delprete torna alla comunità, Ospiterà 150 scoutGiornale Di Vicenza 19/08/2017 p. 34 Aristide Cariolato 78

Sos casa, il Comune compra 20 nuovi alloggiGiornale Di Vicenza 17/08/2017 p. 14 Laura Pilastro 79

Anziani, arriva il registro delle fragilità,Giornale Di Vicenza 17/08/2017 p. 14 81

Gestione profughi «Non c'è mai stato alcun business»Giornale Di Vicenza 10/08/2017 p. 27 Giulia Armeni 82

Sussidi economici per famiglie in difficoltàGiornale Di Vicenza 19/08/2017 p. 41 84

Il prete che unisce i popoli «La paura rende schiavi»Gazzettino 28/08/2017 p. 11 Edoardo Pittalis 85

L'ex dirigente Ulss entra nel Cda della casa di riposoGiornale Di Vicenza 11/08/2017 p. 23 87

Laboratori per disabili Un Oscar agli artigianiGiornale Di Vicenza 11/08/2017 p. 25 88

Spogliatoi rimessi a nuovo Ci pensano i volontariGiornale Di Vicenza 26/08/2017 p. 34 89

Un progetto a tre voci in sostegno ai disabiliGiornale Di Vicenza 14/08/2017 p. 17 90

La corsa della memoria fluisce tra gli applausiGiornale Di Vicenza 20/08/2017 p. 27 Federico Murzio 91

Uno "scatto" per l'integrazioneLa Voce Dei Berici 27/08/2017 p. 29 92

Si parla di noi

ll CSV Informa: la newsletter del 25 agostoVicenzapiù 25/08/2017 RedazioneVicenzaPiù

93

Uno scambio giovanile in Olanda su Natura ed AnimaliInformagiovaniVicenza

25/08/2017 ufficioprogetti 96

APPELLO DI CAV E I. Si teme che tutto venga portato al livello delle Ulss più scadenti

«Autismo, riducono i servizi?»Le associazioni sono preoccupateper le neo-linee guida della Regione

VENEZIE..............................................................................

Sono preoccupate le migliaiadi famiglie del Veneto chehanno a che fare con l'auti-smo, e con loro le 20 associa-zioni attive in regione che fan-no parte del Cav-Coordina-mento autismo veneto. Nelmirino ci sono infatti le nuo-ve linee guida di organizzazio-ne del sistema sanitario regio-nale, dopo il parere dato alla

Giunta veneta dalla commis-sione "Sanità" del Consiglioregionale.

«Il fatto che la Sinpia-Socie-tà di neuropsichiatria dell'in-fanzia, e l'Associazione deipsicologi veneti abbiamo pre-so posizione contro le modifi-che organizzative che a loroparere porteranno ad un peg-gioramento dei servizi perl'autismo e la disabilità, a cau-sa dell'eliminazione di strut-ture organizzative autono-

me, non fa certo stare tran-quille le famiglie - scrive inuna nota Sonia Zen a nomedi Cave Angsa - che già devo-no quotidianamente farefronte ad una situazione cheanche dal punto di vista deiservizi è difficile. Attualmen-te i servizi per l'autismo nonsono erogati in modo omoge-neo dalle varie Ulss venete, vi-sto che in alcune ci sono real-tà che sopportano molto be-ne le famiglie ed in altre c'èinvece impreparazione, e que-sto costringe spesso le fami-glie ad affrontare lunghe pe-regrinazioni, anche fuori re-gione, o a sostenere diretta-

mente costi di cura in struttu-re private».

È una situazione, denuncia-no le associazioni, «moltolontana da quanto è previstodalla legge sull'autismo, la134 del 2015, e dalle nuove re-gole relative ai Livelli essen-ziali di assistenza-Lea».L'obiettivo della Regione direndere omogenei i servizierogati dalle Ulss «è condivi-so e auspicato dalle associa-zioni, ma è evidente che è ne-cessario sapere se il livello deinuovi servizi sarà innalzatoverso i punti di eccellenza, oabbassato verso i livelli mini-mi, scaricando costi e proble-mi sulle famiglie». Il Cav chie-derà incontri con la Regione«per conoscere come le nuo-ve linee guida trasformeran-no i servizi per l'autismo». •

Un bambino autistico

Altre Associazioni di Volontariato Pagina 1

7, 1 ,e i tizia/1

«I volontari non si possonotrasformare in imputati»Zaffa paga le spese legaliVENEZIA «Giù le mani dalle ProLoco: non si posso trasformarei volontari in imputati. La Re-gione vi fornirà assistenza lega-le». Un applauso a scena apertaha accolto l'impegno del gover-natore Luca Zaia che ieri incampo San Tomà con l'assesso-re al Turismo Federico Canerha incontrato centinaia di vo-lontari arrivati da ogni partedel Veneto per consegnargli ilfaldone con diecimila firmeraccolte in calce al ManifestoSolidale.

È un appello a scrivere unalegge che esenti da responsabi-lità penali e civili nel caso sagree manifestazioni siano funesta-te da lutti causati dal maltem-po. Come è accaduto a Refron-tolo, dove il 2 agosto 2014 unabomba d'acqua provocò l'eson-dazione del torrente Lierza e lapiena spazzò via strutture, au-tomobili e purtroppo personealla Festa dei Omini al Molinet-to della Croda. Per la morte diMaurizio Lot, Giannino Breda,Luciano Stella e Fabrizio Borto-lin la procura di Treviso hachiesto il rinvio a giudizio per ilpresidente della Pro Loco Val-ter Scapol, gli architetti Leopol-do Saccon e Annalisa Romitellie il geologo Celeste Granzieraaccusati, in concorso di omici-dio colposo plurimo e disastrocolposo. Scapol ha appreso ieriche la Regione lo sosterrà conle spese legali. «Una buona no-tizia in una tragedia difficile dadimenticare. Spero non si arri-vi ad una condanna ma nel ca-so mi rivarrò sul Comune che

ha rilasciato i permessi», an-nuncia.

«Non possiamo fermare lanatura - argomenta Zaia dopoaver chiesto un minuto di si-lenzio per le vittime - Si è trat-tato di una congiunzione astra-le e meteo negativa: da decenniin quella zona si organizzava lasagra a non era mai successonulla. Lo abbiamo visto ancheil questi giorni a Cortina e aLentiai, dove è morto un uomoper un albero caduto a causadel maltempo: facciamo anco-ra processi alle Pro Loco?» Infi-ne, l'appello ai magistrati: «Cisarà un'occasione per dire oggiche impera il buonsenso?» LaRegione ha preso l'impegno diportare le firme al Governo e alParlamento e di sollecitare unintervento legislativo che tutelile Pro Loco. «Io sono un volon-

tario, non un assassino» recita-vano le t-shirt indossate ieridagli esponenti veneti dell'as-sociazione delle Pro Loco Uni-pli arrivati da ogni parte del Ve-neto: Sovizzo, Meolo, Legnago,Roncade, Quarto d'Altino, Cae-rano San Marco, Caorle, Mare-no, Morgano. «E un problemanazionale di tutto il volontaria-to - avverte il presidente nazio-nale Nino La Spina - E per unmero caso non ci possiamo tra-sformare in imputati ed assas-sini». «Siamo qui per chiedereuna legge che regoli e manife-stazioni temporanee - ha dettoGiovanni Follador, presidenteVeneto - I rischi ci sono in qual-siasi momento, bisogna trova-re soluzioni per operare con se-renità».

Mo.Zi.RIPRODUZIONE RISERVATA

ICon le Pro Loco Luca Zaia con i manifestanti ieri a Venezia


L'iniziativa coinvolge un bacino di nove Comuni dell'area

C'èilprogetto "In Gaja"° anziato il programma diurno per la terza età

con ritocco alle tariffe comprensive del pranzo

Raffaella Dal Sasso

Il progetto "In gaja", il servi-zio diurno ideato circa un de-cennio fa per portare sollievoalle famiglie che si prendonocura delle persone anziane, èripartito con la nuova offertadefinita nell 'accordo per il pe-riodo luglio 2017 - febbraio2018 in un bacino di g comu-ni con Bolzano Vicentino ca-pofila.

Tutto ciò richiede un impe-gno di spesa raddoppiato ri-spetto alla precedente con-venzione che aveva ottenutoun contributo economico gra-zie a un bando sociale pro-mosso dalla Fondazione Cari-verona.

Il supporto dei Comuni chehanno optato per il sostegnoa domicilio , Bolzano e Torridi Quartesolo che mettono adisposizione la propria sede,Monticello Conte Otto, Bres-sanvido, Quinto Vicentino,Grumolo delle Abbadesse,Dueville, Sandrigo , Pozzoleo-ne servirà a contenere il costodel servizio a carico del priva-to.

Perle famiglie , la quota gior-naliera comprensiva di pran-zo, in regime agevolato, pas-sa da 22 a 23 euro, per intero

Uno dei cartelloni fatti pergli anziani dei progetto 1 n Gaja ". DALSASSO

salirebbe a 35.La gestione è affidata a Mar-

gherita Società cooperativasociale onlus di Sandrigo siaper il servizio di trasportocon mezzo attrezzato, a ri-chiesta e a fronte di una quo-ta extra, che per svolgere atti-vità di gruppo con un nume-ro di figure professionali rap-portato a quello degli ospiti.Risveglio muscolare, disegni,racconti , schede a tema, ini-

ziando sempre dai ricordi edal vissuto di ciascuno. Le di-sabilità lievi affrontate con lapremura di chi prende "in ga-j a", come dice l'espressioneveneta, in braccio e fa sederein grembo il più fragile dellafamiglia.A Bolzano Vicentino la

struttura principale , il centropolivalente Aurora di via Pia-ve è aperto 5 giorni su 7, 52settimane all'anno dalle 9 al-

le 13.30 con gli operatori checoordinano pure alcuni vo-lontari; a Torri di Quartesoloè presente la moderna sala divia San Martino a Lerino,con un numero però inferio-re di aperture.

«I punti di forza del proget-to sono la flessibilità a misu-ra di famiglia, in verticale eorizzontale, il servizio di tra-sporto - riferisce l'assessorevicesindaco di Quinto, Stefa-nia Migliorini, citando alcu-ni riscontri positivi -: lo scam-bio di esperienze , gesti, paro-le nella quotidianità fra ospi-ti quando invece, in altri am-bienti, emergono solitudine,rifiuto al dialogo o disagio».

«In Consiglio comunale ab-biamo deliberato di appog-giare la qualità dell 'offertacon un esborso di 1000 europer una sola persona di Bres-sanvido che beneficia del ser-vizio - spiega il vicesindaco eassessore di Bressanvido, Ga-briela Arditi -. Chi assiste uncongiunto non può sacrifica-re il proprio posto di lavorofuori casa, in tempi di crisieconomica. E in caso di aggra-vamento, il sollievo allonta-na lo sconforto quindi la deci-sione di delegare la curadell'anziano a una casa di ri-poso. Puntiamo a divulgarequeste informazioni parten-do dal medico di base e altricanali del territorio». L'asses-sore al Sociale di Bolzano Vi-centino, Giovanni Calgarolancia un appello: «Dalle ri-chieste pervenute , auspicoun interesse da parte di altriComuni limitrofi come Vi-cenza. Intanto non mi scorag-gio e cerco sponsor. Ho scrit-to alle aziende e a un istitutodi credito».

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Caritas, un letto e un pasto caldoper settanta poveri ogni giornoBontorin: «La situazione è cambiata: ci sono molti italiani»

di Johnny Lazzarotto

ROMANO D'EZZELINO Sono unasettantina, nel solo territoriocomunale di Romano d'Ezzeli-no, le persone che quotidiana-mente si rivolgono alla sezio-ne locale della Caritas per unpasto caldo e per essere assi-stite nei vari periodi dell'anno.

Numeri impressionanti, te-nendo presente che il paeseguidato dal sindaco SimoneBontorin sfiora appena i15mila abitanti e che il tutto èretto grazie e soprattutto al la-voro e all'impegno di numero-si volontari; e sono cifre ancorpiù allarmanti se si considerache molte delle persone che siaffidano alla Caritas giornal-mente sono italiani di ogni ce-to sociale ed età

«Dei settanta residenti cheogni giorno assistiamo, unaventina accede alla mensa,trenta persone ricevono invece

la cena a domicilio essendo inprevalenza anziani soli o per-sone ammalate e non in gradodi muoversi, mentre i restantiventi utenti vengono in mensaa ritirare il cibo per poi tornarenella propria abitazione a ce-nare assieme agli altri familia-ri - spiega il vicesindaco Lo-renzo Zen - il servizio che vie-ne dato è offerto tutte le sere,con apertura senza distinzionedi nazionalità, lingua,razza,religione, ceto sociale o situa-zione socio-economica».

Non solo pasti e assistenzadiretta però, a Romano d'Ezze-lino, ma anche servizi ulterioricon l'obiettivo di aiutare lepersone in difficoltà nella spe-ranza che riescano poi a ri-prendersi e a cominciare a au-tosostenersi.

«Rispetto al passato la situa-zione è molto cambiata; se un

di questo tipo di sostegno»,piega ancora Bontorin. Cheaggiunge: «Renzo Zarpellon èil responsabile della Caritasparrocchiale che assieme adun grande numero di volonta-ri dà un aiuto concreto a moltepersone in difficoltà Oltre alcentro parrocchiale "Don Bo-sco" inoltre, nel territorio co-munale operiamo anche conun centro di ascolto delle po-vertà e delle risorse, con uncentro di distribuzione dei ge-neri alimentari, con una rac-colta di abiti ma anche con tut-ta una serie di corsi di lingua ecultura italiana per stranieriadulti e con una consulenza le-gale gratuita. Piccoli ma im-portanti servizi che ci permet-tono di sostenere concreta-mente molti nostri concittadi-ni».

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tempo c'erano molti immigra-ti che si rivolgevano alla Cari-tas, oggi invece ci troviamo adover aiutare e sostenere inquesto modo nostri connazio-nali, oltre comunque ad unapresenza di persone prove-nienti dall'estero che necessita

II sindaco: «Operiamoanche con un centrodi ascolto delle povertàe delle risorse»


AUNANNO DAL SISMA. Il bilancio dell'impegno delle comunità del Nordest gemellate con la diocesi di Spoleto-Norcia

Centri di aggregazione e nuove stalleLa Caritas risolleva le zone terremotateDal Vicentino 410 mila euro: create strutture per attività sociali e per l'allevamento

Gianmaria Pitton..............................................................................

Far ripartire l'economia, ri-creare il senso di comunità.Si è mosso principalmente inqueste due direzioni l'impe-gno di Caritas a favore dellepopolazioni del Centro Italiacolpite dal terremoto di unanno fa. La diocesi di Vicen-za ha inviato oltre 410 milaeuro, raccolti nella collettapromossa dalla Cei il 18 set-tembre 2016 e con numerosealtre donazioni. In totale laCaritas italiana ha gestito ol-tre 25 milioni di euro, com-preso il milione destinato daivescovi italiani: due terzi diquesta cifra - spiega una notadella Caritas vicentina - sonostati spesi o impegnati peraiuti d'urgenza, costruzioni,progettazione sociale e soste-gno alle delegazioni gemella-te. Sono infatti stati promos-si gemellaggi tra località ter-remotate e Caritas regionali:quelle del Nordest, in partico-lare, sono state virtualmenteunite alla diocesi di Spole-to-Norcia. «Costruire luoghidi aggregazione, far ripartirele attività economiche, ani-mare le comunità, questi gliobiettivi della nostra presen-za. Lo stile con cui operiamovede la Chiesa locale sempreprotagonista delle scelte e del-

le azioni, per accompagnarela rinascita di questi territori,con un nostro impegno di me-dia durata».

L'ECONOMIA Si è data priori-tà al settore dell'agricoltura edella zootecnia, realizzandoper alcuni allevamenti di Nor-cia e Cascia sette strutture,tre stalle e quattro magazziniper il deposito di mezzi agri-coli, foraggio e sementi, peruna spesa complessiva di cir-ca 350 mila euro. Si tratta distrutture temporanee, che gliallevatori potranno utilizza-re a titolo definitivo se decide-ranno di ricostruire stalle emagazzini danneggiati dalterremoto nel sito dove orac'è la struttura provvisoria,usufruendo di quanto già pre-disposto con il cemento, congli allacci e tutti gli accessoria terra. «In tal modo - affer-ma Pajarin - l'ente pubblicoavrà un rilevante risparmionei suoi interventi successivi,in quanto non dovrà sostene-re le opere di fondazione e de-gli impianti interni "a terra";il contributo pubblico, infat-ti, andrà a sovvenzionare so-lamente la parte superioredella struttura, cioè pareti etetto». L'intervento è fruttodella sinergia tra le Chiese tri-venete, la Caritas locale e laColdiretti del posto che ha fa-

vorito le relazioni con le cate-gorie produttive. Ulterioriiniziative, come un progettodi microcredito, andranno asostegno dei commercianti edegli artigiani.

LA COMUNITÀ. Il 16 giugno èstato inaugurato a Norcia unnuovo centro di comunità,che sorge accanto ai resti del-la chiesa della Madonna del-le Grazie. L'edificio compren-de un salone principale di170 metri quadrati, tre auleper attività, oltre a depositi eservizi. I servizi igienici - spie-gano dalla Caritas - sono di-mensionati per consentirel'accesso a persone diversa-mente abili, così come gli al-tri ambienti. La struttura, co-stata circa 450 mila euro, sa-rà seguita da altri centri di co-munità in Umbria, curati inmodo particolare tramite i ge-

mellaggi con le delegazioniregionali del Triveneto, dellaCampania e della Sardegna.Tali strutture consentirannodi avviare attività parrocchia-li e sociali, ma anche ricreati-ve e di animazione, la cui im-portanza è stata dimostratain questo anno trascorso dalsisma.

Grande rilievo hanno infat-ti avuto anche gli interventieducativi e animativi, a co-minciare dai campi di solida-rietà avviati nei territori terre-motati, con particolare atten-zione alla condizione di ra-gazzi e anziani. Il gruppo Age-sci Vicenza 1 ha provveduto amontare le tende, acquistatedalla Caritas del Nordest, spe-dite da Vicenza e utilizzateper il campo dei volontari Ca-ritas del Nord-Est a Norciadurante questa estate.

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Gli scout del gruppo Agesci Vicenza i hanno montato quest'estate le tende peri I campo dei volontari

Il centro di comunità che è stato realizzato a Norcia Sono stati aiutati gli allevatori


Partìte ivolontariSette squadre di volontari della Protezione civile vicentina sono partite questamattina per Albarella , una delle zone colpite dal maltempo gioved'L Le squadreprovengono da Montecchio M, Schio, Sarcedo, Schiavon, Marostica e Chiuppano.

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Fondi raccolti in parrocchia

í)aú,e pizze une

al centro pakístanoe em ncordo dí Cn*StínaUna serata per il progetto beneficodedicato all'alpinista Castagna

Raffaella Dal Sasso

Successo per il giro pizza soli-dale a sostegno del progettoumanitario perla realizzazio-ne del "Cristina Castagnaclimbing center" in Pakistan.Grazie anche all'impegno delbibliotecario di Quinto Vicen-tino Tarcisio Bellò e di MircoForte, i cento ospiti nella piz-zeria improvvisata in sala par-rocchiale hanno portato unaboccata d'ossigeno alle casse.Sono stati raccolti 750 eurosubito destinati al pagamen-to della manodopera pakista-na e all'aggiunta di un nuovotassello nella costruzione delcentro: un apposito frantoioche servirà a ottenere ghiaianon disponibile nel posto e in-dispensabile alla preparazio-ne del calcestruzzo.

Lo racconta con gratitudineBellò, esperto scalatore e "ani-ma" del progetto per la co-struzione di un polo turisticonel villaggio di Ghotolti,nell'Hindukush, avviato nel2013 dall'associazione di alpi-nisti italiani Montagne e soli-darietà. «Si procede a piccoletappe unendo tutte le forzepossibili - racconta Bellò-grazie all'impegno di tante

L'alpinista scomparsa nel 2009

persone, Mirko Forte e Stefa-no Mattiello di Arcugnano-Mara Babolin di Vicenza eFranz Rota Nodari di Vero-na.Ancora imprenditori, spon-

sor, collaboratori e professio-nisti del gruppo di progetta-zione come l'architetto Fran-cesco Baggio, gli ingegneriRoberto Fosser e Denis Pen-zo, i tecnici Michele Baggio,Gaetano Bortolomiol, Gior-gio Stocchiero».La struttura mira alla pro-

mozione del villaggio di Gho-tolti e si svilupperà su tre livel-li, con l'obiettivo di fare da vo-lano al turismo locale. e


DISTRIBUZIONE ALIMENTIIN PARROCCHIALo sportello perla distribu-zione di alimenti e vestia-rio nella parrocchia di Po-ianella nel mese di agostosarà aperto per due marte-dì: nei giorni 8 e 22 dalle 9alle 11. R.D.S.


La Croce verde in via Muggiaall'ex caserma della stradaleUso gratuito in cambio di interventi per 410mi1a euro

di Elfrida Ragazzo

VICENZA La Croce verde di Vi-cenza avrà una nuova sede.Dopo oltre tre anni di ricercheper spostarsi dagli uffici di via-le Da Vinci, nella zona dell'exforo boario di Vicenza est,troppo stretti ormai per ospi-tare i 220 volontari e i 12 mezzi,l'associazione traslocherà invia Muggia.

Unico ente a candidarsi albando indetto dalla Provinciadi Vicenza, proprietaria del-l'immobile, la Croce verde per35 anni potrà godere del co-modato d'uso gratuito dell'excaserma della polizia locale alcivico 1 di via Muggia, ma incambio dovrà risistemarla. Enon sarà una spesa da poco.L'ente provinciale ha vagliatol'offerta della Croce Verde, cheha previsto lavori di adegua-mento dell'immobile (lasciatoda anni dalla polstrada e at-tualmente utilizzato in partedall'associazione nazionale ca-rabinieri) da effettuare in treanni, per un totale di 4lomila

Provincia L'ex sede della stradale in affitto per 35 anni

euro.«Da più di tre anni cerchia-

mo una sede più grande ri-spetto a quella dove siamo ora

spiega il presidente dellaCroce verde di Vicenza Seba-stian Nicolai -, oggi i volontarisono dieci volte di più daquando è sorta l'associazione aVicenza. Abbiamo chiesto davarie parti, poi quando è usci-to il bando provinciale per lavalorizzazione dell'ex casermadi via Muggia abbiamo pensa-to che, una volta terminati i la-vori, una parte l'avremmo po-tuta utilizzare noi come sede, erestituire il resto dell'immobi-le all'ente provinciale per farlodiventare un polo della prote-zione civile. Noi, tra l'altro, sia-mo affiliati all'associazionenazionale pubbliche assisten-ze Anpas».

Alla Croce verde, che si im-pegna a realizzare opere per30omila euro entro i primi dueanni dalla stipula del contrattoe altri per llomila euro entrotre anni, andrà il 35 per centodella superficie dell'edificio,pari a oltre 356 metri quadri.Qui, oltre gli uffici, la Croceverde ricaverà una sala riunio-ni da 8o posti, inoltre avrà a di-sposizione i garage per le am-bulanze e i mezzi di servizio.

Anche laprotezio-ne civileavrà spazi

Nella gran parte dell'edifi-cio, invece, verranno allestitispazi per la protezione civileprovinciale. In particolare, laProvincia di Vicenza sta pen-sando alla realizzazione di unasala operativa per il coordina-mento e la gestione delleemergenze, oltre che la nascitadi un nucleo operativo com-posto da una trentina di volon-tari.

Quanto ai lavori, Croce ver-de è intenzionata ad iniziare ilcantiere in ottobre. «Speriamodi riuscire a trasferirci permaggio dell'anno prossimo -conclude Sebastian Nicolai -per festeggiare così il quindi-cesimo compleanno dell'asso-ciazione di Vicenza. Finanzia-mo i lavori con nostri fondi,accumulati tramite i servizi diassistenza che svolgiamo, la-voriamo tantissimo e siamotutti volontari. Siamo aperti,comunque, alla generosità e alsupporto di qualche azienda».

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volontariedellaProlocopuliscono

®le vie del paese

Le volontarie al lavoro.A.c.

Priabona linda in occasionedel ferragosto, quando si cele-bra la festa patronale dellaMadonna Assunta.Le donne della frazione di

Monte di Malo, trasformate-si in operatrici ecologiche,leggi più semplicemente inspazzine, munite di ramazzae scopa, hanno pulito dallecarte, dai mozziconi di siga-rette e da fogliame le vie delcentro, rendendolo quantomai accogliente per quantivorranno passare il ferrago-sto a Priabona. Chi sono que-ste donne volonterose? Si fan-no chiamare le "donne dellapro Pria", il loro "servizio"non si limita alla pulizia dellevie del centro, ma durante labella stagione curano i fioridelle aiuole pubbliche e deibalconi delle case. E se oggi ilpaese in festa è più pulito, ilmerito è anche loro. • A.C.

O RIPROOU-SE RISERVATA


Nuovo bando per i profughi«Dare i soldi al territorio»Associazioni e partiti cli centrodestra protestano

VICENZA Critiche sulla spesa di74 milioni di euro prevista edefinita «astronomica», giu-dizi negativi in merito ai nu-meri stimati («previsioni ela-borate in maniera casuale») epure opinioni negative sull'op-portunità stessa del bando:«Chi accoglie e si oppone allebarriere sui confini riempie lecittà di cemento per evitare at-tacchi terroristici».

Insomma, piovono parole alveleno in merito al bandoemanato dalla prefettura di Vi-cenza per l'accoglienza di ri-chiedenti asilo sul suolo pro-vinciale. Gli uffici di contra'Gazzolle lo scorso 11 agostohanno avviato una gara euro-pea per assegnare la gestionedell'accoglienza di 2900 perso-ne per due anni, dal prossimo

1 ottobre al 30 settembre 2019,per un importo complessivoche potrà arrivare - a piena ca-pienza - a 74 milioni di euro.La cifra ha fatto storcere il na-so a molti e dopo qualchegiorno sono arrivate le reazio-ni del mondo politico e di co-mitati e associazioni locali.

A partire dall'associazione«Vicenza ai vicentini», che sidice «preoccupata per l'in-comprensibile aumento di ri-chiedenti asilo in territorio vi-centino»: «Collocare altriquattrocento migranti rispettoa quelli già presenti - dichiarail portavoce, Stefano Boschie-ro - aggraverà una situazionegià potenzialmente esplosiva.Auspichiamo che cittadini eamministrazione non cedanoalle lusinghe economiche del-lo squallido business dell'ac-coglienza».

Interviene anche Lega nord:«La cifra astronomica di 74milioni di euro - afferma il se-gretario provinciale, Erik Pret-to - sarebbe degna di un'im-portante opera pubblica, di cui

il territorio avrebbe molto bi-sogno. Questi soldi vengonotrovati per i presunti profughima non per le famiglie vicenti-ne in difficoltà».

Infine, parole dure anchedal comitato «Prima Noi»:«Coloro che sostengono la po-litica dell'accoglienza degliimmigrati - afferma il portavo-ce, Alex Cioni - si oppongonoai muri alle frontiere ma sonogli stessi che riempiono le no-stre città di barriere in cemen-to armato contribuendo allapsicosi collettiva e che pro-muovono regolamenti di poli-zia urbana al limite del ridico-lo».

Il bando per la nuova acco-glienza scade il 7 settembre.

G.M.C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

OspitalitàLa nuova garaprevede 2.900posti, per unvalore di 74milioni


NEL BELLUNESE

Raffica di salvatami in montagnaZaia: «Grazie al Soccorso alpino»BELLUNO - Domenica di super-lavoro per il Soccorso Alpino.Lungo la Via del Buco sul Lagazuoi un alpinista era rimastobloccato da un dolore alla spalla. Sulla Piccola delle Tre Cime diLavaredo un 38enne romagnolo si è infortunato ed è statorecuperato con un verricello di 30 metri. A Pian dei Buoi una49enne di Lozzo di Cadore è scivolata scendendo dalla sua baita edè stata portata a spalle dai volontari. Sul Belvedere delle cascate diFanes un 64enne abruzzese è stato salvato da un malore. «Grazieagli "angeli custodi" che mettono a rischio lo loro stessa vita aprotezione di chi va in montagna», dice il governatore Luca Zaia.

ELICOTTERO E VERRICELLOUn intervento dei Soccorso alpino


_ Sessantamila badanti irregolari: le famiglie preferiscono pagarle in "nero"

Veneto, oltre

ospitati circa 27 mila anziani nonautosufficienti (di cui il 76% èultraottantenne) a fronte di circa30 mila posti a loro destinati.«Molti letti restano vuoti - dice loSpi Cgil - perché gli anziani e lefamiglie che non ricevono il con-tributo regionale non possonoaffrontare la spesa per pagare laretta, che a questo punto vedreb-be sommate quota sanitaria e

hanno bisogno di assistenzaVENEZIA - In Veneto il 22% deiresidenti ha più di 65 anni. Stia-mo parlando di oltre un milionedi abitanti, ma il dato preoccu-pante è che di questi più di200mila non sono autosufficienti.Donne e uomini che hanno biso-gno di assistenza e che, per lastragrande maggioranza, vengo-no accuditi in famiglia: solo 27mi-la sono ospiti in casa di riposo.

È quanto emerge dall'indaginerealizzata dall'Ires Morosini perconto dello Spi Cgil nazionale.«L'indagine - dice il sindacato -mette in evidenza come il Venetonon abbia ancora dato attuazionealla legge quadro sulla non auto-sufficienza e, unica in Italia,abbia disconosciuto un'altra im-portante legge quadro, quellasull'assistenza. Inoltre mancauna programmazione di interven-ti sulla prevenzione delle malat-tie e sui corretti stili di vita daadottare sin da giovani».

Quanto costa assistere un an-ziano non autosufficiente? «L'in-dagine - rileva lo Spi Cgil -racconta di una realtà regionalecomplessa, in cui la maggiorparte delle persone non autosuffi-cienti e delle loro famiglie deveaffrontare spese differenziateper pagare le rette delle residen-ze sanitarie assistenziali (tra i1.000 e i 3.000 euro al mese) oper assumere una assistente fa-miliare (circa 1.500 euro al me-se, se in regola). Solo il l. 2,9% deicirca 202 mila anziani venetiultra65enni può contare sul con-tributo regionale per pagare laretta, perché dal 2009 il Venetone eroga sempre lo stesso nume-ro: 26.113. Stiamo parlando dicontributi che variano dai 49euro giornalieri ai 92 euro per lepersone malate di Alzheimer».

Stando ai dati dell'indagine,nelle oltre 300 strutture sono

quota alberghiera con un oneremensile intorno ai 3000 euro. Perquesto in molti ricorrono alleassistenti familiari». Cioè quelleche comunemente vengono chia-mate badanti. Quelle regolari inVeneto sono più di 31 mila, perl'80% straniere dell'Est Europa.Ma si calcola - dice il sindacato -che ce ne siano almeno altre 60mila irregolari: «La convenienza

RICOVERATI Solo 27mila anziani non autosufficienti sono in casa di riposo

IL SINDACATO SPI CGILFerraresso: «I fondi statali e regionali

vanno aumentati in modo consistente»La "n -anziani (over 65)

1.081.000su popolazione non autosufficienti su anziani

22 202.000

non auto ospitati nei centri anziani27.3000

TariffeAssistenza residenziale 1 ° livello

Assistenza residenziale 2° livello

Assistenza residenziale nuclei Alzeheimer

Impegnative/quote

€ 49

€ 56

(numero di persone che ricevono il contributo per il ricovero nelle RSA)

mpegnative1' livello

mpegnative2' livello

a anziani

20.697 impegnativeper Alzheimer

3.990 impegnative per stativegetativi pei manenti

impegnative 1.211 TOTALIper centro diurno

0""4 á*-1 !1 • i • •

18.7

posti letto totali n' strutture totali30.000 310

€ 92

150

165

26.113*

può apparire allettante sia per lafamiglia (non si pagano contribu-ti, ferie, eccetera) che per labadante (che si porta a casa unapaga netta più sostanziosa). Ma aconti fatti, per la famiglia, regola-rizzare conviene sempre. Sia per-ché si possono detrarre parte deicontributi sia perché una causadi lavoro può costare molto sala-ta».

«Le risorse nazionali e regiona-li per la non autosufficienza -dice Gino Ferraresso, responsa-bile del dipartimento di Contrat-tazione sociale dello Spi Veneto -vanno aumentate in maniera con-sistente. Ma quello che mancaveramente è una seria program-mazione degli interventi».

(al.va.)© riproduzione riservata

\ cnern, oltre 200ctf aru.Lu ihsuwohise io di assistenza


Croce 'cvia c rs

perfonnareiv tL'associazione Croce BericaLonigo Soccorso continuanella sua attività di formazio-ne per nuovi addetti organiz-zando anche quest'anno uncorso per volontari del primointervento sanitario. Le lezio-ni sono rivolte a persone mag-giorenni di ambo i sessi e sisvolgeranno a partire dal 9 ot-tobre nella sede associativadi via Lore. Al termine delcorso i partecipanti otterran-no l'abilitazione al servizio inambulanza. La partecipazio-ne è gratuita, previa iscrizio-ne contattando l'associazio-ne e la registrazione dei datianagrafici da effettuare sul si-to. «E il dodicesimo anno cheorganizziamo questa iniziati-va - spiega il presidente dellaCroce Berica GiampietroRondinella - La nostra è unaonlus di pubblica assistenzaaccreditata dalla Regione Ve-neto per le attività di soccor-so e trasporto, in convenzio-ne con la Ulss n. 8. Effettuia-mo servizio di ambulanza intutto il territorio e abbiamovarcato i confini provincialiin occasione delle emergenzesanitarie verificatesi inAbruzzo, Liguria e in Emilia.I corsi che organizziamo conscadenza annuale hanno loscopo di adeguare l'organicodi personale specializzato al-le nostre necessità». • l.z.

Il,lkdu hi ridvni pn I i A i


Il comune cercadei volontariper gli anzianiLA RICHIESTA Il settore Servi-zi sociali del comune ha pubbli-cato un avviso (scadenza 30 ot-tobre) rivolto ad associazioni divolontariato e di promozione so-ciale per il sostegno di attivitàrivolte alla popolazione anzia-na. L'obiettivo è promuovere ini-ziative di aiuto, vicinanza, infor-mazione e socializzazione, pro-prio come è stato previsto dalprogetto "Liberare energie urba-ne. Vita sicura 2017-2020".


PROGETTO VITA SICURAAIUTO AGLI ANZIANIIl Comune ha pubblicatoun avviso rivolto ad asso-ciazioni di volontariato edi promozione sociale peril sostegno di attività rivol-te agli anziani, come previ-sto dal progetto "Liberareenergie urbane. Vita sicu-ra". Le domande vannopresentate al settore Servi-zi sociali entro le 12 di lune-dì 30 ottobre.


CHE COSA INSEGNALA SOLIDARIETÀ CONI TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA

Un passo di stradada fare insieme

di Roberto Calzà *

avanti ad una catastrofenaturale, ad unacalamità o adun'emergenza

improvvisa, impossibile ( o quasi) daprevedere ed affrontare, si restasempre sgomenti , toccandoquell'impotenza umana che risultaevidentissima di fronte ad eventiben più grandi di noi.Ma poco dopo ilfatto, spesso si fa

strada una caparbietà ed una forzatipicamente umana che si incanalain azioni di solidarietà mirabili e avolte davvero eccezionali . L la partebuona dell'animo degli uomini,quella che davanti a certe tragediemette in atto una "pietas" chediventa impegno e slancio versol'altro, da una parte molto concretoe immediato (compito svoltogeneralmente in manieraesemplare dalla nostra Protezionecivile e dai corpi ad essa aderenti) edall'altra di più lungo respiro, fattodi progetti , tempi più dilatati e -soprattutto - di relazioni e

prossimità.Ein questo secondofilone che ormai damolti anni si èinserita CaritasItaliana, sviluppandoun modello diavvicinamento allezone colpite daquesti drammi basatosu rapporti tradiocesi e diocesi, traCaritas e Caritas, traparrocchie eparrocchie . Ai tempidel Friuli questiinterventi eranoradunati sotto iltermine"gemellaggi", parolaoggi forse menousata anche se lasostanza è semprequella: dare ascolto,conforto eprospettiva a chi haimprovvisamenteperso tutto in pochiistanti. Fare insommaun pezzo di strada

con chi non vede più alcuna strada,accompagnare chi non ha piùcompagnia , sostenere chi non hapiù di che sostenersi.La storia delle emergenze in Italia èpurtroppo lunga e costellata dienormi sofferenze e dolore e leCaritas diocesane - insieme aCaritas Italiana - l'hanno percorsa(da vittime o da soccorritori) tutta,sperimentando anche formulediverse a seconda delle situazioni,dei tempi, degli evidenti progressidella Protezione civile, dellenormative, ma soprattutto delleesigenze delle singole popolazionicolpite.E così anche l'ultimo sisma che hascosso il Centro Italia ha visto unsusseguirsi di contatti e legami cheha portato le varie DelegazioniCaritas regionali a intessere strettirapporti con le diocesi colpite,andando innanzitutto di persona araccogliere - spesso grazie alprezioso lavoro delle Caritas locali -le esigenze e le urgenze verso cuiindirizzare i fondi generosamenteversati dalla nostra gente.La Delegazione Caritas Nordest hastretto una relazione particolarecon la diocesi e la Caritas diSpoleto-Norcia, provata nella suaperiferia dalla prima scossa del 24agosto ( molte le aziendezootecniche danneggiate in zona) eletteralmente messa in ginocchio ilsuccessivo 30 ottobre quando - purnon facendo vittime - alle 7.40 èarrivata una scossa di 6 .5 gradi dimagnitudo , l'evento sismico piùforte avvenuto in Italia dopo quellodel 1980 dell'Irpinia.Grazie all'impegno della Caritaslocale e del suo direttore GiorgioPallucco e alla premura

dell'arcivescovo mons. Boccardo, si èintervenuti rapidamente per darerisposta alle prime esigenze materiali(tende, roulotte , camper, vestiario ecibo) contando già sui fondi messi adisposizione dalle Caritas del Nordest(che tra colletta nelle chiese e altreofferte hanno raccolto circa 3 milioni dieuro). E già a novembre si è potutointervenire a favore di diverse aziendein difficoltà (soprattutto per le stalle e icapannoni inagibili ). Ma ilsegno verodella presenza di una chiesa attenta epremurosa verso la gente èil"presidioCaritas', approntato nello stessoperiodo sulla spianata del Santuariodella Madonna delle Grazie, luogosimbolo perla diocesi, tappa ditradizionali ritiri e campi giovanili. Duetendoni, alcuni container, qualcheroulotte e soprattutto Rinaldo eFrancesca , la coppia che anima questasorta di enorme centro di ascolto, conuna parola pertutti e la raccolta dellefatiche di molti.Anche grazie a loro si struttura sempremeglio l'intervento e la risposta mirataalle difficoltà diventa segno disperanza , di possibilità di rinascita osemplicemente motivo per restare.Anche il Centro di comunità inauguratolo scorso 16 giugno - attualmenteunico luogo di aggregazione pubblica ereligiosa - è solo una tappa di uncammino che non sarà facile , non saràbreve, ma che potrebbe aiutare - comeha ricordato il parroco don Marco nelcorso dell'inaugurazione - a"ricostruire la nostra comunità,possibilmente migliore di prima":

* direttore Caritas diocesana di Trentoreferente Delegazione Caritas Nordest

per interventi zone terremotateCentro Italia

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L'intervento a Norciaè l'ultimo nella storiadelle emergenzeche hanno vistole Caritas diocesaneaccompagnarele popolazioni colpite

La risposta mirataalle difficoltà

è diventataper la gente

un segnodi speranza,

di possibilitàdi rinascita

o semplicementemotivo per restare

È lunga la strada per una ricostruzione materiale e psicologica delle famiglie colpite dal sisma

La costruzione del presidio Caritas a Norcia, luogo di aggregazione e simbolo di unione delle forze


La Pro loco è quella che ha ottenuto il contributo maggiore

Aiuti alle associazioniInterviene il Com ePrevisti asi 30 ° a euro per a ven ° a di ppiche oper o nei se ri sportivo, cul ale ed educativoIl Comune di Marano ha ap-pena approvato il pacchettodi contributi del valore di27.500 euro per l'anno 2017da destinare ai gruppi sporti-vi, culturali ed educativi delpaese che ne hanno fatto ri-chiesta.

Per quanto riguarda l'attivi-tà sportiva e ricreativa deltempo libero , la giunta ha de-liberato un contributo com-plessivo di circa 11 mila euro.In particolare 3.250 euro van-no alla cooperativa sociale"Primavera Nuova" per i cen-tri estivi , 5.472 euro al Prmper l'attività annua e l'orga-nizzazione dei centri estivisportivi e dell'evento "I Ba-sket Gaine", mille euroall'Asd Skating Club Maranoper l'attività sportiva, 800 eu-ro alla parrocchia di SantaMaria Annunziata perla sfila-ta di carnevale, 200 euro a"La Valigia dei ricordi" perla"Semina del Mais ", 200 eurovanno alla Bocciofila per l'at-tività dell 'associazione e 100euro alla Onlus Asa perla fe-sta dei popoli.Sul fronte della cultura e

dell'educazione , l'Ammini-strazione Guzzonato ha inve-ce deciso di sostenere le asso-ciazioni del settore attraver-so l'erogazione di 7.490 euro.

t

Alcuni giocatori di minibasketdurante una partita in palestra .ARCH vo

Di questi tremila sono andatial gruppo "Mammiamoci"per il ciclo di iniziative rivolteal sostegno della genitoriali-tà,1.200 euro al coro Ciclami-no per lo svolgimento di con-certi e di iniziative di tipo mu-sicale ed educativo, 1.200 eu-ro alla banda "Sette Note"per l'attività durante le mani-festazioni, 740 euro al comi-tato chiesa Santa Maria-ProMarano per i lavori di siste-mazione dell'omonima chie-setta, 550 euro ai volontari di"Ambarabàciccilibrò" per l'at-tività annua, 300 euro alGem per il cinquantesimo di

fondazione, 200 euro al Con-sorzio Mais Marano per va-rie iniziative, 200 giuro ai "Sal-tamaran" per l'attività annuae 100 giuro al comitato ono-ranze caduti partigiani in oc-casione del 730 anniversariodell'eccidio nazifascista diMalga "tonta. Infine, duemi-la euro sono stati concessiall'associazione Mararockper l'omonimo Festival e set-temila euro alla Pro Maranoperle azioni di utilità pubbli-ca e sociale, in collaborazionee a supporto delle altre asso-ciazioni. • A.®.f.

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PROGETTO. I l Comune capofila nel Sostegno per l'inclusione attiva

m amvo la tesseraIN

%perlapovertà"

da 80 euro al meseIl contributo sarà però subordinatoad percorso personalizzatoper aiutare le farniglie in difficoltàa ritrovare l'autono °a economica

Alessandra Dall'Igna

Con un "portafoglio" di 432mila euro assegnato dal Fon-do europeo per l'inclusione, i32 Comuni dell'ex Ulss 4 so-no in prima linea per sostene-re le famiglie povere dell'Altovicentino e, soprattutto, peraiutarle a riconquistare gra-dualmente un'autonomiaeconomica. A coordinare peri prossimi tre anni il progetto"Sia", Sostegno per l'Inclusio-ne Attiva, sarà l'Amministra-zione comunale di Thiene in-sieme ad un gruppo tecnicodi lavoro composto da setteassistenti sociali di altrettan-ti Comuni.

Il progetto, che ha già otte-nuto l'approvazione dal Mini-stero del lavoro e delle politi-che sociali, è rivolto alle fami-

glie con Isee inferiore ai tre-mila euro nelle quali ci sia al-meno un minore, oppure siapresente un figlio disabile ouna donna in gravidanza. Du-plice l'obiettivo dell'interven-to sociale da parte dei 32 Co-muni: da una parte erogareun contributo economico ne-cessario per acquistare benidi prima necessità, dall'altracoinvolgere l'intera famigliain un percorso personalizza-to di crescita personale, lavo-rativa e scolastica, finalizzatoal superamento della condi-zione di povertà.

CARTA PREPAGATA.Ai benefi-ciari verrà assegnata una car-ta di pagamento elettronica,erogata dall'Inps, utilizzabileper l'acquisto di beni di pri-ma necessità, e caricata men-silmente con 80 euro per cia-scun membro del nucleo fa-miliare. Il valore complessi-vo di altri trattamenti econo-mici eventualmente percepi-ti, di natura previdenziale, in-dennitaria e assistenziale, de-ve essere inferiore a 600 euromensili (900 euro se nella fa-miglia c'è una persona nonautosufficiente). Il beneficioeconomico, che ha durata diun anno, può essere revocatoin caso di mancata sottoscri-zione del progetto personaliz-zato o di comportamenti in-conciliabili con gli obiettividel progetto.

PERCORSO PERSONALIZZA-TO. L'impegno dell'intera fa-miglia è infatti una condizio-ne indispensabile alla buonariuscita del progetto, e senzala quale decadrà qualsiasi aiu-to economico. Per ottenere al

carta prepagata, dunque, ilnucleo familiare del richie-dente dovrà aderire ad unprogetto personalizzato di at-tivazione sociale e lavorativasostenuto da una rete integra-ta di interventi, individuatidai 32 Comuni dell'ex Ulss 4in collaborazione con gli altriservizi del territorio, ovverocentri per l'impiego, servizisanitari, scuole, associazionie tutta la comunità. Le attivi-tà possono riguardare i con-tatti con i servizi, la ricerca at-tiva di lavoro, l'adesione aprogetti di formazione, la fre-quenza e l'impegno scolasti-co, la prevenzione e la tuteladella salute. Insomma, tuttequelle attività che possano,in un modo o nell'altro, riscat-tare la famiglia dalla sua po-vertà. Per aderire al progettoè necessario contattare l'uffi-

cio servizi alla persona e allafamiglia del proprio Comunedi residenza.

L'ASSESSORE. «Si tratta di unprogetto di grande valore peril nostro territorio - spiegaAndrea Zorzan, assessore alsociale del Comune di Thie-ne, capofila del "Sia" - ed è lamodalità più seria e concretaper tentare non solo di valuta-re un aiuto economico per lefamiglie in difficoltà ma an-che di ipotizzare un progettocalato sulle singole esigenzecon l'obiettivo di dare pro-spettive concrete ai fruitoridel servizio. L'impegno deibeneficiari è fondamentaleperla buona riuscita del pro-getto: se dovesse venir meno,l'erogazione degli aiuti econo-mici sarà interrotta».

ORI-UZIUNE RISERVATA

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irLe famiglie riceveranno una tessera dall'Inps con cui acquistare generi di prima necessità . FOTO STELLA

GLI EURO STANZIATIDAL FONDO EUROPEOSaranno ripartiti fra i 32Comuni dell'ex Ulss 4. Lioscopo del progetto è quellodi sostenere le famigliepovere dell'Alto Vicentino,coinvolgendole in unpercorso che possagradualmente riportare aduna autonomia economica

GLI EURO A PERSONACARICATI OGNI MESEOgni famiglia che aderisceal progetto riceverà dall'Inpsuna carta di pagamentoelettronica e per un annoriceverà mensilmente, perciascun familiare, la somma,destinata ad acquisti diprima necessità


Pro loco sotto inchiesta.la Regione paga l'avvocatoTragedia alMolinetto della Croda, in 400 a Venezia per sostenere il presidente indagatoZaia: «Associazioni fondamentali per il territorio, confido nel buon senso dei magistrati»

Angela Pederiva.......................................................................................VENEZIA

magistrati, costretti ad applica-re leggi spesso farraginose, mo-strino buon senso: quella delMolinetto della Croda è statauna disgrazia, frutto di unabomba d'acqua mirata su quelluogo, che nessuno avrebbe po-tuto prevedere».

La richiesta dei 400 in mar-cia fra le calli, ed in rappresen-tanza dei colleghi di tutta Italia,è rivolta ai legislatori nazionali.«Se necessario andremo fino aRoma, perché noi volontari cheorganizziamo 30.000 eventiall'anno non possiamo essereimputati di quello che facciamocon il cuore», ha rimarcatoAntonino La Spina, presidente

nazionale dell'Unione delle Proloco. «Chiediamo una riduzionedelle responsabilità e una sem-plificazione degli adempimen-ti: non può essere che unasagretta di paese venga equipa-rata al concerto di Vasco Ros-si», ha aggiunto il leader venetoGiovanni Follador. Salutato daun lungo applauso, Scapol haascoltato e ringraziato tutti:«Aspetto con ansia l'udienzapreliminare del 26 settembre,sarà lo spartiacque della miavita. Anche se la mia vita rimar-rà comunque segnata per sem-pre: quella sera sono mortequattro persone».

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C'erano le bandiere dell'Unpli,le fasce tricolori dei sindaci, icartelli della campagna «#Vo-lontariNONassassini». Ma so-prattutto ieri mattina in corteoa Venezia c'era Valter Scapol,presidente della Pro loco diRefrontolo, l'uomo su cui pen-de una richiesta di rinvio agiudizio per omicidio colposoplurimo e disastro colposo eche guida l'associazione su cuigrava una richiesta di risarci-mento danni per 2,5 milioni dieuro, dopo il nubifragio che il 2agosto 2014 uccise quattro par-tecipanti alla "Festa dei omi" alMolinetto della Croda. È con luiche tutto l'associazionismo ve-neto si sente messo sul bancodegli imputati, tanto più inquesta estate di tragedie meteo-rologiche, al punto da indurre ilgovernatore Luca Zaia ad an-nunciare che sarà la Regione apagarne le spese legali, nelcorso della manifestazione incui gli sono state consegnate10.000 firme per la richiesta diuna legge a tutela del settore.

La vicenda è delicata e lace-rante, non a caso lo stesso Zaiaha voluto far precedere il suointervento in campo San Tomàda un minuto di raccoglimentoin memoria delle vittime. Per laloro morte Scapol rischia, contre tecnici e progettisti, di fini-re a processo. E il suo sodalizio,che si difende chiamando incausa il Comune, è chiamatodalla famiglia di Luciano Stellaa pagare un indennizzo record.«Ma dietro questa vicenda nonc'è solo Valter - ha sottolineatoil presidente della Regione - c'èanche la dignità della nostracomunità. Alle Pro loco dobbia-mo dire solo "grazie", perché ilVeneto non sarebbe quello cheè, se non ci fossero i volontariche promuovono il nostro terri-torio e i nostri prodotti. Perquesto chiedo ai veneti di conti-nuare ad affollare le sagre, lefeste, le fiere. E spero che i

LA MANIFESTAZIONE

Consegnate 10.000 firmeper chiedere una legge

a tutela dei volontari

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SPETTACOLO AVISAL PARCO FAVORITAOggi al parco La Favorita èin programma lo spettaco-lo "Riso fa buon sangue",che promuove la donazio-ne del sangue attraverso lacomicità. L'organizzazio-ne è delle Avis. L'ingressoè gratuito . L.CRI.


" ce"Toma la corsaper ' elaricercaTorna la tradizionale corsa dibeneficenza che ogni anno so-stiene la fondazione "Cittàdella Speranza". Alle 17 di ve-nerdì partirà dal parco Ba-den Powell di via Don Beni-gno Fracasso la quinta edizio-ne dell"`Alberto Race", la ma-nifestazione sportiva noncompetitiva in memoria diAlberto Gasparotto, bimboduevillese scomparso nel2006, alo anni , a causa dellaleucemia. L'evento verrà pre-sentato questa sera nell 'orato-rio "Santa Maria" di piazzaMonza: dalle 20.45 il padredi Alberto, il consigliere co-munale e organizzatoredell'evento Edoardo Gaspa-rotto, descriverà la manifesta-zione e al termine sarà possi-bile iscriversi all'appunta-mento sportivo . Le preiscri-zioni, contattando l'organiz-zazione ([email protected]), saranno inveceaperte fino a mercoledì. Infi-ne le adesioni verranno rac-colte, fino ad esaurimentopettorali , anche venerdì 1 set-tembre negli stand alla par-tenza. I partecipanti alla cor-sa podistica non competitivapercorreranno un itinerariodi 7,4 chilometri tra il centroe la campagna duevillese. Inapertura verrà proposta ]`Al-berto Race" per bambini conun percorso lungo 300 metriall'interno del parco BadenPowell. • MA.BI.

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Con l'intervento dei volontari del gruppo Ana Valchiampo

'ronfare le emergenzeUna lezione ai centri estivi1120 bambini presentihanno imparato come agirenelle situazioni di pericoloe provato alcuni dispositivi

La squadra di protezione civi-le Ana Valchiampo ha vestitoi panni dei docenti ai centriestivi organizzati dal Comu-ne di Arzignano, partecipan-do con cinque volontari alleattività alla scuola di Tezze ea San Rocco per insegnare a120 bambini i fondamentaliprincipi della sicurezza e del-la tutela del territorio. «Ab-biamo deciso come Ammini-strazione di ripetere un'espe-rienza molto educativa per igiovani - dice l'assessore allaprotezione civile Nicolò Ster-le - durante queste ore ludi-co-formative i bambini infat-ti possono conoscere il mon-do della protezione civile e ac-quisire i primi mezzi e infor-mazioni per affrontare i ri-schi di incendio, alluvione oterremoto. t un'iniziativa im-

Un campo della protezione civile Ana Valchiampo . FOTO ANAVALCHIAMPO

portante che si sviluppa an-che attraverso giochi e utiliz-zo di strumenti che li prepara-no soprattutto alla prevenzio-ne». I bambini hanno primavisionato un filmato didatti-co del dipartimento di Prote-zione Civile che ha come pro-tagonista il bambino "Civili-no" e poi hanno potuto faredomande. Inoltre si sono di-vertiti nel provare le lance an-tincendio e con i giochid'acqua. «I centri estivi si con-

fermano da sempre un mo-mento di svago e divertimen-to - aggiunge l'assessore al so-ciale Alessia Bevilacqua - pe-rò abbiamo cercato, attraver-so la cooperativa Studio Pro-getto che li gestisce, di inseri-re delle attività migliorativeper la formazione. E quindinon solo con la protezione ci-vile, ma anche con il canile diArzignano e l'associazioneTaekwondo Lupi». • L.N.



R sindaco Bontorin e la giunta in visita alla struttura gestita da Caritas e Parrocchia

Alla mensa della solidarietàpasto caldo per 70 poveri

Zen: «Ci sono sempre più personeche hanno bisogno di aiuto»Il nuovo sindaco di Romano,Simone Bontorin, e l'interaGiunta comunale si sono re-cati in visita alla mensa dellasolidarietá allestita al centroparrocchiale "Don Bosco" diSan Giacomo. Una strutturadi solidarietà e socio-assisten-ziale promossa e gestita dallalocale Parrocchia in strettissi-ma collaborazione con la Ca-ritas.

I componenti dell'Ammini-strazione comunale sono sta-ti accolti dal parroco don Mo-reno Nalesso e dal prof. Ren-zo Zarpellon, responsabiledella Caritas parrocchiale eda un nutrito gruppo di vo-lontari: questi hanno ringra-ziato perla graditissima visi-ta e hanno illustrato il proget-to che hanno predisposto, de-nominato "Trasforma lo spre-co di cibo in risorsa".

«Tale progetto - hanno spie-gato i promotori dell'iniziati-va - è a favore di tutte quellepersone che hanno bisognoperchè si trovano in serie dif-ficoltà socio-economiche e fa-migliari o che si trovano in si-tuazione di fragilità o solitu-dine. Vuole anche essere unluogo di incontro aperto a tut-ti nell'amicizia e nella solida-rietà».

Hanno spiegato agli ospiti

che la mensa è aperta tutte lesere, è aperta a tutti senza di-stinzione di nazionalità, lin-gua, razza, religione, ceto so-ciale o situazione socio-eco-nomica.

Il prof. Zarpellon ha illustra-to le modalità per accedere al-la mensa per ottenere un pa-sto caldo. «L'interessato - haaffermato il responsabile del-la Caritas ezzelina - deve pre-sentarsi al Centro di ascoltodella Caritas e sono richiesti iseguenti documenti : fotoco-pia della carta d'identità, sta-to di famiglia e dichiarazioneIsee. Alla mensa viene servi-to cibo offerto e provenienteda supermercati, gastrono-mie, rosticcerie e mense sco-lastiche, oltre che dalla rac-colta di generi alimentari ef-fettuati mensilmente dalleparrocchie».E stato specificato che gli

utenti sono, in media, una set-tantina ogni sera: di questi,20 accedono alla mensa, aduna trentina di utenti vienerecapitata la cena a domicilioperchè si tratta prevalente-mente di anziani soli o perso-ne ammalate e non in gradodi muoversi, e circa 20 si reca-no alla mensa a ritirare il ci-bo perché preferiscono cena-re assieme agli altri familiari

Sindaco e assessori assieme ai volontari

nella propria abitazione.Il parroco don Moreno e il

responsabile della Caritashanno voluto ringraziare inparticolare il nuovo vicesin-daco Lorenzo Zen per l'impe-gno notevole che ha profusoper sopportare la Caritas e da-re vita al progetto della Men-sa della Solidarietà.

Infine i volontari che si occu-pano di assistere i meno for-tunati hanno illustrato al sin-daco Simone Bontorin e agliassessori gli altri servizi sucui la Caritas è attiva: il cen-tro di ascolto delle povertà edelle risorse, il centro di di-stribuzione di generi alimen-tari, il gira-abito, il corso dilingua e cultura italiana per

stranieri adulti, consulenzalegale gratuita.

Il sindaco Bontorin ha elo-giato tutte queste belle ed en-comiabili iniziative rivolte apersone povere sottolinean-do l'amore che abbiamo perla nostra Comunità e il desi-derio della Giunta di aiutarecoloro che sono in difficoltà.Quindi, a margine, l'analisi

del vicesindaco Zen: «I nu-meri ci dicono che ci sonosempre più persone in diffi-coltà - spiega - e non sono so-lamente stranieri. Si tratta dipersone che hanno bisognodi assistenza e noi ci impegne-remo per garantire loro unaiuto».



A NORCIA IL GRADUALE PASSAGGIO ADUNA VITA DI AGGREGAZIONE

DaL campo di tendeaL Centro di comunità

elle pagine successiveraccontiamo gliinterventi seguiti dalleCaritas del Nordest. In

questo quadro riassuntivo unasintesi .

IL NUOVO CENTROA Norcia, la spianata della localitàMadonna delle Grazie, dove lachiesa è completamente rasa alsuolo e la casa di accoglienza periritiri èirrimediabilmente lesionata,ha preso vita fin dai primi mesi ilcampo Caritas voluto dalla Caritaslocale per dare un segno diattenzione alla popolazione. Unasorta di enorme centro di ascolto,con container e tendoni permagazzino beni materiali, spazi diincontro, ospitalità dei volontari.Francesca e Rinaldo (le intervisteall'interno) sono stati gli animatoridi questa presenza, che comprendela visita alle persone in stato dibisogno , la raccolta delle loro

istanze, la gestione dei numerosivolontari, le piccole e le grandiiniziative a favore di questa oquella famiglia eilcoordinamentodei vari interventi.Il campo comprende un paio dicasette (una perii parroco e unaperla coppia), un magazzinoprefabbricato, un paio di containere soprattutto il nuovissimo Centrodi Comunità (costato poco meno di450mila euro, il dettaglio allepag.10 e 11) costruito da CaritasItaliana grazie ai fondi dellacolletta nelle chiese delTrivenetodel 18 settembre scorso, checomplessivamente ha fruttato duemilioni di euro. E' stato inauguratoil 16 giugno scorso alla presenzadelle autorità locali e delpresidente CEI, il card. Bassetti.

LETE STALLEIl 31 maggio scorso l'arcivescovo diSpoleto-Norcia, Renato Boccardo,ha inaugurato una delle tre stalle

per bovini. Si tratta di un passofondamentale nel rilancio delleattività agricole e zootecniche,settore duramente falcidiato dalsisma dell'autunno scorso. Intotale sono state donate settestrutture: tre stalle e quattromagazzini peri[ deposito di mezziagricoli, foraggio e sementi. Laspesa complessiva è stata di circa350 mila euro.Ora l'impegno della Caritas neiterritori della Valnerina proseguiràcon iniziative a sostegno deicommercianti e degli imprenditori-artigiani locali.

PRESTITI ALLE P ERSON EIN DIFFICOLTÀNel mese di luglio è stato deciso unulteriore intervento: vengonostanziati circa 400 mila euro perprestiti e donazioni alle personeinstato di bisogno (con il "filtro"della Caritas di Spoleto-Norcia,mirato alle opportune verifiche)

persostegni economici perspeseordinarie (affitti, utenze, spesesanitarie e simili) e persostenere leattività produttive e commerciali dellazona (ristoranti, artigianato,gastronomia ). L'obiettivo è favorire lacontinuità dell'attività lavorativa esoprattutto, prevenire una eventualemigrazione e abbandono delterritorio.

Il Centro di comunità con un grande salone polifunrionale di 170 metri quadrati (si veda anche pag 10)

GIOVANI ICAM POL'estate è stata un momentoparticolarmente intenso e fruttuosoper consolidare una presenza vicinoalle popolazioni colpite dal sisma. Uncampo di servizio si è tenuto a Norciadal 21 al 28 luglio, per giovanimaggiorenni. Come documentiamoalle pagine 20 e 21 è stata l'occasioneper conoscere un terra provata dalterremoto, perincontrare persone chehanno bisogno di attenzione, perfareanimazione con bambini e adulti (ilGrest continuerà tutta l'estate), perintessere relazioni di prossimità.


Le spese già sostenute peri progetti a NorciaL a Delegazione Caritas del Nordest ha messo a disposizio-

ne della Caritas di Spoleto-Norcia poco più di 1 milionedi euro.

Di questa somma, gestita dalla Delegazione triveneta, ad oggisono già stati spesi quasi 500 mila euro perinterventi materia-li così distribuiti:

9 tunnel agricoli (uso stalla e/o magazzino e spese di instal-lazione): 196.848 euro4 stalle (allestimenti, adeguamenti, progettazione, lavoriedili): 203.828 euroSostegno ad attività promozione prodotti tipici (fiere ed espo-sizioni): 23.000 euroInterventi mirati ad esigenze abitative (roulotte, container,

interventi di coibentazione e simili) per singole famiglie epersone in difficoltà: 48.000 euroSpese per docce e bagni campo Caritas: 9.352 euroInterventi diversi: 10.000 euroTotale generale 491.028 euro (sostenuto dai fondi della Dele-gazione Caritas Nordest)Le cifre sono riferite a quanto già speso, altri fondi (circa500mila euro) sono già impegnati per successivi interventiVa poi aggiunto il Centro di Comunità (costo 450mila euro)realizzato da Caritas Italiana coi fondi della colletta nellechiede del Nordest.Nel mese di luglio sono stati poi stanziati altri 400 mila europer prestiti e donazioni a persone in stato di bisogno.

I FON DI RACCOLTI

In totalecirca 3 milionidal NordestLe Caritas del Nordest hannoraccolto finora circa tremilioni di euro perinterventinelle zone terremotate delCentro Italia. In particolare, inoccasione della collettastraordinaria effettuata intutte le comunità domenica18 settembre 2016 sonoarrivati 2 milioni e 100 milaeuro; le altre offerte giuntealle Caritas attraverso altricanali ammontano a oltre unmilione di euro.


SOLIDARIETÀ. Successo per l'appello di don Guarise alla festa in Concaal 1

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a cassa dello stand gastronomico è stato lasciatoil corrispettivo di pasto che la parrocchia ha poidestinato a persone bisognose oppure alla Caritas

Alessandra Dall'Igna

Il Santo della provvidenza hacolpito nel segno, permetten-do alla parrocchia della Con-ca di raccogliere in pochi gior-ni una somma di denaro suffi-ciente non solo a regalare un"pasto sospeso" a decine dipersone sole, bisognose o indifficoltà economiche, ma an-che a sostenere le attività del-la Caritas.

L'iniziativa lanciata dallaparrocchia di Maria Ausilia-trice in occasione della "Fe-stadi San Gaetano", co-patro-no di Thiene e venerato comeSanto della provvidenza, èstata accolta con entusiasmodalla comunità della Conca.L'invito di don Antonio Gua-rise a offrire un piatto dellasagra alle persone bisognose,anziane o malate è stato asse-condato con generosità, tan-

to da perme etere di raccoglie-re in poco tempo la somma dimille euro. Una cifra che haconsentito a don Antonio diconsegnare personalmente i"pasti sospesi" (cioè quelli la-sciati pagati e messi a disposi-zione dei poveri o di chi vivesolo e in precarie condizioni)a una cinquantina di personedurante i giorni in cui c'era lasagra e, inoltre, di destinare isoldi rimanenti alla Caritasche li utilizzerà nelle prossi-me settimane per le iniziati-ve a favore delle famiglie indifficoltà.

«E stata una sorpresa bellae confortante - ammette donAntonio Guarise, parroco diMaria Ausiliatrice e vicarioforaneo - anche se, a onor delvero, la comunità della Con-ca dimostra sempre di rispon-dere con generosità agli ap-pelli che le vengono lanciati.La verità è che non potevamo

organizzare una festa parroc-chiale senza pensare a tuttequelle persone che, per salu-te o per povertà, non avrebbe-ro potuto essere lì con noi acelebrare il Santo patrono.Da qui l'idea che del "pastosospeso", che è stata ben com-presa dai residenti e soprat-tutto dai riceventi».

Quando il parroco si è reca-to nelle famiglie per conse-gnare i pasti, infatti, «ciò cheè stato più gradito - aggiungedon Antonio Guarise - è statoproprio il fatto che la comuni-tà si sia ricordata di loro. Mol-te di queste persone sono in-fatti sole e, al di là del biso-gno economico, necessitanoproprio di un contatto perso-nale, di sapere che non sonostate dimenticate».

Doveroso un sentimento digratitudine da parte del par-roco nei confronti di chi haaderito a questa progetto di

Don Antonio e la statua di S. Gaetano , santo della provvidenza . CISCATO

solidarietà. «Non posso cheringraziare i miei parrocchia-ni che si sono lasciati coinvol-gere nell'iniziativa e che cihanno permesso di raccoglie-re questa importante sommache abbiamo utilizzato siaper il "pasto sospeso" che peril sostegno alla Caritas», con-clude don Antonio. La par-rocchia della Conca aiuta lefamiglie bisognose anche at-traverso la "spesa di solidarie-tà", cioè una raccolta di gene-ri alimentari a lunga conser-vazione che ricorre periodica-niente in concomitanza conle messe del fine settimana. e

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Uno degli stand gastronomici allestiti in occasione della sagra di S. Gaetano in Conca. STUDIOSTELLA-OSCATO


RI — .700 piatti di gnocchi in occasione di "Un passo con Amiciad"

In 1200 alla marciaper aiutare il CiadIl bilancio dei lavori svolti con i fondi raccolti nel 2016Milleduecento partecipanti e700 piatti di gnocchi serviti.Sono alcuni dei numeri dellamarcia "Un passo con Ami-ciad" a Rotzo. Una passeggia-ta inserita nel circuito Fiaspche offriva tra itinerari; di 5 e9 km di tipo misto collinareed uno di 17 km montagnoso.Percorsi presi d'assalto daipartecipanti nel pieno spiritodella Fiasp, ovvero fare sportinsieme tra la natura ed i sitidi interesse archeologica diRotzo. Ma a caratterizzare lamarcia rotzese c'è anche ilsuo aspetto filantropico;tut-to il ricavato della marcia, edelle successiva festa a basedi gnocchi fatti a mano dalledonne di Rotzo, va a sostene-re le iniziative di Amiciad on-lus a favore della popolazio-ne di una piccola zona nelsud del Ciad. A testimoniarela bontà dell'opera di Ami-ciad c'era suor Felicitè cheopera in uno dei due collegifinanziati dall'onlus che ac-colgono 60 ragazzi permet-tendoli di poter frequentarela scuola. Oltre ai collegi,Amiciad sostiene gli studi su-periori e universitari a 3 ra-gazzi e contribuisce alla ge-stione delle attività del cen-tro agricolo parrocchiale.Con il ricavato della marcia2016, assieme ad altre inizia-tive, sono stati restaurati i ser-

1 volontari che F i_;

II pranzo a base di gnocchi

vizi igienici ed elettrificatocon pannelli solari i pozzi perl'approvvigionamento idricodei collegi e del centro agrico-lo, creati delle biblioteche eattivato una postazione inter-net. La giornata s'è conclusacon una ricca lotteria. «Tutti

i progetti mirano ad aiutarela popolazione del Ciad inCiad - commenta GilbertNgaradoumbé, medico delCiad da anni operante in Al-topiano e vice presidentedell'onlus - Con interventi se-guiti in loco dai volontari stes-si, per uno sviluppo locale, at-traverso l'impegno e l'impie-go di risorse e persone del po-sto». «Ogni volta che si scen-de in Ciad, è come fosse la pri-ma volta - aggiunge la volon-taria Chiara Cavazzini - Il ca-lore della gente, l'accoglien-za, la voglia di crescere el'enorme riconoscenza che di-mostrano nei nostri confron-ti, ci spingono a cercare di fa-re sempre di più e ad andareoltre le difficoltà. Ma per que-sto abbiamo bisogno di tut-ti». 0 G.R.


. Con i fondi di Cariverona

Avviato nei giorni scorsi a Barbarano il servizio pasti a domicilio

Pasti a domicilioper gli anzi

• • •

«Aut a ciù e S010»E iniziato il servizio del ComuneCollabora anche la casa di riposoDai primi giorni di agosto èpartito il servizio di distribu-zione di pasti caldi a domici-lio, attivato per favorire lapermanenza nella propriaabitazione e nel proprio am-biente familiare delle perso-ne anziane o in difficoltà. Ilservizio è iniziato con treutenti e da settembre si preve-de si arrivi a una decina. Sitratta di un progetto iniziatocon degli studi di fattibilitàancora nel 2013 dall'assesso-re ai servizi sociali Ivana Gre-golin quando rivestiva lo stes-so ruolo; lo scorso anno inve-ce sono state effettuate tuttele attività propedeutiche perdare avvio al nuovo serviziodi consegna pasti e questoora in collaborazione conl'Unione dei comuni del Bas-so Vicentino e con la localecasa di riposo "SimionatiSoattini", grazie ancheall'importante finanziamen-to riconosciuto dalla Fonda-zione CariVerona.

Sono destinatarie del servi-

zio le persone anziane (di etàsuperiore ai 65 anni) con limi-tata autonomia personale ele persone disabili, siano essesole, in coppia o in famiglia.Inoltre le persone che si trovi-no nell'impossibilità a prov-vedere in modo autonomo al-la preparazione dei pasti op-pure cittadini in stato di parti-colare bisogno certificate daiservizi sociali. La consegnadei pasti al domicilio è orga-nizzata dal comune, con ap-posito mezzo acquistato re-centemente e regolarmenteaattrezzato al trasporto di ali-menti e con personale ade-guato. Il Comune garantiscela fornitura del pasto sulla ba-se di apposito menù vagliatodal Servizio igiene degli ali-menti e nutrizione. «Si tratta- commenta l'assessore Iva-na Gregolin - di un servizioche vogliamo estendere perdare sostegno all'autonomiadegli anziani e delle personein difficoltà». • E.G.

O RIPRUUUZIUNE RISERVATA


LE RIFLESSIONI DEL DELEGATO CARITAS DELL'UMBRIA

Qui Norcia, iL futuroche ci attende

di Giorgio Pallucco *

[Vi i i zio dell'estatecominciano a rendersi visibilii primi segnali di unanormalità che sembrava

irrimediabilmente perduta, dopo L'epocadell'emergenza assoluta, in territoriscarsamente popnLati, caratterizzati daasperità , davie di comunicazioneprecarie, in alcuni casi a rischio dispopolamento già prima dei terremoti.Il terremoto è un evento distruttivo chefa perdere la casa, Luogo dcLCintimità edegli affetti ; le chiese e i centri storici,segni dell'appartenenza ; le attivitàproduttive , cioèil lavoro di una vita eun'arte tramandata di generazione ingenerazione . Mailterremoto ha nellostesso tempo rappresentato unastraordinaria occasione per apprezzarela grande vicinanza espressa dalle realtàecclesiali di tutta Italia.La Caritas diocesana di Spoleto -Norcia,insieme alle delegazioni regionali"gemelle" (Caritas Umbria , Triveneto,Campania e Sardegna ) si è resa presentein VaLnerina fin da novembre 2016 conun presidio fisso . Le scosse hannoportato paura e distruzione , sgomento esolitudine . Ma in alcuni casi (inValnerina è stato così ) non sono riusciti

a disgregare la comunità,terremotata nei corpi, non nelleanime. Quanto alle prospettivefuture, il grande tema su cui simisurerà l'efficacia degli interventirealizzati e da realizzare sarà lacapacità di tenere unite le comunità.Certamente andrà lasciato unospazio adeguato alle realtà locali, lemaggiori conoscitrici dei territori,cui affidare una visione diprospettiva, per un recupero di

percorsi di normalità.La realizzazione dei centri dicomunità Caritas opera in questadirezione. Non sono solo strutturedestinate alle celebrazioniliturgiche: sinora uno è statorealizzato a Norcia, un altro èin fasedi costruzione a Cascia, altrisorgeranno infrazioni molto,abitate. Qui bisognerà riavviarepercorsi di normalità, da tuttiauspicati, anche nelle attività delle

comunità parrocchiali. In altre parole: sicerca di fugare il dubbio, che potrebbesorgere in una parte della popolazione,se valga davvero la pena ricominciare inun territorio a elevato rischio sismico,dove esiste la possibilità concreta di altriterremoti. Per evitare lo spopolamento ela disgregazione delle comunità, potràessere utile restituireil. giustoprotagonismo alla popolazione locale,individui o soggetti collettivi; alleCaritas il compito di ascoltarli e abitarecon loro, attraverso i gemellaggi el'accompagnamento nellaprogettazione sociale. Restafondamentale la Lettura dei bisogni deiterritori, a maggior ragione quando sisarà passati alla fase dei piani e deiprogrammi. Senza dimenticare diripartire dagli ultimi. E che la mappaturadei bisogni non serve alla Caritas, maalla Chiesa tutta!Pur nel dramma, le comunità devonoessere chiamate a riconoscere le proprierisorse, a riprendere La fiducia, asviluppare le responsabilità perlagestione del proprio territorio,riappropriandosi di un futurosicuramente molto incerto.

* delegato regionaleCaritas Umbria

I primi segnidi una normalitàche sembravairrimediabilmenteperduta

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Qui Norcia , Uutumhe ci attende


UN PASSO INDIETRO PER CAPIRE COME SI È IMPOSTATA LA RICOSTRUZIONE

Quel primo Natalesotto le tende

onostanteilsole abbia fugato la nebbiache ci ha accompagnato ripetutamentenel viaggio, il freddo a Norcia restapungente. Equa i ido incontriamo

Luciano, che dorme da settimane con la moglie inuna roulotte a bordo strada ( regalatagli daconoscenti emiliani ) e si fa da mangiarein un boxdi metallo appena dentro il piazzale della suaazienda demolita dalterrenmoto, ilpensiero chequesta sia davvero una vita precaria è immediato eun po' angosciante . Il capannone è andato giù perbuona parte , seppellendo quintali di legna ealcuni mezzi (gli altri si son salvati grazieall'intuizione del figlio che , tra una scossa e l'altra,

ha convinto il padre a portarli fuori).Luciano ha 52 anni, da 30 giusti lavora e vende legna daardere, attività complementare alla coltivazione diforaggi e mais che ha in collina . Ma oggi ha solo unaroulotte e un box in cui passare le ore quando non èin giroa capire come riprendere il lavoro, quali contatti attivare,come ritornare a fare ciò che faceva prima . E qui arriva laCaritas, che proprio ieri ha portato i documenti da firmareper costruire nel suo piazzale un "tunnel" ad usomagazzino , pagato coi fondi della Delegazione CaritasNordest. Da gennaio si potranno ricoverare i mezzi,immagazzinare e lavorare la legna, sperando di trovarenuovi mercati (perché oggi gli abitanti di Norcia sonridotti ad un migliaio, dai 5/6mila prima del terremoto).

Appuntidi una visita a Norcianel dicembre 2016,quando Gesù Bambinoè arrivatonella precarietàe nell'ansiaperilfuturo

Sono i primi risultati chela Caritas di Norcia, gemellatacon quelle del Nordest, sta ottenendo grazie ad unapresenza puntuale e concreta (oggi viene inaugurato il"presidio Caritas"in città; due prefabbricati, due tendonie alcuni depositi sono diventati un grande centro diascolto perla comunità) di volontarie collaboratori. Nona caso perii presidio è stato scelto il sito della Madonnadelle Grazie, storico luogo di incontro e formazione permoltissimi giovani umbri (e non solo) con un conventoora gravemente lesionato ed una chiesa che non esistepiù.La gente qui è tenace e orgogliosa e per buona parte si èautorganizzata: camper e roulotte sono arrivati in fretta,alcuni grazie alla Caritas, altri grazie alla generositàspicciola di amici, parenti o semplici benefattori (di tanteparti di Italia, a testimonianza chela solidarietà non haconfini). E poi le casette comprate o affittate da alcunicampeggi, che formalmente rappresenterebbero unabuso edilizio ma su cui le istituzioni (che solo ora stannoposando i primi moduli abitativi per gli allevatori)cominciano a chiudere un occhio.Ora arriveranno anche i tunnel come quello promesso aLuciano, strutture (considerate provvisorie ma che èfacile immaginare resteranno per diversi anni) chepossono costare dai 20 ai 40mila euro. Una decina di essesaranno a carico della Caritas, così da dare gambe adun'economia in questo momento in grave difficoltà masoprattutto per dare un futuro a questa terra che rischia lospopolamento.E forse in questo Natale, oltre ai profughi che scappanoperii mondo, è giusto che un pensiero vada anche aqueste persone, che vivono in un mondo che non c'è più,vittime (fino a quando?) di una precarietà che non devediventare normalità, ma soprattutto che non devetrasformarsi in quieta disperazione e poi in disperatasolitudine. Molti stanno già facendo la loro parte, ognunopuò aggiungere un ulteriore tassello, a partire da unapresenza fisica di volontari che nei prossimi mesipotrebbero andare a sostenere il lavoro di Rinaldo eFrancesca, gli sposi che da un paio di mesi provano adascoltare e sostenere tutti coloro che hanno un bisogno esono il segno della speranza nella terra di S.Benedetto.

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LA CRONACA DI UNA TAPPA IMPORTANTE NELLA RICOSTRUZIONE

16 giugno, aLCentrosi taglia iL nastro

J n luogo che mostral'attenzione dell'interaChiesa italiana neiconfronti di questi

L'inaugurazionecon ildirettoredi Caritas Italiana,Don Soddu: "QuestoCentro di comunitàè un aiuto a mantenereintatta l'identità"luoghi colpiti dalterremoto': Così don

Francesco Soddu, direttore di CaritasItaliana, ha presentato i l 16 giugnol'inaugurazione del Centro di comunità disanta Maria delle Grazie , alla presenzadel card. Gualtiero Bassetti, arcivescovometropolita di Perugia-Città della Pieve,alla sua prima visita ufficiale dopol'elezione a presidente dei vescoviItaliani (vedi anche pagina a fronte).La struttura che oltre al salonepolifunzionale dispone anche di tre auleper attività, oltre a depositi e servizi,presenta servizi igienici dimensionati perconsentire l'accesso a personediversamente abili, così come gli altriambienti. Oltre alle Caritas delTrivenetoanche quelle di Campania e Sardegnahanno contribuito a finanziare l'opera."È una bella soddisfazione che in tempicosì ragionevoli siamo arrivati aconsegnare alla diocesi di Norcia, una tra

le più colpite dai terremoti dello scorsoanno, un'opera così importante - haosservato il direttore della CaritasItaliana - la nostra speranza è che sia dibuon augurio perla diocesi umbra e perl'intera Chiesa italiana".Per don Soddu"ilcentro, ilprimo di 5 chesorgeranno a seguire a Cascia, Avenditadi Cascia, Campi-Ancarano di Norcia,Madonna di Costantinopoli a Cerreto diSpoleto, vuole essere un punto diaggregazione e di incontro perevitarechele comunità colpite dalsisma sisfilaccino':Grazie alla colletta nazionale del 18settembre e alla generosa rispostasolidale, sono finora pervenuti a CaritasItaliana oltre 25 milioni di euro, incluso ilmilione messo a disposizione dalla Cei.

Così si presenta il Centro con una grande sala polifunzionale e altri localiper favorire i momenti di incontro e aggregazione - foto Sir

Un primo centro di comunità èstatoinaugurato ad Amatrice (Ri) il 24novembre scorso e in emergenza èstato utilizzato come presidiosanitario.Soddisfatto nell'atteso giornodell'inaugurazione anche mons.Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia: "Privata dalterremoto ditutte le chiese, Norcia ora avrà unluogo antisismico dove celebrarel'Eucaristia e vivere le attivitàpastorali. Un bel segno di speranzaper questa comunità profondamenteferita dal sisma e che attende contrepidazione la ricostruzione dellecase, delle chiese e degli altri edifici.Sono contento - ha proseguito il presule- della presenza del card. Bassetti: haaccettato immediatamente e con gioial'invito, dimostrando ancora una voltalasua paterna vicinanza alle persone dellaValnerina".


LA RIFLESSIONE DEL PRESIDENTE DELLA CEI ALL'INAUGURAZIONE

"La terra ha tremato,la carità no"

di Daniele Rocchi (Sir)

n questi luoghi nonmeritano abbandononé uomini, né bestie enemmeno le antiche

pietre cro llate, incastonate neisecoli come fossero gioiellipreziosi. Questi luoghi devonotornare a nuova vita , lo voglionocon forza gli abitanti che restanonei pressi delle loro case, e anchequelli che se ne allontanano

soltanto per riprendere forza, e chevogliono tornare per ricominciarela vita di sempre , lenta ma fattiva,che ha curato per secoli i monti, icampi e le mandrie':Con queste parole il card . GualtieroBassetti, arcivescovo di Perugia epresidente della Cei, ha inauguratoa Norcia, il Centro di Comunitàpresso il complesso della Madonnadelle Grazie ( la chiesa è crollata eilvecchio convento dei Cappuccini èda abbattere), realizzato da CaritasItaliana, colsostegno della

delegazione Caritas Nordest. Unsolo piano fuori terra,rettangolare, per una superficiecomplessiva di 266 mq ed unvolume di 1.105 mc. Un salone di170 mq, tre stanze per attività,depositi e servizi. Costo: poco più di400.000 euro. Tutto antisismico.Sono le principali caratteristichedel Centro, il primo di cinque - glialtri sorgeranno a Cascia, Avenditadi Cascia, Campi-Ancarano diNorcia, Madonna di Costantinopolia Cerreto di Spoleto - nato peressere un punto di aggregazione eluogo perla liturgia, attivitàpastorali, sociali, culturali ericreative."Centro, segno di una vita che nonsi arrende" : La sua prima visitaufficiale da presidente della Cei, ilcardinale Bassetti ha volutocompierla in questa terra colpitadalterremoto, portando la suavicinanza e "quella di tutta laChiesa italiana"; alla comunità chela abita. "Stasera non vogliamorivangare i l passato ma proiettare ilnostro sguardo verso ilfuturo - hadetto il presidente della Cei davantial sindaco di Norcia, NicolaAlemanno, e al presidente dellaRegione Umbria, Catiuscia Marini -occorre ricostruire le case ma anchei cuori. E questo lo si può farestando uniti e vivendo insieme imomenti salienti della vitacomunitaria. Talvolta peròl'ingegno non è sufficiente, ma simostra necessaria la carità, ossiaquell'amore gratuito e spassionatoche anima e rende viva la nostravita""La terra ha tremato mala caritàno" ha sottolineato il cardinale,

che ha indicato la strada da seguire perdare un futuro a "questa nostra amataterra" : Un futuro, da costruire "giornodopo giorno con pazienza,benevolenza, giustizia, rispetto edumiltà, ponendo al centro le personenella loro integralità e dando cosìtestimonianza di quella caritàecologica nella quale l'uomo el'ambiente vanno a braccetto nellareciproca edificazione" : La carità,tuttavia, non è disgiunta dalla Croce.Per i l card. Bassetti "è proprioquest'ultima che ci aiuta avalorizzare,accettare e sopportare tutte lesofferenze alle quali siamo andatiincontro" : "Carissimi - ha concluso ilcard. Bassetti rivolgendosi ai tantifedeli presenti - quello di stasera è unulteriore tassello che inseriamo nelgrande progetto di rinascita di questacara città di Norcia e del suo territorio.In questi luoghi non meritanoabbandono né uomini, né bestie enemmeno le antiche pietre crollate,incastonate nei secoli come fosserogioielli preziosi. Norcia e la Valnerinapossono e debbono rinascere":"Abbiamo davanti una opportunità -aveva detto in apertura di cerimonia ilparroco di Norcia, don Marco Rufini -.Questo Centro è un invito a ricostruireancora meglio di prima la nostra città.In questo momento mi piace pensarealle tante persone che hanno rispostoall'appello della Caritas e hannocontribuito alla realizzazione dellastruttura. Tra tutti, ho in mente unasignora che percepisce 600 euro dipensione e che mi ha consegnato 2euro, importantissimi per arrivare afine mese. Sono queste piccole goccedi carità che hanno permesso questo eche fanno ben sperare".


IL quadrosimbolo"Questo Centro è segno disperanza, da qui la nostracomunità può ritornare acamminare e respirare lanormalità. Queste mura cidicono che non siamo soli,tanta gente ci è vicina.Ricominciare è possibile.Andiamo avanti con speranza":con queste parole l'arcivescovodi Spoleto-Norcia, mons.Renato Boccardo, ha "svelato"l'immagine della MadonnaAddolorata giunta dal depositodei Beni Culturali al SantoChiodo di Spoleto, cui la gentedi Norcia è molto devota,recuperata intatta da sotto lemacerie dell'omonima chiesa.Ilquadro, posto nel salone delCentro perla venerazione deifedeli, è stato svelato dai dueVigili del Fuoco, provenientidal Comando di Grosseto,protagonisti del salvataggio.

è segno di una vitache non si arrende"

La foto ricordo con i volontari e le autorità dentro il nuovo Centro - foto Siciliani/ Sir


CON MONS. GIOVANNI D'ERCOLEA PESCARA DELTRONTO, IL"PAESE FANTASMA"

Gli anzianie queL futuro lontano

era una volta Pescara delTronto. Un"gioiellino" arrampicato sulle pendicidell'alta valle delTronto. Fino al 24agosto 2016, quando il terremoto ha

Le personesi sentonosradicatedalla loro

terra. E unapianta senza

radici nonsopravvive

letteralmente sbriciolato tutto, case , chiesaparrocchiale, scuola, portandosi via la vita di 51persone. "Male vittime sono di più: mancanoaIl'appeLLo ancora tre badanti" A parlare è mons.Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli Piceno . È lui che,con il casco gi a Llo i n testa, accompagna un gruppo digiornalisti in un singolare "pellegrinaggio" nellazona rossa di Pescara delTronto.Oggi di quella graziosa frazione di Arquata delTrontonon rimangono che cumuli informi di macerie.Nemmeno una casa si è salvata , la notte del 24agosto e nei giorni successivi, quando la terra non hasmesso di tremare . "La particolare conformazionegeologica delterreno - spiega ilcomandante deivigili del fuoco Mauro Malizia - ha fatto sì cheinquesto punto la propagazione delle scosse , inveceche diminuirne la forza devastante l'ha elevata allamassima potenza . Qui abbiamo davanti ai nostriocchi quello che produce un terremoto del12.mogrado della scala Mercalli , il grado più alto inassoluto':E di fronte ai nostri occhi non c'è più nulla . Solo tanti

Pescara del Tronto è un "paese fantasma"

piccoli frammenti di una storia e di una vita di un paese chenon c'è più e che non ci sarà più. "Qui non si ricostruirà -spiega mons. D'Ercole - qui arriverà la natura, che stagionedopo stagione coprirà tutto e, tra qualche secolo, magari,ci sarà chi scoprirà le macerie e troverà anche i resti di chioggi, ancora manca all'appello':È stridente il contrasto tra i l verde rigoglioso della naturache circonda quello che un tempo era il paese. In piedi cisono solo le cinque fontanelle, da cui continua a uscireacqua fresca, proveniente dalle sorgenti in cima allamontagna. Acqua buona. Nonostante tutto quello che èaccaduto attorno, l'acqua resta fresca e cristallina.Cristallina come ilverde delle piante, che contrasta con ilgrigiore delle macerie e della polvere.Pescara delTronto è un "paese fantasma", abitato solo daqualche gatto, che si aggira tra i cumuli di macerie in cercadi qualcosa da mangiare e che ha eletto una vecchiajeepabbandonata e semisepolta dalle macerie a sua nuovadimora.Se la natura, ad un anno dalterremoto, dopo le eccezionalinevicate dello scorso inverno, è tornata a sbocciare e ariempire di mille tonalità di verde l'alta Valle delTronto,così non lo è stato per la gente che in quel pendiomortalmente ferito dalterremoto ci era nata e cresciuta. Enon lo sarà più. "Le persone sopravvissute alterremoto qui,così come ad Arquata delTronto e nelle sue altre frazionisono state ospitate negli alberghi lungo la rivieramarchigiana - spiega mons. D'Ercole -. Qui sono seguite ecurate con grande attenzione. Ma questa è gente di


montagna, che è nata e cresciuta qui. Non ha niente a chespartire con il mare. Negli alberghi si sente come un pescefuor d'acqua. Etutto questo crea una sofferenza ancoramaggiore, soprattutto nelle persone anziane' Persone chesi sentono letteralmente sradicate dalla loro terra. E unapianta senza radici non riesce a sopravvivere. "Sonopersone che sanno che per ricostruire le case ci vorrannoanni -spiega mons. D'Ercole - tanti anni. Esanno che lorotutto questo tempo non ce l'hanno. Sono quindiconsapevoli che, anche se un giorno arriverà il momento diritornare a vivere in montagna, loro quel giorno non cisaranno più. Questa consapevolezza cancella ogniprospettiva di futuro e rende ancora più duro il vivere nellestrutture alberghiere lungo la costa"E c'è chi, di fronte aquesta consapevole assenza di futuro, smette di lottare. Elascia andare quelle poche forze che gli restano."Generalmente nel Comune di Arquata delTronto e nellesue frazioni -spiega ilsindaco Aleandro Petrucci - durantel'inverno muoiono otto o nove persone anziane. Nel corsodell'inverno che ci siamo appena lasciati alle spalle, glianziani che ci hanno lasciato sono stati 25" :All'indomani delterremoto tante sono le persone che sonoarrivate per dare una mano e aiutare la popolazione. "Sono

Ad Arquata dei Tronto alcune strutture abitativesono già state assegnate alle famiglie sfollate.

Altre attendono di essere consegnate.Nella foto, mons. Giovanni D'Ercole,

vescovo di Ascoli Piceno, nella zona rossadi Pescara del Tronto

arrivate anche due suore - racconta mons. D'Ercole -. Nellaconcitazione di quei giorni le ho mandate negli alberghidove avevanotrovato alloggio le persone che nonpotevano far ritorno nelle loro case, perché dichiarateinagibili". Loro hanno subito raccolto l'invito. "Sapete cosahanno fatto? - racconta mons. D'Ercole - Niente. Per giornie giorni sono andate negli alberghi, tra la genteterremotata. Si sono sedute accanto a queste persone e lehanno ascoltate. Senza dire niente. Hanno ascoltato la lororabbia, hanno asciugato le loro lacrime, hanno guardatoinsieme verso un orizzonte che non c'era più. Iltutto senzadire una sola parola. E così, un po' alla volta hanno vinto ladiffidenza della gente, hanno aperto una breccia nellarabbia che è un fatto deltutto umano e naturale quando tivedi portare via tutto, in un attimo, nel cuore della notte,quando sei più indifeso': Si sono fatte semplicementecompagne di strada. "Hanno fatto un lavoro straordinario esono state d'esempio pertutti quanti noi - racconta mons.D'Ercole -. Ancora oggi, quandoincontro le personeterremotate, soprattutto quelle anziane, non faccio altroche ascoltare, in silenzio. Di fronte alle loro domande non cisono risposte. Noi non abbiamo risposte ai loro perché.Possiamo però esserci, stare li accanto a loro, abbracciarle.E nel nostro silenzio e nel nostro ascolto la rabbia allenta lesue catene":Ad Arquata delTronto alcune strutture abitative sono giàstate assegnate alle famiglie sfollate. Altre attendono diessere consegnate. Anche se ne servirebbero molte di più.Ci si prepara ainiziare il nuovo anno scolastico riportandoibambini nella scuola che è stata realizzata in questi mesi.Accanto, mons. D'Ercole ha in progetto la realizzazione diun centro "che sia un punto di riferimento perla gente delpaese". Dovrebbe sorgere accanto a quello che resta dellachiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo. "Per ripartire c'èbisogno di sogni e io ho già un sogno - ci spiega - questocentro permetterà alla gente di incontrarsi, di celebrare, disentirsi comunità, di costruire comunità". Il progetto chesogna mons. D'Ercole ha anche dei tempi già definiti: unanno. "Sono un testardo - conclude sorridendo - questagente ha bisogno di un luogo da cui ripartire comecomunità'

Gli anziani sannoche per ricostruirele case ci vorrannotanti anni.E sanno che lorotutto questo temponon ce l'hanno

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PARLA FABIO MOLON (UFFICIO ESTERI CARITAS BOLZANO-BRESSANON E)

Un aiuto pervincererincerteua

Fabio Molon è responsabile dell'ufficio esteri Caritas Bolzano-Bressanone.Nella terra di S. Benedetto è arrivato pochi giorni dopo la scossa del 24 agosto 2016

ensava di "averla scampata" Norcia. Il terremoto del 24 agosto, infatti, l'aveva segnata sì, ma noncosì gravemente come era accaduto ad altri comuni come Amatrice, Accumoli e Arquata delTronto. E poi, invece, quando La gente stava iniziando a rimettere insieme i coccidella propria quotidianità ecco arrivare la scossa del 30 ottobre. 6,5 gradi

della scala Richter. Il centro di Norcia si sbriciola scosso dalla terra. In piedi rimanesolo La facciata della basilica di S. Benedetto.A raccontarci ilterremoto a Norcia e nella Valnerina è Fabio Molon, responsabiledell'ufficio esteri Caritas Balzano-Bressanone che nella terra di S. Benedetto èarrivato pochi giorni dopo la scossa del 24 agosto.Norcia un anno fa. Che ricordo ha di Norcia dopo ilterremoto del 24 agostodello scorso anno?La prima volta siamo arrivati a Norcia qualche giorno dopo la scossa del 24agosto, scossa che aveva sfiorato la città provocando però notevoli danninelle zone di Case Sparse e di San Pellegrino. Molte famiglie di agricoltori,allevatori e di proprietari di agriturismi avevano avuto le case e gli stabiliadibiti a stalle e rimesse per attrezzature agricole e stoccaggio di cereali ofieno gravemente danneggiati. Sembrava "averla scampata" La città di S.Benedetto perché nel Lazio e nelle Marche il sisma aveva distrutto intericomuni.E poi è arrivato il terremoto de130 ottobre...La mattina del 30 ottobre, una nuova scossa di 6,5 gradi della scala Richter haavuto come epicentro la zona compresa tra Norcia, Preci e Caste Isantan gelo. Lasituazione è apparsa subito molto grave perché l'intero centro storico con la

Cattedrale e persino le mura della città erano praticamente distrutteo seriamente lesionate. La popolazione che, nonostante le scosse

sismiche fossero continuate senza tregua da agosto, avevatenuto duro, cominciato a sanare le proprie ferite e

continuato le attività lavorative, ha avuto un grave colpopsicologico.

Molti sono andati via da Norcia e dai paesi dellaValnerina...Moltissime famiglie, anche a causadella non agibilità delle proprieabitazioni, ha lasciato la città pertrasferirsi soprattutto nei pressi delLago Trasimeno mentre le tendopoli allaperiferia della zona rossa erano piene.Agricoltori e allevatori si organizzavanocon camper, roulotte, casette mobili percontinuare a coltivare e per badare ailoro animali. IL freddo si faceva sentiregià molto bene e l'inverno era alleporte, la paura e iltimore nel domaniriempivano gli animi.Come si è attivata la Caritas diBolzano- Bressanone e quelle del


In qualunquecolloquio si facciacon quantinel terremotohanno perso tutto,emergonochiaramentel'incertezzae il bisognodelle famigliee dei piccoliimprenditoria essere aiutateattraverso un accessoa un credito agevolato,a ricevere sostegnoe aiuto per poteraffrontaresenza caderenella disperazionescadenze e spese


LO STILE RICHIESTO A CHI DÀ UNA MANO

Mettersi in ascoltosenza l'ansia deL fare

di Fausto PeratonerVolontari "sul campo"

gué,


In gennaio ho avuto lapossibilità di recarmi perdue settimane a Norcia pervivere un'esperienza molto

concreta e anche molto bellapresso i l Campo Cä ritas.Lo stimolo e l'invito a mettermi adisposizione per dare una mano eraarrivato dal parroco di Gardolo, donMarco Saiani (oggi vicario generaledella diocesi di Trento, n.d.r.)

all'ascolto sincero

Illuminantile parole del Papa:

"Ricostruire i cuoriprima ancora

delle case"Le osservazionidi un volontarioche ha condivisoper due settimanela realtà del CampoCaritas a Norcia

durante la Messa della domenica,pochi giorni dopo gli eventi sismicidel 30 ottobre 2016.Mi sono messo in contatto con laCaritas di Trento per dare la miadisponibilità e subito mi hannoinformato che appena ci sarebberostate le condizioni e le modalitàper collaborare nelle zone colpitedalterremoto sarei stato

contattato.Nelfrattempo potevo tenermiaggiornato attraverso le news diCaritas Trento.Ai primi di gennaio, mi dicono dellapossibilità di prestare un periodo diservizio volontario presso il CampoCaritas di Norcia, allestito incollaborazione con CaritasNordest. Si trova appena fuori dallacittà di Norcia presso il santuariodella Madonna delle Grazie, la cuichiesa e le strutture ricettive sonostate gravemente danneggiate.Il Campo Caritas è stato avviato neimesi di novembre e dicembre dopogli eventi del 30 ottobre che hannocolpito in modo molto intensoNorcia e le frazioni attorno allacittà, con danni alla quasi totalitàdelle abitazioni e alle aziende e conle conseguenti difficoltà perlapopolazione.Il Campo Caritas è stato allestito egestito da una coppia divolontari, Francesca e Rinaldo chehanno maturato una preziosaesperienza all'interno di alcunecomunità in Umbria e checollaborano con il parroco diNorcia,don Marco.Prima di partire per questaesperienza ho avuto un'incontrocon il direttore di Caritas Trento,Roberto e con l'operatrice Anitache mi hanno trasmesso congrande sobrietà e concretezza lostile e sopratutto lo spirito perprestare questo servizio.I consigli mi sono stati preziosi ecosì l'esperienza a Norcia è'statamolto intensa e destinata a lasciareun segno importante.L'accoglienza da parte di Francesca,Rinaldo e don Marco è stata molto

calorosa e fin dal primo momento misono sentito a mio agio. Giorno dopogiorno, cresceva la consapevolezza cheanche il mio piccolo contributo erautile al Campo.Le esigenze della comunità di Norciacolpita dal terremoto sono tante e conpriorità diversa a seconda dellesituazioni (dalla casa, al lavoro, alfuturo) e nel contempo l'urgenza èquella di ricostruire la comunità.Normalità, sicurezza, lavoro, amicizia,speranza sono le richieste piùricorrenti da parte della popolazioneche ha vissuto, e spesso tuttora vive,un trauma difficile da comprendere perchi come me trascorre un po'di tempo,sempre limitato per poter capire."Ricostruire i cuori ancora prima dellecase", mi appaiono illuminanti questeparole che Papa Francesca hapronunciato in occasione dell'incontrocon le popolazioni terremotate aRoma.Al Campo Caritas di Norcia i volontariche si alternano stanno propriolavorando perstare accanto allagente, con una attività di ascolto eanche con segni concreti(coordinamento di aiuti diretti eindiretti ai singoli e alla comunità).l'un lavoro prezioso,fatto in modosobrio e con un ritmo costante e cheproduce effetti e riscontri positiviquotidianamente. E lo si può misuraredalla frequentazione del Campo daparte della comunità e dalle iniziativeche prendono (o riprendono) vita.Lo spirito di mettersi in ascolto,condividere con gli altri le ansie e leaspettative,fare senza l'ansia del"fare" è stato il capitale che mi sonoportato a casa da questa esperienzache porterò sempre con me.


GRAZIE ALLA CARITAS RIPARTE LA COLTIVAZIONE DELLO ZAFFERANO

Lriti#oro rosso"di Lana e Renzochiamato 1-oro rosso". Ne basta poco per dare colore e sapore aipiatti. Ma per arrivare ad ottenere un chilo di zafferano daessiccare e lavorare bisogna raccogliere 250mila fiori di Crocus. Lapreziosa spezia, infatti , si ottiene dai tre stimmi che ogni fiore ha

in sé. Servono almeno 600 ore di lavoro . E un enorme carico di pazienza.Lo sa bene chi produce 1-oro rosso ': Lo sanno bene Lara e Renzo ( nomi difantasia) che a Norcia coltivavano e producevano zafferano . Fino a primadel terremoto. Il sisma ha danneggiato seriamente la loro casa , che era ingran parte adibita a laboratorio perla lavorazione dello zafferano. Ilterremoto ha distrutto tutto: le attrezzature così come il piccolo magazzinodi stoccaggio dei prodotti . Esi è portato via anche i finanziamenti bancari,legati a fondi europei, bloccati perché il sisma ha fatto venire meno irequisiti richiesti per l'erogazione dei finanziamenti stessi. Ma Lara e Renzonon si sono dati pervinti.Lei magra , capelli biondo castani chele incornicianoilviso . Lui con gliocchi marroni come la terra di Norcia. Si prendono per mano e non lascianocheilterremoto spazzi via anchei loro sogni.Mano nella mano , grazie all'aiuto della Caritas , che ha messo a loro

Seppure nell'emergenzadei post terremoto,

si stanno riprendendoe sono tornati a produrre

prodotti agricolidi prima qualità

disposizione un camper abitativo e un camper laboratorio, e grazieall'aiuto di altri amici, sono riusciti a portare a buon fine la raccolta delloro zafferano, salvando così almeno una parte dei loro beni. Seppurenell'emergenza del postterremoto, si stanno riprendendo e sono tornati aprodurre prodotti agricoli di prima qualità."Alla prossima, amici - ci dice Lara -. Ci troverete sempre qui, noi nonvogliamo arrenderci":

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A Norcia coltivavanoe producevanozafferano.Fino a primadel terremoto,che ha danneggiatola loro casae distrutto tutto:le attrezzaturecosì come il piccolomagazzino


VicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùvenerdì25.08.2017 (19:32)



Funerali di Luca Russo a Bassano dopo l'assalto terrostico a Barcellona,Funerali di Luca Russo a Bassano dopo l'assalto terrostico a Barcellona,Funerali di Luca Russo a Bassano dopo l'assalto terrostico a Barcellona,Funerali di Luca Russo a Bassano dopo l'assalto terrostico a Barcellona,l'omelia di monsignor Beniamino PIzzioll'omelia di monsignor Beniamino PIzzioll'omelia di monsignor Beniamino PIzzioll'omelia di monsignor Beniamino PIzziol

Funerali di Luca Russo a Bassano dopo l'assaltoterrostico a Barcellona, l'omelia di monsignorBeniamino PIzziol

| C'è ancheMarta Scomazzon,la 21enne rimastaferita nell'attentatodi Barcellona, aifunerali di LucaRusso, il suo

fidanzato 25enne, che si celebrano a Bassano. Laragazza, lo scrive Ansa.it e alcuni dettagli sono qui,seduta su una carrozzina data l'impossibilità dicamminare, è entrata nella chiesa di San Francescoda un ingresso laterale. La bara di Luca, coperta daun tricolore e fiori bianchi, è stata portata a spalladagli amici del giovane ingegnere, lungo un percorsopartito dalla camera ardente, nella chiesa di SanGiovanni, che ha richiesto una decina di minuti dicammino. Alle esequie sono presenti un migliaio dipersone. Dietro il feretro i genitori di Luca e la sorella,Chiara, con il corteo chiuso dal sindaco di Bassano,Riccardo Poletto (foto Ansa).

Riportiamo l'omelia di Mons. Beniamino PizziolMons. Beniamino PizziolMons. Beniamino PizziolMons. Beniamino Pizziol,Vescovo di VicenzaVescovo di VicenzaVescovo di VicenzaVescovo di Vicenza, per i funerali di Luca RussoLuca RussoLuca RussoLuca Russo ,morto durante l'assalto terroristico a BarcellonaBarcellonaBarcellonaBarcellona,celebrati nella chiesa di san Francesco a Bassanodel Grappa oggi, venerdì 25 agosto 2017, alle ore 16.Prima di iniziare l'omelia, desidero esprimere allefamiglie di Luca e di Marta la mia e la nostra vicinanzaaffettuosa e la sofferta partecipazione al loro dolore.In questa settimana non abbiamo mai smesso dipregare per voi, di pensarvi, di accostarci a voi, conrispetto e discrezione, per portare almeno un po'insieme a voi questo peso, che appare a tuttiinsopportabile e insostenibile. Vogliamo ancheesprimere il nostro profondo cordoglio a tutte lefamiglie di coloro che hanno perso la vita - insiemeal nostro Luca - e a tutti coloro che sono stati feriti -come la nostra Marta - in quell'attentato terroristicotanto esecrabile quanto disumano.

Quando questi fatti capitano lontano dalle nostrecase e dal nostro territorio vi partecipiamo in modoindiretto, ma questa volta, con la morte di Luca e ilferimento di Marta, li abbiamo vissuti sulla nostracarne, sulla nostra vita, sulla nostra storia. Per laseconda volta la Regione Veneto sperimenta il doloree lo strazio per la morte di suoi giovani figli, dopo lamorte di Valeria Solesin due anni fa, oggi piangiamola morte di Luca Russo e il ferimento di MartaScomazzon.

Anche noi, come i discepoli di Gesù nella narrazioneevangelica, ci siamo trovati dentro a quella barca inbalia del vento e delle onde, paralizzati dalla paurae abbiamo gridato: «Maestro, non t'importa chesiamo perduti?» (Mc 4,38b).

La paura è un sentimento umano, che proviamo tutti,che ci permette di avvertire i pericoli e di cercare didifenderci. Ma tante volte ci sembra di essere in predadi forze negative e perciò temiamo per noi stessi eper quelli che amiamo. Abbiamo paura per la sortedelle nostre famiglie, per il futuro dei nostri giovani edelle nostre comunità civili e religiose, sottopostecontinuamente a gravi e molteplici forme di violenzaassurda e devastante.

I terroristi compiono questi gesti perversi perseminare paura e la paura porta alla paralisi e quandoarriva la paralisi tutto può succedere. Ciò che risultaper noi ancor più insopportabile è l'idea e il fatto chequalcuno possa arrivare ad uccidere in nome di unareligione, in nome di Dio.

Allora si comprende molto bene il significato del gridodi migliaia di persone in piazza Catalunya: "non hopaura!", "no tinc por!" e si intuisce pure il valore delleparole rivolte da Gesù ai discepoli di allora e a quellidi oggi, consapevoli o meno: «Non abbiate paura!».Non dobbiamo abbandonarci alla paura e tantomenorassegnarci o peggio ancora assuefarci a questi viliatti di terrorismo!

Nel brano del Vangelo che abbiamo ascoltato, Gesù



pone una domanda ai suoi discepoli e oggi questadomanda viene posta anche a noi: «Non aveteancora fede?».

Sì, lo confessiamo, non abbiamo ancora fede; se nonquella un po' teorica che è oggetto di discussionicomplesse e astratte. Siamo capaci di esprimere lafede solo sulla terra ferma e sicura, garantita da ognicontraddizione e da ogni tempesta. Ma oggi siamochiamati a vivere la fede dentro le tempeste della vita,attraversando i mari della violenza assurda eassassina, come abbiamo sperimentato in questigiorni.

Anche dentro alle tempeste, però, possiamo coglierei segni positivi della presenza di Dio nella nostra vitae nella nostra storia, nonostante il suo apparentesilenzio. Dio ci parla anche dentro a questi fattidrammatici, attraverso i nostri giovani Luca e Marta.

La vita di Luca non termina con la sua morte, noi tuttisiamo impegnati e Marta per prima, a far continuarenelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, tutte lecose più belle e più importanti che Luca ci hatestimoniato nei suoi 25 anni di vita: un giovanestudioso, laureato in ingegneria, serio nel suo lavoro,assetato di conoscere nuovi mondi (aveva giàcompiuto molti viaggi in diversi paesi europei).Insieme a Marta ha saputo riservare una parteimportante del suo tempo per fare volontariato nellaCroce Verde. Scrive un suo amico: "per essere felicedoveva fare felici le persone a cui voleva benedavvero".

Ci deve far riflettere un ultimo pensiero affidato agliamici il 15 giugno scorso: "Nasciamo senza portarenulla, moriamo senza portare via nulla, e in mezzolitighiamo per possedere qualcosa".

E tu, Marta, ci hai dato testimonianza di profondasensibilità e di grande coraggio da quando hai volutotranquillizzare i tuoi genitori mentre eri ferita sul bordodella strada e, soprattutto, quando hai accolto tra lelacrime la notizia della morte di Luca. Le parole chehai detto ci danno forza e speranza: "L'amore è l'unicarisposta e l'unico senso che riesco a dare a tutto il

dolore che sento. Voglio fare in modo che la tragediache ci ha colpiti, non cambi il mio modo di vedere labellezza delle persone e del mondo".

Sicuramente potrai sentire la paura di doverricominciare - dopo questa esperienza drammaticae assurda - ma non sarai mai sola, nel tuo camminoci sarà sempre l'amore di Luca, che un giorno potrairiabbracciare nell'amore di Dio che tutto vince; find'ora potrai contare sull'affetto e la premura dei tuoigenitori e dei tuoi cari, e potrai contare anche sullavicinanza e sul sostegno delle comunità ecclesiali ecivili a cui appartieni.

Un altro segno positivo che possiamo cogliere apartire da questo drammatico evento che ci ha toccaticosì da vicino, è il riaccendersi, nelle nostre menti enei nostri cuori, della speranza e della responsabilitàper la costruzione di un mondo nuovo.

Vogliamo guardare il nostro futuro con gli stessi occhidi Luca fissi al cielo come ci ha testimoniatol'infermiera Paula, che gli è stata vicina fino almomento della morte.

Il profeta Isaia ci ha indicato il cammino futuro di ognipopolo e di ogni comunità: «trasformare gli strumentidi guerra in strumenti di sviluppo per il bene di ognipersona e di ogni popolo». La visione profetica diIsaia può diventare realtà solo attraverso l'impegnoe la partecipazione di ogni persona, dei governanti edei responsabili delle scelte politiche ed economichedei loro popoli: «Una nazione non alzerà più la spadacontro un'altra nazione, non impareranno più l'artedella guerra» (Is 2,4).

Vorrei aggiungere un'altra considerazione.

Luca e Marta sono, in qualche modo, l'emblema diuna generazione di giovani per i quali viaggiare,incontrare persone diverse, scoprire culture e modidi vivere differenti, è un fattore identitario e decisivo.

L'incontro con l'altro è per i nostri giovani occasionedi arricchimento e di crescita. Nel sorriso gioioso diMarta e di Luca vediamo come impressa l'icona di



questa ricerca. I giovani ci chiedono di aiutarli inquesta direzione, di sostenerli nelle loro fatiche enelle sofferenze che la vita inevitabilmente presenta.Di fronte ad atrocità come quella che si è consumataa Barcellona non dobbiamo far prevalere in noi lapaura, la rabbia e la chiusura.

L'appello che ci viene da queste giovani vite è di nonsmettere di sperare e di costruire un mondo nuovofondato sulla giustizia e sulla pace. Ed è anche larisposta migliore che possiamo dare a quei giovaniche si sono macchiati di un crimine tanto terribile,sull'onda di un'ideologia che non può esserecompatibile con alcuna religione.

Chiediamo al Signore il dono della fede e la speranzache il male non sarà mai l'ultima parola. Noi crediamoche in Gesù, Morto e Risorto, la nostra morte è statavinta e che davanti a noi è possibile intravedere unmondo nuovo, un mondo più giusto e più umano.Amen.


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Il mondodei volontaridà l'addioad ArcaroIl mondodei volontaridà l'addioad ArcaroIl mondodei volontaridà l'addioad ArcaroIl mondodei volontaridà l'addioad Arcaro

Oggi alle 16 nella chiesa parrocchiale Dei Santi Pietroe Paolo si svolgerà il funerale di Giuseppe Arcaro,morto improvvisamente domenica scorsa nella suaabitazione. "Piantone" della sede degli alpini, aprivae chiudeva il cancello del parco delle Rimembranzeogni giorno. Aveva 50 anni. La sua scomparsa hasuscitato in paese vivo cordoglio. Era una personadi spicco del volontariato. Dopo avere svolto il serviziomilitare nel Corpo degli Alpini 7° reggimentobattaglione Pieve di Cadore, era stato capogruppodal 1959 al 1967. Dedicava il suo tempo libero anchead altri gruppi di volontariato: Pro loco, gruppo SanFermo, gruppo micologico, sempre presente aglieventi sportivi e culturali. Era iscritto alla Protezionecivile della valle. A.C.

Leggi l'articolo integrale sul giornale in edicola


Vicenzareport Vicenzareport Vicenzareport Vicenzareport martedì22.08.2017 (11:20)


Vicenzareport Vicenzareport Vicenzareport Vicenzareport martedì22.08.2017 (11:20)

Dalla Regione contributi per la tutela dell'ambienteDalla Regione contributi per la tutela dell'ambienteDalla Regione contributi per la tutela dell'ambienteDalla Regione contributi per la tutela dell'ambiente

VeneziaVeneziaVeneziaVenezia – Questa mattina la giunta regionale haapprovato tre bandi, due per i Comuni e uno per iprivati, finalizzati alla tutela dell'ambiente, mettendoa disposizione, in totale, contributi per 1 milione e 300mila euro. Con le due iniziative rivolte ai Comuni sipunta a migliorare la qualità ambientale in tema dirifiuti, mentre quella riservata ai privati mira acontrastare l'inquinamento atmosferico derivante daltraffico dei veicoli.

"Con il primo bando – ha spiegato l'assessore venetoall'ambiente e protezione civile, Gianpaolo Bottacin –stanziamo 500 mila euro a sostegno di interventi diadeguamento di centri comunali di raccolta eimplementazione delle dotazioni strumentali all'ottimaleattuazione della raccolta differenziata dei rifiuti solidiurbani". Gli interventi dovranno prevedere una spesaminima di 20 mila euro e il contributo regionale saràdel 50% e non potrà in ogni caso superare gli 80 milaeuro per intervento e per struttura richiedente.

"Con il secondo bando – ha proseguito – prevediamoinvece l'assegnazione di finanziamenti, per un totaledi 300 mila euro, per l'esecuzione di indaginiambientali su siti usati per lo smaltimento di rifiutisolidi urbani a favore dei Comuni che siano chiamatia verificare la sussistenza di criticità ambientaliderivanti dalla gestione delle discariche esistenti onel caso siano tenuti a intervenire in via sostitutiva ein danno del soggetto gestore inadempiente diprovvedimenti ordinatori eventualmente assunti oqualora tale soggetto non sia più individuabile".

Il terzo bando, infine, prevede la concessione dicontributi (500 mila euro in totale) ai cittadini per larottamazione di veicoli inquinanti e la sostituzione conveicoli a basso impatto ambientale di nuovaimmatricolazione: 2.000 euro per autoveicoli bifuel(benzina/gpl o benzina/metano), 3.500 euro perautoveicoli ibridi (benzina/elettrica) o elettrici.

"Nella predisposizione di quest'ultimo bando – haconcluso Bottacin – abbiamo voluto inserire delledifferenziazioni sul reddito familiare, in modo

estendere il più possibile l'opportunità diprogrammare il cambio dell'auto. Il mio auspicio èche a queste somme possano sommarsi analoghiimporti statali, come previsto dall'accordo diprogramma per l'adozione coordinata e congiunta dimisure di risanamento per il miglioramento dellaqualità dell'aria nel Bacino Padano, che abbiamofirmato alcuni mesi fa con il Ministero dell'ambiente".


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Save the Children lancia allarme scuoleSave the Children lancia allarme scuoleSave the Children lancia allarme scuoleSave the Children lancia allarme scuole

(ANSA) - ROMA, 21 AGO - A un anno dal sisma e apochi giorni dalla riapertura delle scuole, Save theChildren esprime preoccupazione per le criticità chei minori dovranno affrontare con l'avvio del nuovoanno scolastico. Stando agli ultimi dati a disposizionedell'Organizzazione, su 2.409 edifici scolastici conpiù 84 mila studenti e alunni iscritti solo 1.585 sonostati dichiarati completamente agibili. Sarebbero,dunque, 824 le strutture non agibili (delle quali 146totalmente inagibili). Le cifre diffuse dalla Protezionecivile nel corso della conferenza stampa promossaoggi da Palazzo Chigi sullo stato della ricostruzionepost-terremoto, confermano che il 34% delle scuoledove sono stati effettuati i sopralluoghi è risultatoinagibile. Entro il mese di febbraio 2018, come resonoto da Errani, dovrebbero essere completati i lavoridi costruzione di 21 nuovi edifici scolastici; ulteriori87 scuole, inoltre, saranno messe in sicurezza nelcorso di 2 anni.BOS


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Villa Caldogno in regolaLa Pro Loco può restareVilla Caldogno in regolaLa Pro Loco può restareVilla Caldogno in regolaLa Pro Loco può restareVilla Caldogno in regolaLa Pro Loco può restare

Tutto in regola in villa Caldogno. Nessun abuso, sedi abuso si poteva parlare, è stato commessodall'amministrazione comunale che, tutt'al più, hapeccato di leggerezza, senza infrangere però alcunalegge nell'assegnare le sale dell'edificio palladiano adue associazioni locali, Pro Loco e Donatori disangue. Nella telenovela estiva delle ville calidonensiarriva l'ultimo, positivo colpo di scena. LaSoprintendenza per le belle arti e il paesaggio, nellapersona dell'architetto Giovanna Battista, responsabileper l'area berica, ha infatti sciolto le riserve sull'esitodel sopralluogo eseguito lo scorso 20 luglio. Nel corsodella missione calidonense l'inviata dell'enteministeriale, accompagnata dai carabinieri dellatutela patrimonio culturale di Venezia, avevaeffettuato un'ispezione all'interno del "gioiellocalidonense", dopo aver passato in rassegna ilcantiere della discordia nell'ex municipio in piazzaBruno Viola, dove ha sede il bar Enal. (...)


Giulia Armeni


AltoVicentinOnlineAltoVicentinOnlineAltoVicentinOnlineAltoVicentinOnlinevenerdì18.08.2017 (13:22)



Tutti pronti per la 23esima giornata della solidarietà. 3 giorni di eventiTutti pronti per la 23esima giornata della solidarietà. 3 giorni di eventiTutti pronti per la 23esima giornata della solidarietà. 3 giorni di eventiTutti pronti per la 23esima giornata della solidarietà. 3 giorni di eventinell'Alto Vicentinonell'Alto Vicentinonell'Alto Vicentinonell'Alto Vicentino

Appuntamento con la solidarietà dal 8 al 10 settembrein tutto l'Alto Vicentino.

La 23esima giornata della Solidarietà ha pronti unaserie di eventi su temi che mai come n questo periodosono di grande attualità.

Teatro degli appuntamenti sono Schio e Santorso.

Giovani, dialogo intergenerazionale, festa edesperienze forti si intrecciano, offrendo a migliaia dipersone l'opportunità di riflettere, divertendosi, sulvalore della legalità e della libertà nella vitaquotidiana.

3 gli eventi principali: venerdì 8 settembre incontroculturale 'Legalità/Libertà – Racconti espressivi divite vissute' al teatro del Centro Giovanile diSantorso. Sabato 9 settembre appuntamentosempre al Teatro del Centro Giovanile di Santorsocon il teatro-forum 'Catene Violente'. Domenica 10settembre infine, prenderà il via il terzo Cammino perla Pace, che coinvolgerà i comuni di Schio e Santorsoin una lunga camminata per portare il valore sacrodella pace nel mondo. Nel pomeriggio è prevista unagrande festa con associazioni, degustazioni,laboratori per bambini, Forum Giovani e il Concerto-spettacolo di Luca Bassanese per parlare di legalità,volontariato e servizio al Parco Villa e Oasi Rossi.

Il primo evento è una serata a metà tra la narrazionee la danza, per vivere insieme esperienze forti dicrescita e riscatto dalla violenza: venerdì 8 settembrealle 20.30, nel Teatro del Centro Giovanile diSantorso.Ospiti dell'incontro culturale 'Legalità/Libertà –Racconti espressivi di vite vissute' saranno donArmando Zappolini per un approfondimento sulleludopatie, Il Balletto di Castelfranco Veneto sucoreografia "Chiaro Scuro" di Stefania Pigato seguitidagli artisti Valerio Begnardi e Agnese Melonidell'associazione Il Suono del Tempo.

Chi parteciperà alla seconda serata, sabato 9

settembre sempre al Teatro del Centro Giovanile, sitroverà a vivere una serata di teatro interattivo, nelladifficile storia di una donna di una comune famigliaitaliana, dove emerge una distruttiva violenzaquotidiana e un amore intessuto di possesso econtrollo.

Questa serata, curata dalla compagnia di Teatrosociale del Centro Capta Onlus di Vicenza, èconsigliata a un pubblico adulto.

La domenica tornano gli appuntamento consolidati:al mattino un lungo corteo di bandiere arcobalenocolorerà Santorso e Schio per il 3° Cammino per lapace, sostenuto dalle amministrazioni comunali e damolte associazioni di volontariato del territorio. Ilcorteo partirà da Piazza dello Statuto alle 9,30accompagnato per la terza volta dal testimoniald'eccezione Luca Bassanese, che col suo stileinconfondibile lo guiderà fino a Santorso, in OasiRossi.La Giornata della Solidarietà Sostenibile diSantorso proseguirà poi nell'Oasi Rossi diSantorso rendendo protagoniste migliaia di personeimpegnate nella solidarietà, nell'associazionismo enella cooperazione sociale. Il programma –particolarmente pensato per rendere protagonisti igiovani – si conferma ricco di appuntamenti ricreativi,culturali e sociali per adulti e bambini in Parco, Villae Oasi Rossi.Per tutto il pomeriggio saranno aperti gli stand delleoltre 30 associazioni e cooperative sociali coinvolte,circondati da musica dal vivo, hobbisti, spettacoli, ilV Forum Giovani, il Percorso del Gusto ed esposizioniartistiche.

La festa si concluderà con il concerto-spettacolo"Colpiscimi Felicità" del cantautore Luca Bassanese,che alle 18,30 presenterà il suo ultimo album.

Sono quasi un centinaio le associazioni e i gruppi chehanno già dato la loro adesione all'iniziativaorganizzata dal Comitato Giornata della Solidarietàcon il sostegno della Cooperativa Sociale Nuovi



Orizzonti e del Comune di Santorso, che patrocinaanche l'iniziativa insieme ad altri 19 enti, tra cui laRegione del Veneto, 16 Comuni e l'Ulss7Pedemontana.

Il ricavato dell'iniziativa sarà devoluto ai progetti diSpazio Giovani e Forum Giovani, un particolarespazio gratuito per ragazzi dai 15 ai 25 anni, dovetutti i giovani possono condividere esperienze,confrontarsi e sviluppare le proprie potenzialità.

Per informazioni: solidarietasostenibile.wordpress.com – [email protected] – 3456707280

Partecipazione libera e responsabile agli spettacolie agli incontri culturali.Ingresso gratuito all'Oasi Rossi per tutta la domenica(a pagamento solo trenino, farfallario, zona animalie area nave dei pirati).

L'iniziativa si svolge grazie all'impegno volontario ditanti cittadini e associazioni del territorio, nonchégrazie al sostegno economico di: Comuni di Santorsoe Schio, Confartigianato di Schio, CooperativaSociale Nuovi Orizzonti Onlus, Acat Valori Nuovi,Antico Orto Frutta e Verdura, Azienda vitivinicolaPusiol & Piazza, Coop Alleanza 3.0, Diesis Caffè,Doremì Ristorante Pizzeria, Fioreria Oasi Rossi, IlPonte Cooperativa Sociale, M.A.S.C.I. Santorso,Panetteria Gasparini, Rigoni di Asiago, SandonàFormaggi, Salumificio Carretta e Zuccato Frateli Srl.

La 23^ Giornata della Solidarietà gode del patrociniodi: Regione del Veneto, Comuni di Caltrano, Carrè,Chiuppano, Cogollo del Cengio, Marano Vicentino,Monte di Malo, Piovene Rocchette, Posina, Santorso,San Vito di Leguzzano, Schio, Thiene, Tonezza delCimone, Torrebelvicino, Valli del Pasubio, Velod'Astico, Zanè, Unione Montana Pasubio AltoVicentino, Ulss 7 Pedemontana.

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VicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùVicenzaPiùmercoledì16.08.2017 (15:14)



Bando periferie, Sala e Maistrello presentano il progetto "Vita sicura:Bando periferie, Sala e Maistrello presentano il progetto "Vita sicura:Bando periferie, Sala e Maistrello presentano il progetto "Vita sicura:Bando periferie, Sala e Maistrello presentano il progetto "Vita sicura:interventi a favore della popolazione anziana". Previsti 300.000€interventi a favore della popolazione anziana". Previsti 300.000€interventi a favore della popolazione anziana". Previsti 300.000€interventi a favore della popolazione anziana". Previsti 300.000€

Bando periferie, Sala e Maistrello presentano ilprogetto "Vita sicura: interventi a favore dellapopolazione anziana". Previsti 300.000€

| Questa mattinal'assessore alla com-unità e alle famiglieIsabella SalaIsabella SalaIsabella SalaIsabella Sala (asinistra nella foto) e ilpresidente della Co-nsulta comunale degli

anziani Alberto MaistrelloAlberto MaistrelloAlberto MaistrelloAlberto Maistrello hanno illustrato il progetto"Vita sicura. Interventi a favore della popolazioneanziana" dell'importo complessivo di 300 mila euro edella durata triennale (2017-2020). Il progetto rientranell'ambito della proposta "Liberare energie urbane",con cui il Comune di Vicenza ha partecipato al "BandoBandoBandoBandoPeriferiePeriferiePeriferiePeriferie", classificandosi quarto tra 113 Comunicapoluogo d'Italia e aggiudicandosi un finanziamentodi 17 milioni 794 mila euro per la realizzazione di 18interventi, 2 dei quali riguardano, appunto, progettisociali, tra cui "Vita sicura" relativo alla popolazioneanziana.

Obiettivo del progetto "Vita sicura" è dotare lacomunità e, quindi, l'amministrazione di strumenti digovernance e vicinanza alla popolazione anzianaattraverso l'individuazione di percorsi di monitoraggio,sostegno ed eventuale presa in carico professionaleda parte dei servizi sociali e socio-sanitari, con l'attivocoinvolgimento delle associazioni di volontariato, delprivato sociale, degli esercizi commerciali sensibilizzatie in rete.

"Il finanziamento "Liberare energie urbane" consenteall'amministrazione comunale di realizzare unagovernance a favore di una fascia di popolazione checi sta particolarmente a cuore - ha dichiaratol'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala-. Gli anziani sono, infatti, prima di tutto una granderisorsa in termini di competenze, capacità,disponibilità. I nostri compiti consistono, da un lato,nel sostenere quegli anziani che per motivi economicio di salute non riescono a provvedere da soli ai propri

bisogni; dall'altro nel valorizzare la disponibilità e lacapacità di tutte quelle persone - anziane e non - chesono parte attiva oltre che protagonista della vitasociale. Per questo abbiamo voluto un progetto cheprevedesse azioni a favore di tutta questa fascia dipopolazione andando a rafforzare e a completare lafiliera dei servizi messi a loro disposizione".

"Il progetto prevede, infatti, tre azioni integrate - haprecisato l'assessore Sala -: per quanto riguarda laprima, il sostegno di attività di formazione,informazione e vicinanza, garantendo alleassociazioni contributi per supportare interventispecifici, premiando quelle realtà capaci di lavorareinsieme e coinvolgere direttamente i beneficiari, erealizzando, così, interventi di prevenzione allasolitudine, che è una delle patologie più gravi di cuisoffrono tanti anziani. La seconda azione va araffrozare, invece, il servizio sociale, consentendoagli operatori di curare maggiormente sia la retesociale dei singoli quartieri sia le singole situazioni;l'obiettivo è rendere possibile in ogni quartiere, allafine del progetto, contare su un numero sufficiente divolontari preparati a sostenere un'attenzione aglianziani che si affianca a quella dei professionisti. Laterza azione, fortemente collegata con la precedente,ci consentirà, infine, di avere a disposizione unostrumento - il registro delle fragiilità - in grado digeolocalizzare le situazioni più a rischio, così da poterintervenire tempestivamente sia nel caso diemergenze che ove si verificasse una carenza diservizi. Il registro, infatti, da una parte forniràinformazione ai tecnici sulla condizione di fragilitàesistente, dall'altra avrà uno spazio aperto ai cittadinirendendo visibili e geolocalizzabili le risorse a lorofavore (dalle farmacie, ai medici, ai supermercati checonsegnano a domicilio, alle attività sociali e culturali,iniziative e quant'altro). Si tratta di un grande sforzoche stiamo per sostenere: credo che non solo nevalga la pena ma sia doveroso nei confronti di tantianziani che hanno operato per il benessere collettivoe che ora vedono nel loro futuro tanta incertezza epreoccupazione".



"Sono molti gli anziani che godono di buona salute eche hanno costruito un'ottima rete di relazioni checonsente loro un invecchiamento attivo positivo - haconcluso l'assessore - ma sono molti anche quelliche si trovano in condizioni di fragilità dal punto divista economico e sanitario. La nostra sfida è nonsolo fare in modo che i primi siano di aiuto ai secondima anche favorire il welfare generativo, così che altrepersone all'interno delle famiglie e delle associazionidiventino una risorsa per la fascia di anziani meno "fortunata"".

Descrizione del progetto"Vita sicura" vuole rappresentare lo strumento diriordino e di programmazione degli interventi a favoredella popolazione anziana finalizzato a garantire tuttele iniziative atte ad aumentare la possibilità perl'anziani di permanere il più possibile nel propriocontesto di vita. Non si tratta solo di garantire serviziper la domiciliarità, quanto piuttosto di passare dauna forma di "servizio di assistenza domiciliare" aduna riqualificazione dell'abitare la propria casa, ilproprio quartiere, la città.Il progetto interesserà tutto il territorio cittadino e nellafase di avvio per gli interventi a favore delle personevulnerabili si prevede il coinvolgimento di circa 2.500anziani, ovvero la popolazione inserita nell'attualeelenco di persone con vulnerabilità. Per le azioni diformazione e sensibilizzazione si stima ilcoinvolgimento del 15% della popolazione tra i 65 ei 75 anni. A costoro sono rivolte le azioni dipromozione e informazione necessarie per attivareinterventi di tipo preventivo della perdita diautosufficienza.Nello specifico, sono tre le azioni previste dalprogetto.

Innanzitutto il Comune ha messo a regime il registrodelle fragilità, la cui realizzazione è stata affidata alal Sistema Informativo Comunale che ha giàprovveduto all'affidamento del servizio di individuazionee monitoraggio dei cittadini in situazione divulnerabilità a causa della propria condizioneanagrafica o di salute in modo da predisporreopportune misure di sostegno (importo 28.300 euro).

In secondo luogo intende incrementare i servizi e leprestazioni a favore della popolazione anziana e inparticolare delle persone con ridotta autonomia e arischio di perdita di autosufficienza, non solosupportando attività a favore di tali soggetti ma ancheimplementando una rete territoriale in grado divalorizzare questa fascia di popolazione (importostanziato pari a 241.700 euro). I servizi e leprestazioni sono rivolti prioritariamente a personeanziane (ultra 65enni) residenti a Vicenza incondizioni di rischio di perdita della propriaautosufficienza, parzialmente autosufficienti o nonautosufficienti che vivono nella propria casa;prevedono il sostegno alle attività di servizio socialeprofessionale sia nelle attività dirette ai beneficiariche nelle attività e servizi rivolti genericamente allapopolazione. Si intende affidare la gestione diprestazioni di servizio sociale ad integrazione delservizio sociale professionale comunale, per lapredisposizione di progetti personalizzati conl'obiettivo prioritario di prevenire e ritardare la nonautosufficienza; di prestazioni di servizi socio-educativi finalizzate alla promozione di forme divicinanza alle persone anziane; del servizio "EstateSicura". Gli operatori saranno inseriti presso le tresedi dei Centri Servizi Sociali Territoriali del Comunedi Vicenza e lavoreranno in maniera strettamenteconnessa con il servizio sociale comunale. Entrosettembre sarà pubblicato il bando per l'affidamentodel servizio (241.700 euro).

Infine, il Comune di Vicenza intende sostenere lavalorizzazione e la promozione nei quartieri dioccasioni di socialità, informazione e vicinanza conil diretto coinvolgimento delle associazioni di anzianipresenti e degli anziani stessi, attraversol'erogazione di contributi ad associazioni divolontariato e di promozione sociale che intendonocollaborare - tramite la presentazione di progetti - perla costruzione di una rete territoriale a favore dellepersone a rischio di perdita di autosufficienza e, piùin generale, per la promozione di un invecchiamentoattivo che ritardi la perdita della propriaautosufficienza (importo stanziato pari a 30 milaeuro). I progetti potranno riguardare attività e



interventi in alcuni precisi ambiti: servizi di prossimitàa favore di persone anziane segnalate dai servizisociali che possano offrire a titolo gratuito del tempoper affiancare i beneficiari in attività quotidiane pergarantire l'accompagnamento e la vicinanza, inparticolare nel momento in cui possano emergere deibisogni specifici (es.: piccole azioni come il recarsi inufficio pubblico o ad una visita medica) o percontrastare la solitudine offrendo vicinanza ecompagnia. Le attività previste non devonoconfigurarsi in alcun modo come prestazioni socialio socio sanitarie; sensibilizzazione e formazione deivolontari e della cittadinanza, per intercettare inmaniera adeguata eventuali problematiche esituazioni di fragilità. Deve essere prevista laformazione e il monitoraggio costante dei volontari ecittadini/sensori. collaborazione per il trasporto dicittadini anziani che non possono usufruire dialternative, anche con il coinvolgimento di anzianiattivi, considerato che non tutti i servizi sociali e socio-sanitari sono facilmente raggiungibili con il trasportopubblico (autobus); deve essere previsto, qualora sene renda necessario, un accompagnamentopersonalizzato non solo per il trasporto, ma ancheper la mediazione con gli operatori dei diversi servizi;promozione nei quartiere di occasioni di socialità conil diretto coinvolgimento delle associazioni di anzianipresenti e degli anziani stessi: sostegno ad un'attivitàcapillare di informazione e raccolta dei bisogni,privilegiando il contatto diretto, senza escludere iconsueti sistemi di comunicazione e diffusione delleiniziative (invio di lettere, avvisi, locandine). Il bandorelativo all'affidamento del servizio è stato pubblicatosul sito del Comune di Vicenza alla sezionePubblicazioni on line, Altre gare e avvisi (link: http://www.comune.vicenza.it/albo3/altri.php/178633). Gliinteressati dovranno presentare domanda al settoreServizi sociali, in contra' Busato 19, entro le ore 12di lunedì 30 ottobre. Il contributo massimoconcedibile non potrà essere superiore al 70% dellespese ritenute ammissibili e comunque per unimporto massimo di 5 mila euro per i progettipresentati da una sola associazione e di 7.500 euronel caso di progetti presentati da più associazioni.

Dati sulla popolazione anzianaI dati sociologici mostrano come il fattore anagraficoe la frammentazione del sistema familiareindividuano gli anziani (in particolare le persone conpiù di 75 anni) quali soggetti a maggior rischio ditrovarsi in una situazione di fragilità e di disagio. E'questo un dato comune a tutti i Paesi Occidentali,particolarmente sentito in Italia in cui il numero degliover 65 è destinato a crescere per l'ingresso in questafascia di età dei "baby boomer" (tendenzialmente inati tra il 1964 e il 1952).Al 31 dicembre 2016 su 112.198 residenti a Vicenzarisultano 27.275 coloro che hanno più di 65 anni, parial 24,3% della popolazione complessiva, con unindice di vecchiaia (numero di anziani oltre i 65 anniogni 100 giovani tra 0 e 14 anni) pari a 177,6.Le famiglie composte da anziani, pari a 19.334,rappresentano nel 2016 il 37,3% di tutte le famiglievicentine. Il 65% è composto da un solo anziano. Neldettaglio vivono soli 12.555 anziani, di questi oltre il77% sono donne e oltre il 27% è di età superiore agli85 anni.Per quanto riguarda la distribuzione dellapopolazione anziana nel territorio, il maggior numerodi individui si concentra nell'ex circoscrizione 2(Riviera Berica) con un tasso che arriva nel 2016 a351 anziani ogni 100 minori tra 0 e 14 anni.Altre zone particolarmente significative relativamentealla presenza di popolazione con 65 anni e piùriguardano il centro storico, i quartieri che sisviluppano intorno a via Quadri (Sant'Andrea, SanFrancesco e Araceli), quello di Laghetto e di Polegge.

Servizi a favore degli anzianiPer quanto riguarda i servizi erogati direttamente dalComune, l'amministrazione comunale risponde albisogno assistenziale della popolazione anzianaattraverso un insieme di prestazioni e servizi articolati(servizi sociali e socio sanitari ad alta intensitàsociale) e che interessano il 7,5% delle 19.334famiglie di anziani residenti nel 2016 (popolazioneresidente over 65) per una cifra di 1.346 nucleifamiliari di anziani in carico al servizio sociale.La priorità nell'erogazione delle prestazioni è dataagli interventi che possono contrastare e prevenire il



ricorso a strutture residenziali, permettendoall'anziano di rimanere nella propria casa.In particolare, i servizi sono finalizzati all'accoglienza(temporanea o definitiva) nelle strutture per nonautosufficienti, al fine di garantire a coloro che nonpossono più rimanere nella loro abitazioneun'adeguata accoglienza e garanzie di tutela dellasalute, attraverso l'erogazione di contributi economicifinalizzati all'integrazione del pagamento della retta;agli interventi per la permanenza a casa dell'anziano,attraverso un sistema integrato dei servizi per ladomiciliarietà che comprende: l'assistenza domiciliare,l'assistenza domiciliare integrata, la fornitura di pasticaldi a domicilio, il servizio di telesoccorso, interventidi sostegno economico, l'erogazione delleimpegnative di cura domiciliare (ICD), trasportosociale, integrazione della retta per la frequenza deicentri diurni socio-assistenziali.Il servizio di assistenza domiciliare, nel corsodell'anno 2016 ha erogato complessivamente 33.212ore di servizio a favore di 379 utenti, per una spesatotale di 660.468 euro.Hanno usufruito del trasporto assistito 48 anziani.Per il servizio pasti a domicilio nel corso dell'anno2016 gli utenti autorizzati sono stati 264, i pasticonsegnati 54485, la spesa a carico del Comune128.710 euro.L'attività di sostegno in favore degli anziani si èesplicata anche attraverso forme di aiuto economico,in particolare con l'integrazione delle rette di ospitiricoverati in case di riposo e frequentanti i centri diurni(per un totale di 233 persone con un impegnocomplessivo di 1.270.334 euro).Gli interventi a carico del bilancio comunale sono statiintegrati con il sistema di provvidenze economicheerogate dalla Regione, per le quali l'attivitàamministrativa viene comunque svolta dal Comune.In particolare, nel periodo considerato, per quantoriguarda le impegnative di cura domiciliare (ICD)sono stati assistite 316 persone ed erogati 629contributi per un importo complessivo di 514.120euro.Nel 2016 sono altresì stati attivati 63 nuovi utenti alservizio di Telesoccorso, per un totale complessivodi 354 beneficiari.Il Comune di Vicenza è inoltre beneficiario, anche per

conto di 39 Comuni del Comitato di distretto estdell'Ulss 8 Berica, di un contributo (progetto HomeCare Premium) erogato dall'Inps-gestione dipendentipubblici, che vede attualmente 71 anziani nonautosufficienti (ex dipendenti o genitori di dipendentipubblici) godere del servizio per la permanenza nellapropria abitazione.Altri importanti servizi alla popolazione anziana sonogestiti ed erogati dall'azienda Ulss 8 Berica (servizisanitari e socio sanitari ad alta intensità sanitaria),dai Centri Servizi presenti nel territorio, in particolaredall'Ipab di Vicenza, con la gestione diretta di serviziresidenziali e semi residenziali, comprese strutturespecificatamente dedicate al trattamento e al ricoverodi persone con Alzheimer e decadimento cognitivo,dal privato sociale e dall'associazionismo. Tra questiricordiamo i "Centri Sollievo", realizzati grazie a unfinanziamento della Regione Veneto, che prevedonola possibilità per persone con Alzheimer in statoiniziale di trascorrere alcune ore della settimana incontesti di socializzazione, sollevando in parte ilcaregiver dall'impegno assistenziale.


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Charlie: genitori, nascerà fondazioneCharlie: genitori, nascerà fondazioneCharlie: genitori, nascerà fondazioneCharlie: genitori, nascerà fondazione

(ANSA) - ROMA, 15 AGO - I genitori di Charlie Gardhanno reso noto che utilizzeranno il milione etrecentomila sterline di donazioni per creare unafondazione che aiuti i bambini affetti da malattie rare.Lo riferisce il Daily Mail. Il denaro è stato raccolto inpoco più di due mesi, sull'onda emotiva creata dalcaso del bimbo di 11 mesi affetto da una rarapatologia del Dna, a cui il mese scorso è statastaccata la spina contro il parere dei genitori, chevolevano tentare una terapia alternativa all'estero."Crediamo che la fondazione sarà una amorevoleeredità di Charlie e speriamo che tutti voi continuiatea sostenerci per onorare la vita del nostro piccologuerriero ed aiutare altri poveri bambini e le lorofamiglie".ML


SOCIALE. Bando di palazzo Trissino per assegnare 4 camere. Domande entro il 20 settembre

Apre la casa per padri separati«Spazio per i figli niinorenni»

Previsto contributo e l'impegnoin progetto di uscita dal disagio

Il settore servizi sociali delComune ha pubblicato un av-viso per l'accoglienza tempo-ranea, fino a un massimo di12 mesi, di padri separati o di-vorziati nella struttura di pro-prietà comunale di via Alber-to Mario 8. Sono assegnabilifino a 4 camere da letto conbagno (due singole e due dop-pie) dove è possibile accoglie-re periodicamente i figli mi-norenni. Sono ad utilizzo co-mune l'ingresso, la cucina, ilsoggiorno e gli spazi esterni.Il bando è rivolto a cittadini(se extracomunitari, in pos-sesso di regolare permesso disoggiorno) che siano padri se-parati o divorziati o compo-nenti di coppia di fatto conalmeno un figlio minorenne,che non siano proprietari o ti-tolari di diritto di usufruttosu un'abitazione o con neces-sità di rilascio dell'alloggio fa-miliare a seguito di sentenzadell'autorità giudiziaria.È necessario che siano in

possesso di un Isee in corsodi validità non superiore a13.049,14 euro e che aderisca-no ad un progetto sociale fi-nalizzato al superamento del-lo stato di bisogno socioeco-nomico e abitativo. Le do-mande vanno presentate en-tro mercoledì 20 settembre

alla segreteria del centro ser-vizi sociali territoriali compe-tente per residenza dal lune-dì al venerdì dalle 10 alle12.30, martedì e giovedì an-che dalle 16.30 alle 18.

Il richiedente verrà convoca-to ad un colloquio con l'assi-stente sociale per la verificadei requisiti di accesso e la de-finizione del progetto socialeorientato al superamento del-lo stato di bisogno, con la sot-toscrizione di un contratto diaccoglienza. L'assegnazionedella stanza comporterà, sedovuto, la corresponsione alComune da parte dell'asse-gnatario di un contributomensile quale rimborso for-fettario calcolato in baseall'Isee presentato ed in rela-zione alla situazione econo-mico-familiare del richieden-te, se superiore alla soglia mi-nima pari a 6.524,57 euro, efino ad un massimo di 200euro mensili.«Abbiamo pensato ad un

bando che miri ad aiutare lefamiglie con figli minorenniin momenti particolarmentedifficili della vita familiare -spiega l'assessore alla comu-nità e alle famiglie IsabellaSala -. Crediamo, infatti, chesia non solo auspicabile manecessario, come servizio

pubblico, aiutare a gestire iconflitti in modo costruttivoe non violento. Per questo lacasa di via Alberto Marionon sarà solo a disposizionedi persone divorziate o sepa-rate legalmente, ma ancheper situazioni in cui la coppiain crisi, con figli piccoli, pos-sa avere bisogno di un perio-do in cui - in abitazioni diver-se - trovare una modalità didialogo fra adulti e nel rap-porto con i figli. Ci sarannospazi a disposizione dei figli,sia per dormire, sia come am-bienti comuni per fare i com-piti e vivere momenti il piùpossibile sereni. Nel bandoabbiamo anche chiesto la col-laborazione delle persone nel-la manutenzione degli spazi,perché si tratta di una vera"casa", una coabitazione - co-me ne abbiamo altre in città,ad esempio in via dei Mille, a

Setteca' e in via Bedin - di fa-miglie che vivono insieme einsieme curano degli spazi etempi condivisi. Una sceltaulteriore è stata quella di pri-vilegiare il progetto sociale:le persone che saranno ospi-tate andranno accompagna-te verso un'uscita dalla loro si-tuazione. Il tetto per accede-re non è bassissimo, visto cheil valore Isee richiesto è il dop-pio rispetto alla soglia per laquale, da regolamento, conce-diamo contributi economici.Contiamo di ospitare i primipadri ad ottobre».

«Ho messo in contatto il Co-mune con l'associazione Pa-pà separati - le fa eco il consi-gliere della lista Variati Raf-faele Colombara -. Sono sod-disfatto, in quanto parte unservizio che si attendeva datempo».


ISABELLA SALAASSESSORE ALLE FAMIGLIE

Segnalazioni Pagina 72

La casa comunale per padri separati in via Alberto Mario


Stanziati dei fondi dal Comune

va la minì borsa di studioper le famiglie in difficoltàLibri, quaderni, zaino, dia-rio. Non potrà coprire tutti icosti ma, almeno in parte, so-sterrà le famiglie nel momen-to dello shopping scolasticoper i figli la mini borsa di stu-dio assegnata dal Comune diCaldogno a tutti i nuclei conragazzi in procinto di comin-ciare la prima media.

La lettera dell'ufficio istru-zione, firmata dall'assessoreMonica Frigo e dal sindacoNicola Ferronato sta arrivan-do in questi giorni nelle casedei calidonensi che si prepa-rano ad affrontare a settem-bre il passaggio alla scuola se-condaria.

Cento euro per ogni nuovoalunno, questo il contributomesso a disposizione a titolodi "bonus libri" che i genitoririceveranno, indistintamen-te e senza limiti di reddito oprofitto, semplicemente resti-tuendo compilato in munici-pio il modulo allegato allamissiva. «Nonostante le diffi-coltà riguardanti il bilanciodi quest'anno - scrive l'ammi-nistrazione - sono stati recu-perati i fondi che rendonopossibile, anche per il 2017-2018, un aiuto concreto allefamiglie per le spese scolasti-che». G.AR.

O RIPRUUUZIUNE RISERVATA


REG '1 Approvata una delibera per garantire le cure odontoiatriche senza pagamento di ticket

Veneto, dentista gratis per i poveriIndividuate tre fasce: giovani, persone in díicoltá economica, malatiPrevisto anche un contributo i 400 euro per acquistare la dentiera

Alda Vanzan.......................................................................................VENEZIA

"Garantiremo cure odontoiatrichegratis per i disoccupati, i titolari diassegni sociali e di pensione mini-ma e i loro familiari, e agevolateper i redditi fino a 29 mila euro".Questo diceva - e scriveva nelprogramma elettorale - Luca Zaianella primavera del 2015 e all'epo-ca ci fu chi lo irrise: "promettedentiere pur di farsi rieleggere". Adistanza di due anni e mezzo, nellaseduta ferragostana della giuntaregionale, il governatore del Vene-to ha fatto approvare una deliberache pare mantenere quelle pro-messe: dal 10 gennaio 2018, quindifra poco più di quattro mesi, cisaranno cure odontoiantriche gra-tuite per chi non può permetterse-le - e non solo - e pure uncontributo per comprarsi la dentie-ra. Per questa operazione PalazzoBalbi metterà 8 milioni di europresi dal fondo sanitario.

«E una cosa che avevo in testada anni e che avevo promesso nelprogramma di governo 2015 - haricordato Zaia - Vedo gente chenon ha la bocca in ordine ed èsemplicistico dire che non si cura-no: il più delle volte non se lopossono permettere. Abbiamo ap-provato questa delibera in periodonon sospetto, in piena estate, lonta-no dalle elezioni, così che non sipresti a strumentalizzazioni. Unmodo per augurare buon Ferrago-sto ai veneti». Già oggi il sistemasanitario garantisce le cure odonto-iatriche, ma al di là dei tempilunghi è previsto il pagamento delticket. Il provvedimento varatoieri recepisce i nuovi Lea (Livelliessenziali di assistenza) varati condecreto del presidente del consi-glio dei ministri lo scorso gennaio,ma allarga l'assistenza odontoiatri-

ca. Esentate dal pagamento delticket in Veneto saranno tre catego-rie di persone: i "soggetti in etàevolutiva", cioè i giovani daglizero ai 14 anni (indipendentemen-te dal reddito familiare); le perso-ne in situazione di vulnerabilitàsanitaria (pazienti oncologici, psi-chici, disabili); i soggetti in vulne-rabilità sociale, cioè - ha esemplifi-cato Zaia - «quelli che non riesco-no a sbarcare il lunario»: personeche non superano gli 8.263,11 eurodi reddito lordo, aumentato a11.362,05 se con coniuge a carico eulteriormente incrementato di516,46 euro per ogni figlio a cari-co. Il codice di esenzione pervulnerabilità sociale sarà "6R0" everrà rilasciato dal Distretto sani-tario di appartenenza presentandouna autocertificazione. Con questoattestato di esenzione, il medicopotrà preparare la ricetta e conquella farsi curare in ospedale. Cisaranno "furbetti"? «Faremo con-trolli a campione», ha detto Zaia.

La delibera approvata ieri suproposta dell'assessore alal Sani-tà, Luca Coletto, prevede che sianole strutture pubbliche, cioè leUlss, a erogare le prestazioni, ma èintenzione del governatore coinvol-gere i dentisti: «Da qui a gennaiostudieremo come procedere con leconvenzioni con i dentisti privati,ci servono questi quattro mesi permettere a punto il sistema».

Oltre al dentista gratis per lecategorie di giovani, malati e pove-ri, sono previste anche le dentiere:chi ha più di 64 anni e un redditocomplessivo non superiore a36.151,98 euro potrà avere uncontributo di 400 euro (200 adarcata), rinnovabile ogni quattroanni, per le protesi dentarie.


SENZA TICKETIl Veneto apre lastrada delle curedentarie gratuiteper la fascia dipopolazionemeno abbiente ocon problemi divulnerabilitàsociale osanitaria

TEMPI E FONDI

Stanziati 8 milioni, si parte il 1° gennaioZaia: allo studio convenzioni con i privati


«Assessore assenteLI sociale merita di più»Sul Ceod risponde: «Se con le alienazioni troviamo1,3 milioni di euro necessari lo cos °amo nuovo»Alle contestazioni dell"asses-sore Irene Salata, il sindacoPaola Lain , che l'ha di fattosfiduciata , replica punto supunto: «Concordo con leisull'attenzione che l'assesso-re al sociale dovrebbe porrealle persone più in difficoltà.Peccato che nel corso di que-sti due anni di mandato, taleattenzione sia venuta sempremeno, come testimonia il per-sonale addetto all'assessora-to di sua competenza e cometestimoniano le sue rare ap-parizioni pubbliche in occa-sioni di eventi nei qualidall'esterno era richiesta lasua partecipazione . Ritengoche l'assessore al sociale, benpiù di altri suoi colleghi, ab-bia il "dovere"di "vivere" la co-munità e di ascoltarne le pro-blematiche . Suo primo dove-re, infatti, è quello di metter-si al servizio delle persone edella comunità . Purtroppospesso mi sono trovata io stes-sa nelle condizioni di surroga-re la sua presenza (solitamen-te avviene il contrario), per ri-spetto istituzionale nei con-fronti delle molte associazio-ni ed enti maladensi».

Il sindaco entra poi nelle cri-tiche specifiche rivoltele dalsuo ormai ex assessore: «Pre-metto che il contendere è la

Il sindaco Paola Lain

cifra di 80 mila euro che il sin-daco e la maggioranza hannoritenuto di impegnare subitonella progettazione della ter-za ala della scuola Rigotti(per arrivare in tempo a par-tecipare al bando della Regio-ne con la possibilità di otte-nere un contributo di qual-che milione di euro ), piutto-sto che impegnare tale cifraper finanziare le moltepliciopere che Lei cita. Spiace dir-lo, ma lei spesso pecca di irra-gionevolezza».

Entrando nel merito degliappartamenti comunali divia Muzzana, «abbiamo par-tecipato e vinto un bando re-

L'assessore Irene Salata

gionale di 30 mila euro. Que-sti soldi non sono anticipati,mabensì rimborsati dalla Re-gione a lavori ultimati e paga-ti. Non avendo tale disponibi-lità abbiamo rimandato laspesa a fine anno e in ogni ca-so già chiesto e ottenuto dallaRegione parere favorevole af-finché tale cifra possa esserespesa nel 2018».

Sull'adeguamento e ristrut-turazione di palazzo Corielli,sede del Ceod, «non si poneneppure il problema di sce-gliere se la Soprintendenzanega l'autorizzazione per cuicome da nostro programmadovrà essere costruito un

nuovo Ceod, i cui costi di 1,3milioni di euro, possono giun-gere o dalla venditadell'immobile storico o dallavendita delle reti gas a cui leiè contraria senza aver fornitole motivazioni».

Il sindaco torna poi sulla ri-chiesta di allungare i terminidi assegnazione del verdepubblico alle cooperative:«Non è fattibile quest'annoper mancanza a giugnodell'incasso degli oneri concui coprire i 200 mila euro ne-cessari per un anno di appal-to.È' stata comunque mante-nuta la continuità dell'entra-ta alla cooperativa attraversoil frazionamento delle gare».

Sulla progettazione e realiz-zazione della tensostrutturadi Molina", Paola Lain spie-ga: «L'importo perla proget-tazione di tensostruttura espogliatoi, 70 mila euro, pre-visto per il 2018, è stato anti-cipato al 2017, impegnandoappositamente tale cifra conla variazione di bilancio perla quale lei non ha espressovoto favorevole, mentre i fon-di necessari perla realizzazio-ne rimangono previsti nelDup per il 2018».Ultimi appunti sule e Bigot-

ti: «Mi sorprende che comeassessore all'istruzione lei siacontraria alla costruzione del-la terza ala della scuola e in-tenda comprimere gli spazidedicati ai ragazzi con l'inse-rimento di altre 4 classi nelledue ali già approvate. Mi per-metta una cosa: non si puòdire sempre no a ciò che ser-ve per reperire risorse e conte-stualmente lamentarsi dinon avere fondi a disposizio-ne. Se non altro per coeren-za». • M.SAR.



ALMILLA. Bilancio positivo di presenze

La pi*scm*a da recordimpegna • giovani

• • e 'Enel servizio socialeVi hanno lavorato 4 ragazzisorpresi a tagliare la recinzioneUn giugno da record e co-inunque una stagione positi-va finora . Grazie anche al beltempo. Il primo bilancio perl'Acquapark di Altavilla è de-cisamente buono. E conside-rando che la chiusura è statafissata al 3 settembre, ma incaso di temperature elevatepotrebbe essere prorogata al10, ci sarà ancora tempo perincrementare gli ingressi. Lamedia la domenica finora èstata di 1500 persone ed ilweek-end è il più gettonato.«Abbiamo avuto un exploit agiugno - dice Paolo Gecche-lin, presidente della società`Piscine di Vicenza spa' chegestisce anche l 'Acquaparkdi Altavilla - il migliore degliultimi 10 anni con un + 20%di presenze . Luglio invece inlinea con le stagioni prece-denti , e probabilmente mol-ta gente ha approfittato diquesto periodo per le feriequest'anno , e agosto finorabene. Mancano ancora treweek-end comunque e consi-derato il bel tempo possonofare una ulteriore differenzanel numero degli accessi equindi contiamo di chiudereal meglio . Da quest'anno ab-biamo investito sui nuovigonfiabili in tutti gli impianti

La piscina di Altavilla

che abbiamo in gestione e so-no stati decisamente gettona-ti». Quest'anno poi all'Acqua-park nel mese di luglio han-no prestato servizio quattrogiovani minorenni, una sortadi impegno di volontariato diutilità sociale, dopo esserestati trovati a tagliare la recin-zione dell'impianto per entra-re in piscina senza pagare.«L'impegno ce l'hanno mes-so tutti - continua Gecchelin- e sono venuti regolarmen-te. Esperienza positiva quin-di, anche se la differenza spe-ro l'abbia fatta la famiglianell'educarli». • L.N.



Sede dei ragazzi della sezione e dei gruppi locali

L'excasadelprete

tomaallacom

Ospì'eterà -150 scoutL'aveva lasciata in eredità, nel 1947, l'allora parrocoRestaurata in tre anni da alpini e cittadini volontaricon il contributo economico dell' °tà pastorale

Aristide Cariolato

La casa "Don Giovanni Busa-to", completamente restaura-ta, dopo tanti anni di abban-dono è stata riconsegnata al-la comunità. Si trova nel cen-tro del paese, a pochi metridalla chiesa. A 70 anni dallamorte del donatore, il parro-co don Giovanni Busato, de-ceduto il 3 febbraio 1947, si èrealizzato quanto scritto neltestamento:«Il lascito deveservire all'istruzione e all'edu-cazione religiosa della gioven-tù maschile e femminile del-la parrocchia, perla quale gio-ventù io ho tanto lavoratocon immensi sacrifici duran-te la mia vita». Sarà gestitada un comitato formato dagenitori di ragazzi dell'unitàpastorale, che hanno a cuorequesto luogo, destinatoall'educazione dei più giova-ni. La "casa Busato", come è

Un momento della cerimonia d'inaugurazione . FOTO CARIOLATO

stata denominata, accoglierài gruppi parrocchiali e le asso-ciazioni. Uno spazio immer-so nella pace, a contatto conla natura, per creare, giocare,pregare, un luogo di speran-za nel futuro. Il primo pianoe il sottotetto in particolare,diventeranno la sede dei 150ragazzi scout. Sarà installatauna piccola cucina al pianoterra, che potrà essere utiliz-zata per un caffe, un tè o unamerenda in un clima di condi-visione, essenzialità e rispet-to degli ambienti. In occasio-

Don G iovann i

Busato vo leva chefosse destinatarAl'educazionede i giovan i

de i suo paese

ne della riapertura i ragazzidi Baden Powell hanno alle-stito una mostra fotografica,che ricostruisce 10 anni discoutismo a Castelgomberto.Molte persone si sono adope-rate per raggiungere questosplendido risultato: alpini eparrocchiani, genitori, capiscout, che per tanti sabatihanno donato il loro tempo ehanno contribuito con più au-tofinanziamenti Anche azien-de e privati hanno fatto dona-zioni; gli artigiani hanno pre-stato la propria opera, curan-do la progettazione e la partetecnica, con grande dedizio-ne. Il via al restauro nel 2014,su impulso degli alpini, chehanno cominciato con il recu-pero del garage. La parroc-chia, con il cappellano FabioTambara in testa, a questopunto ha chiesto a Pino Pego-raro, infaticabile muratore ecoordinatore dei lavori, spen-

tosi qualche giorno primadell'inaugurazione dellastruttura e ad altri amici diproseguire nei lavori di siste-mazione. Dalle grondaie si èpassati al tetto e nel giro dipoco tempo si è formulato ilprogetto di ristrutturazionecompleto della casa, avvalla-to dal consiglio parrocchialeaffari generali e dal parroco

don Lucio Mozzo. Sono statiacquistati i materiali, peruna spesa di oltre 70 mila eu-ro a carico dell'unità pastora-le. L'inaugurazione -alla pre-senza di un nutrito pubblico,con gli scout protagonisti e vi-sibilmente contenti- è stato ilsuggello di tanto volontaria-to.


La casa di don Giovanni Busato completamente restaurata . CARIOLATO


EMERGENZA ABITATIVA . Palazzo Trissino ha avviato una campagna di acquisti per ampliare il patrimonio immobiliare da destinare all'edilizia residenziale pubblica

Sos casa, il Corn e compra 20 nuovi alloggiL'operazione ha costo ° 2 milioni e 600 mila euroe risponderà alle esigenze delle fan-úglie in difficoltàIntanto sono 700 i nuclei che attendono in graduatoria

Laura Pilastro..............................................................................

In attesa di una casa perchéin situazioni di disagio econo-mico: in questa casistica rien-trano oggi 701 famiglie. Tuttinuclei, cioè, che fanno partedella graduatoria approvatanell'ottobre del 2016 perl'assegnazione di un alloggiodi edilizia residenziale pub-blica. Un elenco che inizial-mente contava 779 nomi, alquale si è data una rispostaparziale, visto che il grossodelle esigenze abitative è an-cora inevaso. Anche per que-sto motivo, il settore patrimo-nio, espropri e servizi abitati-vi ha pubblicato un avvisoper l'acquisto di 15-20 alloggida destinare all'erp, per unaspesa di 2 milioni e 600 milaeuro.

IL BANDO . L'operazione eragià stata annunciata tre mesifa e ora è al decollo. Il Comu-ne va a caccia di alloggi liberida persone o cose e privi davincoli contrattuali ubicatinel territorio comunale, giàrealizzati o abitabili al massi-mo entro tre mesi dalla pub-blicazione dell'avviso stesso.«Si tratta - spiega l'assessorealla comunità e alle famiglie,Isabella Sala - di un program-ma triennale di acquisto al-loggi che, senza consumo disuolo, mira ad accrescere inquantità e qualità il patrimo-nio comunale sia come edili-zia residenziale pubblica siaper situazioni di temporaneodisagio abitativo». L'ammini-strazione cerca case con pre-cisi requisiti: «Di recente co-struzione - continua Sala -,che abbiano criteri di efficien-za energetica, con costi con-dominiali e gestionali conte-nuti affinché le famiglie chehanno entrate reddituali ri-dotte possano attuare proces-

si di contenimento delle spe-se ed essere il più possibile au-tonome». Inoltre, le case do-vranno avere una superficieutile non superiore ai 110 me-tri quadrati. L'abitabilitànon deve essere antecedenteall'1 gennaio 2006, mentregli alloggi in corso di ultima-zione dovranno risultare abi-tabili entro e non oltre 3 mesidalla data dell'avviso». Il Co-mune intende acquistare15-20 alloggi circa entro il2018, per una spesa di 2 mi-lioni 600 mila euro, da desti-nare all'edilizia residenzialepubblica (al patrimoniodell'Erp di Ater con assegna-zione tramite specifico ban-do e all'agenzia comunaleperla locazione, destinati tra-mite specifici progetti socialidedicati ai casi di disagio abi-tativo). Le fonti di finanzia-mento per questa prima tran-che di acquisti derivano dafondi disponibili per l'Erp (2milioni) e da finanziamentipubblici e da ricavi derivantida diritti di superficie, ovve-ro dalle operazioni di riscattodella piena proprietà effettua-

ISABELLA SALAASSESSORE ALLA FAMIGLIA

te da cittadini che abitano ohanno uffici e negozi in vec-chie zone Peep (600 mila eu-ro). Le offerte potranno esse-re inviate dal 21 agosto fino al20 settembre all'ufficio Pro-tocollo del Comune. Ma lacampagna acquisti non fini-rà qui. Altri 30 alloggi verran-no comprati nel 2019 per unvalore di 4 milioni 400 milaeuro e una spesa finale, dun-que di 7 milioni di euro. Conquesta cifra, il patrimonio co-munale acquisirà quindi 50alloggi. Le prime assegnazio-ni avverranno entro giugnodel 2018. «È un'operazioneimportante in un periodo didifficoltà nel reperire risorsefinanziarie; attraverso unagestione oculata dei fondi de-stinati all'Erp vogliamo darerisposta ad un crescente biso-gno abitativo», sostienel'assessore alle risorse econo-miche Michela Cavalieri.

PIANO DI ALIENAZIONI. L'ac-quisto dei successivi 30 allog-gi sarà finanziato, oltre checon ricavi da diritti di superfi-cie, anche grazie al nuovo pia-no di alienazione di alloggiErp ormai vetusti (le case piùdatate risalgono a quasi un se-colo fa). Un piano nel qualepotrebbero finire 12 apparta-menti attualmente sfitti.Non sono gli unici a non esse-re attualmente abitati. Ci so-no anche i 18 vuoti per lavoridi sistemazione e i 116 che ri-cadono in piani di recuperofinanziati dalla Regione econ fondi europei. Intanto siattende la pubblicazione delprossimo bando per l'asse-gnazione degli alloggi: «Stia-mo aspettando, tra l'altro, inuovi criteri che vanno defini-ti dalla legge regionale - con-clude Sala -. Valuteremo sepubblicarlo entro l'anno oall'inizio del 2018».



LE FAMIGLIE DELL'ULTIMAGRADUATORIA ERPSulla base della vigentegraduatoria degli aspirantiassegnatari di un alloggioErp, approvata nell'autunnodel 2016, su un totale di 779famiglie richiedenti,risultano ancora in lista diattesa 701 nuclei.

GLI ALLOGGI SFITTIDA SISTEMARE 0 VENDERESono 146 gli alloggi sfitti suuntotale di 1.499 case diproprietà comunale gestiteda Aim Amcps. Di questi, 18sono vuoti per lavori disistemazione, 116 ricadonoin piani di recupero e per 12invece è prevista la vendita.

LE CASE DEL COMUNEDESTINATE ALL'ERPGli alloggi di ediliziaresidenziale pubblica diproprietà del Comune sono1.499. Si tratta di casegestite da Amcps. Ci sonopoi oltre 1.200 alloggi diAter. I l patrimonio totale èdi oltre 2.700 case.

LA SUPERFICIE MASSIMAIN METRI QUADRATIL'avviso con cui il Comunecerca alloggi da acquistarepone precisi requisiti. Traquesti c'è la superficiemassima, che non devesuperare i 150 metriquadrati commerciali e i 110di superficie utile.

Alloggi in via Mons. Onisto. Il patrimonio comunale conta 1.499 case per l'edilizia residenziale pubblica

Lipab:«Sono sfitte16 abitazionial "Proti"»Della cinquantina di alloggidella residenza Proti, 16risultano attualmente nonoccupati. «Si tratta di unfenomeno che notiamo daalcuni anni -spiega ilpresidente dell'Ipab, LucioTurra - che deriva da duefattori. Da un lato il fatto chetali alloggi hanno una superficiemolto ampia e pertanto èdifficile siano oggetto dirichieste di persone sole,dall'altra perché negli anni, lacapacità di reddito deglianziani, anche di quelli che finoa qualche tempo fa potevanopermettersi un alloggio nellanostra residenza, è diminuita».Stadi fatto che 16

Gli alloggi per anziani autosufficienti del Proti

appartamenti al momento sonovuoti. La residenza in contrá deProti 3, in pieno centro storico, sisviluppa in un edificio risalentealla fine del Diciasettesimosecolo. Si compone di 50appartamenti per l'accoglienza dipersone anziane in condizioni diautosufficienza fisica e psichica eoffre diversi servizi tra cui quellodi portineria, di pulizia e disorveglianza infermeristica.Alcuni dei residenti vivono da soli,altri in compagnia di una badante.La casa protetta è un servizio diaccoglienza in un ambiente

dedicato. E rivolto ad anzianiautonomi che desideranorisiedere in un appartamentoprivo di rischi connessi a sfrattoper motivi diversi dalla morosità ein un ambiente parzialmenteprotetto. «Ma da alcuni anni, unventi per cento di questi alloggirisulta di difficile collocazione»,dice Turra, che aggiunge: «Ladomanda, ingenerale, non mancaperché nel primo semestredell'anno abbiamo registratotrenta visite da parte di personeinteressate». L.P.



IL PROGETTO. II Comune avvia un'iniziativa di monitoraggio e sostegno articolata in tre fasi per un valore di 300 mila euro

miziam, a iva il registro delle agilitàUn "censimento " permetterà di geolocalizzarliIl prograè finanziato con il bando peffierieUn censimento della popola-zione anziana più fragile,nuove assunzioni di persona-le a supporto dei servizi perlaterza età e l'erogazione di con-tributi a favore di associazio-ni capaci di costruire proget-ti innovativi per gli over 65.Questi, in estrema sintesi, gliobiettivi di "Vita sicura: inter-venti a favore della popolazio-ne anziana", il progetto trien-nale dell'importo complessi-vo di 300 mila euro che il Co-mune avvierà con la copertu-ra del bando periferie.

Scopo dell'iniziativa è dota-re la comunità e, quindi, l'am-ministrazione di strumentidi governane e vicinanza al-la popolazione anziana attra-verso l'individuazione di per-corsi di monitoraggio, soste-gno ed eventuale presa in ca-rico professionale da partedei servizi sociali e socio-sani-tari, con l'attivo coinvolgi-mento delle associazioni di

Al 31 dicembre 2016 su112.198 residenti a Vicenzarisultano 27.275 coloro chehanno più di 65 anni, pari al24,3 per cento dellapopolazione complessiva,con un indice di vecchiaia(numero di anziani oltre i 65anni ogni 100 giovani tra 0 e14 anni) pari a 177,6.

Le famiglie composte daanziani, pari a 19.334,rappresentano nel 2016 il37,3 per cento di tutte lefamiglie vicentine . 1165 percento è composto da un soloanziano . Nel dettagliovivono soli 12 .555 anziani,di questi oltre il 77 percento sono donne e oltre il27 per cento è di etàsuperiore agli 85 anni.

Per quanto riguarda ladistribuzione dellapopolazione anziana nelterritorio, il maggiornumero di individui si

volontariato, del privato so-ciale, degli esercizi commer-ciali sensibilizzati e in rete.Sono tre le azioni in cui si arti-cola il progetto. Innanzitut-to, il Comune ha messo a regi-me il registro delle fragilità,la cui realizzazione è stata af-fidata al Sistema informativocomunale che ha già provve-duto all'affidamento del servi-zio di individuazione e moni-toraggio dei cittadini in situa-zione di vulnerabilità. In pra-tica si tratta di effettuare, in-crociando i dati dell'Ulss 8Berica, un censimento dei re-sidenti che a causa della pro-pria condizione anagrafica odi salute sono ritenuti più fra-gili. In questo contesto, lastessa comunità sarà chiama-ta a partecipare alla compila-zione di questo registro. Que-sta operazione, del valore di28.300 euro, consentirà dipredisporre opportune misu-re di sostegno. «Il registro -

concentra nell'excircoscrizione 2 (RivieraBerica ) con un tasso che arrivanel 2016 a 351 anziani ogni100 minori tra 0 e 14 anni.

Altre zone significative perlapresenza di popolazione con65 anni e più riguardano ilcentro storico , i quartieri chesi sviluppano intorno a viaQuadri (Sant'Andrea, SanFrancesco e Araceli ), quello diLaghetto e di Polegge. I datisociologici mostrano come ilfattore anagrafico e laframmentazione del sistemafamiliare individuano glianziani (in particolare gli over75) quali soggetti a maggiorrischio di trovarsi in unasituazione di fragilità. Equesto un dato sentitosoprattutto in Italia in cui ilnumero degli over 65 èdestinato a crescere perl'ingresso in questa fascia dietà dei "baby boomer" (i natitra il 1964 e il 1952).

spiega l'assessore al sociale,Isabella Sala - da una partefornirà informazione ai tecni-ci sulla condizione di fragili-tà esistente, dall'altra avràuno spazio aperto ai cittadinirendendo visibili e geolocaliz-zabili le risorse a loro favore.Dalle farmacie, ai medici, aisupermercati che consegna-no a domicilio, alle attività so-ciali e culturali, iniziative equant'altro». La seconda li-nea di intervento, per un im-porto stanziato pari a241.700 euro, riguarda i ser-vizi e le prestazioni a favoredella popolazione anziana ein particolare delle personecon ridotta autonomia e a ri-schio di perdita di autosuffi-cienza. Si tratta, in sostanza,di incrementare tali servizianche attraverso l'arruola-mento di educatori, psicologidi comunità e assistenti socia-li. Infine, il Comune intendesostenere la valorizzazione e

la promozione nei quartieridi occasioni di socialità, infor-mazione e vicinanza con il di-retto coinvolgimento delle as-sociazioni di anziani presentie degli anziani stessi. Questaterza azione, del valore di 30mila euro, si esprimerà attra-verso l'erogazione di contri-buti ad associazioni di volon-tariato e di promozione socia-le che intendono collaborareperla costruzione di una reteterritoriale a favore delle per-sone a rischio di perdita di au-tosufficienza. Il bando relati-

vo all'affidamento del servi-zio è stato pubblicato sul sitodel Comune. Gli interessatidovranno presentare doman-da entro lunedì 30 ottobre.

«Sono molti gli anziani chegodono di buona salute - con-clude l'assessore - ma sonomolti anche quelli che si tro-vano in condizioni di fragili-tà. La nostra sfida è non solofare in modo che i primi sia-no di aiuto ai secondi ma an-che favorire il welfare genera-tivo». • L.P.


Presentato un progetto a favore della popolazione anziana


IL CASO. I titolari di"Casa Servizi" che si occupano dell'accoglienza

Gestione profughi«Non c'è mai stato

business»Miotti: «Per noi é lavoro, nulla più. Se si guadagna?Difficile dare cifre precise: diciamo 30 per centosul fatturato, seguire i migranti non é compito facile»

Giulia Armeni..............................................................................

«I migranti un business? Sec'è chi la pensa così, prego siaccomodi. La Prefettura nonaspetta altro, con la fame distrutture per l'accoglienzache c'è. In questo "segmentodi mercato" lo spazio nonmanca, del resto per noi è unlavoro, nulla più. Se si guada-gna? Difficile dare cifre preci-se: diciamo un 30 % sul fattu-rato, ma seguire i profughinon è un compito facile».

Con quantoparc lt si devepensare a pagarevisite, dentistavestiti, avvocatocibo bo llette

Nel suo ufficio stipato di fal-doni, pile e pile di fascicoli adocumentare 20 anni di atti-vità al servizio delle aziendedi tutto il mondo, Enzo Miot-ti, socio fondatore di "Dimen-sione Impresa", ha accettatodi raccontare quello che, pertutti, è diventato il "businessmigranti".Un affare che, a partire dal

2016, è una fetta considerevo-le nel bilancio della società diricerca e selezione del perso-nale con sede in piazzettaRossi a Thiene, attiva dal1997. Miotti e la socia Anto-nella Ranzolin hanno scortoinfatti, nell'emergenza sbar-chi, un nuovo ramo in cui in-vestire, forti della professio-nalità acquisita in decenni di"mobilità internazionale"quando, precursori in Italia,facevano assumere infermie-ri e personale specializzatoproveniente da Brasile, Ban-

gladesh e altre zone del mon-do nelle Ulss venete e nelleimprese del territorio. «I ben-galesi che erano andati a lavo-rare nelle concerie di Arzigna-no e Chiampo oggi sono pic-coli imprenditori turistici nel-la riviera romagnola e quan-do vado là ho sempre i caffepagati, tanta è la gratitudi-ne», sorride Miotti.Che non vede perciò molta

differenza tra allora, 20 annifa e oggi: non figure profes-sionali ma migranti, non (onon sempre) aziende ma uffi-cio del prefetto come "clien-te". «Con "Casa Servizi" (brac-cio operativo di "DimensioneImpresa") - spiega - seguia-mo oggi circa 140 rifugiati,38 a Casotto di Pedemonte,poi sparsi tra Conco, Torri diQuartesolo, Dueville, Mon-tecchio Maggiore, Creazzo,sul modello dell'accoglienzadiffusa».

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Stando a Miotti per circa 8mesi, tra gennaio e settem-bre 2016, «ne avevamo ospi-tati una ventina all'hotel Ma-racanà ai Pilastroni, a Duevil-le, e nessuno se n'è mai accor-to». Ma il Maracanà che, sivociferava, dovesse divenireun hub? «Ma no - taglia cor-to - Nessuno ha mai saputonulla perché siamo stati bra-vi e abbiamo dato a quei ra-gazzi regole ferree, perchénon dessero nell'occhio ederano ben gestiti dalla coop"Mani in Pasta", che collabo-ra con noi».

L'hotel-ristorante poi è sta-to ceduto (a nuovi titolari ci-nesi, ndr) e Miotti e Ranzo-lin, lungi dal volersi improvvi-sare palazzinari «acquistan-do mezza Vicenza come qual-cuno insinua», hanno comin-ciato a prendere in affitto ap-partamenti, residenze singo-le, l'ex casa di vacanza dellesuore a Casotto, per fare unesempio, alloggiandovi i ra-gazzi che, man mano, la Pre-fettura inviava e invia.

«Ma lo sa che a Casotto -snocciola i dati Ranzolin - ab-biamo speso 3 mila euro diacqua in due mesi? E 600 eu-ro mensili di gas? Che com-priamo 80 chili di carne e pe-sce a settimana e che li dob-biamo accompagnare ognisettimana all'ospedale,dall'avvocato, a comprare me-dicine e scarpe e vestiti? Spes-so hanno problemi ai denti ebisogna far loro protesi o ap-parecchi, tutto compreso neifamosi 30-34 euro al giorno»mentre il pocket money, laquota che resta ai profughi, èdi 2,50 euro. Tanti e semprediversi grattacapi cui però

corrisponde anche un fattura-to di rilievo: «Sui 400 milaeuro come "Dimensione Im-presa", 800 mila euro annuicome "Casa Servizi" - butta lìMiotti - anche se in realtàguadagnavamo di più quan-do avevamo l'albergo Mara-canà».Numeri che potrebbero fa-

re gola ma, assicurano Miottie Ranzolin, «non ci si può im-provvisare nella gestione mi-granti. Sulla carta è possibilema servono delle competen-ze specifiche».Non di sola accoglienza vive

però "Dimensione Impresa":non tradendo l'antica voca-zione occupazionale - il suopane quotidiano rimangonofondi regionali, ministeriali,europei, politiche attive dellavoro (in convenzione conl'agenzia nazionale Anpal) -negli ultimi mesi l'agenzia hainfatti cominciato a colloca-re, in stage, una quarantinadi rifugiati, 30 solo nel Vicen-tino: 5 di questi sono stati poiassunti e sono un'altra venti-na le regolarizzazioni previ-ste.Nuovamente primi, in Vene-

to, a muoversi nel campo del-la ricerca e selezione di perso-nale "richiedente asilo". Casedi riposo, ditte metalmeccani-che e nel settore agricolo, i ra-gazzi sotto i 23 anni lavoranoper cicli di 5 mesi, 30 ore setti-manali, con una retribuzionemensile di 500 euro netti:«Mestieri pesanti come la pu-lizia dei metalli gli italianinon li vogliono fare - mettein chiaro Miotti - dunquenon si portano via posti a nes-suno». e

O RIPR-I WE RISERVATA


Attivati dall'Amministrazione

Sussimeconoper famíglíe M*Il Comune di Romano ha atti-vato il Sia (Sostegno Inclusio-ne Attiva). Si tratta di una mi-sura di contrasto alla povertàche prevede l'erogazione diun sussidio economico alle fa-miglie in condizioni economi-che disagiate, nelle quali sia-no presenti minorenni, figlidisabili o una donna in statodi gravidanza accertata. Ilsussidio è subordinatoall'adesione a un progettopersonalizzato di attivazionesociale e lavorativa ed è eroga-to con cadenza bimestrale,da un minimo di 80 euro perun solo componente a unmassimo di 400 euro per fa-miglie da 5 persone in su. Trai parametri per il sussidio, ilpossesso di un Isee inferiore3mila euro. Nessun compo-nente della famiglia deve es-sere beneficiario della Naspi,dell'Asdi o di altri strumentidi sostegno al reddito dei di-soccupati o della carta acqui-sti sperimentale. L'intero nu-cleo non deve percepire trat-tamenti economici, anche fi-scalmente esenti, da parte di

II municipio di Romano

pubbliche amministrazioniper un valore complessivo pa-ri o superiore a 600 euromensili, elevati a 900 euro incaso della presenza in fami-glia di una persona non auto-sufficiente. Nessun compo-nente deve essere in possessodi autoveicoli immatricolatinegli ultimi 12 mesi o diun'automobile superiore a1300 cc o un motoveicolo dicilindrata superiore a 250 ccimmatricolati negli ultimi 3anni. I richiedenti devono es-sere residenti in Italia da al-meno due anni. • E.S.


J i.Erlnairdo Pittalis

` II sacerdote trevigianoha creato il festival "Ritmi e danze dal mondo"che raccoglie centinaia di etnie in Veneto«Caso e provvidenza vanno sempre insieme»

II prete che unisce i popoli«I,a paura rende schiavi»

Il dialogo con i musulmanz, i nuovi migranti, il rapporto con Dio

Si occupa di immigrati, del dialogo tracristiani e musulmani. Insegna all'Istituto diLiturgia pastorale di Padova, dove si èlaureato. E "collaboratore pastorale", quelloche un tempo veniva chiamato viceparroco, aVarago e Candelù di Maserada sul Piave. Ènato sul fiume, a Pederobba, 59 anni fa. Hacreato e portato avanti dal 1995 il festival"Ritmi e danze dal mondo" di Giavera delMontello che richiama decine di migliaia divisitatori e raccoglie centinaia di etnie pre-senti nel Veneto. La scelta di diventare prete,don Bruno Baratto l'ha fatta al momento dientrare all'università, «con un piccolo trattodi strada già percorsa».

Come è nato il Festival?«Quando ho chiesto di non fare il parroco mihanno proposto questo servizio-lavoro con imigranti. Non ne sapevo niente, era il 1995 eil mio immaginario era che finalmente tuttipotessimo parlare la stessa lingua. A Giaveradel Montello c'era la Casa dell'Accoglienzadella Caritas, dove si tenevano corsi diformazione per operatori etnoculturali. Allafine venne fuori l'idea di fare un po' di festa:era una domenica pomeriggio, con un grande

caldo, nel campetto dicalcio dietro la chiesa,col rimorchio di un ca-mion a fare da palco. Siesibirono un gruppo se-negalese, uno peruvianoe uno di danze popolarivenete di Scorzè. C'era-no trecento persone ederavamo contenti. Ab-biamo continuato per an-ni, una domenica di giu-gno, finché non abbiamopensato a una festa dipiazza che coinvolgesse

le associazioni dei migranti e nel 2002 ilComune ci ha detto che eravamo troppi perquegli spazi e ci ha messo a disposizione lostadio comunale».

Tutto così facile?«Caso e provvidenza vanno sempre insieme,

a Treviso ho incontrato Marco Paolini che siè offerto generosamente ed è stato il nostroprimo spettacolo grosso. È tornato e haportato Natalino Balasso e altri amici, la festaè diventata un festival capace di raccoglierepiù di trenta associazioni di migranti edecine di migliaia di visitatori. Nel 2008abbiamo organizzato un concerto estivo diYoussou N'Dour, ci ha fatto un prezzomeraviglioso ma siamo andati solo in pareg-gio. L'anno dopo abbiamo cambiato: il Comu-ne aveva comprato Villa Wassermann colparco e c'era una migrazione nuova con laquale confrontarsi. Dalla ventesima edizioneabbiamo cambiato ancora, abbiamo apertospazi nuovi specie per artisti e artigiani. Nonsi vendono alcolici, nemmeno birra. Abbia-mo sempre badato a mantenere alta laqualità delle proposte. E una manifestazionedi forte significato politico, ma non ci sono ipartiti. Le amministrazioni comunali ci sonosempre state vicine, aldilà dei colori dellegiunte. Andiamo avanti con questa festa dipiazza che è anche l'occasione per annusare icambiamenti della società».

Sono cambiati i migranti?«All'inizio della mia esperienza erano quasisoltanto uomini provenienti da qualche nazio-ne africana subsahariana. Piano piano, ilpolicentrismo tipico dell'immigrazione haportato sempre più gente, qui abbiamo più di140 nazionalità diverse. Sono arrivati africa-ni, asiatici, soprattutto europei dell'Est dopol'ingresso della Romania nella Ue. Poi ci sonoi ricongiungimenti familiari, i figli nati qui, lastabilità come conseguenza, la ricerca dicase proprie. E un'altra doppia mutazione,più recente, dettata dalla crisi occupazionale.Molti hanno dovuto incominciare a pensarecome far fronte: non il ritorno a casa, ma"andiamo altrove di nuovo". Un cambiamen-to degli ultimi anni è dovuto al numerosempre maggiore di cittadini stranieri resi-denti che diventano cittadini italiani: l'annoscorso erano 780 in provincia di Treviso cheè la sesta in Italia per accoglienza. Il Veneto èla seconda regione italiana per acquisizione

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di cittadinanza, la metà sono minori. Mal'ingresso massiccio in Italia dei richiedentiasilo ha rimesso in discussione l'accettazioneche si era costruita, soprattutto la mentalità».

Nel Veneto c'è razzismo?«C'è una reazione di chiusura che si èrinnovata negli ultimi anni. Una reazione adifesa, che nasce da paure, dall'avvertireanche una propria fragilità, per la crisieconomica prima di tutto. Timore di unmondo sempre più complicato e minaccioso.Ma la chiusura è una strategia perdente.Ignorare o esasperare le paure è pocoresponsabile, ma non si può rimanere schiavidelle paure. Da tempo è emersa una riflessio-ne sui mutamenti che il fenomeno dell'immi-grazione ha innescato: siamo dentro unterritorio che invecchia rapidamente e avre-mo tra poco un problema serio di sostenibili-tà della popolazione più anziana. Non riuscia-mo a fermare i giovani, italiani o migranti,che vanno fuori a cercare lavoro. Va ripensa-ta l'organizzazione sociale, anche quelli chevengono dall'estero sarebbero risorse enor-mi. Dopo trent'anni dovremmo essere ingrado di controllare il fenomeno migratorio,di distinguere le risorse vere e di valorizzar-le. Non si possono vivere sempre i problemi

come l'emergenza di turno,con i capri espiatori di turno».

Pensava di diventare sacer-dote?

«No, ma quando mi chieseroche cosa volessi fare da gran-de, in terza elementare in untema ho risposto: "Il Papa".Da giovane volevo fare il pre-te, ma non sapevo che pretesarei stato, non facevo i conticon la realtà; per essere alservizio dei più poveri deviessere "ricco" almeno di sicu-rezze interne. Qualche volta sidice: "Chissà se Dio c'è?". Lui

c'è sempre, sono io che qualche volta non cisono. C'è una bella espressione del poetamonaco nicaraguense Ernesto Cardenal: do-manda a Dio perché lo ha scelto e s'immagi-na che Dio gli risponda: "Di santi ne ho avutofin troppi, ti ho scelto per cambiare". Miandrebbe benissimo così».

Torna spesso a Pederobba?«Per me è il luogo fisico, la Pedemontana èuna terra di confine tra montagna e pianura.Rappresenta una generazione, un dialetto.Mio padre era molto affezionato alla ricercadelle parole dialettali pur essendo stato ingiro per il mondo, soprattutto in Persia. Perme è una passione esprimermi e scrivere indialetto, mi piacerebbe pubblicare poesie inquel dialetto impossibile. È un'eredità dacustodire: "Crode e bosc e la Piau", le crode, iboschi e la Piave».


L'ESORDIO«Il mio VOCAZIONEimmaginario «A volteera che si dice: chissàfinalmente se Dio c'è?tutti Luiparlassimo c'è sempre,la stessa sono iolingua» che a volte

non ci sono»

FOLCLOREQui accantoe nella foto

centrale dueimmagini

del festivaldi Giavera

dei Montello.A destra don

Bruno Baratto,59 anni,

originariodi Pederobba,

viceparroconel Trevigiano

«L'INGRESSOMASSICCIODEI RICHIEDENTIASILO HA MESSAIN DISCUSSIONEL'ACCETTAZIONECHE C'ERA»


È Alberto Leoni, 63 anni

L ex UMgente UssentranelCdadella casa dìn*posoRimpiazza il presidente Laverdadimissionario. A breve la nominaIl consiglio d'amministrazio-ne della fondazione Gaspa-ri-Bressan ricomposto in me-no di 20 giorni. Alberto Leo-ni è il nome designato a pren-dere il posto di Pier AntonioLaverda, dimissionario coneffetto dallo scorso sabato29. Leoni, 63 anni, una lau-rea in psicologia, è stato peranni direttore dei servizi so-cio-sanitari dell'Ulss 4, pri-madellafusione. Oralo atten-de la presidenza della fonda-zione Luigia Gaspari-Bres-san che dovrà però essere sta-bilita dallo stesso consigliod'amministrazione in unariunione che potrebbe esserefissata in calendario per la fi-ne del mese. Al momento, lefunzioni di presidente sonoresponsabilità di don FlavioLista, che si occuperà dell'or-dinaria amministrazione congli altri membri del cda, Fran-co De Franceschi, Elisa DeGregori e Piero Zanotto oltreal direttore Stefano Casara.Se Laverda, che ha lasciatodopo «la mancata condivisio-ne di nuovi investimenti sul-la residenzialità leggera ed èinoltre è venuto meno il rap-porto di fiducia reciproca»

Alberto Leoni, 63 anni

era stato proposto dal sinda-co Francesco Enrico Gonzo,è stato lo stesso primo cittadi-no a proporre il nome di Leo-ni: «Una decisione veloce econcreta ma non frettolosa -precisa Gonzo -. Abbiamoscelto un nome di spessore edi garanzia. Ci auguriamoche il lavoro del cda possaprocedere nel migliore deimodi, per assicurare la sereni-tà dei dipendenti che poi siriflette inevitabilmente suquella degli ospiti e, di conse-guenza, delle famiglie. I mi-gliori auguri di buon lavoro aLeoni». e K.z.


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SOCIALE. Cerimonia di premiazione all'ex ospedale Boldrini di Thiene

Laboratori per disabiliUn Oscar agliIn 150 hanno aderito al progetto "Arti e Mestieri"Nei giorni scorsi l'ex ospeda-le di Thiene ha ospitato la ce-rimonia di premiazione degliartigiani dell'Alto Vicentinoche, anche quest'anno, han-no donato il proprio tempo airagazzi con lievi disabilità delprogetto "Arti e Mestieri". Sitratta di un'iniziativa promos-sa dal Servizio disabilitàdell'Ulss 7 Pedemontana chedal 2011 ad oggi ha dato lapossibilità a 150 adolescentidi svolgere laboratori in di-verse imprese locali della zo-na.

Commossi sia gli imprendi-tori al ricevimento della per-gamena di ringraziamento edell'Oscar dorato confeziona-to per l'occasione degli stessiragazzi e dalle loro animatri-ci e sia i presenti.

«Si tratta di un progetto im-portante che ha l'obiettivo difacilitare l'inserimento dei di-versamente abili nel mondodel lavoro - ha dichiarato ildirettore generale dell'Ulss 7Pedemontana Giorgio Rober-ti - Un sentito grazie agli arti-giani che hanno aderito aquesto progetto è che hannodimostrato ancora una voltala loro sensibilità nei confron-ti di questi nostri ragazzi».«Le esigenze di normalità aldi fuori del nucleo familiarediventano maggiormentepossibili in un contesto dove,

Una momento della premiai ione orZ anizzata dall 'UISS.A.D.I.

L'incontro all'ex Boldrini .A.D.i.

in un clima sereno, si posso-no acquisire autonomie per ilpieno sviluppo delle propriecompetenze, individuandonuove strategie da utilizzarenella vita quotidiana - spiegaCinzia Barbieri, coordinatri-ce del servizio di disabilitàdel distretto socio sanitario 1di Thiene - Ai giovani vienedata la possibilità di speri-mentarsi in molteplici lavori,grazie all'apporto umano eprofessionale che alcuni arti-giani, generosamente, metto-no a disposizione collaboran-do con gli operatori del servi-zio». • A.D.I.



L'INIZIATIVA. All'impianto di Ponte dei Nori

® iS o á,Spogliatoi anuovo

C • pensano i volontariGli spogliatoi dell'impiantosportivo di Ponte dei Nori sirifanno il trucco in vista dellastagione agonistica2017-2018. Saranno tinteg-giati gli spazi grazie ai volon-tari dell'Usd Ponte dei Nori,società gestore dell'impian-to, che si è dichiarata disponi-bile ad eseguire i lavori in eco-nomia. Da parte sua il Comu-ne fornirà fornitura i materia-li necessari.

Gli spogliatoi dell'impiantosportivo "Valdagno Sud", in-fatti, dopo tanti annidi utiliz-zo necessitano, per ragioni II campo di Ponte dei Nori

igieniche e di decoro, di esse-re tinteggiatati. Il Comuneha fornito detergenti, diluen-ti e idrosmalto. Il costodell'intervento è di circa 600euro.

Il campo da calcio di Pontedei Nori è usato dai ragazzidelle squadre di calcio e du-rante l'estate ospita alcunitornei. Da oltre 5 anni poi afianco del campo da calcioclassico è stata creata una pia-stra con erba sintetica che vie-ne usata per gli allenamentisoprattutto in inverno quan-do il terreno di gioco tradizio-nale risente della stagionefredda. Un intervento apprez-zato ma che ridarà agli utentispogliatoi, docce e servizi igie-nici risistemati . • L.CRI.


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"Sillabus" insieme a Bellunese e Tirolo

Un progetto a tre voCim sostegno ai* dísabílíReinserire persone con disa-bilità nel mondo del lavoro enella società. E' lo scopo delprogetto "Sillabus" a cui haaderito recentemente il Co-mune di Asiago. Un progettotransfrontaliero realizzato as-sieme al Bellunese e al Tiroloche parte da una serie di ana-lisi comparate per arrivare aformulare proposte di forma-zione e stilare politiche condi-vise tra le tre aree per una in-clusione sociale delle perso-ne con disabilità, dal tempolibero alla cultura al turismoe al mondo del lavoro.

«L'idea è di creare modelli

sperimentali di intervento in-novativi in ambito sociale esocio-sanitario - spiega l'as-sessore alle politiche socialidi Asiago, Diego Rigoni - etrovare così modelli di politi-che sociali condivise per me-glio sostenere e integrare lepersone con disabilità nellasocietà come previsto dallaStrategia europea sulla disa-bilità 2014-2020». Oltre apiani di integrazione socialee occupazionale il progettoprevede anche l'abbattimen-to di barriere fisiche e cultura-li per rendere beni e servizipiù accessibili. •


L'I MPRESA. I podisti hanno ricordato i Caduti della campagna di Russia•

-MALSLa uu a della memonafluisce gliapplausi

In piazza della Vittoriafamigliari e amici accolgonoi corridori dopo 14 giorniattraverso il cuore d 'Europa

.............................................................................Federico Murzio

Dopo aver corso 2.700 chilo- 1 "'a¿metri in 14 giorni una perso-na ha il diritto di essere stan-ca. Eppure Federico Ponsotrova ancora la forza di acco-gliere il microfono tra le ma-ni e ricordare l'episodio cheforse segnala "Staffetta com-memorativa Russia-Italiaper il 75° anniversario dellaRitirata di Russia", conclusa-si ieri all 'ombra del santuariodi Monte Berico . «Eravamoa pochi chilometri da Rosso-sch, in Russia», racconta conla voce rotta dall'emozione,«il nostro responsabile tecni-co, Sergio Cozza , trova un cip-po dedicato ai soldati italianimorti. Ci fermiamo per qual-che minuto . Poi ci raggiungeun contadino russo. Ci conse-gna una gavetta . È la gavettadi un soldato italiano. Incisosul metallo un nome, EnricoPascoletti . È uno dei tanti sol-dati italiani presenti in Rus-sia tra il 1941 e il 1943 e chedalla Russia non è più torna-to a casa». Ecco , forse è que-sta la chiave di lettura più si-gnificativa del progetto "Lun-go le strade del ritorno - Staf-

sia-Italia per il 750 anniversa-rio della Ritirata di Russia",promosso dall'associazione'Tracce di memoria" e 1-

Atle-tico Bastia". Un progetto cheha proposto "un ritorno a ca-sa dalla Russia", che nel 1943«molti soldati sognavano».Un progetto , ancora, che hacoinvolto non solo corridoricome Ponso , ma anche i fami-gliari che ieri li hanno aspet-tati all 'arrivo in piazzale dellaVittoria . Ed erano in tanti adaspettarli . Sulle scalinate,mogli, figli , fidanzate , genito-ri. Tra i tanti, con inalcelatoorgoglio, c'era Lino Rubini,che sessant 'anni fa fu tra i fon-datori dell"`Atletico Bastia".E c'era anche Franca Baruffa-to, sorella di Gino che morì inRussia, presumibilmente du-rante la ritirata. «L'ultima let-tera è datata gennaio 1943 -racconta Franca -. Io sonoqui con la sua piastrina , ritro-vata in Russia , e consegnata-im tre anni fa. Perché sonoqui? Semplice , voglio ricorda-re il sacrificio di mio fratelloe degli altri soldati».

Ieri pomeriggio i runnerhanno ricevuto l'applausonon solo dei famigliari e ami-ci, ma anche di un gruppo disindaci della provincia,dell'assessore alla Formazio-ne del capoluogo berico Um-berto Nicolai , delle associa-zioni d'arma e del vice prioredel santuario mariano, padreCarlo Rossato . «Voi avetemantenuto viva la memoriadi queste persone», ha detto.Questa impresa si perde nel-la memoria e nei luoghi sim-bolo. Non ultimo il santuariostesso, dove molti soldati pre-gavano prima di muoversiverso i campi di battaglia. e

fetta commemorativa Rus- La folla d i famigliari e amici in attesa al santuario . FOTO COLORFOTO D RIPRODUZIONE RISERVATA


L'associazone Casa Colori propone un corso di fotografia

Uno "scatto"per l'integrazioneL'iniziativa è rivolta

sia a stranieri

che a cittadini italiani

Anche il linguaggio universale dellafotografia può contribuire a favorire l'in-tegrazione socio-culturale. Proponendo larealtà filtrata dalla sensibilità dell'autoredegli scatti, riesce infatti a comunicare,a trasmettere emozioni e sentimenti, astimolare pensieri e riflessioni. E conquesto spirito che la fotografa professio-nista bassanese Sara Lando, unitamenteall'associazione Casa a Colori - realtà cheda oltre 25 anni si occupa di accoglienzae integrazione sul territorio - sta orga-nizzando un corso sulla fotografia apertoa migranti e cittadini. Insieme avrannol'opportunità di apprendere le nozionidi base per cogliere ed immortalare unoscorcio, un paesaggio, un gesto, un viso,un dettaglio.

«L'iniziativa sarà gratuita e impostatacome un mini laboratorio pensato ancheper chi non ha dimestichezza con l'obiet-tivo - anticipa l'esperta -. E infatti non sichiede ai partecipanti di avere in dotazio-ne un'attrezzatura professionale. Bastauno smartphone in grado di scattare im-magini. Non avrà una connotazione tecni-ca, ma verterà soprattutto sui contenuti».

Il corso è in via di definizione. Si svol-gerà nel tardo autunno, tra novembre e di-cembre. «Le lezioni si concentreranno nelfine settimana per dare a tutti gli interes-sati la possibilità di partecipare - aggiun-ge Sara Lando -. Per l'organizzazione e la

La mostra fotografica " Essere Umani"

logistica possiamo contare sul supportodi Casa a Colori che inviterà i migranti lìospitati a seguire il laboratorio. Si svolgeràprincipalmente in italiano: un'ulterioreoccasione per gli stranieri di apprenderela nostra lingua. Ma soprattutto potrannosperimentare un'iniziativa condivisa coni bassanesi».

L'intuizione è maturata a seguito dell'in-dovinato progetto culturale "Esseri Uma-ni" proposto la scorsa primavera a Bassa-no del Grappa. Attraverso una carrellatadi ritratti colti dall'obiettivo della foto-grafa, ha raccontato 25 anni di attivitàdi Casa a Colori: immagini in bianco enero che catturano le espressioni, lo statod'animo di richiedenti asilo, volontari eoperatori dell'associazione, affiancate daaltre a colori che immortalano i protagoni-sti nella loro quotidianità, all'interno delleabitazioni, nei luoghi di lavoro.

R.F.



Si parla di noi Pagina 93


ll CSV Informa: la newsletter del 25 agostoll CSV Informa: la newsletter del 25 agostoll CSV Informa: la newsletter del 25 agostoll CSV Informa: la newsletter del 25 agosto

ll CSV Informa: la newsletter del 25 agosto

| Manifestazione annuale "Azioni Solidali VicentineManifestazione annuale "Azioni Solidali VicentineManifestazione annuale "Azioni Solidali VicentineManifestazione annuale "Azioni Solidali Vicentine2017": la vetrina2017": la vetrina2017": la vetrina2017": la vetrina

Sabato 30 sette-mbre torna puntualel'appuntamento annaule del Volo-ntariato Vicentino

per proseguire poi con gli eventi che sarannoorganizzati per l'occasione anche nel mese di ottobre.Nelle prossime settimane inizieremo ad anticiparvi ilricco programma della manifestazione. Quest'anno,infatti, per i vent'anni di attività del CSV di Vicenzamolte saranno le iniziative che coinvolgeranno tuttele realtà del terzo settore e che permetteranno diriprendere i temi della recente riforma del non profit.

In data 23 agosto è stata effettuata la selezione deicandidati del progetto di Servizio Civile Nazionale"Competenze e Solidarietà in Rete" presso la sedeoperativa dell'Associazione Volontariato in Rete –Federazione Provinciale di Vicenza – al Centro diServizio per il Volontariato della provincia di Vicenzain Contrà Mure San Rocco, 37/A Vicenza.Per i nove posti assegnati al progetto, sono pervenuteotto domande e si sono presentati alla selezione seicandidati.

Ecco la graduatoria

Riparte la FormAzione del CSV di Vicenza

Corsi informatica

A partire dal 2 ottobre inizieranno i nuovi corsi diinformatica organizzati dal CSV di Vicenza. Ognicorso è strutturato in due fasce orarie per favorire lapartecipazione dei volontari: 1^ fascia: dalle 15:30

alle 17:30 - 2^ fascia: dalle 17:30 alle 19:30

I corsi si svolgeranno presso il Comune di Vicenza,Palazzo Trissino in Corso Palladio 98 - VICENZA -Sala Corsi Informatica Piano Terra.

È possibile iscriversi anche on line.

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Corsi area comunicazione

Nei giorni 13 e 14 ottobre inoltre è in programma ilcorso L'arte della leadership consapevole evincente con la Dottoressa Cettina Mazzamuto.

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FESTA ANNUALE DELLE ASSOCIAZIONI E DELVOLONTARIATO A THIENE

La Consulta delle Associazioni e del Volontariato diThiene e il Comune di Thiene, con il patrocinio delCSV di Vicenza, organizzano la tradizionale Festaannuale delle Associazioni e del Volontariato che sisvolgerà nel centro storico di Thiene domenica 17settembre.

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Le Associazioni informano - Prossimi Eventi

FIDAS VICENZA

L'Associazione è sponsor ufficiale della Nazionaleitaliana calcio amputati, in ritiro estivo sull'Altopianodi Asiago dal 24 al 27 agosto. Dopo la presentazioneufficiale dei giovani atleti di giovedì 24 agosto inPiazza II Risorgimento, sabato 26 agosto alle 16:00avrà luogo la Santa Messa ed a seguire il torneotriangolare allo stadio "Andrea Zotti" di Asiago.

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AVIS VALLEAGNO

Sabato 26 agosto alle ore 21:00 al Parco La Favoritadi Valdagno è in programma l'evento "Riso Fa BuonSangue", organizzato dagli Amici del Cabaret con ilpatrocinio del Comune di Valdagno e incollaborazione con AVIS Valleagno, formata dalleAVIS Comunali di Valdagno, Recoaro Terme,Brogliano, Cornedo Vicentino e CastelgombertoTrissino.

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P.A. CROCE BERICA LONIGO SOCCORSO

L'Associazione comunica che il 9 ottobre partirà il 12°corso per volontari del soccorso che abilita al serviziosulle ambulanze dell'Associazione. Il corso è gratuito,aperto ad ambosessi maggiorenni. Le iscrizioni sonoobbligatorie.

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Le Associazioni informano - Report Eventi

ACAT VICENZA

Nei giorni dal 7 al 12 agosto presso la Casa del DivinMaestro, Villa Rospigliosi, a Centrale di Zugliano, siè svolto il Corso di sensibilizzazione all'approccioecologico sociale ai problemi alcolcorrelati ecomplessi (Metodo Hudolin).

L'iniziativa è stata proposta da A.C.A.T. Vicenza,come associazione capofila, ed è stata realizzata conil contributo del CSV di Vicenza nell'ambito delservizio di Formazione OnDemand.

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Continuano le informazioni

REGIONE VENETO: AMPLIAMENTO FASCIAPOPOLAZIONE PER CURE DENTARIE GRATUITE

La Giunta Regionale nella seduta del 16/08/2017 ha

approvato una Delibera che amplia la fascia dicittadini che potranno ricevere assistenza odontoiatricagratuita o un contributo per la realizzazione di protesidentarie. Allo scopo sono stati destinati 8 milioni dieuro.

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COMUNE DI VICENZA: AVVISO PUBBLICO PER ILSOSTEGNO DI ATTIVITA' RIVOLTE ALLAPOPOLAZIONE ANZIANA - PROGETTO "VITASICURA"

Il Comune di Vicenza ha pubblicato un avvisoriservato alle associazioni di volontariato e alleassociazioni di promozione sociale per il sostegno diattività rivolte alla popolazione anziana perpromuovere iniziative di aiuto, vicinanza, informazionee socializzazione previste nel progetto LiberareEnergie Urbane - "Vita Sicura" 2017 - 2020.

La scadenza per la presentazione delle domande èLa scadenza per la presentazione delle domande èLa scadenza per la presentazione delle domande èLa scadenza per la presentazione delle domande èfissata per il 30/10/2017.fissata per il 30/10/2017.fissata per il 30/10/2017.fissata per il 30/10/2017.

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CAMMINO PER LA PACECAMMINO PER LA PACECAMMINO PER LA PACECAMMINO PER LA PACE

In occasione della 23^ edizione dellaGiornata dellaGiornata dellaGiornata dellaGiornata dellaSolidarietà di SantorsoSolidarietà di SantorsoSolidarietà di SantorsoSolidarietà di Santorso, a cui partecipano varieassociazioni e cooperative sociali,domenica 10domenica 10domenica 10domenica 10settembresettembresettembresettembresi svolgerà il3° Cammino per la pace3° Cammino per la pace3° Cammino per la pace3° Cammino per la pace.SiSiSiSipartirà da Piazza Statuto a Schio e si arriverà all'Oasipartirà da Piazza Statuto a Schio e si arriverà all'Oasipartirà da Piazza Statuto a Schio e si arriverà all'Oasipartirà da Piazza Statuto a Schio e si arriverà all'OasiRossi di Santorso.Rossi di Santorso.Rossi di Santorso.Rossi di Santorso.

Per info https://solidarietasostenibile.wordpress.com/


Informagiovani VicenzaInformagiovani VicenzaInformagiovani VicenzaInformagiovani Vicenzavenerdì25.08.2017 (15:21)


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Uno scambio giovanile in Olanda su Natura ed AnimaliUno scambio giovanile in Olanda su Natura ed AnimaliUno scambio giovanile in Olanda su Natura ed AnimaliUno scambio giovanile in Olanda su Natura ed Animali

Il Centro Studi CSV di Belluno segnala il nuovoscambio giovanile Erasmus+ europeo propostodall'associazione Comitato di Intesa di Belluno.L'esperienza, dedicata agli amanti di natura e animali,si svolgerà in Olanda dal 18 al 27 ottobre 2017in Olanda dal 18 al 27 ottobre 2017in Olanda dal 18 al 27 ottobre 2017in Olanda dal 18 al 27 ottobre 2017.

Si cercano 5 persone dai 18 ai 25 anni5 persone dai 18 ai 25 anni5 persone dai 18 ai 25 anni5 persone dai 18 ai 25 anni residenti odomiciliati in Veneto. Scadenza domande 18settembre e colloqui di selezione 21 setttembre aBelluno.

La quota di partecipazione è di 100 euro.

I dettagli:

La natura e gli animalinatura e gli animalinatura e gli animalinatura e gli animali saranno il tema del prossimoscambio europeo in Olanda con il Comitato d'Intesadi Belluno. L'associazione infatti sta cercando cinquegiovani tra i 18 e i 25 anni per prendere parte adun'esperienza che si terrà nella cittadina di Ommentra il 18 e 27 ottobre 2017.

Il progetto è uno scambio giovanile Erasmus+ daltiolo "Wild lifeWild lifeWild lifeWild life" promosso dall'associazione CherryCherryCherryCherryInternational FoundationInternational FoundationInternational FoundationInternational Foundation. Le attività che sisvolgeranno saranno incentrate sulla salvaguardiadell'ambiente e lo sviluppo sostenibile. Ci sarannoanche delle attività che coinvolgeranno dei cani lupo.50 i giovani che saranno protagonisti da 8 nazionieuropee: Olanda, Portogallo, Slovenia, Italia,Lituania, Grecia, Repubblica Slovacca e Spagna

Per questa iniziativa una conoscenza base dellaconoscenza base dellaconoscenza base dellaconoscenza base dellalingua inglese, la voglia di mettersi in gioco e lalingua inglese, la voglia di mettersi in gioco e lalingua inglese, la voglia di mettersi in gioco e lalingua inglese, la voglia di mettersi in gioco e ladisponibilità a partecipare ad un incontro formativodisponibilità a partecipare ad un incontro formativodisponibilità a partecipare ad un incontro formativodisponibilità a partecipare ad un incontro formativoprima della partenzaprima della partenzaprima della partenzaprima della partenza. Si accetteranno solamente lecandidature di giovani residenti o domiciliati nellagiovani residenti o domiciliati nellagiovani residenti o domiciliati nellagiovani residenti o domiciliati nellaregione Venetoregione Venetoregione Venetoregione Veneto, con particolare preferenza allaprovincia di Belluno. Ai partecipanti verrà solamenterichiesta una quota di partecipazione pari a 100 euro.

Tutti gli interessati dovranno inviare il proprioinviare il proprioinviare il proprioinviare il propriocurriculum vitae via mail entro le ore 14 di lunedì 18curriculum vitae via mail entro le ore 14 di lunedì 18curriculum vitae via mail entro le ore 14 di lunedì 18curriculum vitae via mail entro le ore 14 di lunedì 18settembre 2017settembre 2017settembre 2017settembre 2017 al Centro Studi Ricerca e

progettazione del Csv Belluno all'indirizzocentrostudiricerca@csvbelluno. it.

Tutti i candidati dovranno svolgere un colloquio diselezione nella giornata di giovedì 21 settembre 2017giovedì 21 settembre 2017giovedì 21 settembre 2017giovedì 21 settembre 2017 presso la sede del Comitato d'Intesa in via del Piave5 a Belluno.


Rassegna del 29/08/2017 - CSV Vicenza · Gazzettino 17/08/2017 p. 12 Veneto, dentista gratis per i...

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